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7 Università degli Studi di Siena Dipartimento Scienze Politiche e Internazionali Guida dello Studente a.a. 2013 2014 ultimo aggiornamento 28 agosto 2013

Dipartimento Scienze Politiche e Internazionali - unisi.it · desidero porgere il mio saluto con l’augurio che la scelta del ... Economia politica (9 CFU ... Storia del territorio

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Università degli Studi di Siena

Dipartimento

Scienze Politiche e Internazionali

Guida dello Studente

a.a. 2013 – 2014

ultimo aggiornamento 28 agosto 2013

Dipartimento Scienze Politiche e Internazionali - Guida dello studente

2013/2014

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Presentazione del Magnifico Rettore

Care Studentesse,

Cari Studenti,

desidero porgere il mio saluto con l’augurio che la scelta del percorso formativo presso questo Ateneo soddisfi in pieno le vostre aspirazioni culturali e professionali.

L’Università di Siena è in prima posizione nella classifica nazionale dei medi atenei (Censis-Repubblica), oltre ad essere la prima nella qualità della ricerca in rapporto alle dimensioni degli Atenei italiani (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca). Un successo dell’Ateneo Senese ottenuto coniugando la valorizzazione della propria tradizione e il consolidamento a livello nazionale ed internazionale della ricerca e della didattica.

Fermo nel mantenere lo studente al centro dei nostri progetti, con i migliori auguri per un anno di studi sereno e produttivo, porgo il mio più cordiale benvenuto.

Il Rettore Prof. Angelo Riccaboni

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2013/2014

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Presentazione del Direttore

Nel mondo contemporaneo le università sono chiamate a svolgere oltre le due funzioni principali di ricerca scientifica e di didattica e formazione professionale, anche la funzione di accrescere lo sviluppo sociale ed economico di una certa area geografica e del Paese più in generale, rafforzando i propri rapporti con l’intera società. In moltissime università degli Stati del mondo esistono, secondo una ormai lunga tradizione, facoltà, o scuole o dipartimenti di Scienze Politiche (Sciences Politiques nella tradizione francese o Government nella tradizione americana), che hanno una natura scientifica multidisciplinare. Inserendosi in questo solco, il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali si propone di elevare il livello di qualificazione tecnica e culturale dei funzionari e dirigenti nelle più diverse amministrazioni, organizzazioni ed enti nazionali e internazionali. L’offerta formativa del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali si colloca nel campo delle Scienze Politiche intese in senso lato, e cioè comprendenti l’area del diritto, dell’economia, della storia, della politologia e della sociologia, rivolgendosi a quegli studenti che aspirano a lavorare come funzionari o dirigenti nelle amministrazioni pubbliche di varia natura a livello nazionale, nella diplomazia, nelle organizzazioni internazionali interstatali e delle Istituzioni europee, nelle organizzazioni internazionali non governative (ONG), nelle associazioni destinate alla cooperazione nazionale ed internazionale, negli enti che si occupano delle migrazioni e dei rifugiati, nelle associazioni per l’assistenza sociale, nei progetti di sviluppo e nelle missioni di monitoraggio elettorale, nelle organizzazioni private complesse di imprese e di servizi, nel settore della gestione e del management delle risorse umane nelle aziende, nei sindacati e in alcune libere professioni come quella del giornalismo e della comunicazione più in generale. L’offerta formativa si presenta pertanto come un’offerta multidisciplinare, volta a preparare lo studente a confrontarsi con più discipline e con metodi di studio e di ricerca di natura diversa, che privilegiano la varietà e complessità dei problemi della società globale e la duttilità nella formazione culturale dello studente. Lo studente potrà scegliere il suo corso di laurea (Scienze Politiche) e laurea magistrale (Scienze Internazionali, Pubbliche amministrazioni e Organizzazioni Complesse), orientandosi tra i diversi curricula concernenti le grandi aree di interesse del Dipartimento: il settore storico-politico, quello internazionale, quello giuridico-amministrativo, quello economico. Oltre ad offrire una preparazione in grado di fornire allo studente tutti gli strumenti necessari ad approcciarsi al mondo del lavoro, il Dipartimento promuove progetti di natura interdisciplinare o multidisciplinare e fondati sulla cooperazione con le istituzioni, locali, nazionali ed internazionali. Il tutto in un contesto che offre moderni ed efficienti spazi didattici e una biblioteca di dimensioni e qualità non facilmente raggiungibili in Italia. All’interno del sito lo studente potrà trovare tutte le informazioni su biblioteca, centri di ricerca, laboratori, dottorati, master, diritto allo studio, calendario didattico, orari e servizi.

Prof. Antonio Cardini

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2013/2014

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INFORMAZIONI SULL'IDONEITÀ OBBLIGATORIA DI LINGUA INGLESE a.a. 2013/2014

L’Università di Siena richiede a tutti gli studenti il superamento di una PROVA OBBLIGATORIA D’IDONEITÀ DI LINGUA INGLESE di livello B1 (lauree triennali) e B2 (lauree magistrali). L’idoneità deve essere conseguita tramite una prova somministrata dal Centro Linguistico d’Ateneo. A tale scopo una volta immatricolato lo studente dovrà subito SOSTENERE UN TEST DI LIVELLO che valuta il suo attuale livello di conoscenza della lingua inglese, a meno che non sia già in possesso di una certificazione internazionale (la tabella delle certificazioni riconosciute dall'Ateneo è pubblicata sul sito web del CLA). In tal caso lo studente non dovrà sostenere il test, ma presentare al Centro Linguistico entro il 15 dicembre 2013 l’originale del certificato per ottenere il riconoscimento dei Crediti Formativi Universitari obbligatori corrispondenti a quelli previsti dal proprio corso di studi per la conoscenza della lingua inglese. RICORDA: se non sei in possesso di alcuna certificazione devi SUBITO PRENOTARTI ONLINE (www.cla.unisi.it) per sostenere il test! I test di livello a Siena si svolgono DAL 23 SETTEMBRE AL 4 OTTOBRE presso l’aula Informatica 1 del Presidio di Piazza San Francesco, numero civico 8, e nelle stesse date sarà possibile iscriversi ai corsi di preparazione alle idoneità. L’inizio dei corsi è previsto per il 7 ottobre. • Per gli studenti che si iscrivono ai corsi di laurea in Economia, Economia e sviluppo territoriale, Economia e commercio, Scienze economiche e bancarie, come ogni anno, viene organizzato un corso propedeutico di lingua inglese presso la sede di Siena tenuto dalla prof.ssa Elena Tognini Bonelli. Tale corso è previsto appositamente per gli studenti principianti, con competenze linguistiche insufficienti per la frequenza dei corsi ordinari. Per accedere a tale corso è necessario sottoporsi al test CISIA che valuta anche il livello di conoscenza della lingua inglese. Il test è fissato per il giorno 11 settembre 2013. Per informazioni e prenotazione online del test: http://www.disag.unisi.it oppure http://www.deps.unisi.it. Chi non sostenesse il test di inglese dell’11 settembre è tenuto a farlo presso il CLA dal 23 settembre al 4 ottobre(prenotazioni online: www.cla.unisi.it). • Chi si iscrive al corso di laurea in Comunicazione, Lingue e Culture o alla laurea magistrale in Comunicazione persuasiva il cui piano di studi prevede un esame di lingua inglese con voto in trentesimi (quindi non un’idoneità), dovrà sostenere il test diagnostico di lingua inglese (anche se in possesso di una certificazione B1 o superiore) nel mese di settembre, tutti i giorni escluso il sabato, senza appuntamento dalle 9 alle 13 presso il laboratorio selfaccess che si trova al 4°piano del Complesso didattico San Niccolò in via Roma, 56. Per sostenere il test è indispensabile presentare due fotografie formato tessera, un documento d’identità e il numero di matricola che serviranno per l’iscrizione al laboratorio. • Gli immatricolati alle Lauree triennali delle professioni sanitarie non dovranno sostenere il test di livello. Il corso si terrà nel 2° semestre. Chi ha già conseguito il PET (o certificazione equivalente o idoneità B1 di un Centro Linguistico universitario) deve presentare al Centro Linguistico entro il 15 dicembre 2013 l’originale del certificato per ottenere il riconoscimento dei crediti.

LAUREE MAGISTRALI

Tutti gli studenti già in possesso del livello B1 attestato tramite certificazione internazionale riconosciuta

dall'Ateneo ‐ la tabella delle certificazioni riconosciute dall'Ateneo è pubblicata sul sito web del CLA ‐ o idoneità rilasciata dal Centro Linguistico possono accedere direttamente al corso B2 senza sostenere il test. Le iscrizioni si tengono DAL 23 SETTEMBRE AL 4 OTTOBRE presso il Centro Linguistico d’Ateneo Gli studenti provenienti da altri Atenei, per poter accedere ai corsi di preparazione B2, dovranno dimostrare di aver raggiunto il livello di competenza richiesto per l'accesso alla magistrale (B1) sostenendo un test di livello (prenotazioni online), a meno che non presentino al Centro Linguistico una certificazione internazionale riconosciuta dall'Ateneo. Agli studenti che, sebbene in possesso del certificato B1 (o idoneità), non abbiano praticato la lingua da tempo, si raccomanda di svolgere un test di autovalutazione (http://www.cla.unisi.it) e ricorrere allo studio autonomo per colmare le eventuali lacune che non permetterebbero di seguire con profitto il corso di preparazione all’idoneità B2.

Per maggiori informazioni: http://www.cla.unisi.it

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Calendario a.a. 2013-14 degli appelli degli esami di idoneità di lingua inglese e degli esami di

certificazione internazionale Cambridge e IELTS organizzati dal Centro Linguistico d'Ateneo.

IDONEITA’ INGLESE B1 Ven 11 ottobre 2013 Ven 24 gennaio 2014 Ven 4 aprile 2014 Ven 20 giugno 2014

IDONEITA’ INGLESE B2

Ven 18 ottobre 2013 Ven 31 gennaio 2014 Ven 11 aprile 2014 Ven 27 giugno 2014

ESAMI UNIVERSITA’ DI CAMBRIDGE

PET - giovedi 27 febbraio 2014 FCE – sabato 8 marzo 2014 PET - giovedi 5 giugno 2014 FCE – sabato 7 giugno 2014 CAE - mercoledi 11 giugno 2014 CPE - giovedi 12 giugno 2014

IELT

Giov 10 Ottobre 2013 Giov 21 Novembre 2013 Sab 1 Febbraio 2014 Sab 5 Aprile 2014 Giov 19 Giugno 2014

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OFFERTA DIDATTICA A.A. 2013-2014

Viene offerta una ampia gamma di programmi didattici nei vari livelli previsti nel sistema universitario

italiano e riconosciuti dall’ordinamento comunitario: in particolare, i corsi di laurea - programmi

triennali ai quali si accede con un titolo di scuola superiore – e i corsi di laurea magistrale –

programmi biennali ai quali si viene ammessi dopo aver conseguito una laurea. Vi sono inoltre corsi

post-laurea autonomamente strutturati ed orientati ad una specifica formazione professionale. Infine,

i dottorati di ricerca rappresentano il livello più elevato di istruzione superiore.

Corsi di Laurea - Nuovo ordinamento

Scienze politiche (Classe L-36)

Corsi di Laurea Magistrale - Nuovo ordinamento

Scienze internazionali (Classe LM-52)

Pubbliche amministrazioni e organizzazioni complesse (Classe LM-63)

Corsi di Laurea - Vecchio ordinamento

Scienze politiche (Classe L-36)

Corsi di Laurea Magistrale - Vecchio ordinamento

Scienze internazionali (Classe LM-52)

Scienze delle amministrazioni e delle organizzazioni complesse (Classe LM-63)

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2013/2014

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PIANI DI STUDIO STUDENTI IMMATRICOLATI AA.AA. 2011/2012 E 2012/2013

SCIENZE POLITICHE (L-36) – curriculum storico-politico Studenti immatricolati a.a. 2011-12 e a.a. 2012-13

I ANNO (non attivo a.a. 2013-2014)

1. Diritto costituzionale (9 CFU) 2. Sociologia (12 CFU) 3. Storia contemporanea (9 CFU) 4. Storia delle relazioni internazionali contemporanee (9 CFU) 5. A scelta: Storia delle dottrine politiche (6 CFU) o

Storia delle istituzioni politiche (6 CFU) 6. A scelta: Lingua francese (9 CFU) o

Lingua spagnola (9 CFU) PET/Idoneità lingua inglese liv. B1 (3 CFU) II ANNO 7. Economia politica (9 CFU) 8. Statistica (9 CFU) 9. Scienza politica (9 CFU) 10. Organizzazione e diritto dell’U.E. (6 CFU) 11. Politica economica (6 CFU) 12. Lingua inglese (6 CFU) 13. Diritto costituzionale italiano e comparato (6 CFU) 14. Storia economica e sociale dell’età moderna (6 CFU) 15. Diritto internazionale (9 CFU) III ANNO 16. Sistema politico italiano (6 CFU) 17. Demografia (9 CFU) 18. Storia del territorio e dello sviluppo locale (6 CFU) 19. Storia del diritto italiano (6 CFU) 20. Attività formative a scelta (12 CFU) Stage (8 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Prova finale (7 CFU)

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SCIENZE POLITICHE (L-36) – percorso di studi internazionali Studenti immatricolati a.a. 2011-12 e a.a. 2012-13

I ANNO (non attivo a.a. 2013-2014)

1. Diritto costituzionale (9 CFU) 2. Sociologia (12 CFU) 3. Storia contemporanea (9 CFU) 4. Storia delle relazioni internazionali contemporanee (9 CFU) 5. A scelta: Storia delle dottrine politiche (6 CFU) o

Storia delle istituzioni politiche (6 CFU) 6. A scelta: Lingua francese (9 CFU) o

Lingua spagnola (9 CFU) PET/Idoneità lingua inglese liv. B1 (3 CFU) II ANNO

7. Economia politica (9 CFU) 8. Statistica (9 CFU) 9. Scienza politica (9 CFU) 10. Organizzazione e diritto dell’U.E. (6 CFU) 11. Politica economica (6 CFU) 12. Lingua inglese (6 CFU) 13. Storia del territorio e dello sviluppo locale (6 CFU) 14. Metodologia della ricerca sociale (6 CFU) 15. Diritto internazionale (9 CFU)

III ANNO

16. Sistema politico italiano (6 CFU) 17. Geografia (9 CFU) 18. Economia ambientale (6 CFU) 19. Sviluppo e globalizzazione (6 CFU)

Attività formative a scelta (12 CFU) Stage (8 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Prova finale (7 CFU)

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SCIENZE POLITICHE (L-36) – percorso di studi sociali Studenti immatricolati a.a. 2011-12 e a.a. 2012-13

I ANNO (non attivo a.a. 2013-2014) 1. Diritto costituzionale (9 CFU) 2. Sociologia (12 CFU) 3. Storia sociale (9 CFU) 4. Storia delle relazioni internazionali contemporanee (9 CFU) 5. A scelta: Storia delle dottrine politiche (6 CFU) o Storia delle istituzioni politiche (6 CFU) 6. A scelta: Lingua francese (9 CFU) o Lingua spagnola (9 CFU) PET/Idoneità lingua inglese liv. B1 (3 CFU) II ANNO 7. Economia politica (9 CFU) 8. Statistica (9 CFU) 9. Scienza politica (9 CFU) 10. Organizzazione e diritto dell’U.E. (6 CFU) 11. Politica economica (6 CFU) 12. Lingua inglese (6 CFU) 13. Economia pubblica (6 CFU) 14. Metodologia della ricerca sociale (6 CFU) 15. Diritto internazionale (9 CFU) III ANNO 16. Sistema politico italiano (6 CFU) 17. Geografia (9 CFU) 18. Analisi delle politiche sociali (6 CFU) 19. Sociologia delle migrazioni (6 CFU) 20. Attività formative a scelta (12 CFU) Stage (8 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Prova finale (7 CFU)

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2013/2014

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SCIENZE POLITICHE (L-36) – percorso politico-amministrativo

Studenti immatricolati a.a. 2011-12 e a.a. 2012-13

I ANNO (non attivo a.a. 2013-2014) 1. Ist. Diritto privato (9 CFU) 2. Sociologia (12 CFU) 3. Storia contemporanea (9 CFU) 4. Storia delle relazioni industriali (9 CFU) 5. A scelta: Storia delle dottrine politiche (6 CFU) o Storia delle istituzioni politiche (6 CFU) 6. A scelta: Lingua francese (9 CFU) o Lingua spagnola (9 CFU) PET/Idoneità lingua inglese liv. B1 (3 CFU) II ANNO 7. Economia politica (9 CFU) 8. Statistica (9 CFU) 9. Scienza politica (9 CFU) 10. Diritto costituzionale (9 CFU) 11. Organizzazione e diritto dell’U.E. (6 CFU) 12. Politica economica (6 CFU) 13. Lingua inglese (6 CFU) 14. Storia del territorio e dello sviluppo locale (6 CFU) 15. Diritto amministrativo (6 CFU) III ANNO 16. Sistema politico italiano (6 CFU) 17. Diritto costituzionale italiano e comparato (6 CFU) 18. Diritto tributario (9 CFU) 19. Economia pubblica (6 CFU) 20. Attività formative a scelta (12 CFU) Stage (8 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Prova finale (7 CFU)

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PIANI DI STUDIO STUDENTI IMMATRICOLATI A.A. 2012/2013

SCIENZE INTERNAZIONALI (LM-52) – curr. Scienze Internazionali e Diplomatiche Studenti immatricolati a.a. 2012-13

I ANNO (non attivo a.a. 2013-2014) 1. Economia internazionale (6 CFU) 2. A scelta: Relazioni internazionali (9 CFU) o Politica comparata (9 CFU) 3. Lingua UE (6 CFU: Francese II / Inglese II / Spagnolo II) [§] 4. A scelta: Storia delle relazioni internazionali II (6 CFU) o Storia della diplomazia (6 CFU) o Storia del pensiero politico (6 CFU) 5. A scelta: Organizzazione internazionale (6 CFU) o Diritto dell’Unione europea (corso progredito) (6 CFU) 6. A scelta: Storia dei sistemi politici (9 CFU) o Storia dell’integrazione europea (9 CFU) 7. A scelta: Storia dell’Asia (9 CFU) o Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa (9 CFU) o Storia militare (9 CFU) 8. A scelta: Storia del diritto europeo (9 CFU) o Storia dello sviluppo (9 CFU) II ANNO 9. Lingua UE (6 CFU: Francese II / Inglese II / Spagnolo II) [§] 10. Tutela internazionale dei diritti umani (6 CFU) 11. A scelta: Diritto internazionale dell’economia (6 CFU) o Diritto internazionale umanitario (6 CFU) Attività formative a scelta (9 CFU) Idoneità di lingua inglese (4 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Stage (8 CFU) Prova finale (18 CFU)

[§] Lo studente per poter sostenere l’esame di Lingua U.E. deve aver già sostenuto e superato il

corrispondente esame di Lingua U.E.1 presente nel corso di laurea triennale (L-36)

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SCIENZE INTERNAZIONALI (LM-52) – curr. Sviluppo e Cooperazione Internazionale Studenti immatricolati a.a. 2012-2013

I ANNO (non attivo a.a. 2013-2014) 1. Economia internazionale (6 CFU) 2. Relazioni internazionali (9 CFU) 3. Tutela internazionale dei diritti umani (6 CFU) 4. Lingua UE (6 CFU: Francese II / Inglese II / Spagnolo II) [§] 5. Organizzazione internazionale (6 CFU) 6. Economia dello sviluppo (6 CFU) 7. A scelta: Sociologia dello sviluppo (9 CFU) o Geografia dello sviluppo (9 CFU) 8. A scelta: Storia globale dell’età contemporanea (9 CFU) o Storia dello sviluppo (9 CFU) II ANNO 9. Lingua UE (6 CFU: Francese II / Inglese II / Spagnolo II) [§] 10. A scelta: Diritto internazionale dell’economia (6 CFU) o Diritto internazionale umanitario (6 CFU) 11. A scelta: Storia dell’Africa (9 CFU) o Storia dell’Asia (9 CFU) Attività formative a scelta (9 CFU) Idoneità di lingua inglese (4 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Stage (8 CFU) Prova finale (18 CFU)

[§] Lo studente per poter sostenere l’esame di Lingua U.E. deve aver già sostenuto e superato il

corrispondente esame di Lingua U.E.1 presente nel corso di laurea triennale (L-36)

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2013/2014

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SCIENZE INTERNAZIONALI (LM-52) – curr. Studi Europei Studenti immatricolati a.a. 2012-2013

I ANNO (non attivo a.a. 2013-2014) 1. Economia internazionale (6 CFU) 2. European Union politics (9 CFU) 3. A scelta: Economia ambientale (6 CFU) o Economia dello sviluppo (6 CFU) 4. A scelta: European Human rights protection (6 CFU) o Diritto dell’Unione europea (corso progredito) (6 CFU) 5. Lingua UE (6 CFU: Francese II / Inglese II / Spagnolo II) [§] 6. Diritto internazionale privato e processuale (6 CFU) 7. A scelta: Contemporary European History (9 CFU) o Storia dei movimenti e dei partiti politici (9 CFU) o Storia dell’integrazione europea (9 CFU) 8. A scelta: Storia del diritto europeo (9 CFU) o Storia delle istituzioni dell’Europa contemporanea (9 CFU) II ANNO 9. Lingua UE (6 CFU: Francese II / Inglese II / Spagnolo II) [§] 10. Comparative politics (9 CFU) 11. Economia monetaria (6 CFU) 12. Attività formative a scelta (9 CFU) Idoneità di lingua inglese (4 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Stage (8 CFU) Prova finale (18 CFU)

[§] Lo studente per poter sostenere l’esame di Lingua U.E. deve aver già sostenuto e superato il

corrispondente esame di Lingua U.E.1 presente nel corso di laurea triennale (L-36)

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2013/2014

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PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E ORGANIZZAZIONI COMPLESSE (LM-63) – curr. Amministrazione, Economia e Impresa Studenti immatricolati a.a. 2012-2013

I ANNO (non attivo a.a. 2013-2014) 1. Economia internazionale (6 CFU) 2. Storia contemporanea II (9 CFU) 3. Economia aziendale (6 CFU) 4. Economia monetaria (6 CFU) 5. Diritto amministrativo II (9 CFU) 6. Analisi dei dati (9 CFU) 7. Sociologia politica (9 CFU) 8. Diritto dell’Unione europea (corso progredito) (6 CFU) II ANNO 9. A scelta: Analisi delle politiche pubbliche (6 CFU) o Metodologia della scienza politica (6 CFU) 10. A scelta: Diritto penale tributario (9 CFU) o Ist. Diritto e procedura penale (9 CFU) o Storia economica (9 CFU) 11. A scelta: Diritto del lavoro italiano ed europeo (6 CFU) o Diritto regionale (6 CFU) Attività formative a scelta (9 CFU) Idoneità di lingua inglese (4 CFU) Stage (8 CFU) Prova finale (18 CFU)

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2013/2014

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PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E ORGANIZZAZIONI COMPLESSE (LM-63) – curr. Comunicazione Sociale e Istituzionale

Studenti immatricolati a.a. 2012-2013

I ANNO (non attivo a.a. 2013-2014) 1. Economia internazionale (6 CFU) 2. Storia delle comunicazioni (9 CFU) 3. Economia monetaria (6 CFU) 4. Diritto amministrativo II (9 CFU) 5. Analisi dei dati (9 CFU) 6. Analisi del linguaggio politico (6 CFU) 7. Metodologia della scienza politica (6 CFU) 8. Storia del giornalismo (9 CFU) II ANNO 9. Analisi delle politiche pubbliche (6 CFU) 10. Diritto della comunicazione politica (6 CFU) 11. Diritto dell’informazione (9 CFU) 12. Attività formative a scelta (9 CFU) Idoneità di lingua inglese (4 CFU) Stage (8 CFU) Prova finale (18 CFU)

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2013/2014

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PIANI DI STUDIO STUDENTI IMMATRICOLATI A.A. 2013/2014 SCIENZE POLITICHE (L-36) – curriculum storico-politico Studenti immatricolati a.a. 2013-2014

I ANNO

1. Diritto costituzionale (9 CFU) 2. Sociologia (12 CFU) 3. Storia contemporanea (9 CFU) 4. Storia delle relazioni internazionali contemporanee (9 CFU) 5. A scelta: Storia delle dottrine politiche (6 CFU) o Storia delle istituzioni politiche (6 CFU) 6. A scelta: Lingua francese (9 CFU) o

Lingua spagnola (9 CFU) PET/Idoneità lingua inglese liv. B1 (3 CFU) II ANNO

7. Economia politica (9 CFU) 8. Statistica (9 CFU) 9. Scienza politica (9 CFU) 10. Organizzazione e diritto dell’U.E. (6 CFU) 11. Politica economica (6 CFU) 12. Lingua inglese (6 CFU) 13. Diritto costituzionale italiano e comparato (6 CFU) 14. Filosofia politica (6 CFU) 15. Diritto internazionale (9 CFU)

III ANNO

16. Sistema politico italiano (6 CFU) 17. Demografia (9 CFU) 18. Storia dell’economia e del territorio (6 CFU) 19. Storia del diritto internazionale (6 CFU) Attività formative a scelta (12 CFU) Stage (8 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Prova finale (7 CFU)

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2013/2014

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SCIENZE POLITICHE (L-36) – percorso di Studi Internazionali Studenti immatricolati a.a. 2013-2014

I ANNO

1. Diritto costituzionale (9 CFU)

2. Sociologia (12 CFU)

3. Storia contemporanea (9 CFU) 4. Storia delle relazioni internazionali contemporanee (9 CFU)

5. A scelta: Storia delle dottrine politiche (6 CFU) o Storia delle istituzioni politiche (6 CFU)

6. A scelta: Lingua francese (9 CFU) o Lingua spagnola (9 CFU) PET/Idoneità lingua inglese liv. B1 (3 CFU)

II ANNO

7. Economia politica (9 CFU)

8. Statistica (9 CFU)

9. Scienza politica (9 CFU)

10. Organizzazione e diritto dell’U.E. (6 CFU) 11. Politica economica (6 CFU)

12. Lingua inglese (6 CFU)

13. Storia dell’economia e del territorio (6 CFU) 14. Metodologia della ricerca sociale (6 CFU)

15. Diritto internazionale (9 CFU) III ANNO

16. Sistema politico italiano (6 CFU)

17. Storia del Diritto internazionale (9 CFU)

18. Economia applicata (6 CFU) 19. Sviluppo e globalizzazione (6 CFU)

20. Attività formative a scelta (12 CFU) Stage (8 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Prova finale (7 CFU)

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2013/2014

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SCIENZE POLITICHE (L-36) – percorso di Governo Locale e Terzo settore Studenti immatricolati a.a. 2013-2014

I ANNO 1 Diritto costituzionale (9 CFU) 2 Sociologia (12 CFU) 3 Storia sociale (9 CFU) 4 Storia delle relazioni internazionali contemporanee (9 CFU) 5 A scelta: Storia delle dottrine politiche (6 CFU) o

Storia delle istituzioni politiche (6 CFU) 6 A scelta: Lingua francese (9 CFU) o

Lingua spagnola (9 CFU) PET/Idoneità lingua inglese liv. B1 (3 CFU) II ANNO 7 Economia politica (9 CFU) 8 Statistica (9 CFU) 9 Scienza politica (9 CFU) 10 Organizzazione e diritto dell’U.E. (6 CFU) 11 Lingua inglese (6 CFU) 12 Economia pubblica (6 CFU) 13 Metodologia della ricerca sociale (6 CFU) 14 Diritto internazionale (9 CFU) III ANNO 15 Storia dell’economia e del territorio (6 CFU) 16 Sistema politico italiano (6 CFU) 17 Geografia (9 CFU) 18 Analisi economia per il Terzo settore (6 CFU) 19 Sociologia delle migrazioni (6 CFU) 20 Attività formative a scelta (12 CFU) Stage (8 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Prova finale (7 CFU)

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2013/2014

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SCIENZE POLITICHE (L-36) – percorso politico-amministrativo Studenti immatricolati a.a. 2013-2014

I ANNO 1. Ist. Diritto privato (9 CFU) 2. Sociologia (12 CFU) 3. Storia contemporanea (9 CFU) 4. Storia delle relazioni industriali (9 CFU) 5. A scelta: Storia delle dottrine politiche (6 CFU) o

Storia delle istituzioni politiche (6 CFU) 6. A scelta: Lingua francese (9 CFU) o

Lingua spagnola (9 CFU) PET/Idoneità lingua inglese liv. B1 (3 CFU)

II ANNO 7. Economia politica (9 CFU) 8. Statistica (9 CFU) 9. Scienza politica (9 CFU) 10. Diritto costituzionale (9 CFU) 11. Diritto internazionale (6 CFU) 12. Politica economica (6 CFU) 13. Lingua inglese (6 CFU) 14. Storia dell’economia e del territorio (6 CFU) 15. Diritto amministrativo (6 CFU)

III ANNO 16. Sistema politico italiano (6 CFU) 17. A scelta: Diritto costituzionale italiano e comparato (6 CFU)

Diritto del lavoro (6 cfu) 18. Diritto tributario (9 CFU) 19. Economia pubblica (6 CFU)

Attività formative a scelta (12 CFU) Stage (8 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Prova finale (7 CFU)

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SCIENZE INTERNAZIONALI (LM-52) – curr. Scienze Internazionali e Diplomatiche

Studenti immatricolati a.a. 2013-14

I ANNO 1. Economia internazionale (6 CFU) 2. A scelta: Relazioni internazionali (9 CFU) o Politica comparata (9 CFU) 3. Lingua UE (6 CFU) [§] 4. A scelta: Storia delle relazioni internazionali II (6 CFU) o Storia della diplomazia (6 CFU) o Storia del pensiero politico (6 CFU) 5. A scelta: Organizzazione internazionale (6 CFU) o Diritto dell’Unione europea (corso progredito) (6 CFU) 6. A scelta: Storia dei sistemi politici (9 CFU) o Storia contemporanea II (9 CFU) 7. A scelta: Storia dell’Asia (9 CFU) o Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa (9 CFU) o 8. A scelta: Storia del diritto europeo (9 CFU) o Storia dello sviluppo (9 CFU) II ANNO

9. Lingua UE (6 CFU) [§] 10. Tutela internazionale dei diritti umani (6 CFU) 11. A scelta Diritto internazionale dell’economia (6 CFU) o

Diritto internazionale umanitario (6 CFU) Attività formative a scelta (9 CFU) Idoneità di lingua inglese (4 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Stage (8 CFU) Prova finale (18 CFU)

[§] Lo studente per poter sostenere l’esame di Lingua U.E. deve aver già sostenuto e superato il

corrispondente esame di Lingua U.E.1 presente nel corso di laurea triennale (L-36)

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SCIENZE INTERNAZIONALI (LM-52) – curr. Sviluppo e Cooperazione Internazionale Studenti immatricolati a.a. 2013-2014

I ANNO 1. Economia internazionale (6 CFU) 2. Relazioni internazionali (9 CFU) 3. Tutela internazionale dei diritti umani (6 CFU) 4. Lingua UE (6 CFU) [§] 5. Organizzazione internazionale (6 CFU) 6. Economia dello sviluppo (6 CFU) 7. A scelta: Sociologia dello sviluppo (9 CFU) o Geografia dello sviluppo (9 CFU) 8. A scelta: Storia globale dell’età contemporanea (9 CFU) o Storia dello sviluppo (9 CFU) II ANNO 12. Lingua UE (6 CFU) [§] 13. A scelta: Diritto internazionale dell’economia (6 CFU) o Diritto internazionale umanitario (6 CFU) 14. A scelta: Storia dell’Africa (9 CFU) o Storia dell’Asia (9 CFU) Attività formative a scelta (9 CFU) Idoneità di lingua inglese (4 CFU) Idoneità informatica (3 CFU) Stage (8 CFU) Prova finale (18 CFU)

[§] Lo studente per poter sostenere l’esame di Lingua U.E. deve aver già sostenuto e superato il

corrispondente esame di Lingua U.E.1 presente nel corso di laurea triennale (L-36)

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SCIENZE INTERNAZIONALI (LM-52) – curr. Studi Europei Studenti immatricolati a.a. 2013-2014

I ANNO 1. Economia internazionale (6 CFU) 2. European Union politics (9 CFU) 3. A scelta: Economia ambientale (6 CFU) o Economia dello sviluppo (6 CFU) 4. A scelta: European Human rights protection (6 CFU) o

Diritto dell’Unione europea (corso progredito) (6 CFU) 5. Lingua UE (6 CFU) [§] 6. Diritto internazionale privato e processuale (6 CFU) 7. Storia dei movimenti e dei partiti politici (9 CFU) 8. A scelta: Storia del diritto europeo (9 CFU) o Storia del pensiero politico (9 CFU) II ANNO 9. Lingua UE (6 CFU) [§] 10. Comparative politics (9 CFU) 11. Economia monetaria (6 CFU) 12. Attività formative a scelta (9 CFU) 13. Idoneità di lingua inglese (4 CFU) 14. Idoneità informatica (3 CFU) 15. Stage (8 CFU) 16. Prova finale (18 CFU)

[§] Lo studente per poter sostenere l’esame di Lingua U.E. deve aver già sostenuto e superato il

corrispondente esame di Lingua U.E.1 presente nel corso di laurea triennale (L-36)

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PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E ORGANIZZAZIONI COMPLESSE (LM-63) – curr. Amministrazione, Economia e Impresa Studenti immatricolati a.a. 2013-2014

I ANNO

1. Economia internazionale (6 CFU) 2. Politica economia internazionale (6CFU) 3. Storia contemporanea II (9 CFU) 4. Economia monetaria (6 CFU) 5. Diritto amministrativo II (9 CFU) 6. Analisi dei dati (9 CFU) 7. Sociologia politica (9 CFU) 8. Diritto dell’Unione europea (corso progredito) (6 CFU)

II ANNO

9. A scelta: Analisi delle politiche pubbliche (6 CFU) o Metodologia della scienza politica (6 CFU)

10. A scelta: Diritto penale tributario (9 CFU) o Ist. Diritto e procedura penale (9 CFU) o Diritto tributario europeo (9 CFU)

11. A scelta: Diritto sociale europeo (6 CFU) o Diritto regionale (6 CFU) Attività formative a scelta (9 CFU)

Idoneità di lingua inglese (4 CFU) Stage (8 CFU) Prova finale (18 CFU)

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PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E ORGANIZZAZIONI COMPLESSE (LM-63) – curr. Comunicazione Sociale e Istituzionale Studenti immatricolati a.a. 2013-2014

I ANNO 1 Economia internazionale (6 CFU) 2 Storia delle comunicazioni (9 CFU) 3 Economia monetaria (6 CFU) 4 Diritto amministrativo II (9 CFU) 5 Analisi dei dati (9 CFU) 6 Analisi del linguaggio politico (6 CFU) 7 Metodologia della scienza politica (6 CFU) 8 Storia del giornalismo (9 CFU) II ANNO 9 Analisi delle politiche pubbliche (6 CFU) 10 Diritto della comunicazione politica (6 CFU) 11 Diritto dell’informazione (9 CFU) 12 Attività formative a scelta (9 CFU) Idoneità di lingua inglese (4 CFU) Stage (8 CFU) Prova finale (18 CFU)

Programmi Post-Laurea

Corsi di Perfezionamento

- Operatore delle società sportive

Il corso, coordinato dai Proff. Saverio Battente e Simone Borghesi, intende offrire un programma di

aggiornamento e crescita professionale per tutti coloro, neolaureati o professionisti già in carriera, che

intendono perfezionare le proprie capacità nel management dello sport e negli altri contesti professionali

connessi alla crescita dell'associazionismo sportivo. La prima edizione del corso si terrà nell'a.a. 2012-2013.

