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COME MIGLIORARE A SCACCHI? Introduzione Una domanda molto comune. Vediamo di dare una risposta, una volta per tutte! Innanzitutto, è importante sapere a quale livello stai giocando attualmente , livello che dipende essenzialmente da 2 fattori: 1. cosa studi 2. quanto studi Il tuo punteggio ELO, purtroppo, non ci spiega esattamente il tuo livello di gioco: la valutazione ELO dipende strettamente dai risultati dei tornei (se li hai giocati, quando li hai giocati e quanti ne hai giocati, in un dato intervallo di tempo ) e, soprattutto, dagli avversari incontrati. Inoltre, i giocatori non eseguono le stesse performances nel variare del tempo. Durante la nostra carriera scacchistica, scelte personali volontarie (ad esempio, cambio di repertorio d’apertura) od involontarie (cattiva forma fisica o psicologica, impossibilità a partecipare a tornei) alterano il livello medio delle nostre abilità scacchistiche, apportando grosse deviazioni da una distribuzione “standard”, come è quella rappresentata dal punteggio ELO. Pertanto, il primo passo per migliorare è stabilire il tuo livello di partenza , tramite l’analisi delle tue partite, che rappresentano il grado delle tue conoscenze. Troverai la risposta nell’ultima parte della dispensa (Come prepararsi ad un torneo: punto 1 e 5). Dedichiamoci invece ora a stilare le basi logiche di un allenamento ben organizzato, che rappresenteranno l’INDICE di questa dispensa: Come pensare in mediogioco Come pensare in finale Come costruirsi un repertorio d’apertura Come prepararsi per un torneo Sono categorie estese, che discuteremo in dettaglio. In questa introduzione, invece, faremo solo una prima conoscenza generica degli argomenti che ci apprestiamo ad affrontare. Il flusso del tuo pensiero, in mediogioco ed in finale, deve seguire una precisa scaletta: A. Valutazione della Posizione B. Cosa vuole fare il tuo avversario? (il suo piano) C. Cosa debbo fare io? (il mio piano) D. Calcolo delle varianti Osserviamone le caratteristiche generali.

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  • COME MIGLIORARE A SCACCHI?

    Introduzione

    Una domanda molto comune. Vediamo di dare una risposta, una volta per tutte!

    Innanzitutto, importante sapere a quale livello stai giocando attualmente, livello che dipende essenzialmente da 2 fattori:

    1. cosa studi 2. quanto studi

    Il tuo punteggio ELO, purtroppo, non ci spiega esattamente il tuo livello di gioco: la valutazione ELO dipende strettamente dai risultati dei tornei (se li hai giocati, quando li hai giocati e quanti ne hai giocati, in un dato intervallo di tempo ) e, soprattutto, dagli avversari incontrati. Inoltre, i giocatori non eseguono le stesse performances nel variare del tempo. Durante la nostra carriera scacchistica, scelte personali volontarie (ad esempio, cambio di repertorio dapertura) od involontarie (cattiva forma fisica o psicologica, impossibilit a partecipare a tornei) alterano il livello medio delle nostre abilit scacchistiche, apportando grosse deviazioni da una distribuzione standard, come quella rappresentata dal punteggio ELO. Pertanto, il primo passo per migliorare stabilire il tuo livello di partenza, tramite lanalisi delle tue partite, che rappresentano il grado delle tue conoscenze. Troverai la risposta nellultima parte della dispensa (Come prepararsi ad un torneo: punto 1 e 5). Dedichiamoci invece ora a stilare le basi logiche di un allenamento ben organizzato, che rappresenteranno lINDICE di questa dispensa: Come pensare in mediogioco Come pensare in finale Come costruirsi un repertorio dapertura Come prepararsi per un torneo

    Sono categorie estese, che discuteremo in dettaglio. In questa introduzione, invece, faremo solo una prima conoscenza generica degli argomenti che ci apprestiamo ad affrontare. Il flusso del tuo pensiero, in mediogioco ed in finale, deve seguire una precisa scaletta:

    A. Valutazione della Posizione B. Cosa vuole fare il tuo avversario? (il suo piano) C. Cosa debbo fare io? (il mio piano) D. Calcolo delle varianti

    Osserviamone le caratteristiche generali.

