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In questo documento è possibile visionare la versione completa del libro "Dalla percezione al destino: modelli di apprendimento per generare il nuovo a partire da sé" pubblicato da www.bookfarm.eu in collaborazione con www.manageyourlife.it
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Bookfarm
in collaborazione con
Manage your lifescuola di formazione
Formazione per tutti: singole persone e organizzazioni
“Dalla percezione al destino: modelli di apprendimento per generare il nuovo a partire da sé.”
www.bookfarm.eu - www.manageyourlife.it1
Materiale coperto da copyrigth. Tutti i diritti sono riservati.
Ogni violazione sarà perseguita ai termini di legge.
No part of this publication may be reproduced, stored in a retrieval system, or trasmitted
in any form or by any means, electronic, mechanicals, photocopyng, recording, scanning,
or otherwise, except as permitted by the law of UE and USA.
Bookfarm.eu e Manage your Life potranno concedere a pagamento l’autorizzazione a
riprodurre una porzione non superiore a un quindicesimo del presente volume. Le
richieste vanno inoltrate al seguente indirizzo e-mail:
Informazioni sul copyright
Autore: Manage Your Life
Titolo: Disponi della tua vita.
Copyright: 2010 © Licenza Standard – Tutti i diritti sull'opera sono riservati
Paese: Italia
Edizione: Prima – Bookfarm.eu 2010 – Manageyourlife.it
2
Introduzione:
Disponi della tua vita
Disporre della propria vita è essere liberi dentro, attraverso un processo
di apprendimento continuo che dà vita a nuove comprensioni e apre ad
una creatività frutto del momento presente.
«Si può essere veramente liberi ?»
«Si può davvero scegliere e disporre pienamente della propria vita ?»
A queste e altre domande abbiamo provato a dare una risposta, una
risposta mutevole, che si trasforma e che segue il movimento della vita,
in continua evoluzione.
E come altro potrebbe essere ?
La ricerca di certezze, di soluzioni rapide e di risposte preconfezionate, è
perseguibile, impegna molto però e appena credi di aver “capito come si 3
fa” ecco che la vita ti cambia le carte in tavola e la soluzione che credevi
di avere “in mano” non va più bene!
Così abbiamo orientato i nostri sforzi a comprendere come apprendere ad
essere donne e uomini sempre nuovi, generativi, creativi e innovatori, in
grado di dare risposte appropriate alla vita, capaci di seguire il flusso,
senza sforzi, senza sofferenza, senza conflitti.
Chi apprende ridisegna il proprio punto di vista e le proprie relazioni.
F. Varela
Ogni nuova conoscenza acquisita è un salto di qualità
Nel corso della vita siamo costantemente impegnati in un processo di
nuovi apprendimenti che ci coinvolgono nella sfera privata e in quella
sociale.
4
Ogni nuova conoscenza acquisita è quindi un salto di qualità per noi
stessi ma anche per il nostro sistema, familiare, professionale, sociale,
che aumenta la consapevolezza di sé innalzandola ad un gradino più alto
nella scala della autorealizzazione e dello sviluppo della coscienza.
Per evolvere è necessario imparare a riconoscere ciò che ci limita,
osservarlo, lasciarlo essere e, da uno spazio di coscienza più ampio,
trasformarlo.
In questo breve libro vi proporremo alcuni temi, alcuni spunti di riflessione
che hanno contribuito a cambiare, arricchendola, la nostra vita e che,
nella nostra attività quotidiana, offriamo ed esponiamo al confronto di
colleghi, studenti e di noi stessi.
Questi sono i nostri percorsi, quelli di oggi, poiché siamo sempre in
evoluzione, dunque mai uguali; per questo i percorsi che proponiamo
sono circolari: rispecchiano il movimento costante della vita.
Non si esauriscono ma accrescono di significato e di rilevanza man mano
che ci mettiamo in gioco, in relazione con la nostra capacità di presenza e
consapevolezza.
