demagia

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Magia bianca e neraLa definizione lessicale della parola magia "uso dei mezzi soprannaturali per produrre risultati preternaturali". In Teosofia non possiamo essere daccordo con questa definizione, perch riteniamo che nulla sia soprannaturale e che, per quanto inusuale e strano possa essere qualche fenomeno, esso avviene sempre in obbedienza alle leggi della natura. Riconosciamo perfettamente che l'uomo conosce sinora ben poco di queste leggi e che conseguentemente molte cose possono accadere che non pu spiegarsi; ma ragionando per analogia o per diretta osservazione, comprendiamo che le leggi sono in se stesse immutabili e per quanto molte cose siano per noi inspiegabili l'inesplicabilit dovuta alla nostra ignoranza delle leggi e non a qualche deroga delle stesse. La nostra conoscenza molto limitata in molti ruguardi e non c minimamente da stupirsi se di tanto in tanto veniamo in contatto con avvenimenti che non comprendiamo. Noi conosciamo soltanto una piccola frazione del nostro mondo e cio questa parte inferiore di esso ed anche di questa la nostra conoscenza in realt soltanto superficiale e molto parziale. L'uomo comune profondamente inconsapevole della sua ignoranza e perci sorpreso da qualsiasi manifestazione che trascenda i limiti della sua limitatissima esperienza. Riguardo a questo problema della magia molte persone esprimono lo stesso dubbio, come riguardo alla telepatia, alle cure mentali, al mesmerismo, alle apparizioni e allo spiritismo; essi diranno "esistono tali cose come la magia?". Vi sono sempre stati coloro che negano la possibilit di ogni cosa che sia all'infuori della loro piccola esperienza. "non abbiamo mai veduto queste cose - essi dicono - di conseguenza coloro che hanno veduto ci sono, o pazzi, o canaglie, o illusi". E' inutile sprecare argomenti con persone le cui menti sono ancora sottosviluppate in una materia come questa, meglio lasciarle indisturbate nella soddisfazione della loro invincibile ignoranza. Essi sono nella posizione di quel re africano che si indign alle sfacciate falsit dei viaggiatori i quali asserivano che in altri paesi l'acqua talvolta diviene solida. Il ghiaccio era all'infuori della sua esperienza e perci egli negava la possibilit della sua esistenza; proprio allo stesso livello mentale sono le persone a cui sembra ignorantemente ridicolo ci che essi non comprendono. Se desideriamo tentare di migliorare la definizione data dal vocabolario, dobbiamo definire la magia come impiego di forze, che ancora non sono riconosciute, per produrre risultati visibili. In moltissima casi la magia consiste nel controllo di tali forze con la volont umana. Vi sono persone che negherebbero che qualche forza possa essere controllata dalla volont e anche in questo caso semplicemente evidente quanto poco tali persone conoscano di ci. L'uomo inesperto e presuntuoso negher qualsiasi cosa e tutto; l'uomo invece che ha studiato, ha imparato ad essere pi cauto e cos alle asserzioni oziose egli contrappone l'indagine e l'investigazione. L'adozione di quest'ultimo atteggiamento riguardo alla produzione di risultati fisici delle forze ancora sconosciute dimostrerebbe subito che vi sono molti casi, che possono essere connessi, con facili rapporti, con fenomeni che sono del tutto comuni e accettati da tutti. Se noi accettiamo per la magia una definizione come quella suggerita sopra, sorge l'ulteriore domanda: qual il significato degli aggettivi "bianca e nera"? Questi aggettivi sono semplicemente sinonimi di bene e di male. Le forze sconosciute della natura, non sono n buone n cattive in s stesse, esattamente come le forze conosciute dell'elettricit, del vapore o della polvere da sparo. Tutte queste forze possono essere impegate per il bene e per il male, secondo l'atteggiamento mentale dell'uomo che le adopera.

La magia del comandoPossiamo suddividere il soggetto della magia in due grandi parti a seconda dei metodi che impiega; possiamo caratterizzare questi come rispettivamente i metodi di "evocazione" e di "invocazione" cio di comando e di preghiera. Esauriamo la prima. Bench possa agire attraverso molti e diversi canali, la forza unica impiegata nella magia di questo primo tipo, la volont umana. Per mezzo di questa volont, la vitalit e letere nervoso possono essere diretti. Con la magia evocativa tutte le variet di essenze elementali possono venire guidate, selezionate e composte in forme semplici o complesse, conforme l'opera che hanno da svolgere. Con ci un controllo magnetico perfetto pu essere raggiunto su qualunque classe di spiriti di natura ed anche la volont degli altri, sia viventi che defunti, pu essere dominata in modo che essi divengono praticamente strumenti nelle mani del mago. Infatti a mala pena possibile di fissare i limiti del potere della volont umana e quando diretta appropriamente essa ha una portata assai pi lontana di quanto luomo comune suppone, ed i risultati raggiunti gli appaiono sbalorditivi e soprannaturali. Lo studio di questo soggetto ci permette di comprendere quello che sintendeva con la massima evangelica che se la fede fosse sufficiente potrebbe rimuovere le montagne e lanciarle in mare. Questa espressione orientale non sembrer esagerata quando si esaminano i casi indubbi eda utentici di quello che stato raggiunto da questo meraviglioso potere. Allo scopo per che questo potente strumento della volont possa operare effettivamente, il mago deve possedere la pi perfetta certezza. Questa viene ottenuta in vari modi a seconda del tipo di mente al quale il mago appartiene. Generalmente parlando possiamo dire o classificare i maghi in quattro grandi classi, bench per una descrizione dettagliata si dovrebbero prendere in considerazione varie suddivisioni e variet di questi.

Quattro tipi di maghiAlla prima classe appartiene un tipo di uomo che possiede una cos ferrea determinazione e tale completa fiducia in se stesso e nel suo potere, da dominare la natura con la semplice forza del suo spirito ed ottenere il suo fine unicamente con determinata insistenza. Egli comprende che la sua volont la vera forza motrice e non conosce e non si cura di sapere attraverso quali agenti intermediari. Egli trascura e pu persino ignorare del tutto come questa forza agisca, ma semplicemente sormonta tutti gli ostacoli, quali essi siano, con la forza bruta e fa s che quanto egli desidera, per mezzo della sua forza tremenda e della sua inalterabile convinzione, avvenga. Tali maghi sono pochi, ma essi indubbiamente esistono e se non sono benevolmente inclinati possono essere estremamente temibili. Essi non necessitano di un metodo per mezzo del quale ottenera la fede; la possiedono nella loro vera natura. Alla seconda classe appartiene il tipo duomo che raggiunge con la conoscenza la necessaria sicurezza del soggetto con il quale ha da trattare e della forza che impiega. Un tale pu essere chiamato mago scientifico, poich ha fatto uno studio preciso del piano fisico, dellastrale e del mentale e conosce tutto sui diversi tipi di essenza elementale e sulle varie specie di spiriti di natura, sicch in ogni caso egli in grado di usare esattamente i mezzi pi appropriati per ottenere il risultato che desidera con il minimo sforzo e poca difficolt. La sua perfetta familiarit con il soggetto lo rende perfettamente in grado di usare detti mezzi in ogni possibile emergenza che possa sorgere. Molti di tali uomini fanno pure uno studio approfondito dei tempi e delle stagioni appropriate, come pure delle forze appropriate; essi sanno esattamente quale momento sar il pi adatto per produrre un certo risultato e cos raggiungono quanto vogliono con il minor sforzo possibile. Tutto questo problema degli influssi periodici dei tempi e delle stagioni che vanno e vengono di estremo interesse, ma questo ci porterebbe troppo lontano dal tema principale del nostro soggetto, poich significherebbe riaprire e riesumare l'intero campo dell'astrologia. Per noi sufficiente per il momento comprendere che vi sono tempi e condizioni in cui certi sforzi possono pi facilmente essere effettuati, sicch quello che pu essere fatto con estrema difficolt (o forse non pu essere fatto in una sola volta) pu essere realizzato con relativa facilit in un altro momento. Questo ovviamente implica lesistenza di influenze planetarie o di altra specie che agiscono sopra ed entro il nostro mondo; la conoscenza esauriente di tutte queste cose e delle loro combinazioni naturalmente si rende necessaria per loperatore che esercita la magia. Un altro tipo di mago ottiene lindispensabile fiducia per assicurarsi lobbedienza ai suoi comandi per mezzo della fede e della devozione. Egli ha una fede ferrea e ferma nella guida o deit ed assolutamente certo che allorquando pronuncia qualche comando in quel nome, devessere istantaneamente obbedito. Non sto parlando semplicemente di risultati che possono essere prodotti sul piano mentale ed astrale, ma anche di effetti fisici visibili con risultati perfettamente definiti. Non abbiamo che da leggere la storia ecclesiastica per imbatterci in molti casi di guarigioni veramente meravigliose di malattie fisiche, che sono state realizzate proprio per mezzo di sforzi determinati dalla fede come quelli ai quali mi riferisco. Le autentiche guarigioni di Lourdes in Francia ed a Knock in Irlanda indubbiamente dimostrano che una grande parte delle malattie, anche di tipo puramente fisico, cedono dinanzi alla fede. Chiunque ha in questo modo ottenuto sufficiente sicurezza trover la sua volont fortificata e sar in grado di produrre i risultati pi inaspettati. Si dovrebbe ricordare che la volont che apporta tale soddisfacente risultato, non lintervento di un Grande Essere nel cui nome si parla. E' l'intensa fede che conferisce il potere, ma in chi od in che cosa si ha fede conta poco. La grande personalit il cui nome viene invocato pu anche non essere conscia della circostanza; per se egli la conoscesse ed interferisse in qualche modo certo che ci sarebbe dovuto pi allo sforzo della fede e della volont del suo seguace, che ad uno sforzo speciale del suo potere. Infine unaltra classe di maghi formata da coloro che credono nellefficacia di certe cerimonie oppure di certe formule. Per essi queste formule in loro possesso o cerimonie sono indubbiamente efficaci ma il pi delle volte non perch abbiamo qualche virt inerente al cerimoniale, bens per la completa fiducia e certezza del mago nel risultato che deve inevitabilmente seguire quando impiega. Se leggiamo qualche racconto degli alchimisti medioevali,

vediamo che essi erano a conoscenza di molte di tali cerimonie e che la maggioranza di essisi sarebbero considerati incapaci di ottenere i risultati senza essere nelle circostanze alle quali erano abituati. Indossavano certi tipi di abiti, usavano certe figure cabalistiche, agitavano intorno alle loro teste spade magnetizzate per certi scopi, bruciavano certe droghe ed espergevano certe essenze. E vero che alcune di queste cose ha una certa potenza sua propria, ma nella maggior parte dei casi il risultato dovuto alla fiducia dellesecutore che cos rafforza la sua volont per il raggiungimento dello scopo richiesto. Era stato detto a costoro dai loro Maestri e dalle scritture, che tutti questi accessori sono efficaci e che usandoli sarebbero riusciti nel loro intento. L'uomo lasciato a s pu vacillare, sentirsi spaventato, ma con le vestimento appropriate, i segni e le formule e le armi, si sente cos sicuro del successo che prosegue direttamente senza esitazione verso il suo scopo.

