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D IOCESI DI O RVIETO -T ODI Ufficio Liturgico Diocesano CELEBRARE LA QUARESIMA E LA SETTIMANA SANTA ANNO 2018

DIOCESI DI ORVIETO-TODI Ufficio Liturgico Diocesano · appropriati negli altri tempi liturgici), facendo attenzione che per materia, foggia e decoro sia veramente adatto. ~ È uso

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D IOCESI DI ORVIETO-TODI

Ufficio Liturgico Diocesano

CELEBRARE LA QUARESIMA

E LA SETTIMANA SANTA

ANNO 2018

A cura dell’Ufficio Liturgico della Diocesi di Orvieto-Todi.

Stampato in proprio nel mese di febbraio 2018con l’approvazione del Vescovo Diocesano.

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Anche quest’anno proponiamo alle parrocchie dellanostra Diocesi di Orvieto-Todi questo piccolo sussidio consuggerimenti per la celebrazione del Triduo Pasquale e deisuoi tempi di preparazione (la Quaresima e la SettimanaSanta).

Ribadiamo alcune delle indicazioni già date neglianni precedenti, soprattutto per il fatto che la liturgia,permeata di imprescindibile ritualità, non è tanto un ripetersidi azioni e parole fine a sé stesso, ma un approfondire ilmistero di Cristo nell’azione liturgica. Dover inventaresempre qualcosa di nuovo ingenera spesso la distrazione e,in molti casi, fa correre il rischio di cadere nella banalità del“rinnovare solo per il gusto di rinnovare”.

Si faccia molta attenzione alla cura degli spazi sacri eal decoro della cose sacre, non attraverso l’ostentazione o laridondanza, ma attraverso la semplicità che dona solennitàe misura a tutte le cose. A volte si contrappongono i terminisolennità e semplicità, considerando l’uno il contrariodell’altro, mentre, in senso liturgico, il contrario di solennità èampollosità e il contrario di semplicità è ridicolezza. Siricerchi, quindi, quella nobile semplicità che dona splendoredi bellezza alle azioni della Chiesa, affinché la liturgia sia,per ogni battezzato, “vera glorificazione del Nome nascosto,adorabile e santo e dalle nostre mani si elevi la supplica delmondo intero” (dalla liturgia bizantina).

Le proposte per l’atto penitenziale e per la preghierafinale al SS. Crocifisso e alla B. V. Maria Addoloratatraggono spunto dalla liturgia bizantina e dagli scritti dispiritualità della Chiesa d’Oriente.

Orvieto, 2 febbraio 2018don Alessandro

don Lorenzodon Danilo

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Quaresima

Preparazione delle chiese

~ Le aule liturgiche si preparino in modo tale chenell’entrare in esse si abbia immediatamente lasensazione che si sta vivendo un tempodiverso: non si utilizzino fiori, né piante peradornare l’altare. La stessa sobrietà si usianche durante la celebrazione delle esequie:invadere i presbiteri con fiori non è maiopportuno, tanto più durante la Quaresima.

~ Non è particolarmente significativo l’uso dicoprire l’altare con tovaglie che hanno bordi ogalloni del colore liturgico (la tovaglia non è unparamento), poiché l’altare è sempre segno diCristo immolato e risorto: è luogo del sacrificio,ma anche sepolcro pasquale aperto (anche inQuaresima) che rimanda sempre allarisurrezione.

~ Laddove esistano o se ne vogliano confezionaredi nuovi, per ornare l’altare, si potrebbe usare ilpaliotto violaceo in Quaresima (e dei coloriappropriati negli altri tempi liturgici), facendoattenzione che per materia, foggia e decoro siaveramente adatto.

~ È uso abbastanza diffuso quello di ricoprirel’ambone con dei drappi dei colori liturgici; se siusa il paliotto, sia della stessa foggia. Miglioridi drappi con immagini sacre o scritte, sonoquelli composti di sola stoffa.

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~ Si dia particolare risalto al crocifisso, magarimettendo in venerazione (se abitualmente nonè presente) un’immagine del Cristo crocifissopiù grande della solita, dotata di un certoverismo che inviti alla preghiera e alladevozione.

