23
Scrivo a voi … p. 24 Per una comunione visibile p. 25 Informazioni del governo generale p. 29 Sollecitate dalla compassione del buon Pastore p. 30 Pienamente conformate a Cristo p. 33 Nella condivisione dei beni p. 36 Nello spirito di Famiglia Paolina p. 37 Chiesa - Mondo p. 39 Approfondiamo insieme p. 40 Dalla connessione alla comunione p. 42 Agenda di famiglia p. 43 Viventi nella casa del Padre p. 43 Suore di Gesù Buon Pastore “Pastorelle” – Roma, Via della Pisana 419/421 Bollettino Informativo anno XXXXI Aprile - Settembre 2016

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

  • Upload
    others

  • View
    6

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXVIIII 2014/3 – p. 22

Scrivo a voi … p. 24

Per una comunione visibile p. 25

Informazioni del governo generale p. 29

Sollecitate dalla compassione del buon Pastore p. 30

Pienamente conformate a Cristo p. 33

Nella condivisione dei beni p. 36

Nello spirito di Famiglia Paolina p. 37

Chiesa - Mondo p. 39

Approfondiamo insieme p. 40

Dalla connessione alla comunione p. 42

Agenda di famiglia p. 43

Viventi nella casa del Padre p. 43

Suore di Gesù Buon Pastore “Pastorelle” – Roma, Via della Pisana 419/421 Bollettino Informativo anno XXXXI

Aprile - Settembre 2016

Page 2: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23

Page 3: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24

Carissime sorelle,

nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle Filippine, dopo aver visitato per la prima volta la Cina e poi svolto la visita canonica in Corea, desidero raggiungere, per i consueti auguri, tutte le sorelle che in questo giorno fanno memoria della loro consacrazione religiosa. Quest’anno però desidero estenderli in modo speciale ad ogni Pastorella, mentre ci prepariamo a celebrare il nostro 9CG. Il tema scelto: “Donna, ecco tuo figlio. Il dono profetico della maternità pastorale”, ci invita ad accogliere con più consapevolezza il dono della nostra vocazione pastorale, sull’esempio di Maria, la prima Pastorella.

In questo nostro mondo, bisognoso di ritrovare la vera pace, il grido dell’umanità sofferente si fa sempre più acuto ed insistente, interpellandoci profondamente sul nostro modo di farci vicine a quanti sono provati e tentati di scoraggiarsi o addirittura disperarsi, di fronte alle continue frustrazioni e difficoltà della vita.

Fare memoria di come Maria si è presa cura dei figli che il Padre le donava, attraverso Gesù, può aiutare anche a riscoprire il dono di essere madri per vocazione: “Maria è madre del Verbo incarnato, sì, del Verbo, cioè il Figlio di Dio incarnato. Oh. Allora ella era la madre del Figlio di Dio ed era anche madre delle anime che si salvano. La suora diviene madre delle anime a cui dà la vita, a cui porta la grazia per mezzo del suo ministero, della sua parola, del suo esempio e della sua preghiera. «Colui che fa la volontà del Padre mio, che è nei cieli, è mia madre, è mio fratello, è mia sorella» [Mt 12,50]. Con la parola sua santifica le anime e quante ne vedrà, anime, attorno a sé al giorno del giudizio.” (AAP 1957, 157-158).

Come sarebbe bello se ci aiutassimo di più a vivere insieme questa cura materna verso le persone! Una cura che nasce dalla consapevolezza di essere figlie dello stesso Padre e che non scade in maternalismo, ma va generando altre madri, altre persone capaci di dimenticare se stesse perché molti gustino la bellezza della vita, quella vita nuova che solo Dio Trinità vuole donare a tutti.

A Maria, che è Madre per tutti, “e che si prende cura con affetto e dolore materno di questo mondo ferito”1 chiediamo il dono di “guardare a questo mondo con occhi più sapienti”2 e pieni di amore. Auguriamoci vicendevolmente ciò che il Papa aveva detto, proprio il 3 settembre 2014, in un’udienza generale: “Affidiamoci allora a Maria, perché Lei come madre del nostro fratello primogenito, Gesù, ci insegni ad avere il suo stesso spirito materno nei confronti dei nostri fratelli, con la capacità sincera di accogliere, di perdonare, di dare forza e di infondere fiducia e speranza. È questo quello che fa una mamma”. Auguri di cuore a tutte, con molto affetto, e in modo speciale alle festeggiate

Sr Marta Finotelli Superiora generale

Manila, Quezon City, 3 settembre 2016 Maria Madre del buon Pastore 1 Papa Francesco, Lettera Enciclica “Laudato Sì”, 24 maggio 2015, 241. 2 Idem.

Page 4: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 25

Dalle sorelle del governo generale … “«Eterna è la sua misericordia»: è il ritornello che viene riportato ad ogni versetto del Salmo 136 mentre si narra la storia della rivelazione di Dio. In forza della misericordia, tutte le vicende dell’antico testamento sono cariche di un profondo valore salvifico. La misericordia rende la storia di Dio con Israele una storia di salvezza.”1

In quest’anno del Giubileo straordinario della Misericordia, in comunione con tutta la Chiesa, popolo in cammino, sperimentiamo nella quotidianità della nostra vita personale e comunitaria la Misericordia del Padre che ci sprona ad esprimere insieme al salmista l’espressione: «eterna è la sua misericordia». «Eterna è la sua misericordia» perché in Lui abbiamo condiviso, il 14 aprile, un momento fraterno nella nostra comunità con alcune sorelle della comunità Casa Madre-Albano, che questo anno ricordano il 60° di professione religiosa. Fare memoria di una vita donata a Gesù Buon Pastore e vissuta al servizio del suo popolo è fonte di gioia che ci porta a ringraziare Dio per la loro testimonianza come donne consacrate Pastorelle. E, insieme ad altre Pastorelle e membri della Famiglia Paolina che hanno celebrato il loro giubileo, il 29 giugno, abbiamo innalzato la nostra lode a Dio e la nostra gratitudine, per il dono della Sua fedeltà, nella Celebrazione Eucaristica della solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Anche le sorelle del 50° ci hanno fatto il dono della visita il 29 agosto condividendo con noi un momento di preghiera e riflessione che ci ha riempito il cuore di gratitudine e gioia. «Eterna è la sua misericordia» perché alcuni giorni dopo, il 18 aprile, le porte della nostra casa e innanzitutto del nostro cuore si sono aperte per accogliere, come tutti gli anni, i partecipanti al Corso di Formazione sul Carisma della Famiglia Paolina. Diciassette membri dei diversi Istituti - tra loro una Pastorella, sr Milagros Rojas (CI-PE-CU) -, hanno condiviso l’esperienza di famiglia che ha riempito la loro vita della gioia propria di chi ha gustato con maggiore profondità la bellezza di un carisma donato dallo Spirito alla Chiesa e al mondo per mezzo del nostro Fondatore, il Beato Giacomo Alberione. «Eterna è la sua misericordia» perché nei mesi di maggio e giugno ci ha permesso di accompagnare con la preghiera e l’affetto le nostre sorelle della comunità di Cuba, della provincia BR CdS e le sorelle della delegazione CO-VE-ME visitate da sr Marta compiendo come un pellegrinaggio, poiché “…pellegrinare si coniuga con la missione. E quest’ultima si rivela essere una condivisione di vita, una partecipazione di esperienza (…). Si tratta infatti di offrire una testimonianza, l’esperienza vissuta lungo la strada nella incandescente conversione del cuore.” 2.

«Eterna è la sua misericordia» perché nello spirito di comunione ci siamo sentite prossime alle sorelle che hanno partecipato all’Incontro Latinoamericano sull’economia, svolto in San Paolo-Brasile dal 22-26 maggio, con la

1 Misericordiae Vultus, Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia, n. 7. 2 Innocenzo Gargano, Priore Monastero di S. Gregorio al Celio (Roma), Atti del Convegno Nazionale, “Le nuove sfide del pellegrinaggio postgiubilare. Una pastorale pellegrinante per una Chiesa missionaria” Roma, 21-22 novembre 2002.

