Upload
lamngoc
View
216
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
CORTE DEI CONTI
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL VENETO
INDAGINE SULLA GESTIONE FINANZIARIA
E SUL FUNZIONAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI
NEL COMUNE DI MIRANO
esercizi finanziari 2001-2003
Relazione ex art. 7, comma 7 della legge 5 giugno 2003, n. 131
2
PRESIDENTE COORDINATORE Bruno Prota CONSIGLIERE RELATORE Aldo Carleschi REFERENTE ATTIVITA’ DI REVISIONE Anna Sambo
ELABORAZIONE SCHEMA RELAZIONE, ANALISI Anna Sambo ECONOMICO-FINANZIARIA, REVISIONE CONTABILE Roberta Fonso E TABELLE Cristiano Bertaggia Luca Bovolato
3
INDICE
4
5
Deliberazione Pag. 11 1 PREMESSA: IL NUOVO RUOLO DEGLI ENTI LOCALI E LE COMPETENZE DELLA
CORTE DEI CONTI “ 13
2 DATI ORGANIZZATIVI DEL COMUNE DI MIRANO “ 17 3 VERIFICA DELL’ADEGUAMENTO DELLA NORMATIVA COMUNALE ALLE
DISPOSIZIONI DEL T.U. SUGLI ENTI LOCALI “ 21
4 ANALISI PARTICOLARI “ 27 4.1 Equilibrio di bilancio “ 27 4.1.1 Quadro giuridico di riferimento “ 27 4.1.2 Pareggio finanziario “ 37 4.1.3 Equilibrio corrente “ 38 4.1.4 Equilibrio degli investimenti “ 43 4.2 Il risultato contabile di amministrazione “ 47 4.2.1 Quadro giuridico di riferimento e risultanze contabili “ 47 4.2.2 Analisi dei dati “ 48 4.3 Il Patto di Stabilità “ 53 4.3.1 Origine ed evoluzione: il triennio 2001-2003 “ 53 4.3.2 Il sistema premiante e quello sanzionatorio “ 61 4.3.3 Possibili interventi per il rispetto dei vincoli “ 63 4.3.4 Gli obiettivi raggiunti nel triennio 2001-2003 “ 66 4.3.5 Analisi delle componenti determinanti ai fini del rispetto
dei vincoli “ 73
4.3.6 La previsione e il consuntivo “ 96 4.4 L’indebitamento “ 104 4.4.1 Quadro giuridico di riferimento “ 104 4.4.2 Analisi dei dati “ 116 5 I CONTROLLI INTERNI “ 129 5.1 Quadro giuridico di riferimento “ 129 5.1.1 Le competenze della Corte dei conti “ 129 5.1.2 Evoluzione della normativa “ 130 5.2 Organizzazione e funzionamento dei controlli nell’ambito del
Comune “ 138
5.2.1 Controlli di regolarità amministrativa e contabile “ 139 5.2.2 Controllo di gestione “ 139 5.2.3 Valutazione del personale con qualifica dirigenziale “ 145 5.2.4 Controllo strategico “ 147 6 VALUTAZIONI E CONCLUSIONI “ 149
TAVOLE E TABELLE
Tav. 1 Composizione dell’avanzo 2001-2003 “ 49Tav. 2 Dinamica minori entrate/minori spese 2001-2003 “ 50Tav. 3 Rapporto avanzo/accertamenti entrate correnti “ 51Tav. 4 Calcolo rapporto indebitamento/P.I.L. “ 67Tav. 5 Limite all’indebitamento “ 119Tav. 6 Contratti accesi con Istituti di credito “ 120Tav. 7 Analisi della restituzione delle quote capitali e delle quote
interessi “ 121
Tav. 8 Assunzioni di mutui – previsioni 2001-2005 “ 123Tav. 9 Elenco delle opere pubbliche finanziate negli anni precedenti e
non realizzate, in tutto o in parte “ 125
Tab. 1 L’equilibrio corrente 2001-2003 “ 165Tab. 2 L’equilibrio corrente 2001 - indicatori “ 166
6
Tab. 3 L’equilibrio corrente 2002 - indicatori Pag. 167Tab. 4 L’equilibrio corrente 2003 - indicatori “ 168Tab. 5 L’equilibrio investimenti 2001-2003 “ 169Tab. 6 L’equilibrio investimenti 2001 - indicatori “ 170Tab. 7 L’equilibrio investimenti 2002 - indicatori “ 171Tab. 8 L’equilibrio investimenti 2003 - indicatori “ 172Tab. 9 Dimostrazione dell’avanzo di amministrazione 2001-2003 “ 173Tab. 10 Saldo programmatico 2001 – gestione di cassa “ 174Tab. 11 Determinazione obiettivi Patto di stabilità – Saldo e obiettivi
programmatici anno 2002 “ 175
Tab. 11bis Determinazione obiettivi Patto di stabilità – Saldo e obiettivi programmatici anno 2002 (aggiornata)
“ 176
Tab. 12 Vincoli per la gestione di cassa e di competenza anno 2003 “ 177Tab. 13 Entrate - Titoli I, III, IV – Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-
2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità “ 178
Tab. 14 Titolo I – Entrate Tributarie - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (indicatori)
“ 179
Tab. 15 Titolo I – Entrate Tributarie - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (variazioni)
“ 179
Tab. 16 Titolo III – Entrate extratributarie - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (indicatori)
“ 180
Tab. 17 Titolo III – Entrate extratributarie - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (variazioni)
“ 181
Tab. 18 Titolo IV – Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti… - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (indicatori)
“ 182
Tab. 19 Titolo IV – Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti… - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (variazioni)
“ 182
Tab. 20 Titolo I – Spese correnti – Quadro riepilogativo - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (variazioni)
“ 183
Tab. 20/a Intervento 01 – Spese per il personale - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (variazioni)
“ 184
Tab. 20/b Intervento 02 – Spese per l’acquisto di beni di consumo… - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (variazioni)
“ 185
Tab. 20/c Intervento 03 – Spese per prestazioni di servizi - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (variazioni)
“ 186
Tab. 20/d Intervento 04 – Spese per utilizzo di beni di terzi - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (variazioni)
“ 187
Tab. 20/e Intervento 05 – Spese per trasferimenti - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (variazioni)
“ 188
Tab. 20/f Intervento 07 – Spese per imposte e tasse - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (variazioni)
“ 189
Tab. 20/g Intervento 08 – Spese per oneri straordinari della gestione corrente - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (variazioni)
“ 190
Tab. 21 Titolo I – Spese correnti – Quadro riepilogativo - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (indicatori)
“ 191
Tab. 21/a Intervento 01 – Spese per il personale - Raffronto tra gli esercizi “ 192
7
2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (indicatori)
Tab. 21/b Intervento 02 – Spese per l’acquisto di beni di consumo… - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (indicatori)
Pag. 193
Tab. 21/c Intervento 03 – Spese per prestazioni di servizi - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (indicatori)
“ 194
Tab. 21/d Intervento 04 – Spese per utilizzo di beni di terzi - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (indicatori)
“ 195
Tab. 21/e Intervento 05 – Spese per trasferimenti - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (indicatori)
“ 196
Tab. 21/f Intervento 07 – Spese per imposte e tasse - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (indicatori)
“ 197
Tab. 21/g Intervento 08 – Spese per oneri straordinari della gestione corrente - Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità (indicatori)
“ 198
Tab. 22 Entrate – Titoli I, III, IV – Raffronto tra gli esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità – Rapporto previsione e consuntivo
“ 199
Tab. 23 Spese correnti – Quadro riepilogativo – Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità
“ 200
Tab. 23/a Intervento 01 – Spese per il personale – Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità
“ 201
Tab. 23/b Intervento 02 – Spese per l’acquisto di beni di consumo… - Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità
“ 202
Tab. 23/c Intervento 03 – Spese per prestazioni di servizi - Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità
“ 203
Tab. 23/d Intervento 04 – Spese per utilizzo di beni di terzi - Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità
“ 204
Tab. 23/e Intervento 05 – Spese per trasferimenti - Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità
“ 205
Tab. 23/f Intervento 07 – Spese per imposte e tasse - Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità
“ 206
Tab. 23/g Intervento 08 – Spese per oneri straordinari della gestione corrente - Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del Patto di stabilità
“ 207
Tavola delle abbreviazioni:
PEG : Piano Esecutivo di Gestione RPP : Relazione Previsionale e Programmatica TUEL : Testo Unico degli Enti Locali Sico : Stanziamenti iniziali di competenza Sfco : Stanziamenti finali di competenza A : Accertamenti Rc : Riscossioni in c/competenza I : Impegni Pco : Pagamenti di competenza
8
9
DELIBERAZIONE
10
11
DELIBERAZIONE N.2/2006/Contr.gs
REPUBBLICA ITALIANA
LA CORTE DEI CONTI
La Sezione regionale di controllo della Corte dei conti del Veneto,
nell’adunanza del 14 febbraio 2006, composta da:
Bruno PROTA Presidente
Aldo CARLESCHI Consigliere
Elena BRANDOLINI Referendario
Luca FAZIO Referendario
Alberto RIGONI Referendario
VISTO l’art. 100, secondo comma, della Costituzione;
VISTO il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12
luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni;
VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di
giurisdizione e controllo della Corte dei conti;
VISTO il Regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo delle
Corte dei conti deliberato dalle Sezioni riunite in data 16 giugno 2000
(14/DEL/2000) e le successive modificazioni di cui alla deliberazione delle Sezioni
riunite in data 3 luglio 2003 (2/DEL/2003);
VISTO l’art. 7, comma 7, della legge 5 giugno 2003, n. 131 (legge La
Loggia);
VISTO il programma di lavoro per l’attività di controllo anno 2004, definito
nell’adunanza del giorno 11 dicembre 2003, di cui alla deliberazione n. 4/2004/G e
la successiva integrazione di cui alla deliberazione 1/2004/G del 16 gennaio 2004;
VISTO, inoltre, il programma di lavoro per l’attività di controllo anno 2005,
definito nell’adunanza del giorno 10 dicembre 2004, di cui alla deliberazione n.
5/2004/G;
VISTE le ordinanze n. 1/2004/G/Org. del 9 gennaio 2004, n. 2/2004/G/Org.
del 5 marzo 2004 e n. 1/G/Org del 5 gennaio 2005 con le quali il Presidente della
Sezione regionale di controllo per il Veneto, ai sensi del comma 5, dell’art.2 del
Regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti
(14/DEL/2000), ha attribuito le indagini ai magistrati;
12
VISTA l’ordinanza del Presidente in data 21 settembre 2005 di convocazione
della Sezione regionale di controllo;
VISTA la relazione del magistrato istruttore Consigliere Aldo Carleschi;
VISTI i risultati delle istruttorie eseguite;
VISTA la nota del magistrato istruttore n. 36/8 in data 9 gennaio 2006 e la risposta
del Comune di Mirano in data 16 gennaio 2006, prot. n. 2526;
DELIBERA
la relazione concernente l’Indagine sulla gestione finanziaria e sul
funzionamento dei controlli interni nel Comune di Mirano (Ve), esercizi finanziari
2001-2003
DISPONE
che copia della relazione sia trasmessa al Presidente del Consiglio comunale.
Il PRESIDENTE F.to Bruno PROTA
COMPONENTE RELATORE F.to Aldo CARLESCHI
COMPONENTE F.to Elena BRANDOLINI
COMPONENTE F.to Luca FAZIO
COMPONENTE F.to Alberto RIGONI
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO F.to Elena PAPIANO
DEPOSITATA IN SEGRETERIA IN DATA 16 FEBBRAIO 2006
13
1 PREMESSA: IL NUOVO RUOLO DEGLI ENTI LOCALI E LE COMPETENZE
DELLA CORTE DEI CONTI
La Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 ha riformato il Titolo V della
parte II della Costituzione introducendo delle sensibili modifiche che hanno
ridisegnato, valorizzandolo, il ruolo degli Enti Locali ai quali sono stato riconosciuti,
tra l’altro:
la parità con gli altri soggetti costitutivi della Repubblica (Province, Città
Metropolitane, Regioni e Stato). Ne è esplicita testimonianza l’espressione “
la Repubblica è costituita da (…)” che ha sostituito la vecchia formulazione “
La Repubblica si riparte (…)” (art. 114);
la potestà statutaria e regolamentare (art. 114, comma 2 e art. 117,
comma 6) dando rilievo costituzionale allo Statuto degli Enti Locali, che
mentre precedentemente erano tenuti al rispetto dei principi generali stabiliti
dal Legislatore ordinario, sono ora soggetti solo ai principi fissati dalla
Costituzione;
l’attribuzione delle funzioni amministrative, salvo che, per assicurare
l’esercizio unitario, siano conferite ad altri soggetti sulla base dei principi di
sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza (art. 118, comma 1) e di quelle
conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze
(art.118, comma 2). Peraltro, il principio di sussidiarietà, sul piano della
legislazione ordinaria, era già sostanzialmente contenuto nella Legge
59/1997 (Legge Bassanini”) che, nell’ambito del c.d. “federalismo a
Costituzione invariata”, trasferendo alle Regioni ed agli Enti Locali funzioni e
compiti amministrativi, ai sensi dell’allora vigente art.118 della Costituzione,
disponeva che il conferimento avvenisse nell’osservanza del principio
secondo cui le decisioni debbono essere prese al livello di governo più vicino
possibile ai cittadini, salvo che per le funzioni la cui attribuzione sia
incompatibile con la dimensione degli Enti e per quelle riconducibili ad un
elenco di materie che la legge riserva allo Stato;
la facoltà per gli Enti territoriali di applicare tributi propri (art. 119, comma
1) mentre in precedenza tale previsione era riconosciuta alle sole Regioni.
L’attuazione del nuovo impianto costituzionale ha avuto avvio con
l’emanazione della Legge 5 giugno 2003, n. 131 (più nota come “Legge La Loggia”)
recante “Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla
Legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3. La piena attuazione della riforma, per
14
quanto riguarda gli Enti territoriali, dipenderà tuttavia dall’esercizio e dalle modalità
con le quali saranno poste in essere le deleghe contenute nella Legge stessa.
Infatti, è prevista l’adozione di uno o più decreti legislativi -da emanarsi entro il 10
giugno 2004, termine poi aggiornato al 31 dicembre 2005 per:
l’individuazione delle funzioni fondamentali, essenziali per il funzionamento
di Comuni, Province e Città Metropolitane;
l’individuazione delle funzioni fondamentali, essenziali per il soddisfacimento
di bisogni primari della comunità di riferimento;
la revisione delle disposizioni in materia di Enti Locali (cioè del T.U.E.L. –
D.Lgs. 267/2000) per adeguarle alla riforma del Tit. V, nell’ambito della
competenza legislativa statuale.
La stessa Legge 131/2003, in attuazione del riformato art. 118 della
Costituzione in materia di esercizio delle funzioni amministrative, all’art. 7, comma
7, ha fissato nuovi compiti per la Corte dei conti. Le innovazioni più significative
prevedono in sintesi che la Corte, ai fini del coordinamento della finanza pubblica:
verifica il rispetto degli equilibri di bilancio da parte di Comuni, Province,
Città Metropolitane e Regioni;
tali verifiche attendono, in particolare, al rispetto del patto di stabilità
interno e al rispetto dei vincoli derivanti dalla appartenenza dell’Italia
all’Unione Europea.
Prevedono, altresì, che le Sezioni Regionali di controllo della stessa Corte
verifichino:
il perseguimento degli obiettivi posti dalle leggi statali o regionali di principio
e di programma;
la sana gestione finanziaria degli Enti Locali;
il funzionamento dei controlli interni.
I principi cui dette Sezioni debbono attenersi nell’ effettuare questa attività
di verifica sono:
natura collaborativa del controllo;
nel determinare i parametri di gestione relativi al controllo interno, la Corte
si potrà avvalere degli studi condotti dal Ministero dell’Interno;
riferire gli esiti del controllo “esclusivamente” ai Consigli degli Enti
controllati.
Il medesimo art. 7 della Legge in questione, al comma 8, stabilisce che le
Regioni, nonché i Comuni, le Province, e le Città Metropolitane (questi ultimi di
norma tramite il Consiglio delle Autonomie, se costituito) possano chiedere ulteriori
forme di collaborazione alle Sezioni regionali di controllo della Corte, ai fini della
15
regolare gestione finanziaria e dell’efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa,
nonché pareri in materia di contabilità pubblica.
Il D.L. n. 168/2004, convertito con la Legge 30.7.2004 (c.d. “Decreto taglia
spese”) ha inoltre recato altre disposizioni incidenti sull’attività e sulle funzioni di
controllo della Corte dei conti. In particolare, per quanto riguarda il funzionamento
del sistema dei controlli interni, ha aggiunto al T.U.E.L. l’art. 198 bis che obbliga
tutti gli Enti Locali ad inviare alle Sezioni Regionali di controllo della Corte i referti
redatti dalle strutture preposte al controllo di gestione.
Nel quadro sopra descritto, la Sezione Regionale di controllo per il Veneto ha
inserito nel programma dell’attività da svolgere per il 2004, approvato con Delibera
n. 4/2003/G dell’11 dicembre 2003, la verifica in via sperimentale della gestione
finanziaria e del funzionamento dei controlli interni su un numero preordinato di
Enti territoriali limitato, trattandosi di novità, a tre Comuni della Provincia di
Venezia tra cui quello di MIRANO. Tali Comuni sono stati prescelti con il criterio
oggettivo fondato su base demografica nell’ambito di Enti di medie dimensioni (20-
30 mila abitanti). Tra i fenomeni aventi prevalente carattere finanziario, è stato
deliberato di approfondire la verifica del rispetto dei parametri indicati dalle norme
sul patto di stabilità interno, della salvaguardia degli equilibri di bilancio e del
rispetto del divieto di indebitamento per le spese correnti.
La Sezione, per disporre dei dati occorrenti ai fini dell’indagine, ha
inizialmente fatto ricorso a richiesta istruttoria che, riferita al triennio 2001-2003, è
stata piuttosto ampia, dato il carattere sperimentale dell’indagine, anche al fine di
poter meglio inquadrare l’intera problematica. L’esame della documentazione
pervenuta si è incentrato sullo Statuto dell’Ente e sui vari Regolamenti per
verificare l’organizzazione dell’Ente stesso per poi scendere più nel dettaglio ai
singoli settori di interesse. Sono seguiti, poi, contatti con il Responsabile dell’Area
Economico-Finanziaria per i chiarimenti di volta in volta necessari, nonché una
richiesta istruttoria integrativa. L’indagine è risultata molto complessa ma assai
utile ai fini prefissati. I risultati che ne sono scaturiti vengono offerti, in ottica
collaborativa, in ossequio all’art. 7, comma 7 della Legge 131/2003 al Consiglio
Comunale di Mirano per le valutazioni di competenza e per l’eventuale adozione di
provvedimenti correttivi, laddove necessari.
16
17
2 DATI ORGANIZZATIVI DEL COMUNE DI MIRANO
Il comune di Mirano, secondo quanto emerge dai dati desunti dalla Relazione
Previsionale e Programmatica periodo 2003-2005, redatta sulla base del modello
ministeriale, con particolare riguardo alla Sezione 1 “Caratteristiche generali della
popolazione, del territorio, dell’economia insediata e dei servizi dell’Ente” presenta
le seguenti caratteristiche:
• POPOLAZIONE
Popolazione legale al censimento 1991: n. 25.782;
Popolazione all’1 gennaio 2001 n. 26.193;
Popolazione al 31 dicembre 2001: n. 26.089.
• TERRITORIO
Superficie: Kmq 45,66
• PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI
Piano regolatore adottato dal C.C. con delibera n. 111 del 10.10.2000;
Piano edilizia economica e popolare approvato con deliberazioni della G.C.
n. 366 del 21.12.2000 e n. 209 del 27.11.2001;
Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli
strumenti urbanisti vigenti (art. 170, comma 7, D.Lgs. 267/2000):area
interessata P.E.E.P. mq. 32.372.
• SERVIZI
Personale: dipendenti previsti in pianta organica n. 165, attualmente in
servizio n. 156, totale personale al 31/12 dell’anno 2001: di ruolo n. 156,
non di ruolo n. 0. Il personale delle aree prese in esame nella Relazione
Previsionale e Programmatica periodo 2003-2005, è così suddiviso:
• Area Tecnica: dipendenti previsti in pianta organica n. 57, in servizio n.
47;
• Area Economico – Finanziaria: dipendenti previsti in pianta organica n.
13, in servizio n. 14;
18
• Area di vigilanza: dipendenti previsti in pianta organica n. 15, in
servizio n. 15;
• Area demografica/statistica: dipendenti previsti in pianta organica n. 8,
in servizio n. 7.
• ORGANISMI GESTIONALI
Consorzi: n. 2, denominati “Consorzio costruzione e gestione macello
consorziale – Noale” e “Consorzio del Mirese”;
Società di capitali: n. 4 denominate: “Azienda Consorzio del Mirese S.p.A.”,
“Servizi tecnologici ambientali – Serta S.p.A.”, “Società per l’autostrada di
Alemagna S.p.A.” e “A.C.T.V. S.p.A.”.
• ACCORDI DI PROGRAMMA E ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE
NEGOZIATA
Accordi di programma:
• “Eliminazione passaggi a livello sulla linea ferroviaria Padova – Mestre e
realizzazione opere sostitutive”. L’accordo è stato sottoscritto in data
24.02.1998 ed integrato in data 31.08.1998, E' ancora operativo;
• “Sistemazione idraulica dello scolo Volpin nel centro di Ballò”. L’accordo
è stato sottoscritto in data 03.08.2001, ma non è ancora operativo;
• “Sensibilizzazione cittadini alle problematiche inerenti allo scarico delle
acque e la pulizia degli scoli”. L’accordo è già operativo ed è stato
stipulato in data 25.09.2002.
Patto territoriale:
• “Patto territoriale del Milanese”. Il patto è in corso di definizione.
• Altri strumenti di programmazione negoziata: “Accordo procedimentale
sul quadruplicamento veloce linea Milano – Venezia”, sottoscritto in
data 30.07.1998.
• ECONOMIA INSEDIATA
L’economia insediata nel comune di Mirano è composta dalle seguenti
categorie di aziende attive:
19
- Settore agricoltura: n. 482 con 600 addetti;
- Settore artigianato: n. 626 con 1386 addetti;
- Settore industria: n. 1012 con 3069 addetti;
- Settore commercio al minuto: n. 609 con 1420 addetti;
- Settore pubblici esercizi: n. 89 con 225 addetti;
- Settore agriturismo: n. 1;
- Settore trasporti: linee urbane 1; linee extraurbane n. 7.
20
21
3 VERIFICA DELL’ADEGUAMENTO DELLA NORMATIVA COMUNALE ALLE
DISPOSIZIONI DEL T.U. SUGLI ENTI LOCALI
Il nuovo ordinamento finanziario e contabile degli Enti locali è definito e
disciplinato dalle disposizioni di principio previste dal DLgs. 18 agosto 2000, n. 267
(T.U.E.L.) e successive modificazioni ed integrazioni. Il metodo redazionale
prescelto è consistito nel raccogliere e coordinare le varie norme lavorando su un
impianto di riferimento costituito dalla legge 142/90 e le successive modificazioni
ed integrazioni.
L'ordinamento comprende sia norme di principio sia disposizioni
immediatamente attuabili; in particolare la sua applicazione è regolata dall'art. 152
del medesimo decreto, che individua quali norme sono da considerarsi come
principi generali con valore di limite inderogabile e quali devono, invece, essere
qualificate come derogabili nell'ambito dell'autonomia regolamentare riconosciuta a
ciascun ente. Qualora non venga disciplinata con proprio regolamento la materia
prevista dalle norme derogabili, vale quanto disposto dall'ordinamento vigente.
Il nuovo ordinamento introduce alcuni aspetti innovativi dal punto di vista
gestionale, in particolare:
• una più rigida regolamentazione della contabilità finanziaria, tale da
renderla più vicina alle esigenze di tipo economico;
• un rafforzamento della veridicità delle rilevazioni contabili (soprattutto
accertamenti e impegni);
• possibilità di confrontare, avendole uniformate, le informazioni contabili
provenienti dalla Relazione previsionale e programmatica, dal Bilancio di
previsione annuale e pluriennale e dal rendiconto di gestione e dai loro
allegati;
• introduzione di uno strumento di programmazione completo per una
efficace, efficiente ed economica gestione dei servizi;
• introduzione graduale della contabilità economica e di una migliore
definizione del conto del patrimonio, anche attraverso il necessario e
imprescindibile aggiornamento degli inventari;
• precise attribuzioni in merito alla verifica e al mantenimento degli
equilibri di bilancio;
22
• definitiva separazione fra l'attività decisionale e quella gestionale, con la
conseguente responsabilizzazione di tutti coloro che contribuiscono
all'attività dell'ente.
Nell'ambito della potestà regolamentare generale (art. 7 T.U.E.L.) e più in
specifico nell'ambito di quella in materia contabile, è previsto che ciascun ente, con
il proprio regolamento di contabilità, applichi i principi contabili stabiliti
dall'ordinamento finanziario e contabile con modalità organizzative corrispondenti
alle proprie caratteristiche, assicuri la conoscenza consolidata dei risultati globali
delle gestioni relative a enti o organismi costituiti per l'esercizio di funzioni e servizi
e infine stabilisca le norme relative alle competenze specifiche dei soggetti
dell'amministrazione preposti alla programmazione, all'adozione e all'attuazione dei
provvedimenti di gestione.
Con il Regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi- la cui adozione
è di competenza della Giunta (art. 48 T.U.E.L.) – viene, invece, disciplinata
l'organizzazione del servizio finanziario, o di ragioneria o qualificazione
corrispondente, secondo le dimensioni demografiche e l'importanza economico
finanziaria dell'ente. Infatti al servizio finanziario vengono attribuite il
coordinamento e la gestione dell'attività finanziaria. L'evolversi della normativa ha,
inoltre, di fatto mutato la figura del responsabile del servizio finanziario,
conferendogli nuovi compiti ma soprattutto un nuovo ruolo di coordinatore delle
operazioni finanziarie e di controllore dello stato di avanzamento degli obiettivi
programmati. Molte delle funzioni già affidate al ragioniere capo sono state infatti
trasferite ai responsabili dei servizi.
Prima di procedere ad una disamina della documentazione pervenuta dal
Comune di Mirano, per gli esercizi finanziari 2001, 2002 e 2003, appare opportuno
ricordare, in breve, quali norme del T.U.E.L. si devono considerare derogabili ai fini
di una più ampia visione delle seppur minime variazioni dispositive introdotte dal
Comune stesso.
Le norme derogabili concernono sostanzialmente la parte seconda del
T.U.E.L., relativa all'ordinamento finanziario e contabile, ed in particolare: il Titolo
III, relativo alla gestione del bilancio (entrate e spese), il risultato contabile di
amministrazione, i principi e il controllo di gestione; il Titolo IV, relativo agli
investimenti, alle fonti di finanziamento per gli investimenti, alle fonti di
finanziamento mediante indebitamento; il Titolo V, relativo al servizio di Tesoreria
(gestione informatizzata, riscossione e registrazione delle entrate, pagamenti e
relative modalità, gestione di titoli e valori, verifiche straordinarie di cassa e
obblighi di documentazione del tesoriere); il Titolo VII, relativo alla revisione
23
economico - finanziaria (cessazione dei revisori, funzionamento del Collegio dei
revisori e limiti di affidamento degli incarichi).
Dall’esame della documentazione inviata dal Comune di Mirano relativa agli
esercizi finanziari sopra citati, si è rilevato quanto segue.
Per quanto riguarda il Regolamento di contabilità, il cui testo è stato
approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 74 del 28.06.1996, modificato
con delibere n. 134 del 30.06.1996, n. 45 del 10.04.1997 e n. 138 del 31.10.1997,
confermato con modifiche con delibera n. 18 del 18.02.1999 e infine modificato
ulteriormente con deliberazione n. 13 del 28.01.2000, non vi sono osservazioni
particolari da menzionare in quanto è stato redatto in conformità ai principi
contenuti dalle disposizioni di cui alla legge 142/90, come modificata ed integrata
dai successivi interventi culminati con la legge 265 del 1999. Vi è da far presente,
però, che rispetto a quanto previsto dal T.U.E.L., che è successivo in ordine
temporale al regolamento di contabilità in esame, l’articolo 28 del predetto
regolamento introduce tra le fasi dell’entrata citate dall’art. 178, la fase
dell’”emissione dell’ordinativo di incasso” oltre all’”accertamento”, la “riscossione” e
al “versamento”.
Anche lo Statuto comunale, approvato con deliberazione del Consiglio
comunale n. 54 del 10.05.2002, risulta redatto in conformità ai principi dettati dal
T.U.E.L.. In particolare si pongono in evidenza:
• l’art. 36, comma 2, lettera d) che conferisce al Segretario comunale la
presidenza del Comitato di direzione e del Nucleo di valutazione – o di
organismi analoghi previsti dai regolamenti, dando una specificazione
precisa di quanto previsto dall’art. 97, comma 4, del T.U.E.L. che
riconosce la possibilità al sindaco/presidente della provincia, allo statuto
e ai regolamenti la possibilità di affidare al Segretario comunale “altre
funzioni” oltre a quelle individuate dagli altri commi del predetto
articolo;
• l’art. 39 che in conformità a quanto previsto dall’art. 107 del T.U.E.L.
statuisce le funzioni e le responsabilità della dirigenza, individuando tra
le altre, la facoltà di conferire incarichi di collaborazione esterna, ad
esclusione di quelli riservati dalla legge alla competenza del Sindaco in
quanto ad alto contenuto di professionalità, ciò si inserisce nei principi
più ampi espressi anche nel Regolamento sull’ordinamento degli uffici e
dei servizi all’articolo 6. Infatti, il comma 3 recita testualmente “La
gestione finanziaria tecnica e amministrativa spetta ai dirigenti,
compresa l’adozione di tutti gli atti che impegnano l’Amministrazione
24
verso l’esterno mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione
delle risorse umane, strumentali. Essi sono responsabili della
correttezza della gestione amministrativa nonché del buon andamento e
dell’efficienza delle strutture alle quali sono preposti e dell’osservanza
delle forme, delle modalità e dei termini dei procedimenti amministrativi
di competenza”;
• gli artt. 58 e 60 che disciplinano, rispettivamente, il diritto di iniziativa
popolare e il referendum consultivo in conformità a quanto previsto
dall’art. 8 del T.U.E.L.. Nella fattispecie, l’art. 58 esclude dall’esercizio
del predetto diritto la revisione dello Statuto, i tributi e il bilancio,
l’espropriazione per pubblica utilità e le designazioni e nomine. L’articolo
60 vieta il referendum consultivo nelle seguenti materie: tributi e
tariffe; provvedimenti a contenuto vincolato definito da leggi statali o
regionali; elezioni, nomine e designazioni, revoca e decadenza;
personale comunale, delle istituzioni, delle aziende speciali e degli enti
partecipati; regolamento del Consiglio comunale e degli organi di
decentramento; tutela dei diritti delle minoranze etniche e religiose;
• l’art. 70, intitolato, “Controlli interni”, che è redatto in conformità a
quanto disposto dagli artt. 147, 196 e 197 del T.U.E.L. e disciplina i
principi generali di realizzazione dei predetti controlli. Infatti gli stessi
sono previsti più dettagliatamente nel Regolamento di contabilità all’art.
24 che prende in esame il controllo finanziario, agli artt. 27 e 27 bis che
disciplinano il controllo di gestione e il relativo iter di attuazione, ed
infine all’art. 27 ter che individua l’attività del Nucleo di valutazione. Per
ultimo si fa presente che all’articolo 71 dello Statuto è prevista l’attività
del Collegio dei revisori, rimandando al Regolamento di contabilità
generale e amministrazione del patrimonio l’individuazione delle
modalità di svolgimento dell’attività;
• l’art. 75, che concerne la formazione dei regolamenti prevede al comma
3, che “I regolamenti diventano esecutivi nei termini previsti dall’art.
134 del D.L.vo 18.08.2000, n. 267 (T.U.E.L.).” A tal proposito appare
corretto far presente che l’art. 134 è da considerarsi implicitamente
abrogato dalla legge costituzionale n. 3 del 2001 e pertanto non è più in
vigore.
Da quanto sopra esposto emerge, evidente, la tendenza
dell’Amministrazione comunale di adeguare le proprie fonti normative al contesto
25
normativo statuale, nonostante il testo del “Regolamento di contabilità generale e
degli agenti contabili risulti” anteriore all’entrata in vigore del T.U.E.L..
Per quanto riguarda, infine, il Regolamento sull’ordinamento degli uffici e
servizi, approvato con delibera di Giunta Comunale n. 548 del 10.12.1998, e
modificato con delibere di Giunta comunale n. 122 del 24.03.2000, n. 271 del
28.07.2000, n. 191 del 13.11.2002 e n. 126 del 26.06.2003, non sono state
rilevate ulteriori osservazioni oltre a quelle individuate precedentemente.
26
27
4 ANALISI PARTICOLARI
4.1 EQUILIBRIO DI BILANCIO
4.1.1 Quadro giuridico di riferimento
La difesa degli equilibri di bilancio è un postulato essenziale nell’ambito della
contabilità e, come tale, è preso in considerazione da varie disposizioni normative,
nell’ambito della parte seconda del T.U. 267/2000 concernente l’ordinamento
finanziario e contabile degli enti locali, il quale, in particolare, elenca, tra i principi
in materia di contabilità, la cui osservanza deve essere garantita in sede di
deliberazione del bilancio di previsione (art. 151 TUEL), quello del pareggio
finanziario, stabilendo, altresì, che principi di bilancio debbano essere applicati
anche con riferimento al bilancio pluriennale di competenza (art. 171).
E’ evidente, pertanto, il collegamento stabilito già a livello di normativa-
quadro, tra il rispetto dell’equilibrio di bilancio e il momento della programmazione,
il quale si esprime attraverso una serie di documenti facenti parte del cd. “sistema
di bilancio a livello di preventivo” e cioè: la relazione previsionale e programmatica;
il bilancio annuale di previsione; il bilancio pluriennale; il piano esecutivo di
gestione; gli allegati al bilancio di previsione (art. 172 TUEL)1.
L’importanza di tale principio, si evince, inoltre, dagli evidenti riflessi che
esso determina sulla attività di gestione. La sopraccitata normativa, infatti,
sottolinea tale connessione stabilendo, all’art. 193 TUEL rubricato “salvaguardia
degli equilibri di bilancio”, che il rispetto del pareggio finanziario e di tutti gli
equilibri stabiliti in bilancio per la copertura delle spese correnti e per il
1 Art. 172. Altri allegati al bilancio di previsione 1. Al bilancio di previsione sono allegati i seguenti documenti: a) il rendiconto deliberato del penultimo esercizio antecedente quello cui si riferisce il bilancio di previsione, quale documento necessario per il controllo da parte del competente organo regionale; b) le risultanze dei rendiconti o conti consolidati delle unioni di comuni, aziende speciali, consorzi, istituzioni, società di capitali costituite per l'esercizio di servizi pubblici, relativi al penultimo esercizio antecedente quello cui il bilancio si riferisce; c) la deliberazione, da adottarsi annualmente prima dell'approvazione del bilancio, con la quale i comuni verificano la quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie - ai sensi delle leggi 18 aprile 1962, n. 167, 22 ottobre 1971, n. 865 e 5 agosto 1978, n. 457 - che potranno essere ceduti in proprietà od in diritto di superficie; con la stessa deliberazione i comuni stabiliscono il prezzo di cessione per ciascun tipo di area o di fabbricato; d) il programma triennale dei lavori pubblici di cui alla legge 11 febbraio 1994, n. 109; e) le deliberazioni con le quali sono determinati, per l'esercizio successivo, le tariffe, le aliquote d'imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali, nonché, per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi stessi; f) la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale prevista dalle disposizioni vigenti in materia.
28
finanziamento degli investimenti debba essere rispettato “durante la gestione e
nelle variazioni di bilancio”.
La valenza generale dell’equilibrio di bilancio è, altresì, posta in rilievo dai
cd. “Principi contabili” 2 che recitano (cfr. “Finalità e postulati dei principi contabili
degli enti locali approvati nella seduta del 4 luglio 2002- punto 35): “ i principi di
cui all’art 162 comma 1 hanno valenza generale e riguardano quindi tutto il sistema
di bilancio e non solo i bilancio di previsione”; (punto 51): “il bilancio di previsione
deve essere deliberato in pareggio finanziario complessivo, considerando quindi
tutte le entrate e tutte le spese. Questo principio come rilevato dall’art 193 TUEL ha
effetti di gestione sugli equilibri finanziari e quindi si riflette sul risultato di
gestione”.
I suddetti Principi (cfr. Finalità del sistema di bilancio –punti da 26 a 30)
ritengono, tuttavia, non sufficiente il raggiungimento del pareggio finanziario
complessivo al fine di esprimere un giudizio razionale sul futuro andamento
dell’Ente, essendo indispensabile che esso persegua anche un equilibrio di tipo
economico e fornisca informazioni sulla situazione patrimoniale-finanziaria e sugli
andamenti economici programmati (tramite ad esempio una documentazione
informativa supplementare di natura patrimoniale ed economica, da allegare alla
relazione revisionale e programmatica): “..la tendenza al pareggio economico deve
essere ritenuta un obiettivo di gestione per il perseguimento delle finalità
istituzionali dell’ente da sottoporre a costante controllo”.
Le disposizioni di interesse riguardanti, precipuamente, l’equilibrio di bilancio
sono da rinvenire nelle seguenti norme del TUEL: Art.162 (Principi del bilancio);
Art. 168 (Servizi per conto di terzi), comma 2; Art 171 (Bilancio pluriennale), comma
1; Art. 175 (Variazioni al bilancio di previsione ed al piano esecutivo di gestione),
comma 8; Art. 187 (Avanzo di amministrazione), comma 2; Art. 188 (Disavanzo di
amministrazione); Art 193 (Salvaguardia degli equilibri di bilancio); Art 201
(Finanziamento di opere pubbliche e piano economico-finanziario); Art. 153
(Servizio economico finanziario), comma 6; art. 239 (Funzioni dell’organo di
revisione); nonché nelle norme recate dal Titolo VIII in materia di enti deficitari e
dissestati.
La tutela degli equilibri di bilancio, è, inoltre, presa in considerazione, da
altre norme del T.U.E.L che, nel regolamentare aspetti significativi della gestione
2 Trattassi di principi elaborati ai sensi dell’art. 154 T.U.E.L. dall’ Osservatorio sulla finanza e la
contabilità degli enti locali, istituito presso il Ministero dell'interno che ha il compito di promuovere la corretta gestione delle risorse finanziarie, strumentali ed umane, la salvaguardia degli equilibri di bilancio, l'applicazione dei principi contabili e la congruità degli strumenti applicativi, nonché la sperimentazione di nuovi modelli contabili. L'Osservatorio adotta iniziative di divulgazione e di approfondimento finalizzate ad agevolare l'applicazione ed il recepimento delle norme.
29
contabile, perseguono, indirettamente, la finalità di preservare gli equilibri
economico-finanziari dell’ente; è il caso, ad esempio, delle norme che stabiliscono
che la programmazione degli investimenti debba aver luogo, esclusivamente, per
quelle tipologie di investimento che risultano avere concrete possibilità di
finanziamento: cfr.le disposizioni di cui agli artt. 200 e 201 T.U.E.L. (art. 200,
Programmazione degli investimenti: “ Per tutti gli investimenti degli enti locali,
comunque finanziati, l'organo deliberante, nell'approvare il progetto od il piano
esecutivo dell'investimento, dà atto della copertura delle maggiori spese derivanti
dallo stesso nel bilancio pluriennale originario, eventualmente modificato
dall'organo consiliare, ed assume impegno di inserire nei bilanci pluriennali
successivi le ulteriori o maggiori previsioni di spesa relative ad esercizi futuri, delle
quali è redatto apposito elenco”. Art. 201, Finanziamento di opere pubbliche e piano
economico-finanziario: “Gli enti locali e le aziende speciali sono autorizzate ad
assumere mutui, anche se assistiti da contributi dello Stato o delle regioni, per il
finanziamento di opere pubbliche destinate all'esercizio di servizi pubblici, soltanto
se i contratti di appalto sono realizzati sulla base di progetti "chiavi in mano" ed a
prezzo non modificabile in aumento, con procedura di evidenza pubblica e con
esclusione della trattativa privata. Per le nuove opere di cui al comma 1 il cui
progetto generale comporti una spesa superiore al miliardo di lire, gli enti di cui al
comma 1 approvano un piano economico-finanziario diretto ad accertare l'equilibrio
economico-finanziario dell'investimento e della connessa gestione, anche in
relazione agli introiti previsti ed al fine della determinazione delle tariffe.
3. (comma abrogato dall'articolo 1, comma 4-ter, della legge n. 26 del 2001)
4. Le tariffe dei servizi pubblici di cui al comma 1 sono determinati in base ai
seguenti criteri:A) la corrispondenza tra costi e ricavi in modo da assicurare la
integrale copertura dei costi, ivi compresi gli oneri di ammortamento tecnico
finanziario;B) l'equilibrato rapporto tra i finanziamenti raccolti ed il capitale
investito;C) l'entità dei costi di gestione delle opere, tenendo conto anche degli
investimenti e della qualità del servizio”).
Di interesse anche la disposizione di cui all’art. 114 TUEL che, nel
regolamentare le aziende speciali e le istituzioni, stabilisce, al comma 4, che tali
enti e organismi strumentali del Comune“.. informano la loro attività a criteri di
efficacia, efficienza ed economicità ed hanno l'obbligo del pareggio di bilancio da
perseguire attraverso l'equilibrio dei costi e dei ricavi, compresi i trasferimenti”.
Tra le sanzioni espressamente previste per il mancato rispetto degli
adempimenti stabiliti in materia di equilibri di bilancio è da segnalare, infine, la
disposizione di cui al decreto legge 80/2004 (Disposizioni urgenti in materia di enti
locali) che al comma 3 stabilisce che “ La procedura prevista dall'articolo 1, commi
30
2 e 3, del decreto-legge 22 febbraio 2002, n. 13, convertito, con modificazioni,
dalla legge 24 aprile 2002, n. 75 ( e cioè la procedura per lo scioglimento del
consiglio) si applica per l'esercizio finanziario 2004 anche nell'ipotesi di scioglimento
per mancata adozione, da parte degli enti locali, dei provvedimenti di riequilibrio
previsti dall'articolo 193 del testo unico”.
Le suddette disposizioni consentono di individuare, quali EQUILIBRI
FINANZIARI richiesti dalla normativa de qua, i seguenti postulati:
A) PAREGGIO FINANZIARIO:(ex art 162, comma 6): è obbligo prevedere il
totale delle entrate uguale al totale delle spese.
B) EQULIBRIO CORRENTE: (ex art 162 commi 1 e 6), ossia la copertura delle
spese correnti di cui al titolo I (e delle spese relative alle quote di capitale di
ammortamento dei mutui e dei prestiti obbligazionari) con le entrate correnti
(dei primi tre titoli) integrate da altre entrate specificatamente previste da
norme di legge;
C) EQUIVALENZA DEI SERVIZI PER CONTO TERZI: ex art 168 TUEL
D) EQUILIBRIO DELLA PARTE STRAORDINARIA: le risorse destinate agli
investimenti devono essere pari alla spesa di cui al titolo II.
Inoltre, dalle sopraccitate disposizioni è possibile identificare i soggetti
chiamati a svolgere un’attività di controllo del rispetto degli equilibri di bilancio: e
cioè:
- Il responsabile del servizio economico- finanziario (art 153 T.U.E.L.),
cui spetta il coordinamento e la gestione della attività finanziaria. Il responsabile è
ordinariamente preposto alla verifica, in sede di programmazione, della veridicità
delle previsioni di entrata e della compatibilità delle previsioni di spesa e, in sede di
gestione, dello stato di accertamento delle entrate e di impegno delle spese;
annovera, poi, tra le sue competenze, le cosiddette SEGNALAZIONI OBBLIGATORIE
(ART 153, Comma 6), da rendersi al legale rappresentante dell’Ente, al Consiglio
dell’Ente nella persona del suo presidente, al segretario e all’organo di revisione ove
si rilevi che la gestione delle entrate o delle spese correnti evidenzi il costituirsi di
situazioni- non compensabili da maggiori entrate o minori spese- tali da
pregiudicare gli equilibri di bilancio. La segnalazione è effettuata entro 7 giorni dalla
conoscenza dei fatti.
Tra gli adempimenti che la normativa affida al responsabile del servizio
economico-finanziario e che incidono sul rispetto degli equilibri di bilancio sono,
31
inoltre, da menzionare i pareri di regolarità contabile 3 sulle proposte di
deliberazione ed apposto il visto di regolarità contabile 4 sulle determinazioni dei
soggetti abilitati. Il responsabile del servizio finanziario effettua le attestazioni di
copertura della spesa in relazione alle disponibilità effettive esistenti negli
stanziamenti di spesa e, quando occorre, in relazione allo stato di realizzazione
degli accertamenti di entrata vincolata, secondo quanto previsto dal regolamento di
contabilità.
Il T.U.E.L. (art.153) contiene un rinvio al Regolamento di contabilità del
singolo Ente sia per quanto attiene la disciplina delle modalità con le quali vengono
resi i pareri di regolarità contabile sulle proposte di deliberazione ed apposto il visto
di regolarità contabile sulle determinazioni dei soggetti abilitati, sia per quanto
riguarda la disciplina delle segnalazioni obbligatorie.
- Il Consiglio: il quale (art. 193 TUEL), con periodicità stabilita dal
Regolamento di contabilità dell'Ente locale, e comunque almeno una volta entro il
30 settembre di ciascun anno, provvede con delibera ad effettuare la ricognizione
sullo stato di attuazione dei programmi. In tale sede l'organo consiliare dà atto del
permanere degli equilibri generali di bilancio o, in caso di accertamento negativo,
adotta contestualmente i provvedimenti necessari per il ripiano degli eventuali
debiti di cui all'articolo 194 (debiti fuori bilancio), per il ripiano dell'eventuale
disavanzo di amministrazione risultante dal rendiconto approvato e, qualora i dati
della gestione finanziaria facciano prevedere un disavanzo, di amministrazione o di
gestione, per squilibrio della gestione di competenza ovvero della gestione dei
residui, adotta le misure necessarie a ripristinare il pareggio. La deliberazione è
allegata al rendiconto dell'esercizio relativo. Ai fini predetti possono essere utilizzate
per l'anno in corso e per i due successivi tutte le entrate e le disponibilità, ad
eccezione di quelle provenienti dall'assunzione di prestiti e di quelle aventi specifica
destinazione per legge, nonché i proventi derivanti da alienazione di beni
patrimoniali disponibili.
Pertanto, ai fini del riequilibrio possono essere utilizzate:
3 In base all’art 49 TUEL: (Pareri dei responsabili dei servizi): 1. Su ogni proposta di deliberazione sottoposta alla giunta ed al consiglio che non sia mero atto di indirizzo deve essere richiesto il parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa o diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. I pareri sono inseriti nella deliberazione. Comma 2 omissis 3. I soggetti di cui al comma 1 rispondono in via amministrativa e contabile dei pareri espressi.
4 Art. 151 - Principi in materia di contabilità comma 4 I provvedimenti dei responsabili dei servizi che comportano impegni di spesa sono trasmessi al responsabile del servizio finanziario e sono esecutivi con l'apposizione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria.
32
• per l’anno in corso e per i due successivi tutte le entrate e disponibilità, ad
eccezione di quelle provenienti dall’assunzione di prestiti e di quelle aventi
specifica destinazione per legge;
• i proventi derivanti da alienazioni di beni patrimoniali disponibili;
• l’avanzo di amministrazione disponibile ai sensi dell’ordinamento, ove non possa
provvedersi con mezzi ordinari. (art. 187, comma 2 lett c).
La mancata adozione dei provvedimenti di riequilibrio previsti dal legislatore
è equiparata ad ogni effetto alla mancata approvazione del bilancio di previsione
con conseguente scioglimento del consiglio dell’ente 5.
- Il Collegio dei revisori dei conti che tra le sue funzioni annovera (art.
239 T.U.E.L.):
il rilascio di pareri sulla proposta di bilancio di previsione e dei documenti
allegati e sulle variazioni di bilancio. Nei pareri è espresso un motivato
giudizio di congruità, di coerenza e di attendibilità contabile delle previsioni
di bilancio e dei programmi e progetti, anche tenuto conto del parere
espresso dal responsabile del servizio finanziario ai sensi dell'articolo 153,
delle variazioni rispetto all'anno precedente, dell'applicazione dei parametri
di deficitarietà strutturale e di ogni altro elemento utile. Nei pareri sono
suggerite all'organo consiliare tutte le misure atte ad assicurare
l'attendibilità delle impostazioni. I pareri sono obbligatori. L'organo
consiliare è tenuto ad adottare i provvedimenti conseguenti o a motivare
adeguatamente la mancata adozione delle misure proposte dall'organo di
revisione;
la vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della
gestione relativamente all'acquisizione delle entrate, all'effettuazione delle
spese, all'attività contrattuale, all'amministrazione dei beni, alla
completezza della documentazione, agli adempimenti fiscali ed alla tenuta
della contabilità; l'organo di revisione svolge tali funzioni anche con
tecniche motivate di campionamento.
- L’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli Enti locali,
istituito presso il Ministero dell’ Interno.
Proprio in tema di attendibilità delle entrate e congruità delle spese, i
postulati dei “Principi contabili” puntualizzano che (punti 75- 78): “ l’attendibilità
delle entrate e la congruità delle spese hanno un valore essenziale per la corretta
5 Trattasi di una disposizione introdotta dall’art.1-quater della legge di conversione del D.L. 31 marzo
2003 n. 50
33
gestione dell’ente, per salvaguardare l’equilibrio di bilancio e prevenire il possibile
dissesto. L’attendibilità e congruità devono essere dimostrate con valutazioni,
analisi, descrizioni e verificate dall’organo di revisione dell’ente. La congruità delle
spese deve essere valutata in relazione agli obiettivi programmati, agli andamenti
storici ed al riflesso nel periodo degli impegni pluriennali. L’attendibilità delle
entrate deve essere valutata:
• in sede di previsione in relazione alla accertabilità delle stesse, tenendo
conto degli atti che predeterminano il diritto alla riscossione, di idonei
ed obiettivi elementi di riferimento nonché su fondate aspettative di
acquisizione ed utilizzo delle risorse;
• in sede di rendiconto in relazione alla effettiva esigibilità dei residui
attivi”.
Come già evidenziato, l’analisi della disciplina che regola la “materia”
dell’equilibrio di bilancio presuppone una integrazione delle norme del T.U.E.L. con
le disposizioni stabilite dal singolo Comune nell’ambito della propria autonomia
normativa cui lo stesso Testo Unico rinvia, specie in materia contabile.
In particolare, il Regolamento di contabilità del comune di Mirano prevede
all’articolo 20 – Servizio Finanziario, che:
• al servizio finanziario spettano il coordinamento e la gestione
dell’attività finanziaria del comune;
• che il responsabile del servizio finanziario è denominato ragioniere capo
del comune;
• che nei casi di assenza o impedimento del ragioniere capo le relative
funzioni vengano svolte da un funzionario capo servizio designato ai
sensi dell’art. 31 comma 3 del medesimo regolamento.
Più nello specifico si ritiene dover menzionare i seguenti aspetti:
Articolo 21 - Responsabile del servizio finanziario: “Il ragioniere capo
del comune è preposto:
• al riscontro della veridicità delle previsioni di entrata ed alla
compatibilità delle previsioni di spesa da inserire nei bilanci preventivi;
• alla verifica periodica dello stato degli accertamenti di entrata e degli
impegni di spesa;
34
• al rilascio dei pareri di regolarità contabile sulle proposte di impegno di
spesa;
• alla attestazione di copertura finanziaria ai sensi dell’art. 55, comma 5
della legge 8 giugno 1990 n. 142;
• al costante controllo della situazione di equilibrio economico –
finanziario del bilancio.
A tale scopo segnala al Sindaco, al Segretario generale e al Presidente del
collegio dei revisori dei conti, entro dieci giorni dal riscontro, ogni fatto o
valutazione di situazioni che possono pregiudicare l’equilibrio di bilancio;
• alla sottoscrizione dei mandati di pagamento e delle reversali emesse;
• alla sottoscrizione dell’elenco dei residui attivi e passivi da trasmettere
al tesoriere;
• ad ogni altra incombenza eventualmente attribuita al servizio finanziario
dagli organi istituzionali del comune.”;
Articolo 22 - Parere contabile e attestazione della copertura
finanziaria: “Al fine del rilascio del parere contabile e della attestazione
della copertura finanziaria, ogni proposta deve pervenire al servizio
finanziario almeno cinque giorni prima della eventuale scadenza segnalata
specificatamente [comma 1]. Intervenute le registrazioni contabili di cui al
comma precedente, gli atti sono trasmessi al segretario generale per il
parere di legittimità [comma 2].”
Articolo 23 - Competenze del servizio finanziario: “Al servizio
finanziario compete:
• predisporre il progetto di bilancio annuale e quello pluriennale, secondo
le direttive della giunta comunale;
• dar corso alle registrazioni degli impegni di spesa e dei mandati di
pagamento, degli accertamenti di entrata e delle riversali di incasso;
• curare i rapporti con il tesoriere comunale;
• effettuare il riscontro sulle operazioni di tesoreria durante e alla fine
dell’esercizio e sui residui attivi e passivi determinati dai responsabili di
servizio;
• tenere la contabilità a fini fiscali;
35
• sovrintendere al funzionamento dell’ufficio controllo di gestione, per
quanto attiene alla verifica dell’attuazione dei programmi approvati
dall’amministrazione;
• predisporre il conto del bilancio e il conto economico e collaborare con il
servizio demanio e patrimonio nella predisposizione del conto
patrimonio.
