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decima conferenza nazionale di statistica Roma 15-16 dicembre 2010

decima conferenza nazionale di statistica · 2011. 2. 25. · Lo spazio centrale (il Salone della Cultura) riprende lo spirito della “piazza”, principale luogo di aggregazione

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decima conferenza

nazionale di statistica

Roma15-16 dicembre 2010

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Saluto di Enrico Giovannini

Il primo dei “principi fondamentali della statistica ufficiale”, adottato dalle Nazioni Unite nel 1994, stabilisce che:

Le statistiche ufficiali costituiscono un elementoindispensabile nel sistema informativo di una societàdemocratica. Sono poste al servizio delle istituzioni, degli operatori economici e del pubblico ai quali forniscono dati sulla situazione economica, demografica, sociale e ambientale. A questo fine, le statistiche ufficiali che risultano di utilità generaledebbono essere elaborate e rese disponibili, in modo imparziale, dalle istituzioni della statistica ufficiale affinché sia soddisfatto il diritto dei cittadini all’informazione pubblica.

Sottoscrivo completamente questa visione della statisticaufficiale e sono convinto che una delle disuguaglianze piùpreoccupanti della cosiddetta “società della conoscenza”sia proprio quella che si realizza tra chi sa e chi non sa. In questa prospettiva, l’Istat è chiamato, insieme agli altrisoggetti del Sistema statistico nazionale, a svolgere una funzione chiave per colmare divari conoscitivi che,impedendo l’assunzione di decisioni informate, ostacolanol’esercizio dei diritti di cittadinanza attiva e limitano, di conseguenza, la piena partecipazione alla vita democratica.

L’efficace adempimento di questo fondamentale compitoistituzionale, tuttavia, deve confrontarsi oggi con nuovesfide, incluse quelle poste dai nuovi scenari tecnologici, in rapidissima evoluzione. L’uso pervasivo delle nuovetecnologie per la gestione e la comunicazionedell’informazione e lo sviluppo del cosiddetto Web 2.0,infatti, aprono prospettive inedite nella produzione e nell’uso dell’informazione statistica, in cui la classicadivisione tra chi produce i dati e chi li utilizza, diviene più sfumata, favorendo la formazione di nuovi interlocutori.

Se, dunque, questo è il mondo in cui viviamo, ed è ragionevole attendersi un seguito, e forseun’accelerazione di alcune delle tendenze in atto, non possiamo non domandarci come la “statisticaufficiale” debba evolvere affinché possa svolgereadeguatamente quel ruolo fondamentale per il funzionamento delle nostre società a cui essa è chiamata. Da qui nasce il titolo di questa DecimaConferenza nazionale. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, il titolo “Statistica 2.0” non vuole evocare il termine “Web 2.0” (peraltro già superato da quello 3.0), ma segnala la necessità di passare al livello superiore di un “gioco”chiamato statistica, da cui dipende il nostro futuro comesingoli e come collettività.

Come nei videogiochi, quando si passa ad un livello di difficoltà superiore, non solo gli ostacoli si fanno più alti,

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gli imprevisti più frequenti e i margini di errore ammessiminori, ma le stesse regole possono cambiare. E allora, piuttostoche subire passivamente un tale processo, abbiamo decisodi chiamare gli esperti di diverse discipline e i rappresentanti della società a discutere se e comecambiare le “regole del gioco” per assicurare alla statisticaufficiale il quadro istituzionale, le tecnologie, la cultura, le risorse umane, le alleanze senza le quali essa rischia di fallire la sua missione.

Le tante sessioni plenarie e parallele, nonché i numerosispazi di confronto organizzati (oltre cinquanta in tutto),sono quindi legati da un “filo rosso” che, speriamo, di far convergere sull’idea di un “Patto” tra statisticaufficiale e società, dal quale far scaturire i cambiamentinecessari per realizzare tale passaggio.

Enrico GiovanniniPresidente dell’Istat

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Indice

Statistica 2.0:vivere l’innovazione al servizio della società pag. 8

Come muoversi nella città della statistica ufficiale pag. 10

Mappa pag. 11

Programma pag. 12

Poster scientifici pag. 22

Abstract pag. 25

� Paolo Acciari 32 pag. 26

� Alessandra Angelucci 23 pag. 27

� Ciro Annichiarico 42 pag. 28

� Paola Annoni 12 pag. 29

� Marzio Barbagli 11 pag. 30

� Nicola Barban 34 pag. 31

� Gianna Barbieri 49 pag. 103

� � Giovanni Alfredo Barbieri 8, 36 pagg. 32, 33

� Giulio Barcaroli 30 pag. 34

� Mirko Benedetti 39 pag. 35

� Stefania Bergamasco 21 pag. 36

� Antonella Bianchino 3 pag. 37

� Massimo Bordignon 36 pag. 38

� Giorgio Brunello 14 pag. 39

� Massimiano Bucchi 31 pag. 40

� Matteo Bugamelli 12 pag. 41

� Marco Bulfon 40 pag. 42

� Federico Butera 41 pag. 43

� Natalia Buzzi 47 pag. 44

� Patrizia Cacioli 24 pag. 45

� Marcantonio Caltabiano 34 pag. 46

� Alessandro Capezzuoli 16 pag. 47

� Riccardo Cappellin 11 pag. 48

� Paola Casavola 14 pag. 49

� Stefania Cicatiello 44 pag. 50

� Daniela Cocchi 35 pag. 51

� Cinzia Conti 34 pag. 31

� Maria Teresa Coronella 13 pag. 52

� Alberto Cottica 8 pag. 53

� Corrado Crocetta 6 pag. 54

� Giovanna D'Angiolini 2 pag. 55

� Maria Letizia D'Autilia 17 pag. 56

� Gabriella de Angelis 23 pag. 27

� � � Stefano De Francisci 5, 21, 46 pagg. 57, 36

� Simona De Luca 49 pag. 58

� Marco De Rossi 37 pag. 59

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Indice

� Efisio G. Espa 14 pag. 60

� Giovanni Favero 17 pag. 61

� Alessandra Ferrara 34 pag. 62

� Carlo Filippucci 35 pag. 63

� Cristina Freguja 34 pag. 62

� Roberta Furlan 48 pag. 64

� Giuseppe Gabrielli 34 pag. 31

� Domenico Gabrielli 34 pag. 31

� Claudio Gagliardi 11 pag. 65

� Lidia Gargiulo 34 pag. 62

� Mario Gatti 10 pag. 66

� Saverio Gazzelloni 10 pag. 67

� Federico Geremei 29 pag. 68

� Anna Giraldo 34 pag. 69

� Antonio Golini 11 pag. 70

� Giuseppe Granieri 37 pag. 71

� Anna Maria Grippo 3 pag. 37

� Antonella Guarneri 34 pag. 31

� Fabrizio Guelpa 12 pag. 72

� Alessandro Iannucci 23 pag. 27

� � Riccardo Innocenti 13, 42 pagg. 73, 28

� Bruno Lamborghini 37 pag. 74

� Stefano Lepri 24 pag. 45

� Filomena Maggino 9 pag. 102

� � Raffaele Malizia 13, 43 pag. 75

� Andrea Mancini 11 pag. 76

� Flavia Marzano 8 pag. 77

� Letizia Mencarini 34 pag. 46

� Pietro Micheli 14 pag. 78

� Mario Molteni 38 pag. 79

� Paola Monari 47 pag. 44

� � Roberto Monducci 12, 40 pag. 80

� Giulia Mottura 19 pag. 81

� Adriano Paggiaro 34 pag. 69

� Fabio Pammolli 7 pag. 82

� Alessandro Pansa 11 pag. 83

� � Vincenzo Patruno 16, 33 pag. 84

� Marina Peci 6, 27, 47 pagg. 54, 85, 44

� Mauro Politi 40 pag. 86

� Mario Porri 44 pag. 87

� Augusto Puggioni 27 pag. 85

� Davide Rampello 18 pag. 88

� Roberto Ricci 14 pag. 89

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� Anna Maria Roncoroni 47 pag. 44

� Alessandro Rosina 34 pag. 90

� Fulvio Rossi 38 pag. 79

� Andrea Saltelli 35 pag. 91

� Cataldo Scarnera 10 pag. 92

� Marco Scarnò 30 pag. 93

� Marina Signore 35 pag. 94

� Donato Speroni 25 pag. 95

� Michele Talia 11 pag. 96

� Ugo Trivellato 13 pag. 97

� Cinzia Viale 13 pag. 98

� � Nereo Zamaro 1, 35 pagg. 99, 100

� Alberto Zuliani 28 pag. 101

Espositori pag. 104

Legenda

� Sessione plenaria

� Sessione parallela

� Agorà

� Scenari

� Un sistema che innova e si rinnova

� StatCamp

� Under21

� StoryTelling

00 Il numero colorato indica l’evento a cui il relatore partecipa(vedi programma)

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La decima edizione della Conferenza nazionale di statisticarappresenta un fondamentale momento di confronto per ana-lizzare come lo sviluppo delle nuove tecnologie dell’informa-zione e della comunicazione aprano nuovi scenari anche nellaproduzione e nella fruizione della statistica ufficiale, sia a livellonazionale sia internazionale. La classica divisione tra chi produce e chi utilizza l’informa-zione risulta più sfumata ed emerge con maggiore evidenzaquel fattore di condivisione della conoscenza che va sotto ilnome di “intelligenza collettiva”. La statistica è un bene pubblico ed è per questo che la Con-ferenza vuole porre le basi per la costituzione di un nuovo“patto” tra produttori dell’informazione statistica, cittadini, isti-tuzioni, imprese e mondo della comunicazione. Le parolechiave che connotano questo nuovo approccio sono pertanto:condivisione, interazione, evoluzione delle idee, flessibilità, az-zeramento delle differenze, partecipazione, rete, socializza-zione, apertura, flusso, aggregazione. Per favorire questa vocazione la Conferenza si articola in di-verse aree di scambio e di “ascolto” all’interno delle quali siconfrontano i diversi attori della società scientifica, civile edistituzionale del Paese, per discutere dei seguenti temi:

� utilizzo di nuovi strumenti tecnologici, per migliorare la frui-bilità delle statistiche e sviluppare nuove forme di condivi-sione nell’uso dei dati, secondo la logica tipica dellacosiddetta “intelligenza collettiva”;

� le nuove forme di comunicazione e rappresentazione dellestatistiche, in grado di trasformare il dato in un’informazioneutile e comprensibile per tutti;

� il cambiamento del Sistema statistico nazionale, a livello isti-tuzionale (con la possibile riforma del d.lgs 322/89) e pro-cedurale (con la recente adozione del Codice italiano dellestatistiche ufficiali);

� le nuove misure del benessere, per comprendere meglio leprincipali trasformazioni socio-economiche del Paese, an-dando oltre i tradizionali indicatori economici.

I lavori della Conferenza

I lavori sono organizzati secondo un’impostazione innovativa rispetto alle precedenti edizioni. Accanto alle classiche Sessioni plenarie e parallele, 13 intutto, all’Area Poster per la presentazione di temi e ricerche dicarattere statistico e al Salone espositivo, composto da standdei soggetti appartenenti al sistan, sono previsti sei nuoviSpazi di confronto.L’allestimento del Palazzo dei Congressi riflette lo spirito dellaConferenza, con una forte connotazione tecnologica, e si con-figura come una sorta di città, con un centro pulsante di atti-vità, in cui i cittadini condividono e partecipano alla costruzionee alla definizione della statistica ufficiale. Un luogo, quindi, di cittadinanza attiva, per analizzare e ragio-nare sulle prospettive e sugli strumenti della statistica ufficiale.Lo spazio centrale (il Salone della Cultura) riprende lo spiritodella “piazza”, principale luogo di aggregazione dove i cittadiniattraverso lo scambio dei propri saperi, idee e prodotti, atti-vano una pratica che è fondamentale per l’acquisizione dinuova conoscenza: l’ascolto.

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Statistica 2.0:

vivere l’innovazione al servizio della società

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Gli Spazi di confronto

� Agorà �Spazio che ospita le comunità che si avvalgono dei dati stati-stici (esempio: quella dei bloggers, degli utilizzatori di dati, deiricercatori, dei filosofi). La funzione è quella di ampliare i con-fini di ogni singola comunità che trova all’interno di questo con-tenitore l’opportunità di parlarsi e confrontarsi. Due blocchi disedute ad emiciclo che si fronteggeranno a sottolineare il con-fronto tra opinioni contrapposte.

� Scenari �Area in cui vengono presentati dalla comunità scientifica, pro-getti innovativi, proposte ed idee realizzate o da realizzarsi, chesiano di stimolo per la crescita della statistica ufficiale, per la di-scussione di alcuni paradigmi del sapere e di come la statisticapossa beneficiare di essi.

� Un Sistema che innova e si rinnova � Dedicato alla presentazione di prodotti e realizzazioni di mag-gior rilievo da parte dei soggetti del Sistema statistico nazio-nale.

� Storytelling �Spazio dedicato alla narrazione di casi o best practices in cuisi sperimentano nuove forme di linguaggio per consentire allastatistica di raccontarsi in modo brillante e per renderla attra-ente anche agli occhi dei non addetti ai lavori.

� Statcamp �Spazio aperto di discussione costruito secondo i princìpi car-dine del BarCamp, la “non-conferenza collaborativa”, caratte-rizzata da specializzazione, eguaglianza, condivisione.

� Under21. Giovani statistici a confronto �Spazio riservato alle scuole per avvicinare i giovani alla stati-stica attraverso un linguaggio accessibile, innovativo e ancheludico.

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Per consultare il programma delle attività della Decima Confe-renza nazionale di statistica basta toccare uno dei 30 monitortouch screen disseminati nel Palazzo dei Congressi. Dalle po-stazioni, inoltre, è possibile acquisire sulla propria pen drivetutti i materiali disponibili. Infine, presso un info point collocatonell’atrio antistante l’auditorium sono disponibili depliant chemostrano un quadro sinottico delle attività programmate.

Il cuore pulsante delle attività è la grande piazza. Per raggiun-gere le diverse sezioni occorre seguire le guide colorate: quellaazzurra porta all’Agorà, la verde conduce a Scenari, la rossaaccompagna verso lo spazio Storytelling, la blu porta alloStatCamp, la gialla conduce allo spazio Under21 e quellaarancio alla sezione dedicata al Sistema statistico nazionale ealle sue spinte innovative. All’ingresso di ogni area due moni-tor segnalano il programma delle giornate.

Ai lati della piazza, negli ambulacri, il tradizionale salone del-l’informazione statistica trova un modo del tutto inedito di pre-sentarsi: si sviluppa in due “viali” dove è possibile visitare le“vetrine” che illustrano prodotti e servizi realizzati dagli enti delSistema statistico nazionale.

I Poster scientifici sono collocati nell’atrio antistante l’audito-rium. Si presentano in formato digitale e possono essere con-sultati attraverso i monitor collocati su grandi pannelli. Alcentro, una postazione dove gli autori illustrano il proprio la-voro e rispondono alle domande degli interessati.

Sempre nell’atrio antistante l’auditorium una postazione illu-stra le iniziative e i prodotti che l’Istituto nazionale di statisticadedica ai 150 anni dell’Unità d’Italia,

Le sessioni plenarie hanno luogo nell’auditorium, mentre leparallele si svolgono nelle quattro aule collocate al primo pianoe segnalate dai portali che, dall’atrio antistante l’auditorium, in-troducono alle scale. Il grande videowall collocato nell’atriod’ingresso riporta in tempo reale quanto accade nell’audito-rium. Nello stesso atrio è possibile provare la suggestione dellacosiddetta “realtà aumentata”, un divertissement tecnologicoche proietta il visitatore direttamente nel futuro.

Come muoversi

nella città della statistica ufficiale

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Mappa

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08.30

09.30 - 10.30

09.30 - 10.00

10.00 - 10.30

10.45 - 12.15

12.30 - 13.00

12.30 - 13.30

12.30 - 13.00

13.00 - 13.30

Arrivo e iscrizione dei partecipanti

AGORÀ

La Statistica ufficiale incontra… il mondo del volontariatoLe parole sui volontari. La parola ai volontari 1

RelatoriNereo Zamaro (Istat)Marco Granelli (Presidente CSVnet)

UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Sistema informativo delle classificazioni.Accesso tramite web services 2

RelatoreGiovanna D’Angiolini (Istat)

SiGeoS Basilicata 3

RelatoriAnna Maria Grippo (Ufficio statistico Regione Basilicata)Antonella Bianchino (Istat)

SESSIONE PLENARIA

Alla presenza del Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano

Indirizzo di saluto 4Gianni Alemanno (Sindaco di Roma)

Relazione del Presidente dell’Istat 4Enrico Giovannini

Inaugurazione del Salone dell’Informazionestatistica 4

UNDER21. GIOVANI STATISTICI A CONFRONTO

BarCamp Juniores 6

CoordinaCorrado Crocetta (Università di Foggia)Marina Peci (Istat)

PartecipanoIstituto di Istruzione Secondaria “Leopoldo Pirelli” di Roma

Liceo Classico Statale “Luciano Manara” di Roma

SCENARI

Visualizzazione per la conoscenza 5

RelatoreStefano De Francisci (Istat)

Insegnamento dell’economia applicata 7

RelatoreFabio Pammolli (IMT Institute For AdvancedStudies di Lucca)

PROGRAMMA

mercoledì 15 dicembre 2010

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14.00 - 16.00

14.00 - 16.00

SESSIONI PARALLELE

1a Sessione parallela

I Censimenti del 2011 e oltre 11

Presiede Viviana Egidi (Università di Roma “La Sapienza”)

Il 15° Censimento della popolazione tra tradizione e innovazione

Introduzione diAndrea Mancini (Istat)

Innovazioni del Ministero dell’Interno per i censimenti del 2011

RelatoreAlessandro Pansa (Ministero dell’Interno)

Il Censimento dell’industria e dei servizi: dalla informazione economica sulle impresealla informazione economica per le imprese

RelatoreClaudio Gagliardi (Unioncamere)

Nuove esigenze conoscitive e nuova strutturaper i censimenti del 2011 e oltre

RelatoreAntonio Golini (Università di Roma “La Sapienza”)

I dati dei censimenti e gli studiosi di scienze sociali

RelatoreMarzio Barbagli (Università di Bologna)

Le città e le regioni nell'economia della conoscenza

RelatoreRiccardo Cappellin (Associazione Italiana di Scienze Regionali)

Innovazioni censuarie e governo del territorio

RelatoreMichele Talia (Istituto Nazionale di Urbanistica)

2a Sessione parallela

La competitività del sistema produttivo italiano:effetto statistico o realtà economica? 12

PresiedeMarco Fortis (Fondazione Edison)

DiscussantLuca Paolazzi (Centro studi Confindustria)

Statistiche ufficiali e analisi della competitivitàdel sistema delle imprese: aspetti concettuali,problemi di misurazione, strategie di miglioramento della qualità

RelatoreRoberto Monducci (Istat)

Dal “come” fare al “cosa” fare: la capacità di reinventarsi come prerequisito di successo

RelatoreFabrizio Guelpa (Intesa Sanpaolo)

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14

14.00 - 16.00

14.00 - 16.00

Ristrutturazione delle imprese e produttività

RelatoreMatteo Bugamelli (Banca d’Italia)

La Commissione europea misura la competitività delle regioni

RelatorePaola Annoni (JRC di Ispra)

3a Sessione parallela

Riforma del Sistema statistico nazionale 13

PresiedeAntonio Naddeo (Ministero per la PubblicaAmministrazione e l’Innovazione)

Introduzione diRaffaele Malizia (Istat)

RelatoriAchille Chiappetti (Presidente Cogis)Ugo Trivellato (Università di Padova)Salvatore Rossi (Banca d’Italia) Roberto Viola (AgCom)

Il ruolo delle regioni e delle province autonomenella riforma del Sistan

RelatoreMaria Teresa Coronella (CISIS)

Riforma del Sistema statistico nazionale: ci sarà un ruolo per i Comuni?