Page 5: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 26

presenza di sr Marta Finotelli, superiora generale e sr Aminta Sarmiento, economa generale. Erano presenti 19 sorelle: econome e superiore maggiori delle cinque circoscrizioni dell’America Latina e alcuni membri dei consigli provinciali delle due provincie brasiliane. Nella sua relazione iniziale sr Marta ha fatto un augurio che possiamo sentire rivolto a tutte noi Pastorelle: “…desidero sottolineare l'importanza della concretezza dell'amore fraterno, che mette in discussione il nostro stile di vita personale, comunitario e circoscrizionale e, nella quotidianità, ci chiede di condividere e di vigilare per rimanere solidali tra noi”. «Eterna è la sua misericordia» perché continua a benedire la Famiglia Paolina, con la proposta di un pellegrinaggio in quest’Anno Giubilare, attraversando insieme la Porta Santa della Basilica di San Paolo (RM), il 30 giugno, solennità di San Paolo apostolo. Mentre tutti i presenti varcavamo la Porta Santa, cantando l’inno dell’Anno della Misericordia, lo Spirito Santo accompagnava i nostri passi verso l’altare, in cui Gesù Eucaristia ci ha rivelato ancora una volta il volto misericordioso del Padre. Nel compimento di questo gesto di famiglia, tutti noi, “…siamo chiamati a vivere la misericordia, perché a noi per prima è stata usata misericordia”.3 «Eterna è la sua misericordia» perché ha permesso ad un gruppo di sorelle della nostra comunità e della comunità di studi di via Traversari (RM), di partecipare al Convegno Pastorale, in Assisi, dal 3-8 luglio, organizzato dal Centro Aletti. Con il tema di quest’anno, “Le ispirazioni della vita nello Spirito - Una mentalità battesimale”, abbiamo fatto esperienza dell’immergerci ancora una volta nel sacramento del Battesimo dove “l’acqua salutare diviene insieme tomba e madre”4, e ha aiutato la nostra riflessione sulla maternità della Chiesa, che genera i figli proprio nel Battesimo. E noi, Pastorelle, stiamo vivendo la preparazione al 9° Capitolo Generale in quest’ottica del dono profetico della maternità pastorale. Una sorella della comunità, dal 25 al 28 agosto, ha partecipato alla 14° Edizione delle Giornate Nazionali di Formazione e Spiritualità Missionaria, che si realizza ogni anno dalla Fondazione Missio; quest’anno il tema era: Nel nome della Misericordia…per la riforma della Chiesa, alla luce delle parole di Papa Francesco: ”Desidero una Chiesa lieta col volto di mamma, che comprende, accompagna, accarezza. Sognate anche voi questa Chiesa, credete in essa, innovate con libertà.”5 «Eterna è la sua misericordia» perché “La fede nella risurrezione ci apre alla comunione fraterna oltre le soglie della morte…”. (RdV24). Infatti, in questo tempo, il Padre ha accolto le nostre sorelle Silvia Salmistraro, Nicolina Squarzon, Shirley Torrente, Chiara Zanella e Lavinia Mantovani. “Come le ricordiamo nella celebrazione eucaristica, così possiamo, nel grande mistero della comunione dei Santi, pregare per loro, perché il volto misericordioso del Padre le liberi da ogni residuo di colpa e possa stringerle a sé nella beatitudine che non ha fine”6. «Eterna è la sua misericordia» perché davanti alla malattia di diverse Pastorelle, siamo incoraggiate da Papa Francesco a “…vivere la malattia e la sofferenza come esperienza di vicinanza al Signore che nel mistero della sua passione, morte e risurrezione indica la via maestra per dare senso al dolore e alla solitudine. Vivere con fede e gioiosa speranza questo momento di prova…”7. Siamo grate perché loro offrono tutto per la Congregazione e per la Chiesa, gregge del Buon Pastore. «Eterna è la sua misericordia» perché abbiamo ‘toccato con mano’ il suo amore di Padre che con il soffio del suo Spirito conduce il cammino della nostra Congregazione in questo tempo di preparazione verso il 9CG. Siamo

3 Misericordiae Vultus, Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia, n. 9. 4 Cf. Cirilo, Catechesi, 20,5,7. 5 Papa Francesco, Il nuovo umanesimo in Cristo Gesù, discorso al Convegno Ecclesiale di Firenze, 9-13 novembre 2015. 6 Cfr Lettera di Papa Francesco a Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, per l’Indulgenza giubilare, 1 settembre 2015. 7 Ibid.

Page 6: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 27

riconoscenti per l’esperienza di condivisione con le sorelle della Commissione preparatoria, nei due incontri avuti in questi ultimi mesi e per il sostegno delle sorelle della comunità generalizia fatto con cura amorevole, giorno dopo girono, durante i lavori compiuti fino adesso. In questo modo, Lui ci permette di continuare a fare esperienza di comunione tra noi e con tutte le sorelle.

«Eterna è la sua misericordia» perché nel vissuto quotidiano della nostra comunità, l’accoglienza diventa sempre più un atteggiamento di vita. Papa Francesco ci esorta a vivere questa dimensione evangelica: “La Parola di Dio insegna che nel fratello si trova il permanente prolungamento dell’Incarnazione per ognuno di noi: «Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40). Quanto facciamo per gli altri ha una dimensione trascendente (…); e risponde alla misericordia divina verso di noi: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. (…)”8. Così cerchiamo di vivere l’accoglienza delle persone, offrendo loro la nostra cura e fraternità insieme a ciò che siamo e possiamo. Questa è anche la nostra missione pastorale che vuole diventare carità effettiva verso il prossimo.

«Eterna è la sua misericordia» perché nel mese di agosto, come comunità, abbiamo accompagnato sr Marta che ha fatto il ‘pellegrinaggio’ nel continente asiatico con la visita canonica alle sorelle della delegazione Corea e, quindi, anche alle sorelle che si trovano in Shenyang - Cina, accompagnata, in Corea, da sr Inacia dos Santos. Inoltre, ha realizzato l’Incontro sull’economia di Asia-Oceania a Manila (Filippine), dal 27 agosto al 3 settembre, con sr Aminta Sarmiento (economa generale), a cui hanno partecipato 17 sorelle. In fine, per la Festa di Maria Madre del buon Pastore, il 3 settembre, ci siamo ritrovate in casa madre – Albano Laziale, con le sorelle ‘giubilanti’ e altre Pastorelle, per l’Eucaristia di ringraziamento. Sotto lo sguardo materno di Maria che, presso la croce del Figlio, ha accolto tutti i figli, abbiamo rinnovato il nostro ‘Fiat’ chiedendo a lei che “…ci insegni ad avere il suo stesso spirito materno nei confronti dei nostri fratelli, con la capacità sincera di accogliere, di perdonare, di dare forza e di infondere fiducia e speranza”9 Per tutto questo e per tanti doni ricevuti in questo tempo, possiamo, con il Salmo 136, “Ripetere continuamente: «Eterna è la sua misericordia», (…), sembra voler spezzare il cerchio dello spazio e del tempo per inserire tutto nel mistero eterno dell’amore. È come se si volesse dire che non solo nella storia, ma per l’eternità l’uomo sarà sempre sotto lo sguardo misericordioso del Padre.” 10.

sr Marisa Loser

per il gruppo di governo

8 Evangeli Gaudium n. 179. 9 Papa Francesco, Udienza generale 3 settembre 2014. 10 Misericordiae Vultus, Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia, n. 7.

Page 7: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 28

Dal gruppo di governo della Delegazione Corea

Nel nostro gruppo di governo abbiamo riflettuto sulle nostre esperienze della misericordia alla luce della RdV 25: “Il dono della comunione fraterna ci rende aperte al popolo a cui siamo mandate”, per guardare il nostro cammino vissuto secondo l’obiettivo dell’ottavo capitolo generale, per essere sorelle e, in Gesù Cristo, pregando con fede.

Come Delegazione vogliamo condividere tre esperienze fatte in questo anno in cui abbiamo sperimentato la misericordia di Dio.

La prima, è stata l’assemblea del 2016. A partire dall’esortazione di Papa Francesco, dove dice che “I consacrati devono essere profeti, testimoni ed esperti di comunione e di misericordia”, abbiamo approfondito questa espressione e ci siamo lasciate guidare dallo Spirito Santo per condividere il modo di vivere praticamente questa esortazione. L’assemblea è stata guidata da p. Pasquale Kim, Yong-Su, gesuita, che ci ha aiutato ad approfondire il tema, con la Parola di Dio e la nostra Regola di Vita. Attraverso uno sguardo oggettivo, lo studio e la riflessione, secondo le ”quattro ruote” dell’Alberione, ci siamo sentite coinvolte e chiamate a vivere la compassione di Gesù buon Pastore che dà la sua vita per noi. Per questo ci prendiamo cura del popolo di Dio con la maternità pastorale e abbiamo evidenziato che prima bisogna vivere la vita comunionale profetica tra noi nelle nostre comunità religiose. Per avere più forza e per diventare il sostegno le une delle altre, abbiamo deciso di pregare ogni giorno per una sorella della comunità e scrivere ogni giorno, sul quaderno dell’esame di coscienza, due cose in cui si è sperimentata la misericordia del Signore per accogliere la nostra povertà e debolezza con cuore aperto.

La seconda esperienza è stata vissuta nei due corsi di esercizi spirituali che sr Bernarda Cadavid, FSP, ha guidato per noi sul “Donec formetur Christus in vobis”, patrimonio spirituale del Beato G. Alberione. Per noi è stato un momento di conversione in cui abbiamo riconosciuto cosa significa vivere in relazione con il Signore e riconoscere quando non abbiamo vissuto nella fede ma con una religiosità basata solo sull’osservanza dei precetti. Per questo abbiamo sentito un forte invito a vivere il dono dell’unità e della comunione trinitaria, come figlie del beato G. Alberione. Abbiamo ricevuto tanta grazia e ci siamo sentite rinate come nuove Pastorelle, perché lo Spirito Santo ci ha conformato a Cristo. Per continuare in questo cammino di grazia, nelle comunità stiamo facendo il ritiro mensile sull Donec Formetur... . Grazie a questo dono tutte le sorelle vivono nello stupore, pregando e mantenendo la consapevolezza di vivere in Dio Trinità.

La terza esperienza è stata la realizzazione della missione in Cina che desideravamo da lungo tempo. Sr. Bernardetta Kim Jeong Ja e sr. Marianna Cho Hye Eun, che sono state mandate a Shenyang in Cina a gennaio del 2016, stanno facendo il ministero pastorale nella comunità coreana e imparando il cinese-mandarino. Questo cammino missionario è un evento significativo dal punto di vista storico, poiché il cristianesimo in Corea è stato portato dalla Cina.

Il Beato G. Alberione che aveva sognato la missione in Cina, ci ricordava anche “la vostra parrocchia è il mondo”. Tenendo vivo l’amore per l’evangelizzazione camminiamo passo dopo passo nella missione cinese.

