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Corso di COSTRUZIONI IN ZONE SISMICHE
Prof. Ing. ENZO D’AMORE
PROGETTO DI UNA STRUTTURA IN C.A. IN ZONA AD ALTA SISMICITA’
PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTISMISMICA DI UN EDIFICIO
IN C.A. A SEI ELEVAZIONI FUORI TERRA
GRUPPO
Diego BRUCIAFREDDO
Francesco CAMINITI
Università degli Studi “Mediterranea”
Di Reggio Calabria
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
Corso di Laurea Specialistica in
Ingegneria Civile – Progettazione Strutturale
ANNO ACCADEMICO 2008-2009
Pagina 1/3 - Curriculum vitae di Cognome/i Nome/i
Per maggiori informazioni su Europass: http://europass.cedefop.europa.eu © Unione europea, 2002-2010 24082010
Curriculum Vitae Europass
Informazioni personali
Nome(i) / Cognome(i) Diego Bruciafreddo
Indirizzo(i) Via Bernardino Verro n.8, 20141 Milano
Telefono(i) +39 320 466 7566
E-mail [email protected]
Cittadinanza Italiana
Data di nascita 11/12/1984
Sesso Maschio
Occupazione desiderata/Settore
professionale
Ingegnere Strutturista
Esperienza professionale
Date 14/05/2012 a oggi
Lavoro o posizione ricoperti Ingegnere Strutturista
Principali attività e responsabilità Attività di consulenza relativa alla progettazione esecutiva di Torre Isozaki -edificio nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’ex area fiera del comune di Milano di 57 piani - 220 m in c.a. con pareti accoppiate a nucleo per le azioni orizzontali , solai a piastra e colonne composite per i carichi verticali e dispositivi fluido viscosi per il controllo delle vibrazioni.
Nome e indirizzo del datore di lavoro Studio Iorio srl, Passaggio S.Bartolomeo n.7 24121 Bergamo
Tipo di attività o settore Ingegneria Strutturale
Date Dicembre 2009 a oggi
Lavoro o posizione ricoperti Ingegnere Strutturista
Principali attività e responsabilità Progettazione strutturale di strutture temporanee prefabbricate di grande luce per il ricovero di imbarcazioni. Principali tipologie strutturali trattate: -Tendostrutture in carpenteria metallica di acciaio e alluminio; -Tensostrutture; -Strutture pneumatiche;
Nome e indirizzo del datore di lavoro Yachtgarage Srl, Via delle Puglie 8 Benevento
Tipo di attività o settore Ingegneria Strutturale
Date 12/09/2011 a 09/05/2012
Lavoro o posizione ricoperti Ingegnere Strutturista
Principali attività e responsabilità Tirocinio formativo nell’ambito del master in “Progettazione Antisismica” della scuola Master F.lli Pesenti del Politecnico di Milano.Principali attività svolte: -Progettazione Strutturale “Torre Panoramica a Maranello per la Galleria Ferrari” progetto Architettonico Studio Lissoni– Torre Panoramica di 30 metri in c.a. con due piani interrati e uno sbalzo in testa di 12 m. Analisi in campo dinamico per il controllo delle vibrazioni. -Progettazione Strutturale “Auditorium il Castello a L’Aquila” - Struttura con isolamento sismico alla base, progettata da Renzo Piano, in legno strutturale composta da pannelli di xlam su una doppia orditura di travi in lamellare. -Modello strutturale agli elementi finiti per lo studio del comportamento statico e dinamico di Torre Isozaki.
Nome e indirizzo del datore di lavoro Studio Iorio srl, Passaggio S.Bartolomeo n.7 24121 Bergamo
Pagina 2/3 - Curriculum vitae di Cognome/i Nome/i
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Tipo di attività o settore Ingegneria Strutturale
Date 01/09/2010 – 30/09/2010
Lavoro o posizione ricoperti Progettista Strutturale
Principali attività e responsabilità Progetto Strutturale di un edificio a sei elevazioni fuori terra più piano interrato, irregolare in pianta e in elevazione, di un edificio in c.a. in zona ad alta sismicità (ag/g 0.38) in classe di duttilità B. Il comportamento sismico è stato ottimizzato mediante l’adozione di una scala alla “Giliberti”.
Nome e indirizzo del datore di lavoro Studio Tecnico Arch. Antonino Leonello
Tipo di attività o settore Ingegneria Strutturale
Date 10/03/2007 al 10/06/2007
Lavoro o posizione ricoperti Tirocinio Formativo
Principali attività e responsabilità Attività sperimentale di modellazione e calcolo della risposta sismica locale.
Nome e indirizzo del datore di lavoro MECMAT – Dipartimento di Meccanica e Materiali dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria
Tipo di attività o settore Ingegneria Strutturale
Istruzione e formazione
Date Febbraio 2011 – Maggio 2012
Titolo della qualifica rilasciata Master di II livello in “Progettazione antisismica delle strutture per costruzioni Sostenibili”
Principali tematiche/competenze professionali acquisite
Tecniche di progettazione per la mitigazione del rischio sismico sia su strutture nuove che esistenti. Competenze specialistiche nell’ambito della modellazione del comportamento dinamico delle strutture.
Titolo della tesi e argomenti “The new observation tower for the Galleria Ferrari Area in Maranello: structural earthquake and comfort design” Progettazione strutturale della nuova torre panoramica a Maranello per la Galleria Ferrari. Sono state effettuate analisi dinamiche non lineari incrementali con modellazione a fibre (IDA) per la valutazione del comportamento sismico e analisi dinamiche lineari per la valutazione del livello di confort a seguito delle vibrazioni di natura antropica sullo sbalzo di 12 m.
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e formazione
Politecnico di Milano – Scuola Master F.lli Pesenti
Date Novembre 2007 – Dicembre 2010
Titolo della qualifica rilasciata Laurea Specialistica in Ingegneria Civile Progettazione strutturale
Principali tematiche/competenze professionali acquisite
Progettazione di strutture e opere geotecniche; Comportamento dinamico delle strutture sotto l’azione del sisma e del vento; Valutazione e mitigazione del potenziale di collasso progressivo negli edifici;
Titolo della tesi e argomenti “Valutazione della vulnerabilità sismica di edifici esistenti in c.a. mediante analisi non lineari” La tesi tratta la valutazione del grado di vulnerabilità di un edificio esistente irregolare in pianta mediante l’utilizzo di analisi dinamica non lineare con modelli a plasticità diffusa.
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e formazione
Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria
Livello nella classificazione nazionale o internazionale
110 e lode con menzione di merito
Date Ottobre 2004 – Novembre 2007
Titolo della qualifica rilasciata Laurea Ingegneria Civile
Principali tematiche/competenze professionali acquisite
Competenze base di Analisi Matematica, Fisica,Scienza e Tecnica delle Costruzioni e Geotecnica
Titolo della tesi e argomenti “Risposta Sismica Locale” Valutazione della variazione dell’input sismico in relazione alle condizioni locali del sito.
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e formazione
Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria
Livello nella classificazione nazionale o internazionale
110 e lode con menzione di merito
Autovalutazione Comprensione Parlato Scritto
Pagina 3/3 - Curriculum vitae di Cognome/i Nome/i
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Livello europeo (*) Ascolto Lettura Interazione orale Produzione orale
Inglese B2 Livello intermedio C1 Livello Avanzato B2 Livello intermedio B2 Livello intermedio C1 Livello avanzato
Francese A2
Livello Elementare
B1 Livello Intermedio A2 Livello
Elementare A2
Livello elementare
A2 Livello elementare
(*) Quadro comune europeo di riferimento per le lingue
Capacità e competenze sociali - Sono particolarmente predisposto a lavorare in team cercando sempre di comprendere e di risolvere i problemi al meglio al fine di ottenere i risultati previsti. - Sono dotato di un forte senso di volontà e di capacità di problem solving anche nelle situazioni più dinamiche. -Sono dotato di un ottimo spirito di adattamento anche nelle situazioni più complesse e sono pienamente disponibile a trasferte in tutto il mondo. -Buona capacità di comunicazione e motivazione ottenuta grazie a un’ampia esperienza di impartizione di lezioni private a un buon numero di studenti universitari ( ad oggi circa 60 )
Capacità e competenze organizzative
Gestione di progetti e gruppi di lavoro
Capacità e competenze tecniche Ingegnere strutturista con capacità progettazione di strutture non tradizionali e complesse.
Capacità e competenze informatiche
Si elencano le principali competenze specialistiche in aggiunta alle competenze base di utilizzo del computer: Ottima conoscenza Excel+VBA Ottima Conoscenza programma per Modellazione FEM STRAUS7 Ottima Conoscenza Programma per Modellazione Fem MIDAS GEN Ottima Conoscenza Programma Per Modellazione FEM SAP200 Capacità di utilizzo e apprendimento in tempi rapidi di tutti i programmi di modellazione FEM Ottima conoscenza dei linguaggi di programmazione VBA, C++ Ottima conoscenza del programma di Calcolo MATLAB Ottima conoscenza del pacchetto OFFICE Ottima conoscenza di AUTOCAD
Altre capacità e competenze Runner amatoriale con partecipazione a eventi , nuoto;
Patente A, B
Ulteriori informazioni Referenze e Curriculum Vitae dettagliato su richiesta
Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali". (facoltativo, v. istruzioni)
Firma
FASCICOLO 1 – PROGETTAZIONE DI UNA STRUTTURA INTELAIATA IN C.A.
CORSO DI COSTRUZIONI IN ZONE SISMICHE – ANNO ACCADEMICO 2008/2009 Prof. Ing. Enzo D’AMORE Studenti: Diego BRUCIAFREDDO – Francesco CAMINITI
F1.1
FASCICOLO 1
Progettazione di una struttura intelaiata in
cemento armato
1.1. Descrizione della struttura
L’edificio che si prende in esame è destinato ad uso uffici aperti al
pubblico. In pianta ha una forma rettangolare simmetrica rispetto a due assi
ortogonali (36.00m x 15.80m). In elevazione si sviluppa per sei piani fuori
terra, senza arretramenti per un’altezza complessiva di 22.00 m dallo
spiccato delle fondazioni fino all’estradosso dell’ultimo solaio. L’altezza di
interpiano è di 3.60 m, eccetto il primo livello che presenta un’altezza di
4.00 m. La struttura è ubicata in una zona ad alta intensità sismica (zona 1)
su un sottofondo formato da depositi compatti di ghiaia, sabbia e argilla
sovraconsolidata con spessori superiori ad alcune decine di metri,
caratterizzato da un graduale aumento delle caratteristiche meccaniche con
la profondità.
Nell’affrontare la progettazione dell’edificio si adopereranno scelte atte
a privilegiare il comportamento dissipativo della struttura sottoposta ad
azioni cicliche seguendo le indicazione normative relative agli edifici in
classe di duttilità “A”.
Figura 1. 1 Vista tridimensionale della struttura intelaiata
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CORSO DI COSTRUZIONI IN ZONE SISMICHE – ANNO ACCADEMICO 2008/2009 Prof. Ing. Enzo D’AMORE Studenti: Diego BRUCIAFREDDO – Francesco CAMINITI
F1.2
Nelle figure seguenti sono riportati la pianta dell’edificio (Fig.1.2) ed i
relativi prospetti laterali (Fig. 1.3,Fig. 1.4).
Figura 1. 2: Pianta dell'edificio
Figura 1. 3: Prospetto telaio lato corto
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CORSO DI COSTRUZIONI IN ZONE SISMICHE – ANNO ACCADEMICO 2008/2009 Prof. Ing. Enzo D’AMORE Studenti: Diego BRUCIAFREDDO – Francesco CAMINITI
F1.3
Figura 1. 4: Prospetto telaio lato lungo
1.2. Normativa di riferimento
La struttura in oggetto verrà progettata in maniera tale da soddisfare i
requisiti presenti in:
- D.M. 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni
- Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 - Istruzioni per l’applicazione delle
“Nuove norme tecniche
per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008
1.3. Caratteristiche dei materiali
I materiali vengono scelti soddisfacenti i requisiti contenuti al §7.4.2
delle NTC08 (§7.4.2 “Caratteristiche dei materiali per le costruzioni in c.a.
in zona sismica”):
-Calcestruzzo C25/30
-Acciaio B450C
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F1.4
Le caratteristiche dei materiali con riferimento alle NTC08 (§11
“Caratteristiche dei materiali per uso strutturale”) sono:
- Calcestruzzo §11.2
Le caratteristiche del calcestruzzo sono
Calcestruzzo C25/30
Resistenza caratteristica a compressione cubica Rck =30.00 N/mm2
Resistenza caratteristica a compressione cilindrica fck =25.00 N/mm2
Resistenza caratteristica a compressione cilindrica media fcm=fck+8 =33.00 N/mm2
Resistenza caratteristica a trazione fctm=0.3(fck)2/3 =2.56 N/mm2
Resistenza caratteristica a trazione frattile 5% 0.7 fctm =1.80 N/mm2
Resistenza caratteristica a trazione frattile 95% 1.3 fctm =3.33 N/mm2
Valore medio di resistenza a trazione per flessione fcfm=1.2 fctm =3.08 N/mm2
Modulo elastico istantaneo Ecm=22000
(fcm/10)0.3 =31447 N/mm2
Coefficiente di Poisson (calcestruzzo non fessurato) ν < 0.2
Coefficiente di dilatazione termica α =10E-5 °C-1
Da cui si ottengono i valori di calcolo (§ 4.1.2.1 “Resistenze di calcolo dei
materiali”)
Calcestruzzo C28/35
Resistenza di calcolo a compressione fcd=αccfck/γc =14.17 N/mm2
Resistenza di calcolo per elementi gettati in opera
con spessore minore di 50 mm 0.8 fcd =11.33 N/mm2
Resistenza di calcolo a trazione fctd=ftck/γc =1.20 N/mm2
Come legame costitutivo per il calcestruzzo nella verifica allo SLU (§
4.1.2.1.2.2) si adotta il legame con stress block rettangolare indicato in
figura (calcestruzzo non reagente a trazione):
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F1.5
Figura 1. 5: Legame Costitutivo per il cls allo SLU
Con εc4=0.7 ‰ ed εcu=3.5 ‰.
- Acciaio da cemento armato §11.2
Le caratteristiche dell’acciaio da cemento armato sono:
Acciaio B450 C
Resistenza nominale di snervamento §11.3.2.1 fynom =450 N/mm2
Resistenza nominale di rottura §11.3.2.1 ftnom =540 N/mm2
Modulo di Young Es =200000 N/mm2
Da questi si ottengono i valori di calcolo considerando le resistenze
caratteristiche pari a quelle nominali:
Acciaio B450 C
Resistenza di calcolo riferita alla tensione di
snervamento fyd =391.40 N/mm2
Deformazione a snervamento di progetto εsyd =1.96 ‰
1.4. Predimensionamento della struttura
Il dimensionamento viene effettuato sulla base di considerazioni
generali sul comportamento della struttura ed a calcoli semplificati. Le
scelte verranno fatte coerentemente alla classe di duttilità “A” .
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F1.6
1.4.1 Solaio
Il §4.1.9.1 detta i requisiti di carattere prestazionale per i solai,
indicazioni più dettagliate sono presenti nella circolare esplicativa. In
particolare di seguito si riportano i limiti dimensionali presenti nella
circolare punto C4.1.9.1.2:
- La larghezza delle nervature non deve essere minore di 1/8
dell’interasse e comunque non inferiore a 80 mm. Nel caso di
produzione di serie in stabilimento di pannelli solaio completi, il
limite può scendere a 50 mm;
- l’interasse delle nervature deve essere non maggiore di 15 volte lo
spessore della soletta;
- la dimensione massima del blocco di laterizio non deve essere
maggiore di 520 mm
Inoltre nel punto 7.2.6 viene definito il requisito per considerare gli
orizzontamenti infinitamente rigidi nel loro piano ovvero lo spessore deve
essere minimo di 40 mm se latero-cemento o 50 mm se in struttura mista.
Per contenere le deformazioni in esercizio dei solai si ritiene che
l’altezza complessiva del solaio debba essere non minore di 1/30 della
massima luce. Il solaio, a portata unidirezionale, viene realizzato con dei
travetti in c.a.p. bitrave posti ad interasse di 62cm realizzati in stabilimento.
Ordendo nel verso del lato corto dell’edificio, risulta la luce massima pari a
6.60 m, da cui risulta un altezza del solaio minima di 22 cm. Si adotta un
altezza complessiva di Hsolaio=25 cm con 5 cm di soletta.
1.4.2 Predimensionamento pilastri
La scelta della dimensione dei pilastri viene effettuata considerando
che essi, specialmente al primo ordine, devono essere dotati di una adeguata
duttilità flessionale. Dall’analisi del dominio di rottura M-N di una generica
sezione, si evince che il picco di momento flettente si attinge in
corrispondenza dello snervamento della prima armatura tesa, ciò
comporterebbe duttilità pari a uno ovvero la curvatura di rottura
corrisponderebbe con la curvatura al limite elastico. Come si può notare
nella figura 1.6 in cui è rappresentato il dominio per una sezione con
armatura simmetrica.
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F1.7
Figura 1.6: Dominio di rottura M-N a pressoflessione semplice
Allo scopo di conferire un comportamento duttile (ovvero mettere in
condizione le armature di poter sviluppare le loro deformazioni plastiche) è
necessario far lavorare la sezione con dei valori di sforzo normale inferiori a
quelli per cui si ha rottura in corrispondenza del primo snervamento
dell’armatura. In linea con queste considerazioni, le NTC08 al § 7.4.4.2.2.1
indicano che per le strutture in classe di duttilità “A” la sollecitazione di
compressione non ecceda il 55% della resistenza massima a compressione
della sola sezione in cls. In base a considerazioni riportate nell’allegato 1 si
ritiene, in fase di predimensionamento, di adottare un limite del 50%. Per
cui il calcolo dell’ area della sezione viene fatto mediante la seguente
formula:
ν = ���� � < 0.5 [1]
essendo ν lo sforzo normale adimensionalizzato rispetto all’area
della sezione.
Inoltre si tiene conto che nel §7.4.6.1.2 la dimensione minima
trasversale è fissata in 250 mm.
In questa fase si conoscono con sufficiente approssimazione lo
sforzo normale agente sui pilastri dovuti ai carichi verticali, ricavabili da
valori caratteristici e dall’area di influenza di ciascun piastro, mentre restano
incogniti gli incrementi di sforzo normale dovuto all’effetto dell’azione
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F1.8
sismica in quanto essi dipendono dalla geometria delle sezioni stesse. Si è
proceduto calcolando in un primo momento la sezione necessaria per
sostenere i soli carichi verticali imponendo uno sforzo normale
adimensionalizzato pari a 0.4, e successivamente con un analisi
semplificata si è stimato se l’incremento di sforzo normale rispettasse la
disequazione [1].
Per lo stato limite ultima le sollecitazioni sugli elementi strutturali
sono prodotte da una combinazioni dovuta ai seguenti carichi:
- peso proprio con coefficiente parziale pari a 1
- carico variabile con coefficiente pari a 0.3
- azione sismica con coefficiente pari a 1
-calcolo degli sforzi normali dovuti al peso proprio e all’azione variabile in
condizioni sismiche
Per il peso trasmesso dai solai si è adoperato il valore di 6 KN/m2 per i
carichi permanenti , 4KN/m2 per i carichi variabili, eccetto che per il solaio
di copertura per il quale si considerano 0.5 KN/m2 . Il sovraccarico da neve
circa 0.48 KN/m2. Per il peso proprio delle travi e dei pilastri dei livelli
superiori si è considerato un peso per unità di lunghezza di 6 KN/m.
La ripartizione di questi carichi si è effettuata risolvendo lo schema
di trave continua su più appoggi sia per quanto riguarda i solai (appoggiati
alle travi) che per quanto riguarda le travi portanti (appoggiate ai pilastri). Si
sono così ottenute le aree di influenza dei vari pilastri al livello inferiore
considerando i punti di nullo del diagramma del taglio degli schemi sopra
descritti. La figura successiva riporta schematicamente le aree di influenza
per ogni pilastro per i carichi verticali.
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F1.9
28
4.2
1
81
4.7
4
70
1.0
5
70
1.0
5
81
4.7
42
84
.21
81
4.7
4
70
1.0
5
70
1.0
5
81
4.7
42
84
.21
81
4.7
4
70
1.0
5
70
1.0
5
81
4.7
4
284
.21
814
.74
701
.05
701
.05
814
.74
274.97
515.03
515.03
274.97
515.03
515.03
70
1.0
5
1 2 3 4 5 6
A
B
C
D
7.81 m² 22.40 m² 19.27 m² 19.27 m²
41.96 m²
36.00 m²
19.27 m²
41.96 m²
14.63 m²
22.40 m²
7.81 m²22.40 m²
14.63 m²
36.00 m²36.00 m² 41.96 m²
36.00 m²
22.40 m²
14.63 m²41.96 m²
14.63 m²
7.81 m² 19.27 m²
7.81 m²
Figura 1. 6:Area di influenza dei pilastri
La seguente tabella riporta i carichi agenti ai piedi dei pilastri del
livello zero, ovvero quelli con sforzo normale agente più elevato e un
conseguente dimensionamento ottenuto con il criterio precedentemente
esposto e ponendo ν=0.4 . Il valore dello sforzo normale del generico si
ottiene considerando anche i coefficienti parziali del metodo agli stati limite
nella combinazione da SLU con carico da neve per la combinazione
sismica. In riferimento al generico pilastro si deve tenere in conto:
Peso proprio
1. Carico permanente solaio moltiplicato per l’area di influenza e per 5
livelli;
2. Peso proprio delle travi, ottenuto come peso per unità di lunghezza
moltiplicato per il tratto di influenza e per 5 livelli;
3. Peso proprio della pilastrata in esame;
Carichi accidentali
4. Carico variabile da destinazione d’uso *4 livelli
5. Carico da manutenzione per un livello
6. Carico da neve per un livello
Tali carichi vanno moltiplicati per un coefficiente parziale pari a 0.3.
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F1.10
Pilastro Nsd
[KN]
Ac=Nsd/(fcd ν)=2.5 Nsd/fcd
[cm2]
A1 D1 A6 D6 663.6 1176
A2 D2 A5 D5 1471.6 2607
A3 D3 A4 D4 1298.8 2301
C1 B1 C6 D6 1038.5 1840
C2 B2 C5 B5 2385.3 4226
C3 B3 C4 B4 2092.9 3708
A seguito di questi valori si sono dati dei valori compatibili ad
ogni sezione ed è stata effettuata in via semplificata un analisi lineare
seguendo il punto 7.3.3.2 della norma ottenendo degli incrementi di
azioni sollecitante sui singoli pilastri dovute alle forze laterali
rappresentative del sisma. Si è poi controllati che al valore totale di N
agente e la rispettiva sezione non violino la [1] con ν=0.5.
Pilastro
Sezione
[cm]
Area
[cm2
]
Nsd
(G+0.3Q)
[KN]
Nsd
(E)
[KN]
Nsd
[KN]
Nsd/(fcd
Ac)
[cm2]
A1 D1 A6 D6 40x70 2800 663 680 1343 0.34
A2 D2 A5 D5 40x70 2800 1472 380 1852 0.47
A3 D3 A4 D4 40x70 2800 1299 680 1979 0.50
C1 B1 C6 D6 40x70 2800 1039 680 1719 0.44
C2 B2 C5 B5 70x70 4900 2385 1100 3485 0.50
C3 B3 C4 B4 70x70 4900 2093 1100 3193 0.46
Calcolate le dimensioni delle sezioni si procede alla disposizione in
pianta degli stessi. Tale disposizione viene fatta seguendo le osservazioni
riportate nell’Allegato 2 e dell’NTC §7.4.3.