  • A. Valutazione della Posizione

    Cosa significa valutare una posizione? E una tecnica o un algoritmo che permette ad un giocatore di sapere chi sta meglio in una particolare posizione. E un importante componente della partita: basandosi su quella valutazione, lo scacchista prende delle decisioni per la sua mossa successiva o per una sequenza di mosse. Steinitz diceva che se hai un vantaggio posizionale devi attaccare. Facile a dirsi, ma purtroppo gli errori di valutazione della posizione sono sempre dietro langolo. Ad esempio: se un giocatore pensa di vincere dopo un cambio delle torri, ma la sua valutazione della posizione non corretta, egli perder il finale con tale cambio, anche se ha studiato una marea di libri sul finale! Perch i computers giocano bene a scacchi? Perch hanno un preciso algoritmo di come la posizione cambia con una mossa od unaltra. E perch i professionisti battono sempre i dilettanti? Perch sanno valutare le posizioni molto bene.

    Quindi, per giocare bene a scacchi, devi imparare a valutare le posizioni con precisione.

    Una guida comune per valutare tutte le posizioni consiste di 4 categorie:

    1. Sicurezza del Re 2. Materiale 3. Attivit dei pezzi 4. Centro/Struttura pedonale

    Successivamente, approfondiremo tutte queste fasi. Per ora, passiamo allesame generico del punto successivo del corretto modo di pensare:

    B. Cosa vuole fare il tuo avversario? (il suo piano) Una delle questioni pi importanti che lo scacchista deve sempre chiedersi : Cosa minaccia il mio avversario? seguita dalla domanda: E' una minaccia reale? Qui, minaccia non significa solo la semplice cattura, semplici colpi tattici e cos via. L'avversario pu minacciare di fare un cambio favorevole, di migliorare la sua struttura pedonale, di completare lo sviluppo, di ottenere una casa forte ecc.ecc.: queste sono minacce posizionali. Quindi, un forte giocatore deve saper:

    identificare le minacce immediate (operazioni a breve termine/tatticismi elementari) identificare le minacce posizionali (cosa l'avversario vuole fare, il suo piano a

    medio-lungo termine) valutare se queste minacce sono reali (valutare se sono veramente buone).

    C. Cosa debbo fare io? (il mio piano) Compresi i piani del nemico, un giocatore deve:

    prevenire le minacce ed i piani dellavversario; rafforzare la propria posizione (riparare la struttura pedonale; migliorare lattivit dei

    pezzi)

  • identificare un piano attivo contro le debolezze dellavversario. Penso sia inutile sottolineare che non si possa arrivare al punto C, senza una disamina precisa dei due punti precedenti, che rappresentano pertanto il cuore del giudizio posizionale.

    D. Calcolo delle varianti Il termine Calcolo completamente differente dai termini Tattica o Combinazioni. Questa confusione terminologica induce spesso allerrata conclusione che, per imparare a calcolare, basta risolvere quiz o puzzles. Innanzitutto, la strategia alla base di tutto. Se prendi in mano una raccolta di combinazioni, ti renderai conto facilmente che il vincitore aveva anche, prima della manovra combinativa, una posizione vantaggiosa (pezzi pi attivi, presenza di debolezze dellavversario). Il calcolo uno strumento utilizzato ad ogni mossa per raggiungere un obiettivo strategico. La maggior parte degli errori di calcolo dipendono da una errata valutazione della posizione (punto A), da una sopravvalutazione/sottovalutazione delle minacce dellavversario o delle proprie possibilit (punto B e C). E molto importante, per, rendersi conto che raramente si vince una partita con mosse spettacolari. Una normale partita vinta da chi gioca mosse pi logiche, fa meno errori e previene il controgioco dell'avversario. Questa chiamata tecnica di gioco ed una combinazione tra la comprensione delle richieste della posizione, una buona valutazione ed un rapido ma preciso calcolo, subordinato alle idee ed obiettivi strategici. 9 Nella Parte successiva, inizieremo lo studio con: Come pensare in mediogioco.