Relatore Riccardo Innocenti (Comune di Firenze-Usci)

La riforma del Sistan: un nuovo punto di vista?

RelatoreCinzia Viale (CUSPI)

4a Sessione parallela

Valutazione delle politiche pubbliche e delleperformance delle amministrazioni pubbliche 14

PresiedeAntonio Schizzerotto (Università di Trento)

I sussidi alla formazione e l’influenza sulle retribuzioni delle formazioni professionalipermanenti. I casi delle Regioni italiane

RelatoreGiorgio Brunello (Università di Padova)

Come definire, misurare e conseguire gli outcome nel settore pubblico

RelatorePietro Micheli (CiVIT)

Miglioramenti di performance su obiettivispecifici: apprendimenti dai comportamentidella PA nel caso del meccanismo premialedegli obiettivi di servizio per il Mezzogiorno

RelatorePaola Casavola (Fondazione RES)

mercoledì 15 dicembre 2010

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15

14.00 - 15.00

14.00 - 14.30

14.00 - 14.30

14.00 - 14.30

14.30 - 15.00

15.00 - 16.00

15.00 - 15.30

Il Servizio nazionale di valutazione dell’INVALSI:un’infrastruttura immateriale per il miglioramento del sistema scolastico italiano

RelatoreRoberto Ricci (INVALSI)

La valutazione integrata delle politichepubbliche

RelatoreEfisio G. Espa (Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione)

AGORÀ

La Statistica ufficiale incontra… il movimento open dataMovimento open data 8

RelatoriGiovanni Alfredo Barbieri (Istat)Alberto Cottica (Spaghetti open data)Flavia Marzano (Datagov.it)

SCENARI

Presentare e comunicare le statistiche 9

RelatoreFilomena Maggino (Università di Firenze)

UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Il Sistema informativo sulle professioni 10

RelatoriCataldo Scarnera (Istat)Saverio Gazzelloni (Istat)Mario Gatti (Isfol)

SCENARI

La statistica come essential skill 15

RelatoreFederico Ferrazza (Wired Italia)

UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Le nuove frontiere del data sharing 16

RelatoriVincenzo Patruno (Istat)Alessandro Capezzuoli (Istat)

AGORÀ

La Statistica ufficiale incontra… la comunità degli storiciConservazione e trasmissione del patrimonioinformativo disponibile 17

RelatoriMaria Letizia D’Autilia (Istat)Giovanni Favero (Università di Venezia)

SCENARI

L’importanza della parola 18

RelatoreDavide Rampello (Presidente Triennale di Milano)

PROGRAMMA

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16

15.00 - 15.30

15.30 - 16.00

15.30 - 16.00

16.00 - 18.00

16.15 - 17.00

16.15 - 18.00

17.00 - 18.00

UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Il nuovo sito web dell’Istat: da prodottoinformativo a strumento di servizio 19

RelatoreGiulia Mottura (Istat)

SCENARI

Timetric e Straight Statistics 20

RelatoreSimon Briscoe (Timetric)

UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

I.Stat 21

RelatoriStefano De Francisci (Istat)Stefania Bergamasco (Istat)

SESSIONE PLENARIA/TAVOLA ROTONDA

Ma la Statistica, oggi, serve davvero? E a chi? 22

CoordinaAlessandra Galloni (Wall Street Journal)

Sono stati invitatiNerio Alessandri (Presidente Technogym)Vittorio Bonori (ZenithOptimedia Group)Enrico Letta (PD)Riccardo Luna (Wired Italia)Giovanni Moro (Presidente Fondaca)

STORYTELLING

Le bufale statistiche sui media 24

RelatoriStefano Lepri (La Stampa)Patrizia Cacioli (Istat)

UNDER21. GIOVANI STATISTICI A CONFRONTO

Presentazione di un progetto statistico svolto dagli studenti 23

CoordinanoGabriella de Angelis (Dirigente scolastico Liceo “Socrate”)Alessandro Iannucci (Dottore di ricerca in fisica,insegnante)Alessandra Angelucci (Insegnante)

PartecipanoLiceo Classico Statale “Socrate” di RomaIstituto Tecnico Industriale Statale “G. Vallauri” di Roma

STORYTELLING

I numeri della felicità: problemi di comunicazione quando si va “oltre il Pil” 25

RelatoreDonato Speroni (Giornalista-scrittore)

mercoledì 15 dicembre 2010

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08.30

09.30 - 11.30

09.30 - 11.30

10.00- 10.30

10.30- 11.30

11.30 - 13.30

Arrivo e iscrizione dei partecipanti

SESSIONE PLENARIA/TAVOLA ROTONDA

I nuovi indicatori del benessere 26

CoordinaDario Laruffa (RAI)

IntroduceLinda Laura Sabbadini (Istat)

Sono stati invitatiGiulio Marcon (Campagna “Sbilanciamoci”)Antonio Marzano (Presidente CNEL)Alessandra Mottola Molfino (Presidente Italia Nostra)Corrado Passera (Consigliere Delegato e CEOIntesa Sanpaolo)Isabella Rauti (Consiglio Regione Lazio)Matteo Ricci (Presidente Provincia Pesaro)

UNDER21. GIOVANI STATISTICI A CONFRONTO

Quiz a carattere statistico 27

CoordinanoAugusto Puggioni (Istat)Marina Peci (Istat)

PartecipanoIstituto Comprensivo Statale di Ladispoli (RM)Scuola Media Statale “Donato Bramante” di Roma

STORYTELLING

Raccontare la statistica attraverso un libro 28

RelatoreAlberto Zuliani (Università di Roma “La Sapienza”)

Raccontare la statistica per immagini 29

RelatoreFederico Geremei (RAI)

SESSIONI PARALLELE

5a Sessione parallela

La realtà dei giovani 34

PresiedePatrizia Farina (Università Bicocca di Milano)

DiscussantGianpiero Dalla Zuanna (Università di Padova)

Analizzare la realtà dei giovani: una riflessione su dati e metodi

Introduzione diAlessandro Rosina (Università Cattolica di Milano)

La difficile condizione dei giovani in Italia:formazione del capitale umano e transizionealla vita adulta

RelatoriAlessandra Ferrara (Istat)Cristina Freguja (Istat)Lidia Gargiulo (Istat)

giovedì 16 dicembre 2010PROGRAMMA

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11.30 - 13.30

11.30 - 13.30

L’evoluzione della partecipazione al lavoro dei giovani dagli anni ‘70 ad oggi

RelatoriAnna Giraldo (Università di Padova)Adriano Paggiaro (Università di Padova)

Le prime fasi della vita sessuale e di coppia

RelatoriMarcantonio Caltabiano (Università di Messina)Letizia Mencarini (Università di Torino)

I nuovi italiani di tanti colori

RelatoriNicola Barban (Università Bocconi di Milano) Cinzia Conti (Istat) Domenico Gabrielli (Istat) Giuseppe Gabrielli (Università di Bari)Antonella Guarneri (Istat)

6a Sessione parallela

Qualità della statistica pubblica 35

PresiedeGiancarlo Marini (Cogis)

DiscussantGiorgio Alleva (Università di Roma “La Sapienza”)

Ranking e rating internazionali: scienza o voodoo?

RelatoreAndrea Saltelli (JRC di Ispra)

La qualità nella statistica ambientale

RelatoreDaniela Cocchi (Università di Bologna)

Un “diluvio di dati”: una nuova sfida per la qualità delle statistiche

RelatoreCarlo Filippucci (Università di Bologna)

La qualità come sistema: l’esperienza Istat

RelatoreMarina Signore (Istat)

Indagine sull’applicazione del Codice italianodelle statistiche ufficiali e prossime applicazioni

RelatoreNereo Zamaro (Istat)

7a Sessione parallela

Il federalismo e le fonti amministrative 36

PresiedeEnrico La Loggia (Presidente della CommissioneParlamentare per l’attuazione del Federalismo Fiscale)

RelatoreErnesto Longobardi (COPAFF)

18

giovedì 16 dicembre 2010

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11.30 - 13.30

11.30 - 13.30

11.30 - 12.30

11.30 - 12.30

11.30 - 12.30

Quali informazioni statistiche per l’attuazionedel federalismo?

RelatoreGiovanni A. Barbieri (Istat)

Federalismo e fonti informative

RelatoreMassimo Bordignon (Università Cattolica di Milano)

8a Sessione parallela

Tecnologia: come cambiano i processi di apprendimento 37

PresiedeMario Dal Co (Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione)

DiscussantVittoria Buratta (Istat)

Nuove tecnologie e processi di apprendimento

RelatoreGiuseppe Granieri (Università di Urbino)

Gestione della conoscenza ed apprendimento collettivo

RelatoreBruno Lamborghini (Università Cattolica di Milano)

Apprendimento a rete: autorevolezza,attenzione e scambio fra pari

RelatoreMarco De Rossi (Oilproject)

STATCAMP

Data Gov e condivisione dei dati 33

CoordinanoVincenzo Patruno (Istat)Daniele Frongia (Istat)

AGORÀ

La Statistica ufficiale incontra… la comunitàdegli sviluppatori di software per la statistica Di quali innovazioni nel software per la statistica abbiamo bisogno e come si possono realizzare? 30

RelatoriGiulio Barcaroli (Istat)Marco Scarnò (Caspur)

SCENARI

Scienza e società: perché non si capiscono 31

RelatoreMassimiano Bucchi (Università di Trento)

UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Nuovo sistema web di interrogazione dinamicadelle statistiche sulle dichiarazioni fiscali 32

RelatorePaolo Acciari (MEF-DF)

PROGRAMMA

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12.00 - 12.30

12.00 - 12.30

12.30 - 13.30

12.30 - 13.00

12.30 - 13.00

13.00 - 13.30

13.00 - 13.30

14.00 - 16.00

SCENARI

Indicatori di Corporate Social Responsibility:un nuovo terreno d’incontro tra imprese e Sistema statistico nazionale 38

RelatoriMario Molteni (Università Cattolica di Milano)Fulvio Rossi (Terna)

UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

La nuova newsletter della statistica ufficiale 39

RelatoreMirko Benedetti (Istat)

AGORÀ

La Statistica ufficiale incontra… le associazioni dei consumatori Inflazione tra percezione e misurazionistatistiche 40

RelatoriRoberto Monducci (Istat)Mauro Politi (Istat)Marco Bulfon (Altroconsumo)Paolo Landi (Adiconsum)

SCENARI

Il modo italiano di fare impresa ed il lavoro della conoscenza 41

RelatoreFederico Butera (Università Bicocca di Milano)

UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

La Carta dei servizi del Servizio di statistica e toponomastica del Comune di Firenze 42

RelatoriCiro Annicchiarico (Comune di Firenze)Riccardo Innocenti (Comune di Firenze-Usci)

SCENARI

Verso il Consiglio nazionale degli utenti 43

RelatoreRaffaele Malizia (Istat)

UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Integrazione di archivi e gestione di basi di dati dei numeri civici 44

RelatoriMario Porri (Ufficio di statistica Comune di Roma)Stefania Cicatiello (Ufficio di statistica Comune di Roma)

SESSIONE PLENARIA/TAVOLA ROTONDA

Comunicare la statistica e informare la società 45

CoordinaStefano Rolando (Università IULM di Milano)

IntroduceIlvo Diamanti (Università di Urbino)

giovedì 16 dicembre 2010

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14.00 - 16.00

14.00 - 15.00

14.00 - 16.00

15.00 - 16.00

16.15 - 18.15

18.15

Sono stati invitatiRosaria Amato (Repubblica.it)Luigi Contu (Ansa)Roberto Pippan (RadioRai)Antonio Signorini (Il Giornale)Irene Tinagli (La Stampa)Sarah Varetto (Sky Tg24 Economia)

UNDER21. GIOVANI STATISTICI A CONFRONTO

Le parole della statistica 47

CoordinanoPaola Monari (Università di Bologna)Anna Maria Roncoroni (European Council for High Ability)Natalia Buzzi (DS Nebo Ricerche PA)Marina Peci (Istat)

PartecipaLiceo Scientifico Statale “Isacco Newton” di Roma

STORYTELLING

Come coinvolgere i bambini in un’indaginestatistica 48

RelatoreRoberta Furlan (Istituto comprensivo statale“Vittorio Veneto II” - Vittorio Veneto - TV)

STATCAMP

Statistica, Information Technology e innovazione 46

CoordinanoStefano De Francisci (Istat)Eric Sanna (Istat)

STORYTELLING

Come rendere la Statistica importante per un amministratore pubblico 49

RelatoriGianna Barbieri (MIUR)Simona De Luca (Ministero Sviluppo economico)

SESSIONE PLENARIA

Per un nuovo Patto tra il sistema statistico e il Paese 50

PresiedeEnrico Giovannini (Presidente Istat)

IntervieneMaurizio Sacconi (Ministro del Lavoro e Politiche Sociali)

Sono stati invitatiEmma Bonino (Vice Presidente Senato)Innocenzo Cipolletta (Università di Trento) Ivan Malavasi (Presidente CNA)Roberto Reggi (Vice Presidente ANCI)Gianni Riotta (Il Sole 24 Ore)

Conclusioni del Presidente dell’Istat

Enrico Giovannini

PROGRAMMA

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� Comune di RomaI residenti stranieri sul territorio della città storica dal 31 dicembre 2006 al 31 dicembre 2009

� Inail, Istat La collaborazione Istat-Inail per migliorare la fruibilitàdel patrimonio informativo sulle professioni

� Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Le misure del benessere, nuova sfida per la comunicazione statistica

� IstatL’analisi delle revisioni dei Conti Economici Trimestrali

� Istat - Ufficio regionale per la Lombardia, Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia Annuario Statistico Regionale Lombardia. Il nuovo portale www.asr-lombardia.it

� IstatAttività agricola e zootecnica nel 2010: nuove esigenze informative e prospettive di diffusione dei dati

� Istat - Ufficio regionale per l’AbruzzoIl benessere in Italia: approccio oggettivo o soggettivo?

� Istat Censimento Agricoltura 2010. Strumenti web per la formazione della rete

� IstatCosa pensano gli utenti dell’informazione sulla qualità? Un’esperienza di consultazione su metadati e indicatori di qualità

� Istat - Ufficio regionale per la CalabriaDistribuzione territoriale del rischio di usura in Calabria: una cluster analysis comunale

� IstatFacebook entra nel Censimento dell’Agricoltura: la statistica tra tradizione e innovazione

� Istat GISTAT: il WebGIS 2.0 dell’Istat

� IstatIndicatori complementari al tasso di disoccupazione:descrivere un mondo complesso

� IstatLa geografia della disuguaglianza sociale in Italia e in Europa: verso una misura sintetica

� Istat La nuova architettura informatica e la crescitadell’accuratezza, dell’accessibilità e della tempestivitàdell’informazione prodotta nell’ambito dell’indagine suiprezzi al consumo

Poster

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� Istat La percezione del tempo di lavoro: i fattori associatiall’overemployment

� Istat La soddisfazione dei cittadini nell’indagine multiscoposulle famiglie. Aspetti della vita quotidiana

� IstatLe condizioni dell’ecosistema e il benessere umano

� Istat - Ufficio regionale per l’Emilia-Romagna, Ufficioregionale per la Toscana Le migrazioni dal Mezzogiorno verso il Centro-Nord.Un approccio nuovo all’analisi di un tradizionalefenomeno socio-demografico

� Istat Lifelong Statistics

� IstatLocalizzazione delle unità in lista precensuaria e ipotesi di geocodifica delle aziende agricole per il 6° Censimento Generale dell’Agricoltura

� Istat Noi Italia – 100 statistiche per capire il Paese

� IstatPer un conto satellite sulla produzione familiare

� IstatProgresso e benessere: quadro d’insieme

� IstatQualità della vita correlata alla salute

� IstatRosso criminoso – paura, preoccupazione dei reati e rischio di criminalità

� Istat - Ufficio regionale per la BasilicataSiGeoS BASILICATA – Sistema Geografico Statistico

� Istat - Ufficio regionale per la ToscanaStatistica per i più piccoli

� Istat, Isfol Strumenti di Business Intelligence per l’attendibilitàdelle stime campionarie

� Istat Tasso di sostituzione – Stima tramite gli archiviamministrativi modello 770 e casellario pensionistico

� IstatUna rappresentazione grafica a raggi per la sintesi di indicatori statistici

� Istat Verso un conto del Capitale umano

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� Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la RicercaAmbientaleAnnuario dei dati ambientali. Versione multimediale

� Politecnico di Milano Strumenti di supporto alle statistiche 2.0

� Provincia di BolognaL’attività statistica del Centro DemoscopicoMetropolitano della Provincia di Bologna

� Provincia di Forlì-CesenaStrumenti innovativi per la governance. L’informazione per la pianificazione delle politiche e il monitoraggio degli interventi

� Provincia di Pesaro-Urbino, Provincia di Rovigo, IstatCensimento archivi amministrativi delle Province

� Provincia di Rimini Geo-datawarehouse del commercio e dei pubbliciesercizi della provincia di Rimini

� Regione Emilia-Romagna MIStER - Monitoraggio Incidenti Stradali in Emilia-Romagna

� Regione PiemonteDestinazione Torino. Una meta turistica che conquista i visitatori

� Regione Piemonte, CSI Piemonte Laboratorio di ascolto delle informazioni turistiche

� Regione Piemonte, DoRS, Servizio Sovranazionale di EpidemiologiaUn sistema per l’accesso dinamico a dati e indicatorisanitari (MADEsmart)

� Regione Piemonte, IRES Piemonte, CSI PiemonteMigliorare la conoscenza dell’incidentalità stradalegrazie al WEB: l’applicativo TWIST

� Regione Veneto SìGOVe – Sistema informativo di governo della Regione Veneto

� Università degli Studi di Bologna, Università Cattolica del Sacro Cuore, Regione Emilia-RomagnaStima per piccole aree di misure di povertà per regione e tipologia familiare

� Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi Milano-BicoccaNew tools for the construction, analysis and interpretation of social indicators based on ordinal variables

Poster

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Abstract

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Paolo Acciari

Dirigente dell’Ufficio di Statistica delMinistero dell’Economia e delle Finanze– Dipartimento delle Finanze. Pressol’Ocse è vice-presidente del gruppo dilavoro “Analisi delle politiche fiscali estatistiche fiscali”

Le dichiarazioni fiscali rappresentano una sorta di grande cen-simento economico con cadenza annuale; le statistiche sulledichiarazioni fiscali sono quindi molto preziose per compren-dere l’evoluzione della realtà economica del Paese, oltre ad es-sere uno degli strumenti di analisi necessari a combattere ilfenomeno dell’evasione fiscale. Dal 1977 il Ministero delle Fi-nanze, ora Dipartimento delle Finanze, diffonde al pubblico lestatistiche sulle dichiarazioni. Da novembre 2010 tale diffusioneavviene attraverso un sistema di interrogazione dinamica deidati sul web, che consente un elevato grado di fruibilità dellestatistiche ed aiuta l’utente nella loro interpretazione, altrimenticondizionata dalla complessità del sistema fiscale.