~ Presso il crocifisso o in un altro luogo adattopotrebbe essere collocata, fin dall’inizio dellaQuaresima, l’immagine della MadonnaAddolorata (facendo la debita attenzione alleproporzioni e alla coerenza di stile tra le dueimmagini). Davanti all’immaginedell’Addolorata, verso la quale ci si puòrivolgere alla fine di ogni liturgia per il canto dialcune strofe dello Stabat Mater o di qualchealtro canto adatto, si può far ardere unalampada o un cero, segno della fede sempreardente di Maria presso la croce del Figlio.

La benedizione delle famiglie

~ La benedizione delle famiglie è una grandeopportunità pastorale. Per l’ingente numero difamiglie da visitare, nulla vieta che essa possaessere anticipata rispetto al tempo diQuaresima o in parte posticipata durante ilTempo di Pasqua. Ogni parroco si regoli comemeglio crede.

~ È opportuno che il parroco visiti le famiglieindossando la talare, la cotta (e nel rispettodelle consuetudini, il camice o un altro abitoconsono che lo renda riconoscibile) e la stola

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bianca: la visita alle famiglie è legatasoprattutto al sacramentale della benedizioneche, di per sé, è incluso in una Liturgia dellaParola. I paramenti sono anche un segno difesta e danno a questo momento un tonopeculiare rispetto ad altri incontri informali.

~ I diaconi che compiono la benedizione dellefamiglie indossino il camice e la stola.

~ Si utilizzino tutti i mezzi possibile per informareper tempo le famiglie della benedizione(volantini, giornalino parrocchiale, bacheca,sito internet della parrocchia, gruppi whatsapp,liste broadcast ecc.).

~ È tradizione consolidata che, durante la visita ebenedizione delle famiglie, il parroco lasci unpiccolo sussidio o un’immagine sacra; si abbiacura di diffondere in questo periodo anche gliopuscoli con le iniziative diocesane oparrocchiali più importanti che si svolgerannonei mesi seguenti.

~ In vista della Visita Pastorale del Vescovo cheinizierà il prossimo 8 settembre, è opportunorinnovare lo Status animarum della parrocchia,soprattutto con un elenco preciso di tutte lefamiglie che desiderano ricevere la benedizione.Tale elenco è assai utile soprattuttonell’avvicendamento dei parroci.

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Mercoledì delle Ceneri

~ La celebrazione dell’inizio della Quaresimaabbia la sua importanza: è buona cosa che inogni unità pastorale ci sia almeno unacelebrazione intorno alle ore 21.00 per favorirela partecipazione della comunità, soprattutto dichi lavora. L’imposizione delle ceneri puòavvenire sia durante la S. Messa che durante laLiturgia della Parola.

~ Senza nulla aggiungere o togliere a quantoprevisto dalla liturgia, si suggerisce, almomento dell’imposizione delle ceneri, cheognuno riceva un bigliettino con un impegnoda prendere in Quaresima. A questo proposito,si possono preparare un numero adeguato dicartoncini con scritto (“In questa Quaresima miimpegno a …”); se ne preparino di diversi tipi:“dare una mano nella Caritas”, “visitare unmalato”, “fare compagnia a una persona sola”,“prendermi a cuore una situazione diindigenza”, “pregare per una situazionedifficile”, “riconciliarmi con qualcuno” ecc.; sipossono suggerire anche propositi di caratterespirituale: “leggere il Vangelo tutti i giorni”,“fare una buona Confessione”, “parteciparealmeno una volta alla settimana alla S. Messaferiale”, “pregare il Rosario”, “partecipare opregare con la via Crucis ogni venerdì” ecc.;appena il fedele ha ricevuto le ceneri dalministro, un ministrante o un laico,prenderanno un cartoncino a caso e glieloconsegneranno. Durante l’omelia si abbia cura

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di spiegare il senso di questo impegno che, sericevuto con fede, è segno di ciò che il Signorepuò suggerire per la nostra conversione.

Uso delle Preghiere Eucaristiche

~ I prefazi del Tempo di Quaresima impongono diper sé l’uso delle Preghiere Eucaristiche I, II eIII, tuttavia nei giorni feriali, dato il lorocarattere, si possono utilizzare anche lePreghiere Eucaristiche della Riconciliazione I eII, senza mai disgiungerle dal loro prefazio.

