33
Pagina 11 /34 Decreto del Commissario ad acta (delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" per il triennio 2016-2018 stipulato in data lO febbraio 2016 così come osservato dai Ministeri affiancanti Salute ed Economia e Finanze, unitamente agli Allegati l e2 che ne costituiscono parte integrante e sostanziale. IL COMMISSARIO AD ACTA VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3 concernente "Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione"; VISTA la legge statutaria Il novembre 2004, n. l, che approva lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni recante la "Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale"; VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. l, concernente l'organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale, e successive modificazioni ed integrazioni; VISTE le deliberazioni della Giunta Regionale: n. 66 del 12 febbraio 2007 concernente: "Approvazione del "Piano di Rientro" per la sottoscrizione dell'Accordo tra Stato e Regione Lazio ai sensi dell'art. l, comma 180, della Legge 31112004"; n. 149 del 6 marzo 2007 avente ad oggetto: "Presa d'atto dell 'Accordo Stato Regione Lazio ai sensi dell 'art. l, comma 180, della legge 11. 311/2004, sottoscritto il 28 febbraio 2007. Approvazione del "Piano di Rientro"; VISTO l'articolo 2, commi da 67 a 105, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 ed, in particolare, il comma 88, che prevede il mantenimento della gestione commissariale per la prosecuzione del Piano di Rientro, secondo Programmi Operativi, coerenti con gli obiettivi finanziari progranunati, predisposti dal Commissario ad acta; DATO ATTO che, con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013, il Presidente Nicola Zingaretti è stato nominato Commissario ad acta per la realizzazione degli obiettivi di risanamento finanziario previsti nel Piano di Rientro dai disavanzi regionali per la spesa sanitaria; DATO ATTO , altresì, che il Consiglio deì Ministri, con deliberazione del l° dicembre 20 14, ha nominato l'Arch. Giovanni Bissoni, con decorrenza 2 dicembre 2014, quale Sub commissario nell'attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del SSR della Regione Lazio, con il compito di affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere in esecuzione dell'incarico commissariale, ai sensi della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013, richiamando in particolare le azioni e gli interventi in via prioritaria indicati nella delibera del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio 2012, intendendosi aggiornati i termini ivi indicati, intervenendo anche per garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di appropriatezza, sicurezza e qualità, attraverso un utilizzo efficiente delle risorse;

Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

  • Upload
    others

  • View
    9

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

Pagina 11 /34

Decreto del Commissario ad acta(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013)

OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Universitàdegli Studi di Roma "La Sapienza" per il triennio 2016-2018 stipulato in data lOfebbraio 2016 così come osservato dai Ministeri affiancanti Salute ed Economia eFinanze, unitamente agli Allegati l e 2 che ne costituiscono parte integrante esostanziale.

IL COMMISSARIO AD ACTA

VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3 concernente "Modifiche al titolo V dellaparte seconda della Costituzione";

VISTA la legge statutaria Il novembre 2004, n. l, che approva lo Statuto della RegioneLazio;

VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni recante la"Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alladirigenza ed al personale regionale";

VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002 , n. l, concernente l'organizzazione degliuffici e dei servizi della Giunta Regionale, e successive modificazioni ed integrazioni;

VISTE le deliberazioni della Giunta Regionale:n. 66 del 12 febbraio 2007 concernente: "Approvazione del "Piano di Rientro" per lasottoscrizione dell'Accordo tra Stato e Regione Lazio ai sensi dell'art. l, comma 180,della Legge 31112004";n. 149 del 6 marzo 2007 avente ad oggetto: "Presa d'atto dell 'Accordo Stato RegioneLazio ai sensi dell 'art. l, comma 180, della legge 11. 311/2004, sottoscritto il 28febbraio 2007. Approvazione del "Piano di Rientro";

VISTO l'articolo 2, commi da 67 a 105, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 ed, inparticolare, il comma 88, che prevede il mantenimento della gestione commissariale per laprosecuzione del Piano di Rientro , secondo Programmi Operativi, coerenti con gli obiettivifinanziari progranunati, predisposti dal Commissario ad acta;

DATO ATTO che, con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013, ilPresidente Nicola Zingaretti è stato nominato Commissario ad acta per la realizzazione degliobiettivi di risanamento finanziario previsti nel Piano di Rientro dai disavanzi regionali per laspesa sanitaria;

DATO ATTO, altresì, che il Consiglio deì Ministri, con deliberazione del l° dicembre 20 14,ha nominato l'Arch. Giovanni Bissoni, con decorrenza 2 dicembre 2014, quale Subcommissario nell'attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del SSR della Regione Lazio,con il compito di affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti ~

da assumere in esecuzione dell'incarico commissaria le, ai sensi della deliberazione delConsiglio dei Ministri del 21 marzo 2013, richiamando in particolare le azioni e gli interventiin via prioritaria indicati nella delibera del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio 2012,intendendosi aggiornati i termini ivi indicati, intervenendo anche per garantire, in manierauniforme sul territorio regionale, l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizionidi appropriatezza, sicurezza e qualità, attraverso un utilizzo efficiente delle risorse;

Page 2: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

Pagina 31/34

VISTI:la Legge 27 dicembre 1978, n. 833 e successive modi ficazioni, concernentel'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale;il Decreto Legis lativo 30 dicembre 1992, n. 502 e s.m.i. concernente: "Riordino delladisciplina in materia sanitaria, a norma dell'art. l della legge 23 ottobre 1992, n. 421e successive modificazioni";il Decreto del Ministro della Sanità e del Ministro de ll'Università e della ricercascientifica e tecnologica 31 lugl io 1997 recante "L inee guida per la stipula deiprotocolli d'intesa universit à-regioni";il Decreto Legis lativo 21 dicembre 1999 n. 517 e s.m.i . concernente "Disciplina deirapporti fra Servizio sanitario nazionale ed università, a norma dell'articolo 6 della L.30 novembre 1998, n. 419" ;Decreto Legge I ottobre 1999, n. 341, convertito in legge, con mod ificazioni,dall'articolo I della legge 3 dicembre 1999, n. 453 concernente "Dispos izioni urgentiper l 'Azienda Policlinico Umberto I e per l'Azienda ospedaliera Sant 'Andrea diRoma" , con il quale sono state costituite in Roma l'Azienda Policlinico Umberto I el'Azienda Ospedaliera Sant'Andrea ;il DPCM 24 maggio 200 l, recante : "Linee guida concernenti i protocolli di intesa dastipulare tra regioni e univers ità per lo svolg imento de lle att ività assistenziali delleuniversità nel quadro della programmazione naz ionale e regionale ai sensi de ll'art. l ,comma 2, del decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 51T ;la Legge 30 dicembre 20 lOn. 240 concernente "Norme in materia di organizzazionedelle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governoper incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario";la Legge di stab ilità regionale 31 dicembre 2015 n. 17 per l'anno 20 16;

VISTI:il DCA n. U00247 del 25 luglio 20 14 concernente "Adozione della nuova ed izione deiProgrammi Operativi per il periodo 2013 - 20 15 a salvaguardia degli obiettivistrategici di rientro dai disavanzi sanitari della Regione", con particolare riferimentoall 'I ntervento 3.3.2, Azione 2 "Protocolli di intesa con le Università";il DCA n. U00259 il DCA n. U00259 del 6 agosto 20 14 concernente "Approvazionedell 'Atto di Indirizzo per l'adozione dell 'atto di autonomia aziendale delle AziendeSanitarie della Regione Lazio" ed, in partico lare, l'articolo I I che prevede che "NelleAziende Ospedaliero-Universitarie, come previsto dali "articolo 3, comma 3, del D.lgsn. 517/99, l'atto aziendale è adottato dal direttore generale, d'intesa con il rettoredell 'università limitatamente ai dipartimenti ad attività ad alle strutture complesseche li compongono, indicando quelle a direzione universitaria" ;

DATO ATTO che, con la determinazione del Direttore del Servizio Sanitario Regionale 2agosto 2002, n. 640, è stato approvato lo schema di Protoco llo d' Intesa tra l' Università degliStudi di Roma "La Sapienza" e la Regione Lazio per la disciplina dell ' attività assistenzialenecessaria per lo svolgimento dei compiti istituzionali de ll'U niversità (art. l , comma l,decreto legisla tivo 517/1999) e che detto Protocollo è stato sottoscritto dal Rettoredell'Università e da l Presidente della Regione Lazio in data 2 agosto 2002;

DATO ATTO, altresì, che con la del iberazione di Giunta Regionale del 25 luglio 2003, n.720, si è preso atto dell' "Accordo Università-Regione, di cui al titolo II del Protocollod'intesa del 3 agosto 2002 tra l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e la RegioneLazio per la disciplina dell 'attività assistenziale necessaria per lo svolgimento dei compitiistituzionali dell'Università (art. l , comma l, decre to legislativo 51 7/1 999) presso il Polo

il

Page 3: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

Pagina 4 /34

Pontino", sottoscritto da l Rettore dell'Università e da l Presidente della Regione Lazio in data16 maggio 2003;

DATO ATTO che tra le Parti, successivamente alla scadenza dei Protocoll i d ' Intesa sopracitati, sono interco rsi i nego ziati per addivenire al rinnovo degli stessi;

CONSIDERATO che il Presidente della Regione, con la nota prot, n. 324628 del 2 settembre2013 , ha chiesto al Ministro della Salute ed al Ministro de ll'Econom ia e delle Finanzel'affiancamento nei procedimenti di elaborazione dei nuovi protocolli d 'intesa con tutte leUnivers ità stata li e non statali insistenti nel territorio regionale e che il Ministero della Salute,con la nota prot, n. 424-P, ha espre sso la propr ia disponibilità all'affiancamento tecnicochiedendo, con particolare riferimento al Protocollo d'Intesa con l' Università "La Sapienza",di predisporre lo schema di testo da esaminare nella riunione del 15 ottobre 20 13;

CONSIDERAT O che la Regione , come richiesto dal Ministero, ha trasmesso, con la notapro!. n. 3227 del 3 ottobre 20 13, lo schema di testo de l Protocollo d' Intesa con l'Univers ità"La Sapienza" e che detto schema è stato esami nato nel corso dell' incontro tecnico diaffiancamento presso il Mini stero della Salute, all' esito del quale il Ministero ha chiesto diapportare al testo proposto alcune modifiche;

DATO ATTO che la Regione e l' Università, sulla base delle osservazioni ministeriali , hannosiglato in data ì l dicembre 2013 una proposta di Protocollo d'Intesa che è stata trasmessa, inpari data, ai Ministeri con la nota prot. n. 159468/13 per acquisire il relativo parere anche inordine alle eventuali modifiche ed integrazioni da apportare;

VISTO il parere espresso dai Ministeri Salute ed Economia e Finanze con la nota prot.LAZIO-OGPROG-27/02/2014-0000048-P in ordine alla propo sta di Protocollo d' Intesatrasmessa dalla Regione;

CONSIDERATO che, con il citato parere, i Ministeri hanno invitato la StrutturaCommissariale a trasmettere una nuova vers ione del Protocollo in recep imento delleosservazioni formulate e delle modifiche proposte;

TENUTO CONTO che la Regione, con la nota prot . n. 588061 del 23.10.2014, ha trasmessoai Ministeri due nuove versioni del Protocollo, l' una proposta dalla Regione e l' alt ra propostada ll'Università, da lle quali, preme ssa l' intesa tra le Parti in ord ine sostanz ialmente a quasitutte le previsioni, emergevano comunque alcune discordanze in ord ine a talune previsioni ;

VISTO il parere espresso dai Ministeri Salute ed Economia e Finanze con la nota prot,LAZ IO-OGPROG-16/01/20 15-0000008-P in ordine al testo del Protocollo redatto dallaStruttura commissariale, con il quale si invitava la Regione a recepire le prescrizioni nellostesso contenute;

TENUTO CONTO che la Regione, con la nota prot . n. 306082 del 5 giugno 20 15, ha I j)trasmesso una nuova vers ione del Protocollo redatta d'intesa con l'Univers ità e sottoscritta ~Idalle Part i, nella quale si recep ivano la maggior parte delle osservazioni rese dai Ministeri conil precedente parere prot. 8-P/2015 ;

CONSIDERATO che la Regione e l'Università, ne lle more di acqui sire l' ulteriore parere daparte dei Ministeri, hanno affrontato la questione del personale c.d. "ex prefettato", oss ia delpersonale medico che veniva assunto dall'Univers ità negli anni 1997-1998 in virtù di

Page 4: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

Pagina S/ 34

ordinanza prefettizia volta a sopperire alla grave carenza di personale medic o e che venivaassegnato all'Azienda Policli nico Umberto red all'Azienda Sant'Andrea;

CONS IDERATO che la Regione e l' Università, all'articolo 19 del Protocollo, hannoprevisto specifiche disposizioni volte a disc iplinare gli oneri economici connessi al costo ditale personale nonché gli aspetti giuridici riferiti al relativo ruolo di inquad ramento;

VISTI, altresì, i pareri dei Ministeri Salute ed Economia e Finanze di cui alle note prot . n.LAZ IO-DGPROG-261l0/20 15-0000284-P e prot, n. LAZI0-DGPROG-22/01/20 16-0000009­p.,

DATO ATTO che il Rettore dell 'Università degl i Stud i di Roma "La Sapienza" ed ilPresidente della Regione, in data lO febbra io 2016 , hanno sottoscritto il Protocollo d' Intesaper il triennio 20 16-2018, che ha recepito i rilievi ministeria li espressi con i precedenti pareri,ad eccez ione dell"esclusione dell ' indennità di specificità che l' Università. nonostante i parereicontrari dei Ministeri, ha chiesto di riproporre;

CONSIDE RATO che il Direttore della Direzione Regiona le "Salute e Politiche Soc iali" ed ilSub Commissario per l' attuazione dei Piano di Rientro dai disavanzai del settore sanitario,con la nota prot. n. 78086 del 12.02.2016 , nel trasmettere ai Ministeri il Protocollo sottoscrittoin data IO febbra io 20 16, hanno sottolineato quanto sopra, spec ificando. altresi, di procedereal espungere dal Protocollo il punto rela tivo all"indennità di spec ificità medica, qualora iMinisteri avessero confermato di non condividerne il suo inserimento;

VISTO il parere espresso dai Ministeri Salute ed Economia e Finanze con la nota prot . n.LAZIO-DGPROG-0 1/04/2016-0000093P, con cui , nel ribadire le osservaz ioni già rese inord ine all' indennità di specificità medica. si è chiesto di espungere il relativo puntodall"articolo 25, comma 3 c di inviare il Protocollo definitivamente adottato, comunicandoaltresi gli aggiornamenti circa gli atti conseguenti che verranno adottat i, con particolareriferimento agli Atti Aziendali;

PRESO ATTO della nota prot . n. 254490 GRl II/OO del 16.05.2016 con cui il SubCommissario per l' attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del settore sanitar io. Arch.Giovanni Bissoni, ed il Direttore della Direzione Regionale Salute e Politiche Socia li, Dr.Vincenzo Panella, hanno rapprese ntato al Preside nte della Regione Lazio, Nicola Zingaretti,ed al Magnifico Rettore dell' Università degli Studi di Roma "La Sapienza", Prof. EugenioGaud io, la posizione dei Ministeri affiancanti con il succitato parere prot, n. LAZIO­DGPROG-O1/04/20 I6-0000093P;