Articolo 24 Controllo finanziario: “Il controllo finanziario è
finalizzato alla verifica della regolare gestione dei fondi di bilancio, con
particolare riferimento all’andamento degli impegni delle spese e degli
accertamenti delle entrate [comma 1]. Il servizio finanziario provvede alla
costante verifica, durante il corso dell’esercizio, della permanenza dei
requisiti di equilibrio del bilancio e dà, al termine di ogni trimestre, le
conseguenti comunicazioni al sindaco, al collegio dei revisori e al segretario
generale [comma 2]. Il consiglio comunale è tenuto a rispettare, nelle
variazioni di bilancio nel corso dell’esercizio, il pareggio finanziario e gli
equilibri per la copertura delle spese correnti e per il finanziamento degli
investimenti, secondo le norme finanziarie e contabili stabilite dalla legge
[comma 3]. Qualora in sede di controllo finanziario dovessero evidenziarsi
degli squilibri nella gestione della competenza o dei residui, il ragioniere
capo è tenuto a darne tempestiva comunicazione agli organi previsti al
comma 2, formulando le opportune valutazioni e proponendo
contestualmente le misure necessarie al ripristino degli equilibri [comma 4].
Il consiglio comunale, in presenza di comunicazioni di cui al comma
precedente, adotta le misure necessarie a ripristinare gli equilibri entro 30
giorni e comunque non oltre il 30 settembre [comma 5]. Il consiglio
comunale è, in ogni caso, tenuto ad adottare entro il 30 settembre di
ciascun anno il provvedimento con il quale dà atto dell’insussistenza delle
condizioni di squilibrio [comma 6].”
Le norme del Regolamento comunale che direttamente o indirettamente
garantiscono la difesa degli equilibri di bilancio riguardano l’”assestamento del
bilancio” (art. 18) e in particolare l’art. 18 bis, introdotto con delibera del Consiglio
comunale n. 13 del 28/01/2000, che sancisce il principio secondo cui tutti gli atti
deliberativi, assunti dal Consiglio comunale e dalla Giunta nel corso dell’esercizio
finanziario, devono essere coerenti con quanto previsto nella Relazione previsionale
e programmatica. Infine vanno ricordati gli articoli dal 52 al 62 rubricati “Risultato
di amministrazione” e gli articoli dal 75 all’84 rubricati “Revisione economico
36
finanziaria”, con i quali è disciplinata l’attività di controllo utile a monitorare gli
equilibri di bilancio.
Nello specifico gli articoli 76 (“Principi informatori dell’attività del
collegio dei revisori”) e 77 (“Funzioni del collegio dei revisori dei conti”)
stabiliscono quanto segue:
“Il collegio dei revisori nell’espletamento del mandato, si ispira ai principi di
collaborazione e assistenza, verifica e controllo al fine di una corretta attività
economica e finanziaria del comune e per conseguire la migliore efficacia, efficienza
ed economicità, semplificazione e trasparenza dell’azione amministrativa [comma
1]. Nel caso riscontri gravi irregolarità nella gestione per le quali ritiene di riferire al
consiglio comunale, il collegio dei revisori dei conti trasmette apposita relazione al
presidente del consiglio che la iscrive all’ordine del giorno. Il consiglio provvede alla
discussione entro trenta giorni [comma 2] (Art. 76).
“Al collegio dei revisori dei conti competono le seguenti attribuzioni:
- collaborazione alle funzioni di indirizzo e di controllo spettanti al consiglio
comunale mediante pareri e proposte relativamente a:
• bilancio di previsione e documenti di programmazione allegati;
• variazioni e assestamenti di bilancio;
• piani economico – finanziari per investimenti su servizi a rete;
• alienazioni, acquisti e permute di beni immobili;
• convenzioni tra comuni e provincia per la costituzione e la modificazione
di forme associative per l’esercizio di servizi;
• costituzione di istituzioni ed aziende speciali;
• partecipazione a società di capitali;
• indirizzi da osservare da parte di aziende pubbliche ed enti dipendenti
con partecipazione azionaria maggioritaria del comune e con entrate
derivanti prevalentemente da trasferimenti del comune;
- vigilanza sulla regolarità economico finanziaria della gestione, mediante verifiche
relativamente a:
• acquisizione delle entrate;
• effettuazione delle spese;
• gestione di cassa, del servizio di tesoreria e degli agenti contabili;
• adempimenti relativi agli obblighi fiscali;
37
• tenuta della contabilità;
- consulenza relativamente a:
• efficienza, produttività, economicità e regolarità della gestione, anche
funzionale all’obbligo di rendiconto.(Art. 77, comma 1).
Infine è opportuno citare quanto previsto rispettivamente dagli articoli 82 e
84. Il primo (“Parere sulle variazioni e sugli assestamenti di bilancio”)
prevede che tutte le proposte di deliberazione di variazione e di assestamento del
bilancio da sottoporre all’esame del consiglio comunale siano trasmesse, a cura del
segretario generale al collegio dei revisori che si dovrà esprimere, in via preventiva,
entro il termine di otto giorni, in caso di urgenza il termine può essere ridotto fino a
tre giorni. Il secondo (“Relazione al rendiconto”), invece, individua nello specifico
il contenuto che la relazione al rendiconto deve assolutamente contenere, in
coerenza con le previsioni definitive contenute nel bilancio di previsione, in
particolare deve dare illustrazione:
• del risultato della gestione e dell’analisi delle cause;
• della destinazione libera o vincolata delle risultanze attive;
• della gestione del patrimonio immobiliare e delle variazioni intervenute;
• delle variazioni intervenute nei crediti e nei debiti, con i criteri della loro
determinazione;
• della eventuale sussistenza dei debiti fuori bilancio.
4.1.2 Pareggio finanziario
(Art. 162 comma 6: “il bilancio di previsione è deliberato in pareggio
finanziario complessivo”). Tale equilibrio risulta essere stato rispettato in
ciascuno degli esercizi presi in considerazione (cfr. tavola che segue, in euro)
mediante l’applicazione di una quota presunta dell’avanzo di amministrazione
dell’anno precedente, ai sensi dell’art. 187 comma 3 TUEL 6.
6 Art 187 comma 3 TUEL. Nel corso dell'esercizio al bilancio di previsione può essere applicato, con
delibera di variazione, l'avanzo di amministrazione presunto derivante dall'esercizio immediatamente precedente con la finalizzazione di cui alle lettere a), b) e c) del comma 2. Per tali fondi l'attivazione delle spese può avvenire solo dopo l'approvazione del conto consuntivo dell'esercizio precedente, con eccezione dei fondi, contenuti nell'avanzo, aventi specifica destinazione e derivanti da accantonamenti effettuati con l'ultimo consuntivo approvato, i quali possono essere immediatamente attivati.
38
PREV. INIZ. COMP.ZA ENTRATE SPESE
Esercizio 2001 32.047.436 32.047.436
Esercizio 2002 31.675.921 31.675.921
Esercizio 2003 35.007.701 35.007.701
Lo stesso dato,a consuntivo, risulta così realizzato:
PREV. FIN. COMP.ZA ENTRATE SPESE
Esercizio 2001 30.790.133 30.790.133
Esercizio 2002 32.286.543 32.286.543
Esercizio 2003 33.459.636 33.459.636
Per quanto riguarda l’analisi dell’avanzo di amministrazione si rinvia al
paragrafo di pertinenza.
4.1.3 Equilibrio corrente (tabb. 1-4)
(Art. 162 comma 6: “..le previsioni di competenza relative alle spese
correnti sommate alle previsioni di competenza relative alle quote di capitale di
ammortamento dei mutui e prestiti obbligazionari non possono essere
complessivamente superiori alle previsioni di competenza dei primi tre titoli
della entrata e non possono avere altra forma di finanziamento, salvo le
eccezioni previste per legge…”).
In sede di previsioni finali di competenza (tab. 1), tale obiettivo è stato
raggiunto in tutti e tre gli esercizi in esame, utilizzando, sia pure in misura
decrescente, l’avanzo di amministrazione accertato nell’ultimo esercizio. In
particolare:
• Esercizio 20017: avanzo di amministrazione esercizio 2000 utilizzato
per circa 338 mila euro (di cui 77.469 relativi a quota parte avanzo
vincolato, 260.811 di avanzo non vincolato per finanziamento spese
correnti);
7 Deliberazione n. 89 del 20.11.2001
39
• Esercizio 20028: avanzo di amministrazione 2001 utilizzato per circa
160 mila euro (di cui 77.469 relativi a quota parte avanzo vincolato e
82.040 di avanzo non vincolato per finanziamento spese correnti);
• Esercizio 20039: avanzo di amministrazione 2002 utilizzato pari a
69.489 euro (avanzo non vincolato per finanziamento spese correnti).
Tra le entrate correnti destinate ai programmi sono ricomprese:
a) le risorse ordinarie, cioè le entrate dei primi tre titoli, con
esclusione delle entrate correnti specifiche che finanziano
investimenti e delle entrate correnti generiche che finanziano
investimenti (eccedenze economiche). Complessivamente, le
risorse ordinarie, con riferimento agli stanziamenti finali di
competenza, segnano, nel triennio, un aumento del 6,8%, per
circa 1,09 milioni di euro. Tale variazione riguarda, in particolare,
l’insieme delle entrate correnti lorde dei primi tre titoli (+10,2%,
per circa 1,63 ml di euro) ed è stata dovuta, principalmente,
all’incremento del 76%, per circa 5,5 ml di euro, delle entrate
tributarie, a fronte, invece, della diminuzione delle entrate da
trasferimenti (tit. II: -57% per circa -3,22 ml di euro) e di quelle
extratributarie (tit. III: -21% per circa –638 mila euro), mentre tra
le entrate correnti, da detrarre perché finanziano investimenti,
quelle specifiche sono registrate solo nel 2002 (per circa 28 mila
euro), quelle generiche solo nel 2003 per circa 537 mila euro);
b) le risorse straordinarie, che consistono, oltre all’avanzo di cui si
è detto, anche gli oneri di urbanizzazione destinati a
manutenzione ordinaria, che nel corso del triennio hanno
conseguito una progressiva diminuzione, pari al –45,1% (circa –
279 mila euro).
Il totale delle entrate che rilevano ai fini dell’equilibrio corrente (pari, nel
2003, a circa 17,46 ml di euro) risulta, pertanto, aver avuto, nel triennio preso in
considerazione, un incremento complessivo del 3,7% (per circa 622 mila euro,
imputabile, soprattutto, al biennio 2001-2002).
8 Deliberazione n. 202 del 27.11.2002 9 Deliberazione n. 111 del 26.11.2003
40
Dal punto di vista della composizione percentuale, circa il 97,7% delle
entrate predette, nel 2003, è allocato nelle risorse ordinarie ed il restante 2,3%
nelle risorse straordinarie.
Tra le uscite rilevanti ai fini dell’equilibrio corrente sono ricomprese le spese
di cui al titolo I e le spese per il rimborso di quota capitale di mutui e
prestiti.
Nel triennio le predette uscite registrano un aumento del 3,2%, per circa
544 mila euro, riferibile, soprattutto, al biennio 2001-2002. In particolare, le spese
del titolo I subiscono un incremento dell’1,9%% per circa 299 mila euro, anche in
questo caso riferibile soprattutto al biennio 2001/2002, mentre le spese per il
rimborso di quota capitale di mutui e prestiti un aumento percentuale assai più
sostenuto, pari al 29,7% (circa 245 mila euro) riferibile soprattutto al biennio
2001/2002.
Le tabelle 2, 3 e 4 evidenziano l’andamento delle voci che rilevano ai fini
dell’equilibrio corrente nel corso del triennio, anche attraverso l’applicazione di
alcuni indicatori di gestione:
La CAPACITA’ DI PROGRAMMAZIONE - La variazione intervenuta fra
stanziamenti iniziali e finali di competenza evidenzia che le entrate correnti
destinate ai programmi:
- nel 2001, aumentano del 5,2% (per circa 836 mila euro).
Aumentano sia le entrate correnti nette (entrate correnti dei primi
3 titoli diminuite di quelle che finanziano spese in c/capitale), del
3,7%, pari a circa 576 mila euro, sia, in misura più rilevante, quelle
straordinarie (altre entrate che finanziano spese correnti), del
37,4%, pari a circa 261 mila euro. Più nel dettaglio, aumentano del
3,6% le entrate correnti dei primi tre titoli, in particolare quelle
extratributarie (+14,5%, per circa 388 mila euro), mentre le
entrate del I e del II titolo conseguono incrementi assai modesti,
rispettivamente pari al +1,9% (circa 135 mila euro) e allo 0,7%
(circa 37 mila euro). Sul lato delle spese, lo scostamento tra
previsioni iniziali e finali è pari al +5,2% (per circa 836 mila euro),
dovuta essenzialmente all’incremento delle spese del titolo I (+5,4%
per 824 mila euro), mentre le quote capitale di ammortamento
mutui crescono dell’1,5% (circa 12 mila euro);
- nel 2002, aumentano del 3,9% (per circa 657 mila euro). In realtà
aumentano le entrate correnti nette (+4,9% per circa 794 mila
euro), mentre le risorse straordinarie segnano un decremento pari
41
al 19,8% (-138 mila euro). In particolare, aumentano del 4,6% le
entrate correnti dei primi tre titoli (per circa 757 mila euro), con una
sostanziale compensazione tra la diminuzione avvenuta nel titolo II
(-41,2%, -2,33 milioni di euro) e la crescita del titolo I (+35,9%,
2,84 ml di euro), ed un aumento del 9,1% (251 mila euro) nel titolo
III. In diminuzione, rispetto alle previsioni iniziali, del 57,4% (circa
38 mila euro) le entrate correnti che finanziano spese in
c/capitale da detrarre dalle entrate dei primi tre titoli. Fra le
entrate straordinarie in forte diminuzione, rispetto alle previsioni
iniziali, gli oneri di urbanizzazione destinati a manutenzione
ordinaria (-35,5%, circa - 219 mila euro). Sul versante delle spese,
lo scostamento rispetto alle previsioni iniziali (+3,9%) riguarda
essenzialmente le spese del titolo I (+4,1%, circa 656 mila euro),
mentre le quote capitale di ammortamento mutui rimangono
pressoché invariate (+0,1%, 507 euro);
- anche nel 2003 si registra un aumento delle previsioni finali di
entrata rispetto a quelle iniziali, sia in parte entrata sia in parte spesa
di circa lo 0,6% (circa 110 mila euro). Dal lato delle entrate,
influiscono su tale variazione: l’aumento delle risorse ordinarie
(+0,2% per circa 40 mila euro), ma soprattutto quello delle risorse
straordinarie (+20,4%, circa 69 mila euro, consistente
nell’applicazione di quota dell’avanzo di amministrazione 2000). Fra
le risorse ordinarie, le entrate correnti dei primi tre titoli crescono del
3,1%, in particolare quelle del titolo II (+33,1%, circa 616 mila
euro); nel contempo, aumentano consistentemente le entrate
correnti che finanziano spese in c/capitale da detrarre dal
totale delle risorse ordinarie (+974% per circa 487 mila euro). Sul
versante delle spese, quelle del titolo I aumentano dell’1% (per
circa 160 mila euro), mentre le quote capitale di ammortamento
mutui diminuiscono del 4,5% per circa 51 mila euro.
Relativamente alla variazione intervenuta fra
accertamenti/impegni e stanziamenti definitivi di competenza si
osserva che le entrate correnti destinate ai programmi:
- nel 2001, subiscono una variazione in aumento del 3% pari a
maggiori accertamenti per circa 510 mila euro. Tale variazione
dipende esclusivamente da quella riferibile alle risorse ordinarie
42
(+3,2% per circa 510 mila euro), mentre sul versante delle risorse
straordinarie non risultano variazioni. In particolare, i maggiori
accertamenti riguardano tutte le entrate correnti, quelle del titolo
I ( +3,8% per circa 271 mila euro), del titolo II (+2,2% per circa
124 mila euro) e del titolo III (+3,8%, circa 115 mila euro). Le
spese segnano una variazione in diminuzione del –4%, pari a minori
impegni per circa –682 mila euro, riferibile esclusivamente alle spese
correnti;
- nel 2002, registrano una variazione in aumento dell’1,2%, pari a
maggiori accertamenti per circa 208 mila euro; anche in questo caso
tale variazione dipende esclusivamente dall’incremento riferibile alle
risorse ordinarie (+1,2%) ed in particolare ai maggiori
accertamenti che riguardano le entrate correnti dei primi tre titoli
(+1,1% per circa 192 mila euro), in virtù dell’incremento riferibile a
quelle del titolo III (+1,5% per circa 46 mila euro), e del titolo II
(+1,4%, circa 45 mila euro), mentre i maggiori accertamenti del
titolo I sono pari al +0,9% (circa 100 mila euro). Minori
accertamenti, invece, per quanto attiene alle entrate correnti
specifiche che finanziano investimenti (-57,9% per circa –16 mila
euro). Le spese registrano una variazione in diminuzione del –6,2%
pari a minori impegni per circa 1,1 milioni di euro, riferibile, quasi
esclusivamente, alle spese correnti;
- nel 2003, evidenziano una variazione in aumento dello 0,2% pari a
maggiori accertamenti per circa 40 mila euro, riferibile
esclusivamente all’incremento riferibile alle risorse ordinarie. In
particolare, i maggiori accertamenti riguardano le entrate correnti
del titolo II (+3,7%, per circa 92 mila euro) e del titolo III
(+0,1%, per circa 3 mila euro), mentre per il titolo I si osservano
minori accertamenti, rispetto alle previsioni, pari a 0,4 punti
percentuali (circa 55 mila euro). Le spese registrano una variazione
in diminuzione del –4,5% pari a minori impegni per circa 786 mila
euro, tutti riferibili alle spese correnti.
La CAPACITA’ DI GESTIONE (rapporto fra accertamenti/impegni e
stanziamenti definitivi di competenza) evidenzia che l’indicatore applicato al
complesso delle entrate correnti destinate ai programmi, assume un valore
positivo in ciascuno dei tre anni presi in considerazione (103,2% nel 2001, 101,1%
43
nel 2002 e 100,2% nel 2003) e ha riguardato sia le risorse ordinarie che quelle
straordinarie.
Anche con riferimento al complesso delle spese che rilevano ai fini
dell’equilibrio corrente (capacità d’impegno) si rilevano valori positivi (96% nel
2001, 93,8% nel 2002 e 95,5% nel 2003).
4.1.4 Equilibrio degli investimenti (tabb. 5-8)
Tra le entrate destinate agli investimenti rilevanti ai fini dell’equilibrio di
bilancio in questione vanno ricomprese (cfr. tab. 5):
a) le entrate del titolo IV derivanti da alienazioni, da trasferimenti di
capitale, con esclusione delle entrate derivanti da riscossione di crediti,
delle entrate già contabilizzate nell’equilibrio di parte corrente (proventi degli
oneri di urbanizzazione destinati a manutenzione ordinaria ed entrate
derivanti dall’alienazione del patrimonio per riequilibrio gestione/contributi
straordinari);
b) le entrate correnti specifiche che finanziano spese in c/capitale 10;
c) le entrate correnti generiche che finanziano investimenti (eccedenze
economiche);
d) le entrate derivanti da accensione di prestiti di cui al titolo V^ ad
esclusione delle entrate derivanti da mutui passivi a copertura di disavanzi,
delle anticipazioni di cassa e delle entrate derivanti da finanziamenti a breve
termine;
e) l’avanzo applicato al bilancio investimenti.
10 Trattasi, in particolare: di canoni di fognatura e depurazione vincolati: - alla realizzazione di nuovi impianti; - all’ammodernamento e manutenzione straordinaria degli impianti di depurazione esistenti (legge
36/94); del 50% dei proventi di sanzioni amm.ve erogate per violazione al codice della strada, che devono essere destinati fra l’altro (art. 208 cod. strada come modificato dall’art. 53 legge 388/2000) a: - investimenti per il miglioramento della circolazione stradale, della viabilità e della segnaletica; - redazione dei piani urbanistici; - potenziamento dei mezzi in dotazione al personale della polizia municipale, in misura non inferiore al
10% per la sicurezza stradale, in particolare a tutela degli utenti deboli:pedoni, ciclisti, bambini, anziani e disabili (art. 18 legge 472/99);
- il contributo per l’utilizzo di risorse geotermiche per produzione di energia elettrica (art. 17 legge 896/96);
- l’imposta sulla pubblicità sugli ascensori da utilizzarsi esclusivamente per interventi volti al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici comunali aperti al pubblico (art. 3 legge 235/93).
44
Nel triennio, si assiste ad un aumento degli stanziamenti finali di
competenza, riferibili alle entrate di investimento destinate ai programmi, del
27,8% (pari ad una variazione di circa 2,19 milioni di euro), equamente distribuita
nei due bienni.
Tale aumento riguarda: le risorse del titolo IV al netto delle detrazioni
(+56,5% per circa 1,54 ml di euro) e l’avanzo applicato al bilancio
investimenti (+55,6% per circa 713 mila euro). In aumento inoltre, rispetto al
2002, le entrate correnti specifiche che finanziano investimenti (+1823% per
circa 510 mila euro); diminuiscono le risorse del titolo V nette (-1,7% per circa 65
mila euro), quale risultante dell’aumento dell’1,7% delle entrate del titolo V lorde e,
in misura assai superiore, delle anticipazioni di cassa da detrarre (+5,1%, pari a
circa 200 mila euro).
Dal punto di vista della composizione percentuale, nel 2003 il 37,1% degli
stanziamenti finali di competenza relativi alle entrate di investimento destinate ai
programmi, nel 2003, è allocato nelle risorse del titolo IV,al netto delle detrazioni, il
42,4% nelle risorse del titolo V, al netto delle detrazioni, il 37,8% nell’avanzo
applicato al bilancio investimenti.
L’applicazione di alcuni indicatori di gestione alle voci che rilevano ai fini
dell’equilibrio-investimenti evidenzia quanto segue (cfr. tabb. 6-7-8):
CAPACITA’ DI PROGRAMMAZIONE - La variazione intervenuta fra
stanziamenti iniziali e finali di competenza (cfr. fra bilancio preventivo e conto
consuntivo) pone in evidenza quanto segue:
- nel 2001, le entrate di investimento destinate ai programmi
sono diminuite del 23,8% (per circa 2,45 milioni di euro) rispetto
alle previsioni iniziali. Hanno influito su tale variazione le entrate
nette del titolo V (-47,2% per circa –3,46 milioni di euro), mentre
quelle del titolo IV hanno conseguito un modesto aumento (+1%,
pari a circa 28 mila euro). Molto ampio lo scostamento tra previsioni
iniziali e finali con riferimento all’avanzo applicato agli
investimenti (+343,5% per circa 993 mila euro). Sul versante delle
spese, si assiste ad un aumento del 2% per ca. 420mila euro;
- anche nel 2002, le previsioni definitive sia in parte entrata che in
parte spesa diminuiscono del 2,5% (circa 230 mila euro) rispetto a
quelle iniziali. Relativamente alle entrate di investimento
destinate ai programmi, tale diminuzione è dovuta al saldo tra
l’aumento riscontrato nelle entrate nette del titolo IV (+42,5% per
45
circa 1,38 milioni di euro) e dell’avanzo di amministrazione (+1,57
milioni di euro) la diminuzione di quelle del titolo V (-54,3% pari a
circa 3,14 milioni di euro). Diminuiscono inoltre del 35,5% (circa –
220 mila euro) gli oneri di urbanizzazione destinati a
manutenzione ordinaria da detrarre dal titolo IV. Dal lato delle
spese, si assiste ad un aumento del 27% per ca. 4 ml di euro;
- nel 2003, le previsioni definitive in parte entrata e in parte spesa
diminuiscono rispettivamente del 14,1% e del 15,1% (circa 1,65
milioni di euro rispetto a quelle iniziali per entrambe). Le entrate di
investimento destinate ai programmi diminuiscono del 14,1%
con riferimento sia a quelle nette del titolo IV (-18,7% per 857 mila
euro), dell’8% se si tiene conto anche delle entrate correnti che
finanziano spese in c/capitale (che conseguono un aumento del
974,5% pari a +487 mila euro), sia soprattutto a quelle nette del
titolo V, (-42,9%, pari a circa –2,86 milioni di euro). In forte
aumento, rispetto alle previsioni di bilancio, l’avanzo applicato agli
investimenti (+377,5% per circa 1,58 milioni di euro)
Circa la variazione intervenuta fra accertamenti/impegni e
stanziamenti definitivi di competenza si osserva che le entrate di investimento
destinate ai programmi:
- nel 2001, hanno subito una variazione in diminuzione del –20,6%
pari a minori accertamenti per circa –1,6 milioni di euro. I minori
accertamenti riguardano sia le entrate del titolo IV nette (-36,9%
pari a minori accertamenti per circa –1 milione di euro), sia quelle del
titolo V nette (-15,9% per circa –614 mila euro); in questo ultimo
ambito, diminuiscono le entrate lorde (-58,2% pari a –4,52 milioni di
euro di minori accertamenti), ma anche le anticipazioni di cassa in
detrazione (rispetto ai 3,91 milioni stanziati non risultano
accertamenti). Non subisce variazioni l’avanzo applicato agli
investimenti (interamente accertato). Le spese di investimento
registrano una diminuzione del 21,5% pari a minori impegni per circa
1,7 milioni di euro;
- nel 2002, subiscono una variazione in diminuzione del –3,1% pari a
minori accertamenti per circa 272 mila euro. I minori accertamenti
riguardano: le entrate del titolo IV nette (-1,7% per circa –78 mila
euro; le entrate correnti che finanziano spese in c/capitale (-
57,9% per circa 16 mila euro); le entrate del titolo V nette (-9,7%
46
per circa –256 mila euro: se si depura il dato dai mancati
accertamenti, per ca. 3,7 ml di euro, relativi alle anticipazioni di
cassa non attivate, la variazione in diminuzione riferibile alle entrate
del titolo V lorde è del –62,7% per circa –4 ml di euro). Maggiori
accertamenti si registrano invece con riferimento all’avanzo
applicato agli investimenti (+4,9%, per circa 77 mila euro). Le
spese di investimento subiscono una variazione in diminuzione del
–6,2% pari a minori impegni per circa –552 mila euro;
- nel 2003, registrano una variazione in diminuzione del –4,8% pari a
minori accertamenti per circa –402 mila euro, riferiti esclusivamente
alle entrate del titolo IV nette; per quanto attiene al titolo V,
quelle lorde riportano minori accertamenti del 52% (pari a circa 4,11
milioni di euro), interamente compensati dal mancato accertamento
di anticipazioni di cassa non attivate; non subiscono variazioni
l’avanzo applicato agli investimenti e le entrate correnti
specifiche che finanziano investimenti. Le spese di
investimento subiscono una variazione in diminuzione del –4,8%
pari a minori impegni per circa –447 mila euro.
La CAPACITA’ DI GESTIONE (rapporto fra accertamenti/impegni e
stanziamenti definitivi di competenza) evidenzia che l’indicatore, applicato al
complesso delle entrate di investimento destinate ai programmi, assume un valore
assai positivo, in forte aumento nel 2002 e nel 2003 (79,4% nel 2001, 96,9% nel
2002, 96% nel 2003). Il dato differisce a seconda del tipo di entrata presa in
considerazione: l’avanzo di amministrazione destinato ad investimenti
presenta valori estremamente positivi (nel triennio, rispettivamente: 100%,
104,9%, 100%); le entrate del titolo IV lorde presentano una buona capacità di
accertamento, soprattutto nei due ultimi esercizi: 70% nel 2001, 98,4% nel 2002,
90,1% nel 2003; le entrate del titolo V, al netto delle anticipazioni di cassa,
presentano una capacità di accertamento dell’84,1% nel 2001, del 90,3% nel 2002,
del 100% nel 2003.
La capacità di impegno riferibile al complesso delle spese di investimento
presenta valori positivi, ed in costante miglioramento (78,5% nel 2001, 93,8% nel
2002, 95,2% nel 2003).
47
4.2 IL RISULTATO CONTABILE DI AMMINISTRAZIONE
4.2.1 Quadro giuridico di riferimento e risultanze contabili (tab. 9)
L’art. 186 del T.U.E.L. stabilisce che il risultato contabile di amministrazione
sia accertato con l’approvazione del rendiconto dell’ultimo esercizio chiuso11. A
norma dell’art. 187, c. 1, l’eventuale avanzo di amministrazione accertato, distinto
in fondi non vincolati, vincolati, di ammortamento e per finanziamento spese in
conto capitale, può essere utilizzato per le fattispecie previste al c. 2:
a) per il reinvestimento delle quote accantonate per ammortamento,
provvedendo, ove l'avanzo non sia sufficiente, ad applicare nella
parte passiva del bilancio un importo pari alla differenza;
b) per la copertura dei debiti fuori bilancio riconoscibili a norma
dell'articolo 194;
c) per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di
bilancio di cui all'articolo 193 ove non possa provvedersi con
mezzi ordinari, per il finanziamento delle spese di funzionamento
non ripetitive in qualsiasi periodo dell'esercizio e per le altre spese
correnti solo in sede di assestamento;
d) per il finanziamento di spese di investimento.
Il c. 3 prevede che in corso d’esercizio l’Ente possa già applicare al bilancio
preventivo, con apposita delibera di variazione, l’avanzo di amministrazione
presunto, vale a dire quello derivante dall’esercizio precedente, limitatamente però
alle sole fattispecie descritte alle lettere a), b) e c) del c. 2. Ad eccezione dei fondi,
contenuti nell’avanzo, aventi specifica destinazione e derivanti da accantonamenti
effettuati con l’ultimo consuntivo approvato, che sono immediatamente attivabili,
per tutti gli altri fondi le relative spese possono essere attivate solo dopo
l’approvazione del consuntivo dell’esercizio precedente.
Il Regolamento di contabilità del Comune di Mirano, rispetto a quanto
previsto dal T.U.E.L., disciplina l’avanzo di amministrazione all’articolo 59, il quale
introduce al comma 2, il divieto di disporre, dall’avanzo complessivo di
amministrazione, delle quote corrispondenti a fondi vincolati destinati al
finanziamento di spese correnti e di spese in conto capitale, nonché ai fondi di
ammortamento. Il comma 3 del predetto art. 59, inoltre, stabilisce che qualora
11 Esso risulta dal fondo di cassa finale al 31.12 aumentato dei residui attivi (sia pregressi che derivanti
dalla gestione di competenza) e diminuito dei residui passivi (sia pregressi che derivanti dalla gestione di competenza). Il fondo cassa finale è pari al fondo di cassa iniziale al 1° gennaio aumentato delle riscossioni di cassa e diminuito dei pagamenti di cassa avvenuti in corso d’esercizio.
48
l’ammontare complessivo delle somme indisponibili sia superiore all’avanzo di
amministrazione, la quota eccedente debba essere finanziata con le disponibilità del
bilancio in corso. Infine, in aggiunta a quanto previsto dal sopraccitato art. 187 del
T.U.E.L., il comma 5 dell’art. 59 statuisce che le quote di avanzo di amministrazione
vincolate secondo quanto indicato al comma 2, possano essere utilizzate solo ed
esclusivamente per le finalità cui sono destinati i relativi finanziamenti.
Per quanto attiene alla gestione dell’avanzo di amministrazione, il Comune di
Mirano espone le seguenti risultanze (tab. 9):
• Esercizio 2001: il rendiconto della gestione 2001 presenta un avanzo di
amministrazione di 1.729.536 euro, costituito per 1.425.139 euro da fondi non
vincolati, 204.811 vincolati e 99.586 destinati a finanziare spese in conto
capitale. L’intero avanzo di amministrazione 2001 è stato utilizzato nel
successivo esercizio 2002, il 95,3% (1.647.479 euro) per finanziare spese in
c/capitale, il restante 4,7% (82.040 euro) per spese di natura corrente;
• Esercizio 2002: anche nel 2002 la gestione finanziaria si è conclusa con un
risultato di amministrazione in avanzo per 2.065.349 euro, di cui 1.413.565
euro per fondi non vincolati, 329.519 euro vincolati, 231.249 per fondi di
ammortamento e, infine, 91.016 destinati a finanziamenti in conto capitale.
L’avanzo 2002 è stato interamente utilizzato nel successivo esercizio 2003, il
96,6% (1.995.860 euro) per finanziare spese in c/capitale, il 3,4% (69.489
euro) per spese correnti;
• Esercizio 2003: il rendiconto per l’esercizio 2003 presenta un avanzo di
amministrazione pari a 1.360.024 euro, costituito per 919.895 euro (67,6%) da
fondi non vincolati, per 53.922 euro (4%) da fondi vincolati, per 276.237 euro
(20,3%) da fondi di ammortamento e, infine, per 109.970 euro (8,1%) da
fondi destinati al finanziamento di spese in conto capitale. Così come negli
esercizi precedenti l’avanzo 2003 è stato interamente utilizzato nel corso del
2004, il 65,3% (887.829 euro) per finanziare spese in c/capitale, il 34,7%
(circa 472.195 euro) per spese correnti.
4.2.2 Analisi dei dati
Nelle tavole che seguono viene esposta la serie storica relativa al triennio
2001-2003 ai fini di una comparazione: è possibile osservare come l’entità
dell’avanzo di amministrazione, in costante aumento a partire dall’esercizio 2000,
49
nel 2003 segni una sensibile contrazione, pari al –21% sul 2001, del –34% sul
2002.
Tale dinamica è dovuta al diverso andamento degli elementi che concorrono a
determinare il risultato di amministrazione, vale a dire l’entità ed il saldo dei
movimenti di cassa nell’esercizio di competenza e la dinamica dei residui attivi e
passivi finali da riportare all’esercizio successivo. E’ evidente come, nel caso di un
diverso risultato ottenuto nelle due distinte componenti (competenza e residui), per
le circostanze in cui esso è maturato, possono determinare un giudizio sulla
gestione inevitabilmente diversificato.
La tavola che segue (tav. 1) presenta i risultati della gestione finanziaria nel
corso del triennio. Per quanto attiene al conto di competenza l’esercizio 2003 si è
chiuso in avanzo per di circa 873 mila euro, in sensibile diminuzione rispetto ai
1.507 mila euro del 2002 (-42,1%), ma comunque di segno positivo rispetto al
disavanzo registrato nel 2001 (-363.444 euro).
La gestione in conto residui espone invece un risultato 2003 di circa 487
mila euro, in costante diminuzione sia sul 2002 (558 mila euro, -12,7%), sia
soprattutto rispetto al 2001 quando il saldo tra minori residui attivi riaccertati e
minori residui passivi riaccertati ammontava a più di 2 milioni di euro (-76,7%).
Tav. 1: risultati della gestione 2001-2003
Avanzo/Disavanzo 2001 2002 2003 ∆ 03/01 ∆ 03/02 ∆ 02/01
C/Competenza -363.444 1.507.391 872.855 340,1% -42,1% 514,7%
C/Residui 2.092.980 557.957 487.169 -76,7% -12,7% -73,3%
Avanzo Totale 1.729.536 2.065.348 1.360.024 -21,4% -34,2% 19,4%
E’ possibile ricavare l’avanzo di amministrazione anche calcolando la
differenza fra maggiori/minori entrate e maggiori/minori spese in c/competenza e in
c/residui, rispetto agli stanziamenti finali di competenza e ai residui iniziali; si
osservi, a tal proposito (tav. 2), come in tutte e tre gli esercizi in esame le minori
spese (economie nel caso della competenza, insussistenza del debito nel caso di
residui passivi) siano complessivamente superiori alle minori entrate (minori
accertamenti in c/competenza, insussistenza del credito in c/residui).
Particolarmente significativo il dato della competenza che, nel 2001, mostra un
saldo fra minori spese (-6,89 milioni) e minori entrate (-5,63 milioni) pari a 1,26 ml
di euro, nel 2002 pari a 1,51 milioni (-6,11 contro –4,60), nel 2003, infine, pari a
0,88 milioni (-5,79 contro 4,91), mentre in parte residui il saldo tra minori spese e
50
minori entrate, pur positivo, risulta assai più contenuto: 0,47 milioni nel 2001 (-
0,56 contro –0,09), 0,56 milioni nel 2002 (-0,45 contro 0,11), 0,49 milioni nel
2003 (-0,40 contro 0,09).
Tav. 2: dinamica minori entrate/minori spese 2001-2003
Esercizio 2001 (in ml di euro) A B C D E F
res. att.
iniziali
accert.
residui
min/magg.
entrate
C
C/A
%
res. pass.
iniziali
impegni
residui
residui
elimin.
F/D
% Entrate
in
c/residui 6,49 6,40 -0,09 -1,3
Spese
in
c/residui9,14 8,58 -0,56 -6,1
SFCO accert.
comp.za
min/magg.
entrate
C/A
%
SFCO impegni
comp.za E-D
F/D
%
Entrate
di
comp.za 29,17 23,54 -5,63 -19,3
Spese
di
comp.za 30,79 23,90 -6,89 -22,4
TOTALE 35,66 29,94 -5,72 -16,0 TOTALE 39,93 32,48 -7,45 -18,7
Esercizio 2002 (in ml di euro) A B C D E F
res. att.
iniziali
accert.
residui
min/magg.
entrate
C/A
% res. pass.
iniziali
impegni
residui
residui
elimin.
F/D
% Entrate
in
c/residui 9,89 10,00 0,11 1,1
Spese
in
c/residui13,62 13,17 -0,45 -3,3
SFCO accert.
comp.za
min/magg.
entrate
C/A
%
SFCO impegni
comp.za E-D
F/D
%
Entrate
di
comp.za 30,56 25,96 -4,60 -15,0
Spese
di
comp.za 32,29 26,18 -6,11 -18,9
TOTALE 40,45 35,96 -4,49 -11,1 TOTALE 45,91 39,36 -6,55 -14,3
Esercizio 2003 (in ml di euro) A B C D E F
res. att.
iniziali
accert.
residui
min/magg.
entrate
C/A
% res. pass.
iniziali
impegni
residui
residui
elimin.
F/D
% Entrate
in
c/residui 11,04 11,13 0,09 0,8
Spese
in
c/residui17,47 17,07 -0,40 -2,3
SFCO accert.
comp.za
min/magg.
entrate
C/A
%
SFCO impegni
comp.za E-D
F/D
%
Entrate
di
comp.za 31,39 26,48 -4,91 -15,7
Spese
di
comp.za 33,46 27,67 -5,79 -17,3
TOTALE 42,43 37,61 -4,82 -11,4 TOTALE 50,93 44,75 -6,18 -12,1
In termini di incidenza percentuale, se le minori entrate complessive
rappresentano il 16% della massa accertabile nel 2001, l’11,1%% nel 2002 e
l’11,4% nel 2003, le minori spese complessive rispetto alla massa spendibile sono il
18,7% nel 2001, il 14,3% nel 2002 e il 12,1% nel 2003.
Volendo assumere, infine, quale parametro di valutazione il rapporto tra
l’avanzo di amministrazione e l’insieme delle entrate correnti in conto competenza
51
(accertamenti dei Titoli I, II, III) e considerando che tale indicatore è da ritenersi
positivo quanto più i valori sono costanti nel tempo e compresi in un range tra il 5 e
l’8%, si può osservare come nel caso del Comune di Mirano il valore si collochi su
percentuali piuttosto elevate nel 2001 e nel 2002 (rispettivamente il 10,5% e
l’11,9%) per scendere al 7,7% nel 2003 (tav. 3).
Tav. 3: rapporto avanzo/accertamenti entrate correnti
2001 2002 2003 Avanzo di
Amministrazione (A) 1.729.536 2.065.349 1.360.024
Tit. Accertamenti entrate correnti in c/competenza (B)
I Entrate tributarie 7.464.048 10.856.918 12.628.179
II Trasferimenti correnti 5.819.627 3.370.135 2.565.886
III Entrate extra-tributarie 3.177.549 3.072.758 2.427.688
Totale accertamenti 16.461.224 17.299.811 17.621.753
Rapporto A/B 10,5% 11,9% 7,7%
52
53
4.3 IL PATTO DI STABILITÀ
4.3.1 Origine ed evoluzione: il triennio 2001-2003
Il trattato di Maastricht del 7/2/1992 ha resa necessaria l’omogeneizzazione
della finanza e dell’economia europea, imponendo a tutti gli Stati membri della
Comunità di evitare disavanzi eccessivi: obiettivo, questo, il cui riscontro è dato dal
rapporto tra disavanzo e prodotto interno lordo e dal rapporto tra debito pubblico e
prodotto interno lordo, indicatori fondamentali per la valutazione dello stato del
disavanzo stesso.
Una delle condizioni, che consente di sostenere a lungo termine le finanze
pubbliche, e quindi il contenimento dei disavanzi, è il risanamento strutturale dei
conti pubblici attraverso il recupero di risorse dalla gestione corrente mediante
l’aumento dell’efficienza e produttività nell’erogazione dei servizi pubblici e
dell’attività amministrativa. II risanamento, infatti, può realizzarsi solo attraverso
una riqualificazione delle spese, evitando, se possibile, di operare interventi sul
versante delle entrate: si tratta, cioè, di sostenere la competitività dell’economia,
garantendo il livello qualitativo delle condizioni di vita dei cittadini.
Le grandezze contabili significative per la verifica della realizzazione degli
obiettivi del patto di stabilità e crescita, stretto in sede comunitaria, sono definite
dal sistema europeo di conti economici integrati (SEC 95). Il settore delle pubbliche
amministrazioni, cui si riferisce il conto delle P.A., si compone di tre comparti,
costituiti da finanza statale, finanza previdenziale e finanza regionale e locale. A
quest’ultimo settore appartengono le Amministrazioni regionali, provinciali,
comunali, Unioni di Comuni e Città metropolitane, oltre a quelle non territoriali.
Il saldo del settore delle pubbliche amministrazioni, rilevante ai fini del patto
di stabilità e crescita, è l’indebitamento netto, corrispondente all’importo di
variazione netta degli strumenti finanziari, cui il settore deve far ricorso per
finanziare le operazioni economiche di spesa che non hanno copertura nelle risorse
derivanti dalle operazioni economiche di entrata.
Al riguardo, una fonte di difficoltà, nei confronti del settore, è costituito dalla
disomogeneità della struttura contabile e dei criteri usati per la contabilizzazione
delle operazioni dalle diverse amministrazioni pubbliche, disomogeneità che
determina un quadro composito di difficile lettura anche per gli stessi responsabili
delle politiche di bilancio. Si è, quindi, reso necessario ricorrere ad altri generi di
indici ed imporre misure concrete, verificabili e confrontabili, per poter rendere
54
possibile e accertabile il coinvolgimento degli Enti al concorso alla tenuta dei conti
pubblici.
In questa prospettiva, a partire dall’esercizio 2000, una delle linee
fondamentali e direttrici delle manovre di finanza pubblica nei confronti degli Enti
territoriali, è data dal patto di stabilità interno, finalizzato al raggiungimento di una
riduzione dei disavanzi e di un loro progressivo miglioramento. Lo scopo ultimo è
quello di realizzare un saldo in pareggio o in avanzo, avuta particolare attenzione al
contenimento del contributo, da parte degli enti locali, alla formazione
dell’indebitamento netto nel conto delle pubbliche amministrazioni, anche se,
essendosi mantenute le disomogeneità, in linea di principio non si può affermare
con assoluta certezza che il rispetto del patto di stabilità interno comporti
necessariamente dei comportamenti in linea con i criteri e le direttive europee.
Pur se la sua disciplina non può dirsi direttamente sovrapponibile con gli
obiettivi fondamentali del patto di stabilità e crescita, cui il Paese ha aderito in sede
comunitaria, il patto di stabilità interno costituisce, in ogni caso, un tentativo e uno
strumento, posto dal legislatore ordinario, per realizzare i conseguenti obiettivi di
finanza pubblica.
Tanto più, poi, si avverte la necessità di sistemi di rendicontazione
tempestivi ed omogenei nel territorio e di un sistema di controlli, volti alla verifica
degli equilibri di bilancio e del rispetto dei vincoli europei, in quanto si sta
delineando una situazione di progressivo decentramento istituzionale e finanziario.
E’ in questa logica, infatti, che si inserisce il patto di stabilità interno, la cui
filosofia è quella di monitorare la stabilità finanziaria, affidando, tuttavia,
all’autonomia degli Enti locali le politiche più idonee per garantirla, e rispondendo,
in questo modo, alla duplice esigenza dell’integrazione europea, da una parte, e
della riforma dell’ordinamento italiano in senso “federalistico”, dall’altra.
L’estensione dell’applicazione degli impegni assunti in sede europea alle
amministrazioni locali viene introdotta con l’art. 28 della Legge 23/12/1998, n. 448
(Legge finanziaria 1999), cui fa seguito la Circolare n. 11 del 12/3/1999 del
Ministero del Tesoro. Preoccupata di garantire il contenimento del deficit delle
amministrazioni pubbliche e la riduzione dello stock del debito pubblico, la norma
pone agli enti territoriali il duplice obiettivo, da applicarsi distintamente e
individualmente, di ridurre progressivamente il finanziamento in disavanzo delle
proprie spese e di ridurre il rapporto tra il proprio debito e il prodotto interno lordo
(PIL). Tuttavia, la riduzione del rapporto debito/PIL deve intendersi come tendenza,
in modo tale che gli eventuali aumenti e le relative compensazioni devono essere
valutati in relazione al triennio. A tal fine, possono essere destinati anche i proventi
derivati da dismissioni di partecipazioni mobiliari.
55
Al riguardo, si deve precisare che, come chiarito dalla Direttiva
sull’applicazione del Patto di Stabilità Interno emanata di concerto dal Ministero
dell’Interno e dal Ministero del Tesoro in data 18/2/1999, il patto di stabilità, in
quanto pone degli obiettivi da raggiungere e, quindi, degli oneri, è prescrittivo, ma
in quanto non fornisce indicazioni sulle modalità del raggiungimento degli obiettivi
stessi, è anche, nel rispetto dell’autonomia attribuita agli Enti territoriali,
programmatico, lasciando alla discrezionalità degli enti stessi l’individuazione dei
più idonei strumenti operativi da adottare. Infatti, come precisato dalla succitata
Direttiva, pur se rilevanti dal punto di vista della responsabilità finanziaria, in cui si
trovano ad incorrere le amministrazioni in caso di inadempienza, le indicazioni
fornite dalla normativa non costituiscono in nessun caso requisiti di legittimità per i
documenti di bilancio e per le delibere assunte o omesse dagli enti interessati.
Non solo, ma la Direttiva chiarisce, inoltre, che la riduzione del rapporto
debito/PIL è un obiettivo di natura derivata, essendo il risultato della riduzione del
disavanzo finanziario e delle politiche di dismissioni mobiliari, ed esclude, quindi,
che esista un vincolo diretto alla riduzione dell’ammontare del debito. Al riguardo,
anzi, la Circolare n. 11 del 12/3/1999 del Ministero del Tesoro specifica che, proprio
perché obiettivo derivato, esso è di fatto, se non per casi eccezionali, escluso dal
sistema sanzionatorio, di cui si parlerà più avanti.
In ogni caso, rispetto al D. Lgs. N. 75 del 25/2/1995, l’art. 28 della Legge n.
448 del 23/12/1998, come ribadito dalla citata Circolare n. 11 del 12/3/1999 del
Ministero del Tesoro, introduce il riferimento alla gestione di cassa, allineando il
comportamento degli Enti locali a quello dello Stato ed imponendo una riflessione
sugli andamenti finanziari effettivi, comprensivi sia di quelli derivanti dalla
competenza sia di quelli derivanti dagli esercizi precedenti.
Per quanto riguarda, quindi, il primo obiettivo, ovvero la riduzione del
disavanzo, la cui crescita è stata stimata per il triennio 1999-2001 pari al 3,6%, la
sua quantificazione è stata definita, per il 1999, con riferimento all’indebitamento
dell’intero comparto Autonomie Locali, corrispondente all’1% circa della spesa
corrente complessiva 1998 dell’intero comparto (Regioni, Province, Comuni e
Comunità montane), rispetto alla quale, nell’ambito degli Enti locali, essa risulta
corrispondere all’1,1%.
Premesso che il saldo, da calcolarsi in termini di cassa, corrisponde alla
differenza tra le entrate finali (esclusi i trasferimenti dello Stato, le entrate per
vendita di valori mobiliari, e per riscossioni di crediti), effettivamente riscosse, e le
uscite finali, effettivamente riscosse, il risparmio, per ciascuno degli anni del
triennio, deve essere, quindi, raggiunto tramite un miglioramento del saldo
tendenziale (quello cioè che si avrebbe in assenza di correttivi e corrispondente al
56
saldo del 1998 +/- 3,6% a seconda che il saldo del 1998 sia rispettivamente
negativo o positivo), pari alla maggior cifra tra l’1,1% della spesa corrente, al netto
degli interessi, 1998 e il 3% del saldo tendenziale stesso.
Svolgendosi nell’arco del triennio, l’azione di riduzione del saldo deve,
tuttavia, esprimersi anche in termini di competenza, dovendo essere verificata
anche in sede di previsione e di formazione dei bilanci.
Interessati dall’azione di riduzione del saldo sono tutti gli enti locali.
Tale impostazione rimane sostanzialmente invariata anche per il patto di
stabilità interno relativo all’anno 2000. Infatti, l’art. 30 della Legge 23/12/1999, n.
488 (Legge finanziaria 2000) pone, quale obiettivo, la riduzione del disavanzo in
misura pari ad almeno un ulteriore 0,1% del prodotto interno lordo, precisando
ulteriormente, tuttavia, tutta una serie di voci da non considerare, ai fini del
computo del saldo, per quanto riguarda sia le entrate che le spese, ed estendendo
tali criteri anche all’esercizio 1999. Attribuisce, di conseguenza, agli enti la facoltà
di valutare la propria conformità al patto stesso sulla base del saldo calcolato
cumulativamente per il biennio 1999-2000, rapportando la riduzione programmata
del disavanzo al valore aggregato pari allo 0,2% del PIL del 1999.
Il patto di stabilità interno subisce, per l’anno 2001, alcune variazioni,
introdotte dall’art. 53 della Legge 23/12/2000, n. 388 (Legge finanziaria 2001), che
prevede alcune novità.
La prima riguarda la limitazione dell’ambito soggettivo della partecipazione
al patto stesso, che non include più i comuni con popolazione inferiore a 5.000
abitanti, se non per l’obiettivo della riduzione del rapporto debito/PIL, nei cui
riguardi la norma è rimasta invariata.12
La seconda riguarda la ridefinizione del metodo di calcolo del saldo
programmatico, che, come ulteriormente precisato dalla Circolare n. 6 del 6/2/2001
del Ministero del Tesoro-Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, deve
essere computato sulla base del saldo finanziario del 1999, al netto delle spese per
interessi passivi, aumentato o diminuito, a seconda che tale saldo sia
rispettivamente negativo o positivo, del 3%. A tal fine, gli enti locali devono
approvare, con le stesse procedure di approvazione del bilancio di previsione, i
prospetti dimostrativi del computo dei saldi finanziari 1999 e 2001, distintamente
per le gestioni di cassa e di competenza.
12 Per la determinazione della popolazione di riferimento, da considerare ai fini degli adempimenti connessi al patto di stabilità interno, si applica il criterio previsto dall’art. 156 del Testo Unico degli enti locali, con riferimento, quindi, alla popolazione residente calcolata alla fine del penultimo anno precedente secondo i dati ISTAT.
57
Anche per il 2001, come per gli esercizi precedenti, non vanno considerate,
tra le entrate e le spese, quelle voci già elencate nella normativa (art. 30 della
Legge n. 488 del 1999). In particolare, per quanto riguarda le entrate, non si
devono considerare, nel calcolo del saldo, i trasferimenti, sia di parte corrente che
in conto capitale, dallo Stato, dall’Unione europea e dagli enti che partecipano al
patto di stabilità interno, nonché quelle derivanti dai proventi della dismissione di
beni immobiliari e finanziari. Per quanto riguarda le spese, invece, non devono
essere considerate quelle effettuate sulla base di trasferimenti con vincolo di
destinazione da parte dello Stato, dell’Unione europea e degli enti che partecipano
al patto di stabilità interno.
Devono, altresì, essere escluse dal calcolo del saldo le entrate e le spese
che, per loro natura, rivestono il carattere di eccezionalità. A queste ultime, si
aggiungono ora, nel confronto tra saldi, anche le entrate e le spese per le quali
siano intervenute delle modifiche legislative di trasferimento o attribuzione di nuove
funzioni o di nuove entrate proprie (es.: compartecipazione del gettito IRAP,
addizionale sui consumi di energia elettrica, ecc.), le quali trovano una sostanziale
corrispondenza nella definizione relativa a quelle aventi carattere di eccezionalità.
Ma è per l’esercizio 2002 che, attraverso le innovazioni apportate dalla
Legge 28/12/2001, n. 448 (Legge finanziaria 2002), il patto di stabilità interno
abbandona l’impianto originario, fondato esclusivamente sui saldi, a favore di una
maggiore semplificazione. Infatti, se originariamente il calcolo del saldo
programmatico si basava sul sistema dei saldi tendenziali parametrati alla dinamica
del PIL, seguendo un’impostazione più vicina ai metodi propri della
programmazione nazionale, gli obiettivi vengono ora stabiliti con riferimento al
raffronto tra i risultati di più esercizi dello stesso ente, consentendone un’immediata
percezione, ed estendendo le verifiche anche alla gestione di competenza, oltre che
a quella di cassa.