Dottorati di Ricerca

Dottorato in Studi Storici

(consorziato con l’Università degli Studi di Firenze- Sede Amministrativa Univ. di Firenze)

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ELENCO INSEGNAMENTI ATTIVATI A.A. 2013/2014 Analisi dei dati

Analisi del linguaggio politico

Analisi delle politiche pubbliche

Analisi delle politiche sociali

Comparative politics

Demografia

Diritto amministrativo

Diritto amministrativo II

Diritto costituzionale

Diritto costituzionale italiano e comparato

Diritto del lavoro

Diritto dell’informazione

Diritto dell’Unione Europea

Diritto dell’Unione Europea (corso progredito)

Diritto della comunicazione politica

Diritto Internazionale

Diritto internazionale dell’economia

Diritto internazionale privato e processuale

Diritto internazionale umanitario

Diritto penale tributario

Diritto regionale

Diritto sociale europeo

Diritto tributario

Diritto tributario europeo

Economia ambientale

Economia applicata

Economia dello sviluppo

Economia e gestione del terzo settore

Economia internazionale

Economia monetaria

Economia politica

Economia pubblica

European human rights protection

European union politics

Filosofia politica

Geografia

Geografia dello sviluppo

Idoneità di Informatica

Istituzioni di diritto e procedura penale

Istituzioni di diritto privato

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Lingua francese

Lingua inglese

Lingua spagnola

Lingua francese II

Lingua inglese II

Lingua spagnola II

Metodologia della ricerca sociale

Metodologia della scienza politica

Organizzazione internazionale

Politica comparata

Politica economica

Politica economica internazionale

Relazioni internazionali

Scienza politica

Sistema politico italiano

Sociologia

Sociologia delle migrazioni

Sociologia dello sviluppo

Sociologia politica

Statistica

Storia contemporanea – CdL Scienze politiche curriculum. Storico-politico

Storia contemporanea– CdL Scienze politiche curriculum Studi internazionali

Storia contemporanea– CdL Scienze politiche curriculum Studi Politico-amministrativo

Storia contemporanea II

Storia dei movimenti e dei partiti politici

Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa

Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa II

Storia dei sistemi politici

Storia del Diritto europeo

Storia del diritto internazionale

Storia del giornalismo

Storia del pensiero politico

Storia dell’Africa

Storia dell’Asia

Storia dell’economia e del territorio

Storia dell’Europa

Storia dell’Italia contemporanea

Storia della diplomazia

Storia delle comunicazioni

Storia delle dottrine politiche

Storia delle istituzioni politiche

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Storia delle relazioni industriali

Storia delle relazioni internazionali contempranee

Storia delle relazioni internazionali II

Storia dello sviluppo

Storia economica

Storia economica e sociale dell’età moderna

Storia globale dell’età contemporanea

Storia sociale

Sviluppo e globalizzazione

Tutela internazionale dei diritti umani

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ANALISI DEI DATI Docente: PAOLA PALMITESTA Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SECS-S/03 Obiettivi formativi Scopo del corso è di fornire gli strumenti utili per un'efficace strutturazione dell'analisi statistica dei dati, nonché di presentare le tecniche statistiche e le procedure di analisi quantitativa necessarie per un impiego corretto ed efficiente dei dati e delle informazioni qualitative e quantitative CONTENUTI DEL CORSO Modulo A Richiami di analisi statistica descrittiva univariata e bivariata. Caratteri, unità statistiche, scale di misurazione. Popolazione e campione. Struttura di un dataset, matrice dei dati e sua rappresentazione mediante software o foglio elettronico: il caso del software R. Distribuzione di frequenza di un carattere e sua rappresentazione grafica o tabellare. Sintesi di una distribuzione. Utilizzo del software R per l'analisi univariata. Distribuzione di frequenza congiunta di due caratteri e sua rappresentazione mediante grafico o tabella. Sintesi di una distribuzione congiunta. Utilizzo del software R per l'analisi bivariata. Modulo B Richiami di alcune nozioni base di inferenza statistica. Modelli statistici, stima di medie, proporzioni, differenze di medie, varianze ed altri parametri incogniti, standard error di una stima, intervalli di confidenza, verifica di ipotesi, p-value e sua interpretazione. Modelli di regressione. Struttura generale e obiettivi di un modello di regressione, analisi della dipendenza di una variabile da altre variabili esplicative. Utilizzo del software R per l'analisi di regressione. Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattare il docente. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L'esame consiste nello svolgimento di esercizi sul programma indicato utilizzando i software Calc e R e in una prova orale TESTI DI RIFERIMENTO - Crivellari R., Analisi Statistica dei dati con R, Apogeo, 2006 - Iacus S.M., Masarotto G., Laboratorio di Statistica con R, II ed., McGraw-Hill, 2007 - Stefanini F.M., Introduzione alla Statistica Applicata con esempi in R, Pearson Education, 2008 - Ieva F. et al., Laboratorio di Statistica con R, Pearson education, 2012 - S. Borra, A. Di Ciaccio, Statistica - metodologie per le scienze economiche e sociali, II edizione McGraw-Hill, Milano, 2008.

ANALISI DEL LINGUAGGIO POLITICO Docente: SERGIO AMATO Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/04 Obiettivi formativi Acquisizione degli strumenti teorico-metodologici e storici per la comprensione del linguaggio politico europeo del Settecento e dell'Ottocento attraverso lo studio analitico del celebre testo di Montesquieu, Lo spirito delle leggi (1748). Contenuti del corso Modulo A Dopo alcune lezioni introduttive del docente sul lessico politico del Settecento, con particolare riferimento ai concetti-chiave di 'nazione', 'patria', 'Stato', 'sovranità', 'cittadinanza' politica, 'libertà civile' e 'libertà politica', 'democrazia diretta' e 'democrazia rappresentativa', il primo modulo corso consisterà nella lettura, commento

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discussione seminariale dei Libri I-V del testo di Montesquieu, Lo spirito delle leggi (1748). Modulo B L'analisi del linguaggio politico di Montesquieu nei libri VI-XI dello Spirito delle leggi si concentrerà sui termini fondamentali: 'legge naturale', 'natura' e 'princìpi' dei 'tre governi'; la 'virtù politica' repubblicana come 'amore per la patria e per le leggi', l''onore' nelle monarchie moderate, la 'paura' negli Stati dispotici; la 'degenerazione' delle due forme moderate di governo (monarchia e repubblica) nel 'dispotismo'; la 'dimensione' degli Stati e la 'repubblica federativa'; l'elogio dei 'corpi intermedi' ed il ruolo della 'divisione dei poteri' nella 'costituzione' inglese, la 'moderazione del potere' attraverso il 'potere'. Metodi didattici Spiegazione storico-critica del testo di Montesquieu sull'Esprit des Lois (1748) Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale alla fine del corso Testi di riferimento - MONTESQUIEU, Lo spirito delle leggi, a cura e con introduzione di Sergio Cotta, Torino UTET, in una qualsiasi edizione. - Materiale distribuito dal docente sul testo di Montesquieu, Lo spirito delle leggi.

ANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE Docente: LUCA VERZICHELLI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/04 Obiettivi formativi Il corso intende essenzialmente fornire gli strumenti analitici di base per un corretto approccio alle politiche pubbliche. Gli studenti devono mostrare, alla fine del modulo, di saper utilizzare detti strumenti e di saper condurre una approfondita analisi dei processi decisionali. L’obiettivo della seconda parte è invece sostantivo. Gli studenti dovranno approfondire la conoscenza di alcuni settori di policy centrali nella trasformazione delle democrazie contemporanee, con specifico riferimento alla convergenza dei processi decisionali nell’area dell’Unione Europea. Contenuti del corso La prima parte del corso introduce i concetti fondamentali di una disciplina, l’analisi delle politiche pubbliche, che da tempo costituisce una autonoma prospettiva di studio nell’ambito della scienza politica. Le lezioni alterneranno riflessioni teoriche sui molteplici strumenti concettuali propri dell’analisi delle politiche ad esercitazioni pratiche tese a sviluppare la sensibilità degli studenti verso l’applicazione di detti strumenti. In particolare, ci si concentrerà su quel versante della disciplina definito come lo studio empirico del policy making. Ovverosia, lo studio delle azioni messe (o non messe) in opera dai governi e dagli altri attori politici, le interazioni tra tali attori, i tempi e le modalità dei processi decisionali, gli stili decisionali. Nel dettaglio, gli argomenti trattati saranno i seguenti: la definizione di politica pubblica, il processo decisionale, gli attori della politica, il ciclo di vita delle politiche pubbliche, le tipologie delle politiche pubbliche; l’attuazione delle politiche pubbliche e la valutazione delle politiche pubbliche. Un testo utilizzabile per assecondare la preparazione degli studenti frequentanti è quello di B. Dente, Le decisioni di policy, Bologna, Il Mulino, 2011. Gli studenti impossibilitati a seguire assiduamente sono pregati di contattare il docente per chiarire contenuti e modalità dell’esame. Metodi didattici Lezioni frontali e seminari con la partecipazione degli studenti attraverso presentazioni Modalità di verifica dell'apprendimento Esame finale sulla base di una esercitazione scritta e di un colloquio orale. Possibilità di una prova scritta in itinere Testi di riferimento Per la parte metodologica: B. Dente, Le decisioni di policy, Bologna, il Mulino 2011 Per la parte sostantiva il testo dovrà essere concordato con il docente.

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ANALISI DELLE POLITICHE SOCIALI Docente: SABRINA CAVATORTO Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/04 Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze necessarie per comprendere fattori e dinamiche di sviluppo e funzionamento del welfare da una prospettiva di analisi delle politiche pubbliche. L'approfondimento della dimensione europea delle politiche sociali costituirà un obiettivo formativo specifico Contenuti del corso Il corso affronta le problematiche legate alle costruzione e allo sviluppo delle politiche sociali, nonché all'evoluzione dei modelli di stato sociale (welfare state) a livello europeo e internazionale. Viene in particolare approfondito il modello sociale europeo, con riferimento alla istituzionalizzazione della dimensione sovranazionale e al ruolo delle politiche comunitarie nei processi di cambiamento dei regimi di welfare degli stati dell'Unione europea. Nella seconda parte del corso una specifica sezione sarà dedicata all'analisi del modello di welfare regionale toscano, in collaborazione con Stefania Baccheschi, Coordinatore dei Servizi sociali dell'Azienda Usl 7 di Siena, zona Valdichiana. Metodi didattici E' richiesta la partecipazione assidua all'attività didattica, prendendo parte alla discussione dei temi affrontati anche mediante presentazioni orali (individuali o di gruppo) su argomenti del programma concordati con il docente. Gli studenti effettivamente impossibilitati a frequentare devono avere un colloquio con il docente per concordare modalità alternative di partecipazione e il programma d'esame. Modalità di verifica dell'apprendimento Discussioni guidate su temi del programma e test scritto come prova in itinere. Altrimenti esame orale sull'intero programma. Testi di riferimento - Ferrera M. (2006) Le politiche sociali, il Mulino (selezione di capitoli da concordare con il docente) oppure Naldini M. (2005) Le politiche sociali in Europa, Carocci. - Verderame D. (2008) Fare l'Europa sociale. Dimensione sociale europea e welfare nazionali in relazione, Liguori. - Baccheschi S., Zilianti A.M. (2007) Assistente Sociale specialista: un percorso di buone pratiche per buone politiche nel governo della salute", Del Cerro Materiale didattico integrativo ed eventuali letture sostitutive saranno consigliate durante il corso.

COMPARATIVE POLITICS Docente: MAURIZIO COTTA Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/04 Obiettivi formativi (Vedi Politica Comparata)

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DEMOGRAFIA Docente: CINZIA BUCCIANTI Numero ore: 60 (+20 ore esercitazioni) Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SECS-S/04 Obiettivi formativi Nella prima parte del programma (MODULO A) saranno trattate le fondamentali e basilari metodologie demografiche, a partire dalle fonti, per consentire agli studenti di capire ed analizzare i fenomeni demografici attuali. Nello specifico si presterà particolare attenzione al processo di invecchiamento, al calo della fecondità, all'importanza dei flussi migratori e al mutamento della composizione famigliare, influenzata anche dal calo della nuzialità e dall'emergenza di nuove forme di famiglia. Nella seconda parte (MODULO B) avrà un ruolo fondamentale lo studio della demografia dei Paesi in via di sviluppo, con particolare riguardo al continente africano e nello specifico all'Eritrea sia in termini di studio di transizione demografica, che di analisi del settore minerario eritreo con confronti con quello ghanese, nonché l'analisi di alcune aziende produttive attive ad Asmara e volte alla crescita socio-economica del Paese. Infine, durante le ore seminariali (20) si proporrà ed imposterà la realizzazione di studi e tesine che lo studente deciderà con il docente al termine dei moduli A e B. Studenti frequentanti: Buccianti C. (2011), La demografia in 14 lezioni, Libreria Scientifica, Siena - MODULO A Buccianti C., Fusari V.(2012),Mo(vi)menti di studio tra la demografia e l'antropologia, Libreria Scientifica, Siena - MODULO B Studenti non frequentanti: Contattare il docente al seguente indirizzo mail: [email protected]

DIRITTO AMMINISTRATIVO

(Programma non pervenuto)

Docente: MASSIMILIANO BELLAVISTA Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/10

DIRITTO AMMINISTRATIVO II Docente: FABIO FRANCARIO Numero ore: 60 (+ 20 esercitazioni) Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/10 Obiettivi formativi Il corso si propone di affrontare i principali aspetti del diritto amministrativo, con particolare riferimento ai profili dell’organizzazione e dell’attività della pubblica amministrazione, nonchè alle possibili forme di tutela del privato nei confronti dell’esercizio del potere amministrativo Contenuti del corso MODULO A: Parte prima: Amministrazione Pubblica, Politica, Diritto. L’amministrazione degli interessi dei cittadini – Il diritto delle amministrazioni pubbliche. Parte seconda: Funzioni e Amministrazioni (atti, posizioni giuridiche soggettive, apparati organizzativi).

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Amministrazione di regolazione – Amministrazione delle prestazioni – Amministrazione delle funzioni strumentali -Amministrazione delle funzioni ausiliarie. Parte quarta: Nozioni, disciplina e forme dell’attività Sezione prima: Caratteri e disciplina sostanziale Attività discrezionali e attività vincolate – Principi e regole dell’attività amministrativa. MODULO B: Parte terza: Nozioni, disciplina e forme dell’organizzazione Il potere di organizzare – Forme e relazioni organizzative. Parte quarta: Nozioni, disciplina e forme dell’attività Sezione seconda: Disciplina procedimentale Il procedimento amministrativo – Le conclusioni del procedimento. Parte quinta: Giustizia amministrativa: presupposti e caratteri delle tutele Invalidità, irregolarità, illiceità: conseguenze e rimedi – Origini, sviluppi e caratteristiche del sistema delle tutele. Metodi didattici lezioni frontali con ausilio di slides Modalità di verifica dell'apprendimento esame orale Testi di riferimento D. Sorace, Diritto delle amministrazioni pubbliche, Il Mulino, Bologna, V ediz. 2010 Altre informazioni Si raccomanda la conoscenza del testo aggiornato della legge n. 241/1990 s.m.i.

DIRITTO COSTITUZIONALE Docente: MICHELA MANETTI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/08 Contenuti del corso LA COSTITUZIONE E I SUOI PRINCIPI FONDAMENTALI. Art. 1. Sovranità popolare e Costituzione rigida. Democrazia diretta e democrazia rappresentativa. Principio di maggioranza e pluralismo. Art. 138 e Art. 139. I limiti alla revisione costituzionale. Art. 2. Il principio di libertà dei singoli e delle formazioni sociali. I doveri inderogabili. Art. 3, primo comma. Dal principio di eguaglianza formale al principio di ragionevolezza delle classificazioni legislative. Art. 3, secondo comma. Lo Stato sociale. Il godimento effettivo dei diritti e i diritti sociali. La prevalenza del mercato nel diritto comunitario. Art. 5 e nuovo art. 114. Lo stato delle autonomie. Paragone con lo Stato federale. Art.7 e art. 8. Il principio concordatario e la derogabilità delle norme costituzionali ad eccezione dei principi supremi. Le intese con le comunità religiose diverse dalla cattolica. Art. 10 e art. 117. Il principio internazionalista. L’adattamento automatico per le norme di diritto internazionale generalmente riconosciute. Art. 11. Il principio pacifista. Le limitazioni alla sovranità in favore di organizzazioni internazionali. La partecipazione alla Unione Europea : prevalenza delle fonti comunitarie ; derogabilità delle norme costituzionali ad eccezione dei c.d. principi supremi. L’ORGANIZZAZIONE - Forme di Stato. Forme di governo. Organi costituzionali. Regioni. La Pubblica Amministrazione LE FONTI DEL DIRITTO - Norme giuridiche, sociali e morali. Fonti fatto. La consuetudine. Fonti atto. Il procedimento di adozione e il valore che ne consegue. L’interpretazione della legge. Principio di completezza dell’ordinamento. I criteri per l’integrazione delle lacune. Principio di coerenza dell’ordinamento e risoluzione delle antinomie. Le leggi costituzionali e la protezione delle minoranze. La legge ordinaria e il significato del procedimento parlamentare. Il principio di legalità. La riserva di legge e il suo significato in regime di Costituzione rigida. La riserva di legge nella prassi. Atti con forza di legge. Il decreto legge. Il decreto legislativo delegato.

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Il potere regolamentare dell’esecutivo nella legge n. 400 del 1988. La delegificazione. Il referendum abrogativo. Il sindacato della Cassazione e il sindacato di ammissibilità della Corte costituzionale. L’espansione dei limiti ex art. 75 Cost. Il seguito del referendum. LE LIBERTA’ – Inviolabilità, riserva di legge e riserva di giurisdizione. Testi di riferimento R. BIN - G. PITRUZZELLA, “Diritto pubblico”, Giappichelli Editore, Torino, 2012 Il programma d’esame per gli studenti frequentanti sarà concordato con la docente all’inizio del corso. Durante il periodo delle lezioni verrà svolto un seminario integrativo facoltativo riguardante l’organizzazione politica e amministrativa, nonché la tutela giurisdizionale.

DIRITTO DELL’INFORMAZIONE

Docente: MICHELA MANETTI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/09 Contenuti del corso LE PROBLEMATICHE CLASSICHE DELLA LIBERTA’ DI PENSIERO I limiti individualistici alla libertà di pensiero. Onore e riservatezza. Tutela dei dati personali. I limiti collettivi. l buon costume tra morale pubblica e libertà di scelta dell’utente. La sentenza n. 293 del 2000 della Corte costituzionale. La protezione dei minori in Internet. La tutela dei sentimenti religiosi. Ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale. I reati di opinione nel codice penale italiano. Il pensiero criminogeno: apologia, istigazione a delinquere e concorso nel reato. Il pensiero sovversivo. La distinzione tra pensiero e azione. Il clear and present danger. La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti nella causa Texas v. Johnson. La democrazia protetta in Germania. Il pensiero fascista nella XII disp. trans. e nella legge Scelba. La giurisprudenza costituzionale italiana e la scelta per una democrazia aperta. Il nuovo ordine pubblico ideale internazionale. Dall'apologia di genocidio al divieto di propaganda razzista, sino alla punizione del negazionismo nell’Unione Europea. Il messaggio razzista e il cross burning in USA. MASSMEDIA E FUNZIONAMENTO DELLA DEMOCRAZIA L'art. 21 e la libertà di usare i mezzi di diffusione. Il principio del pluralismo. La legge sulla stampa e lo statuto dell'informazione giornalistica. Regole antitrust nell'editoria. La disciplina della radiotelevisione. Il monopolio pubblico nella giurisprudenza costituzionale. Il “diritto di accesso” alla radiotelevisione pubblica nella legge n. 103 del 1975. La liberalizzazione delle tv locali e nazionali. La legge 223 del 1990 e i limiti antitrust nel mercato delle radiotelevisioni. La sentenza della Corte Costituzionale n. 420 del 1994. I referendum abrogativi del giugno '95 sulla radiotelevisione. La legge n. 249 del 1997 : l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. La mancata applicazione dei limiti antitrust e la sentenza n. 466 del 2002. La legge Gasparri e il T.U. della Radiotelevisione (ora T.U. dei servizi di media audiovisivi e radiofonici). Nuovo spazio al pluralismo con il digitale terrestre? La sentenza della Corte Costituzionale n. 155/2002 e la disciplina della par condicio. La difficile regolamentazione della Rete. Prerequisiti Esame di Diritto costituzionale o di Istituzioni di diritto pubblico Testi di riferimento M. MANETTI, “La libertà di manifestazione del pensiero”, in R. NANIA, P. RIDOLA, “I diritti costituzionali”, vol. II., Giappichelli, Torino, seconda edizione, 2006; M. MANETTI (a cura di), “Europa e informazione, Quaderno della Rassegna di diritto pubblico europeo”, E.S.I., Napoli, 2004. M. MANETTI, “Pluralismo dell’informazione e libertà di scelta” in Rivista AIC n. 1/2012 (Saggi e anticipazioni), www.associazionedeicostituzionalisti.it. Il programma di esame per gli studenti frequentanti sarà concordato con la docente all’inizio del corso.

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DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO E COMPARATO Docente: ROBERTO BORRELLO Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/08 Obiettivi formativi L'insegnamento si propone di evidenziare i presupposti della comparazione nel settore giuridico e in particolare nel campo pubblicistico e di fornire esemplificazioni pratiche dell'attività di comparazione stessa. Viene fornita anche la conoscenza più approfondita, rispetto all'esame di diritto costituzionale, di temi della materia costituzionalistica. Prerequisiti Conoscenza del Diritto costituzionale o, almeno, di nozioni di base del diritto Contenuti del corso

a) i temi cruciali della problematica costituzionalistica ed in particolare: il concetto di costituzione, la rigidità e la revisione costituzionale, potere costituente e di revisione costituzionale, il metodo delle riforme costituzionali in Italia;

b) la metodologia comparatistica nel campo del diritto costituzionale (microcomparazione e macrocomparazione), con particolare riguardo alle nozioni di forma di stato e forma di governo ed alle loro più usuali classificazioni;

c) i sistemi e le famiglie giuridiche: nozioni e classificazioni. Common Law e Civil Law: d) fonti del diritto nel diritto comparato.

TESTI Per gli studenti frequentanti: Appunti delle lezioni e materiale che sarà indicato e in parte fornito durante il corso Per gli studenti non frequentanti: G. Morbidelli, L. Pegoraro, A. Reposo, M. Volpi, Diritto pubblico comparato, 4 ed., Giappichelli, Torino, 2012, capp. I, II, III, IV e V.

DIRITTO DEL LAVORO Docente: GIOVANNI ORLANDINI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 8 Settori: IUS/07 Il corso si propone di far acquisire agli studenti conoscenze di carattere generale su principi, questioni problematiche e prospettive evolutive del diritto del lavoro italiano. Il corso, di carattere istituzionale, ha ad oggetto la disciplina che regola i rapporti individuali e collettivi di lavoro. L'analisi dei diversi istituti lavoristici sarà condotta ricostruendone l'evoluzione storica e tenendo conto in particolare dell'influenza delle politiche sociali e occupazionali dell'Unione europea. La prima parte del corso sarà dedicata all'analisi dei principi generali e del sistema delle fonti del diritto del lavoro. Verranno quindi affrontate le principali aree tematiche del diritto sindacale: libertà e organizzazione sindacale, contrattazione collettiva, concertazione, bilateralità e partecipazione, conflitto. Nella seconda parte del corso sarà esaminata la regolazione del mercato del lavoro (accesso al lavoro e servizi per l'impiego, formazione professionale, libertà di circolazione, mobilità e integrazioni salariali) e la disciplina del rapporto di lavoro subordinato (subordinazione e parasubordinazione, amministrazione del rapporto, organizzazione imprenditoriale e decentramento produttivo, contratti di lavoro speciali, estinzione del rapporto). Le riforme che negli ultimi anni hanno interessato il lavoro nelle pubbliche amministrazioni saranno oggetto di specifico approfondimento. Testo consigliato per l’esame: R. Del Punta, Diritto del lavoro, Giuffrè, ult.ed.

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DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA

Docente: PIETRO PUSTORINO Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 8 Settori: IUS/14, IUS/14 Programma: Il corso si pone l’obiettivo generale di fornire agli studenti gli elementi di base della materia e di coglierne nello stesso tempo l’evoluzione complessiva, sino ad analizzare gli sviluppi attuali del diritto dell’Unione europea. Particolare importanza verrà attribuita all’applicazione concreta, sia nel diritto interno, sia nell’ordinamento comunitario, del diritto dell’UE. Più specificamente, si analizzeranno le origini, gli sviluppi graduali e i caratteri generali dell’integrazione europea, dedicando una particolare attenzione ai problemi posti dalle adesioni di nuovi Paesi membri. Di seguito verranno esaminati i valori e gli obiettivi dell’UE nonché i principi generali in tema di ripartizione delle competenze fra UE e Stati membri. Si analizzeranno poi la cittadinanza europea, la struttura istituzionale, i procedimenti di formazione degli atti comunitari, le fonti del diritto dell’UE e le competenze degli organi giudiziari dell’UE. Infine, Infine verrà analizzato il problema dei rapporti fra ordinamento comunitario e ordinamenti interni degli Stati membri dell’UE, sia con riferimento al rango del diritto dell’UE negli ordinamenti nazionali, sia con riguardo alle competenze fra Stato e Regioni in tema di formazione ed esecuzione del diritto dell’UE. Testi consigliati per l’esame: U. Villani, Istituzioni di Diritto dell’Unione europea, 3’ edizione, Bari, Cacucci Editore.

DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA (CORSO PROGREDITO) Docente: RICCARDO PISILLO MAZZESCHI Numero ore: 40 (+20 ore esercitazioni) Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/14

Tipologia di insegnamento: seminariale Modulo: non è diviso in moduli Settore scientifico disciplinare: IUS 14 Propedeuticità: Diritto dell’Unione Europea (primo livello), Diritto internazionale Frequenza: fortemente consigliata Periodo didattico: II semestre Prerequisiti: vedi supra, Propedeuticità Obiettivi formativi: Fornire agli studenti del secondo livello un quadro sintetico, ma completo, della parte materiale del diritto dell'Unione Europea, per completare la parte generale ed istituzionale dell'offerta formativa del primo livello. Il corso avrà natura seminariale e si svolgerà mediante la previa distribuzione agli studenti frequentanti di materiali giuridici (sentenze, regolamenti, direttive, scritti dottrinali, ecc.) che verranno via via discussi in aula. Tali studenti saranno valutati prevalentemente durante lo svolgimento del corso. Per gli studenti impossibilitati a frequentare viene fornito un programma alternativo sui manuali qui sotto consigliati Contenuti del corso:

I. Introduzione. 1. Evoluzione storica del diritto dell’UE

2. Diritto materiale dell’UE 3. Mercato comune e mercato interno

II. Competenze dell’UE 4. In generale 5. Attribuzione di competenze 6. Principio di sussidiarietà e proporzionalità

III. Principi generali di diritto dell’UE 7. In generale

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8. Certezza del diritto e legittimo affidamento 9. Leale cooperazione 10. Non discriminazione ed uguaglianza 11. Rispetto dei diritti umani fondamentali 12. Diritti della difesa.

IV. Libera circolazione delle merci 13. In generale 14. Nozione di merce 15. Divieto di dazi doganali 16. Divieto di restrizioni quantitative 17. Deroghe

V. Libera circolazione delle persone 18. Cittadinanza europea e diritti dei cittadini verso l’Unione 19. La libera circolazione dei cittadini europei 20. La circolazione dei lavoratori subordinati. 21. I lavoratori e le loro famiglie 22. Coloro che cercano lavoro. 23. Deroghe

VI. Libertà di stabilimento 24. In generale 25. Nozione di stabilimento 26. Contenuto del diritto 27. Stabilimento secondario 28. Deroghe

VII. Libera prestazione di servizi 29. In generale 30. Nozione di servizio 31. Contenuto della libertà 32. Deroghe

VIII. Concorrenza applicabile alle imprese 33. In generale 34. Nozione di impresa 35. Le intese vietate. 36. Pregiudizio al commercio 37. Accordi di distribuzione. Dichiarazione di nullità. Esenzioni 38. Abuso di posizione dominante 39. Procedura di applicazione degli artt.101 e 102 40. Concentrazioni

IX. Concorrenza applicabile agli Stati 41. Azioni statali che influenzano la concorrenza 42. Imprese pubbliche e servizi d’interesse pubblico 43. Aiuti di Stato 44. Deroghe. Valutazione di compatibilità degli aiuti.

X. Libera circolazione dei capitali e dei pagamenti 45. In generale 46. Nozione e contenuto 47. Deroghe

XI. Spazio di libertà, sicurezza e giustizia 48. In generale 49. La politica dell’immigrazione 50. La cooperazione giuridica in materia civile 51. Accesso effettivo alla giustizia :i rimedi dinanzi ai giudici nazionali per violazioni del diritto

europeo. 52. La cooperazione di polizia e doganale 53. La cooperazione in materia penale

XII. Politica sociale e dell’occupazione 54. In generale 55. Parità fra uomini e donne

XIII. Politica agricola comune 56. In generale

XIV. Politica economica e monetaria

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57. In generale 58. La politica economica 59. La politica monetaria

XV. Politica estera e di sicurezza comune e politica europea di sicurezza e difesa 60. In generale 61. La politica estera e di difesa comune 62. La politica comune di sicurezza e difesa

Prove di verifica: Per gli studenti che avranno seguito assiduamente le lezioni/seminari, la valutazione avverrà soprattutto durante il corso, sulla base degli interventi e delle discussioni sui materiali letti, e la prova orale finale sarà solo una verifica, che verterà su un argomento concordato fra il docente e lo studente. Invece, gli studenti che non potranno frequentare le lezioni/seminari dovranno sostenere l'esame orale tradizionale su tutto il programma, preparato sui seguenti testi: L. DANIELE, Diritto del Mercato Unico Europeo: Cittadinanza-Libertà di circolazione-Concorrenza-Aiuti di Stato, 2° ed., Giuffrè Editore, Milano, 2012 e in aggiunta: U. DRAETTA, N. PARISI (a cura di), Elementi di diritto dell’Unione Europea-Parte speciale: Il diritto sostanziale, 3° ed., Giuffrè Editore, Milano, 2010, Capitoli I, VI e VII.

