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DB2 versione 9.5 per Linux, UNIX, e Windows Guida rapida per i Client IBM Data Server Updated April, 2009 GC13-4160-02

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NotePrima di utilizzare queste informazioni e il prodotto che esse supportano, leggere le informazioni generali in Appendice B,“Informazioni particolari”, a pagina 99.

Note di edizione

Questo documento contiene informazioni proprietarie di IBM. Esso è fornito in base ad un accordo di licenza ed èprotetto da leggi di copyright. Le informazioni contenute in questa pubblicazione non includono alcuna garanzia diprodotto ed ogni dichiarazione fornita in questo manuale non deve essere interpretata come tale.

È possibile ordinare pubblicazioni IBM online o tramite il proprio rappresentante IBM locale.v Per ordinare pubblicazioni online, andare al Centro pubblicazioni IBM all’indirizzo www.ibm.com/shop/

publications/order

v Per trovare il proprio rappresentante IBM locale, andare alla lista mondiale dei contatti IBM all’indirizzowww.ibm.com/planetwide

Per ordinare pubblicazioni DB2 da DB2 Marketing and Sales negli Stati uniti o in Canada, chiamare1-800-IBM-4YOU (426-4968).

Quando si inviano informazioni a IBM, si cede a IBM un diritto non esclusivo di utilizzare o distribuire leinformazioni in qualsiasi modi essa ritenga appropriato senza incorrere in alcuna obbligazione verso il cliente.

© Copyright International Business Machines Corporation 1993, 2009.

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Indice

Informazioni su questa pubblicazione . . v

Parte 1. IBM Data Server Client . . . 1

Capitolo 1. Introduzione ai client IBMdata server . . . . . . . . . . . . . 3Panoramica su driver e client IBM Data Server . . . 3Tipi di driver e client IBM Data Server . . . . . 4Metodi di installazione per IBM Data Server Client . 7Opzione di collegamento ai database DB2 . . . . 8

Parte 2. Installazione dei client IBMdata server . . . . . . . . . . . . 13

Capitolo 2. Requisiti di installazione delclient IBM data server . . . . . . . . 15Requisiti di memoria e del disco . . . . . . . 15Requisiti di installazione per i server DB2 e IBMData Server Client ( AIX ) . . . . . . . . . 16Requisiti di installazione per i server DB2 e IBMData Server Client (HP-UX) . . . . . . . . . 17

Parametri di configurazione del kernel consigliati(HP_UX) . . . . . . . . . . . . . . 18Modifica dei parametri del kernel (HP_UX). . . 18

Requisiti di installazione per i server DB2 ed i clientIBM data server (Linux) . . . . . . . . . . 20

Modifica parametri kernel (Linux) . . . . . . 22Requisiti di installazione per i server DB2 e IBMData Server Client (Solaris Operating Environment) . 24

Modifica parametri del kernel (Sistema operativoSolaris) . . . . . . . . . . . . . . . 25

Requisiti di installazione per i serverDB2 e IBMData Server Client ( Windows ). . . . . . . . 25Requisiti di installazione del prodotto DB2 Connectper sistemi e midrange . . . . . . . . . . 27

Capitolo 3. Installazione dei client IBMdata server . . . . . . . . . . . . . 29Installazione di client IBM Data Server (Windows) 29Installazione di client IBM Data Server (Linux andUNIX) . . . . . . . . . . . . . . . . 32Panoramica installazione non root (Linux e UNIX) 33

Differenze tra le installazioni root e non root . . 34Limitazioni delle installazioni non root . . . . 34Installazione di un prodotto DB2 come utenteroot . . . . . . . . . . . . . . . . 37Abilitazione funzioni basate su root nelleinstallazioni non root con db2rfe . . . . . . 38Applicazione fix pack ad un’installazione nonroot . . . . . . . . . . . . . . . . 40Eliminazione dei prodotti DB2 non rootutilizzando db2_deinstall (Linux e UNIX) . . . 40

Parte 3. Connessioni al databaseper IBM Data Server Client . . . . . 43

Capitolo 4. Panoramica diconfigurazione delle comunicazioniclient-a-server . . . . . . . . . . . 45Combinazioni supportate di versioni client e server 47Protocolli di comunicazione supportati . . . . . 48Aggiunta di connessioni al database mediante CA(Configuration Assistant) . . . . . . . . . . 49

Configurazione delle connessioni client-a-servermediante CA (Configuration Assistant) . . . . 49Configurazione manuale di una connessione aldatabase mediante CA (Configuration Assistant) . 49Configurazione di una connessione al databasemediante la ricerca in rete con CA (ConfigurationAssistant) . . . . . . . . . . . . . . 51Creazione di un profilo client mediante CA(Configuration Assistant) . . . . . . . . . 52Configurazione delle connessioni al databasemediante un profilo client con CA (ConfigurationAssistant) . . . . . . . . . . . . . . 52Verifica di una connessione al database medianteCA (Configuration Assistant) . . . . . . . 53Considerazioni LDAP per CA (ConfigurationAssistant) . . . . . . . . . . . . . . 53

Configurazione delle connessioni client-a-servermediante CLP (command line processor) . . . . 54

Configurazione delle connessioni client-a-servermediante CLP (command line processor) . . . 54Connessioni Named Pipe . . . . . . . . . 54Connessioni TCP/IP . . . . . . . . . . 55Catalogazione di un database da un clientmediante CLP . . . . . . . . . . . . 59Verifica della connessione client-a-servermediante CLP . . . . . . . . . . . . 61

Parte 4. Distribuzione client IBMdata server in una topologia thinclient (Windows). . . . . . . . . . 63

Capitolo 5. Panoramica di topologiathin client (Windows) . . . . . . . . 65Panoramica di installazione di thin client (Windows) 66Installazione di IBM Data Server Client o DB2Connect Personal Edition sul server programma(Windows). . . . . . . . . . . . . . . 67Resa della directory di codice disponibile a tutte lestazioni di lavoro thin client (Windows) . . . . . 67Creazione di un file di risposta di thin client(Windows). . . . . . . . . . . . . . . 68Associazione di un’unità di rete da ciascun thinclient al server programma (Windows) . . . . . 69

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Impostazione di thin client mediante il comandothnsetup (Windows) . . . . . . . . . . . 69

Parte 5. Moduli di unione. . . . . . 71

Capitolo 6. Tipi di moduli di unione . . 73Moduli di unione di istanze non DB2 (Windows) . . 73Moduli di unione dell’istanza DB2 (Windows) . . . 74

Parte 6. Altre opzioni diinstallazione. . . . . . . . . . . . 77

Capitolo 7. Opzioni riga comandi diinstallazione . . . . . . . . . . . . 79Opzioni della riga comandi di installazione di IBMData Server Runtime Client . . . . . . . . . 79Opzioni della riga comandi per installare IBM DataServer Driver Package (Windows) . . . . . . . 81

Parte 7. Disinstallazione . . . . . . 83

Capitolo 8. Disinstallazione di IBM DataServer Client . . . . . . . . . . . . 85

Parte 8. Appendici . . . . . . . . . 87

Appendice A. Panoramica sulleinformazioni tecniche DB2 . . . . . . 89Libreria tecnica DB2 in formato cartaceo o PDF . . 90Come ordinare le pubblicazioni DB2 stampate . . . 92Visualizzazione della guida SQLSTATE dal CLP(command line processor) . . . . . . . . . 93Accesso a versioni differenti del Centro informazioniDB2 . . . . . . . . . . . . . . . . . 93Visualizzazione degli argomenti nella linguapreferita in Centro informazioni DB2 . . . . . . 94Aggiornamento del Centro informazioni DB2installato sul computer o sul server Intranet . . . 94Supporti didattici DB2 . . . . . . . . . . . 96Informazioni sulla risoluzione dei problemi DB2 . . 97Termini e condizioni . . . . . . . . . . . 97

Appendice B. Informazioni particolari 99

Indice analitico. . . . . . . . . . . 103

iv Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Informazioni su questa pubblicazione

Chiunque fosse interessato all’installazione e alla configurazione di un IBM DataServer Client, un IBM Data Server Runtime Client, o un IBM Data Server Driverfor ODBC, CLI, and .NET dovrebbe leggere questo manuale.

Inoltre, chiunque fosse interessato all’impostazione di un thin client o di unambiente DB2 Connect thin client può trarre vantaggio dalla lettura delle sezioniche riguardano questi argomenti.

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Parte 1. IBM Data Server Client

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Capitolo 1. Introduzione ai client IBM data server

Panoramica su driver e client IBM Data ServerIn questa sezione sono riportate le informazioni disponibili sui client e sui driver esono forniti i collegamenti per ulteriori dettagli. In questa sezione viene descrittaanche la modalità con cui è possibile effettuare le seguenti attività:1. Scegliere il IBM data server client odriver appropriato per consentire le

connessioni tra il sistema e i database remoti.2. Scegliere il metodo più adatto per l’installazione del client o del driver.3. Completare la procedura e seguire le istruzioni necessarie per impostare un

client o un driver.

Opzioni di connessione

Tra le opzioni per la connessione di un sistema a un database remoto vi sonodiversi IBM data server clients e driver. Le opzioni disponibili dipendono se ilsistema che si collega al database remoto è:v Un’applicazione che si trova su un server delle applicazioni o su una macchina

dell’utente aziendalev Una stazione di lavoro di sviluppo dell’applicazionev Una stazione di lavoro dell’amministratore del database

Esistono ulteriori opzioni da considerare nel caso in cui sia necessario stabilire unaconnessione ai database midrange o mainframe.

Tipi di driver e client IBM Data Server

Di seguito sono riportati i IBM data server clients e driver:v IBM Data Server Clientv IBM Data Server Runtime Clientv IBM Data Server Driver Packagev IBM Data Server Driver for ODBC and CLIv IBM Data Server Driver per JDBC e SQLJ.

Inoltre, un prodotto separato, DB2 Connect Personal Edition, include tutte lefunzioni di IBM Data Server Client e la possibilità di collegarsi a databasemidrange e mainframe. Le funzioni di DB2 Connect possono essere aggiunte aqualsiasi client o driver.

Metodi di installazione

Il metodo più comune per l’installazione di un client o di un driver consistenell’eseguire il programma di installazione fornito con il DVD del prodotto.

Non esiste alcun programma di installazione per IBM Data Server Driver forODBC and CLI. È necessario installare manualmente il driver.

Sono disponibili anche altri metodi di installazione. Alcuni metodi sono designatiper automatizzare la distribuzione di un numero elevato di client. Gli altri metodiutilizzano varie funzioni del sistema operativo Windows. Ad esempio, sui sistemi

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operativi Windows, è possibile utilizzare moduli di unione per integrare lefunzionalità di Data Server Runtime Client o IBM Data Server Driver Packagenell’applicazione.

Impostazione di un client o di un driver

Una volta stabilito il client da utilizzare, impostarlo effettuando la seguenteprocedura:1. Verificare che i prerequisiti di sistema siano soddisfatti.2. Eseguire l’installazione.3. Catalogare i database e configurare le connessioni ai server remoti.

Per sistemi su cui è già presente un client versione 8 o un client DB2 versione 9,decidere se eseguire la migrazione del client esistente a un Versione 9.5 Data ServerClient, o se mantenere il client pre-Versione 9.5 ed installare Versione 9.5 DataServer Client come client aggiuntivo.

Nota: ’opzione lper migrare e sostituire il client esistente si applica soltanto a DataServer Client.

Tipi di driver e client IBM Data ServerEsistono diversi tipi di driver e client di IBM Data Server. Ognuno fornisce undiverso tipo di supporto.

Di seguito sono riportati i tipi di driver e client di IBM Data Server disponibili:v IBM Data Server Driver per JDBC e SQLJv IBM Data Server Driver for ODBC and CLIv IBM Data Server Driver Packagev IBM Data Server Runtime Clientv IBM Data Server Client

Ciascun tipo di driver e client di IBM Data Server fornisce un particolare tipo disupporto:v Per le applicazioni Java, utilizzare IBM Data Server Driver per JDBC e SQLJ.v Per le applicazioni che utilizzano ODBC o CLI, utilizzare IBM Data Server

Driver for ODBC and CLI. (Noto anche come driver cli.)v Per le applicazioni che utilizzano ODBC, CLI, .NET, OLE DB, open source o

applicazioni Java, utilizzare IBM Data Server Driver Package.v Se è necessario un supporto CLP (command line processor) e un supporto client

di base per l’esecuzione e la distribuzione delle applicazioni, utilizzare IBM DataServer Runtime Client.

v Se è necessario il supporto per la gestione del database e lo sviluppo delleapplicazioni mediante un’API (application programming interface), come ODBC,CLI, .NET o JDBC, utilizzare IBM Data Server Client.

IBM Data Server Driver per JDBC e SQLJ

IBM Data Server Driver per JDBC e SQLJ è il driver predefinito per le procedurememorizzate Java e per le funzioni definite dall’utente. Questo driver forniscesupporto per le applicazioni client e le applet scritte in Java mediante JDBC peraccedere ai server locali o remoti e per applicazioni SQL per SQLJ (static SQL inJava) integrate.

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IBM Data Server Driver for ODBC and CLI

Data Server Driver for ODBC and CLI è una semplice soluzione di distribuzioneprogettata per le distribuzioni di ISV (independent software vendor). Questodriver, noto anche come driver cli, fornisce supporto di runtime per le applicazioniche utilizzano l’API ODBC o l’API CLI senza dover installare Data Server Client oData Server Runtime Client. Questo driver è disponibile solo come file tar e noncome immagine installabile. I messaggi sono riportati solo in inglese.

IBM Data Server Driver per ODBC e CLI fornisce:v supporto di runtime per l’API CLIv supporto di runtime per l’API ODBCv supporto di runtime per l’API XAv connettività ai databasev supporto per DB2 Interactive Call Level Interface (db2cli);v supporto per la directory di database LDAPv supporto di traccia, registrazione e diagnostica

Registrare Data Server Driver for ODBC and CLI con il gestore driver MicrosoftODBC utilizzando il programma di utilità db2oreg1.exe.

IBM Data Server Driver Package

IBM Data Server Driver Package fornisce una semplice soluzione di distribuzioneche fornisce supporto di runtime per le applicazioni che utilizzano le API ODBC,CLI, .NET, OLE DB, open source o Java senza dover installare Data Server RuntimeClient o Data Server Client. Questo driver, che occupa pochissimo spazio, èprogettato per essere ridistribuito da ISV (independent software vendor) e peressere utilizzato per la distribuzione delle applicazioni in scenari di distribuzionedi massa, tipici delle grosse aziende.

Le funzioni di IBM Data Server Driver Package comprendono:v Supporto per le applicazioni che utilizzano ODBC, CLI o open source (PHP o

Ruby) per accedere ai database.v Supporto per le applicazioni client e le applet scritte in Java mediante JDBC e

per SQL per Java (SQLJ) integrato.v Supporto IBM Informix Dynamic Server per .NET, PHP e Ruby.v File di intestazione delle applicazioni per rigenerare i driver open source.v Supporto per DB2 Interactive Call Level Interface (db2cli).v Su sistemi Windows, IBM Data Server Driver Package fornisce anche un

supporto per le applicazioni che utilizzano .NET o OLE DB per accedere aidatabase. Inoltre, questo driver è disponibile come immagine installabile ed èfornito un modulo di unione per consentire l’integrazione del driver in unainstallazione basata su Windows Installer.

v Su sistemi Linux e UNIX, IBM Data Server Driver Package non è disponibilecome immagine di installazione.

IBM Data Server Runtime Client

IBM Data Server Runtime Client fornisce un modo per eseguire le applicazioni suidatabase remoti. Gli strumenti della GUI non sono forniti con IBM Data ServerRuntime Client.

Capitolo 1. Introduzione ai client IBM data server 5

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Le funzioni includono:v CLP (command line processor) per emettere comandi. CLP consente anche di

effettuare una gestione remota di server.v Supporto del client di base per gestire connessioni del database, istruzioni SQL,

istruzioni XQuery e comandi.v Supporto per le interfacce di accesso al database comune: JDBC, ADO.NET, OLE

DB, ODBC, CLI (Command Line Interface), PHP e Ruby. Questo supportoinclude driver e funzioni per definire le origini dati. Ad esempio, per ODBC,l’installazione di IBM data server client installa il driver ODBC e lo registra. Glisviluppatori dell’applicazione e altri utenti possono utilizzare lo strumentoAmministrazione origine dati ODBC Windows per definire le origini dati.

v Rilevamento LDAP (Lightweight Directory Access Protocol).v Supporto per protocolli di comunicazione di rete comune: TCP/IP e Named

Pipe.v Supporto per l’installazione di più copie di un client sullo stesso computer. Le

versioni di queste copie possono coincidere o essere diverse.v Termini di licenza che consentono una ridistribuzione gratuita di IBM Data

Server Runtime Client con l’applicazione.v Uno spazio occupato di distribuzione più piccolo confrontato a quello di IBM

Data Server Client in termini di spazio su disco e della dimensionedell’immagine di installazione richiesti.

v Un catalogo che memorizza le informazioni di connessione a server e database.v Vantaggi di compressione sui sistemi operativi Windows: è possibile comprimere

il client con l’applicazione per fornire connettività a tale applicazione. Inoltre, ilclient è disponibile come moduli di unione di Windows Installer che consentonodi includere i file DLL di RTCL nel package di installazione dell’applicazione.Questo metodo consente anche di includere soltanto le aree del client necessariecon l’applicazione.

v Supporto IBM Informix Dynamic Server per PHP, Ruby, .NET e JDBC

IBM Data Server Client

IBM Data Server Client include tutte le funzionalità di IBM Data Server RuntimeClient, più le funzionalità per la gestione del database, lo sviluppodell’applicazione e la configurazione client/server.

Le funzioni includono quanto segue:v Uno spazio occupato di distribuzione più grande confrontato a quello di IBM

Data Server Runtime Client in termini di spazio su disco e della dimensionedell’immagine di installazione richiesti. Tuttavia, sui sistemi operativi Windows,è possibile eliminare l’immagine IBM Data Server Client per ridurre ladimensione dell’immagine di installazione.

v CA (Configuration Assistant) assiste l’utente nella catalogazione dei database enella configurazione del server del database.

v Centro di controllo e altri strumenti grafici per l’implementazione del database eper la gestione del database. Questi strumenti sono disponibili per le versioni diWindows su x86 (solo a 32 bit), Windows su x64 (AMD64/EM64T), Linux su x86e Linux su AMD64/EM64T (x64).

v Documentazione Primi passi per i nuovi utenti.v Strumenti di Visual Studiov IBM Data Studio

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v File di intestazione dell’applicazionev Precompilatori per vari linguaggi di programmazionev Supporto di bindv Esempi e supporti didatticiv Supporto IBM Informix Dynamic Server per PHP, Ruby, .NET, JCC e JDBC

Metodi di installazione per IBM Data Server ClientIn questa sezione vengono descritti i metodi comuni e alternativi per installare IBMdata server client o un driver.

I client sono comunemente installati su macchine su cui non si trova alcun server.Non è necessario installare un client se è già stato installato un server in quanto ilserver include tutte le funzioni presenti in un IBM data server client.

Situazioni comuni

Il metodo comune per installare IBM data server client è eseguire il programma diinstallazione fornito sul DVD del prodotto (comando setup sul sistema operativoWindows e comando db2setup sui sistemi operativi Linux e UNIX). L’immagine diinstallazione di IBM Data Server Client è inclusa nell’immagine di installazione delserver.

Automazione di distribuzioni a larga scala

Un gruppo di metodi è designato per automatizzare la distribuzione di un numeroelevato di client:v File di risposta. È possibile automatizzare l’installazione del client utilizzando il

metodo di installazione del file di risposta. Un’installazione del file di rispostaconsente di installare i prodotti senza richiedere alcuna operazione da partedell’utente.

v Strumenti di distribuzione di terze parti. È possibile installare client utilizzandoi metodi o gli strumenti di distribuzione come Windows Active Directory,Windows Systems Management Server (SMS) o prodotti Tivoli.

Utilizzo delle funzioni del sistema operativo Windows

Un altro gruppo di opzioni utilizza le funzioni del sistema operativo Windows:v Topologia thin client Windows. Questa opzione è supportata per IBM Data

Server Client e DB2 Connect Personal Edition. Una topologia di thin client è ilpunto in cui il codice client viene installato in una directory Windows condivisasu un singolo server programma piuttosto che sul disco fisso locale di ciascunastazione di lavoro client. Le singole stazioni di lavoro client si collegano alladirectory Windows condivisa sul server programma per eseguire il codice diData Server Client.

v Un ID non amministratore Windows. Il metodo di installazione comune utilizzaun ID amministratore Windows: un ID utente nel gruppo Administrators.Tuttavia, è possibile anche installare IBM data server client mediante un IDutente che è parte del gruppo Power Users o Utenti di Windows. Questo metodoè idoneo quando l’ID utente che esegue l’installazione non dispone dei privilegidi amministratore. Il prodotto DB2 supporta anche il meccanismo Privilegielevati di Windows. È consigliato utilizzare Privilegi elevati di Windows perconsentire a un utente non amministratore di installare IBM data server client.

Capitolo 1. Introduzione ai client IBM data server 7

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Alternative di Linux e UNIX

Su sistemi Linux e UNIX, un metodo di installazione alternativo per i server (maapplicabile anche ai client) consiste nello script db2_install.

Inoltre, IBM Data Server Driver for ODBC and CLI è disponibile come file tar.

Istanze del client separate

Se è stato installato un server, è possibile utilizzare un’altra istanza del clientinvece di utilizzare un’istanza del server che funge anche come istanza del client.

Per creare un’altra istanza del client, utilizzare il comando db2icrt con l’opzione -s,come riportato nel seguente esempio:db2icrt -s client <instname>

Opzione di collegamento ai database DB2In questa sezione vengono illustrate le opzioni che è possibile installare su unamacchina (sistema locale) per poter stabilire una connessione a un database su unamacchina diversa (sistema remoto). Per selezionare un’opzione appropriata, occorreprima considerare se il sistema locale sia:v un sistema che esegue applicazioni aziendali su un server delle applicazioni o su

un sistema dell’utente aziendale.v una stazione di lavoro di sviluppo dell’applicazione.v una stazione di lavoro dell’amministratore database.

Inoltre, occorre determinare dove risiedono i database a cui collegarsi. È possibileche i database siano situati:v sulla stessa macchina, ovvero, sul sistema locale. Include database situati in una

singola istanza DB2 o in diverse istanze DB2.v su macchine differenti, ovvero, su sistemi remoti.v su macchine differenti che sono server mainframe o midrange.

Opzioni per i server delle applicazioni o dei sistemi di utentiaziendali

In genere, quando un’applicazione aziendale si collega a un database, vienecoinvolta una delle seguenti topologie:v Un’applicazione si collega a un database DB2 dove entrambi si trovano sulla

stessa macchina. Un esempio è un’applicazione utilizzata da un singolo utentesulla stazione di lavoro personale.

v Un’applicazione si collega a un database DB2 su un’altra macchina.v Un client applicativo si collega a un server delle applicazioni che, a sua volta, si

collega a uno o più database DB2 situati:– soltanto sulla stessa macchina.– soltanto su una o più macchine diverse.– una combinazione delle precedenti opzioni.

Se un server DB2 viene installato sulla stessa macchina dell’applicazione, nonoccorre installare un diverso client. Il server DB2 server include le funzionalità perconsentire alle applicazioni di collegarsi ai database locali e di collegarsi aidatabase su macchine remote.

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Se la macchina con l’applicazione che non dispone di un server DB2, sonodisponibili le seguenti opzioni per consentire alle applicazioni di collegarsi aidatabase DB2 remoti:v IBM data server client. Questa opzione comporta l’installazione e la

configurazione di uno dei client inclusi con il prodotto DB2. IBM data serverclient è installato su una qualsiasi macchina che si collega direttamente aldatabase DB2. A seconda della topologia dell’applicazione, il client vieneinstallato su ciascun server delle applicazioni o su ogni stazione di lavorodell’utente aziendale. IBM data server client individuale è in grado di abilitaretutte le applicazioni sulla macchina per collegarsi a uno o più database DB2 sualtre macchine.

v Moduli di unione dell’istanza DB2. Questi moduli di unione creano unambiente di istanza DB2. Questo metodo rappresenta un modo per distribuireIBM Data Server Runtime Client includendo i file nei moduli corrispondenti.Questo metodo è designato per essere utilizzato con Windows Installer e altristrumenti di installazione che supportano i moduli di unione di WindowsInstaller. Mediante questo metodo, un singolo programma di installazioneinstalla sia l’applicazione e sia Data Server Runtime Client. Se non è richiesto unambiente di istanze o CLP (Command Line Processor), occorre utilizzare imoduli di unione di istanza diversi da DB2 per impedire la gestione delleistanze.

v Moduli di unione di istanza diversi da DB2. Questi moduli di unione creanoun ambiente d istanza diverso da DB2. Questo metodo rappresenta un modo perdistribuire IBM Data Server Driver Package includendo i file DLL del client nelpackage di distribuzione dell’applicazione. Questo metodo è designato peressere utilizzato con Windows Installer e altri strumenti di installazione chesupportano i moduli di unione di Windows Installer. Mediante questo metodo,un singolo programma di installazione installa sia l’applicazione e sia IBM DataServer Driver Package.

v Driver dell’applicazione DB2. Con un driver dell’applicazione DB2, leinformazioni necessarie per collegarsi a un database sono inclusenell’applicazione oppure sono richieste dall’applicazione. Questo metododifferisce da IBM data server client che gestisce tali informazioni nel propriocatalogo. Il driver dell’applicazione viene distribuito come file nella directorydell’applicazione, quindi non viene richiesta nessun’altra installazione specifica aDB2. Di solito, un driver dell’applicazione viene fornito con un’applicazione inun modo che fornisce connettività soltanto per quella applicazione. Un driverdell’applicazione DB2 può coesistere sulla stessa macchina con altri driverdell’applicazione DB2 o con IBM data server client. I prodotti DB2 fornisconodriver per Java (JDBC e SQLJ) e per le applicazioni ODBC e CLI. È possibileottenere i driver copiando i file di driver da un’immagine di installazione IBMData Server Driver Package o eseguendo il download dei file di driver dadeveloperWorks.