TalismaniQuanto premesso ci porta ad esaminare la potenza dei talismani. Costituisce una credenza universale che una gemma o quasi ogni oggetto possa essere mesmericamente caricato con buone o cattive influenze e bench questidea venga considerata ai giorni nostri come una semplice superstizione, tutta via un fatto indubbio che una certa forza pu rimanervi per un lungo periodo di tempo. Un uomo pu certamente riversare il suo magnetismo in un oggetto, in modo che questo irradier una vibrazione, precisamente come la luce irradia dal sole. Naturalmente linfluenza riversata su un tale oggetto pu essere sia buona che cattiva, di aiuto o di danno. In molti casi tale azione magnetica assomiglia ad un cordiale, cio ad uno stimolante, in altri casi disposta in modo da calmare e tranquillizzare sicch chi lo usa possa vincere timori ed agitazioni. Un simile talismano pu essere magnetizzato per esempio con lo speciale proposito di rinvigorire una persona affinch possa resistere a certe tentazioni, quella per esempio della sensualit; e non vi dubbio alcuno che quando appropriamente caricato ha uninfluenza molto potente nella direzione voluta. Il valore delle reliquie consiste nell'irridazione di un'influenza benefica e appunto questa constatazione diede origine alla loro venerazione tanto diffusa e alla credenza della loro efficiacia. Ognuno di noi ha la sua speciale frequenza di vibrazione mentale ed astrale; ogni oggetto che stato a lungo in contatto con noi resta permeato di quella speciale vibrazione che diffonde a sua volta o comunica, con concentrata energia, ad ogni corpo. Ogni cosa pertanto che stata in contatto diretto con qualche grande Santo o qualche persona devota in modo particolare, reca con s il proprio magnetismo individuale e naturalmente tender a riprodurre nelluomo e nella donna ch ela porter un po del sentimento di colui da cui proviene. Non dobbiamo per dimenticare che in molti casi la fede di colui che porta il talismano entra pure in gioco e contribuisce a realizzare leffetto. Se una persona viene convinta da qualcuno nel quale essa ha completa fiducia, che un talismano produrra indubbiamente un certo risultato, avverr che a causa del suo fermo convincimento di quel risultato, tender a realizzarlo. Tuttavia un talismano pu produrre un effetto anche a coloro che ne ignorano la presenza. Quando sono caricati da un mesmerista veramente potente certi oggetti conservano il magnetismo per un lunghissimo periodo di tempo.

Incantesimi o mantramUn altro aspetto del soggetto quello connesso con gli incantesi o "mantram". Ci sono certe parole o frasi per mezzo delle quali si suppone vengono raggiunti determinati risultati. Anche qui, come nel caso dei talismani, certi effetti vengono indubbiamente talvolta raggiunti e come per i talismani questo risultato pu essere prodotto in due modi ed entrambi contribuiscono al successo. Nella maggior parte dei casi la formula non fa altro che rafforzare la volont della persona che la usa ed impressionare la mente del soggetto con il risultato che si desidera ottenere. La forte fede dell'operatore che la sua formula pu produrre leffetto e la credenza del soggetto che tale effetto si produrr, sono frequentemente sufficienti allo scopo. Si potrebbe tuttavia concludere che vi sia un tipo pi raro di "mantram" nel quale il suono stesso produce un effetto ben definito. In questi mantram ogni suono mette in moto una certa vibrazione ed unordinata successione di tali vibrazioni, in accordo con uno schema preordinato, permette di evocare precisi sentimenti, emozioni o pensieri dell'uomo. Molti dei "mantram" sanscriti, usati in India, sono di questo genere. E ovvio che in questo caso l'incantesimo intraducibile, perch devessere usato nel linguaggio originale e devessere correttamente pronunciato da chi sa come devessere pronunciato. Daltro canto non necessario al successo di tale "mantram" che la persona che lo usa comprenda il significato intelleggibile. Casi, nei quali esistono successioni di parole non intelleggibili, si trovano in qualche scritto Gnostico. Non si deve mai dimenticare che in qualunque modo si compiano le opere magiche, con qualsiasi mezzo si ottenga la fiducia, le forze al comando del mago possono essere impiegate tanto per il bene quanto per il male secondo la sottintesa intenzione. Abbiamo trattato principalmente della parte piacevole del soggetto, trattando in prevalenza casi nei quali la volont delloperatore era impiegata allo scopo di aiutare, ma vi sono stati e vi sono ancora casi di malvagit ed importante per noi comprendere ci, per il fatto che tale volont pu essere spesso involontariamente esercitata. Questo problema appartiene all'applicazione pratica della magia.

Invocazioni magicheConsideriamo ora il secondo tipo di magia quella che opera per mezzo dellinvocazione, che non comanda, ma persuade. Si noter subito che questo tipo ha a sua disposizione monori risorse degli altri descritti sopra. In questa magia il supplicante non fa nulla; egli semplicemente prega o incarica qualcun altro di fare qualcosa per lui. La forma pensiero non pertanto al suo comando e neppure lo sono le varie forme e forze come la pressione eterica o luso della essenza elementale. Egli si limita ad ottenere i servizi di determinate entit viventi siano umane o subumane. Sforzi in questa direzione sono fatti molto pi comunemente che non si possa a prima vista supporre; quando un uomo tenta di produrre un risultato per ottenere qualcosa per s stesso, oppure per modificare fatti o condizioni per mezzo di qualche agente esterno del piano fisico, egli in realt usa la magia invocatoria, bench questo non venga neppur supposto. Gran parte delle comuni preghiere per scopi egoistici in realt un esempio di ci. La parola "preghiera" derivata dal sanscrito "prahna", nel latino "precor" ed connessa con il germanico "fragen"; sicch il suo significato originale soltanto quello della richiesta. Molto spesso le persone applicano il nome di preghiera a quello che in realt invece meditazione o culto. La preghiera pi comune per per scopo il raggiungimento di fatti materiali e certamente un tentativo di attrarre uninfluenza dai piani elevati per produrre risultati tangibili e quindi evidentemente rientra nella nostra definizione di magia. Quest'idea di appellarsi alle forze ed influenze estranee pu essere usata sia per scopi buoni che malvagi e troviamo che molti sforzi sono fatti in questo modo per invocare dallalto qualche aiuto per lanima. Un pi efficace esempio forse si pu trovare nella vita di Brahma. L'intera sua vita una preghiera perch ad ognuno dei suoi atti, anche il pi piccolo, viene attribuita una speciale forma di cerimonia. Simile bench pi eleborato e dettagliato, talvolta il cerimoniale in uso in certi conventi cattolici, dove il novizio viene istruito a pregare in ogni momento della giornata: quando mangia, che la sua anima possa essere nutrita con il pane della vita; ogni qualvolta si lava le mani esprime laspirazione che la sua anima possa divenire pura; quando entra in una chiesa prega che lintera sua vita possa essere un lungo servizio; ogni qualvolta egli semina un seme pensa che questo seme sia la parola di Dio, che devessere seminata in primo luogo nel suo cuore allo scopo che a sua volta egli possa seminarlo nel cuore degli altri e cos via, La Vita di Brahma precisamente simile eccetto che la sua devozione su pi larga scala ed ha dettagli molto pi complessi. Nessuno pu debitare che colui, il quale onestamente obbedisce a tutte queste direttive, ne deve venir costantemente e profondamente influenzato. Osserveremo che, quantunque l'invocazione magica sia molto pi limitata nel suo campo dazione di quella del comando, non pertanto essa ha parecchie classi di entit a cui il suo appello pu essere rivolto. Tale mago pu chiedere aiuto per esempio agli spiriti di natura, agli angeli od ai defunti. Noi sappiamo come frequentemente e prontamente i nostri amici Cattolici Romani invocano laiuto degli angeli custodi perch credono che essi siano sempre accanto a loro. Questo indubbiamente uno sforzo di invocazione magica ed in molti casi si pu ottenere una risposta precisa e ad ogni modo qualche risultato viene prodotto dalla fiducia che l'uomo ha nellefficacia della sua supplica.

Invocazioni maligneVi il lato buono di tale magia, ma vi anche un lato veramente malvagio, come si riscontra nelle cerimonie dei Voodoo o dei negri Obeah. In queste cerimonie i maghi tentano di invocare aiuto dallesterno allo scopo di operare il male sul piano fisico; ed fuor di dubbio che essi talvolta ottengono un considerevole successo nei loro nefasti sforzi. La stessa cosa pu occasionalmente essere veduta in India, pi specialmente fra le trib delle montagne, dove degli dei tribali vengono adorati e molto frequentemente ladorazione assume la forma di sacrifici propiziatori e, di rimando, la deit tribalica produce dei risultati sul piano fisico. Leggiamo per esempio di villaggi nei quali tutto andava bene sino a quando la deit del villaggio riceveva le sue offerte usuali, ma dal momento che questi pasti regolari divenivano irregolari si manifestavano perturbazioni in un modo o in un altro. Fuochi spontanei scoppiavano nelle varie capanne del villaggio non appena cessavano di curare la loro deit tribalica nel modo usuale. In tali casi indubbio che unentit che godeva del culto tributatogli provava piacere e profitto dei sacrifici che le erano offerti. E noto che tali sacrifici sono di solito di due specie: sacrificio di qualche creatura vivente della quale viene versato il sangue, oppure cibo di qualche specie, prferibilmente carne fresca bruciata, i fumi della quale possono spandersi. Ci implica che la tribalica deit di un grado molto basso perch possiede un veicolo nella parte eterica del piano fisico, attraverso il quale pu assorbire questi fumi fisici o trarne particolare nutrimento od unesperienza piacevole prendendone parte. Si pu prendere come una regola assolutamente certa che ogni deit, sotto qualsiasi nome possa mascherarsi che pretenda sacrifici di sangue o sacrifici di cose bruciate soltanto uno spirito di natura molto basso; soltanto tali entit possono provare piacere in queste abominazioni. Si ricorder che nei primi tempi della religione ebraica orribili olocausti di tale natura venivano frequentemente offerti, ma avvicinandosi al livello presente, la razza ebraica ha preso il suo posto nella civilt, e tali sacrifici sono naturalmente cessati. Non certamente necessario insistere sul fatto ovvio che nessun essere evoluto, deva o angelo, possa solo per un momento richiedere o consentire di ricevere qualche forma di offerta che comprenda la morte o la sofferenza di qualche creatura. Nessuna deit benefica si giammai dilettata e contaminata con lodore dei fumi del sangue; le religioni del tipo pi elevato hanno costantemente impeito tali orrori.

