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c Campania Speleologica Campania Speleologica Campania Speleologica Campania Speleologica news Periodico della Federazione Speleologica Campana n.21 settembre 2010 Federazione Speleologica Campana Via G. Papini 12, 80046 San Giorgio a Cremano (NA) www.fscampania.it | [email protected]

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Notiziario Federazione Speleologica Campana

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Campania Speleologica Campania Speleologica Campania Speleologica Campania Speleologica news Periodico della Federazione Speleologica Campana

n.21

settembre 2010

Federazione Speleologica Campana

Via G. Papini 12,

80046 San Giorgio a Cremano (NA)

www.fscampania.it | [email protected]

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Campania Speleologica Campania Speleologica Campania Speleologica Campania Speleologica news Periodico della Federazione Speleologica Campana

n. 21 del 20 settembre 2010

SOMMARIO

In questo numero

VITA DI FEDERAZIONE

La biblioteca a portata di mouse................................................................................................. 3

NOTIZIE DAL MONDO SPELEO

Speleosolidarietà............................................................................................................................. 3

EVENTI

Puliamo il Buio 2010 in Campania……....................................................................................... 4

CAMPI

Alburni 2010 ..................................................................................................................................... 4

Matese 2010……................................................................................................................................. 6

FORMAZIONE

IV Corso di primo livello della Scuola di Speleologia Vallo di Diano.............................. 6

XXV Corso di introduzione alla Speleologia del GS CAI Napoli........................................ 7

Nuovo istruttore della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI....................................... 7

ACQUISIZIONI DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE “F. ALLOCCA”

Grotte del Veneto - paesaggi carsici e grotte del Veneto...................................................... 7

Napoli Sotterranea.......................................................................................................................... 7

I fenomeni naturali di sinkhole nelle aree di pianura italiane.......................................... 8

Atti 2° Workshop internazionale “I sinkholes”....................................................................... 8

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VITA DI FEDERAZIONE

La biblioteca a portata di mouse. La biblioteca digitale della Federazione (http://www.fscampania.it/pubb/index.htm) si arricchisce di oltre 60 articoli pubblicati per la maggior parte negli anni 70 e 80 in particolare sui vari Annuari e Notiziari del CAI Napoli e sugli Atti del Convegno Nazionale di Castellana del 1987. Per tutto il materiale disponibile, la consultazione dei documenti è assolutamente gratuita con la sola, ma fondamentale raccomandazione, di rispettare gli Autori e citare la fonte dei vari articoli consultati. Tutti gli articoli on line sono stati autorizzati dai relativi detentori dei copyright. Novità riguardano la raccolta della Miscellanea che da solo ora conta oltre 100 articoli. Dato l’elevato numero di documenti la raccolta, già precedentemente suddivisa in una Miscellanea Campana Generale, Miscellanea Campana Cavità Naturali e Miscellanea Campana Cavità Artificiali, oggi è stata integrata da una Miscellanea Campana Biospeleologia e Miscellanea Campana Archeologia e Paleontologia. La Miscellanea Generale si è arricchita di diversi articoli di idrogeologia e geomorfologia carsica che riguardano alcune delle più importanti aree carsiche della nostra regione, nonché articoli riguardanti il fenomeno speleogenetico di altre aree limitrofe (Basilicata ma anche Sicilia) e articoli sul catasto e la speleoterapia. La sezione dedicata alle Cavità Naturali si è arricchita di importanti articoli sul Bussento, su Castelcivita e sul fenomeno carsico dell’agro trebulano (Monte Maggiore). Nella raccolta Biospeleologia, tra i vari articoli già presenti si segnala la disponibilità del prezioso aggiornamento delle specie cavernicole campane, a cura di Capolongo, presentato al XV Convegno Nazionale di Speleologia e il lavoro di Fabio Stoch sulla fauna sotterranea dell’area di Casaletto Spartano, gentilmente messo a disposizione dall’Autore. La raccolta Archeologia e Paleontologia mette insieme tutti gli articoli che riguardano lo studio degli insediamenti rupestri e anche delle numerose ricerche archeologiche e paleontologiche che hanno riguardato le grotte campane. Tra le new entry si segnala il prezioso lavoro di Festa, Arte e Archeologia in grotte Campane, di Piciocchi e Cinque su La preistoria dei Monti Alburni, ma anche quelli sulle pitture rupestri della Grotta di Frà Liberto, della rondella fusaiola della Grotta di Nardantuono e delle faune fossili della grotta dell’Ausino. NOTIZIE DAL MONDO SPELEO