Infatti, come meglio precisato dalla Circolare n. 11 del 26/2/2002 del
Ministero dell’Economia e Finanze-Ragioneria Generale dello Stato, per l’anno 2002
il disavanzo non può superare quello del 2000, opportunamente ricostruito,
aumentato del 2,5%, facendo riferimento al saldo effettivo di cassa, inteso come
differenza tra le entrate effettivamente riscosse e le uscite effettivamente pagate,
in conto competenza e in conto residui, detratte le voci previste. A questo si
aggiunge un ulteriore vincolo, strettamente correlato al primo, finalizzato al
contenimento della crescita delle spese correnti (quelle stesse che vanno a formare
il saldo finanziario) entro i limiti di quelle sostenute nell’esercizio 2000, maggiorate
del 6%, con riferimento, questa volta, anche alla gestione di competenza.
58
A tal fine, le voci da non considerarsi sono gli interessi passivi, le spese
sostenute sulla base di trasferimenti con destinazione vincolata dallo Stato,
dall’Unione europea e dagli enti che partecipano al patto di stabilità interno, nonché
quelle con carattere di eccezionalità (spese correnti sostenute, ad esempio, per
eventi calamitosi, per consultazioni elettorali o per sentenze esecutive e atti
equiparati).
In questo senso, rispetto alla Legge n. 448 del 2001, alcune correzioni sono
state apportate dall’art. 3 del D.L. n. 13 del 22/2/2002, convertito dalla Legge n. 75
del 24/4/2002 con alcune modificazioni, le quali hanno uniformato la base di calcolo
relativa alle spese correnti con quella utile per il calcolo del disavanzo, rendendo
complessivamente più coerente ed omogenea la disciplina e meno gravoso
l’intervento sulle prime.
Per quanto riguarda, inoltre, il contenimento delle spese correnti,
un’attenzione particolare viene portata a quegli enti che, nella loro autonomia,
avevano già perseguito obiettivi di efficienza e di riduzione dei costi nella gestione
dei servizi pubblici, esternalizzandoli: riconoscendone lo sforzo, la norma consente
a questi enti di commisurare convenzionalmente la spesa corrente, relativa a tali
servizi, a quella sostenuta nell’anno precedente all’esternalizzazione stessa.
Un’ulteriore detrazione riguarda, infine, eventuali maggiori spese
conseguenti a impostazioni contabili diverse rispetto al 2000, relative alla gestione
di servizi a carattere imprenditoriale e/o derivanti da convenzioni con enti pubblici o
privati interamente finanziate dai proventi delle convenzioni stesse.
Complessivamente, così come riformulato rispetto agli esercizi precedenti, il
patto di stabilità interno può dirsi rafforzato per l’incisività sia dei vincoli proposti
sia delle sanzioni previste nel caso di inadempienza, la considerazione delle quali,
tuttavia, è momentaneamente rinviato. Ma, a differenza di quanto previsto negli
anni precedenti, la sua riformulazione sembra mancare del riferimento esplicito alle
previsioni di bilancio, con la conseguenza apparente di non andare ad incidere
sull’attività di programmazione e sul processo di formazione dei bilanci stessi.
Tuttavia, come chiarito dalla citata Circolare n. 11 del 26/2/2002 del Ministero
dell’Economia e Finanze-Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, non è
ragionevole pensare che le regole stabilite dal patto di stabilità interno, prevedendo
un’azione strutturale di riduzione dei disavanzi, da realizzare attraverso il
contenimento della spesa corrente e con aumenti di entrate proprie, non producano
effetti anche sulla determinazione degli stanziamenti del bilancio di previsione, nella
sua fase iniziale o nel corso delle successive variazioni.
Rispetto alla normativa precedente, va rilevato, infine, il tentativo, da parte
del legislatore, di garantire continuità all’azione di risanamento dei conti pubblici,
59
attribuendo alla manovra, relativa al patto di stabilità interno, una valenza
temporale triennale, già prefigurando gli obiettivi da raggiungere negli anni 2003 e
2004.
Condividendo tale intento, anche la Legge finanziaria successiva (Legge
27/12/2002, n. 289) articola gli interventi, volti al raggiungimento degli obiettivi
della finanza pubblica, nell’arco di tre anni (2003-2004-2005) e conferma
l’orientamento a semplificare l’applicazione dei vincoli proposti, al fine di consentire
il calcolo del disavanzo, sia per la cassa come per la competenza, in modo univoco.
In questa prospettiva, la Legge finanziaria 2003 rappresenta, rispetto a
quella precedente, un ulteriore contributo, di carattere innovativo e rafforzativo, al
sistema di regolamentazione inerente al patto di stabilità interno, in quanto tenta
di rivederne l’impianto complessivo, attribuendogli uniformità, continuità e
coerenza, attraverso dei criteri non più variabili nel tempo, e conferendogli
carattere di normativa di principio, connessa al coordinamento della finanza
pubblica, ai sensi degli artt. 117 e 119 della Costituzione, come tale, riservata al
legislatore nazionale.
Confermando l’ambito soggettivo di partecipazione al patto, già definito nelle
leggi finanziarie precedenti, ma diversificando per la prima volta l’impostazione tra
province e comuni, per consentire di applicare le diverse detrazioni consentite, l’art.
29 della legge 27/12/2002, n. 289, propone un unico obiettivo, concentrando
l’attenzione sul miglioramento del saldo finanziario, sia in termini di cassa che di
competenza, ed eliminando ogni riferimento al contenimento della spesa corrente.
Il vincolo, cui i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti devono
attenersi per l’esercizio 2003, è costituito, quindi, dal contenimento del disavanzo
finanziario entro i limiti di quello del 2001, a tal fine rideterminato secondo le nuove
direttive, atteso che il saldo in questione deve essere calcolato, sia per la
competenza che per la cassa, quale differenza tra le entrate finali e le spese
correnti.
Ai fini del computo del disavanzo, come illustrato dalla Circolare n. 7 del
4/2/2003 del Ministero dell’Economia e Finanze-Dipartimento della Ragioneria
Generale dello Stato, non devono essere considerati, sul versante delle entrate, i
trasferimenti, sia di parte corrente che in conto capitale, dallo Stato, dall’Unione
europea e dagli enti che partecipano al patto di stabilità interno, le entrate derivanti
dalla compartecipazione all’IRPEF e quelle provenienti dalla dismissione di beni
immobili e finanziari, nonché dalla riscossione dei crediti; sul versante delle spese,
invece, devono essere escluse dal calcolo le spese per interessi passivi, quelle
sostenute sulla base di trasferimenti con vincolo di destinazione dall’Unione europea
e le spese eccezionali derivanti esclusivamente da calamità naturali, oltre a quelle
60
dipendenti dallo svolgimento di consultazioni elettorali a livello amministrativo.
Un’ulteriore detrazione, introdotta dall’art. 3 comma 50 della Legge 24/12/2003 n.
350 (Legge finanziaria 2004), riguarda infine, per quanto attiene le spese del
personale, i maggiori oneri conseguenti al rinnovo contrattuale per il biennio 2002-
2003.13
Nel complesso, si può osservare come venga abbandonato il criterio del
peggioramento del saldo e venga, invece, richiesto il raggiungimento di un risultato
positivo in termini assoluti, ovvero il non peggioramento del saldo del 2001.
Per gli anni successivi (2004 e 2005), vengono ugualmente definiti i vincoli
da rispettare, applicando, il linea di massima, gli stessi criteri.
Per l’anno 2004, infatti, il saldo programmatico non deve superare il saldo
finanziario effettivo del 2003, calcolato come si è detto e maggiorato del tasso di
inflazione programmato indicato nel Documento di programmazione economico-
finanziaria.
Invece, a partire dal 2005, viene ipotizzato un sistema di regole a regime.
Infatti, il disavanzo finanziario, inteso come differenza tra entrate finali (al netto dei
trasferimenti pubblici) e spese finali (inclusive, quindi, anche delle spese per
investimenti e per interessi passivi, ma al netto delle operazioni finanziarie, cioè di
quelle uscite dipendenti dall’acquisizione di partecipazioni azionarie e di altre
attività finanziarie, dai conferimenti di capitale e dalle concessioni di crediti), non
deve superare quello effettivo del penultimo anno precedente, modificato attraverso
l’applicazione di una percentuale di variazione, definita ogni anno dalla legge
finanziaria.
Confermato l’obbligo, già in vigore negli anni precedenti, per i comuni con
una popolazione superiore a 60.000 abitanti, di inviare trimestralmente al Ministero
dell’Economia e delle Finanze-Dipartimento della Ragioneria dello Stato, le
informazioni relative alla propria gestione sia di cassa che di competenza, viene
introdotta ora un nuovo strumento di monitoraggio e di verifica per le province e
per i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti.
Infatti, l’art. 29, comma 17, della Legge 27/12/2002, n. 289, come
modificato dall’art. 1-quater, comma 13, della Legge 20/5/2003, n. 116, prevede la
predisposizione, da parte degli enti sopra individuati, di una previsione cumulativa
articolata per trimestri, limitatamente alle voci che vanno a determinare il saldo
finanziario, e formulata in termini di cassa, con riferimento, quindi, alle riscossioni e
13 Tali oneri devono essere considerati, tuttavia, nella misura corrispondente al solo incremento retributivo, pari allo 0,99% rispetto al “monte salari” del 2002 (Circolare n. 5 del 3/2/2004 del Ministero dell’Economia e delle Finanze-Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato).
61
ai pagamenti verosimilmente possibili nei trimestri di riferimento. Tale
programmazione trimestrale dei flussi di cassa, che deve essere coerente con
l’obiettivo annuale, individua, in questo modo, degli obiettivi parziali, modificabili
nel corso dell’anno, il cui mancato raggiungimento comporta, per l’ente
“inadempiente”, delle azioni correttive, sul versante dei pagamenti, tali da
consentire il riassorbimento, nel trimestre successivo, dello scostamento
verificatosi.
Al riguardo, un’ulteriore novità di grande rilevanza, apportata al sistema di
regole relative al patto di stabilità interno dalla Legge finanziaria 2003, è costituita
dall’individuazione di un organo di controllo, il Collegio dei revisori, che, oltre a
verificare il rispetto degli obiettivi annuali (e a darne comunicazione al Ministero
dell’Interno in caso di mancato adempimento), deve valutare la coerenza, rispetto
ad essi, degli obiettivi trimestrali, anche nel caso di loro riformulazione nel corso
della gestione, nonché verificare il loro raggiungimento, comunicandone il mancato
rispetto, nel caso di inadempienza, all’ente stesso e al Ministero dell’Economia e
Finanze-Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato o alle Ragionerie
provinciali dello Stato competenti per territorio, nel caso dei comuni con una
popolazione compresa tra 5.000 e 60.000 abitanti.
4.3.2 Il sistema premiante e quello sanzionatorio
Il complesso di regole, che disciplina il patto di stabilità, si avvale anche di
un insieme di accorgimenti, che nel tempo sono andati sempre più precisandosi,
volti a premiare o a penalizzare gli enti territoriali tenuti al rispetto del patto
medesimo.
Fin dall’inizio, infatti, si è cercato di responsabilizzare gli enti interessati,
coinvolgendoli sostanzialmente al rispetto degli obiettivi, connessi con il
risanamento della finanza pubblica.
In quest’ottica, l’art.28, comma 8, della Legge 23/12/1998 (Legge
finanziaria 1999) prevede che, nel caso venga comminata allo Stato la sanzione
prevista dalla normativa europea a seguito di un accertato deficit eccessivo, la
sanzione stessa venga estesa, per la quota ad essi imputabile, anche agli enti che
non hanno realizzato gli obiettivi connessi al patto di stabilità interno.14
14 Si deve dire, tuttavia, che le sanzioni riguardano principalmente, se non esclusivamente, le violazioni dell’obiettivo relativo al saldo finanziario e non si applicano, se non eccezionalmente, al mancato rispetto dell’obiettivo connesso alla riduzione del rapporto debito/PIL.
62
Per contro, gli enti che presentino al Ministero del Tesoro, che si avvale a tal
fine della Cassa Depositi e Prestiti, dei piani finanziari di progressiva e continuativa
riduzione del rapporto tra il proprio ammontare di debito e il PIL, proiettati su un
arco temporale di almeno cinque anni, possono procedere al rimborso anticipato dei
prestiti contratti con la Cassa Depositi e Prestiti stessa, senza oneri aggiuntivi
rispetto al rimborso del debito residuo. La mancata realizzazione degli obiettivi
delineati nel piano finanziario comporta, naturalmente, il pagamento di una penale,
da calcolarsi sulla base delle norme vigenti, da effettuare in tre anni anche
attraverso la riduzione dei trasferimenti erariali.
Successivamente, l’art. 30, comma 6, della Legge 23/12/1999 n. 488 (Legge
finanziaria 2000), come modificato dall’art. 53, comma 8, della Legge 23/12/2000
n. 388 (Legge finanziaria 2001), vincola, in modo molto più mirato, le eventuali
agevolazioni al raggiungimento concreto della riduzione del disavanzo nell’anno
2000, prevedendo, a partire dal 2001, una riduzione dei tassi d’interesse nominali
applicati ai mutui della Cassa Depositi e Prestiti.
Ritornando al sistema sanzionatorio, a seguito di quanto stabilito dall’art. 19
comma 1 della Legge 28/12/2001 n. 448 (Legge finanziaria 2002), le limitazioni,
conseguenti al mancato rispetto dei vincoli relativi al patto di stabilità interno per
l’anno 2001, comportano, nell’anno 2002, il divieto di assumere personale a tempo
indeterminato (con l’eccezione di quelle assunzioni connesse con il passaggio di
funzioni e competenze alle regioni e agli enti locali, i cui oneri risultino coperti da
trasferimenti erariali compensativi, e di quelle relative a figure professionali non
fungibili), affidando, in generale, la copertura di eventuali posti disponibili alle sole
procedure di mobilità. Le stesse assunzioni a tempo determinato o mediante
convenzioni, nonché i contratti di collaborazione coordinata e continuativa,
consentite alle province e ai comuni anche in caso di inadempienza ai sensi dell’art.
34 comma 13 della Legge 27/12/2002 n. 289, devono essere contenute entro certi
limiti, in quanto i relativi oneri non possono eccedere il 90% della spesa media
annua sostenuta per le medesime finalità nel triennio 1999-2001.15
Un ulteriore inasprimento di tale limitazione, a partire dal 2003 e per ciascun
anno successivo a quello in cui si sia riscontrato il mancato conseguimento degli
obiettivi, è previsto dall’art. 28, comma 15, della Legge 27/12/2002 n. 289 (Legge
finanziaria 2003), che pone, per gli enti inadempienti, il divieto di procedere ad
assunzioni di personale a qualsiasi titolo, senza alcuna possibilità di deroghe in
15 Tanto più perentorie devono intendersi tali disposizioni, sia per le assunzioni a tempo indeterminato che per quelle a tempo determinato, in quanto viene affermato, all’art. 19 comma 7 della Legge n. 448/2001, la nullità di diritto di tutte le assunzioni effettuate in loro violazione. Anzi, in caso di assunzioni a tempo indeterminato, gli enti devono autocertificare il raggiungimento degli obiettivi posti, con riferimento al patto di stabilità interno.
63
proposito, disposte per il periodo di riferimento. Oltre a ciò, si nega ad essi la
possibilità di ricorrere all’indebitamento per gli investimenti e li si obbliga a ridurre
almeno del 10%, rispetto al 2001, le spese per l’acquisto di beni e servizi.
Tali limitazioni vengono confermate anche per gli anni successivi, in quanto
la Legge 24/12/2003, n. 350 (Legge finanziaria 2004) non apporta alcuna
variazione rispetto alla Legge finanziaria precedente.
4.3.3 Possibili interventi per il rispetto dei vincoli
Come si è già anticipato nei punti precedenti, la Direttiva sull’applicazione
del patto di stabilità interno del 18/2/1999 a cura del Ministero dell’Interno
chiarisce come gli obiettivi posti dal patto di stabilità interno siano prescrittivi,
senza, tuttavia, essere vincolanti per quanto riguarda le modalità del loro
raggiungimento.
In questo senso, le azioni suggerite, ai fini della riduzione del disavanzo,
dalle diverse Leggi finanziarie succedutesi nel tempo, hanno una valenza
esclusivamente programmatica, affidando comunque alla discrezionalità degli enti,
tenuti al rispetto del patto, la scelta delle misure più opportune da adottarsi.
Secondo quest’orientamento devono, dunque, essere interpretate le
disposizioni introdotte dall’art. 28, comma 2, della Legge 23/12/1998 n. 448 (Legge
finanziaria 1999), che individua, quali azioni da perseguire per il raggiungimento
della riduzione del saldo finanziario, i seguenti accorgimenti:
a) perseguimento di obiettivi di efficienza, aumento della produttività
e riduzione dei costi nella gestione dei servizi pubblici e delle
attività di propria competenza;
b) contenimento del tasso di crescita della spesa corrente rispetto ai
valori degli anni precedenti;
c) potenziamento dell’attività di accertamento dei tributi propri ai fini
di aumentare la base imponibile;
d) aumento del ricorso al finanziamento a mezzo prezzi e tariffe dei
servizi pubblici a domanda individuale;
e) dismissione di immobili di proprietà non funzionali allo
svolgimento dell’attività istituzionale.
A questi ultimi vengono ugualmente aggiunte, con l’art. 30 comma 8 della
Legge 23/12/1999 n. 488 (Legge finanziaria 2000), ulteriori misure, che in parte
già erano previste dagli artt. 39, 41,43 della Legge 27/12/1997 n. 449 e che gli enti
possono ora adottare nella loro piena autonomia.
64
Si tratta, in particolare, di:
a) ridurre la spesa per il personale;
b) limitare il ricorso ai contratti stipulati al di fuori della dotazione organica
e alle consulenze esterne, laddove tali iniziative siano previste dai
rispettivi ordinamenti, e procedere alla soppressione degli organismi
collegiali non ritenuti indispensabili;
c) sviluppare le iniziative per la stipula dei contratti di sponsorizzazione,
accordi e convenzioni, allo scopo di realizzare maggiori economie nella
gestione;
d) ridurre il ricorso all’affidamento diretti di servizi pubblici locali a società
controllate o ad aziende speciali e al rinnovo delle concessioni di tali
servizi senza il previo espletamento di un’apposita gara di evidenza
pubblica;
e) sviluppare iniziative per il ricorso, negli acquisti di beni e servizi, alla
formula del contratto a risultato, di cui alla norma UNI 10685;
f) procedere alla liberalizzazione del mercato dei servizi pubblici,
rimuovendo gli ostacoli all’accesso di nuovi soggetti privati e
promuovendo lo sviluppo dei servizi pubblici locali mediante l’utilizzo di
tecniche di finanziamento con ricorso esclusivo a capitali privati;
g) utilizzare a fini di reinvestimento le somme accantonate per
ammortamento di bene in base alle disposizioni di legge (art. 167 del
TUEL e art. 117 del D.Lgs n. 77 del 25/2/1995).
A titolo indicativo, al fine di avere un’idea, pur se approssimativa e di
superficie, della prassi seguita concretamente dagli enti, può risultare interessante
far riferimento a quanto rilevato, in sede di indagine sulla gestione finanziaria degli
enti locali negli esercizi 2002-2003 a livello nazionale, dalla Corte dei Conti –
Sezione Autonomie, relativamente alle scelte maggiormente attuate.
L’analisi della documentazione prodotta dai Comuni, infatti, ha consentito
l’individuazione di una serie di misure, adottate con maggiore ricorrenza, delle quali
alcune caratterizzate da una valenza strutturale, tali, cioè, da incidere
positivamente sui flussi e da porre le condizioni per migliorare anche gli esercizi
successivi. Di queste, le più ricorrenti si sono mostrate le seguenti:
- razionalizzare la spesa corrente mediante un rigoroso controllo dei trend
per servizi/centri di costo, sia in corso di previsione di bilancio che in
corso d’esercizio;
- utilizzare la quota disponibile dell’avanzo di amministrazione in modo
prioritario per le spese di investimento;
65
- accantonare una quota di avanzo di amministrazione per eventuali
esigenze di riequilibrio;
- controllare rigorosamente l’andamento dei pagamenti per funzioni
trasferite in relazione alle risorse effettivamente introitate;
- adottare misure efficaci per il recupero dei crediti in modo da poter
incrementare il saldo positivo delle entrate;
- abbreviare la cadenza del monitoraggio dell’andamento dei flussi
nell’ultimo trimestre;
- allocare tra le spese d’investimento le previsioni di contributi ad Enti,
Associazioni, ecc., che costituiscono un sostegno finanziario in conto
capitale;
- ridurre le spese discrezionali;
- limitare le variazioni di bilancio che comportino incrementi negli
stanziamenti di parte corrente;
- operare verifiche sulle entrate e sui costi dei servizi pubblici, valutando
anche soluzioni alternative per la loro gestione;
- realizzare economie di spesa su personale e acquisto di beni e servizi;
- massimizzare l’utilizzo di entrate correnti per spese di investimento.
Invece, tra le iniziative attuate a livello di gestione di cassa, la quale risulta
più problematica, si sono presentate con maggiore frequenza le seguenti:
- pagare solo le spese fisse da contratto, le spese in conto capitale, le
spese con carattere di eccezionalità e quelle finanziate con trasferimenti
vincolati;
- accelerare la riscossione delle entrate provenienti da servizi e dai beni
dell’ente (titolo III), favorendo iniziative volte alla velocizzazione delle
procedure relative agli incassi;
- accelerare la riscossione dei residui attivi di parte corrente, avviando
procedure per la riscossione coattiva ed eliminando quelli divenuti
inesigibili o di accertata insussistenza;
- emettere tempestivamente i “ruoli” per i tributi comunali (tassa per lo
smaltimento rifiuti da introitare nell’esercizio);
- accelerare liquidazione e accertamento dei tributi propri dell’ente;
- richiedere, se opportuno, al concessionario per la riscossione l’anticipato
versamento dei tributi in scadenza;
- velocizzare la redazione dei reversali;
- sollecitare le società affidatarie dei servizi a versare i canoni entro la fine
dell’esercizio;
66
- richiedere al concessionario della riscossione il versamento, entro il 31
dicembre di ogni anno, di un acconto sul gettito della seconda rata;
- sospendere l’emissione di mandati di pagamento verso la fine
dell’esercizio, limitandoli a rate mutui e/o prestiti, spese di personale,
ecc.;
- rinviare all’esercizio successivo i pagamenti scadenti il 31 dicembre.
Quest’ultima elencazione non ha la pretesa di dare un quadro esaustivo della
gestione finanziaria degli enti territoriali di fronte ai problemi concreti, che si
presentano, anche a livello di programmazione, per il perseguimento degli obiettivi
posti dal patto di stabilità interno, ma solo evidenziare quanto essa possa essere
variegata e complessa e come si conservi, malgrado l’ambito piuttosto rigido
definito dagli obiettivi prescrittivi stabiliti dal legislatore nazionale, comunque un
margine di discrezionalità, in cui gli enti possono esercitare le proprie scelte nel
rispetto della propria autonomia.
4.3.4 Gli obiettivi raggiunti nel triennio 2001 – 2003 (tabb. 10-12)
Da un primo esame della documentazione, fornita dal Comune e relativa al
triennio 2001 – 2003, si evince che gli obiettivi per il rispetto del patto di stabilità
sono stati sostanzialmente rispettati in tutti e tre gli esercizi del periodo
considerato.
Come già evidenziato nei paragrafi precedenti, per l’anno 2001 i vincoli
prevedevano il rispetto del saldo finanziario del 1999, aumentato o diminuito, a
seconda che questo fosse negativo o positivo, del 3%, previo scorporo di alcune
voci sia per le entrate che per le spese, con riferimento sia alla gestione di cassa
che a quella di competenza.
In ottemperanza a quanto previsto dalla normativa, con deliberazione del
Consiglio Comunale n. 13 del 16/2/2001 venivano approvati i previsti prospetti
dimostrativi del computo del disavanzo per gli anni 1999 – 2001, redatti sia per
quanto riguarda la gestione di cassa che per quella di competenza. Tali prospetti
ponevano, quale obiettivo programmatico, l’importo di - 4.688 milioni di Lire, pari a
– 2.421 migliaia di euro, con riferimento alla gestione di cassa, e di – 5.570 milioni
di Lire, pari a - 2.877 migliaia di euro, con riferimento a quella di competenza.
Al riguardo, l’Organo di revisione, esprimendo il proprio parere sulla
proposta di bilancio di previsione 2001, suggeriva il costante perseguimento
annuale degli obiettivi posti dal patto di stabilità interno al fine di potersi avvalere
dei conseguenti benefici relativi ai prestiti contratti presso la Cassa DD.PP..
67
Successivamente, in data 20/11/2001, veniva approvato, con deliberazione
n. 96 del Consiglio Comunale, l’assestamento generale del bilancio di previsione del
medesimo esercizio, riconoscendo comunque il sostanziale rispetto degli obiettivi
programmatici, sia in termini di cassa che di competenza, nonostante le variazioni
introdotte.
Infine, come attestato dal Collegio dei revisori dei conti nel verbale del
22/5/2002 e certificato dal Dirigente del Settore Economico-finanziario in data
31/1/2002 con nota n. 5452/2002, il Consiglio Comunale, in sede di approvazione
del rendiconto della gestione per l’esercizio 2001, approvato con delibera n. 66 del
18/6/2002, prendeva atto dell’avvenuto raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal
patto di stabilità interno, nei limiti imposti dalla normativa.
Si deve tuttavia segnalare, per quanto riguarda la diminuzione del rapporto
indebitamento/PIL - obiettivo non superato dai nuovi riferimenti normativi, anche
se oggettivamente considerato secondario perché derivato -, che quest’ultimo non
veniva raggiunto a seguito dell’incremento dell’indice dell’esercizio 2001 rispetto a
quelli precedenti, come si evidenzia nella tavola, fornita dall’Ente, immediatamente
successiva.16
Tav. 4: calcolo rapporto indebitamento/P.I.L.
1999 2000 2001
Debito al 31/12 (in milioni
di Euro)
8,226 8,854
9,682
P.I.L. (valore x 1.000.000
di Euro)
1.094.379,916 1.146.310,174 1.208.461,630
Rapporto debito/P.I.L. 0,000818% 0,000845% 0,001002%
Invece, l’obiettivo della riduzione del disavanzo, veniva realizzato nei
termini evidenziati nella tabella 10 in allegato e se ne attestava il raggiungimento
nella succitata delibera.
Da quest’ultima si evince, infatti, che il Comune ha realizzato, con
riferimento alla gestione di cassa, un saldo di - 2.020 milioni di Lire, pari a – 1.043
migliaia di Euro, rimanendo, quindi, entro i limiti del saldo programmatico, e con
risultati, rispetto ad esso, migliorativi.17
16 Di tale andamento crescente del rapporto debito/PIL, del resto, prendeva atto lo stesso Consiglio comunale con delibera n. 81 del 27/9/2001, relativa al riequilibrio di gestione - variazione di bilancio e riconoscimento di debiti fuori bilancio. 17 Si deve chiarire che l’orientamento interpretativo nei confronti della normativa, relativa ai vincoli del patto di stabilità per il 2001, è stato quello di attribuire il valore di obiettivo al saldo programmatico
68
Ai fini del calcolo del saldo finanziario, le detrazioni applicate, previste dalla
normativa, hanno inciso sulle entrate finali (corrispondenti a 34.625 milioni di Lire,
pari a 17.882 migliaia di Euro) per un importo complessivo di 11.538 milioni li Lire,
pari a 5.959 migliaia di Euro, attribuendo alle entrate nette un ammontare di
23.087 milioni di Lire, pari a 11.924 migliaia di Euro. Per quanto riguarda, invece, il
versante delle spese, ai fini del calcolo del saldo, le detrazioni operate a livello di
gestione di cassa, hanno avuto, sull’insieme delle spese correnti, corrispondenti a
28.494 milioni di Lire, pari a 14.716 migliaia di Euro, una consistenza di 3.387
milioni di Lire, pari a 1.749 migliaia di Euro, attribuendo, quindi, ai pagamenti netti
un ammontare di 25.107 milioni di Lire, pari a 12.967 migliaia di Euro.
Per quanto riguarda l’esercizio 2002, invece, gli obiettivi erano costituiti dal
contenimento del disavanzo nei limiti di quello del 2000, ricalcolato e aumentato del
2,5%, a livello di gestione di cassa, e al contenimento delle spese correnti entro i
limiti di quelle sostenute nel 2000, maggiorate del 6%, sia a livello di gestione di
cassa che di competenza.
Gli obiettivi programmatici per l’anno 2002, allegati alla delibera del
Consiglio Comunale n. 102 del 18/12/2001 prevedevano quindi: quale saldo
programmatico afferente il vincolo del 2,5% sul saldo finanziario, l’importo di –
2.431 migliaia di euro; per quanto riguarda il vincolo del 6% sui pagamenti, il
vincolo programmatico era di 13.637 migliaia di euro e di 14.208 migliaia di euro,
per quanto riguarda il vincolo del 6% sugli impegni, con riferimento alle spese di
parte corrente.
Al riguardo, con deliberazione n. 13 del 9/1/2002, il Consiglio Comunale
approvava il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2002, prendendo atto
del rispetto dei vincoli imposti dal patto di stabilità, come evidenziato nei relativi
prospetti dimostrativi. Per contro, in sede di approvazione delle variazioni per
l’assestamento generale del medesimo bilancio di previsione con delibera n. 202 del
27/11/2002, formulava l’ipotesi che, sulla base delle verifiche effettuate e delle
proiezioni al 31/12/2002, potesse non essere conseguito l’obiettivo relativo al
contenimento degli impegni di spesa corrente.
Come certificato dal Dirigente del Settore economico – finanziario in data
11/4/2003 e verificato dal Collegio dei revisori con verbale del 30/4/2003, detti
vincoli sono stati invece tutti rispettati dall’Ente.
Infatti, come si evidenzia nella tabella 11, il Comune ha realizzato, per
quanto riguarda l’obiettivo del 2,5%, un saldo finanziario di - 1.741 migliaia di euro,
inerente alla gestione di cassa, attribuendo, invece, al computo dello stesso in termini di competenza un mero valore statistico e comparativo.
69
rimanendo, quindi, nei limiti del saldo programmatico e raggiungendo un risultato
migliorativo rispetto al programmato.
Ugualmente, per quanto riguarda il vincolo relativo al contenimento delle
spese correnti, esso risulta, sulla base della documentazione fornita, essere stato
raggiunto nell’ambito sia della gestione di cassa che di quella di competenza, con
un ammontare dei pagamenti per 13.620 migliaia di euro, inferiore a quello
programmato (13.637), e un ammontare degli impegni di 13.988 migliaia di euro, a
fronte dei programmati 14.208.
Tali risultati venivano recepiti dal Consiglio Comunale, in sede di
approvazione del rendiconto per l’esercizio 2002, con delibera n. 50 del 15/5/2003,
precisando, nell’allegata relazione al rendiconto, che il loro raggiungimento aveva
comportato, per quanto riguarda le spese correnti, un rallentamento dei pagamenti
ed alcune economie in tutti i settori, con particolare riferimento alla spesa per il
personale, per prestazioni di servizi e negli ammortamenti di esercizio.
Ai fini del calcolo del saldo finanziario, le detrazioni applicate, previste dalla
normativa, hanno inciso sulle entrate finali (corrispondenti a 21.925 migliaia di
euro) per un importo complessivo di 9.950 migliaia di Euro, attribuendo alle entrate
nette l’ammontare di 11.975 migliaia di euro. Per quanto riguarda, invece, il
versante delle spese correnti, si evidenzia che il legislatore ha reso omogenee le
detrazioni da considerare sia ai fini del saldo che del contenimento delle spese
correnti e, in questo senso, si rileva la discordanza esistente tra le detrazioni
operate, a livello di pagamenti, ai fini del saldo, che hanno avuto una consistenza di
1.543 migliaia di euro, e quelle effettuate ai fini del contenimento delle spese
correnti, con un ammontare complessivo di 1.639 migliaia di euro.18
Il Comune di Mirano, a specifica richiesta di chiarimenti, ha fornito notizie
con nota formale, dalla quale si evince che le incongruenze osservate sono
riconducibili ad errori nel calcolo del saldo programmatico, con particolare
riferimento alle voci detratte dalle spese correnti nei conteggi afferenti il flusso
finanziario del 2000 e in quelli relativi al flusso finanziario del 2002.
Come si rileva, infatti, dalla tabella 11/bis, per quello che riguarda i flussi
finanziari del 2000, le “Spese sostenute sulla base di trasferimenti con vincolo di
destinazione da Stato, da U.E. e da enti partecipanti al patto”, da detrarsi ai fini del
calcolo del saldo programmatico, ammontano a 749 mila euro, e non a 918 mila
18 In particolare, la discrepanza riguarda la voce “Spese sostenute sulla base di trasferimenti con vincolo di destinazione da Stato, da UE e da enti partecipanti al patto”, che evidenzia una detrazione di 805 migliaia di euro per il vincolo del 2,5% sul saldo finanziario e una detrazione di 901 migliaia di euro per il vincolo del 6% sul contenimento delle spese correnti. Tale incongruenza non appare di trascurabile incidenza, in quanto l’eventuale errata indicazione di tali importi può compromettere il raggiungimento stesso dell’obiettivo inerente al contenimento delle spese correnti, per quanto attiene la gestione di cassa (vedi tab. 11).
70
euro, come da precedente prospetto. Allo stesso modo, per quanto attiene i flussi
finanziari del 2002, le “Spese sostenute sulla base di trasferimenti con vincolo di
destinazione da Stato, da U.E. e da enti partecipanti al patto” ammontano, con
riferimento ai pagamenti, a 802 migliaia di euro, e non a 805 e a 901 migliaia di
euro, come da prospetto precedente (confronta tab. 11 e tab. 11/bis).
Di conseguenza, gli obiettivi programmatici sono risultati di diversa
consistenza. In particolare, il saldo finanziario relativo al vincolo del 2,5% registra
l’importo di – 2.605 migliaia di euro (e non – 2.431), mentre, per quel che riguarda
il contenimento della spesa corrente, l’obiettivo programmatico, relativo al vincolo
del 6% sui pagamenti, corrisponde a 13.802 migliaia di euro (e non 13.637),
rimanendo inalterato, invece, l’ammontare del vincolo programmatico relativo al
contenimento degli impegni (14.208 migliaia di euro).
Detti errori, peraltro, non inficiano l’avvenuto raggiungimento, da parte del
Comune di Mirano, di tutti gli obiettivi previsti dal patto di stabilità interno per
l’esercizio 2002.
Infatti, sia il saldo finanziario realizzato, con riferimento al vincolo del 2,5%
(– 1.744 mila euro), che il contenimento delle spese correnti sul versante dei
pagamenti (13.719 migliaia di euro), risultano nei limiti previsti.
In questo senso, ai fini del calcolo del saldo finanziario, le detrazioni
applicate hanno inciso, a livello di pagamenti, sul totale delle spese correnti,
corrispondenti a 15.259 migliaia di euro, per un importo complessivo di 1.540 mila
euro, attribuendo alle spese correnti nette un ammontare di 13.719 migliaia di
euro.
Le detrazioni, invece, considerate a livello di gestione di competenza e quindi
di impegni, hanno avuto una consistenza di 1.564 migliaia di euro.
Si deve rilevare, in ogni caso, come già osservato dalla Sezione Autonomie
della Corte dei Conti, che la disciplina del patto di stabilità per l’anno 2002 si è
dimostrata maggiormente impegnativa rispetto a quella dell’esercizio precedente,
avendo introdotto ulteriori obiettivi e avendo quindi condizionato, più da vicino, la
gestione finanziaria degli Enti. Oltre a ciò, ha mostrato alcune incertezze per quanto
riguarda l’introduzione del vincolo sulle spese e ha subito delle correzioni in ordine
al sistema sanzionatorio in caso di inadempienza.
Per quanto riguarda l’esercizio 2003, infine, la normativa prevedeva, quale
obiettivo, il contenimento del disavanzo finanziario entro i limiti di quello del 2001,
rideterminato secondo i nuovi dettati, a livello sia di gestione di cassa che di
competenza.
71
Al riguardo, con deliberazione n. 29 del 11/3/2003, il Consiglio Comunale
approvava il bilancio di previsione per detto anno, prendendo atto dei prospetti
dimostrativi relativi al saldo programmatico per l’esercizio in questione.
Gli obiettivi programmatici, ricalcolati sulla scorta delle indicazioni fornite dal
Ministero dell’Economia e delle Finanze e di alcune interpretazioni amministrative,
prevedevano un saldo finanziario, per quanto riguarda la gestione di competenza, di
– 2.550 migliaia di euro, e uno, per quanto riguarda la gestione di cassa, di – 1.928
migliaia di euro.
Il Collegio dei revisori, nella relazione al bilancio di previsione, datata
20/2/2003, suggeriva di prodigare ogni sforzo e di assumere tutti i necessari
provvedimenti utili al mantenimento, nel corso dell’esercizio, di tutte le condizioni
previste dal patto di stabilità; suggeriva, inoltre, di promuovere un costante
coordinamento dei servizi con il responsabile dell’area finanziaria e con il Collegio
stesso, allo scopo di corrispondere in modo adeguato ai nuovi adempimenti
derivanti dai previsti monitoraggi infrannuali.
Si possono, infatti, rinvenire gli obiettivi programmatici infrannuali, in
termini di cassa, nell’allegato “E” trasmesso dall’Ente, in data 18/4/2003, alla
Ragioneria Provinciale dello Stato, i quali venivano giudicati coerenti con l’obiettivo
annuale dal Collegio dei revisori nel verbale del 16/4/2003. I citati obiettivi
infrannuali sono stati rispettati in quasi tutti i trimestri, come si evince dai relativi
prospetti dimostrativi, ad eccezione del secondo trimestre, a seguito della
diminuzione dei proventi derivanti dalle concessioni ad edificare, condono edilizio e
parcheggi, come si legge nella nota n. 32039/03 del 24/7/2003 del Dirigente del 3°
Settore. Il mancato raggiungimento di tale obiettivo intermedio veniva segnalato,
come previsto dalla normativa, alla Ragioneria Generale dello Stato in data
18/7/2003 con nota del Collegio dei revisori.
Il raggiungimento degli obiettivi stabiliti veniva confermato, sulla base delle
verifiche effettuate e delle proiezioni al 31/12/2003, con delibera n. 111 del
Consiglio Comunale in data 26/11/2003, relativa all’approvazione dell’assestamento
generale del bilancio di previsione e al riconoscimento di debiti fuori bilancio. Le
variazioni apportate rispetto al bilancio di previsione sia in entrata che in uscita, del
resto, venivano motivate proprio dalla finalità principale di consentire il
raggiungimento del vincolo, stabilito dal patto di stabilità, per la parte competenza.
Il raggiungimento dei suddetti obiettivi veniva recepito dalla Giunta
Comunale con delibera n. 69 del 5/7/2004 e, attraverso l’allegata relazione del
sindaco, si segnalavano gli interventi operati per compensare le minori entrate
verificatesi, quali il contenimento della spesa in alcuni settori attraverso risparmi su
consumi e su personale.
72
E nello stesso senso, il Collegio dei revisori verificava, nel verbale n. 10 del
27/5/2004, il raggiungimento di entrambi gli obiettivi, rilevando un miglioramento,
rispetto al saldo programmato, di 249 migliaia di euro, per quanto riguarda la
gestione di cassa, e di 236 migliaia di euro, per quella di competenza.
Il saldo finanziario raggiunto, infatti, era costituito, per la gestione di cassa,
dall’importo di – 1.681 migliaia di euro a fronte del programmato – 1.928, e, per la
gestione di competenza, dall’importo di – 2.315 migliaia di euro, a fronte del
programmato – 2.550, raggiungendo, quindi, degli esiti migliorativi rispetto al
previsto.
Nella tabella 12, si esplicitano le modalità relative al calcolo del saldo
programmatico e del saldo effettivamente realizzato nell’esercizio 2003.
Ai fini di tale calcolo, si evidenziano le detrazioni applicate, previste dalla
normativa che, per quanto riguarda il versante delle entrate, hanno inciso sulle
entrate finali (corrispondenti a 21.289 migliaia di euro, quanto agli accertamenti, e
a 20.891 migliaia di euro, quanto alle riscossioni) per un importo complessivo di
9.217 migliaia di euro per la competenza e di 8.230 migliaia di euro per la cassa,
comportando un ammontare di 12.072 migliaia di euro (accertamenti) e di 12.661
migliaia di euro (riscossioni) delle entrate nette. Per quanto riguarda, invece, il
versante delle spese correnti, ai fini del calcolo, le detrazioni operate a livello di
gestione di competenza, influendo quindi sul totale degli impegni (pari a 15.193
migliaia di euro), hanno avuto una consistenza di 806 migliaia di euro, mentre a
livello di gestione di cassa, quindi sul piano dei pagamenti (corrispondenti a 15.102
migliaia di euro) di 760, sempre in migliaia di euro.19
In questo contesto, è doveroso, tuttavia, segnalare che la normativa relativa
al patto di stabilità per l’anno 2003, si è dimostrata più restrittiva rispetto agli anni
precedenti, comportando una riduzione delle tipologie delle detrazioni possibili,
soprattutto per quello che riguarda il versante delle spese, rendendo, quindi, più
difficoltoso il raggiungimento degli obiettivi previsti. Sembra, infatti, verificarsi, ad
esempio, uno squilibrio nel calcolo del saldo finanziario, dipendente dalla previsione
della detrazione dalle entrate finali dei trasferimenti dall’U.E., dallo Stato e da tutti
gli enti che non partecipano al patto, e dall’esclusione, invece, sul versante delle
spese, solamente di quelle finanziate dalla U.E., nel caso del Comune di Mirano,
peraltro, non presenti.
19 Si deve precisare che, per quanto riguarda sia gli impegni che i pagamenti, i totali delle spese correnti utilizzati per il calcolo del saldo finanziario divergono da quelli rinvenibili nel rendiconto dell’esercizio 2003, in quanto da questi ultimi sono state detratte a priori le spese sostenute dall’ente, in qualità di comune “capo fila”, per un importo di 405 migliaia di euro, per quanto riguarda gli impegni, e di 382 migliaia di euro per quel che riguarda i pagamenti.
73
Analoga situazione si è determinata nel caso dell’esistenza di convenzioni,
per le quali i comuni “capo convenzione” dovevano escludere dal saldo le entrate
provenienti dagli altri enti convenzionati, ma non potevano detrarre le spese di
pertinenza degli enti stessi, con grave danno per le gestioni associate dei servizi.20
In ogni caso, a riepilogo di questa prima disamina, emerge, sulla base della
documentazione acquisita e presupponendo l’esattezza dei dati forniti, il rispetto, da
parte dell’Ente, degli obiettivi previsti dal patto di stabilità negli esercizi considerati.
Di conseguenza, si può rilevare la sostanziale assenza di elementi che abbiano
comportato o comportino penalizzazioni, negli anni successivi a ciascuna annualità
considerata, connesse al sistema sanzionatorio come delineato dalla disciplina.
Complessivamente, va, in ogni caso, sottolineato l’intento esplicito di
adeguare l’attività dell’Ente e la sua programmazione al raggiungimento degli
obiettivi posti dalla disciplina stessa, avendo cura di impostare la propria gestione,
già in sede di previsione di bilancio, in funzione di tale scopo e di controllare,
soprattutto nell’ultimo esercizio, l’andamento dei flussi di entrata e di spesa.
In questo senso, si può dire, atteso che il momento della programmazione
non rientra in modo specifico e diretto nella normativa in questione, che il Comune
di Mirano si è attenuto al rispetto della disciplina, relativa al patto di stabilità, non
solo da un punto di vista meramente formale e “aritmetico”, ma sostanziale.
4.3.5 Analisi delle componenti determinanti ai fini del rispetto dei vincoli
(tabb. 13-21/g)
Prima di avviare l’analisi delle componenti fondamentali e maggiormente
determinanti ai fini del calcolo del saldo finanziario e al conseguente rispetto dei
vincoli connessi al patto di stabilità, avendo attenzione anche all’attività gestionale
del Comune di Mirano, è doveroso fare una premessa su alcune scelte
metodologiche assunte, dettate dalla difficoltà oggettiva di individuare in modo
esaustivo e corretto alcune voci economiche, generalmente connesse alle detrazioni
previste sia sul versante delle entrate che in quello delle spese. Si tratta, infatti, di
quelle voci che, ai fini del calcolo del saldo finanziario, devono essere detratte e per
le quali, non disponendo di tutta la relativa documentazione extracontabile e di una
tavola con i riferimenti di imputazione, riescono difficoltosi non solo l’individuazione,
con un margine di ragionevole certezza, ma anche il riconoscimento dell’effettivo
20 Successivamente sono state comunque introdotte delle modifiche, a riguardo, al fine di correggere tale squilibrio.
74
ammontare, trattandosi molto spesso di dati economici complessi, aventi una
provenienza composita e una destinazione altrettanto complessa.
Si è ritenuto più opportuno, quindi, svolgere la parte più consistente
dell’analisi sui dati derivati dalla gestione di competenza, prestandosi quest’ultima
ad una ricostruzione maggiormente affidabile.
Tale scelta metodologica è stata anche suggerita dalla considerazione che i
dati relativi alla gestione di competenza consentono, attraverso l’utilizzo di
opportuni indicatori, una valutazione più approfondita, pur se limitata agli aspetti di
pertinenza al patto di stabilità, dell’intera attività gestionale dell’Ente.
• Il versante delle entrate
L’ammontare complessivo da considerare ai fini del patto di stabilità
comprende i primi quattro titoli delle entrate, comprensivi delle entrate tributarie
(Titolo I), delle entrate dipendenti da contributi e trasferimenti dallo Stato, dalla
Regione e da altri enti pubblici (Titolo II),21 delle entrate extratributarie (Titolo III) e
delle entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di
crediti (Titolo IV).22
Come si evince dalla tabella 13, il totale complessivo delle entrate nette,
effettuate le detrazioni previste, per l’anno 2003 corrisponde, per quanto riguarda
gli stanziamenti finali, a € 16.136.459, con una variazione sul triennio 2003/2001
del 39%, risultante dall’incremento del 29%, verificatosi nel biennio 2002/2001, e
quello del 7%, relativo al biennio 2003/2002.
Dalla medesima tabella si rileva, inoltre, che, pur se interessati dalle
detrazioni, i titoli maggiormente incidenti sulla globalità delle risorse utili ai fini del
calcolo del saldo finanziario, sono il Titolo I e il Titolo III, a cui si aggiunge, ma con
minore rilevanza, il Titolo IV.
Infatti, il totale degli stanziamenti finali del Titolo I corrisponde ad €
12.683.020 nel 2003, con la non trascurabile incidenza, sulla massa complessiva
delle risorse del medesimo anno, del 78,6%, in consistente aumento rispetto ai
livelli sia del 2001 (59,7%), sia del 2002 (69,9%).
Tuttavia, al di là della diversa incidenza nei vari esercizi in esame, si deve
rilevare, lungo l’arco del triennio, un notevole, quanto progressivo, incremento delle
21 Dalle entrate imputate al Titolo II sono state detratte, ai fini del calcolo del saldo finanziario, alcune voci, che, come già anticipato nei paragrafi introduttivi, per gli anni 2001 e 2002 si riferiscono ai trasferimenti correnti provenienti dallo Stato, dall’Unione Europea e dagli altri enti partecipanti al patto di stabilità. Lo stesso dicasi per l’anno 2003. 22 Ai fini del calcolo del saldo finanziario, dalle entrate imputate al Titolo IV sono state detratte, per tutti e tre gli esercizi considerati, quelle derivanti da trasferimenti in conto capitale dallo Stato, dall’Unione Europea e dagli altri enti pubblici partecipanti al patto di stabilità, nonché quelle derivanti da dismissioni di beni immobili e finanziari e quelle dovute a riscossioni di crediti.
75
entrate tributarie, che si esprime in una variazione, calcolata sul triennio, del 83%,
ma la cui punta massima viene raggiunta nel biennio 2002/2001 con una crescita
del 51%.
Malgrado non siano interessate dalle detrazioni previste per il calcolo del
saldo finanziario, meno determinanti, ma comunque importanti, appaiono le entrate
riconducibili al Titolo III, che ammontano nel 2003 ad € 2.424.439 e la cui
incidenza, sulla totalità delle risorse, corrisponde, nello stesso anno, al 15%, in
considerevole diminuzione rispetto agli anni precedenti, in cui si era mantenuta
intorno al 26% nel 2001 e al 20% nel 2002.
Tale andamento appare confermato anche dalla variazione storica, che,
riferita all’intero triennio 2003/2001, attesta un decremento degli stanziamenti
finali, afferenti al titolo, del 21%.
Per quanto riguarda, invece, il Titolo IV, effettuate le previste detrazioni, si
può osservare un andamento delle risorse tendente ad un costante decremento,
che le porta ad incidere sempre meno sul complesso delle entrate, lungo tutto il
triennio.
Si assiste, infatti, ad una variazione negativa complessiva del 36% sul
triennio, registrando la variazione maggiore nel 2003, rispetto al 2002, con il 31%.
Conseguentemente, la loro incidenza sul totale delle entrate va diminuendo
nell’arco del triennio, raggiungendo la punta minima nel 2003, con il 6,4% e un
ammontare, in termini assoluti, di € 1.029.000, in consistente diminuzione
sull’esercizio del 2001 (13,9%), ma anche del 2002 (9,9%), che già vede una
considerevole flessione rispetto all’anno precedente.
Ad uno sguardo complessivo, si può rilevare come l’insieme delle risorse si
distribuisca, nel corso dei singoli esercizi, tra i vari titoli, mantenendo più o meno
gli stessi rapporti di forza lungo il triennio, spostando il baricentro sempre di più a
favore delle entrate tributarie, il cui incremento va a compensare la progressiva
diminuzione degli altri due titoli.23
Considerando nel dettaglio, invece, le componenti più incisive dei vari Titoli,
si può rilevare come la risorsa più influente delle entrate tributarie (Titolo I) sia
costituita dalla risorsa “Altre imposte”, seguita dall’ICI e dalla risorsa descritta come
“TARSU” (Tassa sui rifiuti solidi urbani).
La prima, infatti, ha un’incidenza, nel 2003, del 26,1%, che, abbastanza
stabile se confrontata con quella dell’anno precedente (27,9%), rispetto al 2001
(10,4%) raddoppia addirittura il proprio peso sul totale delle entrate. Tale
23 Va segnalato, come evidenziato dal Collegio dei revisori con riferimento all’esercizio 2003, che la diminuzione delle risorse connesse al Titolo III ha trovato origine nella cessazione degli introiti provenienti dalla farmacia, a seguito dell’alienazione di quest’ultima.
76
andamento positivo è confermato anche dall’incremento che l’imposta registra nel
triennio, del 248%.
Anche l’ICI mantiene un’influenza importante sul totale delle entrate
dell’intero triennio, mantenendo valori abbastanza vicini alla precedente risorsa, ma
subendo un decremento nel 2003, rispetto al 2001 (23,5% contro 27,4%, in
leggero recupero, comunque, rispetto al 2002). In termini assoluti, tuttavia, il
tributo vede un incremento che si esprime nella non trascurabile variazione storica,
calcolata sul triennio 2003/2001, del 19%.
Meno determinante, ma comunque di rilievo, risulta, infine, l’incidenza della
risorsa “TARSU”, che rappresenta, nel 2003, il 16,4% dell’ammontare complessivo
delle entrate, mediamente stabile rispetto al biennio precedente (16% circa) e
segnando, tra il 2001 e il 2003, comunque un discreto incremento, che si evidenzia
nella variazione, calcolata sul triennio 2003/2001, del 32%.
Per quanto riguarda, invece, le Entrate extratributarie (Titolo III), si
segnalano, quali voci economiche di maggior peso sia in relazione al Titolo che
all’intera massa delle risorse stanziate, il “Servizio necroscopico e cimiteriale” e i
proventi derivanti dalla risorsa “Polizia municipale”.
Il primo costituisce la voce più consistente, malgrado la non eccessiva
incidenza sul totale delle entrate (3,1% nel 2003), e ha visto un graduale
incremento nell’arco di tempo considerato, espresso dalla variazione storica
positiva, calcolata sul triennio 2003/2001, del 64%.
Meno determinanti, ma comunque importanti se riferiti al Titolo, appaiono i
proventi derivanti dalla risorsa “Polizia municipale – risorse finalizzate al codice
della strada”, i quali mostrano un’incidenza, rispetto alla totalità delle entrate,
abbastanza stabile nel triennio, assestandosi sul 2% nel 2003, ma mostrando
comunque, in termini assoluti, una tendenza all’incremento, come attestato dalla
variazione storica, calcolata sul triennio 2003/2001, del 23%.
Andando a considerare, infine, le risorse afferenti al Titolo IV,24 si può
osservare che quella maggiormente incidente, nel 2003, riguarda i “Proventi da
concessioni edilizie e sanzioni urbanistiche” con un’incidenza del 6,4%, in
diminuzione sia sul 2001 (13,3%) che sul 2002 (9,9%), con una variazione storica
negativa, calcolata sull’intero triennio, del 34%, mentre la voce “Trasferimenti di
capitale straordinari da altri soggetti”, già ininfluente nel biennio 2001 – 2002 (con
un’incidenza rispettivamente dello 0,6% e dello 0,1%), scompare del tutto nel
2003.
24 Va, tuttavia, evidenziato che, una volta detratte le voci previste dalla normativa, il Titolo IV si compone delle sole risorse appartenenti alla Categoria 5^, ovvero i proventi da concessioni edilizie e sanzioni urbanistiche e i trasferimenti di capitale straordinari da altri soggetti.
77
Ai fini di un’analisi più approfondita dei Titoli fin qui considerati, si è spostata
l’attenzione su alcuni fattori che rendessero più agevole, pur nei limiti di quanto
consentito dall’ambito dei vincoli del patto di stabilità, una valutazione, almeno di
superficie, anche dell’attività gestionale dell’Ente.