DIRITTO DELLA COMUNICAZIONE POLITICA Docente: ROBERTO BORRELLO Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/09 Obiettivi formativi Fornire la conoscenza della disciplina l settore dei processi comunicativi nel settore politico, come snodo della complessità del mondo contemporaneo, in relazione al più ampio ambito del diritto dell'informazione e alla diversità dei media coinvolti nei processi. Prerequisiti Conoscenza del diritto pubblico ed amministrativo Contenuti del corso Modulo A Contenuti: La disciplina dei processi comunicativi nel settore politico nell'ordinamento italiano (radiotelevisione, internet, stampa ed altri mezzi di comunicazione). Modulo B Contenuti: La disciplina dei processi comunicativi politici nelle esperienze straniere, con una analisi di alcune decisioni prese da Autorità indipendenti e Corti straniere. Metodi didattici lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento esami orali Testi di riferimento R. Borrello, Par condicio e radiotelevisione, I, Giappichelli, Torino, 2007, per intero. Materiale su supporto digitale che sarà fornito a chi voglia sostenere l’esame via e-mail previa richiesta all’indirizzo [email protected]. Tale materiale sarà disponibile on line non appena verrà predisposto il sito personale del docente

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DIRITTO INTERNAZIONALE

Docente: RICCARDO PISILLO MAZZESCHI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/13 Tipologia di insegnamento: lezioni frontali Propedeuticità: nessuna, ma vedi prerequisiti. Frequenza: fortemente consigliata. Periodo didattico: II semestre Prerequisiti: Non sono richiesti esami propedeutici, ma è assai utile la conoscenza del Diritto costituzionale (o Istituzioni di diritto pubblico) e delle Istituzioni di diritto privato. Sarebbe auspicabile anche una base formativa istituzionale in Storia contemporanea e in Relazioni internazionali. Obiettivi: Fornire agli studenti del corso di laurea di primo livello un quadro sintetico, ma completo, del diritto internazionale pubblico, con un metodo didattico teorico-sistematico, ma che si fondi anche sulla prassi internazionale. Ciò al fine di dotare i laureati di primo livello di una preparazione metodologica e professionale adeguata, e di costituire al tempo stesso la base per ulteriori studi più specialistici nel settore internazionalistico, per gli studenti che intendano proseguire nei corsi di laurea magistrale, nei master o nei dottorati di ricerca. Contenuti delle lezioni: PARTE PRIMA: L’ORDINAMENTO GIURIDICO INTERNAZIONALE A. LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE E IL SUO DIRITTO. 1. Nozione di Comunità e di Diritto internazionale. 2. Attenuazione del carattere interstatale dell’ordinamento internazionale contemporaneo. 3. Caratteristiche essenziali dell’ordinamento internazionale. 4. Evoluzione storica della Comunità internazionale. 5. Evoluzione storica della scienza del diritto internazionale. 6. Segue. 7. Fondamento giuridico del diritto internazionale. B. SOGGETTI E DESTINATARI DI NORME INTERNAZIONALI. 8. Il concetto di soggettività internazionale. Crisi attuale di tale concetto. 9. Stati. Insorti. 10. Governi in esilio, comitati nazionali all’estero, movimenti di liberazione nazionale, altri enti non territoriali. 11. Organizzazioni internazionali. 12. ONU, UE, CdE ed altre organizzazioni. 13. Individui, minoranze e popoli. 14. Il riconoscimento. PARTE SECONDA: FORMAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE A. FONTI NORMATIVE. 15. La consuetudine. 16. Segue 17. I principi generali di diritto riconosciuti dalle Nazioni civili. I principi del diritto internazionale. 18. I trattati come fonti del diritto internazionale. Le teorie sul valore degli accordi di codificazione. 19. Le fonti previste da accordi. Gli atti vincolanti delle organizzazioni internazionali. 20. Il soft law e le raccomandazioni internazionali. Le teorie sul valore delle dichiarazioni di principi dell’AG. 21. Giurisprudenza e dottrina. Equità. 22. Le norme di ius cogens 23. Obblighi erga omnes. Obblighi di risultato e di diligenza. Obblighi a realizzazione progressiva. 24. Atti unilaterali. 25. La gerarchia delle fonti. B. DIRITTO DEI TRATTATI 26. Formazione dei trattati. Competenza a stipulare. 27. Le riserve. 28. Efficacia dei trattati. Interpretazione dei trattati. 29. Successione degli Stati nei trattati.

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30. Invalidità ed estinzione dei trattati. PARTE TERZA: CONTENUTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE A. SOVRANITA’ TERRITORIALE E TUTELA DI ALTRI STATI. 31. Sovranità territoriale. 32. Il dominio riservato. 33. Trattamento degli stranieri. Protezione diplomatica. 34. Trattamento ed immunità degli agenti diplomatici e di altri organi stranieri. 35. Trattamento ed immunità degli Stati stranieri. 36. Trattamento ed immunità delle organizzazioni internazionali e dei loro funzionari. B. SOVRANITA’ TERRITORIALE E TUTELA DI INDIVIDUI 37. Tutela internazionale dei diritti umani. 38. Segue. 39. Diritto internazionale umanitario. 40. Diritto internazionale penale. I crimini internazionali degli individui. C. SOVRANITA’ TERRITORIALE E COOPERAZIONE FRA STATI 41. Diritto internazionale dell'ambiente. 42. Diritto internazionale dell'economia, del commercio e dello sviluppo. D. POTERE DI GOVERNO DEGLI STATI IN ALTRI SPAZI 43. Diritto del mare. Mare territoriale e zona contigua. 44. Piattaforma continentale e zona economica esclusiva. 45. Alto mare e fondi oceanici. La navigazione marittima. 46. Regioni polari. Spazio aereo e cosmico. PARTE QUARTA: APPLICAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE NEGLI ORDINAMENTI STATALI. 47. Rapporti fra diritto internazionale e diritto interno. Monismo e dualismo: verso una integrazione fra i due concetti. 48. Applicazione del diritto internazionale generale nel diritto interno. 49. Applicazione dei trattati e degli atti delle organizzazioni internazionali nel diritto interno. 50. Applicazione del diritto dell’UE nel diritto interno. PARTE QUINTA: VIOLAZIONE DELLE NORME E ATTUAZIONE COERCITIVA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE A. RESPONSABILITA' INTERNAZIONALE. 51. L'illecito internazionale dello Stato. L'elemento soggettivo. 52. L'elemento oggettivo. Le cause di esclusione dell’illiceità. 53. La colpa e la violazione degli obblighi di diligenza. Il danno. 54. Le conseguenze dell’illecito. La riparazione interstatale. 55. Le misure pacifiche di autotutela individuale: contromisure e ritorsioni. 56. Autotutela collettiva. Le violazioni gravi dello ius cogens. Le violazioni di obblighi erga omnes. 57. La responsabilità dello Stato verso gli individui. Diritto individuale alla riparazione. 58. La responsabilità dello Stato per fatti leciti. 59. La responsabilità delle organizzazioni internazionali B. USO DELLA FORZA. 60. Concetti generali sullo ius ad bellum. Divieto dell’uso della forza da parte degli Stati. 61. Eccezioni. Legittima difesa 62. Altre possibili eccezioni. C. SISTEMA DI SICUREZZA COLLETTIVA 63. Il Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite. 64. Operazioni per il mantenimento della pace. Uso della forza autorizzato dal Consiglio di sicurezza. Le organizzazioni regionali di difesa. PARTE SESTA: SOLUZIONE PACIFICA DELLE CONTROVERSIE E ACCERTAMENTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE 65. I mezzi diplomatici di soluzione delle controversie. 66. I mezzi giuridici di soluzione delle controversie: arbitrato e giurisdizione. 67. I tribunali internazionali. Prove di verifica: esame orale Testi consigliati per l’esame:

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Gli studenti assiduamente frequentanti possono preparare l’esame sugli appunti presi personalmente durante le lezioni. Ma si consiglia vivamente anche la lettura del manuale di Conforti, sotto indicato. Per gli studenti non frequentanti: B. CONFORTI, Diritto internazionale, IX ed., Editoriale Scientifica, Napoli, 20103 e in aggiunta: N. RONZITTI, Introduzione al diritto internazionale, 4° ed., Giappichelli Editore, Torino, 2013, capitoli 1, 2, 12, 17.

DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA Docente: VIVIANI ALESSANDRA Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/13 Obiettivi formativi Il corso ha carattere monografico e si propone di fornire le conoscenze di base delle principali problematiche relative da un lato al commercio internazionale e dall'altro allo sviluppo delle relazioni economiche fra Stati. Prerequisiti E' opportuna una conoscenza istituzionale del diritto internazionale pubblico Contenuti del corso La prima parte del corso ha ad oggetto le questioni fondamentali del diritto internazionale dell'economia, dei soggetti e delle fonti di tale branca del diritto. Di seguito verranno esaminate le principali istituzioni internazionali sia nella loro struttura che nei loro meccanismi di funzionamento e di controllo. In particolare verranno affrontati il Fondo Monetario internazionale ed il gruppo della Banca Mondiale. La terza parte del corso è dedicata allo studio dei principi che regolano la tutela degli investimenti ed i rapporti fra Stati ed investitori. Infine, la quarta parte del corso si occupa dell'analisi della struttura e delle funzioni dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. In questa sede particolare attenzione viene dedicata alla controversie commerciali che oppongono l'Unione Europea ad altri Stati membri del'OMC. Metodi didattici Il corso non è diviso in moduli. Esso consisterà in 60 ore di lezioni frontali; ma è auspicabile una partecipazione attiva degli studenti. Metodi didattici Le lezioni del corso vengono tenute prevalentemente con metodo frontale. La parte finale del corso prevede la discussione in classe da parte degli studenti di casi e materiali distribuiti dal docente Modalità di verifica dell'apprendimento Il corso prevede un esame finale orale. Gli studenti frequentanti possono optare per un esame finale scritto che tiene conto del lavoro svolto in classe Testi di riferimento Gli studenti che frequentano assiduamente il corso preparano l'esame sugli appunti e sui materiali distribuiti a lezione. Per gli altri studenti: Sciso, Appunti di diritto internazionale dell'economia, Torino, 2007

DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE Docente: PAOLO VENTURI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/13 Prerequisiti: è molto utile la conoscenza delle Istituzioni di Diritto Pubblico, delle Istituzioni di Diritto Privato, Diritto UE e del Diritto Internazionale.

Obiettivi: Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti di base della materia, cosicché essi si sappiano orientare in un ambito che ha un notevole interesse pratico in numerosi contesti di diritto privato e

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commerciale. Ciò al fine di consentire il raggiungimento di una preparazione metodologica e professionale adeguata all’inserimento nel mondo del lavoro, in conformità alle aspirazioni del curriculum . Contenuti:

I. Nozioni fondamentali: oggetto e scopo della materia. Natura e funzione della normativa e sua distinzione nelle categorie di norme di diritto processuale civile internazionale e norme sulla legge applicabile.

II. La nozione di coordinamento tra ordinamenti e le varianti in cui questo coordinamento si manifesta in concreto nella legge 218.

III. Il fenomeno della comunitarizzazione ed internazionalizzazione della materia ed i suoi effetti sulla normativa della legge 218/1995.

IV. La struttura delle norme di conflitto e gli elementi (tipici ed atipici) che caratterizzano le singole norme.

V. Segue. Sui vari tipi di criteri di collegamento utilizzabili. VI. Il problema della qualificazione. VII. Le c.d. questioni preliminari. VIII. Il diritto processuale civile internazionale: due prospettive di studio.

La disciplina della giurisdizione. Caratteristiche della normativa prevista nella legge 218/1995.

Segue. La disciplina comunitaria con particolare riferimento alla Regolamento (Ce) 44/2001 e la riforma del Regolamento (Ce) 1215/2012. Segue. Cenni sulla disciplina comunitaria in materia di diritto di famiglia e su quella internazionale convenzionale della Conferenza dell’Aja.

IX. Il riconoscimento. Teoria del riconoscimento automatico ed effetti sulla legislazione italiana. Tipologie di metodi di riconoscimento presenti nella legge 218/1995. Segue. Sulla disciplina comunitaria in base al Regolamento Bruxelles I. Segue. Cenni sulla disciplina comunitaria in materia di diritto di famiglia e su quella internazionale convenzionale della Conferenza dell’Aja.

X. Le norme sulla legge applicabile: norme c.d. di funzionamento. Il principio della conoscenza della legge straniera e della sua interpretazione.

XI. Segue. L’ordine pubblico XII. Segue. Le norme di applicazione necessaria. XIII. Segue. La questione degli ordinamenti plurilegislativi e le soluzioni adottabili nei casi di apolidia,

di status di rifugiato e di doppia cittadinanza. XIV. Segue. Il problema del rinvio e la sua disciplina nella legge 218/1995. XV. I contratti internazionali. Dalla Convenzione di Roma del 1980 al Regolamento c.d. Roma I:

criteri di definizione, la struttura tipica e la disciplina della clausola della scelta della legge applicabile.

XVI. Segue. Le caratteristiche della scelta della legge applicabile XVII. Segue. La legge applicabile in mancanza di scelta. XVIII. Segue. La clausola della scelta della legge applicabile nel caso di alcuni particolari contratti

(consumatori, lavoro ed assicurazioni). XIX. Segue. Le norme di “funzionamento” quali limiti alla scelta della legge applicabile. XX. Segue. Approfondimento delle altre parti che caratterizzano i contratti internazionali con

riferimento ai tipi contrattuali più usuali nella prassi del commercio internazionale. XXI. Segue. Analisi delle diverse fonti internazionali applicabili e delle soluzioni tecniche utilizzabili. XXII. Le obbligazioni non contrattuali: formazione della normativa comunitaria, ratio legis, nozione di

obbligazione non contrattuale e ambito oggettivo e soggettivo di applicazione. XXIII. Disciplina sulla legge applicabile: analisi sistematica dei criteri di collegamento e della loro

applicabilità XXIV. Norme di funzionamento.

Prove di verifica: esame orale Testi consigliati: Studenti non frequentanti: Mosconi, Diritto internazionale privato e processuale / Parte generale e obbligazioni, Torino, 2010

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DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO

Docente: Paolo Venturi Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/13 Obiettivi formativi Il corso è volto all’approfondimento delle regole giuridiche internazionali applicabili nei conflitti armati, con una particolare attenzione verso le problematiche sorte nei più recenti contesti bellici. Prima Parte (Inquadramento generale). La distinzione fra ius ad bellum e ius in bello. Sviluppo storico del diritto internazionale umanitario. Fonti del diritto internazionale umanitario. La distinzione fra conflitti armati internazionali e conflitti armati non internazionali. La cd. “guerra al terrorismo”. Seconda Parte (I principi fondamentali dei conflitti armati internazionali). La distinzione fra combattenti e civili: Le varie categorie di combattenti e le problematiche poste dai recenti conflitti; Definizione e trattamento del prigioniero di guerra; La protezione dei feriti, malati e naufraghi: Il personale medico e religioso; L’uso dell’emblema della Croce/Mezzaluna Rossa. La condotta delle ostilità belliche: Il principio di distinzione; La definizione di obiettivo militare; La regola della proporzionalità; Le misure di precauzione negli attacchi; L’interdizione di attaccare determinate categorie di beni. Mezzi e metodi di combattimento: Il divieto o le restrizioni per le armi che causano sofferenze inutili o che sono indiscriminate La tutela dell’ambiente. Armi atomiche. Le nuove problematiche. Metodi di combattimento proibiti. Il regime dell’occupazione militare e la tutela della popolazione civile: L’istituto dell’occupazione militare dinanzi alle sfide delle nuove realtà. Le specificità concernenti la guerra aerea e navale. La sospensione delle ostilità e la fine del conflitto armato. Terza Parte (La disciplina relativa ai conflitti armati non internazionali). Diverse categorie di conflitti armati non internazionali. Differenze e similitudini con la disciplina concernente i conflitti armati internazionali. Quarta Parte (L’applicabilità del diritto internazionale umanitario alle forze armate delle Nazioni Unite e di “Coalitions of the willing”). La prassi relativa alle missioni delle Nazioni Unite. Il Bollettino del Segretario Generale delle Nazioni Unite del 1999. La prassi concernente le cd. “Coalitions of the willing”. Quinta Parte (Le garanzie del diritto bellico). Le misure da prendere in tempo di pace. Le Potenze protettrici e il ruolo del Comitato internazionale della Croce Rossa. Le rappresaglie belliche. La Commissione per l’accertamento dei fatti. La responsabilità internazionale dello Stato per le violazioni: l’obbligo di risarcimento. La responsabilità penale internazionale dell’individuo: i crimini di guerra; il ruolo dei comandanti; la repressione dei crimini di guerra a livello statale e internazionale. Durante lo svolgimento del modulo, con metodo seminariale, verranno discussi in collaborazione con gli studenti alcuni casi della prassi relativa ai più recenti conflitti armati (Ex-Iugoslavia, Afghanistan, Iraq, Libano, ecc.). Testi consigliati: Studenti frequentanti: Ronzitti N., Diritto internazionale dei conflitti armati, 3 edizione, Torino, Giappichelli, 2006, Introduzione, Parte II e Parte IV e appunti presi alle lezioni. Studenti non frequentanti: Ronzitti N., Diritto internazionale dei conflitti armati, 3 edizione, Torino, Giappichelli, 2006, Introduzione, Parte II e Parte IV

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Bartolini G., Le eliminazioni mirate di appartenenti a gruppi terroristici al vaglio della Corte suprema di Israele, in Diritto internazionale e diritti umani, 2007, p. 623 ss. Benvenuti, Recenti sviluppi in tema di osservanza del diritto internazionale umanitario da parte delle Forze delle Nazioni Unite: il bollettino del Segretario Generale, in La Comunità Internazionale, 2000, p. 379 ss. Di Ruzza, La Convenzione sulle munizioni a grappolo: fra esigenze umanitarie e necessità militare, in Diritti umani e diritto internazionale, 2008, p. 663 ss. Vierucci L., Nozione di obiettivo militare nella guerra aerea: recenti sviluppi della giurisprudenza internazionale, in Rivista di Diritto internazionale, 2006, p. 693 ss. Gli studenti dovranno disporre del testo delle più rilevanti convenzioni di Diritto internazionale umanitario. Questi documenti sono disponibili in un’apposita dispensa presso il Circolo Giuridico oppure possono essere reperiti nel volume Greppi E, Venturini G., Codice di diritto internazionale umanitario, III edizione, Torino, 2010. Dispense con gli articoli per gli studenti non frequentanti sono disponibili al Circolo Giuridico.

DIRITTO PENALE TRIBUTARIO Docente: FILIPPO BELLAGAMBA Numero ore: 60 Periodo: Secondo Semestre Crediti: 9 Settori: IUS/17 Il programma del corso sarà indicato dal docente all'inizio delle lezioni

DIRITTO REGIONALE Docente: EVA LEHNER Numero ore: 40 Periodo: secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/09

1. Stati federali e regionali alla luce della nozione di decentramento politico. - 2. Autonomia e decentramento amministrativo. - 3. Principio unitario, indivisibilità della Repubblica e principio autonomistico ex art.5 Cost. – 4. La tutela delle minoranze linguistiche tra art. 6 Cost. e Statuti speciali. - 5. Concezione e attuazione del regionalismo italiano dall'Unità d'Italia alla Costituzione repubblicana. – 6. La legge cost. n.1 del 1999 e la legge cost. n. 3 del 2001: analisi complessiva. – 7. La forma di governo regionale. - 8. La potestà statutaria. – 9. La materia elettorale regionale. – 10. Uno sguardo d’insieme alle potestà legislative regionali: l'assetto precedente all’entrata in vigore della legge cost. n. 3 del 2001; l’assetto successivo alla riforma per quanto concerne le Regioni a Statuto ordinario . - 11 Le potestà legislative regionali tra materie trasversali, clausola residuale e chiamata in sussidiarietà. - 12. Le Regioni a Statuto speciale e la clausola di maggior favore. – 13. Le funzioni amministrative: sussidiarietà, poteri sostitutivi e forme tassative di esercizio della funzione di indirizzo e coordinamento. – 14. I rapporti internazionali e comunitari delle Regioni. – 15. Principio di leale collaborazione e intese Stato/Regione: dalla sent. C.cost. n. 303 del 2003 alla sent. C. cost. n. 33 del 2011. - 16. Profili problematici della evoluzione in senso prevalentemente "cooperativo" del regionalismo italiano.

Testi di riferimento A.ANZON DEMMIG, "I poteri delle Regioni. Lo sviluppo attuale del secondo regionalismo", Giappichelli Editore, Torino, 2008 Sentenze della Corte costituzionale: n. 159 del 2009; n. 2 del 2004; n. 12 del 2006; n. 303 del 2003; n. 33 del 2011, reperibili sul sito: www.giurcost.org In riferimento a ciascuna delle sentenze segnalate occorre conoscere esclusivamente la parte motivazionale, denominata "Considerato in diritto” Il programma d’esame per gli studenti frequentanti sarà concordato con la docente all'inizio del corso. Prerequisiti Non sono richiesti test di accesso o esami propedeutici. Sarebbe auspicabile una base formativa stituzionale in Diritto costituzionale o in Diritto pubblico

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DIRITTO SOCIALE EUROPEO

Docente: GIOVANNI ORLANDINI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/07 Il corso è rivolto a studenti che abbiano già acquisito le nozioni di base del diritto del lavoro italiano e del diritto dell’Unione europea. Le lezioni sono orientate ad approfondire l’analisi delle dinamiche dell’integrazione europea, al fine di valutare il loro impatto sui sistemi nazionali di diritto del lavoro e di relazioni industriali. Attraverso la partecipazione attiva alle lezioni, lo studente è introdotto ad uno studio dei tradizionali istituti di diritto del lavoro e sindacale che tiene conto delle interrelazioni tra diversi ordinamenti (nazionali e sovranazionali) e tra diversi ambiti di regolazione (sociale e di mercato). La parte iniziale del corso sarà dedicata a ripercorrere le principali tappe del processo di integrazione europea, sia nella sua dimensione economica che sociale. Nel prosieguo del corso saranno affrontati i seguenti argomenti: accesso transfrontaliero alle prestazioni di welfare; libera circolazione dei lavoratori; distacco transnazionale di lavoratori; conflitto sindacale e contrattazione collettiva nel mercato unico. Il corso avrà natura seminariale. I temi oggetto di analisi saranno affrontati attraverso la lettura del materiale distribuito a lezione (fonti dell’UE, sentenze della Corte di giustizia, documenti delle istituzioni europee). In collaborazione con gli insegnamenti di diritto dell’Unione europea (corso progredito) e di diritto tributario europeo saranno organizzati incontri di approfondimento su tematiche di comune interesse. I frequentanti sostengono l’esame preparandosi con il materiale distribuito durante le lezioni Testo consigliato per i non frequentanti: M.Roccella- T.Treu, Diritto del lavoro dell’Unione Europea, Cedam, ult.ed.

DIRITTO TRIBUTARIO Docente: LAURA CASTALDI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/12 Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti una preparazione approfondita sui temi istituzionali del diritto tributario e una panoramica sul sistema impositivo vigente con particolare riguardo alle imposte sui redditi e all’IVA. Prerequisiti E’ consigliata la conoscenza delle nozioni istituzionali di diritto pubblico e di diritto privato. Contenuti del corso Modulo A - Programma Obiettivi formativi: Conoscenza dei temi fondamentali del diritto tributario, come da programma. Contenuti: Nozione di tributo; le classificazioni dei tributi; principi costituzionali in materia tributaria; le fonti del diritto tributario; l’interpretazione della norma tributaria; l’efficacia nel tempo e nello spazio della stessa; la natura della norma tributaria; gli elementi costitutivi della fattispecie impositiva; i soggetti attivi e passivi d’imposta; il responsabile e il sostituto di imposta; la traslazione di imposta. Le obbligazioni solidali tributarie. Modulo B - Programma Obiettivi formativi: Conoscenza dei temi fondamentali del diritto tributario, come da programma. Contenuti: le vicende attuative dell’obbligazione tributaria: le dichiarazioni tributarie,i controlli di liquidazione; i poteri istruttori degli uffici finanziari; l’attività di accertamento con particolare riguardo alle imposte sui redditi e all’IVA; gli istituti di attività amministrativa partecipata; la riscossione dei tributi; i rimborsi.

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Durante il corso, con gli studenti frequentanti saranno effettuate esercitazioni su casi concreti: i relativi materiali di supporto saranno forniti dal docente. Metodi didattici Didattica frontale Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale La frequenza e partecipazione attiva alle lezioni sarà considerata ai fini della valutazione finale Testi di riferimento Modulo A e B Pasquale Russo, Diritto Tributario parte generale, Giuffrè 2007. E' richiesto l'uso di un codice delle leggi tributarie fondamentali aggiornato al 2013.

DIRITTO TRIBUTARIO EUROPEO Docente: LAURA CASTALDI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/12 Obiettivi formativi Fornire agli studenti del secondo livello un quadro approfondito dei principi e delle norme riguardanti la materia tributaria come risultano dall’insieme delle fonti comunitarie. Prerequisiti E’ richiesta la conoscenza delle nozioni istituzionali di diritto tributario. Contenuti del corso Il ruolo del diritto dell’unione europea in materia tributaria. I Principi generali dell’ordinamento comunitario applicabili in materia tributari. Le libertà comunitarie e il principio di non restrizione ai fini fiscali. Le libertà comunitarie e il principio di non discriminazione tributaria. L’impresa nel diritto comunitario e la disciplina sul divieto di aiuti di Stato in materia fiscale. La cooperazione fiscale nello scambio di informazioni. L’attuazione extraterritoriale della pretesa impositiva. La rilevanza della convenzione europea dei diritti dell’Uomo in materia tributaria. Metodi didattici Il corso avrà natura seminariale e si svolgerà mediante la previa distribuzione agli studenti frequentanti di materiali (sentenze, approfondimenti dottrinali) che verranno discussi collettivamente in aula. Su talune tematiche saranno organizzati incontri seminariali di approfondimento in collaborazione e coordinamento con l’insegnamento di diritto dell’unione europea (corso progredito) e l’insegnamento di diritto sociale europeo. Gli studenti frequentanti saranno valutati prevalentemente durante lo svolgimento del corso. Modalità di verifica dell’apprendimento Vedi sopra metodi didattici Testi di riferimento Per gli studenti che non possono frequentare il corso seminariale si suggeriscono: P. BORIA: Diritto tributario europeo, Giuffrè 2010, Capp. II (§ 4) ,III, IV, V,VI,VII,IX,XI; e in aggiunta: R. CORDEIRO GUERRA, Diritto tributario internazionale, CEDAM, 2012 Capp. VI; VIII (§§ 3 e 4) IX (§§ 6, 7 e 8)

ECONOMIA AMBIENTALE Docente: SIMONE BORGHESI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori:SECS-P-01 Obiettivi formativi Programma: Introduzione all'Economia Ambientale: problemi, fondamenti e strumenti Globalizzazione e sostenibilità dello sviluppo: definizioni, genesi e fondazioni.

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La sostenibilità del processo di globalizzazione: un primo quadro d’insieme. Crescita, disuguaglianza e ambiente: condizioni di sostenibilità e curve di Kuznets. Energia e ambiente. La nuova fase di globalizzazione: rischi ed opportunità. Politiche ambientali internazionali e nuovi strumenti di mercato: i permessi negoziabili d'inquinamento Applicazioni dei permessi in campo idrico ed atmosferico. Il sistema EU-ETS (European Emission Trading System) Disuguaglianza e povertà. Disuguaglianza, capitale sociale, salute. Salute e ambiente. Economia della felicità: in cammino verso una nuova misura del benessere Testo consigliato: Vercelli A., Borghesi S., La sostenibilità dello sviluppo globale, Carocci, Roma, 2005. Ulteriore materiale didattico e letture integrative di aggiornamento/approfondimento di argomenti specifici verranno comunicate e rese disponibili durante il corso Per richieste e/o comunicazioni urgenti è possibile contattare il docente al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] L’esame si svolgerà in forma scritta.

ECONOMIA APPLICATA Docente: ALESSANDRO INNOCENTI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/01 Obiettivi formativi Contenuti Il corso ha per oggetto l'analisi dei funzionamento dei mercati, delle imprese e delle organizzazioni . Attraverso l’impiego degli strumenti della teoria microeconomica si analizzeranno i principali problemi che i mercati, i consumatori e le imprese sono chiamati a risolvere. L'uso degli strumenti teorici di analisi viene calato nella realtà icorrendo ad esempi concreti di modelli organizzativi e del loro cambiamento nel tempo. Testi di riferimento Dan Ariely, Prevedibilmente irrazionale, Rizzoli, Milano, 2008 Alessandro Innocenti, L'economia cognitiva, Carocci, Roma, 2009. Daniel Kahneman, Pensieri lenti e veloci, Mondadori, Milano, 2012. Obiettivi formativi I. Introduzione all'economia II. Teoria del consumatore III. Incertezza e informazione IV. Teoria dei giochi e comportamento strategico V. Il metodo sperimentale nelle scienze sociali V. Economia comportamentale e cognitiva VI. Applicazioni sperimentali Metodi didattici Lezioni frontali e attività di laboratorio Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta Programma esteso Sito web del corso: http://www.labsi.org/innocenti/economiaapplicata/

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ECONOMIA DELLO SVILUPPO Docente: FRANCESCO FARINA Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/01 Obiettivi formativi Lezioni: 40 ore Elenco lezioni (*) Settimana 1 - Lezione 1 Teorie della crescita esogena. Aspetti introduttivi Settimana 1 - Lezione 2 Teorie della crescita endogena. Aspetti introduttivi Settimana 1 - Lezione 3 Teorie della convergenza economica. Aspetti introduttivi (I) Settimana 2 - Lezione 1 Teorie della convergenza economica. Aspetti introduttivi (II) Settimana 2 - Lezione 2 Il nesso fra democrazia e crescita economica (I) Settimana 2 - Lezione 3 Il nesso fra democrazia e crescita economica (II) Settimana 3 - Lezione 1 Il ruolo delle istituzioni nello sviluppo economico (I) Settimana 3 - Lezione 2 Il ruolo delle istituzioni nello sviluppo economico (II) Settimana 3 - Lezione 3 Lo sviluppo economico nelle economie arretrate Settimana 4 - Lezione 1 Lo sviluppo economico nelle economie avanzate Settimana 4 - Lezione 2 L'indice di sviluppo umano: aspetti teorici Settimana 4 - Lezione 3 L'indice di sviluppo umano: aspetti empirici Settimana 5 - Lezione 1 Gli indici di sviluppo ambientale Settimana 5 - Lezione 2 Altri indicatori di sostenibilità dello sviluppo Settimana 5 - Lezione 3 Sviluppo economico e squilibri macroeconomici globali Settimana 6 - Lezione 1 Il nesso fra cultura e crescita economica Settimana 6 - Lezione 2 Distribuzione del reddito, sviluppo ed istituzioni politiche Settimana 6 - Lezione 3 Distribuzione del reddito, sviluppo e norme sociali Settimana 7 - Lezione 1 Il nesso fra diseguaglianza di reddito e redistribuzione del reddito Settimana 7 - Lezione 2 Il nesso fra diseguaglianza di reddito e crescita economica Libro di testo (Dispensa): F. Farina, Sviluppo, Crescita e Well-being (*) Durata: 2 ore

ECONOMIA E GESTIONE DEL TERZO SETTORE Docente: MARIA VELLA Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-S/03 Obiettivi Formativi del corso: Il corso è finalizzato all’approfondimento dell’importanza e del ruolo crescente del Terzo Settore termine con cui si individua tutto ciò che si differenzia sia dalla sfera pubblica (Stato, Regioni, enti locali), sia dalla sfera privata (dal mercato). Il Terzo Settore è, infatti, composto da cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, imprese sociali, associazioni, fondazioni ed altre associazioni riconosciute e non che negli ultimi anni continuano a consolidarsi sotto il profilo economico, politico e sociale. Sarà quindi fatto riferimento agli aspetti legislativi, definitori, economici e gestionali al fine di metterne in evidenza le peculiarità organizzative e manageriali e le differenze rispetto alle imprese profit. Sarà evidenziata anche la consistenza del segmento a livello regionale, facendo riferimento alle statistiche fornite dall’ultimo censimento Istat. Prerequisiti Non richiesti Programma del Corso

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Il corso è finalizzato alla presentazione dell’importanza del Terzo settore in Italia con riferimenti anche all’Europa e al mondo. Il riferimento all’estero è necessario per spiegare i molteplici modelli con cui si è articolato il terzo settore sia in italia che all’estero, specie negli ultimi anni a seguito della crescita dovuta al suo andamento anti-ciclico rispetto alla recessione dei mercati economici-finanziari. Questi aspetti saranno accompagnati dall’esplicazione delle difficoltà definitorie del comparto, legate anche ad aspetti di natura legislativa ed operativa ed ai recenti approcci che hanno contribuito al passaggio dal Welfare State al Welfare civile e fatto emergere ampie divergenze e competenze rispetto alle imprese profit.. Sarà perciò necessario lo specifico riferimento alla regolamentazione, alla gestione, alle modalità organizzative ed agli ambiti di competenza delle organizzazioni di questo settore che continuano a garantire la fornitura di servizi alla persona, anche nei confronti delle classi emarginate e più bisognose delle popolazione. A questo proposito sarà quindi opportuno richiamare peculiarità e modelli organizzativi delle principali categorie appartenenti al Terzo settore (cooperative sociali, associazioni di volontariato ed imprese sociali) presenti ed operanti nel territorio nazionale. Seguirà l'analisi quantitativa del fenomeno, a livello nazionale e per disaggregazioni territoriali e settoriali con l’ausilio dei recenti dati forniti dal censimento Istat del 2011 e il ricorso ad altre banche dati (Fondazione Unicredit, Cesvot, ecc.) che potranno confermare il fondamentale ruolo del settore di volano per la ripresa economica dei mercati, specie per il contributo dato alla componente occupazionale. Metodi didattici Lezioni in aula con approfondimenti da parte di esperti del settore. Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale Testi di Riferimento Testo in corso di stampa. Rivolgersi al docente

ECONOMIA INTERNAZIONALE Docente: MASSIMO DI MATTEO Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/01 Programma Nella parte A (20 ore) si esporranno le principali teorie delle cause del commercio internazionale. Si concentrerà poi l’attenzione sulla teoria normativa del commercio internazionale esaminando le ragioni pro e contro il protezionismo. Nella parte B (20 ore) si tratterà il problema dell’aggiustamento macroeconomico in economia aperta in presenza di movimenti di capitali sia in un contesto di cambi fissi che in uno di cambi flessibili. Testi consigliati Parte A: G. De Arcangelis, Economia internazionale, terza edizione, McGraw Hill, 2013: capitoli 1; 2.1, 2.4, 2.5; 4 (esclusi 4.5, 4.6, 4.7 e Appendice); 5 (esclusi 5.1.1, 5.1.2, 5.4.1, 5.5.1, 5.6.1, 5.7.1, 5.8, 5.9, 5.11 e Appendici A, B, C); 6 (escluso 6.5.1); 7 (esclusi 7.2, 7.3, 7.4.1); 8.1; 9 (escluso 9.4); 10 (esclusi: 10.1.3, 10.4), 11.1, 11.2. Parte B: G. De Arcangelis, Economia internazionale, terza edizione, McGraw Hill, 2013: capitoli 1; 2.1, 2.2, 2.3; 3; 12; 13 (escluso 13.1.3); 14 (escluso 14.2); 15 (esclusa Appendice), 16.1, 16.2.1, 16.2.2. Alla fine di ogni capitolo compaiono due sezioni: “.. e nella realtà europea?” e “Focus”. Benchè non facciano parte del programma di esame sono molto utili e gli studenti sono invitati a leggerle. Modalità di svolgimento dell’esame L'esame è scritto e consiste in una serie di domande a risposta aperta. E' prevista una prova intermedia che è facoltativa.