PRESO ATTO della nota prot. n. 254490 del 19.05.20 16 con cui il Presidente della Regione,Ono Nicola Zingaretti, in riscontro a qua nto espresso con la citata nota prot. n. 254490GRlI I/OO del 16.05.2016, ha comunicato al Direttore della Direzione Regionale Salute ePolitiche Sociali, Dr. Vincenzo Panella, al Sub Commissario per l'attuazione del Piano diRientro dai disavanzi del settore sanitario, Arch. Giovanni Bissoni, e al Magnifico Rettore ~dell'Università "La Sapienza", Prof. Eugenio Gaud io, di condi videre la proposta di recepirecon apposito decreto commissariale il testo del Protocollo sottosc ritto in data 10.02.2016 cosìcome osservato dai Ministeri;

PRESO ATTO, altresì, della nota prot . n. 0035308 del 20.05.20 16 con cui il Magn ificoRettore dell'Università " La Sapienza" di Roma, Prof. Eugenio Gaudio, in riscontro a quantoespresso con la citata nota prot. n. 254490 GRlII /OO del 16.05.2016, ha comunicato quanto

Page 5: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

Pagina S/ 34

segue: "si aderisce alla proposta di recepimento con apposito DCA del testo sottoscritto indata 10 febbraio 2016, con l 'unica modifica relativa a quanto richiesto dai Ministeriaffiancanti, come già peraltro previsto nella nota di trasmissione prot. n. 78086 del12.02.2016" ;

RILEVATO che il Protocollo d 'Intesa tra la Regione Lazio e l' Università degli Studi diRoma " La Sapienza" dìsciplina le moda lità di reciproca collaborazione tra le Parti in ordineall'ass istenza erogata dall ' Az ienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I edall 'Az ienda Ospeda liero-Universitaria Sant'A ndrea in conformità alle esigenze diinscindibilità delle funzion i di ricerca, di didatt ica e di ass istenza;

T EN UTO CONTO, pertanto, che come previsto all'articolo 2 del Protocollo, la completaintegrazione tra l' atti vità didatti ca e di ricerca delle Facoltà di Medicina dell ' Università degliStud i di Roma " La Sapienza" e l' att ività ass istenziale si realiz za , ai sensi e per gli effetti degliarticoli I e 2 del decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517, mediante le seguenti Aziendeospedaliero-universitarie, dotate di autonoma personalità giuridica di diritto pubblico:

a) Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I (sede del Polo didattico cheorganizza 5 Corsi di Laurea specia listica in Medicina e Chirurgia ed il Corso di Laureain Odontoiatria e protesi dentaria, nonché i corsi di Laurea per le professioni sanitarie eper le Scuole di Spec ializzazione di area medico-sanitaria della Facoltà di Medicina eOdontoiatria e di Farmac ia e Medicina, quest'ultima esclusivamente per i percorsididatt ico-scientifici per i qual i risulta inscindibilmente funzional e l'attivitàass istenziale), denominata in breve, secondo quanto previsto dalla legge istitutiva453/ 1999 "Pol iclin ico Umberto l" ;

b) Az ienda Ospeda liero-Universitaria Sant'Andrea (sede del Polo didattico della Facoltà diMedicina e Psicologia de ll'Un iversità, che organizza un Corso di Laurea specialistica inMedicina e Chirurgia, nonché i Co rsi di Laurea per le professioni sanitarie e per leScuole di Specializzazione di area medico-sanit aria esclusivam ente per i percorsididattico-scientifici della predetta Faco ltà per i quali risulta inscindibilmente funzionalel'attività ass istenziale);

TENUTO CONTO che. come prev isto all'artico lo 2, comma 2-bis, del Protocollo d 'Intesa,l'Azienda USL Latina è sede del Corso di Laurea in Medicina e di Corsi di Laurea delleProfessioni Sanitarie dell ' Università La Sap ienza di Roma e che fa part e, altresì, della reteformativa delle Scuole di Specializzazione;

CONSIDERATO che le suddette Aziende costituiscono le Aziende di riferimentodell ' Università degli Studi di Roma " La Sapienza" per le att ività ass istenziali essenz iali allosvo lgimento delle funzion i istituzional i di didattica e di ricerca delle Facoltà di Medicina cche, qui ndi, le stesse sono qualificate aziende di più elevata complessità e, se suss istono lecondizioni, sono individuate come Hub nelle reti di specialità, come da programmaz ioneregionale.

RITENUTO opportuno procedere alla presa d 'atto del Protocollo d'Intesa stipulato dal f1Presidente della Regione Lazio e dal Rettore dell ' Università degli Studi di Roma "LaSapienza" in data IO febb raio 20 16 così come osse rvato dai Min isteri , unitamente agli allegatil e 2 che ne costituisco no parte integra nte e sostanziale;

RITEN UTO OPPORTUNO espungere dal Protocollo d'Intesa sottoscritto in data l Ofebbra io 2016 all'artico lo 25, comma 3, il punto "vi" concernente "l' indennità di specificitàmedica", così come richiesto dai Ministeri Salute ed Economia e Finanze con il citato parere

Page 6: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

Pagina ~ /34

prot . n. LAZIO-DGPROG-0 l/04/201 6-0000093P, dando formale evidenza di taleeliminazione nel testo del Protocollo sottoscritto in data lO febbraio 20 16;

DECRETA

per i motivi espressi in premessa che formano parte integrante e sostanziale del presenteprovvedimento:

l. di prendere atto del Protocollo d' Intesa sottoscritto dal Presidente della Regione Lazioe dal Rettore dell ' Università degli Studi di Roma "La Sapienza" in data IO febbraio2016 , unitamente agli allegati l e 2 che ne costituiscono parte integrante e sostanziale,così come osservato dai Minister i affiancanti Salute ed Economia e Finanze con ilparere prot . n. LAZIO-DGPROG-0l/04/2016 -0000093P;

2. di espungere, per l' effetto, dal testo originale del Protocollo d' Intesa sottoscritto indata lO febbraio 2016 all 'articolo 25, comma 3, il punto "vi" concernente "l'indennitàdi specificità med ica", dando formale evidenza di tale eliminazione nel testo delProtocollo nel modo seguente: "'[ i. l'inèennità èi sl"eeifieità meèiea";

3. di approvare il testo del Protocollo d'Intesa sottoscritto in data IO febbraio 20 16,unitamente agli allegati I e 2, guale parte integrante e sostanziale del presente atto chesarà pubblicato sul B.U. R. e nel quale risulta espunto all'articolo 25, comma 3, ilpunto "vi . l' indennità di specificità medica" ;

4. che, entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente decreto sul B.U.R., il DirettoreGenerale dell ' Azienda Ospeda liero-Universitaria Policlinico Umb erto I ed ilCommissario Straordinario dell 'Azienda Ospedaliero-Universitaria San!'Andreadovranno adottare la proposta di Atto Aziendale, d 'intesa con il Rettoredell'Un iversità per guanto concerne le strutture di cui all' articolo 3, commi 2 e 3, delD.Lgs n. 517199, che dovrà esser e esaminata ed approvata dalla Regione Lazio entro isuccessivi 60 giorni .

Avverso il presente decreto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al TribunaleAmministrativo del Lazio nel termine di sessanta giorni, ovvero , ricorso straordinario al Capodello Stato entro il termine di giorni centoventi .Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettin o Uffic iale della Regione Lazio .

4

Page 7: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

REGIONE ;r­LAZIO "c

AiJ~g.to" L ".IDECRETO N. !/'..QQ.to F/ t.o;J:

Protocollo d'Intesa

rr· SAPIENZAUN1Vf. RsnÀ 01 RO MA

tra Regione Lazio e Università degli Studi di Roma La Sapienza

per il triennio 2016 - 2018

Premesse

Regione Lazio con sede in Roma, Via Rosa Raimondi Gar ibaldi n. 7 e l' Università degli Studi diR1pma La Sapienza, con sede in Roma Piazzale Aldo Moro n. 5, rapprese ntate rispettivamente dalP}esidente OnoNicola Zingaretti e dal Rettore Prof Eugenio Gaud io, al fine di coordinare le rispett ive

•ioni istituzionali, tenuto conto di quanto previsto dal D.Lgs n. 502/92 e s.m.i. e dal D.Lgs n. 5 17/~9

e ~s .m .i., con il presente protocollo intendono disciplinare le modal ità di reciproca collaboraz ione ino dine all'ass istenza erogata dall' Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Umberto I e dali' Aziendao pedaliero-universitaria Sant'Andrea .

tto ciò premesso, le parti come sopra rappre sentate convengono e stipulano quanto segue:

CAPO I - PRINCIPI GENERALI

ARTICOLO I - Principio di collaborazione tra Regione e Univers ità

II L'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e la Regione Lazio si ispirano, nell'ambito deip apr i rapporti, al principio di leale collaborazione istituzionale di cui all 'articolo 120 della Costituzione,n nché all'art. 20, comma 4, lett. f-ter , della legge n. 59/1997, e all'art. 6, comma 13 della legge h.2 0/20 IO, in conform ità alle esigenze di inscindibilità delle funzion i di ricerca e didattica e quellea sistenziali. I

. Le disposizioni della presente Intesa devono essere recep ite e trasfuse in atti e dispos izioni diompetenza delle singole Aziende destinatarie. Contestualmente alla sottoscri zione del presenterotocollo , la Regione assume l'impegno di att ivarsi ufficialmente presso le Aziende destinatarie al fineelloro adeguamento e del recepimento delle dispos izioni ivi conte nute . I

L'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e la Regione Lazio, in seguito denominatenivers ità e Regione, allo scopo di attuare una fattiva collaborazione nel quadro delle rispettive

utonomie e delle spec ifiche finalità istituzional i, sviluppano i reciproci rapporti sulla base dei seguenti

')rincipi: . l' d . . Il d . . . di ri Il'Impegno a perseguire, neg I a empunenti e ne e etermmaziom 1 rispe ttiva competenza, g 1

biettivi di efficacia, efficienza, economicità dell 'attività integrata di ass istenza, didattica e ricerca ,e11 'interesse congiunto della tutela della salute della collett ività, che rappresenta contestualmentebiett ivo del Servizio Sanitario Nazionale e della funzione didatt ica, formativa e di ricerca propriaell'Università; I) apporto dell'Università alla programmazione sanitaria regionale per la parte relativa alla ~efinizione deg li indirizzi, dei programmi d'intervento e dei modelli organizzativi che interessano-letrutt ure ed i servizi sanitari destinat i all'esercizio dei compiti istituzionali dell'Università nel campoidattico -formativo: tale apporto si realizza attraverso l'emiss ione di parere obb ligator io per gli aspettioncementi le attività assistenziali essenziali allo svolgimento delle proprie funzion i istituzionali biidattica e di ricerca;

1

Pagina ~ f 34

Page 8: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

) sviluppo di metod i e strumenti di collaborazione tra il sistema sanitario ed il sistema formativoli da persegu ire, in modo congiunto, obiettiv i di qualità, efficienza e competitività del servizio

an itario pubblico, qualità e congruità - rispetto alle esigenze assistenziali - della formazione delersonale medico e sanitario, potenziamento della ricerca biomedica e medico-clinica; I) impegno alla reciproca informazione o consultazione in ordine alle determinazioni che abbianofluenza sull'esercizio integrato delle attività di competenza; I

) inscindibilità delle funzioni di didattica, ricerca e ass istenza sulla base dei presupposti di seguitodicati: I

regolamentazione delle Aziende ospedaliero-universitarie di cui all'art. 2, commi I e 3, del.Lgs 517/99, al fine di disporre dello strumento più idoneo a realizzare l'i ntegrazione delle funzioni diidattica, ricerca ed assis tenza, da organizzare all' interno dei dipartimenti ad attività integrata; I. autonomia dell' Università nell' esercizio delle proprie funzioni istituzionali di didatt ica e di

[cerca, che sono svolte nel pieno rispetto dei principi statutari propri dell' istituzione universitaria e confinalità di conseguire una formazione di elevata qualità da parte degli studenti e d'integrare le attività

i didattica e di ricerca con un'as sistenza approp riata e finalizzata ad obiettivi di salute in favore delittadino, tenuto conto dei necessari compiti assistenziali e degli obiettivi in merito stabiliti dalla~=; Ii. autonomia nell' esercizio delle responsabil ità gestionali ass istenziali da parte delle Aziendespedaliero-univers itarie; I

compartecipazione della Regione e dell'Università, per quanto di rispett iva competenza eell'ambito dei piani pluriennali di rientro , ai risultati di gest ione delle Aziende ospedaliero­niversitarie di riferimento, Policlinico "Umberto I" (sede della Facoltà di Medicina e Odontoiatria e diarmacia e Medicina) e Azienda ospedaliera-universitaria "Sant 'Andrea' (sede della Facoltà di

Iedicina e Psicologia), nell' ambito dell'atto di indirizzo e coord inamento di cui all' articolo 8, comma

, del D.L.vo n. 517/99; Ii. impegno della Regione e dell'Università a definire, con appos ito atto, la rete formativa dei Serviz ianitari Regionali che potrà ospitare le scuole di specializzaz ione ai sensi di quanto dispostoall'articolo l , comma 2, lettera d), del D.lgs n. 517/99 e dal Tito lo V del D.lgs n. 368/99;i. impegno nello sviluppo di percorsi di formazione integrati ospeda le-territor io;ii. rispetto dello stato giuridico ed economico del persona le dei rispettivi ordinamenti.