Opzioni per le stazioni di lavoro per lo sviluppo dell’applicazione

IBM Data Server Client fornisce tutte le funzionalità di IBM Data Server RuntimeClient più gli strumenti utilizzati per la configurazione client-server, la gestione deldatabase e lo sviluppo delle applicazioni. I seguenti punti descrivono il ruolo el’installazione di Data Server Client alla luce di altri strumenti e prodotti utilizzatidagli sviluppatori di applicazioni.

Esistono diversi strumenti e prodotti generalmente utilizzati dagli sviluppatori diapplicazioni che scrivono il codice di accesso a un database DB2. Di solito,ciascuna stazione di lavoro dello sviluppatore include i seguenti componenti:

Capitolo 1. Introduzione ai client IBM data server 9

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v Un ambiente IDE (integrated development environment), come ad esempio,Rational Application Developer o Microsoft Visual Studio.

v Uno strumento di sviluppo specifico a DB2 relativo all’IDE come:– IBM Database Developer Add-ins for Visual Studio .NET– IBM Data Studio

v Accesso a un server del database per installare il database sviluppato. Questoserver del database può trovarsi in uno dei seguenti percorsi:– Su ciascuna stazione di lavoro dello sviluppatore, quindi ogni sviluppatore

dispone di una propria copia locale del database.– Su un server Workgroup, quindi più sviluppatori operano sulla stessa copia

del database.

Con il precedente come contesto, il valore di Data Server Client è che fornisceintestazioni e librerie richieste per compilare applicazioni e fornisce strumenti perla gestione del database. Tuttavia, per ottenere questi strumenti, non è semprenecessario installare Data Server Client. Quando un server DB2 viene installato suuna macchina, non è necessario installare un diverso IBM data server client. Ilserver DB2 include tutta la funzionalità disponibile in un Data Server Clientautonomo.

Opzioni per le stazioni di lavoro dell’amministratore

Un amministratore del database può eseguire attività di gestione su databaseremoti in uno dei due modi principali. Utilizzano uno strumento, come telnet, percollegarsi a un singolo server del database ed eseguono in locale i comandidell’amministratore DB2. In alternativa, possono eseguire strumenti e comandidalla relativa stazione di lavoro e stabiliscono connessioni ai database remoti.Questa sezione evidenzia il secondo caso che richiama le opzioni su quale IBMdata server client utilizzare e il percorso in cui installarlo.

DB2 fornisce vari metodi per eseguire in remoto le attività di gestione su uno o piùserver DB2 da una stazione di lavoro dell’amministratore. Le opzioni e leconsiderazioni sono riportate di seguito:v Installa IBM Data Server Runtime Client. Questa opzione è adatta se si utilizza

soltanto CLP (the Command Line Processor) per la gestione.v Installa IBM Data Server Client. Questo include tutte le funzionalità di Data

Server Runtime Client più gli strumenti utilizzati per la configurazioneclient-server, la gestione del database e lo sviluppo delle applicazioni. Lafunzionalità include gli strumenti di gestione grafica come CA (ConfigurationAssistant) e il Centro di controllo (disponibili su piattaforme supportate). Questistrumenti utilizzano DAS (DB2 Administration Server) sul server DB2, installato,per impostazione predefinita, durante l’installazione del server DB2.

v Installa un server DB2. Quando un server DB2 viene installato su unamacchina, non è necessario installare un diverso IBM data server client. Il serverDB2 include tutte le funzionalità disponibili in un qualsiasi IBM data serverclient autonomo.

Opzioni di collegamento a database mainframe e midrange

Con i prodotti DB2 Connect, è possibile collegarsi ai database DB2 su piattaformemainframe e midrange, cioè OS/390 e z/OS, System i, VSE e VM. È possibileanche collegarsi ai database non IBM conformi a DRDA (Distributed RelationalDatabase Architecture). Con DB2 Connect, è possibile collegarsi da una stazione dilavoro dell’utente o da un server DB2 per Linux, UNIX o Windows.

10 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Le opzioni e le considerazioni sono riportate di seguito:v DB2 Connect Personal Edition. Questo prodotto è installato su una stazione di

lavoro e fornisce connettività da tale stazione di lavoro. Questa opzione èdestinata per situazioni in cui occorre stabilire una connessione da una stazionedi lavoro direttamente a uno o più host. Questo prodotto è disponibile per isistemi operativi Linux, Solaris e Windows.

v DB2 Connect Server Edition. Di solito, Server Edition di DB2 Connect vieneinstallato su un server di connettività e funge come gateway sui server didatabase mainframe o midrange supportati. Server Edition di DB2 Connectconsente alle stazioni di lavoro con IBM data server clients di impostarel’accesso ai sistemi host mediante il gateway DB2 Connect come se fosserodatabase su DB2 su Windows, Linux e UNIX.

È possibile utilizzare simultaneamente entrambe le opzioni. Ad esempio, unastazione di lavoro è in grado di collegarsi a un database midrange o mainframe neimodi seguenti:v Installare in locale DB2 Connect Personal Edition e utilizzarlo per collegarsi

direttamente a un host.v Collegarsi allo stesso host o a uno diverso mediante un gateway del server DB2

Connect intermedio.

Capitolo 1. Introduzione ai client IBM data server 11

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12 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Parte 2. Installazione dei client IBM data server

© Copyright IBM Corp. 1993, 2009 13

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14 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Capitolo 2. Requisiti di installazione del client IBM data server

Requisiti di memoria e del discoRequisiti disco

Lo spazio disco richiesto per il prodotto dipende dal tipo di installazione scelto edal tipo di filesystem di cui si dispone. La procedura guidata DB2 Setup forniscestime sulla dimensione dinamica in base ai componenti selezionati duranteun’installazione tipica, compatta o personalizzata.

Ricordarsi di includere lo spazio disco per i database richiesti, i prodotti software edi comunicazione.

Sui sistemi operativi Linux e UNIX sono consigliati 2 GB di spazio libero nelladirectory /tmp.

Sui sistemi operativi Windows è consigliato il seguente spazio libero oltre a quellodel prodotto DB2:v 40MB nell’unità di sistemav 60MB nella cartella temporanea specificati dalla variabile di ambiente temp.

Requisiti memoria

Un sistema database DB2 richiede minimo 256 MB si RAM. Per un sistema cheesegue solo un prodotto DB2 e gli strumenti della GUI DB2, viene richiesto unminimo di 512 MB di RAM. Tuttavia, è consigliato 1 GB di RAM per una miglioreprestazione. Questi requisiti non includono altri requisiti di memoria per un altrosoftware in esecuzione sul sistema.

Quando si determinano i requisiti di memoria, considerare quanto segue:v I prodotti DB2 in esecuzione sui sistemi HP-UX Versione 11i per i sistemi basati

su Itanium richiedono almeno 512 MB di RAM.v Per il supporto IBM data server client, questi requisiti di memoria sono per una

base di cinque connessioni client simultanee. Saranno necessari altri 16 MB diRAM per cinque connessioni client.

v I requisiti di memoria sono interessati dalla dimensione e la complessità delsistema database, e dalla dimensione dell’attività database e dal numero di clientche accedono al sistema.Per i prodotti del server DB2, la funzione di memoria di ottimizzazioneautomatica semplifica l’attività di configurazione memoria automaticamenteimpostando i valori per diversi parametri di configurazione di memoria.Quando viene abilitato, il programma di ottimizzazione della memoriadistribuisce dinamicamente le risorse di memoria disponibili tra diversiconsumatori di memoria incluso l’ordinamento, la cache del package, l’elenco diblocco e i pool di buffer.

v Sul sistema operativo Linux, lo spazio SWAP è almeno due volte più grandedella RAM consigliata.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2009 15

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Requisiti di installazione per i server DB2 e IBM Data Server Client (AIX )

Prima di installare un prodotto del database DB2 sui sistemi operativi AIX,verificare che il sistema scelto rispetti i requisiti necessari del sistema operativo,hardware, software, e di comunicazione.

Per installare un prodotto del database DB2, è necessario rispettare i seguentirequisiti:

Tabella 1. Requisiti di installazione AIX

Sistema operativo Hardware

AIX Versione 5.3

v È richiesto un kernel AIX a 64 bit

v AIX 5.3 Technology Level (TL) 6 e ServicePack (SP) 2 plus APAR IZ03063

v Il livello di runtime C++ minimo richiedei filset xlC.rte 9.0.0.1 e xlC.aix50.rte 9.0.0.1.Questi sono inclusi nel package di Agosto2007 IBM C++ Runtime EnvironmentComponents for AIX.

AIX Versione 6.12

v È richiesto un kernel AIX a 64 bit

v Il livello di runtime C++ minimo richiedei filset xlC.rte 9.0.0.1 e xlC.aix61.rte 9.0.0.1.Questi sono inclusi nel package di Ottobre2007 IBM C++ Runtime EnvironmentComponents for AIX.

Architettura CHRP (Common HardwareReference Platform) a 64 bit 1

Tutti i processori che sono in grado dieseguire i sistemi operativi AIX supportati.

v1Per verificare che sia un sistema di architettura CHRP, immettere il comando

lscfg e cercare il seguente output: Architettura modello: chrp

v2In AIX 6.1 ci sono due tipi di WPAR (Workload Partition): WPAR di sistema eWPAR di applicazione. Il sistema di installazione DB2 è supportato solo su unWPAR di sistema. AIX 6.1 supporta inoltre la capacità di codificare un filesystem JFS2 o una serie di file. La funzione non è supportata se si stannoutilizzando più istanze di partizione.

Considerazioni softwarev Per lo sviluppo dell’applicazione e le considerazioni runtime, consultare gli

argomenti in Linguaggi di programmazione e compiler supportati per losviluppo dell’applicazione database.

v È possibile scaricare l’ultima versione di IBM C++ Runtime EnvironmentComponents for AIX dal sito Web di supporto IBM AIX XL C e C++ .

v (Solo client) Se si pensa di utilizzare l’autenticazione Kerberos, è necessario ilclient IBM Network Authentication Service v1.4 o successiva. Il client NAS puòessere scaricato da https://www6.software.ibm.com/dl/dm/dm-nas-p.

v Utilizzare il comando bosboot per passare al kernel a 64 bit.Per passare ad un kernel a 64 bit, viene richiesta autorità root ed è necessarioimmettere i seguenti comandi:

ln -sf /usr/lib/boot/unix_64 /unixln -sf /usr/lib/boot/unix_64 /usr/lib/boot/unixbosboot -ashutdown -Fr

16 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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v È richiesto uno dei seguenti browser per visualizzare la guida in linea e pereseguire Primi passi (db2fs):– Mozilla 1.4 e superiore– Firefox 1.0 e superiore– Netscape 7.0 e superiore

v Un software X Window System in grado di eseguire il rendering diun’interfaccia utente grafica è obbligatorio se si desidera utilizzare la proceduraguidata DB2 Setup per installare un prodotto DB2 sui sistemi operativi Linux oUNIX

v Per dettagli riguardanti problemi AIX noti, consultare www.ibm.com/support/docview.wss?&uid=swg21165448

Requisiti di installazione per i server DB2 e IBM Data Server Client(HP-UX)

Per installare un prodotto DB2, è necessario rispettare i seguenti requisiti delsistema operativo, hardware, e delle comunicazioni:

Tabella 2. Requisiti di installazione HP-UX

Sistema operativo Hardware

I prodotti DB2 sono supportati su:

v HP-UX 11iv2 (11.23.0505) con:

– Bundle Maggio 2005 Base Quality (QPKBASE)

– Bundle Maggio 2005 Applications Quality(QPKAPPS)

v HP-UX 11iv3 (11.31)

Sistemi Itanium based HP IntegritySeries

considerazioni configurazione del kernel

Viene richiesto un riavvio del sistema se si aggiornano i parametri diconfigurazione del kernel. I parametri di configurazione del kernel sono impostatiin /etc/system. In base ai valori dei parametri di configurazione del kernel,potrebbe essere necessario modificarne alcuni prima di installare il client Versione 9o i prodotti del server DB2. Se il parametro kernel che si sta modificando nonviene elencato come dinamico, è richiesto un riavvio di sistema affinché lemodifiche a /etc/system diventino effettive.

Considerazioni softwarev Uno dei seguenti browser è richiesto per visualizzare la guida in linea e per

eseguire Primi passi (db2fs):– Mozilla 1.4 e superiore– Firefox 1.0 e superiore– Netscape 7.0 e superiore

v È richiesto un software X Window System in grado di eseguire il rendering diun’interfaccia utente grafica se:– si desidera utilizzare la procedura guidata DB2 Setup per installare il

prodotto DB2 sui sistemi operativi Linux o UNIXv Per dettagli relativi a problemi noti di HP-UX, consultare www.ibm.com/

support/docview.wss?&uid=swg21257602

Capitolo 2. Requisiti di installazione del client IBM data server 17

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Parametri di configurazione del kernel consigliati (HP_UX)

Per i sistemi HP-UX che eseguono il sistema database a 64 bit DB2, eseguire ilcomando db2osconf per suggerire i valori del parametro di configurazione kernelappropriati per il sistema. Il programma di utilità db2osconf può solo essereeseguito da $DB2DIR/bin, dove $DB2DIR è la directory in cui è stato installato ilprodotto DB2.

Modifica dei parametri del kernel (HP_UX)Affinché il prodotto DB2 possa eseguire correttamente HP-UX, potrebbe esserenecessario aggiornare i parametri di configurazione del kernel di sistema. Ènecessario riavviare il computer se si aggiornano i valori del parametro diconfigurazione.

È necessario disporre di autorità root per modificare i parametri del kernel.

Per modificare i parametri del kernel:1. Immettere il comando sam per avviare il programma SAM (System

Administration Manager).2. Fare doppio clic sull’icona Configurazione kernel.3. Fare doppio clic sull’icona Parametri configurabili.4. Fare doppio clic sul parametro che si desidera modificare ed immettere il

nuovo valore nel campo Formula/Valore.5. Fare clic su OK.6. Ripetere queste operazioni per tutti i parametri di configurazione del kernel che

si desidera modificare.7. Quando si sta finendo di impostare tutti i parametri di configurazione del

kernel, selezionare Azione --> Elabora nuovo kernel dalla barra dei menu delleazioni.

Il sistema operativo HP-UX si riavvia automaticamente dopo aver modificato ivalori per i parametri di configurazione del kernel.

Requisiti di installazione per i server DB2 ed i client IBM data server(Linux)

Prima di installare un prodotto del database DB2 sui sistemi operativi Linux,verificare che il sistema scelto rispetti i requisiti necessari del sistema operativo,hardware, software, e di comunicazione.

Per le ultime informazioni sulle distribuzioni Linux supportate, puntare il browsersu http://www.ibm.com/software/data/db2/linux/validate/.

Sono supportati i prodotti del database DB2 sul seguente hardware:v Processori x86 (Intel Pentium, Intel Xeon, e AMD) 32-bit Intel e AMDv Processori x64 (processori AMD64 e Intel EM64T a 64 bit)v POWER (IBM eServer OpenPower, System i o sistemi pSeries che supportano

Linux)v eServer System z o System z9

I sistemi operativi supportati per Linux includono:v Red Hat Enterprise Linux (RHEL) 4 Update 4

18 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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v Red Hat Enterprise Linux (RHEL) 5v SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 9 Service Pack 3v SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 10 Service Pack 1v SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 11

Nota: POWER richiede un minimo di SLES 10 Service Pack 1 o RHEL 5

Limitazioni architettura con multithread

Se si sta installando un prodotto del database DB2 Versione 9.5 a 32 bit su unsistema operativo Linux, considerare la possibilità di un aggiornamento ad unsistema operativo a 64 bit e invece di un’installazione del prodotto del databaseDB2 Versione 9.5 a 64 bit. L’architettura con multithread in genere semplifica laconfigurazione di memoria. Tuttavia, questo potrebbe interessare la configurazionedi memoria dei server di database DB2 a 32 bit. Ad esempio:v Memoria privata per i thread agent è allocata in un processo singolo.

L’aggregato di tutte le assegnazioni di memoria private per gli agent deldatabase potrebbe non adattarsi in uno spazio di memoria di processo singolo.

v Il supporto per più database è limitato poiché tutti i segmenti di memoriacondivisa del database per tutti i database sono assegnati in un processo singolo.Potrebbe essere necessario ridurre l’utilizzo di memoria per alcuni database perattivare correttamente tutti i database allo stesso tempo. Tuttavia, la prestazionedel gestore database potrebbe essere influenzata. Un’altra alternativa è di crearepiù istanze e catalogare i database nelle istanze. Tuttavia, sono richieste risorsedi sistema sufficienti per supportare questa configurazione.

Requisiti di distribuzione

È necessario aggiornare i parametri di configurazione del kernel nella preparazionedella distribuzione Linux. I valori per parametri kernel particolari potrebbero nonessere sufficienti quando si esegue un sistema di database DB2.

È inoltre possibile che si disponga di altri prodotti o applicazioni che richiedonorisorse di sistema Linux. Modificare i parametri di configurazione kernel in basealle necessità dell’ambiente funzionante di sistema Linux.

I parametri di configurazione del kernel sono impostati in /etc/sysctl.conf.

Fare riferimento al manuale del sistema operativo per informazionisull’impostazione e l’attivazione di questi parametri utilizzando il comando sysctl.

Requisiti package

Le seguenti tabelle elencano i requisiti del package per le distribuzioni SLES eRHEL per DB2 Versione 9.5:v libaio.so.1 è richiesto per i server di database DB2 che utilizzano i/o asincroni.v libstdc++so.5 è richiesto per i server e i client di database DB2.

Requisiti package per SLES e RHEL

Nome package Descrizione

libaio contiene la libreria asincrona richiesta per i server DB2.

compat-libstdc++ contiene libstdc++so.5 (non richiesta per Linux su POWER)

Capitolo 2. Requisiti di installazione del client IBM data server 19

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Le seguenti tabelle elencano i requisiti del package per le distribuzioni SUSE Linuxe Red Hat per i server partizionati DB2 Versione 9.5.v La shell ksh93 Korn i richiesta per i sistemi SUSE10 e RHEL5. Il package della

shell Korn pdksh è richiesto per tutti gli altri sistemi di database DB2.v È richiesto un programma di utilità della shell remota per i sistemi database

partizionati. DB2 supporta i seguenti programmi di utilità della shell remota:– rsh– ssh

Per impostazione predefinita, i sistemi di database DB2 utilizzano rsh quandoeseguono comandi su nodi DB2 remoti, per esempio, all’avvio di una partizionedi database DB2 remota. Per utilizzare il DB2 predefinito, è necessario installareil package rsh-server (consultare la tabella di seguito riportata). Sono disponibiliulteriori informazioni su rsh e ssh in DB2 Information Center.Se si sceglie di utilizzare il programma di utilità della shell remota rsh, inetd (oxinetd) deve essere installato ed in esecuzione. Se si sceglie di utilizzare ilprogramma di utilità della shell remota ssh, è necessario impostare la variabiledi comunicazione DB2RSHCMD immediatamente dopo aver completatol’installazione di DB2. Se la variabile del registro non è impostata, vieneutilizzato rsh.

v Il package di supporto Network File System nfs-utils è richiesto per i sistemi didatabase partizionati.

Tutti i package richiesti devono essere installati e configurati prima di continuarecon l’impostazione del sistema di database DB2. Per informazioni Linux generali,consultare la documentazione di distribuzione Linux.

Requisiti package per SUSE Linux

Nome package Descrizione

pdksh o ksh93 Shell Korn. Questo package è obbligatorio per ambienti deldatabase partizionato.

openssh Questo package contiene una serie di programmi del server checonsentono agli utenti di eseguire comandi su (e da) computerremoti tramite una shell sicura. Questo package non è richiestose si utilizza la configurazione predefinita dei sistemi databaseDB2 con rsh.

rsh-server Questo package contiene una serie di programmi del server checonsentono agli utenti di eseguire comandi su computer remoti,di accedere ad altri computer e copiare file tra computer (rsh,rexec, rlogin, e rcp). Questo package non è richiesto se siconfigurano i sistemi database DB2 per utilizzare ssh.

nfs-utils Package di supporto Network File System. Consente di accedereai file locali da computer remoti.

Requisiti package per Red Hat

Directory Nome package Descrizione

/System Environment/Shell pdksh o ksh93 Shell Korn. Questo package èobbligatorio per ambienti del databasepartizionato.

20 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Requisiti package per Red Hat

Directory Nome package Descrizione

/Applications/Internet openssh Questo package contiene una serie diprogrammi del client che consentonoagli utenti di eseguire comandi su uncomputer remoto tramite una shellsicura. Questo package non è richiestose si utilizza la configurazionepredefinita dei sistemi database DB2con rsh.

/System Environment/Daemons

openssh-server Questo package contiene una serie diprogrammi del server che consentonoagli utenti di eseguire comandi da uncomputer remoto tramite una shellsicura. Questo package non è richiestose si utilizza la configurazionepredefinita dei sistemi database DB2con rsh.

/System Environment/Daemons

rsh-server Questo package contiene una serie diprogrammi che consentono agli utentidi eseguire comandi su un computerremoto. Obbligatorio per ambienti deldatabase partizionato. Questo packagenon è richiesto se si configurano isistemi database DB2 perutilizzaresystems to ssh.

/System Environment/Daemons

nfs-utils Package di supporto Network FileSystem. Consente di accedere ai filelocali da computer remoti.

Considerazioni softwarev (Solo client) Se si pensa di utilizzare l’autenticazione Kerberos, è necessario il

client IBM Network Authentication Service v1.4 o successiva. Il client NAS puòessere scaricato da https://www6.software.ibm.com/dl/dm/dm-nas-p.

v Uno dei seguenti browser è richiesto per visualizzare la guida in linea e pereseguire Primi passi (db2fs):– Mozilla 1.4 e superiore– Firefox 1.0 e superiore– Netscape 7.0 e superiore

v È richiesto un software X Window System in grado di eseguire il rendering diun’interfaccia utente grafica se:– si desidera utilizzare la procedura guidata DB2 Setup per installare un

prodotto del database DB2 sui sistemi operativi Linux o UNIX– si desidera utilizzare gli strumenti grafici DB2 su Linux per x86 e Linux su

AMD 64/EM64T.v Micro Focus non offre supporto per nessuno dei suoi compilatori COBOL su

SLES 11.

Considerazioni su Linux migliorato con la sicurezza

Sui sistemi RHEL 4 e RHEL 5, se è abilitato Linux migliorato con la sicurezza(SELinux) e si trova in modalità di applicazione, il programma di installazionepotrebbe generare un errore a causa delle limitazioni SELinux.

Capitolo 2. Requisiti di installazione del client IBM data server 21

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Per determinare se SELinux è installato e si trova in modalità di applicazione, èpossibile eseguire una delle seguenti operazioni:v verificare il file /etc/sysconfig/selinuxv eseguire il comando sestatus

v verificare il file /var/log/messages per le note SELinux (Il formato delle notepotrebbe essere diverso tra RHEL 4 e RHEL 5.)

Per disattivare SELinux, è possibile eseguire una delle operazioni di seguitoriportate:v impostarlo in modalità permissiva ed eseguire il comando setenforce 0 come

superutentev modificare /etc/sysconfig/selinux e riavviare la macchina.

Se il prodotto database DB2 viene installato correttamente su un sistema RHEL 4 oRHEL 5, le elaborazioni DB2 verranno eseguite nel dominio non confinato. Perassegnare i processi DB2 ai propri domini, modificare la politica. Una politicaSELinux di esempio viene fornita nella directory sqllib/samples.

Modifica parametri kernel (Linux)Prima di installare un sistema database DB2, è necessario aggiornare i parametridel kernel Linux. I valori predefiniti per i parametri kernel particolari su Linux nonsono sufficienti quando si esegue un sistema di database DB2.

È necessario disporre di autorità root per modificare i parametri del kernel.

Per aggiornare i parametri del kernel su Red Hat e SUSE Linux:1. Eseguire il comando ipcs -l2. Analizzare l’output per determinare se ci sono modifiche necessarie richieste

per il sistema. Sono stati aggiunti commenti dopo // per mostrare quali sono inomi del parametro.

# ipcs -l

------ Limiti memoria condivisa --------numero max di segmenti = 4096 // SHMMNIdimensione max seg (kbytes) = 32768 // SHMMAXmax memoria cond totale (kbytes) = 8388608 // SHMALLdimensione seg min (bytes) = 1

------ Limiti semafori --------num max di array = 1024 // SEMMNIsemafori max per array = 250 // SEMMSLsemafori max system wide = 256000 // SEMMNSop max per chiamate semaf = 32 // SEMOPMvalore max semaforo = 32767

------ Massaggi: Limiti --------code max system wide = 1024 // MSGMNIdimensione max mess (bytes) = 65536 // MSGMAXdimensione max pred coda (bytes) = 65536 // MSGMNB

v A partire dalla prima sezione sul Limiti memoria condivisa, SHMMAX eSHMALL sono i parametri che devono essere guardati. SHMMAX è ladimensione massima di un segmento di memoria condivisa su un sistemaLinux mentre SHMALL è l’allocazione massima di pagine di memoriacondivisa su un sistema.

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– Si consiglia di impostare il valore SHMMAX in modo che sia uguale allaquantità di memoria fisica sul sistema. Tuttavia, il minimo richiesto suisistemi x86 + 268435456 (256 MB) e per i sistemi a 64 bit, è 1073741824 (1GB).