I criteri generali seguiti sono:
-Si dispongono le sezioni calcolate in maniera simmetrica in pianta;
-Per ogni tipologia di sezione se ne dispone metà in una direzione e metà
nell’altra;
-Si dispongo gli elementi resistenti lontano dal centro delle rigidezze, e si
utilizzano per gli elementi più distanti da esso sezioni maggiori di quelle
strettamente necessarie per il solo sforzo normale.
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F1.11
Lo schema che ne consegue è quello in figura, ed i calcoli successivi,
svolti seguendo quanto è nell’Allegato 2 a questo documento,
dimostreranno l’efficacia.
y
1 2 3 4 5 6
A
B
C
D
x
Figura 1. 7: Disposizione planimetrica dei pilastri
Dalla tabella si ricava:
�� = �� = 16624 ���� [2]
�� = �������� �� � �!��/�� = 1800 $% �� = �&&��&�! �� � �!��/�� = 790 $% [3]
�) = 2.819 *10 �+ $% [4]
Da questi dati si rimarca come il centro di massa dell’impalcato
coincida con il baricentro delle rigidezze, e quindi che l’impalcato offre
stessa rigidezza per tutte le direzioni del moto.
Il raggio d’inerzia polare dell’impalcato rettangolare, supposta la
massa distribuita uniformemente vale:
, = -./0.123 = 4256789: 0 7689: ;2<= = -=:0<:�� = 1127 $% [5]
Nella figura successiva, si riportano graficamente l’ellisse delle
rigidezze ed il cerchio polare delle masse dell’impalcato.
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F1.12
1 2 3 4 5 6
A
B
C
D
Ellisse delle rigidezze
Raggio d'inerzia dell'impalcato
Figura 1. 8: verifica grafica della rigidezza torsionale dell’impalcato
Dalla figura si evince come sia rispettata la condizione del § 7.4.3.1
sulle tipologie strutturali relativamente alla deformabilità torsionale.
Si denota come il cerchio polare sia tutto interno all’ellisse delle
rigidezze, il che implica che i modi fondamentali di torsione seguono quelli
di traslazione. Inoltre la forma dell’ellisse è circolare il che implica uguale
rigidezza in ogni direzione di propagazione delle forze orizzontali.
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F1.13
Rif Ti
po
x y
Dimension
e della
sezione
Altezz
a
Area
della
sezi
one
Inerzia della sezione
Fatto
re di
tagli
o Kxi Kyi
Kxi/
Kx
Kyi/
Ky Skxi Skyi
Coordinate
rispetto al centro
delle rigidezze Kxi*yi^2 Kyi*xi^2 Kti Kti/
Kt
bx by L A Ix Iy t xi yi
[cm] [cm^
2] [cm^4] [KN/cm] [%] [%] [KN/cm *cm] [cm] [KN cm] [%]
A 1 R 20 35 40 70 400 2800 1.14E+06 3.73E+05 1.2 231.86 671.32 1.39 4.04 8.12E+03 1.34E+04 -1780.00 -755.00 1.32E+08 2.13E+09 2.26E+09 8.01
A 2 R 720 20 70 40 400 2800 3.73E+05 1.14E+06 1.2 671.32 231.86 4.04 1.39 1.34E+04 1.67E+05 -1080.00 -770.00 3.98E+08 2.70E+08 6.68E+08 2.37
A 3 R 1440 20 70 40 400 2800 3.73E+05 1.14E+06 1.2 671.32 231.86 4.04 1.39 1.34E+04 3.34E+05 -360.00 -770.00 3.98E+08 3.00E+07 4.28E+08 1.52
A 4 R 2160 20 70 40 400 2800 3.73E+05 1.14E+06 1.2 671.32 231.86 4.04 1.39 1.34E+04 5.01E+05 360.00 -770.00 3.98E+08 3.00E+07 4.28E+08 1.52
A 5 R 2880 20 70 40 400 2800 3.73E+05 1.14E+06 1.2 671.32 231.86 4.04 1.39 1.34E+04 6.68E+05 1080.00 -770.00 3.98E+08 2.70E+08 6.68E+08 2.37
A 6 R 3580 35 40 70 400 2800 1.14E+06 3.73E+05 1.2 231.86 671.32 1.39 4.04 8.12E+03 2.40E+06 1780.00 -755.00 1.32E+08 2.13E+09 2.26E+09 8.01
B 1 R 20 660 40 70 400 2800 1.14E+06 3.73E+05 1.2 231.86 671.32 1.39 4.04 1.53E+05 1.34E+04 -1780.00 -130.00 3.92E+06 2.13E+09 2.13E+09 7.56
B 2 R 720 660 70 70 400 4900 2.00E+06 2.00E+06 1.2 1174.80 1174.80 7.07 7.07 7.75E+05 8.46E+05 -1080.00 -130.00 1.99E+07 1.37E+09 1.39E+09 4.93
B 3 R 1440 660 70 70 400 4900 2.00E+06 2.00E+06 1.2 1174.80 1174.80 7.07 7.07 7.75E+05 1.69E+06 -360.00 -130.00 1.99E+07 1.52E+08 1.72E+08 0.61
B 4 R 2160 660 70 70 400 4900 2.00E+06 2.00E+06 1.2 1174.80 1174.80 7.07 7.07 7.75E+05 2.54E+06 360.00 -130.00 1.99E+07 1.52E+08 1.72E+08 0.61
B 5 R 2880 660 70 70 400 4900 2.00E+06 2.00E+06 1.2 1174.80 1174.80 7.07 7.07 7.75E+05 3.38E+06 1080.00 -130.00 1.99E+07 1.37E+09 1.39E+09 4.93
B 6 R 3580 660 40 70 400 2800 1.14E+06 3.73E+05 1.2 231.86 671.32 1.39 4.04 1.53E+05 2.40E+06 1780.00 -130.00 3.92E+06 2.13E+09 2.13E+09 7.56
C 1 R 20 920 40 70 400 2800 1.14E+06 3.73E+05 1.2 231.86 671.32 1.39 4.04 2.13E+05 1.34E+04 -1780.00 130.00 3.92E+06 2.13E+09 2.13E+09 7.56
C 2 R 720 920 70 70 400 4900 2.00E+06 2.00E+06 1.2 1174.80 1174.80 7.07 7.07 1.08E+06 8.46E+05 -1080.00 130.00 1.99E+07 1.37E+09 1.39E+09 4.93
C 3 R 1440 920 70 70 400 4900 2.00E+06 2.00E+06 1.2 1174.80 1174.80 7.07 7.07 1.08E+06 1.69E+06 -360.00 130.00 1.99E+07 1.52E+08 1.72E+08 0.61
C 4 R 2160 920 70 70 400 4900 2.00E+06 2.00E+06 1.2 1174.80 1174.80 7.07 7.07 1.08E+06 2.54E+06 360.00 130.00 1.99E+07 1.52E+08 1.72E+08 0.61
C 5 R 2880 920 70 70 400 4900 2.00E+06 2.00E+06 1.2 1174.80 1174.80 7.07 7.07 1.08E+06 3.38E+06 1080.00 130.00 1.99E+07 1.37E+09 1.39E+09 4.93
C 6 R 3580 920 40 70 400 2800 1.14E+06 3.73E+05 1.2 231.86 671.32 1.39 4.04 2.13E+05 2.40E+06 1780.00 130.00 3.92E+06 2.13E+09 2.13E+09 7.56
D 1 R 20 1545 40 70 400 2800 1.14E+06 3.73E+05 1.2 231.86 671.32 1.39 4.04 3.58E+05 1.34E+04 -1780.00 755.00 1.32E+08 2.13E+09 2.26E+09 8.01
D 2 R 720 1560 70 40 400 2800 3.73E+05 1.14E+06 1.2 671.32 231.86 4.04 1.39 1.05E+06 1.67E+05 -1080.00 770.00 3.98E+08 2.70E+08 6.68E+08 2.37
D 3 R 1440 1560 70 40 400 2800 3.73E+05 1.14E+06 1.2 671.32 231.86 4.04 1.39 1.05E+06 3.34E+05 -360.00 770.00 3.98E+08 3.00E+07 4.28E+08 1.52
D 4 R 2160 1560 70 40 400 2800 3.73E+05 1.14E+06 1.2 671.32 231.86 4.04 1.39 1.05E+06 5.01E+05 360.00 770.00 3.98E+08 3.00E+07 4.28E+08 1.52
D 5 R 2880 1560 70 40 400 2800 3.73E+05 1.14E+06 1.2 671.32 231.86 4.04 1.39 1.05E+06 6.68E+05 1080.00 770.00 3.98E+08 2.70E+08 6.68E+08 2.37
D 6 R 3580 1545 40 70 400 2800 1.14E+06 3.73E+05 1.2 231.86 671.32 1.39 4.04 3.58E+05 2.40E+06 1780.00 755.00 1.32E+08 2.13E+09 2.26E+09 8.01
Som
ma 2.05E+04
2.05E+0
4 100 100 1.62E+07 3.69E+07
3.95E+09 3.21E+10 3.60E+10 100
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F1.14
Il secondo livello e i successivi sono di 3.60 m , il primo livello di
4.00 m. La normativa, nei requisiti di regolarità in elevazione precisa che le
variazioni di rigidezza tra un piano ed il successivo devono essere contenute
al 30% se in diminuzione ed al 10% se in aumento. Questo requisito non
verrebbe conferito alla struttura se si mantenessero costanti le dimensioni
degli elementi resistenti tra livello zero e livello 1, di fatti la rigidezza è
inversamente proporzionale al cubo dell’altezza di interpiano.
Cerchiamo quindi una relazione tra rigidezze di piano e dimensioni
degli elementi. Riferendosi ad una sezione rettangolare di altezza H e base
B, indicata con ε la variazione percentuale di rigidezza (ε>1 la rigidezza
aumenta) tra un livello (i) ed il successivo (i+1), si ottiene:
>�� ? = �� ?0��@ ? = �@ ?0� A ==≫ CDE8<E=E8 = F DEG98<EG9=EG98<E8DE=E8 = F <EG98DEG9=EG98A [6]
Con semplici passaggi si ottiene:
HIJK?0� = K? -�L M=EG9=E N�O
P?0� = P? -�L M=EG9=E N�O A [7]
Tra livello zero e primo livello si vuole ottenere la stessa rigidezza,
dalla [27] con ε=1 si ottiene che basi e altezze vanno ridotte dell’8%. Per i
livelli successivi si fissa una riduzione del 15% delle rigidezze (ε=1.15) cui
consegue una diminuzione delle basi e delle altezze 4%.
La tabella successiva riporta le dimensioni dei pilastri ad ogni
livello:
Rif Livello 0
[cm]
Livello 1
[cm]
Livello 2
[cm]
Livello 3
[cm]
Livello 4
[cm]
Livello 5
[cm]
A 1 40x70 35x65 35x65 30x60 30x60 30x50
A 2 70x40 65x35 65x35 60x30 60x30 50x30
A 3 70x40 65x35 65x35 60x30 60x30 50x30
A 4 70x40 65x35 65x35 60x30 60x30 50x30
A 5 70x40 65x35 65x35 60x30 60x30 50x30
A 6 40x70 35x65 35x65 30x60 30x60 30x50
B 1 40x70 35x65 35x65 30x60 30x60 30x50
B 2 70x70 65x65 60x60 60x60 55x55 55x55
B 3 70x70 65x65 60x60 60x60 55x55 55x55
B 4 70x70 65x65 60x60 60x60 55x55 55x55
B 5 70x70 65x65 60x60 60x60 55x55 55x55
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B 6 40x70 35x65 35x65 30x60 30x60 30x50
C 1 40x70 35x65 35x65 30x60 30x60 30x50
C 2 70x70 65x65 60x60 60x60 55x55 55x55
C 3 70x70 65x65 60x60 60x60 55x55 55x55
C 4 70x70 65x65 60x60 60x60 55x55 55x55
C 5 70x70 65x65 60x60 60x60 55x55 55x55
C 6 40x70 35x65 35x65 30x60 30x60 30x50
D 1 40x70 35x65 35x65 30x60 30x60 30x50
D 2 70x40 65x35 65x35 60x30 60x30 50x30
D 3 70x40 65x35 65x35 60x30 60x30 50x30
D 4 70x40 65x35 65x35 60x30 60x30 50x30
D 5 70x40 65x35 65x35 60x30 60x30 50x30
D 6 40x70 35x65 35x65 30x60 30x60 30x50
Mentre la tabella seguente riporta la variazione tra un piano e l’altro
delle rigidezze in direzione x e y ed il raggio di rigidezza con relativa
verifica della condizione di deformabilità torsionale r > 0.8 ls per ogni
impalcato.
livello
Rigidezza
traslazionale
(Kx=Ky)
[KN/cm]
Variazione in
altezza
[%]
rx=ry
[cm]
Ls
[cm]
0 16623 1302 1127
1 16254 2.22 1294 1127
2 13731 15.52 1364 1127
3 11445 16.65 1281 1127
4 9443 17.49 1359 1127
5 7859 16.77 1230 1127
1.4.3 Predimensionamento Travi
Per il predimensionamento delle sezioni delle travi si tiene in conto
delle limitazioni geometriche e di armatura riportate nel §7.4.6. Non sono
presenti travi a spessore di solaio. Nello specifico quindi si adotterà una
larghezza della base della trave maggiore di 20 cm ed un altezza più piccola
di 4 volte la base scelta. Per quanto riguarda l’armatura longitudinale essa
deve essere compresa tra (NTC eq.7.4.25) :
�.!Q1R < , < ,�S� + �.UQ1R [8]
Essendo:
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F1.16
-ρ rapporto geometrico tra armatura tesa ed area lorda della sezione
-ρcom rapporto geometrico tra armatura compressa ed area lorda della
sezione. Tale valore deve essere > 1/2 nelle zone critiche. Ciò
comporta che la limitazione per l’armatura tesa sia ρ<7/fyk.
-fyk tensione caratteristica di snervamento per l’acciaio in Mpa.
Facendo l’equilibrio alla rotazione attorno al baricentro del cls
compresso, trascurando il contributo dell’acciaio compresso poiché si
suppone l’asse neutro poco profondo si ottiene: ,V� = WXY �.& Q1R [9]
E per le limitazioni sulle armature
Z V�?[� = W\Y∗�.&∗^ V�_�� = W\Y∗�.&∗�.! A [8]
Con Mu momento ultimo della sezione e d altezza utile della stessa
in mm.
La stima del momento ultimo si effettua utilizzando un modello
semplificato. Usando le indicazioni normative sull’analisi statica
(§7.8.1.5.2) ed i valori approssimati per i pesi sismici usati per il
predimensionamento dei pilastri, si ricava il valore dei tagli ai vari piani.
Ipotizzando un comportamento shear type dei vari telai (ipotesi verosimile
per la presenza di sole travi emergenti) si può ritenere che il momento
flettente sui pilastri abbia nullo in mezzeria circa per i piani alti, e circa a
2/3 dell’altezza nei piani inferiori. Ragionando sull’equilibrio dei nodi tra un
livello ed il successivo si ottiene uno squilibrio di momento flettente che
deve essere equilibrato dalle travi. Tale momento viene poi diviso per il
numero di innesti travi pilastro convergenti nel nodo e con tale valore si
dimensiona la sezione della trave. In aggiunta al nodo si aggiunge il
momento di incastro perfetto della generica trave per i carichi verticali della
combinazione sismica.
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Mi+1=Vi+1 * 2/3 * Hi+1Vi+1
Mi=Vi * 1/3 * HiVi
Mt=Mi+1 + Mi
Figura 1. 9: Squilibrio dei momenti tra un nodo ed il successivo
Con i valori approssimati si ottengono i seguenti valori per i pesi sismici:
Peso sismico 1°livello W1=7200 KN
Peso sismico 2°,3°,4°,5° livello Wj=7100 KN
Peso sismico copertura Wcop=5700 KN
Peso sismico totale W=41300 KN
Il periodo approssimato della struttura calcolato con l’indicazione del
§7.3.3.2 delle NTC risulta :
�̀ = a�P8O = 0.075 22�.^U = 0.76 b [9]
Il tagliante ai vari piani si stima con la formula:
c? = cd e? fE∑ fhihh [10]
in cui
Fh = Sd (T1) W λ/g
Per l’edificio in esame si ha:
Sd = 0.12 g (Spettro di progetto all’SLV scalato con q=5.85)
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λ=1;
i valori ottenuti con la formula [10] devono essere amplificati moltiplicando
per un coefficiente δ che tiene conto delle eccentricità accidentali che si
pone pari ad 1.3 considerando i telai più lontani dal centro geometrico.
livello
Wi
[KN]
Fi
[KN]
Fi δ
[KN]
Vi
[KN]
0 7200 272 354 6437
1 7100 510 663 6083
2 7100 752 977 5420
3 7100 994 1292 4443
4 7100 1237 1608 3151
5 5700 1187 1543 1543
Stima momento flettente travi in direzione x
• Travi primo livello
Mt1= 6083 KN 1/3 3.6 m + 6437 KN 4/3 m = 23182 KN m
Ninnesti = 40
(Mu1)sisma=23184 KN m /40 = 580 KN m
(Mu1)carichi verticali = 40 KN/m * 7.22 /12 = 172 KN m
Mu = 752 KN m
• Travi secondo livello
Mt1= 6083 KN 1/3 3.6 m + 5420 KN 2/3 3.6 m = 20348 KN m
Ninnesti = 40
(Mu1)sisma=20348 KN m /40 = 510 KN m
(Mu1)carichi verticali = 40 KN/m * 7.22 /12 = 172 KN m
Mu = 682 KN m
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• Travi terzo livello
Mt1= 4443 KN 2/3 3.6 m + 5420 KN 1/3 3.6 m = 17187 KN m
Ninnesti = 40
(Mu1)sisma=17187 KN m /40 = 430 KN m
(Mu1)carichi verticali = 40 KN/m * 7.22 /12 = 172 KN m
Mu = 602 KN m
• Travi quarto livello
Mt1= 4443 KN 1/2 3.6 m +3151 KN 1/2 3.6 m = 13670 KN m
Ninnesti = 40
(Mu1)sisma=13670 KN m /40 = 342 KN m
(Mu1)carichi verticali = 40 KN/m * 7.22 /12 = 172 KN m
Mu = 514 KN m
• Travi quinto livello
Mt1= 1543 KN 1/2 3.6 m +3151 KN 1/2 3.6 m = 8450 KN m
Ninnesti = 40
(Mu1)sisma=13670 KN m /40 = 211 KN m
(Mu1)carichi verticali = 40 KN/m * 7.22 /12 = 172 KN m
Mu = 383 KN m
• Travi copertura
Mt1= 1543 KN 1/2 3.6 m = 2777 KN m
Ninnesti = 40
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F1.20
(Mu1)sisma=13670 KN m /40 = 69 KN m
(Mu1)carichi verticali = 30 KN/m * 7.22 /12 = 129 KN m
Mu = 198 KN m
La stima relativa al telaio in direzione y, lato corto dell’edificio, non viene
fatta perché il numero di innesti travi pilastri è circa uguale e non sono
presenti azioni verticali rilevanti.
Dimensionamento sezioni travi
Facendo uso delle espressioni [9] e [10] si ricavano le sezioni
minime soddisfacenti le limitazioni d’armatura imposte dalla normativa, tali
sezioni vengono adottate per tutte le travi del medesimo livello eccetto che
per le travi centrali più corte dei telai in direzione y. Questa scelta viene
effettuata in quanto se si adottasse una sezione uguale per le travi dei telai in
direzione y, essendo la rigidezza flessionale proporzionale ad I/L, si avrebbe
che le travi corte essendo più rigide di quelle lunghe risulterebbero caricate
da azioni flettenti eccessive mentre quelle lunghe risulterebbero poco
caricate. Ciò peraltro comporterebbe azioni di taglio, inversamente
proporzionali alla lunghezza dell’elemento, molto elevate. In definitiva le
travi corte si dimensionano in maniera tale da avere rapporto EI/L uguale o
minore del rapporto EI/L delle travi che convergono nel medesimo nodo,
sempre nel rispetto delle limitazioni imposte dalla [9] e dalla [10].
• Travi primo livello
Mu1=752 E+06 N mm
b=400 mm
fyk=391.3 MPa
dmin=546 mm
dmax=1222 mm
d=700 mm
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F1.21
si riporta il grafico ρ-d per il caso in esame
Figura 1. 10: Andamento ro-d per le travi del primo livello
• Travi secondo livello
Mu1=682 E+06 N mm
b=350 mm
fyk=391.3 MPa
dmin=556 mm
dmax=1244 mm
d=600 mm
• Travi terzo livello
Mu1=602 E+06 N mm
b=350 mm
fyk=391.3 MPa
dmin=523 mm
dmax=1168 mm
d=600 mm
-9,71E-17
0,01
0,02
0,03
0,04
0,05
0,06
300 500 700 900 1100 1300
ρ
d [mm]
d-ρ
dmin
dMax
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• Travi quarto livello
Mu1=514 E+06 N mm
b=300 mm
fyk=391.3 MPa
dmin=521 mm
dmax=1166 mm
d=600 mm
• Travi quinto livello
Mu1=383 E+06 N mm
b=300 mm
fyk=391.3 MPa
dmin=450 mm
dmax=1007 mm
d=600 mm
• Travi copertura livello
Mu1=198 E+06 N mm
b=300 mm
fyk=391.3 MPa
dmin=324 mm
dmax=724 mm
d=450 mm
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Figura 1. 11: Telaio 2-2 con assegnazioni
Figura 1. 12: Telaio B-B con assegnazioni
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1.5 Analisi dei carichi
Di seguito viene effettuata l’analisi dei carichi della struttura. La
suddivisione viene effettuata
1.5.1 Solaio
Il solaio, a portata unidirezionale, viene realizzato con dei travetti in c.a.p.
bitrave posti ad interasse di 62cm. Per limitare gli abbassamenti l’altezza
complessiva del solaio si pone maggiore di 1/30 della luce massima.
Ordendo tutti i solai nel verso del lato corto dell’edificio, risulta:
Hklmnol ≥ � �q�� = 22 cm [11]
Si assume Hsolaio= 25 cm con 5 cm di soletta.
La determinazione del peso proprio del solaio compreso di sovraccarichi
permanenti è stata fatta con riferimento ad un mq. Nel caso del solaio di
copertura l’aliquota di peso dell’incidenza tramezzi si intende sostituita dal
manto di impermeabilizzazione che lascia pressoché invariato il peso.
Il carico accidentale da prendere in considerazione secondo il DM 2008 è di
Qk = 4.00 kN/m2.
In copertura si considera solo il carico da manutenzione Qk = 0.50 kN/m2.
Carichi permanenti
Peso struttura in opera (da ditta fornitrice) 4.35 kN/m2
Intonaco 0.02m * 18kN/m3 0.36 kN/m2
Massetto 0.04m *15 kN/m3 0.60 kN/m2
Pavimento in ceramica (2 cm) 0.40 kN/m2
Incidenza tramezzi 1.00 kN/m2
Totale Gsolaio= 6.71 kN/m2
Carichi variabili
Qsolaio 4.00 KN/m2
Qcopertura 0.50 KN/m2
Nel caso del solaio di copertura l’aliquota di peso dell’incidenza tramezzi si
intende sostituita dal manto di impermeabilizzazione che lascia pressoché
invariato il peso.
Il carico accidentale da prendere in considerazione secondo il DM 2008 è di
Qk = 4.00 kN/m2.