ART ICOLO 2(Aziende ospedaliero-uni versita rie)

I ~La completa integrazione tra l'attività didattica e di ricerca delle Facoltà di Medicina dell' Universitàd gli Studi di Roma "La Sapienza" e l'attiv ità assisten ziale si realizza, ai sensi e per gli effetti deg lia icoli I e 2 del decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517, mediante le seguent i Aziende ospedaliero-u iversitarie, dotate di autonoma personalità giuridica di diritto pubblico: I

) Azienda ospedaliero-universitaria Policl inico Umberto I (sede del Polo didattico che organizzaCorsi di Laurea specialistica in Medicina e Chirurgia ed il Corso di Laurea in Odontoiatria e protesi

entaria, nonché i corsi di Laurea per le professioni sanitarie e per le Scuole di Specia lizzazione di areaedico-sanitaria della Facoltà di Medici na e Odontoiatria e di Farmacia e Medicina, quest 'ultima

sclusivamente per i percorsi didattico-scient ifici per i quali risulta inscindibilm ente funzionale l'att ivi'tàssistenzia le), denominata in breve, secondo quanto previsto dalla legge istitutiva 453/ 1999 "Policlinico

, )mbert~~;~nda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea (sede del Polo didattico della Faco ltà bi ~edicina e Psicologia dell'Università, che organizza un Corso di Laurea specialistica in Medicinalehirurgia, nonché i Corsi di Laurea per le professioni sanitarie e per le Scuole di Specializzazione di I

rea medico-sanitaria esclusivamente per i percorsi didattico -scientifici della predetta Facoltà per i qualilisulta inscindibilmente funzionale l'attività assistenz iale). I. Le Aziende ospedaliere-universi tarie di cui all'articolo 2, comma 2, del d.lgs. n. 517/ 1999 tenute adpplicare il presente Protocollo d'intesa sono in ogni caso:

2

Pagina ~/ 34

Page 9: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

ARTICOLO 3(Oggetto dell' Intesa)

,{

delle sedi distaccate,

I

I) l'A zienda ospedaliero-universitaria Policlinico Umberto I, comprensivoenza posti letto, Palazzo Baleani e Villa Tiburtina;) l'Azienda ospeda liero-universitaria San!' Andr ea..bis L'Azienda USL Latina è sede del Corso di Laurea in Medicina e di Corsi di Laurea dellerofessioni Sanitarie dell'Università La Sapienza di Roma e fa altresi parte della rete format iva deÙe

.cuole di Specializzazione (alI. I). Presso l'Azienda , per l' att ività assistenzia le in regime tlionvenzione con l'Università, si darà luogo ad uno specifico comitato di coordinamento composto da j4embri più 4 supplenti, senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica ed, in parti colare, composto da 2embri dell'Università, da I membro dalla Regione e da 1 membro dell 'Azienda USL Latina.artecipa, senza diritto di voto, in relazione alle problematiche di competenza, un rappresentante

eILI' ICdOT. .. . d I P Il . 'b' l' h d i ' d I. e ISpOSIZlO11l e presente rotoco o sono estese , 111 quanto compali l l , anc e a a tre Azien e perUnità Operative e programmatiche a direzione universitaria, presso le qual i si svolga attiv ità

ssistenzia le in regime di convenzione con l' Università. I• . Con il presente atto sono confermati i rapp orti convenzionali in essere, indicati nell'allegato elenco

Il. 2), per i qual i Regione e Università hanno già conclu so apposita attiv ità ricognitiva al fine tlierificame i contenuti, le modalità di attuazione e la compatibilità con le esigenze di programmazionegionale . La presenza di personale universitario non è in alcun modo idonea a genera re maggiori costi

ulle attività assistenziali, sicché la struttura non potrà vantare alcun diritto alla corresponsione dellaercentuale variabile dei costi assistenziali o comunque della maggiorazione tariffaria. Per le ulteri~rionvenzioni con altre istituzioni (Aziende Sanitarie, Ospeda liere, IRCSS , struttu re private accred itate,omunque nel rispetto di quanto previsto dall 'art. 2, commi 4 e 5 del d. Igs. 517/1999) è necessario Iiiulla osta della Regione . Le part i si dann o atto che la stipula di tali convenzioni dovrà essereutorizzata dalla Regione , previa visione della bozza di accordo, e che le stesse costituira~oggiornamento del presente protocollo. Le stesse norme, in quanto compatibili , si applicano a tutte lerutture convenzionate secondo i principi e le procedure di cui al presente artico lo. L'Università s ipegna a fornire , entro 90 giorni dalla stipula del presente Protocollo d' intesa, a scopo ricogn itivo,

elenco completo delle presenze presso strutture private accreditate , classificate nonché presso IRCCSrivati. IAlle Aziende di cui al comma 1 si applica - per quanto compatibile con la discip lina prevista dalLgs 517/1999 e dal DPCM 24.05.2001 inerente le "L inee guida concernenti i protocolli di intesa da

slPulare tra regioni e università" nonché per quanto non previsto nel presente protocollo d' intesa - lad ciplina dettata per le Aziende sanitarie pubbliche della Regione Lazio (ASL e AO) con particolareri erimento alla Legge regionale 16 giugno 1994, n. 18 e ss.mm .ii. (Disposizioni per il riordino dels rvizio sanitario regionale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successi~e

dificazioni e integrazioni . Istituzione delle Az iende unità sanitarie locali e delle Aziende ospedaliere),n~nché alle misure e disposizioni collegate al Piano di rientro della Regione Lazio nel rispetto dellerégole concordate con il presente atto, essendo decorso il quadriennio di sperimentazione previsto d~1

Lgs.51 7/1999 . I6 Le Aziende di cui al comma 1 costitu iscono le Aziende di rifer imento dell' Università per le attivitàa sistenziali essenziali allo svolgimento delle funzioni istituziona li di didattica e di ricerca delle Facoltàd Medici na. Le stesse sono qual ificate aziende di più elevata comple ssità e, se sussistono le condizioni,s no individuate come Hub nelle reti di special ità, come da programmazione regionale . I7 Università e Regione si riservano di procedere a diversa definizione organizzativa genera le di strutturea irezione ospedaliera e strutture a direzione universitaria in relazione alla programmazione generaled Ila rete sanitaria.

. Il presente protocollo d' intesa discipl ina le modalità di collaborazione tra l'Università e la Regioneer lo svolgimento delle attivit à integrate di didattica, ricerca ed assistenza nell'interesse congiunto

3

Pagina t D/34

Page 10: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

".

nalizzato alla tutela della salute della colletti vità, alla migliore formazione, allo svi luppo della ricercaiomedica e sanitaria, regolando in particolare: I.) la partecipazione dell' Università alla programmazione sanitaria regionale, ed il contributo dellaegione alla programmazione didattico - formativa e di ricerca dell'Università, fatte salve le rispettihompetenze istituziona li; I.) l'assetto istituzionale ed organizzativ o delle Aziende ospedaliero-universitarie coerente con lalegolamentazione regionale in materia ; I) la programmaz ione, la gestione economico-finanziaria e patrimoniale delle Aziende ;) le modalità di compartecipazione dell 'Università e della Regione ai risultati di gestione delleziende, secondo le rispettive competenze primarie;

) le modalità di collaborazione tra funzione didattic o-formativa e di ricerca dell'Università e

lunzione assistenziale dell'Azienda, nonché l' apporto del personale del Servizio Sanitario alle attivitàormative dell'Università .

CAPO Il - PARTECIPAZIONE DELL'UNIVERSITÀALLA PROGRAMMAZIONE SANITARlA REGIONALE

ARTICOLO 4 - Partecipazione dell'Università

L'Università contribuisce, per gli aspetti concernenti le strutture e le attività assistenzia li essenzialiauo svolgimento delle proprie funzioni istituzionali di didattica e di ricerca, relativamente:

) all'elaborazione del Piano Sanitario Regionale) alla definizione di indirizzi di politica sanitaria e di ricerca;) alla realizzazione di programmi di intervento;) all'applicazione di eventuali nuovi modelli organ izzativi e formativ i.. Ai sensi dell'art. I comma 5 del DPCM 24 maggio 200\ , per assicurare l' integraz ione tra attivitàssistenziale, didattica e di ricerca, la programmazione nonché i modelli organ izzativi devono garantite

raggiung imento delle finalità istituzionali proprie dell' Azienda ospeda liera-universitaria e delleacoltà di Medicina, nel rispetto delle rispettive autonomie istituzionali.

ARTICOLO 5 - Modalità di partec ipazione

L'Università e la Regione convengono che, per quanto attiene ai rapport i fra programmaziones~nitaria regionale e programmazione universitaria, l' Università, ave richiesto, si impegna a contribu ire,p~r gli aspett i concernenti le strutture e le attività assistenziali essenziali allo svolgimento delle proprie

ioni istituzionali di didattica e di ricerca, all'elaborazione del Piano Sanitario Regionale. I2 Il Piano Sanitario Regionale ed i provvedimenti di riorganizzazione della rete ospedalierac ntribuiscono a promuovere la stretta interd ipendenza e la sinergia fra l' assistenza, la didatt ica e :Iari erca, con l'obiettivo cond iviso di concorrere alla funzione di miglioramento del servizio pubblico conp rticolare riguardo alla tutela della salute sia nell'ambito dell'assistenza ospeda liera che con riferimentoa 'attività extra-ospedal iera, obiettivi ai quali l' Università concorre nei limiti delle garanz ie istituzionali.3 In attuazione dei principi di cui al comma precedente Università e Regione concordano con specificoa o, modificabi le ogni anno entro il mese di febbraio, la rete formativa per le lauree sanitarie e per lati rmazione complementare nelle scuole di specializzazione. Da tale atto deriva, previa intesa con la

gione, presso le singole Aziende sanitarie e ospedaliere Locali, le Aziende Ospedaliere, gli IRCSScènvenz ionati e le istituzioni pubbliche e private accreditate, l' attivazione di funzioni didattiche I

ti rmative decent rate al fine di garantire e coniugare le specifiche esigenze connesse alla formazioned gli specializzandi ed alla formazione degli studenti delle lauree delle professioni sanitarie con leo gettive necess ità assistenziali delle Aziende sanitarie pubbliche (ASL e AO), con partico lare rigua rdoa pecialit à e professionalità per le quali suss ista carenza e difficoltà di reperimento di operatori sanitarin Ila Regione Lazio.

4

Pagina 111 /34

Page 11: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

•4~ Regione e Università condividono la necessità di promuovere la riorganizzazione e riqualificazioned .Ila rete de ll'offerta. Convengono, inoltre , sulla necess ità che nelle Aziende si dia luogo ad urtao ganizzazione di tipo dipartimentale. I

· La Regione, nell' ambi to della rete dei Centri di riferimento regionali e delle malattie rare,dividuerà quell i che trovano sede presso le Aziende ospedaliere-universitarie; provvisoriamente sorto

onfermati i Centri di riferimento attuali, mentre Univers ità e Regione si riservano di definire aree diomune interesse e sviluppo nell'ambito della medicina traslazionale, in attuazione di quanto previstoall'art. 6 comma 13 de lla Legge 240/2010. I· In sede di adoz ione o di adeguamento del Piano Sanitario Regionale nonché in sede di adozione deglitti generali di definizione della rete ospedaliera regionale, e degli atti di programmazione delle retissistenz iali, la Regione acqu isisce formalmente, per gli aspetti anzi delinea ti, il parere delI'Univers itàl· Il parere dell'Univers ità si intende espresso in senso favorevo le qualora non pervengano osservaziohiproposte entro 30 giorni dalla data di ricevimento della richiesta.

CAPO III - ASSETTO ISTITUZIONALE

ARTICOLO 6 - Organi dell'Azienda ospedaliero-univers itaria

Gli organi dell' Azienda ospedaliero-universitaria sono:a) il Direttore generaleb) il Collegio sindacalec) l'Organo di indirizzod) il Collegio di direzione

· Gli organ ismi de II' Azienda ospedaliero-universitaria sono quelli previsti dal D.Lgs 502/92 e dal D.gs 517/99 e successive mod ificazioni ed integrazioni. I· Gli organi e gli organismi di cui ai commi precedenti si avvalgono, per il loro funzionamento, dellerutture e del personale delle amministrazioni presso cui operano senza ulteriori oneri per la finan.bubblica.

ARTICOLO 7(li Direttore Generale)

l Il Direttore Genera le è il legale rappresentante dell'Azienda ospeda liero-universitaria della qualea sicura il regolare funzionamento, ed esercita in particolare l'azione di indirizzo nei confronti & ir ponsabi li delle strutture anche ai fini dell'integrazione delle stesse per la realizzazione della missiOIle

iendale . I2 AI Direttore Generale sono attribuiti tutti i poteri di gestione, ordinaria e straordinaria; eglis vrintende allo svolgimento di tutte le funzioni e di tutti i compiti di istituto, nel rispetto dei principi dil al ità, imparzialità, trasparenza, nonché dei criteri di efficacia, di efficienza e di economicità dellag stione, rispondendo alla Regione del proprio mandato nell' ambito delle direttive regionali e de l Pianod rientro , e inoltre alla Regione ed Università per gli obiettivi assegnatigli di concerto tra il Presidented Ila Regione e il Rettore e verificati dall'Organo di Indirizzo, per quanto di sua competenza. I3 Fermo restando quanto al riguardo espressamente e specificamente previsto dal D.Lgs 517/1999, al

rettore Generale dell' Azienda ospedaliero-universiraria sono attribuite le competenze previste in viag~nerale per i direttori generali delle aziende sani tarie e ospedaliere dalla vigente normativa nazionale!enjjgionale e dal Piano di rientro. In particolare compete al Direttore Generale:

a~ esercitare i poteri organizzativi e gestionali attribuiti dalle leggi, coerentemente ai principi, aglio iettivi, agli indirizzi ed alle direttive definiti dai divers i livelli di governo e di programmazione; Ib assumere la responsabi lità del budget gene rale dell'Azienda, ed assegnare i budget ai singoli centri dir ponsabi lità; Ic esercitare le funzioni di verifica e controllo de i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi programmati.

5

Pagina ~~ / 34

~

Page 12: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

· Il Direttore generale è nominato dal Presidente della Regione d'intesa congiunta con il RettoreelI'Università . I· I requisiti del Direttore generale sono gli stessi previsti dalla normativa vigente per i direttori generalielle Aziende sanitarie pubbliche (ASL e AO ) della Regione Lazio . I· Il rapporto di lavoro del Direttore generale è a tempo pieno e di diritto privato; si instaura conontratto di durata da tre a cinque anni rinnovabile, discip linato ai sensi degli articoli 3 e 3 bis del.Lgs 50211992 e successive modificazioni e integrazioni, secondo lo schema-tipo previsto pe~ i

irettori generali delle Aziende sanitarie pubbliche (ASL e AO). Il contratto, che contiene gli obiettivitabiliti congiuntamente da Regione e Unive rsità, è sottoscritto dal Direttore gene rale con il Presideriteella Giunta regionale. I· Il Direttore generale nominato deve produrre, entro diciotto mesi dalla nom ina, il certificato ,direquenza de l corso di formazione in materia di sanit à pubb lica e di organ izzazione e gestione san itariai sensi dell 'articolo 3 bis, comma 4, del D.Lgs 50211992 e successive modifi caz ioni. I· La Regione, d ' intesa con il Rettore nell 'ambito delle rispett ive competenze, secondo le tempi stichereviste per i Direttori generali delle Aziende sanitarie (territoriali ed ospedaliere), determina glibiett ivi da assegnare al Direttore generale, nel rispetto del budget concordato con la Regione, fermo

estando che la valutazione e verifica di tali obiettivi verrà effettuata d' intesa con il Retto re. Trasco~siiciotto mesi da lla nom ina, la Regione, d ' intesa con il Retto re, nel rispetto della normativa vigente pier

le Aziende sanitarie pubbliche (ASL e AO), sentito il parere de lla Conferenza di cui all'art. 2, comma'2is del D. Lgs 5021!992 e successive modificazioni, ove costituita, verifica i risultati aziend~lionseguiti e il raggiungimento degli obiettivi, e procede o meno alla conferma entro i tre m~siuccessivi alla scadenza del termine. I· Il Direttore generale, nello svolgimento delle proprie funzioni, è coadiuvato dal Direttore sanitario eal Direttore amministrativo, in analogia con quanto previsto dalla normativa vigente per le Aziendeanitarie (territoriali ed ospedaliere) del Lazio. Il Direttore generale, verificato il possesso dei requisitirevisti dalla vigente norm ativa attraverso l'acquisizione della certificazione comprovante dettoosse sso, nomina il Direttore sanitario e il Direttore amministrativo. Il contratto dei Direttori san itariod ammini strativo è redatto secondo lo schema-tipo previsto per il direttori sanit ario ed amministrati~oelle Aziende sanitarie pubbliche (ASL e AO) del Lazio. IO. Il trattamento economico del Direttore generale, del Direttore amministrativo e del Direttorean itario è regolato dalle disposizioni previ ste dal D.P.C.M. 19 luglio 1995, n. 502 e successi~eodificazioni e integrazioni , come ridetenninato dalle norme vigent i, tenuto conto che, ai se~s i

ell'articolo 7, comma 2, del D.Lgs 517/1999, le Aziende ospedaliero-universitarie sono class ifidteella fascia di presid i a più elevata complessit à assistenziale. Il. Con riferimento alle condi zioni e ai limiti concernenti la nom ina, la conferma e la cessazione delirettore generale, del Direttore sanitario e del Direttore amm inistrat ivo dell' Azienda ospedaliero­

niversitaria, si appl ica la normativa nazion ale e regionale in materia di requisit i, incompat ibilità,nconferibi lità e decadenza prevista per le Aziende sanitarie pubb liche (ASL e AO) del S.S.R. I

1 ~ .Ai fini ed agli effetti delle disposi zioni di cui al D. Lgs. 8I del 9 aprile 2008, il Direttore generale haI ~ funzioni stabilite dall'art. 2, comma l lettera b), di detto decreto .