Scambio di pace

~ Nei Riti di Comunione della S. Messa si ricorda,come indicato nel Messale Romano, che ilsegno della pace “può” essere fatto oppure no aseconda che il presidente lo ritenga opportunoo le circostanze suggeriscano diversamente. InQuaresima si potrebbe fare un uso più limitatodi questo segno, sia durante le S. Messe ferialiche festive, almeno a partire dalla V Domenicadetta “di Passione”. Il segno della pace, checomunque deve essere compiuto con sobrietà,non solo è simbolo del Risorto che dona la suapace il giorno di Pasqua, ma, nella percezionecomune, è un segno di festa. La Quaresima,tempo in cui viene “tolto” lo Sposo, privandocidel gesto della comunione fraterna ci vienericordato che il peccato toglie la pace tra noi eDio e tra noi e i fratelli, pace che potrà essere

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pienamente significata nella Veglia Pasqualecon il recuperare la verità del gestonell’avvenuta conversione dei cuori e delleazioni. Inoltre, dopo il saluto “La pace sia convoi” e la risposta dell’assemblea “e con il tuospirito” (che non vanno mai tralasciati),l’omissione del gesto di pace creerebbe quella“sospensione” emotiva che ricorderebbe a tuttila peculiarità del tempo liturgico che si stavivendo, ricorderebbe che tutti siamo in uncammino di conversione e darebbe maggiorrisalto all’acclamazione “Agnello di Dio” cheandrebbe sempre opportunamente cantata. Sesi fa questa scelta, se ne faccia una opportunaspiegazione durante l’omelia del Mercoledì delleCeneri o della Prima Domenica di Quaresima.

Venerdì di Quaresima

~ Si dia un senso alla pratica dell’astinenza e deldigiuno, evitando il formalismo e sottolineandoil valore pedagogico di questa tradizione:l’astinenza dalla carne, ma anche dalledistrazioni (televisione, internet, cellulare) e daivizi (fumo, alcolici, dolci) ci ricorda che stiamovivendo un tempo diverso, mentre il digiuno siastrettamente legato alla condivisione dei beni,portando magari alla Caritas i generi alimentariche si sarebbero comunque consumati.

~ La devozione della Via Crucis potrebbe essereriscoperta per coinvolgere, durante i venerdì diQuaresima, i centri più piccoli delle singole

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unità pastorali, magari proprio nei luoghi in cuinon si celebra il Triduo Pasquale e inconcomitanza dei giorni in cui i parroci visitanole famiglie per l’annuale benedizione.

Domeniche di Quaresima

~ Le Domeniche di Quaresima, di per sé nonsono incluse nel computo dei giornipenitenziali, tuttavia sono inserite in un tempopenitenziale. Si evitino sia i segni dellapenitenza che quelli della solennità; per questonon sarebbe opportuno:

ripetere nella prima Domenica diQuaresima il segno delle Ceneri,

usare l’incenso durante le celebrazionidomenicali,

benedire l’acqua lustrale, né farel’aspersione,

celebrare i Battesimi,

proclamare il Vangelo nella formadialogata (come la Domenica delle Palmeo il Venerdì Santo),

usare la professione di fede nella formabattesimale, ma preferire l’uso delSimbolo degli Apostoli.

~ Si dia particolare rilievo all’atto penitenziale,soprattutto con il canto del Kyrie (ma nonquello della Missa de Angelis) ad ogni richiestadi perdono. A tale proposito si veda l’appendicecon le proposte per l’atto penitenziale. Chipreside, al momento dell’atto penitenziale,

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potrebbe porsi davanti al crocifisso e cantare odire le invocazioni rivolgendo se stesso efacendo tutti rivolgere verso l’immagine diCristo.

~ All’anamnesi si può opportunamente usare pertutta la Quaresima, cantandola, l’acclamazione:“Tu ci hai redenti con la tua croce erisurrezione, salvaci, o Salvatore del mondo”.

~ Il 25 febbraio, II Domenica di Quaresima, sisuggerisce di distribuire dei sacchetti con isemi per le piante che tradizionalmenteadornano l’altare della reposizione il GiovedìSanto; lo si faccia soprattutto coinvolgendo ibambini e i ragazzi del catechismo, di modo chela preparazione alla Pasqua abbia anche unasua dimensione familiare. Ogni sacchettopotrebbe essere corredato di un cartoncino conuna preghiera in preparazione alla Pasqua darecitare ogni giorno in famiglia.

~ L’11 marzo, IV Domenica di QuaresimaLaetare, il colore liturgico è il rosaceo.