In copertura si considera solo il carico da manutenzione Qk = 0.50 kN/m2.
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1.5.2 Tamponature
I tamponamenti esterni hanno spessore totale di 40 cm, e sono costituiti da
intonaco esterno, un blocco in laterizio, intonaco grezzo, isolante, mattoni
forati ed intonaco interno. In tabella sono riportati valori dei carichi
permanenti
Carichi permanenti
Intonaco esterno g1 0.60 kN/m2
Blocco in laterizio g2 2.60 kN/m2
Intonaco grezzo g3 0.40 kN/m2
Isolante g4 0.01 kN/m2
Mattone forato g5 0.64 kN/m2
Intonaco interno g6 0.40KN/m2
Totale Gtamp=4.65 kN/m2
1.5.3 Travi
Per il peso proprio delle travi si è assunto un peso per unità di volume del
c.a. pari a 25 KN/m3.
Carichi permanenti
Trave 40x70 gt40x70 7.00 kN/m
Trave 30x60 gt30x60 4.50 kN/m
Trave 40x45 gt40x45 4.50 kN/m
Trave 35x60 gt35x60 5.25 kN/m
Trave 35x45 gt35x45 3.94kN/m
Trave 30x45 gt30x45 3.38 kN/m
1.5.4 Pilastri
Come al punto precedente il peso per unità di volume è 25 KN/m2
Carichi permanenti
Pilastro 40x70 gp40x70 7.00 kN/m
Pilastro 70x70 gp70x70 12.25 kN/m
Pilastro 35x65 gp35x65 5.69 kN/m
Pilastro 65x65 gp65x65 10.56 kN/m
Pilastro 60x60 gp60x60 9.00 kN/m
Pilastro 30x60 gp30x60 4.50 KN/m
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Pilastro 55x55 gp55x55 7.56 KN/m
Pilastro 30x55 gp30x50 3.75 KN/m
1.5.5 Neve
In riferimento al NTC08 §3.4, il carico da neve viene calcolato con la
seguente espressione: tu = v? ∙ tux ∙ ay ∙ az [12]
Dove:
qs è il carico di neve sulla copertura
µi è il coefficiente di forma della copertura
qsk è il valore caratteristico di riferimento del carico da neve al suolo per un
periodo di ritorno di 50 anni
CE coefficiente di esposizione
CT coefficiente termico
Il sito considerato è in zona III ad una quota inferiore ai 200 m s.l.m., si ha
che qsk = 0.60 KN/m2 , CE e CT pari ad uno , il coefficiente di forma per
copertura piana è µi=0.8.
Segue: tu = v? ∙ tux ∙ ay ∙ az =0.48 KN/m2 [13]
1.5.6 Azione sismica
1.5.6.1 Determinazione degli spettri di progetto
Per la determinazione degli spettri di progetto si farà di riferimento al §3.2
delle NTC08, tenuto conto che il sito di ubicazione della costruzione ricade
in zona sismica I.
1.5.6.1.1 Individuazione della tipologia del sottosuolo
In analisi dettagliate si può fare riferimento, nella valutazione della risposta
sismica locale, ad un approccio semplificato che si basa sull’individuazione
di categorie di sottosuolo proposte dall’NTC08 in base alle caratteristiche
litologiche dello substrato. In base a tale tabella il sottosuolo si colloca in
categoria B.
1.5.6.1.2 Individuazione dello spettro elastico
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F1.27
La vita nominale VN dell’edificio si pone pari a 80 anni, la classe d’uso è II
quindi il coefficiente d’uso è Cu=1 , la superfici topografica è T1. Il
periodo di riferimento VR=VN Cu = 80 anni.
Lo spettro di risposta di risposta elastico è costituito da una forma spettrale
considerata indipendente dal livello di sismicità, moltiplicata per il valore
dell’accelerazione massima del terreno che caratterizza il sito ag S .
I valori per Reggio Calabria (LON 15.684° , LAT 38.120°) sono
Carichi permanenti
Vita nominale VN 80 anni
Classe d’uso Class. II
Coefficiente d’uso CU 1.00
Vita di riferimento VR=VNCU 80 anni
Cat. sottosuolo Cat. B
Condizioni topografiche Cond. T1
Dissipazione convenzionale c.a. ξ 0.05
Fattore smorz. viscoso η 1.00
In base a questi valori si ricava:
PVR TR ag FO TC* SS CC S TB TC TD FV
[adm] [anni] [g/10] [adm] [s] [adm] [adm] [adm] [s] [s] [s] [adm]
SLE
SLO 81% 48 0.875 2.29 0.29 1.20 1.41 1.20 0.14 0.41 1.95 0.91
SLD 63% 80 1.148 2.29 0.30 1.20 1.40 1.20 0.14 0.42 2.06 1.05
SLU
SLV 10% 759 3.266 2.45 0.38 1.08 1.34 1.08 0.17 0.51 2.91 1.89
SLC 5% 1560 4.310 2.49 0.41 1.00 1.31 1.00 0.18 0.54 3.32 2.21
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Figura 1. 13: Spettri elastici normalizzati orizzontali
1.5.6.1.3 Individuazione dello spettro di progetto allo SLU
Lo spettro elastico deve essere scalato per ottenere lo spettro di progetto.
L’edificio viene progettato in classe di duttilità alta CD “A”. Il valore del
fattore di struttura q da utilizzare per ciascuna direzione dell’azione sismica,
viene calcolato secondo la seguente espressione:
t = t� ∙ �{ [30]
q0 è il valore massimo del fattore di struttura che per l’edificio in esame vale
(§7.4.3.2 NTC08) , q0=4.5 αu/α1=4.5 1.3= 5.85.
KR è un fattore riduttivo dipendente dalle caratteristiche di regolarità
dell’edificio, nel caso in esame KR=1. Segue che q=5.85.
Per ottenere lo spettro di progetto anelastico all’SLU, bisogna moltiplicare
le ordinate dello spettro a partire da TB per 1/q .
0,00
0,20
0,40
0,60
0,80
1,00
1,20
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
Spettri elastici
normalizzati orizzontali
SLO
SLD
SLV
SLC
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F1.29
Figura 1. 14: Spettri di progetto all'SLU
La normativa §7.1 specifica che nel caso in esame si considera conseguito:
-la verifica allo SLE quando sono rispettate le verifiche allo stato limite di
danno (SLD)
-la verifica allo SLU qualora siano rispettate tutte le indicazioni progettuali
e costruttive riportate nella seguente norme e siano soddisfatte le verifiche
relative al solo stato limite di salvaguardia della vita (SLV).
1.5.6.2 Determinazione dei pesi sismici
Gli effetti dell’azione sismica verranno valutati in relazione alle masse
associate ai seguenti carichi gravitazionali:
| = }� + }� + ∑ ~���x�� [14]
In cui:
-G1 carichi permanenti da peso proprio
-G2 sovraccarichi permanenti
-ψ2j coefficienti di combinazione pari a 0.3 nel caso in esame (uffici)
-Qkj carichi variabili
0,00
0,05
0,10
0,15
0,20
0,25
0,30
0,35
0,40
0,45
0,50
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
Spettri di progetto all'SLU
CD "A" q=5.85
SLV
SLC
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1.5.6.2.1 Incidenza solaio
Il peso proprio del solaio noto dall’analisi dei carichi è Gsolaio= 6.71
KN/m2, il carico accidentale Qsolaio = 4.00 KN/m2 per i primi 4 livelli e
Qcopertura= 0.50 KN/m2 per il quinto, a questo livello verrà computato anche
Qneve=qs=0.48 KN/m2.
1°, 2°, 3°, 4° e 5° livello:
wsolaio=Gsolaio + ψ2solaio Qsolaio =6.71+0.3*4.00= 7.91 KN/m2
Supsolaio= B H = 36.00 *15.80 = 568.8 m2
Wsolaio=wsolaio Supsolaio= 7.91 *568.8 = 4499.2 KN
Copertura:
wsolaio=Gsolaio + ψ2solaio Qcopertura + ψ2neve Qneve =6.71+0.3*(0.50+0.48)= 7.0
KN/m2
Supsolaio= B H = 36.00 *15.80 = 568.8 m2
Wsolaio=wsolaio Supsolaio= 7.00 *568.8 = 3981.6 KN
1.5.6.2.2 Incidenza tamponature
Il peso proprio delle tamponature è pari Gtamp =4.65 KN/m2. Per
tener conto della presenza di aperture (porte e finestre) si considera il 75%
della superficie lorda alla quale viene decurtata l’altezza delle travi.
1° livello:
wtamp=0.75 [4.65 ((4.00+3.6)/2-0.6)] = 11.16 KN/m
Ltamp= 2 H+2 B =2* 36.00 + 2*15.80 = 103.6 m
Wtamp=wtamp Ltamp= 11.16*103.6 = 1156.2 KN
2° livello:
wtamp=0.75 [4.65 ((3.6+3.6)/2-0.6)] = 10.46 KN/m
Ltamp= 2 H+2 B =2* 36.00 + 2*15.80 = 103.6 m
Wtamp=wtamp Ltamp= 11.16*103.6 = 1083.7 KN
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3°, 4° e 5° livello:
wtamp=0.75 [4.65 ((3.6+3.6)/2-0.5)] = 10.81 KN/m
Ltamp= 2 H+2 B =2* 36.00 + 2*15.80 = 103.6 m
Wtamp=wtamp Ltamp= 11.16*103.6 = 1119.9 KN
Copertura:
wtamp=0.75 [4.65 (3.6/2-0.5)] = 4.53 KN/m
Ltamp= 2 H+2 B =2* 36.00 + 2*15.80 = 103.6 m
Wtamp=wtamp Ltamp= 11.16*103.6 = 469.7 KN
1.5.6.2.3 Incidenza travi
1° livello:
wtravi40x60=6.00 KN/m
Ltravi40x60=4 H + 6 (B-2.60) =4* 36.00 + 6*(15.80-2.60) = 222.3 m
wtravi40x45=4.50 KN/m
Ltravi40x45= 6 *2.60 =15.6 m
Wtravi=wtravi40x60 Ltravi40x60 + wtravi40x45 Ltravi40x45= 1404.0 KN
2° e 3° livello:
wtravi35x60=5.25 KN/m
Ltravi35x60=4 H + 6 (B-2.60) =4* 36.00 + 6*(15.80-2.60) = 222.3 m
wtravi35x45=3.94 KN/m
Ltravi35x45= 6 *2.60 =15.6 m
Wtravi=wtravi35x60 Ltravi35x60 + wtravi35x45 Ltravi35x45= 1232.2 KN
4° , 5° livello e Copertura:
wtravi35x50=4.37 KN/m
Ltravi35x50=4 H + 6 (B-2.60) =4* 36.00 + 6*(15.80-2.60) = 222.3 m
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F1.32
wtravi35x40=3.50 KN/m
Ltravi35x40= 6 *2.60 =15.6 m
Wtravi=wtravi35x50 Ltravi35x50 + wtravi35x40 Ltravi35x40= 1029.1 KN
1.5.6.2.4 Incidenza pilastri
1° livello:
wpilastri70x70=12.25 KN/m
L pilastri70x70=8*(4+3.6)/2 = 30.4 m
wpilastri40x70=7 KN/m
L pilastri40x70=16*(4+3.6)/2 = 60.8 m
Wpilastri= wpilastri70x70 *L pilastri70x70 + wpilastri40x70 *L pilastri40x70= 798 KN
2° livello:
wpilastri65x65=10.56 KN/m
L pilastri65x65=8*(3.6+3.6)/2 = 28.8 m
wpilastri35x65=5.69 KN/m
L pilastri35x65=16*(3.6+3.6)/2 = 57.6 m
Wpilastri= wpilastri65x65 *L pilastri65x65 + wpilastri35x65 *L pilastri35x65= 632 KN
3° livello:
wpilastri60x60=9.00 KN/m
L pilastri60x60=8*(3.6+3.6)/2 = 28.8 m
wpilastri35x65=5.69 KN/m
L pilastri35x65=16*(3.6+3.6)/2 = 57.6 m
Wpilastri= wpilastri60x60 *L pilastri60x60 + wpilastri35x65 *L pilastri35x65= 587 KN
4° livello:
wpilastri60x60=9.00 KN/m
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F1.33
L pilastri60x60=8*(3.6+3.6)/2 = 28.8 m
wpilastri30x60=4.50 KN/m
L pilastri30x60=16*(3.6+3.6)/2 = 57.6 m
Wpilastri= wpilastri60x60 *L pilastri60x60 + wpilastri35x65 *L pilastri35x65= 518 KN
5° livello:
wpilastri55x55=7.56 KN/m
L pilastri55x55=8*(3.6+3.6)/2 = 28.8 m
wpilastri30x60=4.50 KN/m
L pilastri30x60=16*(3.6+3.6)/2 = 57.6 m
Wpilastri= wpilastri55x55 *L pilastri55x550 + wpilastri35x65 *L pilastri35x65= 477 KN
Copertura:
wpilastri55x55=7.56 KN/m
L pilastri55x55=8*3.6/2 = 14.4 m
wpilastri30x50=3.75 KN/m
L pilastri30x50=16*3.6/2 = 28.8 m
Wpilastri= wpilastri55x55 *L pilastri55x55 + wpilastri35x50 *L pilastri35x50=217 KN
1.5.6.2.5 Pesi sismici
Peso sismico 1° livello
Solaio 4499.2 KN
Tamponature 1156.2 KN
Travi 1404.0 KN
Pilastri 798 KN
TOT 7902.4 KN
Peso sismico 2° livello
Solaio 4499.2 KN
Tamponature 1083.7 KN
Travi 1232.2 KN
Pilastri 632 KN
TOT 7446.9 KN
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F1.34
Peso sismico 3° livello
Solaio 4499.2 KN
Tamponature 1119.9 KN
Travi 1232.2 KN
Pilastri 587 KN
TOT 7438.3 KN
Peso sismico 4° livello
Solaio 4499.2 KN
Tamponature 1119.9 KN
Travi 1029.1 KN
Pilastri 518 KN
TOT 7166.2KN
Peso sismico 5° livello
Solaio 4499.2 KN
Tamponature 1119.9 KN
Travi 1029.1 KN
Pilastri 477 KN
TOT 7125.2 KN
Peso sismico Copertura
Solaio 3981.6 KN
Tamponature 469.7 KN
Travi 1029.1 KN
Pilastri 217 KN
TOT 5697.4 KN
1.5.6.2.6 Calcolo delle masse di piano
Le masse associate agli spostamenti lungo X e Y sono le medesime. La
massa al grado di libertà rotazionale è data dal prodotto delle masse
supposte spalmate uniformemente sull’area di ciascun livello per il raggio
d’inerzia polare dello stesso, precedentemente calcolato.
W
[KN]
M=W/g
[t]
Iρ=M*ρ2
[t m2]
1° livello 7902.4 805.9 102372
2° livello 7446.9 759.4 96453
3° livello 7438.3 758.5 96339
4° livello 7166.2 730.8 92821
5° livello 7125.2 726.6 92287
Copertura 5697.4 581.0 73794
1.5.6.3 Verifiche di regolarità
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F1.35
Per quanto riguarda le verifiche di regolarità in pianta esse sono soddisfatte
data la simmetria geometrica e di distribuzione degli elementi strutturali. Le
distribuzioni di rigidezza sono già state attribuite in maniera da soddisfare il
requisito di regolarità. Resta da verificare che la variazione percentuale di
massa tra livelli successivi non superi il 25%.
M=W/g
[t]
Variazione
[%]
1° livello 805.9
2° livello 759.4 -5.77
3° livello 758.5 -0.12
4° livello 730.8 -3.79
5° livello 726.6 -0.57
Copertura 581.0 -20.04
1.6 Analisi modale con spettro di risposta
1.6.1 Modellazione strutturale
La struttura in oggetto viene modellata con l’ausilio del codice di calcolo
agli elementi finiti SAP v.10.0.7. Viene realizzato un telaio tridimensionale,
costituito da elementi monodimensionali del tipo frame. Il modello tiene
conto della distribuzione delle masse e non considera elementi di rigidezza
derivanti da elementi non strutturali.
Travi e pilastri sono modellati con elementi frame tridimensionali dotati di
sei gradi di libertà per nodo, tre traslazioni e tre rotazioni. La luce libera di
ogni elemento è stata ridotta per tenere conto delle zone di sovrapposizione
tra gli stessi che creano zone di estremità rigide. Il tratto rigido è stato
quindi definito riferendosi alle zone di sovrapposizione degli elementi
rispetto agli assi baricentrici degli stessi.
Ai fini di ottimizzare l’onere computazionale è stato considerata per ogni
piano la presenza di un vincolo diaframma che vuole simulare la presenza
della soletta. Esso vincola gli spostamenti nel piano dei nodi ad esso
collegati imponendone l’eguaglianza, e vuole simulare il comportamento
membranalmente rigido dei solai. Le colonne sono state considerate
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F1.36
assialmente rigide. Queste assunzioni portano i gradi di libertà dinamici
totali al numero di tre per piano, ovvero 18 totali.
Il peso proprio e quindi le masse degli elementi strutturali (travi e pilastri)
viene tenuto in conto automaticamente dal programma di calcolo. Il peso dei
solai, i sovraccarichi, le tamponature e i carichi variabili da destinazione
d’uso e neve vengono applicati direttamente sulle travi. Le masse per
l’analisi dinamica vengono prelevate direttamente dalle assegnazioni dei
pesi sugli elementi, combinate con gli opportuni coefficienti, e viene quindi
tenuta in conto dell’effettiva distribuzione spaziale delle stesse.
La struttura a base fissa viene modellata con incastri perfetti, trascurando
quindi l’interazione fondazione sovrastruttura.
Nel numerare gli elementi si è considerato il seguente codice CLxxx, in cui
C indica la tipologia (T trave, P pilastro) , L il livello di riferimento e xxx il
numero progressivo riguardante l’elemento considerato.
1.6.2 Assegnazione dei carichi
I carichi vengono applicati direttamente sugli elementi strutturali su cui
gravano, considerando gli apparati di ripartizione in semplice appoggio.
1.6.2.1 Carichi agenti sulle travi
Si riporta il valore dei carichi agenti sulle travi ricordando che la
determinazione dei valori legati al peso proprio di travi e pilastri viene
effettuata direttamente dal codice di calcolo. Si farà riferimento ai valori
ricavati in §1.5, ed alle lunghezze d’influenza ricavate §1.4.2 da cui si
evince (solai orditi sul lato corto) che per le travi di bordo la lunghezza
d’influenza è 2.75 m , mentre per quelle interne è 5.15 m .
Carichi Travi primo livello
Elemento Gsola
io
[KN
/m2]
Gtamp
[KN/m2]
Qsolaio
[KN/m2]
Qcopertu
ra
[KN/m2]
Qneve
[KN/m2]
isolai
o
[m]
itam
p
[m
]
G
[KN/
m]
Q
[KN/
m]
T1001 6.71 3.49 4.00 0 0 2.75 3.43 30.42 11.00
T1002 6.71 3.49 4.00 0 0 2.75 3.43 30.42 11.00
T1003 6.71 3.49 4.00 0 0 2.75 3.43 30.42 11.00
T1004 6.71 3.49 4.00 0 0 2.75 3.43 30.42 11.00
T1005 6.71 3.49 4.00 0 0 2.75 3.43 30.42 11.00
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F1.37
T1006 6.71 0 4.00 0 0 5.15 0 34.56 20.60
T1007 6.71 0 4.00 0 0 5.15 0 34.56 20.60
T1008 6.71 0 4.00 0 0 5.15 0 34.56 20.60
T1009 6.71 0 4.00 0 0 5.15 0 34.56 20.60
T1010 6.71 0 4.00 0 0 5.15 0 34.56 20.60
T1011 6.71 0 4.00 0 0 5.15 0 34.56 20.60
T1012 6.71 0 4.00 0 0 5.15 0 34.56 20.60
T1013 6.71 0 4.00 0 0 5.15 0 34.56 20.60
T1014 6.71 0 4.00 0 0 5.15 0 34.56 20.60
T1015 6.71 0 4.00 0 0 5.15 0 34.56 20.60
T1016 6.71 3.49 4.00 0 0 2.74 3.43 30.36 10.96
T1017 6.71 3.49 4.00 0 0 2.74 3.43 30.36 10.96
T1018 6.71 3.49 4.00 0 0 2.74 3.43 30.36 10.96
T1019 6.71 3.49 4.00 0 0 2.74 3.43 30.36 10.96
T1020 6.71 3.49 4.00 0 0 2.74 3.43 30.36 10.96
T1031 6.71 3.49 4.00 0 0 0 3.43 11.97 0.00
T1032 6.71 3.49 4.00 0 0 0 3.43 11.97 0.00
T1033 6.71 3.49 4.00 0 0 0 3.43 11.97 0.00
T1034 6.71 0 4.00 0 0 0 0 0.00 0.00
T1035 6.71 0 4.00 0 0 0 0 0.00 0.00
T1036 6.71 0 4.00 0 0 0 0 0.00 0.00
T1037 6.71 0 4.00 0 0 0 0 0.00 0.00
T1038 6.71 0 4.00 0 0 0 0 0.00 0.00
T1039 6.71 0 4.00 0 0 0 0 0.00 0.00
T1040 6.71 0 4.00 0 0 0 0 0.00 0.00
T1041 6.71 0 4.00 0 0 0 0 0.00 0.00
T1042 6.71 0 4.00 0 0 0 0 0.00 0.00
T1043 6.71 0 4.00 0 0 0 0 0.00 0.00
T1044 6.71 0 4.00 0 0 0 0 0.00 0.00
T1045 6.71 0 4.00 0 0 0 3.43 0.00 0.00
T1046 6.71 3.49 4.00 0 0 0 3.43 11.97 0.00
T1047 6.71 3.49 4.00 0 0 0 3.43 11.97 0.00
T1048 6.71 3.49 4.00 0 0 0 3.43 11.97 0.00
Carichi Travi 2°,3°,4° livello
Elemen
to
Gsolaio
[KN/m2]
Gtamp
[KN/m2]
Qsolaio
[KN/m2]
Qcopertu
ra
[KN/m2]
Qneve
[KN/m2]
isolai
o
[m]
itam
p
[m
]
G
[KN/
m]
Q
[KN/
m]
Ti001 6.71 3.49 4 0 0 2.75 3 28.92 11.00
Ti002 6.71 3.49 4 0 0 2.75 3 28.92 11.00
Ti003 6.71 3.49 4 0 0 2.75 3 28.92 11.00
Ti004 6.71 3.49 4 0 0 2.75 3 28.92 11.00
Ti005 6.71 3.49 4 0 0 2.75 3 28.92 11.00
Ti006 6.71 0 4 0 0 5.15 3 34.56 20.60
Ti007 6.71 0 4 0 0 5.15 3 34.56 20.60
Ti008 6.71 0 4 0 0 5.15 3 34.56 20.60
Ti009 6.71 0 4 0 0 5.15 3 34.56 20.60
Ti010 6.71 0 4 0 0 5.15 3 34.56 20.60
Ti011 6.71 0 4 0 0 5.15 3 34.56 20.60
Ti012 6.71 0 4 0 0 5.15 3 34.56 20.60
Ti013 6.71 0 4 0 0 5.15 3 34.56 20.60
Ti014 6.71 0 4 0 0 5.15 3 34.56 20.60
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F1.38
Ti015 6.71 0 4 0 0 5.15 3 34.56 20.60
Ti016 6.71 3.49 4 0 0 2.74 3 28.86 10.96
Ti017 6.71 3.49 4 0 0 2.74 3 28.86 10.96
Ti018 6.71 3.49 4 0 0 2.74 3 28.86 10.96
Ti019 6.71 3.49 4 0 0 2.74 3 28.86 10.96
Ti020 6.71 3.49 4 0 0 2.74 3 28.86 10.96
Ti031 6.71 3.49 4 0 0 0 3 10.47 0.00
Ti032 6.71 3.49 4 0 0 0 3 10.47 0.00
Ti033 6.71 3.49 4 0 0 0 3 10.47 0.00
Ti034 6.71 0 4 0 0 0 3 0.00 0.00
Ti035 6.71 0 4 0 0 0 3 0.00 0.00
Ti036 6.71 0 4 0 0 0 3 0.00 0.00
Ti037 6.71 0 4 0 0 0 3 0.00 0.00
Ti038 6.71 0 4 0 0 0 3 0.00 0.00
Ti039 6.71 0 4 0 0 0 3 0.00 0.00
Ti040 6.71 0 4 0 0 0 3 0.00 0.00
Ti041 6.71 0 4 0 0 0 3 0.00 0.00
Ti042 6.71 0 4 0 0 0 3 0.00 0.00
Ti043 6.71 0 4 0 0 0 3 0.00 0.00
Ti044 6.71 0 4 0 0 0 3 0.00 0.00
Ti045 6.71 0 4 0 0 0 3 0.00 0.00
Ti046 6.71 3.49 4 0 0 0 3 10.47 0.00
Ti047 6.71 3.49 4 0 0 0 3 10.47 0.00
Ti048 6.71 3.49 4 0 0 0 3 10.47 0.00
Carico travi copertura
Elemen
to
Gsolaio
[KN/m2]
Gtamp
[KN/m2]
Qsolaio
[KN/m2]
Qcopertu
ra
[KN/m2]
Qneve
[KN/m2]
isolai
o
[m]
itam
p
[m
]
G
[KN/
m]
Q
[KN/
m]
T6001 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 2.75 1.30 22.99 2.70
T6002 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 2.75 1.30 22.99 2.70
T6003 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 2.75 1.30 22.99 2.70
T6004 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 2.75 1.30 22.99 2.70
T6005 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 2.75 1.30 22.99 2.70
T6006 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 5.15 1.30 34.56 5.05
T6007 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 5.15 1.30 34.56 5.05
T6008 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 5.15 1.30 34.56 5.05
T6009 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 5.15 1.30 34.56 5.05
T6010 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 5.15 1.30 34.56 5.05
T6011 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 5.15 1.30 34.56 5.05
T6012 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 5.15 1.30 34.56 5.05
T6013 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 5.15 1.30 34.56 5.05
T6014 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 5.15 1.30 34.56 5.05
T6015 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 5.15 1.30 34.56 5.05
T6016 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 2.74 1.30 22.92 2.69
T6017 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 2.74 1.30 22.92 2.69
T6018 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 2.74 1.30 22.92 2.69
T6019 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 2.74 1.30 22.92 2.69
T6020 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 2.74 1.30 22.92 2.69
T6031 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 4.54 0.00
T6032 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 4.54 0.00
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F1.39
T6033 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 4.54 0.00
T6034 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 0.00 0.00
T6035 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 0.00 0.00
T6036 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 0.00 0.00
T6037 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 0.00 0.00
T6038 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 0.00 0.00
T6039 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 0.00 0.00
T6040 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 0.00 0.00
T6041 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 0.00 0.00
T6042 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 0.00 0.00
T6043 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 0.00 0.00
T6044 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 0.00 0.00
T6045 6.71 0.00 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 0.00 0.00
T6046 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 4.54 0.00
T6047 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 4.54 0.00
T6048 6.71 3.49 0.00 0.50 0.48 0.00 1.30 4.54 0.00
1.6.3 Calcolo delle azioni interne e degli spostamenti
Per il calcolo delle azioni interne viene utilizzata l’analisi dinamica
modale con spettro di progetto in accordo al § 7.3.3 . Mediante essa
vengono definite le sollecitazioni di progetto e gli spostamenti. Per l’analisi
con spettro progetto bisogna prendere in considerazione tutti i modi con
massa partecipante superiore al 5% e tale da eccitare almeno l’85% della
massa totale. Nel nostro caso prendiamo in considerazione tutti i 18 modi
propri di vibrazione dell’edificio quindi le disposizione normative sono
automaticamente verificate. Le masse si ottengono direttamente dai carichi
applicati alle travi moltiplicando per uno i il caso G e 0.3 i carichi variabili.