ARTICOLO 8(Il Collegio sindacale)

· Il Collegio sindacale verifica la regolarità amministrativa e contabile dell' Azienda ospeda liero ­niversitaria e, in particolare, esercita le funzioni previste dalle vigent i disposizioni legislative.

· Il Collegio sindacale dura in carica tre anni ed è composto da tre membri effettivi ed un membro Lf)upplente scelti tra i soggetti di cui all 'articolo lO, comma I, della I.r. 1811 994 e successive modifiche flesigna ti secondo quan to previsto dall 'art. 2, comma 2 I.r. 7/2014 e dall 'u lteriore legislazione statale' eegionale vigente in materia. Il componente regionale è nominato d' intesa con l' Università. Aiomponenti del collegio sindacale si applicano le ipotesi di incompatibilità previste dalla norme vigenti

6

Pagina 13/ 34

Page 13: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

materia.

ARTICOLO 9(Organo di indirizzo)

· L'Organo d' indirizzo ha la funzione di garantire la coerenza de lla programmazione generaleell'attività assistenziale dell 'Azienda ospeda liero-universitaria con la programmazione didatt ica leientifica dell'Unive rsità, nonché di verificare la corretta attuazione degli obiettivi stabil iti da Regione

d Università e della programmazione delle attività, con part icolare riferimento ai dipartimenti ddrt ività integrata. I'organo di indirizzo propone misure ed iniziative che assicurino la coerenza della programmazioneenerale dell'attività assistenziale con la programmazione didattica e scientifica delle Facoltà di

edicina . I· L'Organo d' indirizzo de ll'Azienda ospedal iera-universitaria è costituito da cinque membri, di cui ilreside ovvero i Presid i delle Faco ltà di Medicina di afferenza o figure istituziona li co rrispondenti sonoembri di diritto e gli altri, scelti tra esperti di riconosciuta competenza in materia di programmazioneorganizzazione dei servizi sanitari, sono nom inati, per la durata in carica di 4 anni con possibilità di

onferma, con le seguenti modal ità: Iun membro è nominato dal Rettore, esc lusivamente nel caso della presenza di dir itto di un solo

reside o di figura istituzionale corrispondente;due membri sono nominati dal Presidente della Regione;un membro - con funzioni di Presidente - è nom inato dalla Regione d'intesa con il Retto re.· Su materie specifiche, senza diritto di voto e senza oneri per la finanza pubblica, possono esserevitati alle riunioni dell 'Organo d' indirizzo un delegato del Presidente della Regione ed il Rettore o Jn

uo delegato . I· Il Direttore generale partecipa ai lavori dell'Organo d'indirizzo, senza diritto di voto; non possonor parte dell'organo d' indirizzo né i dipendenti della stessa Azienda ospedaliero-un iversitaria, né altri

omponenti delle Facoltà di Medic ina strutturati presso l'Azienda, che non ricop rano la funzione direside di Facoltà, ai sens i dell'articolo 4, comma 4, del D.Lgs 517/1999.

ARTICOLO lO(Collegio di direz ione)

l Il Collegio di direzione è organo dell'Azienda ospedal iero-universi taria, costituito conp ovvedimento del Direttore generale. I2 Il Co llegio di direzione è presieduto dal Direttore generale ed è composto dal Direttore sanitarioa iendale e di pres idio, dal Direttore amministrativo, dai Direttori dei dipartiment i ad attività integrata( AI), dai dirigenti coordinatori delle professioni sanitarie e da l responsabi le del l'assistenzati aceutica. In rapporto a singoli argomenti trattati, potrà essere previs ta la partecipaz ione al collegios sso di dirigenti o professionisti cui è affidata la responsabi lità di strutture o incarichi di part icolareri evanza strategica . I3 Ai componenti del predetto collegio non è corrisposto alcun emolumento , compenso, indennitào .mborso spese. I4 Il Collegio di direzione, in particolare, concorre al governo delle att ività cliniche, partecipa allap anifi cazione delle attività, incluse la ricerca, la didattica, i programmi di formaz ione e le soluzioni I

o ganizzative per l'attuazione dell'att ività libero-professionale intramuraria e partecipa alla Pianificazioll.e ~

d Ile att ività di ricerca e didatt ica nell'ambito di quanto defin ito dall'un iversi tà; concorre inoltre allos iluppo organizzativo e gestionale delle Aziende, con particolare riferimento all'individuazione dii dicatori di risu ltato clinico-assistenziale e d i efficienza, nonché dei requisiti di appropriatezza e diq alità delle prestazioni. Parteci pa altresì alla valutazione interna dei risu ltati conseguiti in relazione aglio iettivi prefissati ed è consul tato obbligatoriamente dal Direttore generale su tutte le questioni attinenti

7

Pagina 1~ / 34

Page 14: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

al governo delle att ività cl iniche. Alle riunioni del Collegio partecipano per ass icurare l'inscindibilitàd Ile attivi tà assis tenz iali, di didattica e di ricerca, senza oner i aggiuntivi per la finanza pubblica,1 ip esidi delle Facoltà, in quanto responsabili de lle strutture di coordinamento de lle attività di ricerca e lIid datt ica. I verbali delle riunioni del Collegio di direzione sono trasmessi all'Organo d' indirizzo .

CAPO IV - ASSETTO ORGANIZZATIVO

ARTICOLO I lOrganizzazione delle Aziende ospedaliero-universitarie

· L'organizzazione delle Az iende ospedaliere-universitarie con riferimento alle esigenze dell arogrammazione regionale e locale ed alle esigenze didattiche e formative, derivanti dagli ordinamentiidatt ici naz ionali, è defi nita nell'Atto Aziendale di cui all'art. 3, comma 2, del D.Lgs 51711999, comeisciplinato dall'articolo 15 de l presente protocollo

ARTICOLO 12(Dipartimenti)

I Dipartimenti ad attiv ità integrata (DAI) rappresentano il mode llo di dipart imento peculiareeli' Azienda ospedaliero-universitaria; essi, mediante l'opportuno coordinamento con il D.U. (o: iD.UV.) di riferimento, sono definiti nell 'Atto azienda le, assicurano l'esercizio integra to delle attività

ssistenziali, di didattica e di ricerca attraverso una composizione coerente di tutte le att ività al fine ~issicurare il più alto livello possibile di coes ione fra prestazioni assistenziali, diagnostiche Ierapeutiche ed attiv ità didattico-scientifica, fondendo al megl io le differenti e comp lementari

ompetenze ist ituzionali de ll'Università e del Servizio Sanitario Regionale. I· I criteri di composizione e nomina degli organismi dei DAI (Direttore e Comitato di D.A.I.)onché le funzioni e i compiti di detti organi smi sono que lli previsti dalla vigente normativa nazionald e

Iegionale nonché dalle linee guida della Regione Lazio in materia di dipartimenti ospedalieri, in quantoompatibili con la normativa universitaria, fermo restando l' opportunità di promuovere, ai fini di cui 'alrecedente periodo, il coordinamento e la coerenza con i D.U. (o con i DD .UV.) di riferimento,iguardo all'attività assistenziale d' interesse scientifico-didatt ico. In relazione a quanto previsto dall 'art.

comma 5 del D. Lgs/vo 517/1999, il DAI deve garantire l' unitarietà de lla gestione e l ' o ttim~leollegamento tra assistenza, didatt ica e ricerca. La composizione della componente elettiva delomitato DAI deve comunque garantire il rispetto della proporzional ità tra le figure universitarie e delSR.

I Dipartimenti ad attività integrata possono essere organizzati secondo le seguenti tipologie:a) per aree funzionalib) per gruppo di patologie , organi ed apparatic) per particolari finalità ass istenziali.

· I DAI sono individuati dal Direttore Generale nell'Atto aziendale, d' intesa con il Rettore, nelispetto dei complessivi vincoli derivanti dalla programmazione regionale e dalle norme vigenti, delle

[ndicazi oni de l Piano di rientro e dei Programmi Opera tivi tenendo conto, nell ' amb ito di detti vincoli ,elle esigenze didattico-scientifiche delle Facoltà di Medicina, de i parametri standard per,individuazione delle strutture comp lesse e semplici deliberati dal Comita to LEA in data 26 marzo012 , come recepi ti con il DCA 259/2014 recante "Linee Guida per l'adozione deg li Atti Azie ndal i".

· L'organizzazione de lle attiv ità assistenzial i, integrate con quelle didatt iche e di ricerca, in forma ~

ipartimentale, ha lo scopo di: Ia) fornire al cittad ino percorsi assi stenz iali coord inati per la gestione dei profil i diagnostici,

terapeutici, riabilitativi integrati all'interno della rete sanitaria regionale; Ib) garantire il più alto livello possibi le di appro priatezza delle cure attraverso l'appl icazione

di linee guida tecnico-professionale;

8

Pagina 115 / 34

Page 15: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

c) assicurare coerenza e tempestività nell 'erogazi one delle prestazioni diagnostiche,terapeutiche e riabilitative; I

) favorire una forma zione di alta qualità ed una ricerca biomedica e sanitaria che migliori la stessaualità assistenziale; I) consentire la partecipazione delle funzioni direzionali delle strutture organi zzative Aziendali allerocedure di governo clin ico e di governo budgetario applicate nell 'Azienda ospedaliero - universitariahilla base della nonmativa regionale vigente; I

assicurare l'utilizzo integrato ed efficiente delle risorse.· I D.A.1. sono costituiti da unità operative comp lesse, sempl ici, anche a valenza dipartimentale,etenminate nell'atto Aziendale e, ove ritenuto necessario, da programmi di cui all'articolo 5, comma 4,el D. Lgs. 517/199 9 individuati ai sensi del conun a 4 dell 'articolo 24, del presente atto . I D,A.1. sonorganizzati come centri unitari di responsabili tà e di costo, in modo da garantire, nel rispetto dei vincblii destinazione delle risorse finanziarie allo stesso assegnate da parte del SSR e di risorse strutturali edmane assegnate da parte dell'Università, l'unitarietà della gestione, l' ottimale collegamento frassistenza, didattica e ricerca e la flessibilità operativa. Il controllo di gestione dovrà garantire laornpleta distinzione tra le risorse impegnate per l'assistenza con i relativi costi , da attribui~eIl'Azienda, e le risorse utilizzate per la d idattica e la ricerca e i conseguenti costi da attribui~elI'Università . I, Il Direttore del D.A.1. è nominato dal Direttore Generale d' intesa con il Rettore, ed è scelto tra i

esponsabili delle unità operative complesse di cui è composto il D.A.1. sulla base dei requisiti tliapacità gestionale, organizzativi, esperie nza professionale e curriculum scientifico; egli rimane titola~eell' unità operativa comple ssa cui è preposto. I, Il Direttore de l D.A.1. assume responsabil ità di tipo gestionale nei confronti del Direttore General eeli ' Azienda in ordin e alla razionale e corretta progranunazione e gestione delle risorse assegnate per laalizzazione degli obiettivi; l'Atto azienda le prevede la costituzione, l'organizzazione e Iiinzionarnento dei D,A.I. e, nella individu azione delle strutture complesse, semplici e a valenza

ipart imentale che li compongono, indica quell e a direzione universitaria e quelle a direziorierspedaliera. Resta salva l'applicazione dell ' art. I , comma 12, della legge n. 230/2005 purché n~1'spetto di quanto previsto dall 'art. 5 del D.Lgs, 517/99, I· Il funzionamento di ciascun D.A.I., nel rispetto di quanto previsto nel presente Protocollo e nell'Attoiendale, è fonmalizzato in apposito regolamento aziendale che ne individua la composizione, gli

rganismi e le modalità gestionali , tenendo conto della tipologia organi zzati va; il predetto regolamentoadottato dal Direttore Generale , acquisita l' intesa con il Retto re.

ARTICOLO 13(Unità Ope rative Complesse)

· Le unità operative che compongono i s ingoli Dipartimenti sono quelle individuate con l' Attoziendale, d'intesa con il Rettore , tenuto conto del Piano sanitario regionale e delle linee guida

egionali nel rispetto dei volumi e delle tipolo gie della produzione annua assistenziale prevista, dellesigenze fonmative, di didattica e di ricerca (con particolare riferimento alle discipline essenziali ~Iorso di laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria), delle disponibilità di bilancio e da quantorevisto da altri atti progranunatori, con particolare riferimento al Piano di rientro mediante programmiperati vi finalizzati alla riorganizzazione dell a Rete ospedaliera, in relazione alle Linee guida per laredisposizione degli atti aziendali, nonché nel rispetto dei parametri standard per l'individuazione I ~elle strutture complesse e semplici deliberati dal Comitato LEA in data 26 marzo 2012 , tenuto contoelle strutture operative compl esse, semplici e semplici dipartimentali, nelle quali è articolata

"Azienda; il numero delle strutture dovrà tener conto di quanto disposto dall'art. I , cc. l e 2 del D.lgs, 517/1999, nonché dei parametri elaborati dal Comitato LEA come recepiti dalle Linee Guidadottate con DCA 251/2014, con parti colare riguardo: . I

LiI al rispetto degli standard e delle peculi arità organizzative legate alla compenetrazione traaSisistenza, didattica e ricerca;

9

Pagina 1:15 / 34

Page 16: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

lt all'impegno che le parti assumono con la stipula del presente protoco llo a ridurre, nell 'arcot porale di vigenza del medesimo, il numero delle VOC e delle VOS, secondo quanto meglio precisatod Ila successiva lettera c) ; I

· i criteri per la disattivazione, nell 'arco del triennio di vigenza del Protoco llo d'Intesa, delle struttureomplesse, avendo riguardo in particolare:

i, alla rete formativa definita ai sensi dell'art. 23ii. alla funzional ità della struttura rispetto alle attiv ità di assistenza, di didattica e di

ricerca svolte;Iii. all'essere la struttura sede di scuola di specializzazione;iv, all'essere la struttura un duplic ato di altra già esiste nte;v. al rispetto delle soglie min ime di volume di attivi tà previste dal "Regolamento

per la defini zione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e qu antitativirelat ivi all'assistenza ospedaliera" di cui al D.M. 2 aprile 20 15 n. 70, pubblicatonella Gazzetta uffic iale del 4 giugno 20 15; I

2 Il Direttore Generale indiv idua, d'intesa col Rettore , le strutture operative complesse , semplici ,es mplici dipartimentali, sulla base dei criteri organizzativi e funzionali e delle soglie operativec stituenti i livell i minimi di dotazione elo di attiv ità richiest i, così come indiv iduati negli atti dip ogrammazione sanitaria regionale di cui al comma I, tenendo conto , rispetto agli standard nazionalid Ile Aziende ospedaliere, dei criteri indicati dall 'art. I cc. I e 2 del D.l.vo n. 51711999, da l comma Ild ll'art. 3 del DPCM 24 magg io 2001 e del correttiv o der ivato dall' orario minimo assistenziale dovutod I personale docente univers itar io rispetto a quell o del corrispondente personale ospedaliero, nonchéd Ile necessità di unità operative connesse con la med icina traslazionale, di cui all 'art. 6 comma 13 deliaL gge 240/20 IO, e delle necessità di sviluppo de lla ricerca biomedica, in analog ia a quanto sta bilitod Ila Regione Lazio per gli IRCCS pubblici. Le Unità Operative de lle Aziende Pol iclinico Umberto I !eS And rea sono indicate nei rispettivi Atti Aziendali . Analogamente si procederà in ogni altra Aziendap r le strutture assistenz iali convenzionate con l'Università . I3 Con period icità bienna le si proc ede alla valutazione delle situaz ioni di operatività ridotta, discontinuao imitata che possono determinare - previa verifica delle cause e ferma restando la necessaria intesa conil Retto re per le strutture qual ificate come essenziali ai fin i dell'attività di didatt ica e di ricerca - 'la,

difica delle unità operative complesse individuate, nonc hé l' eventuale riposiz ionamento a unitàs mpl ici in particolare a valenza dipartimentale o a funzioni spec ializzate o soppressione . Parimenti los iluppo di settori scientifici potrà dar luogo a nuove unità operative, la cui attivazione dovrà esserea ottata a seguito di modifica dell 'Atto Aziendale previa relativa approvazione da parte de lla Regione!ed ll' Università ai sensi dell' ultimo periodo de l comma 3 dell 'art icolo 15, con la precisazione che lat: oltà di rivede re gli Atti Aziendali è conce ssa con cadenza annuale, nonché nel rispetto de i parametris ndard per l' individuazione de lle strutture complesse e semplici deliberati da l Comitato LEA in data 26

arzo 2012 con le specifiche sopra definite. I· La valutazione dei professori e dei ricercatori universitari è effettuata sulla base dei principi di cuilI'art. 5 del d. Igs. 51711999, valutando l'attività assistenziale sulla base di quanto previsto da i vigen tiCNL Area Medica. I· L'attribuzione e revoca degl i incarichi è effettuata tenendo conto di quanto prev isto da ll'art.5 del.Lgs. 517/99 e dall'art. 102 del DPR 38211980 nelle parti non abrogate da ll'art. 6, comma 4 de l DLgs17/99 e dell' art. 5 d.lgs . 5 1711999.