– SHMALL è impostato su GB per impostazione predefinita (8388608 KB = 8GB). Se si dispone di più memoria fisica ed è necessario utilizzarla perDB2, allora questo parametro dovrebbe essere aumentato adapprossimativamente 90% della memoria fisica del computer. Ad esempio,se si dispone di un sistema computer con 16 GB di memoria da utilizzareprincipalmente per DB2, allora SHMALL dovrebbe essere impostato su3774873 (90% di 16 GB è 14.4 GB; 14.4 GB è allora diviso n per 4 KB, che èla dimensione pagina di base). L’output ipcs ha convertito SHMALL inkilobyte. Il kernel richiede questo valore come numero di pagine.

v La sezione successive riguarda la quantità di semafori disponibili per ilsistema operativo. Il parametro del kernel è composto da 4 token, SEMMSL,SEMMNS, SEMOPM e SEMMNI. SEMMNS è il risultato di SEMMSLmoltiplicato per SEMMNI. Il gestore database richiede che il numero di array(SEMMNI) sia aumentato in base alle necessità. In genere, SEMMNIdovrebbe essere due volte il numero massimo di agent previsti sul sistemamoltiplicato per il numero di partizioni logiche sul computer del server deldatabase più il numero di connessioni applicazione locale sul computer delserver del database.

v La terza sezione riguarda i messaggi sul sistema.– MSGMNI riguarda il numero di agent che possono essere avviati,

MSGMAX riguarda la dimensione del messaggio che può essere inviato inuna coda, e MSGMNB riguarda la dimensione della coda.

– MSGMAX dovrebbe essere cambiato in 64 KB (cioé, 65535 byte), eMSGMNB dovrebbe essere aumentato a 65535.

3. Per modificare questi parametri del kernel, modificare il file /etc/sysctl.conf. Sequesto file non esiste, crearlo. Le seguenti righe sono esempi di cosa dovrebbeessere posto nel file:kernel.sem=250 256000 32 1024#Example shmmax for a 64-bit systemkernel.shmmax=1073741824#Example shmall for 90 percent of 16 GB memorykernel.shmall=3774873kernel.msgmax=65535kernel.msgmnb=65535

4. Eseguire sysctl con il parametro -p da caricare nelle impostazioni sysctl dal filepredefinito /etc/sysctl.conf:

sysctl -p

5. Per rendere effettive le modifiche dopo ogni riavvio:v (SUSE Linux) Rendere boot.sysctl attivov (Red Hat) Lo script di inizializzazione rc.sysinit leggerà il file

/etc/sysctl.conf automaticamente

Capitolo 2. Requisiti di installazione del client IBM data server 23

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Requisiti di installazione per i server DB2 e IBM Data Server Client(Solaris Operating Environment)

Per installare un prodotto del database DB2, è necessario rispettare i seguentirequisiti del sistema operativo, hardware, e delle comunicazioni:

Tabella 3. Requisiti di installazione Solaris

Sistema operativo Hardware

Solaris 9

v kernel a 64 bit

v Patch 111711-12 e 111712-12

v Se sono utilizzati i dispositivi semplici, patch122300-11

v Patch di aggiornamento del Kernel Solaris 9 eFujitsu PRIMEPOWER a 64 bit 112233-01 osuccessiva per ottenere la correzione per la patch912041-01.

Solaris 10

v kernel a 64 bit

v Se sono utilizzati i dispositivi semplici, patch125100-07

Processori UltraSPARC o SPARC64

Solaris 10

v kernel a 64 bit

v Patch 118855-33

v Se sono utilizzati i dispositivi semplici, patch125101-07

Solaris x64 (Intel 64 o AMD64)

considerazioni configurazione del kernel

I parametri di configurazione del kernel sono impostati in /etc/system. Se ilparametro kernel che si sta modificando non viene elencato come dinamico, èrichiesto un riavvio di sistema affinché le modifiche a /etc/system diventinoeffettive. Questi parametri devono essere impostati prima di installare un IBM dataserver client.

Considerazioni softwarev (Solo client) Se si pensa di utilizzare l’autenticazione Kerberos, è necessario il

client Solaris 9 o superiore con il client IBM NAS (Network AuthenticationService) v1.4 o superiore. Il client NAS può essere scaricato dal sito Web:https://www6.software.ibm.com/dl/dm/dm-nas-p.

v Uno dei seguenti browser è richiesto per visualizzare la guida in linea e pereseguire Primi passi (db2fs):– Mozilla 1.4 e superiore– Firefox 1.0 e superiore– Netscape 7.0 e superiore

v È richiesto un software X Window System in grado di eseguire il rendering diun’interfaccia utente grafica se:– si desidera utilizzare la procedura guidata DB2 Setup per installare un

prodotto del database DB2 sui sistemi operativi Linux o UNIX

24 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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v Per dettagli relativi a problemi noti di Solaris, consultare www.ibm.com/support/docview.wss?&uid=swg21257606

È possibile ottenere le patch di sicurezza dal sito Web http://sunsolve.sun.com.Dal sito Web SunSolve Online, fare clic sulla voce di menu ″Patches″ nel pannellodi sinistra.

I cluster della patch del sistema operativo Solaris J2SE (Java2 Standard Edition) edil software SUNWlibC sono anche richiesti e possono essere ottenuti dal sito Webthe http://sunsolve.sun.com.

Per DB2 su sistemi Fujitsu PRIMEPOWER a 64 bit, è necessario quanto segue:v Patch di aggiornamento del Kernel Solaris 9 112233-01 o successiva per ottenere

la correzione per la patch 912041-01.

Le patch Fujitsu PRIMEPOWER per l’ambiente operativo Solaris possono esserescaricate da FTSI all’indirizzo: http://download.ftsi.fujitsu.com/.

Modifica parametri del kernel (Sistema operativo Solaris)Affinché il sistema del database DB2 funzioni correttamente, si consiglia diaggiornare i parametri di configurazione del kernel di sistema. È possibileutilizzare il programma di utilità db2osconf per suggerire i parametri del kernelconsigliato. Se si desidera trarre vantaggio dai controlli della risorsa di progetto(/etc/project), consultare la documentazione Solaris.

È necessario disporre di autorità root per modificare i parametri del kernel.

Per utilizzare il comando db2osconf, è necessario prima installare il sistema deldatabase DB2. Il programma di utilità db2osconf può solo essere eseguito da$DB2DIR/bin, dove $DB2DIR è la directory in cui è stato installato il prodotto DB2.

È necessario riavviare il sistema dopo aver modificato i parametri kernel.

Per impostare un parametro kernel, aggiungere una riga alla fine del file/etc/system nel modo seguente:

set parameter_name = value

Ad esempio, per impostare il valore del parametro msgsys:msginfo_msgmax,aggiungere la seguente riga alla fine del file /etc/system:

set msgsys:msginfo_msgmax = 65535

Dopo aver aggiornato il file /etc/system, riavviare il sistema.

Requisiti di installazione per i serverDB2 e IBM Data Server Client (Windows )

Prima di installare un prodotto del database DB2 sui sistemi operativi Windows,verificare che il sistema scelto rispetti i requisiti necessari del sistema operativo,hardware, e software.

Capitolo 2. Requisiti di installazione del client IBM data server 25

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Tabella 4. Piattaforme stazione di lavoro Windows

Sistema operativo Prerequisiti Hardware

Windows XP Professional (32 bite 64 bit)

Windows Vista Business (32 bit e64 bit)

Windows Vista Enterprise (32 bite 64 bit)

Windows Vista Ultimate (32 bit e64 bit)

Windows XP ServicePack 2 o successivo

IBM Data ServerProvider per leapplicazioni client.NET e le procedurelato server CLRrichiedono il runtimedel framework .NET1.1 SP1 o .NET 2.0

Sono supportate leapplicazioni delprovider IBM dataserver per leapplicazioni .NET

Sono supportati tutti iservice packWindows Vista.

Tutti i processori Intel e AMD ingrado di eseguire i sistemioperativi Windows supportati(sistemi basati su 32 bit e x64).

Tabella 5. piattaforme server Windows

Sistema operativo Prerequisiti Hardware

Windows Server 2003 DatacenterEdition (32 bit e 64 bit)

Windows Server 2003 EnterpriseEdition (32 bit e 64 bit)

Windows Server 2003 StandardEdition (32 bit e 64 bit)

Service Pack 1 o successivo.

R2 è anche supportato

Il provider IBM data server perle applicazioni client .NET e leprocedure lato server CLRrichiedono il runtime delframework .NET 1.1 SP1 o .NET2.0

Sono supportate le applicazionidel provider IBM data server perle applicazioni .NET

Tutti i processori Intele AMD in grado dieseguire i sistemioperativi Windowssupportati (sistemibasati su 32 bit ex64).

Windows Server 2008 DatacenterEdition (32 bit e 64 bit)

Windows Server 2008 EnterpriseEdition (32 bit e 64 bit)

Windows Server 2008 StandardEdition (32 bit e 64 bit)

Il provider IBM data server perle applicazioni client .NET e leprocedure lato server CLRrichiedono il runtime delframework .NET 1.1 SP1 o .NET2.0

Sono supportate le applicazionidel provider IBM data server perle applicazioni .NET

Sono supportati tutti i servicepack Windows Server 2008.

Nota:

v I prodotti del database DB2 supportano la funzione DEP (Data ExecutionPrevention) hardware-enforced creata in alcuni sistemi operativi Windows.

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v La federazione (sistemi federati, server e database) al momento non è supportatadai prodotti del database DB2 su Windows Server 2008.

v Per utilizzare i cluster Failover Windows Server 2008 Failover per il supportofailover di sistemi di database DB2 partizionati, è necessario installare DB2Versione 9.5 Fix Pack 3 (o fix pack successivi).

Altre considerazioni software

v Windows Installer 3.0 è obbligatorio. Sarà installato dal programma diinstallazione se non viene rilevato.

v IBM Data Server Provider per le applicazioni client .NET e le procedurelato server CLR richiedono il runtime del framework .NET 1.1 SP1 o.NET 2.0. In un ambiente x64, il provider IBM data server a 32 bit per leapplicazioni .NET verrà eseguito in modalità emulazione in WOW64.

v MDAC 2.8 è obbligatorio. La procedura guidata DB2 Setup installeràMDAC 2.8 se non è già installato.

Nota: Se è già stata installata una versione precedente di MDAC (adesempio, 2.7), l’installazione di DB2 aggiorna MDAC a 2.8. Perun’installazione tipica, è installato MDAC 2.8. Per un’installazionepersonalizzata, è installato MDAC 2.8 ma solo se non si è deselezionatal’opzione predefinita che è di eseguire l’installazione. Se è statodeselezionato MDAC come parte di un’installazione personalizzata, nonverrà installato.

v Se si pensa di utilizzare LDAP (Lightweight Directory Access Protocol), ènecessario utilizzare un client LDAP Microsoft o il client IBM TivoliDirectory Server v6 (noto anche come client IBM LDAP incluso con iprodotti DB2). Prima dell’installazione di Microsoft Active Directory, sarànecessario estendere lo schema di directory utilizzando il programma diutilità db2schex che si trova sul supporto di installazione nella directorydb2\Windows\utilities.Il client Microsoft LDAP è incluso con i sistemi operativi Windows.

v Uno dei seguenti browser è richiesto per visualizzare la guida in linea,per eseguire il launchpad di installazione DB2 (setup.exe), e per eseguirePrimi passi (db2fs):– Internet Explorer 6 e superiore– Mozilla 1.4 e superiore– Firefox 1.0 e superiore– Netscape 7.0 e superiore

Requisiti di installazione del prodotto DB2 Connect per sistemi emidrange

I prodotti DB2 Connect consentono alle stazioni di lavoro di collegarsi ai databasesu piattaforme host e midrange supportate (ad esempio, DB2 su z/OS). In alcunicasi, è possibile che i clienti DB2 Connect applichino patch al prodotto del databasehost o midrange per abilitare queste funzionalità.

Consultare “Installazione dei client IBM data server (Linux e UNIX)” e“Installazione dei client IBM data server (Windows)” in Guida rapida per i ClientIBM Data Server.

Capitolo 2. Requisiti di installazione del client IBM data server 27

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28 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Capitolo 3. Installazione dei client IBM data server

Installazione di client IBM Data Server (Windows)Istruzioni per installare il tipo di IBM data server client, ovvero IBM Data ServerClient, IBM Data Server Runtime Client e IBM Data Server Driver Package. Laprocedura principale tratta di un semplice ma comune caso in cui nessun prodottoDB2 risulta già installato.

Se la macchina presenta già una versione precedente di un client installato, occorreprima consultare le sezioni relative alla migrazione.

Se sulla macchina è stato già installato un server DB2, non occorre installare unclient in quanto il server DB2 fornisce tutte le funzioni rilevate in IBM data serverclient.

PrerequisitiPrima di installare IBM data server clients, verificare che:v Sia stato determinato il client adatto alle proprie esigenze.v Sia stato individuato un DVD o altre immagini di installazione

necessarie. Accertarsi di disporre della versione a 32 bit o a 64 bitappropriata, a seconda della macchina in uso.

v Sia disponibile un account utente Windows che è parte del gruppoAdministrators.

Nota: Se un account utente diverso da Amministratore deve eseguirel’installazione del prodotto, è necessario che la libreria di runtimeVS2005 sia installata prima di tentare l’installazione di un prodotto DB2.La libreria di runtime VS2005 è richiesta sul sistema operativo prima dipoter installare il prodotto DB2. La libreria di runtime VS2005 èdisponibile dal sito Web di download della libreria di runtime Microsoft.Esistono due opzioni: scegliere vcredist_x86.exe per i sistemi a 32 bit ovcredist_x64.exe per i sistemi a 64 bit.

v Il sistema soddisfa tutti i requisiti di memoria, dello spazio su disco e diinstallazione. Il programma di installazione verificherà i requisiti delsistema di base e dello spazio su disco e notificherà se si è verificato unproblema.

Limitazioni

v Nessun altro prodotto DB2 può essere installato nello stesso percorso seuno dei seguenti prodotti è già stato installato:– IBM Data Server Runtime Client– IBM Data Server Driver Package– Centro informazioni DB2

v I campi del wizard Installazione di DB2 non accettano caratteri noninglesi.

Questa procedura tratta il caso semplice. Le informazioni per gli altri casi sonotrattate in questo argomento. Per installare qualsiasi IBM data server client suWindows:1. Accedere al sistema con l’account utente che si desidera utilizzare per effettuare

l’installazione.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2009 29

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2. Facoltativo: chiudere gli altri programmi.3. Inserire il DVD nell’unità. La funzione di esecuzione automatica avvia il wizard

Installazione di DB2 che determina la lingua del sistema e avvia il programmadi installazione per quella lingua.Per Data Server Client, è possibile eseguire il wizard Installazione di DB2 inuna lingua diversa da quella predefinita richiamando manualmente il wizard especificando un codice di lingua. Ad esempio, ./db2setup -i fr esegue il wizardInstallazione DB2 in francese. Per Data Server Runtime Client o IBM DataServer Driver Package, esistono altre immagini di installazione per ogni lingua.

4. Per installare un IBM data server client:v Se si sta installando un Data Server Client, avviare il wizard Installazione di

DB2 e quando viene visualizzato il Launchpad DB2 scegliere Installa unprodotto. Seguire le richieste del wizard Installazione di DB2.

v Se si sta installando Data Server Runtime Client, questo non ha unlaunchpad. Consultare i link correlati per ulteriori parametri del comandosetup.Se si sta installando una seconda copia di Data Server Runtime Client, ilcomando è:setup /v" TRANSFORMS=:InstanceId1.mst MSINEWINSTANCE=1"

Per installare ogni copia successiva di Data Server Runtime Client (fino a unmassimo di 16 copie), modificare il comando incrementando InstanceIdn, adesempio:setup /v" TRANSFORMS=:InstanceId2.mst MSINEWINSTANCE=1"

v Se si sta installando Data Server Driver Package, eseguire il comando setupdal DVD del prodotto. Se si sta installando un’immagine del fix pack, fa reriferimento ai collegamenti correlati per le opzioni del comando diinstallazione del comando setup.Se si sta installando una seconda copia di Data Server Driver Package, èpossibile utilizzare i seguenti metodi:– Per eseguire una nuova installazione di copia con un nome di copia

predefinito generato:setup /o

– Se il nome della copia già esiste, effettuare un’installazione dimanutenzione (o aggiornamento) su tale copia. Diversamente, effettuare lanuova installazione utilizzando il nome di copia specificato.setup /n copyname

In seguito all’installazione di Data Server Driver Package, è possibile creare ecompletare il file di configurazione db2dsdriver.cfg con le informazioni sulladirectory del database.

5. Se si sta installando Data Server Client su una macchina su cui è stata giàinstallata una copia di UDB (DB2 Universal Database) Versione 8, agli utentiverrà visualizzata l’opzione per installare una nuova copia o per migrare lacopia DB2 UDB Versione 8.L’installazione di una nuova copia preserva la copia di DB2 UDB Versione 8 einstalla un’ulteriore copia di DB2 Versione 9. La scelta di effettuare lamigrazione copierà le impostazioni dell’istanza client DB2 UDB Versione 8 sullacopia di DB2 Versione 9, quindi rimuovere la copia di DB2 UDB Versione 8.

Nota: Se sulla macchina è stata già installata la copia di DB2 UDB versione 8,non è possibile impostare sul valore predefinito le copie della versione 9.

30 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Se si sta installando Data Server Runtime Client, il programma di installazioneinstallerà sempre una nuova copia. Per eseguire la migrazione di un’istanza delclient DB2 UDB versione 8 come fase successiva, fare riferimento alle sezionirelative alla migrazione.

Al termine di questa procedura, il prodotto è installato nel percorso specificatodurante l’installazione. Come parte della procedura di installazione, viene creataun’istanza del gestore database DB2. L’istanza si chiamerà″DB2″ se non esistealcuna altra istanza che si chiama″DB2″. Se è stata installata una copia di DB2Versione 8 o DB2 Versione 9.1, l’istanza predefinita è DB2_01.

Il percorso di installazione predefinito di Data Server Client e di Data ServerRuntime Client è Program Files\IBM\sqllib. Se una seconda copia viene installatasulla stessa macchina, il nome di directory predefinito è Programmi\IBM\sqllib_01. In generale, il nome della directory predefinita è sqllib_nn dove nn indicail numero di copie installate su tale macchina meno una.

Il percorso di installazione predefinito di Data Server Driver Package èProgramFiles\IBM\IBM DATA SERVER DRIVER. Se una seconda copia viene installatasulla stessa macchina, il nome di directory predefinito è Programmi\IBM\IBMDATA SERVER DRIVER_02. In generale, il nome di directory predefinito è IBMDATA SERVER DRIVER_nn dove nn è il numero generato per rendere univocaquesta directory.

Se si desidera installare più copie di Data Server Driver Package, è possibiledisporre di un massimo di 16 copie. Ogni copia deve essere installata in diversedirectory.

Il nome di copia predefinito di Data Server Client o di Data Server Runtime ClientèDB2COPY1

Il nome di copia predefinito di Data Server Driver Package èIBMDBCL1

Questa installazione non include la documentazione del prodotto. Consultare i linkcorrelati per le opzioni di installazione o di accesso al centro informazioni DB2.

Dopo aver installato IBM data server client, occorrerà configurarlo per accedere aiserver DB2 remoti.

Note sull’installazione mediante un account utente che non è membro delgruppo Administrators

I membri del gruppo Power Users possono installare IBM data server client. Inseguito all’abilitazione, i membri del gruppo Utenti possono anche installare IBMdata server client. Per consentire ai membri del Gruppo Utenti di installare IBMdata server client, un membro del gruppo Administrators deve verificare chel’utente che effettua l’installazione disponga delle autorizzazioni di scrittura per:v la parte di registro HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE.v la directory di sistema (ad esempio, c:\WINNT).v il percorso di installazione predefinito (c:\Programmi) o un altro percorso di

installazione.

Capitolo 3. Installazione dei client IBM data server 31

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Di interesse relativo, un utente che non amministratore può anche installare i fixpack se ha effettuato l’installazione originale. Tuttavia, un utente nonamministratore non può installare i fix pack se l’installazione originale è stataeseguita da un account utente amministratore.

Installazione di client IBM Data Server (Linux and UNIX)Questa attività descrive il modo con cui è possibile installare IBM data server clientsu Linux o UNIX. Le istruzioni si applicano a IBM Data Server Client e IBM DataServer Runtime Client. La procedura principale tratta di un semplice, ma comune,caso in cui nessun prodotto DB2 risulta già installato. Di seguito viene presentatoun riepilogo dei prerequisiti. Se sono necessarie ulteriori informazioni dettagliate,consultare i link correlati alla fine di questa sezione.

Se la macchina presenta già una versione precedente di un client installato, occorreprima consultare le sezioni relative alla migrazione.

Se sulla macchina è stato già installato un server DB2, non occorre installare unclient in quanto il server DB2 fornisce tutte le funzioni rilevate in IBM Data ServerClient.v Sia stato determinato il client adatto alle proprie esigenze: Data Server Client o

Data Server Runtime Client.v Sia stato individuato un DVD o altre immagini di installazione necessarie. La

versione più recente dei client DB2 può essere scaricata da http://www.ibm.com/software/data/db2/support/db2_9/

v Il sistema soddisfa tutti i requisiti di memoria, dello spazio su disco e diinstallazione. Il programma di installazione verificherà i requisiti del sistema dibase e dello spazio su disco e notificherà se si è verificato un problema.

v L’installazione di IBM data server client sul sistema operativo Solaris o suHP-UX richiede l’aggiornamento dei parametri di configurazione del kernel. Èconsigliato per Linux.

Per installare qualsiasi IBM data server client su Linux o UNIX:1. Inserire e montare il DVD appropriato.2. Passare alla directory in cui viene montato il DVD.3. Immettere il comando ./db2setup per avviare il wizard Installazione di DB2.4. Scegliere Installa un prodotto nella finestra Launchpad DB2.5. Selezionare il client che si desidera installare.6. Seguire le richieste del wizard Installazione di DB2. La guida è disponibile nel

wizard per assistere l’utente durante la procedura.

Al termine dell’installazione, per impostazione predefinita, IBM data server clientviene installato nelle seguenti directory:

Linux /opt/ibm/db2/V9.5

UNIX /opt/IBM/db2/V9.5

Questa installazione non include la documentazione del prodotto.

Fare riferimento ai collegamenti correlati per le opzioni di installazione o peraccedere al Centro informazioni DB2.

32 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Dopo aver installato IBM data server client, occorrerà configurarlo per accedere aun server DB2 remoto.

Note sulle installazioni di lingua nazionale

È possibile eseguire il wizard Installazione di DB2 in una lingua diversa da quellapredefinita del sistema richiamando manualmente il wizard e specificando il codicedella lingua. Ad esempio, ./db2setup -i fr esegue il wizard Installazione DB2 infrancese. Tuttavia, i campi del wizard non accettano caratteri non inglesi.

Note sull’installazione su una macchina che dispone di un client DB2 Versione9.5 esistente

Il nome della directory predefinita per la prima copia è V9.5. Se è già statainstallata una copia, la seconda installazione mostrerà il nome della directorypredefinita come V9.5_01. In generale, il nome della directory predefinita è V9.5_nndove nn fa riferimento al numero di copie installate meno uno.

Note sull’installazione su una macchina che dispone di un client Versione 9.5pre DB2 esistente

L’installazione di Data Server Client o Data Server Runtime Client su un sistemache dispone già di un client UDB (DB2 Universal Database) Versione 8 o DB2Versione 9 preserva la copia precedente e installa un’ulteriore copia di DB2Versione 9.5. Per informazioni sulla migrazione delle istanze del client a DB2Versione 9.5, consultare le sezioni di migrazione.

Panoramica installazione non root (Linux e UNIX)Prima della Versione 9.5, era possibile installare prodotti, applicare ed eseguire ilrollback delle fix pack, configurare le istanze, aggiungere funzioni, o disinstallare iprodotti solo se si disponeva di privilegi root. Ora, se l’utente non è root, puòeseguire questa attività sulle piattaforme Linux e UNIX.

Il programma di installazione DB2 crea automaticamente e configura un’istanzanon root durante un’installazione non root. Come utente non root, è possibilepersonalizzare la configurazione dell’istanza non root durante l’installazione. Èpossibile inoltre utilizzare e gestire il prodotto DB2 installato senza privilegi root.

L’installazione non root di un prodotto DB2 ha un’istanza DB2 con molte funzioniabilitate per impostazione predefinita.

Un’installazione non root può attrarre molti gruppi, come i seguenti:v Le aziende che hanno migliaia di stazioni di lavoro e gli utenti che vogliono

installare un prodotto DB2 senza sprecare il tempo di un amministratore disistema

v Gli sviluppatori di applicazioni che non sono in genere amministratori disistema ma utilizzano i prodotti DB2 per sviluppare le applicazioni

v Gli ISV (Independent Software Vendor) che sviluppano il software che nonrichiede autorità root integrano tuttavia un prodotto DB2

Sebbene le installazioni non root dispongano della maggior parte della funzionalitàdelle installazioni root, ci sono alcune differenze e limitazioni. È possibile abolirealcune di queste limitazioni se un utente root esegue il comando db2rfe.

Capitolo 3. Installazione dei client IBM data server 33

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Differenze tra le installazioni root e non rootOltre a poche limitazioni, la struttura della directory di un’installazione non root èleggermente diversa dalla struttura della directory di un’installazione root.

Durante un’installazione root, le sottodirectory ed i file per il prodotto DB2 sonocreate in una della scelta utente root.

Diversamente dagli utenti root, quelli non root non possono scegliere doveinstallare i prodotti DB2. Le installazioni non root sono sempre poste nelladirectory $HOME/sqllib, dove $HOME rappresenta la directory home dell’utentenon root. Il layout delle sottodirectory nella directory sqllib di non root è simile aquella dell’installazione root.

Per le installazioni root, è possibile creare più istanze. La proprietà dell’istanza èassociata all’ID utente con il quale è stata creata l’istanza.

Le installazioni non root possono avere solo un’istanza DB2. La directory diinstallazione non root contiene tutti i file di prodotto DB2 e i file di istanza connessun collegamento software.

La seguente tabella riepiloga le differenze tra le installazioni root e non root.