1.6.3.1 Risultati dell’analisi modale
L’analisi modale viene effettuata automaticamente dal programma di
calcolo che per ogni modo fornisce la forma modale, i corrispondenti
periodi e le masse partecipanti.
Nelle figure seguenti si riportano i primi sei modi di vibrare.
FASCICOLO 1 – PROGETTAZIONE DI UNA STRUTTURA INTELAIATA IN C.A.
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F1.40
Figura 2.13:Primo modo, traslazione lungo x, Secondo modo, traslazione lungo y
Figura 1.14: Terzo modo e sesto modo, puramente torsionali
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F1.41
Figura 1.15 Quinto e sesto modo, traslazionali
In tabella si riportano i periodi propri e le masse partecipanti dei primi
undici modi di vibrare
Periodo
[s]
Masse partecipanti
[%]
Masse partecipanti
cumulative
[%]
T Mx My ∑Mx ∑My
Modo 1 0.8830 77.79% 0.00% 77.79% 0.00%
Modo 2 0.8784 0.00% 77.68% 77.79% 77.68%
Modo 3 0.8000 0.00% 0.00% 77.79% 77.68%
Modo 4 0.3117 12.64% 0.00% 90.43% 77.68%
Modo 5 0.3041 0.00% 13.59% 90.43% 91.27%
Modo 6 0.2812 0.00% 0.00% 90.43% 91.27%
Modo 7 0.1815 5.21% 0.00% 95.64% 91.27%
Modo 8 0.1724 0.00% 4.83% 95.64% 96.11%
Modo 9 0.1632 0.00% 0.00% 95.64% 96.11%
Modo 10 0.1212 2.72% 0.00% 98.36% 96.11%
Modo 11 0.1167 0.00% 2.34% 98.36% 98.45%
La prima forma modale presenta una traslazione in direzione X e la seconda in direzione Y. Si nota come lo sforzo fatto nella disposizione in pianta degli elementi abbia prodotto effettivamente modi fondamentali di vibrazione traslazionale con periodi più alti. Inoltre i periodi dei moti traslazionali, e relative masse partecipanti, hanno valori molto prossimi denotando come la risposta sia poco influenzata dalla direzione del sisma. In merito a questo le piccole discrepanze nel periodo si può giustificare col
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F1.42
fatto che nei telai lungo Y la rigidezza flessionale delle travi EI/L, nonostante gli sforzi fatti , per avere valori praticamente proponibili è comunque maggiore rispetto a quella dei telai in direzione X con campate più corte, ciò comporta una maggiore, comunque marginale, rigidezza dei telai in direzione Y rispetto a quelli in direzione X con conseguente periodo minore.
Ancora si nota come i gradi di libertà traslazionali e rotazionali siano disaccoppiati, in effetti per il moto in direzione X si ha My=0 e viceversa, mentre nel modo torsionale si ha Mx=My=0.
L’eccitamento dell’85% della massa si ottiene in corrispondenza del quinto modo, tuttavia si nota che vi sono ancora modi residui con percentuale di massa partecipante maggiore del 5%, che devono essere considerati.
Merita un commento il fatto che il periodo approssimato del primo modo di vibrare, fornito dalla normativa, per un edificio in cemento armato intelaiato alto 22 metri risulta:
�̀� = 0.075 P�.^U = 0.7619 [15]
Evidenziando discrepanze con quelli ricavati dall’analisi. In merito a
questo si riporta che la formula [15] viene proposta dalla normativa in assenza di calcoli più dettagliati.
Una conferma della bontà dei risultati ottenuti la si può ricercare utilizzando dei procedimenti approssimati per la stima del primo modo di vibrare. Uno di questi è il metodo di Rayleigh, per il quale una stima del primo modo si può fare con questa formula:
` = 2�-�� ∑ �EfE �E∑ fE �E [16]
Dove: -Wi peso sismico all’i-mo impalcato -δi spostamento assoluto di piano dell’impalcato i-mo -g accelerazione di gravità
Il metodo consiste nell’applicare in una direzione delle forze orizzontali, ad esempio pari al peso sismico di piano, e stimare gli spostamenti dei piani stessi. L’applicazione della formula [33] fornisce il risultato.
La procedura si applica sia per la direzione X che per la direzione Y.
I risultati sono riportati sinteticamente in tabella.
Piano Peso sismico W Spostamento di piano in Spostamento di piano in
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F1.43
[KN] direzione X
[m]
direzione Y
[m]
Livello 1 7902 0.0698 0.0633
Livello 2 7447 0.1676 0.1497
Livello 3 7438 0.2619 0.2341
Livello 4 7166 0.3417 0.3074
Livello 5 7125 0.4005 0.3636
Copertura 5697 0.4385 0.4016
Nella tabella successiva si riportano i risultati e l’errore percentuale rispetto al valore calcolato dal codice di calcolo
Confronto primo modo
di vibrare lungo X
Confronto primo modo di
vibrare lungo Y
Tx
[sec]
Scarto
[%]
Ty
[sec]
Scarto
[%]
Sap 2000 0.8830 - 0.8784 -
Metodo di Raylegh 0.8791 0.44 0.8744 0.45
Normativa 0.7619 15.89 0.7619 15.29
Dai calcoli svolti si ritiene che i valori trovati dal codice di calcolo sono plausibili.
1.6.3.2 Combinazione delle risposte modali
Ottenuta la massima risposta dei modi di vibrare essi dovranno essere combinati per ottenere le sollecitazioni di calcolo. Poiché tali massimi non si verificano allo stesso istante, essi possono essere combinati utilizzando delle formule statistiche. In particolare le NTC08 impongono di realizzare una combinazione quadratica completa degli effetti relativi a ciascun modo (CQC), secondo la formula contenuta in §7.3.3 che si riporta di seguito: * = �∑ ∑ ,?�*?*��? [17]
In cui Ei effetto dell’azione relativo al modo i Ρij coefficiente di correlazione tra i modi i e j calcolato con la seguente ,?� = ��:�Eh8/:��0�Eh��(���Eh):0!�:�Eh� [18]
ξ smorzamento viscoso dei modi i e j βij rapporto tra l’inverso dei periodi di ciascuna coppia i-j di modi
1.6.3.3 Eccentricità accidentali delle masse
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F1.44
E’ necessario considerare una distribuzione di masse tali da fornire diverse posizioni del baricentro, questo allo scopo di coprire le inevitabili approssimazioni effettuate nel calcolo della posizione del baricentro di piano. Il punto §7.3.3 permette di considerare tali eccentricità applicando dei momenti torcenti a livello di impalcato calcolati come il prodotto delle forze statiche equivalenti di piano moltiplicate per l’eccentricità accidentale definita in §7.2.6 pari al 5% della lunghezza dell’edificio nella direzione considerata.
In base a queste disposizioni si devono considerare le seguenti eccentricità:
-ey= +/- 0.05 x 36.00 m =+/- 1.80 m -ex=+/- 0.05 x 18.00 m =+/- 0.79 m
Seguendo il paragrafo §7.3.3.2 si sono ricavate le forze statiche equivalenti a livello di impalcato usando la formula c? = ��iEfE∑ fhihh [19]
Dove Fh = Sd(T1) W λ/g Sd ordinata spettrale relativa al periodo T1 Wi Peso sismico dell’impalcato i-mo Zj quota rispetto al piano di fondazione dell’impalcato j-mo Fi forza da applicare all’impalcato i-mo λ è un coefficiente pari a 0.85 per costruzioni con più di tre orizzontamenti e se T1<2Tc , altrimenti pari a 1
stima del momento torcente dovuto alle eccentricità ex=0.79m, T=0.883 sec, 2Tc
(max)=1.08 , λ=1
SLV SLD
Livello Wi
[KN]
Zj
[m]
Fxi
[KN]
MTxi
[KN m]
Fxi
[KN]
MTxi
[KN m]
Livello 1 7902 4.00 240 192 397 313
Livello 2 7447 7.60 431 344 712 563
Livello 3 7438 11.2 634 506 1048 828
Livello 4 7166 14.8 807 644 1334 1054
Livello 5 7125 18.4 997 796 1648 1302
Copertura 5697 22.0 954 762 1577 1246
stima del momento torcente dovuto alle eccentricità ey=1.80m T=0.878 sec,
2Tc(max)=1.08 , λ=1
SLV SLD
Livello Wi
[KN]
Zj
[m]
Fyi
[KN]
MTxi
[KN m]
Fxi
[KN]
MTxi
[KN m]
Livello 1 7902 4.00 243 437 400 720
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F1.45
Livello 2 7447 7.60 435 783 718 1293
Livello 3 7438 11.2 640 1152 1056 1902
Livello 4 7166 14.8 815 1467 1345 2420
Livello 5 7125 18.4 1008 1814 1661 2990
Copertura 5697 22.0 964 1735 1590 2861
1.6.3.4 Risposta alle diverse componenti dell’azione sismica alla variabilità spaziale
del moto
Nel §7.3.5 delle NTC08 per tenere in conto della variabilità spaziale del
moto viene proposto di procedere nel seguente modo:
-si calcola la risposta per le tre componenti del moto separatamente
-si combinano gli effetti con la seguente regola
1.00 *�" + "0.30 *@" + "0.30 *i [20]
Dove Ex, Ey,Ez sono le sollecitazioni sismiche nelle varie direzioni calcolate
considerando per ciascuna le eccentricità come detto al punto precedente.
Per la struttura in esame il moto Ez (§7.2.1) può essere trascurato. Il simbolo
“+” è da intendersi “combinato con gli effetti di”, ciò comporta che per
considerare tutti i casi è necessario analizzare 32 combinazioni differenti, le
otto combinazioni di azioni ortogonali da combinare con le 4 posizioni che
può assumere il centro delle masse. Le otto combinazioni sono riportate in
tabella.
1 + Ex+0.3 Ey
2 +Ex -0.3Ey
3 -Ex +0.3 Ey
4 -Ex -0.3 Ey
5 +Ey -0.3 Ex
6 -Ey +0.3Ex
7 +Ey -0.3 Ex
8 -Ey -0.3 Ex
Gli effetti dell’azione sismica sono ottenuti attraverso un analisi dinamica modale considerando le 32 combinazioni delle due componenti dell’azione sismica agente nelle due direzioni ortogonali. Le combinazioni sismiche sono poi combinate con le altre con i carichi verticali secondo la seguente combinazione valida sia per gli SLE che per gli SLU (di volta cambierà l’entità dell’azione sismica)
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F1.46
}� + }� + � + * + � ~���x��
1.6.3.5 Inviluppi di progetto e Caratteristiche della sollecitazione
La seguente tabella riporta, con ovvio significato della simbologia
usata, le combinazioni di carico considerate.
Condizioni di carico
1) G
2) Q
3) ExSLV
4) EySLV
5) ex (eccentricità x)
6) ey (eccentricità y)
7) COMB1=G + 0.3 Q
8) COMB2= 1.4 G + 1.5 Q
9) SISMA §1.6.3.4 + (7)
10) INVILUPPO TOTALE
(9) “+” (8)
11) ExSLD
12) EySLD
13) COMB3= COMB1 “+” ExSLD “+” EySLD
In seguito si procederà con il progetto e la verifica di due telai
ortogonali, uno sul lato corto ed uno sul lato lungo. Con riferimento alla
figura 1.7 essi sono 2-2 (ovvero 5-5 per simmetria) e B-B (ovvero C-C) .
Si riportano di seguito i diagrammi delle caratteristiche della
sollecitazione per i telai in esame.
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Figura 1.15: (8) COMB2 :SLU CARICHI VERTICALI TELAI B-B C-C
Figura 1.16: (8) COMB2 :SLU CARICHI VERTICALI TELAI 1-1 6-6
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Figura 1.17: (7)COMB1: CARICHI VERTICALI IN PRESENZA DI SISMA TELAI B-B C-C
Figura 1.18: (7)COMB1: CARICHI VERTICALI IN PRESENZA DI SISMA TELAI 1-1 6-6
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F1.49
Figura 1.19: (9) SISMA : COMBINAZIONE SISMICA SLV TELAI B-B C-C
Figura 1.20: (9) SISMA : COMBINAZIONE SISMICA SLV TELAI 1-1 6-6
1.7 Verifiche allo stato limite di esercizio (SLE)
Per le costruzioni ricadenti in classe d’uso I e II si deve verificare
che l’azione sismica di progetto non produca agli elementi costruttivi senza
funzione strutturale danni tali da rendere la costruzione temporaneamente
inagibile. Nel caso di strutture con tamponamenti collegati rigidamente alla
struttura e che interferiscono con la deformabilità della stessa la verifica nei
confronti dell’SLD deve essere valutata verificando che gli spostamenti di
interpiano dr risultino minori del 5% dell’altezza h del piano.
La circolare 617 nel C.7.2.1 specifica che lo spettro di risposta
relativo all’SLD può presentare accelerazioni maggiori rispetto a quello
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F1.50
relativo allo SLV, tuttavia la resistenza delle strutture di classe I e II viene
attribuita e determinata esclusivamente sulla base delle azioni sismiche
relative allo SLV (nel quale la riduzione delle azioni vi è perché la struttura
entra in campo inelastico). Di conseguenza non sono progettate per
sopportare le azioni sismiche relative allo SLD senza danneggiarsi.
In tabella vengono riportati in base alla geometria dell’edificio gli
spostamenti massimi di interpiano stabiliti dalla normativa.
Livello Altezza di
interpiano h
[m]
Spostamento
ammissibile
0.005xh
[mm]
Livello 1 4.00 20
Livello 2 3.60 18
Livello 3 3.60 18
Livello 4 3.60 18
Livello 5 3.60 18
Copertura 3.60 18
Il sisma da prendere in considerazione è quello che ha una probabilità di
superamento del 10% in 10 anni ed un periodo di ritorno di 80 anni.
Spostamento
assoluto di piano
d
[mm]
Spostamento di
interpiano
dd=di-di-1
[mm]
Spostamento
ammissibile
0.005xh
[mm]
Livello 1
Lungo X 5.9 5.9 20 verificato
Lungo Y 6 6 20 verificato
Livello 2
Lungo X 13.9 8 18 verificato
Lungo Y 13.9 7.9 18 verificato
Livello 3
Lungo X 23 9.1 18 verificato
Lungo Y 26.4 12.5 18 verificato
Livello 4
Lungo X 30.4 18 verificato
Lungo Y 31.1 18 verificato
Livello 5
Lungo X 38.3 18 verificato
Lungo Y 44.5 18 verificato
Copertura
Lungo X 43.3 18 verificato
Lungo Y 50.6 18 verificato
Gli spostamenti sono calcolati utilizzando la procedura prima descritta per
il calcolo degli effetti dell’azione sismica e della combinazione nelle varie
direzioni e con le altre azioni.
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F1.51
I risultati sono consultabili in tabella e vengono riportati nel grafico.
0
1
2
3
4
5
6
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110
Liv
ell
o
Spostamenti X [mm]
Assoluti
Relativi
Max relativi
Max assoluti
0
1
2
3
4
5
6
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110
Liv
ell
o
Spostamenti Y [mm]
Assoluti
Relativi
Max relativi
Max assoluti
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F1.52
1.8 Progetto e verifica delle armature allo SLU
1.8.1 Progetto delle armature delle travi
1.8.1.1 Progetto delle armature longitudinali
Per quel che concerne le armature longitudinali le NTC08 pongono alcune
limitazioni sulla dimensione e numero delle armature longitudinali.
In particolare nel §4.1.6.1.1. (relativo alle costruzioni in c.a.
indipendentemente dalla presenza dell’azione sismica) impone che:
- Area dell’armatura in zona tesa non inferiore a:
�u�?[ = max �0.26 Q���Q1R �zV; 0.0013 �zV� [21]
In cui, oltre ai simboli già definiti, si intende:
-bt larghezza media della zona tesa
- Negli appoggi di estremità all’intradosso deve essere disposta un
armatura efficientemente ancorata calcolata per uno sforzo di
trazione pari al Taglio.
- Al di fuori delle zone di sovrapposizione, l’area di armatura tesa o
compressa non deve superare individualmente il 4% dell’area lorda
della sezione trasversale.
Le indicazioni per le costruzioni in zona sismica si ritrovano al §7.4.6.2.1 e
di seguito si riportano quelle per la classe di duttilità “A” per sezioni
rettangolari.
- Almeno due barre di diametro 14 mm devono essere presenti
superiormente ed inferiormente per tutta la lunghezza della trave.
- Rapporto geometrico tra armatura tesa (ρ) e compressa (ρcomp) deve
rispettare la seguente diseguaglianza:
�.!Q1R < , < ,�S�� + �.UQ1R [22]
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F1.53
- Nelle zone critiche ρcomp ≥1/2 ρ e al di fuori di essa ρcomp ≥1/4 ρ
Si è proceduto nel seguente modo. Dall’equilibrio alla traslazione della
sezione di calcestruzzo e acciaio si è ottenuta la posizione dell’asse
neutro, dall’equilibrio alla rotazione attorno ad esso si è calcolata
l’Asmin. Conseguentemente si è individuato il numero di barre di
armatura necessario a coprire la quantità calcolata. Sono stati utilizzate
barre di due diametri differenti, al fine di ridurre la differenza tra area
teorica e area effettivamente disposta, ciò per non avere momenti
resistenti molto più elevati di quelli di calcolo in quanto ciò, nell’ottica
della gerarchia delle resistente porterebbe ad un incremento del taglio di
calcolo sulla trave e di momento sollecitante sui pilastri.
Si è controllato che l’area così calcolata rispettasse le limitazioni
normative. E ciò è stato effettuato per entrambe le estremità delle travi.
Questa procedura è stata effettuata utilizzando come momenti di calcolo
quelli dell’inviluppo totale delle caratteristiche della sollecitazione
combinazione (10).
Si riporta la limitazione [22] con riferimento ai materiali utilizzati:
0.36% < , < ,�S�� + 0.90% [23]
La zona critica si estende ( §7.4.6.1.1 per CD ”A”) per 1.5 H a partire
dalla faccia del nodo trave pilastro.
Le tabelle successive riportano le armature disposte e la relativa verifica
allo SLU nel caso di volta più gravoso ( (Mrd/Msd )max ≥ 1 ) .