5
L’esperienza che facciamo insieme, nelle aule dei seminari e dei corsi,
trae un vantaggio particolare dalla funzione speculare del gruppo: si
apprende e si comprende ascoltando e partecipando al vissuto e al lavoro
dei compagni di corso. Come a dire che “tutto è uno”, e l’apprendimento
di uno è apprendimento di tutti.
Le capacità di cambiare sono apprendibili, insegnabili e trasferibili; si
acquisiscono attraverso un processo di auto-esplorazione. Si tratta di una
svolta che avviene attraverso l'acquisizione di informazioni interne che
fanno si che il sistema raggiunga una nuova frontiera, una massa critica,
una modifica ed un momento di illuminazione interiore.
Ci piace concludere questa breve introduzione con una osservazione di
Galileo, che condividiamo quotidianamente:
“Non si può’ insegnare nulla. Si può solo aiutare a trovare la saggezza
dentro di sé.”
6
E sappiamo con certezza che dentro ognuno di noi la saggezza c’è, è lì da
sempre, magari sopita, magari distratta o semplicemente in attesa di
essere portata a coscienza.
Buona lettura !
Lo staff di Manage your life
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1)Dalla percezione al destino
«A metterci nei guai non sono tanto le cose che non sappiamo. Sono le
cose che crediamo di sapere, ma che non sono vere.»
Artemus Ward, scrittore
Una nostra straordinaria docente ci ha portato un giorno una breve
tabella, il tracciato di un percorso: «l’ho trovata in un internet point, in
India, non so che provenienza abbia, ma definisce in modo straordinario i
punti chiave del nostro lavoro». Dopo una breve perplessità iniziale a poco
a poco una sorta di febbrile eccitazione ha cominciato a girare nel nostro
gruppo di lavoro che si è riunito subito in una specie di assemblea
straordinaria con all’ordine del giorno, l’esplorazione della tabella per
valutarne l’utilità e la eventuale adozione nei programmi formativi.
Dopo averla a lungo esplorata, discussa, rivoltata e rigirata, collegata,
ampliata, arricchita, semplificata, criticata … Insomma! Dopo uno di
quegli interminabili incontri dove ci mettiamo a nudo con le nostre
intuizioni e la nostra creatività, ma anche con le nostre paure e diffidenze,
con il nostro senso critico e con il bisogno di comprendere sino all’ultima 8
molecola di ogni nuovo significato; alla fine ci siamo arrese a questo
regalo che con una “straordinaria sincronicità” ci era arrivato, da uno
sperduto internet point indiano, sulle nostre poltroncine per i colloqui a
Firenze.
In che modo c’è una relazione fra la percezione e il destino ?
“Accetta ciò che ti arriva intessuto nella trama del destino; che cosa
infatti potrebbe adattarsi meglio ai tuoi bisogni?”
Marco Aurelio
Quando facciamo riferimento ad una qualunque delle tante esperienze
della nostra vita, dall’esperienza di bere il caffè la mattina al vissuto di
una relazione difficile, di una malattia, di una passeggiata al sole o di una
lite con il capoufficio, sappiamo ora, - ormai con certezza - che ci stiamo
riferendo ad una qualità percettiva dell’esperienza che è assolutamente
soggettiva. Possiamo intenderci genericamente sul sapore del caffè e
sulla colazione al bar ma l’esperienza vissuta è unica e diversa per
ciascuno di noi. Così abbiamo ormai assunto – con conferme e validazioni
9
del mondo della scienza - che l’esperienza di quella che chiamiamo realtà
è un’esperienza soggettiva e unica.
Ecco in sintesi il tracciato della nostra tabella; un percorso facile e
intuitivo da leggere, ma molto, molto più interessante da integrare nella
nostra vita quotidiana:
PERCEZIONE
L’esperienza del momento è percettiva e soggettiva, sia a livello spaziale
che emotivo, evocativo o sensoriale. La percezione è un’attività
complessa che integra i processi provocati dai fenomeni del mondo
esterno (che stimolano i nostri organi di senso) con altri elementi che
derivano dalla nostra esperienza passata.