Speleosolidarietà. Il 4 luglio scorso a causa del solito male si è spento Marco Ottalevi, speleo romano che molti di voi hanno sicuramente conosciuto. Marco, insieme alla sua compagna Alessandra, aveva adottato due figlie (11 e 16 anni) rimaste orfane a seguito di una terribile tragedia circa un paio di anni fa. Alessandra lavora (era in aspettativa) ma in pratica si è trasferita a Roma seguendo Marco e ora si trova abbastanza sola

nell'affrontare varie situazioni. Oggi è necessario aiutare negli studi le due figlie una delle quali in particolare ha bisogno di sostegno e deve necessariamente frequentare un istituto privato. La comunità speleologica si è mobilitata in massa per aiutare Alessandra e le due bambine e anche noi come redattori della CSNews abbiamo ritenuto importante informarvi su questa iniziativa di solidarietà. Ognuno può dare quello che può. Chi fosse disponibile a fornire un sostegno economico può fare un bonifico al loro conto postale, con i seguenti dati: Conto Corrente Banco Posta n. 39236906 Intestato a Paulis Alessandra Coordinate IBAN: IT 33 U 07601 04800 000039236906 Causale: per Marta e Alice

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EVENTI

Puliamo il Buio 2010 in Campania. Vallivona - Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano (SA). Il Gruppo Speleo Alpinistico Vallo di Diano, il gruppo Speleologico Natura Esplora e il Gruppo Speleologico CAI Napoli in occasione della manifestazione Puliamo il Buio 2010 che si svolgerà il 23/24/25 settembre 2010 sarà impegnato nell'Inghiottitoio dell'Affonnatore diVallivona geosito del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (SA). Questo si apre in una valle cieca estremamente suggestiva, un anfiteatro roccioso le cui pareti si innalzano per una sessantina di metri al termine di una forra che convogliava le acque niveo pluviali dell'area sud occidentale del massiccio del Cervati all'interno dell'omonimo inghiottitoio. Alla fine degli anni sessanta l'accesso alla cavità è stato sbarrato da un'imponente diga alta circa 25 m. che ha così formato una lago antistante l'ingresso e contemporaneamente fu aperto nelle pareti rocciose, un tunnel lungo 450 m. che drena le acque verso il Vallone dell'Inferno (alta via del fiume Bussento). I lavori si resero necessari per impedire l'intorbidimento delle risorgenze poste a valle dell'Inghiottitoio (Varco la Peta e Montemenzano) captate dall'acquedotto per uso potabile. Oltre la diga furono lasciate le impalcature metalliche necessarie allo svolgimento dei lavori la cui ossidazione ha fortemente compromesso i primi cento metri della cavità che ha uno sviluppo complessivo di circa 1 Km. e presenta due risorgenze interne: il ramo attivo (Ramo Franchetti) ed una polla che alimentano la forra che percorre l'inghiottitoio fino al lago sifone terminale posto a circa 800 m. dall'ingresso dopo un dislivello di 130 m. L'intervento è finalizzato alla rimozione delle impalcature e di alcuni cavi elettrici e lampadine che ancora si trovano lungo il tratto iniziale del meandro. Durante i tre giorni della manifestazione oltre alla rimozione, sono stati programmati: incontri con le scuole elementari e medie del comune di Sanza per sensibilizzare ed informare i ragazzi circa le problematiche inerenti la tutela e la salvaguardia dei territori carsici. A conclusione saranno proiettate, sempre nel paese di Sanza, le immagini relative alla rimozione delle impalcature e alla restante parte dell'Inghiottitoio. Si ritiene che questo sia un primo passo per la parziale bonifica di questo sito. Pozzo Moriaturo - Cusano Mutri (BN) Nei giorni 25 e 26 settembre il Gruppo Speleologico Natura Esplora e l’Associazione Matese Escursioni provvederanno alla pulizia del pozzo d’ingresso, una verticale di circa 35 metri, di Pozzo Moriaturo una cavità sita nelle vicinanze dell’abitato di Cusano Mutri (BN). Tale cavità è stata utilizzata per molti anni come discarica di rifiuti di ogni genere dai copertoni ai calcinacci, dai resti di animali a motorini e biciclette. La cavità al fondo risulta inoltre interessata dallo scorrimento d’acqua che sicuramente provvede al trasporto degli inquinanti nella falda, pertanto l’intervento cercherà di ripristinare le condizioni naturale e servirà a sensibilizzare sul tema della salvaguardia ambientale nei territori carsici. Inoltre nella piazza principale sarà allestito un stand informativo dove altre a pannelli divulgativi sull’attività speleologica saranno proiettate le immagini dell’operazione di pulizia. CAMPI