Settimana di Passione

~ Il 18 marzo, V Domenica di Quaresima, dettaanche “Domenica di Passione”, è caratterizzatadal segno della velazione delle croci. È un usoconsentito ed è ricco di suggestioni, ancheperché compiere questo gesto il solo VenerdìSanto limita il pieno significato del segnostesso. Con la V Domenica di Quaresima sientra nel Tempo di Passione: una specie di

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tempo liturgico all’interno di un tempo liturgicopiù ampio (anticamente il venerdì dellaSettimana di Passione si faceva memoria dellaB. V. Maria Addolorata). La croce non deveessere rimossa, ma può essere velata con undrappo di colore sobrio: l’impatto emotivo,soprattutto in chiese in cui la croce haproporzioni vicine al naturale, è molto forte: lavelazione (la rimozione avviene dopo la Messain Coena Domini) sottolinea efficacemente ilsenso di smarrimento e, allo stesso tempo,nascondendo la croce, se ne esalta la presenza;è Cristo che si annienta fino alla morte. Saràpoi “rivelata” (svelata) il Venerdì Santo.

Domenica delle Palme

~ La celebrazione stazionale dellacommemorazione dell’ingresso del Signore inGerusalemme si celebri, per quanto è possibile,facendo in modo che si possa compiere unavera e propria processione fino alla chiesaparrocchiale.

~ Oltre i tradizionali rami d’ulivo, dove èpossibile, si utilizzino anche veri rami di palmache danno solennità e creano il senso dellafesta.

~ La croce processionale può essere ornata conrami d’ulivo.

~ La proclamazione del Passio si faccia semprecon i tre lettori previsti. A questo proposito,laddove lo spazio lo consente, si sistemino

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all’occorrenza davanti all’altare tre leggiidecorosi di uguale dimensione e fattura,ognuno con il suo microfono (il passaggio dimicrofoni durante la proclamazione del Passioè azione assai ridicola). Lo stesso si faccia ilVenerdì Santo. Al centro prende posto colui cheproclama le parole del Signore, ai lati i duelettori che interagiscono come cronista e comevoce dialogante. Si abbia molta cura che tuttoavvenga con puntualità e decoro, soprattutto sicurino coloro che dovranno proclamare laParola: si faccia attenzione all’espressività,senza cadere in una proclamazione artefatta oteatrale. Almeno per le parti dei dialoghi, siaffidi il servizio a una voce maschile. Neidialoghi in cui interviene la Folla, si eviticonfusione e, se non è tutto ben organizzato, lisi affidi al lettore dei dialoghi. Se i lettori delPassio sono uomini indossino possibilmente ilcamice.

~ Se si deve celebrare in modo semplice, siomette la commemorazione dell’ingresso delSignore in Gerusalemme e si può proclamare ilVangelo nella forma breve, ma non in formadialogica.

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Triduo Pasquale

La celebrazione del Triduo Pasquale, di per sé, èun’unica grande celebrazione che abbraccia i tremomenti della Cena del Signore, dell’Azione Liturgicae della Veglia Pasquale. Per necessità pastorali, avolte, si è costretti a “spartire” il triduo in tre diversiluoghi. Nella nostra Diocesi, di per sé, la celebrazionedella sola Veglia Pasquale deve essere unica per ognisingola unità pastorale, tuttavia questo non risolve il“problema” liturgico dell’intero Triduo: solo “un terzo”di esso ha un carattere di unità, mentre i restanti“due terzi” possono essere reiterati a seconda dellenecessità e, a volte, a seconda delle “pretese” di alcunipiccoli centri. Cosa fare? Non si vuole in questa sedeaprire un dibattito, ma suscitare l’inizio di unariflessione comune, secondo cui, in una comunità chefa capo ad una unità pastorale, tutto il TriduoPasquale dovrebbe essere logicamente celebrato unasola volta e in un unico luogo.

Giovedì Santo

~ La lavanda dei piedi non si faccia ai bambini:non ha senso lavare i piedi a “innocenti”,quando il Signore si è chinato a lavare i piedi aipeccatori. Si scelgano persone rappresentativedi tutte le realtà che compongono la comunitàparrocchiale: adulti, giovani, famiglie, anziani,malati, stranieri. Se la tradizione suggerisce

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che siano tutti uomini in rappresentanza deidodici apostoli, tutti indossino il camice.