Siamo sicure che tutto ciò che preghiamo, organizziamo e realizziamo è dono della misericordia del Signore, perciò viviamo ogni giorno aspettando il momento in cui in Lui la nostra vita si compirà

Sr Teresa An, sr Anna Kim, sr Cristina Lee Youung A, sr Teresa Kim Jeong Hwa

Page 8: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 29

La Superiora generale, sr Marta Finotelli, con il consenso del Consiglio, da aprile a settembre 2016 ha svolto i seguenti atti: Ha nominato il nuovo governo provinciale della Provincia ICS-AL per il quadriennio 2016-2020,

così composto: sr Lina Santantonio (Superiora provinciale); sr Claudia Bartoli, sr Emanuela Ciccomartino, sr Maddalena Longobardi e sr Angela Napoli (Consigliere). Il 16 giugno insieme alle consigliere generali, ha incontrato le sorelle del nuovo governo provinciale.

Ha preparato le visite finalizzate alle comunità di Cuba (16-20 maggio 2016), Brasile Caxias do

Sul (27-30 maggio 2016) e Colombia (31 maggio - 6 giugno 2016) e, al ritorno, ha considerato l’esito delle visite con le consigliere.

Ha realizzato il Convengo delle econome dell’America Latina a San Paolo (Brasile), dal 22 al 26 maggio e dell’Asia - Oceania dal 27 agosto al 1° settembre 2016 a Manila (Filippine). Sr Marta è stata accompagnata da sr Aminta Sarmiento, economa generale.

Ha accolto alcune richieste, pertanto: sr Saveria Demontis è rientrata in Italia dopo trent’anni di esperienza missionaria nella Delegazione CI-PE-CU e fa parte della Provincia ICS-AL; sr Mery Veloza é rientrata nella Delegazione CO-VE-ME, dopo quasi sei anni di missione in Gabon, appartenente alla Provincia BR SP-GA; sr Rosario De Guzman è rientrata nelle Filippine, dopo un’esperienza di assistenza alle sorelle anziane e malate della Provincia ICS-AL; sr Annita Ciccomartino dell’ICN-MZ è passata all’ICS-AL.

Ha prorogato di sei mesi, al governo provinciale ICN-MZ, il mandato: dal 1° giugno 2017 a 1°

dicembre 2017.

Con le sorelle del governo generale e la commissione preparatoria del 9CG ha ultimato l’Itinerario di preparazione al 9CG e inviato a tutte le comunità nei mesi di maggio-giugno; l’8 maggio ha incontrato insieme alle sorelle del Governo generale, sr Teresa Simionato, facilitatrice del 9CG; ha concordato e inviato la lettera di indizione ad ogni comunità il 29 giugno 2016; ha preparato le indicazioni per la verifica, la preparazione e celebrazione del Capitolo provinciale o Assemblea di Delegazione, in vista del capitolo generale inviata ai governi di Circoscrizione.

Ha preparato e realizzato, insieme a sr Inácia dos Santos (consigliera generale), la visita

canonica alla Delegazione Corea dal 3 al 26 agosto 2016. In occasione di questa visita, sr Marta si è recata anche a Shenyang in Cina Continentale (3-8 agosto) per visitare le due sorelle coreane che si trovano là dal gennaio 2016, per lo studio della lingua mandarino e per un servizio pastorale part-time alla comunità coreana presente in questa realtà.

In occasione della sua presenza in Manila, ha incontrato le sorelle del governo provinciale e le

superiore di comunità della Provincia PI-AU-SA-TA. Ha riferito al consiglio circa l’incontro dei superiori generali della FP, tenuto nella casa

generalizia delle PDDM, il 13 luglio 2016.

Ha ammesso la junior sr Gabriella Won all’anno di preparazione alla professione perpetua.

Page 9: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 30

CAPITOLI PROVINCIALI E ASSEMBLEE DI DELEGAZIONE

Ricordiamoci reciprocamente per il buon esito dei capitoli provinciali e delle assemblee di Delegazione. Lo Spirito Santo sia con tutte voi e il vostro cuore sia aperto alla sua grazia:

Argentina - Bolivia 12-16 gennaio 2017 Assemblea di Delegazione

Brasile Caxias do Sul 09-14 gennaio 2017 CP in forma assembleare

Brasile San Paolo – Gabon 29-31 dicembre 2016 CP in forma rappresentativa

Cile - Perù - Cuba 16-19 gennaio 2017 Assemblea di Delegazione

Colombia - Venezuela - Messico 28 dic. 2016 - 04 gen. 2017 Assemblea di Delegazione

Corea 02-05 gennaio 2017 Assemblea di Delegazione

Filippine - Australia - Saipan - Taiwan 27 dic. 2016 – 02 gen. 2017 CP in forma assembleare

Italia Centro Nord - Mozambico 27-30 dicembre 2016 CP in forma rappresentativa

Italia Centro Sud - Albania 27-30 dicembre 2016 CP in forma rappresentativa

DALLE PERIFERIE ESISTENZIALI

BR CdS “Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza” (Gv 10,10)

La realtà di tanti abbandonati, esclusi e ignorati dalla Chiesa e dalla società nella loro miseria e dolore è contro il progetto di Dio Padre (cfr. DA 358). Le periferie esistenziali chiedono vita degna e rispetto in tutto ciò che le è proprio: corpo, spirito e libertà.

Inserite nella realtà della Parrocchia Sant’Antonio, Bento Gonçalves-RS, Brasile, assumiamo questa dimensione del Servizio alla vita, con il desiderio di vivere la compassione di Gesù buon Pastore che conosce, ama, va incontro e dà la vita per quelli più bisognosi.

Accompagniamo la pastorale di appoggio ai tossicodipendenti, accogliendo i fratelli che soffrono per la dipendenza chimica, che colpisce le persone di tutti sessi e età. In questo lavoro si

Page 10: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 31

assume il metodo dell’amore esigente: “io ti amo, però non accetto quello che fai di sbagliato”. Ciò aiuta non soltanto i dipendenti stessi, i quali sono avviati alle strutture rurali di ricupero, ma le loro famiglie, alle quali vengono presentati limiti e disciplina, allo scopo di raggiungere qualità di vita con il lavoro, la disciplina e la spiritualità.

Dal 2014-2015 con l’arrivo di più di 1.500 Haitiani a Bento Gonçalves, ci siamo sentite chiamate ad iniziare un servizio di accoglienza e accompagnamento delle loro necessità, che sono tante. Perciò abbiamo assunto anche la Pastorale del Migrante, servizio che include la ricerca di abitazione, lavoro, educazione, nutrizione e inserimento nella cultura locale, fortemente segnata dal preconcetto razziale. Si fanno progetti, allo scopo di soddisfare il bisogno di cibo, di cure mediche, di regolarizzare i loro documenti, di lavoro. Inoltre, insieme a dei volontari si cerca di aiutare con lezioni di lingua portoghese, per facilitare la comunicazione.

La crisi politica ed economica del Brasile ha provocato grande disoccupazione, non soltanto per gli immigrati, ma anche per i brasiliani, rendendo molto difficile trovare un posto di lavoro. Con lo scopo di far fronte a questa realtà è stata creata la “casa del Pane”, destinata alla raccolta di cibo e vestiti (in modo particolare nel periodo invernale). Vengono registrate le persone bisognose, immigrati e non, poveri e disoccupati, ai quali viene consegnato mensilmente un cestino con genere di prima necessità.

Ci dedichiamo ancora alla pastorale per la dignità della donna, che va incontro alle donne sfruttate con la prostituzione. Cerchiamo di essere una presenza di Chiesa che anima, porta speranza e li riconosce come persone umane bisognose di amore, affetto e attenzione gratuita.

Poiché sono tanti gli anziani abbandonati che soffrono la solitudine cerchiamo, con la pastorale degli anziani, di portare conforto, presenza, forza e gioia, aiutando a rinnovare la speranza e a vivere momenti di familiarità e calore umano.

Tutto ciò spinte dalla compassione di Gesù che vuole vita per tutti!

Suore Pastorelle di Bento Gonçalves- RS

BR SP Esperienza pastorale di comunione

Noi, Suore Pastorelle di Tupanatinga-PE, Brasile, viviamo la nostra esperienza pastorale lavorando in comunione tra di noi, con tutti gli operatori pastorali. Svolgiamo il ministero di cura pastorale nella Parrocchia Santa Clara de Assis e a livello della Diocesi di Pesqueira. Tra le nostre attività più significative ci sono gli incontri con i Cooperatori “Amici di Gesù Buon Pastore”; gli incontri vocazionali con i giovani che si preparano alla cresima; la formazione e i ritiri con i Ministri della Parola e dell’Eucaristia; l’orientamento liturgico e circoli biblici nelle comunità; le celebrazioni della Parola nelle comunità rurali; celebrazione della speranza (esequie) quando richiesto; le visite alle famiglie e agli ammalati; la collaborazione in Diocesi come parte del coordinamento della Caritas; la collaborazione nella realizzazione del Sinodo diocesano che si sta svolgendo in questo periodo.

Tramite la Caritas Parrocchiale accompagniamo il progetto “Crescendo con i Cittadini”, in cui si sviluppano attività educative con quaranta bambini, da 5 a 12 anni, provenienti dal quartiere più bisognoso del paese, con la collaborazione di sette educatori. Dovuto alla precarietà dell’ambiente, in cui sono realizzate le attività con i bambini e le loro madri, abbiamo deciso, con l’appoggio della Caritas Diocesana, di ristrutturare gli ambienti. Inoltre sono in atto diverse iniziative per raccogliere fondi, come lotterie e lavori manuali con materiali riciclabili, contando sempre sulla generosità del popolo.