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ECONOMIA MONETARIA

Docente: RENZO AZELIO CASTELNUOVO Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/01 Obiettivi formativi Analisi del ruolo e delle funzioni della moneta e della finanza nella economia, secondo tre aspetti fondamentali e interconnessi: i comportamenti finanziari dei soggetti economici, il funzionamento di mercati e intermediari finanziari, gli effetti della moneta e della finanza sulla economia reale. Analisi del processo di integrazione economica e di unione monetaria in Europa; ruolo e funzioni dell'euro; la politica monetaria unica e la Banca Centrale Europea; integrazione finanziaria europea. Prerequisiti E' necessario aver seguito il corso di Economia politica. Contenuti del corso Moneta e finanza nella economia contemporanea Introduzione -Fondamenti concettuali della moneta e della finanza: moneta: definizione; evoluzione storica; funzioni; valore; tipologie e offerta di moneta; domanda di moneta; il sistema dei pagamenti; moneta e altre attività finanziarie; gli aggregati monetari; efficienza e imperfezioni dei mercati monetari e finanziari. -Le istituzioni monetarie e finanziarie:introduzione; il sistema finanziario: struttura e funzioni; gli strumenti finanziari: definizioni; tipologie e caratteristiche; valutazione delle attività finanziarie: liquidità, rendimento, rischio; mercati finanziari: classificazioni; tipologie: a) interbancario, b) monetario, c) mobiliare (azioni, obbligazioni pubbliche e private), d) dei cambi, e) finanziario internazionale, f) dei derivati; gli intermediari finanziari: classificazioni; tipologie: a) banca centrale, b) banche, c) altri intermediari. -Le decisioni finanziarie dei soggetti economici:introduzione;bisogni e comportamenti finanziari delle famiglie; la teoria delle scelte di portafoglio;bisogni e comportamenti finanziari delle imprese; bisogni e comportamenti finanziari del settore pubblico. -Relazioni monetarie e finanziarie (funzionamento dei mercati e degli intermediari): introduzione; mercati finanziari: funzioni; efficienza e imperfezioni; determinazione del tasso d'interesse; intermediari finanziari: fondamenti concettuali della loro esistenza; funzioni. -Moneta, finanza ed economia reale: introduzione; sviluppo finanziario e crescita economica; equilibrio macroeconomico; il modello IS/LM; moneta e inflazione. -La politica monetaria: obiettivi finali, obiettivi operativi, strumenti, indicatori; strategie; il meccanismo di trasmissione. -Regolamentazione finanziaria, supervisione e controlli: fondamenti della regolamentazione e sua evoluzione; tipologie; regolamentazione dei mercati e degli intermediari; obiettivi; assetti istituzionali. Linee generali del processo di integrazione economica e di unione monetaria in Europa: - fondamenti economici della Unione Economica e Monetaria Europea, - introduzione dell'euro, - politica monetaria della Banca Centrale Europea. Metodi didattici lezioni frontali e seminari Modalità di verifica dell'apprendimento esame orale Testi di riferimento Gli argomenti rilevanti contenuti nei più diffusi Manuali di Economia Politica; M. Onado: Economia e regolamentazione del sistema finanziario, Il Mulino, Bologna 2012; L. Bini Smaghi: L'euro. Bologna, Il Mulino 2001; P. De Grauwe: Economia dell'unione monetaria, Il Mulino, Bologna, 2013;appunti dalle lezioni.

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ECONOMIA POLITICA

Docente: MASSIMO DI MATTEO Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SECS-P/01 Programma Nella parte A (30 ore) si esporrà la teoria microeconomica del consumatore e dell’impresa e la determinazione dell’equilibrio economico. Nella parte B (30 ore) si tratteranno i principali temi della macroeconomia con un cenno alle problematiche della politica economica. Testi consigliati Cozzi, T. & Zamagni, S., Principi di economia politica, il Mulino 2004 Modalità di svolgimento dell’esame L'esame è scritto e consiste in una serie di domande a risposta aperta. E' prevista una prova intermedia che è facoltativa.

ECONOMIA PUBBLICA Docente: FRANCESCO PULITINI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/03 L’inizio del corso sarà preceduto da un ciclo di esercitazioni , di circa 10 ore , dedicato al richiamo di nozioni minime di Microeconomia. La conoscenza di tali nozioni minime è assolutamente indispensabile per la comprensione e lo studio dei contenuti del corso di Economia Pubblica e farà pertanto parte integrante della materia di esame. I materiali di supporto a queste esercitazioni saranno indicati dal docente durante lo svolgimento delle stesse. L’Economia Pubblica ( detta anche Economia del Settore Pubblico) si occupa della spiegazione dell’esistenza , delle modalità e degli effetti dell’intervento dello Stato nel sistema economico in ottica di interrelazione col Diritto , la Politologia , la Storia e la Sociologia. La gran parte dell’intervento economico dello Stato si risolve , e si misura , nelle entrate ed nelle uscite del suo bilancio. Ampia parte del corso sarà dedicata alle elaborazioni della teoria economica (Economia del Benessere) in tema di intervento pubblico - in modo particolare dal versante della spesa. I comportamenti economici degli operatori privati (consumatori, produttori , imprese) sono l’oggetto di studio della Economia Politica e costituiscono il necessario presupposto dello studio del comportamento economico dell’operatore pubblico Stato. La teoria dei “fallimenti del mercato” (parte fondamentale del corso) compendia il rapporto tra l’agire degli operatori privati e quello dell’operatore pubblico , lo Stato. Per quanto riguarda il versante delle entrate (imposte) verrà trattata la teoria generale della tassazione: funzioni e requisiti di un sistema tributario , equità ed efficienza dello stesso. Testo di riferimento: “Lezioni di Scienza delle Finanze” di Bruno Bises , G.Giappichelli Ed. Torino, Seconda Edizione 2013. Del primo volume (L’intervento pubblico nel sistema economico) sono da escludere i capitoli 6,7,8. Del secondo volume (Il sistema tributario) sono da fare solo il 1° ed il 2° capitolo.

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EUROPEAN HUMAN RIGHT PROTECTION

Docente: ALESSANDRA VIVIANI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/13 Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti del corso di laurea di secondo livello un quadro approfondito degli aspetti più attuali legati alla tutela dei diritti umani in Europa. Seguendo un metodo didattico prevalentemente seminariale l'obiettivo è quello di sviluppare la capacità di analisi critica dei testi internazionali e della prassi degli organismi europei di tutela dei diritti dell'uomo, con particolare riguardo alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Prerequisiti La conoscenza del diritto internazionale pubblico è necessaria Contenuti del corso Il corso, che si svolge interamente in lingua inglese, segue il metodo seminariale, tramite la discussione di materiali giuridici, casi e documenti che verranno distribuiti dal docente all'inizio di ciascuna settimana di lezione. Il corso si occupa dell'analisi dei meccanismi di tutela dei diritti umani presenti a livello europeo. A tal fine, nella prima parte del corso, formano oggetto di studio le convenzioni sui diritti umani adottate nell'ambito del Consiglio d'Europa con particolare riferimento alla Convenzione europea dei dirtti dell'uomo e delle libertà fondamentali ed alla Carta Sociale Europea. Nella seconda parte del corso, invece, verranno analizzati gli strumenti adottati in seno all'Unione europea. Metodi didattici Il corso si svolge interamente con metodo seminariale con la discussione in classe dei casi e materiali distribuiti dal docente Modalità di verifica dell'apprendimento Gli studenti verranno valutati in base alla loro partecipazione alle discussioni in classe ed al saggio scritto che presenteranno alla fine del corso Testi di riferimento Gli studenti preparano l'esame sui materiali distribuiti da docente a lezione.

EUROPEAN UNION POLITICS Docente: SABRINA CAVATORTO Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/04 Obiettivi formativi Il corso, che si svolgerà prevalentemente in lingua inglese, si propone di fornire agli studenti le conoscenze necessarie per comprendere il funzionamento del sistema politico comunitario e la governance multilivello utilizzando i principali concetti e gli strumenti di indagine della scienza politica. Prerequisiti La conoscenza della storia dell'integrazione europea e del diritto dell'Unione Europea sono considerate propedeutiche. Contenuti del corso Nella prima parte del corso si dedicherà specifica attenzione all'evoluzione politico-istituzionale della polity comunitaria e alla sua configurazione attuale, approfondendo in particolare il ruolo e il funzionamento delle istituzioni UE, le procedure e le dinamiche dei processi decisionali, l'implementazione delle politiche. La seconda parte del corso affronterà il tema dell'europeizzazione, studiando il caso italiano in prospettiva comparata. Attraverso lavori di gruppo guidati ed esercitazioni in aula, gli studenti potranno analizzare alcuni casi concreti di interazione fra sistemi politici nazionali e locali, e sistema politico UE. Una linea di lavoro riguarderà l'europeizzazione dei parlamenti nazionali dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Metodi didattici E' richiesta la partecipazione assidua all'attività didattica, prendendo parte alla discussione dei temi affrontati anche mediante presentazioni orali (individuali o di gruppo) su argomenti del programma concordati con il docente. Un test scritto sarà proposto come prova in itinere.

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Gli studenti effettivamente impossibilitati a frequentare devono avere un colloquio con il docente entro la prima settimana dall'inizio del corso, per concordare modalità alternative di partecipazione e il programma d'esame. Modalità di verifica dell'apprendimento Discussioni guidate su temi del programma e test scritto come prova in itinere. Altrimenti esame orale sull'intero programma. Testi di riferimento Parte 1: - Hix S. and Hoyland B. (2011) The Political System of the European Union,3rd edn, Palgrave. - Brunazzo M. (2009) Come funziona l'Unione europea, Laterza. - Materiale didattico integrativo ed eventuali letture sostitutive saranno consigliate durante il corso. Parte 2: - Ladrech R. (2010) Europeanization and National Politics, Palgrave, Macmillan. - Materiale didattico integrativo ed eventuali letture sostitutive saranno consigliate durante il corso.

FILOSOFIA POLITICA Docente: CARLO LOTTIERI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/20 Programma: Il problema dello Stato nelle teorie della giustizia di secondo Novecento Il corso si propone d’introdurre a una lettura della statualità che ne sappia cogliere la dimensione storica (il suo carattere precipuamente moderno e post-medievale) e, al tempo stesso, che non si sottragga a una riflessione critica sulla natura dello Stato e dei suoi tratti strutturali. Nella seconda parte del corso ci si sforzerà di cogliere quale sia il ruolo che le principali teorie della giustizia di secondo Novecento – specialmente nel mondo di lingua inglese – attribuiscono allo Stato e quale comprensione esse hanno saputo sviluppare delle dinamiche effettive del potere e dei vincoli che esso impone a ogni riflessione di carattere normativo. Testi: G. Poggi, Lo Stato: natura, sviluppo, prospettive, Bologna, il Mulino, 1992. C. Lottieri, Il pensiero libertario contemporaneo, Macerata, Liberilibri, 2001. The role of the State in the 20th century theories of justice This course is an introduction to State theory and an inquiry of the specific modern and post-medieval dimensions of politics. At the same time, the class aims to develop a critical analysis of State and its structural elements. The second part of the course will focus the attention on the main theories of justice of the second half of the 20

th century, with a special attention for the English speaking countries. The lessons will investigate the role

given to State by the contemporary philosophy. Moreover, the course will try to investigate how the main political theorists have understood the real dimensions of the effective power and the constraints it imposes on every moral project.

GEOGRAFIA Docente: CRISTINA CAPINERI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-GGR/01 Obiettivi La conoscenza territoriale ha assunto una posizione strategica nelle politiche e nei processi di sviluppo alle diverse scale, da quella locale a quella globale. Il territorio, nella sua multidimensionalità, risulta essere una variabile fondamentale con cui si devono confrontare i diversi saperi ed apporti disciplinari. Il corso si propone di far conseguire agli studenti i seguenti obiettivi formativi: acquisire competenze per la padronanza

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disciplinare delle scienze geografiche e territoriali e delle loro applicazioni; acquisire gli strumenti teorici e metodologici per rappresentare e interpretare i sistemi territoriali nei loro assetti, specificità, processi e dinamiche di trasformazione; acquisire la capacità di riconoscere e individuare in maniera globale e sintetica l’impatto ambientale e socio-economico dei sistemi territoriali alle diverse scale; acquisire gli strumenti di base per la rappresentazione cartografica. Il corso si articola in tre parti. Modulo A Il modulo A introduce gli strumenti di base per l’analisi geografica dei fenomeni socio-economici: le strutture e l’organizzazione territoriale, la regionalizzazione, i processi di globalizzazione, la terziarizzazione, l’economia dell’informazione, la localizzazione delle attività economiche, la diffusione delle innovazioni, gli spazi di relazione e i commerci, i concetti di base della geopolitica. Questo modulo offre una interpretazione avanzata della ristrutturazione in corso della geografia e dell'organizzazione dell'economia mondiale. Si porrà l'accento su questioni attuali (come il commercio mondiale, gli investimenti esteri diretti e gli scambi commerciali, la geografia delle multinazionali, la geografia del lavoro, gli spazi della produzione e del consumo, la geografia delle risorse, la convergenza spazio-temporale, l'informazione e le comunicazione); alcuni casi di studio verteranno su regioni specifiche (Cina e India). Modulo B Il modulo B è incentrato sui big data e la citizen science. Questa parte esamina i modi in cui le tecnologie dell'informazione esistenti ed emergenti stanno contribuendo a trasformare luoghi e le modalità di interazione. In particolare si affronta l’utilizzo delle informazioni provenienti dal Web per analizzare in un’ottica spaziale l'intreccio tra società e la tecnologia, il digital divide, vicinanza e lontananza, i conflitti, e le relazioni tra le comunità virtuali, reali e di ibridazione. Il modulo B affronta il web come luogo in cui nascono nuove prospettive relazionali, come strumento attraverso il quale si trasformano luoghi già esistenti, come strumento di diffusione dell'informazione attraverso cui analizzare determinati fenomeni. Modulo C Il corso include esercitazioni di laboratorio dedicate alla rappresentazione cartografica con strumenti GIS e Web 2.0. Testi di riferimento G.Dematteis, C.Lanza, S.Conti, Geografia dell’economia mondiale, Utet, Torino, (ultima edizione) C.Capineri, C.Calvino, Just in time geographies. Nuova informazione e nuova geografia, 2013 (in stampa) D. Sui, S. Elwood, M.Goodchild, Crowdsourcing Geographic Knowledge: Volunteered Geographic Information, Springer, 2013 (capp. 1,6,7)

GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO Docente: CRISTINA CAPINERI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-GGR/01 Obiettivi formativi Obiettivi La conoscenza territoriale ha assunto una posizione strategica nelle politiche e nei processi di sviluppo alle diverse scale, da quella locale a quella globale. Il territorio, nella sua multidimensionalità, risulta essere una variabile fondamentale con cui si devono confrontare i diversi saperi ed apporti disciplinari. Il corso si propone di far conseguire agli studenti i seguenti obiettivi formativi: acquisire competenze per la padronanza disciplinare delle scienze geografiche e territoriali e delle loro applicazioni; acquisire gli strumenti teorici e metodologici per rappresentare e interpretare i sistemi territoriali nei loro assetti, specificità, processi e dinamiche di trasformazione; acquisire la capacità di riconoscere e individuare in maniera globale e sintetica l’impatto ambientale e socio-economico dei sistemi territoriali alle diverse scale; acquisire gli strumenti di base per la rappresentazione cartografica. Il corso si articola in tre parti.

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Modulo A Il primo modulo porrà l'accento sui linguaggi e i metodi per l’analisi geografica inerenti le questioni dello sviluppo. I principali temi affrontati saranno: crescita e sviluppo, i fattori (morfologici, economici e storico-politici) che influiscono sulle dinamiche di sviluppo; gli indicatori; le teorie classiche dello sviluppo (modernizzazione, scambio ineguale, centro-periferia) in ottica territoriale; le rappresentazioni dello sviluppo. Il modulo A dunque si concentra sui cambiamenti storici, economici, politici e sociali degli ultimi anni, individuando le cause delle profonde diversità e disuguaglianze che ancora marcano i territori del Nord e del Sud del mondo. Agli albori del terzo millennio sono emerse dinamiche economiche, politiche, strategiche e sociali che ridefiniscono le realtà geopolitiche ed economiche di tutti i paesi del mondo, rendendo così necessario un adeguamento nel modo di osservarle e analizzarle. L'intersezione dei mercati regionali e del mercato unico mondiale, i nuovi giganti economici prima classificati in un indistinto Terzo Mondo, il riposizionamento negli equilibri politici, la composizione di nuovi spazi culturali, sono alcuni degli elementi che ridisegnano il tradizionale significato delle categorie di sviluppo e sottosviluppo, centro e periferia, ricchezza e povertà. Approfondimenti saranno sviluppati su regioni specifiche (come Brasile, Cina e India). Modulo B Il secondo modulo introduce nuove prospettive di sviluppo legate alla questione del cambiamento climatico e della scarsità delle risorse. I temi trattati sono quello dello sviluppo sostenibile e della decrescita e in particolare il modulo tratterà le teorie e le strategie per la gestione ambientale e lo sviluppo sostenibile. Gli argomenti sviluppati comprendono la pressione ambientale, la crescita della popolazione, il consumo di risorse, il degrado ambientale, la conservazione della biodiversità, la giustizia ambientale, la geopolitica dell'uso delle risorse, l'impatto dello sviluppo sostenibile sulle questioni di genere e la povertà, le misure di sostenibilità ambientale, le nuove misure di benessere e qualità della vita. Modulo C Introduzione alla cartografia digitale. Questo modulo introduce i concetti, le tecniche di base per la produzione cartografica digitale. Si tratta della centralità della mappa nella vita quotidiana e l'evoluzione del ruolo delle mappe in una società diventa sempre più ricca di tecnologie informatiche digitali, quali i sistemi informativi geografici (GIS) e sistemi di posizionamento globale (GPS). Il corso introduce i principi di progettazione cartografica e geovisualization attraverso strumenti open source e si conclude con una serie di mappe create da ogni studente. Testi di riferimento A.Vanolo, Geografia economica del sistema mondo. Territori e reti nello scenario globale, Utet, Torino, 2012. F. Boggio, G. Dematteis, Memoli, Geografia dello sviluppo. Spazi, economie e culture tra ventesimo secolo e terzo millennio, Utet, Torino, 2008. C.Capineri, Geografia verde 2.0. Transizioni e reti globali verso l’era post-fossile, 2013 (ebook in stampa)

IDONEITA’ DI INFORMATICA Docente: PAOLA PALMITESTA Numero ore: 20 Periodo: Secondo semestre Crediti: 3 Settori: SECS-S/01 CORSO DI LAUREA: OBIETTIVI FORMATIVI Guidare lo studente alla conoscenza e all'uso uso dei più comuni sistemi operativi e software applicativi open source. CONTENUTI DEL CORSO Concetti di base delle tecnologie informatiche: l'hardware e il software; Uso del computer e gestione dei file; Elaborazione testi. METODI DIDATTICI Il corso è svolto in autoformazione attraverso l'utilizzo di una piattaforma on-line, consultabile all'indirizzo http://wbt.unisi.it/

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L'accesso ai corsi avviene con password unica UnisiPass. Per sostenere l'esame si raccomanda l'iscrizione on-line. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO test con domande a risposta multipla E’ previsto un solo appello per sessione d’esame TESTI DI RIFERIMENTO -M. Grisà, F. Guerra, ECDL Open Source, McGraw-Hill, 2008. -F. Lughezzani et al., ECDL 5.0 Open per Linux Ubuntu 8.10 e Open Office 3.0, Hoepli editore, 2010. -C. Di Giacomo, La Patente Europea del Computer – Open Source, Tecniche nuove, 2010. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE OBIETTIVI FORMATIVI Guidare lo studente alla conoscenza e all'uso uso dei più comuni software applicativi open source. CONTENUTI DEL CORSO Fogli elettronici; Database; Strumenti di presentazione; Reti informatiche. METODI DIDATTICI Il corso è svolto in autoformazione attraverso l'utilizzo di una piattaforma on-line, consultabile all'indirizzo http://wbt.unisi.it/ L'accesso ai corsi avviene con password unica UnisiPass. Per sostenere l'esame si raccomanda l'iscrizione on-line. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO test con domande a risposta multipla E’ previsto un solo appello per sessione d’esame TESTI DI RIFERIMENTO -M. Grisà, F. Guerra, ECDL Open Source, McGraw-Hill, 2008. -F. Lughezzani et al., ECDL 5.0 Open per Linux Ubuntu 8.10 e Open Office 3.0, Hoepli editore, 2010. -C. Di Giacomo, La Patente Europea del Computer – Open Source, Tecniche nuove, 2010.

ISTITUZIONI DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE Docente: ELISABETTA ANTONINI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/17 Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire una conoscenza dei caratteri generali del sistema penale anche attraverso l'esame dei rapporti fra il diritto penale e il processo. Prerequisiti Nessuno Contenuti del corso I principi fondamentali in materia penale e processuale e la loro funzione. Gli elementi costitutivi del reato. Il sistema sanzionatorio e la sua evoluzione. Il modello processuale. Metodi didattici lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento esame orale Testi di riferimento 1) F. RAMACCI, Corso di diritto penale, Giappichelli, Torino 2013, limitatamente alle seguenti parti:

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Parte I – Principi costituzionali e interpretazione della legge penale: Cap. Primo - Lineamenti generali del diritto penale; Cap. Secondo - I principi costituzionali e la legge penale; Cap. Terzo - L'efficacia della legge penale nel tempo e nello spazio; Parte II- Il reato: Cap. Quinto - Legge penale e reato; Parte III - Le conseguenze giuridiche del reato: Cap. Settimo - La pena; Cap. Ottavo - Le misure di sicurezza (par. 1 e 4); Cap. Decimo - Le cause di estinzione delle conseguenze giuridiche del reato (par. 1 e 4). 2) G. UBERTIS, Il processo penale, Il Mulino, Bologna, 2008.

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO

(Il programma si riferisce all’a.a. 2012-2013) Docente: PIETRO SIRENA Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/01 Obiettivi formativi L’obiettivo formativo è costituito dalla conoscenza dei lineamenti fondamentali del diritto privato italiano. Contenuti del corso MODULO A -La distinzione fra diritto privato e diritto pubblico; -Le situazioni giuridiche; -I fatti e gli atti giuridici; -I soggetti; -I diritti della persona; -Il contratto in generale; -Il fatto illecito. MODULO B -I beni -I diritti reali; -L’obbligazione in generale; -La famiglia; -Le successioni a causa di morte (cenni); -L’impresa e l’azienda. Nei corsi di laurea in cui è previsto che l’insegnamento corrisponda a 4 crediti, il programma corrisponde al solo modulo A ; è comunque possibile aggiungere nel proprio piano di studi il modulo B come “attività formativa a scelta dello studente”. Nei corsi di laurea in cui è previsto che l’insegnamento corrisponda a 8 crediti, il programma comprende sia il modulo A, che il modulo B. In tal caso, l’esame è unico. Metodi didattici Insegnamento orale Modalità di verifica dell'apprendimento La prova finale consiste in un esame orale da parte del docente, previo colloquio con alcuni collaboratori della cattedra Testi di riferimento Modulo A: NIVARRA, RICCIUTO, SCOGNAMIGLIO, Istituzioni di diritto privato, Giappichelli, Torino, ult. ed., nelle seguenti parti: i capitoli da I a III (compresi); i paragrafi 2 e 2.1 del capitolo IV; il capitolo V; il capitolo VII; il capitolo IX. Modulo B: NIVARRA, RICCIUTO, SCOGNAMIGLIO, Istituzioni di diritto privato, Giappichelli, Torino, ult. ed., nelle seguenti parti: il capitolo VI; i capitoli da X a XIV (compresi).

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LINGUA FRANCESE

Docente: Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: L-LIN/04 Obiettivi Formativi Le cours est composé de deux modules. L'objectif du premier module est d’attirer l’attention des étudiants sur la variation géographique de la langue française et de décrire les principales particularités du français parlé dans différentes zones de l’espace francophone; le second module a pour objectif d' introduire les étudiants aux concepts de multilinguisme, plurilinguisme et contact linguistique; avec une attention particulière aux créoles et autres parlers mixtes nés des transformations subies par la langue française dans certaines zones de l’espace francophone. Prerequisiti Niveau A2 du CECR (Cadre Européen Commun de Reférence) Contenuti del Corso Module A: francophonie et variation de la langue française. Ce module est axé sur les particularités du français dans les différentes zones de la francophonie (principalement en Afrique, en Amérique du Nord et en Europe). Pour chaque sous-ensemble de la francophonie, on analysera les principales spécificités phonétiques, morphologiques, syntaxiques et lexicales. Une attention particulière sera accordée aux différents statuts du français dans la francophonie, des points de vue historique, démographique, législatif, etc. Dans ce module, il sera aussi question de l’Organisation Internationale de la francophonie (OIF). Modules B: contact des langues et multilinguisme dans l’espace francophone Ce module sera consacré à l’observation et à l’analyse des phénomènes liés à la cohabitation de plusieurs langues au sein d’une même société. Quelques études de cas permettront de mettre aussi en évidence les enjeux politiques, économiques, et socioculturels du multilinguisme. Metodi Didattici L'organisation du cours vise une combinaison du travail de l'enseignant et des recherches individuelles des étudiants. Pour ce faire, la participation active de ces derniers sera requise. Celle-ci consistera en une série d'exposés oraux par petits groupes, sur les aperçus généraux de certains pays francophones (population, langues, capitale, économie, statut de la langue française...) Modalità di verifica dell'apprendimento 1- Examen écrit (Test de connaissance du français) 2- Examen oral (Cours monographique) Testi di riferimento Articles en ligne, tous téléchargeables sur le site de faculté ou sur le blog du cours: http://kuitcheunisiena.canalblog.com/ 1- Remysen W., « Le français au Québec: au-delà des mythes », Romanesque, vol 28, n°1, pp. 28-41, 2003. 2- Provenzano F., « La francophonie, définitions et usages », Quaderni. N. 62, Hiver 2006-2007. pp. 93-102. 3- Marie-Christine Hazael-Massieux, Les créoles à base française: une description, in TIPA, vol. 21, 2002, Aix-en-Provence, pp. 63 86 Altre informazioni Les diapositives utilisées en classe, ainsi que d'autres informations seront régulièrement publiées sur le blog du cours: http://kuitcheunisiena.canalblog.com/

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LINGUA FRANCESE II Docente: Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: L-LIN/04 Obiettivi formativi Dare la capacità di analizzare e commentare in lingua francese documenti audiovisivi, scritti e iconografici, con agevolezza. Prerequisiti Francese – livello B1 Contenuti del corso Les clichés de l'histoire de France : les "mythes fondateurs" et leur représentation au cinéma, dans les arts et la littérature. Metodi didattici lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale Testi di riferimento François Reynaert, "Nos ancêtres les Gaulois et autres fadaises", Fayard 2010

LINGUA INGLESE

Docente: ALISON MARGARET DUGUID Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: L-LIN/12 Obiettivi formativi Dalle lezioni e dalle letture consigliate gli studenti acquisiranno conoscenze e comprensione delle risorse della lingua inglese per l'espressione di valutazioni e modalità di attribuire. Impareranno ad applicare abilità analitiche e descrittive a testi dei media in inglese e a fare giudizi autonomi sugli effetti di scelte linguistiche, utilizzando metalinguaggio appropriato. Prerequisiti Livello B1 del CEFR. Contenuti del corso Modulo A English media discourse: a corpus based approach to evaluation and attribution. Questo corso ha l'intenzione di introdurre agli studenti le caratteristiche della lingua inglese in due aree discorsuali, attribution e evaluation, con l'analisi di due tipologie testuali (broadsheets and TV news). Il corso si tiene in lingua inglese e gli studenti dovranno lavorare con testi in inglese durante le lezioni. Saranno dati anche esempi di ricerca in linguistica inglese sia qualitativa che quantitativa con i corpora. Esame finale scritto. Per la prova in itinere gli studenti preparano un progetto di collezione di dati e analisi da presentare. Modulo B La preparazione di un progetto più esteso che richiede analisi quantitativa e descrizione più dettagliato di testi. Si auspica anche la preparazione verso il livello B2 per potere permettere l'approccio critico ai testi. Metodi didattici Lezioni frontali, seminari, interazione con testi, trascrizioni, collezione di dati, analisi in gruppo e individuali. Modalità di verifica dell'apprendimento Esame scritto per non frequentanti in cui due testi vengono confrontati e analizzati, usando le tecniche di descrizione e il metalinguaggio introdotti a lezione e nella bibliografia consigliata. Prova in itinere per frequentanti ( un progetto di collazionamento di dati e analisi di testi da presentare) e esame orale per frequentanti. Testi di riferimento Modulo A

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Hunston, S. and Thompson, G. Evaluation in Texts. OUP 2000 Partington (ed) MD CADS Special Issue of Corpora. EUP 2010 Carter, R. Mc Carthy, M. Cambridge Grammar of English CUP. 2006 Martin and White The language of Evaluation ch 3 Modulo B Montgomery, M. The Discourse of Broadcast news. Routledge 2007 Thompson, G. Voices in the Text in Applied Linguistics Duguid, A Insistent voices in Morley and Bayley (eds) Altre informazioni materiale didattica disponibile e reperibile anche sul Prof Blog della Facoltà di Lettere sotto il nome della docente e dicitura Scienze Politiche(http://docenti.lett.unisi.it/frontend/?rr=BD_19_16)

LINGUA INGLESE II Docente: Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: L-LIN/12 Il programma del corso sarà indicato dal docente all'inizio delle lezioni

LINGUA SPAGNOLA Docente: Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: L-LIN/07 Contenuti Grammatica fondamentale della lingua spagnola, analizzata con un approccio contrastivo L1 >< LS. Analisi guidata di editoriali di cultura, politica ed economia tratti da quotidiani in spagnolo. MODULO B Nozioni di sintassi spagnola. Analisi guidata di testi orali. Traduzione diretta e inversa di facili combinazioni lessicali (collocazioni e locuzioni) e frasi di uso frequente, finalizzata alla soluzione dei problemi interlinguistici e dell'interferenza. Nozioni di sociolinguistica atte a valutare opportune strategie di cortesia in contesto.

Parte linguistica: fonetica, regole di accentazione; articoli determinativi e indeterminativi; formazione del plurale di sostantivi e aggettivi; uso di ser, estar, haber e tener; aggettivi e pronomi possessivi, dimostrativi e numerali; la comparazione; tutti i tempi dell'indicativo dei verbi regolari e irregolari; congiuntivo presente; uso delle più frequenti preposizioni; forme d'obbligo personali e impersonali; morfologia del gerundio; alcune perifrasi con l'infinito e il gerundio; i participi passati regolari e irregolari; imperativo affermativo e negativo dei verbi regolari e irregolari; la frase passiva.

Parte comunicativa: comprendere frasi ed espressioni relative ad ambiti di immediata rilevanza; comunicare in attività semplici e di routine che richiedano un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni; saper descrivere in termini semplici aspetti di un contesto sociale, dell'ambiente circostante; saper esprimere bisogni immediati.

Obiettivi CONOSCENZE Apprendimento della grammatica fondamentale della lingua spagnola e, con un approccio combinatorio, del suo vocabolario. COMPETENZE

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Il corso si propone l'attivazione delle competenze metalinguistiche in lingua spagnola, attraverso la riflessione sulla lingua in contesto, l'apprendimento di alcune combinazioni lessicali e l'analisi di testi di diverse tipologie. CAPACITÀ ACQUISITE AL TERMINE DEL CORSO Competenza globale di livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. Metodi Didattici Lezioni frontali. Verifica dell'apprendimento Test finale scritto (prove di competenza grammaticale, comprensione di testi scritti, comprensione di testi orali ed espressione scritta, da svolgere in 90', senza dizionario alcuno). Testi - AA.VV., Gramática básica del estudiante de español, Barcelona, Difusión, 2011, ISBN 9788484437260 - Greco S., En síntesis. Apuntes de gramática española, Lulu.com, 2011 Dizionari - AA.VV, Dizionario medio di spagnolo, Milano, Garzanti, u.e. - Giordano A. – Calvo Rigual, C., Dizionario Italiano Spagnolo / Español – Italiano, Barcelona, Herder, u.e.