Magia neraTale aspetto negativo della magia di solito viene chiamato "magia nera" ed il suo scopo interamente egoistico. Vi sono molti casi nei quali non cos, vale a dire che il suo scopo non di fare il male per amore del male, ma semplicemente per ottenere il possesso dei poteri e tutto quello che il mago possa desiderare sul momento. Molte delle stregonerie primitive delle trib sono di tale natura e non vi dubbio alcuno che una certa misura di successo frequentemente risponde agli sforzi del mago. Ho veduto esempi di ci: una volta mi presi il disturbo di apprendere un elaborato rituale di questa specie, che se posto in pratica, apporta i servizi di un'entit e procura allo scongiuratore tutto quello che richiede. Non soltanto pu fornire ricchezze illimitate, ma anche esaudire tutti i desideri relativamente ai proprio amici e nemici. Da quanto mi consta confrontando con gli altri sistemi degli scongiuratori, queste forme possono certamente fare anche del bene entro vasti limiti, ma le condizioni richieste sono tali da esser del tutto inaccettabili da ogni persona di retto pensare. Il rituale facile da eseguire, ma laccordo con l'entit deve essere cementato con il sangue umano all'inizio e in seguito con la fornitura regolare di carne, con il sacrificio di forme inferiori di vita. Tali magie esistono in molte parti del mondo pi di quanto non sia usualmente sospettato. D'altro canto anche senza gli orrori del tipo citato vi sono molte altre forme di magia.

Magia spicciolaNon insolito trovare in Oriente uomini, che hanno ereditato dai loro antenati i servigi di qualche entit non umana, la quale in corrispettivo di uninsignificante quantit di cibo produce occasionalmente piccoli fenomeni di varia specie per la persona alla quale in special modo attaccata; quasi invariabimente lassociato umano in questo legame obbligato a non dire ad alcuno il nome e a non fare la descrizione del suo invisibile collaboratore; ed abbastanza strano che in un gran numero di casi prevista la condizione che nessun importo di denaro pu essere ottenuto con laiuto del collaboratore od accettato per qualche esibizione dei suoi poteri peculiari. Ricordo, per esempio, quando ero in Oriente, di un uomo che possedeva un tale associato. In questo caso lentit dimostrava i suoi poteri portando al suo associato umano qualche oggetto che gli veniva indicato, allo stesso modo come avviene frequentemente nelle sedute spiritiche. Fortunatamente una delle condizioni che faceva parte del loro accordo era che lassociato invisibile giammai sarebbe stato richiesto di portare qualche cosa che non fosse di propriet del suo amico sul piano fisico, altrimenti ne sarebbe risultato un sistema di ruberia e sarebbe stato assolutamente impossibile rintracciare o punire i ladri. Ogni abile giocoliere europeo pu produrre risultati della specie pi meravigliosa con i metodi che sono interamente inesplicabili ai non addestrati; tuttavia vi sono certi limiti ben definiti in cui ci pu essere fatto e per la produzione di questi fenomeni i giocolieri occidentali necessitano di una considerevole quantit di accorgimenti e spesso anche una particolare disposizione da parte degli spettatori. Il giocoliere orientale opera in condizioni diverse e le sue rappresentazioni avvengono di solito all'aria aperta, sul lastrico di un cortile, in mezzo ad una folla eccitata che lo pressa da ogni parte. Si comprende che in tali circostanze molte delle risorse dei suoi competitori europei non gli sono accessibili. Non vi dubbio che molti hanno udito del celebre gioco del mago; in questo caso la pianta cresce, o sembra crescere, da un seme davanti agli occhi degli spettatori e persino produce frutti... Ora, alcuni di questi fatti sono manifestamente impossibili ed indagando profondamente sul problema troviamo che i fenomeni descritti vengono prodotti per mezzo di quella che comunemente viene chiamata "fascinazione" una specie di potere del nesmerismo senza gli usuali preliminari, cio i passi magnetici o "trance". In questo modo vengono effettuati codesti fenomeni, sicch non dobbiamo considerarli sotto il titolo di "magia invocatoria", bench sia possibile, in alcuni di questi casi, che il potere della fascinazione venga esercitato non dallo scongiuratore stesso, ma dallassociato invisibile, che ha al suo comando le varie risorse del piano astrale. Molti fenomeni su scala inferiore, ma minori di quelli sopra descritti sembrano tuttavia essere eseguiti direttamente dal collaboratore astrale. Un altri strano caso dell'impiego di questa magia tradizionale da parte di un uomo completamente ineducato e del tutto ignorante dei metodi con i quali operava, venne a mia conoscenza alcuni anni pi tardi. Ci accadde quando ebbi una grave ferita alla quale sangue sgorgava a fiotti. Un conducente di passaggio affrettatamente prese una foglia di un arbusto a lato della strada, la applic per un momento sulla ferita bisbigliando una mezza dozzina di parole; istantaneamente il flusso di sangue cess. Naturalmente chiesi all'uomo come aveva potuto fare ci ma egli non fu in grado di dare una spiegazione soddisfacente. Tutto quanto pot dire fu questo incantesimo (che gli era stato proibito di rivelare) era stato trasmesso nella sua famiglia per diverse generazioni ed egli credeva che vi fosse uno spirito di qualche specie, che richiamato dalle sue parole aveva prodotto il risultato richiesto. In nessuno dei casi che vi ho descritto vi era qualcosa di particolarmente malvagio ed egoistico nella magia impiegata, ma temo che vi siano molti casi nei quali lopera fatta in tal modo assai meno innocente. Molte delle storie di streghe del medioevo e gli strani racconti di supposti patti con il Diavolo furono praticamente esempi dellarte nera su scala pi bassa. Tutto ci pu essere riscontrato in certi parte del mondo ancora ai giorni nostri ed i sapientoni che ripudiano tutti i racconti di tali fatti come fantasi e superstizioni, parlano di cose che in definitiva non hanno compreso minimamente. Non c bisogno di essere allarmati riguardo a tali manifestazioni, oppure di temere che si possa essere danneggiati in questo modo da coloro nella cui inamicizia si sia

incorsi. Non dubito che i risultati vengano prodotto, per esempio, con gli incantesimi Voodoo o degli Obeah fra i negri, ma molto.

Magia e culturaLa magia ha svolto un ruolo importante nella cultura, proponendosi come un complesso di pratiche rituali "altre", strutturate secondo un linguaggio sincrestico fatto di esperienze e simboli provenienti da ambiti anche molto diversi. L'emperismo che scaturiva dallosservazione e dallesperienza, forte del suo illimitato universo simbolico, di fatto era la struttura portante di un meccanismo arcaico, in continua lotta con gli influssi negativi e con i condizionamenti mitici. I primi antropologi si domandavano se "l'ideologia magica fosse una tappa dell'evoluzione del pensiero o piuttosto una dimensione universale di esso, se prefigurasse la scienza o non fosse piuttosto un procedere alternativo rispetto alla razionalit o addirittura una patologia mentale" (C.Gatto Trocchi, 1994). In ogni caso, non si ancora giunti a una definizione completa e chiara della magia. Si potrebbe affermare che la magia la capacit di dominare e stumentalizzare, secondo un progetto spesso anomaloe vincolato a tutta una serie di rituali e di formule in gran parte sconosciute ai non adepti. In sostanza, allorigine della magia vi sarebbe il concetto di potere, "di cui la forza del mago, quella del rito, quella dello spirito, sono soltanto espressioni diverse" (M.Mauss, 1965). Inoltre, il pensiero magico si contrappone al pensiero pragmatico, in quanto basa la conoscenza sullintuizione e si serve del ragionamento analogico. L'indagine etnografica, in particolare quella britannica guidata dal Malinowski, ha individuato nella magia "un sistema che offre la soluzione dei conflitti che scaturiscono dall'impotenza umana di affrontare tutti i rischi con il solo ausilio della conoscenza e dell'abilit tecnica" (B.Malinowski, 1973). Davanti ai grandi misteri irrisolti dell'esistenza, alle angosce che tormentano il nostro cammino di uomini incapaci di risolvere ogni cosa con lausilio della ragione, la magia si pone come la strada "altra", come un modo per intervenire nella realt naturale cercando di orientarla secondo il proprio interesse. Infatti la magia, come la stregoneria e il maleficio, "si riscontra solo dove possibile rilevare, nell'esistenza dei singoli, stress e frustrazioni; e cio dove, in altri termini, vi una qualche tensione, attuale o potenziale che sia, fra la gente" (J.D.Krige, 1971). Per una prima riflessione sul tema possiamo rivolgerci alle tesi di Frazer che, se pur datate, costituiscono una piattaforma di base per avvicinarsi allo studio razionale della magia. Appoggiandosi a una visione empirica dei fatti della natura, Frazer individua nella magia due assunti fondamentali: - il simile produce il simile; - l'effetto ha strette somiglianze con le cause. Il primo principio si avvale della consapevolezza che imitando una certa azione si ottenga effettivamente quanto simulato. Il secondo, invece, parte dal presupposto che operando unazione magica su un'effigie o un oggetto si ottenga lidentico effetto sulla vittima del rito. "L'applicazione pi familiare del principio che il simile produce il simile forse il tentativo che stato fatto in molte epoche da molti popoli di danneggiare o distruggere un nemico, danneggiando o distruggendo una sua immagine, nella credenza che luomo debba soffire come soffre l'immagine e che, quando questa sia distrutta, egli debba morire" (J.Frazer, 1950). A una pi attenta valutazione, le forme magiche basate sul principio frazeriano possono essere suddivise in magia aggressiva e magia difensiva. In entrambi i casi, le forme simboliche hanno il ruolo di variare uno status: la prima altera un equilibrio, la seconda cerca di ripristinarlo. Generalmente si tende a differenziare la magia, raggruppandola in tre tipi di applicazione: - Magia nera (pratiche dirette a produrre malefici); - Magia bianca (pratiche per combattere la magia nera, o per ristabilire un equilibrio iniziale, per esempio la salute); - Magia "economica", destinata a garantire il dominio sulla natura, non necessariamente orientata verso il maleficio.

Le teorie del Frazer, se pur riviste dagli studi recenti, offrono alcune interessanti indicazioni per la nostra indagine. Secondo lo studioso inglese, la magia si suddivide in due grandi classi, quella omeopatica e quella contagiosa. - Omeopatica (il simile produce il simile) - Contagiosa (gli oggetti venuti in contatto mantengono un legame soprannaturale) Come si evince da questa schematica descrizione, entrambe le forme di magia possono rientrare all'interno del vasto e articolato complesso costruito dalla terapia magica. Il primo caso, per esempio, relativo a quelle pratiche magiche-terapeutiche in cui prevista l'assimilazione di un prodotto accostabile a un oggetto che riconduce direttamente alla malattia da curare. La medicina omeopatica si basa sul concetto che le forme morbose vadano curate con la somministrazione a dosi infinitesimali di sostanze che, somministrate a persone sane, provocherebbero una sintomatologia analoga a quella considerata. Nel caso della magia contagiosa, si parte dal presupposto che, operando su alcuni elementi appartenuti a un corpo, si possa intervenire, positivamente o negativamente, su quel corpo. Per Frazer, quindi, da un punto di vista teorico la magia rappresenta l'espressione del pensiero umano primitivo, che tenta con i propri mezzi di fornire una spiegazione "scientifica", o comunque coerente, dei fenomeni naturali.

