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SEO 101 : come piazzarsi al meglio su Internet
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0. Introduzione: cenni sulla rete e motori di ricerca
La complessità della rete e la sua vastità di contenuti, che negli ultimi anni ha raggiunto livelli
inimmaginabili ai tempi della creazione della prima rete di interconnesione universitaria nel 1969,
ha definito una vera e propria lotta tra i vari content creator sulla rete. Le tattiche per attirare pub-
blico si sono moltiplicate e l’ottimizzazione del proprio contenuto è divenuta essenziale per avere
una posizione ottimale nei piazziamenti nei motori di ricerca.
Prima di imbastire il discorso sulla SEO, è opportuno spiegare, brevemente, il funzionamento dei
motori di ricerca. Il lavoro di un motore di ricerca, che pare a noi semplice ed automatico, è contin-
uo, e si divide in tre fasi principali:
• Analisi della rete ( o porzioni di essa, in un determinato campo di azione). Il motore di
ricerca in questa fase analizza i siti assegnati nella particolare iterazione, attraverso
un programma denominato crawler, che recepisce tutte le informazioni chiave per
l’indicizzazione dai vari siti.
• Catalogazione delle informazioni. Il motore di ricerca ora cerca di mettere ordine nelle in
formazioni che ha raccolto. Vengono utilizzati diversi sistemi ed algoritmi per creare
un ranking, una classifica, dei risultati.
• Risposta alla query dell’utente. Viene inviata risposta al dispositivo richiedente delle
informazioni più pertinenti alla richiesta.
Il lavoro di questa guida si inserisce a monte del processo del motore di ricerca, cercando di fornire
informazioni che meglio si posizionano nelle catalogazioni. Si tratta di impostare il proprio lavoro
coerentemente con il proprio stile, ma mantenendo alcune basi fondamentali.
Se voleste approfondire il discorso, vi con-
siglio l’infografica creata da Google “How
Search Works”, che potete visualizzare clic-
cando sull’immagine
SEO 101 : come piazzarsi al meglio su Internet
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1. SEO: come migliorare il proprio ranking
1.1 Scrivere ottimizzando
L’ottimizzazione nei motori di ricerca è un campo particolarmente nuovo di azione, vi rimando alla
definizione di Wikipedia sull’argomento:
L’attività SEO punta ad incrementare la visibilità di un determinato sito internet all’interno dei
motori di ricerca determinando l’aumento del volume di traffico qualificato (utenti specifica-
mente interessati) che un sito web riceve tramite i motori di ricerca (definito traffico organico).
Tali attività comprendono attività di tipo On page (ottimizzazioni direttamente sul sito internet)
e attività di tipo Off page (attività che possono essere svolte al di fuori del sito internet). Esempi di
attività SEO possono essere: l’ottimizzazione della struttura del sito e degli url (url optmization),
dell’accessibilità delle informazioni da parte dei motori degli utenti, spider (robot and sitemap op-
timization) sia del codice sorgente (code and error optimization), degli approfondimenti link (link
optimization), la presenza delle immagini, della pagina web, sia dei contenuti.
Il fulcro di questo documento verterà sull’ottimizazzione ON PAGE (di quella offpage se ne occupa
il Webmaster). Per il nostro blog, utilizziamo il plugin YOAST SEO per l’ottimizzazione. Imparere-
mo come sfruttarlo al meglio, ma prima dobbiamo fare un passo indietro e rivedere le modalità di
scrittura.
Ognuno di noi ha avuto esperienza con contenuti giornalistici online, e soprattutto tutti abbia-
mo letto almeno una volta un articolo su blog. Eppure tanti blog rimangono tali: un semplice sito,
magari senza un proprio dominio e con visualizzazioni totali piuttosto basse, che finisce nel di-
menticatoio non appena il blogger perde interesse o tempo da dedicare.
Questo non è imputabile, ovviamente, alla semplice mancanza di una corretta ottimizzazione. Un
motore di ricerca non può fare la fortuna di un sito, che deve capace di attirare pubblico con il suo
contenuto. Ma, avere una buona copertura pubblicitaria può solo giovare.
SEO 101 : come piazzarsi al meglio su Internet
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Quindi, partiamo dalle regole generali di scrittura che sono necessarie per una buona partenza,
come accennavamo in precendenza:
Il primo presupposto, prima di iniziare la scrittura di un articolo è pensare ad una parola chiave,
collegata al contenuto principale dell’articolo. È caldamente consigliato inserire la parola chiave
diverse volte nell’articolo.
Seconda direttiva essenziale, durante la scrittura, è quella di mantenere i periodi brevi ed evitare
costruzioni troppo complicate. Questo non significa abbassare la qualità dell’articolo, ma scrivere
con criterio, evitando di lunghi periodi. In questo modo, il senso e soggetto del periodo non si perd-
erà nella lettura e, soprattutto, il ranking dell’articolo nelle ricerche salirà.
Ultimo dettame è l’utilizzo di sottotitoli. Questi sottotitoli vengono inseriti nelle indicizzazioni dei
motori di ricerca e quindi i termini inseriti possono essere richiamati più utenti.