In questo Anno della Misericordia, auspichiamo la crescita della vita comunitaria, riconoscenti ai nostri protettori: Gesù Buon Pastore, Maria Pastora e i Santi Apostoli Pietro e Paolo. Tale atteggiamento spinge ognuna a mettere i propri doni a servizio della costruzione del Regno di Dio!

sr Aparecida Josefa Mácoris, sr Eugênia Pedroza e sr Florinda Dias Nunes

Page 11: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 32

K “Deo Gratias"

Dal 7 all’ 11 agosto 2016, 70 persone: 57 studenti, 9 formatori, 2 preti e 2 pastorelle - della scuola domenicale della parrocchia di Sinsa Dong hanno partecipato al campeggio estivo sul tema "Deo Gratias" all'isola di Geju.

Geju è la più grande isola della Corea e anche la più bella. È un luogo importante per la Chiesa perché ci sono le tombe del beato Giriang Felix Kim e della beata Nangiu Maria Jeong, beatificati in occasione della visita di Papa Francesco nel 2014, e dove Degeon Andrea Kim, il primo sacerdote coreano, era stato trascinato dalla tempesta ritornando dalla Cina. Inoltre, ci sono località di diversi santi.

Seguendo le orme di questi santi abbiamo fatto un pellegrinaggio a piedi di circa 40 chilometri sotto un caldo intenso, più di 30 gradi. Anche se eravamo molto stanchi a motivo del calore soffocante, gli studenti cantavano e pregavano il rosario a gran voce incoraggiandosi a vicenda e condividendo l’acqua. Nella pausa hanno riflettuto sulla propria vita cristiana guardando la vita dei martiri, che hanno confessato la fede anche nella persecuzione severa. Nella loro condivisione hanno espresso la speranza di assomigliare alla vita dei martiri, pensando a come spesso nella propria vita cristiana ci si dimentichi del Signore mettendo al primo posto lo studio e la relazioni di amicizia.

Inoltre visitando il villaggio di Gangiong - dove si sta stabilendo una base navale per la "Pace", ma in realtà non è così. Infatti questa base navale distrugge "la pace" - abbiamo riflettuto come la vera pace sia voluta dal Signore.

Alla fine abbiamo condiviso su altri punti che hanno portato a ringraziare Dio in questo cammino sentendoci come una "famiglia". Guardando gli studenti e vedendo la loro "comunione" e il loro volersi bene, ho detto "Deo Gratias".

Rufina Yun Hee Hong (Comunità di Sinsa Dong)

CO-VE-ME Crescendo forti fisicamente e spiritualmente

“Benedici Signore Gesù, tutti i bambini del mondo e dona loro il cibo necessario per stare bene”, sono le parole di un gruppo di bambini con scarse risorse sostenuti dall’apostolato della “Mensa Infantile Santa Faustina”, a cui ci appoggiamo noi suore Pastorelle presenti nel Santuario Signore Gesù della Divina Misericordia in Cali (Colombia), dove svolgiamo l’apostolato da vari anni. Questi bambini hanno tra quattro e dodici anni, abitano in una realtà molto povera, dove, secondo i dati dell’Unicef, in Colombia uno su tre bambini vive in condizioni di povertà estrema.

Gesù Buon Pastore ci ha chiamate ad essere madri di questi piccoli. Con quest’apostolato abbiamo l’opportunità di aiutarli nella crescita fisica e spirituale, offrendo loro il pranzo durante la settimana e, il sabato, alimentando anche il loro spirito con una formazione che comprende temi come: amici di Gesù, conoscere un personaggio biblico, amici del pianeta, giochi, ecc. e con l’Eucaristia domenicale. Questo servizio ha cominciato a portare frutti, perché alcuni di questi bambini sono cresciuti e ora sono leader che accompagnano questo processo. Chiediamo che Maria continui ad intercedere per tutte le Pastorelle il dono della maternità pastorale.

Suore Pastorelle, comunità di Cali

Page 12: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 33

ICS - AL Dalla comunità di FOGGIA

“Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”(GS 1). Ciò che lo Spirito Santo ha ispirato ai Padri conciliari ben si addice all’esperienza che noi Pastorelle viviamo a Foggia, a nemmeno un anno dall’aperura di questa nuova comunità (7/10/15).

Situata nel rione Biccari, nato recentemente nella periferia ovest della città, la parrocchia conta circa 9mila abitanti. E’ intitolata a S. Filippo Neri e non a caso, ma, essendo in prevalenza costituita da famiglie giovani con bambini e ragazzi, quale miglior protettore che il santo educatore, il santo dell’oratorio? Inaugurata da poco la chiesa, la ripresa imminente dei lavori avrà infatti la priorità di creare spazi per i ragazzi. Vi sono inoltre famiglie con serie situazioni di disagio: disoccupazione, problemi di relazione, problemi con la legge, … Tutto questo ci interpella a fare nostre tali situazioni, a prendercene cura con la vicinanza e la solidarietà. Nel quartiere, salvo due piccoli negozi e un panificio, non vi sono altri servizi (a breve una farmacia). La parrocchia si pone come unica occasione di aggregazione per cui si è attenti a cogliere le opportunità che ci si presentano per stare insieme e conoscersi, come ad esempio, nella settimana in preparazione alla festa di S. Filippo Neri (26 maggio). Sono state organizzate serate di degustazione, culturali e musicali, per stare insieme nella gioia e nella serenità, oltre che di preghiera e di evangelizzazione. Siamo agli inizi, le prospettive sono molteplici. Il Signore voglia benedire ogni sforzo!

Sr Antonietta, sr Michela, sr Rosa e sr Rosalia

Sr LUCINA DAL POZZO Una missione di bellezza

Paraì è un piccola e bella cittadina brasiliana, di circa 7.000 abitanti dello stato di Rio

Grande del Sud, situata in zona collinare e famosa per la produzione del basalto, oltre che per una fiorente agricoltura per la produzione del mais. E’ subito riconoscibile dalla bella chiesa parrocchiale dedicata a san Biagio, di stile neo gotico con una facciata di un delicato color rosa e uno slanciato campanile che con le sue campane segna le ore degli abitanti.

In questa ridente cittadina gaucha, nasce, il 12 di marzo 1940, Iraides da Augustinho Dal Pozzo, di origini italiane e Margarida Suzen, quinta di 10 figli, 5 maschi e 5 femmine. Una delle sorelle, Lidia, diventerà Figlia di San Paolo.

Iraides viene battezzata tre giorni dopo la nascita, il 15 marzo, nella chiesa parrocchiale, e riceve la cresima l’8 maggio successivo, in tenerissima età, come si usava allora. I genitori, di salda fede cristiana, crescono i loro figli con amore insegnando loro ad amare Dio e il prossimo. Iraides riceve anche l’esempio dei suoi molti fratelli e sorelle e partecipa con loro alla vita della parrocchia. Sin da piccola manifesta uno spiccato senso artistico e uno sguardo attento alla bellezza della natura.

Page 13: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 34

Quando la piccola ha sei anni la famiglia si trasferisce, per motivi di lavoro, da Paraì a Torres, una città vicina. Torres è un comune molto più grande e la famiglia passa dalla regione collinare a quella marina, e pur cambiando stile di vita, rimane fortemente ancorata alla vita della comunità cristiana. Iraides frequenta la scuola primaria e sviluppa ancora di più il suo talento artistico.

A Torres si affacciano di tanto in tanto le Suore Pastorelle, provenienti da Caxias e da Bento Gonçalves. Esse svolgono la loro missione pastorale anche in modo itinerante, radunano i più piccoli per il catechismo e gli adolescenti per la formazione cristiana. Sono suore gioiose, intraprendenti, creative. Per le ragazze del luogo risultano affascinanti nel modo di porsi, e alla nostra Iraides non sfugge la bellezza della loro vocazione nella Chiesa e si lascia attrarre dalla loro testimonianza missionaria. Che bello essere suore così e poter annunciare il Vangelo in questo modo! Così pensa nel suo cuore la ragazzina, fino a manifestare il desiderio di diventare come loro.

Così a soli 17 anni, il 12 giugno 1957, entra in Congregazione a Caxias, nella casa di Avenida san Leopoldo, una casa che si va ingrandendo sempre più per accogliere le numerose giovani che chiedono di diventare Pastorelle. In quel contesto Iraides si mostra di carattere docile, fedele alla preghiera, capace di cucire, ricamare, dipingere e persino dattilografare, ama l’apostolato ed è di salute forte. Al punto che viene inviata nella comunità di Cazuza Ferreira, che era stata appena aperta, per mettere alla prova il suo zelo per la missione pastorale. Così, superata la prova, il 2 febbraio del 1958 riceve l’abito religioso e lei si sente già una vera Pastorella.

Nella relazione per l’ammissione al noviziato si dice che nell’esperienza apostolica ha dato ottima prova, perché “si industria” per riuscire bene. Espressione che oggi tradurremo con zelo e creatività. Entra in noviziato il 1 febbraio del 1960 e la maestra di formazione afferma che Iraides “si è resa più paziente e docile”, riesce bene nello studio, è generosa e responsabile nell’apostolato, ama la Congregazione, ma soprattutto ama il Signore, che all’epoca si diceva, quasi con una specie di pudore, che la giovane è: “di buon spirito religioso”. Così viene ammessa alla Professione religiosa che emette il 2 febbraio del 1961, prendendo il nome di Lucina, una piccola luce che non smetterà più di splendere anche negli avvenimenti dolorosi e nelle prove della vita.