ARTICOLO 14(Parametri di individuazione dei posti letto)

· In attuazione dell'articolo l , comma 2 lettere d) ed e) del D.Lgs. 51711999, dell'articolo 3, comma I ,el· alla luce dell'articolo 7, commi 2 e 3 del DPCM 24 maggio 2001 , che prevedono l'adozione di nornlad l rapporto 3:1 tra posti letto e numero degli iscritti al primo anno del Corso di Laurea in Medicina eC irurgia e in conformità al Piano di Rientro approvato con de liberazione di Giunta regionale de l 16

rzo 2007 n.149, ai Programmi Operativi, alle disposi zioni cont enute nel Patto per la Salute 2014-2016

10

Pagina IV /34

~

Page 17: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

a~provato nella seduta del lO luglio 20 14, nonché alla legge 190/2014 (legge di stabilità 20 15) ed 'alp no di riorganizzazione dell a rete ospedaliera approvato con i DCA n. U00368/14 e n. U00412114 l ip sti letto sono fissati nei limit i di seguito indicati

) Az ienda ospedaliero-universitari a Policlinico Umberto 1:.089 Ordinari + 138 DH + 8 p.1. emergenza ps ichiatrica minori + poltrone odontoiatriche;) Az ienda ospedaliero-universitaria Sant' Andrea:96 Ordinari + 51 DH + pol trone odontoiatriche;

2~ Fermo restando il tende nziale superamento dell 'attuale modello organizzativo basato sulla degenzap r unità operativa, si conviene che l'individu azione delle discipline avverrà d'intesa con l' Universit~ eI Regione all ' interno del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera approvato con i DCA In.

0368114 e n. U004 1211 4. I· La Regione terrà cont o del numero di post i letto indicati nel presente protocollo d'intesa ai fini delia~o di .riorganizzazion~ dell~ re~e ?spe.daliera approvato con i. DCA n. U0036811 4 . e ~ . U004 l2/ 1~ eell' amb ito del provvedimenti di riduzione dello standard del posti letto ospedalieri accreditati edffettivamente a carico del servizio sanitario regio nale, al fine di ricondurre la totalit à degl i stessi aIiotandard richiesto dalla su citata legge, coerentemente con quanto previsto dal Regolamento sugliItandard ospedalieri di cui al D.M. 2 april e 2015 n. 70, pubblicato nella Gazzetta uffic iale del 4 giugno015.

ARTICOLO 15(Atto Aziendale)

· L'Atto aziendale è l'atto di organizzaz ione e funzionamento di diritto privato necessario all'Aziendaspedaliero-universitar ia per l'esercizio delle proprie attività; trova fondamento nell 'art. 3 de l D.Lgs.0211992 e nel presente Protoco llo d' intesa. Esso deve essere adottato nel rispetto delle Linee Guidaegionali adottate con il DCA 259/2014. I· L'Atto az iendale è adottato dal Direttore Generale, entro 60 giorni dall'adozione del decreto delommissario ad acta di presa d' atto del Protocollo d' Intesa tra la Regione Lazio e l'Università deglitudi di Rom a La Sapienza, d 'intesa con il Rettore dell' Università per quanto concerne le strutture CIiui all 'art. 3, commi 2 e 3, del d. 19s. 517/99. In merito il Direttore Generale dà informativa allerganizzazioni sindacali del comparto Univers ità e degli altri comparti interessati. Il Rettore ha facoltà

"i esprim ere il propr io parere sull' intero Atto Aziendale. I· Il Rettore si esprime sulla proposta con atto motivato, reso al Direttore Generale entro 15 giorni dal

,.cevimento della proposta, term ine eventualmente prorogabile una sola volta per ulteriori 15 giorni . Inaso di mancata intesa, il Direttore Generale ne informa la Reg ione, la quale convoca l' organo didirizzo che, entro trenta giorni dalla convocazione, procede al raggiungimento dell ' intesa. Il Diretto~eeneral e, acqui sita l'intesa, trasmette la proposta di Atto Aziendale alla Regione che, verificata 1a

ompatibilità con i propri att i di programmazione, procede alla relativa approvaz ione secondo laormativa vigente. Iualora neppure a seguito dell 'intervento dell ' Organo di Indirizzo sia stata raggiunta l'intesa entro ilrmine di 15 giorni, il Direttore Genera le trasmette la proposta di Atto aziendale alla Regione, che

dotta i provvedimenti necessari all'adozio ne dell 'Atto stesso entro i successivi 30 giorni, previa intesaon il Rettore . 4. L'Atto aziendale, oltre alle materie prev iste in sede di approvazione degl i attiiendali delle aziende ospedaliere regionali , individua, in particolare: I

· i dipartimenti dell'azienda, attraverso l' indicazione dei DAI, l'elencazione delle unità operative che ili ~ompongono, l'indicazione di quelle a responsabilità universitaria e di quelle a respon sabilitàspedaliera, fermo restando che entrambe possono avere, al loro interno, l' apporto di personaleniversitario e di personal e del Servizio Sanit ario nazionale; I· i rapporti fra i dipartimenti , assicurando nel loro funzionamento piena compatibilità ed integ raz ionea attivi tà assistenziali e attività didattiche e scientifiche, secondo quanto già previsto al precedenterticolo 12; I

c.1I1' impegno orar io minimo di presenza nelle strutture aziendali del personale docente universitari o in

11

Pagina t 6 /34

Page 18: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

c~erenza con quanto disposto dall'art. 24, comma 6, del prese nte Protocollo e la rilevazione deve essereeilfettuata con metodologia analoga a quella utilizzata per la rilevazione delle presenze del personale

dico ospedaliero, concordando con l'Università le modalità di assolvimento degli impegniis ituzionali non connessi con l'attività assis tenziale; Id le procedure per l' istituzione, la modifica e la soppressione dei dipartiment i ad attività integrata

elle strutture assistenziali, semplici e complesse che li compongono - tramite la correlata modifica' eegrazione, ai sensi del comma 2 del presente articolo, dello stesso atto aziendale per la parte che

i ividua le vigenti strutture - nonché le modalità di organizzazione interna dei diparti menti aziend~lia sicurando, per quanto concerne le attività integrate didattiche e scientifiche, l'intesa tra il Diretto~eg nera le e il Rettore;

· le moda lità per l' istituzione, d'intesa fra il Rettore ed il Direttore Generale, de l collegio tecnico -Ioei collegi tecnici - per la valutazione e la verifica delle att ività svo lte dai professori e ricercatoriniversitari, di cui all'articolo 5, comma 13, del D.lgs 517/1999; I

f.lla procedura di attribuzione, di conferma e revoca degli incarichi di direzione dei dipa rtimenti in strettace rrelazione, per gli incarichi di direzione dei DAI, con il sistema di valutaz ione e ver ifica de lle att ivit àd cui alla precedente lettera e), tenendo conto delle esigenze formative e di ricerca oltre che di quellea sistenziali ; I

· l' attribuzione e revoca degli incarichi è effettuata tenend o conto di quanto previsto dall'art.5 del.Lgs. 517/99 e dall'art. 102 del DPR 382/1980 nelle parti non abrogate dall'art. 6, comma 4 de l DL,b17/99 e de ll'art. 5 d.lgs. 517/1999, e degli specifici CCNL e, per quanto riguarda gli incarichi 'alersona le docente universitario, il rispetto delle previ sioni di cui all'articolo 5, comm i 5 e 6, del D.Lb17/99 , in stretta correlazione con il sistema di valutazione e ver ifica delle att ività di cui alla precedentettera e), tenendo conto del curriculum scientifico-professionale, delle competenze gestionali Ieanageriali e delle esigenze formati ve e di ricerca oltre che di quelle assistenziali;

· la procedura di attribuzione e quella di revoca ai professori universitari di prima e seconda fasciadella respon sabi lità e de lla gestione dei programmi di cui all'articolo 5, comma 4, del D.Lgs. 5 17/199~ ,ffettua ta dal Direttore Generale, d'int esa col Rettore, secondo quanto specificato al comma 4 delhiccessivo art icolo 24) ; I

la procedura di nomina, d'intesa fra il Rettore ed il Direttore generale, dei garant i per i procedimentii sospensione, di cui all'articolo 5, comma 14, del D.Lgs. 517/1999; Igli elementi identificativi de ll'Azienda e il patrimonio aziendale, compreso que llo conferito in uso

ll" 'Azienda med iante specifico accord o con I'Universit~, ai sensi .delle lettere a) e b) d~ 1 comma 14. ell'urticolo 8 del D.lgs. 517/1999 e secondo quanto prev isto dall 'articolo 30 della presente intesa;· quant'altro riguardi l'adozione degli atti normativi interni di carattere generale.· n Direttore Generale, nell'ambito dell'atto aziendale, prevede la figura di un dirigente preposto alladazione dei documenti contabi li dell ' Azienda, di cui all'articolo 9 della legge finanz iaria regionale 28

icembre 2006, n. 27 . Detto dirigente ha il compito di attestare la veridicità degli att i e delleomunicazioni contabil i dell'Azienda, predisporre adeguate procedure attuative de lle disposizioni Iegionali amministrative e contabili per la redazione del bilancio di esercizio e, ave previsto , delilancio consolidato nonché di ogn i alt ra comunicazione di carattere contabile e finanzia rio. Allo stessoono, inoltre, confe riti da l Direttore generale adeguati poteri e mezz i per l'eserc izio dei propri comp iti!· n Direttore generale e il dirigente preposto alla redaz ione dei document i contab ili dell 'Aziendattestano con propria relazione, allegata al bilancio di esercizio, l'adeguatezza e l' effettiva applicaz ione

,

elle suddette procedure attuative nel corso dell'esercizio cui si rifer isce il bilanc io, nonché laorrispondenza de l bilancio alle risultanze de i libri e delle scritture contab ili. La responsabilità dblirettore generale connessa agli adempimenti contabili, economici e finanz iari si estende anche ~iirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili dell'Azienda, in relazione ai comp iti lotoettanti, salvo azioni esercitabili in base al rapporto di lavoro con la propria ammi nistrazione. inancato rispetto delle previsioni anz i delineate non consente l' erogazione al Dire ttore Generale

ell'Az ienda di qua lsiasi eventuale trattamento economico aggiuntivo . I· L'Atto aziendale prevede che, per l'adozione dei piani e programmi pluriennali di investimento e delilancio economico preventivo e di esercizio, l'Azienda acqu isisca il preventivo parere del Rettore. !I1

12

Pagina ls I 34

~

Page 19: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

arere s'intende espresso in senso favorevole qualora non pervenga entro 30 giorni dalla ricezione dellaroposta al Rettore. I

"bis. Gli organi dell' Azienda, negli adempimenti di cui ai commi precedenti, si conformano a quantorevisto dal Titolo II del D.Lgs n. 118/2011 , con particolare riferimento alla tenuta delle scrittureontabili e all'adozione dei bilanci nonché al piano degli investimenti. I· L'Atto aziendale disciplina, nell'ambito di appositi indirizzi e intese di livello regionale, le modalitàella partecipazione congiunta delle organizzazioni sindacali universitarie ed ospedaliere al tavolo dilazioni sindacali con l'Azienda ospedaliero-universitaria in conformità con quanto previsto all'articolo

6. IPer quanto non espressamente previsto nel presente Protocollo d'intesa, si fa rinvio alle disposizioni

r éaionali in materia di Atto aziendale.

CAPO VPROGRAMMAZIONE, GESTIONE

ECONOMIC0-FINANZIARIA E PATRIMONIALE

ARTICOLO 16(Piano triennale di attività)

· Il piano triennale di attività, che deve essere predisposto dalle Aziende in linea con i provvedimentii programmazione sanitaria nazionale e regionale, indica gli obiettivi, comprensivi di misure e tempi l e

strategie, l'assetto organizzativo e le azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi stessi ~eleriodo di vigenza del piano . Il piano, in particolare, contiene l'indicazione:) dei livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni assistenziali;) delle modalità di funzionamento dei servizi;) del piano della didattica universitaria, nonché i programmi di formazione di competenza aziendale;) delle modalità d'integrazione dell 'attività assistenziale con quelle didattiche e di ricerca, acquisito inerito il parere dell 'Organo d'indirizzo;

) del grado di sviluppo della gestione budgetaria;del grado di sviluppo della contabilità analitica e del controllo di gestione;

,) dei programmi di adeguamento tecnologico ed infrastrutturale;) delle modalità di esercizio della libera professione;del sistema per la gestione del rischio clinico per la sicurezza dei pazienti .

· La formulazione del piano triennale di attività avviene utilizzando il metodo budgetario, che si basaulla valutazione comparativa dei costi , dei rendimenti e dei risultati. I· Il piano triennale aziendale viene adottato dal Direttore generale d'intesa con il Rettore , secondouanto indicato dalle Linee Guida Regionali approvate con DCA 251/2014.

sede di prima attuazione, il piano sarà adottato entro 60 giorni dalla firma della presente Intesa.