Alburni 2010. Dall’8 al 22 agosto 2010 si svolto il Campo Esplorativo Alburni 2010, organizzato dall’Alburni Exploration Team ed in particolare dal Gruppo Speleologico Natura Esplora (Summonte, AV), Gruppo Puglia Grotte (Castellana Grotte, BA), Gruppo Speleologico CAI Napoli, Gruppo Speleo Alpinisitico Vallo di Diano (Pertosa, SA), inoltre hanno partecipato speleologi provenienti dalla Commissione Grotte Eugenio Boegan (Trieste), Speleo Club Petra (Palermo), Gruppo Speleologico Vespertilio (Bari), Centro Altamurano Ricerche Speleologiche (Altamura, BA) Speleo Club Sperone (San Giovanni Rotondo, FG), Gruppo Speleologico Dauno (Foggia), Gruppo Grotte Solve CAI (Belluno), Centro Ricerche Sotterranee Egeria (Roma) per un totale di 90 presenze tra speleologi e

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familiari con una media di 35 presenze al giorno. Il Campo ha avuto come base logistica il Rifugio Ausineto in Sant’Angelo a Fasanella (SA). Le grotte interessate al lavoro degli speleologi sono state: Grava dei Vitelli, Grava del Campo, inoltre altre grotte come Inghiottitoio dei sotto Serra Carpineto e Inghiottitoio delle Gravaccine sono state visitate a scopo didattico. Inoltre durante il campo abbiamo accompagnato i bambini a Grotta dell’Acqua, davvero un esperienza emozionante sia per loro che per noi che li accompagnavamo. Mentre nel periodo 9-16 agosto presso la Pro Loco di Sant’Angelo a Fasanella è stata esposta la mostra “120 anni di speleologia della Commissione Grotte Eugenio Boegan” infine la sera del 14 agosto nella piazza di Sant’Angelo a Fasanella, grazie al contributo della CGEB si è svolta la proiezione “Il Carsismo degli Alburni – storia delle esplorazioni per immagini dal 1926 ad oggi”. Grava dei Vitelli CP 253. La grotta si apre lungo la parete calcarea di faglia, che delimita ad ovest la Valle del Sicchitiello, con un maestoso portale a forma triangolare alto una ventina di metri ed adornato da faggi secolari. La grotta fu scoperta nel 1962 dalla CGEB è stata oggetto dal 1987 al 1990 di una escalation esplorativa che ne ha portato lo sviluppo dagli originari 40 m agli attuali 1880 m per 385 m di profondità. I primi giorni di campo sono stati impiegati per completare l’armo della grotta fino a -270, da qui proseguendo lungo la risalita compiuta lo scorso autunno, si è arrivati ad una strettoia che impediva la prosecuzione, procedendo ad un opera di disostruzione l’esplorazione del nuovo ramo prosegue lungo una linea di faglia in risalita, intervallata da frane costitute per lo più da blocchi di grosse dimensioni ed una notevole quantità di fango che li ricopre, superata questa zona ormai chiamata “La sagra fanghiglia unita” la grotta prosegue in una condotta 0,7 per 1,0 metro chiamata “Ciceri e cicerchie” per la presenza sul fondo di roccie e ciottoli di varie dimensione che deliziano le ginocchia. Ancora un passaggio in frana ci