Subito dopo la professione sr Lucina ritorna nella comunità di Cazuza Ferreira, dove era stata da postulante e l’anno dopo viene nominata superiora locale, mostrando un grande amore alle sorelle e al popolo di Dio, che serve con molta passione pastorale. Affronta sorridendo anche i disagi che tale inserimento comporta, per recarsi nei casolari più dispersi a conoscere e a curare spiritualmente le pecorelle del gregge di Gesù.

Nella relazione per l’ammissione alla professione perpetua si dice che svolge l’apostolato con entusiasmo e riesce bene in tutti i campi. Si impegna nella vita comunitaria ed è generosa nelle relazioni. Negli anni dei voti temporanei prosegue negli studi sino alla maturità e in seguito si dedicherà anche agli studi di teologia, bibbia e di metodologia pastorale. Farà anche un corso di pittura per esprimere al meglio il suo talento naturale. Sr Lucina ha un carattere aperto, solare che manifesta anche un certo orgoglio, una spiccata sicurezza di sé. Tale orgoglio le richiederà un intenso lavoro spirituale negli anni successivi, quando la sua vita interiore, in seguito alla malattia, acquisterà più profondità e più gratuità. Emette la professione perpetua il 2 febbraio 1966.

Dopo la consacrazione definitiva viene inviata come superiora nella comunità di Fagundes Varela, dove vive con gioia e mettendo a frutto i doni artistici di cui l’ha arricchita il Signore. Tutto quello che vive e fa, in casa e nella parrocchia, ha sempre il tocco della bellezza, quella bellezza di Dio che si manifesta in tutte le realtà toccate dallo Spirito santo. Lucina è particolarmente sensibile a donare bellezza artistica e spirituale alla realtà che la circonda, al punto che possiamo dire che tutta la sua missione pastorale ha questo tocco attraente della bellezza di Dio.

Da Fagundes, finito il suo mandato, riprende gli studi a Caxias e poi nel 1974, quando viene aperta la missione di Redençao do Araguaia, nel Nord del Brasile, chiede di andare in missione proprio in questo difficile e sfidante avamposto della missione pastorale. Vi si reca nel 1975 e si rende conto che rimanere a Redençao richiede uno spirito pioneristico e coraggioso per i disagi dovuti al clima ed anche all’impegno che richiede una popolazione a maggioranza di origine indigena e con caratteristiche culturali diverse rispetto al sud del Brasile, dove prevalgono le origini europee. Ma Lucina si dedica alla missione con il suo solito zelo che non si risparmia, animando e

Page 14: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 35

formando le Comunità di Base e dedicandosi in modo speciale ai più giovani. Ma poco tempo dopo il suo inserimento in quella comunità si manifesta un cancro già in uno stadio avanzato e con alcune metastasi. Si tratta di tumore alle ossa che man mano si estenderà a tutto il corpo.

Lucina non si arrende, vuole vivere e accoglie le cure con coraggio e determinazione. Vuole guarire ad ogni costo e nel 1980 torna a Caxias per le cure ed anche per riprendere gli studi frequentando la facoltà di assistente sociale. Lotta come una leonessa contro il male e sempre fa appello al suo amore per la bellezza che l’aiuta a sopportare le fasi più dolorose della chemioterapia.

Prega molto e chiede preghiere per la grazia della guarigione perché vuole tornare in missione. La sua è anche una lotta con Dio, al quale, allo stesso tempo, chiede la guarigione e la grazia di vivere la malattia in modo fecondo. Così scrive in una sua lettera alla superiora generale: “Ho la convinzione che la sofferenza fisica è anche un ministero, un dono della vita e della salute nel dolore insistente per il bene degli altri, soffrire è un servizio che richiede molta pazienza”. E più avanti, quando le cure diventano molto dolorose: “Sento che sto familiarizzando con la malattia. Mentre non comprendo tutto questo, tuttavia mi sento felice, come uno strumento di trasformazione in mezzo al popolo di Dio. Per me la sofferenza è apostolato e preghiera. Per la Pastorella non è possibile separare quello che si vive dalla missione. Chiedo ogni giorno di integrare intelligenza, volontà, cuore, forze fisiche e insieme vivere nella gioia. Sempre metto delle intenzioni speciali molto ampie, sono povere e semplici ma credo che Dio le accoglie”.

Nei periodi in cui la malattia sembra allentare la sua presa, nel 1984, chiede ed ottiene di andare in missione a Campo Grande, nella comunità appena aperta del Mato Grosso del Sud. E’ una parrocchia di periferia, dedicata a santa Rita da Cascia, la santa dell’impossibile, che rende possibile una missione feconda anche alle Pastorelle, tra cui la nostra sr Lucina che si dedica, sino al 1989, ad organizzare ed animare le Comunità Ecclesiali di Base, gruppi di famiglie, pastorale vocazionale e pastorale sociale. La sua grande gioia è quando qualche giovane chiede di entrare in Congregazione e accompagna il suo cammino con la preghiera e l’offerta. Per le giovani non misura sacrifici. Ogni volta che si presenta l’opportunità fa loro la proposta vocazionale, testimoniando la bellezza di una vita interamente donata al Signore Gesù, il Buon Pastore.

Per avere cure più adeguate si reca spesso a San Paolo, accolta dalle sorelle di quella provincia, che con grande generosità e premura le offrono le migliori cure, nella speranza che abbiano una qualche efficacia. E in un primo momento sembra che si registri qualche miglioramento, che però è di breve durata. Dopo ogni ciclo di cure torna sempre alla sua amata missione. Nell’ultima sua andata a San Paolo si ferma un po’ di tempo in più nella speranza di ricevere cure di maggiore efficacia. Nel mese di giugno dell’89 viaggia per 36 ore in corriera per partecipare alla professione delle novizie, tra le quali c’è una giovane di Campo Grande. Nella sua malattia e nel volto martoriato dalla sofferenza manifesta una bellezza interiore che la rende attraente, quella bellezza che il Creatore aveva posto nel suo cuore sin dall’inizio.

Il 7 ottobre del 1989, mentre ricorre il 51° anniversario di fondazione della Congregazione, si manifesta in sr Lucina un’embolia polmonare: segno che il cancro ha ormai preso tutto il suo corpo, a questo si aggiunge la frattura del femore. La gravità della situazione suggerisce di riportarla nella sua comunità di Caxias. E’ molto limitata anche nei movimenti ma il suo dinamismo interiore si manifesta attraverso la parola, la preghiera, lo scritto, dando testimonianza di un grande amore alla vita, che lei offre costantemente al Signore per gli altri. A mezzanotte del 29 ottobre, ancora cosciente, formula esplicitamente l’offerta della sua vita come dono alla Chiesa, alle vocazioni e alla Congregazione. E’ consapevole che la pienezza della vita si manifesta nel dono di sé, raggiungendo così la più grande fecondità pastorale. Subito dopo questa offerta sr Lucina consegna il suo respiro al Padre e si congeda da questo mondo. Ha 49 anni e 28 di vita religiosa “pastorinha”.

Nella sua ultima lettera alla superiora generale aveva scritto: “Le forze sono sempre meno, ma chiedo a Cristo che mi illumini con la sua Parola e vita, animandomi e aumentando la mia fede. Chiedo di crescere nella consapevolezza che il dolore ha il suo valore nel mistero della salvezza e della pace del mondo. Sento questo come una missione redentiva che il Signore mi ha affidato, cerco così di aiutare tutti, e di fare di me, ora e sempre, uno strumento di gioia e di pace”.

Sr Giuseppina Alberghina, sjbp

Page 15: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 36

Carissime Sorelle, con gioia condivido l’esperienza vissuta negli incontri di Economia realizzati nell’America Latina e nell’Asia-Oceania. E’ stato un dono di Dio e ringraziamo ogni sorella che ci ha sostenuto con la preghiera e la vicinanza. Nell’America Latina l’incontro si è svolto a Sao Paolo, dal 22 al 26 maggio, e vi hanno partecipato i governi di Circoscrizione dell’Argentina-Bolivia, Brasile Caxias do Sud, Brasile San Paolo, Cile-Perù-Cuba e Colombia-Venezuela-Messico. Nell’Asia-Oceania l’incontro è stato ospitato a New Manila dal 27 agosto al 1 settembre e vi hanno partecipato i governi delle Circoscrizioni Filippine-Australia-Saipan-Taiwan e della Corea. Gli incontri sono stati caratterizzati da una magnifica accoglienza da parte delle sorelle delle Circoscrizioni che ci hanno ospitato e dalla partecipazione attiva, responsabile e gioiosa delle sorelle dei governi di Circoscrizione che vi hanno partecipato. Tutte hanno contribuito al buon esito di questi incontri compresi i membri della Commissione economica generale. A tutte un grazie di cuore ! Il tema dell’incontro è stato: “Divenire povere per evangelizzare - Un’economia al servizio del Regno” che corrisponde al titolo del nostro Progetto Economico Generale avviato nel 2000 e reso definitivo nel 2011. Abbiamo iniziato con una giornata di spiritualità e formazione sui fondamenti della nostra povertà, guidata da sr Marta Finotelli, superiora generale; giornata che ha preparato il terreno ai contenuti e ai lavori di gruppo dei giorni successivi. Tra gli obiettivi di questi incontri è stato di fondamentale importanza: • Renderci più consapevoli che l’economia non è una parte secondaria del cammino

Congregazionale. Anche l’economia ha una sua spiritualità che si esprime nella responsabilità di tutte verso tutto, affinché i beni di una Circoscrizione siano a disposizione di tutta la Congregazione, per una condivisione più evangelica tra sorelle delle diverse Circoscrizioni e con i poveri. Quindi i beni che riceviamo non sono mai personali o solo di una circoscrizione, ma appartengono a tutte e alla Chiesa.