La pratica magicaNella pratica magica sempre necessario un celebrante, genericamente definito mago, che determina un cambiamento di status operando con metodi i quali, pur avendo una base a livello naturale, sono diretti ad attivare forze soprannaturali. Il termine "mago" per assai generico e presenta uno spazio semantico molto ampio: con tale nome, infatti, si identificano persone diverse, con specializzazioni molto variabili. Di fatto vi una notevole differenza tra uno sciamano tunguso e un mago che opera nella cultura occidentale, magari davanti alle telecamere. Va da s, quindi, che ogni fenomeno debba essere analizzato nel contesto specifico in cui il mago organizza la sua pratica. In genere, cercando di valutare la struttura dellazione magica, isolare elementi caratteristici, generalizzati e ricorrenti: - strumento catalizzatore; - rituale; - formula; - contesto culturale favorevole all'affermazione delle credenze; - forte condizionabilit dei soggetti coinvolti; - relativa estraneit alla religione; - limitate conoscenze scientifiche. Il rito magico, agendo direttamente e senza bisogno di un riferimento a un'entit soprannaturale, si pone in un ambito privo di parametri fissi, necessari alla razionalit quando essa tenta di stabilire le regole dellesperienza quotidiana. Nel mito si opera attraverso immagini e ricostruzioni mentali, nel rito con oggetti, parole e manipolazioni. "Il rito pu includere enunciati verbali (formule, invocazioni, canti), cos come pu non includerli; tuttavia anche quando muto utilizza, applicandolo agli oggetti, il medesimo meccanismo combinatorio del linguaggio. Se nella comunicazione verbale il senso non risiede nei singoli fonemi ma nella loro combinazione, cos nel rito il messaggio non trasmesso dagli oggetti che vengono manipolati, ma dallorganizzazione interna della configurazione simbolica di cui fanno parte. In sostanza il rito costituirebbe un processo di categorizzazione non verbale della realt, destinato a immagazzinare e trasmettere informazioni complesse" (E.Scarduelli, 1994). Secondo Evans-Pritchard la magia scaturirebbe da uno stato di tensione: "quando l'uomo travolto dall'odio o dall'amore o da altri sentimenti, quando non pu trovare alcun altro rimedio", ricorre alla magia, che di fatto sarebbe unattivit simbolica di "carattere sostitutivo di una funzione catartica e strimolante" (Evans-Pritchard, 1971). La precariet del sistema esistenziale quindi il motivo dominante posto alla base della scelta magica, una scelta che a livello popolare sempre stata caratterizzata da un'amalgama tra empirismo, mito e religione. Questo alimenta la volont, insita nell'uomo, di infrangere le regole prestabilite da un ordine superiore e invalicabile. Infatti, il senso della magia non deve il suo consolidamento solo agli archetipi e alle memorie rituali pi antiche, ma anche alle incertezze dei contesti storici che favoriscono l'affermazione della ritualit. La magia finisce cos per essere una sorta di reazione allumano terrore della storia. Essa, con le sue forme simboliche che evocano situazioni arcaiche, mette in scena la ripetizione dellatto cosmogonico e la rigenerazione periodica del tempo primigenio. Inoltre il sapere magico, fatto di un proprio specifico corpus di credenze e di miti, ha sempre dimostrato una certa impermeabilit alle trasformazioni sociali. Anzi, questo patrimonio di sapienza naturale diventato punto di forza allinterno delle culture emarginate, nella loro lotta contro i poteri dominanti.

La forza dei poteri soprannaturaliDa un lato abbiamo l'uomo religioso, che con la sua adorazione si sottopone alla divinit; dall'altro il mago, che forza i poteri soprannaturali, cercando di raggiungere quanto desidera e abbattere quanto teme. La magia, scontrandosi con i grandi monoteismi, subisce unulteriore evoluzione. Infatti, "la religione non nata dallevolversi della magia primitiva; al contrario, la magia deriva dalla religione che, guastandosi a contatto con la fragilit umana, scade nella cosidetta magia bianca, a poco a poco perde la sua purezza e, attraverso varie sfumature, si trasforma nella magia nera, che in greco era detta goetheia, dal sinistro suono della recitazione delle formule magiche" (A.A.Barb, 1975). Secondo Mauss, la magia avrebbe unorigine molto simile a quella della religione, ma, a differenza di questa, il suo orientamento prevalentemente pratico e basato su principi tecnici. In questa prospettiva, in un certo senso la magia si pu anche considerare unantenata del sapere scientifico, se pur condizionata da un profondo rapporto con il mito. "La magia non ha alcuna affinit con la scienza perch non guidata dall'esperienza (...) il mago ossessionato dal desiderio di ottenere un certo risultato, perci l'elemento determinante, nella magia, il fattore emotivo: paura, angoscia, ira, possessione" (B.Malinowski, 1973). Generalizzando, appare evidente che i procedimenti magici riescono ad affermarsi maggiormente in realt in cui lesistenza quotidiana trafitta da incertezze e calamit non risolvibili con le ragioni della scienza, o con la fede. La magia rapprensenta il tentativo di contrastare l'imprevisto, gli ostacoli che frustrano l'impegno dell'uomo diretto al raggiungimento di uno specifico risultato. Le nostre capacit e le nostre conoscenze "hanno dei limiti oltre i quali gli sforzi pratici fondati razionalmente non valgono nulla; tuttavia gli uomini si ribellano all'inazione, pur rendendosi conto della propria impotenza". Per questa ragione quindi "la magia non presente solo tra i primitivi, bens fiorisce anche nelle societ moderne, ovunque vi sia pericolo ed incertezza, ovunque la sorte o il caso abbiano una parte predominante" (B.Malinowski, 1970).

Il pensiero magicoL'attivit magica, forzando la realt, propone una reazione all'angoscia determinata dal "rischio di non esserci", che corrisponde, in certe situazioni di crisi, all'annullamento della personalit. Il tracciato simbolico del rituale magico assume i toni del dramma che si svolge nelle fasi critiche dell'esistenza, quando l'ordine abituale si incrina, o in casi di emergenza fisica e psichica; in questi casi che lIo ingaggia la lotta contro la minaccia di perdersi e ottiene il proprio riscatto. "Infatti il semplice crollo della presenza, lo scatenarsi di impulsi incontrollati, rapprensentano solo uno dei due poli del dramma magico; l'altro polo costituito dal momento del riscatto della presenza che vuole esserci nel mondo" (E.De Martino, 1973). Il crollo della presenza alimenterebbe allora la ricerca di strumenti in grado di permettere la riacquisizione di uno status perduto, determinando unopportunit per riscattarsi dal "rischio di non esserci". Questa tensione non si presenta solo nei gruppi arcaici, ma va considerata un segno caratteristico di tutte le societ in crisi. In effetti, "tutto il materiale etnologico portato da De Martino, materiale che conferma la generalit della crisi della presenza, proviene da societ che si trovano in una certa fase storica generale, o non proprio di societ a un tempo arcaiche e in crisi?" (F. Alberoni, 1968). Studiando la magia applicata ai pi diversi aspetti della cultura, ci si rende conto che una valutazione approfondita non ha per oggetto solo i poteri della magia in s, ma pone in discussione il nostro stesso concetto di realt. In sostanza lindagine coinvolge non solo laspetto del giudizio (i poteri magici), ma anche la stessa categoria giudicante (il concetto di realt). La magia pu esistere quindi solo in quelle societ che hanno bisogno di creare una materia in qualche modo coagulante, che connette e soddisfa esigenze collettive altrimenti insoddisfatte. Mentre nelle culture tradizionali latteggiamento magico pi evidente, poich il rapporto con la sfera della sacralit molto affermato, nella societ moderna, investita da una progressiva desacralizzazione, si impone unemarginazione non solo del sapere magico, ma anche della tradizione spirituale pi atavica. Queste forme culturali, che fanno parte della tradizione pi antica, sono quindi destinate a sopravvivere in forma degradata, nella cultura "altra" e folklorica, in certi casi del tutto prive della loro originaria valenza rituale. Abbiamo visto che in genere la magia parte dal presupposto che operando su simboli sia possibile agire su quanto quei simboli rappresentano, secondo il principio che "ogni essere ha tanto un'esistenza invisibile quanto una visibile". Secondo Lvy-Brhul, la magia opera simbolicamente secondo il principio del "come se", tipico della tendenza a considerare la realt come uno schema prefigurato, attraverso io quale il presente parteciperebbe in qualche modo alla formazione dell'avvenire. Per l'operatore di magia "il suo bene altrettanto buono quanto il nostro, il suo male cattivo quanto il nostro. Solo le forme sono diverse, ma la funzione etica la stessa" (C.G.Jung, 1942). Cambiano le premesse, ma la funzione psichica contrassegnante l'approccio al soprannaturale sostanzialmente identica: in ogni contesto la manifestazione magica tende a dimostrare la fragilit del sistema esistenziale umano. Quella fragilit che Eliade ha posto bene in evidenza, chiarendo che certe azioni magiche sono spesso la dimostrazione dell'umano terrore della storia, che viene in parte abbattuto ricorrendo alla ripetizione dellatto cosmogonico e alla rigenerazione periodica del tempo (M. Eliade, 1968). Nella magia l'uomo si basa su stati emozionali, senza osservare la natura ma chiudendosi su s stesso: in questo modo la verit risulta rivelata dalle emozioni e non dalla ragione. Mentre nella conoscenza le teorie prendono forma basandosi sulla logica, nella magia il sapere si fonda su unassociazione di idee basate sul desiderio di raggiungere un certo risultato. In pratica, per dirla con Malinowski, "la funzione magica la ritualizzazione dell'ottimismo umano, di rafforzare la sua fede nella vittoria della speranza sulla paura. La magia esprime quanto per l'uomo la fiducia prevalga sul dubbio, la stabilit sullincertezza, lottimismo sullottimismo" (B.Malinowski, 1970). Secondo De Martino, il diverso approccio alla realt che caratterizza la cultura occidentale ad aver messo la magia in disparte, facendole prendere la sua posizione predominante riguardo all'approccio col soprannaturale. Infatti, "nessuna magia vana immaginazione quando si riesca a giudicarla nel plesso vivente di una civilt in cui organicamente inserita: d'altra parte la civilt occidentale, il rapporto dellorientamento del suo scegliere, ha disarticolato il condizionamento

culturale da cui le efficace magiche traevano alimento, e con ci ha reso sempre pi immaginarie tali efficace" (E.De Martino, 1962). Nel processo di mutamento sociale, la magia risulta un fatto para o anti istituzionale, che si pone sempre in alternativa o in contrasto con le regole ufficiali, suggerendo la possibilit di passare indenne attraverso regole e limiti. Pertanto si evidenzia il legame tra magia e potere, che di fatto uno dei nodi fondamentali della tradizione magica. Infatti, le azioni che genericamente definiamo magiche sono da sempre alimentate dalla volont di far s che luomo possa continuare a seguire quanto sfugge al suo controllo. Davanti alle proprie limitate possibilit, l'uomo crede che con la magia sia possibile recuperare una sorta di onnipotenza primitiva del pensiero, ristabilendo il contatto tra soggetto e oggetto, considerato la base del rapporto tra uomo e natura.