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F1.54
ARMATU RE LONGITUDINALI TELAI B-B C-C
TRA VE ascissa
[m]
B
[mm]
H
[mm]
c
[mm]
fyd
[N/mm2]
fcd
[N/mm2]
M
max
[KN
m]
M min
[KN m]
Af sup
[mm2]
Af inf
[mm2]
Armatura
superiore
Armatura
inferiore
Af
effettiva
sup [mm2]
Af
effettiva
inf [mm2]
Mrd
negativo
[KN m]
Mrd
positivo
[KN m]
α Ρ
Mrd
max/
M sd
max
T1
00
6 0.20 400 700 30 391.40 14.17 -334 128.70 1327.61 663.80 1 φ20 + 7 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 1391.73 775.97 -350.3 196.9 0.56 0.52% 1.05 ok
3.60 400 700 30 391.40 14.17 197 81.00 194.77 779.07 2 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 307.88 1083.85 -79.6 272.5 0.28 0.40% 1.38 ok
6.85 400 700 30 391.40 14.17 -479 60.30 1917.25 958.62 5 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 2032.61 1083.85 -508.1 274.0 0.53 0.76% 1.06 ok
T1
00
7 0.35 400 700 30 391.40 14.17 -496 151.50 1985.92 992.96 5 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 2032.61 1083.85 -508.1 274.0 0.53 0.76% 1.02 ok
3.60 400 700 30 391.40 14.17 152 56.40 148.76 595.02 2 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 307.88 1083.85 -79.6 272.5 0.28 0.40% 1.80 ok
6.85 400 700 30 391.40 14.17 -487 153.70 1950.13 975.06 5 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 2032.61 1083.85 -508.1 274.0 0.53 0.76% 1.04 ok
T1
00
8 0.35 400 700 30 391.40 14.17 -486 149.70 1943.96 971.98 5 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 2032.61 1083.85 -508.1 274.0 0.53 0.76% 1.05 ok
3.60 400 700 30 391.40 14.17 154 58.20 151.45 605.82 2 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 307.88 1083.85 -79.6 272.5 0.28 0.40% 1.77 ok
6.85 400 700 30 391.40 14.17 -486 149.70 1943.96 971.98 5 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 2032.61 1083.85 -508.1 274.0 0.53 0.76% 1.05 ok
T2
00
6 0.18 400 700 30 391.40 14.17 -330 73.30 1310.63 655.32 1 φ20 + 7 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 1391.73 775.97 -350.3 196.9 0.56 0.52% 1.06 ok
3.60 400 700 30 391.40 14.17 180 84.20 177.23 708.90 2 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 307.88 1083.85 -79.6 272.5 0.28 0.40% 1.51 ok
6.79 400 700 30 391.40 14.17 -409 21.40 1628.77 814.38 3 φ20 + 5 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 1712.17 929.91 -429.8 235.5 0.54 0.64% 1.05 ok
T2
00
7 0.33 350 600 30 391.40 14.17 -407 77.80 1942.03 971.02 5 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 2032.61 1083.85 -426.8 231.3 0.53 1.02% 1.05 ok
3.60 350 600 30 391.40 14.17 154 81.60 180.22 720.90 2 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 307.88 775.97 -67.2 165.9 0.40 0.39% 1.08 ok
6.79 350 600 30 391.40 14.17 -407 73.30 1940.06 970.03 5 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 2032.61 1083.85 -426.8 231.3 0.53 1.02% 1.05 ok
T2
00
8 0.33 350 600 30 391.40 14.17 -407 78.00 1940.06 970.03 5 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 2032.61 1083.85 -426.8 231.3 0.53 1.02% 1.05 ok
3.60 350 600 30 391.40 14.17 155 82.20 180.95 723.79 2 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 307.88 775.97 -67.2 165.9 0.40 0.39% 1.07 ok
6.79 350 600 30 391.40 14.17 -407 78.00 1940.06 970.03 5 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 2032.61 1083.85 -426.8 231.3 0.53 1.02% 1.05 ok
T3
00
6 0.18 350 600 30 391.40 14.17 -302 61.30 1424.48 712.24 2 φ20 + 6 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 1551.95 929.91 -329.2 198.8 0.60 0.78% 1.09 ok
3.60 350 600 30 391.40 14.17 187 85.50 220.10 880.41 2 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 307.88 929.91 -67.2 197.8 0.33 0.47% 1.06 ok
6.90 350 600 30 391.40 14.17 -400 3.10 1907.44 953.72 5 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 2032.61 1083.85 -426.8 231.3 0.53 1.02% 1.07 ok
T3
00
7 0.30 350 600 30 391.40 14.17 -402 67.30 1917.82 958.91 5 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 2032.61 1083.85 -426.8 231.3 0.53 1.02% 1.06 ok
3.60 350 600 30 391.40 14.17 156 82.30 182.63 730.53 2 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 307.88 775.97 -67.2 165.9 0.40 0.39% 1.06 ok
6.90 350 600 30 391.40 14.17 -401 66.10 1910.41 955.20 5 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 2032.61 1083.85 -426.8 231.3 0.53 1.02% 1.06 ok
T3
00
8 0.30 350 600 30 391.40 14.17 -400 66.40 1907.44 953.72 5 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 2032.61 1083.85 -426.8 231.3 0.53 1.02% 1.07 ok
3.60 350 600 30 391.40 14.17 157 83.40 183.84 735.36 2 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 307.88 775.97 -67.2 165.9 0.40 0.39% 1.06 ok
6.90 350 600 30 391.40 14.17 -400 66.40 1907.44 953.72 5 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 2032.61 1083.85 -426.8 231.3 0.53 1.02% 1.07 ok
T4
00
6 0.15 300 600 30 391.40 14.17 -245 23.20 1155.54 577.77 1 φ20 + 6 φ 14 1 φ20 + 2 φ 14 1237.79 622.04 -262.0 133.4 0.50 0.72% 1.07 ok
3.60 300 600 30 391.40 14.17 189 87.00 224.09 896.35 2 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 307.88 929.91 -66.9 196.9 0.33 0.54% 1.04 ok
6.90 300 600 30 391.40 14.17 -376 -46.50 1795.46 897.73 4 φ20 + 4 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 1872.39 1083.85 -393.8 231.0 0.58 1.09% 1.05 ok
T4
00
7 0.30 300 600 30 391.40 14.17 -352 20.30 1678.87 839.44 3 φ20 + 5 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 1712.17 929.91 -360.0 198.5 0.54 1.00% 1.02 ok
3.60 300 600 30 391.40 14.17 154 80.60 180.78 723.10 2 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 307.88 775.97 -66.9 165.4 0.40 0.45% 1.07 ok
6.90 300 600 30 391.40 14.17 -349 20.60 1665.02 832.51 3 φ20 + 5 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 1712.17 929.91 -360.0 198.5 0.54 1.00% 1.03 ok
T4
00
8 0.30 300 600 30 391.40 14.17 -349 20.70 1664.04 832.02 3 φ20 + 5 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 1712.17 929.91 -360.0 198.5 0.54 1.00% 1.03 ok
3.60 300 600 30 391.40 14.17 155 82.20 182.60 730.40 2 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 307.88 775.97 -66.9 165.4 0.40 0.45% 1.06 ok
6.90 300 600 30 391.40 14.17 -349 20.70 1664.04 832.02 3 φ20 + 5 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 1712.17 929.91 -360.0 198.5 0.54 1.00% 1.03 ok
T5
00
6 0.15 300 600 30 391.40 14.17 -228 -26.70 1072.04 536.02 1 φ20 + 5 φ 14 4 φ 14 1083.85 615.75 -230.3 132.1 0.57 0.63% 1.01 ok
3.60 300 600 30 391.40 14.17 188 89.90 222.23 888.93 2 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 307.88 929.91 -66.9 196.9 0.33 0.54% 1.05 ok
6.93 300 600 30 391.40 14.17 -374 -89.10 1786.01 893.00 4 φ20 + 4 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 1872.39 1083.85 -393.8 231.0 0.58 1.09% 1.05 ok
T5
00
7 0.28 300 600 30 391.40 14.17 -315 -36.50 1498.01 749.01 2 φ20 + 6 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 1551.95 929.91 -328.3 198.5 0.60 0.91% 1.04 ok
3.60 300 600 30 391.40 14.17 158 82.30 185.77 743.07 2 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 307.88 775.97 -66.9 165.4 0.40 0.45% 1.05 ok
6.93 300 600 30 391.40 14.17 -317 -39.50 1505.87 752.93 2 φ20 + 6 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 1551.95 929.91 -328.3 198.5 0.60 0.91% 1.04 ok
T5
00
8 0.28 300 600 30 391.40 14.17 -316 -38.10 1499.48 749.74 2 φ20 + 6 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 1551.95 929.91 -328.3 198.5 0.60 0.91% 1.04 ok
3.60 300 600 30 391.40 14.17 158 83.20 185.16 740.63 2 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 307.88 775.97 -66.9 165.4 0.40 0.45% 1.05 ok
6.93 300 600 30 391.40 14.17 -316 -38.10 1499.48 749.74 2 φ20 + 6 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 1551.95 929.91 -328.3 198.5 0.60 0.91% 1.04 ok
T6
00
6 0.15 300 450 30 391.40 14.17 -137 -51.00 886.60 443.30 1 φ20 + 4 φ 14 4 φ 14 929.91 615.75 -143.6 95.9 0.66 0.74% 1.05 ok
3.60 300 450 30 391.40 14.17 139 88.00 228.32 913.30 2 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 307.88 929.91 -48.8 142.3 0.33 0.74% 1.02 ok
6.93 300 450 30 391.40 14.17 -275 -140.00 1830.00 915.00 4 φ20 + 4 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 1872.39 1083.85 -283.9 167.4 0.58 1.49% 1.03 ok
T6
00
7 0.28 300 450 30 391.40 14.17 -228 -100.00 1502.48 751.24 2 φ20 + 6 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 1551.95 929.91 -237.2 143.9 0.60 1.23% 1.04 ok
3.60 300 450 30 391.40 14.17 110 71.40 178.82 715.29 2 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 307.88 775.97 -48.8 119.8 0.40 0.62% 1.09 ok
6.93 300 450 30 391.40 14.17 -222 -95.60 1463.90 731.95 2 φ20 + 6 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 1551.95 929.91 -237.2 143.9 0.60 1.23% 1.07 ok
T6
00
8 0.28 300 450 30 391.40 14.17 -224 -96.40 1471.47 735.74 2 φ20 + 6 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 1551.95 929.91 -237.2 143.9 0.60 1.23% 1.06 ok
3.60 300 450 30 391.40 14.17 112 72.80 181.55 726.19 2 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 307.88 775.97 -48.8 119.8 0.40 0.62% 1.07 ok
6.93 300 450 30 391.40 14.17 -224 -96.40 1471.47 735.74 2 φ20 + 6 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 1551.95 929.91 -237.2 143.9 0.60 1.23% 1.06 ok
FASCICOLO 1 – PROGETTAZIONE DI UNA STRUTTURA INTELAIATA IN C.A.
CORSO DI COSTRUZIONI IN ZONE SISMICHE – ANNO ACCADEMICO 2008/2009 Prof. Ing. Enzo D’AMORE Studenti: Diego BRUCIAFREDDO – Francesco CAMINITI
F1.55
ARMATU RE LONGITUDINALI TELAI 2-2 5-5
TRA
VE
ascissa
[m]
B
[mm]
H
[mm]
c
[mm]
fyd
[N/mm2]
fcd
[N/mm2]
M
max
[KN
m]
M min
[KN m]
Af sup
[mm2]
Af inf
[mm2]
Armatura
superiore
Armatura
inferiore
Af
effettiva
sup
[mm2]
Af
effettiv
a inf
[mm2]
Mrd
negati
vo [KN
m]
Mrd
positivo
[KN m]
α ρ Mrd max/
M sd max
T1
03
1 0.35 400 700 30 391.40 14.17 -287 276.00 1136.91 1092.31 1 φ20 + 6 φ 14 1 φ20 + 6 φ 14 1237.79 1237.79 -312.5 312.5 1.00 0.46% 1.09 ok
3.30 400 700 30 391.40 14.17 46 -20.50 79.24 179.50 2 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 307.88 1083.85 -79.6 272.5 0.28 0.40% 5.88 ok
6.25 400 700 30 391.40 14.17 -365 302.50 1452.32 1198.89 2 φ20 + 6 φ 14 1 φ20 + 6 φ 14 1551.95 1237.79 -390.9 312.6 0.80 0.58% 1.07 ok
T1
03
2 0.35 400 450 30 391.40 14.17 -311 304.50 2053.03 2006.76 5 φ20 + 3 φ 14 5 φ20 + 3 φ 14 2032.61 2032.61 -312.6 312.6 1.00 1.21% 1.00 ok
1.30 400 450 30 391.40 14.17 -1 -1.20 1.86 7.44 2 φ 14 4 φ 14 307.88 615.75 -49.4 96.5 0.50 0.37% 80.44 ok
2.25 400 450 30 391.40 14.17 -311 304.50 2053.03 2006.76 5 φ20 + 3 φ 14 5 φ20 + 3 φ 14 2032.61 2032.61 -312.6 312.6 1.00 1.21% 1.00 ok
T2
03
1 0.33 350 600 30 391.40 14.17 -243 235.70 1140.86 1106.81 1 φ20 + 6 φ 14 1 φ20 + 6 φ 14 1237.79 1237.79 -263.7 263.7 1.00 0.62% 1.09 ok
3.30 350 600 30 391.40 14.17 29 -12.50 56.90 134.25 2 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 307.88 775.97 -67.2 165.9 0.40 0.39% 5.64 ok
6.28 350 600 30 391.40 14.17 -280 221.60 1318.49 1039.33 1 φ20 + 7 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 1391.73 1083.85 -296.0 231.3 0.78 0.70% 1.06 ok
T2
03
2 0.33 350 450 30 391.40 14.17 -297 292.10 1965.86 1933.79 5 φ20 + 3 φ 14 5 φ20 + 3 φ 14 2032.61 2032.61 -312.2 312.2 1.00 1.38% 1.05 ok
1.30 350 450 30 391.40 14.17 0 -0.40 0.62 2.48 2 φ 14 4 φ 14 307.88 615.75 -49.1 96.2 0.50 0.42% 240.42
ok
2.28 350 450 30 391.40 14.17 -297 292.10 1965.86 1933.79 5 φ20 + 3 φ 14 5 φ20 + 3 φ 14 2032.61 2032.61 -312.2 312.2 1.00 1.38% 1.05 ok
T3
03
1 0.33 350 600 30 391.40 14.17 -219 216.60 1026.43 1015.44 1 φ20 + 5 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 1083.85 1083.85 -231.2 231.2 1.00 0.54% 1.06 ok
3.30 350 600 30 391.40 14.17 30 -12.30 55.99 137.00 2 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 307.88 775.97 -67.2 165.9 0.40 0.39% 5.53 ok
6.28 350 600 30 391.40 14.17 -273 213.90 1285.67 1002.55 1 φ20 + 7 φ 14 1 φ20 + 5 φ 14 1391.73 1083.85 -296.0 231.3 0.78 0.70% 1.08 ok
T3
03
2 0.33 350 450 30 391.40 14.17 -263 257.00 1730.84 1690.92 4 φ20 + 4 φ 14 3 φ20 + 5 φ 14 1872.39 1712.17 -287.7 263.5 0.91 1.27% 1.09 ok
1.30 350 450 30 391.40 14.17 -1 -1.00 1.39 5.58 2 φ 14 4 φ 14 307.88 615.75 -49.1 96.2 0.50 0.42% 96.17 ok
2.28 350 450 30 391.40 14.17 -263 257.00 1730.84 1690.92 4 φ20 + 4 φ 14 3 φ20 + 5 φ 14 1872.39 1712.17 -287.7 263.5 0.91 1.27% 1.09 ok
T4
03
1 0.30 300 600 30 391.40 14.17 -166 169.40 778.59 792.87 1 φ20 + 4 φ 14 1 φ20 + 4 φ 14 929.91 929.91 -198.4 198.4 1.00 0.54% 1.17 ok
3.30 300 600 30 391.40 14.17 25 -10.80 49.17 114.61 2 φ 14 4 φ 14 307.88 615.75 -66.9 131.9 0.50 0.36% 5.26 ok
6.30 300 600 30 391.40 14.17 -222 164.70 1045.08 770.50 1 φ20 + 5 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 1083.85 775.97 -230.7 165.9 0.72 0.63% 1.04 ok
T4
03
2 0.30 300 450 30 391.40 14.17 -197 192.30 1292.79 1258.10 1 φ20 + 7 φ 14 1 φ20 + 7 φ 14 1391.73 1391.73 -214.2 214.2 1.00 1.10% 1.09 ok
1.30 300 450 30 391.40 14.17 -1 -0.80 1.24 4.96 2 φ 14 3 φ 14 307.88 461.81 -48.9 72.4 0.67 0.37% 90.51 ok
2.30 300 450 30 391.40 14.17 -197 192.30 1292.79 1258.10 1 φ20 + 7 φ 14 1 φ20 + 7 φ 14 1391.73 1391.73 -214.2 214.2 1.00 1.10% 1.09 ok
T5
03
1 0.30 300 600 30 391.40 14.17 -125 127.60 581.06 594.74 4 φ 14 4 φ 14 615.75 615.75 -132.1 132.1 1.00 0.36% 1.03 ok
3.30 300 600 30 391.40 14.17 20 -6.00 27.29 92.60 2 φ 14 4 φ 14 307.88 615.75 -66.9 131.9 0.50 0.36% 6.50 ok
6.30 300 600 30 391.40 14.17 -175 116.90 820.97 544.29 1 φ20 + 4 φ 14 4 φ 14 929.91 615.75 -198.2 132.1 0.66 0.54% 1.13 ok
T5
03
2 0.30 300 450 30 391.40 14.17 -116 109.80 744.37 706.87 1 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 775.97 775.97 -120.3 120.3 1.00 0.62% 1.04 ok
1.30 300 450 30 391.40 14.17 21 -23.70 148.17 133.67 2 φ 14 3 φ 14 307.88 461.81 -48.9 72.4 0.67 0.37% 3.06 ok
2.30 300 450 30 391.40 14.17 -116 109.80 744.37 706.87 1 φ20 + 3 φ 14 1 φ20 + 3 φ 14 775.97 775.97 -120.3 120.3 1.00 0.62% 1.04 ok
T6
03
1 0.25 300 450 30 391.40 14.17 -45 43.20 287.49 274.67 3 φ 14 2 φ 14 461.81 307.88 -72.4 48.9 0.67 0.37% 1.60 ok
3.30 300 450 30 391.40 14.17 11 1.70 16.33 65.30 2 φ 14 3 φ 14 307.88 461.81 -48.9 72.4 0.67 0.37% 6.90 ok
6.35 300 450 30 391.40 14.17 -68 31.10 434.34 217.17 3 φ 14 2 φ 14 461.81 307.88 -72.4 48.9 0.67 0.37% 1.06 ok
T6
03
2 0.25 300 450 30 391.40 14.17 -66 58.30 418.82 371.71 3 φ 14 3 φ 14 461.81 461.81 -72.4 72.4 1.00 0.37% 1.10 ok
1.30 300 450 30 391.40 14.17 11 -14.30 89.07 65.30 2 φ 14 3 φ 14 307.88 461.81 -48.9 72.4 0.67 0.37% 5.06 ok
2.35 300 450 30 391.40 14.17 -66 58.30 418.82 371.71 3 φ 14 3 φ 14 461.81 461.81 -72.4 72.4 1.00 0.37% 1.10 ok
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F1.56
1.8.1.2 Progetto delle armature trasversali
Dai dettagli costruttivi del §4.1.6.1 NTC08 si rilevano le seguenti
indicazioni:
- Le travi devono prevedere un’armatura trasversale (Ast) costituita da
staffe con sezione complessiva tale che Ast ≥ 1.5 B [mm2/m] con B
spessore minimo dell’animo espresso in millimetri.
- Un numero minimo di tre staffe a metro
- Passo (s) non superiore a 0.8 l’altezza utile della sezione
- Assorbire almeno il 50% dello sforzo di taglio dalle staffe
Dalle indicazione specifiche per strutture in c.a. in zona sismica e per
CD “A” si rileva:
- Nelle zone critiche (1.5 H) devono essere previste staffe di
confinamento; La prima staffa non deve distare più di 5 cm dalla
faccia del nodo trave pilastro e le successive non devono avere passo
superiore a: b�?[ = �! V; 175 %% ; 6 ф�?[¢S[�; 24фuz £ [24]
- Le staffe di confinamento devono essere rettangolari, circolari o a
spirale con un фmin= 6 mm e con ganci a 135° prolungati per almeno
10 ф alle estremità.
I ganci devono essere assicurati alle barre longitudinali.
Per il progetto delle staffe l’azione sollecitante si è ottenuta con il
criterio della gerarchia delle resistenze, ovvero per scongiurare una
rottura al taglio, che avviene con caratteristiche di fragilità, si
dimensionano le barre sul taglio che la trave dovrà sopportare in
corrispondenza delle crisi per flessione attinta al superamento degli
Mrd alle estremità della trave. La normativa propone ( §7.4.1.2.2) di
moltiplicare per un coefficiente γrd= 1.2 in CD “A” per tenere conto
delle sovra resistenza dei materiali rispetto ai valori di calcolo.
Quindi per ogni trave si considerano i momenti resistenti alle
estremità (concordi in verso per simulare l’effetto di un’azione
sismica) e si ottiene il taglio ad esse dovuto (VEd), a tali valori si
sommano quelli dovuto al carico da peso proprio sulle travi. Per
ricercare la condizione più gravosa il calcolo viene fatto sia
sommando algebricamente il taglio dovuto a G+0.3Q che alla sola
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F1.57
presenza dei carichi G. Ciò per ottenere i valori di calcolo Vsd più
gravosi. I valori così ricavati vengono inviluppati con quelli da SLU
per carichi verticali COMB(8) ( taluni valori potranno risultare
maggiori di quelli calcolati con il criterio della gerarchia delle
resistenze per la presenza di travi di dimensioni longitudinali
importanti).
Figura 1.21 Criterio di combinazione dei tagli dovuti al momento resistente con i tagli da peso
proprio
Dall’equilibrio della trave sottoposta ai momenti resistenti si ottiene:
¤y¥ = ¦§¥ W¨©G0W¨©ª¢�¨«¬ [25]
Per ltrave si intende la lunghezza da filo pilastro a filo pilastro. La [25]
va applicata sia considerando la condizione di sisma da sinistra della
trave ( situazione a sinistra in figura ) che da destra.
L’angolo di inclinazione (α) delle bielle di cls nel modello di
traliccio iperstatico devono essere pari a 45° in zona critica e
comprese tra 21.8°< α< 45° . Il progetto delle staffe viene effettuato
seguendo il seguente flusso logico:
zona critica 1.5 Htrave
1) Calcolo valore di Vsd all’estremo della trave
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2) Calcolo del passo minimo delle staffe e numero di bracci tra
quello teorico e quello di normativa, sincerandosi che la crisi
avvenga sempre lato acciaio Vrcd > Vrsd > Vsd con cotan(α)=1.
zona restante
1) Calcolo valore di Vsd al termine della zona critica.
2) Calcolo del passo minimo delle staffe e numero di bracci tra
quello teorico e quello di normativa, sincerandosi che la crisi
avvenga sempre lato acciaio Vrcd > Vrsd > Vsd con cotan(α)=2.
Le tabelle successive riportano il passo delle staffe e relativo
diametro e numero il numero di bracci da inserire nelle travi.