ARTICOLO 17(Piano di attività annuale)

· Il piano triennale di attività si attua attraverso il piano di attività annuale.· Il piano di attività annuale è formulato , al pari del piano triennale, con il metodo budgetario e deveovare corrispondenza nelle parti del bilancio economico di previsione annuale dell 'Azienda. Il piano fli attività annuale costituisce un allegato del bilancio economico di previsione annuale ed è soggetto ~. dpprovazione regionale d'intesa con l'Università limitatamente agli aspetti econornico-patrimoniali che

riguardano

ARTICOLO 18(Gestione economico-finanziaria e patrimoniale)

13

Pagina :lkJ / 34

Page 20: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

All'Azienda ospeda liero-universitaria, per quanto non previsto dal presente protocollo, s i"pplicano, per la gestione economico-finanziaria e patrimoniale, le disposizioni previste in materia per

Aziende ospeda liere del Lazio, nonché le disposiz ioni di cui al d.lgs. 118/20Il. In part icolare,,Azienda ospedaliero-universitaria è tenuta ad uniformarsi alle disposizioni regionali in materia dionitoraggio e controllo della spesa sanitaria (decre ti commissariali, determine dirigenziali, circolari ,

211~~ . Regione classifica le Aziende di cui al presente accordo nella fascia dei presidi a più elevatlc~mplessità assistenz iale ai sensi dell'art.2 comma 6 del presente Protocollo d'Intesa.

ARTICOLO 19(Modalità di finanziamento

delle Aziende integrate)

· Al sostegno economico-finanziario delle attività svolte dalle Aziende di cui al presente accordooncorrono risorse messe a disposizione sia dall 'Università sia dalla Regione. I· Le risorse messe a disposizione dal SSR comprendono:

a) il corrispettivo delle prestazioni prodotte, secondo i criteri di finanziamento dell' assistenzaospedaliera e dell'assistenza special istica ambulatoria le, in conformità al vigente sisten\atariffa rio della Regione Lazio e nei limiti dei volumi ottimali di attività erogabili; I

b) il finanziamento delle funzioni remunerate a costo standard ex art. 8 sexies, D. Lgs 50211 992,nonché ulteriori finanziamenti specifici per i centri di riferimento regionale da determinarsi insede di adozione del provvedimento di riparto del Fondo sanitario regiona le; I

c) ulteriori finanziamenti per l'attuazione di programmi di rilevante interesse regionale, defin iti dicomune accordo tra Regione e Univers ità. IAlle aziende ospedaliere-universitarie, classificate nella fascia dei presidi a più elevata

omplessità assistenziale ai sensi del precedente artico lo 18, la Regione riconosce i maggiori costidotti sulle attività ass istenziali dalle funzion i di didatt ica e di ricerca nella misura del 7% in

onforrnità a quanto stabilito dal comma 2, art. 7 del D.Lgs 517/99, svolta all' interno dell'Aziendaspedaliera di riferimento. I. L'Univers ità realizza la compartecipazione di cui all'art. IO, commi I e 2 del DPCM 24 maggio001, con r apporto di:) persona le docente e non docente , secondo le modalità defin ite nel presente protoco llo;) beni mobili e immobil i di cui all 'art. 8 comma 4 lettera a) del D.lgs. 517/99 .

· Gli oneri sostenuti dall'Università per la retribuzione del personale universitario inserito nelle attivitàssistenzia li della specifica Azienda, per la parte concernente il trattamento fondamentale, devoriossere rilevat i nell ' analisi economica e finanziaria delle Aziende ed evidenziati nei rispettivi atti diilancio. Al fine di consentire tale riconoscimento e la corretta evidenza nel bilancio aziendale, iiiettore trasmette al Direttore generale il rendiconto analitico degli oneri sostenuti entro il mese dibbraio dell'anno successivo a quello di competenza, distinguendo a tal fine il personale docente, Iii

ersonale medico assunto a seguito di ordinanza prefett izia, il personale del comparto addettoIl' assistenza. I

t , Il personale universitario attualmente strutturato rimane in carico all'Università per l' importo relativoIla categoria di provenienza e cost ituisce parte del contributo dell ' Università alla gestioneeli' Azienda, fatto salvo quanto previsto al comma Il. I ~· Gli oneri sostenuti dalle Aziende per le attivi tà di didattica dei Corsi di Laurea di cui all'art. 3 delPCM 24 maggio 200 1 e di ricerca non d' interesse assistenziale devono essere rilevati nell'analikinanziaria ed economica delle aziende , evidenz iati nei rispettivi bilanci, e devono essere rimbors~tiall'Università alle singole Aziende con le modali tà previste nel successivo comma 9. I· La Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali competente in materia, d'i ntesa con

"Università, dovrà emanare specifiche direttive entro il termine di trenta giorni dalla sottoscrizione del,resente Protoco llo d'Intesa in ordine all ' identificazione ed alle modalità di rilevaz ione degli oneri di

14

Pagina 21134

Page 21: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

ui al presente articolo, anche al fine di permettere la corretta valutazione dei rapporti diompartecipazione tra Università e Regione, in relazione alle final ità istituzionali di entrambi gli Enti .1

Università ed Aziende verificano congiuntamente gli spazi dedicati ad esclusiva attività di·cerca non di interesse sanitario o di didattica per i Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia e indonto iatria e protesi dentaria, i cui oneri siano sostenuti dalle Aziende; per tali spazi l'Università

orri sponderà un contributo di funzionamento, con riferimento alle seguenti voci: energia elettric'a,·scaldamento, rifiuti/nettezza urbana e pulizia, la cui entità verrà determinata congiuntamenteall'Università e dalle Aziende entro e non oltre 4 mesi dalla stipula del presente protocollo su lla baseella loro tipologia, del loro utilizzo orario nonché del costo standard determinato tenendo conto delleariffe di riferimento individuate dalla CONSIP. IO. La quantificazione dei reciproci rapporti debito/credito fra Regione, Aziende e Università, iviompreso quello relativo al personale ex prefettato, è rimes sa ad un successivo atto, da concludersiomunque entro e non oltre 6 mesi dalla stipula del presente protocollo, previa istruttoria tecnica da

"Lvolgersi a cura di un apposito gruppo paritetico, il quale elaborerà, altresì, una proposta risolutiva daottoporre ai Ministeri di cui all'art. 8, comma 5, del D.lgs n. 517/99 e s.m.i . per la definizione delleroblematiche concernenti il contenzioso, sugli oneri sostenuti dall'Università per il proprio personaleanitario assegnato funzionalmente alle Aziende. Il. Il personale ex prefettato è dedicato in via esclusiva all'attività assistenziale e presta servizio pres~o

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I e l'Azienda Ospedaliera Universitaria S.drea nel rispetto delle norme contrattuali vigenti . I

costo di detto personale, dalla data di sottoscrizione del presente accordo, nella fase transitoria e finoIl'acquisizione nei ruoli dell' Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I e del S. Andrea,oggetto di rimborso con rendicontazione trimestrale. A regime, sarà direttamente a carico delleziende secondo gli istituti e nella misura massima previ sta dal CCNL della Dirigenza meditoeterinaria vigente. Ii tale personale, a seguito dell'adozione del Piano Strategico e dell'Atto Aziendale, si dovrà tenere

onto nell'ambito della dotazione organica dell' Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto,e l'Azienda Ospedaliera Universitaria S. Andrea nel rispetto della normativa nazionale vigente nonchéei Programmi Operativi . I

personale ex prefettato potrà essere inquadrato nei ruoli della dirigenza medica dell' Aziendaspedaliera Universitaria Policlinico Umberto I e dell'Azienda Ospedaliera Universitaria S. Andrea,

econdo quanto previsto nella dotazione organica della stessa, con conseguente equiparazione giuridicad economica riferita alla funzione e ruolo ricoperti ed in applicazione delle disposizioni vigenti in

ateria. d' . l" . l d l' . . d . . d' . diiuanto sopra convenuto ISClp ma I rapporti e e mo a ita operative e orgaruzzanve l gestione eersonale ex prefettato.

ARTICOLO 20(Flussi Informativi)

· L'Azienda ospedaliero-universitaria è tenuta ad inviare i flussi informativi secondo le modalitàreviste dalla normativa vigente per gli enti del SSN e per le Aziende ospedaliere del Lazio

ARTICOLO 21(Risultati di gestione delle Aziende)

· Per quanto riguarda i rapporti economici, i risultati di gestione, la compartecipazione agli stessii Piani di Rientro si fa specifico riferimento al D.Lgs 517/1999 ed al DPCM 24.5. 2001. I

In caso di risultati negativi nella gestione della singola Azienda ospedaliero-universitariariginati a partire dall'esercizio 2016 , rispetto al budget concordato con la Regione, ferma restando laerifica e la valutazione della responsabilità del Direttore Generale ai sensi e per gli effetti della

15

Pagina at2 /34

~

Page 22: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

o rmativa vigente e del presente Protocollo, la stessa Regione e l' Università concordano apposito pianoiennale di rientro - da coordinare con i piani di cui agli articoli 16 e 17 e da verificare e monitoraregni anno con eventuale relativa rimodulazione - contenente anche misure di riorganizzazione dellerutture a direzione unive rsitaria nonché delle strutture a direzione ospedaliera ove esistenti, tenut onto anche delle indicazioni dell ' organo di indiri zzo, ovvero eventuali riduzioni delle stesse, con lennesse eventuali conseguenze sulla consistenza della dotazi one organica del personal e universitari Ù,

onché eventuali revisioni delle quote percen tuali di cui all'articolo 19 correlate ai maggi ori costidott i sulle attività assistenziali dalle funzioni di didattica e di ricerc a, In caso di mancato accordo, laegione ha facoltà di disdettare il Protocollo d' Intesa per la parte relativa all' Azienda interessata, intuazione dell 'art, 4, comma 3 del D.Lg. 502/1992. Analoga facoltà spetta all 'Università . I

3 a ve l' Università dovesse risultare inadempie nte rispetto alle azioni di sua competenza, cosic me definite e concordate nel suddetto piano, la stessa è comunque tenuta a ripianare la quota did avanzo per la parte direttamente imputabile ai risultati negativi dell 'attività dell e strutture a direzioneu iversitaria cui si riferi sce l'inadempienza, cert ificati con contabilità analitica negli atti di bilancio. I4 I risultati positiv i di gestione, dedotte le quote destinate al ripiano di eventuali risultati negati vi deglia i precedenti in base ai piani di rientro concordat i, sono accantonati a riserva ovvero sono resid ponibili per il ripiano delle perdite del SSR.

CAPO VII - FORMAZIONE E RICERCA

ARTICOLO 22(Att ività di ricerca biomedica e sanitaria)

La Regione concorda con l'Università la definizione e l'attuazione di progetti di ricercafi alizzati a sviluppare innovazioni scientifiche, nuovi istituti di gestione, anch e sperimentali, nonchén ovi modelli organizzati vi e formativi. Con spec ifici protocolli esecuti vi, verranno individuate lep .orità ed i progetti da attivare nell'ambito dei rispettivi impegni economici , fatta salva la necessar iaa erenza delle sperimentazioni cliniche alle Aziende.2 Regione ed Università considerano come interesse comune lo sviluppo della ricerca biomedica es itaria, anche come elemento di continuo miglioramento delle conoscenze applicabili alla pratica

dica. La Regione s' impegna a far accedere le Faco ltà ai fondi a tal fine stanziati dalla Regione stessa,el a promu overe e favorire l'accesso ai Fondi destinati all 'atti vità di ricerca da parte del Ministero dellaS Iute e da istituzioni pubbli che e private . La Regione e l' Università, anche al fine di consentire che l.ea ività di ricerca rispondano al fabbisogno conoscitivo ed operativo del Servizio Sanitario Regionale,s pul ano accordi in materia di ricerca sanitaria.

ARTIC OLO 23(Att ività formativa per le profess ioni sanitarie e per le specialità mediche)

La disciplina riguardante la rete formativa relativa sia ai corsi di Laurea per le professioninitarie che alle Scuole di specializzaz ione è rimessa, per quanto concerne specificamente

individuazione delle strutture e dei servizi assistenziali ad essa funzionali, alle previsioni di chilI'articolo 2 del presente Protocollo cui si fa integrale rinv io. I. La Regione e l'Università prendono atto del fatto che l'integrazione fra la funzi one formativa ei ricerca e l'attività assistenziale comprend e, oltre alla formazione di base pre-Iauream del medico ,

'elio specialista, l'educazione continua in medicina , la formazione delle professioni sanitarie previ sta ~al decreto MURST 2 aprile 2001 , nonché lo sviluppo di innovazioni scientifiche in campo clinico e dirganizzazione sanitaria. I

Regione e Università, tenuto conto che il diploma di specializzazione costitui sce requisito peraccesso alla dirigenza del ruolo sanitar io e che l'att ività svolta dallo specializzando nell'ambito dellerevisioni del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 concernente l'attuazione della direttiva3116/CEE del Consiglio del 5.4.1993 e di quanto previsto dal d.1gs. 51711999, concordano che tale

16

Pagina ~a / 34

Page 23: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

"nnazione sia finalizzata in via priori taria al conseguimento di una formazione adeguata alle necessitànitarie della popolazione con acquisizione delle abilità professionali specialistiche secondo gliandard minimi previsti dai singoli ordinamenti. I· Fermo restando quanto previsto al primo capoverso del comma I del presente articolo, e al già

"khiamato articolo 2 del presente protocollo, la Regione e l' Università stipulano specifiche intese pbrisciplinare le modalità della reciproca collaborazione ai sensi dell 'articolo 6, comma 2, del D.Lgs.02/1992 e successive modifiche e integrazioni, sulla base dei seguenti princip i: I) viene concordato tra Università e Regione quali presidi ospedalieri e territoriali siano idoneicostituire la rete formativa sia per i corsi di laurea delle professioni sanitarie che per le Scuole lliecializzazione, restando all' interno del budget di ciascuna struttura; relativamente alle Scuole di

pecializzazione, il far parte delle rete implica l'impegno a consentire agli specializzandiI

effettuazione di attività ass istenziali in prima persona, con impegno del tutor a guidarne l'a ttività,stando all' interno del budget di ciascuna struttura. Il far parte della rete formativa non implica alcJn

"nere per l' Università, se non il corrispettivo economico dovuto agli specializzandi; le A.O. e i relativiresidi facenti parte della rete sono responsabili della corretta applicazione delle nonne relative allaicurezza e prevenzione delle malattie trasmissibili; I) il fabbisogno formativo è definito dalla programmazione sanitaria nazionale e regionaleulla base delle esigenze di formazione rilevate dalla Regione, acquisito il parere dell 'Università; I) deve essere garantito l'accesso in sovrannumero alla formazione specialistica ai mediciipendenti del Servizio Sanitario Nazionale, anche per far fronte ad eventuali esigenze di utilizzo inobilità, con priorità per quelle specialità per le quali esistono carenze accertate, secondo quanto

revisto dall 'art. 35, commi 4 e 5 D.Lsg 368/ 1999 e ss.mm.; I) deve essere assicurata la rotazio ne degli specializzandi tra le strutture delle Aziendespedaliere-universitarie e le strutture pubbl iche e private accreditate comprese nella rete format iva, inossesso dei requisiti di idoneità che garantiscono le prioritarie esigenze della formazione Ieell'apprendimento della ricerca clinica; la pr iorità dell 'inserimento nella rete formativa va data alletruttu re pubbliche accredi tate e, successivamente, alle strutture private accreditate nel rispetto delleigenti disposizioni nonnative; l' att ività degli specializzandi non deve essere utilizzata per sopperirearenze di organico delle strutture , ma deve essere finalizzata essenzialmente all'apprendimento conssunzione progressiva di responsabil ità personale in tutte le attività proprie delle strutture di

ssegnazione d; . . . d l S .. S .. . l ib . . . . d' lì . I) al ingenti e ervizio arutano regrona e possono essere attn um compiti I ormazioneeli' ambito dei corsi di insegnamento prev isti dall ' ordinamento didattico universitario. Il suddettoersonale partecipa all 'attività didattica in var ie vesti, esercitando docenza, tutoraggio ed altre attivitàrmative , in funzione dell ' organizzazione della didattica prevista dalle strutture a ciò specificamente

reposte dell 'Università, nel rispetto delle disposizioni contrattuali vigenti in materia del SSN; Iil Consiglio della singola Scuola programma le attività didattiche anche per il personale del

ervizio Sanitario nazionale, acquisito per il conferimento della docenza il nulla osta dell 'Aziendaanitaria di appartenenza . I· La Regione può avvalersi dell ' Università ai fini dell ' organizzazione dei corsi di formazione in 9ateria di sanità pubblica e di organizzazione e gestione sanitaria di cui al comma 4 dell'articolo 3 b'is

el decreto legislativo 50211 992. IL'Università offre la propria collaborazione per soddisfare le necessità del Servizio sanitario

gionale, in particolare in quei settori dove le esigenze formative sono più eviden ti e laddove larogrammazione regionale evidenzierà esigenze particolari comunque correlate all ' assistenza sanitariasocio sanitaria. I