Il linguaggio della magiaPrima di entrare nel merito degli aspetti linguistici della magia, crediamo possa essere interessante una breve riflessione sul valore semantico del termine mago. Il termine magos e i suoi derivati sono attestati in greco gi dallepoca classica. Si ritiene che la loro origine sia persiana: il magos era un sacerdote, comunque un personaggio connesso alle pratiche religiose. Secondo Erodoto, i magoi erano una sorta di societ segreta persiana, in cui la pratica religiosa si amlgamava a quella divinatoria. Per Senofonte erano "esperti in tutto ci che concerne gli dei", ma, per i Greci del V secolo, "il mago gi una figura molto diversa da quella di un saggio perfetto" (F.Graf, 1995). Il termine greco mageia e il latino magia indicavano le pratiche rituali caldee, spesso in opposizione al culto imperiale e dogmatico. In genere, come noto, la mageia era collegata alla scienza dei magi persiani, propagatori della dottrina di Zoroastro, a cui il concetto di magia rimasto indissolubilmente legato per tutta l'antichit e il Medioevo. In realt, il nome deriva da quello dei magoi, che erano una delle sei trib del popolo dei Medi, i cui membri, forse appartenenti alla classe sacerdotale, dovettero osteggiare Zoroastro nella sua opera di riforma dell'antica religione del paese. In genere, come primo significato della radice mag viene proposto "grandezza".

I segni del magoAttraverso un apparato specifico di segni e di simboli, la magia tende a teatralizzare il proprio sapere. Ogni magia "ha necessariamente redatto, per se stessa, un catalogo di piante, di minerali, di animali, di parti del corpo, etc., allo scopo di registrarne le propriet speciali o no, sperimentali o no; dallaltro, che ogni magia si preoccupata di codificare certe propriet delle cose astratte: figure geometriche, numeri, qualit morali, morte, vita, fortuna, etc.; e che, infine, ciascuna di esse ha fatto concordare questi diversi cataloghi" (M.Mauss, 1965). Ma i segni e i linguaggi della magia sono magici fino a quando non risultano decifrabili: a qual punto perdono il loro valore e si trasformano in ideogramma, pittogramma, geroglifico... (R.Bover, 1992). Fino a che non viene catalogato nel contesto della conoscenza decifrabile, riconoscibile e storicizzabile, il linguaggio della magia risulta avvolto da unaura che lo connota con toni straordinari, ponendolo in relazione con un altro mondo, dilatando senza limiti le sue possibilit dialettiche. Nella magia si incontrano spesso suoni e termini non riconducibili a nessun ceppo linguistico. L'uso in magia di parole "barbare e inintelleggibili risale ai maghi egiziani, che inventarono singolari e quasi impronunciabili nomi veri per i loro di, probabilmente per evitare che altri maghi rivali se ne appropriassero. L'usanza pass in seguito nellEuropa occidentale attraverso i testi magici grecoegiziani dei primi secoli dopo Cristo, che erano pieni di nomi complicati e contorti, privi di senso riconosciuto, nonch di nomi divini e angelici egiziani, greci ed ebraici. In certi casi, i nomi magici sono stati alterati deliberatamente, per tenere nascosto il nome vero o scoprirne uno migliore; altre volte le traduzioni errate o i passaggi da un mago allaltro ne hanno modificato radicalmente la struttura" (R. Cavendish, 1972). La struttura della magia, che si basa sulla tradizione ed staticamente piegata su se stessa, impermeabile allevoluzione, possiede alcuni elementi specifici: la parola; - la scrittura; - il gesto; - la rappresentazione del soggetto a cui diretta lazione magica; un apparato grafico (pentacolo, cerchio magico, etc.) che sintetizza il sapere del mago attraverso il simbolo.

Parola e ritoLa pratica magica pu determinare un'alterazione, "una modificazione spirituale, la quale si esprime attraverso la solennit dei gesti, il cambiamento della voce, e presino con l'adozione di un nuovo linguaggio, quello degli spiriti e degli di. I riti negativi della magia formano, dunque, una specie di soglia su cui lindividuo abdica s stesso" (M.Mauss, 1965). Di certo la parola rituale, che acquista la sua maggiore espressione nel testo scritto, svolge un ruolo fondamentale nella pratica magica. Un ruolo che dimostra la propria solidit e forza in quanto si avvale di un linguaggio statico, inalterabile. Le parole costituiscono il mezzo pi efficace per influenzare. Secondo Freud, esse rappresentano "un valido strumento per indurre modificazioni psichiche in colui al quale si dirigono e, perci, laffermazione per cui la magia della parola in grado di sopprimere fenomeni patologici, anzitutto quelli basati su condizioni psichiche, non ha pi un significato enigmatico" (S.Freud,1992). La "voce" magica, la parola, celebrata nell'iter simbolizzante della gestualit o nella configurazione geometrica del testo scritto, ha radici lontane, che si perdono nella notte dei tempi. Radici che ogni cultura ha anche posto in relazione con il sacro e con l'intervento divino. Come nella poesia, anche in magia la parola acquista una forte valenza creativa in relazione alla combinazione del suono con il suo significato: i due linguaggi sono in stretto rapporto tra loro, poich in entrambi i vocaboli si trasformano in "parole di potenza", a cui viene riconosciuto un particolare potere, anche senza il contributo di alcun rituale. La parola trattiene in s la forza creatrice e quella magica: sorta di energie simboliche "presenti in tutte le cosmogonie mitiche; limpressione provata di fronte a tutto ci che inconsueto, stupefacente, atto a suscitare timore o ammirazione, trova forma nella parola e, attraverso la parola, si obiettiva in unessenza divina" (E.Cassirer, 1961). In un'ottica eminentemente "pratica" si scorge come l'utilizzazione magica della scrittura indichi "come sia sempre ritenuto possibile agire sul reale a partire dalla manipolazione dei simboli, e come anzi luomo sua giunto a nutrire un terrore sacro di quei simboli e del loro potere, quasi che, ormai tracciati, essi potessero da s soli, e senza intervento di altri, scatenare la loro azione" (G.R. Cardona, 1981). Va anche osservata la frequenza con cui, in numerose culture, la scrittura viene posta in relazione con l'intervento divino. Inoltre la dimensione criptica e misteriosa della parole "strane", aventi origini straniere e sconosciute, le caricavano con ulteriori valenze simboliche. E' sicuramente indicativo che "gi i testi magici greci facessero un largo uso di parole straniere, barbare, senza un apparente significato, alle quali tuttavia conferivano significati misteriosi, capaci di evocare potenze nascoste. Spesso sono tra loro legati a filo doppio le sette vocali e i sette pianeti, ed anche possibile forse citare una delle forme del nome del dio dei Giudei, appellativo che, oltre al suo valore mistico, contiene curiosamente la prima e lultima lettera dellalfabeto ebraico" (J.G. Fvrier, 1992). In sostanza, sembrerebbe che, secondo la tradizione simbolizzante posta alla base della magia, la parola sia tanto pi magica quanto pi diventa difficile comprenderne il senso e risalire al suo primitivo significato. Un caso emblematico quello dell"abracadabra", divenuto sinonimo di "formula magica" anche nel linguaggio comune.

Magia biancaEsistono in natura fenomeni che non conosciamo perfettamente e che non sappiamo spiegarci razionalmente. Negare decisamente la loro esistenza significherebbe far trionfare il materialismo in modo assoluto. Per l'uomo oggi, condizionato dalla scienza e dalla tecnica, la natura non ha quasi pi misteri. Nonostante si viva in unera cos tecnologicamente avanzata, uno degli argomenti che continua ad attirare luomo per il suo fascino sottile e misterioso la magia. Come possiamo definirla: arte, pseudo-scienza, scienza? Magia tutto quello che non pu essere spiegato razionalmente. E l'espressione di una cultura che con le sue tradizioni sembrava destinata a scomparire e invece continua ad avere diritto di cittadinanza nella societ della tecnologia e del razionalismo imperanti. Alle soglie del 2000, l'uomo ancora il tenace custode di un patrimonio culturale magico assimilato nel corso dei millenni e maghi, indovini e occultisti, continuano a proliferare in questa nostra epoca, testimoniando la necessit esistente nelluomo di liberare ancora la mente nel magico. Gli studiosi della materia riconoscono diversi tipi di magia. - La magia NATURALE, che l'arte di prevedere il futuro o di produrre fenomeni avvalendosi di mezzi naturali ma al disopra della portata comune mortale. - La magia ARTIFICIALE, consistente nell'arte di incartare e affascinare sfruttando un dono di prestidigitazione o utilizzando particolari apparecchiature, le quali, mediante appositi accorgimenti tecnici, danno effetti suggestivi o magici. - La magia BIANCA, che consente di ottenere fenomeni sorprendenti invocando a volte l'aiuto di angeli del bene; questa branca, nel tempo, ha inglobato le altre due precedenti arti. - La magia NERA esacrabile arte di invocare spiriti maligni o demoni, con i quali viene sancito un patto formale o tacito. La tradizione vuole che Cam, secondo figlio di No, la insegnasse e tramandasse ai posteri. Le cinque regole d'oro per l'aspirante mago da "La Magia Bianca" di Valerio Ramponi 1. Lo sviluppo della magia si ottiene mediante l'esecuzione dei riti che vanno eseguiti con ferrea volont e con fede cieca e profonda. 2. L'angelo della volont si chiama Ariel e invocare il suo aiuto vuol dire ricevere una maggiore forza di volont. Egli pu essere invocato solo per le cause giuste, perch il suo aiuto valido soltanto per esse. 3. La parola l'esecuzione della volont. La parola una potenza senza limiti, una volta che si appreso come e in quale maniera dirigerla; essa infatti pu guarire una persona, renderla felice, ma anche ucciderla. 4. Il desiderio, la paura, il pentimento sono sentimenti che non devono esistere nel mago perch affievoliscono la volont. 5. La buona magia all'insegna dell'intelletto e della giustizia; la magia nera governata dal disordine e dell'iniquit.

Magia delle erbe, dei fiori e dei profumiRientra nella normalit che per molte pratiche di magia vengano usate pozioni e filtri vari, per la composizione dei quali si fa uso di erbe. Erbe e fiori hanno sempre affascinato luomo e con le loro essenze opportunatamente mischiate si possono ottenere risultati portentosi. Unico problema quello di sapere come ottenere una preparazione d'effetto, conoscere la pratica, le formule esatte e le giuste dosi di erbe e fiori, che, potranno aiutare nelle pi disparate situazioni. Anche questo tipo di magia ha un'origine molto remota che si perde nel tempo. Vi sono profumi che hanno la propriet di attirare le persone e profumi che invece le allontanano. Vi sono profumi che eccitano e altri che invece provocano repulsione. Certe essenze rendono benevola una persona e la invogliano a fare del bene, mentre altre sono capaci di provocare l'ira. La scia di profumo che rimane nellaria pu, se gradevole, essere un fattore di conquista e di fascino. Anticamente si cerc di classificare i diversi tipi di odori, non in base al tipo di sostanza impiegata, bens in base al tipo di effetto ottenuto. Vi sono abbinamenti tra piante, essenze, domini planetari ect. quindi per non complicare il discorso ho inserito una tabella esplicativa. In questa tabella abbiamo: a) la rappresentazione della scala evolutiva a cui si deve fare riferimento; b) la specificazione del tipo di pianta a cui si deve fare riferimento; c) la corrispondenza con le diverse sezioni che compongono un ciclo vitale completo nel regno vegetale; d) il nome della pianta corrispondente; e) lessenza a cui si attribuiscono virt magiche; f) la corrispondenza planetaria. Ecco un esempio: in astrologia l'albero trova analogie col pianeta Sole e si immedesima con la pianta della quercia. Il profumo corrispondente l'etliotropio, che viene messo in relazione con la Sanguinaria, pianta consacrata al Sole. E' da tenere presente che nella scala evolutiva, gli alberi occupano il primo posto, in quanto sono la forma pi completa: essa si realizzata attraverso il mutare delle ere, contrariamente ai funghi che sono, praticamente, tra le prime forme di vita comparse sulla terra, pi semplici e meno evolute.