Queste tre prime regole sono tutti presupposti per la scrittura, e richiedono poca attenzione ma
posso portare ad un notevole miglioramento.
Abbiamo ora il nostro articolo, pronto per essere pubblicato. Dopo averlo inserito e averlo format-
tato a dovere, il prossimo passo è configurare gli aspetti SEO tramite il plug Yoast. Questo plugin
ha una interfaccia GUI (Graphical User Interface) e quindi non richiede alcun tipo di conoscenze di
linguaggi di programmazione o specifiche conoscenze.
Yoast è un plugin di analisi realtime: non appena verranno inserite nuove informazioni, Yoast le
analizza e costruisce uno punteggio relativo. Sono presenti due sottosezioni principali, una sul-
la leggibilità e una sull’ottimizzazione. Sulla sottosezione leggibilità è necessario sottolineare un
aspetto importante: il plugin è stato studiato per la lingua inglese, e risulta inaffidabile, in alcune
parti nell’analisi. Affronteremo di seguito la questione nel dettaglio.
1.2 Ottimizzazione On Page: Yoast SEO!
SEO 101 : come piazzarsi al meglio su Internet
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Scorrendo verso il basso nella pagina di creazione articoli, troviamo il pannello di controllo Yoast.
Qui presentiamo, a titolo di esempio, il pannello relativo all’articolo sul Migration Compact, da
poco pubblicato:
Come accenato precedentemente, il plugin utilizza un sistema di analisi per dare un punteggio alla
leggibilità, il Flesch Reading Ease. Questo punteggio, però, non ha nessuna importanza per noi, che
scriviamo in Italiano.
Le informazioni che dobbiamo carpire da questa schermata sono:
• Numero di parole contenute nei periodi (1): il numero massimo raccomandabile di periodi
che presenta più di 20 parole è 25%..
• Parole massime per capitoli (2): il numero massimo raccomandabile di parole per capitolo è
300. Andare oltre darà un punteggio più basso.
• Parole massime per paragrafo (3): il numero massimo raccomandabile di parole per para
grafo è 150.
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SEO 101 : come piazzarsi al meglio su Internet
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Sorvolando momentaneamente la sezione “Snippet editor”, che analizzeremo bene dopo, focaliz-
ziamo l’attenzione sulla seconda sezione. Abbiamo immediatamente il box per la parola chiave, o
Focus keyword.
Possiamo scegliere una parola o più parole. Sconsiglio vivamente di usare frasi di senso compiuto,
poichè è difficile ripeterle nell’articolo e male si integrano nei titoli e descrizioni senza risultare
ripetitive.
Una volta inserite la/e parola/e chiave, passiamo alla sezione successiva, Analysis, che analizza
l’articolo e segna un punteggio totale di ottimizzazione.
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Analizziamo ora ogni punto del punteggio:
• La parola chiave risulta/non risulta nella prima frase dell’articolo. Segnerà punteggio
positivo se la parola chiave è presente nella prima frase.
• Densità della parola chiave nel testo minore dello 0.5% / tra lo 0.5% e il 2.5% / superiore
a 2.5%. Prestare attenzione a questo punto, inserire spesso la parola chiave alza
notevolmente il punteggio, ma non esagerate, altrimenti ci saranno ripercussioni
negative nel punteggio.
• Sono presenti/assenti link ad altre pagine nell’articolo. Un articolo collegato a riferimenti
esterni, che permette anche l’approfondimento dell’argomento non è solo positivo
per la credibilità e la solidità dell’articolo stesso ma è visto di buon occhio anche dagli
algoritmi di ricerca.
• Nella meta-descrizione, considera questo, come si confronta con i competitor? Potrebbe
essere più interessante? / Nessuna meta-descrizione è stata inserita. Il motore di
ricerca una copia dalla pagina. Questo è un punto da tenere in poca considerazione.
Inserita una meta-descrizione (vi spiegherò a breve come), della giusta lunghezza e
tipologia, non avremo altri problemi.
• La parola chiave non è presente/è presente nei titoli dei capitoli (tutti o selezionati). Un
punto interessante ma non fondamentale. Inserire la parola chiave nei nomi dei
capitoli porta benefici, ma l’importante è avere i capitoli e loro nomi, ma non è fonda
mentale che la parola chiave sia presente ora.
• Non hai mai usato questa parola chiave prima d’ora / Hai già usato questa parola
chiave prima d’ora. Ovviamente, se la stessa parola chiave non viene utilizzata più di
una volta è meglio. Notizie o articoli con parole chiave uguali ricevono un punteggio
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di freschezza più basso. NOTA BENE: la parola chiave non è uguale ai tag o le catego
rie, che si possono ripetere e riutilizzare.
• L’articolo contiene xxx parole. Il limite minimo raccomandato per un articolo è di 300
parole, noi abbiamo aggiunto un limite massimo (non scritto) di 850 parole. Cercate di
rimanere in questo range.
• La meta-descrizione presenta/non presenta la parola chiave . Il punto si spiega da solo.