A tale scopo sono state approntate delle tabelle, per la cui redazione sono
stati utilizzati alcuni indicatori finalizzati a verificare il livello delle risorse di
competenza effettivamente disponibili durante l’esercizio (grado di realizzazione
dell’entrata), la quota delle risorse esigibili che si traducono in effettive riscossioni
(indice di riscossione), nonché la quota degli accertamenti che si traducono in
effettive riscossioni (rapporto tra riscossioni e accertamenti).
In questa prospettiva, considerando la tabella 14, relativa alle “Entrate
tributarie” (Titolo I), si può osservare come, nel triennio, si evidenzia un ottimo
grado di realizzazione delle entrate,25 cui, purtroppo, non si accompagna
un’altrettanto buona capacità di realizzazione delle riscossioni, sia rispetto alle
previsioni finali di competenza che rispetto agli accertamenti, pur dovendosi
rilevare, nel corso del triennio, una tendenza al miglioramento.
Nel biennio 2001 - 2002, infatti, solo il 65% dello stanziato si traduce in
riscosso, segnando, tuttavia, un discreto miglioramento nel 2003 (75%). Non molto
diverso il caso della trasformazione in riscossioni dell’accertato, il cui livello è
espresso da un indice del 63% nel 2001, in miglioramento nel biennio successivo
(65% nel 2002 e 75% nel 2003).
Non molto diversa, pur se con leggere diversificazioni, risulta la situazione se
riferita alle tre categorie componenti il Titolo I. Infatti, essa sostanzialmente si
conferma sia per la categoria, che più incide nel totale del titolo, cioè quella relativa
alle “Imposte”,26 sia per quanto riguarda la categoria “Tasse”, i cui dati sembrano
suggerire, lungo il triennio, una capacità di traduzione dello stanziato e
dell’accertato in riscosso leggermente superiore. Tale situazione conferma l’ottima
capacità di accertamento rispetto alle risorse disponibili e la tendenza al
consolidamento della capacità di concretizzazione, con tendenza al miglioramento.27
25 Il grado di realizzazione delle entrate raggiunge, infatti, il 104% nel 2001, il 101% nel 2002 e il 100% nel 2003. 26 A fronte di un’ottima corrispondenza tra le risorse previste e quelle accertate (106% nel
2001, 101% nel 2002 e 99% nel 2003), si rileva sostanzialmente la stessa tendenza al miglioramento per quanto riguarda la traduzione in riscossioni dello stanziato (67% nel 2001 e 62% nel 2002, ma 74% nel 2003) e dell’accertato (63% nel 2001 e 62% nel 2002, ma 74% nel 2003), assistendo comunque ad un notevole incremento, sul triennio, sia degli accertamenti (97%), sia delle riscossioni (133%).
27 L’indice di riscossione si attesta, infatti, nel 2001 sul 61% per portarsi, nel biennio 2002 - 2003, al 76%, come, analogamente, l’indice relativo al rapporto tra riscossioni e accertamenti, attestatosi nel 2001 sul 62%, si incrementa nel biennio successivo raggiungendo il 76%. Tale trend positivo viene confermato anche dalle variazioni storiche (Tab. 15), che vedono una crescita, sull’intero triennio, sia degli accertamenti (31%) che delle riscossioni (61%).
78
Più in particolare, si osserva che la tendenza, evidenziata in relazione al
titolo, viene confermata, con una capacità di concretizzazione sensibilmente
maggiore, anche per il tributo più incidente sul totale complessivo delle risorse, cioè
“Altre imposte”.
Si riscontra, infatti, una perfetta corrispondenza tra previsioni e accertato
(102% nel primo biennio e 100% nel 2003), cui segue, con un’altrettanto buona
percentuale, la trasformazione sia dello stanziato che dell’accertato in riscosso, che
raggiungono entrambi, nel 2003, una percentuale del 98%, mostrando una
ragguardevole tendenza al miglioramento, che si concretizza nell’incremento, sul
triennio, del 241% degli accertamenti e addirittura del 30.179% delle riscossioni.28
Diverso appare, invece, l’andamento della risorsa “ICI”, la quale mostra un
andamento leggermente inferiore rispetto al Titolo. Infatti, ad una piena
corrispondenza tra le previsioni e l’accertato (107% nel 2001, 100% nel 2002 e
99%) associa una capacità di concretizzazione in crescita soprattutto nell’ultimo
esercizio,29 ma inferiore ai valori inerenti al Titolo (75%). Tale andamento viene
confermato anche dalla variazione storica negativa, calcolata sul triennio, delle
riscossioni (- 12%), malgrado il verificarsi, nello stesso periodo, di un incremento
degli stanziamenti finali (+ 19%) e degli accertamenti (+ 9%).
Per quanto riguarda, infine, la risorsa “TARSU”, è rinvenibile un andamento
molto più vicino a quello del Titolo, mostrando nel triennio un’ottima corrispondenza
tra stanziamenti e accertamenti (99% nel primo biennio e 100% nel 2003) e
un’altrettanto buona capacità di concretizzazione sia rispetto allo stanziato che
rispetto all’accertato (in entrambi i casi, 76% nel 2003, in forte aumento rispetto al
59% del 2001), come attesta la ragguardevole crescita, calcolata sul triennio, sia
degli accertamenti (+ 34%) come delle riscossioni (+ 70%).
E’ doveroso, tuttavia, segnalare che, come si rileva nella tabella relativa alle
variazioni storiche (Tab. 15), nel triennio si assiste, con riferimento alle entrate
complessive ascrivibili al Titolo I, ad un notevole incremento sia degli accertamenti
che delle riscossioni in conto competenza, con una variazione, calcolata sull’intero
triennio, del 75%, per quanto riguarda i primi, e del 110%, per quanto riguarda le
seconde.
28 Si deve, tuttavia, precisare che, a partire dal 2002, nella risorsa considerata sono affluiti gli importi connessi alla “compartecipazione IRPEF”, che prima venivano allibrati al Titolo II, quali trasferimenti. Deve leggersi, quindi, in questo senso l’andamento eccezionale della risorsa lungo l’arco di tempo considerato. 29 L’indice di riscossione si attesta, infatti, nel 2003 sul 68%, in forte flessione rispetto al 2001 (92%), ma in aumento rispetto al 2002 (53%). Analogamente, nel 2003 il 69% dell’accertato si traduce in riscossioni, in miglioramento rispetto all’anno precedente (53%), ma in forte diminuzione rispetto al 2001 (85%).
79
Circa le “Entrate extratributarie” (Titolo III), considerando la relativa tabella
(Tab. 16), si può rilevare, nel corso del triennio in esame, un’ottima capacità di
accertamento sull’entità delle risorse disponibili afferenti l’esercizio (100% nel
2003, leggermente peggiorativo sia rispetto al 102% del 2002 che al 104% del
2001), ed una buona capacità di concretizzazione, la quale, tuttavia, mostra una
tendenza negativa rispetto al biennio precedente, raggiungendo nel 2003 il 77%
delle riscossioni realizzate sia sulle risorse disponibili sia sull’accertato. Tale
orientamento risulta confermato, nel triennio 2001-2003, dal decremento del 29%
delle riscossioni in conto competenza e da quello del 24% degli accertamenti,
malgrado la diminuzione del – 21% delle risorse stanziate.30
Un po’ più variegata appare la situazione se si considerano le singole
categorie afferenti il Titolo.
Infatti, se la categoria più incidente sul totale del Titolo stesso, cioè quella
relativa ai “Proventi dei servizi pubblici”, mostra una andamento molto vicino a
quello complessivo,31 un po’ più articolati risultano i dati delle altre categorie, che
sembrano attestarsi, soprattutto nell’ultimo esercizio, su valori generalmente più
positivi.
Infatti, la categoria “Proventi dei beni dell’Ente”, conservando un grado di
realizzazione vicino ai valori del Titolo (in media 100% lungo il triennio), segna una
percentuale di riscossione, sia rispetto allo stanziato che rispetto all’accertato,
molto vicino alla corrispondenza (rispettivamente 98% e 97% nel 2003) e, in
controtendenza rispetto al Titolo, segnando un progressivo miglioramento in tutto
l’arco di tempo considerato. Vede inoltre, in controtendenza rispetto al Titolo,
l’incremento, sul triennio, sia degli accertamenti (+ 9%) che delle riscossioni (+
18%).
Leggermente meno positivo, ma comunque con valori superiori a quelli
complessivi del Titolo, appare l’andamento della categoria “Proventi diversi”, che,
con una piena capacità di realizzazione (100% nel 2003, in crescita rispetto all’anno
precedente), riesce a tradurre in riscossioni, sempre nel 2003, l’87% sia dello
stanziato che dell’accertato, pur con un andamento, rispetto agli anni precedenti,
un po’ più altalenante e un decremento, calcolato sul triennio, sia degli
30 Vedi Tab. 17. Si ricorda, tuttavia, come segnalato dal Collegio dei revisori, che sull’andamento del Titolo hanno influito i mancati introiti derivanti dalla farmacia, alienata nel 2002. 31 La categoria all’ottimo grado di realizzazione (101% nel 2003, sostanzialmente stabile nel triennio) associa una discreta capacità di concretizzazione, con valori che si avvicinano abbastanza a quelli complessivi, rispettandone anche la tendenza al peggioramento (75% dello stanziato in riscosso nel 2003 e, nello stesso anno, 74% dell’accertato in riscosso, entrambi peggiorativi rispetto al biennio precedente), con una diminuzione degli accertamenti, calcolati sul triennio, del - 26% e delle riscossioni, sempre nello stesso periodo, del - 33%, variazioni che sono, anch’esse, abbastanza vicine a quelle relative al Titolo nel suo complesso.
80
accertamenti (- 33%) che delle riscossioni (- 29%), a fronte, tuttavia, di un
incremento, sullo stesso periodo, degli stanziamenti finali.
Più discontinuo e tale da discostarsi, per alcuni valori, dalla media del Titolo
in questione appare l’andamento della categoria “Interessi su anticipazioni e
crediti”. Infatti, essa rivela una minore capacità di realizzazione rispetto al Titolo
(84% nel 2003), in netta flessione rispetto al biennio precedente, i cui valori,
tuttavia, appaiono un po’ anomali (130% nel 2001 e 153% nel 2002). Quanto alle
capacità di riscossione, nell’ultimo esercizio solo il 67% dello stanziato viene
riscosso (con valori, quindi, inferiori a quelli complessivi del Titolo), malgrado si
realizzi un certo recupero rispetto all’anno precedente (50%). Rispetto all’accertato,
il riscosso raggiunge invece l’80%, in crescita sia rispetto al 2001 (68%), ma
soprattutto rispetto al 2002 (33%). Si deve segnalare che, calcolato sul triennio, la
categoria vede un forte aumento di stanziamenti finali (+ 219%), di accertamenti
(+ 106%) e di riscossioni (+ 143%), in nettissima controtendenza rispetto al Titolo.
Scendendo nel dettaglio e considerando le voci economiche, che hanno
influito maggiormente a livello di Titolo sul totale delle entrate, si osserva, per
quanto riguarda la voce “Servizio necroscopico e cimiteriale” un’ottima capacità di
realizzazione (+ 98% nel 2003), pur se in peggioramento rispetto al biennio
precedente, accompagnata a una non minore capacità di concretizzazione sia
rispetto allo stanziato (97% nello stesso anno), che all’accertato (99%), e un
notevole incremento, riferito a tutto il triennio, sia degli accertamenti (+ 55%), che
delle riscossioni (+ 89%), a fronte, però, di un altrettanto consistente incremento
degli stanziamenti (+ 64%).
Infine, al di sotto dei valori complessivi del Titolo, la risorsa “Polizia
municipale – risorse finalizzate codice della strada” che vede, nel 2003, un leggero
depotenziamento della capacità di accertamento (97%) e di quella di
concretizzazione rispetto allo stanziato come rispetto all’accertato (rispettivamente
53% e 54%), mentre registra, nel triennio, un incremento delle risorse disponibili
(+ 23%) e degli accertamenti (+ 18%), ma non delle riscossioni, che vede anzi una
variazione storica negativa dell’1%.
Si segnalano, inoltre, per la particolarità dei loro valori, le risorse “Ufficio
tecnico” e “Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti”. Infatti, la prima,
caratterizzata da un peggioramento lungo tutto l’arco di tempo considerato,
raggiunge nel 2003 una capacità di accertamento del 91%, inferiore all’andamento
del Titolo, esprimendo una capacità di riscossione, rispetto sia allo stanziato che
all’accertato, del solo 1%. In termini assoluti si può osservare, al riguardo, che solo
una minima parte dell’accertato si trasforma in riscosso, malgrado che si possa
81
rilevare, in termini percentuali un incremento, calcolato su tutto il triennio, del 25%
dello stanziato, dell’81% dell’accertato e addirittura del 1685% delle riscossioni.
Analogamente, ma con tendenza invece alla crescita, la risorsa “Stadio
comunale, palazzo dello sport e altri impianti” che traduce in riscossioni, nell’ultimo
esercizio, solo il 6% dello stanziato e dell’accertato, pur realizzando, nello stesso
periodo, una capacità di accertamento del 98%, molto vicina, in questo,
all’andamento del Titolo. Tale difficoltà a concretizzare non impedisce, tuttavia, che
la risorsa veda, sul triennio, un incremento delle riscossioni del 54%, in
controtendenza rispetto al Titolo, che si accompagna, però, ad un decremento, sullo
stesso periodo, degli accertamenti (- 23%).
Si segnala, infine, la risorsa “Servizio smaltimento rifiuti”, la quale, pur se
caratterizzata, sul triennio, da un incremento consistente sia di stanziamenti finali
(+ 107%) che di accertamenti (+ 54%) e pur esprimendo nel primo biennio
indicatori generalmente ottimi, nell’esercizio 2003, invece, non sembra realizzare
alcun tipo di riscossione.
A completare l’analisi, si considerano, infine, le “Entrate derivanti da
alienazioni, trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti” (Titolo IV), la cui
incidenza sull’insieme complessivo delle risorse, come si è visto precedentemente, è
andata progressivamente scemando lungo il triennio.
Dall’esame della tabella 18, si evince, con riferimento al Titolo, una buona
capacità di accertamento, relativamente alle risorse disponibili, che si attesta,
nell’esercizio 2003, al 91%. Sulla stessa linea, la capacità di riscossione nei
confronti dello stanziato esprime valori positivi (87% nel 2003, in diminuzione
rispetto al 103% del 2002), così come nei confronti dell’accertato, con un
andamento, anzi, tendente al miglioramento (95% nel 2003).
Malgrado ciò, si deve segnalare un generale decremento su tutto il triennio,
con riferimento sia alle risorse previste (- 36%), sia agli accertamenti (- 42%), sia
alle riscossioni (- 25%).32
Come già precisato precedentemente, una volta effettuate le detrazioni
previste per il calcolo del saldo finanziario, fanno capo al Titolo in questione soltanto
due risorse, riconducibili alla categoria 5, e più precisamente i “Proventi da
concessioni edilizie e sanzioni urbanistiche” e i “Trasferimenti di capitale da altri
soggetti”. Di queste, la più incidente è di gran lunga la prima, anche in
considerazione del fatto che dell’altra, nel 2003, non risultano risorse né stanziate,
né accertate, né riscosse. L’andamento dei “Proventi da concessioni edilizie e
sanzioni urbanistiche” rispecchia, quindi, sostanzialmente quello del Titolo.
32 Vedi Tab. 19.
82
In proposito, gli indicatori esprimono, nel 2003, le stesse percentuali del
Titolo sia per quanto riguarda la capacità di accertamento (87%), sia per quanto
riguarda la capacità di riscossione nei confronti dello stanziato (87%) come
dell’accertato (95%), con una variazione storica negativa del 34%, per quanto
attiene gli stanziamenti finali, del 40%, relativamente agli accertamenti, e del 25%,
con riferimento alle riscossioni.
Si può dedurre, concludendo, che per l’insieme delle risorse utili ai fini del
calcolo del saldo finanziario e limitatamente, quindi, all’ambito definito dai vincoli
del patto di stabilità33 - risorse che comunque hanno subito, nel triennio
considerato, un non trascurabile incremento (+ 39% delle risorse stanziate) – il
Comune ha mostrato complessivamente una buona attività gestionale, data da un
ottimo grado di realizzazione delle entrate, su cui poter sviluppare i propri
programmi (99% nel 2003, pur se in leggera diminuzione rispetto al biennio
precedente) e da una discreta capacità, con potenzialità da valorizzare, di
trasformazione, in risorse effettivamente riscosse sia di quanto previsto (76% nel
2003, migliorativo rispetto al biennio precedente), sia di quanto accertato (76% nel
2003, anch’esso migliorativo rispetto agli anni precedenti). All’aumento degli
stanziamenti si affianca, inoltre, l’incremento delle riscossioni in conto competenza,
che, nel triennio considerato, si aggira intorno addirittura al 47%, non molto
lontano dalla crescita, nello stesso periodo, degli accertamenti (+ 33%). In questo
senso, è doveroso rilevare come su tale crescita siano state determinanti le entrate
tributarie (Titolo I), che hanno visto, nel triennio, un fortissimo incremento sia dal
punto di vista degli stanziamenti (+ 83%), che da quello degli accertamenti (+
75%), ma soprattutto da quello delle riscossioni (+ 110%), andando a colmare i
corrispondenti decrementi degli altri due titoli considerati.
Tali considerazioni sono confermate dagli stessi indicatori finanziari ed
economici utilizzati dall’Ente per il controllo della propria gestione, i quali,
mostrando una tendenza al miglioramento lungo il triennio 2001-2003, evidenziano
come il Comune sia sempre più in grado di far fronte alle proprie necessità
autonomamente, con entrate proprie.
In questo senso, estremamente positiva appare, nel triennio, l’evoluzione
dell’indicatore relativo all’autonomia finanziaria, afferente l’incidenza delle entrate
proprie dell’Ente sul totale delle entrate correnti (85,44% nel 2003, in sensibile
aumento rispetto al 64,65% del 2001), e dell’indicatore relativo all’autonomia
impositiva, esprimente la capacità, da parte del Comune, di prelevare risorse
coattivamente, che raggiunge nel 2003 il 71,66%, a fronte del 45,34% del 2001. 33 Non si sono considerate le entrate relative al Titolo II, in quanto oggetto, nella loro globalità, delle detrazioni previste.
83
Specularmente, molto interessante appare, nella medesima prospettiva, la
progressiva flessione dell’indicatore relativo al grado di dipendenza erariale, che dal
30,88% del 2001 passa al 9,44% del 2003.
• Il versante delle spese
Per quanto riguarda le spese, il loro ammontare, utile ai fini del patto di
stabilità, è comprensivo solamente delle spese correnti, iscrivibili al Titolo I, una
volta effettuate le previste detrazioni.34
Al riguardo, come già anticipato in premessa all’analisi che si sta svolgendo,
si sono riscontrate, non disponendo della documentazione extracontabile
necessaria, oggettive difficoltà nell’individuare, con un margine accettabile di
attendibilità, non solo le voci da detrarre, che praticamente interessano più
interventi incidendo su diversi servizi, ma anche la relativa consistenza.
Di conseguenza, si è giunti alla determinazione di svolgere l’analisi sul totale
delle spese correnti, ignorando le previste detrazioni, se non per quanto riguarda
quelle relative agli interessi passivi, più facilmente individuabili, in quanto
riconducibili, nel loro complesso, all’intervento 06.
Tale scelta metodologica, dettata peraltro da necessità oggettive, se può
effettivamente rendere più difficoltoso valutare l’attività dell’Ente nel contenimento
delle spese ai fini dei vincoli del patto di stabilità,35 non sembra, invece, inficiare
l’indagine connessa alla più generale attività gestionale.
L’ammontare delle spese correnti appare, nell’arco del triennio, abbastanza
equilibrato, in termini assoluti, pur mostrando una leggera tendenza all’aumento,
che culmina, nel 2003, per quanto riguarda gli stanziamenti finali, nell’importo di €
15.673.958 e si concretizza nell’incremento, calcolato sull’intero periodo 2003-
2001, del 1,6%.
Come si evince dalla tabella riepilogativa (Tab. 20), gli interventi, che
maggiormente incidono sul totale del Titolo I, riguardano le spese relative a
“Prestazioni di servizi” (int. 03), al “Personale” (int. 01), ai “Trasferimenti” (int. 05),
34 Ai fini del calcolo del saldo finanziario la disciplina prevede una serie molto articolata di detrazioni, che si diversificano nell’arco delle tre annualità considerate. Infatti, per gli esercizi 2001 e 2002 devono essere defalcati gli interessi passivi, le spese sostenute sulla base di trasferimenti con vincolo di destinazione da Stato, Unione Europea e da altri enti partecipanti al patto, nonché quelle con carattere di eccezionalità, comprese quelle correlate a modifiche legislative. Per quanto riguarda, invece, l’esercizio 2003, le detrazioni riguardano le spese per interessi passivi, quelle sostenute sulla base di trasferimenti con vincolo di destinazione dall’Unione Europea, quelle dovute a calamità naturali e, infine, le spese per elezioni amministrative. 35 Le maggiori perplessità riguardano soprattutto l’incidenza, sul totale, delle spese connesse ai trasferimenti pubblici a destinazione vincolata, che ci sembrano avere, dai calcoli ancorché approssimativi fatti, una certa consistenza, pur attestandosi su livelli comunque non eccessivamente determinanti.
84
all’ “Acquisto di beni di consumo e/o materie prime” (int. 02), ad “Imposte e tasse”
(int. 07) e, infine, agli “Oneri straordinari della gestione corrente” (int. 08).36
Di questi, il più oneroso è decisamente l’intervento relativo alle “Prestazioni
di servizi”,37 con un’incidenza che tende, nel triennio, ad incrementarsi, pur
mantenendosi su valori equilibrati. Infatti, nel 2003 esso riveste il 41,5% delle
spese sostenute (abbastanza stabile rispetto al 40,8% del biennio precedente),
segnando una crescita delle risorse stanziate in uscita, rispetto all’intero triennio,
del 3,3%.
Tali spese interessano prevalentemente le “Funzioni riguardanti la gestione
del territorio e dell’ambiente”, che vedono tuttavia, sull’intero triennio, una
diminuzione delle spese stanziate del 2,4%.38 L’incidenza della funzione sul totale
delle spese relative all’intervento in questione, è notevole e sostanzialmente stabile
lungo tutto il triennio, aggirandosi sul 25,4% nel 2003, in leggerissima diminuzione
rispetto al 26,9% del 2001.39
Altrettanto stabili, ma con un incremento degli stanziamenti lungo il triennio,
risultano le altre due funzioni maggiormente incidenti sul totale delle spese,
afferenti l’intervento.
Infatti, le “Funzioni nel settore sociale” segnano, nel triennio, un aumento
delle spese stanziate del 13,6%, con un’incidenza, nello stesso periodo, abbastanza
stabile, che si assesta, nel 2003, sul 24,1%, in aumento rispetto al 21,9% del
2001.40
Analogamente, le “Funzioni generali di amministrazione, di gestione e
controllo” vedono, nel triennio, un aumento delle spese stanziate del 12,3%, con
un’incidenza, nello stesso periodo, abbastanza stabile, che si assesta, nel 2003, sul
18,9%.41
36 Va, tuttavia, segnalato che, per quanto riguarda gli ammortamenti di esercizio (int. 09), gli Enti hanno la facoltà di non iscriverli in bilancio e che il Comune di Mirano non si è avvalso di tale possibilità, annotandoli a livello di soli stanziamenti finali. 37 Sulle voci afferenti a questo intervento dovevano essere effettuate alcune detrazioni, che come già detto, sono state ignorate. 38 Vedi Tab. n. 20/c. 39 Il servizio, che maggiormente fruisce di tali risorse in uscita, è quello relativo allo “Smaltimento dei rifiuti”, che conserva, lungo tutto il triennio, un’incidenza, sul totale delle spese stanziate afferenti l’intervento, abbastanza stabile (22%). Va segnalato, tuttavia, nell’ambito della funzione, il servizio “Urbanistica e gestione del territorio”, il quale vede, calcolato sull’intero triennio, un decremento delle spese stanziate addirittura dell’82,3%. 40 Il servizio, che maggiormente influisce nell’ambito della funzione, risulta essere “Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani”, il quale, con un’incidenza del 7,1% nel 2003, in aumento rispetto al 2001, vede un incremento delle spese stanziate, in tutto il triennio, del 23,5%. Tuttavia, il maggiore incremento degli stanziamenti in uscita, nello stesso periodo, riguarda il servizio relativo a “Servizi di prevenzione e riabilitazione” (+ 39,4%), con un’incidenza del 6,8% nel 2003, in crescita rispetto al 2001. Da segnalare, invece, perché in controtendenza rispetto alla funzione, il servizio “Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi della persona”, che vede un decremento delle spese stanziate, calcolato sul triennio, del 25,1%. 41 Il servizio, che maggiormente influisce nell’ambito della funzione, risulta essere “Altri servizi generali”, il quale, con un’incidenza del 9,1% nel 2003, in leggero aumento rispetto al biennio precedente, vede un incremento delle spese stanziate, in tutto il triennio, del 13,3%. Tuttavia, il
85
Per completezza di informazione, si ritiene opportuno segnalare anche quelle
funzioni, che, al di là della maggiore o minore incidenza, hanno visto i propri
stanziamenti di spesa subire un forte incremento nel corso del triennio, in modo
notevolmente superiore alla media riferita (nello stesso periodo di tempo) al totale
delle spese correnti.
Si fa riferimento, in particolare, alle spese stanziate per le “Funzioni nel
campo dello sviluppo economico”, che hanno avuto un incremento, calcolato su
tutto il triennio, del 38,7%, a quelle per le “Funzioni relative alla cultura e ai beni
culturali” con una crescita del 20,1% e, infine, a quelle per le “Funzioni di polizia
locale” con un incremento del 19,5%.
Nell’ambito dell’intervento e in controtendenza, si sono, invece, evidenziate
le “Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti”, interessate da una consistente
diminuzione del flusso di risorse in uscita (- 29,8%).42
Il secondo intervento, che più va a incidere sul flusso complessivo delle
spese correnti, costituendone un terzo, è quello relativo alle “Spese per il
personale” (int. 01), che, sia in termini assoluti che in termini di incidenza, si
mostra abbastanza stabile,43 segnando comunque un incremento della spesa del
3,8%, con riferimento all’intero triennio.
Tale flusso di spesa si distribuisce, nella stragrande maggioranza, sui servizi
relativi alle “Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo”,
funzione, quest’ultima, che assorbe nel 2003, rispetto al totale dell’intervento, ben
il 54,8% delle risorse, con un aumento, sul triennio, del 4,7%.44
Una consistente quota delle uscite, relative all’intervento, riguarda, inoltre,
le “Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente”, con un peso,
maggiore incremento degli stanziamenti in uscita, nello stesso periodo, riguarda il servizio relativo a “Segreteria generale, personale e organizzazione” (+ 65,8%), malgrado l’incidenza sulle spese afferenti l’intervento sia bassissima (0,9% nel 2003), mentre, in controtendenza, il servizio che subisce la maggiore riduzione degli stanziamenti di spesa è quello relativo alla “Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo gestione”, il quale, già caratterizzato da un’incidenza minima (0,2% nel 2003), vede sul triennio un decremento dello stanziato del 52,3% 42 Si deve, tuttavia, segnalare la diminuzione drastica (- 100% sul triennio) delle spese stanziate, relative alle “Funzioni relative ai servizi produttivi” a seguito dell’alienazione, come già segnalato altrove, della farmacia. Ovviamente, tale riduzione interessa tutti gli interventi, per cui si ritiene superfluo farne ulteriore cenno. 43 L’intervento grava, sul complesso delle spese correnti, del 30,2% nel 2003, in leggera crescita rispetto al biennio precedente. Vedere a riguardo la relativa tabella (Tab. 20). 44 Come si può rilevare nella tabella relativa all’intervento (Tab. 20/a), i servizi, nell’ambito della funzione, che maggiormente incidono sul complesso delle spese, afferenti l’intervento in questione, sono “Altri servizi generali” (20,8% di incidenza nel 2003 con un incremento delle spese, nel triennio, dell’8%), “Segreteria generale, personale e organizzazione” (14,4% di incidenza nel 2003 con una diminuzione della spesa nel triennio del 2,3%) e “Ufficio tecnico” (7,6% di incidenza nel 2003, stabile nel triennio e senza rilevabili variazioni di spesa lungo l’arco di tempo considerato). Tuttavia, il maggiore incremento sul triennio, evidenziatosi nell’ambito della funzione, riguarda il servizio “Gestione dei beni demaniali e patrimoniali” (+ 39,9%).
86
sostanzialmente stabile nel triennio, che si assesta sul 10,7% nel 2003, e con un
incremento, relativo all’intero periodo considerato, dell’8,2%.45
Infine, influiscono in modo abbastanza considerevole sul totale delle spese,
afferenti l’intervento in esame, i servizi relativi alle “Funzioni nel settore sociale”,
con l’incidenza non trascurabile, nel 2003, dell’8,8%, sostanzialmente stabile nel
triennio, che vedono una crescita degli stanziamenti, nello stesso arco di tempo, del
4,6%.46
Si ritiene, comunque, utile segnalare anche le “Funzioni relative alla cultura
e ai beni culturali”, che, malgrado un’incidenza non particolarmente elevata (3,9%
nel 2003, comunque in aumento rispetto ai due anni precedenti), vede, nel triennio,
un consistente incremento delle spese stanziate (+ 22,5%), destinate in gran parte,
come si rileva dalla tabella (Tab. 20/a) al servizio relativo a “Biblioteche, musei e
pinacoteche”, che, a sua volta, segna un incremento degli stanziamenti in uscita
addirittura del 47%, lungo il triennio.
Meno determinante sull’insieme delle spese correnti, ma in ogni caso
consistente, è il peso dell’intervento 05, relativo ai ”Trasferimenti”, corrispondente
al 18,0% del totale complessivo,47 caratterizzato da un incremento degli
stanziamenti finali sul triennio del 7,1%.48
Come si evince dalla tabella relativa all’intervento (Tab. 20/e), la stragrande
maggioranza delle risorse viene spesa per le “Funzioni riguardanti la gestione del
territorio e dell’ambiente” e le “Funzioni nel settore sociale”, le quali rivestono nel
2003, rispettivamente, ben il 40,4% e il 39% delle spese totali afferenti
l’intervento, entrambe abbastanza stabili lungo il triennio. Ambedue le funzioni
vedono, nello stesso periodo, un incremento degli stanziamenti di spesa, maggiore
nel caso delle seconde (+ 8,8%) e meno consistente nel caso delle prime (+
2,6%).49
45 Il servizio che maggiormente incide sulla funzione è “Urbanistica e gestione del territorio”, con un’incidenza, che si può dire costante nel triennio (8,2% nel 2003) e un incremento degli stanziamenti del 13,2% nello stesso periodo; l’altro servizio, incidente sulla funzione per il 2,5% nel 2003, cioè “Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde” vede, invece, una diminuzione della spesa stanziata del 5,6% sul triennio. 46 Il servizio che maggiormente incide sulla funzione è “Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona”, con un’incidenza, che si può dire costante nel triennio (3,2% nel 2003) e un incremento degli stanziamenti del 13,4% nello stesso periodo; tuttavia, il servizio che vede il maggior incremento della spesa stanziata è “Servizi di prevenzione e riabilitazione” (+ 22,1%), incidente sul totale delle spese afferenti l’intervento per il 2,4% nel 2003, mentre il servizio “Asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori”, con un’incidenza del 2,1%, vede, nello stesso periodo e in controtendenza, una flessione della spesa stanziata di ben il 21% sul triennio. 47 Quest’ultimo dato è riferito all’anno 2003; tuttavia, la sua incidenza lungo il triennio va aumentando (17,1% nel 2001 e 16,5% nel 2002). 48 Sui totali afferenti tale intervento si sarebbero dovute operare alcune detrazioni, relativamente all’esercizio 2002, che sono state invece ignorate. 49 Per quanto riguarda le “Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente”, il servizio che maggiormente fruisce degli stanziamenti di spesa è “Smaltimento rifiuti”, che riveste un’ incidenza, nel
87
Seguono le “Funzioni di istruzione pubblica”, che, nel 2003, ricoprono il 9%
delle spese afferenti l’intervento, conservando, da questo punto di vista, un
andamento abbastanza stabile lungo tutto il triennio, ma riportando, durante lo
stesso periodo, un incremento degli stanziamenti del 16,7%.50
L’incremento più consistente che è dato rilevare, riguarda le “Funzioni
relative alla cultura e ai beni culturali” (+ 17,4%), malgrado la bassissima
incidenza, che nel 2003 subisce una flessione rispetto all’anno precedente (0,9%),
ed interessa soprattutto il servizio “Teatri, attività culturali e servizi diversi nel
settore culturale” (+ 5,2% nel triennio).
Al contrario, registrano una diminuzione delle spese stanziate le “Funzioni
nel campo dello sviluppo economico” (- 16,7% nel triennio), con riferimento a tutti i
servizi, ma in particolare a quelli relativi al commercio (- 19,3%), la cui incidenza
risultava già non particolarmente influente.
Decisamente meno rilevante è l’influenza, sul totale delle spese correnti,
esercitata dall’intervento relativo all’“Acquisto di beni di consumo e/o di materie
prime” (int. 02),51 il quale subisce in ogni caso, lungo il triennio, una fortissima
flessione delle spese stanziate, pari a – 61,9%, che riguarda, in modo più o meno
consistente, tutte le funzioni. In questo senso, sono le “Funzioni relative alla cultura
e ai beni culturali” ad essere maggiormente interessate da tale decremento (-
49,3%), malgrado che la loro incidenza sul totale delle spese afferenti l’intervento,
di per sé non eccezionale, tenda ad accrescersi nel corso del triennio (3,9% nel
2003, in crescita, appunto, rispetto al biennio precedente).52
In ogni caso, come si può osservare nella relativa tabella (Tab. 20/b), la
funzione maggiormente interessata dal flusso di spesa è quella inerente alle
“Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo”, che subisce nel
triennio una diminuzione delle uscite dell’11,3%, ma riveste un peso, sul totale
2003, del 39,9%, in leggerissima flessione rispetto al biennio precedente, ma con un incremento della spesa, sull’intero triennio, del 6,1%. Analogamente, per quanto riguarda le “Funzioni nel settore sociale”, il servizio che praticamente fruisce di quasi tutte le risorse stanziate è “Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona”, come attesta la sua incidenza sul totale delle spese afferenti l’intervento (38,9%, sostanzialmente stabile lungo tutto il triennio) e l’incremento degli stanziamenti del 9,2%, calcolato sullo stesso periodo. 50 Tali risorse vanno a concentrarsi su due servizi, cioè quello relativo alla “Scuola materna”, la cui incidenza, pur se tendente alla crescita, risulta abbastanza stabile lungo tutto il triennio (5,5% nel 2003), e quello inerente all’ “Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi”, anch’esso abbastanza stabile sullo stesso periodo, ma tendente, invece, alla diminuzione (3,3% nel 2003). Tuttavia, il primo vede, nel triennio, un incremento degli stanziamenti del 29,3%, mentre il secondo subisce una riduzione della spesa del 4%. 51 L’incidenza di tale intervento sul totale delle spese correnti corrisponde al 3,4% nel 2003, in consistente diminuzione rispetto all’anno precedente (7,2%) e ancora di più rispetto al 2001 (9,1%). E’, tuttavia, doverosa l’avvertenza che tale intervento avrebbe dovuto essere interessato dalle detrazioni previste dalla disciplina, detrazioni che, per i motivi precedentemente esposti, sono state qui ignorate. 52 Vedi Tab. n. 20/b. Sembra utile segnalare che, nell’ambito della funzione, il servizio maggiormente interessato dal contenimento delle spese (- 53%) nel triennio, è quello relativo a “Biblioteche, musei e pinacoteche”.
88
afferente l’intervento, consistente, corrispondente al 23,2% degli stanziamenti nel
2003, in crescita rispetto all’incidenza sia del 2001 (9,9%) che del 2002 (11,4%).53
Ancora maggiore risulta la diminuzione delle spese stanziate sul triennio (-
24,9%) per quel che riguarda le “Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti”,
malgrado che la loro incidenza vada progressivamente crescendo nel periodo in
esame, raddoppiando nel 2003 (22,8%) rispetto al biennio precedente.54
Vanno, infine, segnalate le “Funzioni di istruzione pubblica”, le quali, pur
subendo sul triennio una riduzione degli stanziamenti dell’1,9% (riduzione
comunque notevolmente inferiore a quelle che hanno interessato le altre funzioni),
vedono un progressivo incremento dell’incidenza sulle spese afferenti l’intervento,
che raggiunge nel 2003 il 18,4%, più del doppio dei valori del 2001 (7,2%).55
A completare l’esame degli interventi e del loro peso sul totale delle spese
correnti, non particolarmente determinanti appaiono i rimanenti interventi, la cui
incidenza si assesta, nel 2003, su valori compresi tra l’1,1% dell’intervento “Utilizzo
di beni di terzi” e il 2,3% di quello “Imposte e tasse”.
In particolare, le spese, relative a quest’ultimo intervento (int. 07), pur
mantenendosi abbastanza stabili lungo tutto il triennio, vedono una crescita, nello
stesso periodo, del 19%, andando ad interessare soprattutto le “Funzioni generali di
amministrazione di gestione e di controllo”, che assorbono nel 2003 il 68,3% delle
risorse destinate all’intervento in questione (con una crescita degli stanziamenti sul
triennio del 24,5%), e le “Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali”, che
malgrado la non particolare incidenza (3,2% nel 2003, comunque in crescita
rispetto al 2001), vedono un aumento delle spese stanziate addirittura del 116,5%.
Tuttavia, nel triennio, il maggiore aumento delle spese stanziate - che tocca
valori veramente eccezionali (addirittura + 1052,5%) - riguarda l’intervento “Oneri
straordinari della gestione corrente”, la cui incidenza sul totale delle spese correnti
53 Nell’ambito della funzione, il servizio più incidente, rispetto al totale delle spese afferenti l’intervento, è “Altri servizi generali” (6,9% di incidenza nel 2003, malgrado la diminuzione, lungo il triennio, del 9,5%); in controtendenza, invece, realizza nel triennio un forte incremento delle spese (+ 25,1%), malgrado l’incidenza non particolarmente rilevante (2,6% nel 2003), il servizio “Organi istituzionali, partecipazione e decentramento”. In diminuzione, invece, gli stanziamenti sul triennio di tutti gli altri servizi. 54 Da questo punto di vista, il servizio che più è interessato dagli stanziamenti di spesa, con un’incidenza del 17,6%, in aumento sul biennio precedente, è quello relativo alla “Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi”, malgrado sia anch’esso interessato da una flessione dello stanziato del 18,8%. 55 I servizi che maggiormente fruiscono delle risorse stanziate in uscita, nell’ambito della funzione sono quelli relativi all’ “Istruzione elementare” (11,6% di incidenza nel 2003, in forte crescita rispetto al biennio precedente, con una riduzione dello stanziato sul triennio dell’1,3%) e quelli relativi ad “Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi”, con un’incidenza non particolarmente rilevante, ma comunque in crescita lungo il triennio (3,3% nel 2003), malgrado una consistente diminuzione della spesa nello stesso periodo (- 8,3%).
89
è andata, infatti, crescendo in modo consistente (dallo 0,2% del 2001 all’1,7% del
2003) lungo tutto il triennio.56
In tale contesto, il flusso di spesa interessa quasi esclusivamente le
“Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo”, la cui incidenza
sull’intervento vede un notevole incremento nel triennio, raggiungendo nel 2003 il
99,8%, come conferma anche la crescita straordinaria degli stanziamenti in uscita
(+ 1310,4%).
Ne vengono coinvolti soprattutto il servizio “Altri servizi generali”, la cui
incidenza tocca la punta massima del 56,1% nel 2003 e che vede un aumento degli
stanziamenti del 738,7%, e il servizio “Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e
servizio statistico”, la cui incidenza, lungo il triennio si quintuplica (31,4% nel
2003), associandosi ad una crescita assolutamente straordinaria dello stanziato (+
8097,1%).
Si considera, infine, l’andamento afferente l’ultimo intervento mancante,
ovvero “Spese per utilizzo di beni di terzi” (int. 04), decisamente meno incidente
rispetto a quelli precedentemente considerati e tendenzialmente in diminuzione nel
triennio considerato (1,1% nel 2003, in flessione rispetto al biennio precedente),
associata ad un decremento degli stanziamenti, sullo stesso periodo, pari al 14,5%.
Il flusso di spesa, relativo all’intervento, interessa soprattutto le “Funzioni
generali di amministrazione, di gestione e di controllo” (66,6% di incidenza nel
2003, abbastanza stabile nel triennio, con un decremento degli stanziamenti di
spesa, nell’intero triennio, del 13,2%) e le “Funzioni nel settore sociale” (con
un’incidenza, sostanzialmente stabile nell’arco di tempo considerato, che si assesta,
nel 2003, al 16,3% e con una diminuzione delle spese stanziate, nello stesso
periodo, del 22,4%).
Si può dedurre, a questo punto dell’analisi, che il complesso delle variazioni
economiche, sia in positivo che in negativo, ha interessato in modo abbastanza
equilibrato tutte le funzioni, con una maggiore evidenza per le “Funzioni generali di
amministrazione, di gestione e di controllo”.
Infatti, quest’ultima funzione, come già segnalato nell’esposizione
precedente, è stata interessata da più o meno consistenti aumenti di stanziamenti
di spesa in tutti gli interventi, ad eccezione di quelli relativi alle “Spese per acquisto
di beni di consumo e/o materie prime” e alle “Spese per utilizzo di beni di terzi”, per
56 Anche per quanto riguarda i totali afferenti tale intervento, si sarebbero dovute effettuare alcune detrazioni, sia per l’esercizio 2001 che per l’esercizio 2002, che sono state invece ignorate. Il Collegio dei revisori specifica, nella relazione al rendiconto dell’esercizio 2003 datata 27/5/2004, che sono compresi nell’intervento in questione le spese per elezioni amministrative, le spese legali straordinarie e i debiti fuori bilancio. Si segnala che il riconoscimento di questi ultimi, come si evince dalle relative delibere, si è verificato in ciascuno degli esercizi considerati.
90
i quali, invece, ha subito, come si è visto, una riduzione della spesa rispettivamente
dell’11,3% e del 13,2%.
Le altre funzioni, su cui si sono concentrate le maggiori variazioni di spesa,
sono le “Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali”, le “Funzioni riguardanti la
gestione del territorio e dell’ambiente” e le “Funzioni nel settore sociale”.
In questo senso, dalle tabelle precedentemente considerate, si può evincere
che le “Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali” hanno visto un notevole
incremento della spesa, calcolato sul triennio, in relazione a moltissimi interventi.
Esse, malgrado abbiano subito un forte decremento degli stanziamenti di
spesa per quanto riguarda le “Spese per acquisto di beni di consumo e/o materie
prime” (- 49,3%), hanno assistito ad una crescita, generalmente consistente, delle
uscite per quanto riguarda la spesa per il personale (+ 22,5%), per le prestazioni di
servizi (+ 20,1%), per l’utilizzo di beni di terzi (+ 10,7%), per trasferimenti (+
17,4%) e per le imposte e tasse (+ 116,5%).
Ugualmente interessate da un aumento del flusso di spesa in quasi tutti gli
interventi, come si è già in parte visto, sono le “Funzioni riguardanti la gestione del
territorio e dell’ambiente”. Infatti, è rilevabile, a riguardo, un incremento degli
stanziamenti, calcolato sull’intero triennio, dell’8,2% per quanto riguarda la spesa
per il personale, del 10,9% per utilizzo di beni di terzi, del 2,6% per trasferimenti e
del 3,2% per imposte e tasse, mentre si osserva una flessione degli stanziamenti di
spesa solamente per le spese afferenti l’acquisto di beni e/o materie prime (- 4,5%)
e, come già segnalato, per quelle relative a prestazioni di servizio (- 2,4%).
Apparentemente più colpite dal contenimento della spesa, sembrano, infine,
le attività connesse alle “Funzioni nel settore sociale”, malgrado la maggioranza
degli interventi sia interessata da discreti incrementi.
Al riguardo, se si può riscontrare, sull’intero triennio, una crescita della
spesa, relativamente alle uscite per il personale (+ 4,6%), per prestazioni di servizi
(+ 13,6%), per trasferimenti (+ 8,8%) e per imposte e tasse (+ 14%), si
evidenzia, per contro, una riduzione della spesa, non trascurabile, per quanto
riguarda l’acquisto di beni di consumo e/o materie prime (- 19,8%) e l’utilizzo di
beni di terzi (- 22,4%).
In ogni caso, il modo in cui si sono distribuiti i flussi di spesa, concentrandosi
diversamente rispetto alle varie funzioni, sembra suggerire un’uguale attenzione sia
nei confronti di quei settori più particolarmente vicini al funzionamento e alla
gestione dell’Ente, sia nei confronti di quelli rivolti in modo più diretto verso il
cittadino, diversificandosi, in quest’ultimo caso, in modo equilibrato tra i vari ambiti
dei servizi offerti e manifestando, nel contenuto, l’intendimento di conseguire un
contenimento della spesa soprattutto attraverso la razionalizzazione della stessa e
91
attraverso delle economie, piuttosto che attraverso una riduzione dei servizi da
erogare.
Analogamente a quanto praticato per il versante delle entrate, è stata
condotta una rapida analisi per sondare l’attività gestionale dell’Ente anche dal
punto di vista delle spese. L’analisi non segue i criteri dettati dalla disciplina relativa
al patto di stabilità, ovviamente più attenta al contenimento delle spese che non
alla loro realizzazione.
Quali strumenti di analisi sono stati considerati alcuni indicatori utili a
verificare – attraverso la redazione di tabelle - la capacità, da parte dell’Ente, di
tradurre in programmi di spesa le decisioni politiche sulla ripartizione delle risorse
(capacità di impegno), nonché la capacità di tradurre le risorse di competenza in
effettivi pagamenti (capacità di pagamento).
In quest’ottica, dall’esame della tabella (Tab. 21) relativa al complesso delle
spese correnti afferenti al Titolo I, interessato dai vincoli del patto di stabilità, si
può rilevare, nel triennio, un’ottima capacità di impegno (95,2% nel 2003 in
crescita rispetto al 93,3% dell’anno precedente) e una buona capacità di
pagamento rispetto allo stanziato. Quest’ultima, infatti, mostra dei buoni livelli
sostanzialmente stabili lungo tutto il periodo considerato, evidenziando, inoltre, un
leggero miglioramento nel 2003 (73,9% rispetto al 71% del 2002), confermato
anche dalla crescita del 2,2% dei pagamenti in conto competenza a fronte di un ben
minore incremento, sullo stesso periodo, degli impegni (+ 0,9%).57
Tale andamento positivo è riscontrabile, per quanto riguarda la capacità di
impegno, in tutti gli interventi di spesa e per tutto il triennio, aggirandosi su valori
che oscillano, nel 2003, tra il 91% dell’intervento relativo alle “Imposte e tasse” e il
99,2% di quello relativo alle spese per il personale, raggiungendo, quindi, in linea di
massima livelli quasi prossimi alla parità tra impegnato e stanziato.
Maggiormente discontinuo, in quanto esprime valori meno omogenei nei vari
interventi, appare, invece, l’andamento del titolo per quanto riguarda la capacità di
pagamento.
Al riguardo, infatti, si può osservare che nel 2003 essi mantengono livelli di
un certo rilievo, con una tendenza al miglioramento rispetto agli anni precedenti per
i pagamenti, che offrono scarse possibilità di rinvio, ovvero le spese per il personale
(89,6%), quelle per l’utilizzo di beni di terzi (83,8%) e quelle per imposte e tasse
(83,7%).58
57 Vedi Tab. 20. 58 Coerentemente con l’andamento del titolo, anche nel caso di questi interventi si realizza un incremento dei pagamenti, nell’arco del triennio, che risulta superiore rispetto a quello degli impegni. Infatti, per quanto riguarda le spese per il personale si osserva un incremento dei pagamenti, sul triennio, del 7,3% a fronte del 6,3% relativo agli impegni, mentre, per quanto riguarda le spese per
92
Meno positivi, ma con valori ugualmente non trascurabili, si mostrano gli
interventi “Prestazioni di servizi” e “Oneri straordinari della gestione corrente”.
Il primo, infatti, a fronte di una capacità di impegno del 95,4%, vede
tradursi in pagamenti il 70% dello stanziato, comunque in discreto miglioramento
rispetto al biennio precedente (64,2% nel 2001), nonostante veda un incremento
dei pagamenti, sul triennio, del 12,5%, a fronte di un aumento degli impegni ben
inferiore (+ 3,9%).
Il secondo, invece, è caratterizzato da un andamento meno lineare, che,
tuttavia, nel 2003 rivela una buona capacità di pagamento (78,2%), in forte
miglioramento rispetto all’anno precedente (38,8%), a fronte di una capacità
d’impegno, nel 2003, del 97,3%. Tale andamento positivo, pur se discontinuo, si
accompagna ad uno straordinario aumento, calcolato sul triennio, sia degli impegni
(+ 1058,4%), sia dei pagamenti (+ 830,7%).
Diverso il caso degli ultimi due interventi, i cui valori, per quanto riguarda la
capacità di pagamento, non raggiungono il livello complessivo del titolo.
Infatti nel 2003, con riferimento alle “Spese per acquisto di beni di consumo
e/o materie prime”, solo il 63,5% dello stanziato si traduce in effettivi pagamenti,
in consistente flessione rispetto all’anno precedente (80,6%), come conferma il
decremento degli stessi, calcolato sull’intero triennio, addirittura del 63,4%, che si
accompagna, però, a una diminuzione, sullo stesso periodo, del 62,5% anche degli
impegni.
Analogamente, le “Spese per trasferimenti”, pur mostrando un incremento
nel triennio degli impegni (+ 7,8%), vedono poi, sullo stesso periodo, una flessione
dei pagamenti (- 9,2%), i quali non riescono a concretizzarsi, rispetto allo
stanziato, se non per il 63,7% nel 2003, in leggera crescita rispetto al 2002, ma in
peggioramento rispetto al 2001 (75,1%). Le funzioni che maggiormente sono
coinvolte da tali difficoltà, nell’ambito di questo intervento, sono le “Funzioni
generali di amministrazione, di gestione e di controllo” e le “Funzioni nel settore
sportivo e ricreativo”, per le quali viene tradotto in pagamenti, nel 2003,
rispettivamente il 34% e il 36,4% dello stanziato, malgrado un incremento dei
pagamenti, calcolato però su tutto il triennio, del 63,5% per le prime e addirittura
del 116,3% per le seconde.59 Nell’ambito, invece, dell’intervento relativo alle spese
per acquisto di beni di consumo e/o materie prime, sono le “Funzioni nel campo
dello sviluppo economico” a risentire maggiormente di tali difficoltà, riuscendo, nel
imposte e tasse i pagamenti vedono una crescita addirittura del 30% contro il 18,9% degli impegni. Diverso, invece, il caso delle spese per utilizzo di beni di terzi, le quali, come già rilevato per gli stanziamenti, subiscono un consistente decremento, che interessa sia gli impegni (- 15%), sia i pagamenti (- 18,2%). 59 Vedi, a riguardo, Tabb. 20/e e 21/e.
93
2003 e comunque in miglioramento rispetto al 2001 (33,4%), a concretizzarsi in
pagamenti solo il 39,5% dello stanziato, a fronte di una perfetta corrispondenza tra
quest’ultimo e l’impegnato (100%) e malgrado un incremento, calcolato sul
triennio, dei pagamenti stessi (+ 6%).60
Si deve, tuttavia, osservare che tali funzioni rivelano qualche difficoltà a
tradurre in pagamenti quanto stanziato anche nell’ambito delle spese per
prestazioni di servizio (18,5% nel 2003, in peggioramento rispetto al biennio
precedente), malgrado esse vedano un incremento, lungo il triennio, sia degli
impegni (+ 24,5%), sia dei pagamenti (+ 29,5%).61
Scendendo maggiormente nel dettaglio anche per quanto riguarda gli altri
interventi, quelli cioè che meno consentono dilazioni di pagamento, si deve
osservare, con riferimento alle spese per il personale, che i valori sono
generalmente ottimi. Ad esprimere, in particolare, una quasi perfetta capacità di
impegno per l’esercizio 2003 (99,2%, pari alla capacità d’impegno dell’intero
intervento), sono le “Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di
controllo” che registrano anche la minore capacità di pagamento (86,6% nel 2003,
in miglioramento, comunque, rispetto al biennio precedente), con valori inferiori a
quelli complessivi, relativi all’intervento stesso (89,6%).62
Un po’ meno omogenei risultano i valori relativi all’intervento 04, “Spese per
utilizzo di beni di terzi”, che evidenzia, nel 2003 un forte peggioramento rispetto al
biennio precedente, e qualche difficoltà nel tradurre lo stanziato in pagamenti, per
quanto riguarda le “Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali” (65,9%),
malgrado una buona capacità d’impegno (87,9%) e le “Funzioni nel campo dello
sviluppo economico” (67,4% nel 2003). Queste ultime, tuttavia, in difficoltà anche
per quel che riguarda la capacità d’impegno (67,4% nello stesso anno) e in
peggioramento rispetto al biennio precedente, a causa di un consistente
decremento, calcolato sul triennio, sia degli impegni che dei pagamenti (- 23,2%).63
Più stabili, infine, appaiono le “Spese per imposte e tasse”, i cui valori,
relativamente alle singole funzioni, risultano generalmente superiori a quelli
complessivi dell’intervento nel suo insieme, con la sola eccezione delle “Funzioni
generali di amministrazione di gestione e di controllo”, che si attestano comunque
su buoni livelli (79,5% nel 2003) e vedono un incremento dei pagamenti, sul
triennio, del 32,3%, a fronte di un aumento degli impegni, sullo stesso periodo, del
60 In diminuzione, invece, gli impegni, che nel triennio subiscono una flessione del 9,7%. Vedi Tabb. 20/b e 21/b. 61 Vedi Tabb. 20/c e 21/c. 62 Vedi Tab. 21/a. Come si evince dalla Tab. 20/a, in sintonia con l’andamento complessivo dell’intervento, la funzione vede comunque, sul triennio, un incremento dei pagamenti del 13,5%, a fronte di un aumento, sullo stesso periodo, dell’8,2% per quanto riguarda gli impegni. 63 Vedi Tabb. 21/d e 20/d.