Regione ed Università convengono altresì sull' importanza fondamental e e sulla necessità dellannazione del personale delle professioni sanitarie infennieri stiche ed ostetriche, della riabilitazione,cniche e della prevenzione. I· La Regione e l' Università, verificata l'indisponibil ità di suffic ienti sedi per attività formativeresso le Aziende di riferim ento di cui ai precedenti punti , individuano, sulla base dei criteri stabiliti nbiommi 4 e 5 dell'articolo 2 del decreto legislativo 51711 999, altre sedi di attiv ità presso Aziende

17

Pagina :l~ 134

Page 24: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

spedaliere, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, strutture ospedaliere e territoriali delleziende Unità Sanitarie Locali e, in via subordinata, presso strutture assistenz iali private giàereditate, entro i limiti del rapporto contrattuale con esse vigente e senza oneri aggiuntivi per Iii

ervizio Sanitario Regional e e per l' Università· L'Azienda Sanitaria assicura la sorveglianza sanitaria agli studenti dei Corsi di laurea dellerofessioni sanitarie e ai medici di formazione specialistica durante l'attività presso le propr ie strutture.'Azienda sanitaria si impegna affinché agli studenti dei Corsi di laurea delle professioni sanitarieonché ai medici in formazione specialistica vengano fomite dettag liate informazioni sui rischipecifici esistenti nell 'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e dimergenza adottate in relazione alla propria attivit à, anche sulla base del documento di sicurezzalaborato dal datore di lavoro della struttura ospitante a custodito presso quest'ultima ovvero presso'unità produttiva, in base al D.Lgs n. 8112008. Per le attività di cui alla presente convenzione, Iiireposto, il dirige nte e il datore di lavoro, nonché le altre figure previste espressamente dall'art. 2 del

'" ' .Lgs. 8112008, sono quelle dell'Azienda e comunicate agli studenti e ai medici in formazionepecialistica prima dell' inizio delle att ività stesse.

CAPO VIIIPERSONALE

ARTICOLO 24(Personale universitario: professori, ricercatori e figure equiparate)

I professori e i ricercatori universitari , nonché le figure equiparate di cui all 'articolo 16 dellaUgge 19 novembre 1990, n. 341 che svolgono attività assistenz iale presso le Aziende Ospeda liero

iversitarie sono individuati, con apposito provvedimento , periodicamente aggiornato a seguito delleVjlutaZioni di cui al successivo comma 3. dal Direttore Generale dell'Azienda di riferimento, d' intebC· n il Rettore, sulla base del possesso dei requi siti professionali e di esperienza, avuto riguardo al settores ientifico-disciplinare di inquadramento e della specializzazione discipl inare posseduta nel rispetto diq anto previsto dall'art. 13, comma 5. I

· Con lo stesso provvedimento è stabilita l' afferenza dei singoli profe ssori e ricercatoriniversitari ai dipartimenti integrati, assicurando la coerenza fra il settore scientifico-disciplinare diquadramento e la specializzazione disciplinare posseduta e l' attività del dipartimento. I

". I professori ordinari, i professori associat i ed i ricercatori chiamati dai competenti organiccademici per le esigenze didattico scientifiche godono dell'attribuzione delle funz ioni assistenzi ali daarte deII' Aziend a, solo ed esclusivamente nel rispetto della valenza clinica della disc iplina , delle

sigenze di dotazione organica, della compatibilità di bilancio dell'Azienda verificata dalla Regione,che alla luce di quanto previsto dal vigente Piano di Rientro. I

· Ai professori di ruolo di I fascia, nonché , ove possibile , a quelli di Il fascia, ai quali non sia possibileonferire la direzione di una unità operativa semplice o complessa è affidata la responsabilità della ~estione di programmi infra o inter-dipartimentali, con particolare riguardo alle innovaziohienologiche ed assistenziali, con i criteri e le modalità previste dal comma 4 dell ' articolo 5 del D.Lgs.17/1999 per tali categorie di docenti universitari. I programmi, di valenza complessa o semplice,ffidati secondo quanto previsto dall ' art. 5 del D.Lgs 517!99, di diverso peso economico in relazio neIla rilevanza e complessità degli stessi, non possono comunque comportare l'affidamento della stabilediretta gestione e responsabilità di risorse umane , tecniche o finanziarie , bensì l'affidamento di l i n~e

rganizzative di coordinamento funzionale - a carattere neces sariamente trasversale rispetto aI1e"strutture" (complesse o semplici) dipartim entali ed ai rispettivi ambiti disciplinar i - di attivitàssistenziali raggrupp ate, all 'interno del D.A.I o tra i D.A.!., in base ad obiettivi determinati daliarogrammazione aziendale, per specifici motivi di funziona lità organizzativa, di migl iore defini zioneelli percorso!i assistenziale!i, di specificità scientifica o didatt ica, di revisione e valutazione deÙaratica clinica ed assistenziale ecc..

18

Pagina ~5/34

Page 25: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

5JIAi professori e ricercatori un iversitari, fermo restando il loro stato giurid ico, si applicano, per quantoatliene all'esercizio dell'attività assis tenziale, al rapporto con le Aziende e a quello con il Direttote,

nerale, le norme stab ilite per il personale del S.S.N. di corrispondente funzione nei limiti e agl i effettidiicui all'articolo 5 del D.Lgs. 517/1999. I

· L'orario minimo di lavoro de i professori e ricercatori universitari è pari a quello complessivo delersonale dirigente del SSN, 38h/settimana, di cui almeno 28 ore, comprensive dell'aggiornamento,edicate alle attività assistenziali, ed è artico lato sulla base del piano di lavoro della struttura aippartenenza e de lle necessarie attività assistenzial i, tenuto conto della programmazione delle attivitàidattiche e di ricerca, nonché dell'equa distribuzione deg li impegni di lavoro. La rilevaz ione e Iiiomputo delle 28 ore di cui sopra, e comunque, per i dirigenti di struttura comp lessa, della presenzaorrelata al ragg iungimento degli obiettivi, avviene con le stesse modalità prev iste per il personale,irigenziale del SSN . Nella determinazione della dotazione organica si tiene conto del suddetto

pegno orario al fine di garantire turni di servizio e di guard ia. L' attività libero professionale inttaoenia non concorre al computo dell' impegno dell'orario complessivo. I

· Dell'adempimento dei doveri ass istenziali il personale risponde al Diretto re Genera le.bis. Il confe rimento de ll'incarico assistenziale a Professori e ricercatori, disc iplinato dall' Attoziendale, avviene a seguito della stipula di un apposito contratto con il Direttore Generale in cui sonodicati, salvo ulteriori contenuti connessi alla specificità dell ' incar ico, gli elementi essenz iali dblpporto di servizio quali:

.) la dura ta dell' incarico;) le funzion i e la responsabilità;) gli obiettivi dell' incarico, nonché le modalità per la valutazione e la verifica dei risultat i e dellertività;

) l' orario di lavoro e l' eventuale esercizio di att ività libero-professionale intra-rnurariaome previsto al precedente comma 6;-) le cause di sospensione e revoca dell'incarico;

il trattamento economico. ,· Il trattamento agg iuntivo e le indennità comunque denominate di spettanza del personaleniversitario di cui al presente Protoco llo d'Intesa sono a carico delle Aziende di rispettivo riferimento,i comprese quelle convenzionate di cui all'articolo 2.

ARTICOLO 25(Trattamento economico del personale Universitario)

· Ai professori e ai ricercatori universitari, nonché alle figur e equiparate di cui all'art. 16 della Legge

9 novembre 1990 n. 34 1, cui siano conferiti compiti didattic i, che svolgono att ività assis tenzia leresso le aziende ospedaliero-universitarie, ivi comprese quelle convenzionate ex articolo 2, spettanoli

" attamenti economici posti rispettivamente a carico de ll'Università e de ll'Azienda dall ' articolo 6 del

.Lgs.n.5171l999. j nfnalogo trattamento spetta per i professori e i ricercatori universitari dei reparti funzionalmente situa iresso 1' le OT, il cui onere spetta all'ICOT stesso. I· All'Università compete il pagamento delle seguen ti voci :

Retribuzione lorda (tabellare);Indennità Integrativa Speciale;Classi e scatti;Assegno aggiunt ivo di tempo pieno (quando dovuto)

· All'Azienda compete il pagamento delle seguenti voci, quando dovute:· un trattamento aggiuntivo graduato in relazione alle responsabilità connesse ai diversi tip i ilincarico affidati dall 'Azienda secondo i cr iteri stabiliti dal CeNL per il perso nale della dirigenza dbl.S.N ., nei limiti delle disponibilità del fondo di rifer imento, formato da:

· retribuzione di posizione minima unificata;

19

Pagina :ls 134

Page 26: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

retribuzione di posizione variabile aziendale (comprensivo della maggiorazione prevista nel caso dionferimento dell 'incarico di diret tore di dipa rtimento); I

il. un trattamento agg iuntivo gradu ato in relazione ai risultati ottenuti nell' attività ass istenziale egestionale, valutati secondo parametri di efficacia, appropri atezza ed efficienza nonché all 'efficacianella realizzazione del l' integrazione tra att ività ass istenz iale, didattica e di ricerca, nei limiti delladisponibilità del fond o di riferimento; I

iii.i compensi legati alle particolari cond izion i di lavoro ave spettanti (indennità di rischio radiol ogico, ditumo, pronta disponibilità, ect.), nei limit i della disponibil ità del fondo di riferimento; l

· l'indennità di struttura complessa, ave prev ista ;· l'indennità di esclus ività del rapporto di lavoro so lo per coloro che hanno optato per l'attivi à

professionale intramoenia secondo quanto previsto dal CCNL dell' area della dirigenza medica lesarntana;· I trattamenti riconosciuti di cui ai punti precedenti devono essere erogati nei limiti delle risorse da'ttribuire ai sensi dell ' art. 102, comm a 2, del D.P.R. n. 382 del 1980 globalmente considerate e devo~oIssere definiti secondo criteri di congru ità e proporz ione rispetto a quelle previ ste al medesimo scopoai CCNL di cui all'art. 15 del D.Lgs n. 502 del 1992 e success ive modificazioni . I

5 Le aziende interessate provvedono a dare applicazione alle disposizioni di cui citato articolo 6, commaI del d.lg s. n. 517/99 entro 120 giorni dalla data di sottosc rizione della present e Intesa, previa attuazioned Ile dispos izioni recate dall ' articolo 5 del medesimo d.la s. n. 517/99 in materia di conferimento hlp rsonale universitario ivi contemplato dei connessi incarichi dirigenziali . Fino alla data di conferimentod i predetti incarichi, trova applic azione l'articolo 6, comma 2, ult imo periodo del d.lg s. n. 517/99,ti o restando il limite finanziario di cui al primo periodo del medesimo comma 2. I6 Per quanto attiene al personale universitario non docente operante presso le Aziende ospedaliereu iversitarie , nelle more della definizione dei decreti interministeriali di cui all' art . 8, co. 5, del D.Lgs. h.5 7/99 e comunque fino a diversa disposizione contrattuale, trovano applicazione i vigenti CC.NN.LL..!

· AI personale universita rio non docen te e che eserciti attività di supporto assistenz iale presso leziende, cosi come individuata con atto del Direttore generale, ivi comprese quell e convenz ionate ex

Irt. 2, comma 4, spettano i trattamenti economici posti rispettivamente a caric o dell ' Università leell'Azienda dall 'articolo 64 e seguenti del Contratto Collett ivo Nazionale di Lavoro relativo alersonale del comparto università 2006-2009 e successive modifiche ed integrazioni con le modalità! imiti e le condizioni indicate dagli stessi artico li, cui si fa integrale rinvio

ARTICOLO 26(RAP PORTI SINDACALI)

Ne lle Az iende di cui al presente protoco llo d'intesa, per le problematiche afferenti il personale, checoin volgono anch e il personale universitario non docente con att ività assistenzia le, la contrattazionedecentrata si svolge congiun tamente con le 0 0 .55. del 55N e del comparto Università. I ~La delegazione di parte pubblica è integrata con un componente designato dal Rettore.

· Per il personale universitario che svo lge attività assistenziale, si applicano le norme dei CCN L delle" ree Dirigenziali della Sanità e della dirigenza universitaria area VII secondo quanto stabilito dall'art., comma 2, de l D. Lgs. 517/1999, fermo restando quanto prev isto dall'art. 25 in materia di trattamentoconomico. I· Anche in tal caso la delegazione di parte pubbli ca è integrata con un componente designato dalettore.

ARTICOLO 27(Dotaz ione Organica)

· Fermo restand o quanto previsto dalla normativa vigente nonché dal piano di rientro relativamenteg li interventi in materia di assunzioni, la dotazione organica delle singole Aziende sarà definita tenu to

nto di quanto prescr itto dall 'art. 3 del DPCM 24 maggio 2001, secondo gli indiri zzi e i criteri emanati

20

Pagina :il' / 34

Page 27: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

Ila Regione in attuazione di quanto previsto dallo stesso Piano di rientro e dai relativi programmierativi , anche alla luce della complessiva ridefinizione degli assetti organizzativi aziendali oggettoIl' Atto aziendale . I

. Il Direttore generale, d 'intesa con il Rettore, previa consultazione delle organizzazioni sindacalinnatarie dei contratti nazionali del Comparto Università , del comparto Sanità e delle Aree Dirigenzialianità e Universitaria, adotta la proposta di dotazione organica e la sottopone alla formale approvazioneella Regione; I. Una volta determinato il contingente del personale medico e delle altre figure professionali laureate,onch é del personale non docente, ove si riscontrino vacanze di dette figure. l'Azienda, in

nsiderazione delle esigenze di contenimento dei costi , in linea con gli atti di programmazionegionale procede. in via prioritaria, alla strutturazione del personale universitario disponibile dd

i'lioneo, fatta salva, in caso di disponibilità di idoneo personale del SSR, la possibilità di mobilità dietto personale, previa intesa con il Rettore ed autorizzazione della Regione.