~ Non si confonda, usando un termine improprio,l’altare della reposizione con il “sepolcro”(termine che non esiste nella liturgia). Laprocessione della reposizione del SS.moSacramento, rimanda all’andata di Gesù alGetsemani e alla sua preghiera notturna, percui si sottolinei il gesto dell’andare con Gesù apregare il Padre nelle ore precedenti lapassione.

~ Si adorni l’altare della reposizione con le pianteche le famiglie hanno preparato, ma non lo sifaccia facendole portare durante la liturgia.

~ All’altare della reposizione non ci devono esserené immagini sacre, né croci.

~ Il SS.mo Sacramento va riposto nella pisside equindi nel tabernacolo: non deve essereassolutamente esposto nell’ostensorio, né lapisside deve rimanere in vista.

~ Si incoraggi l’adorazione notturna del SS.moSacramento che al mattino può concludersi conla preghiera comunitaria delle Lodi Mattutine.

Venerdì Santo

~ Dopo l’Azione Liturgica, il SS. Sacramento deveessere riposto senza solennità in un luogodiverso dall’altare della reposizione, anche insagrestia o in un luogo veramente adatto, masempre in un tabernacolo presso cui arda laconsueta lampada.

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~ In molti luoghi l’Azione Liturgica viene fattaseguire dalla tradizionale processione conl’immagine del Cristo morto: si evitinoconfusioni tra la prima parte liturgica e laseconda parte devozionale. Per la partedevozionale si possono adattare i contenutidelle ultime stazioni della Via Crucis (dalladeposizione in poi) e dare a questa parte un piùmarcato accento mariano.

Sabato Santo

~ La benedizione dei cibi pasquali rappresentaun segno di gioiosa preparazione alla Pasqua diResurrezione, essa rimanda alla festa che siprolunga in famiglia. Possono essere proposti,laddove è necessario, più orari in cui avviene labenedizione, ma non dare benedizioni allaspicciolata ad ogni piccolo gruppo di persone.

~ Durante l’aspersione dei cibi si può cantare ilCantico di Daniele (Dan 3,57-88.56) nellaversione biblica o secondo un adattamentomusicale oppure un canto adatto diringraziamento e di lode.

~ Al termine della benedizione può esseredistribuita una immagine sacra con unapreghiera da fare in famiglia il giorno di Pasquaall’inizio del pasto comune.

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Veglia Pasquale

~ Si ricorda che, salvo eccezioni espressamenteconcesse dall’Ordinario, nella nostra Diocesi sideve celebrare una sola Veglia Pasquale perogni unità pastorale; i Vicari Foranei nonhanno facoltà di dare permessi per casiparticolari.

~ Ciò che maggiormente si auspica è lacelebrazioni con gesti e cose che rimandino allaverità dei segni:

il cero pasquale, almeno nel luogo in cuicelebra la Veglia, sia di vera cera e lo sirinnovi ogni anno; è abbastanzaavvilente vedere dei tubi di plastica inluogo del cero (un vero cero pasqualecosta poche decine di euro);

non è opportuno, anzi è contraddittorio,che durante la Veglia si usino o sianopresenti tutti i ceri pasquali delle chieseche compongono l’unità pastorale;

anche il fuoco sia vero: salvo in caso dipioggia, non si usino surrogati come ilcotone cosparso di cera liquida o altroliquido infiammabile;

sul cero, la croce, le lettere “A” e “” e lecifre dell’anno possono essere tracciatecon un piccolo pennello e della temperarossa (delineando precedentemente itratti delle scritte): non è importante chetutto sia bello, è meglio che tutto siavero;

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al vero cero si devono inserire i grani diincenso;

se durante la Veglia si celebrano iBattesimi, si ricorda che i riti diaccoglienza e i riti prebattesimali devonoessere celebrati nelle ore o nei giorniprecedenti;

l’addobbo floreale sia segno di vita erisurrezione: se ne abbia particolarecura, abbia cioè il tono dei colori dellaprimavera: anche l’addobbo contribuiscea rendere evidente il passaggio dallamorte alla resurrezione di Cristo, percui, senza che diventi una “foresta”, lachiesa diventi il “giardino”; tutto sia fattocon gusto e senza eccedere, inparticolare si sottolineino i luoghiliturgici per eccellenza: l’altare, la croce,l’ambone, il tabernacolo, il cero e il fontebattesimale.