94
22,3%, entrambi superiori all’aumento degli stessi (rispettivamente + 30% e +
18,9%), riferiti all’andamento complessivo dell’intervento.64
Complessivamente, per concludere, l’andamento della gestione dell’Ente,
relativamente alle spese correnti e nell’ambito delimitato dai vincoli del patto di
stabilità, risulta equilibrato e abbastanza omogeneo nei vari settori delle attività,
raggiungendo considerevoli livelli, malgrado i condizionamenti derivanti dal rispetto
degli obiettivi imposti dal patto di stabilità stesso.
Si è verificato, infatti, che i valori, relativi alla capacità di impegno,
attestano, più o meno in tutti i settori, un’ottima capacità, da parte dell’Ente, di
tradurre in programmi di spesa le decisioni politiche assunte, inerenti alla
distribuzione delle risorse nei vari ambiti, raggiungendo livelli ottimi e costanti
praticamente lungo tutto il triennio (95,2% nel 2003, non lontano dal 95,8% del
2001 e in leggero miglioramento rispetto al 93,3% del 2002).
Per contro, si è riscontrato come un po’ meno soddisfacenti, ma comunque
buoni, risultino, invece, gli indicatori, relativi alla traduzione in effettivi pagamenti
delle risorse stanziate. Questi hanno mantenuto, nell’arco di tempo considerato,
complessivamente un andamento abbastanza stabile (73,9% nel 2003, abbastanza
vicino al 73,5% del 2001 e in leggero miglioramento rispetto al 71% del 2002),
malgrado il rallentamento dei pagamenti e il contenimento del flusso di spesa,
verificatisi verso la fine dei vari esercizi, tesi al rispetto dei vincoli imposti dal patto
di stabilità.
In questo senso, si ritiene di poter confermare quanto si legge nelle relazioni
al rendiconto, ovvero che il contenimento della spesa ha cercato di colpire
soprattutto i consumi, cercando di lasciare inalterato il livello di erogazione dei
servizi.
Come già segnalato, infatti, gli interventi maggiormente interessati dalla
diminuzione sia degli impegni che dei pagamenti riguardano le spese per acquisto di
beni di consumo e/o materie prime e quelle relative all’utilizzo di beni di terzi, pur
se le maggiori flessioni riguardano, nell’ambito dei due interventi, le funzioni
relative alla cultura e al settore sociale, come anche, però, quelle relative
all’amministrazione e alla gestione di controllo.65
Una certa flessione della spesa (- 9,2% sul triennio) si è potuta rilevare, con
riferimento ai pagamenti e a fronte di un discreto incremento degli impegni nello
stesso periodo (+ 7,8%), anche per quello che riguarda le spese per trasferimenti,
64 Vedi Tabb. 20/f e 21/f. 65 Vedi Tabb. 20/b e 20/d.
95
la cui riduzione ha interessato in modo consistente soprattutto le funzioni relative
alla gestione del territorio e dell’ambiente, ma poco o per niente altre funzioni.66
Uno sguardo complessivo ai dati di insieme delle entrate che a quelli delle
spese, consente di concludere che le attività di gestione del Comune di Mirano
appaiono sufficientemente equilibrate su entrambi i versanti, con un’attenzione, da
quanto si è potuto evincere dalla documentazione acquisita, rivolta sia
all’incentivazione delle entrate, attraverso un’attività di controllo e sempre più tesa
a potenziare la propria autonomia finanziaria,67 sia al contenimento delle spese,
cercando, comunque, di garantire la quantità e la qualità dei servizi destinati alla
collettività.
In questo senso, pur non manifestandosi grandissime differenziazioni, nel
confronto tra i valori emersi relativamente alla capacità di accertamento, sul lato
entrate, e quelli relativi alla capacità di impegno, sul lato spese, sembra
evidenziarsi una maggiore capacità di realizzazione delle entrate (99% nel 2003, in
leggerissima flessione con riferimento al biennio precedente) rispetto alla speculare
capacità d’impegno (95,2% nel 2003, abbastanza stabile, si è visto, lungo tutto il
triennio).68
Lo stesso equilibrio è altresì riscontrabile nel raffronto tra indice di
riscossione e capacità di pagamento, anche se sembra leggermente superiore la
capacità di tradurre in riscossioni le risorse previste, assestatesi nel 2003 al 76%,
rispetto alla capacità di tradurre in pagamenti le risorse stanziate in uscita (73,9%
nel 2003). Ma è doveroso riconoscere, in questo divario, i condizionamenti
esercitati dal patto di stabilità e le limitazioni che ne sono derivate al fine di
garantirne il rispetto.
Infatti, le variazioni maggiori, verificatesi nell’arco del triennio, riguardano le
entrate e denotano un’attività dell’Ente, maggiormente protesa verso l’ampliamento
e il reperimento delle risorse. Così, alla variazione in aumento degli stanziamenti
finali in uscita (+1,6%) corrisponde una variazione analoga, ma decisamente
superiore, per quanto riguarda le previsioni finali in entrata (+ 39%). Lo stesso
andamento si può rilevare anche in relazione agli accertamenti, aumentati del 33%,
se rapportati agli impegni (+ 0,9%). Altrettanto significativo appare, in questo
senso, il raffronto tra la variazione in aumento, verificatasi nel triennio per i
66 Vedi Tab. 20/e. 67 L’andamento degli indicatori finanziari utilizzati dall’Ente, indicano, in questo senso, un fortissimo miglioramento, testimoniato dai valori raggiunti nel 2003 (85,44%), fortemente migliorativi sia rispetto al 2002 (80,52%), ma soprattutto rispetto al 2001 (64,65%). 68 Tale divario si mantiene e, anzi, leggermente si incrementa, se si considerano i Titoli delle entrate che maggiormente dipendono dall’attività e dall’autonomia dell’Ente (entrate tributarie ed extratributarie).
96
pagamenti in conto competenza (+ 2,2%), e quella afferente, invece, le riscossioni
in conto competenza, che vede un incremento, nello stesso periodo, addirittura del
47%.
4.3.6 La previsione e il consuntivo (tabb. 22-23/g)
La normativa, che, nel corso degli anni, ha disciplinato gli obiettivi relativi al
patto di stabilità, non si è mai riferita in modo esplicito alle previsioni di bilancio.
Tuttavia, a partire dal 2002, tutte le relative circolari esplicative hanno
sottolineato, a commento della normativa stessa, come sia impensabile che essa
non produca effetti anche sulla determinazione degli stanziamenti del Bilancio di
previsione, sia nella sua fase iniziale che in quella di eventuali successive variazioni.
Un’azione strutturale di riduzione dei disavanzi, come quella prevista dal
“patto di stabilità”, non può, infatti, non andare ad incidere anche sul processo di
formazione del bilancio stesso e, quindi, sulle previsioni di competenza, che non
possono prescindere dagli obiettivi, anche se questi riguardano più direttamente il
conto consuntivo. Appare quindi, questa, una fase di estrema importanza e
delicatezza, dal momento che in essa le politiche e i programmi dell’Ente trovano la
propria articolazione concreta e fattiva, andandosi a svolgere, tuttavia, in un
contesto, che non si mostra scevro da limitazioni e vincoli.
Sembra, quindi, interessante e opportuno considerare anche questo
momento dell’attività dell’Ente, rapportandolo a quanto poi effettivamente
raggiunto a livello di consuntivo, pur se limitatamente all’ambito delimitato dai
termini posti dal rispetto del patto di stabilità.
A tal fine, sono state elaborate alcune tabelle, sia per quanto riguarda le
entrate che per le spese, attraverso l’applicazione di indicatori atti a rilevare il
grado di scostamento tra le previsioni iniziali e le previsioni definitive in entrambi i
versanti, in modo da valutare il grado di attendibilità delle previsioni definite nel
bilancio preventivo rispetto alle previsioni finali determinate nel rendiconto.69
In questo senso, sulla base della tabella relativa alle entrate (Tab. 22) e
andando a considerare il totale delle risorse risultante dai Titoli utili ai fini del
calcolo del saldo finanziario, una volta effettuate le detrazioni previste dalla
disciplina, è rilevabile, nell’esercizio 2003, un buon grado di attendibilità delle
previsioni rispetto agli stanziamenti finali, raggiungendo, pur se con una tendenza
alla sovrastima, valori abbastanza prossimi all’adeguazione (- 4,3%), evidenziando
69 In questo senso, i valori negativi indicano una sovrastima delle entrate e delle spese previste, mentre i valori positivi una sottostima delle stesse.
97
altresì un miglioramento rispetto al biennio precedente, caratterizzato da un
atteggiamento più prudenziale in relazione alle risorse previste.
Infatti, se nel 2001 gli stanziamenti finali si sono mostrati sostanzialmente
rispondenti alle previsioni, con un indice di variazione del 4,4%, analogo a quello
del 2003, pur se con una tendenza alla sottostima, nel 2002 hanno superato le
previsioni, rilevando, quindi, un peggioramento quanto alla capacità previsionale (+
24,7%).
Tale andamento appare, tuttavia, meno costante se si considerano i Titoli
che hanno maggiormente influito sull’insieme delle risorse. In particolare:
- per quanto attiene le Entrate tributarie (Titolo I), al di là delle indicazioni
esclusivamente numeriche, si può osservare un’ottima capacità previsionale, che
sembra ulteriormente affinarsi nel triennio a partire da una leggera sottostima delle
risorse introitabili (+ 2,1%) nel 2001 e avvicinandosi a valori praticamente prossimi
alla perfetta previsione (- 1,4%) nel 2003;70
- un andamento un po’ più stabile, rispetto al Titolo I, e tendente alla
sottostima delle risorse disponibili, mostrano, invece, i dati relativi ai totali delle
risorse afferenti le Entrate extratributarie (Titolo III). Essi sembrano testimoniare
un orientamento, sull’intero triennio, a sottostimare la massa delle risorse
disponibili, segnando, tuttavia, un sensibile affinamento della capacità previsionale
lungo lo stesso periodo, con valori attestanti un atteggiamento più prudenziale nel
2001 (+ 14,5%) ad altri, nel 2003, più vicini all’adeguazione (+ 3,7%);71
- maggiormente esposto a difficoltà nella previsione delle risorse disponibili
appare, infine, il Titolo IV, relativo alle entrate derivanti da alienazioni, da
70 La stessa tendenza all’affinamento della capacità previsionale, pur alternando sottostima a sovrastima, si riscontra nella risorsa più incidente sul complesso delle entrate e riconducibili al Titolo I. Infatti, per quanto riguarda la risorsa “Altre imposte” si può rilevare un miglioramento nell’attività previsionale, attestata, nel 2003, da valori prossimi all’adeguazione (- 2,1%) e fortemente migliorativi rispetto al 2002 (+ 199,2%). Più costanti nel triennio, ma attestanti una tendenza alla sovrastima, sono i valori relativi all’ICI, che, pur segnando un leggerissimo peggioramento rispetto al biennio precedente, nel 2003 si attestano su valori prossimi all’adeguazione (- 3,8%). Diversamente, i valori relativi alla risorsa TARSU indicano, invece, una leggera sottostima delle risorse disponibili nel 2003 (+ 5,7%), e segnano un peggioramento sia rispetto al 2001 (- 0,2%), sia rispetto al 2002 (+ 2,9%). Si può dire, tuttavia, che anche le altre risorse, ascrivibili al titolo, attestano una discreta capacità di previsione. 71 Le risorse afferenti il Titolo e maggiormente incidenti sul totale delle entrate attestano una buona capacità di previsione, pur se tendente alla sottostima. Infatti, il “Servizio necroscopico e cimiteriale” vede uno scostamento, tra previsioni e stanziamenti, dell’8,2%, in leggero peggioramento rispetto al biennio precedente, mentre la risorsa “Polizia municipale-risorse finalizzate al codice della strada” si avvicina alla perfetta previsione (+ 1,9%) nel 2003, in miglioramento sui due esercizi precedenti. Emergono, tuttavia, anche alcune risorse, i cui indici esprimono valori piuttosto anomali. E’ il caso, ad esempio, della risorsa “Interessi su depositi di denaro e valori immobiliari”, rispetto alla quale la tendenza alla sottostima si conferma lungo tutto il triennio con punte in qualche caso eccezionali (+ 615,7% nel 2001, + 4,1% nel 2002, + 265,1% nel 2003). Ugualmente anomali appaiono i valori relativi alla risorsa “Servizio smaltimento rifiuti”, che, attestando una certa sovrastima delle risorse previste rispetto a quelle stanziate nel 2001 (- 76,9%) e nel 2002 (- 37,4%), giungono, nel 2003, a testimoniare, invece, una forte tendenza alla sottostima (addirittura + 125,9%). Infine, per quanto riguarda la risorsa “Segreteria generale, personale e organizzazione”, si rileva una tendenza a sovrastimare le risorse previste rispetto alle stanziate lungo tutto il triennio, con dei valori che culminano nel 2003 con uno scostamento del – 50,4%.
98
trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti, titolo che viene considerato,
tuttavia, non nella totalità delle entrate che lo compongono, ma solo nei limiti
delineati dal calcolo del saldo finanziario ai fini del rispetto del patto di stabilità,
avendo operato, quindi, le detrazioni previste. L’andamento del Titolo, in questo
contesto, sembra suggerire una buona capacità di previsione delle risorse, per
quanto riguarda il biennio 2001-2002, pur se con una tendenza a sovrastimare le
entrate disponibili (- 2,7% nel 2001 e – 7,5% nel 2002), mentre evidenzia nel
2003, un andamento peggiorativo con una consistente tendenza alla sovrastima,
attestata dal considerevole scostamento, tra previsto e stanziato, del 37,9%.72
Molto più costanti e maggiormente vicini ad una corretta previsione di
bilancio sono i dati relativi alle spese, afferenti al Titolo I, al quale vengono
ricondotte le spese correnti e che è l’unico, come già evidenziato, interessato dai
vincoli dettati dal patto di stabilità.
Gli indici, derivanti dagli scostamenti tra previsioni iniziali e stanziamenti
finali inerenti i totali complessivi del Titolo,73 esprimono dati soddisfacenti lungo
tutto il triennio, attestando una certa inclinazione a sottostimare le risorse in uscita,
pur mantenendosi su livelli abbastanza vicini all’adeguazione (+ 2,2% nel 2003, in
miglioramento sia rispetto al + 6,8% del 2002, sia rispetto al + 6,3% del 2001).74
Analogamente all’impostazione dei paragrafi precedenti, si è ritenuto più
agevole, anche in questo caso, sviluppare l’analisi relativa al versante spesa, su
ogni intervento, articolando le tabelle di conseguenza. In particolare, come si
evince dalla tabella riepilogativa (Tab. 23), tutti gli interventi, afferenti al Titolo I,
mostrano, con valori più o meno soddisfacenti, una buona capacità previsionale
lungo tutto il triennio, realizzando degli scostamenti, tra previsioni e stanziamenti,
non particolarmente rilevanti. Unica eccezione, l’intervento “Oneri straordinari della
gestione corrente”, i cui valori toccano punte veramente anomale (+ 48,1% nel
2003, comunque migliori rispetto allo scostamento del + 2166,6% del 2001 e
addirittura del + 6664,7% del 2002).75
72 In questo senso, la risorsa maggiormente interessata dalla difficoltà di prevedere le risorse disponibili sembra quella relativa a “Trasferimenti di capitali straordinari da altri soggetti” (- 100% nel 2003, peggiorativo rispetto ai valori degli anni precedenti, che tuttavia non se ne discostano moltissimo). Meno eclatanti i valori della risorsa “Proventi da concessioni edilizie e sanzioni urbanistiche”, che indicano comunque, nel 2003, una tendenza a sovrastimare le risorse disponibili (- 17,3% nel 2003, in miglioramento, tuttavia, rispetto al biennio precedente, i cui valori testimoniano un atteggiamento previsionale più prudenziale). 73 I totali, tuttavia, non sono comprensivi delle previsioni e degli stanziamenti afferenti l’intervento 06, relativo a “Interessi passivi e oneri finanziari diversi”, in quanto tali importi, come già precisato in altro luogo, devono essere detratti ai fini del calcolo del saldo finanziario. Si ribadisce, però, che tutte le altre detrazioni, previste dalla normativa, sono state, invece, ignorate. 74 Vedi Tab. 23. 75 Le funzioni interessate sono le “Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo”, caratterizzate da una tendenza alla sottostima delle spese previste rispetto alle stanziate (+ 61% nel
99
Mostra qualche trascurabile sofferenza nell’ultimo esercizio, peraltro in netto
miglioramento rispetto al 2001, l’intervento relativo all’ “Utilizzo di beni di terzi”
(int. 04), il quale ha denotato una tendenza a sottostimare le previsioni di spesa
rispetto a quelle stanziate nel 2003 (+ 9,4%, in miglioramento rispetto al -38,8%
del 2001, ma in peggioramento rispetto al – 2,1% del 2002). Risentono
maggiormente di tali difficoltà le “Funzioni generali di amministrazione, di gestione
e di controllo”, le quali, se nel biennio 2001-2002 esprimono valori molto prossimi
alla corretta previsione, nel 2003 subiscono uno scostamento, nel senso della
sottostima del previsto rispetto allo stanziato, del 27,5%. Una tendenza alla
sovrastima, e quindi molto probabilmente al contenimento della spesa, come del
resto si è già visto precedentemente, mostrano, invece, le “Funzioni di polizia
locale” (- 22,8% nel 2003) e le “Funzioni nel settore sociale” (- 19,7% nel 2003).76
Un altro intervento, i cui dati indicano ugualmente una leggera difficoltà, è
quello relativo ai “Trasferimenti” (int. 05), malgrado si mantenga complessivamente
su livelli più che accettabili. Infatti, nel 2003 gli indici, ad esso afferenti, attestano
una leggera tendenza a sottostimare le spese, che si concretizza nello scostamento
tra previsioni e stanziamenti del 5,4% (tuttavia, peggiorativo rispetto a quelli del
biennio precedente, cioè + 4,6% nel 2001 e + 4,8% nel 2002).
Nell’ambito di tale intervento, quasi tutte le funzioni sembrano essere
interessate da tale tendenza alla sottostima, ma le maggiori difficoltà riguardano
soprattutto le “Funzioni di polizia locale” (+ 153,4% nel 2003), coincidente con il
servizio “Polizia municipale”, e le “Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali”
(+ 40,9% nel 2003, comunque in miglioramento rispetto al + 73,9% del 2002).77
Per quanto riguarda i rimanenti interventi non sembrano emergere valori
particolarmente negativi, essendo tutti abbastanza prossimi all’adeguazione.
In questo senso, infatti, si possono leggere i dati inerenti all’intervento
“Spese per il personale” (int. 01), sia con riferimento alle spese complessive
afferenti l’intervento (- 1,2% nel 2003, in miglioramento rispetto agli anni
precedenti), sia in relazione alle singole funzioni, ad esclusione di quelle relative alle
“Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali”, per le quali si rileva una tendenza
2003, comunque in fortissimo miglioramento rispetto ai valori assolutamente straordinari del biennio precedente, cioè + 1747,8% nel 2001 e addirittura + 9793,9% nel 2002), e le “Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente”, che vedono, invece, nel 2003 una forte sovrastima delle spese previste (- 98,9%). Vedi Tab. 23/g. 76 Vedi Tab. 23/d. 77 Vedi Tab. 23/e. Si segnalano le “Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente”, caratterizzate, nel 2003, dalla perfetta corrispondenza tra previsione e stanziamento e le “Funzioni nel settore sportivo e ricreativo”, i cui valori, nello stesso periodo, sono prossimi a tale corrispondenza (- 2,5%).
100
a sottostimare la spesa, pur se su livelli comunque non preoccupanti (+ 13,3% nel
2003, in peggioramento, però, rispetto al biennio precedente).78
Non particolarmente lontani da quelli relativi al Titolo nel suo complesso,
sono i valori inerenti alle spese riconducibili all’intervento “Spese per acquisto di
beni di consumo e/o di materie prime” (int. 02), che, pur indicando una leggera
tendenza alla sovrastima, si attestano nel 2003 su livelli prossimi alla previsione
perfetta (- 2,4%), testimoniando un continuo e progressivo affinamento della
capacità previsionale lungo il triennio.79 E abbastanza stabili essi appaiono, anche se
riferiti alle singole funzioni. Infatti, nella maggioranza dei casi si evidenzia una
buona capacità previsionale, caratterizzata, tuttavia, per lo più, da un
atteggiamento prudenziale e quindi dalla tendenza a sovrastimare le previsioni di
spesa.
Altrettanto positivo è l’andamento dell’intervento “Spese per prestazioni di
servizi” (int. 03), che denota una leggera tendenza alla sovrastima nel 2003, su
valori comunque discreti (- 2%), non molto lontani da quelli del biennio precedente
(+ 3,2% nel 2001 e + 2,3% nel 2002).80
Abbastanza buoni appaiono gli indici relativi alle varie funzioni, in cui si
articola l’intervento in questione, con l’eccezione, tuttavia, delle “Funzioni relative
alla cultura e ai beni culturali” e delle “Funzioni nel campo turistico”.
Le prime, infatti, vedono, nel 2003, una forte tendenza a sottostimare le
spese da stanziare (+ 39%), in notevole peggioramento rispetto ai valori pressoché
esatti degli anni precedenti (0% nel 2001 e – 0,2% nel 2002).81
Analogamente, le “Funzioni nel campo turistico”, i cui valori coincidono
praticamente con il servizio “Servizi turistici”, nel 2003 mostrano una discreta
tendenza a sovrastimare le spese in previsione (- 21,5%).
Per quanto riguarda, infine, le “Spese per imposte e tasse” (int. 07), hanno
registrato nel triennio un andamento abbastanza stabile e una buona capacità
previsionale, con valori in sottostima, ma prossimi all’adeguazione (+ 2,6%, in
miglioramento sia rispetto al 2001 che rispetto al 2002).
Più nel dettaglio, si deve riconoscere che tutte le funzioni interessate da
questa tipologia di spesa attestano una capacità di previsione abbastanza buona: le
stesse “Funzioni nel settore sociale” e le “Funzioni nel campo dello sviluppo
78 Vedi Tab. 23/a. 79 Infatti, il biennio precedente ha evidenziato una tendenza a sottostimare le risorse in uscita, con scostamenti che nel 2001 raggiungono il 41% e nel 2002, con un netto miglioramento, il 12,7%. Vedi Tab. 23/b. 80 Vedi Tab. 23/c. 81 Tali criticità sembrano dipendere da quelle connesse al servizio “Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale”, che nel 2003 è interessato da una forte sottostima delle spese da stanziare, che si concretizza in uno scostamento del 72,2%, fortemente peggiorativo rispetto agli anni precedenti (- 4,4% nel 2001 e + 6,1% nel 2002).
101
economico”, che si discostano dall’andamento complessivo dell’intervento,
esprimono valori sostanzialmente accettabili (- 11,9% nel 2003, per quello che
riguarda le prime e + 11,6% nello stesso periodo, per quello che riguarda le
seconde).82
Dalle valutazioni che precedono e ribadendo la valenza sostanzialmente
positiva di tutti gli indici ad essi connessi, si può rilevare, nell’attività previsionale
dell’Ente, un andamento sostanzialmente equilibrato, con un modesto
sbilanciamento nel senso di una contenuta tendenza a sottostimare l’entità delle
spese previste, senza che questo, tuttavia, assuma dimensioni di effettiva criticità.
Anche andando a considerare quelle funzioni, che nelle analisi precedenti
sono apparse maggiormente interessate dagli incrementi e dai decrementi dei flussi
di spesa, sembra confermato un sostanziale equilibrio nelle previsioni, prevalendo
l’uno o l’altro tipo di atteggiamento a seconda della tipologia di spesa.
Così, nel caso delle spese relative alle “Funzioni generali di amministrazione,
di gestione e di controllo” si può notare il prevalere della tendenza a sottostimare le
spese, ma con valori che generalmente non si allontanano moltissimo
dall’adeguazione e, quindi, dalla perfetta previsione, se non per le “Spese per
l’utilizzo di beni di terzi”, come si è avuto già occasione di evidenziare. Nell’ambito
della funzione, infatti, sono interessate da un orientamento alla sovrastima solo le
spese per il personale, come già visto, e quelle per l’acquisto di beni di consumo
e/o materie prime, che nel 2003 vedono uno scostamento del - 3,1%.
Un’analoga tendenza alla sottostima dell’entità delle spese da stanziare è
rinvenibile, ma in un contesto un po’ meno costante, anche per quanto riguarda le
“Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali”.
Infatti, già si sono rilevati gli scostamenti più consistenti, relativi alle “Spese
per prestazioni di servizi” (int. 03) e alle “Spese per trasferimenti” (int. 05), ma con
valori decisamente più accettabili, anche le spese per il personale (int. 01) e per
imposte e tasse (int. 07) mostrano una tendenza, nel 2003, alla sottostima
(rispettivamente + 13,3% e + 8,2%).
Per le altre tipologie di spesa, invece, oltre alla perfetta previsione raggiunta
nell’esercizio 2003 per quello che riguarda le “Spese per utilizzo di beni di terzi”,
malgrado il forte scostamento rilevabile a riguardo nel 2002 (+ 241,7%), si rileva,
con riferimento alle “Spese per acquisto di beni di consumo e/o di materie prime”,
82 Vedi Tab. 23/f. Per quello che riguarda le “Funzioni nel settore sociale”, sembra interessato da qualche difficoltà il “Servizio necroscopico e cimiteriale”, che evidenzia un consistente scostamento delle previsioni nel senso della sovrastima (- 33,8% nel 2003), in peggioramento rispetto al 2001.
102
una variazione del – 5,5%, leggermente peggiore rispetto all’anno precedente (-
4,6%), ma migliore rispetto al 2001.
Complessivamente vicini all’adeguazione, pur se attestanti il prevalere
dell’orientamento a sovrastimare l’entità delle spese da stanziare, sono i valori
relativi alle “Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente”.
Infatti, l’inclinazione alla sottostima è rilevabile sia in relazione alle spese per
il personale (+ 1,3% nel 2003, migliore rispetto al biennio precedente), che per
acquisto di beni e/o di materie prime (+ 7,7% nel 2003, in leggero miglioramento,
sui valori, di segno opposto, dell’anno precedente), mentre si riscontra, nello stesso
anno, la perfetta corrispondenza tra previsioni e stanziamenti per quel che riguarda
le spese per trasferimenti, come già accennato.
Diversamente, per tutte le altre tipologie di spesa si evidenzia una tendenza
alla sovrastima. Così, si registra, nel 2003, uno scostamento del – 0,3%, non
lontano dai valori dell’anno precedente, per quel che riguarda le spese per
prestazioni di servizi; del – 5,1%, in miglioramento rispetto all’anno prima (+
10,9%) per le spese per utilizzo di beni di terzi; e uno scostamento del – 6,2%,
migliorativo rispetto al biennio precedente, per le spese per imposte e tasse.
Maggiormente caratterizzate dalla tendenza alla sovrastima risultano, infine,
le spese relative alle “Funzioni nel settore sociale”, che maggiormente sembrano
aver risentito, verosimilmente, delle limitazioni di spesa operate dall’Ente con lo
scopo di rispettare i vincoli imposti dal patto di stabilità.
Infatti, in questo caso sembra prevalere un atteggiamento più prudenziale e
comunque una tendenza a sovrastimare le spese stanziabili.
Tale orientamento è già stato segnalato per quanto riguarda le spese per
l’utilizzo di beni di terzi e quelle afferenti le imposte e tasse, ma viene confermato
nel 2003, con valori generalmente più positivi e prossimi all’adeguazione, anche per
le spese per il personale (- 0,8%, migliorativo rispetto al 2002), per l’acquisto di
beni di consumo e/o di materie prime (- 6,9%, in peggioramento rispetto ai valori,
di segno opposto, del biennio precedente) e per prestazioni di servizi (- 4,5%, in
discreto miglioramento rispetto all’esercizio precedente). Unica eccezione sembrano
essere le spese per trasferimenti, i cui valori testimoniano una tendenza a
sottostimare le spese da stanziare, che, nel corso del triennio, va accentuandosi (+
11,4% nel 2003, peggiorativo, per l’appunto rispetto al + 5,7% del 2002 e ancor di
più rispetto al + 2,8% del 2001).
Si può concludere, per quello che riguarda la capacità di prevedere le spese
correnti da stanziare, che essa si mostra abbastanza equilibrata nel suo complesso,
mostrando, tuttavia, una leggera inclinazione a sottostimare l’entità dello
stanziabile. Diversamente e specularmente, per quanto riguarda le entrate,
103
assumendo come esercizio di riferimento quello del 2003, inteso come punto finale
di un’evoluzione sviluppatasi lungo il triennio, la tendenza prevalente sembra
essere quella della sovrastima previsionale delle risorse disponibili, che coinvolge
quasi tutti i Titoli interessati dai vincoli del patto di stabilità, anche se, come
accennato precedentemente, i valori non sono lontani dalla corretta previsione.
Complessivamente, quindi, si può dire che l’attività più strettamente
connessa al momento della formazione dei bilanci trova un buon riscontro nei dati
offerti dall’analisi e si mostra sostanzialmente equilibrata sia sul versante delle
entrate, sia su quello delle spese, manifestando, forse, una maggiore attenzione,
com’è giusto che sia, per queste ultime, ma verosimilmente anche un maggior
condizionamento derivante dai vincoli imposti dal patto di stabilità.
104
4.4 L’INDEBITAMENTO
4.4.1 Quadro giuridico di riferimento
• La riforma costituzionale, le leggi finanziarie statali e gli interventi della
consulta
Nell’attuale processo di decentramento e di conferimento di ampie
autonomie gestionali agli Enti territoriali, frutto del rinnovato quadro istituzionale
conseguente alla riforma del titolo V della Costituzione, l’indebitamento degli enti
territoriali è destinato ad avere una dinamica crescente poiché rappresenta una
delle principali fonti di entrata che consente di finanziare le spese che derivano
dall’attribuzione di tali autonomie e dal contestuale venir meno delle fonti di
finanziamento di tipo “derivato”.
Ad essa deve, però, accompagnarsi un processo di crescente
responsabilizzazione degli amministratori chiamati a gestire l’indebitamento
dell’ente che amministrano, tenendo conto dell’esigenza di assicurare il
mantenimento degli equilibri economico-finanziari nonché il rispetto degli impegni
assunti nell’ambito della Unione europea.
Il sistema di finanziamento degli enti territoriali mediante indebitamento
trova la propria regolamentazione giuridica, anzitutto, nelle norme di cui alla legge
costituzionale 3/2001 recante “Modifiche al Titolo V della Costituzione” ove, il nuovo
testo dell’art. 119 Cost. da un lato riconosce “autonomia finanziaria di entrata e di
spesa” ai comuni, alle province, alle città metropolitane ed alle regioni (comma 1),
dall’altro pone un limite rigido alla capacità di far ricorso al mercato finanziario
statuendo (comma 6) che detti enti, “possono ricorrere all’indebitamento solo per
finanziare spese di investimento” ed escludendo, nello stesso tempo, “ogni
garanzia dello Stato sui prestiti dagli stessi contratti”.
L’autonomia finanziaria degli enti territoriali incontra, pertanto, il solo limite
della legislazione concorrente dello Stato in materia di ‘armonizzazione dei bilanci
pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario’ (art. 117
Cost., c. 3): compete, dunque, alle Regioni la disciplina della finanza pubblica,
mentre allo Stato spetta, soltanto, di fissare i principi generali della materia.
A tutt’oggi, però i principi del nuovo assetto costituzionale in materia
finanziaria stabiliti dal predetto articolo 119, non hanno ancora ricevuto attuazione,
poiché la Commissione di studio, istituita con D.P.C.M. del 9 aprile 2003 con il
105
compito di indicare al Governo i principi generali del coordinamento della finanza
pubblica e del sistema tributario, non ha ancora completato i suoi lavori83.
In tema di indebitamento degli enti territoriali sono intervenute,
contestualmente alla riforma dello Stato in senso federale avviata con la citata
modifica del titolo V della Costituzione, svariate disposizioni contenute nelle leggi
finanziarie statali, atteso lo stretto legame esistente tra tale materia e le esigenze
di contenimento del debito del conto finanziario consolidato delle pubbliche
amministrazioni imposte sia dal Trattato di Maastricht che dal “Patto di stabilità e
crescita”.
In particolare occorre evidenziare:
- l’art. 41 della legge 448/2001 (finanziaria 2002): al comma 1 prevede che,
“al fine di contenere il costo dell’indebitamento e di monitorare gli andamenti di
finanza pubblica, il Ministero dell’Economia e delle Finanze coordini l’accesso al
mercato dei capitali degli enti locali di cui all’art. 2 del TUEL nonché dei consorzi tra
enti territoriali e delle regioni. Al tal fine i predetti enti sono tenuti a comunicare
periodicamente allo stesso Ministero i dati relativi alla propria situazione finanziaria.
Il contenuto e le modalità del coordinamento nonché dell’invio dei dati sono stabiliti
con decreto del Mef da emanare, sentita la Conferenza unificata di cui all’art. 8
D.Lgs. 281/97, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge”.
83 L'Alta Commissione è stata costituita con notevole ritardo rispetto alla tempistica fissata dal legislatore nell’articolo 3 della legge n. 289/2002 (finanziaria 2003). Infatti, detto articolo stabiliva che la Commissione presentasse al Governo una relazione conclusiva sui lavori svolti, entro il 31 marzo 2003. Quindi, l'Esecutivo avrebbe dovuto presentare al Parlamento, entro il successivo 30 aprile, sulla scorta delle proposte dell'Alta commissione, una relazione su cui basare l'applicazione dell'articolo 119 della Costituzione. La Finanziaria 2004 (legge n. 350/2003), all'articolo 2, comma 20, ha assegnato all’Alta Commissione nuove scadenze, questa volta improrogabili, pena lo scioglimento della Commissione stessa e la decadenza dei suoi membri. Il nuovo termine previsto slittava al 30 settembre 2004. Entro tale data, la norma imponeva perentoriamente all'Alta Commissione di pervenire alla conclusione dei suoi lavori. In questa negativa ipotesi, entro il 31 ottobre, il Governo doveva dar conto al Parlamento delle ragioni per le quali l'articolo 119 rimaneva inattuato in merito agli aspetti più propriamente concernenti l'autonomia finanziaria di entrata e di spesa dei comuni, delle province, delle città metropolitane e delle regioni e della loro compartecipazione al gettito dei tributi erariali riferibili al loro territorio. Qualora, entro lo stesso termine, l'Alta Commissione fosse pervenuta alla stesura della prescritta relazione, il Governo, nei trenta giorni seguenti, avrebbe presentato al Parlamento la relazione con l'indicazione degli interventi, anche legislativi, ritenuti necessari. Infine l'articolo 1-quinquies della legge 19 ottobre 2004, n. 257 recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 agosto 2004, n. 220, recante disposizioni urgenti in materia di personale del Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA), di applicazione delle imposte sui mutui e di agevolazioni per imprese danneggiate da eventi alluvionali" ha ulteriormente prorogato i termini di conclusione dei lavori dell’Alta Commissione al 30 settembre 2005.
106
Con lo stesso decreto “sono approvate le norme relative all’ammortamento del
debito e all’utilizzo degli strumenti derivati da parte dei succitati enti84”.
Al comma 2, il predetto art. 41 stabilisce inoltre che gli stessi enti possano
emettere titoli obbligazionari e contrarre mutui con rimborso del capitale in unica
soluzione alla scadenza, previa costituzione, al momento dell’emissione o
dell’accensione, di un fondo di ammortamento del debito o previa conclusione di
swap per l’ammortamento del debito. Fermo restando quanto previsto nelle relative
pattuizioni contrattuali, gli enti possono provvedere alla conversione dei mutui
contratti successivamente al 31 dicembre 1996, anche mediante il collocamento di
titoli obbligazioni di nuova emissione o rinegoziazioni, anche con altri istituti, dei
mutui, in presenza di condizioni di rifinanziamento che consentano una riduzione
del valore finanziario delle passività totali a carico degli enti stessi, al netto delle
commissioni e dell’eventuale retrocessione del gettito dell’imposta sostitutiva di cui
all’art 2 D Lgs 239/96 e successive modificazioni;
- l’art. 30, comma 15, della legge 27 dicembre 2002, n.289 (legge
finanziaria per il 2003) testualmente prevede che “Qualora gli enti territoriali per
assicurare, sul piano amministrativo, l’osservanza rigorosa del precetto
costituzionale ricorrano all’indebitamento per finanziare spese diverse da quelle di
investimento, in violazione dell’art. 119 della Costituzione, i relativi atti e contratti
sono nulli.
Le Sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti possono irrogare agli
amministratori, che hanno assunto la relativa delibera, la condanna ad una
sanzione pecuniaria pari ad un minimo di cinque e fino ad un massimo di venti volte
l’indennità di carica percepita al momento di commissione della violazione”;
- l’art. 3 della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (legge finanziaria per
il 2004) ha:
• al comma 16, definito in modo più puntuale l’ambito soggettivo di
applicazione del concetto di “indebitamento per spese di investimento”
- di cui al precetto costituzionale,– indicando, fra gli enti soggetti al
vincolo, oltre alle regioni ed agli enti locali (comuni e province), le
aziende e gli organismi compresi nel sistema delle autonomie locali
(città metropolitane, comunità montane, comunità isolane o
dell’arcipelago, unioni di comuni, aziende speciali, consorzi, istituzioni)
con la sola esclusione delle società di capitali costituite per l’esercizio di
servizi pubblici; 84 Tale decreto è stato emanato con decreto 1 dicembre 2003 n. 389 pubblicato su G.U. n. 28 del
4.02.2004.
107
• al comma 17, individuato in modo dettagliato le varie tipologie di
indebitamento ricadenti nella sfera di applicazione dell’art. 119, sesto
comma, della Costituzione (mutui, prestiti obbligazionari,
cartolarizzazioni85), prevedendo inoltre che “non costituiscono
indebitamento, agli effetti del citato art.119, le operazioni che non
comportano risorse aggiuntive, ma consentono di superare, entro il
limite massimo stabilito dalla normativa statale vigente, una
momentanea carenza di liquidità e di effettuare spese per le quali è già
prevista idonea copertura di bilancio”. Esso inoltre aggiunge che
modifiche alle tipologie di indebitamento dallo stesso previste “sono
disposte con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, sentito
l’ISTAT, sulla base dei criteri definiti in sede europea”;
• al comma 18, fornito una elencazione tassativa delle operazioni che
costituiscono investimenti:
a) l'acquisto, la costruzione, la ristrutturazione e la manutenzione
straordinaria di beni immobili, costituiti da fabbricati sia residenziali
che non residenziali;
b) la costruzione, la demolizione, la ristrutturazione, il recupero e la
manutenzione straordinaria di opere e impianti;
c) l'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche,
mezzi di trasporto e altri beni mobili ad utilizzo pluriennale;
d) gli oneri per beni immateriali ad utilizzo pluriennale;
e) l'acquisizione di aree, espropri e servitù onerose;
f) le partecipazioni azionarie e i conferimenti di capitale, nei limiti
della facoltà di partecipazione concessa ai singoli enti mutuatari dai
rispettivi ordinamenti;
g) i trasferimenti in conto capitale destinati specificamente alla
realizzazione degli investimenti a cura di un altro ente od
organismo appartenente al settore delle pubbliche amministrazioni;
85 Le cartolarizzazioni sono quelle di flussi futuri di entrata non collegati ad una attività patrimoniale preesistente, quelle con corrispettivo iniziale inferiore all’85 per cento del prezzo di mercato dell’attività oggetto di cartolarizzazione, quelle accompagnate da garanzie fornite da amministrazioni pubbliche e le cessioni di crediti vantati verso altre amministrazioni pubbliche.
108
h) i trasferimenti in conto capitale in favore di soggetti concessionari
di lavori pubblici o di proprietari o gestori di impianti, di reti o di
dotazioni funzionali all'erogazione di servizi pubblici o di soggetti
che erogano servizi pubblici, le cui concessioni o contratti di servizio
prevedono la retrocessione degli investimenti agli enti committenti
alla loro scadenza anche anticipata. In tale fattispecie rientra
l'intervento finanziario a favore del concessionario di cui al comma
2 dell'articolo 19 della legge 11 febbraio 1994, n. 109;
i) gli interventi contenuti in programmi generali relativi a piani
urbanistici attuativi, esecutivi, dichiarati di preminente interesse
regionale aventi finalità pubblica volti al recupero e alla
valorizzazione del territorio.
• al comma 19, previsto che “gli enti e gli organismi di cui al comma 16
non possono ricorrere all’indebitamento per il finanziamento di
conferimenti volti alla capitalizzazione di aziende o società finalizzata al
ripiano di perdite. A tale fine l’istituto finanziatore, in sede istruttoria, è
tenuto ad acquisire dall’ente l’esplicazione specifica sull’investimento da
finanziare e l’indicazione che il bilancio dell’azienda o della società
partecipata, per la quale si effettua l’operazione, relativo all’esercizio
finanziario precedente l’operazione di conferimento di capitale, non
presenta una perdita di esercizio”;
• al comma 20, stabilito che “le modifiche alle tipologie di cui ai commi 17
e 18 sono disposte con decreto del Ministro dell’economia e delle
finanze sentito l’ISTAT”;
• al comma 21, statuito infine che “le disposizioni testé richiamate si
applicano anche alle Regioni speciali e alle Province autonome di Trento
e di Bolzano “ai fini dell’unità economica della Repubblica e nel quadro
del coordinamento della finanza pubblica di cui agli articoli 119 e 120
della Costituzione”.
Le disposizioni normative sopraccitate sono state oggetto di numerosi rilievi
sollevati dalle Regioni innanzi alla Corte Costituzionale per violazione delle
prerogative costituzionali in materia finanziaria riconosciute alle stesse dalle nuove
norme del titolo V della Costituzione. In particolare, la Consulta, con sentenza n.
376/2003, si è pronunciata sulla legittimità costituzionale dei primi due commi
109
dell’art. 41 della legge 448/2001, “censurati” da alcune Regioni sulla base delle
seguenti argomentazioni:
a) violazione della competenza legislativa regionale in materia di
finanza regionale e locale (competenza ritenuta residuale o
concorrente), sull'assunto del carattere di dettaglio delle
disposizioni sopra sommariamente richiamate;
b) violazione dell'art. 117, sesto comma, della Costituzione per
l'attribuzione al Ministro dell’economia e delle finanze di una
potestà sostanzialmente regolamentare in materia non riservata
alla competenza legislativa esclusiva dello Stato;
c) violazione dell'autonomia finanziaria garantita agli enti sub-statali
dall'art. 119 della Costituzione. La norma impugnata
disciplinerebbe, infatti, con previsioni di dettaglio non riconducibili
ai principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema
tributario di cui al comma 2 dell’articolo 119 della Costituzione,
l'indebitamento delle Regioni e degli enti locali, che costituisce una
componente essenziale della rispettiva autonomia finanziaria;
d) violazione del principio di leale collaborazione, per il ruolo marginale
attribuito alla Conferenza Unificata in ordine al decreto ministeriale
previsto.
La Consulta ha disatteso i rilievi critici sollevati dalle Regioni riconducendo la
disciplina delle condizioni e dei limiti dell'accesso degli enti territoriali al mercato dei
capitali nell’ambito del "coordinamento della finanza pubblica" di cui al comma 3
dell’articolo 117 della Costituzione e, quindi, in seno alla potestà legislativa
concorrente Stato-Regioni.
Al fine, peraltro, di salvare disposizioni volte a dettare norme palesemente di
dettaglio, difficilmente riconducibili a quei principi fondamentali cui (secondo il testo
costituzionale) dovrebbe limitarsi la normazione statale di cornice, la Corte ha
introdotto due ulteriori argomentazioni. Infatti, da un lato, sottolinea come, in tema
di accesso degli enti territoriali al mercato dei capitali, i poteri di coordinamento,
che possono legittimamente essere attribuiti ad organi centrali, siano connessi, per
l'oggetto, con la competenza statale in materia di "tutela del risparmio e mercati
finanziari" di cui all'art. 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione;
dall’altro lato, evidenziando la specificità della materia incisa dalla norma
impugnata e richiamando la necessità, ai fini del coordinamento finanziario, di
110
esercitare anche poteri amministrativi di regolazione tecnica, di rilevazione dei dati
e di controllo, chiarisce come la disciplina di tali poteri non possa ritenersi preclusa
alla legge statale, “anche in forza dell'art. 118, primo comma, della Costituzione”.
Naturalmente, il potere di coordinamento deve essere inteso come potere di
adottare le (sole) misure tecniche necessarie al raggiungimento delle finalità di
contenimento del costo dell’indebitamento degli enti sub-statali e di monitoraggio
dei conti pubblici poste dalla norma in questione, in armonia con i vincoli (fra cui, in
particolare, quelli di origine comunitaria connessi con il Patto europeo di stabilità e
crescita) e con gli indirizzi concernenti la cosiddetta finanza pubblica allargata,
senza possibilità di “incidere sulle scelte autonome degli enti quanto alla provvista o
all'impiego delle loro risorse, effettuate nei limiti dei principi di armonizzazione
stabiliti dalle leggi statali, o, peggio, di adottare determinazioni discrezionali che
possano concretarsi in trattamenti di favore o di sfavore nei confronti di singoli enti.
Da ultimo, la Corte Costituzionale, con sentenza 425/2004 si è pronunciata
sulla legittimità costituzionale dell’art.3, commi da 16 a 21, della legge 24 dicembre
2003, n. 350 (legge finanziaria 2004, le cui disposizioni sono state impugnate da
varie Regioni sulla base delle seguenti argomentazioni: anzitutto, viene contestata
l’estensione dell’applicazione dell’art. 119, comma 6, Cost., ad enti diversi da quelli
espressamente indicati nel medesimo nonché le restrizioni apportate alle nozioni di
indebitamento e di investimento le quali risultano illegittime e lesive dell’autonomia
finanziaria locale; in secondo luogo si deplora l’attribuzione al Ministro
dell’economia e delle finanze del potere, sostanzialmente regolamentare, di
modificare con proprio decreto le tipologie di operazioni costituenti indebitamento e
investimento, in violazione dell’art. 117, comma 6, Cost.
La Corte ha accolto le censure limitatamente alla illegittimità costituzionale
dell’art. 3, comma 17, quarto periodo, e comma 20, della legge n. 350 del 2003,
nella parte in cui riconosce in capo al Ministro dell’economia e delle finanze la
competenza a modificare, con proprio decreto e sentito l’ISTAT, le tipologie di
operazioni che costituiscono investimento e indebitamento ai fini dell’applicazione
dell’art. 119, comma 6, Cost.
Ha, invece, riconosciuto legittime le definizioni di “indebitamento” e di
“spese di investimento” che il legislatore statale ha offerto nelle disposizioni
impugnate, le quali risultano, peraltro, ispirate ai criteri adottati in sede europea.
Il legislatore (cfr. art. 29 legge 289/2002) ha, poi, espressamente
riconosciuto valore di principi fondamentali del coordinamento della finanza
pubblica, ai sensi degli articoli 117 e 119, secondo comma, della Costituzione, alle
disposizioni riguardanti il patto di stabilità interno per gli enti territoriali, con ciò,
confermando la stretta connessione esistente tra le predette disposizioni e la
111
materia dell’indebitamento. In particolare, ha previsto, tra le sanzioni connesse al
mancato raggiungimento degli obiettivi rilevanti ai fini del patto di stabilità per
l’anno 2003, l’impossibilità di ricorrere all’indebitamento per gli investimenti.
• La materia dell’indebitamento nelle norme del TUEL. I mutui a copertura dei
debiti fuori bilancio.
Le disposizioni normative che regolano la materia dell’indebitamento per gli
Enti locali sono, principalmente, collocate nel titolo IV (Investimenti), capo I
(Principi generali), capo II (Fonti di finanziamento mediante indebitamento) e capo
III (Garanzie per mutui e prestiti). L’art. 152 (Regolamento di contabilità), nel
considerare le norme della parte seconda del Testo unico, quali principi generali con
valore di limite inderogabile, esclude le disposizioni di cui agli articolo 202, comma
2, 203, 205 e 207,consentendo, pertanto, ai Regolamenti di contabilità del singolo
ente,di dettare una differente disciplina.
Tali disposizioni prevedono il ricorso all'indebitamento da parte degli Enti
locali sia ammesso esclusivamente nelle forme previste dalle leggi vigenti in
materia e per la realizzazione degli investimenti. Può essere fatto ricorso a mutui
passivi per il finanziamento dei debiti fuori bilancio di cui all'articolo 194 e per altre
destinazioni di legge. Le relative entrate hanno destinazione vincolata.
Le condizioni per ricorrere all’indebitamento sono:
a) avvenuta approvazione del rendiconto dell'esercizio del penultimo
anno precedente quello in cui si intende deliberare il ricorso a
forme di indebitamento;
b) avvenuta deliberazione del bilancio annuale nel quale sono incluse
le relative previsioni.
Ulteriore condizione per assumere nuovi mutui è che l'importo annuale degli
interessi sommato a quello dei mutui precedentemente contratti, a quello dei
prestiti obbligazionari precedentemente emessi ed a quello derivante da garanzie
prestate ai sensi dell'articolo 207, al netto dei contributi statali e regionali in conto
interessi, non superi il 25 per cento delle entrate relative ai primi tre titoli delle
entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista
l'assunzione dei mutui.
Ove nel corso dell'esercizio si renda necessario attuare nuovi investimenti o
variare quelli già in atto, è previsto che l'organo consiliare adotti apposita
variazione al bilancio annuale e contestualmente modifichi il bilancio pluriennale e
112
la relazione previsionale e programmatica per la copertura degli oneri derivanti
dall'indebitamento e per la copertura delle spese di gestione.
Condizioni particolari disciplinano, poi, i contratti di mutuo stipulati con enti
diversi dalla Cassa depositi e prestiti, dall'Istituto nazionale di previdenza per i
dipendenti dell'amministrazione pubblica e dall'Istituto per il credito sportivo (art.
204, comma 286)
L'ente mutuatario utilizza il ricavato del mutuo sulla base dei documenti
giustificativi della spesa ovvero sulla base di stati di avanzamento dei lavori. Ai
relativi titoli di spesa è data esecuzione dai tesorieri solo se corredati di una
dichiarazione dell'ente locale che attesti il rispetto delle predette modalità di
utilizzo.
Ulteriori vincoli sono stabiliti per la circostanza che il mutuo, anche se
assistito da contributi dello Stato o delle regioni, sia finalizzato al finanziamento di
opere pubbliche destinate all’esercizio di servizi pubblici: in questi casi è possibile
assumerlo solo a condizione che i contratti di appalto siano realizzati sulla base di
progetti "chiavi in mano" ed a prezzo non modificabile in aumento, con procedura di
evidenza pubblica e con esclusione della trattativa privata.
Inoltre, per le nuove opere il cui progetto generale comporti una spesa
superiore al miliardo di lire, gli Enti approvano un piano economico-finanziario
86 Art 204 (regole particolari per l’assunzione di mutui) comma 2: I contratti di mutuo
con enti diversi dalla Cassa depositi e prestiti, dall'Istituto nazionale di previdenza per i
dipendenti dell'amministrazione pubblica e dall'Istituto per il credito sportivo, devono, a
pena di nullità, essere stipulati in forma pubblica e contenere le seguenti clausole e
condizioni:
a) l'ammortamento non può avere durata inferiore a dieci anni;
b) la decorrenza dell'ammortamento deve essere fissata al primo gennaio dell'anno successivo a quello della stipula del contratto; a richiesta dell'ente mutuatario, gli istituti di credito abilitati sono tenuti, anche in deroga ai loro statuti, a far decorrere l'ammortamento dal primo gennaio del secondo anno successivo a quello in cui è avvenuta la stipula del contratto;
c) la rata di ammortamento deve essere comprensiva, sin dal primo anno, della quota capitale e della quota interessi;
d) unitamente alla prima rata di ammortamento del mutuo cui si riferiscono devono essere corrisposti gli eventuali interessi di preammortamento, gravati degli ulteriori interessi, al medesimo tasso, decorrenti dalla data di inizio dell'ammortamento e sino alla scadenza della prima rata. Qualora l'ammortamento del mutuo decorra dal primo gennaio del secondo anno successivo a quello in cui è avvenuta la stipula del contratto, gli interessi di preammortamento sono calcolati allo stesso tasso del mutuo dalla data di valuta della somministrazione al 31 dicembre successivo e dovranno essere versati dall'ente mutuatario con la medesima valuta 31 dicembre successivo;
e) deve essere indicata la natura della spesa da finanziare con il mutuo e, ove necessario, avuto riguardo alla tipologia dell'investimento, dato atto dell'intervenuta approvazione del progetto definitivo o esecutivo, secondo le norme vigenti;
f) deve essere rispettata la misura massima del tasso di interesse applicabile ai mutui, determinato periodicamente dal Ministro del tesoro, bilancio e programmazione economica con proprio decreto.
113
diretto ad accertare l'equilibrio economico-finanziario dell'investimento e della
connessa gestione, anche in relazione agli introiti previsti ed al fine della
determinazione delle tariffe87.
Infine, è consentito agli Enti locali di attivare prestiti obbligazioni nelle forme
consentite dalla legge.