LINGUA SPAGNOLA II Docente: Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: L-LIN/07 Contenuti Sviluppo delle quattro abilità di comprensione e produzione scritta e orale, mediante l'approfondimento delle strutture morfologiche e sintattiche della lingua spagnola, il consolidamento delle competenze lessicali, fonologiche e ortografiche, e l'attivazione delle competenze pragmatiche. Panorama culturale, politico e sociale della Spagna contemporanea; analisi guidata di editoriali di cultura, politica ed economia tratti da quotidiani in spagnolo. Guidati dal docente, gli studenti saranno invitati a presentare delle relazioni su alcuni saggi di Fernando Savater. Parte linguistica: condizionale di tutti i verbi regolari e irregolari; revisione dei verbi irregolari; completamento dello studio della morfologia verbale regolare e irregolare; uso del futuro, del condizionale, dell'imperativo affermativo e negativo; congiunzioni e locuzioni avversative; frasi dubitative ed esclamative; uso del congiuntivo; periodo ipotetico e frasi condizionali; subordinate sostantive, interrogative indirette, finali, temporali, causali, concessive e relative; reggenze preposizionali dei principali verbi spagnoli; forma passiva e forma impersonale; perifrasi verbali con infinito, participio, gerundio. Parte comunicativa: comprendere i punti chiave di argomenti di politica, economia, società e cultura; sapersi muovere con disinvoltura in contesti che possano richiedere l'uso della lingua straniera: essere in grado di produrre un testo semplice relativo ad argomenti familiari o di interesse personale; essere in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni e spiegare brevemente le ragioni delle proprie opinioni e dei propri progetti. Obiettivi

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CONOSCENZE Conoscenza generale della lingua e consolidamento di quanto già appreso, con particolare attenzione agli aspetti contrastivi e alle difficoltà che incontrano abitualmente gli italofoni. COMPETENZE Riflessione critica sui meccanismi di funzionamento della lingua. CAPACITÀ ACQUISITE AL TERMINE DEL CORSO Competenza globale di livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. Prerequisiti Livello B1. Metodi Didattici Lezioni frontali Verifica dell'apprendimento Test finale scritto (prove di competenza grammaticale, comprensione di testi scritti, comprensione di testi orali ed espressione scritta, da svolgere in 90', senza dizionario alcuno) e relazione in aula o colloquio finale. Testi - Aragonés, L. - Palencia, R., Gramática de uso del español – B (copertina azzurra), Madrid, SM, 2009, ISBN 9788820342937 Dizionari - AA.VV, Dizionario medio di spagnolo, Milano, Garzanti, u.e. - Giordano A. – Calvo Rigual, C., Dizionario Italiano Spagnolo / Español – Italiano, Barcelona, Herder, u.e.

METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE Docente: PAOLO BELLUCCI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/04 I. OBIETTIVI DEL CORSO Il corso introduce gli studenti alla logica e ai metodi della ricerca sociale. Le domande cui il corso offre risposta sono del tipo: cosa vuole dire "fare una ricerca"? Come si individua un problema di ricerca? Come si formulano le ipotesi e come si verificano? Quali tipo di dati è possibile utilizzare? Che differenza c'è tra la ricerca di un fisico o un biologo e quella di un ricercatore ed operatore sociale (assistente sociale, sociologo, politologo, storico o economista )? Programma del Corso Modulo A Questo modulo è dedicato alla logica della ricerca, all'analisi cioè dei principali paradigmi teorici che orientano la ricerca nelle scienze sociali ed alla traduzione empirica delle teorie (il passaggio cioè dalle ipotesi ai concetti alle variabili).

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Modulo B Il secondo modulo analizza le principali tecniche di ricerca quantitativa e qualitativa. Verrano esaminati le modalità e gli strumenti con cui si conducono le ricerche sociali: l'inchiesta di opinione, le interviste in profondità, le storie di vita. Testi consigliati: Piergiorgio Corbetta, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino, 1999 II. ORGANIZZAZIONE DEL CORSO Il Corso è organizzato in lezioni in aula e attività di ricerca. 1) Lezioni. Le lezioni, che saranno tenute sia in aula che presso il Laboratorio Informatico, seguiranno il calendario sotto riportato. 2) Attività di ricerca: Gli studenti realizzeranno/analizzeranno una indagine su un tema di opinione pubblica. L’attenzione si concentrerà quindi sulla costruzione del questionario, la rilevazione e l’analisi dei dati. I risultati ottenuti saranno oggetto di discussione durante le lezioni.

Esame e Votazione Il voto è basato su una prova scritta finale. Esempi degli esami precedenti saranno disponibili sul sito web del Dipartimento di scienze sociali politiche e cognitive

METODOLOGIA DELLA SCIENZA POLITICA Docente: PIERANGELO ISERNIA Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/04 Obiettivi formativi Il corso intende aiutarvi a capire come si fa ricerca empirica in scienza politica. Ovviamente, alla fine del corso non sarete scienziati politici, ma per diventarlo dovete cominciare a riflettere su cosa significa esserlo, quali assunti guidano la ricerca empirica, quali scelte vanno fronteggiate nel momento in cui si intraprende un progetto di ricerca originale (cioè scelto da voi e del quale siete interamente responsabili), quali tecniche e pratiche di ricerca sono più utili per affrontare e risolvere il vostro problema. Alla fine del corso voi sarete in grado di (a) leggere un saggio di scienza politica, (b) organizzare una rassegna della letteratura e (c) avere qualche dimestichezza con l'analisi dei dati empirici e con le strategie più adatte "per farli parlare". Per inciso, alcuni di questi temi vi torneranno utili al momento di affrontare la tesi di laurea. Contenuti del corso Modulo A:Obiettivi didattici:In questo modulo esamineremo le fasi di una ricerca scientifica, con esempi e applicazioni, e apprenderemo come cercare le informazioni che ci servono e come utilizzarle per rispondere al nostro problema di ricerca. Programma: Il modulo analizzerà le differenze tra conoscenza di senso comune e conoscenza delle scienze sociali, cos'è un problema scientifico: come trovare e sviluppare una idea scientifica; il ruolo delle Teorie, Ipotesi e Variabili; il Disegno della ricerca e la scelta dei casi; l'uso della Matrice dei dati e uso del PC per l'analisi dei dati; le Inchieste e tecniche di intervista, la misurazione e gli errori di misurazione.Modulo BObiettivi didatticiIn questo modulo lo studente verrà esposto ad un reale problema di ricercca. A questo scopo, si esamineranno alcuni studi, e si replicheranno i risultati per mostrare concretamente le problematiche discusse nel primo modulo. L'analisi sarà condotta utilizzando il programma statistico STATA. Programma: Il modulo coprirà le tecniche di descrizione dei dati; lo studio delle relazioni tra variabili; la forza e natura della relazione tra due variabili; l'introduzione di variabili di controllo e la logica causale, ed alcuni cenni sulla regressione bivariata e multivariata.

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Metodi didattici Lo stile del Corso è seminariale, per cui mi aspetto una vivace discussione in classe. Questo significa che dovete partecipare attivamente, fare gli esercizi e preparare le letture che vi saranno assegnate. Il Corso è organizzato in (1) lezioni in aula ed (2) esercitazioni nell’aula informatica. 1) Lezioni Le lezioni seguiranno il calendario sotto riportato. A lezione io presenterò il materiale e ogni settimana si discuterà una ricerca empirica rilevante per gli argomenti studiati. 2) Esercitazioni Il Venerdì useremo l’Aula informatica per socializzarvi ad un programma di software per l’analisi statistica (STATA), che servirà per le analisi empiriche Modalità di verifica dell'apprendimento Il voto finale sarà basato su: - Partecipazione attiva alle discussioni durante la lezione - Esercizi (in classe e a casa) - Presentazione di una ricerca in classe - Una breve (circa 10 pagine) relazione di ricerca - Attività di ricerca presso il LAPS Testi di riferimento Modulo A: Piergiorgio Corbetta, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino, 1999, pp. 654:Cap. I, III, IV, V, IX, X, XI Modulo B: Piergiorgio Corbetta, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino, 1999, pp. 654. Cap. VI, VIII, XII, XIII. Altre informazioni Per qualsiasi altro dettaglio, consultare il Syllabus

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE Docente: PIETRO PUSTORINO Numero ore: 40 (+ 20 ore esercitazione) Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/13

Programma: Il corso è articolato in due parti. Nella prima ci si soffermerà sulle origini storiche, la natura, le diverse tipologie, le modalità di costituzione, la personalità giuridica, la struttura organica, gli atti, le vicende relative allo status di membro e la responsabilità delle organizzazioni internazionali, sia di carattere universale che regionale. La finalità è quella di offrire allo studente un quadro quanto più possibile completo del sistema complessivo dell’organizzazione internazionale, segnalando altresì le tendenze recenti e le prospettive di modifica del sistema. Nella seconda parte si analizzeranno più specificamente alcune funzioni svolte dall’ONU, con particolare riguardo alle funzioni di mantenimento della pace e della sicurezza internazionali. Si analizzeranno pertanto i principi generali applicabili in materia, quali il principio che vieta l’uso della forza e il principio del dominio riservato degli Stati, nonché la funzione conciliativa svolta dal Consiglio di sicurezza sulla base del Cap. VI della Carta dell’ONU. Di seguito, verrà preso in esame l’ormai superato regime normativo previsto dal Cap. VII dello statuto dell’ONU e la prassi in materia di costituzione, da parte del Consiglio di sicurezza, di forze di peace-keeping, peace-enforcement e peace-building. Infine, verranno analizzati i casi della prassi concernenti le autorizzazioni del Consiglio di sicurezza all’uso della forza da parte di Stati membri o di organizzazioni di natura regionale. Nella parte finale del corso verranno svolte insieme agli studenti alcune esercitazioni su casi attuali, che saranno prese in considerazione ai fini del superamento dell’esame. Testi consigliati per l’esame: A. Del Vecchio (a cura di), Diritto delle organizzazioni internazionali, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2012. Capitoli I, II, III, IV, V, IX; B. Conforti, Le Nazioni Unite, 9’ edizione, Padova, Cedam, 2012, Cap. III.

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POLITICA COMPARATA Docente: MAURIZIO COTTA Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/04 Obiettivi formativi Gli studenti acquisiranno la capacità di condurre una ricerca empirica comparata originale su alcuni aspetti fondamentali della vita politica democratica e di sviluppare un raffronto tra le realtà di diversi paesi europei ed extra-europei. Miglioreranno anche la loro capacità di presentare i risultati delle proprie ricerche sia in forma orale che scritta Prerequisiti Per seguire questo corso e leggere i materiali didattici assegnati gli studenti dovranno avere una buona conoscenza della lingua inglese. E' richiesta anche una preparazione di base in Scienza Politica Contenuti del corso Lo scopo del corso è di chiarire il ruolo fondamentale della comparazione all'interno degli studi politologici e di sviluppare gli strumenti per condurre una ricerca comparata. Dopo una introduzione sul metodo comparato il corso sarà dedicato allo studio di due elementi fondamentali che concorrono a definire la struttura e il funzionamento dei sisitemi democratici: la forma di governo e il sistema partitico. Questi due elementi sono stati tradizionalmente studiati in relazione alle democrazie più consolidate degli stati nazionali del mondo occidentale. Il processo di democratizzazione dei paesi post-comunisti e la crescente importanza del sistema di governance sovra-nazionale dell'Unione Europea richiedono di estendere l'analisi comparata anche a queste realtà. Il primo modulo del corso sarà dedicato ad una introduzione metodologica e poi alla messa a punto degli strumenti concettuali necesssari per condurre l'analisi empirica delle forme di governo e dei sisitemi partitici. Nel secondo modulo gli studenti sotto la guida del docente e dei suoi collaboratori svilupperanno una propria ricerca comparata su alcuni casi che poi si tradurrà in una relazione da discutere pubblicamente. Il corso è condotto in inglese e la frequenza è obbligatoria. Gli studenti che per ragioni serie non possono frequentare le lezioni utilizzeranno un programma speciale di frequenza a distanza. Tutti gli studenti che intendono sostenere l'esame devono registrarsi al corso entro la prima settimana di Marzo 2014. Metodi didattici Il corso avrà carattere seminariale. Le lezioni del docente saranno accompagnate da discussioni in classe delle letture assegnate. Inoltre gli studenti dovranno elaborare una piccola ricerca empirica su alcuni dei temi trattati nel corso Modalità di verifica dell'apprendimento Gli studenti saranno valutati sulla base della loro partecipazione attiva al seminario (50%) e della preparazione e presentazione di un paper di ricerca (50%). Testi di riferimento Una lista di letture sarà fornita all'inizio del corso. Altre informazioni Ulteriori informazioni saranno contenute nel syllabus distribuito agli studenti all'inizio del corso

POLITICA ECONOMICA Docente: SUSAN MARY SENIOR Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/02 L’organizzazione del corso Elementi di teoria delle preferenze sociali: criterio di Pareto, teoria delle votazioni, teorema dell'impossibilità

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di Arrow Equità vs. efficienze delle politiche economiche I fallimenti del mercato: aspetti microeconomici I fallimenti del mercato: aspetti macroeconomici La politica microeconomica La politica macroeconomica Casi di applicazione alle politiche economiche europee. Manuale: Nicola Acocella (2011) Fondamenti di Politica Economica, quinta edizione, Carocci editore, Roma 6 crediti: Sono esclusi le sezioni con asterischi e anche i capitoli 9, 10, 12, 15, 17, 18 e 19 (con l’eccezione della parte sul Sistema Monetario Europeo). 8 crediti: Sono esclusi le sezioni con asterischi e anche i capitoli 12, 15, 17, 18 e 19 (con l’eccezione della parte sul Sistema Monetario Europeo). 4 crediti: capitoli 1-8, 11, 13, 14 e 16. Modalità d'esame L’esame consiste in una prova scritta. Un esempio dell’esame: Politica Economica Si risponda a 4 delle seguenti 6 domande (ciascuna domanda ha lo stesso peso relativo). Tempo a disposizione: 90 minuti. Domanda 1 Spiegate i seguenti concetti: i. La funzione del benessere sociale, ii. Le diverse forme di funzioni del benessere sociale, iii. Il teorema di Impossibilità di Arrow. Domanda 2 Descrivete i fallimenti microeconomici del mercato, e in particolare: Il monopolio naturale, le esternalità, l’informazione asimmetrica e I beni pubblici. Domanda 3 Spiegate come la Nuova Economia Politica (Public Choice o teoria delle scelte pubbliche) aiuti a capire il processo decisionale della politica economica, e fornite qualche esempio. Domanda 4 Indicate le differenze tra la teoria macroeconomica classica e quella keynesiana. Domanda 5 Indicate i compiti, e le funzioni della Banca Centrale Europea. Domanda 6 Descrivete brevemente le fasi dell’introduzione dell’Unione Economica e Monetaria dell’UE e le prospettive per l’euro.

Economic Policy

Programme in English Second semestre 2013/14 Office hours Monday 10-12. Type of exam A written exam with a choice of 4 questions out of 6. Organisation of the course Elements of social preference theory: the Pareto criterion, the theory of voting, Arrow’s impossibility theorem. Equity vs. efficiency in the choice of economic policy Market failures: microeconomic aspects Market failures: macroeconomic aspects

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Microeconomic policies Macroeconomic policies Examples of economic policies applied in the European Union Textbook

Nicola Acocella (2011) Fondamenti di Politica Economica, fifth edition, Carocci editore, Rome 6 credits: The sections with asterisks and chapters 9, 10, 12, 15, 17, 18 and 19 (apart from the discussion of the European Monetary System) are excluded.

POLITICA ECONOMICA INTERNAZIONALE Docente: FRANCESCO FARINA Numero ore: 40 (+ 20 esercitazioni) Periodo:Primo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/01 Elenco lezioni (*) Settimana 1 - Lezione 1 L’equilibrio macroeconomico: cenni introduttivi (I) Settimana 1 - Lezione 2 L’equilibrio macroeconomico: cenni introduttivi (II) Settimana 1 - Lezione 3 L’equilibrio macroeconomico: cenni introduttivi (III) Settimana 2 - Lezione 1 L’Unione Europea e l’Unione Monetaria Europea Settimana 2 - Lezione 2 Metodi di integrazione ed istituzioni dell’Unione Europea Settimana 2 - Lezione 3 La teoria delle aree valutarie ottimali Settimana 3 - Lezione 1 Dal Sistema Monetario Europeo all’Unione Monetaria Europea Settimana 3 - Lezione 2 Regole e obiettivi della politica monetaria della BCE Settimana 3 - Lezione 3 Politica monetaria di stabilizzazione Settimana 4 - Lezione 1 Deficit pubblico e debito pubblico Settimana 4 - Lezione 2 Regole e obiettivi di politica fiscale Settimana 4 - Lezione 3 L’interazione strategica fra BCE e governi nazionali Settimana 5 - Lezione 1 Dominanza monetaria e dominanza fiscale Settimana 5 - Lezione 2 Politica fiscale di stabilizzazione Settimana 5 - Lezione 3 Vincolo intertemporale del bilancio pubblico nell’UME Settimana 6 - Lezione 1 Fiscal Compact ed Unione Monetaria Europea Settimana 6 - Lezione 2 Gli squilibri macroeconomici nell'Unione Monetaria Europea Settimana 6 - Lezione 3 Parità dei tassi di interesse ed Unione Monetaria Europea Settimana 7 - Lezione 1 Teoria dei mercati efficienti e crisi finanziaria Settimana 7 - Lezione 2 Teoria economica e Grande Recessione Elenco esercitazioni (**) 1. Le istituzioni politiche dell’Unione Europea 2. Le istituzioni economiche dell’Unione Europea 3. Eterogeneità economica fra i paesi dell’UE e competizione istituzionale 4. Federalismo fiscale ed Unione Europea 5. Lo Stato sociale: un confronto fra Unione Europea e Stati Uniti Libro di testo (Dispensa): F. Farina, Politica economica internazionale ed economia dell’Unione Europea (*) Durata: 2 ore (**) Durata: 4 ore

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RELAZIONI INTERNAZIONALI

Docente: PIERANGELO ISERNIA Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/04 Obiettivi formativi Il corso di relazioni internazionali ha l'obiettivo di familiarizzare lo studente con i principali concetti e risultati della letteratura politologica nelle relazioni internazionali, fornendo alcuni strumenti analitici con i quali comprendere meglio la complessa e dinamica natura delle relazioni internazionali in questo inizio di millennio. Prerequisiti Nessun prerequisito formale è richiesto Contenuti del corso Modulo A: Obiettivi formativi: Il modulo introduce lo studente ai principali temi delle relazioni internazionali, organizzati intorno ai diversi livelli di analisi. Più specificamente sono discussi i principali risultati della ricerca scientifica a quattro livelli di analisi: il sistema internazionale, i rapporti tra gli stati, le determinanti interne della politica estera e il ruolo dei decisori. Contenuti: Il modulo affronta con didattica frontale e letture assegnate agli studenti i seguenti argomenti: Le principali prospettive teoriche nelle relazioni internazionali: realismo, liberalismo e costruttivismo; Il sistema internazionale; le relazioni tra gli stati: forza e negoziati; le caratteristiche interne – la struttura istituzionale (pace ed economia); le caratteristiche interne (società ed opinione pubblica); i Processi decisionali; il ruolo degli individui (Personalità, ruoli e variabili cognitive). Modulo B: Obiettivi formativi: Il secondo modulo si sofferma quest anno sul problema della possibile acquisizione delle armi nucleari da parte dell'Iran. Lo studente parteciperà ad una simulazione nella quale dovrà svolgere una serie di compiti giocando il ruolo di consigliere dei decisori centrali e aiutarli a prendere la decisione migliore per fronteggiare una potenziale minaccia nucleare iraniana. Il secondo modulo si terrà in lingua inglese. Contenuti: Il modulo affronta lo studio dei rapporti tra crisi internazionali, deterrenza e proliferazione nucleare dal punto di vista teorico ed empirico. Dopo aver passato in rassegna le principali prospettive teoriche sull'argomento gli studenti verranno divisi in gruppi di lavoro, ciascuno facente riferimento a un paese, per raccomandare che cosa fare per fronteggiare una potenziale minaccia iraniana.La frequenza a lezione è vivamente raccomandata. Gli studenti che, per seri motivi, non possono frequentare devono contattare il docente entro le prime due settimane dall'inizio del corso per concordare un programma di studio specifico. Metodi didattici Il Corso prevede accanto alle lezioni del docente una serie di attività da parte degli studenti. Questo significa che dovete partecipare attivamente e preparare le letture che vi saranno assegnate. Il Corso è organizzato in lezioni in aula, letture individuali e ed una attività di esercitazione legata al tema di ricerca del secondo modulo – i rapporti transatlantici – sul quale dovrete scrivere un breve paper (all’incirca di 15 pagine). Modalità di verifica dell'apprendimento Il voto è determinato da: - Partecipazione attiva alle discussioni durante la lezione - Presentazione di una scheda di sintesi di un articolo scientifico - Esame scritto - Una breve relazione (circa 15 pagine) sul vostro personale lavoro di ricerca. Testi di riferimento Modulo A: Programma frequentanti: F. Andreatta, A. Colombo, M. Clementi, M. Koenig Archibugi e V.E. Parsi, Relazioni internazionali, Il Mulino (escludendo i capitoli VII, VIII e IX) Programma non frequentanti: F. Andreatta, A. Colombo, M. Clementi, M. Koenig Archibugi e V.E. Parsi, Relazioni internazionali, Il Mulino Modulo B: Frequentanti: Partecipazione a lezione, presentazione di un saggio in classe, partecipazione alla simulazione e contribuire alla redazione del policy paper. Non frequentanti: da concordare con il docente entro le prime due settimane dall'inizio del corso. A scelta una lettura o un term paper Altre informazioni Per qualsiasi altra informazione, consultare il syllabus

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SCIENZA POLITICA

Docente: MAURIZIO COTTA Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/04 Obiettivi: Il corso, a carattere introduttivo ed istituzionale, si propone di presentare e discutere i presupposti metodologici della disciplina nonché di delineare le principali tematiche sostanziali che ne costituiscono l’oggetto. Dopo una discussione iniziale sul concetto di politica e sulle relazioni tra la politica e gli altri ambiti della realtà sociale, il corso affronta l’analisi delle principali forme di regime politico e dei processi di transizione da un tipo di regime all’altro, concentrandosi infine sui regimi democratici contemporanei. Saranno analizzati gli attori, i processi e le istituzioni fondamentali della democrazia, mettendo in luce somiglianze e differenze tra i principali paesi democratici europei ed extra-europei e discutendo le linee principali di cambiamento sviluppatesi negli ultimi decenni. La discussione generale e in prospettiva comparata di queste tematiche sarà accompagnata da specifici riferimenti relativi al caso italiano e alle sue trasformazioni nel corso degli ultimi anni. Le lezioni del titolare sono affiancate dalle esercitazioni di Metodologia della scienza politica, tenute dai collaboratori della cattedra. Le esercitazioni chiariranno che cosa significa studiare scientificamente la politica e quali sono i problemi che si incontrano; come si raccolgono e analizzano i dati empirici, quali sono i metodi di verifica delle ipotesi, che rapporti ci sono tra teoria e ricerca empirica. Le esercitazioni sono vivamente consigliate per tutti gli studenti frequentanti e non frequentanti. Il corso si articola in due parti. Nel corso della prima parte saranno sviluppati i temi relativi ai capitoli I-II-III-IV-V-VII del manuale e ai capitoli I-II-III del testo di metodologia; nel corso della seconda parte i temi relativi ai cap. VI-VIII-IX-X-XI-XII del manuale e ai capitoli IV-V-VI del testo di metodologia. Testi per l’esame: M. Cotta, D. Della Porta, L. Morlino, Fondamenti di scienza politica, Bologna, Il Mulino. P. Isernia, Introduzione alla ricerca politica e sociale, Bologna, Il Mulino.

SISTEMA POLITICO ITALIANO PROGRAMMA (Il programma si riferisce all’a.a. 2012-2013)

Docente: LUCA VERZICHELLI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/04 Obiettivi formativi Il modulo A si propone di sviluppare le conoscenze approfondite delle caratteristiche fondamentali del sistema politico, partendo dalla rinascita del regime democratico, nel secondo dopoguerra, e favorire una discussione analitica dei problemi sull’agenda politica nell’Italia dei giorni nostri. Il modulo B è finalizzato a favorire la conoscenza degli snodi critici che connotano l’attuale sistema politico, e a sviluppare le capacità analitiche degli studenti utilizzando il metodo della scienza politica empirica. Contenuti del corso Le lezioni del modulo A illustreranno dapprima gli aspetti fondamentali nella dinamica del sistema politico italiano, per entrare poi nel vivo dei singoli snodi istituzionali. Dopo alcuni cenni sulla formazione della comunità politica e sulla storia istituzionale unitaria, ci si concentrerà sui caratteri della politica repubblicana: la natura del sistema partitico, la pratica del governo parlamentare, il sistema di governo locale, lo sviluppo dell’amministrazione. Successivamente verranno approfonditi alcuni problemi emersi a seguito della recente transizione di sistema. Particolare attenzione verrà dedicata all’evoluzione del sistema dei partiti, al cammino delle riforme istituzionali e all’emergere di una più accentuata forma di decentramento politico-amministrativo. Il secondo modulo affronterà in forma seminariale alcune tematiche critiche nel dibattito politico italiano attuale. Il fine di questo modulo è di sistematizzare correttamente le informazioni e le interpretazioni sulla

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trasformazione di alcuni aspetti del sistema politico, attraverso il ricorso ad una serie di dati empirici. Quest’anno il lavoro seminariale si concentrerà su due temi: 1) L’analisi, quasi allo scadere di una legislatura, della presenza e del rendimento dell’azione del governo italiano in prospettiva diacronica e comparata. In particolare, ci si soffermerà sulla produzione normativa e regolamentare, sulla conflittualità di maggioranza, sul rapporto esecutivo-legislativo e sui modelli di opposizione parlamentare. Gli studenti dovranno misurarsi con i dati e sviluppare una serie di elaborazioni relative allo sviluppo del governo italiano nell’ultima fase storica. 2) La dinamica del rapporto tra politica e criminalità nell’Italia di oggi e la valutazione delle politiche messe in atto negli ultimi anni. Questo lavoro, a venti anni dalla morte dei giudici Falcone e Borsellino, intende focalizzare i modelli di policy making intrapresi e i fenomeni che ancora connotano le problematiche relazioni tra organizzazioni criminali, amministrazione pubblica e ceto politico In entrambi i casi, gli studenti, divisi in piccoli gruppi, dovranno produrre un elaborato sotto forma di presentazione multimediale e insieme di relazioni da circolare attraverso il web. In alternativa alla partecipazione ai lavori seminariali, gli studenti potranno preparare il secondo modulo dell’esame scegliendo uno dei testi tra quelli indicati. Lezioni frontali e seminari con la partecipazione attiva degli studenti. Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale. Possibilità di una prova di esonero scritta alla fine del primo periodo. Testi di riferimento Modulo A M. Cotta e L. Verzichelli, Il sistema politico italiano, Bologna, Il Mulino, 2011 (nuova edizione) Modulo B P. Bellucci e P. Segatti (a cura di), Votare in Italia. Dall’appartenenza alla scelta, Bologna, Il Mulino. R. Cartocci, Geografia dell’Italia Cattolica, Il Mulino, 2011 L. Verzichelli, Vivere di Politica. Cosa (non) cambia nelle carriere politiche in Italia, Bologna, Il Mulino, 2010 Ulteriori alternative nel testo a scelta per il modulo B potranno essere individuate di concerto col docente

SOCIOLOGIA Docente: FABIO BERTI Numero ore: 80 Periodo: Primo semestre Crediti: 12 Settori: SPS/07 Obiettivi Formativi

Il corso di Sociologia ha l’obiettivo di familiarizzare lo studente con i principali concetti e con le teorie interpretative più significative del pensiero sociologico classico e contemporaneo oltre che con le tematiche più rilevanti affrontate dalla ricerca sociale. Saranno forniti gli strumenti essenziali per comprendere i processi e le trasformazioni sociali in atto e per affrontare ulteriori esami “specialistici” di ambito sociologico.

Programma

Modulo A

Il primo modulo è finalizzato a fornire un panorama ampio, per quanto sintetico, sull’origine e sui principali problemi affrontati dalla disciplina, con un taglio storico-analitico. Gli studenti apprenderanno il punto di vista specifico con il quale la disciplina affronta lo studio della società, sia negli aspetti macrosociali che in quelli microsociali; in particolare, l’attenzione sarà focalizzata sui concetti fondamentali della sociologia, l’uso corretto del suo linguaggio, i temi cruciali di analisi.

Sarà dato ampio risalto ad una delle principali problematiche della tradizione sociologica, ovvero il dilemma tra libertà e determinismo dell’agire individuale e ai paradigmi dell’ordine e della struttura, del conflitto e dell’azione. In quest’ottica sarà analizzato il pensiero dei cosiddetti “classici” della sociologia come, tra gli altri, Marx, Durkheim, Weber, Simmel, Tönnies, Parsons, Marcuse, oltre ad alcune “incursioni” nel pensiero di sociologi contemporanei come Beck, Bauman e Giddens. Durante il primo modulo sarà approfondito anche il processo di socializzazione insieme ad alcune tematiche correlate quali la relazionalità sociale, la formazione dei valori e il rapporto tra uomo e ambiente.

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Modulo B

Il secondo modulo ha l’obiettivo di accompagnare lo studente lungo alcune delle tematiche sviluppate dalla ricerca sociologica quali il ruolo sociale della religione e della famiglia, le trasformazioni del lavoro e le diseguaglianze, i processi migratori e i sistemi di welfare, il ruolo dei consumi e le culture giovanili, ecc. Un’attenzione particolare sarà riservata al concetto di integrazione sociale: a partire dall’interpretazione classica di stampo funzionalista, verranno offerti spunti di riflessione sul significato di integrazione nelle moderne società pluraliste e multiculturali anche grazie all’analisi di ricerche empiriche. Per agevolare l’apprendimento e la comprensione delle tematiche trattate la tradizionale didattica “frontale” sarà integrata con la visione di film e documentari.

Modalità di svolgimento dell’esame

Per gli studenti frequentanti sono previste due prove intermedie in forma scritta e un breve colloquio orale; coloro che non potranno frequentare le lezioni dovranno sostenere l’esame in forma di colloqui orale.

Testi consigliati:

Modulo A

- Ritzer G., Teoria sociologica. Radici classiche e sfide contemporanee, Apogeo, Milano, 2012.

Modulo B

- Berti F., Fornari S. (a cura di), Socio-movies. Capire la società con il cinema, Pacini editore, Pisa, 2013.

Una lettura a scelta tra i seguenti due volumi:

- Latouche S., La scommessa della decrescita, Feltrinelli, Milano, 2007.

- Wilkinson R., Pickett K., La misura dell’anima. Perché le diseguaglianze rendono le società più infelici, Feltrinelli, Milano, 2009.

SOCIOLOGIA DELLE MIGRAZIONI Docente: FABIO BERTI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/07 Obiettivi formativi Le migrazioni internazionali sono divenute uno dei fenomeni sociali, oltre che economici, politici e culturali, più importanti del nostro tempo: non solo stanno cambiando il volto della società in cui viviamo, ma pongono anche sfide inedite. L’obiettivo del corso è non solo quello di condividere i concetti di base per una lettura sociologica delle migrazioni, ma anche quello di analizzare a fondo i diversi aspetti che ruotano intorno ai fenomeni migratori, cercando di cogliere le chance che questi processi offrono e le contraddizioni che inevitabilmente emergono. Ripenseremo ai percorsi che producono integrazione e a quelli che invece generano marginalità e conflitti. Programma La prima parte del corso sarà dedicata all’apprendimento di alcune tematiche di base: l’evoluzione storica dei fenomeni migratori e le cause delle migrazioni, i percorsi di inserimento nel mercato del lavoro, con particolare attenzione alle differenze di genere, il ruolo della famiglia e le seconde generazioni, la funzione dei network migratori e delle reti etniche, il pregiudizio nei confronti dei migranti, le politiche migratorie e l’analisi dei costi/benefici sia per i paesi di origine che per quelli di destinazione. Tali argomenti saranno trattati in chiave comparativa tra i livelli, locale, nazionale e internazionale, integrando la dimensione quantitativa con quella qualitativa. Durante la seconda parte del corso ci soffermeremo sui processi di mobilità sociale degli immigrati, con particolare attenzione al caso dell’immigrazione cinese, analizzando i risultati di una ricerca empirica.