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ARMATU RE TRASVERSALI TELAI B-B C-C
Calcolo sollecitazioni Calcolo passo delle staffe
TRA
VE
l
[m]
B
[mm]
H
[mm]
c
[mm]
fyd
[N/mm2]
fcd
[N/mm2]
Mrd
[KNm]
Mrd
[KNm]
V Ed,M+
[KN]
V Ed,M-
[KN]
V sd
G+0.3Q
[KN]
V sd G
[KN]
V Ed +
[KN]
V Ed -
[KN]
V sd
1.4G+1.5Q
[KN]
zona Vsd
[KN]
alfa
[°]
teta
[°]
fi
[mm]
n
bracci
s max
[mm]
s
[mm]
V Rsd
[KN]
V Rcd
[KN]
T1
00
6
6.65 400 700 30 391.4 14.17
-350.3 196.9 112.7 -127.2 142.7 114.2 255.4 15.5 270.0 critica 270.0 90 45 8 2 84 80 296.6 854.5
non critica 176.0 90 26.6 8 2 160 130 364.5 684.2
-508.1 274.0 112.7 -127.2 -174.7 -139.8 -62.0 -301.9 -325.4 critica 325.4 90 45 8 2 84 70 339.0 854.5
T1
00
7
6.5 400 700 30 391.4 14.17
-508.1 274.0 144.4 -144.4 157.0 125.6 301.4 12.6 291.0 critica 301.4 90 45 8 2 84 70 339.0 854.5
non critica 204.5 90 26.6 8 2 160 110 430.7 684.2
-508.1 274.0 144.4 -144.4 -154.3 -123.4 -9.9 -298.7 -288.0 critica 298.7 90 45 8 2 84 70 339.0 854.5
T1
00
8
6.5 400 700 30 391.4 14.17
-508.1 274.0 144.4 -144.4 155.1 124.1 299.5 10.7 289.5 critica 299.5 90 45 8 2 84 70 339.0 854.5
non critica 202.7 90 26.6 8 2 160 110 430.7 684.2
-508.1 274.0 144.4 -144.4 -155.1 -124.1 -10.7 -299.5 -289.5 critica 299.5 90 45 8 2 84 70 339.0 854.5
T2
00
6
6.61 400 700 30 391.4 14.17
-350.3 196.9 106.3 -113.8 144.3 115.4 250.6 30.5 272.6 critica 272.6 90 45 8 2 84 80 296.6 854.5
non critica 180.4 90 26.6 8 2 160 120 394.8 684.2
-429.8 235.5 106.3 -113.8 -163.8 -131.0 -57.5 -277.6 -307.8 critica 307.8 90 45 8 2 84 70 339.0 854.5
T2
00
7
6.46 350 600 30 391.4 14.17
-426.8 231.3 122.3 -122.3 150.6 120.5 272.9 28.3 283.7 critica 283.7 90 45 8 2 84 70 288.4 636.1
non critica 204.7 90 26.6 8 2 190 90 447.9 509.3
-426.8 231.3 122.3 -122.3 -150.6 -120.5 -28.3 -272.9 -283.7 critica 283.7 90 45 8 2 84 70 288.4 636.1
T2
00
8
6.46 350 600 30 391.4 14.17
-426.8 231.3 122.3 -122.3 150.6 120.5 272.9 28.3 283.7 critica 283.7 90 45 8 2 84 70 288.4 636.1
non critica 204.7 90 26.6 8 2 190 90 447.9 509.3
-426.8 231.3 122.3 -122.3 -150.6 -120.5 -28.3 -272.9 -283.7 critica 283.7 90 45 8 2 84 70 288.4 636.1
T3
00
6
6.73 350 600 30 391.4 14.17
-329.2 198.8 100.0 -111.6 143.0 114.4 243.0 31.4 270.2 critica 270.2 90 45 8 2 84 70 288.4 636.1
non critica 192.2 90 26.6 8 2 190 100 403.1 509.3
-426.8 231.3 100.0 -111.6 -166.3 -133.0 -66.3 -277.9 -312.4 critica 312.4 90 45 8 2 84 60 336.4 636.1
T3
00
7
6.6 350 600 30 391.4 14.17
-426.8 231.3 119.7 -119.7 151.8 121.4 271.5 32.1 285.9 critica 285.9 90 45 8 2 84 70 288.4 636.1
non critica 207.9 90 26.6 8 2 190 90 447.9 509.3
-426.8 231.3 119.7 -119.7 -151.8 -121.4 -32.1 -271.5 -285.8 critica 285.8 90 45 8 2 84 70 288.4 636.1
T3
00
8
6.6 350 600 30 391.4 14.17
-426.8 231.3 119.7 -119.7 151.7 121.4 271.4 32.0 285.9 critica 285.9 90 45 8 2 84 70 288.4 636.1
non critica 207.9 90 26.6 8 2 190 90 447.9 509.3
-426.8 231.3 119.7 -119.7 -151.7 -121.4 -32.0 -271.4 -285.9 critica 285.9 90 45 8 2 84 70 288.4 636.1
T4
00
6
6.75 300 600 30 391.4 14.17
-262.0 133.4 87.6 -93.7 139.4 111.5 227.0 45.7 264.9 critica 264.9 90 45 8 2 84 70 288.4 545.2
non critica 187.9 90 26.6 8 2 220 100 403.1 436.6
-393.8 231.0 87.6 -93.7 -166.0 -132.8 -78.4 -259.7 -312.7 critica 312.7 90 45 8 2 84 60 336.4 545.2
T4
00
7
6.6 300 600 30 391.4 14.17
-360.0 198.5 101.5 -101.5 149.5 119.6 251.0 48.0 282.8 critica 282.8 90 45 8 2 84 70 288.4 545.2
non critica 205.8 90 26.6 8 2 220 90 447.9 436.6
-360.0 198.5 101.5 -101.5 -149.0 -119.2 -47.5 -250.5 -282.0 critica 282.0 90 45 8 2 84 70 288.4 545.2
T4
00
8
6.6 300 600 30 391.4 14.17
-360.0 198.5 101.5 -101.5 151.7 121.4 253.2 50.2 285.9 critica 285.9 90 45 8 2 84 70 288.4 545.2
non critica 207.9 90 26.6 8 2 220 90 447.9 436.6
-360.0 198.5 101.5 -101.5 -151.7 -121.4 -50.2 -253.2 -285.9 critica 285.9 90 45 8 2 84 70 288.4 545.2
T5
00
6
6.78 300 600 30 391.4 14.17
-230.3 132.1 81.7 -93.1 142.3 113.8 224.0 49.2 268.4 critica 268.4 90 45 8 2 84 70 288.4 545.2
non critica 191.4 90 26.6 8 2 220 100 403.1 436.6
-393.8 231.0 81.7 -93.1 -164.1 -131.3 -82.4 -257.2 -311.4 critica 311.4 90 45 8 2 84 60 336.4 545.2
T5
00
7
6.65 300 600 30 391.4 14.17
-328.3 198.5 95.1 -95.1 150.1 120.1 245.2 55.0 284.3 critica 284.3 90 45 8 2 84 70 288.4 545.2
non critica 207.3 90 26.6 8 2 220 90 447.9 436.6
-328.3 198.5 95.1 -95.1 -150.8 -120.6 -55.7 -245.9 -284.8 critica 284.8 90 45 8 2 84 70 288.4 545.2
T5
00
8
6.65 300 600 30 391.4 14.17
-328.3 198.5 95.1 -95.1 150.4 120.3 245.5 55.3 284.5 critica 284.5 90 45 8 2 84 70 288.4 545.2
non critica 207.5 90 26.6 8 2 220 90 447.9 436.6
-328.3 198.5 95.1 -95.1 -150.4 -120.3 -55.3 -245.5 -284.5 critica 284.5 90 45 8 2 84 70 288.4 545.2
T6
00
6
6.78 300 450 30 391.4 14.17
-143.6 95.9 55.1 -67.3 119.6 95.7 174.7 52.3 185.2 critica 185.2 90 45 8 2 84 80 185.9 401.7
non critica 144.2 90 26.6 8 2 220 100 297.0 321.7
-283.9 167.4 55.1 -67.3 -147.6 -118.1 -92.5 -214.9 -225.9 critica 225.9 90 45 8 2 84 60 247.9 401.7
T6
00
7
6.65 300 450 30 391.4 14.17
-237.2 143.9 68.8 -68.8 131.8 105.4 200.6 63.0 202.5 critica 202.5 90 45 8 2 84 70 212.5 401.7
non critica 161.6 90 26.6 8 2 220 90 330.0 321.7
-237.2 143.9 68.8 -68.8 -130.5 -104.4 -61.7 -199.3 -200.9 critica 200.9 90 45 8 2 84 70 212.5 401.7
T6
00
8
6.65 300 450 30 391.4 14.17
-237.2 143.9 68.8 -68.8 131.2 105.0 200.0 62.4 201.7 critica 201.7 90 45 8 2 84 70 212.5 401.7
non critica 160.8 90 26.6 8 2 220 90 330.0 321.7
-237.2 143.9 68.8 -68.8 -131.2 -105.0 -62.4 -200.0 -201.7 critica 201.7 90 45 8 2 84 70 212.5 401.7
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F1.60
ARMATU RE TRASVERSALI TELAI 2-2 5-5
Calcolo sollecitazioni Calcolo passo delle staffe
TRA VE l [m] B
[mm]
H
[mm]
c
[mm]
fyd
[N/mm2]
fcd
[N/mm2]
Mrd
[KNm]
Mrd
[KNm]
V Ed,M+
[KN]
V Ed,M-
[KN]
V sd
G+0.3Q
[KN]
V sd G
[KN]
V Ed +
[KN]
V Ed -
[KN]
V sd
1.4G+1.5Q
[KN]
zona Vsd
[KN] alfa [°]
teta
[°]
fi
[mm]
n
bracci
s max
[mm]
s
[mm]
V Rsd
[KN]
V Rcd
[KN]
T1
03
1
5.9 400 700 30 391.4 14.17
-312.5 312.5 127.1 -143.1 16.9 13.5 144.0 -126.2 23.9 critica 144.0 90 45 8 2 84 80 296.6 854.5
non critica 88.4 90 26.6 8 2 160 150 315.9 684.2
-390.9 312.6 127.1 -143.1 -25.4 -20.3 101.7 -168.5 -35.4 critica 168.5 90 45 8 2 84 80 296.6 854.5
T1
03
2
1.9 400 450 30 391.4 14.17
-312.6 312.6 394.8 -394.8 4.3 3.4 399.1 -390.5 6.0 critica 399.1 90 45 8 4 84 70 425.0 535.6
non critica 115.5 90 26.6 8 2 160 110 270.0 428.9
-312.6 312.6 394.8 -394.8 -4.3 -3.4 390.5 -399.1 -6.0 critica 399.1 90 45 8 4 84 70 425.0 535.6
T2
03
1
5.95 350 600 30 391.4 14.17
-263.7 263.7 99.8 -112.9 12.1 9.7 111.9 -100.8 17.1 critica 111.9 90 45 8 2 84 80 252.3 636.1
non critica 74.9 90 26.6 8 2 190 180 223.9 509.3
-296.0 231.3 99.8 -112.9 -19.9 -15.9 79.9 -132.8 -27.7 critica 132.8 90 45 8 2 84 80 252.3 636.1
T2
03
2
1.95 350 450 30 391.4 14.17
-312.2 312.2 384.3 -384.3 3.8 3.0 388.1 -380.5 5.4 critica 388.1 90 45 8 4 84 70 425.0 468.7
non critica 119.4 90 26.6 8 2 190 120 247.5 375.3
-312.2 312.2 384.3 -384.3 -3.8 -3.0 380.5 -388.1 -5.4 critica 388.1 90 45 8 4 84 70 425.0 468.7
T3
03
1
5.95 350 600 30 391.4 14.17
-231.2 231.2 93.3 -106.3 11.4 9.1 104.7 -94.9 16.3 critica 104.7 90 45 8 2 84 80 252.3 636.1
non critica 69.6 90 26.6 8 2 190 180 223.9 509.3
-296.0 231.3 93.3 -106.3 -20.7 -16.6 72.6 -127.0 -28.7 critica 127.0 90 45 8 2 84 80 252.3 636.1
T3
03
2
1.95 350 450 30 391.4 14.17
-287.7 263.5 339.2 -339.2 3.9 3.1 343.1 -335.3 5.5 critica 343.1 90 45 8 4 84 80 371.8 468.7
non critica 105.6 90 26.6 8 2 190 120 247.5 375.3
-287.7 263.5 339.2 -339.2 -3.9 -3.1 335.3 -343.1 -5.5 critica 343.1 90 45 8 4 84 80 371.8 468.7
T4
03
1
6 300 600 30 391.4 14.17
-198.4 198.4 72.9 -85.8 8.9 7.1 81.8 -76.9 12.7 critica 81.8 90 45 8 2 84 80 252.3 545.2
non critica 53.8 90 26.6 8 2 220 210 191.9 436.6
-230.7 165.9 72.9 -85.8 -18.7 -15.0 54.2 -104.5 -26.0 critica 104.5 90 45 8 2 84 80 252.3 545.2
T4
03
2
2 300 450 30 391.4 14.17
-214.2 214.2 257.0 -257.0 3.4 2.7 260.4 -253.6 4.7 critica 260.4 90 45 8 2 84 50 297.5 401.7
non critica 84.6 90 26.6 8 2 220 160 185.6 321.7
-214.2 214.2 257.0 -257.0 -3.4 -2.7 253.6 -260.4 -4.7 critica 260.4 90 45 8 2 84 50 297.5 401.7
T5
03
1
6 300 600 30 391.4 14.17
-132.1 132.1 52.8 -66.0 8.9 7.1 61.7 -57.1 12.8 critica 61.7 90 45 8 2 84 80 252.3 545.2
non critica 39.7 90 26.6 8 2 220 210 191.9 436.6
-198.2 132.1 52.8 -66.0 -18.8 -15.0 34.0 -84.8 -26.1 critica 84.8 90 45 8 2 84 80 252.3 545.2
T5
03
2
2 300 450 30 391.4 14.17
-120.3 120.3 144.4 -144.4 3.5 2.8 147.9 -140.9 4.8 critica 147.9 90 45 8 2 84 80 185.9 401.7
non critica 48.1 90 26.6 8 2 220 210 141.4 321.7
-120.3 120.3 144.4 -144.4 -3.5 -2.8 140.9 -147.9 -4.8 critica 147.9 90 45 8 2 84 80 185.9 401.7
T6
03
1
6.1 300 450 30 391.4 14.17
-72.4 48.9 23.9 -23.9 7.6 6.1 31.5 -16.3 10.7 critica 31.5 90 45 8 2 84 80 185.9 401.7
non critica 23.9 90 26.6 8 2 220 210 141.4 321.7
-72.4 48.9 23.9 -23.9 -13.2 -10.6 10.7 -37.1 -18.4 critica 37.1 90 45 8 2 84 80 185.9 401.7
T6
03
2
2.1 300 450 30 391.4 14.17
-72.4 72.4 82.7 -82.7 3.5 2.8 86.2 -79.2 4.8 critica 86.2 90 45 8 2 84 80 185.9 401.7
non critica 30.8 90 26.6 8 2 220 180 165.0 321.7
-72.4 72.4 82.7 -82.7 -3.5 -2.8 79.2 -86.2 -4.8 critica 86.2 90 45 8 2 84 80 185.9 401.7
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1.8.1.3 Disegno esecutivo travata T1006-T1010
T1006 40x70 T1007 40x70 T1008 40x70
105 455 105
Staffe f 8/9cm Staffe f 8/13cm Staffe f 8/9cm
105 440
Staffe f 8/7cm Staffe f 8/11cm
105
Staffe f 8/7cm
105 220
Staffe f 8/7cm Staffe f 8/11cm
A
A
As, sup =1f 20 + 7f 14
As, inf =1f 20 + 3f 14
Staffe =f 8/9 cm
40
70 As, sup =5f 20 + 3f 14
As, inf =1f 20 + 5f 14
Staffe =f 8/7 cm
40
70As, sup =3f 14
As, inf =1f 20 + 5f 14
Staffe =f 8/13 cm
40
70
720 720 360
3 f 14
3 f 14
3 f 14
5 f 14
2 f 14
2 f 14
1 f 20
5 f 20
1 f 20
5 f 20
1 f 20
B
B
B
B
C
C
C
C
C
C
C
C
B
B
Sezione A-A Sezione C-CSezione B-B
45°
Dettaglio staffe
64
34
10 f
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1.8.2 Progetto delle armature dei pilastri
1.8.2.1 Progetto e verifica delle armature longitudinali
Rispetto alla armature longitudinali da disporre nei pilastri l’NTC08
pone le seguenti limitazioni:
§4.1.6.1.2
- Nel caso di elementi sottoposti a prevalente sforzo normale le barre
parallele all’asse devono avere un diametro minimo di 12 mm;
- Interasse tra le barre non superiore a 300 mm;
- L’area Asl complessiva delle armature longitudinali deve risultare
maggiore di: �u¢,�?[ = max �0.1 �¯©Q1© ; 0.003 ��� [26]
§7.4.6.2.2 CD”A”
- Interasse tra le barre minore o uguale a 250 mm
- Il rapporto geometrico tra l’area Asl e l’area del calcestruzzo lorda Ac
deve rispettare la seguente diseguaglianza:
1% ≤ , ≤ 4% [27]
Lo stato di sollecitazione nei pilastri è di pressoflessione deviata. Le
sollecitazioni si ricavano con il criterio di gerarchia delle resistenze
descritto nel §7.4.4.2.1 . Ovvero la somma dei momenti resistenti di
testa e piede di due pilastri convergenti in un nodo deve risultare più
grande della somma dei momenti resistenti delle travi che
convergono in un nodo e ciò deve essere verificato per entrambe le
direzioni in cui si innestano travi.
In formule: ∑ ±�,§¥ ≥ ¦§¥ ∑ ±Y,§¥ [28]
Questa proprietà si può raggiungere progettando i pilastri per dei
momenti agenti che abbiano somma pari al secondo membro della
[28]. Tale somma viene suddivisa in proporzione allo Mc,Ed, ovvero
il valore di momento calcolato dall’analisi nella combinazione
sismica. ¦§¥ nelle strutture in classe di duttilità alta vale 1.3. La
procedura viene effettuata per entrambi i versi dei momenti in un
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F1.63
nodo, prendendo sempre concordi a coppie di due momenti nelle
travi e nei pilastri. Lo sforzo normale da considerarsi nel rispetto
della gerarchia delle resistenze sarebbe quello derivante dai tagli
nelle travi in corrispondenza dei valori di Mb,rd in aggiunta a quello
dovuto ai carichi verticali in combinazione sismica . La normativa
non specifica nulla in proposito e comunque si può osservare che
essendo più gravosa la verifica in condizioni di sforzo normale più
basso (in quanto in fase di predimensionamento si sono scelti valori
di sezione per cui ν<0.5) vengono utilizzati gli sforzi normali
massimo e minimo provenienti dalla combinazione sismica senza
alcun incremento.
Figura 1.21: Equilibrio dei nodi
La normativa specifica che può essere condotta una verifica a
pressoflessione semplice riducendo il dominio di resistenza del 30%.
I pilastri verranno armati tutti in maniera simmetrica sui due lati. Per
il progetto delle armature si segue il seguente flusso logico:
1) Si calcolano i valori delle azioni sollecitanti su entrambi gli assi;
2) Si progettano separatamente a pressoflessione semplice, con lo
sforzo normale minimo, le armature da disporre sui quattro lati,
trascurando per volta il contributo delle armature intermedie, ed
amplificando di 1/0.7 il momento sollecitante;
3) Si verificano a pressoflessione deviata le sezioni armate
sovrapponendo i due contributi di armatura singolarmente calcolati,
con la formula semplificata proposta dalla normativa, per tutte le
combinazioni di valori ottenibili dai valori di Msdx, Msdy, Nsd
massimi e minimi, i primi due ricavati con il criterio della gerarchia
delle resistenze il terzo con i valori di calcolo.
La formula di verifica è (§4.1.2.1.2.4)
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5W¯1©W²1©;³ + MW¯´©W²´©N³ ≤ 1 [29]
Con α esponente indicato come deducibile dalla geometria e dalle
sollecitazioni della sezione, viene proposto un valore cautelativo pari
a 1.
L’EC2 2004, coerente con la stessa norma, indica i valori di α da
utilizzare in relazione allo sforzo normale agente adimensionalizzato
rispetto a quello massimo sopportabile dalla sezione di c.a Nb,RD= fcd
Ac + Asl fyd.
Nsd/Nbrd 0.1 0.7 1.0
α 1.0 1.5 2.0
Mryd ed Mrzd nella [29] sono i valori dei momenti resistenti a
pressoflessione semplice calcolati con il valore di Nsd di volta
considerato. Tale valore viene calcolato considerando il solo
contributo delle armature più distanti dall’asse di flessione. Questo
modo di procedere rende operativamente più semplice il calcolo dei
momenti resistenti ed inoltre porta, generalmente, ad una sottostima
dell’effettivo momento resistente, con conseguente aggravio della
verifica [29]. Ci si promette comunque di effettuare analisi più
approfondite e rigorose qualora il primo membro della [29] dovesse
assumere valori relativamente elevati.
Inoltre si specifica che il soddisfacimento del criterio di gerarchia
delle resistenze non è richiesto per i nodi appartenenti alla copertura,
e per il nodo al piede dei pilastro al livello zero si utilizzano le
sollecitazioni derivanti dal calcolo se maggiori dei valori ottenuti
alla testa degli stessi.
Di seguito si riporta l’applicazione della procedura descritta per la
testa del pilastro P1008.
1.Calcolo delle sollecitazioni
Si calcola il momento sollecitante nel pilastro secondo i due assi e
per le due direzioni orario ed antiorario.
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Figura 1.22 Equilibrio alla rotazione con momenti orari
Figura 1.23 Equilibrio alla rotazione con momenti antiorari
• Calcolo MsdyP1008- lungo l’asse parallelo ad H1 (asse y)
Con riferimento alla fig. 1.22 e considerando che, dal progetto delle
armature longitudinali delle travi risulta:
T1007 MbRd1-= -508.1 KN m
T1006 MbRd1+= 274.0 KN m
γrd Σ |MbRd|=1.3 782.1 KN m=1016.7 KN m
Ed inoltre dalla combinazione sismica risulta:
P1008 testa MEdy-= 524.4 KN m
P 2008 piede MEdy+= 292.3 KN m
Σ |MsEdy|= 816.7 KN m
αP1008= |MEdy+,P1008|/ Σ |MsEdy|= 524.4 / 816.7 =0.64
αP2008= 1- αP1008=1- 0.64 = 0.36
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segue Msdy-,P1008= αP1008 Σ |MbRd|= 0.64 1016.7 KN m=652.8 KN m
• Calcolo Msdy+,P1008 lungo l’asse parallelo ad H1 (asse y)
Con riferimento alla fig. 1.23 e considerando che, dal progetto delle
armature longitudinali delle travi risulta:
T1007 MbRd1+= 274.0 KN m
T1006 MbRd1-= - 508.8 KN m
γrd Σ |MbRd|= 1.3 782.8 KN m =1017.64 KN m
Ed inoltre dalla combinazione sismica risulta:
P1008 testa MEdy+= 542.4 KN m
P 2008 piede MEdy-= - 332.3 KN m
Σ |MsEdy|= 874.7 KN m
αP1008= |MEdy+,P1008|/ Σ |MsEdy|= 542.4 / 874.7 =0.62
αP2008= 1- αP1008=1- 0.62 = 0.38
segue Msdy+,P1008= αP1008 Σ |MbRd|= 0.62 1017.6 KN m=630.9 KN m
• Calcolo Msdx,P1008- lungo l’asse parallelo ad H2 (asse x)
Con riferimento alla fig. 1.22 e considerando che, dal progetto delle
armature longitudinali delle travi risulta:
T1034 MbRd2+= 312.6 KN m
T1035 MbRd2-= -312.6 KN m
γrd Σ |MbRd|=1.3 625.2 KN m=812.8 KN m
Ed inoltre dalla combinazione sismica risulta:
P1008 testa MEdx-= 281.1 KN m
P 2008 piede MEdx+= 388.2 KN m
Σ |MsEdx|= 669.3 KN m
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αP1008= |MEdx+,P1008|/ Σ |MsEdx|= 281.1 / 669.3 =0.42
αP2008= 1- αP1008=1- 0.42 = 0.58
segue Msdx-,P1008= αP1008 Σ |MbRd|= 0.42 * (-812.8 KN m)=-341.4 KN m
• Calcolo Msdx,P1008+ lungo l’asse parallelo ad H2 (asse x)
Con riferimento alla fig. 1.23 e considerando che, dal progetto delle
armature longitudinali delle travi risulta:
T1034 MbRd2-= -390.9 KN m
T1035 MbRd2+= 312.6 KN m
γrd Σ |MbRd|=1.3 703.5 KN m=914.6 KN m
Ed inoltre dalla combinazione sismica risulta:
P1008 testa MEdx+= 253.8 KN m
P 2008 piede MEdx-= -354.5 KN m
Σ |MsEdx|= 608.9 KN m
αP1008= |MEdx+,P1008|/ Σ |MsEdx|= 253.8 / 608.9 =0.42
αP2008= 1- αP1008=1- 0.42 = 0.58
segue Msdx+,P1008= αP1008 Σ |MbRd|= 0.42 914.6 KN m=381.2 KN m
• Valori dei momenti di calcolo e combinazione di essi
I valori così ottenuti vanno combinati tra di essi. La normativa non
indica quale debba essere la posizione dell’asse momento da
considerare, si ritiene quindi di combinare i valori prima ricavati con la
regola del 30% nell’altra direzione quando agisce un momento in una
certa direzione x o y .