Quale ulteriore vincolo da tenere presente nel momento in cui l’Ente
considera la possibilità di contrarre mutui per finanziare investimenti è anche il
rischio di violare uno dei parametri di deficitarietà88 di cui al D.M. 227/1999: è
stabilito, infatti, che l’importo complessivo degli interessi passivi sui mutui, non
possa superare, per i comuni, il 12% delle entrate correnti desumibili dai Titoli I, II
e III.
Per quanto riguarda in particolare i mutui a copertura dei debiti fuori
bilancio, l’art. 194 TUEL (Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio)
prevede, al comma 3, che per il finanziamento delle spese che costituiscono debiti
87 Il comma 4 dell’art 201 TUEL prevede, inoltre, che le tariffe dei servizi pubblici siano
determinate in base ai seguenti criteri:
a. la corrispondenza tra costi e ricavi in modo da assicurare la integrale
copertura dei costi, ivi compresi gli oneri di ammortamento tecnico
finanziario;
b. l'equilibrato rapporto tra i finanziamenti raccolti ed il capitale investito;
c. l’entità dei costi di gestione delle opere, tenendo conto anche degli
investimenti e della qualità del servizio.
88 Ai sensi dell’art. Art. 242 T.U.E.L., Individuazione degli enti locali
strutturalmente deficitari e relativi controlli sono da considerarsi in condizioni
strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di
squilibrio, rilevabili da una apposita tabella, da allegare al certificato sul rendiconto della
gestione, contenente parametri obiettivi dei quali almeno la metà presentino valori deficitari.
Il certificato è quello relativo al rendiconto della gestione del penultimo esercizio precedente
quello di riferimento. Con decreto del Ministro dell'interno, sentita la Conferenza Stato-città e
autonomie locali, (..) sono fissati per il triennio successivo i parametri obiettivi, determinati
con riferimento a un calcolo di normalità dei dati dei rendiconti dell'ultimo triennio
disponibile, nonché le modalità per la compilazione della tabella sopraccitata. Con D.M.
Interno 227/1999 sono stati dettati i parametri di deficitarietà per il triennio 1998-2000; in
base all’art. 228 T.U.E.L. (conto del bilancio), comma 5, al conto del bilancio è annessa la
tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale che è altresì
allegata al certificato del rendiconto.
114
fuori bilancio riconoscibili ai sensi del comma 189, l’ente locale possa fare ricorso a
mutui, ove non possa documentalmente provvedersi a norma dell'articolo 193,
comma 390. Nella relativa deliberazione consiliare viene dettagliatamente motivata
l'impossibilità di utilizzare altre risorse.
La deroga, fissata con legge ordinaria, al principio per il quale
l’indebitamento debba finanziare solo investimenti, è stata possibile, in passato, in
quanto la relativa norma non aveva valenza costituzionale. Oggi, invece, il novellato
art. 119 Cost. ha costituzionalizzato il predetto principio creando, così, possibili
profili di illegittimità costituzionale per quelle disposizioni normative vigenti che
consentono di ricorrere all’indebitamento per motivi diversi dal finanziamento degli
investimenti.
Il problema è stato affrontato dalla legge 448/2001 (finanziaria 2002) che
agli artt. 27 e 41 ha stabilito:
a) art. 27 (Disposizioni finanziarie per gli enti locali), comma 14 “la facoltà di
ricorrere alla contrazione di mutui per il ripiano dei disavanzi di esercizio
delle aziende di trasporto pubblico locale, attribuita alle regioni e agli enti
locali da specifiche disposizioni legislative, può essere esercitata
limitatamente ai disavanzi risultanti dai bilanci delle predette aziende, redatti
89 Art. 194 TUEL comma 1: Con deliberazione consiliare di cui all'articolo 193, comma
2, o con diversa periodicità stabilita dai regolamenti di contabilità, gli enti locali riconoscono
la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da:
a) sentenze esecutive;
b) copertura di disavanzi di consorzi, di aziende speciali e di istituzioni, nei limiti degli
obblighi derivanti da statuto, convenzione o atti costitutivi, purché sia stato
rispettato l'obbligo di pareggio del bilancio di cui all'articolo 114 ed il disavanzo derivi
da fatti di gestione;
c) ricapitalizzazione, nei limiti e nelle forme previste dal codice civile o da norme
speciali, di società di capitali costituite per l'esercizio di servizi pubblici locali;
d) procedure espropriative o di occupazione d'urgenza per opere di pubblica utilità;
e) acquisizione di beni e servizi, in violazione degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3
dell'articolo 191, nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per
l'ente, nell'ambito dell'espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza.
90 E cioè, ove non si possa far ricorso alle entrate che possono essere utilizzate per
salvaguardare gli equilibri di bilancio (art. 193 comma 3: “3. Ai fini del comma 2 possono
essere utilizzate per l'anno in corso e per i due successivi tutte le entrate e le disponibilità,
ad eccezione di quelle provenienti dall'assunzione di prestiti e di quelle aventi specifica
destinazione per legge, nonché i proventi derivanti da alienazione di beni patrimoniali
disponibili”).
115
ed approvati secondo i rispettivi ordinamenti, relativi agli esercizi 2000 e
precedenti. Per il finanziamento degli oneri derivanti dai contratti di servizio
di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422, e
successive modificazioni, tale facoltà può essere esercitata limitatamente ai
contratti di servizio stipulati entro la data del 31 ottobre 2001”;
b) art. 41, comma 4 “per il finanziamento di spese di parte corrente, il comma
3 dell’articolo 194 del citato testo unico di cui al decreto legislativo 18
agosto 2000, n. 267, si applica limitatamente alla copertura dei debiti fuori
bilancio maturati anteriormente alla data di entrata in vigore della legge
costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3”.
Pertanto , ai sensi di quest’ultima disposizione, è possibile assumere mutui
per debiti fuori bilancio, ex 194 TUEL, nel caso di spese di parte corrente, purché si
tratti di debiti maturati anteriormente al 8.11.2001 (data di entrata in vigore della
riforma costituzionale).
L’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli Enti locali91 ha
ulteriormente chiarito che:
a) con riferimento a debiti fuori bilancio collegati a spese di investimento è
possibile ricorrere all’indebitamento anche oltre il termine dell’8.11.2001
trattandosi di operazione legittima sia ai sensi del novellato art. 119 Cost.
sia ai sensi dell’art. 41 comma 4 sopraccitato;
b) con riferimento a debiti fuori bilancio collegati a spese correnti è
fondamentale individuare il momento in cui gli stessi devono ritenersi
“maturati” ai fini della loro collocazione temporale con riguardo alla data di
entrata in vigore della riforma costituzionale: secondo i principi del diritto
civile, i debiti devono ritenersi maturati nel momento in cui sussistono tutti
gli elementi (certezza, liquidità ed esigibilità) per procedere all’adempimento
dell’obbligazione92.
Sostanzialmente adeguandosi alle predette disposizioni, la Cassa depositi e
prestiti, con circolare n. 1251 del 27 maggio 2003 ha dettato disposizioni in merito
alla finanziabilità dei debiti fuori bilancio e particolari disposizioni in materia di
disavanzi nei settori del trasporto pubblico e sanitario.93
91 Cfr. Raccomandazione adottata nella seduta del 6.03.2003 92 Con particolare riferimento ai debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive l’Osservatorio ha chiarito che è dal momento del deposito della sentenza di condanna –munita della formula esecutiva, che il debito può qualificarsi certo, liquido ed esigibile.
93 In particolare la circolare sottolinea la necessità che il Consiglio dell’ente locale
riconosca con propria deliberazione ex 194 TUEL la legittimità dei debiti fuori bilancio
distinguendo quelli relativi a spese di investimento da quelli relativi spese correnti; inoltre,
con la delibera con la quale verifica il permanere degli equilibri di bilancio ed adotta i
116
• Altre disposizioni di interesse
Alle norme sopraccitate devono aggiungersi le disposizioni che seguono di cui si
tralascia l’analisi di dettaglio:
a) i tassi di interesse applicabili ai mutui bancari;
b) l’estinzione anticipata dei mutui: cfr. art 48 comma 15 legge
449/1997;
c) la conversione dei mutui: Art 41 legge 448/2001;
d) la normativa riguardante la Cassa depositi e prestiti: cfr. in
particolare D.M. Tesoro 7.01.1998;
e) i cd. strumenti di finanza innovativa (prestiti obbligazionari, leasing,
project financing).
4.4.2 Analisi dei dati
Il Comune di Mirano nel periodo 2001-2003 ha fatto ricorso
all’indebitamento per finanziare solo spese di investimento, così come stabilito dalla
normativa vigente in materia e nel rispetto dei limiti imposti dal Testo Unico degli
Enti Locali, art. 204.
Nel periodo in riferimento (2001-2003) il Comune ha acceso n° 23 contratti
con la Cassa Depositi e Prestiti, per un importo totale di €. 9.437.799 che si
aggiungono ai numerosi altri accesi negli anni precedenti.
Nel dettaglio :
Anno 2000 (inserito per completezza di analisi)
Dall’esame del conto consuntivo 2000 risulta accertato un importo totale per
mutui pari ad €. 1.466.738 totalmente accesi con la Cassa Depositi e Prestiti e
finalizzati ai seguenti interventi: €. 700.316 “M. Adeg. Norm. Edif. Scool. 3 Lotto”,
€. 51.646 “M. Arredi e Attrezzature Ac. Elementare”, €. 258.228 “M. Soppressione
passaggio a livello” , €. 25.823 “ M. Arredi e attrezzature scuole Medie” €. 258.228
provvedimenti per mantenerli, stanzia, altresì, le somme necessarie per il pagamento dei
debiti fuori bilancio utilizzando prioritariamente le entrate e l’avanzo di amministrazione
accertato (193 TUEL) e secondariamente, dopo aver verificato l’impossibilità di finanziare con
tali fonti i debiti fuori bilancio di cui è stata riconosciuta la legittimità, facendo ricorso
all’indebitamento.
117
“M. 2001-2002 Sistemazione strade varie 2-3 lotto” ed €. 172.497 “ M.F.do di
rotazione L. 179/92 Vetrego a carico della Regione”.
I sopra elencati mutui hanno portato, per l’anno 2001, al pagamento di oneri
aggiuntivi per €. 91.421,48. Dal presente computo fa eccezione il mutuo relativo
alla soppressione dei passaggi a Livello per il quale il rimborso degli oneri inizia dal
2002.
Anno 2001
Nel P.E.G. e nel Bilancio di previsione era stata prevista l’assunzione di
mutui, con la Cassa DD.PP., per importi rispettivamente di €. 7.212.410 e di €.
6.929.847.
Nel consuntivo risulta uno stanziamento definitivo pari ad €. 3.853.640 del
quale viene accertato un importo pari ad €. 3.249.511, per finanziare i seguenti
interventi:
- €. 387.343 – “M. Asfalti Via dei Vettori e Via Balzana”;
- €. 671.394 – “M. Arredo Piazza delle Erbe”;
- €. 206.583 – “M. Nuova Biblioteca”;
- €. 593.925 - “M. Ampliamento ed adeguamento Norm. Sc. Mat. Zanetti
Meneghini di Zianigo;
- €. 320.203 – “M. Pista ciclabile Mirano – Zianigo”;
- €. 77.469 – “M. Restauro conservativo Ponte Castelletto”;
- €. 258.228 – “M. Adeguamento ampliamento impianti PP. II.”;
- €. 154.937 “M. Sistemazione Rio Volpino”;
- €. 206.313 “M. F.do di Rotazione ERP Vetrego”;
- €. 373.115 “M. Arredi Uffici ex Municipio V. B. Fuori”.
L’importo di €. 3.853.640, è diminuito a €. 3.249.511 in quanto sono stati
rinviati al 2002 i finanziamenti di €. 117.298 “M. F.do per accordi Bonari L. 109/94
ed €. “M. Sistemazione Piazza Campanile”.
I sopra elencati mutui hanno portato, per l’anno 2002, al pagamento di oneri
aggiuntivi per €. 355.972.
Anno 2002
Nel Bilancio di previsione era stata prevista l’assunzione di mutui, con la
Cassa DD.PP per l’importo complessivo di €. 5.785.312.
A consuntivo risulta uno stanziamento definitivo pari ad €. 2.645.246, del
quale viene accertato un importo pari ad €. 2.389.414, finalizzato ai seguenti
interventi:
- €. 180.760 – “M. Asfalti Via dei Vettori e Via Balzana”;
118
- €. 622.000 – “Urbanizzazione Nuova Area Residenziale”;
- €. 37.283 – “M. Manutenzione Strada Teatro V.Belv. XXV Aprile”;
- €. 258.228 “M. Ristrutturazione casa Roich”;
- €. 103.291 – “M. Arredi scuola materna Zanetti Meneghin”;
- €. 774.685 – “M. 2001-2002 sistemazione strade varie lotto 2-3 Lotto”;
- €. 413.166 - “M. Arredi Nuova Biblioteca Villa Errera”.
I sopra elencati mutui hanno portato, per l’anno 2003, al pagamento di oneri
aggiuntivi per €. 268.014.
Anno 2003:
Nel Bilancio di previsione era stata prevista l’assunzione di mutui per un
importo totale di €. 6.657.450 con la Cassa DD.PP.
Nel consuntivo risulta uno stanziamento definitivo di €. 3.798.874,
totalmente accertato, per finanziare le seguenti opere:
- €. 950.000 – “M. Nuovi loculi cimit. Mirano Capoluogo”;
- €. 957.000 – “ M. 2003 adeg. Norm. Edif. Scolastici 3 lotto”;
- €. 752.000 – “M. Ampliamento Scuola elementare Azzolini”;
- €. 180.000 - “M Pista ciclabile fraz. Campocroce Ristrutturazione casa
Roich”;
- €. 650.000 – “M. Adeguamento normativo Ex scuola carducci Scaltenigo
Sede Ced”;
- €. 309.874 – “M. Adeguamento normativa impianti sportivo 1 Stralcio”.
I sopra elencati mutui hanno portato, per l’anno 2004, al pagamento di oneri
aggiuntivi per €. 458.122.
Limite all’indebitamento
L’art. 204 T.U.E.L. prevede che l’ente possa assumere nuovi mutui solo se
l’importo annuale degli interessi sommato a quello dei mutui precedenti ed a quello
derivante da garanzie prestate, al netto dei contributi statali e regionali in conto
interessi, non superi il 25% delle entrate correnti.
Il limite del 25% appare, tuttavia, troppo elevato, in quanto difficilmente il
Comune si trova in condizioni così difficili e, quindi, rischia di divenire inconsistente.
Di conseguenza si è ritenuto di adottare, quale punto di riferimento più
vicino alla realtà, il valore del 12% (parametro di deficitarietà introdotto con il D.M.
6 maggio 1999, n. 227) quale limite massimo del rapporto tra le spese per interessi
passivi sui mutui (spese titoli I, intervento 6) e le entrate correnti (titolo I, II, e
III), ritenendo, quale soglia di rischio, il valore oscillante tra il 10 e il 12%.
119
Dalla tavola che segue il predetto limite risulta rispettato in ciascuno degli
anni presi in considerazione.
Si è, altresì, valutato, al fine di verificare la solidità dell’ente e la sua
capacità di far fronte agli oneri complessivi derivanti dall’indebitamento, l’indicatore
relativo al cd. grado di rigidità per indebitamento, che misura l’incidenza delle spese
per il rimborso dei prestiti (quota capitale e quota interessi) sulle entrate correnti
(entrate titoli I, II e III).
Nel triennio l’indicatore passa da un valore del 8,6% nel 2001, ad un valore
del 9,5% nel 2002 e ad un valore del 10% del 2003, rispettando il limite del 12%.
Tav. 5: limite all’indebitamento
Entrate accertate esercizio 1999 2000 2001 2002 2003Titolo I Entrate Tributarie 6.747.678,00 7.528.444,00 7.464.048,00 10.856.918,00 12.628.179,16
Titolo II
Entrate derivant i da contribut i e trasferimenti corrent i dello Stato, delle Regioni e di altri Ent i Pubbllici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla Regione 5.924.930,00 4.580.994,00 5.819.627,00 3.370.135,00 2.565.886,48
Titolo III Entrate Extratributarie 2.997.682,00 2.919.592,00 3.177.549,00 3.072.758,00 2.427.687,71 A T OTA LE 15.6 70 .2 9 0 15.0 2 9 .0 3 0 16 .4 6 1.2 2 4 17.2 9 9 .8 11 17.6 2 1.753
Titolo V Assunzione M utui 3.249.510,66 2.389.413,74 3.798.874,14
B Quota capitale 738.955,00 824.693,00 990.033,00 1.069.615,14
C Quota interessi nuovi mutui 139.213,00 100.194,00 149.584,00
DQuota Interessi 602.535,00 591.081,00 657.208,00 687.098
E Limite di impegno di spesa per interessi passivi (25%di A) 3.326.491,50 3.100.049,50 3.428.208,09
F
Limite di impegno di spesa per interessi passivi (12% DI A) - parametro di def icitarietà int rodot to con il D.M . 6 maggio 1999, n. 227. 1.880.434,80 1.803.483,60 1.975.346,88
GInteressi Passivi per M utui in ammortamento e per alt ri debit i pluriennali 730.294,00 757.402,00 836.681,91
C + D 4,7% 5,0% 5,1%A
B + D 8,6% 9,5% 10,0%A
Liimite Indebitamento
Grado di rigidità per indebitamento
Analisi della restituzione delle quote capitali e quote interessi (allegati al
bilancio di previsione)
Nelle tavole che seguono sono riassunti i contratti accesi con i vari Istituti di
Credito, le quote di restituzione del capitale e degli interessi, ricavate dall’allegato
al Bilancio di Previsione nel periodo 2001-2003.
120
Tav. 6: contratti accesi con Istituti di credito
CAPITOLOQUOTA
CAPITALEQUOTA
INTERESSITOTALI QUOTE
2001
3010303
65 676.431 553.622 1.230.053
4 17.902 5.854 23.756 2 16.174 5.947 22.120 7 32.661 12.045 44.706 2 25.005 7.892 32.897
0 - - - 2 7.592 - 7.592 1 36.866 20.382 57.248
83 812.630 605.741 1.418.371 824.693 591.081 1.415.774
CAPITOLOQUOTA
CAPITALEQUOTA
INTERESSITOTALI QUOTE
2002
3010303
73 858.804 616.999 1.475.804 4 19.162 3.449 22.612 2 17.313 4.808 22.120 5 21.640 7.332 28.972 2 26.671 6.226 32.897 0 - - - 2 6.661 - 6.661 1 39.347 17.898 57.244
89 989.598 656.713 1.646.311 990.033 657.208 1.647.240
CAPITOLOQUOTA
CAPITALEQUOTA
INTERESSITOTALI QUOTE
2003
3010303
73 941.213 668.981 1.610.194 4 20.096 1.959 22.056 2 18.533 3.588 22.120 3 22.097 4.986 27.083 2 28.451 4.446 32.897 2 41.323 - 41.323 0 6.493 - 6.493
1 41.999 15.246 57.244 87 1.120.204 699.207 1.819.411
1.069.615 687.098 1.756.713
NUMERO CONTRATTI
IMPORTI
RIMBORSO DI QUOTE CAPITALI E DI MUTUI E
PRESTITI TOTALI
NUMERO CONTRATTI
IMPORTI
TOTALE DA CONSUNTIVO
INTERVENTO
OPERE MARITTIMEOPERE MARITTIME
TOTALE DA CONSUNTIVO
AMM.TO IST. CRED. SPORT.
OPERE MARITTIMETOTALE
PRESTITI DALLA REGIONEOPERE MARITTIME
AMM.TO ST. REG VENETOAMM.TO IST. PREV.
RIMBORSO DI QUOTE CAPITALI E DI MUTUI E
PRESTITI TOTALI
AMM.TO CASSA DD.PP.AMM.TO CREDIOP.
NUMERO CONTRATTI
IMPORTI
RIMBORSO DI QUOTE CAPITALI E DI MUTUI E
PRESTITI TOTALI
AMM.TO CASSA DD.PP.
INTERVENTO
AMM.TO CREDIOP.AMM.TO ST. REG VENETOAMM.TO IST. PREV.AMM.TO IST. CRED. SPORT.
PRESTITI DALLA REGIONE
TOTALE
OPERE MARITTIMEOPERE MARITTIME
TOTALE DA CONSUNTIVO
TOTALE
AMM.TO CREDIOP.AMM.TO ST. REG VENETOAMM.TO IST. PREV.AMM.TO IST. CRED. SPORT.PRESTITI DALLA REGIONE
AMM.TO CASSA DD.PP.
INTERVENTO
121
Tav. 7: analisi della restituzione delle quote capitali e delle quote interessi
IMPORTO 2001
IMPORTO 2002
IMPORTO 2003
DIFFERENZA 2002 SU 2001
DIFFERENZA IN %
DIFFERENZA 2003 SU 2002
DIFFERENZA IN %
DIFFERENZA 2003 SU
2001
DIFFERENZA IN %
1.230.053 1.475.804 1.610.194 245.751 17% 134.390 8% 380.141 24%23.756 22.612 22.056 -1.144 -5% -556 -3% -1.700 -8%22.120 22.120 22.120 0 0% 0 0% 0 0%44.706 28.972 27.083 -15.734 -54% -1.889 -7% -17.623 -65%32.897 32.897 32.897 0 0% 0 0% 0 0%
- - 41.323 0 41.323 100% 41.323 100%7.592 6.661 6.493 -931 -14% -168 -3% -1.099 -17%
57.248 57.244 57.244 -3 0% 0 0% -3 0%1.418.371 1.646.311 1.819.411 227.939 14% 173.100 10% 401.039 22%
1.415.774 1.647.240 1.756.713 231.467 14% 109.473 6% 340.939 19%
AMM.TO MUTUI
DIFFERENZA IMPORTI TOTALI (QUOTA CAPITALE + QUOTA INTERESSE (DA ALLEGATO AL BILANCIODI PREVISIONE ) E IMPORTI TOTALI DA CONTO CONSUNTIVO
OPERE MARITTIME
IST. PREV. IST. CRED. SPORT.
PRESTITI DALLA REGIONEOPERE MARITTIME
CASSA DD.PP.CREDIOP. IST. REG VENETO
TOTALETOTALI DA CONSUNTIVO
Analizzando le tavole n. 2 e 3 si evince che:
1) a livello Bilancio di previsione, l’ importo complessivo che il Comune rimborsa a
titolo di oneri aumenta, nel triennio, di €. 401.039 (pari a 22%), passando da un
importo complessivo di €. 1.418.371 del 2001, per un numero complessivo di 81
contratti, ad un importo complessivo del 2003 di €. 1.819.411, per un numero
complessivo di 87 contratti.
In particolare:
- nel biennio 2001/2002 l’importo complessivo che il Comune rimborsa a titolo
di oneri aumenta di €. 227.939 (pari al 14%), passando da un importo
complessivo di €. 1.418.371 del 2001, per un numero di 81 contratti, ad un
importo complessivo nel 2002 di €. 1.646.311 per un numero di 89 contratti.
Infatti, pur essendoci stato un aumento di oneri aggiuntivi, pari ad €.
355.972, per l’assunzione di n. 9 nuovi mutui con la Cassa DD. PP., c’è stata
una diminuzione di oneri complessiva dovuta:
• ad un abbassamento del tasso di interesse per i mutui accesi con la
Cassa DD. PP.;
• all’estinzione di n. 2 mutui accesi con l’Istituto Previdenziale e n. 1
mutuo acceso con la Cassa DD.PP.;
- nel biennio 2002/2003 l’importo complessivo che il Comune rimborsa a titolo
di oneri aggiuntivi aumenta di €. 173.100 (pari al 10%), passando da un
importo complessivo di €. 1.646.311 del 2002, per un numero complessivo di
89 contratti, ad un importo complessivo di €. 1.819.411, per un numero
complessivo di 87 contratti. Infatti, pur essendoci stato un aumento di oneri
aggiuntivi, pari ad €. 268.014, per l’assunzione di n. 5 nuovi mutui con la
Cassa DD. PP. e prestiti dalla Regione, c’è stata una diminuzione di oneri
122
complessiva dovuta all’estinzione di n. 2 mutui accesi con l’Istituto
Previdenziale e n. 6 mutui accesi con la Cassa DD.PP.;
2) a consuntivo, emerge che l’ importo complessivo che il Comune rimborsa a titolo
di oneri aumenta, nel triennio, di €. 340.939 (pari al 19%), passando da un importo
complessivo di €. 1.415.774 del 2001, per un numero complessivo di 81 contratti,
ad un importo complessivo del 2003 di €. 1.756.713, per un numero complessivo
di 87 contratti.
In particolare:
- nel biennio 2001/2002 l’importo complessivo che il Comune rimborsa a
titolo di oneri aumenta di €. 231.467 (pari al 14%), passando da un importo
complessivo di €. 1.415.774 del 2001, per un numero di 81 contratti, ad un
importo complessivo nel 2002 di €. 1.647.240 per un numero di 89
contratti;
- nel biennio 2002/2003 l’importo complessivo che il Comune rimborsa a
titolo di oneri aumenta di €. 109.473 (pari al 6%), passando da un importo
complessivo di €. 1.647.240 del 2002, per un numero di 89 contratti, ad un
importo complessivo nel 2003 di €. 1.756.713 per un numero di 87
contratti;
3) l’analisi dei mutui condotta per Istituto finanziatore, per ciascuno dei singoli anni
presi in considerazione, evidenzia quanto segue:
nell’anno 2001 l’importo complessivo di oneri pagati dal Comune, tra quote capitali
e quote interessi, è di €. 1.418.371, per un numero complessivo di 83 contratti,
così suddivisi:
- n. 65 con la Cassa DD.PP. per un valore complessivo di €.1.230.053;
- n. 4 con il Crediop S.p.a. per un importo complessivo di €. 23.756;
- n. 2 con l’ Istituto Regionale Veneto per un importo complessivo €. 22.120;
- n. 7 con l’ Istituto Previdenziale per un importo complessivo €. 44.706;
- n. 2 con l’ Istituto Credito Sportivo per un importo complessivo €. 32.897;
- n. 1 Mutui Opere Marittime per un importo complessivo €. 57.248;
- n. 2 Capitale Mutui Opere Marittime per un importo complessivo €. 7.592;
nell’anno 2002 l’importo complessivo di oneri pagati dal Comune, tra quote capitali
e quote interessi, è di €. 1.646.311, per un numero complessivo di 89 contratti così
suddivisi:
- n. 73 con la Cassa DD.PP. per un valore complessivo di €. 1.475.804;
- n. 4 con il Crediop S.p.a. per un importo complessivo di €. 22.612;
- n. 2 con l’ Istituto Regionale Veneto per un importo complessivo €. 22.120;
- n. 5 con l’ Istituto Previdenziale per un importo complessivo €. 28.972;
123
- n. 2 con l’ Istituto Credito Sportivo per un importo complessivo €. 32.897;
- n. 1 Mutui Opere Marittime per un importo complessivo €. 57.244;
- n. 2 Capitale Mutui Opere Marittime per un importo complessivo €. 6.661;
nell’anno 2003 l’importo complessivo di oneri pagati dal Comune, tra quote capitali
e quote interessi, è di €. 1.819.411, per un numero complessivo di 87 contratti così
suddivisi:
- n. 73 con la Cassa DD.PP. per un valore complessivo di €. 1.610.194;
- n. 4 con il Crediop S.p.a. per un importo complessivo di €. 22.056;
- n. 2 con l’ Istituto Regionale Veneto per un importo complessivo €. 22.120;
- n. 5 con l’ Istituto Previdenziale per un importo complessivo €. 27.083;
- n. 2 con l’ Istituto Credito Sportivo per un importo complessivo €. 32.897;
- n. 2 Prestiti dalla Regione per un importo complessivo di €. 41.323;
- n. 1 Mutui Opere Marittime per un importo complessivo €. 57.244;
- n. 1 Capitale Mutui Opere Marittime per un importo complessivo €. 6.493.
Dati desunti dalle Relazioni Previsionali e Programmatiche:
Le previsioni inserite nelle Relazioni previsionali e programmatiche, nel periodo
2001-2003 e successive, alla voce “Entrate - Assunzione di Mutui e prestiti”, sono le
seguenti:
Tav. 8: assunzioni di mutui – previsioni 2001-2005
Esercizio Anno 1998
(Accertamenti Competenza)
Esercizio Anno 1999
(Accertamenti Competenza)
Esercizio in Corso
(Previsione 2000)
Previsione del B ilancio annuale
2001
1° anno successivo
2002
2° anno successivo
2003
2.928.827 201.418 4.827.104 6.929.847 2.504.816 2.117.473 Assunzione di M utui e Prestiti
ENTRATE
R elazio ne P revisio nale P ro grammatica 2001 - 2003
Trend Storico Programmazione Pluriennale
Esercizio Anno 1999
(Accertamenti Competenza)
Esercizio Anno 2000
(Accertamenti Competenza)
Esercizio in Corso
(Previsione 2001)
Previsione del Bilancio
annuale 2002
1°° anno successivo
2003
2° anno successivo
2004
201.418 1.466.738 7.813.050 5.785.312 3.394.929 930.914 Assunzione di M utui e Prestiti
ENTRATE
R elazio ne P revisio nale P ro grammatica 2002 - 2004
Trend Storico Programmazione Pluriennale
Esercizio Anno 2000
(Accertamenti Competenza)
Esercizio Anno 2001
(Accertamenti Competenza)
Esercizio in Corso
(Previsione 2002)
Previsione del B ilancio
annuale 2003
1° anno successivo
2004
2° anno successivo
2005
1.466.738 3.249.511 2.645.246 6.657.450 5.718.315 5.425.000 Assunzione di M utui e Prestiti
ENTRATE
R elazio ne P revisio nale P ro grammatica 2003 - 2005
Trend Storico Programmazione Pluriennale
124
Nel confrontare i dati sopra riportati, si può riscontrare come la previsione di
assunzione di mutui vengono variate di molto, aumentate e/o diminuite di anno in
anno anche del doppio e/o della metà.
Infatti si può notare che:
1) per il 2001:
- nella Rpp del 2001 è stato previsto un importo di € 6.929.847 a titolo di
previsione del bilancio annuale;
- nella Rpp del 2002 è stato indicato un importo di € 7.813.050 a titolo di dato
di esercizio in corso di previsione;
- nella Rpp del 2003 risulta accertato un importo di € 3.249.511;
2) per il 2002:
- nella Rpp. del 2001 è stato indicato un importo di € 2.504.816 a titolo di
programmazione pluriennale;
- nella Rpp del 2002 è stato indicato un importo di € 5.785.312 a titolo di
previsione del bilancio annuale;
- nella Rpp del 2003 risulta accertato un importo di € 2.645.246 a titolo di
dato di esercizio in corso di previsione;
3) per il 2003:
- nella Rpp. del 2001 è stato indicato un importo di € 2.117.473 a titolo di
programmazione pluriennale;
- nella Rpp del 2002 è stato indicato un importo di € 3.394.929 a titolo di
programmazione pluriennale;
- nella Rpp del 2003 è stato indicato un importo di € 6.657.450 a titolo di
previsione del bilancio annuale;
3) per il 2004:
- nella Rpp del 2002 è stato indicato un importo di € 930.914 a titolo di
programmazione pluriennale;
- nella Rpp del 2003 è stato indicato un importo di € 5.718.315 a titolo di
programmazione pluriennale.
Dai dati sopra evidenziati si rileva, dato il sensibile divario tra dati
previsionali e quelli relativi agli accertamenti, che il Comune di Mirano segue un
criterio prudenziale, peraltro comune a molti altri analoghi Enti.
125
Elenco delle opere pubbliche finanziate negli anni precedenti e non
realizzate (in tutto o in parte).
Attenzione particolare è stata posta sullo stato di attuazione delle opere
pubbliche, finanziate con mutui stipulati nel triennio 1999-2001 (anno di impegno
dei fondi) come risulta dalla tavola n. 9 che segue, contenente i dati desunti dalle
Relazioni previsionali e programmatiche, analizzate.
Tav. 9: elenco delle opere pubbliche finanziate negli anni precedenti e non realizzate (in tutto o in parte)
totale già
liq.2001 già
liq.2002 già
liq.2003 2001 2002 2003
Acquisto mezzi meccanici 08 01 1999 201.418 143.979 143.979 143.979 Mutuo Cassa DD.PP. 71% 71% 71%
Scuola Materna Wolf Ferrari 04 02 1999 172.497 18.240 18.240 18.240 Mutuo Cassa DD.PP. a carico dello Stato 11% 11% 11%
Adeguamento norme edifici scolastici 04 05 2000 896.053 446.439 446.439 446.439 Mutuo Cassa DD.PP. e fondi propri 50% 50% 50%
sistemazione strade diverse 08 01 2000 258.228 - - - Mutuo Cassa DD.PP. 0% 0% 0%
Acquisto arredi scuole 04 03 2000 77.469 54.662 54.662 54.662 Mutuo Cassa DD.PP. a carico dello Stato 71% 71% 71%
Ampliamento scuola Materna Zianigo 04 01 1999 387.343 - - - Mutuo Credito Sportivo 0% 0% 0%Acquisto aree Peep 09 02 1999 206.313 - - - Mutuo Cassa DD.PP. 0% 0% 0%Pista ciclabile Mirano-Zianigo 1° stralcio 08 01 2000 322.162 - - - Mutuo Cassa DD.PP. a
carico della Regione 0% 0% 0%
Adeguamento norme prevenzione incendi 2° lotto scuola materna Collodi element. Azzolini e Manzoni
04 05 2000 746.649 663.808 663.808 Mutuo (1.356.000.);
trasferimento dello Stato -fondi propri 0% 89% 89%
Realizzazione lavori Piazza delle Erbe sistemazione definitiva e arredo 08 01 2000 712.598 30.343 30.343 Mutuo - Avanzo di Amm.
0% 4% 4%Lavori di soppressione passaggi a livello 08 01 2000 361.520 - - Mutuo - Avanzo di Amm. 0% 0% 0%Ampliamento adeguamento scuola materna Zanetti - Meneghini di Zianigo
04 01 2001 593.925 - 369.408 Mutuo0% 62%
Peep Vetrego 09 01 2001 623.511 6.197 6.197 Mutuo e fondi propri 1% 1%
Pista ciclabile Mirano-Zianigo 08 01 2000 853.338 23.913 52.720 Mutuo e fondi propri - Trasferimenti Provinciali 0% 3% 6%
Restauro edificio denominato "casa Roich" di proprietà comunale 09 02 2001 531.951 13.040 23.338 Mutuo e fondi propri -
Trasferimenti Regionali 2% 4%Restauro edificio Via Bastia Fuori ad uso pubblico 01 08 2001 1.289.207 - Mutuo e fondi propri 0% 0%
Restauro ponte di accesso isolotto del Castelletto di Villa Belvedere 09 06 2000 96.433 13.588 Mutuo - fondi propri -
Avanzo di Amm. 0% 14% 0%Sistemazione strada comunale Via dei Vettori (tratti 2 e 3) 08 01 2000 184.892 - 117.613 Mutuo e Avanzo di Amm. 0% 0% 64%
Sistemazione strade Via Balzana 08 01 2000 405.676 11.377 105.390 Mutuo e Avanzo di Amm. 0% 3% 26%Adeguamento immobili ad uso Biblioteca Comunale - Adiacenze Villa Errera
05 01 2000 1.180.081 - 115.116 Mutuo - fondi propri - Avanzo di Amm. 0% 0% 10%
Realizzazione Piste ciclabili Via Caltana e completamento tratto Via Ballo
08 01 2001 1.342.788 - Mutuo0% 0%
Adeguamento e realizzazione impianti pubblica illuminazione 08 02 2001 368.504 - - Mutuo 0% 0%Riqualificazione Piazza erbe 08 01 2001 671.394 391.243 Mutuo 0% 58%
Peep di Zianigo 09 02 2002 1.035.228 562.219 Mutuo - Prestiti Regionali 54%Installazione idranti soprassuolo nelle piazze comunali 09 04 2001 37.283 - Mutuo 0%
già liquidatoDESCRIZIONE (OGGETTO DELL'OPERA)
Codice Funz. Serv.
Anno imp. fondi
Importo ( €uro senza decimali) Fonti di Finanziamento (descrizione estremi)
126
Dai dati esposti si rileva:
- una scarsa percentuale di realizzazione dei programmi ad eccezione
dell’intervento relativo all’ Acquisizione Mezzi Meccanici” il cui finanziamento,
impegnato nel 1999 per un importo complessivo di €. 201.418, risulta liquidato nel
2001, 2002 e 2003 per un importo di €.143.979 con una realizzazione del 71% e
all’intervento “Acquisto arredi scuola” il cui finanziamento, impegnato nel 2000 per
un importo complessivo di €. 77.469, risulta liquidato nel 2001, 2002 e 2003 per un
importo di €.54.662 con una realizzazione del 71%
Per quanto riguarda gli altri interventi risulta che:
1) l’intervento per la “Scuola Materna Wolf Ferrari” , con anno di impegno fondi
nel 1999 per un importo di €. 172.497, risulta liquidato nel 2001 per un importo di
€. 18.240 con una realizzazione dell’11% mentre rimane invariato per gli anni
2002, 2003;
2) l’intervento per “Ampliamento scuola Materna Zianigo”, con anno di
impegno fondi nel 1999 per un importo di €. 387.343, non risulta attuato nel
triennio 2001-2003;
3) l’intervento per “Acquisto Aree Peep”, con anno di impegno fondi nel 1999
per un importo di €. 206.313, non risulta attuato per gli anni 2001, 2002 e 2003;
4) l’intervento per l’ “Adeguamento norme edifici scolastici”, con anno di
impegno fondi nel 2000 per un importo di €. 896.053, risulta liquidato nel 2001 per
un importo di €. 446.439, con una realizzazione del 50% e rimane invariato per gli
anni 2002, 2003;
5) l’intervento per “Sistemazione strade diverse”, con anno di impegno fondi
nel 2000 per un importo di €. 258.228, non risulta attuato per gli anni 2001, 2002
e 2003;
6) l’intervento per “Pista ciclabile Mirano Zianigo 1° stralcio ”, con anno di
impegno fondi nel 2000 per un importo di €. 322.162, non risulta attuato per gli
anni 2001, 2002 e 2003;
7) l’intervento per “Adeguamento norme prevenzione incindi 2° lotto scuola
materna Collodi element. Azzolini e Manzoni”, con anno di impegno fondi nel
2000 per un importo di €. 746.649, non risulta attuatto nel 2001, mentre risulta già
liquidato dal 2002 per un importo di €. 663.808, con una realizzazione del 89% e
rimane invariato per il 2003;
8) l’intervento per la “Realizzazione lavori Piazza delle Erbe Sistemazione
definitiva e arredo, con anno di impegno fondi nel 2000 per un importo di
127
712.598, non risulta attuato nel 2001, mentre risulta già liquidato dal 2002 per un
importo di €. 30.343, con una realizzazione del 4% e rimane invariato per il 2003;
9) l’intervento per “Lavori di soppressione passaggi a livello”, con anno di
impegno 2000 per un importo di €. 361.520, non risulta attuato per gli anni 2001,
2002 e 2003;
10) l’intervento per l’“Ampliamento adeguamento scuola materna Zanetti-
Meneghini di Zianigo”, con anno di impegno fondi nel 2001 per un importo di €.
593.925, non risulta attuato per l’anno 2002, mentre risulta liquidato nel 2003 per
un importo di €. 369.408 con una realizzazione del 62%;
11) l’intervento per il “Peep Vetrego”, con anno di impegno fondi nel 2001 per un
importo di €. 623.511, risulta liquidato nel 2002 per un importo di €. 6.197, con
una realizzazione dell’1% e rimane invariato per l’ anno 2003;
12) l’intervento per l “Pista ciclabile Mirano-Zianigo”, con anno di impegno fondi
nel 2000 per un importo di 853.338, risulta liquidato nel 2002 per un importo di €.
23.913, con una realizzazione del 3%, nel 2003 per un importo di €. 52.720 con
una realizzazione del 6%;
13) l’intervento per il “Restauro edificio denominato casa Roich di proprietà
comunale”, con anno di impegno fondi nel 2001 per un importo di €. 531.958,
risulta liquidato nel 2002 per un importo di €. 13.040, con una realizzazione del 2%
e nel 2003 per un importo di €. 23.338 con una realizzazione del 4%;
14) l’intervento per “Restauro edificio Via Bastia Fuori ad uso pubblico”, con
anno di impegno fondi nel 2001 per un importo di €. 1.289.207, non risulta attuato
nel 2002 e 2003;
15) l’intervento per il “Restauro ponte di accesso isolotto del Castelletto di
Villa Belvedere”, con anno di impegno fondi nel 2000 per un importo di €.
96.433, non risulta attuato nel 2001, mentre risulta attuato nel 2002 per un
importo di €. 13.588 pari al 14%;
16) l’intervento per la “Sistemazione strada comunale Via dei Vettori (tratti 2
e 3)”, con anno di impegno fondi nel 2000 per un importo di €.184.892, non
risulta attuato nel 2001 e 2002, mentre risulta liquidato nel 2003 per un importo di
€. 117.613, con una realizzazione del 64%;
17) l’intervento per “Sistemazione strada Via Balzana”, con anno di impegno
fondi nel 2000 per un importo di 405.676, non risulta attuato nel 2001, mentre
risulta liquidato nel 2002 per un importo di €. 11.377, con una realizzazione del 3%
e nel 2003 per un importo di €. 105.390 con una realizzazione del 26%;
18) l’intervento per “Adeguamento immobili ad uso Biblioteca Comunale-
Adiacenze Villa Errera”, con anno di impegno fondi nel 2000 per un importo di
128
€. 1.180.081, non risulta attuato nel 2001 e 2002, mentre risulta liquidato nel 2003
per un importo di €. 115.116, con una realizzazione del 10%;
19) l’intervento per “Realizzazione Piste ciclabili Via Caltana e
completamento tratto Via Ballo”, con anno di impegno fondi nel 2001 per un
importo di €.1.342.788, non risulta attuato nel 2002 e 2003;
20) l’intervento per l’ “Adeguamento e realizzazione impianti pubblica
illuminazione”, con anno di impegno fondi nel 2001 per un importo di €.368.504,
non risulta attuato nel 2002 e 2003;
21) l’intervento per “Riqualificazione Piazza Erbe”, con anno di impegno fondi
nel 2001 per un importo di €. 671.394, non risulta attuato nel 2002, mentre risulta
liquidato nel 2003 per un importo di €. 391.243, con una realizzazione del 58%;
22) l’intervento per “Peep di Zianigo”, con anno di impegno fondi nel 2002 per
un importo di €. 1.035.228, risulta liquidato nel 2003 per un importo di €. 562.219,
con una realizzazione del 54%;
23) l’intervento per “Installazione idranti soprassuolo nelle piazze
comunali”, con anno di impegno fondi nel 2001 per un importo di €. 37.283, non
risulta attuato nel 2002 e 2003.
La situazione porta a dedurre che a fronte di una evidente ed attenta attività
di programmazione degli interventi, sussistono poi difficoltà sotto il profilo
realizzativo.
129
5 I CONTROLLI INTERNI
5.1 QUADRO GIURIDICO DI RIFERIMENTO
5.1.1 Le competenze della Corte dei conti
L’attività di indagine della Corte dei conti per quanto concerne la verifica
del funzionamento dei controlli interni ha sostanzialmente come fondamento
normativo:
- l’art. 1 del D.Lgs. 286 del 30 luglio 1999 recante “Riordino e funzionamento
dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei
rendimenti e dei risultati dell’ attività svolta dalle amministrazioni pubbliche,
a norma dell’ art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
- gli artt. 148 e 198 bis (quest’ultimo introdotto con l’art.1, comma 5 del D.L.
168/2004 convertito in Legge 30.7.2004, n.191) del D.lgs 267/2000 “Testo
unico Enti locali”;
- l’ art. 7, comma 7 della legge 5 giugno 2003, n, 131 avente all’ oggetto
“Disposizioni per l’adeguamento dell’ ordinamento della Repubblica alla
legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3”.
L’ analisi parte dalla consapevolezza del ruolo che il sistema dei controlli
svolge nell’ ambito di tutti gli aspetti gestori tenuto conto che in tale sistema si
individua la sede di verifica della capacità dell’ organo esecutivo dell’ Ente di
determinare, attraverso la programmazione degli obiettivi gestionali,
l’individuazione delle modalità di acquisizione ed elaborazione dei dati e
l’individuazione dei criteri valutativi specifici per l’attività gestionale, e di
autocorreggere la propria azione attraverso il c.d. “feedback” o informazione di
ritorno sull’ andamento della gestione in corso d’opera.
Ciò posto, il controllo esterno svolto in questa sede dalla Corte dei conti va a
collocarsi nell’ ambito del circuito istituzionale esterno “assemblee elettive/organi di
governo” la qual cosa lo distingue da quello interno, ascrivibile invece il circuito
“organo di governo/amministrazione”.
130
5.1.2 Evoluzione della normativa
Le azioni di riforma amministrativa, a partire dagli anni Ottanta, hanno
cercato di introdurre nel mondo delle amministrazioni pubbliche la c.d. “cultura
della valutazione”, nel cui ambito l’attività amministrativa tende sempre più a
divenire “servizio” per la collettività. L’amministrazione, concepita tradizionalmente
per espletare adempimenti, si trasforma per essere organizzata in funzione di
obiettivi.
Il processo di riforma è stato lungo e molteplici sono le disposizioni che nel
tempo hanno riguardato compiti ed attribuzioni ai servizi di controllo interno.
Originariamente le competenze degli uffici di controllo interno facevano
diretto riferimento all’art. 20 del D.lgs. 3 febbraio 1993 n. 29 “Razionalizzazione
dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche……” e successive integrazioni e
modificazioni. Una serie di interventi successivi, sia di natura legislativa sia di
natura contrattuale, hanno poi incrementato le competenze specifiche di questi
servizi ed in particolare si sono occupati della materia, oltre che il citato art. 20 del
D.lgs. 29/93:
- gli artt. 7 e 14 del D.P.R. n. 573/94: ”Regolamento recante norme per la
semplificazione dei procedimenti di aggiudicazione di pubbliche forniture di
valore inferiore alla soglia di rilievo comunitario”;
- l’art. 6,comma 3, del D.P.R. n. 338/94:”Regolamento recante
semplificazione del procedimento di conferimento di incarichi individuali ad
esperti da parte dei Ministri”;
- l’art. 8 del D.P.R. n. 367/94:”Regolamento recante semplificazione ed
accelerazione delle procedure di spesa e contabili”;
- l’art. 44, comma 1, del D.P.R. n. 724/94:”Misure di razionalizzazione
della finanza pubblica”;
- l’art. 3 ter, comma 2, l’art. 3 quater, commi 5 6 e 7 della legge n.
273/95:”Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 12
maggio 1995, n. 163, recante misure urgenti per la semplificazione dei
procedimenti amministrativi e per il miglioramento dell’efficienza delle
pubbliche amministrazioni”;
- gli artt. 39,40 e 41 del d.lgs n. 77/95 – “Ordinamento finanziario e
contabile degli enti locali”;
- la legge n. 59/97 – “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e
compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica
Amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;
131
- il d.lgs n. 279/97 – “Individuazione delle unità revisionali di base del
bilancio dello Stato, riordino del sistema di tesoreria unica e ristrutturazione
del rendiconto generale dello Stato”;
- la legge n. 94/97 –“Modifiche alla legge 5 agosto 1978, n. 468, e
successive modificazioni e integrazioni, recante norme di contabilità generale
dello Stato in materia di bilancio. Delega al Governo per l’individuazione
delle unità revisionali di base del bilancio dello Stato”;
- l’art. 5, comma 5, del d.lgs n. 396/97:”Modificazioni al decreto
legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, in materia di contrattazione collettiva e di
rappresentatività sindacale nel settore del pubblico impiego, a norma
dell’art. 11, commi 4 e 6, della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
- gli artt. 2 e 4 del d.lgs n. 80/98:”Nuove disposizioni in materia di
organizzazione e di rapporti di lavoro nella amministrazioni pubbliche, di
giurisdizione nelle controversie di lavoro e di giurisdizione amministrativa,
emanate in attuazione dell’art. 11, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n.
59”;
- la legge n. 265/99 – “Disposizioni in materia e ordinamento degli enti
locali, nonché modifiche alla legge 8 giugno 1990, n. 142”;
- il d.lgs n. 286/99 – “Riordino e potenziamento dei meccanismi di
monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati
dell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell’art. 11 della
legge 15 marzo 1997, n. 59”;
- la legge n. 488/99 – “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e
pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2000”;
- il d.lgs n. 267/2000 – “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti
locali”;
- il d.lgs n. 165/2001 – “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle
dipendenze delle amministrazioni pubbliche”.
Nello specifico il d.lgs n. 29/93, in una ottica di accrescimento dell’efficienza
(c.d. efficientamento) delle PP.AA. (anche sotto l’aspetto di permettere
l’applicazione di un metodo comparativo sull’attività di analoghi uffici), unita alla
necessità di razionalizzare il costo del lavoro pubblico, ha operato una netta
separazione tra le funzioni di indirizzo politico-amministrativo (attribuite agli organi
di direzione politica, i quali definiscono gli obiettivi ed i programmi da attuare,
assegnano le risorse e verificano la rispondenza dei risultati della gestione
amministrativa alle direttive generali impartite) e le funzioni più propriamente
gestionali, attribuite ai dirigenti, i quali provvedono alla gestione finanziaria, tecnica
132
ed amministrativa, compresa l’adozione degli atti che impegnano l’amministrazione
verso l’esterno.
Ai dirigenti è attribuita la responsabilità non solo della gestione ma anche dei
risultati dell’attività svolta dagli uffici ai quali sono preposti nonché della
realizzazione dei programmi e dei progetti loro affidati. Il Decreto legislativo n.
29/93 ha disposto l’istituzione, nelle pubbliche amministrazioni, ove non già
esistenti, dei servizi di controllo interni, o nuclei di valutazione – organismi
autonomi che rispondono esclusivamente agli organi di direzione politica – aventi il
compito di verificare, attraverso valutazioni comparative tra costi e rendimenti, la
realizzazione degli obiettivi, la corretta ed economica gestione delle risorse
pubbliche, l’imparzialità ed il buon andamento dell’azione amministrativa.
Il predetto decreto legislativo è stato successivamente integrato e modificato
dai decreti legislativi nn. 470 e 546 del 1993, n. 369 del 1997 e nn. 80 e 387 del
1998 nonché dalla legge n. 59 del 1997, la quale ultima, al comma 1, lett. a),
dell’art. 11, ha conferito al Governo specifica delega per la revisione del sistema dei
controlli interni.
Per gli enti locali, nel 1995 è stato varato il decreto legislativo, n. 77 –
“Ordinamento finanziario e contabile degli Enti locali”- che, tra le altre disposizioni,
ha dichiarato espressamente l’esigenza di organizzare la funzione di controllo di
gestione. In particolare, richiamando anche i contenuti regolamentari del decreto
legislativo n. 29/93, esso all’art. 39 qualifica il controllo di gestione medesimo come
procedura finalizzata alla verifica di due circostanze ben definite ovvero:
1. lo stato di attuazione degli obiettivi programmati;
2. la funzionalità dell’organizzazione dell’ente, l’efficacia, l’efficienza ed il
livello di economicità nell’attività di realizzazione degli obiettivi stessi
attraverso l’analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e
la quantità e qualità dei servizi offerti.
Il successivo art. 40, stabilisce, poi, i momenti fondamentali del
procedimento che si snoda attraverso 3 fasi ovvero: predisposizione di un piano
dettagliato degli obiettivi (fase n. 1), rilevazione dei dati relativi ai costi ed ai
proventi e rilevazione dei risultati raggiunti (fase n. 2), valutazione dei dati e dei
risultati rispetto al piano degli obiettivi (fase n. 3). Statuisce altresì che il controllo
deve svolgersi con riferimento ai singoli servizi e centri di costo e deve verificare
per ciascun servizio i mezzi finanziari acquisiti, i costi dei singoli fattori produttivi ed
i risultati conseguiti (anche in termini di ricavi qualora trattasi di servizi a carattere
produttivo).
133
La verifica dell’efficacia, dell’efficienza e della economicità dell’azione
amministrativa deve invece rapportare le risorse acquisite ed i costi dei servizi per
unità di prodotto ai dati contenuti nel rapporto annuale, pubblicato dal Ministero
dell’interno, sui parametri gestionali degli enti locali (comma 4° art. 40).
Le risultanze del controllo vengono, ai sensi dell’art. 41, “fornite” agli
amministratori ed ai dirigenti: ai primi per la verifica degli obiettivi programmati, ai
secondi in quanto elemento conoscitivo necessario per la valutazione
dell’andamento della gestione dei servizi cui essi sono responsabili.
Per tutta la Pubblica Amministrazione e quindi anche per gli enti locali, nel
1997 prende poi il via una riforma di grande rilievo (la c.d. “riforma Bassanini”) cha
ha comportato un esteso decentramento di funzioni e competenze amministrative in
favore delle Regioni e degli Enti Locali.
La legge cardine (legge 15 marzo 1997, n. 59) di detta riforma stabilisce
direttive, limiti e modalità per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed
agli enti locali. Tra i tanti principi alla cui osservanza è tenuto il legislatore delegato
nell’emanazione dei decreti legislativi di attuazione, spiccano:
- il principio di efficienza ed economicità in virtù del quale il conferimento
di funzioni e compiti deve assicurare efficienza ed economicità delle funzioni
stesse e la conseguente soppressione di quelle funzioni divenute superflue;
- il principio di responsabilità e di unicità dell’amministrazione, atto a
consentire una agevole individuazione delle responsabilità mediante
l’accentramento dell’intero processo decisionale di ogni procedimento ad un
unico soggetto, con ciò segnando una inversione di tendenza rispetto al
passato, caratterizzato, al contrario, dalla estrema difficoltà di individuare i
responsabili delle scelte amministrative stante la frammentarietà delle
competenze e delle attribuzione.