Nuovo sistema web di interrogazione dinamicadelle statistiche sulle dichiarazioni fiscali

giovedì 16 ore 11.30UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

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AlessandraAngelucci

Docente

Viene presentato un progetto statistico svolto dal Liceo Socrate e dall’Istituto Vallauri di Roma. Lo slot viene coordi-nato dal dirigente scolastico del Liceo Socrate, Gabriella deAngelis, e da due docenti, Alessandra Angelucci e AlessandroIannucci.L’esperienza dell’indagine statistica effettuata su “Ruoli e ste-reotipi di genere” viene raccontata in prima persona dagli stu-denti che vi hanno partecipato. Lo scopo è quello di favorire lacapitalizzazione e la replica delle buone pratiche.

Presentazione di un progetto statisticosvolto dagli studenti

mercoledì 15 ore 16.15UNDER 21. GIOVANI STATISTICI A CONFRONTO

AlessandroIannucci

Docente edottore di ricercain Fisica

Gabriella de Angelis

Dirigentescolastico delLiceo ClassicoStatale Socrate diRoma

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Ciro Annicchiarico

Responsabile dell’Areaqualità e gradimento deiservizi presso il Servizio diStatistica e toponomasticadel Comune di Firenze,dove progetta e coordinaindagini di customersatisfaction per struttureinterne e per enti esterniall’amministrazione

Il Servizio di statistica e toponomastica del Comune di Firenzeha conseguito la certificazione UNI EN ISO 9001:2000 nel 2008e l’adeguamento alla 9001:2008 nel 2009.Da quest’anno il Servizio ha adottato la Carta dei servizi, documento nel quale si assume una serie di impegni nei con-fronti dell’utenza di riferimento relativamente alle prestazionidelle tre aree tematiche: Statistica, Qualità dei servizi e Topo-nomastica.Sul piano normativo, la Carta fa riferimento alla Direttiva CiampiCassese del gennaio 1994, alla Legge 24.12.2007 n° 244, notacome Finanziaria 2008, alla legge n.15 del 4 marzo 2009, alladelibera del CIVIT n. 89/2010, al Codice delle statistiche euro-pee e al Codice italiano delle statistiche ufficiali.La Carta contiene anche una sezione dedicata alle gestionedei reclami, azione che consente di migliorare il servizio allaluce delle considerazioni dell’utente, predisponendo rimedi eazioni preventive o correttive, presupposti indispensabili checostituiscono l’essenza della gestione per la qualità dei servizi.

La Carta dei servizi del Servizio di statisticae toponomastica del Comune di Firenze

42

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giovedì 16 ore 12.30UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVAgiovedì 16 ore 12.30UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Riccardo Innocenti

Dirige l’ufficio comunale distatistica di Firenze dal2001. Attualmente èPresidente dell’Unionestatistica comuni italianied è stato membro delComitato di indirizzo ecoordinamentodell’informazione statistica

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Paola Annoni

Ricercatore presso la CommissioneEuropea JRC – Unità di Econometria eStatistica Applicata. I suoi campi diinteresse sono: analisi di sensitività eincertezza di modelli matematici,definizione e sviluppo di indicatoricompositi, approcci di ordinamentomulti-criterio

Per meglio comprendere e misurare la competitività territorialea livello regionale, la Commissione europea ha disegnato e svi-luppato un nuovo indice che mostra i punti di forza e le debo-lezze delle 271 regioni dell’Unione europea. L’indice copreun’ampia gamma di aspetti legati alla competitività territorialeche comprendono il livello di innovazione, la qualità delle isti-tuzioni, le infrastrutture e fattori legati al capitale umano ed allasalute della forza lavoro. L’indice è stato pensato per ricoprireun ruolo cruciale nel supporto alle decisioni e nella definizionedelle priorità e delle necessità delle unità territoriali europee.La situazione italiana è discussa nel dettaglio.

La competitività del sistema produttivo italiano:effetto statistico o realtà economica?La Commissione europea misura la competitività delle regioni

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mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 2mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 2

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Marzio Barbagli

Ha condotto ricerche di sociologia e distoria su istruzione, famiglia, sessualità,criminalità, partiti e partecipazionepolitica, suicidio e città. Il suo ultimolibro (“La sessualità degli italiani”, con G. Dalla Zuanna e F. Garelli) è statopubblicato nel 2010, il penultimo(“Congedarsi dal mondo. Il suicidio inOccidente e in Oriente”) nel 2009. È statochiamato a far parte dell’EuropeanAcademy of Sociology

Gli studiosi italiani di scienze sociali (sociologi, demografi, antropologi, storici, economisti) fanno uso per le loro ricerche,i lori libri e articoli, dei dati dei censimenti? Nell’ultimo decen-nio, ne hanno fatto uso meno o più frequentemente di prima?Cercando di dare una risposta a questi interrogativi, nella rela-zione si prenderanno in considerazione alcune cause delloscarso uso, da parte degli studiosi di scienze sociali, dei datidei censimenti: il ritardo nella loro pubblicazione, le difficoltàdi accedere ai dati originali, l’esistenza di altre fonti (le indaginispeciali, come quelle multiscopo). Per mostrare che per l’ana-lisi di alcuni importanti aspetti della società italiana i dati deicensimenti sono insostituibili, la relazione si soffermerà sullostudio delle classi sociali e della loro distribuzione nello spaziodelle grandi città.

I Censimenti del 2011 e oltreI dati dei censimenti e gli studiosi di scienze sociali

mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 1

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Nicola Barban

Ricercatorepresso il Carlo F.Dondena Centrefor Research onSocial Dynamics,UniversitàBocconi, Milano

Giuseppe Gabrielli

Collaboratoretecnico enti diricerca pressol’UfficioRegionale dellaPuglia dell’Istat

Bambini e ragazzi rappresentano una quota crescente dellapopolazione straniera in Italia. Al 1° gennaio 2010 i minori rappresentavano il 22 per cento delle popolazione straniera residente.Più in generale, le “seconde generazioni” pongono alla Stati-stica una serie di sfide dal punto di vista sia delle definizionioperative, sia della misurazione. Non ci si può, infatti, fermarealla quantificazione, ma è necessario ampliare l’osservazione aifenomeni connessi con l’inserimento nella società di bambini eragazzi.L’intervento è volto, nella prima parte, a mettere in luce i re-centi avanzamenti della statistica ufficiale nella raccolta e dif-fusione di informazioni sui minori stranieri, in corrispondenzaanche di sollecitazioni provenienti dall’Ue.Nella seconda parte ci si soffermerà sull’inserimento scolasticodei ragazzi stranieri utilizzando anche informazioni provenientidall’indagine nazionale Itagen2 condotta in un campione discuole medie intervistando studenti italiani e stranieri.

La realtà dei giovaniI nuovi italiani di tanti colori

giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 1

DomenicoGabrielli

Primo ricercatoreIstat presso la Direzionecentrale per le statistichee le indagini sulle istituzionisociali

Cinzia Conti

Ricercatrice Istatpresso laDirezione centraleper le statistichee le indagini sulleistituzioni sociali

AntonellaGuarneri

Ricercatrice Istatpresso laDirezione centraleper le statistichee le indagini sulleistituzioni sociali

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Giovanni A. Barbieri

Responsabile della Direzione centraleper le esigenze degli utilizzatori,l’integrazione e il territorio presso l’Istat.Le sue precedenti esperienze comeeconomista applicato gli hanno lasciatoin eredità una particolare sensibilità perle esigenze degli utenti

Nell’ambito del più vasto movimento per un open government– motivato dall’esigenza di avvicinare il governo ai cittadini ren-dendo accessibili e trasparenti le normative e gli atti dell’am-ministrazione – il movimento open data chiede il pieno eagevole accesso ai dati statistici, con standard informatici con-divisi e senza restrizioni all’uso e alla riproduzione. L’Istat con-divide questa filosofia generale, ma intende discutere questioniaperte, quali quelle della qualità e della riconoscibilità dellefonti, del rispetto del segreto statistico, del corredo di metain-formazione. Un altro aspetto critico è quello di come consen-tire ai cittadini e agli utenti l’accesso alle competenze deiricercatori e dei produttori di dati.

La Statistica ufficiale incontra il… movimento open data

mercoledì 15 ore 14.00AGORÁ

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Giovanni A. Barbieri

Responsabile della Direzione centraleper le esigenze degli utilizzatori,l’integrazione e il territorio presso l’Istat.Le sue precedenti esperienze comeeconomista applicato gli hanno lasciatoin eredità una particolare sensibilità perle esigenze degli utenti

Il federalismo è un’innovazione di rilievo, che mette le ammini-strazioni e le politiche in più diretta relazione con i cittadini, conle aspettative della società civile e delle imprese, con gli inve-stimenti sociali, con la dimensione locale dello sviluppo. Que-sta prospettiva rappresenta al tempo stesso una sfida eun’occasione storica per lo sviluppo dell’informazione stati-stica e dell’infrastruttura del Sistema statistico nazionale. Dauna parte, infatti, sono necessarie statistiche comparabili diqualità, disponibili a livello territoriale dettagliato, per dare attuazione ai meccanismi di perequazione. Dall’altro, le nuoveresponsabilità degli enti locali hanno bisogno di basi informa-tive adeguate alla varietà dei nuovi ambiti di governo del terri-torio. Infine, appare essenziale sviluppare strumenti adeguati amisurare non solo l’economicità e l’efficacia delle politiche, mai loro impatti sul benessere dei cittadini.

Il federalismo e le fonti amministrativeQuali informazioni statistiche perl’attuazione del federalismo?

giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 3

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Giulio Barcaroli

Responsabile del servizio “Metodi,strumenti e supporto metodologico”dell’Istat, da lungo tempo si occupa siadei metodi più avanzati utilizzabili neiprocessi di produzione delle informazionistatistiche, sia delle soluzioni softwareche ne permettono un uso generalizzato

Facendo riferimento alla catena “raccolta dati � produzione diinformazioni statistiche � diffusione � analisi ed estrazione diconoscenza”, è possibile classificare il software necessario agarantirla in due grandi classi: quella relativa al primo anello (fi-nalizzato a produrre e mettere a disposizione informazione sta-tistica) e quella relativa al secondo (orientato all’utilizzo delleinformazioni per produrre conoscenza). Questa bipartizione èutile anche per classificare gli utilizzatori del software: da unaparte i produttori di informazioni e dall’altra gli utilizzatori. La tesi è che entrambe le classi di utenti necessitino di inno-vazioni nei requisiti e nelle modalità di sviluppo delle corri-spondenti tipologie di software; in produzione, infatti, occorreadottare soluzioni che tengano conto della natura statistica didati e processi, mentre nell’analisi è necessario rendere gli stru-menti accessibili a tutti, garantendo le modalità per una lorofacile e corretta applicazione. In tutti i casi il software deve essere accessibile, reperibile, por-tabile e personalizzabile. La condivisione del software e le modalità cooperative di svi-luppo sono utili strumenti per raggiungere tali obiettivi.

La Statistica ufficiale incontra …la Comunità degli sviluppatori di software per la statisticaDi quali innovazioni nel software per la statistica abbiamo bisogno e come si possono realizzare?

giovedì 16 ore 11.30AGORÀ

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Mirko Benedetti

Laureato in Lettere, giornalistapubblicista, dal 2001 è tecnologo pressol’Istituto nazionale di statistica, dove sioccupa prevalentemente dicomunicazione interna e istituzionale.Dal 2009 è responsabile dell’unitàoperativa Comunicazione interna

Nel panorama della statistica ufficiale italiana sono scarsi glistrumenti per la condivisione di progetti e programmi di la-voro, per lo scambio di idee e il confronto sui temi dell’infor-mazione quantitativa, per la promozione di metodi e standardinnovativi, per la conoscenza di esperienze significative e“best practice”, tutti elementi essenziali per la produzione distatistiche di qualità.Da qui nasce l’idea di creare una newsletter attraverso cui con-dividere informazioni sulla produzione statistica nazionale, co-noscere attività in corso e progetti per il futuro, aprire orilanciare dibattiti su temi quantitativi di attualità e rilievo, raf-forzare la cooperazione tra i soggetti della statistica ufficialepresenti sul territorio nazionale, selezionare le informazioni diinteresse provenienti dagli istituti di statistica in Europa e dalleorganizzazioni internazionali. La newsletter ha cadenza bimestrale, viene prodotta in linguaitaliana e inglese, è pubblicata sul sito web dell’Istituto e vieneinviata per posta elettronica a università, centri di ricerca, organismi internazionali e persone o enti che ne faranno richiesta.

La nuova newsletter della statistica ufficiale

giovedì 16 ore 12.00UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

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mercoledì 15 ore 15.30UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

I.Stat

I.Stat è il nuovo corporate data warehouse dell’Istat. Il sistemaè stato realizzato attraverso la personalizzazione di OECD.Stat,il data warehouse dell’Ocse. La personalizzazione ha riguar-dato i layout grafici, la traduzione delle interfacce in lingua ita-liana e l’adeguamento alle architetture hardware dell’Istituto.I.Stat costituisce un unico ambiente integrato di analisi e diffu-sione su web, tramite il quale gli utilizzatori possono accedereai dati statistici prodotti dall’Istat. I dati sono organizzati peraree tematiche, si basano su strutture multidimensionali (iper-cubi) e sono resi disponibili agli utilizzatori sotto forma di ta-vole statistiche in strutture di default. Le tavole possono esseresuccessivamente personalizzate ed estratte in vari formati persuccessive elaborazioni. Ogni insieme di dati comprende det-tagliati metadati per agevolare la comprensione dei contenutitrattati.

Stefania Bergamasco

Lavora in Istat dal 1997.Attualmente èresponsabile dell’ufficioSistemi informativiintegrati ed, in particolare,della messa in produzionedel nuovo data warehouse.In precedenza é stataimpegnata comeresponsabile dellaprogettazione software erelativa messa inproduzione del sistema asupporto dell’indaginecontinua sulle forze dilavoro

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Stefano De Francisci

Lavora in Istat dal 1995.Attualmente dirige ilservizio Gestione e analisiintegrata dell’output ed èimpegnato in particolare inambito data warehouse,tecnologie web 2.0,information design eorganizzazione dellaconoscenza

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Antonella Bianchino

Ricercatore Istat - Sedeper la Basilicata. Docentea contratto di “Statistica eanalisi di processo” pressol’Università degli Studidella Basilicata. Dottore diricerca in Statistica

Il progetto Sistema Geografico Statistico (SiGeoS) Basilicata,realizzato nell’ambito di una convenzione stipulata tra l’Istat ela Regione, si propone l’obiettivo di rispondere alle esigenzeinformative del territorio, attraverso una piattaforma tecnolo-gica basata sull’interoperabilità dei sistemi informativi di set-tore e in grado di integrare la dimensione geografica con quellastatistica. SiGeoS nasce con l’intento di realizzare, utilizzandoinformazioni e opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dalweb, uno strumento di lettura dinamico, semplice e immediatodella dimensione territoriale dei principali fenomeni economicie sociali della regione. La realizzazione di mappe tematicheconsente, inoltre, di effettuare analisi comparative tra i feno-meni rappresentati.Il Sistema è implementato nel Regional Spatial Data Infra-structure Basilicata ed è consultabile all’indirizzo http://rsdi.re-gione.basilicata.it .