porta su un livello più alto, da qui il meandro prosegue per un’altra ventina di metri in maniera sub-orizzontale con massi che ne impediscono il facile passaggio, esso termina in una saletta caratterizzata da un banco ben spesso di deposito sabbioso poco sciolto, da qui un passaggio basso semifonante conduce in un ampia sala dove un pozzo stimato 30 metri và verso l’alto facendo supporre una possibile prosecuzione, sul termine dalla sala invece la grotta sembra chiudere nelle brecce. Al momento sono stati rilevati circa 400 metri di nuove gallerie e alcune risalite sono in corso. Grava del Campo CP1306. La Grava del Campo appare come uno dei tanti inghiottitoi che si incrociano camminando sull’altopiano che borda a SW la vetta del Monte Alburno. Segnalata nel 2008, si presenta come una piccola vallecola che si perde in un ambiente di scarso sviluppo. Una breve risalita all’ingresso ha permesso di raggiungere un meandro che, dopo una serie di salti, incontra un tratto tortuoso, con strettissime curve a gomito che ha costituito un impedimento alla progressione. La presenza di una forte corrente d’aria convince della necessità di iniziare i lavori di disostruzione che permettono nell’estate del 2010 il superamento della strettoia. Superata questa lunga strettoia, si incontra un P40 e un P20 e si percorre un meandro in discesa, impostato su una faglia con direzione NNE, fino ad incontrare un nuovo P40. Alla base di questo pozzo è presente una sala (trivio) da cui partono tre vie, di cui solo una prosegue il meandro in direzione NW. Il meandro si abbassa in un laminatoio che dopo poco si affaccia su due brevi salti (P5 e P10) che conducono ad una sala da dove parte un cunicolo basso, stretto e bagnato lungo una decina di metri (strisci-spingi). Strisci-spingi sbuca su un altro salto di 5 m che porta su un meandro impostato su frattura, lungo il quale si intercetta un arrivo laterale. Il meandro continua in direzione W per approfondirsi con un nuovo salto (6 m) e un pozzo da 15 m (pozzo pioggia), alla base del quale riparte il meandro in direzione SE che dopo poco si apre su un ampio P50. Scendendo il P50, dopo circa 35 m, si intercetta un terrazzo dove la grotta si biforca. Continuando a scendere si raggiunge una serie di salti che portano ad un meandro e quindi ad un pozzo da 30 m (pozzo diluvio), alla cui base si incontra una strettoia. Se invece si attraversa il terrazzo si incontra subito un ampio pozzo, che rappresenta la maggior verticale interna con i suoi 130 m di dislivello (uanashon uanaghen). Discendendo il pozzo uanashon uanaghen si incontra, dopo circa 30 m, un grosso arrivo che proviene da SW, mentre continuando a scendere si arriva su un’ampia cengia da cui è possibile spostare la via di progressione. Pochi metri sotto questa cengia si nota una finestra sulla parete opposta che rappresenta la strettoia incontrata alla base di pozzo diluvio.