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Modalità di svolgimento dell’esame L’esame consiste in un colloquio orale a conclusione delle lezioni; con gli studenti frequentati è possibile concordare lo svolgimento di prove in itinere durante il periodo delle lezioni. Testi consigliati Per la prima parte è indispensabile la lettura del manuale: - Ambrosini M., Sociologia delle migrazioni, il Mulino, Bologna, 2011. da integrarsi con: - Berti F., L’equivoco dell’integrazione: gli immigrati e la società di approdo, in “Autonomie e servizi sociali”, 2, 2008 (disponibile presso il docente) Per la seconda parte il testo di riferimento è: - Berti F., Valzania A. (a cura di), Vendere e comprare, Pacini editore, Pisa, 2013. da integrarsi con: - Berti F., Situazioni di ordinaria esclusione. Le im-pari opportunità degli immigrati, in Zamperini A., Meringoli P. (a cura di), Esistenze recintate. L’esclusione sociale nel pensiero e nell’opera di Andrea Devoto, Carocci, Roma, 2012 (disponibile presso il docente)

SOCIOLOGIA DELLO SVILUPPO PROGRAMMA Docente: LORENZO NASI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/07

Obiettivi formativi

Obiettivo generale del corso è quello di fornire gli strumenti teorici e pratici per contribuire a migliorare la conoscenza e la consapevolezza circa i temi dello Sviluppo e della Cooperazione internazionale.Un primo obiettivo specifico è quello di fornire gli strumenti teorici per contribuire ad acquisire le conoscenze necessarie per affrontare, con la dovuta competenza e senso critico, problemi e fenomeni che hanno come focus il concetto di Sviluppo. Un ulteriore obiettivo specifico è quello di contribuire ad una conoscenza approfondita delle dinamiche della Cooperazione allo sviluppo e delle metodologie usate dagli organismi di Cooperazione per l'elaborazione di progetti di aiuto allo sviluppo.

Contenuti del corso

Il corso si propone di ripercorrere le tappe salienti di quello che viene definito il "romanzo dello sviluppo" analizzandone le principali teorie che si sono consolidate a partire dal secondo dopoguerra. L'attenzione sarà poi rivolta al tema della Cooperazione allo sviluppo con particolare riferimento al ruolo e alle modalità di azione delle Organizzazioni non governative.La prima parte del corso si propone di offrire un quadro completo di quelle che sono le principali teorie dello sviluppo. Partendo dagli economisti "pionieri" della teoria della modernizzazione verranno affrontate le trasformazioni e gli approcci allo sviluppo che hanno caratterizzato gli ultimi 65 anni di storia: dai basic needs e la self reliance allo sviluppo sostenibile, passando per lo sviluppo umano fino al tema della necessità di una alternativa allo sviluppo sintetizzata nello slogan-obiettivo della decrescita. Parallelamente verrà analizzato il tema della. Cooperazione internazionale allo sviluppo e dei suoi principali cambiamenti. Nella seconda parte, il corso si propone di approfondire le tematiche inerenti la Cooperazione allo Sviluppo ripercorrendone le principali linee evolutive, gli attori, le tipologie e le modalità. Particolare attenzione sarà rivolta alla realtà delle Organizzazioni non governative (ONG), analizzandone, attraverso l'utilizzo di casi concreti, l'evoluzione, le caratteristiche, le dinamiche e il ruolo che svolgono all'interno della Cooperazione. Il corso si propone inoltre di offrire gli elementi conoscitivi basilari concernenti il Project Cycle Management e l'approccio del Logical Framework. Lezioni a carattere frontale saranno integrate poi da lavori di gruppo ed esercitazioni in aula.Al fine di favorire la partecipazione e promuovere l'interazione, saranno organizzati incontri di approfondimento con l'intervento di esponenti di Ong e Organismi internazionali.

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Metodi didattici

Lezioni

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova orale

Testi di riferimento

Per sostenere l'esame è necessario studiare tutti i seguenti testi di riferimento:

1. Bottazzi G., Sociologia dello Sviluppo, Editori Laterza, Roma-Bari 2009. Pagg. 280

2. Bonaglia F., De Luca V., La cooperazione internazionale allo sviluppo, il Mulino, Bologna 2006. Pagg. 152

3. Marelli S., ONG: una storia da raccontare. Dal volontariato alle multinazionali della solidarietà, Carocci, Roma 2011. Pagg. 182

SOCIOLOGIA POLITICA

Docente: PAOLO BELLUCCI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/04 I. OBIETTIVI DEL CORSO

Il corso di Sociologia Politica è una introduzione al ruolo dell'opinione pubblica nelle moderne democrazie occidentali. L'obiettivo è familiarizzare lo studente con le principali ricerche empiriche: (a) sulla natura dell'opinione pubblica; (b) sul comportamento politico e le sue determinanti; c) sugli atteggiamenti dell'opinione pubblica nei confronti dell'Unione Europea. A questo scopo, nel corso verranno anche offerti i principali strumenti analitici con i quali comprendere l'impiego delle inchieste demoscopiche per lo studio dell'opinione pubblica. Programma Tra gli argomenti che verranno trattati vi sono la nascita del concetto di opinione pubblica, la definizione e misurazione dell'opinione in sociologia e scienza politica, la struttura e stabilità delle opinioni e le dinamiche tra politiche pubbliche ed opinione pubblica. Modulo A

I temi esaminati includono: la partecipazione elettorale, gli atteggiamenti nei confronti del sistema politico, le determinati delle scelte di voto. Con riferimento all'Italia verrà discussa la trasformazione del comportamento politico nel passaggio dalla Prima alla Seconda repubblica. Modulo B

Vengono esaminati gli orientamenti dell'opinione pubblica, delle élite politiche e dei mass media nei confronti dell'Unione Europea Testi consigliati: Modulo A Paolo Bellucci, Paolo Segatti (a cura di). Votare in Italia, 1968-2008. Dall’appartenenza alla scelta, Bologna, il Mulino, 2011, pp. 410. Modulo B Paolo Bellucci, Nicolò Conti (a cura di), Gli italiani e l'Europa. Opinione pubblica, élite politiche e media. Carocci Editore, 2012

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Per entrambi i moduli: ulteriori letture consigliate dal docente. II. ORGANIZZAZIONE DEL CORSO Lo stile del corso è seminariale, per cui mi attendo una vivace discussione in classe. Questo significa che dovete partecipare attivamente e preparare le letture che vi saranno assegnate. Il Corso è organizzato in lezioni in aula, presentazioni e attività di ricerca. 1) Lezioni. Le lezioni seguiranno un calendario distribuito all’inizio del corso. A lezione verrà presentato il materiale della settimana. 2) Presentazioni, analisi di ricerche, inchieste e rapporto dei risultati: Ciascuno di voi dovrà presentare brevemente (circa 10 minuti) i risultati di due ricerche (una per modulo), con l’obbiettivo di contribuire alla discussione. Per questo, dovrete preparare un breve riassunto della lettura assegnatavi (2-4 pagine) che include una sintesi degli argomenti usati, le evidenze empiriche addotte, i metodi utilizzati e una valutazione dei risultati. Potete utilizzare Power Point Nel modulo A la nostra attenzione si concentrerà sugli atteggiamenti dell’opinione pubblica italiana. A seconda della vostra competenza metodologica, la relazione sarà basata sull’analisi delle inchieste disponibili, secondo lo schema dei Poll Trends di Public Opinion Quarterly, o sulla analisi statistica di alcune ipotesi di ricerca utilizzando reali inchieste. L’analisi consisterà in un breve rapporto di non più di 10 pagine, corredato dalle appropriate tabelle. Il rapporto va consegnato alla fine del modulo A. Nel Modulo B ci concentreremo sull’analisi dell’opinione pubblica sull’Europa, e su altri temi in collegamento diretto con l’argomento della tesina che dovete scrivere entro la fine del corso. 3) Esperienza pratica al LAPS. Per darvi una idea concreta di cosa significa fare inchieste di opinione, dovrete dedicare qualche ora a condurre VERE interviste telefoniche, nell’ambito di una delle ricerche che il LAPS (Laboratorio Analisi Politiche e Sociali) sta conducendo in questo periodo.

Esame e Votazione Il voto di chi frequenta è basato su:

- Partecipazione attiva alle discussioni durante le lezioni e nella esperienza presso il LAPS (10% del voto complessivo) e frequenza assidua alle lezioni (non sono possibili più del 10% di assenze). Sarete chiamati a presentare almeno due relazioni in aula (20% del voto complessivo);

- Rapporto di analisi dei dati provenienti da inchieste di opinione sul tema assegnato (non più di 10 pagine, più i dati). Il rapporto va consegnato alla fine del modulo A (20% del voto complessivo);

- Tesina (5000 parole) sul vostro personale lavoro di ricerca. La relazione va consegnata al termine del modulo B (50% del voto complessivo).

Chi non può frequentare sarà valutato attraverso con un esame scritto sui due testi di riferimento del corso

III. CORRETTEZZA ACCADEMICA Il plagio e altre forme di disonestà accademica nella preparazione delle prove richieste o durante gli esami sono proibite. Gli studenti che si renderanno colpevoli di questi atti saranno esclusi dal corso/esame. Il docente illustrerà come scrivere una relazione e tesina citando correttamente gli autori e documenti consultati.

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STATISTICA Docente: PAOLA PALMITESTA Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: SECS-S/01 OBIETTIVI FORMATIVI Modulo A L'obiettivo del modulo è di guidare lo studente all'apprendimento delle nozioni statistiche di base per lo svolgimento di analisi quantitative e qualitative di tipo descrittivo. La parte teorica di introduzione ai concetti di base sarà affiancata da una parte più strettamente applicata. Modulo B L'obiettivo del modulo è di guidare lo studente all'apprendimento delle nozioni statistiche di base per lo svolgimento di analisi quantitative e qualitative di tipo inferenziale. La parte teorica di introduzione ai concetti di base sarà affiancata da una parte più strettamente applicata. CONTENUTI DEL CORSO Modulo A La rilevazione dei fenomeni statistici. Distribuzione di un carattere e sua rappresentazione. Sintesi della distribuzione di un carattere – le medie. Sintesi della distribuzione di un carattere – la variabilità. La concentrazione. Analisi dell'associazione tra due caratteri. Test di indipendenza. Modulo B Probabilità: concetti di base. Variabili casuali e distribuzioni di probabilità. Campionamento e distribuzioni campionarie. Stima puntuale. Stima per intervallo. Teoria dei test statistici. Test per medie, proporzioni e varianze. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Esame scritto e orale TESTI DI RIFERIMENTO S. Borra, A. Di Ciaccio, Statistica - metodologie per le scienze economiche e sociali, II edizione McGraw-Hill, Milano, 2008.

STORIA CONTEMPORANEA (curr. Politico-Amministrativo) Docente: MAURIZIO DEGL'INNOCENTI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Conoscenza dell’evoluzione della politica europea, e in relazione ad essa di quella italiana, dalla metà dell’800 ad oggi, anche ai fini di un adeguato orientamento nella realtà globale odierna. Apprendimento degli apparati utili per un’ulteriore e più approfondita conoscenza disciplinare. Prerequisiti All’inizio del corso si eseguiranno test per verificare il possesso della strumentazione concettuale e del bagaglio informativo essenziali in ambito disciplinare Contenuti del corso Titolo del corso: Italia e Europa. Dallo Stato nazionale territoriale alla Comunità europea. Modulo A (25 ore/4 crediti): Lo Stato nazionale territoriale e l’Europa dopo il 1870

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Argomenti: L’Unità d’Italia e l’Europa. Colonialismo, imperialismo e la prima guerra mondiale. La dissoluzione degli Imperi centrali e la pace di Parigi. La Società delle Nazioni. Il problema delle riparazioni e la Germania di Weimar. Il fascismo e l’Europa. Il mito della rivoluzione russa e gli echi in Italia. La crisi del 1929 e l’avvento di Hitler al potere. Il fascismo e la Conciliazione con la Chiesa. La guerra di Etiopia, l’Asse e la seconda guerra mondiale. Modulo B (25 ore/4 crediti): L’Italia e l’Europa, dalla nascita del MEC ad oggi Argomenti: L’Italia, l’Europa e la guerra fredda. La ricostruzione e il piano Marshall. L’Alleanza atlantica e l’Europa. CECA, CED, MEC. L’Italia e la Comunità Europea, dai piani verdi alla creazione delle Regioni a statuto ordinario. Europa, Unione Sovietica e USA. La fine dell’URSS. L’evoluzione dell’integrazione europea e l’euro. Un bilancio. Metodi didattici Le lezioni frontali, supportate dalla strumentazione informatica, si accompagneranno ad un dialogo costante con lo studente, sia per stimolarne la partecipazione, sia per verificarne il progressivo livello di apprendimento. Si valuterà la possibilità di esercitazioni programmate dello studente, scritte o orali. Al termine di ogni modulo, lo studente frequentante è tenuto a sostenere una prova scritta di autoverifica, che lo renda consapevole del livello del proprio apprendimento. Modalità di verifica dell'apprendimento Al termine di ogni modulo, lo studente frequentante è tenuto a sostenere una prova scritta di autoverifica, che lo renda consapevole del livello del proprio apprendimento. Testi di riferimento Per i frequentanti, che abbiano cioè sostenuto la prova scritta di autoverifica, il colloquio d’esame accerterà la conoscenza dei temi trattati dal docente in ciascun modulo. A supporto la preparazione potrà avvalersi della consultazione di un buon manuale di base. Per i non frequentanti, si richiede la preparazione su due parti, a scelta, e epilogo di Tony Judt, Dopoguerra. Come è cambiata l’Europa dal 1945 a oggi, Milano Mondadori 2007

STORIA CONTEMPORANEA (curr. Storico-Politico) Docente: Donatella Cherubini Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Storia contemporanea nazionale, europea e internazionale dall’unificazione italiana al nuovo millennio (1861-2012), illustrata attraverso 30 lezioni di 2 ore che si terranno tra la fine di febbraio e l’inizio di maggio.

Ogni lezione è basata su un capitolo dei testi d’esame, ripercorso attraverso specifiche slide. Sono così offerti sia una sintesi critica, sia i più significativi riferimenti tematici e cronologici della storia politica, istituzionale, sociale, culturale, ecc.

Il metodo didattico adottato consente approfondimenti e riflessioni sui principali nodi storici e storiografici, anche con il ricorso a documenti, immagini, foto, tabelle e grafici per lo più riprodotti nelle slide. Si intende favorire soprattutto un più efficace studio dei testi d'esame per i frequentanti, che inoltre potranno concordare colloqui preliminari fin dalla metà di maggio. Testi consigliati: Studenti frequentanti: T. Detti-G. Gozzini, Storia contemporanea. I. L’Ottocento, Milano, Bruno Mondadori, 2011, tre capitoli a scelta dal numero 9 al numero 17 integrati con le slide relative ai complessivi Capp. 9-17 [Nell’impossibilità di reperire l’edizione del 2011, basarsi sui Capp. 8-18 di quella precedente]; T. Detti-G. Gozzini, Storia contemporanea. II. Il Novecento, Milano, Bruno Mondadori, 2002. Studenti non frequentanti: T. Detti-G. Gozzini, Storia contemporanea. I. L’Ottocento, Milano, Bruno Mondadori, 2011, Capp. 9-17 [Nell’impossibilità di reperire l’edizione del 2011, basarsi sui Capp. 8-18 di quella precedente]; T. Detti-G. Gozzini, Storia contemporanea. II. Il Novecento, Milano, Bruno Mondadori 2002.

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STORIA CONTEMPORANEA (curr. Studi Internazionali) Docente: SIMONE NERI SERNERI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Contenuti Il corso illustra i principali fenomeni socio-politici caratterizzanti la storia contemporanea su scala planetaria, ricostruendo la genesi dei processi di modernizzazione a partire dalla seconda metà del XVIII secolo, i percorsi di sviluppo delle principali aree del pianeta tra Otto e Novecento e le dinamiche di globalizzazione susseguitesi fino alla seconda metà del Novecento. I principali temi trattati sono: la protoglobalizzazione del tardo Settecento; il declino degli imperi e la transizione agli stati nazionali in Asia, America e Europa; il colonialismo in Africa e Asia; la società di massa; l'impatto sociale e politico delle guerre mondiali; regimi pluralisti e regimi totalitari in Europa; processi di State- e Nation-building in America e Asia tra Otto e Novecento; il welfare state e la Golden Age; la decolonizzazione e i regimi post-coloniali; le politiche di sviluppo in America meridionale e in Asia; gli anni Settanta e la globalizzazione. Obiettivi Conoscenza di base dei principali eventi e processi politici e sociali della storia europea e mondiale del XIX e XX secolo. Capacità elementari di analisi, interpretazione e comparazione della storia contemporanea, sostenute da elementari conoscenze demografiche ed economiche. Abilità di base nel valutare una fonte storica, nell'illustrare e collegare i principali processi storici e nel proporre alcune interpretazioni primarie. Prerequisiti Conoscenze elementari dei fatti e delle questioni principali della storia moderna e contemporanea, come appresi nelle scuole secondarie superiori. Metodi Didattici Lezioni frontali del docente Verifica dell'apprendimento e testi di studio La prova finale (in forma orale, con possibilità di esame alternativo in forma scritta per gli studenti frequentanti) accerterà: I. lo studio individuale di entrambi i seguenti testi a carattere manualistico: P. Viola, L'Ottocento (Einaudi), e T. Detti, G. Gozzini, Storia contemporanea. II. Il Novecento (Bruno Mondadori) . II. la conoscenza degli argomenti trattati dal docente nel corso delle lezioni; oppure – per gli studenti impossibilitati a frequentare – una delle seguenti scelte: 1. M. Mazower, Le ombre dell'Europa .Democrazie e totalitarismi nel XX secolo (Garzanti); 2. T. Judt, Dopoguerra. Come è cambiata l'Europa dal dopoguerra a oggi (Mondadori); 3. G. Therborn, Le società d'Europa nel nuovo millennio (Il Mulino); 4. i due volumi: R. Betts, L'alba illusoria. L'imperialismo europeo nell'Ottocento (Il Mulino) e R. Betts, La decolonizzazione (Il Mulino); 5. W. Reinhard, Storia del colonialismo (Einaudi); 6. P. Wende, L'impero britannico. Storia di una potenza mondiale (Einaudi); 7. J. Hiffe, Popoli dell'Africa. Storia di un continente (Bruno Mondadori); 8. M. Carmagnani, L'altro Occidente. L'America latina dall'invasione europea al nuovo millennio (Einaudi), capp. IV e V; 9. i due volumi C. Parker, Relazioni globali nell'età moderna, 1400-1800 (Il Mulino), e J. Goldstone, Perché l'Europa? L'ascesa dell'Occidente nella storia mondiale, 1500-1850 (Il Mulino). Altre Informazioni Per partecipare al corso è necessario iscriversi, entro la prima settimana di lezioni. In quell'occasione, saranno fornite ulteriori informazioni sui contenuti e le modalità di svolgimento del corso. Il corso richiede una frequenza regolare delle lezioni.

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STORIA CONTEMPORANEA II (LM-63 “Pubbl. Amm. e Org. Complesse” ) Docente: SAVERIO LUIGI BATTENTE Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Il corso si ripropone di offrire i concetti base relativi al processo di costruzione dello stato nazione in Italia, con particolare riferimento alla questione identitaria e alla cultura economica. Una parte del corso, inoltre, si concentrerà sul tema dello sport come fenomeno sociale, sempre più rilevante in età contemporanea, inquadrandolo nel flusso della storia italiana del Novecento. L’attività seminariale, infine, oltre ad offrire un’opportunità di approfondimento per specifiche tematiche legate al corso, sarà un momento di verifica dei concetti acquisiti e, allo stesso tempo, di formulazione empirica di un proprio specifico e circoscritto percorso di ricerca. Prerequisiti Lo studente dovrà avere una buona padronanza delle principali tematiche storiografiche e una conoscenza manualistica degli eventi storici dell'età contemporanea e preferibilmente moderna. Contenuti del corso Identità nazionale e nazionalismo nella storia d’Italia Modulo A L’idea di nazione in Italia ed in Europa; Patria e nazione nel Risorgimento; L’Italia mille anni; Destra e sinistra storica; L’età Crispina; La crisi di fine secolo; Il problema storico dell’arretratezza politica; Nazione, Stato e modernizzazione; L’età Giolittiana; La guerra di Libia; Il “vario nazionalismo” delle origini; Il vero nazionalismo; Identità nazionale ed identità collettive; Piccola e grande patria; La prima guerra mondiale; Il nazionalfascismo; La seconda guerra mondiale; Fascismo antifascismo: guerra civile, guerra di liberazione; Nazione e Repubblica; L’Italia dei partiti; Il Miracolo economico; L’Italia dei consumi; Guerra fredda ed Integrazione europea; Da Tangentopoli alla Seconda repubblica. Una parte del modulo, infine, si soffermerà sul tema dell’impatto sociale dello sport nell’Italia del Novecento. Modulo B I liberali, l’individuo e lo stato; Il laissez – faire; Lo Stato organico; La scuola italiana; Il Risorgimento; L’età del libero – scambio; L’intervento dello stato; Il ritorno del protezionismo; La scuola storica; Lo stato amministrativo contemporaneo; Le radici dello statalismo; Economisti e liberismo; Liberismo e politica; Riformismo e liberismo; Liberismo di destra e di sinistra; Antisocialismo e antistatalismo; Il nazionalismo giuridico-economico; Antiliberismo e antisocialismo; Dalla prima alla seconda guerra mondiale; Liberismo e fascismo; Economia nazionale e fascismo; Liberismo e democrazia; Interventismo e democrazia; L’Italia repubblicana; Piano Marshall e integrazione europea; Il miracolo economico; intervento pubblico e liberismo; verso una cultura neo-keynesiana. Metodi didattici Lezioni frontali e seminari esame orale e tesina Testi di riferimento Modulo A S. Battente, Alfredo Rocco. Dal nazionalismo al fascismo (1907-1935), Milano, Angeli, 2005. Modulo B - A. Cardini, Storia del liberismo. Stato e mercato dal liberalismo alla democrazia, Napoli, ESI, 2009. - A.Cardini, Mario Pannunzio. Giornalismo e liberalismo, Napoli, Esi, 2011. Per gli studenti frequentanti è prevista un'attività seminariale da concordare all'inizio delle lezioni Si consiglia, infine, una rilettura di un manuale di storia contemporanea. Altre informazioni Si raccomanda la rilettura di un manuale di storia contemporanea.

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STORIA CONTEMPORANEA II (LM-52 “Sc. Internazionali”)

Docente: ANDREA RAGUSA Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi L’Italia nelle relazioni internazionali otto-novecentesche: ascesa e declino di una media potenza Il corso avrà ad oggetto l’analisi delle fasi fondamentali della storia italiana dal punto di vista della politica estera, con uno sforzo di riflessone intorno al problema dell’affermazione del ruolo di media potenza e “portaerei nel Mediterraneo” e del recente declino ad un ruolo di marginalità nei nuovi scenari delle relazioni internazionali.

Testi e materiali didattici di riferimento Gli studenti che potranno frequentare regolarmente il corso potranno preparare l’esame sui materiali delle lezioni e su materiali di supporto distribuiti dal docente. Gli studenti che non potranno frequentare il corso dovranno presentare i seguenti testi: E. Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. Dal 1918 ai giorni nostri, Laterza, Bari-Roma,. 2010; G. Formigoni, La politica internazionale del Novecento, Il Mulino, Bologna, 2007; G. Mammarella-P. Cacace, La politica estera dell’Italia: dallo Stato unitario ai giorni nostri, Laterza, Bari-Roma, 2010. N.B. PER TUTTI L’ESAME CONTEMPLERA’ UN PRIMO MOMENTO VOLTO ALL’ACCERTAMENTO DELLA CONOSCENZA SUFFICIENTEMENTE APPROFONDITA DELLA STORIA CONTEMPORANEA, COMPRESA TRA IL CONGRESSO DI VIENNA E LA FINE DEGLI ANNI NOVANTA. IL SUPERAMENTO DI TALE PARTE SARA’ DISCRIMINANTE AI FINI DELL’ACCESSO ALLA SECONDA FASE DELL’ESAME. E’ PERTANTO NECESSARIA LA RILETTURA APPROFONDITA DI UN MANUALE.

STORIA DEI MOVIMENTI E DEI PARTITI POLITICI Docente: MAURIZIO DEGL'INNOCENTI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Conoscenza di livello superiore e in un’ottica comparata sulla tematica della rappresentanza politica, della coesione sociale, della articolazione degli apparati amministrativi, assumendo come caso di studio il caso dell’Italia, al fine di fornire strumenti valutativi idonei per orientarsi nella complessità sociale di oggi. Formazione critica alla consultazione dei documenti: Guida elementare allo studio personale. Prerequisiti All’inizio del corso si eseguiranno test per verificare il possesso delle conoscenze disciplinari di base, anche in un quadro comparativo internazionale. Contenuti del corso Titolo del corso: Società, Stato,Rappresentanza politica e Società nell’Italia dal secondo dopoguerra ad oggi. Modulo A: Rappresentanza politica e partiti dall’Italia liberale al regime fascista. Argomenti: Caratteri essenziali della formazione dello Stato nazionale in Italia. La rappresentanza politica nello Stato liberale. Il problema cattolico. Partiti parlamentari e extraparlamentari. L’età giolittiana e l’organizzazione degli interessi. La creazione dello Stato sociale. Gli effetti dirompenti della prima guerra mondiale e il fascismo. Il regime fascista e la sua eredità. La seconda guerra mondiale e il crollo del fascismo. La ri-nascita dei Partiti e il CLN. Il voto del 2 giugno 1946 e il Tripartito. L’assemblea costituente e la costituzione repubblicana.

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Modulo B: La Repubblica dei Partiti. Argomenti: La Repubblica dei Partiti, la ricostruzione e la guerra fredda. Il voto del 18 aprile 1948. La Democrazia cristiana: insediamento sociale, gruppo dirigente, programmi. Le sinistre: i socialisti, i comunisti. Il miracolo economico e la società italiana. La fase del centrismo. Italia e Europa. Gli anni del centro-sinistra: una comparazione a livello europeo. Il ’68 e l’autunno caldo. Le regioni a statuto ordinario. Gli anni 70 e il PCI di Berlinguer. I governi di solidarietà nazionale. Craxi e il PSI. Il sistema politico italiano negli anni ’80. Il crollo del comunismo sovietico e gli effetti dell’integrazione europea. Tangentopoli e la cosiddetta crisi della Prima Repubblica. I vincoli esterni e la Comunità europea. Struttura produttiva e mercato globale. La crisi del 2008 e le sue conseguenze. Nord e Sud e federalismo fiscale. Evoluzione demografica e welfare state, patrimonio pubblico e privato. Metodi didattici Le lezioni frontali, supportate dalla strumentazione informatica, si accompagneranno ad un dialogo costante con lo studente, sia per stimolarne la partecipazione, sia per verificarne il progressivo livello di apprendimento. Si programmeranno esercitazioni scritte e orali dello studente. Modalità di verifica dell'apprendimento Al termine di ogni modulo, lo studente frequentante sarà tenuto a sostenere una prova scritta di autoverifica, che lo renda consapevole del livello del proprio apprendimento. Testi di riferimento Per i frequentanti, che abbiano sostenuto la prova scritta di autoverifica, il colloquio d’esame accerterà la conoscenza dei temi trattati dal docente in ciascun modulo. A supporto la preparazione potrà avvalersi della consultazione di un buon manuale di base. Per i non frequentanti, si richiede la conoscenza di tre testi scelti tra: G. Pasquino, La rivoluzione promessa, Bruno Mondadori Milano 2011; Sabino Cassese, L’Italia: una società senza Stato?, Il Mulino Bologna 2011; Carlo Trigilia, Non c’è nord senza sud: perché la crescita dell’Italia si decide nel Mezzogiorno, Il Mulino Bologna 2012; Maurizio Degl’Innocenti, La società volontaria e solidale, Lacaita Manduria 2012 (introduzione e capitolo Il Problema italiano)

STORIA DEI RAPPORTI FRA STATO E CHIESA Docente: LILIANA SENESI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/06 Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire allo studente un panorama vasto ed esauriente dei rapporti fra Stato e Chiesa in Italia dal 1861 fino al 1984. Le lezioni si soffermeranno in particolare sulle origini della questione romana, sulle vicende che, dopo la fine del potere temporale dei papi nel 1870, portarono alla firma dei Patti Lateranensi nel 1929, sull'intensa azione diplomatica svolta dalla Santa Sede per impedire l'ingresso dell'Italia nel conflitto sia durante la prima che la seconda guerra mondiale, sulle relazioni fra le due parti durante e dopo il secondo conflitto, quando il paese si trovò di fronte a scelte impegnative sia sul piano interno che su quello internazionale. Il Corso si propone di chiarire le ragioni che portarono il Vaticano a riconoscere lo Stato di Israele solo 45 anni dopo la sua fondazione. Per mettere lo studente nelle condizioni di comprendere l'effettivo stato dei rapporti fra le due parti, il Corso sarà composto da una premessa nella quale verranno affrontati i problemi relativi alle difficili relazioni che nel corso dei secoli hanno caratterizzato i rapporti fra cattolici ed ebrei. Particolare attenzione verrà dedicata all'atteggiamento della Santa Sede verso l'antisemitismo e il sionismo. Prerequisiti E necessario avere conoscenze generali di Storia Contemporanea e di Storia delle Relazioni internazionali Contenuti del corso Italia e Santa Sede dalla formazione del Regno d'Italia alla firma del Concordato del 1984. Il programma si propone di sviluppare tematiche inerenti i rapporti tra la Santa Sede e lo Stato italiano dalla unificazione (1861) fino al 1984. Verranno analizzati i principali eventi che caratterizzarono le origini e gli sviluppi della questione romana, quelli inerenti il periodo fascista, il secondo conflitto mondiale e il secondo dopoguerra. Particolare attenzione verrà dedicata ai rapporti fra De Gasperi e la Santa Sede, alla posizione della Chiesa di fronte alle scelte del paese nella politica estera e in quella interna (referendum del 1946, firma del Trattato di pace, inserimento dei Patti Lateranensi nella Costituzione, allontanamento dei comunisti dal governo, spaccatura sindacale, partecipazione italiana al Patto Atlantico, voto amministrativo del 1952 e operazione Sturzo) e alle trattative che portarono alla firma del Concordato del 1984.

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Israele e Santa Sede dal 1948 ai nostri giorni. Il programma si propone di sviluppare le tematiche inerenti l'atteggiamento della Santa Sede verso il sionismo e la nascita dello Stato di Israele fino ai giorni nostri. Dopo una breve premessa dedicata all'atteggiamento assunto dal Vaticano verso il sionismo e i progetti di sistemazione della Palestina in seguito alla fine del dominio Ottomano, verrà analizzata la posizione della Santa Sede di fronte alla fondazione dello Stato di Israele mettendo in risalto le ragioni del dissenso dovute alla tutela dei Luoghi Santi e delle istituzioni ecclesiastiche, alla questione dei rifugiati palestinesi e a quella di Gerusalemme. Particolare attenzione verrà dedicata alle ragioni che spinsero infine la Santa Sede al riconoscimento dello Stato israeliano. Metodi didattici Lezioni frontali. Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale. Testi di riferimento - Appunti dalle lezioni del docente. Per coloro che non potranno seguire le lezioni è consigliato il seguente volume: A.C.Jemolo, Chiesa e Stato in Italia negli ultimi cento anni, Einaudi, Torino 1990. - S. Minerbi, Il Vaticano, la Terra Santa e il sionismo, Bompiani, Milano 1988 - S. Ferrari, Vaticano e Israele dal secondo conflitto mondiale alla guerra del Golfo, Sansoni, Firenze 1991. -Letture consigliate:I. Garzia, Pio XII e l'Italia nella seconda guerra mondiale, Brescia, 1988. - G.Lo Grasso, Concordati (voce dell'Enciclopedia Cattolica) - P.A. D'Avak, Concordato ecclesiastico (voce dell'Enciclopedia del Diritto)

STORIA DEI RAPPORTI FRA STATO E CHIESA II

Docente: LILIANA SENESI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/06 Obiettivi formativi Il Corso si propone di fornire allo studente, attraverso l'attenta analisi della storiografia più significativa del periodo, un panorama esauriente dei complessi rapporti fra Stato e Chiesa in Francia prima e dopo la Rivoluzione francese. Le lezioni analizzeranno in particolare la situazione e il ruolo della Chiesa durante e dopo la Rivoluzione, il Concordato napoleonico del 1801 (che rimarrà in vigore fino al 1904), il periodo della Restaurazione (1814_1830), i rapporti fra Stato e Chiesa nel periodo che va dall'avvento al potere della monarchia orleanista fino alla nascita dell'Impero e alla sua caduta in seguito alla guerra franco-prussiana. Particolare attenzione verrà dedicata ai difficili rapporti fra Stato e Chiesa durante la Terza Repubblica, rapporti che porteranno alla rottura delle relazioni diplomatiche e alla separazione fra Stato e Chiesa. Il Corso si propone di fornire allo studente un'idea chiara dei momenti più significativi che hanno caratterizzato i rapporti fra Russia e Santa Sede negli ultimi 150 anni. Particolare attenzione verrà dedicata allo studio delle relazioni fra le due parti negli ultimi decenni dell'Impero zarista, alla reazione della Santa Sede di fronte alla caduta dell'Impero e alla formazione del governo rivoluzionario, ai tentativi di dialogo portati avanti dal Vaticano negli anni '20, alla chiusura degli annni '30, all'evoluzione che subirono i rapporti fra le due parti durante e dopo la seconda guerra mondiale. Prerequisiti E necessario avere conoscenze generali di Storia Contemporanea e di Storia delle relazioni Internazionali Contenuti del corso Chiesa e Società moderna nella Francia Contemporanea Il programma si propone di sviluppare le tematiche inerenti i rapporti fra Stato e Chiesa in Francia partendo dalle origini del conflitto fra la Chiesa e la società uscita dalla Rivoluzione per arrivare al parziale successo del tentativo di riconciliazione fra le due parti negli anni '30 del XX Secolo. Le lezioni forniranno un breve panorama della situazione della Chiesa Cattolica in Francia alla fine dell'Ancien Régime, si soffermeranno sulla nascita del conflitto fra Stato e Chiesa durante la Rivoluzione francese, analizzeranno il Concordato napoleonico (che segnò il successo della pacificazione ma anche il fallimento dell'asservimento della Chiesa allo Stato), la nuova alleanza fra il Trono e l'Altare nel periodo della Restaurazione (1814-1830), la nascita del cattolicesimo liberale, l'avvento di Pio IX e la vittoria del cattolicesimo autoritario, il fallimento dei tentativi di riavvicinamento tra la Chiesa e la Repubblica sotto Leone XIII, la recrudescenza del conflitto tra la Chiesa

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e lo Stato sotto Pio X con la rottura delle relazioni diplomatiche fino al successo del tentativo parziale di riconciliazione di Benedetto XV e Pio XI. Il Vaticano e Mosca nel XIX e nel XX secolo Il Corso è rivolto allo studio dei rapporti fra Mosca e Santa Sede nel XIX e nel XX secolo. Dopo un breve cenno alla nascita della Chiesa Ortodossa verranno analizzati i rapporti fra la dinastia dei Romanov e la Santa Sede. Particolare attenzione verrà dedicata alla reazione del Vaticano di fronte al crollo dell'Impero russo, al fallimento dei tentativi di dialogo fatti da Pio XI negli anni '20, allo scontro aperto degli anni '30, che si attenuerà in seguito all'attacco tedesco all'Unione Sovietica che obbligò la Santa Sede a tenere una posizione "imparziale" per non apparire schierata sulle posizioni della Germania nazista e indusse l'URSS ad attenuare la politica antireligiosa e a considerare la religione ortodossa un elemento di coesione nazionale. Il corso proseguirà con l'analisi dei rapporti fra Roma e Mosca nel dopoguerra, si soffermerà sui primi tentativi di dialogo destinati al fallimento e sull'atteggiamento della Santa Sede verso i regimi comunisti dell'Est analizzando il caso cecoslovacco, quello ungherese, Jugoslavo e polacco per arrivare al disgelo che si verificò sotto i pontificati di Giovanni XXIII e Paolo VI. Metodi didattici Lezioni frontali. Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale. Testi di riferimento Appunti dalle lezioni del docente. Per coloro che non potranno seguire le lezioni è consigliato il seguente volume: - Adrien Dansette, Chiesa e Società nella Francia Contemporanea dalla Rivoluzione alla Terza Repubblica, voll. I e II, Vallecchi Editore, 1959. AA.VV., Santa Sede e Russia da Leone XIII a Pio XI. Atti del Simposio organizzato dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche e dall'Ist.di Storia Universale dell'Accademia delle Scienze di Mosca, libreria Editrice Vaticana, 2002; A. Riccardi, Il Vaticano e Mosca (1940-1990), Laterza 1993.