SiGeoS Basilicata

mercoledì 15 ore 10.00UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Anna Maria Grippo

Funzionario della RegioneBasilicata presso l’UfficioSistema InformativoRegionale e Statistica,Dipartimento Presidenzadella Giunta, RegioneBasilicata. Responsabiledella PosizioneOrganizzativa:“SistemaInformativo Territoriale eSistema InformativoStatistico”

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Massimo Bordignon

È nato ad Empoli nel 1957. È laureato inFilosofia e ha poi proseguito gli studi inEconomia nel Regno Unito. Attualmenteè Professore ordinario di EconomiaPubblica presso l’Università Cattolica diMilano, dove è anche direttoredell’Istituto di Economia e Finanza, edella Doctoral School in PublicEconomics. È anche editorialista sugiornali nazionali ed è membro delcomitato di redazione diwww.lavoce.info. È attualmente membrodel comitato scientifico di Confindustria,della Commissione sulla Spesa pubblicadella Provincia Autonoma di Trento e delcomitato tecnico-scientifico dellaRegione Umbria

I ricercatori che vogliano raccogliere dati contabili su regionied enti locali incontrano molti problemi: un quadro normativoin continua evoluzione; certificati di bilancio con informazioniincomplete o errate; assenza di uno standard per i bilanci re-gionali; fonti diverse che riportano dati contrastanti; o ancora,vera e propria difficoltà di accesso alle informazioni. In questolavoro presentiamo un’accurata analisi delle difficoltà incon-trate dai ricercatori in fase di raccolta dati, offriamo una seriedi esempi che chiariscono queste difficoltà e, infine, propo-niamo una serie di misure volte a migliorare qualità, quantità efruibilità delle informazioni.

Il federalismo e le fonti amministrativeFederalismo e fonti informative

giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 3

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Giorgio Brunello

Professore di Economia presso la facoltàdi Economia dell’Università di Padova.Ricercatore all’Iza di Bonn e al Cesifo diMonaco. È inoltre membro dell’Eenee,gruppo di esperti in economiadell’istruzione, istuito dalla Commissioneeuropea, e membro dell’Advisory Boarddella Swiss Leading House “Economicsof Education and Training”

Sono presentati in questa sede i risultati di un’indagine longi-tudinale condotta tra il 1990 e il 2005 sul rapporto formazioneindividuale e retribuzioni, secondo la quale l’apporto di una set-timana di formazione comporterebbe un aumento del 4,4%sulle retribuzioni mensili. Questi aumenti marginali risultanomaggiori per le piccolo imprese, che hanno maggiori vincolieconomici di liquidità. La semplice analisi dei costi-beneficimostra che i benefici ricavati dalla formazione continua sonosuperiori ai costi.

Valutazione delle politiche pubbliche e delleperformance delle amministrazioni pubbliche I sussidi alla formazione e l’influenza sulleretribuzioni delle formazioni professionalipermanenti. I casi delle Regioni italiane

mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 4

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Massimiano Bucchi

Insegna Scienza, Tecnologia e Societàall’Università di Trento e coordina ilcomitato scientifico del centro ricerchenon profit Observa Science in Society. Ilsuo ultimo libro è “Scientisti eAntiscientisti. Perché scienza e societànon si capiscono” (il Mulino, 2010).Collabora a La Stampa-Tuttoscienze eSole 24 Ore-Nòva. Ha ideato e cura dal2005 l’Annuario Scienza e Società,pubblicato da il Mulino

Ogm, cellule staminali, energia nucleare: quanto più la scienzae la tecnologia avanzano, tanto più la società sembra fare re-sistenza. Siamo davvero di fronte a uno scontro radicale trascienza e società? Istituzioni e cittadini sono sufficientementeequipaggiati per poter discutere e affrontare le sfide poste dallaricerca e dall’innovazione? L’intervento si soffermerà su alcuni temi centrali della rifles-sione in quest’ambito e su alcuni dei principali indicatori utiliz-zati a livello internazionale nell’analisi della percezione pubblicadi scienza e tecnologia.

Scienza e società: perché non si capiscono

giovedì 16 ore 11.30SCENARI

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mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 2

La competitività del sistema produttivo italiano:effetto statistico o realtà economica?Ristrutturazione delle imprese e produttività

Tra il 2000 e il 2009 il Pil italiano è cresciuto dello 0,2 per centoall’anno; in termini pro capite è diminuito di circa lo 0,5, se-gnando un arretramento mai sperimentato nel dopoguerra.Anche escludendo l’ultimo biennio di recessione mondiale lacrescita rimane assai modesta, inferiore a quella delle principalieconomie europee. Secondo la contabilità della crescita talerallentamento è attribuibile a quello della produttività. Il quadroeconomico ufficiale può aver drammatizzato la situazione ef-fettiva, ma i dubbi statistici non sono tali da capovolgere il giudizio preoccupato sulla performance complessiva dell’eco-nomia italiana. Facendo leva sulle evidenze di ristrutturazioneosservate dal 2000, i temi su cui dovrebbe concentrarsi la po-litica economica per un rilancio della produttività sono: la ri-dotta dimensione delle imprese, la scarsa propensioneall’innovazione nel settore privato, la carenza di capitaleumano, le rigidità non concorrenziali nei mercati dei servizi.

Matteo Bugamelli

Laureato in Economia presso l’Universitàdegli Studi di Bologna. Dottore di ricercain Economics alla Columbia University diNew York. Dal 1997 lavora comeeconomista presso il Servizio Studi dellaBanca d’Italia dove, dal 2007, èresponsabile dell’area “Imprese emercati” della Divisione Strutturaeconomica e mercato del lavoro. Le suericerche si sono concentrate sui temidelle esportazioni edell’internazionalizzazione. Si èoccupato anche dell’utilizzo di nuovetecnologie, delle strategie di prezzo deiprincipali paesi esportatori europei e,nell’ambito dell’economia dello sviluppo,di varie tematiche connesse con lemigrazioni internazionali

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giovedì 16 ore 12.30AGORÀ

La Statistica ufficiale incontra le… associazioni dei consumatoriConsumatori e statistica nazionale sui prezzi

I prezzi costituiscono indubbiamente una delle grandi aree diattività delle associazioni di consumatori.Gli indici di inflazione rappresentano pertanto una delle più im-portanti grandezze macroeconomiche misurate dalla statisticanazionale, su cui si concentra la loro attenzione.Lo scopo dell’analisi delle associazioni è di individuare settoriin cui si verificano anomalie di mercato e limitazioni alla con-correnza (in linea con le esigenze espresse anche dall’UE) e diverificare l’impatto della dinamica dei prezzi sulle potenzialitàdi consumo delle famiglie.In questo senso le esigenze informative delle associazioni sonosoprattutto: un’indicazione dell’evoluzione dei prezzi neltempo, con il massimo di dettaglio possibile; un’indicazionedelle differenze territoriali del livello dei prezzi praticati; un in-dicatore dell’impatto di queste dinamiche sulla spesa delle fa-miglie.

Marco Bulfon

Laureato in Economia e Commercio conindirizzo in Marketing e Analisi statistica,è coordinatore dell’area inchieste prezzie per scenario per Altroconsumo.Ha pubblicato articoli sul tema dei prezziin riviste specializzate

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Federico Butera

Studioso di organizzazione e progettistadi organizzazioni complesse hasviluppato una carriera plurima comedocente, ricercatore, progettista diorganizzazione complesse, formatore. Èprofessore ordinario e fondatore delCorso di Laurea Scienzedell’Organizzazione presso l’Università diMilano Bicocca. È Presidente dellaFondazione Irso, Istituto di RicercaIntervento sui Sistemi Organizzativi, dalui fondato

Verrà presentato l’“Italian Way of doing industry” ossia unnuovo modello socio-economico che si estende oltre ai settoritradizionali dell’abbigliamento, alimentazione, arredamento,automazione e che coinvolge non solo le medie e piccole im-prese ma anche le grandi, strutturate in reti organizzative dinuova concezione. Nei prossimi anni le imprese si troverannoin una competizione più intensa che richiederanno sul lato delleimprese una maggiore consapevolezza delle loro qualità e ca-pacità distintive e sul lato del Sistema Paese una accresciutacapacità di accompagnarle con beni comuni per la competiti-vità e con servizi appropriati al mutato contesto socio-econo-mico italiano. Determinante sarà lo sviluppo del capitale umano promossosia dalle infrastrutture formative del Paese sia dalle stesse im-prese. Verranno presentati i progressi della ricerca su “Il lavorodella conoscenza” che la Fondazione Irso conduce dal 2007.La crisi occupazionale in atto sta colpendo in modo prevalentei “lavoratori della conoscenza”: quelli che nelle statistiche uffi-ciali sono classificati come imprenditori, scienziati, dirigenti equadri, professional, tecnici. Il processo di creare new skill fornew jobs, raccomandato dall’Unione Europea in sintesi è in unafase ancora preliminare. Rafforzarle equivale a rafforzare lapossibilità che si consolidi l’Italian Way of Doing Industry e mi-gliorare il tasso di occupazione.

Il modo italiano di fare impresa e il lavorodella conoscenza

giovedì 15 ore 12.30SCENARI

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Natalia Buzzi

DS NeboRicerche PA –creazione egestione modellidi indicatori ebanche datiSanità e P.A.

Anna MariaRoncoroni

ItalianCorrespondent ofthe EuropeanCouncil for HighAbility

Dopo una breve introduzione, guidano una discussione con alcuni studenti del Liceo Newton di Roma sulle “parole dellastatistica”, per renderli consapevoli dell’importanza e del significato della statistica.

Le parole della statistica

giovedì 16 ore 14.00UNDER 21. GIOVANI STATISTICI A CONFRONTO

Marina Peci

Primo ricercatorepresso l’Istat. Si èoccupata peroltre dieci anni ditematiche relativeal Sistan.Attualmente èresponsabile delprogetto per ladiffusione dellacultura statisticapresso i giovani

Paola Monari

Professoreordinarioall’Università diBologna –Dipartimento diScienzestatistiche

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Patrizia Cacioli

Nata a Roma, laureata inFilosofia, giornalistaprofessionista. A capo inIstat della comunicazioneistituzionale e i rapporticon la stampa da diecianni

Su un quotidiano popolare tedesco si è letto: “È assurdo aiu-tare gli irlandesi perché sono più ricchi di noi”. Dati veri sul Pilpro capite venivano usati in modo inesatto; nel caso dell’Ir-landa il prodotto nazionale lordo è più rappresentativo. Può ac-cadere che le statistiche servano per ingannare anche quandosi tratta di dati formalmente corretti. In Italia, tuttavia, esisteanche una ampia produzione “indipendente” di statistiche inat-tendibili, accompagnata dalla denigrazione delle statistiche uf-ficiali. Giornali e tv molto spesso non riescono a vagliare laqualità delle informazioni che ricevono.

Le bufale statistiche sui media

mercoledì 15 ore 16.15STORYTELLING

Stefano Lepri

Lavora a La Stampa dal1981. Scrive di politicaeconomica,macroeconomia, moneta.Ha insegnato giornalismoeconomico all’Università diRoma 1. Autore di un librosulla politica di bilancio,“La finanziaria siamo noi”

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Marcantonio Caltabiano

Ricercatore in Demografiapresso l’Università diMessina. I suoi interessi diricerca riguardano lemodificazioni nel tempodei corsi di vita e lo studiodelle determinanti dellabassa fecondità

Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da notevoli muta-menti nella transizione alla vita adulta. Alcune tappe sono stateposticipate (fine degli studi, lavoro, matrimonio, primo figlio),altre invece anticipate (prima relazione affettiva importante,prime esperienze sessuali, primo rapporto sessuale). Attra-verso i dati di due indagini nazionali (Ilfi e Isi) ricostruiamo que-sti cambiamenti per le generazioni nate tra il 1930 e il 1989. Due sono le possibili chiavi di lettura: da una parte i corsi divita sono divenuti sempre più slegati da schemi fissi e da se-quenze comuni a tutti, segno di una maggiore autonomia nellescelte individuali; dall’altra la posticipazione di alcuni eventi èlegata alle crescenti difficoltà nel raggiungimento dell’autono-mia per le generazioni più giovani.Infine, le differenze dei corsi di vita restano notevoli per istru-zione e per genere (sebbene queste ultime si siano andate at-tenuando, almeno per quanto riguarda la vita sessuale).

La realtà dei giovaniLe prime fasi della vita sessuale e di coppia

giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 1

Letizia Mencarini

Professore associato inDemografia alla Facoltà diScienze Politichedell’Università di Torino,affiliata ai centri di ricercaCollegio Carlo Alberto(Moncalieri, To), ISER(Università di Essex -UK),“Dondena” (UniversitàBocconi) e “CHILD”(Università di Torino eESPE). I suoi interessi diricerca riguardano ledinamiche demografiche(fecondità e migrazioni), ilciclo di vita e la formazionedella famiglia, l’uso tempoe l’ottica di genere

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mercoledì 15 ore 14.30UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Le nuove frontiere del data sharingDatasharing distribuito: il sistemainformativo sulle professioni

La progettazione e la realizzazione di un sistema informativoche mette in comunicazione soggetti diversi attraverso l’ac-cesso ai dati e la condivisione dei metadati è molto complessa.Lo scambio di informazioni può avvenire attraverso un web-service Soap, Json, lo standard Sdmx, gli Rss o un widget.L’esperienza concreta ha dimostrato che non esiste “il” me-todo migliore. Esiste la soluzione più efficace che si adatti alleesigenze di un certo soggetto, tenendo conto di numerosi fat-tori: il livello di informatizzazione, le policy di sicurezza, i vincoliamministrativi e il know-how dei consulenti. Il sistema infor-mativo sulle professioni coinvolge diversi organismi, facentiparte del Sistan, ciascuno dei quali ha realtà interne molto di-verse dagli altri. La strategia migliore per non escludere nes-suno è onerosa ma vincente: mettere a disposizione tutti glistrumenti informatici esistenti e supportare i vari enti nellascelta di quelli che si adattano meglio alle singole realtà.

Alessandro Capezzuoli

Risiede a Roma dove è nato 37 anni fa. Èlaureato in Fisica all’Università di Pisa edè un web consultant particolarmenteattento alle dinamiche di accessibilità(Legge Stanca 04/2004, Section 508, Pas78, WAI e WCAG), usabilità e SEO. Hacollaborato con numerosi enti di ricercatra i quali l’Infn e l’Istat

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mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 1

I Censimenti del 2011 e oltreLe città e le regioni nell’economia della conoscenza

Le città sono al centro della trasformazione di lungo terminedell’economia nazionale e internazionale verso il modello dellaeconomia della conoscenza e i nuovi tipi di servizi, sia verso leimprese che verso le persone, si concentrano nelle città. LeScienze Regionali si interessano della domanda ed offerta di la-voratori della conoscenza nei mercati del lavoro locale, dellosviluppo di nuove imprese basate sulla conoscenza spesso ri-volte a soddisfare i nuovi bisogni dei cittadini connessi con iltempo libero, la cultura, salute e il turismo e analizzano il cam-biamento nella struttura del territorio e nei flussi di mobilitàconnessi con queste trasformazioni. In particolare, emerge lanecessità di informazioni statistiche, che servano di base al“Knowledge Management Territoriale”, sui flussi di mobilità dellavoro tra le imprese e sui fattori dei processi di apprendimentointerattivo e dei processi di innovazione nei sistemi di innova-zione locali.

Riccardo Cappellin

È ordinario di Economia Politica allaUniversità di Roma “Tor Vergata” ePresidente dell’AISRe – AssociazioneItaliana di Scienze Regionali(www.aisre.it). Insegna corsi sul’Economia della innovazione,l’Economia della ricerca e dellaconoscenza e di Economia regionale

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mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 4

Valutazione delle politiche pubbliche e delle performance delle amministrazioni pubbliche Miglioramenti di performance su obiettivi specifici: apprendimenti dai comportamenti della PA nel caso del meccanismo premiale degli obiettivi di servizio per il Mezzogiorno

Tra il 2005 e il 2007 è stato progettato con un complesso eser-cizio partecipativo interistituzionale, e poi lanciato un mecca-nismo premiale diretto a sostenere miglioramenti su alcuniservizi essenziali identificati da indicatori e target prestabilitiper le regioni del Mezzogiorno. Il meccanismo non prevedesolo osservazione-valutazione degli esiti con eventuali premimonetari in caso di performance soddisfacente, ma anche unpercorso da seguire definito per rafforzare la capacità delle am-ministrazioni coinvolte. Basandosi sull’osservazione diretta dicome le amministrazioni hanno reagito alla presenza del mec-canismo premiale, si argomenta che miglioramenti degli esitisono possibili solo con diffusi incrementi di capacità di foca-lizzazione e azione selettiva. Questi si realizzano però solo sel’organizzazione, cui è richiesto uno sforzo assai significativo dicambiamento, percepisce che a tale componente di incre-mento di capacità è attribuito valore dai decisori. Nel caso inesame, gli incentivi in tal senso per i decisori rilevanti non ap-paiono derivare solo dalla vigenza formale del meccanismopremiale, ma anche dalla elaborazione di molti segnali in rela-zione alla solidità dell’interesse politico (ai molteplici livelli di ri-lievo) al raggiungimento degli obiettivi.

Paola Casavola

Ha lavorato al Servizio studi della Bancad’Italia e al Dipartimento per le politichedi sviluppo. Dal 2007 è socio del CSS.Dal 2009 lavora come espertoindipendente. Ha pubblicato saggi dianalisi economica, politica regionale evalutazione delle politiche pubbliche

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giovedì 16 ore 13.00UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Integrazione di archivi e basi di dati dei numeri civici per una gestione innovativa dei servizianagrafici toponomastici e statistici di Roma Capitale Il Censimento della popolazione e delle abitazioni per Roma Capitale

Il presente intervento mira a illustrare l’organizzazione e l’im-pianto della rilevazione dei numeri civici finalizzata al prossimoCensimento 2011.

Stefania Cicatiello

Laureata in Scienze Politiche,specializzata presso la Luiss, anno1978/79. Segretario comunale dal 1979al 1983. Ha tenuto docenze pressoAnciform, Formez, Ministero Interni eComune di Roma. Attualmente èdirigente presso il Comune di Roma(Dipartimento partecipazioni e controlloGruppo Roma Capitale, Sviluppoeconomico locale, Unità organizzativastatistica e censimento - Marketingterritoriale)

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giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 2

Qualità della statistica pubblicaLa qualità nella statistica ambientale

Negli studi ambientali, la questione della qualità non sempreviene affrontata sistematicamente. Una raccolta di dati am-bientali non necessariamente corrisponde a una base di datiche possa essere direttamente trattata con metodi statistici. Inprimo luogo possono presentarsi questioni legate alla tecnicadi misurazione della quantità studiata. Sono importanti anchei riferimenti agli standard propri delle discipline di riferimento.La metodologia di raccolta dei dati è importantissima e spessotrascurata. La proposta di dati ambientali di interesse pubbliconon può esimersi da queste esigenze.