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Alla base del pozzo è presente un’ampia sala di circa 15X8 m con numerosi crolli che continua a SW con un breve meandro e un salto (P9) alla base del quale si incontra un altro arrivo alto. Continuando invece il meandro si entra in una frattura che procede in direzione S per circa 30 m, per poi girare a E ed incontrare un’ampia sala di crollo con un grosso arrivo laterale in salita da SW. Superata la sala di crollo si incontra un meandro che scende in direzione SSW stringendosi ed abbassandosi nell’ultimo tratto (tunnel bianconiglio). Si incontra così una biforcazione: a W il meandro si presenta completamente allagato, mentre verso E si percorre un meandro in leggera salita che prosegue per circa un centinaio di metri per fermarsi alla base di una risalita. Grava del Campo raggiunge la profondità di -403 m e rappresenta la terza grotta in Campania per profondità, con uno sviluppo spaziale superiore al km. Alburni Exploration Team FSC-FSP http://www.fscampania.it/alburni/ Matese 2010. Anche quest’anno si è svolto il tradizionale campo estivo sui monti del Matese. Vi hanno partecipato quasi novanta persone, con una media di circa trenta al giorno. A Pozzo della Neve sono state organizzate diverse punte, sia per il trasporto dei materiali sia per l’esplorazione vera e propria. Grazie all’allestimento di un nuovo campo interno oltre a quello permanente di Sala Franosa, è stata portata avanti l’esplorazione del Ramo dell’Invidia, importante affluente che, dalla Fessura del Casco (-900 circa), ormai risale per oltre 350 metri fino a un tratto allagato che in futuro richiederà mute stagne. La zona è meravigliosamente cristallizzata, e vi sono state realizzate riprese video e fotografiche. Inoltre ci siamo finalmente decisi, dopo anni, a guardare sopra il P80 in cerca della prosecuzione del meandro, che naturalmente c’era. Questa via è stata chiamata Ramo Ramó, visto che era da mo’ che attendeva. Da qui un P90 ridiscende nella Galleria Nunziata, e lungo la sua verticale occhieggiano alcune finestre promettenti. Inoltre il Ramó ha un affluente attivo, che è stato risalito durante alcune punte svoltesi nel mese di settembre. Un bel fuso di 60 metri è bagnato da un arrivo proveniente da un meandrino stretto ma percorribile, che procede in salita alternato a diversi salti, puntando dritto al vicino Fosso Iacoferrato. Ormai la superficie è lontana poco più di cinquanta metri, e questa potrebbe essere la via di un nuovo ingresso. L’aria, abbondante, racconta una storia credibile. Del resto il fosso è frequentato, all’imbrunire, da alcuni pipistrelli, che probabilmente provengono proprio dall’ingresso che cerchiamo. Anche Cul di Bove ha visto molti lavori in corso. Purtroppo però il campo interno programmato a -550 è saltato a causa di un incidente. L’intervento del CNSAS, allertato e giunto sul posto, per fortuna non è stato necessario: le ferite erano lievi e l’infortunato è uscito aiutato dai compagni. Alcuni volenterosi hanno continuato a lavorare a Cul di Manzo, cantiere disostruttivo che prima o poi porterà da qualche parte. Sono stati rinvenuti anche probabili ingressi a nuove grotte, tra cui un buco soffiante lungo il Vallone Florio. Quest’anno hanno partecipato all’organizzazione del campo il Gruppo Speleologico del Matese, il Gruppo Speleologico Grottaferrata, l’associazione Speleologi Molisani, il Gruppo Speleologico CAI Roma. La logistica è stata curata dal Gruppo Grotte Pipistrellidi Terni. Ringraziamo gli sponsor che hanno fornito materiali: Ferrino per l’allestimento dei campi interni; Marzano srl di Dragoni per la pasta; Andrea De Lellis di San Gregorio Matese per l’acqua potabile. Il comune di Campochiaro, da sempre sensibile alle ricerche speleologiche nel suo territorio, ci ha concesso ancora una volta il permesso di accampare. Natalino Russo - Collettivo Speleomatese http://speleomatese.wordpress.com/

FORMAZIONE

IV Corso di primo livello della Scuola di Speleologia Vallo di Diano. Dal 01 ottobre al 07 novembre 2010. Inizierà il 01 Ottobre 2010 il 4° Corso di primo livello di Speleologia organizzato dalla Scuola di Speleologia Vallo di Diano secondo le direttive della Commissione Nazionale Scuole di Speleologia della Societa Speleologica Italiana. Per maggiori informazioni visita il sito del GSAVD: http://www.valloverticale.it/corsi.htm - [email protected]

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XXV Corso di introduzione alla Speleologia del GS CAI Napoli. Il Corso si svolgerà dal 21 settembre al 26 ottobre 2010. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria all’indirizzo mail [email protected] Nuovo istruttore della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI. Si sono svolti nel mese di agosto, presso il CAVES (VA), gli esami per Istruttore di Speleologia della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI. Il programma ha previsto varie prove sia pratiche (tecniche di armo e progressione, autosoccorso, rilievo in grotta) che teoriche (presentazione di una lezione ed esame orale). L'esame per diventare Istruttore della SNS CAI è il culmine di un percorso formativo che inizia con il Corso di Perfezionamento proseguendo poi con il Corso Propedeutico all'esame, tutti corsi nazionali. Agli esami ha partecipato il socio del GS CAI Napoli Marco Ruocco che ha svolto un brillante esame ed è stato reputato idoneo al titolo di Istruttore di Speleologia della SNS CAI. La nomina avverrà alla prossima Assemblea della Scuola che si terrà a Pordenone il 4 e 5 dicembre pv. Dal 2011 il GS CAI Napoli e la FSC potranno contare su un nuovo istruttore CAI per continuare la propria attività didattica e formativa nella nostra regione. Umberto Del Vecchio - CapoGruppo GS CAI Napoli