ARTICOLO 28(Partecipazione dei dirigenti sanitari del SSR all'attività di didattica)

l. Fermo restando quanto già previsto in via generale al comma 2 del precedente articolo 23 inmerito alla partecipazione alle attività didattiche universitarie da parte del personale Dirigente ledi Comparto del S.S.N . con modalità conformi alle disposizioni dei rispettivi CCNL diriferimento, l'Atto aziendale. ai sensi dell'articolo 6, comma 3. del D.lgs. 517/99, definisce le

Imodalità e i termini per la partecipazione del suddetto personale del SSR all'attività didatticapre e post-Iauream, nonché la forma e le modalità di accesso del medesimo ai fondi di ateneoper l'incentivazione dell 'impegno didattico. sulla base dei seguenti criteri : I

il personale universitario di qualifica tecnica, amministrativa e sanitaria strutturato nell'Azienqapuò partecipare alle attività didattiche. secondo quanto previsto dall'art. 54 del CCNL 2006-2009

Idel comparto università, e dall 'art. 6 del D.Lgs 50211992 per il personale genericamente definitocome ospedaliero, ferma restando la nece ssaria autorizzazione da parte deli'Azienda; I

b. il personale del SSR partecipa all'attività didattica esercitando docenza. tutorato ed altre attivitàformative, nel rispetto dell'ordinamento didattico e dell'organizzazione delle strutture didattichedell' Università, ferma restando la necessaria autorizzazione da parte dell' Azienda; I

c. l'Università e l'Azienda, nell'ambito delle rispettive competenze, defin iscono di concertomodalità e forme di partecipazione del person ale del SSR all'attività didattica in relazione kideliberati dei competenti organi accademici; I

d. l'attività didattica viene svolta salvaguardando le esigenze relative all'esercizio delle attivitàassistenziali; I

e. lo svolgimento di funzioni di coordinamento e di tiroc inio formativo, relativamente alleprofessioni sanitarie e alle scuole di specializzazione, affidate da parte della Facoltà di Medicinale ,Chirurgia a personale universitario strutturato o a personale del SSR, previo assenso della specificaAzienda Sanitaria. è regolato secondo le previsioni dei rispettivi CCNL di riferimento. Dettaattività fa parte dell'orario di servizio per il personale universitario. I

Sull'applicazione delle disposizioni che riguardano la mobilità di personale medico regionale edquiparato deve essere chiesto il parere all 'Organo d'Indirizzo .

CAPO IXPATRIMONIO, NORME TRANSITORIE E FINALI

ARTICOLO 29(Aziende)

Le Aziende di cui all'art. 2 si adeguano a quanto previsto dalla presente Intesa dalla data diubblicazione della stessa sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio . Le Aziende assumono la

21

Pagina :18 /34

Page 28: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

,

enominazione ufficiale, rispettivamente, di "Azienda ospedaliero-univers itaria Policlinico Umberto l"di "Azienda ospedaliero-universitaria S. Andrea" ,

ARTICOLO 30(Patrimonio -Trasferimento in uso e assegnazione di beni)

, La Regione e l' Università conferiscono beni mobili ed immobili di loro proprietà o in lorooncessione in uso disciplinato da legge, alle Aziende che sono valutati come apporto patrimoniaie aileziende stesse. I

", Entro 60 giorni dalla firma del presente protocollo il Rettore dell ' Università ed i Direttori Generalielle Aziende individuano i beni mobili ed immobil i di cui al precedente comma in apposito formale.tto ricognitivo con conclusiva presa d'atto de lla Regione, nel rispetto di quanto previsto dall 'articolol8el D.Lgs 517/1999 e secondo i seguenti criteri:) con riferimento ad ogni bene mobile ed immobile - o categoria di bene mobile ed immobile -

Ieve essere sempre defmita, ai vari effetti previsti dalle legge e dal presente Protocollo, la quotaercentuale da ritenere assegnata all'Azienda, correlatamente all'uso assistenziale dello stesso bene; I

b] nei limiti della quota di destinazione assistenz iale sopra indicata e con particolare riguardo ai benimobili, sono a carico dell'Azienda gli oner i di manutenzione ordinaria e quelli di manutenzioneaordinaria, cosi come qualificati dalle lettere a) e b) del comma l dell 'articolo 3 del DPR 380/2001,

Hli compresi gli oneri inerenti la sicurezza rientranti nelle suddette categorie della manutenzioneoRdinaria o straordinaria, fermo restando che, per quanto in particolare attiene gli interventi di

nutenzione straordinaria, la copertura finanziaria degli stessi a carico dell'Azienda dovrà esserevtificata e valutata dall' Azienda stessa nel quadro delle compatibilità e delle regole previste per taletiro di interventi in ambito regionale, Si applica quanto prev isto in materia contabile dal d. 19s.

1 )812011; dd " ' d' . d" f~ b'I" dll 'E II su etti intervent t I manutenzione straor mafia sono e tettua I 1 pre vio assenso ente

roprietario, formulabile anche in via generale, fermi restando gli ulteriori eventuali pareri Ierescrizioni previste dalla legge;) la realizzazione degli ulteriori interventi previsti dalle lettere c), d), e) ed f) del citato commaIlell' articolo 3 del DPR 380/2001 in ordine ai suddetti beni immobili, sarà verificata e valutata dalla

tessa Azienda nel quadro delle compatibili tà finanziarie e delle regole previste per tale tipo a itervent i in ambito regionale, previa specifica intesa tra Regione, Università ed Azienda, fermastando la partecipazione degli organismi ministeriali e tenitoriali per quanto di rispettiva

ompetenza, ai sensi della vigente normativa in materia; I) i beni immobili di cui al presente articolo, fermi restando la proprietà originaria o la concessione

uso disciplinata dalla legge, sono valutati come apporto patrimoniale alle Aziende nei limiti della"uota percentuale prevista alla precedent e lettera a); I

i beni medesimi o la concessione d'uso rientrano nella piena disponibilità dell ' Univer sità alla ~

essaz ione della destinazione ad attività assistenziale; I) la residua quota percentuale di destinazione non assistenziale (per funzioni didattico­cientifichc). eventualmente integrata da altri parametri congru i con la particolare tipologia delle utentedei servizi, costituisce altresi la misura percentuale e il titolo giuridico ai fini del rimborso da parte

ell'Università a favore dell' Azienda per gli oneri complessivamente sostenut i da quest'ultima insecuzione di contratti di utenza e servizi indistintamente vertenti sull' intero complesso aziendale,econdo quanto stabilito dal precedente art, 19, I

3 In particolare, in conformità con quanto previsto dal precedente comma I, cui si fa integrale rinvio,l' niversità conferisce in uso all'Azienda "Policlinico Umberto l" gli edifici a prevalente utilizzaziortea istenziale nell 'area del Policlinic o Umberto l, nonché altri edifici espressamente individuatid Il'Università, il cui conferimento verrà regolato in relazione alle finalità originarie. In relazione all'art.I ella Legge 26 ottobre 1964 n. 1149, la modifica d'uso, la demolizione e la ricostruzione degli edifitit sferiti in uso ali' Azienda Policlinic o sono eseguibili a seguito di conferenza dei servizi convocata da

22

Pagina 29 /34

Page 29: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

e,

PJ.. rte dell 'Azienda, con la partecipazione comunque dei soggetti individuati dalla sopra citata legge n.l 49/l964 [Agenzia del Deman io dello Stato, Università , Facoltà], nonché della Regione Laz io, d~ 1C mune di Roma e della competente Soprintendenza ai Mon umenti, rispettando quanto previsto hl

c mmGI~ 'l. . d ' . d" d" l' . d Il'A ' d h ibui I· I inte rven ti l ma nutenzione or maria e straor mar ra rea tzzati a zien a e c e centri urscono'd una maggiore valorizzaz ione del patrimonio immobiliare verr anno cons iderati come apportoatrimoniale della Regione all'Azienda. I· La Regione Lazio conferisce all'Azienda Ospedaliera Universitaria S. Andrea, per lo svo lgimentoelle attività assistenziali , gli edifici e le pert inenze del\' Azienda Ospedaliera S. Andrea nonché tutti] ieni mob ili di proprietà della medesima azienda.

ARTICOLO 31(Gestione ed utilizzazione del personale tecnico, amministrativo e socio-sanitario)

Il persona le univers itario non docente dedicato all'assistenza e al supporto alle attività assi stenz ialiv[ne confermato nell'assegnaz ione funz ionale alle Aziende universitarie se si sia ver ificata la presentad ' disponibi lità di posizioni in dotazione organica e/o se sia ritenuto necessario ai sensi dell ' atto di ciIia li artt. 15 e 27 del presente Protocollo; ulteriori assegnazioni funzionali debbono essere convenute tra

iversità e singola Azie nda, previa esplicita autorizzaz ione regionale nel rispetto dei limiti delladtazione organ ica, dell'atto di cui agli artt . 15 e 27 del presente Protocollo, e del budget regionalea egnato, nonché nel rispetto dei vincoli imposti in materia di assunzioni dalle normative finanz iarieventi e dal Piano di rientro ; eventuali modifiche procedurali potranno essere convenute secondo le

dalità che saranno eventualmente dettate dai decreti interm inisteriali di cui all'art. 8, comma 5 del D.Lis. 517/1999 . La gestio ne del personale di cui al presente art icolo è di competenza dell' Az ienda.

ARTICOLO 32(Attività intramoenia)

· L'attività libero professionale del personale medico e sanitario non med ico dov rà esse re garantitael rispetto della normativa nazionale e delle linee guida regionali.

ARTICOLO 33(Edilizia Sanitaria)

· Regione e Università, entro 30 giorni dalla firma de l presente protocollo, attivano un tavoloermanente tecnico per affrontare le questioni connesse alla ristrutturazione, e/o nuove localizzazioni,nalizzate al miglioramento funzionale, strategico e tecnologico delle Aziende previste dal presente

kto.

ARTICOLO 34(Richiamo di norme ed adeguamento a norme)

Per quanto non previsto nella presente Intesa , si richiamano il D.P.R. n. 38211980, il decretogislativo n. 50211 992, il D.lgs . n. 517/1999, il D.P.C.M. 24 maggio 2001, e la legge regiona le h.8/l994[. l' Il d 'fi d' . . d ' I . d Il' U ' " '1 . 1n re azione a a mo l rea I norme vigenti, l egge o statutane e ruversita, l terrrune

'~Faco ltà di Medicina" è da intendersi automaticamente adeguato alle mod ifiche che potrannotervenire. I

· La presente Intesa potrà essere revisio nata a seguito della predisposizione dello schema tipo dellelonvenzioni al quale devono attenersi le università e le regioni per rego lare i rapport i in materia di"t ività sanitar ie svolte per conto del Servizio sanitario nazionale, ai sens i de ll'artico lo 6 com ma 13 IL.40/2010.

23

Pagina ~O / 34

,

Page 30: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

,

•ARTICOLO 35

(Entrata in vigore e durata)

. Il presente protocollo d'intesa entra in vigore dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficialeella Regione, ha durata triennale e si intende tacitamente rinnovato per uguale periodo, qualora nonisdetto da una delle parti sei mesi prima della scadenza

lIegati N.i 1-2

Roma, IO febbraio 2016

Pagina :Jh / 34

II Rettoredell' Università La Sapienza

Eugenio Gaudio

24

II Presidentedella Regione Lazio

Nicola Zingaretti

~

Page 31: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

,

-=

.

[ALLEGATO ~

[ASL LATIN~

A) B)

Attività pre Atto Aziendale Distribuzione delle attività a seguito del nuovo

Atto Aziendale nel rispetto della Programmazione

regionale di cui al DCA n.U00412 del 26.11.2014

PRESSO OSPEDALE GORETTI (LATINA): PRESSO OSPEDALE GORETII (LATINA):L UOC Diabetologia; L UOC Diabetologia;

2. UOC Endocrinologia; 2. UOC Endocrinologia;

3. UOC Malattie Infettive. 3. UOC Malattie Infettive;

4. UOCOto rinolaringoiatria .

PRESSO OSPEDALE FIORINI (TERRACINA):4. UOS Neurologia; PRESSO OSPEDALE FIORINI (TERRACINA):

S. UOS Neurologia;S. UOCChirurgia Generale e d'U rgenza:

6. UOC Chiru rgia Generale e d'Urgenza :a. UOSChirurgia della mammella;

a. UOSChirurgia della mammella;b. UOSCardiologia ;

b. UOS Cardiologia;6. UOC Dermatoiogia;

7. UOC Dermatologia;7. UOSDOculistica

8. UOSD Oculistica:

~a. Programma UOSD equivalent e ex

art. S D.Lgs n. 517/99 Chirurgia a. Programma UOSDequivalente ex

del Segmento Ant er iore; art. 5 D.Lgsn. 517/99 Chirurgia del

Segmento Anteriore;8. UOCOtorinola ringoiatria.

DSM ASL LATINA DSM ASL LATINA9. UOSDDisturbi della sfera affettiva; 9. UOSDDisturbi della sfera affettiva;

10. UOSDDisturbi comportamento 10. UOSDDisturbi comportamento alimentarealimentare adulti.

25

Pagina / 34

Page 32: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

- 11. UOS Neuropsichiatria Inl antile. adult i..

- PRESSO ICOT: 11. UOS Neuropsichiatria inlantile.12. UOCAnatomia Patologica:

PRESSO ICOT:a. UOS Patologia Molecolare; 12. UOCAnatomia Patologica:

13. UOCAnestesiologia, Rianimazione e a. UOS Patologia Molecolare;

Terapia del dolore;13. UOCAnestesiologia, Rianimazione e

14. UOC Cardiochirurgia; Terapia del do lore;

15. UOC Cardiologia;

14 . UOC Cardiologia;16. UOC Chirurgia Generale;

15 . UOC Chirurgia Genera le;17. UOC Ematologia;

16. UOC Emato logia (in via di tr aslerimento

presso l'Ospedale Goretti) ;18. UOC Gastroenterologia;

17. UOC Gastroenterologia (in via di

19. UOC Medicina Interna:trasferim ento presso l'Ospedale Goretti );

UOS Medicina Interna di18. UOC Medicina Int erna:

a.

interesse vascolare; a. UOS Medicina Interna di int eresse

20. UOSD Nelrologia;vascolare;

21. UOC Riabilitazione;19. UOSD Nelrologia;

22. UOC Oncologia;20 . UOC Riabili tazione;

21 . UOC Oncolog ia (in via di t rasferimento presso

23 . UOC Ortopedia; l'Ospedale Goretti);

24. UOC Patologia Clinica; 22. UOC Ortopedia;

25. UOC Radiologia; 23. UOC Patologia Clinica;

26. UOC Uroiogia. 24. UOC Radiologia;

25. UOC Urologia.

~

26

Pagina 3 / 34

Page 33: Decreto del Commissario ad acta (delibera del …...(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013) OGGETTO: Presa d'atto del Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Università

~

- ,

§ LLEGATO ~

Al BI Cl

Azie da Attività in atto Attività previste nei nuovi Atti Aziendali

1. UOCLaboratorio di 1. uoe Laboratorio di Genet ica M edica;Genetica Medica;

A.O. San Cami llo-For lanini

2. UOC Medicina

Trasfusionale e Cellule 2. uoe Medicina Trasfusionale e Cellule Staminali.

Staminali

3. UOCCentro Universitario

Malatt ie Broncopolmon ari

Emergent i (C U.B.E .),

IALTRECOLLABORAZIONI PREVISTE DA ATTI DI PROGRAMMAZIONE O DAI PROGRAMMI OPERATIVI

SENZA ONERI PER LO STATO E PER IL SERVIZIO SANITARIO REGIONALEDA ATTIVARSI CON ULTERIORI SPECIFICI ATTI

Ospedale EastmanI

Ospedale Milit are Celio :

a)Neuroscienze -neurotraumalo logia (ne urochi rurg ia neurologia, chinurgia ma xillo-faccia le);

b) malattie cardio lo racovascolari (medico-chinurgiche);

c) chirurg ia addominale spec iale e pol itrau ma.

6

27

Pagina 3 / 34