Daniela Cocchi

Insegna Statistica presso la Facoltà diScienze Statistiche dell’Università diBologna e coordina il Dottorato inStatistica della stessa università. Èattualmente Presidente del Ties, unadella Associazioni dell’Isi

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mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 3

Riforma del Sistema statistico nazionaleIl ruolo delle regioni e delle provinceautonome nella riforma del Sistan

Le regioni condividono l’opportunità di procedere ad una ri-forma organica del d.lgs. 322/1989 e ritengono di poter fornireun contributo significativo anche alla luce dell’esperienza ma-turata dagli uffici regionali di statistica.In un quadro istituzionale fortemente orientato al federalismodelle funzioni pubbliche, fermo restando il ruolo centrale di co-ordinamento di Istat, le regioni possono costituire il fulcro ter-ritoriale e policentrico del Sistema statistico nazionale (Sistan)e pertanto auspicano che la riforma in oggetto faccia propri al-cuni principi generali: in specie, il decentramento dell’assettoorganizzativo del Sistan, in un’ottica di maggiore collabora-zione e responsabilizzazione dei soggetti del Sistan; l’efficienterazionalizzazione dei flussi informativi; l’individuazione di ade-guate forme di finanziamento della funzione statistica.

Maria Teresa Coronella

Laureata in Scienze Statistiche pressol’Università degli Studi di Padova.Dirigente della Direzione Sistemastatistico regionale della Regione delVeneto, ufficio di statistica regionale aisensi del d.lgs. 322/1989. Responsabiledel Sistema Statistico Regionale Veneto(Sistar Veneto) ai sensi della L.R. 8/2002.Docente a contratto per l’insegnamentodi Statistica Epidemiologica presso lafacoltà di Medicina dell’Università diPadova

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Alberto Cottica

Esperto di economia digitale e politichepubbliche online. È direttore del progettoKublai del Ministero dello sviluppoeconomico, Advisor del Consigliod’Europa, e svolge attività di ricerca conl’Università di Alicante

In una società connessa, il dibattito pubblico è di grado di im-pegnare in modo attivo un numero di cittadini molto più grandeche in passato, quando la partecipazione attiva era riservata aun’élite di politici, giornalisti e scienziati. Questo costituisceun’opportunità, perché la conversazione razionale allargata èstraordinariamente efficace nel diagnosticare problemi e indi-viduare soluzioni. Così come ottimo software open sourceviene scritto da un gran numero di volontari che collaboranoin rete, senza denaro e senza struttura di comando, i cittadiniin rete sono in grado di fornire un contributo decisivo alle sceltecollettive che ci attendono. A partire dall’esperienza di Spa-ghetti Open Data, propongo alcune forme di collaborazione traamministrazioni pubbliche e società civile in rete nell’interessedi un dibattito pubblico al tempo stesso ampio e basato suidati.

La Statistica ufficiale incontra il… movimento open dataDibattito democratico e dati: il contributodella società civile nell’esperienzaSpaghetti open data

mercoledì 15 ore 14.00AGORÁ

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Corrado Crocetta

Professore di Statisticadell’Università di Foggia

Vengono illustrate brevemente due esperienze realizzate in dueistituti scolastici. Successivamente, si svolge il BarCamp. Loscopo è quello di avvicinare i giovani alle nuove modalità di co-municazione che vanno diffondendosi, oltre a farli familiariz-zare con le tematiche statistiche.

BarCamp Juniores

mercoledì 15 ore 12.30UNDER 21. GIOVANI STATISTICI A CONFRONTO

Marina Peci

Primo ricercatore pressol’Istat. Si è occupata peroltre dieci anni ditematiche relative alSistema statisticonazionale. Attualmentelavora nella DirezioneCentrale per le esigenzedegli utilizzatori,integrazione e territorio edè responsabile delprogetto per la diffusionedella cultura statisticapresso i giovani

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mercoledì 15 ore 9.30UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Sistema informativo delle classificazioni. Accesso tramite web services

La presentazione illustra il progetto di sviluppo del Server diclassificazioni, un sistema che consente all’utenza l’accessoalle classificazioni ufficiali mediante due funzionalità:� un web service basato sull’Information Model di Sdmx� un’interfaccia web per la navigazione e il download delleclassificazioni

Giovanna D’Angiolini

Ricercatrice Istat esperta di sistemiinformativi statistici, gestione di metadati

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mercoledì 15 ore 15.00AGORÀ

La Statistica ufficiale incontra la… comunità degli storiciL’informazione statistica come patrimoniostorico. Le tecnologie digitali per la sua valorizzazione

La statistica ufficiale partecipa, con il suo patrimonio di infor-mazioni quantitative e qualitative, alla costruzione della me-moria storica del Paese. I giacimenti documentari prodotti dallastatistica ufficiale forniscono nuove fonti per comprendere einterpretare la realtà storica. Alla tecnologia viene affidato il compito di salvaguardare la ric-chezza informativa accumulata nel tempo e di renderla dispo-nibile agli utilizzatori.

Maria Letizia D’Autilia

Ricercatrice Istat presso la Direzionecentrale della contabilità nazionale,Finanza Pubblica. È autrice di numerosepubblicazioni nel campo della gestione estoria di statistiche

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mercoledì 15 ore 12.30SCENARI

Visualizzazione per la conoscenza

L’Istat è impegnato nell’uso di nuove tecnologie per la visua-lizzazione interattiva di dati statistici su web. Uno di questi stru-menti è Statistics eXplorer, sviluppato da NComVA,un’applicazione web che permette agli utenti di esplorare si-multaneamente e da diverse prospettive dati spaziali, tempo-rali e multidimensionali, attraverso l’uso combinato di graficidinamici e strutture narrative. Inoltre, la possibilità di disporredelle visualizzazioni interattive in pacchetti informativi riutiliz-zabili (Vislet) aiuta analisti e utenti a comunicare e condividerele proprie scoperte e punti di vista sui dati. Questo approcciosi basa sull’integrazione di nuovi linguaggi della visione contecniche di storytelling e consente di visualizzare in un unicoambiente dati, grafici e testi. L’obiettivo è di migliorare la con-sapevolezza e la cultura statistica e trasformare le statistiche inconoscenza, consentendo agli utenti di trattare informazionistatistiche come storie da vedere e raccontare.

Stefano De Francisci

Lavora in Istat dal 1995. Attualmentedirige il servizio Gestione e analisiintegrata dell’output ed è impegnato inparticolare in ambito data warehouse,tecnologie web 2.0, information design eorganizzazione della conoscenza

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Simona De Luca

Componente dell’Unità di valutazionedegli investimenti pubblici (UVAL) alDipartimento per lo sviluppo e lacoesione economica del Ministero delloSviluppo Economico (DPS-MISE). Sioccupa di metodi e analisi quantitativeper misurare gli effetti territoriali dellepolitiche pubbliche.

Amministrare la cosa pubblica chiede alla statistica dati e in-formazioni per una politica trasparente e misurabile, per valu-tarne le performance e accrescerne capacità e responsabilità. Le politiche regionali hanno rappresentato in questi anni un’oc-casione per rispondere a questi bisogni contribuendo alla pro-duzione di dati, sostenendo un aumento nella disponibilità distatistiche territoriali, sviluppando meccanismi di policy colle-gati a dati e indicatori e promuovendo iniziative, modelli e stru-menti innovativi per la diffusione dell'informazione. Amministrare ascoltando ciò che i dati raccontano è comunqueuna sfida sempre aperta che si inserisce nell’attuale dibattitoorientato alla massima disponibilità di open data e alla condi-visione di contenuti ed analisi.

Come rendere la Statistica importante per un amministratore pubblico

giovedì 16 ore 15.00STORYTELLING

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giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 4

Tecnologia: come cambiano i processi di apprendimentoApprendimento a rete: autorevolezza,attenzione e scambio fra pari

La rivoluzione informatica modifica i processi formativi. L’ausi-lio di mezzi tecnologici, però, è l’aspetto meno interessante diquesti mutamenti. Lavagne elettroniche e formazione a di-stanza sono strumenti incisivi che, però, sono solo un corolla-rio del grande cambio di paradigma innescato dall’effetto rete.Parliamo, infatti, di un nuovo sistema dell’autorevolezza basatosu peer review e user generated contents. La definizione di na-tivo digitale, sotto questa prospettiva, è quella di persona chenon dirà mai “è vero perché l’ho sentito al telegiornale”.L’apprendimento a rete vuol dire anche una nuova gestione ditempo e attenzione, nonché l’attitudine a imparare non solo daldocente, ma anche dall’altro studente. Un “peer to peer fee-ling” della formazione.La chiave, nello sviluppo di questi processi, è la sperimenta-zione decentrata e indipendente svolta dai tanti progetti affinia Oilproject.

Marco De Rossi

Ha fondato Oilproject, una comunità chegrazie a docenti volontari organizzalezioni gratuite in diretta su innovazione,Internet e attualità. È country managerdella startup austriaca Tripwolf.Collabora con Liquida.it, con ilSole24Ore, e con alcuni partiti e think-tank politici. Studia a Milano

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Efisio G. Espa

Docente di analisi di impatto dellaregolamentazione presso la Scuolasuperiore della pubblicaamministrazione; docente di valutazionedelle politiche pubbliche presso il Masterin studi parlamentari e politichepubbliche della LUISS - Guido Carli

L’intervento si incentra sulla necessità che valutazione dell’im-patto delle politiche pubbliche e valutazione della performancedelle amministrazioni pubbliche possano essere ricondotte al-l’interno di un ambito comune. Tale necessità nasce dall’esi-genza di comprendere in maniera più esaustiva il ruolo che unabuona amministrazione può esercitare nel successo di un in-tervento pubblico; l’alternativa essendo un’analisi dell’impattodelle policies svincolata paradossalmente dallo strumento diattuazione delle policies stesse. L’obiettivo, anche alla luce delD.lgs. 150/09, è di inserire ogni osservazione e misurazione re-lativa alla efficienza delle amministrazioni pubbliche in un con-testo molto concreto che non veda tale efficienza fine a sestessa ma come elemento decisivo e condizionante della qua-lità dell’agire pubblico.

Valutazione delle politiche pubbliche e delle performance delle amministrazioni pubbliche La valutazione integrata delle politiche pubbliche

mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 4

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Giovanni Favero

Professore associato di Storiaeconomica all’Università Ca’ FoscariVenezia, Dipartimento di Management. Sioccupa di storia della statistica, di storiaurbana e di storia dell’impresa

Adottare il punto di vista degli “storici del futuro” può consen-tire di evitare irreparabili perdite di informazione. Le tecnologiedigitali consentono oggi di conservare i dati disaggregati, ri-solvendo in buona parte il problema di chi utilizza dati elabo-rati per rispondere a domande di altri tempi. Le fonti per laricostruzione del dibattito interno alla statistica ufficiale sui cri-teri e gli oggetti delle rilevazioni sono tuttavia diventate menoaccessibili dopo il 1989, rendendo in prospettiva più difficilecomprendere il ventaglio di opzioni disponibili e le ragioni dellescelte adottate.

La statistica ufficiale incontra la… comunità degli storiciConservazione e trasmissione del patrimonioinformativo disponibileFonti per una futura storia della statistica oggi

mercoledì 15 ore 15.00AGORÁ

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AlessandraFerrara

Ricercatrice Istatpresso laDirezione per leesigenze degliutilizzatori,integrazione eterritorio. Cura larealizzazione dialcuni prodottiper la diffusionedi informazionestatisticaintegrata quali“Noi Italia - 100statistiche percomprendere ilPaese in cuiviviamo” e ilRapporto annualedell’Istituto

I bambini e ragazzi di oggi saranno destinati a sostenere il cre-scente “carico economico” della popolazione inattiva. A frontedi questo impegnativo scenario la condizione dei giovani in Ita-lia appare vincolata da numerosi fattori che ne comprimono leaspirazioni e frenano il pieno sviluppo potenziale: l’incidenzadelle condizioni di disagio economico e della povertà più ele-vata nelle famiglie con figli; il sistema di formazione del capitaleumano che determina forti differenziali negli indicatori di risul-tato (conseguimento titoli, qualità delle competenze…); unmercato del lavoro che vede disoccupati quasi il 30 per centodei giovani, 1 su 5 nella condizione di Neet (non lavora e nonstudia), e che li impiega in larga parte con contratti atipici (i più“volatili” in termini di impiego stabile) e in condizione di sotto-occupazione. Sono proprio questi giovani invece che in misuracrescente dichiarano di voler uscire dalla famiglia di origine, diaspirare a costruirsi percorsi di vita autonomi, frustrati nelleaspirazione dall’indisponibilità di reddito autonomo stabile,dalla insufficiente tutela degli ammortizzatori sociali, dall’one-roso accesso al mercato immobiliare. Nella relazione viene pro-posta una pluralità di indicatori derivati da diverse fontistatistiche che aiutano a qualificare e quantificare i fenomenisopra descritti, al fine ottenere un quadro delle difficili condi-zioni dei giovani e della transizione alla vita adulta.

La realtà dei giovaniLa difficile condizione dei giovani in Italia:formazione del capitale umano e transizione alla vita adulta

giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 1

Lidia Gargiulo

Primo ricercatoreIstat presso laDirezioneCondizioni equalità della vita.Responsabileunità operativaFamiglia,condizioni disalute e ricorso aiservizi sanitari.Cura le indaginiFamiglia esoggetti sociali eCondizioni disalute e ricorso aiservizi sanitari

Cristina Freguja

Dirigente diricerca Istatpresso laDirezioneCondizioni equalità della vita.Dirige il Servizio“Condizionieconomiche dellefamiglie”coordinando leindagini Consumidelle famiglie;EU-SILC; povertàestreme;discriminazioneper genere,orientamentosessuale,appartenenzaetnica

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giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 2

Qualità della statistica pubblicaUn “diluvio di dati”: una nuova sfida per la qualità delle statistiche

Oltre alla statistica ufficiale molti altri soggetti raccolgono in-formazioni in svariati ambiti. Il fenomeno ha una particolare rilevanza per quanto riguarda laPA che raccoglie grandi archivi amministrativi (FA) utilizzati nellastatistica pubblica ma anche da un numero sempre maggioredi altri soggetti. L’utilizzo a fini statistici delle FA è questionetrattata ormai da molto tempo che ha prodotto un’ampia lette-ratura e molte applicazioni. Tuttavia, la questione della qualitàdelle FA che vengono utilizzate a fini statistici, quindi la qualitàdei dati che se ne ricavano, presenta ancora diverse lacune. Più complesso è il problema dell’utilizzo delle tante altre fontidi dati che derivano dall’attività gestionale di molte imprese.La conoscenza e l’analisi dei fenomeni sociali ed economicipuò beneficiare di queste fonti e anche la statistica pubblicapuò trarne vantaggio. Come per l’utilizzo di FA, anche in que-sto caso si pongono diversi problemi e occorre interrogarsi see come sia possibile definire delle strategie per assicurare laqualità di queste informazioni ed un loro corretto utilizzo. Larelazione affronta questi aspetti e delinea alcune strategie pertrattarli.

Carlo Filippucci

Dal 1989 è Professore ordinario diStatistica economica presso l’Universitàdegli studi di Bologna. È membrodell’International Statistical Institute edella Società Italiana di Statistica. Èstato componente della Commissioneper la garanzia dell’informazionestatistica. I suoi principali ambiti diricerca sono: le tecniche statistiche diindagine; gli errori di misura noncampionari e la qualità dei dati statistici;l’utilizzo statistico di dati amministrativi;stimatori per indagini ripetute ed affetteda autoselezione; analisi del consumo;modelli Input-output; fenomenieconomici relativi all’economia regionaleed industriale

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Roberta Furlan

Insegnante di Economia Aziendale. Haesperienze lavorative varie, in differenticontesti: dall’azienda, all’istitutobancario, all’ambito scolastico. La sceltadella scuola avviene per inclinazionepersonale e per passione. Lavora dadieci anni nella scuola primaria e ritieneche il “mestiere” di insegnante siaancora una colonna portante del nostrovivere sociale e che la competenza deglieducatori, purché tali siano, abbia unarilevanza fondamentale nella formazionedei futuri cittadini del mondo

Per poter affrontare con gli alunni di scuola primaria un’inda-gine statistica, è stato necessario capire insieme: che cos’èun’indagine, a cosa serve e a chi ci rivolgiamo per condurla.Con le classi 4^A e 4^B abbiamo prima definito che cos’è uncampione e di seguito introdotto il tema dell’indagine: “Checos’è per te la scuola?”. Ho chiesto agli alunni di individuare ilcampione a cui somministrare tale indagine e di pensare al me-todo da utilizzare.Gli allievi hanno scelto di sottoporre ad indagine tutti gli alunnidella scuola e di predisporre in un foglio le definizioni che lorostessi hanno formulato. Hanno voluto somministrare, inoltre,un’ulteriore scheda con 10 definizioni solo agli alunni di 3^, 4^e 5^. I risultati sono stati poi elaborati in istogrammi per ogniclasse.Si è trattato di un lavoro articolato, della durata di quasi unmese, non sempre di facile esecuzione, ma molto gradito aglialunni. Il lavoro è stato condotto attraverso brainstorming rac-cogliendo le idee degli alunni prima, cooperative learning poi,piccolo gruppo nell’elaborazione dei dati e confronto collettivonel commentarli.

Come coinvolgere i bambini in un’indagine statistica?

giovedì 16 ore 14.00STORYTELLING

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mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 1

I Censimenti del 2011 e oltreIl Censimento dell’industria e dei servizi:dalla informazione economica sulle impresealla informazione economica per le imprese

Con il Censimento generale dell’industria e dei servizi 2011 lastrategia di rilevazione si è profondamente modificata rispettoal passato e si è orientata verso l’utilizzo di registri statistici as-sistiti da rilevazioni campionarie.Gli archivi amministrativi assumono dunque una nuova cen-tralità (fra questi, particolarmente rilevante è il ruolo dei registridelle Camere di commercio), arricchiti di informazioni e resiancor più tempestivi negli anni recenti.Le imprese, tuttavia, non sono considerate solamente comeoggetto di rilevazione. Esse alimentano, infatti, continuativa-mente gli archivi statistici suindicati e, allo stesso tempo, ne-cessitano di una restituzione adeguata di dati e analisi:informazioni tempestive, analitiche, specifiche e dettagliate dalpunto di vista territoriale.