Tabella 6. Differenze tra le installazioni root e non root

Criteri Installazioni root Installazioni non root

L’utente può selezionare ladirectory di installazione

Sì No. I prodotti DB2 sonoinstallati nella directoryhome dell’utente.

Numero di istanze DB2consentite

Multiple Una

I file distribuiti durantel’installazione

Solo file di programma. Leistanze devono essere createdopo l’installazione.

File di programma e diistanza. Il prodotto DB2 èpronto all’utilizzoimmediatamente dopol’installazione.

Limitazioni delle installazioni non rootOltre alle differenze tra le installazioni root e non root, ci sono diverse limitazionisulle installazioni non root. Questo argomento discute le limitazioni per aiutare adecidere se si desidera utilizzare un’installazione non root.

Limitazioni prodottoAlcuni prodotti DB2 non sono supportati nelle installazioni non root:v IBM Data Studiov DB2 Embedded Application Server (DB2 EAS)v DB2 Query Patrollerv DB2 Net Search Extenderv DB2 Information Center installato localmente

Nota: DB2 Information Center installato localmente non è supportatonelle installazioni non root poiché richiede l’autorità root per avviare ildaemon. Tuttavia, un’istanza DB2 dell’installazione non root può essereconfigurata per utilizzare DB2 Information Center installato localmentese è installato sullo stesso computer.

34 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Limitazioni funzioni e strumentiLe seguenti funzioni e strumenti non sono disponibili nelle installazioninon root:v DAS (DB2 Administration Server) ed i comandi associati: dascrt,

dasdrop, daslist, dasmigr, e dasupdtv Configuration Assistantv Control Centerv La capacità di db2governor di aumentare la priorità non è supportatav In WLM (Work Load Manager), sono consentiti i tentativi di impostare

la priorità dell’agent in una classe di servizio DB2 in un’istanza DB2 nonroot. Tuttavia, la priorità dell’agent non verrà rispettata, e non vienerestituito alcun errore SQLCODE.

v Non è supportato l’avvio automatico delle istanze DB2 non root all’avviodel sistema

Limitazioni controllo statoLe seguenti funzioni di controllo stato non sono supportate nelleinstallazioni non root:v Esecuzione script o azioni sulle ricorrenze dell’avvisov Invio notifiche avviso

Limitazioni database partizionatoSolo i database con partizione singola sono supportati nelle installazioninon root. Non è possibile aggiungere altre partizioni database.

Elenco prodotti DB2L’output prodotto dal comando db2ls, quando è eseguito come utente nonroot, è diverso dall’output prodotto quando è eseguito come utente root.Per ulteriori dettagli, fare riferimento all’argomento del comando db2ls.

Copie DB2Ogni utente non root può avere solo una copia di un prodotto DB2installato.

Limitazione istanza DB2Nelle installazioni non root, un’istanza DB2 viene creata durantel’installazione. Non è possibile creare altre istanze.

Le azioni di istanza DB2 possono essere eseguite solo dal proprietariodell’istanza

Le installazioni root e non root possono coesistere sullo stesso computer indiversi percorsi di installazione. Tuttavia, un’istanza non root può essereaggiornata, o rilasciata (utilizzando il comando db2_deinstall), solodall’utente non root che possiede l’istanza non root.

Un’istanza DB2 creata da un utente con privilegi root può essereaggiornata o rilasciata da un utente con privilegio root.

Comandi istanza DB2I seguenti comandi dell’istanza DB2 non sono disponibili in installazioninon root:

db2icrtQuando si installa un prodotto DB2 come utente non root, vieneautomaticamente creata e configurata un’istanza singola.Impossibile creare ulteriori istanze nelle installazioni non root.

Capitolo 3. Installazione dei client IBM data server 35

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Tuttavia, se l’istanza creata automaticamente deve essereconfigurata, è possibile utilizzare il comando di configurazione diinstallazione non root, db2nrcfg.

db2iupdtImpossibile utilizzare il comando db2iupdt per le istanze non root.Invece, utilizzare il comando di configurazione dell’installazionenon root (db2nrcfg) per aggiornare l’istanza DB2 non root. Tuttavia,l’aggiornamento dell’istanza non root in genere non è obbligatoriopoiché si aggiorna automaticamente quando si aggiorna il prodottoDB2.

db2idropNon è possibile rilasciare l’istanza che viene creataautomaticamente durante le installazioni non root. È necessariodisinstallare il prodotto DB2 per rilasciare l’istanza DB2.

db2imigrLa migrazione non è supportata per le installazioni non root.

Limitazione migrazioneImpossibile migrare le istanze root in un’istanza non root.

Azioni di post-installazione possono essere eseguite solo dal proprietariodell’istanza DB2

Le installazioni root e non root possono coesistere sullo stesso computer.Tuttavia, solo l’utente non root originale che ha installato il prodotto DB2può eseguire azioni successive come:v Applicazione fix packv Aggiunta funzioniv Installazioni prodotti add-on

Regolazione valori ulimitIl comando ulimit su UNIX e Linux imposta o riporta i limiti di risorsautente, come i limiti di dati e di stack. Per le istanze root, il server deldatabase aggiorna dinamicamente le impostazioni ulimit richieste senzamodificare le impostazioni permanenti. Tuttavia, per le istanze non root, leimpostazioni ulimit possono solo essere verificate durante l’installazione.Viene visualizzato un messaggio di avvertimento se le impostazioni nonsono adeguate. Viene richiesta l’autorità root per modificare leimpostazioni ulimit.

Le limitazioni che possono essere superate eseguendo db2rfe

Ci sono ulteriori limitazioni sulle installazioni non root che possono esseresuperate eseguendo il comando db2rfe. Le seguenti funzioni e capacità sonoinizialmente non disponibili nelle installazioni non root:v Autenticazione basata sul sistema operativov Funzione HA (High Availability)v La capacità di prenotare i nomi servizio nel file /etc/servicesv La capacità di aumentare i limiti dei dati utente (ulimits). Questa capacità si

applica solo a AIX. Su altre piattaforme, i limiti dei dati utente devono essereaumentati manualmente.

Eseguire le funzioni Abilita root per il comando di installazione non root (db2rfe)per abilitare queste funzioni e abilità. L’esecuzione del comando db2rfe èfacoltativa e deve essere eseguita da un utente con autorità root.

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Tipo di autenticazione nelle installazioni non root

L’autenticazione basata sul sistema operativo è il tipo di autenticazione predefinitoper i prodotti DB2. Poiché le installazioni non root non supportano l’autenticazionebasata sul sistema operativo, se si sceglie di non eseguire il comando db2rfe dopol’installazione del prodotto DB2 come utente non root, allora è necessarioimpostare manualmente il tipo di autenticazione. È possibile fare ciò aggiornando iseguenti parametri nel file di configurazione del gestore database (dbm cfg):v clnt_pw_plugin (parametro di configurazione plug-in id utente-password client)v group_plugin (parametro di configurazione plug-in gruppo)v srvcon_pw_plugin (plug-in password-id utente per le connessioni in entrata al

parametro di configurazione del server)

Installazione di un prodotto DB2 come utente rootLa maggior parte dei prodotti del database DB2 possono essere installati comeutente non root.

Prima di cominciare

Prima di installare il prodotto del database DB2 come utente non root, è necessarioconoscere le differenze tra le installazioni root e non root e le limitazioni diinstallazioni non root. Per ulteriori informazioni sull’installazione non root,consultare “Panoramica installazione non root (Linux e UNIX)”.

I prerequisiti per l’installazione di un prodotto del database DB2 come utente nonroot sono:v È necessario essere in grado di montare il DVD di installazione, o farselo

montare.v È necessario avere un ID utente valido che può essere utilizzato come

proprietario dell’istanza DB2.Gli ID utente hanno le seguenti limitazioni e requisiti:– Devono avere un gruppo primario diverso da guests, admins, users, e local– Possono includere lettere minuscole (a–z), numeri (0–9), e il carattere trattino

basso ( _ )– Non possono essere più lunghi di otto caratteri– Non possono iniziare con IBM, SYS, SQL, o un numero– Non possono essere una parola riservata DB2 (USERS, ADMINS, GUESTS,

PUBLIC, o LOCAL), o una parola riservata SQL– Non è possibile utilizzare gli ID utente con privilegio root per l’ID di istanza

DB2, ID DAS o l’ID ID aperto.– Non può includere i caratteri accentati– Se vengono specificati ID utente esistenti e non ne sono creati di nuovi,

verificare che tali ID utente:- Non siano bloccati- Non abbiano password scadute

v I prerequisiti hardware e software che esistono per il prodotto che si stainstallando si applichino all’utente non root così come agli utenti root.

v Su AIX Versione 5.3, è necessario che sia attivato l’ I/O (AIO) asincrono.v La directory home deve essere un percorso DB2 valido.

I percorsi di installazione DB2 hanno le seguenti regole:

Capitolo 3. Installazione dei client IBM data server 37

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– Possono includere lettere minuscole (a–z), lettere maiuscole (A–Z), e ilcarattere trattino basso ( _ )

– Non possono superare i 128 caratteri– Non possono contenere spazi vuoti– Non possono contenere caratteri non Inglesi

Informazioni su questa attività

L’installazione dei prodotti del database DB2 come utente diverso da rootdovrebbe essere trasparente all’utente non root. In altre parole, non c’è niente dispeciale che un utente non root ha bisogno di fare per installare il prodotto deldatabase DB2, se non eseguire l’accesso come utente non root.

Procedura

Per eseguire un’installazione non root:1. Accedere come utente non root2. Installare il prodotto del database DB2 utilizzando uno dei metodi disponibili.

Le opzioni includono:v La procedura guidata DB2 Setup (installazione GUI)v Il comando db2_installv Il comando db2setup con un file di risposta (installazione non presidiata)

Nota: Poiché gli utenti non root non possono scegliere la directory in cuisono installati i prodotti del database DB2, la parola chiave FILE nel file dirisposta viene ignorata.

3. Dopo aver installato il prodotto del database DB2, è necessario aprire unanuova sessione di login per utilizzare l’istanza DB2 diversa da root. Inalternativa, è possibile utilizzare la stessa sessione di login se si original’ambiente dell’istanza DB2 con $HOME/sqllib/db2profile (per gli utenti dellashell Bourne e Korn) o $HOME/sqllib/db2chsrc (per gli utenti della shell C),dove $HOME è la directory home dell’utente non root.

Operazioni successive

Dopo aver installato il prodotto del database DB2, è necessario verificare i limitidella risorsa di processo utente del sistema operativo (ulimits). Se i valori ulimitminimi non sono rispettati, il motore DB2 potrebbe incontrare errori di carenzarisorse del sistema operativo. Questi errori possono portare ad un’interruzione diDB2.

Abilitazione funzioni basate su root nelle installazioni non rootcon db2rfe

Ci sono diverse funzioni e abilità nelle installazioni non root inizialmente nondisponibili ma che possono essere abilitate eseguendo un comando db2rfe

Questa attività richiede autorità root.

Per abilitare le funzioni e la capacità inizialmente non disponibili nelle installazioninon root:1. Trovare i file di configurazione di esempio: Vengono forniti due file di

configurazione di esempio:

38 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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v $HOME/sqllib/instance/db2rfe.cfg è pre-configurato con i valori predefinitiper l’istanza DB2 non root

v $HOME/sqllib/cfg/db2rfe.cfg.sample non è configurato

dove $HOME è la directory home non root.2. Copiare uno dei file di configurazione di esempio in una posizione diversa in

modo che il file originale resti inalterato.3. Aggiornare il file di configurazione copiato come necessario. Questo file di

configurazione è immesso nel comando db2rfe. Un esempio di un file diconfigurazione è:INSTANCENAME=db2inst2SET_ULIMIT=NOENABLE_HA=NOENABLE_OS_AUTHENTICATION=NORESERVE_REMOTE_CONNECTION=NO

**SVCENAME=db2c_db2inst2**SVCEPORT=48000

RESERVE_TEXT_SEARCH_CONNECTION=NO**SVCENAME_TEXT_SEARCH=db2j_db2inst2**SVCEPORT_TEXT_SEARCH=55000

Nota:

v Il valore per il parametro INSTANCENAME viene riempitoautomaticamente dal programma di installazione DB2

v Il parametro SET_ULIMIT è disponibile solo su AIX. Su altri sistemioperativi, un utente con autorità root deve impostare i valori ulimitmanualmente.

v Il valore predefinito per le altre parole chiave è NOv I parametri child (come SVCENAME) sono commentati per impostazione

predefiniti. I commenti sono indicati con **v Se si imposta un parametro su YES, e se si dispone solo di parametri child, si

consiglia di annullare i commenti dei parametri child e fornire valoriappropriati. I valori di porta forniti sono esempi. Verificare che i valori diporta assegnati siano liberi.

Viene di seguito fornito un esempio per mostrare un file di configurazionemodificato che abilita le seguenti funzioni e abilità:v Alta disponibilitàv Autenticazione basata sul sistema operativov DB2 Text Search, con un nome di servizio di db2j_db2inst2 ed un valore di

porta di 55000

Per abilitare queste funzioni e abilità, modificare il file di configurazione comesegue:INSTANCENAME=db2inst2SET_ULIMIT=NOENABLE_HA=YESENABLE_OS_AUTHENTICATION=YESRESERVE_REMOTE_CONNECTION=NO

**SVCENAME=db2c_db2inst2**SVCEPORT=48000

RESERVE_TEXT_SEARCH_CONNECTION=YESSVCENAME_TEXT_SEARCH=db2j_db2inst2SVCEPORT_TEXT_SEARCH=55000

4. Accedere come utente con autorità root5. Navigare nella directory $HOME/sqllib/instance, dove $HOME rappresenta la

directory home dell’utente non root.

Capitolo 3. Installazione dei client IBM data server 39

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6. Eseguire il comando db2rfe utilizzando la seguente sintassi:db2rfe -f config_file

dove config_file è il file di configurazione creato nel passo 3 a pagina 39.

È necessario eseguire nuovamente il comando db2rfe dopo aver applicato le fixpack per mantenere le funzioni basate su root attivate sulle installazioni diverse daroot.

Applicazione fix pack ad un’installazione non rootL’attività di applicare fix pack ad un’installazione non root è essenzialmenteuguale ad applicare fix pack ad un’installazione root, con poche eccezioni.

Prima di applicare fix pack ad un’installazione non root è necessario accedere conlo stesso ID utente utilizzato per l’installazione non root.

Se sono state abilitate le funzioni root nell’installazione non root utilizzando ilcomando db2rfe, è necessario trovare il file di configurazione utilizzato quando siesegue il comando db2rfe. Quel file di configurazione sarà necessario per riabilitarele funzioni root dopo aver applicato il fix pack.

Per applicare un fix pack ad un’installazione non root:1. Applicare il fix pack in base all’argomento Applicazione fix pack.

Nota: L’opzione -b del comando installFixPack non è valida per le installazioninon root.

2. Facoltativo: Eseguire il comando db2rfe. Se le funzioni basate su root sonoattivate nell’installazione non root e se si desidera riattivarle, è necessarioeseguire nuovamente il comando db2rfe. L’esecuzione di tale comando richiedel’autorità root.

Nota: Se è stato modificato $HOME/sqllib/instance/db2rfe.cfg quando sonostate attivate prima le funzioni root, quel file di configurazione non saràsovrascritto quando si applica il fix pack, in questo modo è possibile riutilizzarequel file quando si esegue il comando db2rfe. Tuttavia, è necessario inoltreverificare $HOME/sqllib/cfg/db2rfe.cfg.sample. Se il fix pack ha introdottoaltre nuove funzioni disponibili per le installazioni non root,$HOME/sqllib/cfg/db2rfe.cfg.sample mostra le nuovi funzioni.

Eliminazione dei prodotti DB2 non root utilizzandodb2_deinstall (Linux e UNIX)

Questa attività fornisce operazioni per l’eliminazione dei prodotti DB2 non root odei componenti utilizzando il comando db2_deinstall.

È necessario arrestare l’istanza non root prima di eseguire il comandodb2_deinstall.

Nota:

v Questa attività si applica ai prodotti DB2 installati senza autorità root. Esisteun’attività separata per la disinstallazione dei prodotti DB2 installati con autoritàroot.

40 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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v Come con utenti root, gli utente non root possono utilizzare il comandodb2_deinstall per disinstallare i prodotti DB2. Il comando db2_deinstall per leinstallazioni non root ha le stesse opzioni delle installazioni root e un’ulterioreopzione: –f sqllib.

v È importante notare che l’esecuzione di db2_deinstall come utente non rootdisinstalla il prodotto DB2 e rilascia l’istanza non root. Questa è diversa dalleinstallazioni root, dove si esegue solo db2_deinstall si disinstallano solo iprogram file DB2.

v Non è possibile eliminare i prodotti DB2 utilizzando un utilità del sistemaoperativo nativo, come rpm o SMIT.

Per disinstallare un prodotto DB2 installato da un utente non root:1. Accedere con ID utente utilizzato per installare il prodotto DB2.2. Navigare nella directory $HOME/sqllib/install, dove $HOME è la directory

home.3. Eseguire il comando db2_deinstall.

Nota:

v Se si esegue il comando db2_deinstall con l’opzione –a, i program file DB2vengono rimossi, ma i file di configurazione sono lasciati in una directory dibackup chiamata sqllib_bk.

v Se si esegue il comando db2_deinstall con un’opzione –a –f sqllib, l’interasottodirectory sqllib nella directory home verrà eliminata. Se ci sono file insqllib che si desidera conservare, assicurarsi di copiarli altrove prima dieseguire db2_deinstall –a –f sqllib.

v Come con le installazioni root, l’esecuzione del comando db2_deinstall conl’opzione –F in un’installazione non root consente all’utente non root dieliminare funzioni specifiche di DB2.

Capitolo 3. Installazione dei client IBM data server 41

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Parte 3. Connessioni al database per IBM Data Server Client

© Copyright IBM Corp. 1993, 2009 43

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44 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Capitolo 4. Panoramica di configurazione delle comunicazioniclient-a-server

In questa sezione vengono fornite le informazioni per scegliere il metodoappropriato per configurare le comunicazioni client-a-server. Questa sezione èvalida per la configurazione di IBM data server client e per i prodotti serverpiuttosto che i driver di connettività del database.

Comunicazioni client-a-server: componenti e scenari

I componenti di base coinvolti nelle comunicazioni client-a-server sono descritti diseguito:v Client. Si riferisce all’initiator delle comunicazioni. Questo ruolo può essere

completato da uno dei seguenti componenti o prodotti DB2:– IBM Data Server Client o IBM Data Server Runtime Client.– DB2 Connect Personal Edition: questo prodotto è una superserie di IBM Data

Server Client.– un prodotto server DB2: un server DB2 è una superserie di Data Server

Client.v Server. Si riferisce al destinatario della richiesta di comunicazioni dal client. Di

solito, questo ruolo viene completato da un server DB2 per Linux, UNIX eWindows. Quando i prodotti DB2 Connect risultano presenti, il termine serverpuò indicare anche un server DB2 su una piattaforma mainframe o midrange.

v Protocollo di comunicazione. Si riferisce al prodotto utilizzato per inviare i datitra il client e il server. Il prodotto DB2 supporta diversi protocolli:– TCP/IP. Un’ulteriore distinzione può essere apportata tra le versioni:

TCP/IPv4 o TCP/IPv6.– Named Pipe. Questa opzione è disponibile solo su Windows.– IPC (interprocess communications). Questo protocollo viene utilizzato per le

connessioni locali.

Esistono alcuni componenti aggiuntivi rilevati in alcuni ambienti:v Gateway DB2 Connect. Fa riferimento a DB2 Connect Server che fornisce un

gateway da cui IBM data server client può collegarsi ai server DB2 su prodottimidrange e mainframe.

v LDAP (Lightweight Directory Access Protocol). In un ambiente abilitato aLDAP, non occorre configurare le comunicazioni client-a-server. Quando unclient tenta di collegarsi a un database, se il database non esiste nella directorydel database sulla macchina locale, allora la directory LDAP ricerca leinformazioni richieste per collegarsi al database.

Gli scenari elencati di seguito illustrano gli esempi di situazioni relative allecomunicazioni client-a-server:v Data Server Client stabilisce comunicazioni con un server DB2 mediante TCP/IP.v Data Server Runtime Client stabilisce comunicazioni con un server DB2

mediante Named Pipe in rete Windows.v Il server DB2 stabilisce comunicazioni con un altro server DB2 mediante alcuni

protocolli di comunicazione.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2009 45

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v Data Server Client stabilisce comunicazioni con un server DB2 mainframemediante un server DB2 Connect tramite TCP/IP.

Durante l’installazione di un server per operare con ambienti di sviluppo (comeIBM Data Studio), è possibile che si verifichi il messaggio di errore SQL30081Nall’inizio della connessione DB2. Una possibile causa principale è che il firewall sulserver del database remoto ha impedito di stabilire una connessione. In tal caso,verificare che il firewall sia correttamente configurato per accettare le richieste diconnessione dal client.

Comunicazioni client-a-server: tipi di connessioni

In genere, i riferimenti all’installazione delle comunicazioni client-a-server fannoriferimento alle connessioni remote, piuttosto che alle connessioni locali.

Una connessione locale è una connessione tra un’istanza del gestore database e undatabase gestito da tale istanza. In altri termini, l’istruzione CONNECT vieneemessa dall’istanza del gestore database. Le connessioni locali sono distintive inquanto non viene richiesta alcuna installazione di comunicazione e viene utilizzatoIPC (interprocess communications).

Una connessione remota è il punto in cui il client che emette l’istruzione CONNECTin un database si trova in un percorso diverso dal server del database. In generale,il client e il server si trovano su macchine diverse. Tuttavia, le connessioni remotesono possibili all’interno della stessa macchina se il client e il server si trovano indiverse istanze.

Un altro tipo meno comune di connessione è una connessione loopback. È un tipo diconnessione remota in cui la connessione viene configurata da un’istanza DB2(client) alla stessa istanza DB2 (server).

Confronto di metodi per configurare le comunicazioniclient-a-server

Diversi metodi sono disponibili per configurare le comunicazioni client-a-server. Lascelta di un metodo appropriato comporta la risposta a due domande. La prima èQuale strumento verrò visualizzato: CA (Configuration Assistant) o lo strumento dellariga comandi?

v CA (Configuration Assistant) è uno strumento grafico fornito con versioni diData Server Client e del server DB2 su Windows e Linux su piattaforme a 32 bitIntel™ x86 e AMD64/EM46T. Questo strumento non viene fornito con DataServer Runtime Client.

v Gli strumenti della riga comandi sono costituiti da CLP (Command LineProcessor) e dai comandi db2cfexp (esportazione della configurazione) edb2cfimp (importazione della configurazione).

La seconda domanda è: Quale tipo di attività di configurazione si desidera eseguire? Leopzioni sono:v Configurare un client immettendo le informazioni manualmente.v Configurare un client ricercando in rete i server a cui collegarsi.v Eseguire database su un server accessibile a uno o più client.v Utilizzare le impostazioni di connessione per un client come base per

configurare ulteriori client.

46 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Rispondendo a tali domande, è possibile utilizzare la seguente tabella peridentificare il metodo di configurazione appropriato. I link a ciascun metodovengono forniti alla fine di questa sezione. Le note che seguono la tabellaforniscono ulteriori dettagli.

Tabella 7. Strumenti e metodi per configurare una connessione client-a-server

Tipo di attività diconfigurazione

CA (ConfigurationAssistant) Riga comandi

Configurare un clientimmettendo le informazionimanualmente

Configurare una connessioneal database manualmente conCA (Configuration Assistant)

Configurare le connessioniclient-a-server mediante CLP(command line processor)

Configurare un clientricercando in rete i server acui collegarsi

Configurare una connessioneal database mediante laricerca in rete con CA(Configuration Assistant)

Non applicabile

Utilizzare le impostazioni diconnessione per un clientcome base per configurareulteriori client

1. Creare un profilo clientmediante CA(Configuration Assistant)

2. Configurare leconnessioni al databaseutilizzando un profiloclient con CA(Configuration Assistant)

creare e utilizzare un profiloclient utilizzando i comandidb2cfexp e db2cfimp

Nota: I profili vengono utilizzati in alcuni metodi per configurare le comunicazioniclient-a-server. Un profilo client è un file che contiene le impostazioni per un client.Le impostazioni possono includere:v Informazioni di connessione al database (incluse le impostazioni CLI o ODBC).v Impostazioni client (inclusi i parametri di configurazione del gestore database e

le variabili di registro DB2).v Parametri comuni CLI o ODBC.

Un profilo server è simile a un profilo client ma contiene le impostazioni per unserver. I profili possono essere creati e utilizzati con CA (Configuration Assistant) omediante i comandi db2cfexp (esportazione della configurazione) e db2cfimp(importazione della configurazione).

Nota: La configurazione di una connessione al database mediante la ricerca in retecon CA (Configuration Assistant) non è consigliata per i clienti DB2 Connect che sicollega a database su piattaforme mainframe o midrange.

Combinazioni supportate di versioni client e serverIn questa sezione vengono descritte quali versioni di un client possono collegarsialle versioni di un server. Include il supporto per le versioni precedenti e ilsupporto per accedere ai database DB2 sui server midrange e mainframe.

Combinazioni di UDB (DB2 Universal Database) Versione 8, DB2Versione 9.1 e DB2 Versione 9.5

I client UDB (DB2 Universal Database) Versione 8 e DB2 Versione 9.1 possonoaccedere a un server DB2 Versione 9.5 remoto. Tenere presente la seguentelimitazione:

Capitolo 4. Configurazione delle connessioni al database 47

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v Esiste una limitazione quando un client si trova sullo stesso sistema di un serverDB2 ed essi hanno versioni diverse. In tal caso, non sono supportate leconnessioni client-a-server locali mediante IPC (Interprocess Communication).Invece, è possibile stabilire una connessione considerando quest’ultima come unaconnessione remota (definita connessione di loopback) mediante TCP/IP.