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Domenica di Pasqua

~ Nelle chiese in cui si è celebrata la VegliaPasquale, non si ripetano segni della Vegliastessa.

~ Nelle chiese in cui non si celebra la VegliaPasquale

può essere utilizzato un qualsiasi ceropasquale (anche se è abbastanzacontraddittorio usare un qualsiasi cerotirato fuori all’occorrenza, vedansi leproposte per la Veglia Pasquale);

il giorno di Pasqua si può benedirel’acqua lustrale e fare l’aspersione inluogo dell’atto penitenziale, utilizzandola formula per il Tempo di Pasqua (nonquella della Veglia).

~ Si preferisca l’uso della formula di fedebattesimale, ma senza le rinunce.

~ Si eviti l’incetta di acqua lustrale per benedirein casa cose e cibi nel giorno di Pasqua,piuttosto, si rimanda alla preghiera che puòessere distribuita dopo la benedizione pasqualedei cibi il Sabato Santo.

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Proposte per l’Atto penitenziale in Tempo di Quaresima

Il presidente, dopo aver rivolto l’invito all’attopenitenziale, omettendo altre formule (“Pietà di me,o Dio” o “Confesso a Dio onnipotente”) dalla sede sirivolge verso l’immagine del SS. Crocifisso o siporta davanti ad essa e, dopo un tempo noneccessivamente breve di preghiera silenziosa, cantao dice le invocazioni corrispondenti alla Domenicache si sta celebrando. Non si ometta di cantare ilKyrie (ma non quello “de angelis”).

18 febbraio - I Domenica di Quaresima

~ O Signore, nella tua bontà tutto hai creatomediante il tuo verbo e il tuo Spirito. OOnnipotente, ci hai plasmato e ci hai dato lavita per glorificare il tuo santo nome. Kyrie,eleison.

~ O Cristo, cancella la moltitudine dei nostripeccati con l’abbondanza della tua misericordiae donaci uno spirito di conversione perchésempre glorifichiamo la tua bontàincomparabile. Christe, eleison.

~ O Signore, rendi salde le nostre anime sullaroccia dei tuoi comandamenti. Abbatti ilMaligno che vuol farci cadere. Salvaci, tu chesei buono e pieno di misericordia. Kyrie,eleison.

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25 febbraio - II Domenica di Quaresima

~ Signore Gesù, splendore della gloria del Padre,salvaci per il tuo nome e abbi pietà di noi.Kyrie, eleison.

~ Signore Gesù, abisso di grazia e dimisericordia, scendi nel profondo della nostramiseria e abbi pietà di noi. Christe, eleison.

~ Signore Gesù, sovrano di ogni cosa venutonella carne, glorificaci con te e abbi pietà di noi.Kyrie, eleison.

4 marzo - III Domenica di Quaresima

~ Tu, o Signore, ci hai creato e ti sei rivelato anoi: rendi immacolati le nostre anime e i nostricorpi nella santa purezza dello stato originale.Kyrie, eleison.

~ Tu, o Cristo, conosci i segreti dei cuori e noi ticonfessiamo l’empietà delle nostre colpe:liberaci con il Santo Spirito dalla legge delpeccato e della morte. Christe, eleison.

~ Tu, o Signore, hai sconfitto il peccato ed oraregna il perdono: fa scorrere su di noi la tuagrazia, poiché a te appartengono la redenzionee la vita. Kyrie, eleison.

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11 marzo - IV Domenica di Quaresima

~ Distogli lo sguardo dai nostri peccati, oSignore, cancella tutte le nostre iniquità e creain noi un cuore puro. Kyrie, eleison.

~ Non privarci, o Cristo, del tuo Santo Spirito,ascoltaci poiché il tuo regno è un regno eterno.Christe, eleison.

~ Dal profondo del nostro cuore, o Signore, vieniin nostro aiuto, la tua bontà venga a rialzarci.Kyrie, eleison.

18 marzo - V Domenica di Quaresima

~ O Signore, concedici nella nostra angoscia lagrazia di contemplare il tuo volto, perché per icuori scoraggiati tu sei luce nelle tenebre.Kyrie, eleison.

~ O Cristo, non contare il numero delle nostrecolpe, non privarci del soffio del tuo SantoSpirito e non cancellare in noi il sigillo della tuaimmagine. Christe, eleison.