Claudio Gagliardi

È nato a Roma nel 1959. Laureato inFilosofia, ha maturato una lungaesperienza nel campo della ricercaeconomica e sociale. SegretarioGenerale di Unioncamere dall’ottobre2009, dal 1996 è Direttore del CentroStudi e del Sistema informativo Excelsiorper l’occupazione e la formazione

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mercoledì 15 ore 14.00UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Il Sistema informativo delle professioni

L’Isfol – Ente pubblico di ricerca che opera nei campi della for-mazione, del lavoro e delle politiche sociali – ha predispostouno strumento informativo sui fabbisogni professionali cheeroga informazioni sulle professioni, sulle prospettive di occu-pazione e sui fabbisogni professionali espressi dal sistema pro-duttivo. Isfol e Istat nel triennio 2008-2010 hanno attivato unacooperazione interistituzionale per la condivisione di dati e in-formazioni relativi alle professioni realizzata attraverso il colle-gamento dei rispettivi sistemi informativi. Per raggiungerequesto scopo hanno messo a punto un linguaggio comune cheabbina i principi della statistica con quelli della sociologia delleprofessioni che ha suscitato l’interesse di decision maker edaddetti nei campi del lavoro e della formazione. Per questo mo-tivo all’iniziativa congiunta Isfol e Istat hanno aderito anche ilMinistero del Lavoro, l’Unioncamere, Inail ed altri soggetti isti-tuzionali mettendo a disposizione nel circuito informatico i datiin loro possesso relativi alle professioni.

Mario Gatti

Esperto nell’analisi delle professioni edei fabbisogni professionali, dirige l’Area“analisi dei fabbisogni e dellainnovazione tecnologica e organizzativa”dell’Isfol

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mercoledì 15 ore 14.00UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Nuove prospettive di sviluppo per il Sistan:il Sistema informativo sulle professioni

Nel d.lgs 322/89 all’art. 15 si legge che l’Istat provvede alla“predisposizione delle nomenclature e metodologie di base perla classificazione e la rilevazione dei fenomeni di carattere de-mografico, economico e sociale” e che queste “sono vinco-lanti per gli enti ed organismi facenti parte del Sistan”. A ventianni dalla formulazione del 322 questa indicazione non puònon tener conto dei profondi mutamenti tecnologici e culturaliintercorsi. L’accesso a metainformazioni condivise sta diven-tando il prerequisito della conoscenza e della sua interscam-biabilità. Una seria politica di condivisione dei dati e deimetadati sulla base delle nuove tecnologie può comportare unimpatto positivo sul Sistan e un’accelerazione significativa perl’interconnessione dei sistemi informativi e dei dati ammini-strativi. La proposta implicita nella progettazione e nella realiz-zazione del Sistema sulle professioni si inserisce a pieno titoloin questa prospettiva evolutiva del Sistan.

Saverio Gazzelloni

Direttore presso l’Istat della Direzionecentrale per le Statistiche e le indaginisulle istituzioni sociali. Precedentementeha diretto, nel corso degli ultimi 4 anni, laDirezione centrale per il coordinamentodegli Uffici regionali dell’Istat e laSegreteria centrale del Sistan

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Federico Geremei

Ha lavorato da statistico con istituzionipubbliche e private, in Italia e all’estero.Da giornalista realizza reportage percarta stampata, tv, radio, riconducendoin entrambi gli ambiti la varietà dei temial rigore nelle fonti e nei metodi

Statistica e giornalismo sono discipline vicine: alimentano cir-colarità di informazioni dati-notizie-dati. Spesso stravolta – eancor più spesso sopita – tale prossimità non esaurisce l’oriz-zonte comune: sono ambiti intrinsecamente molto simili. Cosacercare? Dove e come? Indurre o dedurre? Quanto conta ildato singolo? Thomas Bayes cosa direbbe? Fino a che puntosi può (o si deve) sintetizzare? La miscela di intuito e rigore ela visione trasversale appartengono ad entrambe. Di più, lo sta-tistico affronta di petto l’incertezza: non si limita a tenerneconto, è al centro del suo agire, come per un buon reporter.Con questa convinzione Federico Geremei ha lasciato numerie modelli per passare dai report ai reportage su vari media. Peril programma RAI “La Storia Siamo Noi” ha affrontato il temadell’informazione lungo l’asse che lega (e più spesso separa) glistatisti dagli statistici. Come mai l’accountability nel mondo an-glosassone è sacrosanta ed in Italia non esiste nemmeno unaparola per tradurla?

Raccontare la statistica per immaginiDai report al reportage

giovedì 16 ore 10.30STORYTELLING

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Adriano Paggiaro

Ricercatore di StatisticaEconomica presso lafacoltà di ScienzeStatistiche dell’Universitàdi Padova

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Anna Giraldo

Ricercatore di StatisticaEconomica presso lafacoltà di ScienzeStatistiche dell’Universitàdi Padova

L’evoluzione della partecipazione al lavoro fra i 20 e i 34 anni èanalizzata a partire dai dati dei Censimenti e delle Indagini sulleForze di Lavoro dagli anni ‘70 ad oggi. L’analisi è svolta sia intermini di stock che di flussi, seguendo coorti quinquennali neltempo e tenendo conto delle variate condizioni in termini di di-mensione demografica ed istruzione delle diverse generazioni.Fra i risultati principali, i giovani delle nuove generazioni tro-vano lavoro più velocemente e, soprattutto per le donne, que-sto è legato ad un più elevato grado di istruzione. Permangononel tempo differenze di genere e territoriali, soprattutto nei tassidi partecipazione, ma è di estremo interesse rilevare, indipen-dentemente da genere e area geografica, la diversa “qualità”del lavoro dei giovani d’oggi: meno disoccupati ma soggetti aduna maggiore mobilità occupazionale, transitando sempre piùspesso per numerosi contratti, spesso “atipici”.

La realtà dei giovani L’evoluzione della partecipazione al lavorodei giovani dagli anni ‘70 ad oggi

giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 1

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mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 1

I Censimenti del 2011 e oltreNuove esigenze conoscitive e nuovastruttura per i censimenti del 2011 e oltre

Nella nostra epoca, la popolazione è sempre più caratterizzatada una straordinaria e crescente mobilità che coinvolge tutti gliaspetti della vita. Si tratta di mobilità residenziale, dal momentoche difficilmente si vive lungo l’arco della vita in una sola abi-tazione. Si tratta, anche, di mobilità affettiva, dal momento chesempre più frequentemente si cambia partner. Si tratta, ancora,di mobilità lavorativa, non solo perchè sempre più spesso sipassa da un lavoro a un altro, ma pure per il fatto che se nefanno diversi anche sincronicamente. Il Censimento, come è inteso oggi, diventa allora uno stru-mento strutturalmente incongruo a misurare una realtà demo-grafica, sociale, economica e territoriale così dinamica. Ilproblema potrebbe essere risolto facendo riferimento a grandie approfondite indagini, da effettuare su campioni territoriali,per la cui definizione può tornare utile un censimento propria-mente detto, ma che sia breve e snello. Può tornare utile, in at-tesa che una piena utilizzazione di strumenti elettronici, apartire dai telefoni cellulari, renda superabile anche questa im-postazione.

Antonio Golini

Dal 1976 al 2009 è stato professoreordinario di Demografia presso la facoltàdi Scienze statistiche dell’Università LaSapienza di Roma. Dal 2010 insegnaSviluppo sostenibile e flussi migratoripresso la facoltà di Scienze Politichedella Luiss. Direttore di Genus, rivistainternazionale di Demografia, dal 1994 al2008. Creatore e direttore dell’IRP-Istituto di ricerche sulla popolazione delConsiglio nazionale delle ricerche, dal1980 al 1997. Dal 1983 ad oggi è rappresentanteufficiale dell’Italia nella Commissione suPopolazione e sviluppo delle NazioniUnite a New York

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giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 4

Tecnologia: come cambiano i processi di apprendimento

La tecnologia che stiamo usando in questi anni è una tecnolo-gia che - da un lato - ridisegna il modo in cui gestiamo la co-noscenza e - dall’altro - modifica profondamente il modo in cuifunziona la nostra intelligenza. Deleghiamo allo schermo e allanuvola funzioni tipiche del nostro cervello (la memoria, adesempio) e educhiamo la nostra capacità cognitiva afunzionare in modo differente, con il multitasking e con l’ac-cesso diretto alle informazioni. Inoltre ci stiamo abituando a vi-vere buona parte del nostro tempo vitale in un mondoimmateriale, in cui agiamo, interagiamo e produciamo facendoa meno dei vincoli biologici del corpo. E in questo ambientemanteniamo la nostra capacità di emozionarcie di curare i nostri rapporti affettivi.Siamo nel pieno di una mutazione di una mutazione antropo-logica e di un cambiamento profondo del modo in cui la nostracultura funziona.

Giuseppe Granieri

È direttore editoriale di 40k. Scrive daanni di tecnologia e cultura su diversetestate nazionali. Attualmente ha unarubrica su La Stampa e collabora conL’Espresso.Ha pubblicato, tra gli altri, “BlogGeneration” (2005, 4a ed. 2009, Laterza),“La Società Digitale” (2006, Laterza) e“Umanità Accresciuta” (2009, Laterza)

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mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 2

La competitività del sistema produttivoitaliano: effetto statistico o realtà economica?Dal “come” fare al “cosa” fare: la capacitàdi reinventarsi come prerequisito di successo

L’industria italiana è attualmente competitiva, anche se nontutte le statistiche sono concordi. Vi è invece molta incertezzase sarà così anche nel prossimo futuro. Le prospettive sono le-gate non solo alle note carenze in campo di ricerca, infrastrut-ture materiali e immateriali, ma anche alla capacità di affrontarein modo continuativo il cambiamento. Il problema delle impresenon è tanto come gestire una funzione di produzione, ma comecrearla ex novo. Non tanto “come” fare, ma soprattutto “cosa”fare: quali nuovi prodotti, anche molto lontani dai prodotti ori-ginari. Le decisioni su “cosa” fare non costituiscono poi dellediscontinuità una tantum, ma diventano continuative. La ca-pacità di reinventarsi diventa il fattore produttivo fondamen-tale. Il lavoro mette in luce i segnali della attuale capacità diadattamento e le criticità che vi potrebbero essere. Viene de-scritto poi come un adeguato patrimonio statistico diventi unosnodo fondamentale per capire meglio questo contesto radi-calmente diverso dal passato.

Fabrizio Guelpa

Responsabile dell’Ufficio industry andbanking del Servizio studi e ricerche diIntesa Sanpaolo. È autore di libri epubblicazioni nel campo dell’M&A,distretti industriali, cambiamentostrutturale, concorrenza, strutturafinanziaria delle imprese, barrierecommerciali

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mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 3

Riforma del Sistema statistico nazionaleRiforma del Sistema statistico nazionale: ci sarà un ruolo per i comuni?

Il Sistan: punti di forza- diffuso- articolato- garantito formalmente

Il Sistan: punti di debolezza- non uniforme- imprecisato nell’articolazione- non garantito sostanzialmente- privo di finanziamento

La rete in realtà non c’è- i dati non circolano- la collaborazione è rara- prevalgono rapporti gerarchici

I comuni sono in grande difficoltà- la contrazione della spesa si ripercuote immediatamente su

funzioni giudicate non essenziali, come la statistica- funzioni che si gioverebbero della statistica non vengono at-

tribuite agli Ucs (qualità, customer satisfaction controllo digestione, supporto alla programmazione)

- progressiva perdita di peso degli assetti direttivi degli Ucs

Qualche proposta, per i comuni- rafforzare vincoli normativi

o % di spesa da dedicare alla funzione statisticao Obbligatorietà del corredo statisticoo Obbligo di associazione a scala territoriale funzionale

- investire nella qualitào rilevazioni esterne e interneo benchmarking territoriale

- rendere essenziale il sistema a partire dai nuovi censimenti

Riccardo Innocenti

Dirige l’ufficio comunale di statistica diFirenze dal 2001. Attualmente èPresidente dell'Unione statistica comuniitaliani ed è stato membro del Comitatodi indirizzo e coordinamentodell’informazione statistica

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giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 4

Tecnologia: come cambiano i processi di apprendimentoGestione della conoscenza ed apprendimento collettivo

La gestione della conoscenza nelle organizzazioni diviene il fat-tore sempre più qualificante attraverso forme di condivisionebasate su processi di apprendimento collettivo (learning orga-nisation e comunità di pratica). Obiettivo è di esternalizzare co-noscenze tacite individuali in conoscenze esplicite codificateper il loro utilizzo nei processi decisionali.Le forme comunicative create dal web sociale su base P2P (so-cial networks, blogging, wiki) introdotte nelle organizzazioni fa-cilitano i processi di condivisione delle conoscenze e diapprendimento collettivo.Nell’intervento si fa riferimento anche al progetto PKM 360 svi-luppato da Aica assieme a quattro università milanesi al fine dianalizzare i flussi di conoscenza nell’ambito di specifiche re-altà organizzative quali entità sanitarie, formative, imprese ecomunità urbane (smart cities).

Bruno Lamborghini

Economista industriale, docente diGestione della conoscenza nelleorganizzazioni (Knowledge Management)nell’Università Cattolica di Milano,Presidente di Eito (European Informationtechnology Observatory), di Prometeia,dell’Archivio Storico Olivetti,Vicepresidente di Aica (Associazioneitaliana di informatica), Consigliere diamministrazione di Olivetti

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mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 3

Riforma del Sistema statistico nazionale

La relazione introduttiva sulla Riforma del Sistema statisticonazionale espone in modo sintetico i principali interventi di re-visione del d.lgs. 322/89 che sarebbe opportuno effettuare persuperare alcune delle criticità applicative che si sono manife-state nel corso dei suoi 20 anni di vita. La relazione tiene contodel dibattito che ha avuto luogo nei mesi estivi attraverso ilforum appositamente attivato sul sito del Sistan e, pertanto, il-lustra anche punti di vista diversi sui singoli temi. Fra gli altrivengono discussi quello del rapporto con le norme costituzio-nali di cui al Titolo V novellato e il quadro normativo europeosulla statistica ufficiale, il problema del finanziamento del si-stema e della sua governance, le relazioni interistituzionali frai diversi organismi che ne fanno parte e lo svolgimento dellefunzioni di coordinamento, la crescita del grado di intercon-nessione e di condivisione delle informazioni prodotte dal si-stema e l’ampliamento della loro diffusione, l’aumentoprogressivo della loro qualità.

Raffaele Malizia

Dirigente di ricerca dell’Istat; è statodirigente presso l’Isae e direttoregenerale presso la Presidenza delConsiglio dei ministri; ha insegnatostatistica economica presso universitàitaliane e centri di formazione; è espertodi finanza pubblica, di contabilitànazionale, di federalismo fiscale. Èattualmente direttore della Direzionecentrale per lo sviluppo e ilcoordinamento del Sistan e della reteterritoriale presso l’Istat

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Andrea Mancini

Dirigente Istat. Dal 2006 ricopre laposizione di direttore centrale deicensimenti generali. Presso UN-ECE diGinevra è membro dello Steering Groupon Population and Housing Censuses. Presso Eurostat è stato membro delBusiness Statistics Directors Group edello Standing Committee of AgriculturalStatistics Ha svolto diversi incarichi di docenzapresso alcune università italiane. Èmembro del nucleo di valutazione delComune di Arezzo

Il censimento del 2011, pur mantenendo le caratteristiche tra-dizionali di universalità, esaustività, simultaneità e dettaglio ter-ritoriale dei dati prodotti, come previsto dalla raccomandazionidell’Unece e dal Regolamento (CE) n. 763/2008 del Parlamentoeuropeo e del Consiglio, sarà caratterizzato da un ampio usodelle informazioni da fonti amministrative. In particolare saràun censimento con lista precensuaria di famiglie e convivenze,con recupero sistematico della sottocopertura anagrafica con-dotto con l’ausilio di segnali amministrativi di presenza sul ter-ritorio di individui non iscritti come residenti. La relazionepresenta le principali innovazioni di metodo e tecniche chel’Istat ha approntato sulla base dei risultati delle sperimenta-zioni recentemente condotte, ne illustra i punti critici e le con-seguenze attese sui rispondenti e sugli utenti dei risultati,propone alcune considerazioni sulle prospettive postcensuariebasate su una strategia di censimento continuo.

I Censimenti del 2011 e oltreIl 15° censimento della popolazione tra tradizione e innovazione

mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 1

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mercoledì 15 ore 14.00AGORÀ

La statistica ufficiale incontra il… movimento open dataIl progetto DataGov

L’Open Government rappresenta un’incredibile occasione perrendere l’Amministrazione trasparente ed efficiente, dare im-pulso all’economia e migliorare la qualità della vita delle per-sone.Il Manifesto per l’Open Government nasce da parte di ungruppo di esperti di diritto e di nuove tecnologie, funzionaripubblici e privati, docenti universitari e altri componenti dellasocietà civile che si sono riuniti nell’Associazione Italiana perl’Open Government con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini,imprese ed Amministrazioni e promuovere l’attuazione di stra-tegie di Open Government in Italia.

Flavia Marzano

Esperta di comunità virtuali, consulentestrategico per la PubblicaAmministrazione e le imprese perl’innovazione e l’openness nell’era delweb 2.0, docente alla Sapienza diLaboratorio di tecnologie per lacomunicazione multicanale

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Pietro Micheli

È component della CiVIT e VisitingFellow presso la Cranfield School ofManagement, UK. Dopo la laurea inIngegneria, ha condotto ricerche elavorato nelle aree di gestione delleperformance e dell’innovazione

La recente riforma della pubblica amministrazione italiana ha alcentro il concetto di outcome, inteso come l’impatto di attivitàe politiche pubbliche dal punto di vista degli utenti del servizioe, più in generale, degli stakeholder. Il conseguimento deglioutcome è di fondamentale importanza, ma pone una serie disfide per le singole amministrazioni e per il settore pubblico nelsuo complesso, e un vero e proprio ripensamento dello svi-luppo e dell’erogazione dei servizi. Questo intervento si foca-lizzerà sulle principali problematiche a livello organizzativo egestionale e presenterà esempi di definizione e misurazionedegli outcome.