PENSIERO
La percezione del momento genera un pensiero, che può essere lineare o
non lineare e può emergere in forma di immagine o voce interiore.
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LINGUAGGIO
Il moto successivo è l’espressione sia verbale che non verbale
(ricordiamo che il 93% della comunicazione avviene attraverso il
linguaggio corporeo e solo il 7% si riferisce alle parole) scaturita dai
passaggi precedenti.
COMPORTAMENTO
Ciò che abbiamo verbalizzato diviene poi un comportamento agito.
ABITUDINI
Comportamenti ripetuti diventano abitudini.
CARATTERE
Le abitudini determinano il nostro carattere, il modo in cui gli altri ci
vedono.
DESTINO
Il carattere determinerà le nostre scelte fino, in estrema sintesi, a
determinare in qualche modo finanche il nostro Destino.
11
Quindi se interpreto il mondo attraverso il non sentirmi all’altezza, o il non
sentirmi abbastanza bravo o brava, interagirò con l’ambiente in risposta a
questa percezione interiore; attuando scelte di livello “non abbastanza …”
confermando quella mia percezione di partenza e confermando proprio
quel particolare Destino che appartiene a chi “non si sente all’altezza”.
Come uscire da questa illusione della realtà ?
Dal circolo vizioso al circolo virtuoso
Il primo strumento da acquisire è lo stato di Consapevolezza o Presenza.
Da uno spazio di presenza, impari a cogliere le percezioni che hai di te,
dei tuoi vissuti, del mondo che ti circonda e soprattutto del mondo che tu
stesso/a attraverso queste percezioni crei. E puoi comprenderne i
passaggi e le implicazioni acquisendo così la libertà di ridefinire sensi,
significati e interpretazioni a partire dal tuo mondo interiore, dal tuo modo
di percepire la vita nell’adesso, preferendo così per te stesso/a nuove
possibilità e un nuovo mondo.
12
Approfondiamo ancora un poco …
Il modo in cui percepiamo quella che chiamiamo realtà è, sì, determinato
dalle nostre esperienze, ma è influenzato, in primis, dal nostro sistema
familiare. Quando veniamo al mondo entriamo a far parte di una
comunità, la famiglia, che ha già una sua lunga storia di esperienze e che
quindi ci trasmette - soprattutto a livello inconscio - anche significati,
sensazioni, preferenze, emozioni ecc …
Le percezioni, i significati e i modelli familiari vengono appresi in maniera
“sistemica”.
Nel momento in cui comprendiamo che la nostra percezione, il nostro
significato attribuito ad una esperienza, deriva da un modello appreso
possiamo scegliere se è ancora attuale e valido per noi o se è tempo di
svincolarlo dal nostro modo di essere.
Indipendentemente da dove abbiamo appreso i nostri modelli percettivi
possiamo comunque modificarli, ridisegnarli, partendo dal nostro “essere
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nel presente” e mettendo in atto un movimento che genera
cambiamento.
Le percezioni generano pensieri e la nostra società ha dato un forte
significato al pensiero, al punto che esso determina ciò che si considera e
si chiama “la verità”.
Sappiamo invece ora, ma anche gli antichi lo sapevano benissimo, che il
pensiero ha un carattere mutevole, esso non è la realtà e i nostri pensieri
sono determinati sia da fattori esterni, sia da fattori collettivi che dal
nostro stato del momento.
Porsi in una posizione di “osservazione dei pensieri” ci permette di creare
uno spazio di apertura in cui ci si distacca dall’ identificazione con essi
(sono ciò che penso) per accogliere l’esperienza del momento.
PENSIERO
PASSATO FUTURO
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Il pensiero, abusato troppo spesso nella nostra cultura, nasce dall’
esperienza passata e si proietta nel futuro, mancando così il momento
presente: unico spazio in cui si è in uno stato di reale benessere e
creatività.