• Conoscere le modalità con cui siamo riconosciute giuridicamente in ogni Nazione e di come il nostro agire debba essere quello di persone “consacrate” e non comportarci come un’organizzazione laica o un’azienda. La profezia della vita religiosa, quindi, non sta nel “cosa” facciamo, ma nel “come” lo facciamo. Per questo siamo chiamate ad amministrare come religiose.

• Approfondire gli Orientamenti della CIVCSVA in materia economica e rivisitare i contenuti della Regola di Vita, del Progetto Economico Generale e del Regolamento Economico. Abbiamo avuto anche una visione -se pur limitata- dell’economia mondiale con riferimento particolare ai continenti dove si realizzava l’incontro.

• Incoraggiarci vicendevolmente a superare la tendenza all’individualismo, per diventare segno profetico nel mondo, vivendo nella logica dell’offerta e della gratuità. Mentre il mondo ci incita a prendere le cose per noi, con la paura che non ci bastino per garantire il nostro futuro; la logica del Vangelo invece ci sprona ad affidarci alla Provvidenza e a porci nella logica del dono nella previdenza.

• Riflettere insieme su come “condurre” l’anzianità e la malattia in ogni Circoscrizione e aprirci di più ai progetti inter-circoscrizionali e inter-Congregazionali a tutti i livelli. Avviare una riflessione sulle fonti di sostentamento esistenti e la loro evoluzione; e anche considerare la previdenza sociale in ogni Nazione.

Sono state belle e significative anche le visite ad alcune strutture religiose dedite alla cura delle sorelle anziane e malate, nonché lo scambio di esperienze con le responsabili di questi centri e la condivisone tra di noi. La cura della liturgia, dei momenti culturali, i pellegrinaggi fatti per

Page 16: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 37

attraversare la Porta Santa come gruppo e le comunicazioni con alcuni relatori del posto hanno arricchito la nostra esperienza formativa e di discernimento. Credo siamo cresciute non solo nel sentirci Chiesa, ma anche nella gioia di appartenere alla Congregazione e sentire che possiamo pensare, agire, sognare, testimoniare insieme che è possibile “Divenire povere per evangelizzare e quindi porre l’economia al servizio del Regno”. Inoltre abbiamo fatto l’esperienza di come la nostra interculturalità possa divenire una grande ricchezza, una risorsa che può permetterci di servire sempre meglio le diverse povertà che sono presenti dove viviamo il nostro ministero di cura pastorale. Mentre affidiamo all’intercessione di San Giuseppe l’ultimo incontro di Economia che si realizzerà entro dicembre con le due Province Italiane; affidiamo al Signore anche il lavoro che fanno i governi di Circoscrizione nel condividere con le singole comunità i contenuti e l’esperienza di questi incontri realizzati nell’America Latina, Asia e Oceania. Ringraziamo la Provvidenza e preghiamo secondo le intenzioni dei nostri benefattori, amici e familiari. Vi lascio con le parole di Papa Francesco riguardo alla povertà:

«È un “muro” perché protegge la vita consacrata, è una “madre” perché la aiuta a crescere e la conduce nel giusto cammino. L’ipocrisia di quegli uomini e donne consacrati che professano il voto di povertà e tuttavia vivono da ricchi, ferisce le anime dei fedeli e danneggia la Chiesa. Pensate anche a quanto è pericolosa la tentazione di adottare una mentalità puramente funzionale e mondana, che induce a riporre la nostra speranza soltanto nei mezzi umani, distrugge la testimonianza della povertà che Nostro Signore Gesù Cristo ha vissuto e ci ha insegnato”1.

Con gratitudine, sr Aminta Sarmiento Puentes economa generale

GIAPPONE: LA FAMIGLIA PAOLINA CELEBRA LA MISERICORDIA Il 30 giugno 2016, Solennità dell’Apostolo Paolo, i membri della Famiglia Paolina a Tokyo,

hanno vissuto il “Pellegrinaggio” per il Giubileo della Misericordia. A questo evento di Famiglia hanno partecipato membri della Società San Paolo, delle Figlie San Paolo, delle Pie Discepole del Divin Maestro, e dei Cooperatori Paolini. La prima parte della giornata “conversione della Famiglia Paolina” è stata vissuta con un momento di preghiera, alla luce delle parole del Fondatore “Non temere, io sono con voi, ... ”, con l’ascolto della “Lettera apostolica per l’Anno Santo della Misericordia” e della “Lettera ai Romani”. Poi, dopo avere attraversato la Porta Santa della Chiesa di Sant’Ignazio, i membri di ogni Istituto hanno rinnovato i voti durante la celebrazione Eucaristica votiva a San Paolo. La liturgia è stata vissuta in un clima di profondo raccoglimento e ringraziamento. Dopo la celebrazione si è trascorso un momento di gioia insieme per rafforzare l’amicizia e la comunione come figli e figlie di Don Alberione.

1 Papa Francesco, Ai religiosi coreani, agosto 2014.

Page 17: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 38

BRASILE: CORSO SUL CARISMA DELLA FAMIGLIA PAOLINA Dal 21 al 31 luglio scorso in Brasile, si è cominciato il secondo modulo del corso sul carisma

della Famiglia Paolina, presso la casa di preghiera della città Regina, Via Raposo Tavares. Il gruppo dei partecipanti è stato accolto dagli organizzatori: don Antonio F. da Silva, ssp, sr. Maria de Lourdes Quartieiro, fsp, sr. Izonete Dalla Corte, fsp, sr. Luzia Sena, fsp, sr. Daniela Vasconcelos, sjbp e sr. Marilez Furlanetto, pddm. I 24 partecipanti provenivano da varie regioni del paese tra i quali due Cooperatori Paolini. I lavori della giornata sono iniziati con la presenza dei superiori provinciali delle Congregazioni della Famiglia Paolina che hanno consegnato a ciascuno dei partecipanti la candela accesa. Poi i partecipanti hanno portato una candela in processione fino alla cappella per la celebrazione della Santa Messa presieduta da P. Luiz Miguel Duarte e concelebrata dai sacerdoti don Antonio F. Silva e don José Carlos de Freitas Junior. La prima fase di questo secondo modulo del corso - 22 e 23 - è stata dedicata all’approfondimento del contesto socio-ecclesiale degli anni 1930-1955, sviluppato dal Prof. Domingos Zamagna, che ha tracciato un parallelo con la storia carismatica della Famiglia Paolina, mettendo in evidenza le grandi difficoltà incontrate dai pionieri del tempo.

SUD SUDAN: FSP IN MEZZO AL POPOLO SOFFERENTE Le Figlie di San Paolo sono arrivate a Juba (Sud Sudan) nel 2008, in una regione appena

uscita da 25 anni di guerra civile. Qui le sorelle hanno trovato abitazioni distrutte, strade sterrate, poche costruzioni in cemento e soprattutto una popolazione stremata dalla guerra e dalla povertà. La nazione non aveva ancora l’indipendenza dal Nord Sudan, sancita tre anni dopo con referendum. Per l’intera popolazione, la libreria paolina era l’avverarsi di un sogno. In questa realtà le Paoline hanno svolto la loro missione a favore della pace e della riconciliazione offrendo un servizio a tutto campo: dall’impegno apostolico a favore della cultura e del Vangelo svolto dalla libreria, ai programmi tenuti su Radio Bakhita, agli incontri di formazione e di catechesi realizzati per i rifugiati nei campi delle Nazioni Unite, all’aiuto per le necessità delle persone più bisognose. Purtroppo dal dicembre del 2013 il paese patisce di nuovo una sanguinosa guerra civile. Nonostante un fragile accordo di pace nell’agosto 2015, i combattimenti sono ripresi quest’estate nella capitale Juba e hanno già fatto centinaia di morti. Di fronte a questa situazione Sr Anna Maria Parenzan, Superiora Generale, in una lettera alle FSP dell’11 di Luglio 2016, ha fatto memoria del voto fatto da Alberione a Maria durante la seconda guerra mondiale, e si è così espresso: “Questo voto è sempre stato da noi riconfermato, specialmente in occasione di situazioni pericolose. Ora lo ricordiamo alla Regina con particolare insistenza perché protegga le nostre sorelle e tutto il popolo del Sud Sudan che sta molto soffrendo”.

INDIA: MISERICORDIA IN UNA PROSPETTIVA INTERRELIGIOSA

Le Figlie di San Paolo dell’India a luglio 2016, nella sede delle Paoline in Bandra/Mumbai,

hanno organizzato un simposio interreligioso dal tema: “Misericordia oltre i confini: una prospettiva interreligiosa”. I relatori rappresentavano le diverse religioni: indù, sikh, musulmana e cristiana. Ognuno di loro, in un modo vivace e coinvolgente, ha spiegato l'aspetto della misericordia presente nella propria religione. Sr Pauline Chakkalakal, delle Figlie di San Paolo, è intervenuta a nome della Chiesa cattolica. I partecipanti, circa 250, erano persone di alto livello tra cui: sacerdoti, religiosi/e, un gruppo misto di rappresentanti delle varie religioni, di diverse fasce di età. Tutti sono rimasti entusiasti per la possibilità di riflettere insieme sul tema della misericordia presente in ogni religione.