~ O Signore, non sciogliere il legame che ciunisce a te, chinati su di noi e non farcidimenticare tutti i tuoi benefici. Kyrie, eleison.

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Davanti al SS. Crocifisso e all’immaginedella B. V. Maria Addolorata

Terminata la celebrazione della S. Messa o della Liturgiadelle Ore (prima o dopo la benedizione e il congedo), ci sipuò rivolgere verso il SS. Crocifisso e verso l’immagine dellaB. V. Maria Addolorata con queste parole che invitano allapreghiera e introducono un eventuale canto adatto. IlPresidente si rivolge verso le sacre immagine o si portadavanti ad esse.

Mercoledì delle Ceneri e ferie dopo le Ceneri

Pres.: Gloria all’eterno Padre che ha mandato suo Figlio per noi. Adorazione al Figlio che ci ha liberati tutti con la sua crocifissione. Lode allo Spirito Santo in cui si è compiuto il mistero della nostra salvezza. Benedetto colui che ci ha vivificati con il suo amore. A lui la lode.

Tutti: Gloria al Padre …

Pres.: Vergine purissima, letizia delle Potenze celesti, sostegno degli uomini sulla terra, salva noi che a te ricorriamo, poiché la nostra speranza riposa in te.

Canto alla B. V. Maria

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Prima settimana di Quaresima

Pres.: Gloria a te, o Padre, che conosci il Figlio e tutto hai rimesso nelle sue mani. Gloria a te, o Cristo, che conosci il Padre e vuoi rivelarcelo nel fuoco del tuo Spirito. Trinità santa, gloria a te.

Tutti: Gloria al Padre …

Pres.: O Vergine Maria, tavola santa ove riposa il Pane di vita, intercedi presso tuo Figlio perché conceda la grazia della salvezza a coloro che ti riconoscono come Madre di Dio.

Canto alla B. V. Maria.

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Seconda settimana di Quaresima

Pres.: Padre, Figlio e Spirito Santo, un solo Dio in tre Persone, ad una sola voce ti glorifichiamo per i secoli eterni,poiché tu sei buono e amico degli uomini.

Tutti: Gloria al Padre …

Pres.: Vedendo sulla croce l’Agnello di Dio, il Pastore e il Redentorela Vergine Maria guardava appeso al legno il Benefattore del mondo che porta su di sé le sofferenze di Adamo.

Canto alla B. V. Maria.

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Terza settimana di Quaresima

Pres.: Glorifichiamo la Santissima Trinità: il Padre non generato, il Figlio nato nella nostra natura, lo Spirito Santo donatore di vita,perché siamo attirati a Cristo e siamo liberati da quanto ci impedisce di venire a lui.

Tutti: Gloria al Padre ...

Pres.: Vedendo sulla croce il Figlio,la Vergine si consumava d’amore alla vista della sua crocifissione. Per questo la invochiamo con fede: “Sii misericordiosa verso di noi, o Vergine infinitamente buona e ottieni la remissione dei peccati di noi che siamo davanti alle sofferenze del tuo Figlio.

Canto alla B. V. Maria

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Quarta settimana di Quaresima

Pres.: Gloria a te, Padre, che conosci il Figlio e tutto hai rimesso nelle sue mani. Gloria a te, Cristo, che conosci il Padre e vuoi rivelarcelo nel fuoco del tuo Spirito. Trinità santa, gloria a te.

Tutti: Gloria al Padre ...

Pres.: Madre di Dio, il Creatore degli Angeli è sorto dal tuo seno per lasciarsi vedere dagli uomini nel suo amore infinito. Noi ti benediciamo.

Canto alla B. V. Maria

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Quinta settimana di Quaresima

Pres.: Gloria a te, Padre, che hai rimesso ogni giudizio al Figlio. Gloria a te, Cristo, che doni la vita. Gloria a te, Spirito Paraclito, che ci fai partecipare al bene del Figlio.

Tutti: Gloria al Padre …

Pres.: La Vergine contemplava l’immolazione del suo dolcissimo Figlio e lo vedeva soffrire, guardava appeso al legno Colui che sostiene la terra e i cieli. Benefattore del mondo e tenerezza infinita, per compassione tu porti le sofferenze del mondo.

Canto alla B. V. Maria.

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