Educare la mente al “momento presente” permette di usare
questo straordinario strumento per generare nuove reali
possibilità.
Pescare fra le memorie del passato e proiettare scenari nel futuro
risponde ad un tentativo della mente – usata impropriamente - di
proteggerci da esperienze negative che potrebbero ripetersi ma poiché la
realtà non è mai uguale quasi sempre il risultato è di farci vivere con
paura il futuro.
Il vano tentativo della coazione a ripetere15
Talvolta i momenti di conflitto non elaborati rimangono aperti nel nostro
sistema e ci portano verso quella che si chiama coazione a ripetere.
La coazione a ripetere è una coercizione a compiere ripetutamente le
stesse azioni; è il principio per cui una persona cerca di superare qualcosa
di irrisolto, che affonda le radici nel remoto passato, rimettendosi nelle
identiche circostanze che provocarono quell’antica difficoltà nel tentativo
di dare un finale diverso.
“Ci sono persone – scrive Freud – che danno l’impressione di essere
perseguitate da qualche fato maligno o possedute da qualche potenza
‘demoniaca’; ma la psicoanalisi è stata sempre del parere che il loro
destino è in massima parte da essi stessi fabbricato, oltre ad essere
determinato da influenze stabilite nella prima infanzia”
(S. Freud, Introduzione al narcisismo, in Psicologia e metapsicologia,
Newton Compton, Roma 1992).
Tutto ciò che del passato non è risolto viene riversato nell’esperienza
futura con la soluzione già appresa, impedendoci l’apertura ad uno spazio
creativo da investire nel futuro. 16
Solo soffermandoci sul momento presente, sul momento che
stiamo vivendo, attraverso la consapevolezza di ciò che sta
accadendo, attraverso quel canale straordinario che è il nostro
CORPO, possiamo darci nuove possibilità di lettura e nuove
possibilità di relazione con la vita, al di là del pregiudizio, delle
aspettative e dell’apprendimento passati.
Interrompiamo così il circolo vizioso del proiettare nel futuro le esperienze
del passato e apriamo il nuovo circolo virtuoso che genera il nuovo a
partire dal momento presente.
“Le modificazioni del pensiero dipendono totalmente dalle sensazioni,
dallo stato del nostro fisico; l'animo nostro corrisponde in tutto alle varietà
ed alle variazioni del nostro corpo. Un fatto, perché noi sentiamo
corporalmente il pensiero”
Giacomo Leopardi.
I pensieri generano emozioni ed hanno effetto sulla nostra
fisiologia 17
“La voce nella testa racconta una storia a cui il corpo crede e alla quale
reagisce. Queste reazioni sono le emozioni. Le emozioni, a loro volta,
nutrono energeticamente i pensieri stessi che le hanno create in origine.
Questo è il circolo vizioso tra pensieri inconsapevoli ed emozioni e così
nasce il pensiero emozionale e si costruisce la storia emozionale” (Eckhart
Tolle)
La mente si muove nel corpo, i pensieri influiscono su sensazioni fisiche
emozioni e fisiologia: pensa ad una persona cara che hai perduto, sentirai
calare nel corpo l’emozione della tristezza; pensa a ciò che ti fa paura,
sentirai crescere anche questa emozione, accompagnata dal trattenere il
respiro, dall’irrigidirti nel corpo ecc …
L’emozione si compone di sensazioni somatiche; infatti le sensazioni
corporee sono i “componenti” dell’emozione.
Le emozioni, generate dalle nostre abituali mappe mentali, dalle nostre
abitudini, sono stimoli che caratterizzano le nostre giornate, modificano il
nostro stato d’animo e il nostro corpo.
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Se sono positive ci motivano e ci danno carica ed energia, se non lo sono
ci ritroviamo demotivati e scarichi.