Lo sforzo normale dall’analisi sismica è:
NEdmin,P1008= 1561.5 KN
NEdmax,P1008=3235.7 KN
NEd, P1008
[KN]
Msdx,P1008
[KN m]
Msdy,P1008
[KN m]
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Valore
minimo 1561.5 -341.4 -652.8
Valore
massimo 3235.7 381.2 630.9
Quindi le combinazioni da sottoporre a verifica sono:
1) NEdmin, P1008 , Msdy-,P1008 , 0.3 Msdx+,P1008
2) NEdmin, P1008 , Msdy-,P1008 , 0.3 Msdx-,P1008
3) NEdmin, P1008 , Msdy+,P1008 , 0.3 Msdx+,P1008
4) NEdmin, P1008 , Msdy+,P1008 , 0.3 Msdx-,P1008
5) NEdmin, P1008 , Msdx-,P1008 , 0.3 Msdy+,P1008
6) NEdmin, P1008 , Msdx-,P1008 , 0.3 Msdy-,P1008
7) NEdmin, P1008 , Msdx+,P1008 , 0.3 Msdy+,P1008
8) NEdmin, P1008 , Msdx+,P1008 , 0.3 Msdy-,P1008
9 – 16 ) come le prime 8 ma con NEdmax,P1008
17) Verifica con SLU carichi verticali COMB(9)
2.PROGETTO DELLE ARMATURE
La sezione verrà progettata con armature simmetriche di diametro Φ20.
• Progetto armature sul lato H1
Il progetto viene fatto a pressoflessione semplice sull’asse parallelo ad
H1 (y) e trascurando il contributo delle armature intermedie poste sui
lati H2. La combinazione più gravosa è:
NEdmin,P1008=1561.5 KN , Msdy-,P1008= -652.8 KN m
La normativa precisa che nel caso in cui si voglia verificare a
pressoflessione semplice è necessario ridurre il dominio di resistenza del
30%, per considerare ciò il Msdy-,P1008 viene diviso per un fattore 0.7 . Di
conseguenza riferendosi alla figura 1.24 si ottiene:
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F1.69
Figura 1.24: equilibrio delle sezione P1008 trascurando le armature disposte sul lato H2
�Q = �Qµ ==> �� = �·©�.� D9Q�© = �U �.U∗�����.� ^�� �!.�^ = 197 %% [30]
�Q = ±u¥0.7 − +u¥ 5P�2 − +u¥¹�¥2 P�;¹@¥ (P� − 2 $) =
= º»:.¼¯½º½.¾ ��U �.U∗����M¾½½: � 9»º9.»∗9½½½9O.9¾∗:∗¾½½N�&�.! (^����∗��) = 2032 %%� [31]
Considerato che un Φ20 ha area 314 mm2 si ottiene nmin=
INT_SUP(2032/314)= 7 . Di conseguenze l’interasse tra le barre è (H1-2c)/(n-
1)=106 mm < 250 mm OK.
• Progetto armature sul lato H2
Il progetto viene fatto a pressoflessione semplice sull’asse parallelo ad
H2 (x). Procedendo come al caso precedente si ottiene:
NEdmin,P1008=1561.5 KN , Msdx-,P1008= 381.2 KN m
�Q = �Qµ ==> �� = �·©�.� D:Q�© = �U �.U∗�����.� ^�� �!.�^ = 197 %% [31]
�Q = ±u¥0.7 − +u¥ 5P�2 − +u¥¹�¥2 P�;¹@¥ (P� − 2 $) =
= º8¼9.:¯½º½.¾ ��U �.U∗����M¾½½: � 9»º9.»∗9½½½9O.9¾∗:∗¾½½N�&�.! (^����∗��) = 485 %%� [32]
Considerato che un Φ20 ha area 314 mm2 si ottiene nmin= INT_SUP(485/314)=
2 . Si avrebbe con tale valore un interasse più piccolo del minimo di norma. Per
cui si dispongo 4Φ20 ottenendo un interasse (H2-2c)/(4-1)=213 mm < 250 mm
OK!
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3.VERIFICA A PRESSOFLESSIONE DEVIATA
Considerato il valore massimo di sforzo normale agente si ottiene:
¿ = �¯©�«/Q�©D9D: = ���U.^∗�����!.�^∗^��∗^�� = 0.47 < 0.55 À�! [33]
La prescrizione contenuta in §7.4.4.2.2.1 è verificata.
Il rapporto geometrico d’armatura vale:
, = �QzSz�� = (2 + 2 + 7 + 7) ∗ � ∗ 10�700 ∗ 700 = 1.15%
1% < 1.15% < 4% À�! [34]
Le limitazioni sull’interasse tra i ferri sono state già tenute in conto in fase di
predimensionamento.
Verifica per Nedmin=1561.5 KN
¿Y,{¥ = +y¥�?[��¹�¥ + �18 ∗ �Â��¹@¥� =
= �U �.U∗����^��∗^��∗�!.�^0��∗Ã∗��:∗�&�.! = 0.17 [35]
Per interpolazione coi dati riportati nella tabella dell’EC4 si ottiene α=1.06. Si
riporta in tabella le verifiche. I valori di Mrdx0 e Mrdy0 sono calcolati applicando
la semplificazione in figura 1.24.
Msdx
[KN m]
Msdy
[KN m]
Mrdx0
[KN m]
Mrdy0
[KN m] α ıy@¥±{@¥Å³ + 5±yi¥±{i¥;³ ≤ 1
-341.4 -195.8 -974.5 -738.4 1.06 0.57
-341.4 +189.3 -974.5 -738.4 1.06 0.57
+381.2 -195.8 +974.5 -738.4 1.06 0.62
+381.2 +189.3 +974.5 +738.4 1.06 0.61
-652.8 -102.4 -974.5 -738.4 1.06 0.78
-652.8 +114.4 -974.5 +738.4 1.06 0.79
+630.9 -102.4 +974.5 -738.4 1.06 0.75
+630.9 +114.4 +974.5 +738.4 1.06 0.77
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Figura 1.25: Verifica grafica sul dominio MxrdMyrd per N=1562 KN
Verifica per Nedmax=3235.7 KN
Procedendo come al passo precedente νBrd=0.35 da cui α=1.21. La tabella
successiva riporta le verifiche con questo valore dell’azione assiale:
Msdx
[KN m]
Msdy
[KN m]
Mrdx0
[KN m]
Mrdy0
[KN m] α ıy@¥±{@¥Å³ + 5±yi¥±{i¥;³ ≤ 1
-341.4 -195.8 -1155.6 -919.5 1.21 0.38
-341.4 +189.3 -1155.6 -919.5 1.21 0.38
+381.2 -195.8 +1155.6 -919.5 1.21 0.41
+381.2 +189.3 +1155.6 +919.5 1.21 0.41
-652.8 -102.4 -1155.6 -919.5 1.21 0.57
-652.8 +114.4 -1155.6 +919.5 1.21 0.58
+630.9 -102.4 +1155.6 -919.5 1.21 0.55
+630.9 +114.4 +1155.6 +919.5 1.21 0.56
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F1.72
Figura 1.26: Verifica grafica sul dominio MxrdMyrd per N=3236 KN
Verifica combinazione SLUcarichi verticali
Si verifica anche a pressoflessione per i valori derivanti dal calcolo all’SLU per
carichi verticali. Tali valori dovrebbero derivare da una disposizione dei carichi che
massimizza gli stessi (e considerare l’azione del vento). Ad ogni modo l’entità
modesta degli stessi rispetto alla combinazione sismica permette di concludere che
tale verifica è comunque soddisfatta.
A titolo di esempio per i valori con tutte le campate caricate col massimo valore dei
carichi si ottiene:
N=4165.0 KN Mx=-35.4 KN m My=21.6 KN m
E quindi νBrd=0.45 da cui α=1.30 segue:
M ��. �&�.�N�.� + M ��U.!����!.�N�.� = 0.01 ≤ 1 [31]
Si riporta il dominio di resistenza che evidenzia le ampie risorse ancora disponibili
per la sezione in esame.
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F1.73
Figura 1.27 dominio di resistenza Per Ned=4126 KN
Nella tabella successiva si riportano le armature longitudinali per gli altri
elementi della pilastrata in esame. I valori di calcolo per la testa dei pilastri in
copertura sono quelli derivanti dall’analisi. Per il piede dei pilastri al livello
zero, i momenti resistenti in testa sono superiori a quelli di calcolo per qui si
progetta con tali valori. Semplicemente l’armatura in testa la si fa proseguire
fino al piede.
PILASTRO l [m] H1
[mm]
H2
[mm]
c
[mm]
fcd
[N/mm2]
fyd
[N/mm2]
Armatura
lungo H1
Armatura
lungo H2
Verifica
Rapporto
geometrico
P1008 4 700 700 30 14.17 391.4 7 φ16 4 φ16 0.012
P2008 3.6 650 650 30 14.17 391.4 5 φ16 6 φ16 0.013
P3008 3.6 600 600 30 14.17 391.4 6 φ16 5 φ16 0.016
P4009 3.6 600 600 30 14.17 391.4 6 φ16 5 φ16 0.019
P5008 3.6 550 550 30 14.17 391.4 6 φ16 4 φ16 0.025
P6008 3.6 550 550 30 14.17 391.4 8 φ16 4 φ16 0.021
PILASTRO N ed
min
M rd
lungo
H2
M rd
lungo
H1
M sd
lungo
H2
M sd
lungo
H1
Verifica a presso
flessione deviata
(formula semplificata
valore max)
Ned/Nrd alfa N ed min
P1008 1561.5 974.5 738.4 652.8 381.6 0.79 0.17 1.06 1561.5
P2008 1321.4 697.4 770.0 386.6 533.0 0.86 0.16 1.05 1321.4
P3008 1122 661.0 594.6 433.4 380.0 0.85 0.15 1.04 1122
P4009 891.1 685.4 619.0 422.8 353.0 0.79 0.11 1.01 891.1
P5008 619.5 688.0 447.0 331.5 189.1 0.61 0.09 1.00 619.5
P6008 296 557.8 316.8 388.6 124.3 0.81 0.04 1.00 296
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F1.74
1.8.2.2 Progetto e verifica delle armature trasversali
Rispetto alla armature trasversali da disporre nei pilastri l’NTC08
pone le seguenti limitazioni:
§4.1.6.1.2
- Le armature trasversali devono essere poste ad interasse non
maggiore di 12 volte il diametro minimo il diametro minimo
delle barre di armatura longitudinale (240 mm per il caso in
esame);
- Passo massimo 250 mm
- Diametro maggiore o uguale a 6 mm e un ¼ del diametro
massimo delle barre longitudinali.
§7.4.6.2.2 CD”A”
La zona critica in CD “A”(§7.4.6.1.2) è la maggiore tra
altezza della sezione, 1/6 dell’altezza libera del pilastro, 45
cm, l’altezza libera del pilastro se questa è minore di 3 volte
l’altezza della sezione. Nel caso in esame risulta Hcritica=700
mm .
- Almeno una barra ogni due di quelle disposte sui lati deve
essere contenuta da staffe interne o da legature.
- Le barre non fissate devono trovarsi a meno di 15 cm da una
fissata
- Il loro passo deve risultare minore di: b�?[ = �� %ÆÇÈP, KÉ; 125 %% ; 6 Ê¢S[�£= 120 mm
- Inoltre deve essere rispettata la seguente diseguaglianza:
�uzb ≥HËIËJ0.08 ¹�¥�uz¹@¥ = 1850 %%�% ÌÍÎ aÏAÑÒ VÆ ¹ÓÔÎÆ VÍÒÒÑ eÔÇÑ $ÎÆÕÆ$Ñ
0.12 ¹�¥�uz¹@¥ = 2775 %%�% ÌÍÎ aÏAÆÇ eÔÇÑ $ÎÆÕÆ$Ñ A
Il calcolo viene eseguito similmente a quanto fatto per le travi
con il criterio della gerarchia delle resistenze. Il valore di Vrcd è
maggiore di quello riportato in tabella in quanto non è stato
tenuto in considerazione il contributo dello sforzo normale alla
resistenza ultima delle bielle compresse di cls (termine
maggiorativo). Ciò perché il valore Vrcd in assenza di sforzo
normale è risultato comunque sempre maggiore del Vrsd dovuto
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F1.75
alla rottura delle staffe. Quindi Vrd=min { Vrsd, Vrcd} risulta
comunque determinabile.
PILASTRO l [m] B [mm] H [mm] c [mm] fyd
[N/mm2]
fcd
[N/mm2]
Mrd H2
[KN m]
Mrd H1
[KN m]
Vsd
max
[KN]
P1008 4.0 700 700 30 391.4 14.17 974.5 738.4 428.2
P2008 3.6 650 650 30 391.4 14.17 697.4 770.0 407.6
P3008 3.6 600 600 30 391.4 14.17 661.0 594.6 348.8
P4008 3.6 600 600 30 391.4 14.17 685.4 619.0 362.3
P5008 3.6 550 550 30 391.4 14.17 688.0 447.0 315.3
P6008 3.6 550 550 30 391 14.17 557.8 316.8 242.9
PILASTRO alfa
[°]
teta
[°]
fi
[mm]
n
bracci
s max
critico
[mm]
s
[mm]
V Rsd
critico
[KN]
s zona
non
critica
[mm]
V Rsd
non
critico
[KN]
V Rcd
[KN]
H
critica
[mm]
P1008 90 45 8 4 72.31 70 677.9 100 474.5 1495.3 700.0
P2008 90 45 8 4 78.44 70 627.3 100 439.1 1284.9 650.0
P3008 90 45 8 4 85.70 80 504.6 110 367.0 1090.4 600.0
P4008 90 45 8 4 85.70 80 504.6 110 367.0 1090.4 600.0
P5008 90 45 8 4 94.45 90 409.2 110 334.8 911.8 550.0
P6008 90 45 8 4 94.45 90 409.2 140 263.1 911.8 550.0
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F1.76
1.8.2.3 Esecutivo pilastrata P1008-P6008
0.0
0
+4
.00
+7
.60
+1
1.2
0
+1
4.8
0
+18.4
0
+22.0
0
5520555
60
5519055606018060606018060606517065707019070
sta
ffe
8/ 9
cm
sta
ffe
8/ 1
4 c
m
sta
ffe
8/ 9
cm
sta
ffe
8/ 9
cm
sta
ffe
8/ 1
1 c
m
sta
ffe
8/ 9
cm
sta
ffe
8/ 8
cm
sta
ffe
8/ 1
1 c
m
sta
ffe
8/ 8
cm
sta
ffe
8/ 8
cm
sta
ffe
8/ 1
1 c
m
sta
ffe
8/ 8
cm
sta
ffe
8/ 8
cm
sta
ffe
8/ 1
0 c
m
sta
ffe
8/ 7
cm
sta
ffe
8/ 7
cm
sta
ffe
8/ 1
0 c
m
sta
ffe
8/ 7
cm
staffe 8 /5 cmstaffe 8 /5 cmstaffe 8 /6 cmstaffe 8 /6 cmstaffe 8 /10 cmstaffe 8 /10 cm
18
18
20
L=
42
0 c
m
18
20
L=
42
0 c
m
22
20
L=
41
5 c
m
18
20
L=
41
5 c
m
18
20
L=
40
0 c
m
18
60cm
/
7
20
60 cm / 6 20
60cm
/
6
20
60 cm / 5 20
70 c
m /
7
20
70 cm / 4 20
65 c
m /
5
20
65 cm / 6 20
55 c
m /
8
20
55 cm / 4 20
55 c
m /
9
20
55 cm / 5 20
135°
8 cm
( 10
F)
DE
TT
AG
LIO
CH
IUS
UR
A S
TA
FF
E
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F1.77
1.8.3 Verifica dei nodi trave pilastro
Nelle strutture in CD “A” deve essere soddisfatta la verifica del nodo. La
resistenza del nodo deve essere tale da assicurare che non pervenga lla
rottura prima delle zone della trave e del pilastro con cui confina. In
particolare deve essere scongiurata la crisi a compressione del calcestruzzo
indotta dal meccanismo a traliccio. Contemporaneamente si deve verificare
che non venga superata la resistenza a trazione dello stesso attraverso un
adeguato confinamento che, qualora sia insufficiente dal punto di vista
geometrico può avvenire mediante staffe di contenimento.
§7.4.4.3.1
Per quanto riguarda la crisi del puntone compresso deve essere : ¤�Y¥ ≤ Ö¹�¥��ℎ��-1 − Ø©Ù [32]
In cui:
-Vjbd taglio agente sul nodo in direzione orizzontale dedotto con la gerarchia
delle resistenze, e vale: ¤�Y¥ = ¦§¥(�u� + �u�)¹@¥ − ¤� [33]
-γrd=1.2
- As1 e As2 sono rispettivamente l’armatura superiore ed inferiore delle travi
che si innestano
-Vc forza di taglio agente alla testa del nodo del pilastro superiore, derivante
dalle analisi in condizioni sismiche.
η=αj (1- fck/250) con fck in MPa
αj è un coefficiente che vale 0.6 per nodi interni e 0.48 per nodi esterni
-νd forza assiale nel pilastro al di sopra del nodo normalizzata rispetto alla
sezione di solo cls
-hjc distanza tra le giaciture più esterne tra le giaciture del pilastro
-bj larghezza effettiva del nodo che è la minore tra:
a)maggiore tra le larghezze del pilastro e della trave;
b)la minore tra la larghezza della sezione del pilastro e della sezione della
trave ambedue aumentate di metà altezza del pilastro.
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F1.78
Figura 1.28: Andamento qualitativo dei percorsi delle tensioni nel nodo
Per evitare che venga superata la resistenza a trazione del cls deve essere
previsto un adeguato confinamento con staffe orizzontali (qualora il secondo
membro della [34] risulti non negativo) di modo da rispettare la seguente
diseguaglianza:
3·�Q1©YhdhÚ ≥ Ä ÛhÜ©Üh�h�Å:Q��©0Ø©Q�© − ¹�z¥ [34]
Oltre ai simboli già visti
-Ash Area totale della sezione delle staffe
-hjw la distanza tra le giaciture di armature superiori ed inferiori della trave.
Di seguito si riporta la verifica completa di passaggi per il nodo 1008.
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F1.79
1.8.3.1 Verifica dettagliata nodo 1008
Il nodo 1008 è un nodo interno. Esso è un nodo non confinato in quanto
(§7.4.4.3) su ogni faccia del nodo la sezione della trave non ricopre almeno i
¾ della larghezza del pilastro (52.5 cm contro i 40 cm coperti dalle travi su
ogni faccia).
Figura 1.29: Nodo analizzato
Il nodo 1008 è un nodo interno. Esso è un nodo non confinato in quanto
(§7.4.4.3) su ogni faccia del nodo la sezione della trave non ricopre almeno i
¾ della larghezza del pilastro (52.5 cm contro i 40 cm coperti dalle travi su
ogni faccia).
Calcolo dell’azione di taglio Vjbd:
Asse travi 1006-1007 Vjbd= (1.2 *3116.5 *391.4 – 188.1 E3)/1000= 1274.5 KN
Asse travi 1034-1035 Vjbd=(1.2*3584.6*391.4 – 235.0 E3)/1000 = 1447.3 KN
Quindi le azioni nodali sono:
Vjbd=1447.3 KN Ncd=2578.4 KN
E quindi νd= Ncd/ (B*H*fcd) = 0.37
Dalla geometria del nodo risulta:
hjc=640 mm e
bj=min{ max(bpilastro, btrave) ; min (bpilastro + Hpilastro/2 ; btrave + Hpilastro/2 ) }=
= min {max(700, 400) ; min (1050 ; 750 ) } =700 mm
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F1.80
E dai materiali
η= 0.54
Quindi la verifica a compressione da:
1447.3 ≤ 0.54 14.17 700 64041 − 0.370.54 [�+] 1447.3 ≤ 1895.83 [�+] OK!
Per la verifica a trazione del cls si ha:
¹�z¥ ≥ 5 ¤�Y¥��ℎ��;�¹�z¥ + ¿¥¹�¥
1.2 ≥ M1447.3*3640 700 N�1.2 + 0.37 14.17
1.2 ≥ 1.62 ßàá âãäåæåçèéà
Si dispongono allora all’interno del nodo delle staffe di modo che: �ud¹@¥��ℎ�ê ≥ 1.62 − 1.2
�ud ≥ 480 %%�
Considerato che il nodo si estende per 700 mm (Htrave più grande) è
necessario mettere un quantitativo di staffe pari a:
�udb ≥ 6.85 %%�$%
Inoltre dal §7.4.6.2.3 non essendo il nodo confinato deve contenere un
numero di staffe che rispetti la seguente diseguaglianza:
[·�3·�Yh? ≥ 0.05 Q�RQ1R
Dove nst Ast è l’area trasversale del tipo di staffa utilizzata i è l’interasse tra
di esse bj è stato già definito in precedenza. Poiché nst Ast /i = Ash/s si
ottiene che:
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F1.81
5�udb ;�?[ = �� 0.05 ¹�x¹@x = 700 0.05 25450 = 1.94 %%�%% = 19.4 %%�$%
Considerato che verranno usate staffe Φ8 a due bracci (As) = 50.24 *2
mm2=100.5 mm2 si ottiene che nel nodo andranno messe:
buz_QQë = 5�u/ �udb ; ≤ 5.18 $%
Si sceglie un passo di 5 cm per cui andranno messe all’interno del nodo
nstaffe -1 = (70 cm / 5 cm)=14 segue nstaffe=15 .
Le condizioni di sicurezza possono essere apprezzate sul piano di Mohr.
Figura 1.30: Azioni più gravose nel nodo 1008
Con riferimento alla figura 1.30, si ottiene che sull’elementino del nodo
agiscono una tensione normale ed una tangenziale con valore medio pari a:
ì� = +���ℎ�� = −2578.4*3700 640 = 5.69 [±�Ñ] ì� = 0
í = ¤���ℎ�� = 1447.3*3700 640 = 3.23 [±�Ñ]
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Di conseguenza le direzioni principali di compressione e trazione valgono:
ì�_� = ì�2 + 4Mì�2 N� + í� = 5.692 + 4.30 = 7.14 [±�Ñ] ì�?[ = ì�2 − 4Mì�2 N� + í� = 5.692 − 4.30 = −1.45 [±�Ñ]
Con il segno meno si intende trazione.
La normativa richiede che sia limitata la tensione di compressione a η fcd e
di trazione a fctd.