Valutazione delle politiche pubbliche e delle performance delle amministrazioni pubbliche Come definire, misurare e conseguire gli outcome nel settore pubblico

mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 4

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Fulvio Rossi

È CSR manager di Terna emembro del comitato digestione del CSR ManagerNetwork Italia

giovedì 16 ore 12.00SCENARI

Indicatori di Corporate Social Responsibility:un nuovo terreno d’incontro tra imprese e Sistema statistico nazionale

Negli anni recenti il mondo imprenditoriale ha riservato una cre-scente attenzione alle problematiche connesse alla responsa-bilità sociale e alla sostenibilità. Di qui l’evoluzione nellareportistica aziendale e, in particolare, la crescente diffusionedel bilancio sociale o di sostenibilità (BS). A questo propositoa partire dal 2000 si è imposto uno standard internazionale, leGuidelines della Global Reporting Initiative (GRI), ormai giuntealla Versione 3.0. Esse indicano le informazioni quantitative equalitative da inserire nei Report, secondo la logica ESG (En-vironment, Social, Governance). Significativamente in Italia 23delle 40 principali società quotate (quelle comprese nel FTSEMIB) adottano lo standard GRI.La presentazione intende aprire un tavolo di lavoro tra opera-tori aziendali e esperti di statistica avente l’obiettivo di identi-ficare i possibili punti di convergenza tra i dati macro elaboratida Istat e le nuove informazioni socio-ambientali contenute neiBS.

Mario Molteni

Direttore di Altis, Altascuola impresa e societàdell’Università Cattolicadel Sacro Cuore di Milano,dove è professoreordinario di Economiaaziendale e di Corporatestrategy. Ha promosso edè direttore del CSRManager Network Italia

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mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 2

La competitività del sistema produttivo italiano:effetto statistico o realtà economica?Statistiche ufficiali e analisi dellacompetitività del sistema delle imprese:aspetti concettuali, problemi di misurazione, strategie di miglioramentodella qualità

Negli ultimi anni, in un contesto di forte cambiamento struttu-rale dell’economia, il progressivo consolidamento e allarga-mento degli indicatori statistici armonizzati europei sul sistemaproduttivo si è innestato in un contesto che ha visto una signi-ficativa accelerazione del dibattito sulla transizione verso con-cetti, definizioni, classificazioni, strumenti metodologici edoperativi in grado di migliorare la qualità delle statistiche. L’in-tervento presenta una riflessione critica sull’adeguatezza delleinformazioni statistiche ufficiali nel rappresentare compiuta-mente il quadro strutturale e le tendenze comparate del si-stema produttivo italiano. Le evidenze empiriche proposte,desumibili dagli indicatori aggregati e dall’analisi di basi di datimicroeconomici, convergono nel confermare una sostanzialerobustezza e coerenza del sistema statistico sulle imprese, cherestituisce un quadro strutturale e dinamico in cui fattori strut-turali di debolezza del sistema produttivo italiano interagisconocon significativi recuperi di competitività e rilevanti fenomenidi ricomposizione produttiva.

Roberto Monducci

È attualmente direttore centraledell’Istat, con la responsabilità deiprocessi di produzione statistica nelsettore delle statistiche strutturali sulleimprese, delle statistiche sull’agricoltura,sul commercio estero el’internazionalizzazione delle imprese,sui livelli e la dinamica dei prezzi alconsumo

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Giulia Mottura

Umanista digitale, è esperta dicomunicazione multimediale e si occupadal 1998 di comunicazione statistica.Ricercatore presso l’Istat, ha un ruolo diriferimento per l’innovazione dellacomunicazione via web dell’Istitutonazionale di statistica

Creare un sistema basato sulle esigenze informative del pub-blico e sulla selezione delle opportunità più innovative per lacomunicazione statistica. Con questo obiettivo è stato proget-tato il nuovo sito Istat, che prevede il passaggio al web 2.0, al-l’infrastruttura collaborativa e all’innovazione di processo.www.istat.it diviene un aggregatore di contenuti: l’informazionequantitativa proviene dal datawarehouse I.Stat al fine di assi-curare dati aggiornati per grafici, tabelle e mash-up; gli iperte-sti vengono prodotti tramite una piattaforma web collaborativa,che consente la fruizione di contenuti web-nativi tramite piùdevices. Nell’aggregare contenuti diversi, il nuovo sito parla a una vastatipologia di utilizzatori: mentre l’utente esperto viene indirizzatoa I.Stat, l’attenzione dell’utente meno esperto è catturata at-traverso il sito Istat, con un linguaggio teso a semplificare iltema trattato e con l’introduzione di widget e rappresentazionigrafiche di immediata comprensione. L’utente diviene così pro-tagonista e contribuisce a determinare scelte redazionali, cri-teri e formati di pubblicazione delle informazioni.

Il nuovo sito web dell’Istat: da prodottoinformativo a strumento di servizio

mercoledì 15 ore 15.00UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

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La presentazione illustra l’organizzazione delle attività di ricercae d’insegnamento in economia applicata nell’ambito del dot-torato di Economics, Markets, Institutions a IMT Alti Studi,Lucca. Quale ruolo per tecniche di analisi esplorativa dei dati;come strutturare un laboratorio integrato dal data mining dimicro dati eterogenei su web all’analisi econometrica in mo-delli strutturali; quali strumenti per analizzare le dinamiche in-terne ai sistemi economici, a livelli di aggregazione diversi;come combinare teoria e applicazioni; quali combinazioni trametodi topologici e analisi basate su operatori differenziali.

Insegnamento dell’economia applicata

mercoledì 15 ore 12.30SCENARI

Fabio Pammolli

Professore di Economia e Management.Direttore, IMT Alti Studi, Lucca(www.imtlucca.it). La sua ricerca siconcentra su struttura e dinamicaindustriale, processi di crescita,sostenibilità della finanza pubblica

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Alessandro Pansa

Prefetto. Dal 1975 lavora nella Polizia diStato dove ha svolto compiti investigativipresso diversi uffici. Ha conseguitorisultati notevoli conducendo inchiesteimportanti contro la criminalitàorganizzata ed il narcotraffico. Dal 1°settembre 2010 è a capo delDipartimento per gli affari interni eterritoriali del Ministero dell’Interno. Nel2003 ha presieduto il comitato strategicosu immigrazione, frontiere e asilo delconsiglio dell’Unione europea aBruxelles. È coautore di diversi testi inmateria di economia criminale

Il sistema demografico nazionale è storicamente collegato al-l’informazione statistica. Direttive, controlli e vigilanza, in ma-teria anagrafica, sono in parte condivise tra Ministerodell’interno e Istat. La tenuta delle anagrafi e le finalità statisti-che sono funzionali le une alle altre, per cui l’aggiornamentodelle anagrafi comunali è indispensabile alle operazioni cen-suarie, e viceversa. Guardando al prossimo censimento e oltre,dobbiamo avere la consapevolezza che le informazioni raccoltesaranno strumenti indispensabili per chi definisce i programmifuturi della pubblica amministrazione. Il censimento e la circo-larità anagrafica costituiscono anche una base informativa es-senziale per chi deve sviluppare o modificare la propriaprogrammazione in tanti settori dell’economia. Ciò vuol direcapacità di innovare. Innovare vuol dire trasformare idee nuovein soluzioni efficaci. Abbiamo bisogno di nuove tecnologie eprodotti per migliorare i servizi e di modelli organizzati capacidi innovare. Queste esigenze sono avvertite in modo partico-lare proprio da chi è chiamato a gestire un servizio pubblico. Ildipartimento degli affari interni e territoriali del Ministero del-l’Interno avverte la responsabilità di dover “innovare se stesso”per poter garantire i suoi servizi.

I Censimenti del 2011 e oltre

mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 1

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Vincenzo Patruno

Informatico senior presso l’Istat edesperto IT per progetti dellaCommissione europea. Si occupa diweb, data sharing e system integration.È stato responsabile dell’area Tecnologieweb e membro della commissionenazionale sul Sw Open Source

La possibilità di condividere dati statistici sul web sta offrendonuove e interessanti possibilità sia ai produttori di dati, sia achi invece i dati li utilizza. Gli utenti web non sono più da temposoltanto dei “lettori”, ma ne sono diventati invece parte attiva.Sono diventati i nuovi protagonisti del web, che condividonol’informazione, la contestualizzano, la commentano, la pro-muovono. I widgets sono piccoli programmi che possono essere incap-sulati in qualunque pagina web con un semplice copia/incolladi poche righe di codice. Esattamente quello che siamo abi-tuati a fare quando condividiamo un video di Youtube. Unprimo passo verso la condivisione di dati viene data quindi dal-l’utilizzo di “Data Widgets”, ossia di piccole applicazioni perl’interrogazione in tempo reale di repository di dati.

Le nuove frontiere del data sharing

mercoledì 15 ore 14.30UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

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Augusto Puggioni

Primo ricercatore Istatpresso la Direzionecentrale della contabilitànazionale. Si occupa dianalisi della qualità per lestime di contabilità. Neltempo libero si interessa diteatro, in particolare digenere umoristico, inqualità anche di attore eautore

giovedì 16 ore 9.30UNDER 21. GIOVANI STATISTICI A CONFRONTO

Quiz a carattere statistico

Un presentatore guida il quiz a cui partecipano due squadre(precedentemente organizzate) composte da ragazzi prove-nienti dall’Istituto comprensivo statale di Ladispoli e dallaScuola media statale Bramante di Roma.Dopo ogni risposta dei partecipanti al quiz, giusta o sbagliata,vengono rapidamente mostrate e illustrate le definizioni cor-rette per far riflettere i ragazzi sul significato delle parole stati-stiche che maggiormente ricorrono in televisione, sui giornali ecosì via.

Marina Peci

Primo ricercatore pressol’Istat. Si è occupata peroltre dieci anni ditematiche relative alSistema statisticonazionale. Attualmentelavora nella DirezioneCentrale per le esigenzedegli utilizzatori,integrazione e territorio edè responsabile delprogetto per la diffusionedella cultura statisticapresso i giovani

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Mauro Politi

Dirigente del Servizio Statistiche suiprezzi al consumo dell’Istat che sioccupa delle indagini per il calcolo degliindicatori sull’inflazione, sui prezzi delleabitazioni e sulle parità del potered’acquisto internazionali e regionali

L’Istat, per ampliare l’offerta di informazione statistica sui prezzial consumo, ha realizzato negli ultimi anni una serie di prodotticomplementari alla consolidata produzione di dati sull’infla-zione.Gli indici dei prezzi al consumo secondo la frequenza di ac-quisto approssimano, nella componente “alta frequenza”, ilconcetto di percezione dell’inflazione.Gli indicatori della dinamica dei prezzi al consumo per alcunetipologie di famiglie (in affitto, pensionati ecc.), tenendo contodelle loro specificità, consentono di stimare l’impatto della di-namica dell’inflazione sui loro bilanci.Gli indici di Parità del Potere d’Acquisto tra i capoluoghi regio-nali misurano le differenze tra il livello medio dei prezzi di unpaniere standard di prodotti in una determinata città e quellomedio calcolato per l’Italia.La diffusione di livelli di prezzi al consumo per alcuni beni e ser-vizi è utilizzata da Osservatori nazionali e locali e permette ana-lisi sul funzionamento dei mercati.

La Statistica ufficiale incontra…le associazioni dei consumatori Statistiche sui prezzi al consumo

giovedì 16 ore 12.30AGORÀ

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giovedì 16 ore 13.00UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Integrazione di archivi e basi di dati dei numeri civici per una gestione innovativa dei servizi anagrafici toponomastici e statisticidi Roma Capitale

Il presente intervento prevede tre argomenti:La rilevazione dei numeri civici e il censimento degli edificicome base di conoscenza per i prossimi Censimenti in cui siaccennerà alla pianificazione delle attività e delle metodologiee tecniche di rilevazione innovative come salto di qualità nelleindagini;Il Sistema Informativo Territoriale dell’Ufficio di Statistica attra-verso la geomatica per la gestione del territorio integrata daipiù moderni strumenti a disposizione;La gestione dei numeri civici e della toponomastica come in-tegrazione di archivi e basi di dati di uffici diversi (anagrafe, to-ponomastica, statistica) tramite nuovo software implementatopresso l’Ufficio di Statistica.

Mario Porri

Laureato in Scienze Statistiche,Geografia e specializzato in Informatica.Funzionario statistico e dei serviziinformatici, è autore di varie dispensedidattiche in ambito statistico einformatico è da molti anni docentepresso l’Università di Roma La Sapienzae presso l’Università degli Studi diCassino

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mercoledì 15 ore 15.00SCENARI

L’importanza della parola

L’intervento trae ispirazione dall’opera di Melchiorre Gioia “Fi-losofia della Statistica” del 1826. Si tratta dell’ultima fatica diGioia, che morirà tre anni dopo a Milano, nel 1829. Il titolo del-l’intervento richiama uno dei primi capitoli del volume e vuolessere un omaggio al letterato: “Discorso elementare sull’in-dole, sull’estensione, sui vantaggi della statistica”.

Davide Rampello

Dal 2003 è Presidente della Fondazionela Triennale di Milano. Regista televisivodalla fine degli anni ‘70, è consideratouno dei maggiori innovatori dellinguaggio televisivo a cavallo tra gli anni‘80 e ‘90. Direttore artistico di Canale 5,quindi direttore della società GrandiEventi, responsabile dellacomunicazione e della ricerca e sviluppodel Gruppo Fininvest, nel corso deglianni ‘90 ha deciso di tornare all’originalepassione per l’arte e la direzione artisticadi spettacoli teatrali. Dal 2009 è direttoreartistico di Florens, Settimana dei beniculturali e ambientali. Docente pressol’Università Iulm di Milano

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mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 4

Valutazione delle politiche pubbliche e delle performance delle amministrazioni pubblicheIl Servizio Nazionale di Valutazionedell’Invalsi: un’infrastruttura immaterialeper il miglioramento del sistema scolastico italiano

A partire dall’inizio degli anni 2000, con una prima fase di avviosperimentale, anche l’Italia, attraverso l’Istituto nazionale perla valutazione del sistema educativo di istruzione e di forma-zione (Invalsi), si è dotata di un Servizio nazionale di valuta-zione. Negli ultimi decenni la quasi totalità dei paesi avanzati haintrodotto rilevazioni standardizzate sugli apprendimenti dibase nella scuola primaria e secondaria. Molteplici sono gli ele-menti che differenziano i diversi sistemi, tuttavia, tutti si basanosulla regolarità delle rilevazioni e sulla stabilità degli ambiti di in-dagine. Questo impianto condiviso da molti paesi Ocse per-mette di garantire a ciascun sistema educativo un’infrastrutturaimmateriale capace di fornire informazioni attendibili e compa-rabili sugli apprendimenti scolastici di base prodotti dallascuola primaria e secondaria.

Roberto Ricci

Dottore di ricerca in statistica, è ilresponsabile del Servizio nazionale divalutazione presso l’Invalsi. Si occupa dicostruzione di prove standardizzate e ditecniche di analisi dei dati relativi allamisurazione degli apprendimenti

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giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 1

La realtà dei giovaniAnalizzare la realtà dei giovani: una riflessione su dati e metodi

Le trasformazioni avvenute negli ultimi decenni hanno creatonuove opportunità e nuovi rischi. Specialmente nei paesi, comel’Italia, caratterizzati da un welfare pubblico debole e da istitu-zioni meno in grado di contenerne gli effetti negativi, le nuovegenerazioni si sono trovate con maggiori difficoltà nel diven-tare economicamente indipendenti e a sviluppare le loro car-riere professionali. Una situazione che contribuisce a generareun senso di instabilità e di incertezza, con conseguente pro-pensione a posticipare scelte vincolanti e responsabilizzanti.Per studiare come e in quale misura questo sta accadendo,sono necessari dati che consentano di analizzare l’impatto divari tipi di fattori, micro e macro, sul processo decisionale. Inparticolare è cruciale esplicitare il ruolo dinamico di valori e at-teggiamenti, e la corrispondenza tra intenzioni e comporta-menti. Un’attenzione specifica va poi rivolta alle risorse dellafamiglia di origine e alle differenze di genere e territoriali.

Alessandro Rosina

Professore associato di Demografia(Università Cattolica, Milano). Membrodel Consiglio Direttivo della SocietàItaliana di Statistica. Già ricercatore Istat(2000-2001). È tra i fondatori diNeodemos. Scrive per La Repubblica(ed. Milano)

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giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 2

Qualità della statistica pubblicaRanking e rating internazionali: scienza o voodoo?

Una nuova classe di statistiche fa parlare di se, sia nel mondoaccademico che sui media: indicatori composite o ratings ven-gono correntemente usati per giudicare la bontà di un paese,dalla sua amministrazione alla sua competitività, dalla sosteni-bilità delle sue finanze alle sua cura per l’ ambiente. Mostreremo come spesso queste misure – costruite aggre-gando linearmente variabili sottostanti - soffrono di una note-vole inconsistenza: i pesi assegnati alle variabili dai proponentidei vari ratings non sono necessariamente coerenti con l’im-portanza effettiva delle variabili nel rating. Questo getta un’om-bra di dubbio sulla qualità di queste pur popolari misure.

Andrea Saltelli

Ha lavorato in chimica, fisica, scienzeambientali e statistica applicata. Lamaggior parte dei suoi lavori sono nelcampo dell’analisi di sensitività. Haanche lavorato sugli indicatori compositi.Attualmente dirige l’unità di econometriae statistica applicata al Centro comunedi ricerca di Ispra. L’unità supporta conmetodi analitici ed analisi quantitative iservizi della Commissione europea

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mercoledì 15 ore 14.00UN SISTEMA CHE INNOVA E SI RINNOVA

Il Sistema informativo sulle professioni

Il Sistema informativo sulle professioni è stato sviluppato lungola collaborazione istituzionale Isfol-Istat in materia di profes-sioni e rappresenta una forma innovativa di condivisione di in-formazioni, non esclusivamente statistiche, prodotte edetenute da soggetti diversi intorno al tema comune delle pro-fessioni. Tale condivisione è fondata su una logica di servizio rispetto aicompiti specifici dei soggetti che vi partecipano e al raggiun-gimento delle finalità del sistema stesso.Il Sistema, quindi, rende disponibili, in uno spettro di significatimolto ampio, informazioni pertinenti, prodotte nei modi e per lefinalità più varie, che continuano a risiedere presso chi le ge-nera e le connette, via web e con tecnologie proprie del web,lasciando inalterata la titolarità e la visibilità del soggetto che leha generate.Nel Sistema tali informazioni sono tenute insieme da unastessa semantica – quella delle professioni – e, a partire daquesta, possono essere sistematizzate e organizzate dai di-versi approcci del surfer che vi accede.