Ma le emozioni mutano e con esse può mutare il nostro modo di
approcciarci alla vita.
Le emozioni, come i pensieri che le generano, devono essere liberate
dall’abitudine.
Le abitudini danno sicurezza ma assopiscono il corpo e non permettono
l’evoluzione;
ci proteggono ma ci addormentano sulle sensazioni corporee e abbassano
il nostro livello di energia.
Le abitudini innescano il “pilota automatico” delle nostre reazioni:
ad una certa percezione, che poi corrisponde ad un certo – conosciuto -
pensiero facciamo corrispondere una emozione prestabilita e, quando
non si è attenti a sé, automaticamente si propone la stessa RE-azione.
Se mente ed emozioni influenzano la nostra fisiologia, attraverso
l’intelligenza del nostro corpo possiamo comprendere il tracciato 19
inconscio che percorriamo per giungere da una percezione ad una
abitudine ed anche influenzare positivamente il percorso inverso!
Il corpo è uno straordinario canale di verità, ci mostra ciò che è
vero in noi proprio in questo momento. Ci dice chi siamo e dove
siamo nel momento presente.
Attraverso il corpo possiamo imparare a riconoscere quel mix di
sensazioni-emozioni, avere consapevolezza della loro provenienza - da
quale pensiero sono originate - e sapere dove ci stanno portando;
possiamo così scegliere quale direzione prendere.
Gli stati emotivi non sono fissi bensì costituiscono un potente serbatoio
d'energia dinamica che ci aiuta a raggiungere gli obiettivi prefissati anche
a fronte di difficoltà "ambientali"; altre volte ostacolano la nostra vita e ci
sottraggono molte energie.
Avere familiarità con gli stati emotivi significa anche imparare a capire
quanta della nostra consapevolezza è tendenzialmente orientata
all'esterno, fuori da noi, e quanto all'interno;
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Imparare a sentire gli effetti fisiologici che scatenano in noi le esperienze
con le quali veniamo a contatto significa imparare a ristrutturare le
esperienze difficili e a prevenirne di nuove maturando una chiara
comprensione di quelle che sono le nostre risorse interne - comprese
quelle finora inutilizzate.
2) Una Scuola per lo sviluppo personale
“… come un bambino di otto anni che sta andando a scuola in un
mattino di primavera. Qualunque cosa
può farmi fermare per guardare
e meravigliarmi, e talvolta imparare”
(Kurt Vonnegut, 1963)
Un’importante tappa di un percorso di sviluppo personale, per stare
meglio con sé stessi e nelle relazioni, è costituita dall’ accrescere la
consapevolezza di sé e imparare a cambiare contesto, sviluppare la
capacità di essere mentalmente flessibili e aperti, riconoscendo che la
mente è solo uno dei nostri “strumenti” e saperne coglierne le illusioni .
21
Le fasi del cambiamento
Il cambiamento è costituito da vari passaggi che avvengono in maniera
interdipendente fra loro:
Riconoscere uno stimolo verso un obiettivo.
Per riconoscere degli stimoli dobbiamo essere consapevoli del
nostro corpo e dell'informazione che la nostra mente inconscia
elabora.
La capacità di essere consapevoli.
Quando c'è uno stimolo, la nostra consapevolezza si apre ad esso;
diventiamo più attenti e sensibili a cose che magari abbiamo anche
ignorato in passato. Diventiamo più aperti a nuove idee, pensieri,
tematiche delle quali prima non ci interessavamo.
L'abilità di spostare l'attenzione.
22
In seguito ad un ampliamento della nostra consapevolezza, avviene
un'interazione dinamica fra questa nuova dimensione consapevole
e la focalizzazione della nostra attenzione sullo stimolo. Osserviamo
in maniera più mirata e la nostra attenzione evolve, spostandosi su
più oggetti; riusciamo a percepire ciò che è dentro e fuori di noi. La
consapevolezza aumenta e l'apprendimento inconscio, interagisce
con il livello conscio; integrando nuove percezioni e riordinando le
nostre cognizioni in un nuovo ordine.