ACQUISIZIONI DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE “F. ALLOCCA”

Grotte del Veneto - paesaggi carsici e grotte del Veneto. Anno 2000, Federazione Speleologica Veneta e Regione del Veneto, II edizione, 480 pp. Un’altra importante acquisizione dono della Federazione Speleologica Veneta va ad impreziosire il patrimonio documentale della Biblioteca della nostra Federazione. Grotte del Veneto redatto a cura di Paolo Mietto e Ugo Sauro è stato pubblicato nella sua prima edizione nel 1989. La copia donata è la II edizione stampata nel 2000 che aggiorna lo stato delle ricerche, corrispondente al periodo che va dal 1989 al 1999, con un corposo post scriptum alla prima edizione di circa 80 pagine. Il volume comprende una prima sezione dedicata al “Carsismo nella cultura e nell’ambiente” in cui si trovano capitoli dedicati alla storia della speleologia

veneta, al fenomeno carsico, ricerca scientifica, fauna cavernicola veneta, l’impatto dell’uomo sull’ambiente grotta, l’utilizzazione antropica delle grotte del Veneto e considerazioni sul turismo in aree carsiche. La seconda parte, invece, è tutta dedicata alle principali aree carsiche della regione e si conclude con un discreto elenco bibliografico e un ampio indice analitico. La terza ed ultima parte che caratterizza questa seconda edizione, reca un ampio aggiornamento della ricerca speleologica in Veneto nel decennio che va dal 1989 al 1999.

Napoli Sotterranea. Anno 1889, di Guglielmo Melisurgo, riedizione del 1997, Edizioni Scientifiche Italiane, 123 pp. Dono di Natalino Russo, questa preziosa riedizione consente di rivisitare e riscoprire la Napoli sotterranea attraverso il resoconto di questo giovane ingegnere del Comune di Napoli che, dopo la laurea a 20 anni nel 1877, nel 1883 inizia le sue escursioni sotterranee sotto la città partenopea insieme alla sua preziosa guida, il fontaniere Nunzio Esposito. Questo importante libro, non dette al giovane Melisurgo le soddisfazioni professionali che si attendeva come lui stesso recita “non apprezzato dai miei colleghi, odiato dalla classe di questi operai del comune detti pozzari, per aver svelato la misteriosa loro città sotterranea”. Dimessosi dall’incarico comunale nel

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1907 Melisurgo collaborò anche con la Società Meridionale di Elettricità per i lavori di realizzazione della diga idroelettrica del Lago Matese. Pur avendo realizzato l’intera mappa del sottosuolo napoletano, allora ancora quasi interamente percorribile, dopo le sue dimissioni dal comune questa mappa andò misteriosamente dispersa, ma fortunatamente non fu così per questo prezioso documento. Il valore del suo lavoro soltanto molti anni dopo la sua morte ottenne il giusto riconoscimento dalle varie Commissioni di studio che si sono succedute per affrontare il problema dei dissesti causati dalle cavità del sottosuolo napoletano.

I fenomeni naturali di sinkhole nelle aree di pianura italiane. Anno 2008, Memorie Descrittive della Carta Geologica d’Italia, ISPRA – Servizio Geologico d’Italia, vol. 85, 482 pp. Ampia e ricca monografia dedicata ai fenomeni di sinkhole in Italia edita dall’ISPRA a cui hanno collaborato dall’ambiente speleologico Sossio Del Prete, sotto l’afferenza FSC, Antonio Santo e Mario Parise. Sebbene il titolo si riferisce a un ambito morfologico in cui notoriamente non si formano grotte, i vari capitoli regionali e non spesso trattano anche di sinkhole in aree carsiche. Il volume si apre con due capitoli dedicati al sistema informativo territoriale dei sinkhole italiani, in via di implementazione proprio dall’ISPRA, e ai problemi terminologici e meccanismi genetici dei sinkhole (inclusi quelli in aree carsiche). Seguono una