Inserire la parola chiave, come sempre, aiuta nell’ottimizzazione.
• Il titolo dell’articolo è troppo corto/ ha un buona lunghezza / è troppo lungo. Se il titolo
dell’articolo, assieme al nome del sito, è troppo lungo, non sarà completamente visi
bile, cosa da evitare. Vi spiegherò in seguito, nell’approfondimento Snippet, i limiti
per il titolo.
• La parola chiave compare/non compare nel URL della pagina. Bisogna assolutamente
inserire la parola chiave nel URL della pagina. Contando che avremo già inserito la
parola chiave nel titolo, basterà copiarlo come URL. In seguito vi spiegherò come
modificare l’URL di un articolo.
• L’immagine di questa pagina contiene/non contiene la parola chiave nell’attributo alt.
Senza dilungarci troppo nelle spiegazioni tecniche, l’attributo alt è la parola chiave
per le immagini. In seguito, vedremo come lavorare con le immagini e l’attributo ALT.
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Abbiamo tre punti fondamentali:
• Titolo SEO: è il titolo che comparirà sui motori di ricerca. Nell’immagine qui sopra è stato
modificato ad hoc per l’articolo, voi dovrete scritto %%title%% %%site%%. Questo
codice riprende il titolo dell’articolo e il nome del sito. A voi basterà aggiungere il ti
tolo nell’apposito spazio sopra, e non dovete cambiare nulla qui. Unica regola tassati
va è rimanere tra i 30 e i 62 caratteri.
• Slug: è un link personalizzato da mostrare nello snippet. Potete riprendere l’URL, o modifi
carlo con poche parole chiave, o lasciar fare al plugin.
Approfondiamo ora la sezione Snippet Editor. Lo snippet è, in informatica, un frammento di co-
dice, utilizzato in un testo a titolo di esempio. Traslato sui motori di ricerca, lo snippet è il prospetto
che ci viene presentato nella ricerca da un motore. Contiene un titolo, una descrizione e un link.
Possiamo modificare l’aspetto dello snippet tramite Yoast. Analizziamo il pannello:
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• Meta-descrizione: la descrizione in breve dell’articolo. Questa va tassativamente modifi-
cata e il range di caratteri da mantenere è tra i 121 e 154 caratteri.
Se rientrerete nei canoni appena stabiliti, le due barre sotto si coloreranno di verde. Il vostro lavoro
è compiuto, e il punteggio segnerà “Good” in alto a destra.
Ho accennato, durante questa trattazione, a diverse operazioni di formattazione e inserimento
dati. Possono essere elementari per chi è più avvezzo con Wordpress, ma sono operazioni nascoste,
quindi ritengo necessario spendere due parole per spiegarle.
Aggiungere un titolo
Purtroppo, mettere in grassetto il titolo di un paragrafo non lo rende automaticamente un titolo
capitolo per il motore di ricerca. La procedura è altrettanto semplice ma bisogna assolutamente
seguirla, altrimenti non verranno conteggiati come titoli.
Selezionate il testo che farà da titolo, nella barra degli strumenti, se è catalogato come “PARA-
GRAPH” premere sulla freccie e cliccare su “HEADLING 5” (per il momento utilizziamo il 5, che di
dimensioni modeste rispetto agli altri).
1.3 Operazioni elementari: titoli capitoli, URL ed attributi ALT
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Modificare URL
Modificare l’URL è altrettanto semplice. Basterà premere il tasto EDIT vicino all’URL presente sot-
to il box per il titolo dell’articolo. Vi consiglio di usare lo stesso URL che utilizzerete per lo slug.
Immagini: attributo ALT
Ultimo passaggio è l’inserimento di immagini. Va assolutamente inserita una immagine ad inizio
articolo (NOTA BENE: non come immagine di copertina o “featured”, ma come parte dell’articolo).
Quando inserite una immagine sotto riportare la scritta:
Immagine da: *LINK IMMAGINE*
Sarà poi necessario caricare l’immagine premendo su “Add Media”, premere su Upload Files e sceg-
liere il file. Ultimo passaggio è aggiungere la parola chiave nel box ALT TEXT.
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2. Conclusione
Ho cercato, in queste poche pagine, di racchiudere le informazioni necessarie per rendervi il più
autosufficenti possibile. Non è questo di puro egoismo, ma contiamo di espandere il più possibile
il nostro pool di autori. Se dovessiamo arrivare a 40-50 o più autori, gestire ogni singolo articolo
potrebbe risultare difficile per l’amministrazione del sito, che ora conta un solo membro, ovvero
io, in qualità di Webmaster. I temi trattati sono semplici e diventeranno passaggi automatici, non
appena la memoria muscolare farà il suo lavoro.
Ricordo sempre che sono a disposizione di tutti per eventuali problemi o spiegazioni su tutto il pro-
cesso. Potete contattarmi a [email protected] o sui vari canali social che abbiamo. Mi auguro
che questa guida possa esservi stata di aiuto, e buona scrittura.
Leonardo Cristiano