L'emergere della volontà.
Ad un certo punto, attraverso il cambiamento della nostra
attenzione, decidiamo ciò che vogliamo prediligere. Il nostro
sistema si allinea su un proposito, un obiettivo da raggiungere, una
missione da realizzare.
L'evento scatenante.
Accettiamo consciamente di mettere in pratica o di raccogliere lo
stimolo che inconsciamente ci ha predisposto al cambiamento.
Sappiamo ciò che vogliamo, anche se a volte questi eventi 23
scatenanti rappresentano delle crisi o dei momenti difficili della
nostra esistenza. I punti di svolta o i momenti di scelta sono dei bivi
davanti ai quali siamo posti durante il percorso della nostra vita e
conducono ad una trasformazione interiore che ci dà la
consapevolezza di un nuovo apprendimento
24
Automotivarsi e il passaggio dal “bisogno” al “desiderio”
Emozioni e Motivazioni condividono la stessa radice etimologica nelle
parole latine “emovere” e “movere”
In senso stretto:
emozione = muovere fuori -> la sensazione di essere mossi da ciò che si
prova;
motivazione = muovere verso -> ciò che ci muove rispetto a qualcosa
Siamo fortunati !
Nella nostra esperienza di vita non abbiamo più tutte le energie
impegnate nella sopravvivenza: la soddisfazione, dei principali bisogni
umani è stata per lo più raggiunta, almeno nella nostra società;
25
ci stiamo muovendo attraverso la “Realizzazione dei desideri” o la
“Autorealizzazione” partendo dal punto più alto della conosciuta scala dei
bisogni di Maslow.
Quale è la differenza tra bisogno e desiderio ?
Un “bisogno” soddisfa le necessità di sopravvivenza con la garanzia di un
livello che oltre a preservarci fisicamente permetta anche uno stile di vita
con un sufficiente livello di gratificazione.
Soddisfare un bisogno ci permette di non stare in uno stato indesiderabile
come quello della mancanza, della sofferenza e della frustrazione.
Ma al culmine del soddisfacimento dei bisogni, sentiamo la necessità di
ampliare e allargare le nostre esperienze emerge il “desiderio” di
acquisire nuove capacità e di sperimentarsi in nuovi campi: di realizzarsi
attraverso salti di qualità.
Il “desiderio” dunque è una energia potente, che muove dal piacere e non
dalla mancanza, che ci spinge ad allargare il campo dell'esperienza, che
sostiene e dà impulso all'autorealizzazione e che ci fa muovere da uno
stato realizzato ad uno maggiormente appagante e soddisfacente, sia che 26
si parli di realizzazione professionale, personale, trans personale o anche
spirituale.
La capacità di motivarsi e motivare, sfruttando l’energia dei nostri
desideri si può apprendere accrescendo il proprio potenziale interno
attraverso la creazione di nuove possibilità.
Possiamo imparare a riconoscere i nostri vincoli, le nostre risorse e i nostri
obiettivi riscattandoci dai filtri che non ci permettono di avere una
adeguata autostima e motivazione per ottenere il meglio da Sé.