STORIA DEI SISTEMI POLITICI Docente: PELLEGRINO GERARDO NICOLOSI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Obiettivo formativo del corso è quello di favorire una acquisizione critica dei principali elementi riguardanti la genesi e lo sviluppo del sistema politico italiano e della sua classe politica. Il corso ha per oggetto la storia del sistema politico italiano, in una prospettiva comparata con quella dei maggiori paesi europei ed in particolare con la Gran Bretagna, considerata un modello di liberal-democrazia. Dopo una introduzione sulla genesi e lo sviluppo del sistema in età liberale, il corso si concentrerà sugli anni della transizione dal fascismo alla Repubblica e sulle caratteristiche della “repubblica dei partiti” Nell’ambito del corso sarà dedicata attenzione alla storia delle élites politico-amministrative in Italia. In particolare, verrà svolto un seminario sulla storia della diplomazia italiana dal titolo “Organizzazione del Ministero degli Affari Esteri ed accesso alla carriera diplomatica”. Esso avrà per oggetto la formazione della diplomazia nazionale, la sua natura politico-sociologica e funzionale, il concorso per l’accesso alla carriera nelle varie fasi della storia d'Italia, dall'Unità ai giorni nostri. Testi consigliati: Per gli studenti frequentanti il materiale didattico sarà fornito dal docente sotto forma di dispense o di letture consigliate. Per gli studenti non frequentanti si consiglia di prendere contatto con il docente per una selezione tra i seguenti testi: F. Cammarano, Storia politica dell'Italia liberale (1861-1901), Laterza, Bari (ultima edizione) F. Grassi Orsini, G. Quagliariello (a cura di), Il partito politico dalla Grande Guerra al fascismo, Il Mulino, Bologna 1996

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G. Orsina (a cura di), Partiti e sistemi di partito in Italia e in Europa nel secondo dopoguerra, Rubbettino, Soveria Mannelli 2011 G. Nicolosi (a cura di), I partiti politici nell'Italia repubblicana, Rubbettino, Soveria Mannelli 2006. Sulla diplomazia nazionale: F. Perfetti (a cura di), Feluche d'Italia. Diplomazia e identità nazionale, Le Lettere, Firenze 2012. In particolare G. Nicolosi, La Corona e le feluche. Influenza regia e amministrazione degli Affari esteri nell'Italia liberale. Dagli anni della Destra storica alla Grande Guerra, pp. 27-65. F. Grassi Orsini, I diplomatici, in G. Melis (a cura di), Le élites nella storia dell'Italia unita, Cluen, Napoli 2003

STORIA DEL DIRITTO EUROPEO Docente: GIOVANNI MINNUCCI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: IUS/19 Obiettivi formativi Il Corso si propone di far conoscere allo studente l’epoca nella quale, pur in presenza di numerosi “particolarismi giuridici” (territoriali, di ceto etc.), il Continente europeo si caratterizzò per un comune tessuto giuridico: l’epoca del Diritto Comune. Lo studio dell’opera di Alberico Gentili, che si situa in un momento di passaggio fra la tradizione del Diritto Comune e l’affermarsi degli Stati nazionali, consente allo studente di cogliere pienamente il travaglio del Continente europeo ormai orientato verso i sistemi giuridici nazionali che verranno specificamente illustrati. In un’epoca come l’attuale, nella quale i confini fra gli Stati sono sempre più labili e nella quale, contestualmente, si cerca di costruire l’unità politica europea, una riflessione su queste tematiche appare di grande importanza sotto il profilo formativo per lo studente che, conoscendo meglio il passato dapprima “unitario” e successivamente “frammentato” dell’Europa, voglia aprirsi consapevolmente al futuro anche attraverso la conoscenza dell’evolversi del pensiero giuridico-politico. Programma Il corso viene suddiviso in due parti (A + B). Al termine della I parte del Corso (A) gli studenti frequentanti potranno sostenere la prova intermedia. A. Parte generale Questa parte del Corso si propone di illustrare, con ampi cenni, l’evoluzione della storia giuridica europea, dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente fino alla nascita dello Stato moderno. Si esamineranno, in particolare, i seguenti argomenti: le origini medioevali del Diritto Comune europeo, il diritto germanico, la consuetudine, il Corpus iuris civilis e il Corpus iuris canonici, le Università medioevali, i diritti particolari, Glossatori e Commentatori civilisti e canonisti, l’umanesimo giuridico, la crisi e il superamento del diritto comune, il diritto naturale, le consolidazioni, l’illuminismo giuridico, i codici moderni, il diritto inglese e la codificazione in Europa. B. Parte speciale Per la piena comprensione del passaggio dall’età classica del Diritto Comune alla prima Età Moderna, particolare rilievo sarà dato alla vicenda di uno dei maggiori giuristi continentali: Alberico Gentili (1552-1608). Perseguitato in patria per la sua adesione alle dottrine riformate, esule in Inghilterra dove ottiene la nomina a regius professor di civil law presso l’Università di Oxford, considerato uno dei padri fondatori del diritto internazionale moderno, il Gentili dedica la sua riflessione anche ad altri ambiti ed a temi e problemi di natura metodologica. La severa critica dell’intolleranza per motivi di religione; l’individuazione di una linea di demarcazione fra lo spirituale e il temporale, e delle corrispondenti rispettive competenze del teologo e del giurista, profondamente diversa da quella dell’Età medievale; il ricorso, attraverso un continuo sforzo interpretativo, ai principii del diritto naturale inteso come complesso di regole di giustizia e di valori etico-sociali universali, ora fondati sulla razionalità umana, costituiscono alcune delle basi teoriche sulle quali si inizia a costruire l’Europa moderna. E Gentili ne è pienamente partecipe da giurista totalmente immerso nelle vicende della storia, ed attento ai suoi continui e profondissimi mutamenti. A questo fine il docente leggerà, commenterà ed illustrerà alcuni testi del Gentili.

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Testi consigliati Parte A) Per gli studenti frequentanti L’esame verterà sugli appunti che gli stessi prenderanno a lezione. Per gli studenti non frequentanti A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa, Il Mulino, Bologna 2007, pp. 1-264. R. Van Caenegem, Introduzione storica al diritto privato, Il Mulino, Bologna 1995, limitatamente alle pp. 143-215, vale a dire i seguenti capitoli: cap. IV (L’Illuminismo, il diritto naturale e i codici moderni: dalla metà del XVI secolo agli inizi del XIX secolo); cap. V (Il XIX secolo: l’interpretazione del Code civil e la lotta per il diritto); cap. VI: La legge, il case law e la dottrina. Parte B) Per gli studenti frequentanti Sono sufficienti gli appunti che gli studenti potranno utilmente prendere a lezione. In alternativa (per i frequentanti) E’ possibile sostenere la prova d’esame della parte B), attraverso la stesura di un elaborato di almeno 5 pagine (10.000 battute) che approfondisca i temi trattati a lezione su argomenti preventivamente concordati col docente. La prova d’esame consisterà in una discussione sull’elaborato Parte B) Per gli studenti non frequentanti: Si consiglia lo studio dei seguenti testi: - G. Minnucci, Alberico Gentili tra mos italicus e mos gallicus. L’inedito Commentario ad legem Juliam de adulteriis, ed. Monduzzi, Bologna 2002. - G. Minnucci, Alberico Gentili iuris interpres della prima Età moderna, ed. Monduzzi, Bologna 2011.

History of European Law

Objectives of the Educational Program

The course is divided in two parts (A+B). At the end of the First part of the course (A) the students attending will be able to take the test in between. The course wants to convey to the students the age when, despite several “legal particularities” (territorial, about social classes…), the European continent was characterized by a common legal fabric: the era of Common Law. The study on the work of Alberico Gentili, that stands at an historic moment of transition from the Common Law tradition to the rise of national States, allows the student to fully grasp the travail of an European continent oriented towards national legal systems. At a time, like the present, where the boundaries between the states are increasingly weak and where, at the same time, we’re trying to build an European political unity, a reflection on these issues it’s important in terms of training for the student who, knowing better the European past previously “unitary” and then “fragmented”, wants to open up consciously to the future, also through the knowledge of the changing political-legal thought. Course program A. General part The aim of this first part of the course is to illustrate the evolution of European juridical history, from the fall of the Western Roman Empire until the birth of the Modern State. In particular, we will delve into the following topics: the medieval origins of “Ius Commune europaeum”, the Germanic law, the customary law, “Corpus iuris civilis” and “Corpus iuris canonici”, medieval universities, the special rights, Glossatori and civilist and canonist Commentators, legal humanism, the crisis of “ius commune” and its overcoming, natural law, the consolidations, the legal Enlightenment, the modern codes, English law and the codification in Europe. B. Special part Particular emphasis will be given to the story of one of the major continental jurists: Alberico Gentili (1552-1608). Persecuted at home for his adherence to the reformed doctrines, exile in England where he was nominate regius professor of civil law by Oxford University, considered one of the founding fathers of the modern international law, Gentili focuses his reflection also on other issues and problems: the severe

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criticism towards intolerance based on religion; the identification of a line of demarcation between the spiritual and the temporal, and of the corresponding competences respectively of the theologian and of the jurist, profoundly different from the Medieval Age, the recourse, through a continuous interpretative effort, to the principles of natural law, as set of rules of justice and of universal social-ethical values, now based on humanity rationality. Literature Part A) For attending students: Their own notes usefully taken during the lectures. For not attending students: - A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa, Bologna 2007, pp. 1-264 - R. Van Caenegem, Introduzione storica al diritto privato, Il Mulino, Bologna 1995, pp. 143-215: cap. IV (L’Illuminismo, il diritto naturale e i codici moderni: dalla metà del XVI secolo agli inizi del XIX secolo); cap. V (Il XIX secolo: l’interpretazione del Code civil e la lotta per il diritto); cap. VI: La legge, il case law e la dottrina. Part B) For attending students: Their own notes usefully taken during the lectures. Alternatively, for the students which attend the course, it is possible to take the examination by writing one paper. For not attending students: - G. Minnucci, Alberico Gentili tra mos italicus e mos gallicus. L’inedito Commentario ad legem Juliam de adulteriis, ed. Monduzzi, Bologna 2002. - G. Minnucci, Alberico Gentili iuris interpres della prima Età moderna, ed. Monduzzi, Bologna 2011.

STORIA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE Docente: GIOVANNI MINNUCCI Numero ore: 40 (+ 20 ore esercitazioni) Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/19 Obiettivi Formativi Il Corso è finalizzato alla conoscenza della Storia del diritto internazionale, della Storia dei “diritti umani” e del rapporto fra Diritto e Religione dall’Età moderna all’Età contemporanea. Programma del Corso Il Corso è finalizzato alla conoscenza delle origini e dello sviluppo del diritto internazionale, a decorrere dalla prima Età Moderna per giungere all’epoca contemporanea. Subito dopo aver illustrato, anche attraverso letture di brani particolarmente significativi, il pensiero dei maggiori pensatori della prima Età Moderna (Seconda Scolastica, Gentili, Grozio), durante il Corso si esamineranno le teorie che, nelle epoche successive, hanno caratterizzato l’evolversi del pensiero giuridico e filosofico posto alla base del diritto internazionale. Testi consigliati Per gli studenti frequentanti: Sono sufficienti gli appunti che gli studenti potranno utilmente prendere a lezione. In alternativa, per gli studenti frequentanti: E’ possibile sostenere la prova d’esame, attraverso la stesura di due elaborati, ciascuno di 3/5 pagine (per 6.000/10.000 battute complessive), che approfondiscano due dei temi trattati a lezione su argomenti preventivamente concordati col docente. La prova d’esame consisterà in una discussione sugli elaborati. Per gli studenti non frequentanti: G. Gozzi, Diritti e civiltà. Storia e filosofia del diritto internazionale, Il Mulino, Bologna 2010, pp. 23-384

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HISTORY OF INTERNATIONAL LAW Objectives of the Educational Program The aim of the course is the knowledge of the History of International law, History of “human rights” and of the relations between Law and Religion from the modern age to the contemporary period. Course program The aim of the course is the knowledge of the origins and development of international law, from the early Modern Age until the contemporary era. After showing, also through particularly significant readings, the thought of the greatest thinkers of the early Modern Age (Second Scholastic, Gentili, Grozio), during the course we will examine the theories that, in later times, had characterized the evolution of the juridical and philosophical thinking, at the base of international law. Literature For attending students: Their own notes usefully taken during the lectures. Alternatively, for whose wishing to do so, it is possible to take the examination by writing two briefs papers (3/5 pages) on two topics covered in class; the subjects and the extent of the papers must be previously arranged with the teacher. For not attending students: G. Gozzi, Diritti e civiltà. Storia e filosofia del diritto internazionale, Il Mulino, Bologna 2010, pp. 23-384 ____ Seminari (20 ore) Al termine del corso di Storia del diritto internazionale il docente terrà una serie di seminari sulla storia dei diritti umani. Particolare rilievo verrà dato, sotto il profilo dell’elaborazione teorica e normativa, alla storia dei diritti umani: il concetto di diritto naturale ed il suo evolversi; la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e la sua comparazione con le più recenti Dichiarazioni islamiche e arabe in materia di diritti dell’uomo. Seminars (20 hours) At the end of the course on the History of international law the teacher will hold a series of seminars on the history of human rights. Particular importance will be given, in terms of theoretic and normative elaboration, to the history of human rights: the concept of natural law and its development; the Universal Declaration of human rights and its comparison with the most recent Islamic and Arabic Declarations about human rights.

STORIA DEL GIORNALISMO Docente: DONATELLA CHERUBINI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Storia del giornalismo italiano dall’Unità a oggi, illustrata attraverso specifiche slide e inserita nel contesto europeo e internazionale fin dalle origini della stampa periodica. Il programma è impostato sui principali nodi della Storia moderna e contemporanea, la cui conoscenza critica costituisce quindi un auspicabile prerequisito. Viene applicata una griglia interpretativa riferita soprattutto ai quotidiani: storia delle singole testate; evoluzione della legislazione sulla stampa e prassi nella sua applicazione; sviluppo dell’impresa giornalistica, caratteri della formazione professionale e dell’associazionismo di categoria; rapporto tra potere politico, potere economico, opinione pubblica e giornalismo. Per il secondo dopoguerra particolare attenzione è riservata alla rassegna stampa dei quotidiani cartacei, alla rottura del monopolio televisivo, all’evoluzione del “mestiere” di giornalista con l’avvento di Internet, alle tematiche più scottanti o attuali (leggi di riforma del sistema radiotelevisivo; normativa antitrust; evoluzione del giornalismo online e normativa in materia; dibattito italiano sul ruolo dell’Ordine dei giornalisti; dibattito

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internazionale sulla crisi della carta stampata; nuove tecnologie dell’informazione e new media; ruolo dei social networks e del citizen journalism nella creazione dell’opinione pubblica). Iniziative integrative: Vengono inoltre approfonditi la conoscenza e l’uso delle fonti periodiche con visite presso biblioteche e redazioni di giornali; i caratteri dell’editoria online; la ricerca delle fonti reperibili in Internet con esercitazioni e attività di verifica nell’Aula informatica. Il Corso intende anche fornire una serie di competenze per i settori occupazionali della comunicazione e dell’informazione (redazioni, agenzie di stampa, uffici stampa, ecc.). Le lezioni sono perciò integrate da conferenze di giornalisti, esperti e studiosi del settore sulla base di una formula varata da oltre dieci anni. Queste iniziative consentiranno l’attribuzione di 4 crediti per stage. Sia per le lezioni che per le iniziative integrative è eventualmente prevista la traduzione consecutiva in inglese. Testi consigliati: Studenti frequentanti: P. Murialdi, Storia del giornalismo italiano, Bologna, Il Mulino, (ultima edizione); D. Cherubini, Stampa periodica e Università nel Risorgimento. Giornali e giornalisti a Siena, Milano, FrancoAngeli, 2013 (una parte a scelta). Studenti non frequentanti: O. Bergamini, La democrazia della stampa. Storia del giornalismo, Roma-Bari, Laterza, (ultima edizione); P. Murialdi, Storia del giornalismo italiano, Bologna, Il Mulino, (ultima edizione); D. Cherubini, Stampa periodica e Università nel Risorgimento. Giornali e giornalisti a Siena, Milano, Franco Angeli, 2013 (una parte a scelta).

STORIA DEL PENSIERO POLITICO Docente: SERGIO AMATO Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/02 Obiettivi formativi Comprensione storico-critica dei concetti-chiave della dottrina dello Stato e delle teorie dei partiti nel pensiero politico europeo e tedesco della seconda metà dell'Ottocento e dei primi due decenni del Novecento, in chiave comparata: Germania, Inghilterra, Francia e Italia. Contenuti del corso Modulo A Il rapporto tra lo Stato e i 'partiti di opinione' nel pensiero politico liberale tedesco ed europeo della seconda metà dell'Ottocento: Robert von Mohl (1851-1874) e Johann Kaspar Bluntschli (1869). La delegittimazione dei partiti politici parlamentari nella dottrina dello Stato tedesca: il giuspubblicista Paul Laband e lo storico nazional-liberale Heinrich Gotthard von Treitschke (1871). Modulo B Le controversie tra i 'manchesteriani' e gli esponenti della 'giovane scuola storica' tedesca (1871-1872), la monarchia sociale amministrativa prussiana come alternativa al governo dei partiti, le contrapposte tesi di Treitschke, Gustav Schmoller e Max Weber. Partito dell'autorità e forma di governo parlamentare nel cattolicesimo politico tedesco: da Wilhelm Emanuel von Ketteler a Matthias Erzberger (1914). Il partito operaio socialdemocratico e la democrazia politica: Karl Kautsky e Eduard Bernstein (1881-1914). Metodi didattici Spiegazione storico-critica del pensiero politico degli scrittori pricipali esaminati nel libro di testo Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale alla fine del corso Testi di riferimento Sergio AMATO, Il problema 'partito' negli scrittori politici tedeschi (1851-1914), Firenze, Centro Editoriale Toscano, 1993.

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STORIA DELL'AFRICA

Docente: Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/13 Obiettivi formativi Fornire gli strumenti per una conoscenza specialistica dell’evoluzione dei sistemi politici ed economici dell’Africa contemporanea, nel quadro delle relazioni transnazionali, per consentire agli studenti un approccio critico e analitico alla natura dei problemi, delle priorità e delle politiche nazionali e internazionali che riguardano i paesi africani. Prerequisiti E' consigliata una conoscenza di base della storia internazionale contemporanea Contenuti del corso Il corso intende offrire un inquadramento comparativo, attraverso una presentazione diacronico-tematica, della storia contemporanea dell’Africa per analizzarne i processi di mutamento politico ed economico. Termine a quo e ad quem saranno, rispettivamente, le indipendenze nazionali dei paesi africani e la globalizzazione. Dopo aver precisato le eredità del colonialismo, verranno delineate le problematiche dello Stato-nazione africano, seguendone le trasformazioni dei sistemi politici nel contesto interno dalle derive autoritarie ai processi di democratizzazione e decentralizzazione. Verranno studiati i problemi dello sviluppo, con particolare riferimento alle politiche di aggiustamento strutturale, di liberalizzazione economica, le riforme fiscali e dei mercati agricoli e la questione della sicurezza alimentare. Verranno infine affrontate le più recenti dinamiche delle società africane, quali la questione della povertà, i fenomeni di esclusione sociale, le crisi ambientali e le forme di mobilitazione della società civile. L’impatto della globalizzazione sui poteri e le capacità dello Stato in Africa sarà esaminato alla luce sia delle relazioni con le istituzioni finanziarie sovranazionali e la comunità dei donatori, sia delle politiche di cooperazione continentale (dall’Organizzazione dell’Unità Africana all’Unione Africana) e regionale, ricostruendone l’evoluzione dei modelli di governance. Si affronteranno le forme della conflittualità e le emergenze umanitarie complesse. Saranno quindi passate in rassegna, in forma tematica, le strategie delle potenze maggiormente coinvolte nel continente africano (Stati Uniti, Cina, Russia, Francia, India, Paesi del Golfo e Turchia) e particolare attenzione verrà dedicata al ruolo dell’Unione Europea. Nell'ambito del corso, svolto con la collaborazione della Prof.ssa Federica Guazzini, sono previsti seminari di approfondimento di studiosi ed esperti del settore. Metodi didattici Lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale Testi di riferimento Gli studenti frequentanti potranno avvalersi della bibliografia di riferimento e del materiale didattico fornito nel corso delle lezioni. Testi consigliati per gli studenti non frequentanti: - A. M. Gentili, Il leone e il cacciatore. Storia dell’Africa Sub-Sahariana, Roma, Carocci, 2008 (pp. 11-38, 195-324, 333-435). - A. Pallotti, M. Zamponi, L’Africa sub-sahariana nella politica internazionale, Firenze, Le Monnier-Mondadori, 2010 (Introduzione, capitoli 2, 3, 5, 6, 7, 11, 12, 14, 15, 18, 19).

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STORIA DELL'ASIA

Docente: ANDREA FRANCIONI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: SPS/06 Obiettivi formativi: comprensione e valutazione critica dei processi di modernizzazione in Asia orientale e di integrazione dell'area nel sistema delle relazioni internazionali in età contemporanea. Prerequisiti: è consigliata una conoscenza di base della storia internazionale contemporanea. Contenuti del corso La Cina del Novecento: politica, economia e relazioni internazionali. MODULO A La prima parte del corso intende offrire un quadro d’insieme dell’evoluzione politica ed economica della Cina lungo l’arco del XX secolo. Saranno argomento di lezione: i movimenti di riforma durante l’ultimo periodo imperiale; la rivoluzione repubblicana; il movimento del 4 maggio 1919; Mao Zedong e la nascita del Pcc; il primo “fronte unito” Guomindang-Pcc e la rivoluzione nazionalista; il “decennio di Nanchino”; la Repubblica sovietica del Jiangxi; la “lunga marcia”; la guerra cino-giapponese e il secondo “fronte unito”; il Pcc negli anni di Yan’an; la leadership di Mao; la guerra civile e la nascita della Repubblica popolare cinese; la politica della “nuova democrazia”; le leggi di riforma agraria e sul matrimonio; la Costituzione del 1954 e il primo piano quinquennale; la svolta collettivistica del 1957; le grandi campagne di massa dei primi anni ’50; il movimento dei “cento fiori” e la campagna contro la destra; l’VIII Congresso del Pcc; il “grande balzo in avanti”; il processo di riaggiustamento politico ed economico; il Movimento di educazione socialista; la Rivoluzione culturale; la transizione del regime: gli anni del fazionalismo; la fine della “banda dei quattro” e l’archiviazione dell’epoca maoista; Deng Xiaoping e il programma delle “quattro modernizzazioni”; la primavera di Pechino; liberalizzazione economica e autoritarismo politico negli anni di Jiang Zemin. MODULO B La seconda parte del corso è dedicata all’approfondimento del ruolo svolto dalla Cina sullo scenario internazionale. Saranno argomento di lezione: lo sviluppo dell’egemonia giapponese in Cina fino al 1937; il Pcc, l’Urss e il Comintern; i rapporti tra Guomindang e Comintern: il sostegno sovietico alla Cina; i rapporti con gli Stati Uniti: la Cina nel progetto di ordine mondiale di Roosevelt; il trattato cino-sovietico del 1945; Stalin e il Pcc; la rottura con gli Stati Uniti e l’alleanza cino-sovietica; la Repubblica popolare cinese e la guerra di Corea; le questioni del Tibet e del Xinjiang; la Cina e i movimenti di liberazione nazionale in Asia; il XX Congresso del Pcus e il deterioramento dei rapporti cino-sovietici; la rottura fra Mosca e Pechino; evoluzione e crisi dei rapporti cino-indiani; l’escalation della tensione con Mosca negli anni ’60; la Cina e il Terzo mondo; la Cina di fronte alla guerra del Vietnam; il disgelo cino-americano: l’ingresso all’Onu, la visita di Nixon a Pechino e la normalizzazione diplomatica; l’Indocina nella strategia di Pechino degli anni ’70; lo sviluppo dei rapporti cino-giapponesi: il trattato del 1978; la “one China policy” e la questione di Taiwan; il riavvicinamento cino-sovietico negli anni di Gorbaciov; la politica estera cinese dopo la fine della Guerra fredda; la politica di riunificazione: Hong Kong e Macao tornano alla Cina. Metodi didattici: lezioni frontali, seminari Modalità di verifica dell’apprendimento: esame orale Testi di riferimento Gli studenti che frequenteranno con regolarità il corso potranno preparare l’esame sugli appunti presi a lezione e sul materiale di studio fornito dal docente; potranno inoltre partecipare alle attività seminariali che quest’anno saranno dedicate al tema: “La Cina del XXI secolo tra ascesa internazionale e sfide interne”. La bibliografia di riferimento per gli studenti non frequentanti è la seguente: Guido Samarani, La Cina del Novecento. Dalla fine dell’Impero a oggi, Einaudi, Torino 2004 Barbara Onnis, La Cina nelle relazioni internazionali. Dalle guerre dell'oppio a oggi, Carocci, Roma 2011 Andrea Francioni, A proposito di alcune pubblicazioni sul laogai, in “Storia e Futuro. Rivista di storia e storiografia”, n. 14, 2007 (on-line alla pagina web: http://www.storiaefuturo.com/it/numero_14/percorsi/)

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STORIA DELL’ECONOMIA E DEL TERRITORIO Docente: STEFANO MAGGI Numero ore: 40 (+20 esercitazioni) Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi • Studenti frequentanti. Appunti dalle lezioni del docente integrate con S. Maggi, Fra storia locale e storia sociale. Appunti per lo studio del territorio, in “Storia e Futuro”, n. 16, marzo 2008. www.storiaefuturo.com • Studenti non frequentanti. V. Zamagni, Introduzione alla storia economica d'Italia, Bologna, Il Mulino; S. Maggi, Fra storia locale e storia sociale. Appunti per lo studio del territorio, in "Storia e Futuro", n. 16, marzo 2008. www.storiaefuturo.com Gli studenti che frequentano almeno la metà delle lezioni e che sostengono la prova in itinere possono preparare l'esame con i soli appunti dalle lezioni del docente. ° Students who attend. Notes from the teacher's lessons integrated with S. Maggi, Fra storia locale e storia sociale. Appunti per lo studio del territorio, “Storia e Futuro”, n. 16 marzo 2008. www.storiaefuturo.com ° Students who do not attend. V. Zamagni, Introduzione alla storia economica d'Italia, Bologna, Il Mulino; S. Maggi, Fra storia locale e storia sociale. Appunti per lo studio del territorio, “Storia e Futuro”, n. 16, marzo 2008. www.storiaefuturo.com. Students attending at least half of the lessons will take the exam only with notes from the lectures of Professor.