Page 18: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 39

La Chiesa Ortodossa con uno sguardo misericordioso sul mondo

Si è concluso con la solenne celebrazione eucaristica a Kolymbari (Creta), il Santo e Grande Concilio della Chiesa Ortodossa, tenuto in Grecia dal 19 al 26 giugno. È la prima volta di un evento atteso da oltre mille anni, che finalmente i presenti si sono impegnati a convocare con regolarità. Su quattordici Chiese ortodosse autocefale erano presenti dieci, che però rappresentavano solo un terzo dei 200 milioni di ortodossi nel mondo. Tuttavia il Concilio è stato un evento di comunione, in cui, nonostante le difficoltà, è prevalsa in modo netto la volontà di trovare l’unità. Il Patriarca ecumenico Bartholomeos, che ha presieduto i lavori del Concilio, ha sottolineato che si è trattato di “un evento d’importanza capitale che negli anni e nei secoli che verranno prenderà il suo posto nella storia”. Papa Francesco, ha espresso la sua opinione positiva riguardo al Concilio, giacché ci sono cose che si possono risolvere e il solo fatto che ci sia stato un incontro per guardarsi negli occhi, pregare insieme e parlare è molto positivo; per questo ha ringraziato al Signore soprattutto perché ci saranno “maggiori presenze al prossimo incontro!”.

Il messaggio finale è stato tratto dall’Enciclica, approvata dal Concilio all’unanimità, e ha espresso ripetutamente la coscienza che “la Chiesa non esiste per sé stessa”, ma per il mondo: l’evangelizzazione fino agli estremi confini della terra fa parte della sua ragion d’essere. Questo però deve essere fatto nel rispetto profondo della dignità di tutti, e quindi è stata rilevata l’assoluta necessità del dialogo, a vari livelli, ma soprattutto nel tentativo di ristabilire l’unità tra i cristiani e di promuovere la conoscenza tra i credenti delle varie religioni. Questo dialogo, che contribuisce a favorire la fiducia reciproca, la pace e la riconciliazione, è stato proposto come soluzione che contrasta la violenza suscitata dal fondamentalismo. Inoltre, il Concilio ha chiesto la protezione della comunità internazionale verso i cristiani e le minoranze perseguitate in Medio Oriente. Ha dato uno sguardo positivo sullo sviluppo delle scienze e della tecnologia senza dimenticare i suoi aspetti ambigui e rischiosi davanti ai quali si richiedono vigilanza e una parola profetica della Chiesa. Riguardo all’attuale crisi ecologica il Concilio ha affermato che essa è dovuta a cause spirituali ed etiche, legate alla cupidigia e all’egoismo.

Insomma, il Concilio della Chiesa Ortodossa ha rivolto uno sguardo ampio e pieno di misericordia sul mondo, cosciente che essa non può mai restare chiusa su di sé, ma deve sempre camminare accanto agli uomini e alle donne di ogni tempo. Tale responsabilità certamente deve avere sempre come termine ultimo “la prospettiva dell’eternità”, ma non può mai dimenticare l’hic et nunc della storia. Il Concilio, in fondo, è stato un grande invito rivolto alla chiesa intera e a tutti gli uomini a compiere un esodo da quella che l’arcivescovo Anastasios di Albania ha definito “la più grande eresia, la madre delle eresie: l’egocentrismo, personale, collettivo, etnico, nazionale ed ecclesiale”.

Sr Magally Marin e sr Cristiane Ribeiro sjbp

Page 19: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 40

MISERICORDIA E COMUNIONE

“Misericordia e comunione” è un tema importante e decisivo per la vita delle nostre comunità. Tenendo presente che sono due aspetti che richiamano esplicitamente l’azione di Dio dobbiamo ammettere che soltanto alla scuola della storia della salvezza noi impariamo che cosa sono Misericordia e Comunione.

L’uomo non è capace né di comunione, né di misericordia. Non può creare la comunione, non può e non riesce ad essere misericordioso. Noi non siamo capaci di comunione, essa è il dono della Pasqua. È necessario imparare dalla Trinità cosa vuol dire la Comunione.

Entriamo in questo tema considerando il capitolo 18 di Matteo, il discorso ecclesiale, dove troviamo l’espressione ecclesìa, Chiesa. In questo testo da una parte abbiamo la grande testimonianza che la Chiesa chiamata a dare al mondo come, dice Matteo: Dove due o tre sono riuniti sinfonicamente (cf. Mt 18,20), dove c’è un’unione sinfonica io sono in mezzo a loro, è il tema della comunione; dall’altra quella comunione che è sempre messa in pericolo dalle fragilità di coloro che appartengono alla Chiesa e al regno. Come si fa a mantenere e ad evangelizzare la comunione, se dentro le nostre comunità non siamo esperti nell’arte della misericordia?

È interessante come in Mt 18 il tema della misericordia e della comunione siano introdotti da due domande: “Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?” (v. 1) e “Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello?” (v. 21). Queste sono domande poste non da Gesù ma dai discepoli.

Chi è il più grande del regno dei cieli? Nel vangelo di Luca questa domanda è posta nel contesto dell’ultima cena: sorse tra loro

una discussione… (cfr Lc 9,46). Gesù ha appena pronunciato le parole: "Questo è il mio corpo, che è per voi" (1Cor 11,24) e i discepoli sono preoccupati di chi sia il più grande tra di loro. Si può rimanere nel gruppo dei discepoli ma avere il cuore lontano dalla logica del Maestro, dalla logica eucaristica. La risposta di Gesù è gestuale. Egli compie un gesto profetico sulla scia dei profeti e non risponde immediatamente, ma prende un bambino e dice: "Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli" (Mt 18,4). Il gesto è associato alla parola: conversione. Sappiamo che l’espressione “bambino” non va intesa nel senso psicologico ma nel senso sociale, il bambino non è portatore di un diritto ma tutto ciò che egli riceve, nella cultura antica, è frutto della benevolenza dell’adulto; il cammino di fede è un cammino di progressiva dipendenza e non un cammino di progressiva autonomia. La maturità dal punto di vista biologico e psicologico arriva quando l’uomo comincia ad essere responsabile, autonomo, capace di prendere decisioni. Nella vita spirituale è esattamente l’opposto. L’uomo più progredisce, più diventa dipendente. Come figlio riconosce che tutto gli è donato. La sua vita affonda le radici nella grazia, nella benevolenza, nella Misericordia di Dio. Il cammino della fede, il cammino del discepolo è un cammino che fa riscoprire progressivamente che il suo essere è conseguenza di una elezione, di una benevolenza assolutamente gratuita.

Paolo nella lettera ai Corinzi dice che "siamo investiti di questo ministero per la misericordia che ci è stata usata" (2Cor 4,1). Un punto decisivo, se vogliamo affrontare il tema della grandezza, è l’atteggiamento di conversione. È importante verificare come è percepito il servizio dell’autorità come “servizio” e non come “”pedana” o ”piedistallo”. La conversione è memoria del tutto che ci è donato, che tutti siamo dei graziati come i bambini. A volte ci impieghiamo tanto, ma possiamo imparare anche dai nostri fallimenti che tutto ci è donato. Questo diventa la logica con la quale il discepolo si relaziona con gli altri. "Chi accoglierà un solo bambino come questi nel mio nome,

Page 20: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 41

accoglie me. Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare". (Mt 18,5-6). Il modo col quale tu sei accolto da Dio e scelto da Dio diventa il modo con cui accogli. La comunione è l’espressione di questa attenzione che tu hai per l’altro evitando tutto ciò che può “ostacolare” l’altro. Questo significa la parola “scandalo” e chiede che si viva nella Chiesa cercando di togliere gli ostacoli che sono dentro e che sono fuori di noi.

La comunione bisogna salvaguardarla guardando se c’è qualcosa che può ostacolarla prima di essere proiettato nella conversione altrui.

Prendiamo in considerazione il racconto della pecorella smarrita. Questa parabola la troviamo anche in Lc 15, ma qual è la prospettiva? I farisei mormoravano perché Gesù frequentava i lontani. Qui la parabola è inserita dentro la Chiesa. Si tratta di uno che è dentro e si allontana, si separa dalla comunione e si allontana. Quindi il contesto è inter-ecclesiale, intracomunitario che diventa extracomunitario. Cosa fare? Non lascerà le 99 sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? "Così è la volontà del Padre vostro che è nei cieli, che nessuno dei piccoli si perda" (Mt 18,14).

Infatti, tu sei un ricercato da Dio. Come Dio accoglie te e ti ricerca e vuole che tu sia in comunione con Lui, così i membri della comunità sono animati da un desiderio intenso, folle, non proporzionato al buon senso per recuperare, perché nessuno di noi lascerebbe le 99 sui monti, al massimo le porterebbe nell’ovile per andare in cerca della pecorella smarrita e, una volta trovata, fa festa. Questa modalità di Dio, del Padre ci mette in crisi, capovolge il modo abituale di pensare. L’evangelizzazione, l’annuncio della misericordia, il Vangelo, l’andare a recuperare, non conoscono pausa.

Qui si colloca la correzione fraterna. La prospettiva è “se il tuo fratello” (Mt 18,15), espressione che non è un inizio casuale ma evidenzia l’orientamento chiaro: quella pecorella che si è smarrita è “il tuo fratello”. Qui il Signore dà una serie di indicazioni per recuperare quel fratello, una sorta di esemplificazione del come si fa nella comunità ad esercitare la misericordia. Credo che non ci sia niente di più diabolico che contrapporre verità e misericordia. La misericordia non è l’indifferenza tra bene e male. Il problema è se quando tu entri nella vita dei fratelli li consideri veramente tali.

Il tema della comunione implica che coloro che sono parte della comunità siano in cammino nel diventare bambini. Allora c’è la preoccupazione o occupazione che nessuno vada perduto. Se noi recuperassimo nelle nostre comunità la franchezza, quella che scaturisce dalla carità e dall’amore per il fratello che si è allontanato! Tante volte le nostre osservazioni sono vere ma senza carità. L’ipocrisia è fare il bene senza voler bene. Diciamo delle cose vere ma sappiamo che non vogliamo bene. Verità che scaturiscono da risentimento e non dalla carità.

