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Il 16 febbraio 2015, un gruppo di attivisti del GrIG e del CPP si sono recati in orario serale in via Volti e in via Regazzoni Alta, nel comune di Torreglia, Parco regionale dei Colli Euganei (PD), per assistere anche quest’anno la migrazione riproduttiva dei Rospi. Il colle dei Rospi, sito migratorio censito dallo stesso Ente Parco, tant’è che alla sua base sono state collocate anche le reti anti-attraversamento per Anfibi, è stato gravemente violentato dall’uomo con tagli massivi di alberi sulla sommità e sui versanti della collina.
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COMUNICATO STAMPA GRUPPO DI INTERVENTO GIURIDICO 20 FEB. 15
ADDIO BOSCO NATIO
Nel 1993 andò in onda sulle reti Rai un cartone animato dal titolo “Le avventure del bosco piccolo” tratto
dalla serie di libri “The Animals of Farthing Wood” di Colin Dann.
La storia racconta i tristi eventi e le molteplici disavventure di una compagnia di animali, dal
momento in cui sono costretti ad abbandonare il loro bosco d'origine per colpa delle attività umane.
Oltre alla caccia e alla crescente urbanizzazione, le ruspe e i camion degli uomini arrivano fino al bosco e
riempiono lo stagno di calcinacci e residui di cantiere edile. La trasformazione in discarica dell'unica riserva
d'acqua della zona compromette definitivamente la sopravvivenza di tutti gli animali e per questo decidono
di aggregarsi e di mettersi in viaggio tutti insieme verso la riserva naturale "Il Parco del Daino Bianco", dove
sperano di trovare una vita migliore e di cui solo il Rospo conosce la strada.
I Colli Euganei sono come il bosco di Farthing.
Il 16 febbraio 2015, un gruppo di attivisti del GrIG e del CPP si sono recati in orario serale in via Volti
e in via Regazzoni Alta, nel comune di Torreglia, Parco regionale dei Colli Euganei (PD), per assistere
anche quest’anno la migrazione riproduttiva dei Rospi che tra mille rischi e trappole mortali cercano di
raggiungere laghetti e fossati posti al di là di strade trafficate.
La posizione delle strade, le automobili, fossi molto ripidi e asciutti e, per di più, una serie di recinzioni
metalliche attorno alle grandi vasche già di per sé molto distanti dalle colline da cui scendono i Rospi,
rendono la migrazione di questi animali luttuosa e dolorosa, in andata...e in ritorno...
Ebbene, nell’oscurità notturna del16 febbraio, gli attivisti hanno intravisto il colle dove i rospi trascorrono il
letargo stranamente spoglio dei suoi alberi per poi trovarsi improvvisamente di fronte ad un cantiere.
Il giorno seguente la luce del sole rivelava tutta la tragicità di quanto commesso.
Il colle dei Rospi, sito migratorio censito dallo stesso Ente Parco, tant’è che alla sua base sono state collocate
anche le reti anti-attraversamento per Anfibi, è stato gravemente violentato dall’uomo con tagli massivi di
alberi sulla sommità e sui versanti della collina.
Una pratica invasiva umana, quella della ceduazione, inventata per giustificare la raccolta facile ed
economica del legno da vendere, ma il valore ecologico (ad esempio CO2 assorbita e contenimento
dell'erosione dei pendii) ed estetico (una vera schifezza, perché si vede il pesante e continuo intervento
umano) delle foreste sottoposte a ceduazione è molto, molto basso.
Ai piedi dei Colli ben due depositi in cui sono ammassati migliaia di fusti legnosi di Castagno e Roverella
sottratti alla collina.
Spianate cosparse di pietrisco e cumuli di terra e sassi qua e là, perfino in corrispondenza del rospo-
dotto intasato, reso definitivamente inagibile e inutile (per il sistema di gallerie per anfibi l’Ente Parco
il 28 febbraio 2006 spese 30.000 €). Ruspe, camion, teleferica, pick-up, tracce di cingoli sulla terra e per
giunta pali del telefono intercettati e divelti dal transito dei macchinari.
Ceppaie sradicate, tronchi schiantati a terra, schegge di legno e un intrico di terra calpestata e residui
di alberi scorticati tutt’intorno in un’atmosfera desolante: ecco la fine dell’habitat dei Rospi.
Addio Rospi e addio Rane, pestati e ridotti in poltiglia durante il sonno profondo mentre già si
annunciava un risveglio che non ci sarà più, e con loro se ne sono andati insetti di varie specie, rettili,
micromammiferi, siti dove nidificavano varie specie di uccelli e la flora naturalmente.
Querce e Castagni se ne vanno per lasciare spazio alla Robinia e all’Ailanto che colonizzeranno il
monte più velocemente delle altre piante escludendole.
E tutto questo mentre l’Ente Parco Colli Euganei, sulla sua pagina facebook ufficiale, il 12 febbraio alle ore
14.41, pubblica un post dal titolo “INTERVENTI PER LA SALVAGUARDIA DEI ROSPI NEL PARCO”
che ottiene 28 “mi piace” e 5 condivisioni.
Gli animali del bosco di Farthing, dopo che il loro bosco è stato distrutto dall’uomo, decidono di mettersi in
viaggio tutti insieme verso la riserva naturale "Il Parco del Daino Bianco", dove sperano di trovare una vita
migliore e di cui solo il Rospo conosce la strada.
Ma come si sentirebbero scoprendo di esserci già?
Il Gruppo di Intervento Giuridico annuncia battaglia e invita tutte le Associazioni del Coordinamento
Salvaguardia Colli Euganei e tutte le persone sensibili a farsi sentire e ad una sollevazione popolare per
riscattare l’enorme danno subito dai Rospi e tutti i torti già subiti in questi anni. I responsabili vanno cercati e
dovranno pagarla amaramente.
Gruppo di Intervento Giuridico – Veneto
Taglio alberi su uno dei versanti del colle: che fine avranno mai fatto i Rospi che vivevano nel sottobosco?
Cingolato solca il terreno e ceppaie sradicate a dimostrazione della rilevanza dei danni inferti.
Fusti di Quercia e Castagno ammassati
Vista parziale del colle manomesso. Alla sua base ci sono le reti anti-attraversamento Anfibi.
Spianata e deposito legna e mezzi pesanti sulla direttrice migratoria dei rospi e davanti al rospo-dotto
inservibile (per il sistema di gallerie per anfibi l’Ente Parco il 28 febbraio 2006 spese 30.000 €).
Le rassicurazioni sulla pagine facebook dell’Ente Parco Colli Euganei