Alla base della capacità di accrescere il nostro potenziale di sviluppo ci
sono elementi che quando vengono compresi e acquisiti rafforzano il
nostro senso di poter progettare ed essere protagonisti attivi del nostro
cambiamento positivo:
responsabilità: ciò che accade dipende da te e non da cause esterne;
credendo il contrario - ‘deresponsabilizzazione’ - ti rendi passivo/a;
positività: impari a investire psicologicamente su ciò che c'è anziché
perdere forza occupandoti di ciò che non c’è;27
valorizzazione: impari a investire sulle caratteristiche positive che
possiedi, a usare l'autovalorizzazione come base di stimolo per
svilupparsi ed acquisire nuovi motivi di autovalorizzazione. Un
investimento contrario sminuirà il tuo valore e ti farà mancare la base per
poterti orientare alla crescita e al miglioramento;
fiducia di adeguatezza: la fiducia di saper trovare dentro di te le risorse
necessarie quando ne avrai bisogno. Il contrario ti farà stare
costantemente nel timore di non saperle trovare pur avendole;
speranzosità e ottimismo: investimento psicologico non solo sull’aver
paura che … sul timore, ma anche sulla speranza che ciò che non è
prevedibile, ed è realmente fuori dal tuo controllo, può avere natura e
conseguenze positive;
interità: ogni persona è portatrice della propria completezza, ed è
compiuta anche nei suoi diversi aspetti quali quello emozionale e
razionale, maschile e femminile ecc... Credere il contrario porta a
separare gli ambiti della vita impoverendoli.
28
3) Conclusioni
Il bisogno di conoscenza è una necessità che si sviluppa con la maturità e
l’acquisizione di esperienza porta l’individuo a ri-vedere i propri processi
di apprendimento e a stimolare la percezione di sé alimentando un
percorso continuo di autosviluppo.
In tal caso, che ne siamo consapevoli o meno, come individui stiamo
costantemente rispondendo a questo bisogno; stiamo cercando, non solo
individualmente ma con tutta la nostra collettività e in tanti modi
differenti, di raggiungere il “mozzo della ruota”, il centro della coscienza,
l’autosviluppo, l’evoluzione.
Stiamo perseguendo il cambiamento di qualità della nostra vita, della
nostra coscienza, del nostro destino.
Possiamo equipaggiarci ed apprendere, donne e uomini nuovi, come
raggiungere uno stato di equilibrio e benessere e generare relazioni
29
personali e professionali più autentiche, basate sul rispetto e sulla
consapevolezza.
Corpo e mente sono costantemente impegnati a perseguire e preservare
un’unità sistemica integrata, mentre il continuo aumento della
complessità delle connessioni in atto procede. Prestare attenzione
consapevolmente al momento presente influenza in modo diretto e
benefico il funzionamento del corpo e del cervello, della vita interiore,
soggettiva - con i suoi sentimenti e pensieri - a beneficio totale di un
trasformazione positiva della relazione con sé e delle relazioni
interpersonali contribuendo a creare una nuova coscienza.
30
4) Manage your life, una Scuola per la formazione permanente
dell’adulto
L’educazione degli adulti è stata probabilmente la primissima forma di
educazione sistematica.
Tutti i grandi maestri dei tempi antichi, come :
Confucio, Lao Tzu, Aristotele, Socrate,Cicerone,
insegnavano ad adulti e non ai bambini.
Grazie alle loro esperienze con gli adulti, questi maestri consideravano
l'apprendimento come un processo di ricerca attiva, non come
una ricezione passiva di contenuti, ed concepirono di conseguenza
tecniche per coinvolgere attivamente i discenti.
Manage your life nasce con lo scopo di soddisfare questo bisogno.
Professionisti della consulenza e della formazione offrono un contenuto
metodologico di apprendimento che, partendo dalla centralità e dall’
unicità della persona, favorisce la trasformazione personale e di gruppo,
agevola la comprensione e il raggiungimento di un livello superiore di
31
benessere personale che rende possibile il miglioramento di qualità ed
efficacia individuale e di gruppo nel rispetto dei vari sistemi che
compongono la complessità della struttura umana e organizzativa.
Manage your life è in particolar modo attenta alle due anime del
benessere delle persone e delle organizzazioni.
I nostri corsi si rivolgono alle persone che si impegnano a generare il
nuovo a partire da sé, che desiderano influenzare positivamente la
propria vita familiare e professionale e alle organizzazioni che danno
valore alle risorse umane avendo compreso che il loro successo dipende
in gran parte dal benessere e dalla qualità degli apporti delle persone che
le compongono.