Quante volte dovrò perdonare?

Signore se mio fratello compie colpe contro di me, quante volte dovrò perdonare? Fino a sette volte? (cfr Mt 18,21). E la risposta è: settanta volte sette. Nella parabola, al v. 35, leggiamo l’invito a perdonare di cuore. Qual è il peccato dell’uomo a cui è stato condonato un grande debito? Non aver avuto pietà. Il padrone ebbe compassione di quel servo e, alla fine è detto: "Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?" (Mt 18,33). Questo vuol dire dunque comunione e misericordia. E se non siamo capaci di fare memoria della misericordia e della pietà che abbiamo ricevuto, saremo incapaci di conservare il bene. Non siamo una comunità di perfetti. Nella comunità cristiana la logica del perdono, della pietà e della misericordia è la normalità e non un’eccezione. Quante energie profuse nel tentare di disattivare situazioni, conflitti, rancori, risentimenti, presente, passato. Serve veramente un'ascesi, un allenamento alla comunione per non lasciarsi ingabbiare dentro la logica del risentimento, dell’orgoglio, della rivendicazione. Il debito non è solo dilazionato, frazionato ma viene condonato. La parabola dice la follia di uno che è sull’orlo del baratro e si trova completamente al sicuro. Questa è la follia: avere un atteggiamento nei confronti dei nostri fratelli simile a questo.

(Appunti da un ritiro spirituale del 18 giugno 2016 nella comunità generalizia con don Giacomo Morandi, Sottosegretario alla Congregazione per la Dottrina della fede)

Page 21: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 42

Le trappole della rete

Non vogliamo dire che tutti quelli che navigano in Internet devono essere degli esperti, comunque occorre avere le conoscenze tecniche necessarie ed è doveroso informarsi minimante sui pericoli che ci circondano in quest’ambiente, coltivando un atteggiamento di costante discernimento spirituale.

Quando diciamo che la Rete ha le sue trappole, non vogliamo riferirci alle innumerevoli difficoltà tecniche che possono esserci da un utilizzo senza le dovute conoscenze, almeno basilari. Le trappole che possono veramente minacciare la testimonianza fedele di un religioso nell’ambiente digitale, forse sono molto più nascoste e difficili da individuare, e perciò anche più difficili da combattere. Parliamo delle tante culture che invadono la Rete, che è soggetta a un grande inquinamento morale; parliamo della dipendenza dall’Internet – una malattia già riconosciuta – che tutti i cybernauti rischiano e dunque anche i religiosi; parliamo dell’uso di materiali pornografici, parliamo del consumismo, ecc.

Sicuramente nella fluidità della Rete ci confrontiamo con il problema dell’autorità e l’appoggiarsi alla tradizione non sembra avere un grande effetto. L’anonimato può favorire la trasgressione delle regole da sempre osservate e non ci sono mezzi efficaci di coercizione. Il costante richiamo all’individualismo e al consumismo, lo sfrenato appello alla sessualità sono trappole che vanno affrontate. In questo contesto, la libertà responsabile, appoggiata saldamente sulla lunga tradizione della vita religiosa, assume un ruolo ancora più importante.

Infatti, si può cominciare con un semplice atteggiamento di indifferenza, pensando che ormai tutto è normale, che fa parte della realtà, passando di conseguenza a una coscienza molto larga, che non ci richiama più il senso del peccato e finire per allontanarsi completamente dall’atteggiamento atteso da un religioso.

Il richiamo della Rete diventa più urgente dei momenti comuni, della preghiera, del lavoro personale, del riposo notturno, eccetera. Inoltre il rinforzo del supporto sociale che la persona riesce ad ottenere in Internet sopperisce al bisogno di relazioni, soprattutto quando i rapporti interpersonali sono conflittuali (…)1. Rimane chiaro perciò che il vero guaio non è soltanto l’inquinamento morale che

sicuramente si trova nella Rete, ma il come lo affrontiamo. Se lo facciamo da veri religiosi, fedeli allo stato di vita che abbiamo assunto liberamente con la professione pubblica dei consigli evangelici, allora abbiamo qualcosa di molto solido e fecondo da dire. Soltanto in questa prospettiva, di chi non è connivente con la logica dell’Internet, possiamo diventare veri missionari in questo mondo che sicuramente ha sete di Dio.

Sr Cristiane Ribeiro sjbp

1 G. CREA, «Vita Religiosa e dipendenza sessuale in Internet», 179.

Page 22: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 43

Arrivi e partenze

sr Elva del Milagro Rojas Sanchez per il Perù 06.06.2016 sr Aurora Mondini dalla Colombia 06.06.2016 sr Anna Genovese dall’Australia 04.07.2016 sr Saveria Demontis dal Cile 26.07.2016 sr Aurora Mondini per la Colombia 11.08.2016 sr Marcella Cheri dalla Colombia 10.08.2016 sr Jessica Aglavia da Taiwan 07.09.2016 sr Anna Genovese per l’Australia 07.09.2016 sr Virginia Piu dal Perù 10.09.2016

Suore di Gesù Buon Pastore

sr Silvia Anna Salmistraro (ICN-MZ) 13.05.2016 sr Nicolina Squarzon (ICN-MZ) 27.05.2016 sr Shirley Torrente (PI-AU-AS-TA) 28.06.2016 sr Chiara Zanella (ICN-MZ) 23.08.2016 sr Lavinia Mantovani (ICS-AL) 06.09.2016 Familiari

sorella di sr Agnese Dianin (ICN-MZ) 13.05.2016 sorella di sr Mirella Moser (ICS-AL) 01.06.2016 sorella di sr Giovanna Gaffurini (ICS-AL) 04.06.2016 sorella di sr Bertila Picelli (BR SP – GA) 04.06.2016 sorella di sr Vittorina Rossini (ICN-MZ) 19.06.2016 fratello di sr Alberta Gandolfi (CI-PE-CU) 28.06.2016 mamma di sr Marlene De Souza (BR CdS) 29.06.2016 sorella di sr Elide Moncon (ICS-AL) 29.07.2016 fratello di sr Giannina Zonchello (ICS-AL) 01.08.2016 sorella di sr Lucy Gocotano (PI-AU-SA-TA) 01.09.2016 sorella di sr Lucita Saligumba (PI-AU-SA-TA) 04.09.2016

Page 23: CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 23 - Suore di Gesù buon Pastore · CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 24 Carissime sorelle, nella festa di Maria, Madre del Buon Pastore, mentre mi trovo nelle

CTN anno XXXXI 2016/2 - p. 44

Figlie di San Paolo

sr M. Gabriella Sumiko Motomura Hiratsuka (Giappone) 08.04.2016 sr M. Ermelinda Addolorata Malaculeo Albano Laziale (RM) 17.04.2016 sr M. Dolores Aurelia Massaretti São Paulo (Brasile) 29.04.2016 sr M. Maddalena Ricon Pasay City (Filippine) 23.04.2016 sr M. Mercedes Filippa Randisi Albano Laziale (RM) 10.05.2016 sr M. Lorenza Mirella Meinero Alba (CN) 12.05.2016 sr M. Flaviana Cavallin Albano Laziale (RM) 22.05.2016 sr Natalia Vivian Albano Laziale (RM) 27.05.2016 sr M. Beatrice Sadako Miyamoto Hiratsuka (Giappone) 01.06.2016 sr Maria Angela Cois Albano Laziale (RM) 03.07.2016 sr Angela Navarro Santiago del Cile 02.08.2016 sr Iolanda Vaira Alba (CN) 06.08.2016 sr Margherita M. Agnese Zucchi Albano Laziale (RM) 10.08.2016 sr Selestina Dariva Curitiba (BR) 13.08.2016 sr M. Nunzia Mosso Alba (CN) 24.08.2016 sr M. Giuditta Perrone Albano Laziale (RM) 30.08.2016 sr Athena Angeles Lahore (Pakistan) 05.09.2016 Pie Discepole del Divin Maestro

sr M. Crescenzia Giuseppa Spina Palermo 17.04.2016 sr M. Flavia Concetta Liberto Albano Laziale (RM) 19.04.2016 sr M. Bernard (Flordelis) Oballo Antipolo (Filippine) 23.04.2016 sr M. Joan Dharmai Bangalore (India) 09.05.2016 sr M. Francesca Antonietta Chiesa Sanfrè (CN) 19.05.2016 sr M. Celina Beatríz Sena Cordoba (Argentina) 03.06.2016 sr M. Joseph Francesca Mulassano Albano Laziale (RM) 01.08.2016 sr M. Zelia Carolina Calafiore Bari 14.08.2016 sr M. Lucis Maria d’amico Palermo 07.09.2016 Società San Paolo fr Simón Ruiz Madrid (Spagna) 16.04.2016 fr Massimo Luigi Benedetto Comarin Bari 05.07.2016 don Rubén Oscar Nadalich Sydney (Australia) 17.07.2016 don Osamu Domenico Giustino Tomura Tokyo-Wakaba (Giappone) 28.07.2016 Annunziatine

Maria Luigia Guerini Gazzaniga (BG) 22.04.2016 Maria Di Pasquale Caltanisetta 17.05.2016 Giovanna Cillo Lecce 09.09.2016 Maria Itria Fenu Cagliari 09.09.2016

Responsabile: equipe informazione. Pubblicato nel sito www.pastorelle.org il 10 settembre 2016