STORIA DELL'EUROPA Docente: PAUL RICHARD CORNER Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Argomento del corso. I movimenti totalitari del ventesimo secolo Il corso intende trattare alcuni dei temi dominanti della storia del ventesimo secolo – fascismo, nazismo, comunismo – analizzando le caratteristiche dei diversi regimi e cercando di capire i motivi del loro successo ed eventuale crollo. Le lezioni verranno svolte per quanto possibile in forma seminariale, con l'attiva partecipazione degli studenti. Pertanto il corso richiede una conoscenza di base della storia dell'Europa nel ventesimo secolo, tale da permettere agli studenti l'analisi ed il commento dei documenti ed articoli distribuiti dall'insegnante durante il semestre. Chi non ha una tale conoscenza dovrebbe consultare un manuale di storia generale prima di iniziare il corso (si consiglia T. Detti e G. Gozzini, Storia contemporanea. II. Il Novecento, Bruno Mondadori 2002). E' necessario la conoscenza della lingua inglese al livello di lettura. A tutti gli studenti verrà richiesta una breve prova scritta da consegnare 10 giorni prima della fine di ciascun modulo. Il corso richiede una frequenza assidua da parte degli studenti. Chi non può frequentare deve chiedere un programma alternativo dall'insegnante entro due settimane dall'inizio del corso. Dopo quella data non sarà possibile iscriversi all'esame. L'iscrizione all'esame avviene per via telematica. Testi consigliati:

P. Corner, Riformismo e fascismo. L'Italia dal 1900 al 1940, Bulzoni, Roma 2002. (cap. 1,2,3,6,7,8) E. Gentile, La via italiana al totalitarismo, NIS, Roma 1995 I. Kershaw, Che cos'è il nazismo?, Bollati Boringhieri, Torino 1996. P. Corner, Il consenso totalitario, Laterza, Roma-Bari 2012

E. Collotti, Il fascismo e gli ebrei, Laterza, Roma-Bari, 2003 A. Graziosi, Guerra rivoluzione in Europa 1905-1956, Il Mulino, Bologna 2001

E. Traverso, A ferro e fuoco. La guerra civile europea 1914-45, Il Mulino, Bologna, 2007

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STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA

Docente: DANIELE PASQUINUCCI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 L'obiettivo del corso è fornire agli studenti una comprensione critica di alcune delle fasi più significative della storia d'Italia nel Novecento. Non sono previsti prerequisiti Tre transizioni. Nel corso delle lezioni saranno analizzati i principali cambiamenti del sistema politico e istituzionale italiano durante tre fasi di transizione vissute dal paese nel corso del Novecento. La prima è il passaggio dallo Stato liberale al regime fascista (1918, fine della I guerra mondiale – 1925/1926, promulgazione delle “leggi fascistissime” con conseguente cancellazione del pluralismo politico); la seconda è la transizione dal regime fascista alla democrazia (25 luglio 1943, caduta di Mussolini - 1 gennaio 1948, entrata in vigore della Costituzione della Repubblica italiana); la terza è la transizione dalla “prima” alla “seconda Repubblica” (1989, crollo del Muro di Berlino - 1994, elezioni politiche nazionali che sanciscono la vittoria di “Forza Italia” e l'insediamento del I governo Berlusconi). Lezioni frontali Lo studente dovrà sostenere un esame orale Testi per l'esame Gli studenti frequentanti sosterranno l'esame su un testo scelto dalla lista sotto riportata Gli studenti non frequentanti sosterranno l'esame su due testi scelti dalla lista sotto riportata -Emilio Gentile, La via italiana al totalitarismo: il partito e lo Stato nel regime fascista, Roma, Carocci, 2008 -Salvatore Lupo, Il fascismo. La politica in un regime totalitario, Roma, Donzelli, 2005 -Giancarlo Monina (a cura di), 1945-1946. Le origini della Repubblica. II Questione istituzionale e costruzione del sistema politico democratico, Soveria Manelli, Rubbettino,. 2007. (solo le pp. 1-371) - Chiara Giorgi, La sinistra alla Costituente. Per una storia del dibattito istituzionale, Roma, Carocci, 2001. - Luciano Cafagna, La grande slavina. L'Italia verso la crisi della democrazia, Venezia, Marsilio, 1993 - Guido Crainz, Autobiografia di una Repubblica. Le radici dell'Italia attuale, Roma. Donzelli, 2009 The aim of the course is to provide a critical understanding of some of the most significant phases in the history of Italy in the twentieth century. No prerequisites are required Three transitions. The course will analyze the main changes in the Italian political and institutional system during three stages of transition experienced by the country in the twentieth century. The first one is the shift from the the liberal state to Fascism (1918, end of World War I - 1925/1926, promulgation of the laws that assigned dictatorial powers to Mussolini and made Italy one-party rule);the second one is the transition from the fascist regime to democracy (July 25, 1943, fall of Mussolini - 1 January 1948, entry into force of the Constitution); the third one is the transition from the "first" the "second Republic" (1989, collapse of the Berlin Wall - 1994, national elections that led to the first Berlusconi governement) Lectures Candidates must pass an oral examination Readings: Students who attend lectures must read one book from the following list; Students not attending lectures must read two books from the following list: -Emilio Gentile, La via italiana al totalitarismo: il partito e lo Stato nel regime fascista, Roma, Carocci, 2008 -Salvatore Lupo, Il fascismo. La politica in un regime totalitario, Roma, Donzelli, 2005 -Giancarlo Monina (a cura di), 1945-1946. Le origini della Repubblica. II Questione istituzionale e costruzione del sistema politico democratico, Soveria Manelli, Rubbettino,2007. (solo le pp. 1-371) - Chiara Giorgi, La sinistra alla Costituente. Per una storia del dibattito istituzionale, Roma, Carocci, 2001 - Luciano Cafagna, La grande slavina. L'Italia verso la crisi della democrazia, Venezia, Marsilio, 1993 - Guido Crainz, Autobiografia di una Repubblica. Le radici dell'Italia attuale, Roma. Donzelli, 2009

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STORIA DELLA DIPLOMAZIA Docente: FABIO CASINI Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/06 Obiettivi formativi Il corso si prefigge di fornire agli studenti le conoscenze utili per comprendere i caratteri tipici, le forme , gli strumenti e le funzioni della diplomazia di ieri e di oggi. Percorrendo varie epoche storiche e ponendo l'attenzione su determinati momenti di svolta nei rapporti fra gli stati, il corso mira a delineare lo sviluppo dell'attività diplomatica all'interno dei mutevoli scenari della politica internazionale. Contenuti del corso Prima parte: Caratteri tipici, forme e funzioni della diplomazia. Diplomazia e politica estera. I soggetti della diplomazia: gli agenti diplomatici. Gli strumenti della diplomazia: i documenti diplomatici, la corrispondenza interna ed esterna. Le immunità diplomatiche. Cenni sull'evoluzione storica della diplomazia: la pace di Lodi, le paci di Westfalia e di Utrecht, il congresso di Vienna. La ragion di stato, il sistema degli equilibri, il principio di legittimità, la realpolitik. La conferenza di pace di Parigi del 1919: Wilson e la open diplomacy. L'attività diplomatica nel periodo fra le due guerre: la normalizzazione apparente, l'appeasement. Hitler e la fine delle illusioni. La diplomazia durante il secondo conflitto mondiale. Tre approcci alla pace: Roosevelt, Stalin, Churchill. La conferenza di Yalta e la nascita di una nuova era diplomatica. Il concetto dei "Quattro Poliziotti". La sicurezza collettiva. Guerra fredda e diplomazia: l'età del bipolarismo e l'equilibrio del terrore. Nixon e la flessibilità diplomatica: la diplomazia triangolare. La fine della guerra fredda e la formazione di un nuovo ordine internazionale. L'evoluzione della diplomazia: nuovi attori e nuovi strumenti diplomatici nel mondo globalizzato. La public diplomacy. La Diplomazia e le sfide del nuovo millennio: proliferazione nucleare e terrorismo internazionale. Seconda parte: Un particolare momento del secondo conflitto mondiale: la campagna d'Italia ed il soggiorno in Toscana del Primo ministro britannico, Winston Churchill, nell'agosto 1944. Metodi didattici lezione frontale Modalità di verifica dell'apprendimento esame orale Testi di riferimento M. DE LEONARDIS, "Storia dei trattati e politica internazionale", Educatt., Milano, 2011. (da pag. 14 a pag. 86). H. KISSINGER, L'arte della diplomazia, Sperling & Kupfer, Milano 2004. I seguenti capitoli: cap.IX, cap.X, cap.XI, cap. XII, cap.XVI, cap.XXVIII.[Le fotocopie dei capitoli indicati sono a disposizione degli studenti presso il Circolo Giuridico]. F. CASINI, Churchill e la campagna d'Italia. Agosto 1944: "passaggio in Toscana", Nuova Immagine Editrice, Siena 2009.

STORIA DELLE COMUNICAZIONI Docente: STEFANO MAGGI Numero ore: 60 Periodo: Secondo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Storia delle comunicazioni Approfondimento della storia del XIX e XX secolo, nel settore delle comunicazioni e dei trasporti, analizzati con una lettura relativa alla modernizzazione e al cambiamento sociale, in modo da fornire gli strumenti concettuali per interpretare il presente attraverso il passato. Prerequisiti

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Buona conoscenza della storia contemporanea, secoli XIX e XX. Contenuti del corso Il corso è dedicato allo studio del movimento di persone, merci e informazioni, una delle tematiche più importanti della società contemporanea, perché condiziona tutti gli altri settori, dalle attività produttive alla vita quotidiana. Le lezioni sono concentrate sulle reti di comunicazione e sul loro sviluppo nei secoli XIX e XX fino alla situazione attuale. Prima parte Analisi delle principali tematiche legate all'evoluzione della posta, del telegrafo, del telefono, del cinema, della musica, della radio e della televisione, fino ad arrivare all'affermarsi di internet. Seconda parte Analisi storica e attuale della ferrovia, della viabilità stradale, dell'automobile, della navigazione marittima e aerea, dei trasporti su condotta. Metodi didattici Lezioni, seminari, visione di immagini e filmati Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale, prova in itinere facoltativa. Testi di riferimento ° Z. Ciuffoletti-E. Tabasso, Breve storia sociale della comunicazione, Roma, Carocci ° S. Maggi, Storia dei trasporti in Italia, Bologna, Il Mulino Students attending at least 3/4 of the lessons will take the exam only with notes from the lectures of Professor. Gli studenti che frequentano almeno 3/4 delle lezioni possono preparare l'esame con i soli appunti dalle lezioni del docente. Altre informazioni Gli studenti lavoratori possono contattare il docente per avere consigli riguardo alla preparazione.

STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE Docente: SERGIO AMATO Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/02 Obiettivi formativi Esiste una teoria della classe dominante nel pensiero politico tedesco ed europeo tra fine Ottocento e primo Novecento? Quale ruolo specifico vi occupavano le aristocrazie politico-intellettuali dei 'colti', i giuristi, gli storici, gli economisti, gli scienziati politici, gli ideologi ed i capi del nascente movimento operaio e sindacale socialista? Contenuti del corso Su quali requisiti materiali, sociali e intellettuali poggiavano le ristrette élites culturali delle classi dirigenti tedesche, caratterizzate da una peculiare formazione professionale e da attitudini tipiche alla leadership spirituale ed alla auto-legittimazione del proprio primato etico-politico? Dopo alcune lezioni iniziali di inquadramento storico-politico sulle teorie delle forme di governo nell'Europa e nella Germania dell'Ottocento da parte del docente, verranno illustrate le teorie politiche di due esponenti delle classi dominanti tedesche: lo storico nazional-liberale Treitschke ed il 'socialista della cattedra' Gustav Schmoller. Su quali motivazioni teoriche e storiche poggiava, negli scrittori politici socialisti tra fine Ottocento e primo Novecento, l'ascesa del proletariato industriale a futura classe dominante nella società e nello Stato? Esaminando anche le teorie di Gaetano Mosca sulla classe politica e di Roberto Michels sull'organizzazione del partito socialista nella democrazia moderna, il corso verterà sulle teorie della democrazia, del parlamentarismo e dei partiti politici della 'scuola' marxista 'ortodossa' (Karl Kautsky) e 'revisionista (Eduard Bernstein). Metodi didattici Spiegazione storico-critica del pensiero politico degli scrittori principali contenuti nel libro di testo Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale alla fine del corso

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Testi di riferimento - Sergio AMATO, Aristocrazia politico-culturale e classe dominante nel pensiero tedesco (1871-1914), Firenze, Olschki, 2008. - Sergio AMATO, Il problema "partito" negli scrittori politici tedeschi (1851-1914), Firenze, Centro Editoriale Toscano, 1993

STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente: TIZIANA FERRERI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/03 Obiettivi Formativi Il corso si pone l’obiettivo di analizzare le tematiche relative alla storia del costituzionalismo dall’epoca medievale alla nascita dello Stato moderno e sino al XIX secolo; in particolare, saranno esaminati gli ordinamenti e gli istituti di governo in Europa e negli Stati Uniti d’America in età moderna e contemporanea. Contenuti del Corso Il corso si propone di far conoscere, in relazione all’evolversi delle istituzioni politiche: l’Europa medioevale dalla fine dell’Impero romano d’Occidente al XV secolo; la nascita dello Stato moderno; l’assolutismo classico di antico regime; il tramonto dello Stato assoluto (le trasformazioni della monarchia inglese; l’assolutismo illuminato; la Repubblica delle Province Unite; gli Stati Uniti d’America; la rivoluzione francese; il regime napoleonico); lo Stato nazionale nell’epoca della borghesia (Gran Bretagna; Francia post-napoleonica; Germania da Napoleone a Guglielmo II; Belgio e Paesi Bassi; Svizzera); la crisi del modello liberale; l’esperienza italiana dalla svolta costituzionale alla costituzione repubblicana. Metodi didattici Lezioni frontali Modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale Testi di riferimento Testi per i non frequentanti:

- R. C. van Caenegem, Il diritto costituzionale occidentale. Un’introduzione storica. Nuova edizione italiana a cura di Federico Quaglia, Carocci, Roma 2010 (tutto il libro).

Per coloro che frequenteranno le lezioni i testi verranno concordati con il docente. Ulteriori informazioni Ulteriori informazioni sul corso, le modalità di svolgimento dell’esame, il programma e il testo consigliato verranno fornite all’inizio delle lezioni. Gli studenti non frequentanti e gli studenti con l’esame da 8 crediti o altro sono invitati a mettersi in contatto con il docente.

STORIA DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI Docente: ANDREA RAGUSA Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi La questione del lavoro nell’Italia del Novecento: sviluppo economico, inclusione sociale, cittadinanza politica

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Il corso avrà ad oggetto il tema del lavoro come questione centrale del Novecento, considerata dal punto di vista articolare della storia italiana. Si affronteranno i nodi fondamentali dello sviluppo della questione del lavoro – e ad essa connessa delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali – per riflettere sul problema della crescita della centralità del lavoro come dimensione politica, sociale e culturale, fino al suo declino verso nuove forme di organizzazione in uno scenario mondiale completamente mutato. Testi e materiali didattici di riferimento Gli studenti che potranno frequentare regolarmente il corso potranno preparare l’esame sui materiali delle lezioni e su materiali di supporto distribuiti dal docente. Gli studenti che non potranno frequentare il corso dovranno presentare i seguenti testi: G. Sapelli, Storia economica dell’Italia contemporanea, Mondadori, Milano, 1997; S. Rogari, Sindacati e imprenditori. Le relazioni industriali in Italia dal dopoguerra ad oggi, Le Monnier, Firenze, 2000; P. Causarano-L. Falossi-P. Giiovannini (a cura di), Mondi operai, culture del lavoro e identità sindacali: il Novecento italiano, Ediesse, Roma, 2008. N.B. PER TUTTI L’ESAME CONTEMPLERA’ UN PRIMO MOMENTO VOLTO ALL’ACCERTAMENTO DELLA CONOSCENZA SUFFICIENTEMENTE APPROFONDITA DELLA STORIA CONTEMPORANEA, COMPRESA TRA IL CONGRESSO DI VIENNA E LA FINE DEGLI ANNI NOVANTA. IL SUPERAMENTO DI TALE PARTE SARA’ DISCRIMINANTE AI FINI DELL’ACCESSO ALLA SECONDA FASE DELL’ESAME. E’ PERTANTO NECESSARIA LA RILETTURA APPROFONDITA DI UN MANUALE.

STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI CONTEMPORANEE Docente: ANTONIO CARDINI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire approfondite conoscenze storiche e storiografiche sulle relazioni tra stati e sulla politica internazionale dalla metà del secolo XIX ai giorni nostri. Modulo A Il sistema europeo degli stati; Il "concerto delle potenze"; La guerra di Crimea; L'Europa dopo il 1870; Colonialismo e imperialismo; L'ascesa di USA e Giappone come nuove potenze; Le origini della prima guerra mondiale; La svolta del 1917; La pace di Parigi. La Società delle Nazioni; Le riparazioni; Il Piano Dawes; i trattati di Locarno; La fine dell'Impero Ottomano; La situazione dell'Estremo Oriente; La crisi del 1929 e l'avvento del nazismo; Il Giappone e la Manciuria; Nazismo e fascismo in Europa; La guerra di Etiopia; Anschluss e Appeasement; La conferenza di Monaco; L'Asse e Il patto d'Acciaio; La seconda guerra mondiale; La guerra globale: 1941-45; Da Yalta a Potsdam; La ricostruzione; La "dottrina Truman"; Il Piano Marshall; Il Cominform; Il blocco di Berlino. Modulo B L'alleanza atlantica; La guerra di Corea; Destalinizzazione e disgelo; Il XX congresso del PCUS; Polonia e Ungheria; La crisi di Suez; La decolonizzazione. La conferenza di Bandung; L'Algeria; Il Congo; La Comunità Europea (1957-1966); Le crisi del Medio Oriente (1956-1967); La distensione; La crisi di Cuba; I trattati Salt I e Salt II; La guerra del Vietnam; La diplomazia "triangolare"; La guerra dello "Yom Kippur" e la crisi petrolifera; L'espansione sovietica dal 1974 al 1979; La morte di Mao e la svolta di Deng Xiao Ping; La presidenza Reagan e la sfida all'URSS; Gorbacev, la perestroika e la glasnost; La fine del patto di Varsavia e la riunificazione tedesca; La fine dell'URSS; Le guerre contro l'Iraq; Le crisi balcaniche; Il nuovo ordine internazionale. Testi: Modulo A

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- G. Formigoni, Storia della politica internazionale nell'età contemporanea, Bologna, il Mulino, 2006, capp. I, II, III, IV, V. - E. Di Nolfo, Dagli imperi militari agli imperi tecnologici. La politica internazionale dal XX secolo a oggi, Roma-Bari, Laterza, 2007, capp. I, II, III, IV. Modulo B E. Di Nolfo, Dagli imperi militari agli imperi tecnologici. La politica internazionale dal XX secolo a oggi, Roma-Bari, Laterza, 2007, capp. V, VI, VII.

STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI II Docente: ANDREA FRANCIONI Numero ore: 40 (+ 20 ore esercitazioni) Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/06 Obiettivi formativi: fornire strumenti per l'analisi dell'evoluzione del quadro internazionale in Asia orientale nell'età contemporanea. Prerequisiti: è consigliata una conoscenza di base della storia internazionale contemporanea. Contenuti del corso Cina e Stati Uniti: dall'alleanza di guerra alla "mutua dipendenza assicurata". Il corso intende offrire un quadro dell’evoluzione dei rapporti cino-americani dallo scoppio della guerra in Asia nel 1937 fino agli anni più recenti. L’analisi dell’andamento della relazione bilaterale Washington-Pechino permette di capire come storicamente si è strutturato uno degli assi portanti del sistema internazionale attuale, oltre ad offrire una chiave interpretativa per rileggere la storia delle relazioni internazionali di quel fondamentale quadrante strategico costituito dalla regione Asia-Pacifico. Saranno argomento di lezione: l’aggressione giapponese e la nascita dell’alleanza cino-americana; la Cina nazionalista nel grand design rooseveltiano; il fallimento della missione Marshall: gli Stati Uniti di fronte alla guerra civile; la vittoria comunista e “la perdita della Cina”; il confronto militare cino-americano in Corea; Washington stringe l’assedio: embargo e alleanze; Taiwan al centro della crisi; la coesistenza pacifica: Pechino fra Mosca e Washington; Cina e Stati Uniti in Vietnam; Nixon, Kissinger, Mao e Zhou: il riavvicinamento cino-americano; la normalizzazione diplomatica: la “one China policy”; la politica della nuova “Porta aperta” nella Cina delle riforme; l’ombra dei diritti umani e di Taiwan sulla cooperazione cino-americana; la crisi di Tiananmen; l’oscillazione dei rapporti fra Pechino e Washington durante gli anni ’90; Clinton, Jiang e il “partenariato strategico costruttivo”; l’era Bush e il ritorno della “minaccia cinese”; gli anni della nuova Mad (mutually assured dependence). Metodi didattici: lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento: esame orale Testi di riferimento Gli studenti che frequenteranno con regolarità il corso potranno preparare l'esame sugli appunti personali e sui materiali di studio forniti dal docente durante le lezioni. La bibliografia di riferimento per gli studenti non frequentanti è la seguente:

- Giorgio Borsa, Dieci anni che cambiarono il mondo, 1941-1951. Storia politica e diplomatica della guerra nel Pacifico, Corbaccio, Milano 1995, pp. 13-57, 133-207;

- Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. Dal 1918 ai giorni nostri, Laterza, Roma-Bari 2008, pp. 746-774, 1135-1145, 1173-1195, 1293-1298;

- Henry Kissinger, L’arte della diplomazia, Sperling & Kupfer, Milano 2004, pp. 547-569; - Pietro P. Masina, Pechino, Taipei e Washington: la “questione di Taiwan” tra contrasto politico e

integrazione economica, in “Studi storici”, n. 4, 1998, pp. 1159-1184; - Paola Olla Brundu, Ottobre 1971, la Cina comunista nel Consiglio di sicurezza, Taiwan espulsa dalle

Nazioni Unite: analisi di una sconfitta americana, in “Le Carte e la Storia”, n. 2, 2006, pp. 194-222; - Giancarlo Giordano, Ronald Reagan e la Cina: vecchi timori e nuovi rapporti (1982-1989), in “Affari

sociali internazionali”, n. 1, 2000, pp. 11-22; - Maria Weber, L’ascesa internazionale della Cina, in “La Comunità internazionale”, n. 1, 2006, pp. 43-

63 (scaricabile dall’Internet: http://www.sioi.org/Sioi/weber.pdf). I capitoli dei libri e gli articoli indicati sono reperibili presso la Biblioteca del Circolo giuridico; i due capitoli del libro di Giorgio Borsa sono disponibili in fotocopia presso l’ufficio periodici della stessa biblioteca.

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STORIA DELLO SVILUPPO Docente: ANTONIO CARDINI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire un'approfondita analisi storiografica dei temi legati allo sviluppo economico. Saranno trattate le tematiche relative ai modelli di crescita dei paesi europei ed extraeuropei ed alla questione del sottosviluppo. Particolare attenzione verrà dedicata alle crisi del Medio Oriente. Modulo A Sviluppo e sottosviluppo; Europa, Cina e Islam; L'orologio e il vascello armato; L'officina del mondo; Il Gap continentale; Modelli di sviluppo: il Belgio; Le banche e l'età del capitale. La Francia; L'età del libero-scambio e il controllo coloniale; Le banche miste e l'industrializzazione tedesca; Il ciclo 1873-1896; Imperialismo economico e colonialismo; Il sistema monetaria aureo; Il ciclo espansivo 1896-1914 e la prima globalizzazione; Il problema storico dell'arretratezza economica; Russia, Austria, Scandinavia, Paesi Bassi; Giappone; Stati Uniti; L'unificazione economica italiana; Il decollo industriale e il dualismo; Economia mondiale e grande guerra: l'intervento statale; Il grande sviluppo del 1922-1929; La grande contrazione del 1929-34; Le politiche economiche del fascismo; Il New Deal; L'economia pianificata; La seconda guerra mondiale e lo sviluppo; GATT e Bretton Woods; Piano Marshall e ripresa; L'età dei miracoli economici; La grande espansione 1948-1973; Il miracolo economico italiano. Modulo B La crisi petrolifera del 1973; La decolonizzazione; Le economie emergenti: L'Asia; Cina e India; Brasile e Russia; Africa. America Latina; Il concetto di Medio-oriente nello sviluppo internazionale; L'impero ottomano e il controllo coloniale nel XIX secolo; La rivolta mahdista in Sudan; le rivolte anticoloniali; Gli accordi Sykes-Picot; La dichiarazione Balfour; Il crollo dell'Impero ottomano e i trattati internazionali; I movimenti nazionalistici; Il Califfato e i Fratelli mussulmani; il neo-tradizionalismo; Il mandato britannico sulla Palestina; La nascita di Israele; la prima guerra arabo-israeliana (1948-49); Israele e i palestinesi; L'Egitto di Nasser; L'Iran di Mossadeq; il problema del petrolio; La crisi di Suez; il Medio-Oriente tra Usa e Urss; Le rivoluzioni arabe; Al Fatah e la rinascita palestinese; La guerra dei sei giorni; La guerra dello Yom Kippur; Kissinger e la via diplomatica; la crisi petrolifera; Sadat e Begin; Camp David; La rivoluzione iraniana; La guerra Iran-Iraq. L'Afghanistan; L'Intifada; i nuovi stati arabi e mediorientali; La guerra del Golfo; la II crisi petrolifera; La rinascita islamica. Testi: Modulo A: - R. Cameron, Storia economica del mondo, vol. II, Dal XVIII secolo ai giorni nostri, Bologna, Il Mulino, 2005. Modulo B: - M. Emiliani, Medio Oriente. Una storia dal 1918 al 1991, Roma-Bari, Laterza, 2011, esclusi i capp. 5, 8, 10 e 11 (che sono solo da leggere). I capp. 1, 2, 3, 4, 6, 7, 9 sono invece da studiare.

STORICA ECONOMICA Docente: ANTONIO CARDINI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Corso mutuato da STORIA DELLO SVILUPPO

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STORIA ECONOMICA E SOCIALE DELL'ETÀ MODERNA

Docente: Numero ore: 40 Periodo: Primo semestre Crediti: 6 Settori: SECS-P/12 Il programma sarà comunicato dal docente ad inizio corso

STORIA GLOBALE DELL'ETÀ CONTEMPORANEA Docente: SIMONE NERI SERNERI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Contenuti Il corso affronta la storia della seconda metà del Novecento, con particolare attenzione alle tematiche della modernizzazione ‘matura' e alle implicazioni sociali dei fenomeni di globalizzazione nel contesto planetario. Alla considerazione di alcuni temi su scala globale si accompagna l'analisi comparativa delle dinamiche e delle politiche di sviluppo socio-economico e politico-culturale realizzatesi nelle principali aree del pianeta. Obiettivi Conoscenza avanzata dei principali processi di sviluppo socioeconomico e politico-culturale della storia mondiale della seconda metà del XX secolo. Capacità di approccio critico alla letteratura storica; capacità di discussione e comparazione di differenti proposte interpretative; capacità di elaborazione scritta e orale con partecipazione ad attività seminariali; capacità di redigere un programma di ricerca semplice. Prerequisiti Conoscenze fondamentali dei principali eventi e trasformazioni politiche e sociali della storia europea e mondiale a partire dalla seconda metà del Settecento, come da insegnamento di Storia contemporanea della laurea triennale. Metodi Didattici Lezioni frontali, attività seminariali, relazioni individuali Verifica dell'apprendimento e testi di studio Redazione di una tesina concordata con il docente ed esame finale orale sugli appunti dalle lezioni e il seguente volume: S. Guarracino, Storia degli ultimi settant'anni. Dalla guerra mondiale al conflitto globale (Bruno Mondadori). Gli studenti lavoratori impossibilitati a frequentare assiduamente il corso (almeno due terzi delle ore di lezione) devono possedere una conoscenza manualistica della storia della seconda metà del Novecento e preparare la prova d'esame con lo studio individuale sia del testo al punto 1 che di una opzione del punto 2: 1. G. Gozzini, Un'idea di giustizia. Globalizzazione e ineguaglianze dalla rivoluzione industriale a oggi (Bollati Boringhieri). 2. Una delle seguenti opzioni: 2.1. i tre volumi: J. Osterhammel, N.P. Petersson, Storia della globalizzazione (Il Mulino); P. Collier, D. Dollar, Globalizzazione, crescita economica e povertà. Rapporto della Banca Mondiale (Il Mulino); G. Gozzini, Le migrazioni di ieri e di oggi. Una storia comparata (Bruno Mondadori). 2.2. A. Rouquié, L’America latina. Introduzione all’estremo Occidente (Bruno Mondadori) oppure M. Carmagnani, L’altro occidente. L’America latina dall’invasione europea al nuovo millennio (Einaudi). 2.3. I.M. Lapidus, Storia delle società islamiche. III. I popoli musulmani, secoli XIX-XX (Einaudi) oppure R. Schulze, Il mondo islamico nel XX secolo (Feltrinelli). 2.4. M. Torri, Storia dell’India (Laterza) [i capp. X-XVII e la Conclusione] oppure i tre volumi seguenti: D. Rothermund, Storia dell’India (Il Mulino); D. Amirante, India (Il Mulino); J. Boillot, L’economia dell’India (Il Mulino).

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Altre Informazioni Gli studenti che intendo frequentare devono registrarsi presso il docente entro la prima settimana di lezione. In quell'occasione, saranno fornite ulteriori informazioni sui contenuti e le modalità di svolgimento del corso. Il corso richiede una frequenza regolare delle lezioni.

STORIA SOCIALE Docente: GIANNI SILEI Numero ore: 60 Periodo: Primo semestre Crediti: 9 Settori: M-STO/04 Obiettivi formativi Il corso si propone di approfondire con un approccio storiografico alcune delle dinamiche sociali, politiche ed economiche del Novecento da una prospettiva globale, dedicando particolare attenzione al contesto italiano ed europeo. Obiettivi del modulo A sono quelli di fornire gli strumenti per una conoscenze delle principali vicende storiche dallo scoppio della prima guerra mondiale fino ai nuovi scenari interni ed internazionali scaturiti dalla fine del mondo bipolare. Tra gli obiettivi del modulo B ci sono quelli di proporre alcune chiavi di lettura in chiave storiografica delle trasformazioni sociali intervenute nell’arco del Novecento, con particolare riferimento ai temi della sicurezza e dell’insicurezza sociale nei paesi occidentali e in Italia ricercandone le origini e descrivendone le principali dinamiche evolutive. Contenuti del corso Il corso si propone di approfondire con un approccio storiografico alcune delle dinamiche sociali, politiche ed economiche del Novecento da una prospettiva globale, dedicando particolare attenzione al contesto italiano ed europeo. Ad una parte di carattere generale, dedicata all’analisi degli eventi storici del Novecento dalla prima guerra mondiale fino al recenti dinamiche del mondo globalizzato, se ne affianca una di carattere monografico incentrata sulle società occidentali del secondo dopoguerra dalla ricostruzione dell’immediato dopoguerra alla affluent society e dalla crisi degli anni Settanta fino alla società del “rischio” e dell’“incertezza”, con particolare attenzione ai temi della sicurezza e dell’insicurezza sociale e delle paure sociali. Il modulo A affronta le principali vicende storiche dallo scoppio della prima guerra mondiale fino ai nuovi scenari interni ed internazionali scaturiti dalla fine del mondo bipolare e punterà a fornire un panorama di carattere generale sulle più rilevanti dinamiche economiche, politiche e sociali del Novecento, fino ai primi anni del XXI secolo. Il modulo B si propone di affrontare i tratti caratteristici delle società occidentali del secondo dopoguerra e in particolare di quella italiana privilegiando i temi della sicurezza sociale e delle politiche di welfare, l’emergere della società del benessere, la questione della mobilità sociale nelle società avanzate, fino a delineare, attraverso la crisi degli anni Settanta e Ottanta, le principali caratteristiche e problematiche della società postindustriale. Agli studenti frequentanti sarà distribuito materiale di supporto e di approfondimento (lucidi, documenti, materiale audiovisivo). Sarà inoltre a disposizione un servizio di podcasting che permetterà di scaricare le registrazioni delle lezioni. Modalità di verifica dell'apprendimento prove scritte intermedie di verifica - esame orale Testi di riferimento Studenti frequentanti: G. Sabbatucci, V. Vidotto, Storia contemporanea. II. Il Novecento, Roma-Bari (ultima edizione) F. Conti, G. Silei, Breve storia dello Stato sociale. Nuova edizione, Roma, Carocci 2013 Studenti non frequentanti: G. Sabbatucci, V. Vidotto, Storia contemporanea. II. Il Novecento, Roma-Bari (ultima edizione) F. Conti, G. Silei, Breve storia dello Stato sociale. Nuova edizione, Roma, Carocci 2013 William Beveridge, Alle origini del welfare state. Il Rapporto su Assicurazioni sociali e servizi

assistenziali. Saggi di U. Ascoli, D. Benassi, E. Mingione, Milano, F. Angeli 2010.

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SVILUPPO E GLOBALIZZAZIONE

Docente: LORENZO NASI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: SPS/07

Obiettivi Formativi

Obiettivo generale del corso è quello di fornire gli strumenti per contribuire a migliorare la conoscenza e la consapevolezza in merito alle trasformazioni della società. Un primo obiettivo specifico è contribuire a fornire i concetti essenziali per comprendere i processi di Globalizzazione, come coglierne la reale complessità e in che modo misurarsi con le sue nuove sfide. Un secondo obiettivi specifico è rinforzare le conoscenze e le competenze di analisi in merito al rapporto tra i processi di Globalizzazione e le dinamiche di Sviluppo.

Contenuto del Corso

Il concetto di Globalizzazione rappresenta oggi una chiave interpretativa decisiva per descrivere i mutamenti sociali in corso a livello mondiale. Verranno analizzati quindi gli elementi che caratterizzano la società planetaria e le trasformazioni negli stili di vita e nelle relazioni interpersonali, nonché i vari approcci critici ai processi di Globalizzazione. Le lezioni cercheranno inoltre, con l’ausilio di analisi di casi concreti, di chiarire se, in quale misura e a quali condizioni la Globalizzazione rappresenta e può rappresentare un’opportunità di sviluppo per i paesi del Sud del Mondo. Muovendo da un’ampia rassegna dei principali approcci teorici, il modulo si propone di offrire gli elementi basilari per comprendere il fenomeno della Globalizzazione, cogliendone i peculiari aspetti morfologici e le principali dinamiche (politiche, sociali e culturali) con attenzione alle trasformazioni sulla vita quotidiana e alle prospettive della società planetaria; tra quanto avviene a livello dei grandi apparati e fenomeni internazionali e quanto si verifica invece a livello delle unità di vita locali, dei sistemi di auto-organizzazione delle microcomunità, nazionali e non. Il corso si propone di approfondire poi il tema del rapporto tra le dinamiche della Globalizzazione e le politiche di Sviluppo. Alla luce delle crescenti disuguaglianze e delle situazioni di povertà che i processi di Globalizzazione hanno innescato e incrementato in questi ultimi decenni, particolare attenzione sarà rivolta agli aspetti caratterizzanti il ruolo e l’apporto della società civile e dei governi locali, al fine di migliorare la comprensione degli impegni e delle azioni necessarie a livello globale per ridurre la povertà. Metodi didattici Lezioni Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale Testi di riferimento Per sostenere l'esame è necessario studiare tutti i seguenti testi di riferimento: 1. Zolo D., Globalizzazione. Una mappa dei problemi, Roma-Bari, Laterza, 2005. 2. Zupi M., Disuguaglianze in via di sviluppo, Carocci Editore, Roma 2013

TUTELA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI UMANI Docente: ALESSANDRA VIVIANI Numero ore: 40 Periodo: Secondo semestre Crediti: 6 Settori: IUS/13 Obiettivi formativi Il corso ha come obiettivo quello di fornire agli studenti una conoscenza di base delle norme e dei sistemi giuridici che, sul piano del diritto internazionale, disciplinano la materia dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Prerequisiti La conoscenza di base del diritto internazionale pubblico è necessaria

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Contenuti del corso Nella prima parte del corso, dopo una breve introduzione storica sullo sviluppo del diritto internazionale dei diritti umani, verranno descritti i sistemi normativi che nel quadro delle Nazioni Unite garantiscono la tutela dei diritti fondamentali. In particolare verranno analizzate sia le convenzioni a carattere generale (la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ed i Patti delle NU del 1966), che quelle che riguardano diritti umani specifici. La seconda parte del corso verranno esaminati in breve i sistemi regionali di tutela dei diritti umani sia a livello europeo che per quanto riguarda America e Africa. Metodi didattici In corso si svolge secondo il metodo didattico di lezioni frontali. nella parte finale del corso saranno svolte esercitazioni sull'analisi della prassi degli organi internazionali per la tutela dei diritti umani. Modalità di verifica dell'apprendimento Esame finale orale. Gli studenti frequentanti saranno valutati anche in base al saggio che scriveranno alla fine del corso Testi di riferimento Zanghì, La protezione internazionale dei diritti umani, Torino, 2006. In alternativa: Krause-Scheinin, International Protection of Human Rights: A Textbook, Turku, 2009.