Cataldo Scarnera

Dirigente dell’ufficio Istat per la Puglia.Ha curato l’edizione 2001 dellaClassificazione delle professioni, ilvolume Nomenclatura e Classificazionedelle unità Professionali (2006) e ilcoordinamento scientifico dell’indaginecampionaria sulle unità professionali.Attualmente partecipa alla commissionescientifica per l’edizione 2011 dellaclassificazione delle professioni ecoordina il progetto “Sistema informativosulle professioni”

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giovedì 16 ore 11.30AGORÀ

La Statistica ufficiale incontra la… comunità degli sviluppatori di software per la statisticaDi quali innovazioni nel software per la statistica abbiamo bisogno e come si possono realizzare?

Nel 1985 si auspicava la creazione di software statistico ca-pace di guidare l’utente nella scelta delle metodologie e nel-l’interpretazione dei risultati riferiti alla problematica adisposizione. 25 anni dopo l’offerta di software statistico è no-tevole, sia per prodotti sia per funzionalità. Nel tempo è ancheaumentata la complessità dei problemi che necessitano, inprima istanza, di strumenti adatti alla memorizzazione dei datie, in seguito, di metodologie spesso molto specifiche. Oggi,per comprendere l’Informazione, sarebbe quindi necessariogiungere sia ad una condivisione delle modalità nella qualeessa è rappresentata, sia delle modalità operative per la suaanalisi. In un simile contesto il software è lo strumento opera-tivo; ciò che potrebbe, in realtà, risultare utile è un “ambiente”che illustri i passi necessari al processo analitico e conosci-tivo. In qualche modo, quindi, la realizzazione di quanto auspi-cato due anni prima dell’invio della prima mail.

Marco Scarnò

Statistico, coordina il gruppo Analisi datidel Caspur. Ha svolto attività didatticauniversitaria e scritto articoli scientifici.Membro di una Task Force dell’Unesco èlo sviluppatore del software OpenSource ADaMSoft

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giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 2

Qualità della statistica pubblica La qualità come sistema: l’esperienza Istat

La relazione illustra la politica per la qualità dell’Istat e le sueprincipali linee di attuazione e di sviluppo, mettendone in evi-denza i forti collegamenti con il quadro di riferimento europeo.Dopo quasi 20 anni di attività sistematica per la qualità, moltiaspetti sono diventati parte integrante della pratica quotidianae possono considerarsi consolidati, in particolare i sistemi dicontrollo integrati all’attività di produzione e la definizione distandard di misurazione e di documentazione. Altre iniziativesono invece di più recente introduzione e riguardano la valuta-zione della qualità al fine di conseguire il miglioramento dei pro-cessi e dei prodotti statistici. Tra queste, particolare attenzioneverrà dedicata all’attività di audit statistico-metodologico re-centemente avviata dall’Istat e alle sue potenzialità anche inprospettiva di una possibile estensione al sistema statistico na-zionale.

Marina Signore

Dirigente di ricerca, dirige il ServizioQualità statistica, coordinamento deiprogetti europei di ricerca e sviluppo, ecooperazione tecnica. È responsabile dipromuovere il miglioramento dellaqualità statistica dell’Istat e del Sistan.Ha inoltre contribuito alla definizione distandard e raccomandazioni per laqualità del Sistema statistico europeo

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Donato Speroni

Giornalista, insegna economia all’Ifg diUrbino. Responsabile stampa dell’Istatnegli anni ‘90, poi consulente dicomunicazione statistica per la BancaMondiale, nel 2010 ha scritto “I numeridella felicità” per Cooper. Blog:www.donatosperoni.it

La riflessione parte dall’esperienza del libro “I numeri della fe-licità – dal Pil alla misura del benessere” pubblicato da Cooperin giugno con prefazione di Enrico Giovannini. Nonostante l’ac-coglienza positiva, è stato difficile far recepire ai media il mes-saggio principale: che nel mondo è in corso un grande lavorodi ricerca, al termine del quale il Pil non verrà rottamato, ma in-tegrato da altre informazioni; che probabilmente non si devepuntare a un nuovo indice unico ma a un “cruscotto” di dati si-gnificativi. In un clima d’informazione spettacolarizzata, ogniaccenno al tema in Italia apre la guerra tra opposte fazioni: tragli ambientalisti del “Non se ne può più del Pil” e gli economi-sti del “Questi nuovi indici sono solo un trucco”. I media citanoesperienze curiose e irripetibili come la “felicità interna lorda”del Butan, ma c’è poca voglia di costruire davvero il consensosu una nuova batteria di indicatori e di promuovere la culturaeconomica necessaria per comprenderli.

I numeri della felicità: problemi di comunicazione quando si va “oltre il Pil”

mercoledì 15 ore 16.15STORYTELLING

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Michele Talia

Ordinario di urbanistica presso la Facoltàdi Architettura di Ascoli Piceno èmembro della Giunta dell’IstitutoNazionale di Urbanistica. Svolge attivitàdi ricerca nel campo della pianificazionestrategica e delle politiche per ilcontenimento del consumo di suolo, eha collaborato alla redazione di numerosistrumenti di pianificazione tra cui il pianostrutturale e il regolamento urbanisticodel Comune di Siena. Tra le suepubblicazioni più significative figuranoLa metropoli e il piano, Pianificazione delterritorio e Fondamenti di governo delterritorio (con Andrea Filpa)

Nel lungo percorso compiuto dall’urbanistica per accreditarsicome disciplina a rilevante contenuto scientifico, e a spiccatavocazione interdisciplinare, il ricorso alle basi censuarie è av-venuto in forme che hanno subito nel tempo modificazionidegne di nota. In particolare la maggiore o minore convergenzatra letture territoriali e informazioni statistiche descrive una pa-rabola che è interessante analizzare poiché segnala una signi-ficativa evoluzione del rapporto tra conoscenza e azione.In anni più recenti si è assistito alla tendenza a sostituire i datidi censimento Istat (che pur raccolti in modo rigoroso, avevanointervalli temporali di durata eccessiva per le esigenze dellapianificazione) con informazioni meno precise, ma più agevol-mente aggiornabili e gestibili con strumenti GIS. Rispetto ad un uso declinante delle fonti statistiche certificateda parte degli urbanisti il nuovo Censimento sembra tuttaviadestinato a produrre un’inversione di tendenza, laddove il ridi-segno delle basi territoriali operato in vista delle operazioni dirilevazione potrà contribuire a classificare le trasformazioni in-sediative ad elevata dispersione che sembrano indicare la “rot-tura” del paradigma urbano ad elevata agglomerazioneereditato dalla modernità.

I Censimenti del 2011 e oltre Innovazioni censuarie e governo del territorio – Census Evolution and Urban Governance

mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 1

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mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 3

Riforma del Sistema statistico nazionale

Dopo vent’anni il Sistan mostra crepe. Esse dipendono in parteda alcuni tratti del suo disegno originario, e soprattutto dai mu-tamenti nella domanda e nelle modalità per produrre e diffon-dere l’informazione statistica pubblica. Per la riforma del Sistanè utile mettere a fuoco le esigenze che si pongono in tre di-verse fasi. (i) Per la definizione della domanda e dei fabbisognistatistici, serve assicurare un’incisiva partecipazione degli uti-lizzatori (amministrazioni statali ed enti territoriali, ma ancheanalitycal users). (ii) Il governo dell’infrastruttura statistica devepoggiare su competenze tecnico-scientifiche, e mirare a unamaggiore utilizzazione dei dati amministrativi e alla costruzionedi sistemi informativi. (iii) Serve, infine, definire modi di rilascioe di accesso ai prodotti statistici improntati ad articolazione eflessibilità e a uno spirito liberale. In particolare, va decisa-mente migliorato l’accesso degli analisti ai microdati.

Ugo Trivellato

Professore di Statistica economica,Università di Padova, 1980-2010. Aree diricerca: valutazione d’impatto dipolitiche, mercato del lavoro. Organismidi statistiche ufficiali: CEIES (1995-2005);CoGIS, membro (1997-2002) ePresidente (1999-2002)

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mercoledì 15 ore 14.00SESSIONE PARALLELA, SALA 3

Riforma del Sistema statistico nazionaleLa riforma del Sistan: un nuovo punto di vista?

A vent’anni dall’istituzione, il Sistema statistico nazionale ri-sulta in gran parte inattuato; molte sono le criticità alle qualioccorre finalmente dare soluzione. Il d.lgs. 267/2000 – il Tuel –ha confermato per le province la funzione statistica stabilita dald.lgs. 322/1989 e molti sono gli ambiti di competenza per iquali l’informazione statistica è necessaria, soprattutto in rela-zione ai cambiamenti istituzionali degli ultimi anni. Cionono-stante, il Sistema nelle Province si presenta particolarmentedifferenziato in quanto a costituzione degli Uffici, a dotazionedi risorse umane, finanziarie e strumentali, a qualità della pro-duzione, a indipendenza e autonomia della funzione. Il Cuspi,come organismo rappresentativo degli Uffici di statistica delleProvince, intende dare un significativo contributo al dibattitopartendo da un punto di vista non propriamente nuovo, rispol-verando Melchiorre Gioia e il suo “Filosofia della statistica” del1826.

Cinzia Viale

Dal 1995 funzionario responsabile delServizio statistica della provincia diRovigo e dal 2001 responsabile delServizio protezione dati personali;coordinatrice dal 2006 dell’Ufficioassociato di statistica tra la provincia diRovigo e alcuni comuni polesani.Attualmente presidente delCoordinamento nazionale degli uffici distatistica delle province italiane – Cuspi– organo tecnico dell’Unione delleProvince italiane, in precedenza membrodel Comitato di presidenza

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mercoledì 15 ore 9.30AGORÀ

La Statistica ufficiale incontra… il mondo del volontariatoLe parole sui volontari

L’immagine pubblica del mondo dei volontari è costruita ancheattraverso le notizie pubblicate giorno per giorno sui principaliorgani di informazione. A partire dal ricco materiale messo adisposizione dalla rassegna stampa quotidiana del Coordina-mento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, èstata condotta un’analisi statistico testuale sulle notizie pub-blicate su temi relativi a volontariato, terzo settore, fondazionie 5 per mille fra il 1° giugno 2009 e il 30 novembre 2010. Sonostati individuati gli argomenti che hanno trovato spazio e visi-bilità sulla stampa, e definite le rappresentazioni utilizzate percaratterizzare, più o meno sinteticamente, un mondo che ap-pare eterogeneo e fa riferimento a pluralità di simboli, non sem-pre univoci e talvolta addirittura contrapposti. L’intento è capirein che misura l’immagine pubblica del mondo dei volontari chene risulta è (o meno) nitida, strutturata, distinta.

Nereo Zamaro

Dirigente di ricerca, presso il Servizio peril coordinamento e lo sviluppo del Sistansegue le attività connesse con laformazione del Programma statisticonazionale, l’istituzione del Comitatonazionale degli utilizzatori (Cnuis),l’applicazione del Codice italiano dellestatistiche ufficiali nell’ambito delsistema statistico nazionale

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Nereo Zamaro

Dirigente di ricerca, presso il Servizio peril coordinamento e lo sviluppo del Sistansegue le attività connesse con laformazione del Programma statisticonazionale, l’istituzione del Comitatonazionale degli utilizzatori (Cnuis),l’applicazione del Codice italiano dellestatistiche ufficiali nell’ambito delsistema statistico nazionale

Il contributo cerca di valutare la coerenza e l’aderenza dellestatistiche prodotte nell’ambito del Sistan ai requisiti del Co-dice italiano delle statistiche ufficiali. Tali requisiti sono orga-nizzati in 15 principi distribuiti in 3 campi distinti cheinfluenzano la qualità delle statistiche regolarmente prodotte,dagli ostacoli legati al contesto istituzionale ai processi e pro-dotti statistici.I dati presentati provengono da una rilevazione esplorativa ditipo CAWI condotta nel periodo dal 25 ottobre al 15 novembrecui hanno partecipato 206 uffici di statistica su 288, operanti al-l’interno di istituzioni pubbliche nazionali (ministeri, enti pub-blici non economici, ed enti di ricerca) e locali (camere dicommercio, regioni, province e comuni maggiori). I risultati mo-strano una certa variabilità sia all’interno delle singole dimen-sioni che tra di esse, e delineano un profilo attendibile per gliuffici rispondenti della situazione operativa vigente, mettendoin luce sia aspetti specifici, sia le forme emergenti di associa-zione fra le modalità delle variabili studiate.

Qualità della statistica pubblicaIndagine sull’applicazione del Codiceitaliano delle statistiche ufficiali e prossime applicazioni

giovedì 16 ore 11.30SESSIONE PARALLELA, SALA 2

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Alberto Zuliani

Professore di statistica nell’Università diRoma “La sapienza”. È stato presidentedell’Istituto nazionale di statistica

Ciascuno di noi, vivendo, lascia tracce che sono registrate ediventano statistiche; quanto più intensamente si vive tanto piùfrequentemente si è presenti nelle tabelle della statistica uffi-ciale. Si realizza, così, il passaggio dal personale al collettivo,dal caso al contesto, dalla cronaca alla storia.Non siamo soltanto oggetto delle statistiche. Ragioniamo eoperiamo statisticamente. Fin da piccoli impariamo a classifi-care, a scegliere in base alle esperienze passate e all’informa-zione che via via accumuliamo. Però, di fronte all’indice delcosto della vita e all’andamento del prodotto interno lordospesso arretriamo e ci rifiutiamo di capire. Sono questi alcuni dei motivi che mi hanno spinto a scrivereStatistiche come e perché, con l’intenzione di suscitare cono-scenza curiosa e fornire strumenti per destreggiarsi fra le sta-tistiche, per essere compiutamente cittadini.

Raccontare la statistica attraverso un libro Statistiche come e perché

giovedì 16 ore 10.00STORYTELLING

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Filomena Maggino

Docente di Statistica Sociale eresponsabile del laboratorio STARSEpresso l’Università di Firenze. La suaattività di ricerca ha riguardato i seguentiambiti: produzione (con particolareriferimento a dati soggettivi), analisi(modelli multivariati, modelli di scaling,costruzione di indicatori compositi),presentazione e comunicazione(valutazione della loro qualità) dei datistatistici.VP della International Society for Quality-of-Life Studies. Componente del GPRNdell’OECD su Measuring the Progress ofSocieties. Fondatore e presidente dellaAssociazione Italiana per gli Studi sullaQualità della Vita

La valutazione della qualità della statistica pone grande atten-zione a molti aspetti che si riferiscono principalmente alla rac-colta, alla produzione, all’analisi, ecc., valutati in termini dicorrettezza metodologica, integrità, utilizzabilità, accessibilità.Allo stesso tempo, minore attenzione viene dedicata al modoin cui la statistica viene presentata e comunicata. Non è pos-sibile presentare e comunicare la statistica attraverso strumentiimprovvisati e metodi approssimativi; è necessario disporre didiverse conoscenze e competenze tra loro combinate. Quiverrà presentato il nostro lavoro, finalizzato a1. distinguere gli aspetti fondamentali della comunicazione

statistica2. identificare le principali componenti di qualunque presen-

tazione statistica3. introdurre e proporre un modello concettuale per la valuta-

zione di una presentazione comunicativa soddisfacente4. presentare una applicazione della procedura definita.Attribuire grande importanza agli aspetti comunicativi non si-gnifica esasperare l’importanza della comunicazione nel con-testo della produzione statistica, ma piuttosto enfatizzare larilevanza del come trasformare l’informazione statistica in co-noscenza.

Presentare e comunicare le statistiche Presentare e comunicare la statistica.Principi, componenti e valutazione

mercoledì 15 ore 14.00SCENARI

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Gianna Barbieri

Dirigente del Ministero della PubblicaIstruzione, cura le rilevazioni dei dati nel settore istruzione effettuate dal Ministero presso tutte le scuole.Partecipa a progetti con Enti e Istituti di ricerca che svolgono studi in campoeducativo in collaborazione con il Ministero

Il sistema di istruzione sta attraversando una fase di profondatrasformazione, densa di sfide. Gli obiettivi da raggiungere ri-chiedono misure adeguate di intervento. Tra le misure a sup-porto dell’azione amministrativa può essere compresa larealizzazione dell’Anagrafe Nazionale degli Alunni. Prevista daldecreto legislativo n. 76/2005 sul diritto-dovere, l’anagrafedegli studenti ha avuto l’approvazione definitiva mediante unapposito decreto ministeriale (n. 74 del 5 agosto 2010). Si trattadi uno strumento di notevole importanza e di grande poten-zialità che potrà consentire la conoscenza della popolazionescolastica in tempo reale per quanto attiene alla frequenza sco-lastica, all’andamento del percorso scolastico, alla mobilità,agli esiti, alla dispersione ecc.Con un accordo tra il Ministero dell’Istruzione, le Regioni e ilMinistero del lavoro, in sede di Conferenza unificata, viene as-sicurata l'integrazione delle anagrafi regionali nel Sistema na-zionale delle anagrafi degli studenti e definito l'insieme delleinformazioni che permettano la tracciabilità dei percorsi scola-stici e formativi dei singoli studenti.

Come rendere la statistica importante per un amministratore pubblico L’anagrafe nazionale degli studenti. Qualità e prospettive della banca dati del Ministero dell'istruzione, dell’universitàe della ricerca

giovedì 16 ore 14.00STORYTELLING

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� Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) � Unione Statistica dei Comuni Italiani (USCI)� Centro Interregionale per i Sistemi informatici,

geografici e statistici (CISIS)� Comune di Milazzo – Ufficio di statistica� ISFOL� Ministero Infrastrutture e Trasporti � Ministero dell’Interno� TERNA Spa� Unioncamere� Unione delle Province d’Italia (UPI)

Espositori