IBM Data Server Client, IBM Data Server Runtime Client, IBM Data Server DriverPackage e IBM Data Server Driver for ODBC and CLI Versione 9.5 possonoaccedere a server DB2 versione 9.1 e DB2 UDB versione 8. Tuttavia, le nuovefunzionalità di DB2 Versione 9.5 non risultano disponibili.

Accesso ai server DB2 versione 9.5 da client DB2 UDB versione7

L’accesso dai client DB2 UDB Versione 7 non è supportato.

Combinazione di DB2 versione 9.5 eprodotti DB2 su piattaformemidrange e mainframe

I server DB2 Versione 9.5 supportano l’accesso dai seguenti client su piattaformemidrange e mainframe:v DB2 per z/OS e OS/390 Versione 7 o successivev DB2 per i5/OS Versione 5 o successivev DB2 per VM e VSE Versione 7

IBM Data Server Client Versione 9.5, IBM Data Server Runtime Client Versione 9.5e i client DB2 Versione 9.1 possono accedere a DB2 Connect Versione 9.5, Versione9.1 e Versione 8.

Protocolli di comunicazione supportati

In questa sezione vengono identificati i protocolli supportati per il collegamento daIBM data server client a un server DB2. Ciò include una:v connessione da IBM data server client a host midrange o mainframe mediante i

prodotti DB2 Connect.v connessione da piattaforme midrange o mainframe ai database su DB2 per

Linux, UNIX e Windows.

Il protocollo TCP/IP è supportato su tutte le piattaforme su cui DB2 per Linux,UNIX e Windows risultano disponibili. Entrambi i protocolli TCP/IPv4 eTCP/IPv6 sono supportati. Gli indirizzi IPv4 presentano una struttura di quattroparti, ad esempio, 9.11.22.314. Gli indirizzi IPv6 hanno un nome di otto parti, incui ogni parte è costituita da 4 cifre esadecimali delimitate da i due punti. I duepunti (::) rappresentano uno o più gruppi di zero. Ad esempio,2001:0db8:4545:2::09ff:fef7:62dc.

I prodotti del database DB2 supportano il protocollo SSL. Fare riferimento aConfigurazione del supporto SSL (Secure Sockets Layer) in una istanza DB2.

Inoltre, il protocollo Named Pipe Windows è supportato nelle reti Windows. Pergestire in remoto un database DB2 Versione 9, occorre stabilire una connessionemediante TCP/IP.

48 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Aggiunta di connessioni al database mediante CA (ConfigurationAssistant)

Configurazione delle connessioni client-a-server mediante CA(Configuration Assistant)

CA (Configuration Assistant) è uno strumento grafico che è possibile utilizzare perconfigurare le connessioni al database tra un client e un database DB2 remoto.

CA (Configuration Assistant) viene fornito con IBM Data Server Client e i prodottidel database DB2 su Windows e Linux (piattaforme x86 e x64 Intel).

CA (Configuration Assistant) è in grado di configurare una connessione a undatabase soltanto se il gestore database remoto viene configurato per accettarerichieste client in entrata. Per impostazione predefinita, il programma diinstallazione del prodotto del database DB2 rileva e configura la maggior parte deiprotocolli per le connessioni client in entrata.

È possibile configurare una connessione a un database utilizzando uno deiseguenti metodi:

“Configurazione di una connessione al database mediante la ricerca in rete conCA (Configuration Assistant)” a pagina 51

Utilizzare questo metodo purché non siano presenti le informazioni suldatabase a cui collegarsi. Questo metodo ricercherà la rete e elencherà tuttii database disponibili. È necessario che DAS (DB2 Administration Server)sia in esecuzione e abilitato sui server per la funzione di rilevamento diCA per restituire le informazioni sui sistemi DB2.

“Configurazione delle connessioni al database mediante un profilo client conCA (Configuration Assistant)” a pagina 52

Utilizzare questo metodo se è stato specificato un file che contiene tutte leinformazioni necessarie per accedere al database di destinazione. Questometodo consente di catalogare e collegarsi a più database specificati nel filedel profilo di accesso.

“Configurazione manuale di una connessione al database mediante CA(Configuration Assistant)”

Utilizzare questo metodo se sono rilevate tutte le informazioni necessarieper collegarsi al database di destinazione. Sarà necessario rilevare:v I protocolli di comunicazione supportati dal server su cui risiede il

database di destinazionev I parametri di comunicazione appropriati per i protocolli del serverv Il nome del database

Configurazione manuale di una connessione al databasemediante CA (Configuration Assistant)

Se esistono informazioni per il database a cui collegarsi e il server su cui essorisiede, è possibile immettere manualmente tutte le informazioni di configurazione.Questo metodo è analogo all’immissione di comandi mediante CLP (command lineprocessor), tuttavia, i parametri sono presentati in forma di grafico.

Prima di configurare manualmente una connessione a un database mediante CA(Configuration Assistant):v Accertarsi di disporre di un valido ID utente DB2 per il database a cui collegarsi.

Capitolo 4. Configurazione delle connessioni al database 49

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v Se si configura una connessione da un sistema su cui è installato il server DB2 oDB2 Connect, accertarsi di disporre di un ID utente con l’autorizzazioneSYSADM o SYSCTRL per l’istanza del gestore database.

Per configurare manualmente una connessione a un database mediante CA:1. Accedere al sistema con un valido ID utente DB2.2. Avviare CA. È possibile avviare CA dal menu Start su Windows o utilizzando

il comando db2ca.3. Nella barra di menu CA, in Selezionato, scegliere Aggiungi database con il

wizard.4. Selezionare il pulsante di opzione Configura manualmente una connessione a

un database e fare clic su Avanti.5. Se si utilizza LDAP (Lightweight Directory Access Protocol), selezionare il

pulsante di opzione che corrisponde al percorso in cui si desidera gestire ledirectory DB2. Fare clic su Avanti.

6. Selezionare il pulsante di opzione che corrisponde al protocollo che sidesidera utilizzare dall’elenco Protocollo. (Nota: mentre APPC, APPN oNetBIOS possono essere ancora visualizzate come opzioni, esse non sono piùsupportate.) Se DB2 Connect è stato installato sul sistema e si selezionaTCP/IP, è disponibile l’opzione per selezionare Il database risiedefisicamente su un sistema host o OS/400. Se si seleziona questa casella, èdisponibile l’opzione per selezionare il tipo di connessione che si desiderastabilire sull’host o sul database OS/400:v Per stabilire una connessione mediante un gateway DB2 Connect,

selezionare il pulsante di opzione Connettersi al server attraverso gateway.v Per stabilire una connessione diretta, selezionare il pulsante di opzione

Esegui connessione diretta al server.Fare clic su Avanti.

7. Immettere i parametri del protocollo di comunicazione richiesti e fare clic suAvanti.

8. Immettere il nome alias database del database remoto che si desideraaggiungere al campo Nome database e un nome alias database locale nelcampo Alias database. Se si aggiunge un host o un database OS/400,immettere il nome del percorso di un database OS/390 o z/OS, il nome RDBper un database OS/400 o DBNAME per un database VSE o VM nel campoNome database. In alternativa, è possibile aggiungere un commento chedescrive questo database nel campo Commento.Fare clic su Avanti.

9. Se si desidera utilizzare ODBC, registrare questo database come un’originedati ODBC. verificare che ODBC sia installato prima di eseguire questaoperazione. Fare clic su Avanti.

10. Nella finestra Specificare le opzioni del nodo, selezionare il sistema operativoe immettere il nome dell’istanza remota per il sistema database a cuicollegarsi.

11. Nella finestra Specificare le opzioni di sistema, verificare che il nome disistema, il nome host e il sistema operativo siano appropriati. Le informazioniin questo pannello consentono di configurare il nodo di gestione. Inalternativa, è possibile immettere un commento. Fare clic su Avanti.

12. Nella finestra Specificare le opzioni di sicurezza, specificare l’opzione disicurezza che verrà utilizzata per l’autenticazione.

13. Fare clic su Fine. Pertanto, è possibile utilizzare questo database. Selezionarel’azione di menu Esci per terminare CA.

50 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Configurazione di una connessione al database mediante laricerca in rete con CA (Configuration Assistant)

CA (Configuration Assistant) consente di ricercare una rete per i database.

Prima di configurare una connessione al database mediante la ricerca in rete:v Accertarsi di disporre di un ID utente DB2 valido.v Se si configura una connessione da un sistema su cui è installato il server DB2

Server o DB2 Connect, accertarsi di disporre di un ID utente con l’autorizzazioneSYSADM o SYSCTRL per l’istanza.

La funzione del metodo di ricerca potrebbe non essere in grado di rilevare unsistema remoto se:v Esso è utilizzato in un ambiente cluster.v DAS (DB2 Administration Server) non è in esecuzione sul sistema remoto.v La ricerca è scaduta. Per impostazione predefinita, la ricerca eseguita una

scansione della rete per 1 secondo; tale operazione potrebbe richiedere tempoper rilevare il sistema remoto. È possibile impostare la variabile di registroDB2DISCOVERYTIME per specificare un intervallo di tempo più lungo.

v La rete in cui viene eseguita la ricerca viene configurata in modo tale che laricerca non raggiunge il sistema remoto desiderato.

I seguenti punti si applicano a casi in cui si desidera configurare esplicitamente unindirizzo IPv6 in una rete che supporta IPv6:v Il sistema deve essere elencato in Sistemi conosciuti.v Soltanto la Vista avanzata di CA (Configuration Assistant) supporta

esplicitamente la configurazione di una connessione IPv6.

Per configurare una connessione al database mediante la ricerca in rete:1. Accedere al sistema con un valido ID utente DB2.2. Avviare CA. È possibile avviare CA dal menu Start su Windows o utilizzando il

comando db2ca su entrambi i sistemi Windows e UNIX.3. Nella barra di menu CA, in Selezionato, scegliere Aggiungi database con il

wizard. Viene visualizzato il wizard Aggiungi database.4. Selezionare il pulsante di opzione Esegui ricerca nella rete e fare clic su Avanti.5. Fare doppio clic sulla cartella posta accanto a Sistemi conosciuti per elencare

tutti i sistemi noti al client o fare doppio clic sulla cartella posta accanto a Altrisistemi per elencare tutti i sistemi in rete. Se non viene elencato alcun sistema,è possibile fare clic su Aggiungi sistema per specificare uno. Una voltaaggiunto un sistema, verrà visualizzato nell’elenco Sistemi conosciuti.

6. Espandere le voci desiderate per il sistema fino a quando non vienevisualizzato il database che si desidera aggiungere. Selezionare il database. Fareclic su Avanti.

7. Digitare un nome alias del database locale nel campo Alias database eimmettere facoltativamente un commento che descrive questo database nelcampo Commento.

8. Se si desidera utilizzare ODBC, registrare questo database come un’origine datiODBC. Occorre installare ODBC per eseguire questa operazione.

9. Fare clic su Fine. È possibile utilizzare il database aggiunto. Fare clic su Chiudiper terminare CA.

Capitolo 4. Configurazione delle connessioni al database 51

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Creazione di un profilo client mediante CA (ConfigurationAssistant)

Questa attività richiama l’esportazione delle impostazioni da un client esistente inun profilo client mediante CA (Configuration Assistant). Questa attività è parte diun’attività più grande dell’impostazione di uno o più client mediante leimpostazioni da un client esistente.

Per creare un profilo client mediante CA:1. Accedere al sistema con un valido ID utente DB2.2. Avviare CA. È possibile avviare CA dal menu Start su Windows o utilizzando il

comando db2ca.3. Nel menu Configura, selezionare Profilo di esportazione.4. Selezionare una delle seguenti opzioni:

Tutto Se si desidera creare un profilo che contiene tutti i database catalogatisul sistema e tutte le informazioni di configurazione per questo client.Immettere un nome per il profilo client e fare clic su Salva.

Connessioni al databaseSe si desidera creare un profilo che contiene tutti i database catalogatisul sistema senza le informazioni di configurazione per questo client.Immettere un nome per il profilo client e fare clic su Salva.

PersonalizzaSe si desidera selezionare un gruppo secondario di database catalogatisul sistema o un insieme secondario delle informazioni diconfigurazione per questo client. Nella finestra Personalizza profilo diesportazione:a. Immettere un nome per il profilo client.b. Selezionare la casella Connessioni al database per includere le

connessioni al database nel profilo client.c. Nella casella Alias database disponibili, selezionare i database da

esportare e fare clic su > per aggiungerli alla casella Alias databaseselezionati. Per aggiungere tutti i database disponibili alla casellaAlias database selezionati, fare clic su >>.

d. Selezionare le caselle che corrispondono alle opzioni che si desideraimpostare per il client di destinazione. È possibile aggiornare epersonalizzare i parametri di configurazione del gestoreconfigurazione per una macchina di destinazione.

e. Fare clic su Esporta per completare questa attività.f. Verificare i risultati visualizzati nella scheda Risultati.

Al termine di questa attività, è possibile configurare altri client mediante il profiloclient creato.

Configurazione delle connessioni al database mediante unprofilo client con CA (Configuration Assistant)

Questa attività richiama la configurazione di un client utilizzando un profilo clientprecedentemente creato o ottenuto. Questa attività è parte di un’attività più grandedell’impostazione di uno o più client mediante le impostazioni da un clientesistente. È possibile ripetere tali fasi per ogni client che si desidera configurare.1. Accedere al sistema con un valido ID utente DB2.

52 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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2. Avviare CA. È possibile avviare CA dal menu Start su Windows o utilizzando ilcomando db2ca.

3. Nel menu Configura, selezionare Profilo di importazione.4. Selezionare una delle seguenti opzioni di importazione. È possibile scegliere di

importare tutte o un insieme secondario di informazioni in un profilo client.

Tutto Selezionare questa opzione per importare tutti gli elementi in un profiloclient. Aprire il profilo client che si desidera importare.

PersonalizzaSelezionare questa opzione per importare un gruppo secondario delprofilo client, come ad esempio un database specifico. Nella finestraPersonalizza profilo di importazione:a. Selezionare il profilo client che si desidera importare e fare clic su

Carica.b. Selezionare i database da importare dalla casella Alias database

disponibili e fare clic su > per aggiungerli alla casella Aliasdatabase selezionati. Fare clic su >> per aggiungere tutti i databasedisponibili alla casella Alias database selezionati.

c. Selezionare le caselle che corrispondono alle opzioni che si desiderapersonalizzare.

d. Fare clic su Importa per completare questa attività.e. Verificare i risultati visualizzati nella scheda Risultati.

Verifica di una connessione al database mediante CA(Configuration Assistant)

In seguito alla configurazione, occorre verificare la connessione al database.

Per verificare una connessione al database:1. Avviare CA (Configuration Assistant).2. Evidenziare il database nella vista dettagli e selezionare Verifica connessione

nel menu Selezionato. Viene visualizzata la finestra Verifica connessione.3. Selezionare uno o più tipi di connessione che si desidera verificare (CLI è il

valore predefinito). È possibile verificare più tipi simultaneamente. Immettereun ID utente e una password validi per il database remoto e fare clic suVerifica connessione. Se la connessione viene eseguita correttamente, vienevisualizzato un messaggio di conferma della connessione nella pagina Risultati.Se la verifica di connessione non riesce, verrà ricevuto un messaggio di aiuto.Per modificare le impostazioni che potrebbero essere state specificateerroneamente, selezionare il database nella vista dettagli e selezionare Modificadatabase nella voci di menu Selezionato.

Durante l’installazione di un server per operare con ambienti di sviluppo (comeIBM Data Studio), è possibile che si verifichi il messaggio di errore SQL30081Nall’inizio della connessione DB2. Una possibile causa principale è che il firewall sulserver del database remoto ha impedito di stabilire una connessione. In tal caso,verificare che il firewall sia correttamente configurato per accettare le richieste diconnessione dal client.

Considerazioni LDAP per CA (Configuration Assistant)In un ambiente abilitato per LDAP, le informazioni di directory su database eserver DB2 vengono memorizzate nella directory LDAP. Quando viene creato un

Capitolo 4. Configurazione delle connessioni al database 53

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nuovo database, il database viene automaticamente registrato nella directory LDAP.Durante una connessione al database, il client accede alla directory LDAP perrichiamare le informazioni sul protocollo e sul database richieste e utilizza taliinformazioni per collegarsi al database.

Tuttavia, è possibile ancora utilizzare CA nell’ambiente LDAP per:v Catalogare manualmente un database nella directory LDAP.v Registrare un database catalogato in LDAP come un’origine dati ODBC.v Configurare le informazioni CLI/ODBC sul server LDAP.v Rimuovere un database catalogato nella directory LDAP.

Configurazione delle connessioni client-a-server mediante CLP(command line processor)

Configurazione delle connessioni client-a-server medianteCLP (command line processor)

Questa attività descrive la modalità con cui è possibile configurare una connessioneda IBM data server client a un server del database remoto mediante CLP(command line processor).

Prima di configurare una connessione client a server, verificare che:v Le comunicazioni di rete siano impostate tra la macchina con IBM data server

client e la macchina con il serverDB2. Per il protocollo TCP/IP, un metodo perverificare ciò è utilizzare il comando ping.

v Il server DB2 è configurato per operare in rete. Di solito, viene eseguito comeparte dell’installazione e della configurazione del prodotto server DB2.

Altri argomenti vengono forniti per illustrare le seguenti fasi. Alcune fasi hannouna versione di ciascun protocollo supportato:1. Identificare i valori del parametro di comunicazione per il server del database

remoto. Vengono forniti i fogli di lavoro:Foglio di lavoro TCP/IPFoglio di lavoro Named Pipe

2. Se si utilizza TCP/IP, è disponibile l’opzione per aggiornare i file hosts eservices del client con i valori del parametro di comunicazione per il server deldatabase remoto. Questa fase non si applica a Named Pipe.

3. Catalogare il nodo del server dal client. Le istruzioni vengono fornite perciascun protocollo di comunicazione:

Catalogare il nodo TCP/IP dal client.Catalogare il nodo Named Pipe dal client.

4. Catalogare il database a cui collegarsi sul client.5. Verificare la connessione client-a-server.

Connessioni Named Pipe

Foglio di lavoro Named Pipe per configurare Named Pipe sulclient

Il seguente foglio di lavoro consente di identificare i valori di parametro richiestiper configurare le comunicazioni Named Pipe.

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Tabella 8. Foglio di lavoro dei valori di parametro Named Pipe

Parametro Descrizione Valore diesempio

Valore

Nome del computer(nome_computer) Il nome del computer del

server.

Sulla macchina server, perindividuare il valore di questoparametro, fare clic su Start eselezionare Impostazioni,Pannello di controllo. Faredoppio clic sulla cartella Rete eselezionare la schedaIdentificazione. Registrare ilnome del computer.

server1

Nome dell’istanza(nome_istanza)

Il nome dell’istanza sul serversu cui si effettua la connessione.

db2

Nome del nodo(nome_nodo) Un alias locale o un nickname,

che descrive il nodo su cui sitenta di stabilire unaconnessione. È possibilescegliere il nome desiderato;tuttavia, tutti i valori del nomedel nodo all’interno delladirectory del nodo localedevono essere univoci.

db2node

Catalogazione di un nodo Named Pipe da un client mediante CLPLa catalogazione di un nodo Named Pipe aggiunge una voce alla directory delnodo del client per descrivere il nodo remoto. Questa voce specifica l’alias scelto(nome_nodo), il nome della stazione di lavoro del server remoto (nome_computer) el’istanza (nome_istanza) utilizzato dal client per accedere al server DB2 remoto.

Per catalogare un nodo Named Pipe su IBM data server client, immettere ilseguente comando in CLP (command line processor):

db2 => catalog npipe node nome_nododb2 => remote nome_computer instance nome_istanza

db2 => terminate

Per catalogare un nodo remoto definito db2node, che si trova sul server server1nell’istanza db2, utilizzare:

db2 => db2 catalog npipe node db2node remote server1 instance db2

db2 => terminate

Connessioni TCP/IP

Foglio di lavoro TCP/IP per configurare una connessione daclient a server

Durante la procedura di configurazione, utilizzare la colonna Valore nella seguentetabella per registrare i valori richiesti.

Capitolo 4. Configurazione delle connessioni al database 55

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Tabella 9. Foglio di lavoro valori di parametro TCP/IP

Parametro Descrizione Valore di esempio Valore

Versione del protocollo IPLe opzioni sono:

v IPv4: indirizzi come 9.21.15.235

v IPv6: indirizzi come2001:0db8:4545:2::09ff:fef7:62dc

IPv4

Nome host

v Nome host (nomehost) o

v Indirizzo IP (indirizzo_IP)

Per risolvere il nome host del sistemaremoto, immettere il comandohostname sul server.

Per risolvere l’indirizzo IP, immettereil comando ping hostname.

myserver

oppure

9.21.15.235

oppure un indirizzoIPv6

Nome di servizio

v Nome del servizio diconnessione (svcename)oppure

v Numero di porta/Protocollo(numero_porta/tcp)

Valori richiesti nel file services.

Il nome Servizio di connessione è unnome arbitrario che rappresenta ilnumero della porta di connessione(numero_porta) sul client.

Il numero di porta deve coinciderecon quello associato dal parametrosvcename nel file services sul sistemadel server. (Il parametro svcename sitrova nel file di configurazione delgestore database sull’istanza delserver.) Questo valore non deveessere utilizzato da altre applicazionie deve essere univoco all’interno delfile services.

Su piattaforme Linux o UNIX, ingenere questo valore deve essere 1024o superiore.

Rivolgersi all’amministratore deldatabase per i valori utilizzati perconfigurare il server.

server1

oppure

3700/tcp

Nome del nodo (nome_nodo)Un alias locale o un nickname, chedescrive il nodo su cui si tenta distabilire una connessione. È possibilescegliere il nome desiderato; tuttavia,tutti i valori del nome del nodoall’interno della directory del nodolocale devono essere univoci.

db2node

Aggiornamento di file hosts e services per le connessioni TCP/IPQuesta attività descrive quando e come aggiornare il file hosts e il file services sulclient con i valori del parametro di comunicazione per il server del databaseremoto. Questa attività è facoltativa per le connessioni mediante TCP/IP e non siapplica alle connessioni che utilizzano Named Pipe. Questa attività è partedell’attività più grande di configurazione della connessione client-a-servermediante CLP.

56 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Occorre aggiornare il file hosts se si desidera stabilire una connessione al server deldatabase remoto mediante il proprio nome host e la rete non contiene un DNS(domain name server) che consente di risolvere tale nome host su un indirizzo IP.Questa fase non è richiesta se si desidera fare riferimento al server del databaseremoto mediante il proprio indirizzo IP.

Occorre aggiornare il file services se si desidera specificare un nome del servizio diconnessione quando si stabilisce una connessione al server del database remoto. Unservizio di connessione è un nome arbitrario che rappresenta il numero di porta dellaconnessione. Questa fase non è richiesta se si desidera fare riferimento al numerodi porta del server del database remoto.

Procedura

v Per aggiornare il file hosts sul client per risolvere il nome host del server remotosul proprio indirizzo IP:1. Utilizzare un editor di testo per aggiungere una voce al file hosts per

l’indirizzo IP del server. Ad esempio:9.26.13.107 myserver # IPv4 address for myserver2002:91a:519:13:210:83ff:feff:ca71 myserver # IPv6 address for myserver

dove:

9.26.13.107rappresenta l’indirizzo_ip IPv4

2002:91a:519:13:210:83ff:feff:ca71rappresenta l’indirizzo_ip IPv6

myserverindica il nomehost

# indica un commento che descrive la voce

Nota: le voci IPv6 non sono necessarie se l’host non appartiene a una reteIPv6. Per gli host su reti miste IPv4 e IPv6, un metodo alternativo consistenell’assegnare diversi nomi host per gli indirizzi IPv4 e IPv6. Ad esempio:9.26.13.107 myserver # IPv4 address for myserver9.26.13.107 myserveripv4 # IPv4 address for myserver2002:91a:519:13:210:83ff:feff:ca71 myserveripv6 # IPv6 address for myserver

Se il server non si trova nello stesso dominio di IBM data server client,occorre fornire un nome di dominio completo come ad esempiomyserver.spifnet.ibm.com, dove spifnet.ibm.com indica il nome di dominio.

v Per aggiornare il file services sul client per risolvere un nome di servizio sulnumero di porta del server remoto:1. Mediante un editor di testo, aggiungere il nome Servizio di connessione e il

numero di porta al file services. Ad esempio:server1 50000/tcp # porta del servizio di connessione DB2

dove:

server1indica il nome del Servizio di connessione

50000indica il numero di porta della connessione (50000 è il valore predefinito)

tcpindica il protocollo di comunicazione in uso

Capitolo 4. Configurazione delle connessioni al database 57

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# indica l’inizio di un commento che descrive la voce

Nella seguente tabella viene elencato il percorso dei file hosts e services che fannoriferimento alle procedure precedenti.

Tabella 10. Percorso dei file hosts e services

Sistema operativo Directory

Windows 2000 XP/WindowsServer 2003

%SystemRoot%\system32\drivers\etc dove %SystemRoot% èuna variabile di ambiente definita dal sistema

Linux o UNIX /etc

Catalogazione di un nodo TCP/IP da un client mediante CLPLa catalogazione di un nodo TCP/IP aggiunge una voce alla directory del nodoData Server Client che descrive il nodo remoto. Questa voce specifica l’alias scelto(nome_nodo), il nomehost (o indirizzo_ip) e nomeservizio (o numero_porta) utilizzato dalclient per accedere all’host remoto.

È necessario che l’utente disponga dell’autorizzazione SYSADM (SystemAdministrative) o SYSCTRL (System Controller) o che sia disponibile l’opzionecatalog_noauth impostata su ON. Non è possibile catalogare un nodo mediantel’autorizzazione root.