Piante magicheSin dai tempi pi antichi le piante venivano utilizzate per i loro misteriosi poteri allo scopo magico e terapeutico... Le ultime ricerche scientifiche hanno dimostrato che anche le piante, al pari degli uomini e degli animali, hanno un'aura vitale che aumenta di intensit in particolari momenti. Pare anche che le loro vibrazioni esercitino un influsso positivo sulluomo; legate, infatti, a sottili forze esoteriche, esse sembrano possedere una benefica influenza grazie alle loro emanazioni magnetiche. A piante ed erbe venivano attribuite virt magiche ed esse rientravano nella composizione e preparazione di talismani, filtri ed essenze astrali. Gli antichi maghi ritenevano sacre 22 piante, ma il loro numero scese a 16 durante il Medioevo; ricordiamo 'leliotropio o l'erba della sincerit, la caledonia o erba del trifoglio, la rosa che era la pianta iniziatica etc. Ci sono piante che, per la loro carica elettro-magnetica, possono donare energia o anche pernderla e rubarla, per cui possiamo parlare di piante positive e di piante negative. Alcune di esse esercitano un potere esoterico benefico in stretta dipendenza con vari fattori come il segno zodiacale, il momento in cui vengono raccolte etc. Per talune piante indispensabile la scrupolosa osservanza di tutte le regole tramandate dalla tradizione perch esse conservino le loro caratteristiche ed estrinsechino meglio le loro propriet. - Raccogliete la pianta durante la fase di luna crescente, in una giornata in cui il sole splenda alto (mai quando tira vento o nuvolo): le ore pi propizie sono quelle comprese tra le undici e mezzod, o fra le diciassette e le diciotto. - Lasciatele essiccare completamente per qualche giorno, poi riponetele in un sacchetto di tela o di carte oppure in un vaso di vetro, mai in contenitore di materiale plastico che ne neutralizzerebbe le radiazioni. All'occorrenza, potreste servirvene per la preparazione di infusi o talismani, tenendo per prensente che le piante non vanno conservate a lungo, perch perdono man mano le loro vibrazioni. Come si detto anche il contatto diretto con la pianta ha il potere di tonificare il nostro organismo e di allontanare da noi eventuali forze negative.

Le piante e i loro poteriLe seguenti piante, pur legate a un astro, non risentono degli influssi planetari, per cui possono essere utilizzate senza servirsi di riti particolari, legati al giorno o allora del pianeta governatore. AMARANTO Posto sotto il dominio del Sole, si ritiene che il fiore, conservato in un sacchettino o portato al collo, in tasca o comunque a diretto contatto del corpo, favorisca l'equilibrio fisico; preserva il soggetto delle malattie e tiene lontana la principale nemica dell'uomo: la vecchiaia. Questa pianta possiede la capacit di non appassire, infatti anche secche, le sue foglie conservano il colore originale senza sbiadire e, se vengono poste nellacqua, tornano fresche d'aspetto. Anticamente di pensava che questo fiore donasse l'immortalit per cui pare rientrasse nei componenti base dell'elisir di lunga vita, in cui era racchiuso il segreto dell'eterna giovinezza. empre nell'antichit l'amaranto veniva usato nell'allestimento delle tombe dei personaggi potenti, o nei funerali di personalit influenti. E una pianta erbacea annuale, con le inflorescenze raggruppate in spighe o pannocchie ascellari o terminali, erette o pendenti. Coltivata per ornamento facilmente reperibile in Italia. La sua fioritura avviene da Agosto alla fine dell'autunno. ARANCIO Governato da Venere, il suo fiore simbolo di innocenza e di purezza danimo. Per questo motivo il fiore utilizzato per il bouquet delle spose, usanza questa che trova le sue origini in Francia. Si dice che possa essere usato una sola volta nellarco della vita e che possa trasformare l'innocenza della persona in conoscenza, profondit e saggezza. BASILICO Retto da Marte, se viene usato in dosi esagerate porta facilmente l'individuo a diventare collerico e ad adirarsi per motivi di poco conto. Pu anche provocare dei danni pi o meno gravi a carico del sistema nervoso. In Abissinia se ne trova in enorme quantit, tanto vero che le donne abissine lo usano come cosmetico per rendere la loro pelle pi lucida. E una pianta piccola e cespugliosa dai fiori bianchi e il suo tempo di fioritura va generalmente da Maggio a Settembre. CEDRO E una pianta erborea sacra a Giove. In alcuni testi antichi, il cedro considerato una vigile sentinella della casa presso cui piantato, per il suo potere di tenere lontani ladri, curiosi e persone indesiderate. ELLEBORO Pianta malefica, ha un potere esoterico negativo, fa perdere infatti di prestigio e attira la maldicenza. E una pianta velenosa, va usata in dosi minime e con la massima prudenza. GIGLIO Da sempre considerato il simbolo della purezza per eccellenza. Tenere il giglio sempre a portata di mano, o nella propria casa, serve a tenere lontane le forze del male. Nel formulario di Alberto il Grande detto che il giglio colto sotto il segno del Leone, mescolato al succo di lauro e posto sotto letame, genera dei vermi che, ridotti in polvere e messi negli abiti di una persona, impediscono a questa di dormire. IRIS Era considerato dagli antichi il simbolo della pace. LICHENE Organismo vegetale costituito dallassociazione di un'alga e di un fungo, sotto l'influsso di Saturno e inclina alla solitudine e alla meditazione. Non favorisce i rapporti di societ e le attivit di gruppo. LOTO Il suo fiore ha il potere di cacciare i demoni e di allontanare il malocchio. MIRTO Consacrata a Venere, questa pianta ha il potere di rendere caritatevoli e ben disposti verso chi soffre. Tale pianta molto diffusa in Italia e nell'America settentrionale.

ORTICA Considerata una pianta sacra a Venere, sembra che predisponga alla lussuria. Un'antica ricetta di Petronio suggerisce, per favorire i rapporti sessuali languenti, di porre sotto il materasso, per un mese, un sacchettino contenente foglie secche di ortica. Secondo Alberto il Grande, l'ortica tenuta in mano con del millefoglie allontana la paura dei fantasmi. Anticamente veniva usata per combattere le paralisi, i reumatismi articolari e l'impotenza, anche se con risultati di modesta entit. PAPAVERO Governata da Saturno, predispone alla pigrizia. E diffusissima nei prati, il fiore ha i petali color rosso vivo e il frutto contiene semi piccoli e reniformi. PERVINCA Nei ricettari di Alberto il Grande si legge che questa pianta, ridotta in polvere con dei vermi e mangiata nella carne era da considerarsi afrodisiaca. PRIMULA Con i suoi gialli fiorellini, in epoca medioevale veniva considerata pianta della felicit e rientrava nella composizione dei sacchetti talismatici. QUERCIA Con la sua imponente bellezza testimonianza di forza e di potenza. Consacrata al Sole, veniva considerata la guardiana della casa presso cui veniva piantata. Per il suo potere di attirare le forze benefiche e di allontanare le entit del male, sembra che i pionieri americani avessero lusanza di piantare una quercia vicino alla loro casa. TRIFOGLIO Erba dalle magiche virt veniva usato nei secoli addietro da maghi e streghe. Predispone all'amore e alla sapienza. Altre piante magiche Piante da considerarsi magiche, perche facenti parte del settenario cabalistico, sono le seguenti. ACANTO Pianta che in astrologia si collega al pianeta Marte, rende arditi e coraggiosi, rapidi nelle decisioni e reattivi alle situazoni stagnanti e difficili. Se utilizzata nelle ore notturne di Marte accentua le caratteristiche negative del pianeta, predisponendo alla temerariet, all'aggressivit, alal collera e alla violenza. CINQUEFOGLIE Questa pianta magica, atrologicamente legata al pianeta Mercurio, elargisce il dono della sapienza e il buon uso dellintelletto. E possibile preparare anche dei talismani che assicurano la ricchezza, gli onori e la felice riuscita nel campo degli affari e delle finanze. La sua azione benefica si estrinseca maggiormente nel giorno di mercoled, nelle ore rette da Mercurio. GIUSQUIAMO Questa pianta, che in astrologia viene rappresentata dalla betulla e il cui corrispondente planetario il pianeta Giove, appartiene al mondo della felce. Nel settenario delle piante magiche situata al terzo posto, a un grado piuttosto elevato di emanazione energetica. Per propiziarsi la buona sorte si deve operare di gioved, nelle ore diurne corrispondenti a Giove. NINFEA L'essenza di questa pianta di buon auspicio per le imprese ardite, le situazioni che necessitano di audacia, i viaggi avventurosi e spericolati. La ninfea ha inoltre il potere di stimolare limmaginazione, suscitando visioni e sogni profetici. SALICE Quest'ultimo tipo di pianta che si ritiene abbia delle magiche possibilit, ha la sua corrispondenza astrologica con il pianeta Saturno. Il salice ha analogie con i funghi, occupa l'ultimo posto della gerarchia fitologica, ma da considerarsi ugualmente a un livello di alta spiritualit. In occultismo infatti ogni schema settenario ha una disposizione circolare, per cui primo e ultimo grado, essendo contigui, hanno la medesima vibrazione. Tale pianta opportunamente preparata, ha il potere di conferire agli uomini grande dignit e soprattutto dirittura e forza morale in alto grado.

SANGUINARIA Pianta benefica e propizia viene utilizzata in modo particolare per il buon esito di relazioni amorose. Usata costantemente la sua essenza agisce in modo da favorire lunione tra due persone, consentendo la realizzazione di un legame amoroso duraturo nel tempo. E necessario intervenire sulla pianta nell'ora governata da Venere dea dellamore. In un'ora diurna si deve agire su un uomo, in quella notturna si deve esercitare la sua influenza su una donna. VERBENA Pianta considerata sacra a Venere ha il potere di risvegliare le forze dellamore in modo intenso. Un formulario del XIII sec. consigliava di strofinare il petto della persona amata con un fiore di verbena, se si voleva suscitare una sconvolgente e travolgente passione. Per le sue propriet occulte, essa era apprezzata molto dalla fraternit di Rosacroce: Van Helmont la defin pianta attrattiva. La sua azione potenziata se si agisce di luned, durante la luna nuova, nelle ore notturne di Venere. VISCHIO E MANDRAGORA La raccolta della piante pu essere fatta in qualunque modo, unica eccezione il vischio e la mandragora, che richiedono invece una differente prassi. Si crede infatti che se non si rispetta il rituale particolare, esse non avranno pi quelle doti per le quali vengono raccolte. Il taglio del vischio, secondo i Druidi, che si dedicavano alla magia e allo studio dei fenomeni naturali, doveva essere eseguito con una falcetta doro, o perlomeno dalla lama consacrata. Questo perch i testi antichi sostengono la tesi secondo cui il vischio a contatto dell'oro, durante il taglio aumenta la proprie doti magiche. La mandragora la pianta magica per eccellenza, la pianta che ha le maggiori caratteristiche e le pi grandi possibilit di impiego in campo magico. I suoi effetti sono di gran lunga superiori ad ogni altra pianta. Si deve badare bene di non toccare la mandragora con i metalli specialmente con il ferro, che considerato nemico della pianta stessa. Inoltre la sua raccolta deve essere fatta sotto vento perch restino intatte le sue caratteristiche.