La riforma ed il riordino delle strutture amministrative dello Stato si
realizzano per mezzo del miglioramento dell’azione amministrativa nel suo
complesso. Oltre a proseguire nell’opera di riforma del pubblico impiego, attraverso
la conferma del principio della separazione tra compiti e responsabilità di direzione
politica e compiti e responsabilità di direzione delle amministrazioni, con
conseguente maggiore e più razionale collegamento tra gestione finanziaria ed
azione amministrativa, la legge n. 59/97 introduce ulteriori affinamenti nei
meccanismi valutativi di controllo interni ed esterni.
Per quanto concerne i meccanismi del controllo di gestione e della
valutazione dell’attività amministrativa, esercitati internamente a ciascuna
amministrazione, la legge demanda al legislatore delegato l’istituzione di servizi
134
centrali per la cura delle funzioni di controllo interno, operanti in collegamento con
il Sistema Statistico Nazionale (SISTAN), unitamente alla previsione di interventi
sostitutivi nei confronti delle amministrazioni inadempienti rispetto alla istituzione
dei propri servizi di controllo interno (art. 12, lett. q).
Con il decreto legislativo n. 286 del 30 luglio 1999 – recante “Riordino e
potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi,
dei rendimenti e dei risultati dell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a
norma dell’art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59” – il Governo, in attuazione
della delega ad esso conferita dall’art. 11, comma 1, lett. c) della citata legge n.
59/1997 , ha operato una completa revisione del sistema dei controlli interni
dettandone i principi generali e, contestualmente, individuandone le tipologie
separando, altresì, le funzioni, di tipo diverso, che in passato (art. 20 del D.lgs n.
29/93) erano state attribuite ai nuclei di controllo interno.
I nuovi sistemi sono obbligatori per le strutture statali, motivatamente
derogabili da parte delle altre amministrazioni pubbliche (e quindi anche dagli enti
locali) ed applicabili alle amministrazioni regionali nell’ambito della loro autonomia
legislativa ed organizzativa.
Il controllo interno, secondo detta legge, si classifica in base alle finalità per
cui il controllo stesso è posto in essere di talchè se ne distinguono quattro diverse
tipologie (art.1), ovvero:
• controllo di regolarità amministrativa e contabile, diretto a
garantire la legittimità, la regolarità e la correttezza dell’azione
amministrativa, le cui verifiche devono rispettare i principi generali della
revisione aziendale, in quanto applicabili alla pubblica amministrazione;
• controllo di gestione, diretto alla verifica dell’efficacia, dell’efficienza e
dell’economicità dell’azione amministrativa al fine di ottimizzare il
rapporto tra costi e risultati, anche attraverso interventi di correzione;
esso ha per oggetto l’unità organizzativa al fine di valutarne il
rendimento e pone, a fondamento dell’analisi, il profilo della
economicità ovvero della corretta utilizzazione dei mezzi rispetto ai fini;
opera in maniera integrata con le altre due tipologie di controllo
(valutazione della dirigenza e controllo strategico) e supporta la
funzione dirigenziale;
• valutazione dirigenza (tipologia che necessita della diretta
conoscenza dell’attività del dirigente da parte di chi valuta in prima
istanza, dell’approvazione della valutazione espressa da chi valuta in
135
seconda istanza nonché della partecipazione al procedimento del
soggetto valutato), diretto alla valutazione delle prestazioni del
personale con qualifica dirigenziale tenendo in considerazione i risultati
dell’attività amministrativa e della gestione; rappresenta il terzo stadio
del controllo interno ed ha un collegamento diretto con il controllo di
gestione poiché procede a verificare se il risultato riscontrato da
quest’ultimo sia imputabile (ed in quale misura) ai singoli dirigenti
dell’unità organizzativa controllata;
• controllo strategico, diretto a valutare l’adeguatezza delle scelte
compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti
di determinazione dell’indirizzo politico attraverso la congruenza tra i
risultati conseguiti e gli obiettivi predefiniti; supporta l’organo di
indirizzo politico; si differenzia dal controllo di gestione perché ha come
parametro di riferimento l’amministrazione nella sua interezza e perché
pone, quale elemento centrale per la valutazione, il profilo della efficacia
dell’azione amministrativa (raggiungimento degli obiettivi individuati in
sede politica).
Con D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento
degli Enti locali” – che ha sostituito l’ormai “svuotato” T.U. del 1934 – si è
pervenuti, infine, alla attuale disciplina dei controlli interni.
Essi sono previsti dall’art. 147 e coincidono con quelli indicati all’art. 1,
comma 1, del D.lgs 286/1999 appena esaminato. L’unica differenza è che il
legislatore non definisce espressamente il controllo strategico ma, per contro,
descrive in maniera inequivocabile l’attività necessaria alla sua realizzazione.
Pertanto, i controlli interni previsti ora per gli Enti locali sono:
- controllo di regolarità amministrativa e contabile;
- controllo di gestione;
- valutazione della dirigenza;
- “valutazione dell’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione
dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell’indirizzo
politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi
predefiniti” (in sostanza il controllo strategico).
Nel nuovo testo, di particolare interesse è la previsione contenuta nel
comma 1 dell’art. 147, secondo la quale gli Enti Locali, nell’ambito della loro
autonomia normativa ed organizzativa, si dotano di strumenti volti ad adeguare i
136
propri ordinamenti alla disciplina generale dei controlli interni stabilita con il D.lgs.
286/1999.
Da tale norma si deduce che la disciplina degli Enti può dunque essere
concretamente realizzata attraverso lo Statuto ed i Regolamenti con riferimento sia
agli strumenti che alle metodologie.
Il secondo comma dello stesso articolo ribadisce il principio della distinzione
tra funzioni di indirizzo e compiti di gestione dai quali deve derivare l’ordine dei
controlli interni.
Il comma terzo ribadisce che l’organizzazione dei controlli interni è effettuata
anche in deroga ai principi di cui all’art. 1 comma 2 del D.Lgs 286/1999.
Il comma quarto conferisce la possibilità a più Enti locali di istituire uffici
unici, mediante apposita convenzione che ne regoli modalità di istituzione e di
funzionamento.
Il comma quinto, infine, prevede che nell’ambito dei Comitati provinciali per
es. P.A. d’intesa con le Province, siano istituite apposite strutture di consulenza e di
supporto, delle quali possono avvalersi gli Enti locali per l’esercizio dei controlli
interni previsti dal D.Lgs. 286/1999 e, a tal fine, detti comitati possono essere
integrati con esperti nelle materie di pertinenza.
Il T.U.E.L., inoltre, riserva una particolare e dettagliata disciplina al controllo
di gestione (artt. 196, 197 e 198).
L’art. 196 definisce il controllo di gestione come “la procedura diretta a
verificare lo stato degli obiettivi programmati e, attraverso l’analisi delle risorse
acquisite e dalla comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti, la
funzionalità dell’organizzazione dell’ente, l’efficacia, l’efficienza ed il livello di
economicità nell’attività di realizzazione dei predetti obiettivi”.
L’art. 197 precisa le modalità del controllo di gestione che deve articolarsi in
almeno tre fasi:
- predisposizione di un piano dettagliato degli obiettivi;
- rilevazione dei dati relativi ai costi ed ai proventi nonché rilevazione dei
risultati raggiunti;
- valutazione dei dati predetti in rapporto al piano degli obiettivi al fine di
verificare il loro stato di attuazione e di misurare l’efficacia, l’efficienza ed il
grado di economicità dell’ azione intrapresa.
A queste tre fasi ne dovrebbe essere affiancata anche una quarta che
scaturisce dal comma 1, punto d) dell’art. 147 T.U.E.L. e cioè la realizzazione
dell’azione correttiva.
137
Il comma terzo dello stesso articolo 197 prevede che il controllo di gestione
è svolto con riferimento ai singoli servizi e centri di costi, ove previsti, verificando
in maniera complessiva e per ciascun servizio i mezzi finanziari acquisiti, i costi dei
singoli fattori produttivi, i risultati quantitativi e qualitativi ottenuti e, per i servizi a
carattere produttivo, i ricavi.
L’art. 198 statuisce, infine, che la struttura organizzativa operativa alla quale
è assegnata la funzione di controllo di gestione fornisce le conclusioni del predetto
controllo agli amministratori ai fini della verifica dello stato di attuazione degli
obiettivi programmati ed ai responsabili dei servizi affinché questi ultimi abbiano gli
elementi necessari per valutare l’andamento della gestione dei servizi di cui sono
responsabili.
L’art.198 bis, introdotto con D.L. n.168/2004, convertito con la Legge
30.7.2004,n.191, obbliga gli Enti Locali ad inviare alle Sezioni Regionali di controllo
della Corte dei conti i referti prodotti dalle predette strutture di controllo della
gestione.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, il Legislatore lascia piena libertà di
soluzione, non imponendo particolari schemi da adottare. Un sistema di controllo di
gestione strutturato e operativo deve, comunque,sulla base di quanto indicato dalla
norma, essere costituito da tre elementi di base:
- una struttura organizzativa, imperniata su un piano dei centri di costo e di
provento e su un piano degli indicatori di risultato;
- una struttura informativa per la raccolta, sintesi e diffusione dei dati
contabili ed axtracontabili necessari ai fini del controllo, da destinare ai
responsabili dell’Ente (politici e tecnici), con l’indicazione dei relativi
supporti;
- la definizione del processo di controllo da parte dei diversi organi e unità
organizzative dell’Ente in rapporto alle varie fasi del ciclo gestionale e la
temporizzazione dei vari adempimenti.
La legge 5 giugno 2003, n. 131, c.d. “Legge La Loggia” recante “Disposizioni
per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla Legge 18 ottobre 2001, n.
3, ha attribuito al Governo numerose deleghe finalizzate all’emanazione di diversi
decreti legislativi che dovranno dare attuazione ai cambiamenti introdotti nel nuovo
testo Costituzionale.
Di notevole importanza per gli Enti locali è l’ampia delega per realizzare, tra
l’altro, la completa attuazione dell’art. 117, secondo comma, lettera p) della
138
Costituzione e per procedere alla revisione dell’attuale Testo Unico al fine di
adeguarlo ai nuovi principi inseriti nella Carta Costituzionale. Tali deleghe dovranno
essere esercitate entro un anno e cioè entro il 10 giugno del 2004. In proposito, tra
i principi ai quali il Governo si dovrà attenere nel predisporre i decreti attuativi, è
previsto anche di attribuire agli Enti, nel rispetto della loro autonomia, la possibilità
di regolamentare attraverso i propri Statuti il sistema di controlli interni al fine di
garantire la funzionalità dell’Ente, secondo i criteri di efficienza, efficacia e di
economicità dell’azione amministrativa; quindi sui controlli interni gli Enti Locali
avranno la possibilità di darsi l’organizzazione che essi ritengono più opportuna.
5.2 ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI CONTROLLI NELL’AMBITO DEL COMUNE
Il Comune di Mirano, come risulta dal Regolamento sull’ordinamento degli
uffici e dei servizi ha una struttura organizzativa articolata su tre livelli
fondamentali: il Settore, il Servizio e l’Ufficio.
Il Settore è l’unità organizzativa preposta al governo di attività integrate;
attualmente ne sono previsti quattro e coincidono con i centri di responsabilità:
Servizi generali ed istituzionali, Tecnico, Pianificazione-uso e tutela del territorio,
Economico- finanziario.
Il Servizio è unità organizzativa di secondo livello cui compete l’insieme
omogeneo di attività oppure la responsabilità di attività strumentali ad altre unità
organizzative. Ne risultano previsti complessivamente 19.
L’Ufficio è unità organizzativa dotata di autonomia operativa che svolge
attività omogenee a livello di base. Ne risultano previsti 16.
Lo Statuto dell’ Ente, approvato con DCC n.54 del 10 maggio 2002, all’art.
70 prende in considerazione i controlli interni, con riferimento agli artt. 147, 196,
197 del TUEL prevedendo in particolare che “i sistemi di controllo sono disciplinati
dal Regolamento di contabilità, che si ispira ai principi sanciti dalla vigente
legislazione”.
Il Regolamento di contabilità, approvato con DCC n.74 del 28.6.1996, è
stato ripetutamente modificato (per ultimo con DCC n.13 del 20.1.2000) ma in
epoca antecedente il TUEL approvato con D.Lgs. n.267 del 18.8.2000. Non è,
quindi, perfettamente in linea con “la vigente legislazione”. Ne è peraltro prevista la
revisione entro il 2005.
139
Il citato Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi prevede,
all’art.17, che la Giunta Comunale istituisca, con apposito atto deliberativo, con
riferimento all’art.20 della legge 29/1993, il Nucleo di valutazione o il servizio di
controllo interno. Questo opera in posizione di piena autonomia e risponde
esclusivamente agli organi di direzione politica dell’ Ente, avvalendosi della
collaborazione dell’ Ufficio controllo di gestione. Il suo compito è quello di verificare,
mediante valutazioni comparative dei costi e dei rendimenti, la realizzazione degli
obiettivi, la corretta ed economica gestione delle risorse pubbliche, l’ imparzialità ed
il buon andamento dell’ azione amministrativa.
5.2.1 Controllo di regolarità amministrativa e contabile
Lo Statuto Comunale prevede, al comma 4 dell’art.61, che è svolto dal
Collegio dei revisori dei conti oltre che dai dirigenti e dal responsabile della
Ragioneria, i quali “effettuano i rispettivi controlli di competenza”.
Il Comune, al riguardo, ha fatto presente che, attualmente il controllo viene
svolto da detti soggetti ma non ha ancora provveduto a regolamentare o attivare
specifiche procedure di controllo amministrativo e contabile degli atti. Con la
circostanza, ha precisato che la prevista revisione del Regolamento di contabilità
dovrebbe contenere anche la normazione di cui trattasi.
5.2.2 Controllo di gestione
Il richiamato art.70 dello Statuto comunale precisa che:
• “il controllo di gestione è finalizzato a verificare, mediante valutazioni
comparative dei costi e dei rendimenti (quantità e qualità dei servizi
offerti), la realizzazione degli obiettivi, la corretta ed economica
gestione delle risorse finanziarie, la funzionalità dell’ Amministrazione”
(comma 4);
• “il servizio per il controllo di gestione fornisce dati e conclusioni del
controllo sia agli amministratori, ai fini della verifica dello stato di
realizzazione degli obiettivi programmati, sia ai dirigenti per la
valutazione delle attività di cui sono responsabili” (comma 5);
140
• “il Comune, per i controlli di gestione può utilizzare strutture di
consulenza esterne a supporto, d’intesa con la Provincia ed altri enti
locali” (comma 6).
.
Il Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi dell’Ente, approvato
con DGC n.548 del 10.12.1998 e successivamente modificato, per ultimo con DGC
n.191 e 126, rispettivamente del 13.11.2002 e del 26.6.2003, pone l’ufficio di
controllo di gestione alle dipendenze del Segretario generale o del Direttore
generale, se nominato. Dagli atti pervenuti si rileva che tale servizio è collocato
quale Ufficio di “staff” alla diretta dipendenza gerarchica del Segretario Generale e
vi è preposto, dal dicembre 2002, un istruttore direttivo (qualifica D1), assunto in
base all’espletamento di concorso pubblico. Ciò trova conferma anche nella delibera
n.255 della Giunta comunale del 24.12.2003 avente per oggetto la
“rideterminazione della pianta organica”.
Nei due anni precedenti, 2001 e 2002, l’ Amministrazione si era avvalsa di
collaboratori in possesso di adeguata professionalità, incaricati a tempo determinato
(tre persone che si sono alternate nei due anni in questione). L’orario di servizio nei
tre anni è sempre stato di 18 ore settimanali (part- time).
Il controllo di cui trattasi è poi disciplinato dal Regolamento di contabilità
dell’Ente agli artt, 27, 27 bis e 27 ter. In particolare:
• l’art. 27 precisa che il controllo di gestione deve riguardare l’intera
attività amministrativa ed è strettamente collegato ai programmi
elaborati dall’Amministrazione (comma 2) ed opera individuando quali
referenti di entrata e di spesa i centri di responsabilità (dirigenti di
Settore), i Servizi ed i centri di costo (comma 3);
• l’art.27 bis indica l’iter del controllo di gestione il quale, sinteticamente,
passa attraverso le seguenti fasi: 1) gli obiettivi di gestione dei Servizi
sono fissati nel PEG in modo da garantire la misurabilità dei risultati
raggiunti; 2) il controllo di gestione si avvale del sistema contabile
dell’Ente stabilito nello stesso Regolamento di contabilità; 3) i dirigenti
ed i responsabili di Servizio presentano ogni trimestre una relazione al
Servizio finanziario tramite l’Ufficio di controllo di gestione; 4) esame
entro i 30 giorni successivi delle relazioni in sede di conferenza dei
dirigenti; 5) nei 15 giorni successivi le conclusioni della conferenza,
unitamente ai dati di gestione ed alle relazioni dei dirigenti sono
trasmesse al Nucleo di valutazione previsto dall’art.27 ter successivo, 6)
141
infine, ai fini della conoscenza consolidata dei risultati globali di
esercizio delle aziende speciali, l’Ufficio di controllo di gestione elabora
annualmente i dati ricavabili dalle relazioni previste dai rispettivi statuti
e trasmette apposita relazione al Nucleo di valutazione entro il 1°
marzo;
• l’art.27 ter riguarda il già citato Nucleo di valutazione. Questo, come
puntualizzato, risponde esclusivamente agli organi di direzione politica
avvalendosi dell’Ufficio di controllo di gestione.
Il Nucleo, istituito con DGC n.350 del 30.9.1999, si caratterizza quale organo
di consulenza ed è composto da due elementi esterni in possesso di adeguati titoli
di studio e di idonea esperienza professionale, nonché dal Segretario generale dell’
Ente (vds. in proposito, anche le DGC 236 del 27.12.2002 e 132 del 3.7.2003 con
le quali i predetti sono stati prorogati fino al 31.12.2003. Ad esso sono
sostanzialmente affidati compiti per la valutazione dei dirigenti ai fini
dell’attribuzione del trattamento economico di posizione e di risultato, nonché altri
più strettamente connessi al settore della gestione:
Alla luce della normativa successivamente sopravvenuta (in particolare i
D.Lgs. 268/99 e 267/2000) e sulla base della documentazione esaminata, detto
Nucleo si deve ora più propriamente inquadrare quale organo per la valutazione dei
dirigenti e per il controllo strategico.
Il Comune di Mirano, nel quadro sopra delineato, ha inviato le relazioni rese
dal Servizio di controllo di gestione interno e dal Nucleo di valutazione per gli anni
2001-2003, nonché ulteriore documentazione di dettaglio a seguito di richieste
integrative.
Circoscrivendo l’analisi a quella più recente, il 2003, viene posto in rilievo
che l’Ufficio controllo di gestione ha svolto la seguente attività:
• avviamento di un processo di comunicazione con i dirigenti ed i
responsabili di servizio (in primis) finalizzato alla conoscenza della
gestione e dei documenti di programmazione utilizzati onde poter
espletare al meglio il controllo, così come delineato all’art.197 del
TUEL;
• supporto agli uffici per la predisposizione del PEG, uno degli strumenti
di base per il controllo di gestione;
142
• affinamento degli strumenti di programmazione e di gestione e per un
loro utilizzo ottimale;
• supporto al Nucleo di valutazione per specifiche esigenze tra cui la
raccolta del materiale per la valutazione dei dirigenti, nonchè l’analisi
sugli strumenti di programmazione e controllo in uso all’Ente anche ai
fini di eventuali adeguamenti. In particolare, le schede di valutazione,
redatte per stabilire il grado di realizzazione degli obiettivi del PEG, da
un lato, occorrono al Nucleo per esprimere le valutazioni dei dirigenti
sulla base delle quali attribuire la retribuzione di risultato e, dall’altro,
servono al controllo di gestione per valutare i livelli di efficacia,
efficienza ed economicità raggiunti nell’attività di realizzazione degli
obiettivi (art.196 del TUEL);
• elaborazione di una proposta di un “Progetto per il controllo di gestione”
finalizzato all’implementazione di un articolato sistema di controllo di
gestione volto alle verifiche di efficacia, efficienza ed economicità onde
supportare le decisioni e le scelte dell’Ente;
• non è stato invece possibile implementare, causa problemi tecnici, il
software dedicato al controllo di gestione che, comunque, saranno
risolti nell’anno in esame.
Il Comune, a richiesta di ulteriori notizie in ordine al citato “Progetto per il
controllo di gestione”, ha riferito che esso è stato approvato con DGC n.126 del 24
giugno 2004. per il biennio 2004-2005. Il relativo documento:
• facendo riferimento alle norme del TUEL vigente, si pone l’obiettivo di
dare forma e contenuti all’ Ufficio controllo di gestione;
• ne prevede lo sviluppo in varie fasi, non necessariamente
consequenziali dal punto di vista temporale, ciascuna delle quali di
durata variabile, che dovrebbero concludersi nel 2006 tenuto conto che
alcune di esse erano già state avviate in epoca antecedente
l’approvazione;
• fonda l’ efficacia, del progetto, a monte, su una valida programmazione
e, a valle, su un idoneo flusso di informazioni da analizzare per
correggere gli eventuali scostamenti. A tal proposito, la relativa fase
attuativa prevede l’inizio a ottobre di ciascun anno (a regime si
protrarrà fino a gennaio successivo) della parte programmazione e ad
143
aprile e settembre a partire dal 2006 della parte verifica (nel 2005 è
prevista una sola verifica a giugno);
• prevede il coinvolgimento di tutto il personale del Comune, in parte in
misura maggiore perché chiamato in causa direttamente, per il quale è
prevista una formazione diretta;
• presuppone l’implementazione del sistema informatico di supporto che
consenta di ottenere le informazioni necessarie, specie quelle di ordine
contabile, nonché l’ottimizzazione dei flussi informativi nell’Ente. E’
previsto che il sistema vada a regime nel 2006 e comprende anche la
formazione del personale inizialmente sarà condotta una fase
sperimentale dal mese di ottobre “==” al dicembre 2004
Dalle relazioni relative agli anni precedenti si rileva, quale punto di interesse,
che il servizio di controllo di gestione aveva iniziato un processo di analisi finalizzato
al controllo delle opere pubbliche e delle concessioni edilizie, peraltro concluso per
sopravvenuti cambiamenti legislativi, organizzativi e per avvicendamento del
personale incaricato (2001).
Dall’ analisi dei PEG del triennio in esame non risultano affidati al controllo di
gestione obiettivi particolari.
Dall’esame di quanto realizzato dall’organo in questione si rileva che la sua
attività si è sviluppata, prevalentemente, secondo le linee tracciate dal “progetto”
testè analizzato ma, in questa fase, il modo del tutto marginale rispetto alle finalità
del controllo di gestione, anche in ragione della modesta consistenza della struttura
ad esso dedicata.
Circa l’ attività del Nucleo di valutazione nel settore del controllo di gestione
si rileva che per l’esercizio 2003, gli obiettivi affidatigli consistevano in:
- definizione di idonei indicatori omogenei per valutare l’efficacia,
l’efficienza e l’economicità dell’attività gestionale rispetto al PEG;
- redazione, in integrazione e con l’ausilio dell’attività del controllo di
gestione, di report a scadenza almeno trimestrale, atti ad individuare i
deficit organizzativi e gestionali con l’indicazione dei percorsi idonei a
migliorare l’attività stessa attraverso l’adozione, da parte degli organi
politici, di idonei correttivi;
144
- supporto, a richiesta degli amministratori, all’indirizzo politico-
amministrativo nella programmazione delle strategie.
Dalla relazione trasmessa risulta che, a fronte di quanto sopra, nell’anno
stesso il Nucleo di valutazione ha svolto la seguente attività:
- definizione di linee guida per una corretta realizzazione del PEG
(indicazioni in merito alla quantità e tipologia degli obiettivi, agli
indicatori di misurazione utilizzati, agli obiettivi trasversali cui dare
impulso). In particolare, il Nucleo ha lavorato, insieme al controllo di
gestione, sulla coerenza, adeguatezza e rappresentatività degli indicatori
associati a ciascun obiettivo;
- in collaborazione con il Servizio controllo di gestione ha avanzato l’ipotesi
di rivedere la struttura delle schede del PEG che, peraltro, ha condotto
alla conferma dello schema finora utilizzato in quanto ritenuto, allo stato,
la migliore soluzione possibile;
- sempre in collaborazione con il predetto Servizio, ha operato in merito al
“Progetto per il controllo di gestione” di cui si è fatto già cenno.
In tale situazione, sicuramente in via di evoluzione, assume maggiore e
particolare importanza l’attività del Collegio dei revisori dei conti pur essendo,
questo, referente dell’ organo politico, il Consiglio comunale, e non della Giunta e
dei responsabili amministrativi. L’importanza del Collegio è stata rafforzata da
recenti provvedimenti legislativi che hanno posto in capo allo stesso ulteriori
competenze. Ci si riferisce, in particolare, al D.L. 12.7. 2004, n.168, convertito in
Legge 30.7.2004, (c.d. decreto “taglia spese”) ed alla legge 30.12.2004, (legge
finanziaria per il 2005).
L’ attuale Collegio del Comune di Mirano è stato nominato con delibera del
Consiglio comunale n.87 del 16.9.2003 per il triennio settembre 2003-settembre
2006. E’ formato, come previsto dalle norme, da tre membri tratti dagli ordini
professionali.
Esso è previsto dall’art.71 dello Statuto comunale e dal Capo XI (artt.75-85)
del Regolamento di contabilità dell’Ente. I suoi compiti sono quelli previsti dall’art.
239 del TUEL, integrati dalle più recenti disposizioni legislative del 2004 sopracitate.
La sua attività è attestata da pareri, rilievi e proposte formulati nel corso del
triennio in esame. Tra questi, sempre con riferimento al 2003, assumono
particolare interesse i seguenti atti, in gran parte redatti dal Collegio dei revisori
145
precedente, dai quali emerge ripetutamente la sollecitazione ad un controllo di
gestione più concreto ed assiduo:
• parere sulla proposta di bilancio preventivo 2003 e pluriennale 2003-
2005 con il quale l’organo di controllo: 1) ritiene opportuno che le
previsioni di entrata e di spesa siano sottoposte a verifica entro il primo
semestre per eventuali provvedimenti di riequilibrio: 2) suggerisce il
monitoraggio infrannuale per la verifica del rispetto del patto di stabilità
interno, la verifica almeno semestrale sull’attuazione degli obiettivi
prefissati e l’adeguamento dei Regolamenti alle vigenti normative;
• parere sullo schema di rendiconto per l’ E.F. 2003, con il quale: 1) viene
raccomandato un monitoraggio infrannuale più efficace per rendere
tempestivamente disponibili le risorse eccedenti; 2) viene rilevato che la
convocazione del Consiglio comunale è stata fissata notevolmente in
anticipo rispetto al termine legale (30 giugno);
• parere sul patto di stabilità - 2° semestre: con il quale viene rilevato il
mancato raggiungimento dell’obiettivo (saldo finanziario: 2.533 migliaia
di euro anziché 2.105 migliaia) con invito all’Amministrazione ad
adottare le misure necessarie perché l’obiettivo finale sia poi conseguito
(ciò è stato effettivamente realizzato come risulta nella parte
dell’elaborato che tratta espressamente del patto di stabilità);
• relazione di fine mandato del Collegio dei revisori precedentemente
nominato, con la quale vengono evidenziate le problematiche più
significative emerse nel corso del mandato tra cui la necessità di
concretizzare l’attività del controllo di gestione nell’elaborazione di
reports e dati sistematici utili ed effettivamente applicabili alla gestione.
5.2.3 Valutazione del personale con qualifica dirigenziale
E’ effettuata dal Nucleo di valutazione previsto dall’art.27 ter del
Regolamento di contabilità dell’Ente il quale, peraltro, non ne fissa i compiti
specifici. Il Regolamento di organizzazione, invece, rimanda la definizione degli
stessi ad apposito atto deliberativo della Giunta comunale ai sensi dell’art.20,
comma 2, del D.Lgs.29/1993.
Esso risulta attualmente composto, come già detto, da due esperti estranei
all’ amministrazione (nominati, per il biennio 2004-2005 con DGC n. 260 del
146
30.12.2003 ed ai quali viene erogato compenso quantificato per il 2003 in Euro
6.500 lordi) e dal Segretario Generale del Comune.
Nei tre anni oggetto dell’indagine, la Giunta Comunale ha affidato
sostanzialmente al Nucleo in questione i seguenti compiti:
• elaborazione della valutazione delle prestazioni dei dirigenti sulla base
dei risultati consuntivi annuali relativi alla gestione dei servizi cui gli
stessi sono preposti, finalizzata all’attribuzione di risultato;
• ausilio ai dirigenti per la valutazione degli incarichi relativi all’area delle
posizioni organizzative;
• ausilio ai dirigenti per l’adozione di idonei strumenti di valutazione del
personale dipendente (compito, questo, previsto nel solo 2003).
Dalla relazione inviata e dalla ulteriore documentazione di dettaglio
trasmessa a seguito di richiesta integrativa, si rileva che il Nucleo di
valutazione ha svolto nel 2003 le seguenti attività:
• riunioni sia sulla base di un calendario dettato da scadenze prefissate –
connesse agli obiettivi- sia sulla base di specifiche esigenze degli
amministratori;
• numerose sedute per completare il quadro delle valutazioni che hanno
portato all’assegnazione della retribuzione di risultato dei dirigenti per
l’anno precedente;
• predisposizione di un nuovo sistema di valutazione dei dirigenti che
tiene conto dei fattori giudicati di maggior rilevanza, da utilizzare a
partire dal 2004. Il nuovo sistema, in sintesi, distribuisce il peso della
valutazione in due ambiti:
- per il 40% per i “comportamenti organizzativi” a loro volta suddivisi
in tre aree distinte: area gestionale, area relazionale/intellettuale e
area innovazione, prevedendo un punteggio da 1 a 5 secondo una
scala di valutazione descrittiva indicata;
- per il 60%, per il “grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati
“, ovverosia i risultati conseguiti, prevedendo anche qui un
punteggio da 1 a 5 secondo una scala di valutazione percentuale.
Il sistema utilizza due diverse tipologie di scheda a seconda della fase
considerata del processo di valutazione. La quota premio di risultato distribuita
147
varia da 0% al 100% in seguito alla valutazione del raggiungimento dei diversi
obiettivi nella scala dei valori da 1 a 5.
5.2.4 Controllo strategico
Il Comune di Mirano non ha interloquito in merito. Va peraltro ricordato che
il D.Lgs. 286/99 ed il T.U.E.L., nel riaffermare l’autonomia normativa ed
organizzativa degli Enti locali, hanno previsto la possibilità di deroga ai principi in
essi indicati. Punti fermi di questo tipo di controllo sono: i destinatari delle
risultanze (gli organi di indirizzo politico-amministrativo, cioè la Giunta Comunale)
e, normalmente, anche la identificazione della struttura che lo effettua in quella
che ha anche il compito di valutazione della dirigenza. La finalità del controllo
strategico è sostanzialmente quella di valutare le scelte compiute in sede di
attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell’indirizzo
politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi prefissati.
Sulla scorta di quanto sopra, si può identificare nel Nucleo di valutazione di
cui all’art. 27 ter del Regolamento di contabilità dell’Ente, già esaminato a proposito
del controllo di gestione e della valutazione del personale con qualifica dirigenziale,
la struttura deputata ad assolve tale tipo di controllo. Infatti, essa opera in
posizione di autonomia e risponde esclusivamente agli organi di direzione politica
(Giunta) che l’ hanno nominata con apposito atto deliberativo individuandone
obiettivi, attività e attribuzioni oltre che a procedere alla nomina dei suoi
componenti.
148
149
6 VALUTAZIONI E CONCLUSIONI
La presente indagine è stata sostanzialmente suddivisa in due parti: la
prima ,ha preso in considerazione la gestione finanziaria con particolare riferimento
a taluni aspetti fondamentali e precisamente l’ equilibrio di bilancio, l’ avanzo di
amministrazione, il patto di stabilità ed i limiti per l’indebitamento; l’ altra, l’
organizzazione ed il funzionamento dei controlli interni. L’ indagine, riferita al
triennio 2001-2003, ha avuto un carattere sperimentale e, per tale motivo, la
richiesta istruttoria formulata all’ Ente, è stata piuttosto ampia anche per poter
meglio inquadrare l’ intera problematica. In tale ottica, in ogni singola parte dell’
elaborato è stato evidenziato in maniera estesa il relativo panorama giuridico di
riferimento anche con raffronti con la normativa “locale” al fine di verificare la
compatibilità di quest’ ultima rispetto al quadro di riferimento statuale.
Il Comune, cui è stata inviata preventivamente in bozza copia dell’
elaborato, non ha formulato osservazioni di rilievo, limitandosi a fornire chiarimenti
su aspetti evidenziati da questo Organo di controllo.
A conclusione del lavoro si evidenziano, per ogni argomento trattato, le
risultanze di rilievo che sono emerse.
Adeguamento della normativa
Il D.lgs. 18 agosto 2000, n.267 “Testo Unico delle leggi sull’ ordinamento
degli Enti locali” all’art.152 individua le norme da considerare come principi generali
inderogabili e quali, invece, sono da considerare derogabili nell’ambito
dell’autonomia regolamentare riconosciuta a ciascun Ente. Dall’esame della
documentazione prodotta dal Comune, condotto alla luce di detta previsione
normativa, è risultato che tra le principali fonti di interesse locale:
• lo Statuto comunale, approvato con deliberazione del Consiglio comunale del
10.5.2002, e quindi successiva all’entrata in vigore del T.U.E.L., è stato redatto
in conformità ai principi in esso enunciati, in particolare, per quanto concerne le
competenze del Segretario dell’Ente (art, 36), le funzioni e responsabilità della
dirigenza (art.39), i controlli interni (art.70);
• il Regolamento di contabilità, pur essendo stato approvato e ripetutamente
modificato dal Consiglio comunale in date anteriori al predetto T.U.E.L., è
150
sostanzialmente conforme alle previsioni normative in esso contenute. Tra le
difformità constatate, il sussistere, tra le fasi dell’entrata, di quella dell’
“emissione dell’ordinativo di incasso” (art.28) oltre quanto evidenziato a
proposito dell’ avanzo di amministrazione;
• il Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, è in linea con
quanto sancito dal T.U.E.L. anche a seguito di ripetute modifiche apportatigli.
Si ritiene che sarebbe opportuna la sollecita riattualizzazione del
Regolamento di contabilità, che costituisce strumento primario di amministrazione,
che, peraltro, sembra già rientrare nelle intenzioni dell’Ente.
Equilibrio di bilancio
Il pareggio finanziario risulta essere stato rispettato in ciascuno degli anni
presi in considerazione mediante l’applicazione - normativamente corretta
(art.187, comma 3 del TUEL) - di una quota dell’avanzo di amministrazione
presunto dell’anno precedente, aspetto quest’ultimo esaminato a parte.
Anche l’equilibrio corrente è stato rispettato in tutti e tre gli esercizi presi in
esame utilizzando, sia pure in maniera decrescente, quote dell’avanzo di
amministrazione accertato nell’ultimo esercizio finanziario. In particolare:
Le entrate ordinarie dei primi tre Titoli, con l’esclusione di quelle che
finanziano investimenti, hanno segnato, nel triennio, un aumento del 6,8% dovuto,
principalmente, all’incremento del 76% circa delle entrate tributarie, a fronte della
diminuzione di quelle di trasferimento (-57%) e di quelle extratributarie (-21%). Le
risorse straordinarie (avanzo di amministrazione e oneri di urbanizzazione destinati
alla manutenzione ordinaria) hanno invece registrato, nel triennio, una diminuzione
progressiva (-45,1%).
Le uscite (quelle del Tit.I più le spese per il rimborso di quote di mutui e
prestiti), nel triennio hanno registrato un aumento del 3,2% riferibile soprattutto
al biennio 2001-2004 e tra queste, quelle del Tit.I hanno subito un incremento
dell’1,9% mentre quelle per il rimborso di quote di capitale,di mutui e prestiti un
aumento del 29,7%.
Il ricorso ad alcuni indicatori di gestione ha consentito di analizzare la
capacità di programmazione e quella di gestione dell’Ente, sempre con riferimento
al triennio 2001-2003. In sintesi, per quanto riguarda la prima:
151
• l’indice di variazione, che misura lo scostamento tra previsioni iniziali e quelle
finali di competenza, relativo alle entrate correnti destinate ai programmi, ha
registrato un incremento di quelle correnti nette (dal 3,7% del 2001 allo 0,2%
del 2003 con un picco del 4,9 % del 2002) ed un pari aumento di quelle
straordinarie (+37% del 2001 e +20,4% del 2003, con unico segno negativo il
–19,8 del 2002).
• Anche sul versante delle spese si è registrato un incremento, peraltro
decrescente (5,2% nel 2001, 3,9% nel 2002 e l ’1% nel 2003;
• l’indice che misura gli scostamenti tra accertamenti/impegni e stanziamenti
finali di competenza (capacità di impegno) ha evidenziato: sul lato entrate, un
incremento, peraltro decrescente, che dal 3% del 2001 scende all’ 1,2% nel
2002 ed allo 0,2 % del 2003 ; su quello delle spese una diminuzione del -4%
nel 2001, del -6,2% nel 2002 e del -4,5% nel 2003.
Per quanto riguarda la capacità di gestione, il rapporto tra
accertamenti/impegni e stanziamenti finali in conto competenza ha assunto valori
positivi in tutti e tre gli anni considerati sia sul versante delle entrate correnti
destinate ai programmi (dal 103,2% del 2001 al 100,2% del 2003) che su quello
delle spese (dal 96% del 2001 al 95,5% del 2003.
Relativamente alle voci che rilevano ai fini dell’equilibrio degli investimenti è
stato rilevato, nel triennio, un aumento degli stanziamenti finali di competenza, pari
al 27,8%, riferibile alle entrate di investimento destinate ai programmi, equamente
distribuito nei due bienni (2001-2002 e 2002-2003). L’aumento riguarda le risorse
del Tit.IV al netto delle detrazioni (+56,5%), l’avanzo applicato al bilancio
investimenti (+55,6%) e le entrate correnti specifiche che finanziano investimenti
(+1823%), mentre diminuiscono le risorse del Tit.V (-1,7%).
Il ricorso agli indicatori di gestione ha rilevato:
• per la capacità di programmazione (indice di variazione): 1) una diminuzione
progressiva delle previsioni finali rispetto a quelle iniziali, in parte entrate di
investimento, destinate ai programmi (-23,8% nel 2001, -2,5% nel 2002 e –
14% nel 2003); in parte spesa, si è evidenziato un +2% nel 2001, +2,7% nel
2002 e –15,1% nel 2003; 2) per quanto attiene all’indice che misura il rapporto
tra accertamenti/impegni e stanziamenti finali in conto competenza, si rileva, in
parte entrate, una diminuzione di -20,6% nel 2001, -3,1% nel 2002 e –4,8%
nel 2003, accompagnata da analoga diminuzione delle spese di investimento;
152
• per la capacità di gestione, valori assai positivi ed in sensibile aumento
nell’ultimo biennio sia per le entrate (96,9 nel 2001 e 96% nel 2003) che per la
spesa (93,8 nel 2002 e 95,2 nel 2003.
Dai dati suesposti emerge che il Comune di Mirano ha evidenziato nel
triennio 2001-2003:
• per quanto concerne l’equilibrio di bilancio, una buona capacità previsionale,
peraltro in via di ulteriore miglioramento, sia sul versante delle entrate che su
quello delle spese, cui si è accompagnata un’ottima capacità realizzatrice;
• relativamente all’equilibrio degli investimenti, una maggiore difficoltà e/o
prudenza sia nella fase di previsione che in quella di concretizzazione.
Avanzo di amministrazione
E’ risultato positivo in tutti e tre gli esercizi esaminati ma con un andamento
altalenante: circa 1.729 mila euro nel 2001, 2.065 mila euro nel 2002 e 1.360 mila
euro nel 2003 con una variazione sul triennio del –21%.
Tale dinamica è da attribuire al diverso andamento degli elementi che
concorrono a determinare il risultato di amministrazione e cioè il fondo di cassa
finale e l’andamento dei residui attivi e passivi finali, da riportare all’esercizio
successivo
L’avanzo di amministrazione è stato interamente utilizzato negli esercizi
successivi a quelli in cui è stato conseguito per finanziare, in massima parte, spese
in c/capitale ed il rimanente spese correnti.
L’analisi dei dati relativi alla gestione nel triennio ha rilevato:
• per quanto riguarda il conto di competenza, un avanzo nel biennio 2002-2003 a
fronte del disavanzo registrato nel 2001;
• relativamente al conto residui, risultati positivi ma in costante diminuzione;
• le minori spese, in tutti e tre gli esercizi, sono state complessivamente superiori
alle minori entrate, se l’analisi viene effettuata sul calcolo delle differenze tra
entrate ed uscite in conto competenza ed in conto residui, rispetto agli
stanziamenti finali di competenza ed ai residui iniziali.
153
In termini percentuali, le minori entrate complessive rappresentano il 16%
della massa accertabile nel 2001, l’11,1% nel 2002 e l’11,4% nel 2003, mentre le
minori spese complessive, rispetto alla massa spendibile, costituiscono il 18,7%
nel 2001, il 14,3% nel 2002 e il 12,1% nel 2003.
Per quanto concerne il rapporto tra avanzo di amministrazione e insieme
delle entrate correnti in conto competenza (accertamenti dei Titoli I, II e III),
assumendo come valore di riferimento positivo quello compreso in un “range” tra il
5 e l’8%, si sono rilevate percentuali piuttosto alte nel biennio 2001-2002 mentre
nel 2003 il valore è rientrato nella norma (7,7%)
Patto di stabilità
Gli obiettivi previsti per il rispetto del patto di stabilità risultano essere stati
sostanzialmente raggiunti in tutti e tre gli esercizi del periodo considerato. In
particolare:
• nel 2001, per il quale i vincoli imposti dalla legge finanziaria prevedevano il
conseguimento del saldo finanziario del 1999, aumentato o diminuito del 3% a
seconda che fosse negativo o positivo, sia per la gestione di cassa che per
quella di competenza, il saldo programmatico di –4.688 milioni di lire (pari a –
2.421 mila euro) per la prima e di –5.570 milioni di lire (-2.877 mila euro) per
la seconda, è stato ampiamente rispettato registrando – 2.020 milioni di lire (-
1.043 mila euro) per la gestione di cassa;
• nel 2002, per il quale gli obiettivi erano costituiti dal contenimento del
disavanzo nei limiti di quello del 2000 ricalcolato ed aumentato del 2,5% a
livello gestione di cassa e dal contenimento delle spese correnti entro quelle
dello stesso 2000 aumentate del 6% a livello di gestione di cassa e di
competenza, sia il saldo programmatico di –2.431 mila euro che il contenimento
delle spese stimato in 13.637 mila euro (cassa) e 14.208 mila euro
(competenza) sono stati anch’essi rispettati. Essi, infatti, hanno registrato
valori di –1.741 mila euro per il saldo e di 13.620 mila euro e 13.988 mila euro,
rispettivamente, per i pagamenti (cassa) e per gli impegni assunti
(competenza). Tuttavia, nell’analizzare le detrazioni operate ai fini del calcolo
del saldo finanziario è emersa una discrepanza per quanto riguarda le spese, tra
quelle considerate a livello di pagamenti e quelle applicate al fine di contenere
le spese correnti (rispettivamente 1.543 mila euro e 1.639 mila euro). La
154
discrepanza attiene, in particolare, la voce “Spese sostenute sulla base di
trasferimenti con vincolo di destinazione da Stato, da U.E. e da Enti
partecipanti al patto” che ha evidenziato detrazioni di 805 mila euro per i vincoli
del 2,5 sul saldo finanziario e di 901 mila euro per il vincolo del 6% sul
contenimento della spesa corrente. Poichè la differenza non è irrilevante e
potrebbe riverberarsi sull’effettivo rispetto del”patto di stabilità”, nell’inviare al
Comune interessato la “bozza” della presente indagine, per le eventuali
osservazioni di competenza, è stata espressamente richiamata l’attenzione sul
particolare aspetto del problema. Il Comune di Mirano, al riguardo, ha risposto
che la rilevata discrepanza è da addebitare ad errori nel calcolo del saldo
programmatico che, con riferimento al vincolo del 2,5% è pari a –2.605 mila
euro (anziché -2.431 mila) mentre invece per il contenimento della spesa
corrente entro il +6% è di 13.802 mila euro (anziché 13.637 mila). Detti errori,
peraltro, non inficiano il raggiungimento degli obiettivi previsti per il patto di
stabilità per detto anno. Questa Sezione di controllo, nel prendere atto, ha
invitato con lettera a parte l’Ente a segnalare le rettifiche di cui sopra agli
organi centrali interessati, qualora destinatari dei precedenti dati;
• nel 2003, l’obiettivo di contenere il disavanzo finanziario entro i limiti di quello
del 2001, sia a livello di gestione di cassa che di competenza (stimati in –1.928
mila euro e -2.550 mila euro) è stato conseguito esponendo valori,
rispettivamente, di –1.681 mila euro e -2.315 mila euro, nonostante che i
vincoli fossero più restrittivi rispetto agli anni precedenti, comportando,
oltretutto, una riduzione della tipologia delle detrazioni possibili, specie sul
versante delle spese. Va peraltro evidenziato che l’obiettivo infrannuale del 2°
trimestre non era stato invece raggiunto per minori risorse introitate (situazione
regolarmente segnalata alla Ragioneria Generale dello Stato).
Alla luce delle risultanze emerse, specie per il 2002, si ritiene che sia
quantomai necessario ed urgente realizzare un controllo di gestione puntualmente
funzionante, cui deve corrispondere, nell’ambito delle funzioni riconosciutegli,
un’altrettanto puntuale attività del Collegio dei Revisori dei conti (vedi, in
proposito, la parte riguardante i controlli interni).
Per meglio delineare lo scenario complessivo sono state esaminate le
componenti determinanti ai fini del rispetto dei vincoli imposti dal “patto”. In
particolare, la parte più consistente dell’analisi è stata effettuata sui dati derivanti
dalla gestione di competenza, che meglio si prestavano ad una ricostruzione
maggiormente affidabile sia sul versante delle entrate che su quello delle spese.
155
Il totale complessivo delle entrate, al netto delle detrazioni previste, ha
registrato, nel triennio, un incremento del 39%. I Titoli maggiormente incidenti
sulla globalità delle risorse utili ai fini del saldo finanziario sono risultati il I ed il III
e, con minor rilevanza, il i IV.
Nel Titolo I ,”Entrate tributarie”, la risorsa più consistente è risultata “Altre
imposte” con un’incidenza del 26,1% nel 2003, abbastanza stabile rispetto all’anno
precedente (27,9%) ma quasi tripla rispetto al 2001 (10,4%), seguita dall’ ICI che
ha registrato un decremento nel triennio (da 27,4% del 2001 a 23,5% nel 2003) e
dalla TARSU che ha segnato, nel periodo considerato un valore pressochè stabile di
circa il 16%.
Per quanto riguarda il Titolo III “Entrate extratributarie” le voci economiche
di maggior peso sono risultate il “Servizio necroscopico e cimiteriale” con il 3,1%
sul totale delle entrate nel 2003, in incremento del 64% nel triennio e “Polizia
municipale – risorse finalizzate al Codice della strada” con un’incidenza nel 2003 del
2%, in incremento del 23% sul triennio.
Relativamente al Titolo IV “Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di
capitale e riscossione di crediti”, la risorsa più incidente nel 2003 è risultata
“Proventi da concessioni edilizie e sanzioni urbanistiche” con un valore del 6,4%, in
diminuzione sul triennio del 34% (da 13,3% nel 2001 a 9,9% nel 2002, a 6,4% nel
2003.
Il ricorso agli indicatori di gestione ha posto in evidenza, nel triennio,
un’ottima capacità di realizzazione delle entrate cui si accompagna un’altrettanto
buona capacità di realizzare le riscossioni sia rispetto alle previsioni finali di
competenza che rispetto agli accertamenti.
In conclusione, per quanto riguarda l’insieme delle risorse utili ai fini del
saldo finanziario, il Comune ha dimostrato di essere in grado di far fronte
autonomamente alle proprie necessità, nonché una buona attività gestionale
risultante da un ottimo grado di realizzazione delle entrate su cui sviluppare i
programmi (99% nel 2003) e da una discreta capacità di trasformare in risorse
effettivamente riscosse sia quanto previsto che quanto accertato (76% nel 2003).
156
Sul versante delle spese sono state riscontrate oggettive difficoltà
nell’individuare, con sufficiente grado di attendibilità, sia le voci da detrarre, ai fini
del “patto” sia la relativa consistenza. L’analisi è stata pertanto svolta sul totale
delle spese correnti (Titolo I) ignorando tali detrazioni ad eccezione di quelle
relative agli interessi passivi più facilmente individuabili.
Ciò premesso, dall’analisi svolta è risultato che l’ammontare delle spese è
stato, nell’arco del triennio, abbastanza equilibrato in termini assoluti pur
mostrando una lieve tendenza all’aumento che si è concretizzato nell’ 1,6%. Gli
interventi che, maggiormente, hanno inciso sul totale del Titolo riguardano le spese
relative a “Prestazioni di servizi”, “Personale”, “Trasferimenti”, “Acquisto beni di
consumo e/o materie prime”, “Imposte e tasse” e “Oneri straordinari della gestione
corrente”. In particolare:
• le “Prestazioni di servizi” hanno registrato, nel triennio, una crescita del 3,3%
con una incidenza, sul totale delle spese, del 41,5% nel 2003, dato abbastanza
stabile rispetto al 40,8% del biennio precedente. La funzione che ha inciso di
più sul totale dell’intervento è risultata quella riguardante la “Gestione del
territorio e dell’ambiente” (25,4% nel 2003) e, nell’ambito di questa, il servizio
“Smaltimento dei rifiuti” che, nel triennio, ha inciso per circa il 22%. Altre
funzioni degne di nota perché hanno registrato nel periodo considerato un
aumento superiore alla media, sono quelle relative a “Sviluppo economico”
(+38,7%). A “Cultura e beni culturali “ (+20,1%) ed a “Polizia Locale
(+19,5%);
• le “Spese per il personale” hanno registrato un incremento nel triennio del
3,8% con un’incidenza sul totale del Titolo pari ad oltre il 30%. Nell’ambito
dell’intervento la funzione che ha maggiormente inciso è quella relativa a
“Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo” con il 54,8%
nel 2003;
• l’intervento “Trasferimenti” ha anch’esso segnato un incremento del 7,1% nel
triennio con un’incidenza sul totale delle spese che ha oscillato tra il 17,1% del
2001 ed il 18% del 2003. Nel suo ambito, le funzioni che hanno assorbito
maggiori risorse sono risultate quelle riguardanti “Gestione del territorio e
dell’ambiente” e “Settore sociale” che nel periodo all’esame, hanno inciso per
circa il 40%;
• l’intervento “Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime” è risultato
meno rilevante avendo peraltro subito nel triennio una sensibile flessione delle
risorse stanziate pari al 61,9%. In ogni caso, la funzione che ha inciso di più è
157
risultata “Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo” con
un andamento in crescita (9,9% nel 2001, 11,4% nel 2002 e 23,2% nel 2003);
• l’intervento “Imposte e tasse” ha evidenziato nel triennio, un incremento del
19% e, nel suo ambito, la funzione che ha assorbito maggiori risorse è, anche
qui, “Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo” (68,3%
nel 2003);
• gli “Oneri straordinari della gestione corrente”, infine, è l’intervento che nel
triennio ha registrato il maggior aumento delle spese stanziate (+ 1052,5%).
Anche qui “Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo” sono
risultate quelle con maggior incidenza sul totale dell’intervento (99,8% nel
2003).
I dati esposti hanno quindi evidenziato che il complesso delle variazioni
economiche del Titoli I ha interessato, in primo luogo, le “Funzioni generali di
amministrazione, di gestione e di controllo, e, in misura minore –ancorchè sensibile
in senso relativo- le funzioni concernenti “Cultura e beni culturali”, “Settore
sociale” e “Gestione del territorio e dell’ambiente”, rilevando le scelte di indirizzo
politico dell’Ente.
Anche per le spese è stata sondata, attraverso l’utilizzazione di indicatori, la
capacità gestionale dell’amministrazione comunale.
Le indicazioni emerse denotano ottima capacità di impegno, in crescita
nell’ultimo biennio (93,3% nel 2002 e 95,2% nel 2003), ed una buona capacità di
pagamento rispetto allo stanziato, in leggero aumento nel 2003 (73,9% contro il
71% del 2002).
Alla luce di quanto emerso si può dedurre che la gestione della spesa
corrente –nell’ambito delimitato dai vincoli del patto di stabilità- è stata
sufficientemente oculata e puntuale.
A completamento dell’analisi è stata altresì verificata -attraverso l’utilizzo di
indicatori- la rispondenza tra le previsioni iniziali e quelle finali sia per le entrate
che per le spese in modo da poter valutare l’attendibilità delle previsioni definite nel
bilancio di previsione rispetto alle risultanze finali risultanti dal rendiconto.
158
Per le entrate è emerso un sufficiente grado di attendibilità pur denotando
nel triennio valori sovrastimati (-4,3% nel 2003). L’andamento risulta tuttavia più
variegato se si considerano i Titoli più significativi. Infatti:
• circa il Titolo I, ad una leggera sottostima nel 2001 (+2,1%) fa riscontro nel
2003 il conseguimento di valori prossimi alla omologazione (-1,4%);
• relativamente al Titolo III, si è constatata una costante sottostima tendente,
peraltro, ad una drastica riduzione (dal +14,5% del 2001 al +3,7% del 2003);
• per quanto riguarda il Titolo IV, ad una contenuta sovrastima nel biennio 2001-
2002 (rispettivamente -2,7% e -7,5%) ha fatto seguito un netto
peggioramento, registrando, nel 2003, una sovrastima del –37,9%.