Offriamo corsi per lo sviluppo di donne e uomini capaci di
generare il nuovo a partire da sè:
32
I Corsi:
Comunicazione & Relazione
Costellazioni Familiari & Sindrome degli antenati
Presenza & Meditazione & Mindfulness
Intuition
Comprendere la morte per vivere meglio la vita
Consapevolezza & Respiro
Stress Consiousness
Empowerment
Psicosomatica
Formazione professionale: in Counseling
Per maggiori informazioni visita il nostro sito:
www.manageyourlife.it33
6) Bibliografia, DVD e siti di interesse
Alberto F. de Toni, Luca Comello Viaggio nella complessitàMarsilio, 2007
Alberto Gandolfi, Formicai, imperi, cervelli: introduzione alla scienza della complessità, Bollati Boringhieri, 1999
Alberto Gandolfi, Vincere la sfida della complessitàFranco Angeli, 2008
Anna Zanardi, Automotivazione, per crescere bene fuori bisogna prima crescere bene dentro, Franco Angeli, 2003
Anna Zanardi, Dinamiche interpersonali e sviluppo del sé, Milano, Franco Angeli, 2001
Anna Zanardi, Felici e Scontenti, il matrimonio psicosomatico e le patologie dei figli del benessere, Tecniche Nuove, 2003
Anne Ancelin Schützenberger, Ghislain Devroede, Una Malattia Chiamata Genitori, Di Renzo Editore, 2005
Anne Ancelin Schützenberger, La sindrome degli antenati Psicoterapia transgenerazionale e i legami nascosti nell'albero genealogico, Di Renzo Editore, 2004
Bert Hellinger, L’amore dello spirito. Dalle costellazioni familiari alle costellazioni spirituali, Tecniche Nuove, 2010
Bert Hellinger, Gli ordini dell'aiuto. Aiutare gli altri e migliorare se stessi, Tecniche Nuove, 2007
34
Bert Hellinger, Il grande conflitto. La psicologia della distruttività e le strade per la riconciliazione, Apogeo, 2006
Bertold Ulsamer, Senza radici non si vola. La terapia sistemica di Bert Hellinger, Crisalide, 2001
Boszormenyi-Nagy Ivan, Spark Geraldine M., Lealtà invisibili. La reciprocità nella terapia familiare intergenerazionale, Astrolabio Ubaldini, 1988
Carl R. Rogers, Terapia centrata sul cliente, la meridiana, 2007
Doris Langlois, Lise Langlois, Psicogenealogia, Editore Apogeo, 2007
Daniel J. Siegel, Mindfulness e cervello, Raffaello Cortina Editore, 2009
Eckhart Tolle, Marina Borruso, Il potere di adesso carte per la meditazione, Armenia
Eckhart Tolle, Il potere di Adesso, Armenia, 2004
Eckhart Tolle, Parole dalla quiete, Armenia, 2005
Eckhart Tolle, Un nuovo Mondo, Mondadori, 2008
Gregory Bateson, Verso un'ecologia della mente, Milano, Adelphi, 1977
J. L. Moreno, Il Profeta dello psicodramma, Di Renzo Editore, Roma, 2003
Marina Borruso, Essere nel presente, Tecniche Nuove, 2009
35
Paul Watzlawick, Pragmatica della comunicazione, Astrolabio
Rupert Sheldrake, La Mente Estesa, Apogeo, 2006
Sigmund Freud, Introduzione al narcisismo, in Psicologia e metapsicologia, Newton Compton, Roma, 1992
May Rollo, L’arte del Counseling- il consiglio, la guida, la supervisione, Astrolabio, 1991
Marina Borruso, CD di meditazione con 5 brevi meditazioni da integrare nella vita quotidiana, CD
Marina Borruso, Meditazione sull'ego, CD
Eckhart Tolle, Portare la quiete nella vita quotidianaDVD, Macrovideo, 2008
Link utili
www.annazanardi.com
www.hellinger.it
www.marinaborruso.net
www.eckharttolle.com
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