Profumi MagiciVi sono profumi che, opportunamente confezionati, sono dei potenti talismani. Il profumo, lo sprigionarsi nell'aria dell'essenza, agisce proprio come se si trattasse di un talismano solido, una pietra o un monile magico; il profumo pu anche servire a magnetizzare le pietre per aumentare il loro potere esoterico. Affinch il profumo sia idoneo e possa raggiungere lo scopo, necessario che venga scelto anche tenendo conto dei segni zodiacali in armonia con l'aroma. Unica cosa da tenere presente che si dovr essere accorti nello scegliere il giorno, lora e il profumo adatto allevenienza e a ci si vuole ottenere. Al momento giusto si sparge sulloggetto il profumo adatto e, tenendolo in mano, si penser intensamente alla propriet che si vuole attribuire all'oggetto magnetizzato. Volendo agire su una persona che non si pu avvicinare, basta scriverle una lettera su cui si sia versata anche solo qualche goccia di profumo. Vediamo ora, segno per segno, quali sono i profumi pi adatti. ARIETE La lavanda e tutti quei profumi freschi che attenuano lo spirito combattivo di questo segno. TORO La rosa serve ad arginare gli slanci un po troppo affettuosi di questo segno GEMELLI Per ovviare alla volubilit e alla dispersione nei sentimenti, adoperare essenze a base di origano. CANCRO Il profumo a base di lill serve ad infondere sicurezza a questo segno iper-emotivo. LEONE Un'essenza a base di ambra rende pi "ruggenti". VERGINE Il fresco giacinto apporta fantasia a questo segno troppo analitico. BILANCIA Per dare pi grinta ci vuole il muschio. SCORPIONE L'essenza di tuberosa rende affascinante questo segno. SAGITTARIO Violetta per irradiare maggior simpatia. CAPRICORNO L'essenza di caprifoglio serve ad infondere fiducia. ACQUARIO Mughetto per propiziarsi l'amore. PESCI Il gelsomino dona ai nati in questo segno fermezza e attenua l'insoddisfazione.

Sacchetti profumatiI sacchetti che contengono essenze profumate sono cosa nota gi dai tempi pi remoti. Per confezionare il sacchetto profumato, basta prendere del cotone o un panno ad alto potere assorbente e impregnarlo della sostanza adatta allo scopo. Il tutto viene poi chiuso in una garza, che a sua volta deve essere contenuta in una stoffa resistente. Queste operazioni vanno eseguite tenendo conto delle ore e dei giorni, a seconda dell'essenza che si deve preparare. Questo un esempio: talismano amoroso - giorni e ore di Venere (diurne per agire sugli uomini, notturne per agire sulle donne) - evocazione dello spirito - scelta del profumo in base al proprio segno zodiacale di nascita.

Pietre magicheNei tempi pi antichi le pietre, e in modo particolare le gemme, hanno sempre affascinato l'uomo, che ha attribuito ai diversi minerali, virt e significati occulti. Nell'antico Egitto, oltre che ornamentali, le gemme venivano ritenute necessarie. Gli Egiziani apprezzarono le pietre per le loro propriet mistiche o mana e i gioielli erano considerati mezzi per ottenere successo, la fama, la fortuna etc. Gli Egiziani per dipingersi le palpebre usavano la malachite, col duplice scopo di difendersi dal sole grazie alla protezione offerta dal colore verde e per disinfettare gli occhi, grazie alla presenza del carbonato di rame nella pietra. Consideriamo ora i poteri attribuiti alle pietre dalla tradizione. Poteri delle pietre magiche ACQUA MARINA Considerata la pietra dei marinai e dei viaggiatori, simboleggia la speranza e ha una funzione protettiva nelle gengiviti, nel mal di gola e di denti. Protegge dai tradimenti. Papa Giulio II era solito portarla sempre addosso per il suo benefico potere. AGATA Allontana l'invidia e la malignit, rende simpatici e aiuta nella carriera. Preserva dalle punture dei ragni e degli scorpioni e tenuta in casa protegge dai fulmini. Se messa in bocca calma la sete. I timidi acquistano forza e coraggio, se stringono nella mano destra un pezzo di agata. AMBRA Anticamente veniva usata in magia per difendersi dagli incantesimi delle streghe. Per le sue propriet elettriche (in greco chiamata elektron) protegge dalle malvagit e dalle influenze nefaste altrui. Una collana dambra protegge i bambini dalle pericolose convulsioni. AMETISTA Protegge dal veleno e dalle tentazioni dellalcool, soprattutto se sulla pietra vengono incise le immagini del sole e della luna. Nei tempi antichi, per prevenire l'ubriachezza, si era soliti bere in coppe di ametista. Considerata negativa per il suo colore viola, lo per chi preda dell'egoismo, delle passioni violente, delle meschinit; protegge e aiuta, invece, nel processo di elevazione spirituale, chi gi possiede maturit e saggezza. AZZURRITE E un potente talismano, propizia la fortuna e allontana la malinconia. BERILLO Favorisce il successo nel campo delle lettere. I marinai, per essere coraggiosi durante le tempeste, erano soliti portarla con loro durante la navigazione. Dona serenit e obiettivit di giudizio. CALAMITA Ha il potere di "attirare" l'amore e di favorire le nascite. CALCIDONIO Allontana i dispiaceri, distende i nervi e ristabilisce l'equilibrio soprattutto in campo affettivo. E di protezione negli incidenti o nelle disgrazie improvvise; aiuta, quindi, tutti coloro che per la loro professione debbono affrontare rischi ridicoli. Rende costanti e infonde fiducia e forza. CAMMEO Porta fortuna, si dice, solo per sette anni, poi il suo potere nullo e la pietra va cambiata. CARBONCHIO Protegge i bambini dal pericolo di annegamento. Se portata nelle ore notturne efficace contro l'insonnia. CRISOLITO Preserva dalla follia. Facilita la carriera e assicura la ricchezza.

CORALLO Possiede tutte le propriet magiche. In Oriente, viene sfruttato moltissimo perch dona sicurezza, fiducia e allegria. Nei tempi passati preservava dalle epidemie; la tradizione vuole che il corallo impallidisca quando muore una persona amata. CORNIOLA Preserva dai tradimenti. CRISTALLO Infonde calma ed equilibrio interiore. Favorisce la pioggia ed simbolo di vittoria. DIAMANTE Difende dai demoni e dagli spiriti del male. Dona la pace e la serenit e infonde coraggio e invincibilit. Ai timidi d forza. Simbolo di fedelt, favorisce l'amore e il matrimonio. Trasforma le sue propriet benefiche in arme malefiche soltanto quando in possesso di persone indegne. DIASPRO Simboleggia la gioia. Nei tempi antichi veniva usata contro la febbre. La polvere di diaspro veniva sfruttata da Galeno, il famoso greco, come cicatrizzante delle ferite. GIADA E efficace nella cura delle malattie renali, nelle coliche e nelle affezioni oculari. Dona integrit e rettitudine. GRANATA Predispone alla fedelt in amore e favorisce i legami duraturi. LAPISLAZZUOLO Veniva ritenuta dagli Egiziani portatrice damore. Dona acutezza e pensiero e promette successo e felicit. ONICE Allontana gli incubi e le malinconie. OPALE E da sempre ritenuta pietra infausta, ma propizia ai nati in Ottobre: d loro aiuto e chiarezza di vedute. Gli Indiani affermano che, posta sugli occhi per qualche istante, rende acuta la memoria. OSSIDO DI FERRO Protegge dal malocchio e dalle decisioni affrettate. PERLA Simboleggia l'amore, ma anche le lacrime. Non andrebbe mai regalato un anello di fidanzamento con la perla, perch porterebbe dolore derivante da una rottura. La collana, invece, infonde energia, purch le perle, ovviamente naturali, siano di numero dispari. PIRITE Nei tempi andati, era credenza che evitasse le cadute da cavallo. QUARZO Concilia sonni tranquilli, tenendo lontani gli incubi notturni. RUBINO Simbolo di forza e di passione, rende audace e temerario chi lo indossa. Allontana la tristezza e i dispiaceri amorosi. Pare che cambi leggermente colore, quando il suo proprietario minacciato da qualche male. SELENITE Ridotta in polvere, pare che sia un potente afrodisiaco. SMERALDO Procura benessere, ricchezza e amore. Guarisce i disturbi visivi e arresta le emorragie. Favorisce lo sviluppo della memoria e dellintuizione, stimola lintelligenza. Simbolo della castit, si rompe se colui che lo porta diventa adultero. TOPAZIO Simboleggia lardore ed efficace contro l'odio e la vendetta. Concede il favore altrui e aiuta in campo economico e finanziario.

TURCHESE Protegge dal malocchio e difende dai pericoli di vaggio e dagli avvelenamenti. Dona fortuna e felicit al suo possessore. ZAFFIRO Simboleggia la fermezza d'animo e infonde allegria, fiducia e lealt. Allontana le preoccupazioni e protegge le persone innamorate.