Per catalogare un nodo TCP/IP:1. Accedere al sistema come utente con l’autorizzazione SYSADM (System

Administrative) o SYSCTRL (System Controller).2. Se si utilizza un client Linux o UNIX, impostare l’ambiente di istanza. Eseguire

lo script di avvio:

Per shell bash, Bourne o Korn. INSTHOME/sqllib/db2profile

Per shell Csource INSTHOME/sqllib/db2cshrc

dove INSTHOME indica la directory home dell’istanza.3. Avviare DB2 CLP (command line processor). Su Windows, immettere il

comando db2cmd da un prompt dei comandi. Su Linux o UNIX, immettere uncomando db2 da un prompt dei comandi.

4. Catalogare il nodo mediante l’immissione dei seguenti comandi in CLP(command line processor):db2 => catalog tcpip node nome_nodo remote nomehost|indirizzo_ip

server nome_servizio|numero_porta [remote_instance nome_istanza][system nome_sistema] [ostype tipo_so]

db2 => terminate

dove:v nome_nodo rappresenta un nickname locale che è possibile impostare per il

computer su cui si trova il database che si desidera catalogare.v istanza_remota rappresenta il nome dell’istanza del server su cui si trova il

database.v nome_sistema rappresenta il nome del sistema DB2 che consente di

identificare il server.v nome_tiposo rappresenta il tipo di sistema operativo del server.

58 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Nota:

a. Il comando terminate è necessario per aggiornare la cache della directory.b. Sebbene istanza_remota, sistema e tiposo siano facoltativi, sono richiesti

per gli utenti che desiderano utilizzare gli strumenti DB2.c. Il valore nome_servizio utilizzato sul client non deve coincidere con quello

presente sul server. Tuttavia, è necessario che corrispondano i numeri diporta associati

d. Il comando catalog tcpip node fornisce l’opzione per specificareesplicitamente la versione di IP, ovvero IPv4 o IPv6.

Per catalogare un nodo che si desidera definire db2node su un server remotomyserver.ibm.com che utilizza il numero di porta 50000, da un prompt db2 occorreimmettere quanto segue:db2 => catalog tcpip node db2node remote myserver server 50000DB20000I Il comando CATALOG TCPIP NODE è stato completato correttamente.DB21056W Le modifiche alla directory non saranno effettive fin quando la memoria cache per directory non verràaggiornata.

db2 => terminateDB20000I Il comando TERMINATE è stato completato correttamente.

Catalogazione di un database da un client mediante CLPQuesta attività descrive la modalità con cui è possibile catalogare un database daun client mediante CLP (command line processor).

Prima che un’applicazione client possa accedere a un database remoto, occorrecatalogare il database sul client. Durante la creazione di un database, il databaseviene catalogato automaticamente sul server con un alias database che coincide conil nome del database, a meno che non sia stato specificato un altro alias database.

Le informazioni presenti nella directory del database, con le informazioni nelladirectory del nodo (a meno che non viene catalogato un database locale su cui nonè necessario un nodo), vengono utilizzate in IBM data server client per stabilireuna connessione al database remoto.v Viene richiesto un valido ID utente DB2. DB2 non supporta l’utilizzo

dell’autorizzazione root per catalogare un database.v È necessario che l’utente disponga dell’autorizzazione SYSADM (System

Administrative) o SYSCTRL (System Controller) o che sia disponibile l’opzionecatalog_noauth impostata su ON.

v Quando viene catalogato un database remoto sono necessarie le seguentiinformazioni:– Nome database– Alias database– Nome nodo– Tipo di autenticazione (facoltativo)– Commento (facoltativo)

Per ulteriori informazioni su questi parametri e per registrare i valori utilizzati,consultare il foglio di lavoro dei valori di parametro per catalogare un database.

v I seguenti valori di parametro sono validi nel momento in cui viene catalogatoun database locale:– Nome database– Unità

Capitolo 4. Configurazione delle connessioni al database 59

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– Alias database– Tipo di autenticazione (facoltativo)– Commento (facoltativo)

È possibile rimuovere i database locali dal catalogo e ricatalogarli in qualsiasimomento.

Per catalogare un database sul client:1. Accedere al sistema con un valido ID utente DB2.2. Facoltativo. Aggiornare la colonna Valore nel Foglio di lavoro valori del

parametro per catalogare un database.3. Se si utilizza il database DB2 su una piattaforma Linux o UNIX, impostare

l’ambiente dell’istanza. Eseguire lo script di avvio:

Per shell bash, Bourne o Korn. INSTHOME/sqllib/db2profile

Per shell Csource INSTHOME/sqllib/db2cshrc

dove: INSTHOME indica la directory home dell’istanza.4. Avviare DB2 CLP (command line processor). Su sistemi Windows, emettere il

comando db2cmd da un prompt dei comandi. Su Linux o UNIX, immettere uncomando db2 da un prompt dei comandi.

5. Catalogare il database mediante l’immissione dei seguenti comandi in CLP(command line processor):db2 => catalog database nome_database as alias_database at

node nome_nodo [ authentication valore_aut ]

dove:v nome_database rappresenta il nome del database che si desidera catalogare.v alias_database rappresenta un nickname locale per il database che si desidera

catalogare.v nome_nodo rappresenta un nickname che è possibile impostare per il

computer su cui si trova il database che si desidera catalogare.v valore_aut specifica il tipo di autenticazione impiegato durante la connessione

al database. Questo parametro viene impostato sul tipo di autenticazionespecificato sul server. La specifica di un tipo di autenticazione può risultarein un vantaggio delle prestazioni. Tra gli esempi di valori validi vi sono:SERVER, CLIENT, SERVER_ENCRYPT, KERBEROS, DATA_ENCRYPT,GSSPLUGIN e SERVER_ENCRYPT_AES.

Per catalogare un database remoto denominato SAMPLE in modo che abbia l’aliasdi database locale MYSAMPLE, sul nodo DB2NODE con l’autenticazione SERVER,immettere i seguenti comandi:db2 => catalog database sample as mysample at node db2node

authentication server

db2 => terminate

Foglio di lavoro valori del parametro per catalogare un database

Il seguente foglio di lavoro consente di registrare i valori di parametro richiesti percatalogare un database.

60 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Tabella 11. Foglio di lavoro dei valori di parametro del database di catalogo

Parametro Descrizione Valore diesempio

Valore

Nome del database(nome_database)

Quando un database viene creato,l’alias del database viene impostatosul nome del database se nondiversamente specificato. Adesempio, quando il databasesample viene creato sul server,viene creato anche un alias deldatabase sample. Il nome deldatabase rappresenta l’alias deldatabase remoto (sul server).

sample

Alias del database(alias_database)

Un nickname locale arbitrario cherappresenta il database remoto. Senon viene fornito, il valorepredefinito coincide con il nomedel database (nome_database).Utilizzare questo nome durante laconnessione al database da unclient.

mysample

Autenticazione(valore_autenticazione)

Il tipo di autenticazione richiestonell’ambiente.

Server

Nome del nodo(nome_nodo)

Il nome della directory del nodoche descrive il percorso in cui sitrova il database. Utilizzare lostesso valore per il nome del nodo(nome_nodo) utilizzato percatalogare il nodo.

db2node

Verifica della connessione client-a-server mediante CLP

Dopo aver catalogato il nodo e il database, occorre collegarsi al database perverificare la connessione. Prima di verificare la connessione:v Occorre catalogare il database e il nodo del database.v I valori di idutente e password devono essere validi per il sistema su cui vengono

autenticati. È necessario che il parametro di autenticazione sul client siaimpostato per corrispondere al valore sul server o non sia specificato. Se unparametro di autenticazione non viene specificato, il client verrà impostatoautomaticamente su SERVER_ENCRYPT. Se il server non accettaSERVER_ENCRYPT, il client esegue tentativi utilizzando il valore restituito dalserver. Se il client specifica un valore di parametro di autenticazione che noncorrisponde a quello configurato sul server, verrà ricevuto un errore.

v Occorre avviare il gestore database con il protocollo corretto definito nellavariabile di registro DB2COMM. Se non viene avviato, è possibile avviare ilgestore database immettendo il comando db2start sul server del database.

Per verificare la connessione client a server:1. Se si utilizza una piattaforma Linux o UNIX, impostare l’ambiente di istanza.

Eseguire lo script di avvio:

Per shell bash, Bourne o Korn. INSTHOME/sqllib/db2profile

Per shell C

Capitolo 4. Configurazione delle connessioni al database 61

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source INSTHOME/sqllib/db2cshrc

dove: INSTHOME indica la directory home dell’istanza.2. Avviare DB2 CLP (command line processor). Su Windows, immettere il

comando db2cmd da un prompt dei comandi. Su Linux o UNIX, immettere uncomando db2 da un prompt dei comandi.

3. Immettere il seguente comando sul client per collegarsi al database remoto:db2 => connect to alias_database user idutente

Ad esempio, immettere il seguente comando:connect to mysample user jtris

Sarà necessario immettere la password.

Se la connessione viene eseguita correttamente, viene ricevuto un messaggio in cuiviene indicato il nome del database a cui si è connessi. Viene specificato unmessaggio simile al seguente:Informazioni di connessione al databaseServer database = DB2 9.1.0ID autorizzazione SQL = JTRISAlias database locale = mysample

Pertanto, è possibile utilizzare il database. Ad esempio, per richiamare un elenco ditutti i nomi di tabella elencati nella tabella di catalogo del sistema, immettere laseguente istruzione SQL:select tabname from syscat.tables

Dopo aver utilizzato la connessione al database, immettere il comando connectreset per terminare la connessione al database.

62 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Parte 4. Distribuzione client IBM data server in una topologiathin client (Windows)

© Copyright IBM Corp. 1993, 2009 63

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Capitolo 5. Panoramica di topologia thin client (Windows)

In questa sezione viene descritto un metodo alternativo per installare IBM dataserver client che si basa sul supporto Windows per la topologia thin client. Letopologie thin client sono supportate soltanto in ambienti a 32 bit. Questo metodoconsente di installare IBM Data Server Client o DB2 Connect Personal Edition suWindows. Questo metodo non si applica a IBM Data Server Runtime Client oIBMData Server Driver Package.

Le topologie di thin client o un ambiente di topologia thin client sono costituiti da unserver programma thin client e da uno o più thin client. Il codice di IBM data serverclient viene installato sul server programma, piuttosto che su ciascuna stazione dilavoro client. Su ogni stazione di lavoro thin client, viene richiesta soltanto unaparte minima di codice e configurazione. Quando un thin client avvia unaconnessione al database, il codice di IBM data server client viene caricatodinamicamente dal server del codice come richiesto. Quindi, thin client si collega aldatabase come sempre.

Le seguenti figure illustrano la topologia di thin client. Nel primo caso, Data ServerClient viene installato sul server programma che server il codice di Data ServerClient alle stazioni di lavoro thin client. Quindi, queste stazioni di lavoro sicollegano a uno o più server DB2.

Nella seconda figura, DB2 Connect Personal Edition viene utilizzato invece di DataServer Client. DB2 Connect Personal Edition fornisce la funzione aggiuntiva perconsentire ai client di collegarsi direttamente a DB2 su piattaforme midrange emainframe.

Stazioni di

lavoro DB2

Thin-Client

Server Db2Server di codice

client IBM Data

Server

Rete

Figura 1. Una topologia thin client tipica mediante IBM Data Server Client

© Copyright IBM Corp. 1993, 2009 65

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Utilizzare il metodo thin client di installazione di un client quando le stazioni dilavoro client richiedono occasionalmente l’accesso a un database o quando risultadifficile installare IBM data server client su ogni stazione di lavoro client. Se siimplementa questo tipo di ambiente, i requisiti di spazio su disco per ogni stazionedi lavoro sono ridotti ed è necessario installare, aggiornare o migrare il codicesoltanto su una macchina: ovvero, il server programma.

I programmi DB2 devono essere caricati da un server programma tramite unaconnessione LAN. L’entità della perdita delle prestazioni al momentodell’inizializzazione del programma dipende dalle variabili come il carico e lavelocità della rete e del server programma.

Nota:

v Le informazioni di catalogo devono essere gestite su ogni stazione di lavoro thinclient, come se fossero un regolare IBM data server client. I file di catalogocontengono tutte le informazioni necessarie per la connessione di una stazione dilavoro a un database.

v È possibile automatizzare le fasi per configurare le connessioni al database perciascuna stazione di lavoro thin client utilizzando le opzioni di importazione edesportazione profilo fornite da CA (Configuration Assistant). Una volta installatauna connessione client-a-server iniziale, esportare un profilo delle impostazionidi configurazione in tutti gli altri client.

v È possibile impedire le fasi per configurare le connessioni al database perciascuna stazione di lavoro thin client utilizzando LDAP (Lightweight DirectoryAccess Protocol) nell’ambiente. Una volta registrato un database con un serverLDAP da un server DB2, qualsiasi client abilitato a LDAP richiameràautomaticamente le informazioni di connessione durante il collegamento.

v Il comando db2rspgn non è supportato sul thin client.v Se si installa un ambiente thin client per DB2 Connect Personal Edition, ogni

stazione di lavoro thin client deve disporre della licenza per questo prodotto.

Panoramica di installazione di thin client (Windows)

L’impostazione di un ambiente thin client comporta l’installazione sia sul serverprogramma e sia su ciascuna stazione di lavoro thin client.

Per impostare un ambiente thin client:1. Installare IBM Data Server Client o DB2 Connect Personal Edition sul server

programma.

DB2 per OS/390Stazioni di lavoroThin-Connect

Server di codice

DB2 Connect

Figura 2. Una topologia thin client tipica mediante DB2 Connect Personal Edition

66 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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2. Rendere la directory di codice sul server programma disponibile a tutte lestazioni di lavoro thin.

3. Creare un file di risposta di thin client.4. Associare un’unità di rete da ciascuna stazione di lavoro thin client al server

programma.5. Impostazione di ciascun thin client eseguendo il comando thnsetup.

Questa installazione non include la documentazione del prodotto.

Installazione di IBM Data Server Client o DB2 Connect PersonalEdition sul server programma (Windows)

Effettuare questa attività per installare IBM Data Server Client o DB2 ConnectPersonal Edition con il codice di prodotto valido per il server programma. Unastazione di lavoro thin client DB2 può caricare il codice soltanto da un serverprogramma di thin client DB2 e una stazione di lavoro thin client DB2 Connectpuò caricare il codice soltanto da un server programma thin DB2 Connect. I thinclient sono supportati soltanto in ambienti a 32 bit.

Per installare Data Server Client o DB2 Connect Personal Edition sul serverprogramma:1. Individuare il DVD appropriato e avviare il wizard di installazione.2. Selezionare l’installazione Personalizzata dal wizard di installazione.3. Nella finestra Selezionare le funzioni da installare, selezionare Supporto Server

e poi Thin Client Code Server.4. Completare i passi rimanenti del wizard di installazione.

Quindi, rendere disponibile la directory del codice sul server programma a tutte lestazioni di lavoro thin.

Resa della directory di codice disponibile a tutte le stazioni di lavorothin client (Windows)

Per caricare il codice richiesto dal server programma, è necessario che ognistazione di lavoro thin client di destinazione sia in grado di leggere la directory incui è stato installato il codice di origine IBM Data Server Client o DB2 ConnectPersonal Edition.

Per rendere la directory di codice disponibile a tutte le stazioni di lavoro thin client(in modalità di lettura) utilizzando Windows XP come esempio:1. Sul server programma, avviare Windows Explorer.2. Selezionare la directory sul server programma che sarà utilizzato per servire le

stazioni di lavoro thin client. Per questo esempio, selezionare la directoryd:\sqllib per impostare la condivisione.

3. Selezionare File —> Proprietà nella barra di menu.4. Fare clic sulla scheda Condivisione.5. Fare clic sul pulsante di opzione Condividi questa cartella.6. Nel campo Nome di condivisione, immettere un nome di condivisione

costituito da un numero massimo di otto caratteri. Ad esempio, immettereNTCODESV.

Capitolo 5. Topologia thin client 67

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7. Fornire l’accesso di lettura alla directory di codice a tutti gli utenti di thinclient:a. Fare clic su Autorizzazioni. Viene visualizzata la finestra Condividi

autorizzazioni.b. Nell’elenco Nome utente o gruppo, evidenziare il gruppo Everyone.

Nota: È possibile fornire l’accesso al gruppo Everyone, a un gruppodefinito in modo specifico per gli utenti di thin client o a singoli utenti dithin client.

c. Selezionare Leggi.d. Fare clic su OK fino a quando non vengono chiuse tutte le finestre.

Pertanto, creare un file di risposta di thin client.

Creazione di un file di risposta di thin client (Windows)I thin client sono supportati soltanto in ambienti a 32 bit. Un file di rispostaconsente di impostare ogni stazione di lavoro del thin client. Un file di risposta èun file di testo che contiene i dati di installazione e configurazione perautomatizzare un’installazione. Il file è costituito da un elenco di parole chiave evalori corrispondenti. È possibile creare un file di risposta per l’installazione di unthin client modificando il file di risposta di esempio fornito con il prodotto DB2.

Rilevare il file di risposta di esempio db2thin.rsp nella directoryc:\sqllib\thnsetup, in cui c:\sqllib rappresenta il percorso in cui è installato ThinClient Code Server. In un file di risposta, l’asterisco (*) funge come commento.Durante l’installazione verrà ignorata qualsiasi riga a cui viene anteposto unasterisco. Per abilitare una parola chiave, rimuovere l’asterisco. Se non si specificauna parola chiave o se viene aggiunto il commento, verrà utilizzato un valorepredefinito.

Ad esempio, la voce predefinita per la parola chiave ODBC_SUPPORT (utilizzataper installare il supporto per ODBC) nel file di risposta è la seguente:

*COMP =ODBC_SUPPORT

Per installare ODBC, rimuovere l’asterisco dalla riga come mostrato in questoesempio:

COMP =ODBC_SUPPORT

Per alcune parole chiave, è necessario impostare i valori. Per abilitare queste parolechiave, rimuovere gli asterischi. Tuttavia, verificare che venga sostituito ilcontenuto posto a destra del segno uguale con il valore desiderato per le parolechiave.

Di seguito viene riportato un esempio della voce per DB2.DIAGLEVEL:*DB2.DIAGLEVEL = 0 - 4

Per impostare questa parola chiave su 4, apportare la seguente modifica:DB2.DIAGLEVEL = 4

Una volta modificato il file di risposta, salvarlo utilizzando un diverso nome perconservare l’esempio originale. Ad esempio, chiamare il file modificato test.rsp esalvarlo nella stessa directory in cui sono state impostate le autorizzazionicondivise (ad esempio, d:\sqllib).

68 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Verrà utilizzato questo file di risposta in un secondo momento, mediantel’impostazione di thin client utilizzando il comando thnsetup.

Associazione di un’unità di rete da ciascun thin client al serverprogramma (Windows)

È necessario che ogni thin client sia associato a un server programma.

Occorre effettuare l’accesso alla stazione di lavoro come utente valido con l’accessodi directory condivisa al server programma. L’utente dispone dell’accesso al serverprogramma se un account utente definito in locale è stato creato sul serverprogramma.

Per associare un’unità di rete da thin client:1. Avviare Windows Explorer.2. Nel menu Strumenti, fare clic su Connetti unità di rete.3. Nell’elenco Unità, selezionare l’unità a cui si desidera associare il percorso del

server programma.4. Nel campo Cartella, specificare il percorso di condivisione nel modo seguente:

\\nome_computer\nome_condivisione

dove:

nome_computerrappresenta il nome computer del server programma

nome_condivisionerappresenta il nome di condivisione della directory condivisa sul serverprogramma

5. Affinché la condivisione sia permanente, selezionare la casella Riconnettiall’avvio.

Pertanto, è possibile abilitare ciascun thin client.

Impostazione di thin client mediante il comando thnsetup (Windows)Il comando thnsetup imposta la stazione di lavoro del thin client e crea icollegamenti richiesti al server di codice.

Prima di cominciare

Verificare che Microsoft Visual C++ 2005 o i componenti di runtime appropriatidelle librerie Visual C++ siano installati prima di emettere il comando thnsetup. Lalibreria di runtime è disponibile sul sito Web di download della libreria Microsoft.Esistono due opzioni: scegliere vcredist_x86.exe per i sistemi a 32 bit ovcredist_x64.exe per i sistemi a 64 bit.

Informazioni su questa attività

Effettuare la seguente procedura su ciascuna stazione di lavoro che si desideraimpostare come thin client.

Procedura

Per impostare un thin client:

Capitolo 5. Topologia thin client 69

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1. Eseguire il comando thnsetup. È possibile specificare i seguenti parametri:

drive:\paththnsetup /P drive:path\

/U drive:path\responsefile

/M machine/S sharename

/L drive:path\logfile

dove:

/P Specifica il percorso in cui il codice DB2 è installato sul serverprogramma. Questo parametro è obbligatorio. Se non è stata giàcollegata un’unità di rete persistente al server programma, il valore diquesto parametro deve essere la lettera di unità utilizzata perrappresentare l’unità di rete.

/U Specifica il nome del file di risposta completo. Questo parametro èobbligatorio. Di solito, il file si trova sul server programma nelladirectory c:\sqllib\thnsetup, dove c:\sqllib\ indica l’unità in cui è statoinstallato Thin Client Code Server.

/L Specifica il nome del file di registrazione completo, in cui leinformazioni di installazione e qualsiasi errore che si verifica in fase diinstallazione verranno registrati. Questo parametro è facoltativo. Se nonsi specifica il nome del file di registrazione, viene utilizzato il nome filedb2.log predefinito. Questo file sarà creato nella directory db2log,sull’unità in cui è installato il sistema operativo.

/M Specifica il nome del server programma. Questo parametro èobbligatorio.

/S Specifica il nome di condivisione del server programma in cui è statoinstallato il prodotto DB2. Questo parametro è necessario soltanto senon è stata collegata un’unità di rete persistente. Questo parametro èobbligatorio sui sistemi operativi Windows XP e Windows Server 2003.

2. Quando il comando thnsetup viene completato, consultare i messaggi nel file diregistrazione (db2.log nella directory y:\db2log, in cui y è l’unità su cui èinstallato il codice DB2).Consultare gli eventuali messaggi di errore. I messaggi di errore nel file diregistrazione dipendono dagli errori rilevati durante l’installazione. Il file diregistrazione indica la causa dell’errore.

Esempio

Ad esempio, è possibile creare una stazione di lavoro thin client nelle seguenticondizioni:v Una directory condivisa con il nome di condivisione su un server programma

viene associata in locale all’unità x.v Il file di risposta è detto test.rsp.v Il file di risposta si trova nella stessa directory del server programma:

Sulla stazione di lavoro thin client, immettere il seguente comando da un promptDOS sulla stazione di lavoro thin:

x:\thnsetup\thnsetup /P x: /U x:\thnsetup\test.rsp /M machineName

70 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Parte 5. Moduli di unione

© Copyright IBM Corp. 1993, 2009 71

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Capitolo 6. Tipi di moduli di unione

Moduli di unione di istanze non DB2 (Windows)

Sono disponibili due tipi di moduli di unione: i moduli di unione di istanze DB2 ei moduli di unione di istanze non DB2.

Si consiglia di utilizzare i moduli di unione dell’istanza non DB2. Consultare icollegamenti correlati per dettagli sui moduli di unione dell’istanza DB2.

Mediante i moduli di unione di Windows Installer, è possibile aggiungerefacilmente le funzioni di IBM Data Server Driver Package a qualsiasi prodotto cheutilizza Windows Installer.

Quando i moduli vengono uniti, sarà necessario fornire il nome di copia. Èpossibile installare più copie di prodotti IBM Data Server Driver Package sullastessa macchina; quindi a ogni copia viene assegnato un nome univoco. Questonome sarà utilizzato al momento dell’esecuzione dell’installazione su ognimacchina di destinazione. Scegliere un nome che è improbabile che sia giàutilizzato per un’altra copia DB2 o del driver di IBM Data Server. Tra i nomi adattivi è il nome dell’applicazione, ad esempio myapp_dsdrivercopy_1. Se il nome non èunivoco, l’installazione non riuscirà.

Per ulteriori informazioni sulla tecnologia dei moduli di unione, consultare ladocumentazione inclusa con il prodotto di installazione o all’indirizzohttp://msdn.microsoft.com.

A cominciare da Fix Pack 4 versione 9.5, è disponibile il seguente modulo diunione:

IBM Data Server Driver Package.msmQuesto modulo fornisce il supporto per applicazioni che utilizzano ODBC(Open Database Connectivity) per accedere ai dati. Esso consenteall’applicazione di utilizzare IBM Data Server Provider for .NET (DB2 .NETData Provider e IDS .NET Data Provider). Il provider IBM Data Server.NET è un’estensione dell’interfaccia ADO.NET che consente alleapplicazioni .NET di accedere in modo rapido e sicuro ai dati dai databaseDB2 o Informix.

Per versioni precedenti al Fix Pack 4, esistono due moduli di unione: IBM DataServer Driver for ODBC and CLI Merge Module.msm, che fornisce supporto per leapplicazioni che utilizzano Open Database Connectivity (ODBC) per accedere aidati e che è un prerequisito per altri moduli di unione, e IBM Data Server Providerfor .NET Merge Module.msm, che consente alle applicazioni di utilizzare IBM DataServer Provider for .NET.

La registrazione di IBM Data Server Provider for .NET si basa sulla versione delframework .NET installato sul sistema. Ad esempio, è necessario installare ilframework Microsoft .Net 1.1 e/o 2.0 prima dell’installazione.

I seguenti moduli di unione contengono messaggi specifici della lingua utilizzatida IBM Data Server Driver Package. A seconda delle lingue del prodotto, includeree installare i componenti nel modulo di unione appropriato.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2009 73

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IBM DSDRIVER Messaggi - Arabic.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Bulgarian.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Chinese(Simplified).msmIBM DSDRIVER Messaggi - Chinese(Traditional).msmIBM DSDRIVER Messaggi - Croatian.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Czech.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Danish.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Dutch.msmIBM DSDRIVER Messaggi - English.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Finnish.msmIBM DSDRIVER Messaggi - French.msmIBM DSDRIVER Messaggi - German.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Greek.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Hebrew.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Hungarian.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Italian.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Japanese.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Korean.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Norwegian.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Polish.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Portuguese(Brazilian).msmIBM DSDRIVER Messaggi - Portuguese(Standard).msmIBM DSDRIVER Messaggi - Romanian.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Russian.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Slovak.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Slovenian.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Spanish.msmIBM DSDRIVER Messaggi - Swedish.msm

Moduli di unione dell’istanza DB2 (Windows)

DB2 Versione 9.5 supporta due tipi di moduli di unione: i moduli di unionedell’istanza DB2 e non DB2. Si consiglia di utilizzare i moduli di unionedell’istanza non DB2.