serie di capitoli di dettaglio sulle conoscenze finora acquisite sui sinkhole nelle varie regioni italiane che si conclude con un interessante capitolo dedicato alla letteratura scientifica internazionale sull’argomento con una rassegna di casi da varie zone del mondo. La stesura del volume, tuttavia, ha subito molte vicissitudini e incontrato molti problemi di realizzazione che ne hanno anche ritardato la pubblicazione. Ciò ha avuto ripercussioni, in alcuni casi, anche sulla qualità grafica e dell’impaginazione dei testi non sempre impeccabile.

Atti 2° Workshop internazionale “I sinkholes. Gli sprofondamenti catastrofici nell’ambiente naturale ed in quello antropizzato”. Anno 2009, ISPRA – Servizio Geologico d’Italia, 1022 pp., ISBN 978-88-448-0400-8. Nel volume sono raccolti i contributi presentati in occasione del 2° Workshop Internazionale sui sinkhole dal titolo: “I sinkhole. Gli sprofondamenti catastrofici nell’ambiente naturale ed in quello antropizzato”, organizzato dall’L’ISPRA - Dipartimento Difesa del Suolo, a Roma, il 3-4 Dicembre 2009. Il meeting ha riscosso un notevole successo scientifico e di partecipazione, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, degli operatori del settore e del mondo accademico (più di 500 partecipanti). Nel volume degli atti sono stati raccolti 69 lavori raggruppati nelle sei sessioni che hanno caratterizzato il workshop. Nella prima

sessione “Il quadro conoscitivo dei fenomeni di sinkhole: meccanismi genetici e metodologie d’indagine” sono raccolti i lavori riguardanti le diverse tipologie di fenomeni di sprofondamento e le ipotesi riguardo le cause di innesco e i meccanismi genetici. Segue una sessione (Sprofondamenti e ricerca storica) che raccoglie lavori originali di ricerca storica, cartografica, toponomastica, archivistica per il censimento e lo studio dei fenomeni di sinkhole. Le sessioni 3 e 4 riguardano studi di sintesi, censimenti regionali e casi di studio di singoli sinkhole individuati sul territorio nazionale o straniero. È stata quindi riservata una sessione agli sprofondamenti di natura antropica che hanno interessato negli ultimi anni alcuni centri urbani. L’ultima sessione infine raccoglie gli studi riguardanti le nuove tecniche di intervento e i risultati raccolti dai moderni sistemi di monitoraggio. Numerosi i contributi che riguardano fenomeni di sinkhole sia in aree carsiche che in aree urbanizzate con presenza di cavità artificiali. I lavori relativi alla Campania (di cui uno sotto l’afferenza della FSC) saranno presto disponibili anche nella biblioteca on line della Federazione, mentre il volume completo, oltre a essere disponibile presso la Biblioteca di Federazione, è interamente scaricabile on line dal sito ISPRA http://www.isprambiente.it/site/it-IT/Pubblicazioni/Atti/Documenti/atti_2009_sinkhole.html

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Campania Speleologica news

periodico della Federazione Speleologica Campana. I contenuti sono concessi sotto licenza Creative Commons. È possibile ridistribuirli liberamente, citando e linkando la fonte. La newsletter è unidirezionale: è possibile solo ricevere. Se la ricevi è perché ci hai comunicato il tuo indirizzo, o perché esso ci è pervenuto attraverso persone o associazioni che desiderano farti arrivare aggiornamenti dalla speleologia campana. Per qualsiasi problema o per non ricevere più Csnews, contatta direttamente il moderatore [email protected] Redazione: Sossio Del Prete, Antonio Gaeta, Enzo Iannella, Francesco Maurano, Natalino Russo, Giovanni Testa. In copertina: Grava del Campo. Foto Alessandra Lanzetta. Federazione Speleologica Campana. Via G. Papini 12, 80046 San Giorgio a Cremano (NA) www.fscampania.it | [email protected]