ColoriOgni colore ha una sua particolare propriet capace di influenzare, in positivo o in negativo, la natura umana. Che i colori fossero in grado di riattivare i centri vitali era risaputo da millenni e ci trova la sua applicazione somatica persino nelle medicine indiana, cinese, tibetana ed egiziana. Oggi la cromoterapia, anche se ancora poco conosciuta, trova la sua applicazione in campo biopsichico. Noi sappiamo che la vita energia e vibrazioni; i colori costituiscono una scala sensibile ed elevata di queste vibrazioni e sono in grado di influenzare e modificare profondamente le nostre energie e le nostre emozioni. Esiste un ramo della magia bianca basato sul significato dei colori e sul loro potere di favorire la buona o la cattiva sorte. Simbolismo dei colori BIANCO Simboleggia la purezza e la virt. E associato alla luna e al segno del Cancro. E sempre stato il colore preferito dalle spose e il pi sfruttato nella confezione di camicie da notte, allo scopo di allontanare dai dormienti eventuali entit maligne che aborrono il bianco. ROSA Per gli alchimisti rappresenta la catarsi, la rinascita. Simboleggia la timidezza, l'amabilit. Emana radiazioni positive per tutti i segni. Predispone allamore. AZZURRO E il colore del cielo, simboleggia lamore ed propizio agli Acquari. Porta fortuna e protegge nell'avversit. VERDE Infonde speranza, fiducia, pace. Legato alla natura il colore di Venere e protegge le persone innamorate. ARANCIONE Per gli orientali stimola la concentrazione mentale, tanto vero che i monaci buddisti indossano una tunica di questo colore. Per noi simbolo della salute, ma anche della lussuria. GIALLO Esistono riserve nei confronti di questo colore. Per taluni il simbolo del Sole, il colore dell'oro che simboleggia la conoscenza e quindi infonde energia e vigore. E positivo per i Leoni. Secondo altri, invece, il colore dello zolfo e pertanto del diavolo. Sembra che Giuda fosse vestito di giallo durante lultima cena, per tale motivo la credenza popolare lo ritiene il colore della falsit e del tradimento. ROSSO E il colore di Marte e dellAriete; infonde ardore, calore, forza e combattivit. Non portatelo se siete nervosi o depressi, il rosso accentuerebbe il vostro malessere. BLU E il colore di Giove, pertanto favorisce i Sagittari e i Pesci. Dona equilibrio, saggezza e oculatezza negli affari. VIOLA Colore che favorisce l'elevazione spirituale, la meditazione e il sapere. Viene evitato dalla gente dello spettacolo perch, legato alla quaresima, implica l'idea del sacrificio, della privazione e dell'insuccesso. E propizio per gli Scorpioni. NERO E ritenuto apportatore di tristezza, lutti e disperazione. Astrologicamente appartiene a Saturno che governa il Capricorno.

Ricette MagichePer farsi amare Pestate in un mortaio alcune margherite, soltanto il fiore non il gambo, sino a che non saranno ridotte in polvere. Aggiungete alla polvere ottenuta il succo di mezzo limone e amalgamate tutto. Frizionate le mani con questo preparato, in modo da lasciarle un po unte, poi toccate i capelli della persona che desiderate far innamorare. Un'altra formula per farsi amare la seguente: preparate un unguento con bucce di arachidi, mezzo bicchiere di acqua presa da un torrente in piena, qualche goccia del vostro sudore, essenza di garofano. Il composto emaner, tutto sommato, un effluvio sufficientemente gradevole. Profumatevi ed andate in visita dalla persona tanto amata. Sempre per ricevere amore, potrete regalare una pietra di acquamarina, che sia per stata a contatto diretto della vostra pelle per sette notti consecutive. Questo dono va fatto alla persona amata. Tenete presente che la dovete donare in un cofanetto bagnato in precedenza con tre gocce di sangue di una colomba. Prendete una bacinella e ponetevi al centro un osso di cane nero e aggiungete i seguenti elementi: calce viva, pelati di bagonia, sale da cucina. Lasciate che losso si impregni per due giorni del miscuglio in cui stato posto, dopodich estraetelo dal recipiente e riducetelo in finissima polvere. Mettete la polvere in una scatolina e prelevatene un pizzico, che dovr essere lasciato cadere a terra, a poco a poco, mentre girerete intorno alla persona amata. Per sposarsi entro breve tempo Eseguite un impasto con alcuni vostri peli dascella tagliati finemente, peli di cane bianco sempre tagliati fini, pelle di oliva seccata al sole, chiodi di garofano ridotti in polvere. Aggiungete al tutto olio puro ricavato da olive verdi. Mescolate bene il composto e cospargetevi il petto ogni mattina, appena alzati, finch all'improvviso non vi capiter di realizzare quanto era in oggetto dei vostri desideri. Per essere stimati e benvoluti Indossate un profumo ottenuto tritando petali di rosa e di ninfea a cui siano state aggiunte due dita di alcool puro e acqua di lavanda nella misura di cinque dita. Sempre per essere benvoluti portate al collo un frammento di zanna di elefante, bagnata ogni mattina con dellacqua benedetta. Per non lasciarsi prendere dal panico Tenete sempre con voi una zampetta di leone cucciolo, che sia morto in modo violento. Abbiate cura di lavare in precedenza la zampa con essenza di lavanda mista ad acqua di ruscello. Per riuscire ad apprendere pi facilmente Pelo di volpe legato ad uno spago di colore rosso, portato come fosse un braccialetto nella zona compresa tra il gomito e la spalla. Quando avete la necessit di memorizzare o siete sottoposti a sforzi per riuscire a comrpendere nozioni difficili e complicate, toccate loggetto. Per essere protetti dalle avversit Raccogliete del muschio, avendo cura di tagliarlo con un falcetto doro, prendete una manciata di origano in polvere e mischiate il tutto con il succo di cento petali di rose e bagnate con acqua santa. Tutte le mattine, per il periodo in cui pensate di essere funestati dalle avversit, toccate con un dito il miscuglio e appoggiatene un pizzico alla lingua. Tutto ci dovrebbe allontanare i momenti negativi. Per imporre la propria personalit Per riuscire ad imporre la propria personalit, dovete prendere i seguenti oggetti: penne di gallina nera, polpa di grappolo duva, tre gocce di sangue estratto dalla propria mano. Mettete il tutto in una pentola e aggiungete tanta acqua sino a coprire completamente il contenuto. Fate bollire per tre ore, senza aggiungere altra acqua,dopodich versate il composto in un telo e filtrate. Riducete in

poltiglia quanto rimasto nel telo, mettetelo in un piccolo cofanetto, che porterete con voi durante il periodo in cui desiderate emergere. A distanza di un mese, ripetete con la stessa prassi quanto fatto in precedenza e sostituite la polvere rimasta nel cofanetto con quella nuova. Per essere all'altezza di una situazione Prendete della noce moscata e pestatela in un mortaio sino ad averla ridotta in polvere. Bagnatela con acqua santa e aggiungete al miscuglio i seguenti ingredienti: polvere presa dal campanile di una chiesa, nocciolo di ciliegia, anche questo ridotto in frantumi, tenendo presente che la ciliegia dovr essere raccolta durante una notte di luna piena, senza salire sullalbero e senza toccarlo con le mani. Aggiungete al composto del vino comune, ad alta gradazione alcoolica, mettete il tutto in una bacinella che verr lasciata sul davanzale di una finestra per sette giorni e sette notti. Trascorso questo periodo, mettete il preparato in un sacchetto che verr sigillato in maniera da non poter pi essere aperto, se non rompendo il sacchetto stesso. Sistemate l'oggetto dentro il guanciale del letto in cui siete soliti dormire. Per vincere la timidezza A una mezza bottiglia di vino rosso aggiungete: noce moscata, tre gocce di acquavite, cento chicchi di melograno, una pianta di basilico. Mescolate bene e bevenetene un bicchierino a giorni alterni. Per propiziarsi la fortuna Prendete un fazzolettino e sistemate al centro un topazio. Bagnate il fazzoletto contenente la pietra con acqua di lavanda, che sia vecchia di tre anni. Ogni mattina, quando ne sentirete la voglia, sciogliete il fazzoletto e accarezzate la pietra, avendo cura di compiere il gesto senza essere scorti da altri, rimettete la pietra al suo posto subito dopo averla sfregata, la fortuna non tarder a farsi vedere. Scavate nel terreno una buca profonda almeno quaranta centimetri e lasciatela cos per tre giorni. All'alba del quarto entratevi con i piedi e ricomprite completamente le vostre estremit con la terra. In piedi, in questa posizione, farete tre volte il segno della croce con gli occhi chiusi, dopodich prenderete, aiutandovi con il fazzoletto bianco, una pietra opportunatamente levigata in precedenza (non dovr essere toccata con le mani) e la gettate dietro di voi, racchiusa nel fazzoletto. A questo punto farete ancora il segno della croce e andrete a vedere il luogo dove caduto il sasso. In quel punto dovrete sotterrare fazzoletto e sasso con la terra che avete usato per coprirvi i piedi. La fortuna durer finch il fazzoletto o il sasso non torneranno alla luce. Uscite all'alba, per una settimana di seguito, con unametista che dovr essere portata sotto un cappello e recatevi in un luogo deserto, dove sarete sicuri di essere soli e di non essere disturbati da nessuno. Nella tasca destra dei pantaloni mettere: - il primo giorno sei chiodi di garofano che siano stati ridotti in poltiglia - il secondo giorno una manciata di origano (che aggiungerete ai chiodi di garofano) - il terzo giorno due margherite, private del gambo - il quarto giorno un pezzettino di candela benedetta - il quinto giorno un ciocca dei vostri capelli, tenuta insieme da un filo di cotone bianco - il sesto giorno un bottone della vostra camicia - il settimo giorno non aggiungete niente Quando sarete nel luogo deserto, da soli, dovrete avere cura di bagnarvi la fronte con vino benedetto. Restate un minuto in silenzio, pensando alla fortuna ch etra poco si mostrer a voi, poi tornando a casa vostra, toglierete subito quel paio di pantaloni, che rimetterete la mattina successiva, per sette giorni ancora. Il settimo giorno, brucerete i pantaloni con quanto contenuto nella tasca. A partire dal giorno successivo, dovreste accorgervi che qualche cosa cambiato e che la fortuna comincia a sorridervi. Per la riuscita di un progetto Prendete un'ametista e tagliatela in due, mettetela in un sacchettino e bagnatela con la grappa una volta alla settimana per almeno un mese. Asciugherete, poi una met della gemma con un panno di lino, laltra met con un panno di lana. Terminate questo rituale un giorno prima della realizzazione del vostro progetto. Per essere protetti durante il corso della vita e per vivere in maniera armoniosa Un ciuffo dei vostri capelli preso da tre punti diversi della testa, in tre giorni diversi ma successivi, va bagnato con dellolio santo in quantit minima. Aggiungete del grasso di balena, uno spicchio di

aglio triturato, dieci gocce di vino benedetto. Lasciate il tutto per una settimana sul davanzale della finestra, avendo cura di mettere gli ingredienti in un piattino coperto da un telo rosso. Successivamente triturerete della polvere di radice di liquirizia che aggiungerete al resto. Unite tre gocce di limone per tre giorni di seguito, avendo cura di fare questa operazione, dopo che le campane abbiano annunciato il mezzogiorno. Prendete un piccolissimo diamante e spalmatelo con questo composto. Pare che questo sia un talismano potentissimo che vi aiuter nelle difficolt della vita, come nessuno altro mai.

Rituali di magia biancaInvocazioni, gesti e formule magiche L'INIZIAZIONE Presso tutte le popolazioni, in ogni cultura, nessuno pu diventare mago da un giorno all'altro: previsto un iter di apprendimento lungo e faticoso, durante il quale l'aspirante deve essere seguito da un maestro preparato, che lo avvii, controllando i suoi progressi e i suoi errori. Questo processo provoca un cambiamento cos radicale nella personalit, che le civilt primitive vi vedevano la morte dellaspirante, lo smembramento del suo corpo e la sua ricostituzione a opera degli spiriti. Senza arrivare a tanto, anchio vi consiglio di intraprendere questo processo di rinnovamento attraverso una serie di esercizi preliminari, che dovrebbero essere svolti prima di cominciare il cammino vero e proprio. La prima serie di esercizi ha proprio lo scopo di rafforzare la volont. Molti tra voi forse sorrideranno, pensando erroneamente