I moduli di unione dell’istanza DB2 richiedono un ulteriore sovraccarico emanutenzione, ma possono essere utilizzati quando:v un’applicazione richiede un ambiente dell’istanza DB2 oppurev un’applicazione richiede le funzionalità che esistono solo in un modulo di

unione dell’istanza DB2. Di seguito sono elencati i moduli di unione dell’istanzaDB2.

Mediante i moduli di unione di Windows Installer dell’istanza DB2, è possibileaggiungere facilmente le funzionalità di IBM Data Server Runtime Client aqualsiasi prodotto che utilizza Windows Installer.

Quando i moduli vengono uniti, sarà necessario fornire il nome della copia DB2. Èpossibile installare più copie di prodotti DB2 sulla stessa macchina; quindi a ognicopia viene assegnato un nome univoco. Questo nome sarà utilizzato al momentodell’esecuzione dell’installazione su ogni macchina di destinazione. Scegliere unnome che è improbabile che sia già utilizzato per un’altra copia DB2. I nomi idoneiincludono il nome dell’applicazione, ad esempio, myapp_db2copy_1. Se il nome nonè univoco, l’installazione non riuscirà.

74 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Per ulteriori informazioni sulla tecnologia dei moduli di unione, consultare ladocumentazione inclusa con il prodotto di installazione o all’indirizzohttp://msdn.microsoft.com.

Sono disponibili i seguenti moduli di unione:

DB2 Base Client Merge Module.msmQuesto modulo fornisce le funzionalità richieste per la connessione aldatabase, SQL e le funzionalità dei comandi DB2. Questo modulo consentedi utilizzare il protocollo di comunicazione Named Pipe per trasferire i datiin un ambiente client-server, contiene i file di bind del sistema utilizzatiper alcune attività come la creazione di database o l’accesso ai databasehost remoti e fornisce vari strumenti utilizzati per gestire database locali eremoti. Questo modulo consente anche di creare un file di risposta che èpossibile utilizzare per configurare la copia DB2 all’internodell’installazione. L’opzione configurabile specifica la posizione di un filedi risposta utilizzato per configurare la copia DB2. I tipi di configurazioneincludono la creazione di istanze, l’impostazione dei parametri diconfigurazione del gestore database o le variabili di registro del profiloDB2. Con questo modulo, è possibile anche utilizzare CLP (Command LineProcessor).

Per informazioni sulla sequenza delle varie sequenze proposte e sulleazioni personalizzate, visualizzare il modulo di unione con uno strumentocome Orca.

DB2 JDBC e SQLJ Support.msmQuesto modulo contiene il supporto JDBC e SQLJ che consente la creazionee l’esecuzione di esempi Java mediante il driver JDBC.

DB2 LDAP Exploitation Merge Module.msmQuesto modulo consente alla copia DB2 di utilizzare una directory LDAPper memorizzare le informazioni di configurazione e della directory deldatabase.

DB2 ODBC Support Merge Module.msmQuesto modulo fornisce il supporto per applicazioni che utilizzano ODBC(Open Database Connectivity) per accedere ai dati.

DB2 OLE DB Support Merge Module.msmQuesto modulo fornisce una serie di interfacce che consente alleapplicazioni di accedere in maniera uniforme ai dati memorizzati indiverse origini dati.

IBM Data Server Provider for .NET Merge Module.msmQuesto modulo consente all’applicazione di utilizzare IBM Data ServerProvider for .NET. IBM Data Server Provider for .NET è un’estensionedell’interfaccia ADO.NET che consente alle applicazioni .NET di accederein maniera rapida e sicura ai dati dai database DB2.

I seguenti moduli di unione ridistribuibili della Microsoft vengono forniti con imoduli di unione IBM Data Server Runtime Client. Occorre includere questimoduli di unione Microsoft quando vengono uniti i moduli di unione Data ServerRuntime Client.

Microsoft NT32:Microsoft_VC80_CRT_x86.msmMicrosoft_VC80_MFC_x86.msmpolicy_8_0_Microsoft_VC80_CRT_x86.msm

Capitolo 6. Tipi di moduli di unione 75

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policy_8_0_Microsoft_VC80_MFC_x86.msm

Microsoft NT64:Microsoft_VC80_CRT_x86_x64.msmMicrosoft_VC80_MFC_x86_x64.msmpolicy_8_0_Microsoft_VC80_CRT_x86_x64.msmpolicy_8_0_Microsoft_VC80_MFC_x86_x64.msm

È possibile rilevare i moduli di unione Microsoft sul DVD IBM Data ServerRuntime Client nella directory del modulo di unione.

I seguenti moduli di unione contengono messaggi di IBM data server clientutilizzati dalla copia DB2. A seconda delle lingue del prodotto, includere einstallare i componenti nel modulo di unione appropriato.

Messaggi di IBM Data Server Client - Arabic.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Bulgarian.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Chinese(Simplified).msmMessaggi di IBM Data Server Client - Chinese(Traditional).msmMessaggi di IBM Data Server Client - Croatian.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Czech.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Danish.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Dutch.msmMessaggi di IBM Data Server Client - English.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Finnish.msmMessaggi di IBM Data Server Client - French.msmMessaggi di IBM Data Server Client - German.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Greek.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Hebrew.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Hungarian.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Italian.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Japanese.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Korean.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Norwegian.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Polish.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Portuguese(Brazilian).msmMessaggi di IBM Data Server Client - Portuguese(Standard).msmMessaggi di IBM Data Server Client - Romanian.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Russian.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Slovak.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Slovenian.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Spanish.msmMessaggi di IBM Data Server Client - Swedish.msm

76 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Parte 6. Altre opzioni di installazione

© Copyright IBM Corp. 1993, 2009 77

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78 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Capitolo 7. Opzioni riga comandi di installazione

Opzioni della riga comandi di installazione di IBM Data Server RuntimeClient

È possibile installare IBM Data Server Runtime Client utilizzando il comandodb2setup.exe sui sistemi operativi Linux o UNIX o il comando setup.exe suWindows. I parametri dei due comandi sono diversi.

Nel seguente elenco vengono descritte le seguenti opzioni standard e diffuse dellariga comandi di Windows Installer disponibili al momento dell’esecuzione disetup.exe per installare IBM Data Server Runtime Client su Windows. Per ulterioriinformazioni sulle opzioni disponibili di Windows Installer, consultarehttp://www.msdn.microsoft.com/.

/w Questa opzione forza l’attesa di setup.exe fino al completamentodell’installazione prima della chiusura.

/v Questa opzione consente di trasferire ulteriori opzioni della riga comandi eproprietà pubbliche a Windows Installer. Occorre specificare questaopzione per eseguire l’installazione di un file di risposta.

/l*v[nome file registrazione]Questa opzione consente di creare un file di registrazione dell’installazione.È possibile utilizzare il file di registrazione per risolvere qualsiasi problemaverificatosi durante l’installazione.

/qn Questa opzione consente di eseguire un’installazione non presidiata senzaun’interfaccia utente, tranne che per una finestra che il programma diinstallazione di Windows mostra durante l’estrazione dei file dal packagedi installazione prima dell’installazione corrente.

/qb! Questa opzione visualizza un’interfaccia utente di base che mostral’avanzamento e la gestione dei messaggi di errore e nasconde il pulsanteAnnulla, tranne in una finestra che il programma di installazione diWindows mostra durante l’estrazione dei file dal package di installazioneprima di iniziare l’installazione corrente.

/L Questa opzione consente di modificare la lingua di installazionespecificando l’identificativo di lingua. Ad esempio, per specificare ilfrancese come lingua di installazione, specificare l’identificativo di linguafrancese, comando setup.exe /L1036.

Tabella 12. Identificativi di lingua

Lingua Identificativo

Arabo (Arabia Saudita) 1025

Bulgaro 1026

Cinese (semplificato) 2052

Cinese (tradizionale) 1028

Croato 1050

Ceco 1029

Danese 1030

© Copyright IBM Corp. 1993, 2009 79

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Tabella 12. Identificativi di lingua (Continua)

Lingua Identificativo

Olandese (Standard) 1043

Inglese 1033

Finlandese 1035

Francese (Standard) 1036

Tedesco 1031

Greco 1032

Ebraico 1037

Ungherese 1038

Italiano (Standard) 1040

Giapponese 1041

Coreano 1042

Norvegese (Bokmal) 1044

Polacco 1045

Portoghese (Brasiliano) 1046

Portoghese (Standard) 2070

Rumeno 1048

Russo 1049

Slovacco 1051

Sloveno 1060

Spagnolo (tradizionale) 1034

Svedese 1053

Turco 1055

Di seguito vengono riportate le proprietà pubbliche che è possibile specificare percontrollare l’installazione di Data Server Runtime Client:v Questi parametri devono essere gli ultimi parametri nella riga comandi.v RSP_FILE_PATH - contiene il percorso completo al file di risposta che consente

di installare Data Server Runtime Client. È valido soltanto quando vienespecificato /qn.

Per eseguire l’installazione di un file di risposta, occorre utilizzare il seguenteparametro della riga comandi:

setup /v"/qn RSP_FILE_PATH=[Percorso completo al file di risposta]"

L’esempio suppone che nessuna copia del client è stata già installata. Se esiste unao più copie, il comando risulta differente. Per installare una seconda copiamediante un file di risposta, utilizzare il seguente comando:

setup /v" TRANSFORMS=:InstanceId1.mst MSINEWINSTANCE=1/qn RSP_FILE_PATH=[Percorso completo al file di risposta]"

80 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Opzioni della riga comandi per installare IBM Data Server DriverPackage (Windows)

IBM Data Server Driver Package può essere installato eseguendo il file setup.exe diDB2 dalla riga comandi. Per le immagini del fix pack, è possibile scaricare il filesetup.exe dahttps://www14.software.ibm.com/webapp/iwm/web/reg/pick.do?lang=en_US&source=swg-idsc11.

Di seguito sono riportate le opzioni della riga comandi disponibili per il comandosetup. Per ulteriori informazioni sulle opzioni disponibili di Windows Installer,consultare http://www.msdn.microsoft.com/.

/n [nome copia]Specifica il nome di copia che si desidera utilizzare per l’installazione. Laspecifica di questa opzione sovrascrive il percorso di installazionespecificato nel file di risposta. Se la copia esiste, un’installazione dimanutenzione viene eseguita in tale copia. Diversamente, una nuovainstallazione viene eseguita mediante il nome di copia specificato.

/o Specifica che occorre eseguire l’installazione di una nuova copia con unnome di copia predefinito generato.

/u [file di risposta]Specifica il percorso completo e il nome file del file di risposta.

/m Mostra la finestra di progresso in fase di installazione. Tuttavia, non èrichiesto alcun input. Utilizzare questa opzione con l’opzione /u.

/l [file di registrazione]Specifica il percorso completo e il nome file del file di registrazione.

/p [directory-installazione]Modifica il percorso di installazione del prodotto. La specifica di questaopzione sovrascrive il percorso di installazione specificato nel file dirisposta.

/i languageSpecifica il codice di lingua a due lettere della lingua in cui viene eseguital’installazione.

/? Genera le informazioni relative all’utilizzo.

In seguito all’installazione di IBM Data Server Driver Package, è possibile creare ecompletare il file di configurazione db2dsdriver.cfg con le informazioni sulladirectory del database.

Di seguito sono riportati alcuni esempi della modalità di utilizzo dei parametridella riga comandi:v Per installare una nuova copia con un nome di copia predefinito generato,

utilizzare il seguente comando:setup /o

v Per installare una seconda copia utilizzare il seguente comando:setup /n "NOME_COPIA"

v Per eseguire l’installazione di un file di risposta, utilizzare il seguente comando:setup /u "[Percorso completo al file di risposta]"

Un file di risposta di esempio si trova nella sottodirectory \samples.

Capitolo 7. Opzioni riga comandi di installazione 81

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Parte 7. Disinstallazione

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Capitolo 8. Disinstallazione di IBM Data Server Client

In questa sezione viene descritta la modalità di disinstallazione di IBM Data ServerClient.

Effettuare una delle seguenti attività per disinstallare IBM Data Server Client.1. Per rimuovere IBM Data Server Client da un sistema operativo Linux o UNIX,

eseguire il comando db2_deinstall -a dalla directory DB2DIR/install, in cuiDB2DIR è il percorso specificato quando viene installato Data Server Client.

2. Per rimuovere IBM Data Server Client da un sistema operativo Windows,utilizzare la finestra Installazione applicazioni, accessibile mediante il Pannellodi controllo di Windows. Consultare la guida del sistema operativo per ulterioriinformazioni sulla rimozione di prodotti software dal sistema operativoWindows.

Nota: Su Windows , la finestra Installazione applicazioni consente didisinstallare IBM Data Server Client. Se si rimuove IBM Data Server Client, èpossibile eseguire il comando db2unins. Tuttavia, questo metodo non consentedi rimuovere IBM Data Server Runtime Client o IBM Data Server DriverPackage. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione del comandodb2unins.

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Parte 8. Appendici

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Appendice A. Panoramica sulle informazioni tecniche DB2

Le informazioni tecniche DB2 sono disponibili tramite i seguenti strumenti emetodi:v Centro informazioni DB2

– Argomenti (argomenti di attività, concetti e riferimenti)– Guida agli strumenti DB2– Programmi di esempio– Supporti didattici

v Pubblicazioni DB2– File PDF (scaricabili)– File PDF (dal DVD PDF DB2)– manuali stampati

v Guida della riga comandi– Guida ai comandi– Guida ai messaggi

Nota: gli argomenti del Centro informazioni DB2 vengono aggiornati con maggiorefrequenza rispetto ai PDF o ai manuali cartacei. Per disporre delle informazioni piùrecenti, installare gli aggiornamenti di documentazione non appena diventanodisponibili o fare riferimento al Centro informazioni DB2 all’indirizzo ibm.com.

È possibile accedere ad ulteriori informazioni DB2, tra cui technote, white paper epubblicazioni IBM Redbook in linea sul sito ibm.com. Accedere al sito della libreriasoftware DB2 Information Management all’indirizzo http://www.ibm.com/software/data/sw-library/.

Feedback della documentazione

Il feedback dell’utente sulla documentazione DB2 è estremamente importante. Percomunicare i propri suggerimenti su come migliorare la documentazione DB2,inviare una e-mail all’indirizzo: [email protected]. Il team di documentazioneDB2 legge tutti i feedback degli utenti, ma non può rispondere direttamente.Fornire esempi specifici laddove possibile per consentirci di comprendere al meglioi problemi attuali degli utenti. Se si fornisce un feedback su uno specificoargomento o file della guida, includere l’URL e il titolo dell’argomento.

Non utilizzare questo indirizzo e-mail per contattare il supporto clienti DB2. Perproblemi tecnici DB2 non risolti nella documentazione, contattare il centro disupporto IBM locale per richiedere assistenza.

Per aiutare IBM a semplificare l’utilizzo dei prodotti IBM InformationManagement, scaricare il Consumability Survey all’indirizzo: http://www.ibm.com/software/data/info/consumability-survey/.

© Copyright IBM Corp. 1993, 2009 89

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Libreria tecnica DB2 in formato cartaceo o PDF

Le seguenti tabelle descrivono la libreria DB2 disponibile nell’IBM PublicationsCenter all’indirizzo www.ibm.com/shop/publications/order. I manuali DB2Versione 9.5 in inglese in formato PDF e le versioni tradotte possono esserescaricati dal sito www.ibm.com/support/docview.wss?rs=71&uid=swg2700947.

Sebbene le tabelle identifichino manuali disponibili per la stampa, è possibile che imanuali non siano disponibili nel proprio paese o area.

Il codice aumenta ogni volta che viene aggiornato un manuale. Accertarsi dileggere la versione più recente dei manuali, come riportato di seguito.

Nota: il Centro informazioni DB2 viene aggiornato con maggiore frequenza rispettoai manuali PDF o in formato cartaceo.

Tabella 13. Informazioni tecniche DB2

Nome N/FDisponibile informato cartaceo

Ultimoaggiornamento

Administrative APIReference

SC23-5842-02 Sì Aprile 2009

Administrative Routinesand Views

SC23-5843-02 No Aprile 2009

Call Level InterfaceGuide and Reference,Volume 1

SC23-5844-02 Sì Aprile 2009

Call Level InterfaceGuide and Reference,Volume 2

SC23-5845-02 Sì Aprile 2009

Command Reference SC23-5846-02 Sì Aprile 2009

Data Movement UtilitiesGuide and Reference

SC23-5847-02 Sì Aprile 2009

Data Recovery and HighAvailability Guide andReference

SC23-5848-02 Sì Aprile 2009

Data Servers, Databases,and Database ObjectsGuide

SC23-5849-02 Sì Aprile 2009

Database Security Guide SC23-5850-02 Sì Aprile 2009

Developing ADO.NETand OLE DBApplications

SC23-5851-02 Sì Aprile 2009

Developing EmbeddedSQL Applications

SC23-5852-02 Sì Aprile 2009

Developing JavaApplications

SC23-5853-02 Sì Aprile 2009

Developing Perl andPHP Applications

SC23-5854-02 No Aprile 2009

Developing User-definedRoutines (SQL andExternal)

SC23-5855-02 Sì Aprile 2009

90 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Tabella 13. Informazioni tecniche DB2 (Continua)

Nome N/FDisponibile informato cartaceo

Ultimoaggiornamento

Getting Started withDatabase ApplicationDevelopment

GC23-5856-02 Sì Aprile 2009

Getting Started withDB2 installation andadministration on Linuxand Windows

GC23-5857-02 Sì Aprile 2009

InternationalizationGuide

SC23-5858-02 Sì Aprile 2009

Message Reference,Volume 1

GI11-7855-01 No Aprile 2009

Message Reference,Volume 2

GI11-7856-01 No Aprile 2009

Migration Guide GC23-5859-02 Sì Aprile 2009

Net Search ExtenderAdministration andUser’s Guide

SC23-8509-02 Sì Aprile 2009

Partitioning andClustering Guide

SC23-5860-02 Sì Aprile 2009

Query PatrollerAdministration andUser’s Guide

SC23-8507-01 Sì Aprile 2009

Guida rapida per i ClientIBM Data Server

GC13-4160-02 No Aprile 2009

Quick Beginnings forDB2 Servers

GC23-5864-02 Sì Aprile 2009

Spatial Extender andGeodetic DataManagement FeatureUser’s Guide andReference

SC23-8508-02 Sì Aprile 2009

SQL Reference, Volume 1 SC23-5861-02 Sì Aprile 2009

SQL Reference, Volume 2 SC23-5862-02 Sì Aprile 2009

System Monitor Guideand Reference

SC23-5865-02 Sì Aprile 2009

Text Search Guide SC23-5866-01 Sì Aprile 2009

Troubleshooting Guide GI11-7857-02 No Aprile 2009

Tuning DatabasePerformance

SC23-5867-02 Sì Aprile 2009

Visual Explain Tutorial SC23-5868-00 No

Novità SC23-5869-02 Sì Aprile 2009

Workload ManagerGuide and Reference

SC23-5870-02 Sì Aprile 2009

pureXML Guide SC23-5871-02 Sì Aprile 2009

XQuery Reference SC23-5872-02 No Aprile 2009

Appendice A. Panoramica sulle informazioni tecniche DB2 91

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Tabella 14. Informazioni tecniche specifiche di DB2 Connect

Nome N/FDisponibile informato cartaceo

Ultimoaggiornamento

Quick Beginnings forDB2 Connect PersonalEdition

GC23-5839-02 Sì Aprile 2009

Quick Beginnings forDB2 Connect Servers

GC23-5840-02 Sì Aprile 2009

DB2 Connect User’sGuide

SC23-5841-02 Sì Aprile 2009

Tabella 15. Informazioni tecniche su Information Integration

Nome N/FDisponibile informato cartaceo

Ultimoaggiornamento

Information Integration:Administration Guide forFederated Systems

SC19-1020-01 Sì Marzo 2008

Information Integration:ASNCLP ProgramReference for Replicationand Event Publishing

SC19-1018-02 Sì Marzo 2008

Information Integration:Configuration Guide forFederated Data Sources

SC19-1034-01 No

Information Integration:SQL Replication Guideand Reference

SC19-1030-01 Sì Marzo 2008

Information Integration:Introduction toReplication and EventPublishing

SC19-1028-01 Sì Marzo 2008

Come ordinare le pubblicazioni DB2 stampate

Le pubblicazioni DB2 stampate non possono essere acquistate in linea in tutti ipaesi o regioni. Tuttavia, è sempre possibile ordinare le pubblicazioni DB2stampate presso il proprio rappresentante IBM locale. Considerare che alcunimanuali in formato elettronico del DVD di documentazione PDF DB2 non sonodisponibili in formato cartaceo. Ad esempio, nessun volume del manuale DB2Message Reference è disponibile in formato cartaceo.

Le versioni stampate di molte delle pubblicazioni DB2 disponibili sul DVD didocumentazione PDF DB2 possono essere ordinati ad IBM a pagamento. A secondadel luogo di provenienza della richiesta di ordine, potrebbe essere possibileordinare le pubblicazioni sul Web, dall’IBM Publications Center. Se l’ordinazionesul Web non è possibile nel proprio paese o regione, è sempre possibile ordinarepubblicazioni DB2 in formato cartaceo presso il proprio rappresentante IBM locale.Considerare che non tutte le pubblicazioni presenti sul DVD di documentazionePDF DB2 sono disponibili in formato cartaceo.

92 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Nota: la documentazione DB2 più aggiornata e completa è disponibile nel Centroinformazioni DB2 all’indirizzo http://publib.boulder.ibm.com/infocenter/db2luw/v9r5.

Per ordinare pubblicazioni DB2 in formato cartaceo:v Per sapere se nel proprio paese o regione è possibile ordinare sul Web le

pubblicazioni DB2 in formato cartaceo, consultare l’IBM Publications Centerall’indirizzo http://www.ibm.com/shop/publications/order. Selezionando unpaese, una regione o una lingua si accede alle informazioni sulle modalità diordine delle pubblicazioni; seguire poi le istruzioni specifiche.

v Per ordinare le pubblicazioni DB2 in formato cartaceo presso il propriorappresentante IBM locale:1. Individuare le informazioni di contatto di tale rappresentante da uno dei

seguenti siti Web:– La directory IBM di contatti in tutto il mondo all’indirizzo

www.ibm.com/planetwide– Il sito Web IBM Publications all’indirizzo http://www.ibm.com/shop/

publications/order. Per accedere alla home page di pubblicazioni relativaalla propria area, sarà necessario selezionare il proprio paese, regione olingua. Da tale pagina, seguire il link ″About this site″.

2. Quando si effettua la chiamata, specificare che si desidera ordinare unapubblicazione DB2.

3. Fornire al rappresentante i titoli e i codici delle pubblicazioni che si desideraordinare. Per titoli e codici, consultare “Libreria tecnica DB2 in formatocartaceo o PDF” a pagina 90.

Visualizzazione della guida SQLSTATE dal CLP (command lineprocessor)

DB2 restituisce un valore SQLSTATE per condizioni che si creano come risultato diun’istruzione SQL. La guida SQLSTATE spiega il significato degli SQLSTATE e deicodici di classe per SQLSTATE.

Per richiamare la guida SQLSTATE, aprire una finestra CLP e immettere:? sqlstate o ? class code

dove sqlstate è un SQLSTATE a cinque cifre valido e class code indica le prime duecifre di SQLSTATE.Ad esempio, ? 08003 visualizza la guida per SQLSTATE 08003, mentre ? 08visualizza la guida relativa al codice di classe 08.

Accesso a versioni differenti del Centro informazioni DB2

Per argomenti relativi a DB2 versione 9.5, l’URL del Centro informazioni DB2 èhttp://publib.boulder.ibm.com/infocenter/db2luw/v9r5/

Per argomenti relativi a DB2 versione 9, l’URL del Centro informazioni DB2 èhttp://publib.boulder.ibm.com/infocenter/db2luw/v9/

Per argomenti relativi a DB2 versione 8, accedere all’URL del Centro informazioniversione 8 all’indirizzo: http://publib.boulder.ibm.com/infocenter/db2luw/v8/

Appendice A. Panoramica sulle informazioni tecniche DB2 93

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Visualizzazione degli argomenti nella lingua preferita in Centroinformazioni DB2

Il Centro informazioni DB2 tenta di visualizzare le informazioni nella linguapreferita impostata nelle preferenze del browser. Se un argomento non èdisponibile nella lingua desiderata, il Centro informazioni DB2 visualizza laversione inglese dell’argomento.v Per visualizzare gli argomenti nella lingua preferita con il browser Internet

Explorer:1. In Internet Explorer, fare clic sul pulsante Strumenti —> Opzioni internet

—> Lingue.... Viene aperta la finestra Preferenza lingua.2. Accertarsi che la lingua preferita sia specificata come prima nell’elenco

lingue.– Per aggiungere una nuova lingua all’elenco, fare clic sul pulsante

Aggiungi....

Nota: L’aggiunta di una lingua non garantisce che il computer abbiadisponibili i font richiesti per visualizzare gli argomenti nella linguapreferita.

– Per spostare una lingua in cima all’elenco, selezionare la lingua e fare clicsul pulsante Sposta su fino a quando non diventa la prima dell’elenco.