Si riporta il cerchio di Mohr per lo stato tensionale in esame e le limitazioni
normative. Essendo un nodo interno risulta:
Ö = 0.6 51 − ¹�x250; = 0.6 51 − 25250; = 0.54 Ovvero la tensione di compressione massima deve risultare σmax ≥
0.54*14.17 ovvero 7.65 MPa mentre quella di trazione σmin ≥ -1.2 MPa.
Figura 1.31: Stato tensionale indotta nel nodo in assenza di staffe
Dalla figura si nota che la verifica relativa alla tensione minima non è
verificata per questo motivo vengono inserite delle staffe come
precedentemente calcolate, ovvero staffe a due bracci Φ8 con passo 14 cm.
In presenza della fessurazione per superamento della resistenza a trazione le
staffe verranno messe in trazione creando una tensione di confinamento pari
a:
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ìuz_QQë = Çuz_QQë�u¹@¥�� ℎ�ê = 15 ∗ 100 ∗ 391.4700 ∗ 640 = 1.31 [±�Ñ] Di conseguenza le tensioni principali diventano:
ì�_� = ì�0ìuz_QQë2 + 4Mì� − ìuz_QQë2 N� + í� = 7.002 + 3.29 = 6.29 [±�Ñ] ì�?[ = ì� + ìuz_QQë2 − 4Mì� − ìuz_QQë2 N� + í� = 7.002 − 3.29 = +0.21 [±�Ñ]
Con questi valori la verifica è soddisfatta.
Figura 1.32: Verifica delle tensioni sul piano di Mohr del nodo con staffe
Essendo il nodo non internamente confinato si effettua il controllo
§7.4.6.2.3:
[·�3·�Yh? ≥ 0.05 Q�RQ1R
100.550 ∗ 700 = 0.002
0.00287 ≥ 0.05 25450
0.00287 ≥ 0.00277 OK!
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1.8.3.2 Verifica dei nodi 1008 -6008
Nella tabella successiva si riporta la verifica dei nodi della pilastrata in
esame e il numero di staffe da disporre all’interno di essi.
NODO Pilastro H1
[mm]
H2
[mm]
c
[mm]
fcd
[N/mm2]
fyd
[N/mm2] Trave
Vc
[KN]
bj
[mm]
hjc
[mm]
Vjbd
[KN] alfa j
f ck
[N/mm2] eta
1008 P1008 T1034
T1035
700 700 30 14.17 391.4 235.0 700 640 1228.7 0.60 25.0 0.54
2008 P2008
T2034
T2035
650 650 30 14.17 391.4 183.2 650 590 1208.2 0.60 25.0 0.54
3008 P3008
T3034
T3035
600 600 30 14.17 391.4 180.3 600 540 1283.4 0.60 25.0 0.54
4008 P4008
T4034
T4035
600 600 30 14.17 391.4 109.9 600 540 1206.3 0.60 25.0 0.54
5008 P5008
T5034
T5035
550 550 30 14.17 391.4 75.5 550 490 1240.7 0.60 25.0 0.54
Nodo N sd
[KN] ni d
Verifica
"Vrd"
[KN]
fctd
[N/mm2]
hjw
[mm]
Ash min
staffe+cls
[mm2]
Ash min
solo staffe
[mm2]
s min
non
confinato
[mm]
s cls +
staffe
[mm]
s staffe
[mm]
s scelto
[mm]
1008 2578.4 0.37 1915.741 1.2 640 60.05 2628.74 100 1400 50 100
2008 1958.0 0.33 1842.763 1.2 540 541.40 2624.88 110 210 40 110
3008 1377.9 0.27 1752.681 1.2 540 1715.28 2931.63 120 60 40 60
4008 851.4 0.17 2060.74 1.2 540 2317.15 2913.76 120 50 40 50
5008 393.3 0.09 1878.812 1.2 540 5576.79 3115.92 130 10 50 50
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F1.85
DETTAGLI TRIDIMENSIONALE NODO
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1.8.4 Verifica degli elementi in termini di duttilità
Il §7.4.4 indica che la duttilità nelle zone critiche deve risultare maggiore di
vî = ï 2t� − 1 ÌÍÎ �̀ > �̀1 + �(ð½��))ñ)9 ÌÍÎ �̀ < �̀ A [35]
Dove T1 è il periodo fondamentale della struttura.
Il §7.3.7.2 e la circolare §C.7.4.4 chiariscono che tale verifica è
implicitamente soddisfatta dall’applicazione delle regole relative alla
gerarchia delle resistenze e dei dettagli costruttivi .
Nel presente documento si riporta comunque a titolo di esempio la verifica
di una sezione in zona critica di una trave.
Il periodo fondamentale della struttura dall’analisi modale è 0.88 s, per
l’SLV Tc=0.38 s per cui da [35] risulta che µΦ=2*(5.85 -1) = 9.7 .
1.8.4.1 Verifica di duttilità trave T1035
La sezione è 40x45 armata superiormente ed inferiormente con 5Φ20 +
3Φ14. In zona critica sono state inserite staffe Φ8 a 4 bracci con passo di
7cm. Utilizzando la formula proposta nell’EC8 si valuta la deformazione εcu
del cls:
F��\ = 0.0035 + 0.1 ò óuz [36]
Dove:
óuz = ôS¢\�ë ¥ë¢¢ë uz_QQë �S[Q?[_[z?ôS¢\�ë ¥ë¢ �_¢�ëuz§\iiS �S[Q?[_zS Q1©Q�© [37]
Per volume delle staffe confinanti si intende l’area della stessa moltiplicata
per il suo perimetro. Per volume del calcestruzzo confinato si intende il
volume del calcestruzzo compreso tra due staffe successive. Quindi:
óuz = [�∗(Y���)0! (D���)]3·�u∗(<���)( D���) Q1©Q�©=
= [2 ∗ (400 − 60) + 4 ∗ (450 − 60)]50.2570 ∗ (400 − 60)(450 − 60) 391.414.17 = 0.0066
α è un coefficiente di efficienza :
ò = òdòô [38]
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F1.87
In cui:
òd = 1 − ∑ YE: <½D½ òô = M1 − u� <½N M1 − uD½N [39]
Per bi è la distanza in orizzontale tra due barre vincolate consecutive, nel
caso in esame circa 10 cm . B0 ed H0 sono le dimensioni dell’area di
calcestruzzo confinato. Risulta quindi αh=0.95 e αv=0.82 cui segue α=0.8.
Nel caso analizzato sarà quindi εccu=0.00403=4.03 ‰ .
Figura 1.33: Deformazione al limite elastico e ultima della sezione in esame
Con riferimento alla figura 1.33 si ricava la curvatura in condizione ultime.
L’equilibrio alla traslazione fornisce:
0.8 K ��¹�¥ − �Q ¹�V + �′Q ML��X�� (�� − $)N * = 0 [39]
Da cui si ricava:
�� = 46.4 mm [40]
La curvatura ultima risulta quindi:
M�§N\ = L���� = �.��!��! .! �� = 8.68* − 5 %%�� [41]
La curvatura al limite elastico, ovvero quella corrispondente allo
snervamento dell’armatura tesa si ottiene ricavando la posizione dell’asse
neutro xela della sezione omogeneizzata con n=15. Con riferimento alla
figura 1.33:
ö[ = < �:� + Ç �µQ(�ë − $) − Ç �µQ(−�ë + V) = 0 [42]
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F1.88
Da cui risulta xe= 172 mm e quindi
M�§Në = L1©¥��� = �.���& �!� �� = 0.79* − 5 %%�� [43]
Segue che la duttilità della sezione è:
v = M9̈NXM9̈N = �. ��.^& = 10.98 > 9.7 OK! [44]
1.9 Stima qualitativa del fattore di struttura
La stima del fattore di struttura e della corretta sequenza di formazione delle
cerniere plastiche dell’opera progettata può essere effettuata mediante un
analisi statica non lineare (Pushover) . Tuttavia, la progettazione seguendo
le regole del Capacity design, permette di assumere che le cerniere plastiche
si formino alle estremità delle travi ed alla base delle colonne del primo
ordine e che tale meccanismo di collasso sia l’unico ammissibile. Se si
assume che il legame momento rotazione delle sezioni sia rigido-plastico è
possibile applicare i teoremi dell’analisi limite per calcolare il carico di
collasso. Sotto queste ipotesi è possibile calcolare il taglio alla base in
condizione ultime come moltiplicatore di una distribuzione di carichi
proporzionali al primo modo fondamentale ovvero alle masse di piano, e che
tale moltiplicatore sia quello che restituisce il carico di effettivo collasso.
In particolare utilizzando una distribuzione di forze proporzionali al primo
modo il moltiplicatore del carico di collasso coincide col taglio alla base in
condizioni ultime. Il rapporto tra il taglio alla base calcolato con spettro
elastico e tale valore dovrebbe restituire il fattore di struttura utilizzato per
ottenere lo spettro di progetto all’SLV.
L’analisi viene svolta per il telaio B-B (ovvero C-C per simmetria). In
tabella si riporta la distribuzione di forze al variare della quota di impalcato
normalizzata ad uno.
Livello Wi
[KN]
Zj
[m]
αi
Livello 1 7902 4.00 0.059
Livello 2 7447 7.60 0.106
Livello 3 7438 11.2 0.156
Livello 4 7166 14.8 0.199
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Livello 5 7125 18.4 0.246
Copertura 5697 22.0 0.235
TOTALE 534000 - 1
Nel cinematismo di collasso in figura 1.35 il legame tra la rotazione al piede
delle colonne θc e la rotazione e la conseguente rotazione nelle cerniere delle
travi θb, supposto che le cerniere plastiche si formino ad una distanza pari a
metà altezza della trave dal faccia del nodo trave colonna pilastro, è
esprimibile tramite un espressione approssimata (figura 1.34):
÷Y = ÷� + 2 ¢ø ù�¢ú��« ≅ ÷� Ä1 + 2 ¢üýý·�0 þ�¨«¬:¢ú��« Å [45]
Tenuto conto che (loffset + Htrave/2) /lnetta è pari a circa 0.15 si ottiene che
θb=1.15 θc.
Figura 1.34: legame tra θc e θb
Eguagliando il lavoro virtuale esterno ed il lavoro virtuale interno,
considerando che i carichi verticali non compiono lavoro in quanto la quota
media della trave resta invariata, si ottiene il taglio alla base sopportabile
dalla struttura in condizioni ultime.
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F1.90
Figura 1.35: Meccanismo di collasso ci nematicamente compatibile
�ôë = ∑ (ò? ¤Y\) (÷� e?) = 15.41 ¤Y\ ÷� [%] [�?_[?? [46]
�ô? = ∑ ±? 1.15 ÷� =[z§_ô?? 14450.21 ÷� [�+ %] [47]
Segue che:
�ôë = �ô? ==> ¤Y\ = �!!U�.���U.!� = 937 �+ [48]
Il taglio alla base dallo spettro elastico vale:
¤ë = ö( �̀) ∗ f� ∗ 0.307 = 4727 �+ [49]
In cui T1=0.847 (dall’analisi modale) , 0.307 è un coefficiente di ripartizione della
massa sul telaio analizzato.
Risulta:
tëQQ = ��ÜX = !^�^&�^ = 5.04 < 5.85 [50]
Utilizzando una distribuzione di forze proporzionale alla massa di piano come
indicato in tabella:
Livello Wi
[KN]
Zj
[m]
αi
Livello 1 7902 4.00 0.184734
Livello 2 7447 7.60 0.174097
Livello 3 7438 11.2 0.173887
Livello 4 7166 14.8 0.167528
Livello 5 7125 18.4 0.166569
Copertura 5697 22.0 0.133185
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F1.91
TOTALE 42775 - 1
Risulta:
�ôë = ∑ (ò? ¤Y\) (÷� e?) = 12.48 ¤Y\ ÷� [%] [�?_[?? [51]
�ô? = ∑ ±? 1.15 ÷� =[z§_ô?? 14450.21 ÷� [�+ %] [52]
Segue che:
�ôë = �ô? ==> ¤Y\ = �!!U�.����.!� = 1157 �+ [53]
Risulta:
tëQQ = ��ÜX = !^�^��U^ = 4.08 < 5.85 [50]
Il ragionamento svolto considera solo una distribuzione di forze proporzionale al
primo modo ed alle masse di piano, quanto ottenuto ha quindi valore più
qualitativo che quantitativo. Vengono messe in luce le proprietà dissipative della
struttura vicine al fattore di struttura usato in fase di progetto per scalare lo spettro
elastico, che evidenzia come l’applicazione dei criteri e delle regole contenute in
NTC per le strutture in CD”A” porti a conferire duttilità all’organismo strutturale.
A.1 Considerazioni sulla duttilità degli elementi pressoinflessi
La scelta della dimensione dei pilastri si effettua considerando che essi
devono essere dotati di una adeguata duttilità flessionale. Dall’analisi del
dominio di rottura M-N di una generica sezione, si evince che il picco di
momento flettente si attinge in corrispondenza del punto di snervamento
della armatura tesa , ciò comporterebbe duttilità pari a uno ovvero la
curvatura di rottura corrisponderebbe con la curvatura al limite elastico.
Allo scopo di conferire un comportamento duttile (ovvero mettere in
condizione le armature di poter sviluppare le loro deformazioni plastiche) è
necessario far lavorare la sezione con dei valori di sforzo normale inferiori a
quelli per cui si ha rottura in corrispondenza del primo snervamento
dell’armatura tesa.
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F1.92
Figura A.1.1: Sezione a doppia armatura presso inflessa con crisi lato calcestruzzo ed acciaio
inferiore al limite elastico
Per ottenere questo effetto si è ragionato come segue. Con riferimento alla sezione in c.a.,
con stesso quantitativo di armatura sia in zona tesa che compressa, rappresentata in figura,
si è ricavato il valore di sforzo normale ultimo corrispondente al valore di rottura lato
calcestruzzo con armatura tesa e compressa snervata.
d
H
Af'
Af
h
eyd
ec4
ecu fcd
Af fyd
Af' fyd
Nu
Mu
Figura A.1.3: Sezione a doppia armatura presso inflessa con crisi lato calcestruzzo ed acciaio
inferiore al limite elastico
Facendo l’equilibrio alla traslazione della sezione si ricava lo sforzo
normale ultimo: +\ = �Q¹@¥ − �Q¹@¥ + L�X�L�OL�X K¹�¥V = L�X�L�OL�X K¹�¥ [A.1.1]
tenuto conto che V = ℎ 5 L�XL·1©0L�X; [A.1.2]
si ottiene +\ = ML�X�L�OL�X N 5 L�XL·1©0L�X; Kℎ¹�¥ [A.1.3]
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F1.93
Che può rendersi in forma adimensionale, dividendo per l’area complessiva
della sezione di calcestruzzo moltiplicata per fcd:
¿\ = M��Xª��O��X NÄ ��X�·1©G��XÅ<dQ�©<DQ�© = ML�X�L�OL�X N 5 L�XL·1©0L�X; dD [A.1.4]
Sostituendo i valori dei materiali in uso, si ottiene:
¿\ = 0.8 0.64 dD = 0.513 ℎ/P [A.1.5]
Considerando che h/H è circa pari a 0.95÷1.00, si ottiene che per conferire
duttilità flessionale alla sezione è necessario che:
¿ = �X3� Q�© < 0.5 [6]
Ciò significa che per avere una sezione duttile la stessa necessita di una
sezione di area pari ad almeno il doppio del rapporto tra sforzo normale
agente e resistenza di calcolo del calcestruzzo. Ovvero valori di ν maggiori
di 0.5 comportano crisi con acciaio in campo elastico.
A.2 Organizzazione in pianta degli elementi resistenti
La disposizione in pianta dei pilastri viene effettuata in modo da offrire una
adeguata resistenza in entrambe le direzioni ai carichi laterali e limitare gli
effetti torsionali dell’impalcato .
La rigidezza per uno spostamento trasversale di un pilastro viene valutata
considerano il contributo di un’asta impedita di ruotare agli estremi. Per tale
elemento la rigidezza, considerando effetti flessionali e taglianti, vale:
�? = M12 y.¢8 + �3¢ z N? [A.2.1]
Essendo:
-E modulo di young
-I momento d’inerzia della sezione
-G modulo si elasticità tangenziale
-l lunghezza dell’asta
-t fattore di riduzione per l’area reagente al taglio (t=6/5 per aree
rettangolari)
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F1.94
Tale rigidezza è applicata nel centro di taglio della sezione, che in una
sezione rettangolare coincide col baricentro.
Le equazioni di equilibrio dell’ impalcato inteso come piastra rigida ,
vincolato con elementi resistenti tra di loro ortogonali comporta la
risoluzione di un sistema di equazioni di questo tipo, fissati due assi
ortogonali di riferimento:
� �� 0 −öx�0 �@ −öx@−öx� −öx@ �) �ÄÓ�÷Å = �c�c@± [A.2.2]
In cui:
�� = ∑ ��?? ; �@ = ∑ �@?? ; �) = ∑ �@?? �?� + ∑ ��?? �?�; öx� = ∑ ��?? �?; öx� = ∑ ��?? �? ; [A.2.3]
con
-Kxi rigidezza nella direzione x dell’elemento i , segue Kx rigidezza totale
dell’impalcato in direzione x
-Kyi rigidezza nella direzione y dell’elemento i , segue Ky rigidezza totale
dell’impalcato in direzione y
-KT rigidezza torsionale.
-u v Ѳ componenti di spostamento secondo le direzioni x, y, e rotazione
attorno all’origine scelta per comporre la matrice
-Fx, Fy forze in direzione x e direzione y
-M momento dovuto per l’eccentricità tra punto di applicazione delle Fx ed
Fy rispetto all’origine scelta
Da questo sistema di equazioni si nota che il moto in direzione x
(componente u) è disaccoppiato da quello in direzione y (componente v ) , e
viceversa, mentre il moto torsionale, ovvero la componente Ѳ, è accoppiato
ad entrambi i moti mediante i termini Skx ed Sky. Affinché non si abbiano
componenti rotazionali è quindi necessario che le forza esterne passino per
il punto per il quale sia Skx che Sky sono nulle, tale punto è detto centro delle
rigidezze. Le forze sismiche sono applicate nel baricentro delle masse, con
buona approssimazione si può ritenere, salvo piccole eccentricità che
andranno comunque considerate nel metodo di calcolo, che il baricentro
dell’impalcato coincida col suo baricentro geometrico.
In definita si dovrà fare in modo che
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F1.95
�� = �R/�/ = ∑ �/EE @E∑ �/EE ; �� = �1�1 = ∑ �/EE @E∑ �/EE [A.2.4]
Coordinate del baricentro delle rigidezze corrispondano con il baricentro
geometrico dell’impalcato. Poiché l’edificio ha due assi di simmetria il
baricentro coincide col punto di incontro, una qualsiasi disposizione degli
elementi resistenti simmetrica soddisfa l’obiettivo propostosi.
Il sistema [8], scritto con origine nel baricentro delle rigidezze, assume una
forma diagonale per cui, le tre componenti del moto sono:
Ó� = �/�/ ; �� = �1�1 ; ÷� = W��� [A.2.5]
Da cui si nota che il baricentro delle rigidezze è anche centro di torsione
dell’impalcato. Un altro accorgimento che si deve adottare è quindi quello di
ottenere un elevato kT .
Ky sin(f )
Kd
f
Kx cos(f )
Figura A.2.1 Scomposizione della forza conseguente ad uno spostamento unitario in direzione d
Nota la rigidezza nelle due direzioni, con il sistema con origine nel centro
delle rigidezze, è possibile conoscerla in qualsiasi altra direzione, con
riferimento alla figura infatti avremo che:
�� = �� $Ôb� + �@ bÆÇ� [A.2.6]
Dividendo ambo i membri per KT si ottiene:
���� = �/�� $Ôb� + �1�� bÆÇ� [A.2.7]
Posto:
Î? = -���E [A.2.8]
raggio di rigidezza, rapporto tra la rigidezza torsionale di piano e la
rigidezza flessionale di piano nella direzione i , sostituendo nella [A.2.8] si
ottiene
�§�: = �§/: $Ôb� + �§1: bÆÇ� [A.2.9]
FASCICOLO 1 – PROGETTAZIONE DI UNA STRUTTURA INTELAIATA IN C.A.
CORSO DI COSTRUZIONI IN ZONE SISMICHE – ANNO ACCADEMICO 2008/2009 Prof. Ing. Enzo D’AMORE Studenti: Diego BRUCIAFREDDO – Francesco CAMINITI
F1.96
ed ancora:
1 = §�:§/: $Ôb� + §�:§1: bÆÇ� [A.2.10]
che è un’equazione che al variare dell’angolo mi restituisce il raggio di
rigidezza nella direzione δ . Si riconosce che la [A.2.10] è l’equazione di un
ellisse in coordinate polari. Passando in coordinate cartesiane si ottiene:
1 = �:§/: + @:§1: [A.2.11]
Da questa equazione si può notare che se rx = ry l’eccentricità dell’ellisse è
unitaria per cui è un cerchio. Ciò significa che rδ è uguale in qualsiasi
direzione, ciò implica omogeneità di comportamento dell’impalcato
all’azione di forze comunque dirette. Dalla [14] si nota che affinché questa
condizione sia verificata è necessario che Kx=Ky, ciò si può facilmente
raggiungere disponendo per ogni tipologia di elemento resistente il 50% in
una direzione ed il 50% nell’altra.
Inoltre si vogliono limitare gli effetti torsionali sull’impalcato. Ciò può
essere raggiunto conferendo all’impalcato un rigidezza torsionale cui
discende frequenze fondamentali di vibrazione più alte rispetto a quelle
traslazionali, sicché ad esse verrà destinata poca massa partecipante
generalmente appannaggio dei modi con frequenze più basse.
In pratica si vuole che le frequenze traslazionali in qualsiasi direzione siano
più piccole rispetto a quelle rotazionali, ovvero deve essere verificata la
condizione che:
�� < �) [A.2.12]
-��� < -��.� [A.2.13]
Di conseguenza elevando ambo i membri al quadrato, data la positività dei
radicandi, e moltiplicando in croce si ottiene:
���� < �.� [A.2.14]
Essendo il secondo membro il quadrato dell’inverso del raggio d’inerzia
polare ρ, ed in relazione alla definizione [A.2.8] del raggio di rigidezza in
direzione δ, elevando ambo i membri a meno uno e per le proprietà delle
disequazioni si ottiene:
� > , [A.2.15]
FASCICOLO 1 – PROGETTAZIONE DI UNA STRUTTURA INTELAIATA IN C.A.
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Poiché rδ ha una precisa rappresentazione geometrica, proposta nella
[A.2.11], il controllo della disequazione [A.2.12] può essere fatto
graficamente tracciando oltre all’ellisse delle rigidezze anche una
circonferenza di raggio ρ, e verificando che essa stia all’interno dell’ellisse.
La normativa classifica la struttura non deformabile torsionalmente se la
[A.2.12] è soddisfatta moltiplicando il secondo membro per 0.8 e
proponendo per il calcolo di ρ una distribuzione di massa costante su tutto
l’impalcato, ovvero:
, = -<:0D:�� [A.2.16]
Riassumendo:
-Si dispongono le sezioni in maniera simmetrica in pianta;
-Per ogni tipologia di sezione si dispone metà in una direzione e metà
nell’altra;
-Si dispongo gli elementi resistenti lontano dal centro delle rigidezze, e si
utilizzano per gli elementi più distanti sezioni maggiori di quelle
strettamente necessarie per i carichi verticali.
1 2 3 4 5 6
A
B
C
D
Ellisse delle rigidezze
Raggio d'inerzia dell'impalcato
Figura A.2.2 Esempio di ellisse delle rigidezze rotonda ed ellisse polare dell’impalcato