3. Svuotare la cache del browser e aggiornare la pagina nel browser pervisualizzare il Centro informazioni DB2 nella lingua preferita.

v Per visualizzare gli argomenti nella lingua preferita in un browser Firefox oMozilla:1. Selezionare il pulsante nella sezione Lingue della finestra di dialogo

Strumenti —> Opzioni —> Avanzate. Il pannello Lingue viene visualizzatonella finestra Preferenze.

2. Accertarsi che la lingua preferita sia specificata come prima nell’elencolingue.– Per aggiungere una nuova lingua all’elenco, fare clic sul pulsante

Aggiungi... e selezionare la lingua dalla finestra Aggiungi lingue.– Per spostare una lingua in cima all’elenco, selezionare la lingua e fare clic

sul pulsante Sposta su fino a quando non diventa la prima dell’elenco.3. Svuotare la cache del browser e aggiornare la pagina nel browser per

visualizzare il Centro informazioni DB2 nella lingua preferita.

In alcune combinazioni di browser e sistema operativo, è possibile che sianecessario modificare anche le impostazioni internazionali del proprio sistemaoperativo nella locale e lingua di propria scelta.

Aggiornamento del Centro informazioni DB2 installato sul computer osul server Intranet

Se il Centro informazioni DB2 è stato installato in locale, è possibile ottenere einstallare gli aggiornamenti alla documentazione da IBM.

L’aggiornamento del Centro informazioni DB2 installato in locale richiede ilcompletamento delle seguenti operazioni:1. Arrestare il Centro informazioni DB2 sul proprio computer e riavviarlo in

modalità autonoma. L’esecuzione del Centro informazioni in tale modalità

94 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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impedisce ad altri utenti presenti sulla rete di accedere al Centro informazioni econsente all’utente corrente di applicare gli aggiornamenti. L’aggiornamento diCentri informazioni DB2 non di gestione e non root viene sempre eseguito inmodalità autonoma. .

2. Utilizzare la funzione di aggiornamento per visualizzare gli aggiornamentidisponibili. In presenza di aggiornamenti che si desidera installare, è possibileutilizzare tale funzione per richiederli e installarli.

Nota: se il proprio ambiente richiede l’installazione del Centro informazioni DB2su una macchina non connessa ad Internet, è necessario eseguire il mirroringdel sito di aggiornamento in un file system locale utilizzando una macchinaconnessa ad Internet e su cui sia installato il Centro informazioni DB2. Se moltiutenti sulla propria rete installano gli aggiornamenti alla documentazione, èpossibile ridurre il tempo richiesto per tali aggiornamenti eseguendo ilmirroring in locale del sito di aggiornamento e creando un proxy per tale sito.se sono disponibili dei pacchetti di aggiornamento, utilizzare la funzione diaggiornamento per scaricarli. Tuttavia, tale funzione è disponibile soltanto inmodalità autonoma.

3. Arrestare il Centro informazioni e riavviare il Centro informazioni DB2 sulproprio computer.

Nota: Su Windows Vista, i comandi riportati di seguito devono essere eseguiticome amministratore. Per avviare un prompt di comandi o uno strumento graficocon privilegi completi di amministratore, fare clic con il tasto destro del mouse sulcollegamento e selezionare Esegui come amministratore.

Per aggiornare il Centro informazioni DB2 installato sul proprio computer o su unserver intranet:1. Arrestare il Centro informazioni DB2.

v Su Windows, fare clic su Start → Pannello di controllo → Strumenti diamministrazione → Servizi. Quindi fare clic con il tasto destro del mouse sulservizio Centro informazioni DB2 e selezionare Arresta.

v Su Linux, immettere il seguente comando:/etc/init.d/db2icdv95 stop

2. Avviare il Centro informazioni in modalità autonoma.v Su Windows:

a. Aprire una finestra di comandi.b. Accedere alla directory in cui è installato il Centro informazioni. Per

impostazione predefinita, il Centro informazioni DB2 viene installato nelladirectory Programmi\IBM\DB2 Information Center\Version 9.5, doveProgrammi rappresenta il percorso della directory Programmi.

c. Passare dalla directory di installazione alla directory doc\bin.d. Eseguire il file help_start.bat:

help_start.bat

v Su Linux:a. Accedere alla directory in cui è installato il Centro informazioni. Per

impostazione predefinita, il Centro informazioni DB2 viene installato nelladirectory /opt/ibm/db2ic/V9.5.

b. Passare dalla directory di installazione alla directory doc/bin.c. Eseguire lo script help_start:

help_start

Appendice A. Panoramica sulle informazioni tecniche DB2 95

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Il browser Web predefinito del sistema viene avviato per visualizzare il Centroinformazioni autonomo.

3. Fare clic sul pulsante Aggiorna ( ). Nel pannello di destra del Centroinformazioni, fare clic su Trova aggiornamenti. Viene visualizzato un elenco diaggiornamenti per la documentazione esistente.

4. Per avviare il processo di installazione, selezionare le opzioni che si desiderainstallare e fare clic su Installa aggiornamenti.

5. Una volta completato il processo di installazione, fare clic su Fine.6. Arrestare il Centro informazioni autonomo:

v Su Windows, accedere alla sottodirectory doc\bin della directory diinstallazione ed eseguire il file help_end.bat:help_end.bat

Nota: il file batch help_end contiene i comandi necessari per terminare iprocessi che sono stati avviati con il file batch help_start. Non utilizzareCtrl-C o qualsiasi altro metodo per terminare help_start.bat.

v Su Linux, accedere alla sottodirectory doc/bin della directory di installazioneed eseguire lo script help_end:help_end

Nota: lo script help_end contiene i comandi necessari per terminare iprocessi che sono stati avviati con lo script help_start. Non utilizzare altrimetodi per terminare lo script help_start.

7. Riavviare il Centro informazioni DB2.v Su Windows, fare clic su Start → Pannello di controllo → Strumenti di

amministrazione → Servizi. Quindi fare clic con il tasto destro del mouse sulservizio Centro informazioni DB2 e selezionare Avvia.

v Su Linux, immettere il seguente comando:/etc/init.d/db2icdv95 start

Il Centro informazioni DB2 aggiornato visualizza gli argomenti nuovi e aggiornati.

Supporti didattici DB2I supporti didattici DB2 consentono di apprendere vari aspetti dei prodotti DB2. Lelezioni forniscono istruzioni dettagliate.

Informazioni preliminari

È possibile visualizzare la versione XHTML dell’esercitazione nel Centroinformazioni all’indirizzo http://publib.boulder.ibm.com/infocenter/db2help/.

In alcune lezioni vengono utilizzati dati o codici di esempio. Consultare il supportodidattico per una descrizione dei prerequisiti relativi ad attività specifiche.

Supporti didattici DB2

Per visualizzare il supporto didattico, fare clic sul titolo.

“pureXML” in pureXML GuideConfigurare un database DB2 per memorizzare i dati XML ed eseguireoperazioni di base con l’archivio dati XML nativo.

96 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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“Visual Explain” in Visual Explain TutorialRelativo alla analisi e ottimizzazione delle istruzioni SQL per otteneremigliori prestazioni utilizzando Visual Explain.

Informazioni sulla risoluzione dei problemi DB2Per assistenza durante l’utilizzo di prodotti DB2, sono disponibili numeroseinformazioni per la determinazione e risoluzione dei problemi.

Documentazione DB2Le informazioni relative alla risoluzione dei problemi sono disponibili nellaGuida alla risoluzione dei problemi DB2 o nella sezione relativa aglielementi fondamentali del database del Centro informazioni DB2. In talecontesto sono disponibili informazioni che spiegano come isolare eidentificare i problemi tramite programmi di utilità e strumenti didiagnostica DB2, soluzioni ad alcuni dei problemi più comuni e altriconsigli su come risolvere gli eventuali problemi relativi ai prodottidatabase DB2.

Sito Web DB2 Technical SupportIn caso di problemi, fare riferimento al sito Web DB2 Technical Support perrilevare le cause e le possibili soluzioni. Il sito Technical Support presentalink alle pubblicazioni, TechNote, APAR (Authorized Program AnalysisReport) e Fix Pack DB2 più recenti e altre risorse. È possibile utilizzare ilsito per ricercare le soluzioni possibili dei problemi.

Il sito Web DB2 Technical Support è disponibile all’indirizzohttp://www.ibm.com/software/data/db2/support/db2_9/

Termini e condizioniLe autorizzazioni per l’utilizzo di queste pubblicazioni vengono concesse in base aiseguenti termini e condizioni.

Utilizzo personale: è possibile riprodurre queste pubblicazioni per il proprio usopersonale, non commerciale purché vengano preservate tutte le informazioniproprietarie. È vietata la distribuzione, visualizzazione, creazione di lavori derivatidi tali pubblicazioni o di parte di esse senza l’esplicito consenso di IBM.

Utilizzo commerciale: è possibile riprodurre, distribuire e visualizzare questepubblicazioni esclusivamente all’interno della propria azienda, purché venganopreservate tutte le informazioni proprietarie. È vietata la creazione di lavoriderivati di tali pubblicazioni o la relativa riproduzione, distribuzione ovisualizzazione delle stesse o di parte di esse senza l’esplicito consenso di IBM.

Ad eccezione di quanto esplicitamente concesso in questa autorizzazione, nonvengono concesse altre autorizzazioni, licenze o diritti, espliciti o impliciti, allepubblicazioni o ad eventuali informazioni, dati, software o altra proprietàintellettuale contenuta al loro interno.

IBM si riserva il diritto di ritirare le autorizzazioni concesse nella presentedocumentazione ogni qualvolta, a sua discrezione, l’uso delle pubblicazioni risultidannoso per il proprio interesse o, secondo quanto stabilito da IBM, le suddetteistruzioni non vengano seguite adeguatamente.

Appendice A. Panoramica sulle informazioni tecniche DB2 97

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Sono vietati il download, l’esportazione o la riesportazione di queste informazionia meno che tali operazioni non avvengano nel totale rispetto di tutte le normativee leggi applicabili, incluse tutte le normative e leggi di esportazione degli StatiUniti.

IBM NON RILASCIA ALCUNA GARANZIA RELATIVAMENTE AL CONTENUTODI QUESTE PUBBLICAZIONI. LE PUBBLICAZIONI VENGONO FORNITE″NELLO STATO IN CUI SI TROVANO″ SENZA ALCUNA GARANZIA DI ALCUNTIPO, ESPLICITA O IMPLICITA, IVI INCLUSE EVENTUALI GARANZIE DICOMMERCIABILITÀ, NON VIOLAZIONE ED IDONEITÀ AD UNO SCOPOPARTICOLARE.

98 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Appendice B. Informazioni particolari

Queste informazioni sono state sviluppate per prodotti e servizi forniti negli StatiUniti.

È possibile che IBM non fornisca i prodotti, servizi o funzioni discussi nel presentedocumento in altri paesi. Consultare il proprio rappresentante IBM locale perinformazioni sui prodotti e servizi disponibili nel proprio paese. Ogni riferimentorelativo a prodotti, programmi o servizi IBM non implica che solo quei prodotti,programmi o servizi IBM possano essere utilizzati. In sostituzione a quelli fornitidall’IBM, è possibile utilizzare prodotti, programmi o servizi funzionalmenteequivalenti che non comportino violazione dei diritti di proprietà intellettuale o dialtri diritti dell’IBM. E’ comunque responsabilità dell’utente valutare e verificare lapossibilità di utilizzare altri prodotti, programmi o servizi non IBM.

L’IBM può avere brevetti o domande di brevetti in corso relativi a quanto trattatonella presente pubblicazione. La fornitura di questa pubblicazione non implica laconcessione di alcuna licenza su di essi. Chi desiderasse ricevere informazionirelative alle licenze può rivolgersi per iscritto a:

IBM Director of Commercial RelationsIBM CorporationSchoenaicher Str. 220Armonk, NY 10504-1785U.S.A.

Per richieste di licenze relative ad informazioni double-byte (DBCS), contattare ilDipartimento di Proprietà Intellettuale IBM nel proprio paese o inviare richiesteper iscritto a:

Il seguente paragrafo non è valido per il Regno Unito o per tutti i paesi le cuileggi nazionali siano in contrasto con le disposizioni in esso contenute:L’INTERNATIONAL BUSINESS MACHINES CORPORATION FORNISCEQUESTA PUBBLICAZIONE “NELLO STATO IN CUI SI TROVA” SENZAALCUNA GARANZIA, ESPLICITA O IMPLICITA, IVI INCLUSE EVENTUALIGARANZIE DI COMMERCIABILITÀ ED IDONEITÀ AD UNO SCOPOPARTICOLARE. Alcuni stati non consentono la rinuncia a garanzie esplicite oimplicite in determinate transazioni, quindi, la presente dichiarazione potrebbe nonessere a voi applicabile.

Questa pubblicazione potrebbe contenere imprecisioni tecniche o errori tipografici.Le informazioni incluse in questo documento vengono modificate su baseperiodica; tali modifiche verranno incorporate nelle nuove edizioni dellapubblicazione. L’IBM si riserva il diritto di apportare miglioramenti e/o modificheal prodotto o al programma descritto nel manuale in qualsiasi momento e senzapreavviso.

La presente documentazione potrebbe fornire link o riferimenti a risorse e siti nonIBM. IBM non rilascia alcuna garanzia o altro impegno relativamente a siti Webnon IBM o a risorse di terze parti a cui si potrebbe far riferimento o che potrebbeessere accessibile dalla presente documentazione o collegata ad essa. Un link ad unsito non IBM non indica che IBM approvi il contenuto o l’utilizzo di tale sito o ilrelativo proprietario. Inoltre, IBM non prende parte né è responsabile per alcuna

© Copyright IBM Corp. 1993, 2009 99

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transazione conducibile dall’utente con terze parti, anche se l’utente dovesseapprendere l’esistenza di tali parti (o utilizzare un link a tali parti) da un sito IBM.Di conseguenza, l’utente riconosce e accetta che IBM non è responsabile delladisponibilità di tali risorse o siti esterni, né è responsabile per eventuali contenuti,servizi, prodotti o altri materiali presenti o disponibili da tali siti o risorse.Qualsiasi software fornito da terze parti è soggetto ai termini e condizioni dellalicenza fornita con il software.

L’IBM può utilizzare o divulgare le informazioni ricevute dagli utenti secondo lemodalità ritenute appropriate, senza alcun obbligo nei loro confronti.

Coloro che detengono la licenza su questo programma e desiderano avereinformazioni allo scopo di consentire: (i) uno scambio di informazioni traprogrammi indipendenti e altri (compreso questo) e (ii) l’uso reciproco di taliinformazioni, dovrebbero rivolgersi a:

IBM Canada LimitedOffice of the Lab Director8200 Warden AvenueMarkham, OntarioL6G 1C7CANADA

Queste informazioni possono essere rese disponibili, secondo condizionicontrattuali appropriate, compreso, in alcuni casi, il pagamento in addebito.

Il programma su licenza descritto in questo manuale e tutto il materiale su licenzaad esso relativo sono forniti dall’IBM nel rispetto delle condizioni previste dall’IBMCustomer Agreement, dall’IBM IPLA (International Program License Agreement) oda qualsiasi altro accordo equivalente tra le parti.

Qualsiasi informazione relativa alle prestazioni è stata verificata in un ambientecontrollato. Di conseguenza l’utilizzo del prodotto in ambienti operativi diversipuò comportare risultati sensibilmente diversi. Alcune rilevazioni possono esserestate effettuate su sistemi a livello di sviluppo e non si garantisce in alcun modo,dunque, che siano uguali alle rilevazioni eseguite sui vari sistemi disponibili.Inoltre, è possibile che ad alcune di queste rilevazioni si sia pervenuti tramiteestrapolazione. I risultati reali potrebbero variare. E’ necessario che gli utenticonfrontino i dati in base agli ambienti utilizzati.

Le informazioni relative a prodotti non IBM sono state ottenute dai fornitori di taliprodotti. L’IBM non ha verificato tali prodotti e non può garantire l’accuratezzadelle prestazioni, la compatibilità o altre richieste correlate a prodotti non IBM.Eventuali commenti relativi alle prestazioni dei prodotti non IBM devono essereindirizzati ai fornitori di tali prodotti.

Le dichiarazioni relative a futuri intenti o obiettivi IBM sono soggette a modifichesenza preavviso.

Questa pubblicazione contiene esempi di dati e prospetti usati quotidianamentenelle operazioni aziendali. Pertanto può contenere nomi di persone, società, marchie prodotti. Tutti i nomi contenuti nel manuale sono fittizi e ogni riferimento a nomied indirizzi reali è puramente casuale.

LICENZA RELATIVA AI DIRITTI D’AUTORE:

100 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Queste informazioni contengono programmi applicativi di esempio in linguaoriginale che illustrano le tecniche di programmazione su diverse piattaformeoperative. È consentito copiare, modificare e distribuire questi programmi diesempio in qualsiasi forma senza alcun pagamento alla IBM, allo scopo disviluppare, utilizzare, commercializzare o distribuire i programmi applicativi inmodo conforme alle API (Application Programming Interface) a seconda dellapiattaforma operativa per cui tali programmi di esempio sono stati scritti. Questiesempi non sono stati testati approfonditamente tenendo conto di tutte lecondizioni possibili. La IBM, quindi, non può garantire o assicurare l’affidabilità, lapraticità o il funzionamento di questi programmi.

Ogni copia o ogni parte di questi programmi campione o di qualsiasi lavoroderivato, deve includere la seguente informativa relativa ai diritti d’autore:

© (nome della vostra società) (anno). Parti di questo codice derivano dai programmidi esempio della IBM Corp. © Copyright IBM Corp. _inserire l’anno o gli anni_. Tuttii diritti riservati.

Marchi

IBM, il logo IBM e ibm.com sono marchi o marchi registrati di InternationalBusiness Machines Corp., registrati in numerose giurisdizioni mondiali. Altri nomidi servizio e prodotto possono essere marchi di IBM o altre società. Un elencoattuale di marchi IBM è disponibile sul Web all’indirizzo Copyright and trademarkinformation su www.ibm.com/legal/copytrade.shtml.

I seguenti termini sono marchi o marchi registrati di altre societàv Linux è un marchio di Linus Torvalds negli Stati Uniti e/o in altri paesi.v Java e tutti i marchi e i logo Java sono marchi di Sun Microsystems, Inc. negli

Stati Uniti e/o in altri paesi .v UNIX è un marchio registrato della The Open Group negli Stati Uniti e/o altri

paesi.v Intel, Intel logo, Intel Inside, Intel Inside logo, Intel Centrino, Intel Centrino logo,

Celeron, Intel Xeon, Intel SpeedStep, Itanium e Pentium sono marchi o marchiregistrati di Intel Corporation o società collegate negli Stati Uniti e in altri paesi.Informazioni su marchio Intel

v Microsoft, Windows, Windows NT e il logo Windows sono marchi dellaMicrosoft Corporation negli Stati Uniti e/o altri paesi.

Nomi di altri prodotti, società e servizi possono essere marchi di altre società.

Appendice B. Informazioni particolari 101

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Indice analitico

Aaccount utente

IBM Data Server Client 29aggiornamenti

centro informazioni DB2 94aggiunta

aggiunta manuale di database 49aggiunta manuale di database

CA (Configuration Assistant) 49AIX

requisiti di installazione 16Ambiente operativo Solaris

requisiti di installazione 24associazione di unità di rete

thin client 69

CCA (Configuration Assistant)

catalogazione di un database 45configurazione

comunicazioni da client a server 45connessione al database 49connessione client a server 49profili client 52

considerazioni LDAP 53creazione di profili client 52funzione di rilevamento 51verifica

connessioni al database 53catalogazione

database 59database host

DB2 Connect 59foglio di lavoro valori di parametro del database 60Named Pipe 55nodo TCP/IP 58

centro informazioni DB2aggiornamento 94lingue 94versioni 93visualizzazione in lingue diverse 94

clientconnessioni server 49, 54

CLP (command line processor)catalogazione di un database 59catalogazione di un nodo 58configurazione di connessione client a server 54configurazione di TCP/IP

client 57comandi

database di catalogo 59db2osconf 18db2rfe - abilitazione funzioni root 34, 38db2setup 32db2start 61npipe di catalogo 55tcpip di catalogo 58thnsetup 69

comando db2osconfdeterminazione dei valori del parametro di configurazione

del kernel 18comando db2rfe

abilitazione funzioni root 34, 38comando thnsetup 69comunicazione da client a server

configurazione di connessioni 45Foglio di lavoro valori di parametro TCP/IP 55verifica di connessioni mediante CLP 61

configurazioneconnessione client a server

CA (Configuration Assistant) 49CLP (command line processor) 54foglio di lavoro TCP/IP 55

TCP/IPclient 57

configurazioni clientnon supportato 47supportato 47

configurazioni client supportate 47

Ddatabase

catalogazioneCLP (command line processor) 59

connessioniconfigurazione 49, 51verifica 53

database hostconnessioni client 27

DB2 Connectinstallazione

prerequisiti 27Personal Edition

installazione (Windows) 67thin client

associazione dell’unità di rete al server programma 69directory di codice 67file di risposta 68installazione 65, 66panoramica di topologia 65

determinazione dei problemiinformazioni disponibili 97supporti didattici 97

directory di codicethin client 67

disinstallazioneIBM Data Server Client 85non root 40

documentazionepanoramica 89PDF 90stampato 90termini e condizioni di utilizzo 97

Driver di IBM Data Servertipi 4

© Copyright IBM Corp. 1993, 2009 103

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Eesempi

connessione a un database remoto 61

Ffile di risposta

creazionethin client 68

fix packinstallazioni non root 40

funzione di importazioneconfigurazione di profili client 52

funzione di rilevamentoconfigurazione della connessione al database 51

funzioni basate su rootinstallazione non root 38

Gguida

configurazione lingua 94istruzioni SQL 93

Hhardware

requisitiAIX 16Ambiente operativo Solaris 24HP-UX 17Linux 18Windows 26

HP-UXinstallazione

IBM Data Server Client 17server DB2 17

parametri di configurazione del kernelmodifica 18valori consigliati 18

IIBM Data Server Client

account utente 29catalogazione

nodo named pipe 55nodo TCP/IP 58

connessionedatabase host 27

IBM Data Server Client 3, 4IBM Data Server Driver Package 3IBM Data Server Runtime Client 3, 4installazione

panoramica 7, 8sul server programma 67UNIX 32Windows 29

panoramica 3tipi 4

IBM Data Server Driver Packageinstallazione

opzioni della riga comandi 81

IBM Data Server Runtime Clientinstallazione

opzioni della riga comandi 79informazioni particolari 99installazione

prodotti DB2 come utente non root 37requisiti

AIX 16Ambiente operativo Solaris 24HP-UX 17Linux 18Windows 26

installazione NFS (Network File System)su AIX 16su HP-UX 17su Linux 18sull’ambiente operativo Solaris 24

installazioni non rootabilitazione funzioni basate su root 38differenze 34disinstallazione 40fix pack 40installazione 37limitazioni 34panoramica 33struttura directory 34

installazioni rootdifferenze 34struttura directory 34

istanzerimozione non root 40

istanze non rootrilascio 40rimozione 40

istruzioni SQLvisualizzazione della guida 93

LLDAP (Lightweight Directory Access Protocol)

considerazioni sul supporto di directory 53Libreria Linux

libaio.so.1 18libstdc++so.5 18

limitazioniinstallazioni non root 34

Linuxmodifica parametri del kernel 22requisiti di installazione 18rimozione

istanze non root DB2 40

Mmodifica

parametri del kernel (HP-UX) 18modifica parametri del kernel

HP-UX 18Linux 22Sistema operativo Solaris 25

moduli di unioneistanza DB2 74istanza non DB2 73

104 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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NNamed Pipe

foglio di lavoro dei valori di parametro 54protocollo supportato 48

Oopzioni della riga comandi

installazione di IBM Data Server Driver Package 81installazione di IBM Data Server Runtime Client 79

ordine di pubblicazioni DB2 92

Pparametri

fogli di lavoro dei valoricatalogazione di database 60configurazione di connessioni client a server 55named pipe 54

parametri di configurazione del kernelcomando db2osconf (HP-UX) 18consigliati (HP-UX) 18modifica su HP-UX 18modifica su Linux 22modifica sul sistema operativo Solaris 25

profili clientconfigurazione mediante la funzione di importazione 52creazione mediante la funzione di esportazione 52

protocolli di comunicazioneNamed Pipe 48SSL 48TCP/IP 48

pubblicazionistampate

ordine 92

Rrequisiti

disco 15memoria 15

requisiti memoria 15requisiti sistema operativo

AIX 16Ambiente operativo Solaris 24HP-UX 17Linux 18Windows 26

requisiti softwareAIX 16Ambiente operativo Solaris 24HP-UX 17Linux 18Windows 26

requisiti spazio disco 15rilascio

istanze non root 40rimozione

istanze non root 40risoluzione dei problemi

informazioni in linea 97supporti didattici 97

Sserver

connessioni client 49, 54server programmi

installazione di DB2 Connect Personal Edition 67installazione di IBM Data Server Client 67thin client

associazione di unità di rete 69Sistema operativo Solaris

modifica parametri del kernel 25sistemi operativi Windows

installazioneclient IBM data server (requisiti) 26IBM Data Server Client (procedura) 29server DB2 (requisiti) 26

SSLprotocollo supportato 48

strutture directoryinstallazioni root confrontate a installazioni non root 34

supporti didatticideterminazione dei problemi 97risoluzione dei problemi 97Visual Explain 96

TTCP/IP

configurazioneclient 57

piattaforme supportate 48supporto TCP/IPv6 48

termini e condizioniuso di pubblicazioni 97

thin clientabilitazione 69considerazioni 65directory di codice 67file di risposta 68installazione 66installazione tipica 65server programma

associazione di unità di rete 69

Uunità di rete

associazione 69UNIX

installazioneIBM Data Server Client 32

rimozioneistanze non root DB2 40

Vverifica

connessioni al database 53connessioni client-a-server 61

Visual Explainsupporto didattico 96

Indice analitico 105

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106 Guida rapida per i Client IBM Data Server

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Stampato in Italia

GC13-4160-02

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Spineinformation:

DB2

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