Per le spese sono emersi dati previsionali più soddisfacenti lungo tutto il
triennio con l’unica eccezione riguardante l’intervento “Oneri straordinari della
gestione corrente” i cui valori hanno toccato punte anomale (+48,1% nel 2003,
peraltro in netto miglioramento rispetto al +2.166,6 del 2001 e del +6.664,7% del
2002 !!!). Altri interventi risultati in qualche difficoltà sono:
• “Utilizzo di beni di terzi” che, da una sovrastima del -38,8% nel 2001, passa ad
una sottostima del +9,4% nel 2003;
• “Trasferimenti” con un andamento di sottostima in peggioramento nel 2003
(+5,4%) rispetto al biennio precede (+4,6% nel 2001 e +4,8% nel 2002).
Alquanto variegata è infine risultata la situazione nell’ambito delle funzioni,
dettagliatamente esposta nel testo.
Una valutazione complessiva di sintesi sui dati di insieme delle entrate, delle
spese e di quelli scaturenti dal confronto previsioni/consuntivo, consente di
concludere che le attività di gestione del Comune di Mirano sono risultate nel
triennio in esame, sufficientemente equilibrate; che l’Ente ha dimostrato buona
capacità a realizzare gli obiettivi programmatici previsti anche se le previsioni sono
risultate , specie per le entrate, talvolta improntate ad una certa prudenza e
talaltra ad eccessivo ottimismo; che il contenimento della spesa ha cercato di
incidere, soprattutto, sui consumi, lasciando però inalterati i livelli di erogazione dei
servizi.
159
Indebitamento
Il Comune, nel triennio 2001-2003, ha fatto ricorso all’indebitamento solo
per finanziare spese di investimento, come vuole la norma, sotto forma di contratti
di mutuo. Dalla documentazione acquisita, è risultato che nel periodo in esame
sono stati accesi con la Cassa DD.PP. complessivamente 23 contratti per un importo
di oltre 9 milioni di euro, che si aggiungono ai numerosi altri accesi negli anni
precedenti.
Il limite di indebitamento, indicato dall’art.240 del T.U.E.L. nel 25% delle
entrate correnti, ai fini della presente analisi, è stato ritenuto troppo elevato se
applicato ad una entità quale quella del Comune di Mirano ; si è fatto quindi ricorso
al parametro di deficitarietà del 12%, introdotto con D.M. 227/1999, quale limite
massimo del rapporto tra spese per interessi passivi sui mutui e le entrate correnti,
assumendo quale soglia di rischio quella compresa tra il 10 ed il 12%. Ne è risultato
che tale limite è stato ampiamente rispettato in ciascuno degli anni considerati.
Anche la valutazione dell’indicatore concernente il c.d. “grado di rigidità per
indebitamento”, che misura l’incidenza delle spese per il rimborso dei prestiti (quote
capitale+ quote intressi) sulle entrate correnti, adottato per verificare la solidità
dell’Ente e la sua capacità a far fronte agli oneri complessivi derivanti
dall’indebitamento, ha dato esito positivo. Infatti, pur registrando esso valori
crescenti (dall’ 8,6% del 2001 al 10% del 2003), è risultato entro il predetto limite
del 12%.
L’esame delle Relazioni previsionali e programmatiche (programmazione
pluriennale ha posto in evidenza che, nel biennio successivo all’anno di riferimento,
la previsione di assunzione di assunzione di mutui è alquanto variabile con
incrementi o diminuzioni annuali consistenti (dalla metà al doppio).
Il confronto tra i dati previsionali e quelli a consuntivo circa gli importi dei
rimborsi nel triennio, ha evidenziato oneri in aumento, prossimi all’adeguamento
(22% da bilancio di previsione; 19% da consuntivo).
La verifica dello stato di attuazione delle opere pubbliche finanziate negli
anni precedenti, ha evidenziato un indice di realizzazione che varia dallo zero% (per
ben 9 opere) all’89%, come risulta dal prospetto inserito nel testo e che elenca 25
interventi.
160
Dalla situazione emersa si possono trarre le seguenti considerazioni di
sintesi:
• il Comune di Mirano rispetta i limiti imposti per il particolare settore;
• l’attività previsionale pare improntata ad una certa prudenza, peraltro comune
a molti altri analoghi Enti;
• a fronte di una evidente ed attenta attività di programmazione si contrappone
una modesta capacità realizzatrice.
Organizzazione e funzionamento dei controlli interni
Dall’ analisi condotta, si è potuto constatare che il Comune di Mirano ha
disciplinato, sotto il profilo normativo, il sistema dei controlli interni con la sola
eccezione del controllo strategico che, peraltro, può essere attribuito al Nucleo di
valutazione previsto dall’ art,27 ter del Regolamento di contabilità dell’ Ente, già
operante per la valutazione del personale con qualifica dirigenziale.
Dal punto di vista organizzativo e funzionale, invece, sono emerse varie
inadeguatezze alle quali, tuttavia, corrispondono iniziative concrete, già intraprese,
che dovrebbero essere in grado di eliminarle. Al riguardo, in stretta sintesi, si pone
in particolar evidenza quanto segue:
• il controllo di regolarità amministrativa e contabile viene regolarmente svolto
ma non sono previste specifiche procedure. La lacuna sarà sanata in sede di
revisione del Regolamento di contabilità;
• il controllo di gestione è svolto in maniera inadeguata soprattutto per carenze
strutturali (una sola unità addetta), rilevata anche dal Collegio dei Revisori dei
conti. Il settore, comunque, sembra avviato su una corretta linea di
funzionamento come attestato dal “Progetto” specifico già avviato e articolato
per fasi, che dovrebbe entrare a pieno regime nel 2006. Alle deficienze rilevate,
in ogni caso, ha fatto in parte fronte il Collegio dei Revisori suddetto;
• la valutazione del personale con qualifica dirigenziale è l’unica branca dei
controlli interni che ha fornito risultati concreti accoppiati ad una azione tesa al
costante miglioramento del settore. Ne è testimonianza, anche qui,
161
l’approvazione di un nuovo sistema di valutazione, dei dirigenti, di prevista
attuazione a partire dal 2004;
• il controllo strategico non è stato nella sostanza costituito. In proposito va
ricordato che il contenuto oggettivo dei controlli sancito dalla normativa, è da
considerare tassativo mentre rimangono incondizionate le relative modalità
organizzative demandate alle fonti normative dell’ Ente nel quadro
dell’autonomia riconosciutagli.
Conclusivamente, si può affermare che il Comune di Mirano è consapevole
dell’importanza dei controlli di cui si tratta e che ha intrapreso la strada giusta per
colmare le lacune attuali. In tal senso, non resta che prendere atto con riserva di
verificare quanto realizzato nel prossimo futuro.
La presente relazione, ex art. 7, comma 7, della legge 131/2003,
viene sottoposta all’attenzione del Consiglio comunale dell’Ente per le
valutazioni e gli eventuali interventi di competenza.
162
163
TABELLE
variazione assoluta
2001 2002 2003 02/01 03/02 03/01 03/01 2001 2002 2003
Tributarie (Tit. 1^) 7.192.967 10.756.607 12.683.021 49,5% 17,9% 76,3% 5.490.053 42,5% 61,0% 72,7%Trasferimenti dallo Stato, Regione ed enti (Tit. 2^) 5.695.709 3.325.142 2.473.453 -41,6% -25,6% -56,6% - 3.222.256 33,7% 18,9% 14,2%Extratributarie (Tit. 3) 3.062.634 3.025.906 2.424.440 -1,2% -19,9% -20,8% - 638.193 18,1% 17,2% 13,9%
tot. ENTRATE CORRENTI 15.951.310 17.107.655 17.580.914 7,2% 2,8% 10,2% 1.629.604 94,3% 97,0% 100,7%
Entr correnti che finanziano spese in c/capitale (-)
- 27.940 537.268 1823,0% 537.268 0,0% 0,2% 3,1%
ENTRATE CORRENTI NETTE 15.951.310 17.079.715 17.043.646 7,1% -0,2% 6,8% 1.092.336 94,3% 96,8% 97,7%
quota dell'Avanzo vincolato77.469 77.469 0,0% -100,0% -100,0% - 77.469 0,5% 0,4% 0,0%
quota oneri urbanizzazione destinati a manutenzione
ordinaria 619.748 399.874 340.500 -35,5% -14,8% -45,1% - 279.248 3,9% 2,4% 2,1%
Avanzo corrente
260.811 82.040 69.489 -68,5% -15,3% -73,4% - 191.322 1,5% 0,5% 0,4%tot. ALTRE ENTRATE CHE
FINANZIANO SPESE CORRENTI 958.028 559.382 409.989 -41,6% -26,7% -57,2% - 548.039 5,7% 3,2% 2,3%
16.909.338 17.639.097 17.453.635 4,3% -1,1% 3,2% 544.297 100,0% 100,0% 100,0%
TITOLO I 16.084.644 16.648.993 16.384.020 3,5% -1,6% 1,9% 299.376 95,1% 94,4% 93,9%
quote capitale ammortamento mutui 824.694 990.104 1.069.615 20,1% 8,0% 29,7% 244.921 4,9% 5,6% 6,1%
16.909.338 17.639.097 17.453.635 4,3% -1,1% 3,2% 544.297 100,0% 100,0% 100,0%
Tab. 1: l'equilibrio della gestione di competenza - parte corrente 2001-2003
EN
TR
AT
E C
OR
RE
NT
I D
I C
OM
PE
TE
NZ
A
Entrate correnti destinate ai programmi (A)
Spese correnti e quote
COMPOSIZIONE %
TOTALE
Previsioni finali di competenza VARIAZIONE %
165
BILANCIO DI PREVISIONE
magg/min acc/imp. su
sfco
previsioni iniziali di
competenza (A)
previsioni finali di competenza
(B)
accertam/ impegni (C)
variaz ass. B-A
variaz % BA
variaz % C-B
variaz ass. C-B
C/B C/A
Tributarie (Tit. 1^) 7.057.952 7.192.967 7.464.048 135.016 1,9% 3,8% 271.080 103,8% 105,8%Trasferimenti dallo Stato, Regione ed enti (Tit. 2^) 5.658.422 5.695.709 5.819.627 37.287 0,7% 2,2% 123.918 102,2% 102,8%
Extratributarie 2.674.767 3.062.634 3.177.549 387.866 14,5% 3,8% 114.916 103,8% 118,8%
tot. ENTRATE CORRENTI 15.391.141 15.951.310 16.461.224 560.169 3,6% 3,2% 509.915 103,2% 107,0%
Entr correnti che finanziano spese in c/capitale (-) 15.494 - - -15.494 -100,0% #DIV/0! 0 0,0%ENTRATE CORRENTI
NETTE 15.375.648 15.951.310 16.461.224 575.662 3,7% 3,2% 509.915 103,2% 107,1%
quota dell'Avanzo vincolato 77.469 77.469 77.469 0 0
oneri urbanizzaz destinati a manutenz ordinaria 619.748 619.748 619.748 0 0,0% 0,0% 0 100,0% 100,0%
Avanzo corrente 0 260.811 260.811 260.811 0
tot. ALTRE ENTRATE CHE FINANZIANO SPESE
CORRENTI 697.217 958.028 958.029 260.811 37,4% 0,0% 0 100,0% 137,4%
16.072.864 16.909.338 17.419.253 836.474 5,2% 3,0% 509.915 103,0% 108,4%
TITOLO I 15.260.234 16.084.644 15.402.199 824.410 5,4% -4,2% -682.445 95,8% 100,9%quote capitale
ammortamento mutui 812.631 824.694 824.693 12.063 1,5% 0,0% -1 100,0% 101,5%
16.072.865 16.909.338 16.226.892 836.474 5,2% -4,0% -682.446 96,0% 101,0%
Tab. 2: l'equilibrio corrente 2001 - indicatori
CONSUNTIVO CAPACITA' DI PROGRAMMAZIONE
TOTALE
CAPACITA' di GESTIONE
EN
TR
AT
E C
OR
RE
NT
I C
OM
PE
TE
NZ
A
Entrate correnti destinate ai programmi (A)
spese correnti e quote
166
BILANCIO DI PREVISIONE
magg/min acc/imp. su
sfcoprevisioni iniziali di
competenza (A)
previsioni finali di
competenza (B)
accertam/ impegni (C)
variaz ass. B-A
variaz %B-A variaz %C-B variaz ass. C-B C/B C/A
Tributarie (Tit. 1^) 7.916.639 10.756.607 10.856.918 2.839.968 35,9% 0,9% 100.311 100,9% 137,1%Trasferimenti dallo Stato, Regione ed enti (Tit. 2^) 5.659.467 3.325.142 3.370.135 2.334.325- -41,2% 1,4% 44.993 101,4% 59,5%
Extratributarie 2.774.736 3.025.906 3.072.758 251.169 9,1% 1,5% 46.853 101,5% 110,7%
tot. ENTRATE CORRENTI 16.350.842 17.107.655 17.299.811 756.813 4,6% 1,1% 192.156 101,1% 105,8%
Entr correnti che finanziano spese in c/capitale (-) 65.590 27.940 11.768 37.650- -57,4% -57,9% 16.171- 42,1% 17,9%
ENTRATE CORRENTI NETTE 16.285.252 17.079.715 17.288.043 794.463 4,9% 1,2% 208.328 101,2% 106,2%
quota dell'Avanzo vincolato 77.469 77.469 77.469 - 0,0% 0 100,0%oneri urbanizzaz destinati a
manutenz ordinaria 619.748 399.874 399.874 219.874- -35,5% 0,0% - 100,0% 64,5%Avanzo corrente 82.040 82.040 82.040 0,0% 1 100,0%
tot. ALTRE ENTRATE CHE FINANZIANO SPESE
CORRENTI 697.217 559.382 559.383 137.834- -19,8% 0,0% 1 100,0% 80,2%
16.982.469 17.639.097 17.847.426 656.629 3,9% 1,2% 208.329 101,2% 105,1%TITOLO I 15.992.871 16.648.993 15.552.188 656.122 4,1% -6,6% 1.096.805- 93,4% 97,2%
quote capitale ammortamento mutui 989.598 990.104 990.033 507 0,1% 0,0% 71- 100,0% 100,0%
16.982.469 17.639.097 16.542.221 656.628 3,9% -6,2% 1.096.876- 93,8% 97,4%
Tab. 3: l'equilibrio corrente 2002 - indicatori
CONSUNTIVO CAPACITA' DI PROGRAMMAZIONE
TOTALE
CAPACITA' DI GESTIONE
EN
TR
ATE C
OR
REN
TI
CO
MP
ETEN
ZA
Entrate correnti destinate ai programmi (A)
spese correnti e
quote
167
BILANCIO DI PREVISIONE
magg/min acc/imp. su
sfcoprevisioni iniziali di
competenza (A)
previsioni finali di
competenza (B)
accertam/ impegni (C)
variaz ass. B-A
variaz% B-A variaz% C-B variaz ass. C-B C/B C/A
Tributarie (Tit. 1^) 12.857.164 12.683.021 12.628.179 174.144- -1,4% -0,4% 54.842- 99,6% 98,2%Trasferimenti dallo Stato, Regione ed enti (Tit. 2^) 1.857.661 2.473.453 2.565.886 615.793 33,1% 3,7% 92.433 103,7% 138,1%
Extratributarie 2.338.637 2.424.440 2.427.688 85.804 3,7% 0,1% 3.247 100,1% 103,8%
tot. ENTRATE CORRENTI 17.053.462 17.580.914 17.621.753 527.452 3,1% 0,2% 40.839 100,2% 103,3%
Entr correnti che finanziano spese in c/capitale (-) 50.000 537.268 537.263 487.268 974,5% 0,0% -5 100,0% 1074,5%
ENTRATE CORRENTI NETTE 17.003.462 17.043.646 17.084.490 40.184 0,2% 0,2% 40.844 100,2% 100,5%
quota dell'Avanzo vincolato 0 69.489 69.489 69.489 0oneri urbanizzaz destinati a
manutenz ordinaria 340.500 340.500 340.500 0 0,0% 0,0% - 100,0% 100,0%Avanzo corrente - - - 0
tot. ALTRE ENTRATE CHE FINANZIANO SPESE
CORRENTI 340.500 409.989 409.989 69.489 20,4% 0,0% - 100,0% 120,4%
17.343.962 17.453.635 17.494.479 109.673 0,6% 0,2% 40.844 100,2% 100,9%TITOLO I 16.223.757 16.384.020 15.598.040 160.262 1,0% -4,8% 785.980- 95,2% 96,1%
quote capitale ammortamento mutui 1.120.204 1.069.615 1.069.615 50.589- -4,5% 0,0% 0 100,0% 95,5%
17.343.961 17.453.635 16.667.655 109.673 0,6% -4,5% -785.980 95,5% 96,1%
Tab. 4: l'equilibrio corrente 2003 - indicatori
CONSUNTIVO CAPACITA' DI PROGRAMMAZIONE
TOTALE
CAPACITA' DI GESTIONE
EN
TR
ATE C
OR
REN
TI
CO
MP
ETEN
ZA
Entrate correnti destinate ai programmi (A)
spese correnti e
quote
168
variazione assoluta
2001 2002 2003 02/01 03/02 03/01 03/01 2001 2002 2003alienaz di beni, trasferim
capitali (Tit.4^) 3.344.968 5.021.499 4.069.106 50,1% -19,0% 21,6% 724.138 42,5% 56,6% 40,4%oneri urbanizz destinati a manutenz ordinaria (-) 619.748 399.874 340.500 -35,5% -14,8% -45,1% -279.248 7,9% 4,5% 3,4%alienaz patrimonio per
riequilibrio gestione/contrib str (-) 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%
riscossione di crediti (-) 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%
Risorse Tit 4^nette 2.725.220 4.621.625 3.728.606 69,6% -19,3% 36,8% 1.003.386 34,6% 52,1% 37,1%
entrate correnti che finanziano spese in c/capitale - 27.940 537.268 1823,0% 537.268 0,0% 0,3% 5,3%
RISORSE TOT NETTE 2.725.220 4.649.565 4.265.875 70,6% -8,3% 56,5% 1.540.655 34,6% 52,4% 42,4%
Accensione di prestiti (Tit. 5^) 7.778.383 6.402.470 7.914.180 -17,7% 23,6% 1,7% 135.797 98,8% 72,2% 78,7%mutui passivi a copertura
disavanzi (-) 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%
anticipazioni di cassa (-) 3.914.743 3.757.224 4.115.306 -4,0% 9,5% 5,1% 200.563 49,7% 42,4% 40,9%
finanziam a breve tr (-) 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%
Risorse Tit. 5^nette 3.863.640 2.645.246 3.798.874 -31,5% 43,6% -1,7% -64.766 49,1% 29,8% 37,8%Avanzo applicato a bilancio
investimenti 1.282.507 1.570.028 1.995.860 22,4% 27,1% 55,6% 713.353 16,3% 17,7% 19,8%
7.871.367 8.864.839 10.060.608 12,6% 13,5% 27,8% 2.189.242 100,0% 100,0% 100,0%
7.871.367 8.864.839 9.260.608 12,6% 4,5% 17,6% 1.389.242
Tab. 5: l'equilibrio investimenti 2001-2003
Previsioni finali di competenza VARIAZIONE % COMPOSIZIONE %
EN
TR
AT
E I
NV
ES
TIM
EN
TI
CO
MP
ET
EN
ZA
Entrate investim destinate ai programmi
Spese di investimento (tit. II^)
169
BILANCIO DI PREVISIONE
magg/min acc/imp su
sfco
previsioni iniziali di competenza
(A)
previsioni finali di
competenza (B)
accertam/ impegni (C)
variaz. ass. B-A
variaz %B-A
variaz % C-B
variaz ass C-B
C/B C/A
alienaz di beni, trasferim capitali (Tit.4^) 3.317.266 3.344.968 2.339.954 27.702 0,8% -30,0% 1.005.014- 70,0% 70,5%
oneri urbanizz destinati a manutenz ordinaria (-) 619.748 619.748 619.748 - 0,0% 0,0% - 100,0% 100,0%
alienaz patrimonio per riequilibrio gestione/contrib str (-) 0 0 0 - 0
riscossione di crediti (-) 0 0 0 - 0
Risorse Tit IV nette 2.697.518 2.725.220 1.720.206 27.702 1,0% -36,9% 1.005.014- 63,1% 63,8%entrate correnti che finanziano
spese in c/capitale (+) 15.494 - - 15.494- -100,0% 0 0,0%
RISORSE TOT NETTE 2.713.011 2.725.220 1.720.206 12.209 0,4% -36,9% 1.005.014- 63,1% 63,4%
Accensione di prestiti (Tit. 5^) 11.238.646 7.778.383 3.249.511 3.460.263- -30,8% -58,2% 4.528.873- 41,8% 28,9%mutui passivi a copertura disavanzi
(-) 0 0 0 - 0
anticipazioni di cassa (-) 3.914.743 3.914.743 0 - 0,0% -100,0% 3.914.743- 0,0% 0,0%
finanziam a breve tr (-) 0 0 0 - 0
Risorse Tit. 5^nette 7.323.903 3.863.640 3.249.511 3.460.263- -47,2% -15,9% 614.129- 84,1% 44,4%Avanzo applicato a bilancio
investimenti 289.168 1.282.507 1.282.507 993.339 343,5% 0,0% 0 100,0% 443,5%
10.326.083 7.871.367 6.252.224 2.454.716- -23,8% -20,6% 1.619.143- 79,4% 60,5%
9.932.026 7.871.367 6.182.925 2.060.659- -20,7% -21,5% 1.688.442- 78,5% 62,3%
Tab. 6: l'equilibrio investimenti 2001 - indicatori
CONSUNTIVO CAPACITA' DI PROGRAMMAZIONE CAPACITA' DI
GESTIONE
EN
TR
AT
E I
NV
ES
TIM
EN
TI
CO
MP
ET
EN
ZA
Entrate investim destinate ai programmi
Spese di investimento (tit. II^)
170
BILANCIO DI PREVISIONE
magg/min acc/imp su
sfco
previsioni iniziali di
competenza (A)
previsioni finali di competenza
(B)
accertam/ impegni (C)
variaz. ass. B-A
variaz %B-A
variaz %C-B
variaz ass C-B
C/B C/A
alienaz di beni, trasferim capitali (Tit.4^) 3.863.389 5.021.499 4.943.649 1.158.110 30,0% -1,6% 77.850- 98,4% 128,0%
oneri urbanizz destinati a manutenz ordinaria (-) 619.748 399.874 399.874 219.874- -35,5% 0,0% - 100,0% 64,5%
alienaz patrimonio per riequilibrio gestione/contrib str (-) 0 0 0 0 0
riscossione di crediti (-) 0 0 0 0 0
ris tit IV nette 3.243.641 4.621.625 4.543.775 1.377.984 42,5% -1,7% 77.850- 98,3% 140,1%
entrate correnti che finanziano spese in c/capitale (+) 65.590 27.940 11.768 -37.650 -57,4% -57,9% 16.171- 42,1% 17,9%
RISORSE TOT NETTE 3.309.231 4.649.565 4.555.543 1.340.334 40,5% -2,0% 94.021- 98,0% 137,7%
Accensione di prestiti (Tit. 5^) 9.542.536 6.402.470 2.389.414 -3.140.066 -32,9% -62,7% 4.013.056- 37,3% 25,0%mutui passivi a copertura disavanzi (-
) 0 0 0 0 0
anticipazioni di cassa (-) 3.757.224 3.757.224 0 0 0,0% -100,0% 3.757.224- 0,0% 0,0%
finanziam a breve tr (-) 0 0 0 0 0
Risorse Tit. 5^nette 5.785.312 2.645.246 2.389.414 -3.140.066 -54,3% -9,7% 255.832- 90,3% 41,3%
Avanzo applicato a bilancio investimenti - 1.570.028 1.647.497 1.570.028 4,9% 77.469 104,9%
9.094.543 8.864.839 8.592.454 229.704- -2,5% -3,1% 272.385- 96,9% 94,5%
9.094.542 8.864.839 8.312.799 229.704- -2,5% -6,2% 552.040- 93,8% 91,4%
Tab. 7: l'equilibrio investimenti 2002 - indicatori
CONSUNTIVOCAPACITA' DI
PROGRAMMAZIONE CAPACITA' DI
GESTIONE
EN
TR
AT
E I
NV
ES
TIM
EN
TI
CO
MP
ET
EN
ZA
Entrate investim destinate ai programmi
Spese di investimento (tit. II^)
171
BILANCIO DI PREVISIONE
magg/min acc/imp su
sfcoprevisioni iniziali di
competenza (A)
previsioni finali di
competenza (B)
accertam/ impegni (C)
variaz. ass. B-A
variaz% B-A
variaz %C-B
variaz ass C-B
C/B C/A
alienaz di beni, trasferim capitali (Tit.4^) 4.926.219 4.069.106 3.667.256 -857.113 -17,4% -9,9% -401.850 90,1% 74,4%
oneri urbanizz destinati a manutenz ordinaria (-) 340.500 340.500 340.500 0 0,0% 0,0% 0 100,0% 100,0%
alienaz patrimonio per riequilibrio gestione/contrib str (-)
0 0 0 0 0
riscossione di crediti (-) 0 0 0 0 0
Risorse Tit IV nette 4.585.719 3.728.606 3.326.756 -857.113 -18,7% -10,8% -401.850 89,2% 72,5%entrate correnti che finanziano spese
in c/capitale (+) 50.000 537.268 537.263 487.268 974,5% 0,0% -5 100,0% 1074,5%
RISORSE TOT NETTE 4.635.719 4.265.875 3.864.020 -369.845 -8,0% -9,4% -401.855 90,6% 83,4%
Accensione di prestiti (Tit. 5^) 10.772.756 7.914.180 3.798.874 -2.858.576 -26,5% -52,0% -4.115.306 48,0% 35,3%mutui passivi a copertura disavanzi (-
) 0 0 0 0 0
anticipazioni di cassa (-) 4.115.306 4.115.306 0 0 0,0% -100,0% -4.115.306 0,0% 0,0%
finanziam a breve tr (-) 0 0 0 0 0
Risorse Tit. 5^nette 6.657.450 3.798.874 3.798.874 -2.858.576 -42,9% 0,0% 0 100,0% 57,1%Avanzo applicato a bilancio
investimenti 417.978 1.995.860 1.995.860 1.577.881 377,5% 0,0% 0 100,0% 477,5%
11.711.148 10.060.608 9.658.753 -1.650.539 -14,1% -4,0% -401.855 96,0% 82,5%
10.911.148 9.260.608 8.812.718 -1.650.540 -15,1% -4,8% -447.890 95,2% 80,8%
Tab. 8: l'equilibrio investimenti 2003 - indicatori
CONSUNTIVOCAPACITA' DI
PROGRAMMAZIONE CAPACITA' DI
GESTIONE
EN
TR
AT
E I
NV
ES
TIM
EN
TI
CO
MP
ET
EN
ZA
Entrate investim destinate ai programmi
Spese di investimento (tit. II^)
172
03/01 03/02 02/01Fondo cassa al 1° gennaio 99% 56% 28%+ riscossioni totali 26% 1% 24%
(di cui in c/residui) 74% 37% 28%
(di cui in c/competenza) 10% -11% 23%
- pagamenti totali 30% 12% 16%
(di cui in c/residui) 104% 35% 51%
(di cui in c/competenza) 6% 1% 5%
Fondo cassa al 31.12 68% 8% 56%+ Residui attivi da riportare 26% 13% 12%(di cui provenienti da anni precedenti) 73% -29% 144%
(di cui provenienti dalla gestione di competenza) 17% 35% -13%
- Residui passivi da riportare 49% 16% 28%(di cui provenienti da anni precedenti) 93% 23% 57%
(di cui provenienti dalla gestione di competenza) 30% 12% 16%
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE AL 31.12 -21% -34% 19%(di cui non vincolato) 1.425.139 82,4% 1.413.565 68,4% 919.895 67,6% -35% -35% -1%
(vincolato) 204.811 11,8% 329.519 16,0% 53.922 4,0% -74% -84% 61%
(per finanziamento spese in c/capitale) 99.586 5,8% 91.016 4,4% 109.970 8,1% 10% 21% -9%
(fondi di ammortamento) 0 0,0% 231.249 11,2% 276.237 20,3% 19%
Modalità di utilizzo (negli ess. successivi)(per spese correnti) 159.509 9,2% 69.489 3,4% 472.195 34,7% 196% -76% 1151%
(per spese in c/capitale) 1.570.027 90,8% 1.995.860 96,6% 887.829 65,3% -43% -56% 27%
8.412.180
16.769.554
9.322.538
Tab. 9: dimostrazione dell'avanzo di amministrazione 2001-2003
4.826.972
15.216.088
4.575.124
6.159.178
18.760.772
18.859.400
1.729.536 2.065.349 1.360.024
14.284.275
4.009.352 6.282.807 7.749.410
9.614.412 11.185.470 12.508.779
8.319.155 7.198.142 9.711.202
13.623.764 17.468.277 20.258.190
9.893.508 11.041.760 12.431.6221.574.353 3.843.618 2.720.419
21.887.875 24.487.007
5.459.792 8.491.866 9.186.592
6.892.286
14.995.589 15.164.470
4.276.132 5.459.792 8.491.86620.043.059 24.919.949 25.181.733
2001 2002 2003VARIAZIONI
173
Saldo effettivo 2001
RISCOSSIONI Saldo 1999Saldo
programmatico 2001
Saldo effettivo 2001
Entrate finali (Titolo I+Titolo II+Titolo III+Titolo IV) 16.324 14.711 17.882A detrarre: Trasferimenti correnti da Stato (Titolo II-cat. 1^) 4.107 2.613 4.646
Trasferimenti correnti dalla UE (Titolo II-cat. 4^) 0 0 0
Trasferimenti correnti da altri enti partecipanti al patto (Titolo II-cat. 2^-3^-parte 5^, ovvero comuni e province)
1.055 553 853
Proventi della dismissione di beni immobiliari e finanziari (Titolo IV-cat. 1^)
573 491 120
Trasferimenti in conto capitale dallo Stato (Titolo IV-cat. 2^)
5 7 13
Trasferimenti in conto capitale dalla UE (Titolo IV- parte cat. 4^)
0 0 0
Trasferimenti in conto capitale dagli altri enti partecipanti alpatto (Titolo IV- cat.3^-parte cat.4^, ovvero comuni e
province)43 57 24
Riscossione di crediti (Titolo IV-cat. 6^) 0 0 0Entrate con carattere di eccezionalità (incluse entrate
correlate a modifiche legislative)398 116 303
Incassi netti 10.143 10.875 11.924
PAGAMENTISpese correnti (Titolo I) 13.685 14.705 14.716
A detrarre: Interessi passivi (Titolo I-intervento 6^) 707 612 563
Spese sostenute sulla base di trasferimenti con vincolo di destinazione da Stato, UE e da enti partecipanti al patto
274 1.227 1.140
Spese con carattere di eccezionalità (incluse spese correlate a modifiche legislative)
211 0 46
Pagamenti netti 12.494 12.866 12.967
Saldo finanziario -2.350 -1.991 -1.043
Percentuale prevista 3% -71 -2.421
Saldo programmatico 2001 - gestione cassa (in migliaia di Euro)
Tab. 10
174
Flussi finanziari anno 2000
Voci Rif. Circ. n. 4 del 4/2/2000Gestione
competenzaGestione
competenza
Lire (milioni) Euro (migliaia)Vincolo 2,5% sul saldo finanziario
(Euro/migl.))
Vincolo 6% su pagamenti spese
correnti Euro/migl.)
Vincolo 6% su spese impegni spese
correnti (Euro/migl.)
Vincolo 2,5% sul saldo finanziario
(Euro/migl.)
Vincolo 6% su pagamenti spese
correnti (Euro/migl.)
Vincolo 6% su spese impegni spese correnti (Euro/migl.)
Entrate finali Titolo I-II-III-IVa
detrarre:Trasferimenti correnti da Stato Titolo II cat. 1^
Trasferimenti correnti da U.E. Titolo II cat. 4^Trasferimenti correnti da altri enti partecipanti al patto
Titolo II cat. 2^-3^-parte 5^
Proventi da dismissioni di beni immobiliari e finanziari
Titolo IV cat. 1^
Trasferimenti in conto capitale dallo Stato Titolo IV cat. 2^Trasferimenti in conto capitale dalla U.E. Titolo IV parte cat. 4^ (o 5^)Trasferimenti in conto capitale da altri enti partecipanti al patto
Titolo IV cat. 3^ e parte cat. 4^
Riscossioni di crediti Titolo IV cat. 6^Entrate con carattere di eccezionalità Punto 1.2. circolare
Entrate nette (A) 20.346 10.508 10.508 0 0 11.975
Spese correnti Titolo I 28.021 14.472 14.472 14.472 14.272 15.259 15.259 15.552a
detrarre:Interessi passivi Titolo I - intervento 6^ 1.164 601 601 601 601 657 657 657
Spese sostenute sulla base di trasferimenti con vincolo di destinazione da Stato, da UE e da enti partecipanti al patto
Punto 1.1.2. circolare 1.777 918 918 918 246 805 901 703
Spese con carattere di eccezionalità Punto 1.2. circolare 141 73 73 73 22 81 81 204
Spese correnti rilevanti ai fini del calcolo del saldo finanziario (B)
24.939 12.880 12.880 12.880 13.404 13.716 13.620 13.988
Spese correlate a modifiche legislative (a) Rettifiche di cui all'art.24 comma 3 0 0 14 0Spese correnti relative a servizi esternalizzati sostenute nell'anno antecedente l'esternalizzazione (b)
Rettifiche di cui all'art.24 comma 4 bis 0 0 0 0
Spese correnti 2000 relative ai servizi esternalizzati ( c )
Rettifiche di cui all'art.24 comma 4 bis 0 0 0 0
Effetto dell'esternalizzazione (d) (b-c) Rettifiche di cui all'art.24 comma 4 bis 0 0 0 0Rettifica da apportare pari al valore maggiore tra d) e 0 (e)
Rettifiche di cui all'art.24 comma 4 bis 0 0 0 0
Spese correnti 2000 cui applicare il vincolo di crescita del 6% (B-a+e) ( C )
24.939 12.880 12.866 13.404
Saldo finanziario 2000 (A-B) ( D ) -4.593 -2.372 -2.372 -1.741
Vincolo legislativo sul saldo finanziario ( D ) x 2,5% (E)
-115 -59 -59
Saldo programmatico 2002 (D+E) -4.708 -2.431 -2.431
Vincolo legislativo sulle spese correnti nette ( C ) x 6% (F)
1.496 773 772 804
Limite massimo alla spese corrente netta del 2002 (C+F)
26.435 13.653 13.637 14.208
In Euro (migliaia) -2.431 13.637 14.208
Determinazione obiettivi patto stabilità 2002 - Saldo e obiettivi programmatici Saldo definitivo 2002
Obiettivi programmatici per l'anno 2002
Tab. 11
Flussi finanziari 2002Riscossioni in c/competenza e in c/
residuiRiscossioni in c/competenza e in c/
residuiRiscossioni in c/competenza e in c/
residui
175
Flussi finanziari anno 2000
Voci Rif. Circ. n. 4 del 4/2/2000Gestione
competenzaGestione
competenza
Lire (milioni) Euro (migliaia)Vincolo 2,5% sul saldo finanziario
(Euro/migl.))
Vincolo 6% su pagamenti spese
correnti Euro/migl.)
Vincolo 6% su spese impegni spese
correnti (Euro/migl.)
Vincolo 2,5% sul saldo finanziario
(Euro/migl.)
Vincolo 6% su pagamenti spese
correnti (Euro/migl.)
Vincolo 6% su spese impegni spese correnti (Euro/migl.)
Entrate finali Titolo I-II-III-IVa
detrarre:Trasferimenti correnti da Stato Titolo II cat. 1^
Trasferimenti correnti da U.E. Titolo II cat. 4^Trasferimenti correnti da altri enti partecipanti al patto
Titolo II cat. 2^-3^-parte 5^
Proventi da dismissioni di beni immobiliari e finanziari
Titolo IV cat. 1^
Trasferimenti in conto capitale dallo Stato Titolo IV cat. 2^Trasferimenti in conto capitale dalla U.E. Titolo IV parte cat. 4^ (o 5^)Trasferimenti in conto capitale da altri enti partecipanti al patto
Titolo IV cat. 3^ e parte cat. 4^
Riscossioni di crediti Titolo IV cat. 6^Entrate con carattere di eccezionalità Punto 1.2. circolare
Entrate nette (A) 20.346 10.508 10.508 0 0 11.975
Spese correnti Titolo I 28.021 14.472 14.472 14.472 14.272 15.259 15.259 15.552a
detrarre:Interessi passivi Titolo I - intervento 6^ 1.164 601 601 601 601 657 657 657
Spese sostenute sulla base di trasferimenti con vincolo di destinazione da Stato, da UE e da enti partecipanti al patto
Punto 1.1.2. circolare 1.777 749 749 749 246 802 802 703
Spese con carattere di eccezionalità Punto 1.2. circolare 141 73 73 73 22 81 81 204
Spese correnti rilevanti ai fini del calcolo del saldo finanziario (B)
24.939 13.049 13.049 13.049 13.404 13.719 13.719 13.988
Spese correlate a modifiche legislative (a) Rettifiche di cui all'art.24 comma 3 0 0 28 0Spese correnti relative a servizi esternalizzati sostenute nell'anno antecedente l'esternalizzazione (b)
Rettifiche di cui all'art.24 comma 4 bis 0 0 0 0
Spese correnti 2000 relative ai servizi esternalizzati ( c )
Rettifiche di cui all'art.24 comma 4 bis 0 0 0 0
Effetto dell'esternalizzazione (d) (b-c) Rettifiche di cui all'art.24 comma 4 bis 0 0 0 0Rettifica da apportare pari al valore maggiore tra d) e 0 (e)
Rettifiche di cui all'art.24 comma 4 bis 0 0 0 0
Spese correnti 2000 cui applicare il vincolo di crescita del 6% (B-a+e) ( C )
24.939 13.049 13.021 13.404
Saldo finanziario 2000 (A-B) ( D ) -4.593 -2.541 -2.541 -1.744
Vincolo legislativo sul saldo finanziario ( D ) x 2,5% (E)
-115 -64 -64
Saldo programmatico 2002 (D+E) -4.708 -2.604 -2.605
Vincolo legislativo sulle spese correnti nette ( C ) x 6% (F)
1.496 783 781 804
Limite massimo alla spese corrente netta del 2002 (C+F)
26.435 13.832 13.802 14.208
In Euro (migliaia) -2.605 13.802 14.208Obiettivi programmatici per l'anno 2002
Tab. 11 bis
Flussi finanziari 2002Riscossioni in c/competenza e in c/
residuiRiscossioni in c/competenza e in c/
residuiRiscossioni in c/competenza e in c/
residui
Determinazione obiettivi patto stabilità 2002 - Saldo e obiettivi programmatici Saldo definitivo 2002
176
Codici EntrateAccertamenti
2001Riscossioni 2001
Accertamenti 2003
Riscossioni 2003
E Entrate finali (titoli I - II - III - IV) 18.801 17.883 21.289 20.891a detrarre:
E1 trasferimenti correnti dallo Stato (tit. II cat. 1^ - 2.01.00) 5.083 4.646 1.664 1.797
E2 trasferimenti correnti dalla U.E. (tit. II cat. 4^ - 2.04.00) 0 0 0 0
E3trasferimenti correnti da altri enti partecipanti al patto (tit. II cat. 2^-3^- parte 5^ - 2.02.00/2.03.00/2.05.03/parte 2.05.04)
737 854 902 949
E4 compartecipazione IRPEF (tit. I parte cat. 1^ - 1.01.50) 0 0 4.068 4.068
E5proventi dalla dismissione di beni immobiliari e finanziari (tit. IV cat. 1^ - 4.01.61/4.01.63)
123 120 2.461 1.026
E6trasferimenti in conto capitale dallo Stato (tit. IV cat. 2^ - 4.02.00)
22 14 19 19
E7trasferimenti in conto capitale dalla U.E. (tit. IV parte cat. 4^ - 4.04.08)
0 0 0 0
E8trasferimenti in conto capitale dagli altri enti partecipanti al patto (tit. IV cat. 3^- parte 4^ - 4.04.03/parte 4.04.04)
547 24 103 371
E9 riscossione di crediti (tit. IV cat. 6^ - 4.06.) 0 0 0 0E10 addizionale sui consumi di energia elettrica (1.01.40)E11 imposta sulla pubblicità (1.01.30)
EnEntrate finali nette (E-E1-E2-E3-E4-E5-E6-E7-E8-E9-E10-E11)
12.289 12.225 12.072 12.661
Codici Spese Impegni 2001 Pagamenti 2001 Impegni 2003 Pagamenti 2003
S Spese correnti (titolo I) 15.402 14.716 15.193 15.102a detrarre:
S1 spese per interessi passivi (tit. I interv. 06) 563 563 684 687
S2spese correnti sostenute sulla base di trasferimenti con vincolo di destinazione da U.E.
0 0 0 0
S3 spese per calamità naturali 0 0 0 0S4 spese per elezioni amministrative (1.01.07.08) 0 0 76 73
S5maggiori oneri per arretrati personale dipendente CCNL 2002-2003
46 0
Sn Spese correnti nette (S-S1-S2-S3-S4) 14.839 14.153 14.387 14.342Saldo finanziario 2003 (En-Sn) -2.550 -1.928 -2.315 -1.681
Tab. 12
Vincoli per la gestione di cassa e di competenza anno 2003 (migliaia di Euro)
177
Importo% su titolo
% su tot.
entrateImporto
% su titolo
% su tot.
entrateImporto
% su titolo
% su tot.
entrateI 1 ICI 3.189.896 46,0% 27,4% 3.420.872 32,6% 22,8% 3.800.000 30,0% 23,5%
ICIAP 28.988 0,4% 0,2% 33.000 0,3% 0,2% 17.013 0,1% 0,1%Imposta comunale sulla pubblicità 129.114 1,9% 1,1% 122.000 1,2% 0,8% 115.000 0,9% 0,7%Addizionale comunale sul consumo dell'energia elettrica
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 290.915 2,3% 1,8%
Altre imposte 1.212.124 17,5% 10,4% 4.181.015 39,8% 27,9% 4.219.506 33,3% 26,1%Addizionale IRPEF 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1.154.715 9,1% 7,2%
2 TOSAP 170.431 2,5% 1,5% 180.431 1,7% 1,2% 201.900 1,6% 1,3%TARSU 2.010.097 29,0% 17,3% 2.326.734 22,2% 15,5% 2.648.595 20,9% 16,4%Addizionale erariale sulla tassa smaltimento rifiuti
198.207 2,9% 1,7% 229.682 2,2% 1,5% 233.294 1,8% 1,4%
Tassa di concessione su atti e provvedimenti comunali
0 0,0% 0,0% 0 0,0% 0,0% 0 0,0% 0,0%
Altre tasse 1.136 0,0% 0,0% 1.549 0,0% 0,0% 2.082 0,0% 0,0%
3Altri tributi speciali ed entrate tributarie proprie
0 0,0% 0,0% 0 0,0% 0,0% 0 0,0% 0,0%
6.939.993 100,0% 59,7% 10.495.283 100,0% 69,9% 12.683.020 100,0% 78,6%
III 1Segreteria generale, personale e organizzazione
30.471 1,0% 0,3% 30.623 1,0% 0,2% 28.500 1,2% 0,2%
Ufficio tecnico 36.668 1,2% 0,3% 49.163 1,6% 0,3% 45.781 1,9% 0,3%Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico
26.368 0,9% 0,2% 25.200 0,8% 0,2% 30.012 1,2% 0,2%
Altri servizi generali 6.714 0,2% 0,1% 7.382 0,2% 0,0% 7.165 0,3% 0,0%Uffici giudiziari 1.115 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%Polizia municipale - risorse finalizzate codice della strada
257.242 8,4% 2,2% 278.757 9,2% 1,9% 315.554 13,0% 2,0%
Scuola materna 105.874 3,5% 0,9% 120.897 4,0% 0,8% 140.000 5,8% 0,9%Istruzione elementare 154.937 5,1% 1,3% 174.000 5,8% 1,2% 209.000 8,6% 1,3%Istruzione media 45.190 1,5% 0,4% 37.000 1,2% 0,2% 39.200 1,6% 0,2%Assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri servizi
92.872 3,0% 0,8% 71.492 2,4% 0,5% 41.057 1,7% 0,3%
Biblioteche, musei e pinacoteche 3.615 0,1% 0,0% 2.741 0,1% 0,0% 2.600 0,1% 0,0%Teatri, attività culturali e servizi diversi neo settore culturale
24.107 0,8% 0,2% 28.060 0,9% 0,2% 36.930 1,5% 0,2%
Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
74.112 2,4% 0,6% 48.547 1,6% 0,3% 43.500 1,8% 0,3%
Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
13.387 0,4% 0,1% 4.840 0,2% 0,0% 3.240 0,1% 0,0%
Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Urbanistica e gestione del territorio 19.161 0,6% 0,2% 29.954 1,0% 0,2% 9.000 0,4% 0,1%Edilizia residenziale pubblica locali e piani di edilizia economica popolare
196.254 6,4% 1,7% 124.937 4,1% 0,8% 120.000 4,9% 0,7%
Servizio smaltimento rifiuti 61.975 2,0% 0,5% 37.523 1,2% 0,2% 128.142 5,3% 0,8%Asili nido, servizi per l'infanzia e per minori
90.380 3,0% 0,8% 219.047 7,2% 1,5% 102.000 4,2% 0,6%
Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
59.688 1,9% 0,5% 72.820 2,4% 0,5% 85.600 3,5% 0,5%
Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
133.539 4,4% 1,1% 142.183 4,7% 0,9% 90.649 3,7% 0,6%
Servizio necroscopico e cimiteriale 307.292 10,0% 2,6% 313.037 10,3% 2,1% 503.029 20,7% 3,1%Servizi relativi al commercio 258 0,0% 0,0% 258 0,0% 0,0% 100 0,0% 0,0%Farmacie 973.521 31,8% 8,4% 847.953 28,0% 5,6% 0 0,0% 0,0%
2 Gestione dei fabbricati 76.098 2,5% 0,7% 139.650 4,6% 0,9% 104.915 4,3% 0,7%Gestione beni diversi 24.809 0,8% 0,2% 8.667 0,3% 0,1% 8.000 0,3% 0,0%
3Interessi su depositi di denaro e valori immobiliari
18.851 0,6% 0,2% 19.891 0,7% 0,1% 83.979 3,5% 0,5%
Interessi su finanziamenti attivi 10.470 0,3% 0,1% 12.556 0,4% 0,1% 9.656 0,4% 0,1%5 Proventi diversi 217.667 7,1% 1,9% 178.727 5,9% 1,2% 236.830 9,8% 1,5%
3.062.635 100,0% 26,4% 3.025.905 100,0% 20,2% 2.424.439 100,0% 15,0%
IV 5Proventi da concessioni edilizie e sanzioni urbanistiche
1.549.371 95,7% 13,3% 1.481.389 99,4% 9,9% 1.029.000 100,0% 6,4%
Trasferimenti di capitale straordinari da altri soggetti
69.316 4,3% 0,6% 8.779 0,6% 0,1% 0 0,0% 0,0%
1.618.687 100,0% 13,9% 1.490.168 100,0% 9,9% 1.029.000 100,0% 6,4%
11.621.315 100,0% 15.011.356 100,0% 16.136.459 100,0%
Tab. 13
TOTALE GENERALE
2002
Entrate - Titoli I - II - III - IV - Raffronto degli esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
2003
Totale Titolo I
Totale Titolo III
Totale Titolo IV
Tit. Cat. Descrizione risorsa
Previsioni finali2001
178
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 20031 ICI 3.189.896 3.420.872 3.800.000 3.427.021 3.428.461 3.745.882 2.929.095 1.813.957 2.576.448 107% 100% 99% 92% 53% 68% 85% 53% 69%
ICIAP 28.988 33.000 17.013 37.443 34.084 16.646 17.825 10.353 1.378 129% 103% 98% 61% 31% 8% 48% 30% 8%Imposta comunale sulla pubblicità 129.114 122.000 115.000 137.277 126.559 110.272 92.460 100.543 88.858 106% 104% 96% 72% 82% 77% 67% 79% 81%Addizionale comunale sul consumo dell'energia elettrica
290.915 293.385 290.915 101% 100% 99%
Altre imposte 1.212.124 4.181.015 4.219.506 1.238.849 4.244.551 4.219.217 13.691 2.896.167 4.145.559 102% 102% 100% 1% 69% 98% 1% 68% 98%Addizioale IRPEF 1.154.715 1.154.715 0 100% 0% 0%
2 TOSAP 170.431 180.431 201.900 171.188 199.613 194.940 157.833 161.046 158.083 100% 111% 97% 93% 89% 78% 92% 81% 81%TARSU 2.010.097 2.326.734 2.648.595 1.990.564 2.304.472 2.660.258 1.183.662 1.743.508 2.016.290 99% 99% 100% 59% 75% 76% 59% 76% 76%Addizionale erariale sulla tassa smaltimento rifiuti
198.207 229.682 233.294 197.265 227.556 230.701 116.558 171.750 177.740 100% 99% 99% 59% 75% 76% 59% 75% 77%
Tassa di concessione su atti e provvedimenti comunali
0 0 0 0 0 0 0 0 0
Altre tasse 1.136 1.549 2.082 1.522 708 2.163 1.460 441 2.090 134% 46% 104% 129% 28% 100% 96% 62% 97%
3Altri tributi speciali ed entrate tributarie proprie
0 0 0 0 0 0 0 0 0
Riepilogo1 Imposte 4.560.122 7.756.887 9.597.149 4.840.590 7.833.655 9.540.117 3.053.071 4.821.020 7.103.158 106% 101% 99% 67% 62% 74% 63% 62% 74%2 Tasse 2.379.871 2.738.396 3.085.871 2.360.539 2.732.349 3.088.062 1.459.513 2.076.745 2.354.203 99% 100% 100% 61% 76% 76% 62% 76% 76%
3Tributi speciali ed altre entrate tributarie
0 0 0 0 0 0 0 0 0
Totale 6.939.993 10.495.283 12.683.020 7.201.129 10.566.004 12.628.179 4.512.584 6.897.765 9.457.361 104% 101% 100% 65% 66% 75% 63% 65% 75%
Accertamenti
Risc. c/comp.
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2003/2001 2003/2002 2002/2001 2003/2001 2003/2001
1 ICI 3.189.896 3.420.872 3.800.000 3.427.021 3.428.461 3.745.882 2.929.095 1.813.957 2.576.448 19% 11% 7% 9% -12%ICIAP 28.988 33.000 17.013 37.443 34.084 16.646 17.825 10.353 1.378 -41% -48% 14% -56% -92%
Imposta comunale sulla pubblicità 129.114 122.000 115.000 137.277 126.559 110.272 92.460 100.543 88.858 -11% -6% -6% -20% -4%
Addizionale comunale sul consumo dell'energia elettrica
290.915 293.385 290.915
Altre imposte 1.212.124 4.181.015 4.219.506 1.238.849 4.244.551 4.219.217 13.691 2.896.167 4.145.559 248% 1% 245% 241% 30179%Addizioale IRPEF 1.154.715 1.154.715 0
2 TOSAP 170.431 180.431 201.900 171.188 199.613 194.940 157.833 161.046 158.083 18% 12% 6% 14% 0%TARSU 2.010.097 2.326.734 2.648.595 1.990.564 2.304.472 2.660.258 1.183.662 1.743.508 2.016.290 32% 14% 16% 34% 70%Addizionale erariale sulla tassa smaltimento rifiuti
198.207 229.682 233.294 197.265 227.556 230.701 116.558 171.750 177.740 18% 2% 16% 17% 52%
Tassa di concessione su atti e provvedimenti comunali
0 0 0 0 0 0 0 0 0
Altre tasse 1.136 1.549 2.082 1.522 708 2.163 1.460 441 2.090 83% 34% 36% 42% 43%
3Altri tributi speciali ed entrate tributarie proprie
0 0 0 0 0 0 0 0 0
Riepilogo1 Imposte 4.560.122 7.756.887 9.597.149 4.840.590 7.833.655 9.540.117 3.053.071 4.821.020 7.103.158 110% 24% 70% 97% 133%2 Tasse 2.379.871 2.738.396 3.085.871 2.360.539 2.732.349 3.088.062 1.459.513 2.076.745 2.354.203 30% 13% 15% 31% 61%
3Tributi speciali ed altre entrate tributarie
0 0 0 0 0 0 0 0 0
Totale 6.939.993 10.495.283 12.683.020 7.201.129 10.566.004 12.628.179 4.512.584 6.897.765 9.457.361 83% 21% 51% 75% 110%
Risc. In c/competenza (Rc) Stanziamenti finaliCatg. Descrizione risorsa
Previsioni finali (Sfco) Accertamenti (A)
Rapporto tra riscossioni e accertamenti
Tab. 15
Titolo I - Entrate tributarie - Raffronto tra esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Variazioni storiche
Titolo I - Entrate tributarie - Raffronto tra esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Tab. 14
Indicatori
Cat. Descrizione risorsaPrevisioni finali (Sfco) Accertamenti (A) Risc. In c/competenza (Rc) Grado realizzazione entrata Indice di riscossione (Rc/Sfco)
179
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1Segreteria generale, personale e organizzazione
30.471 30.623 28.500 26.708 32.318 25.803 26.291 31.717 25.329 88% 106% 91% 86% 104% 89% 98% 98% 98%
Ufficio tecnico 36.668 49.163 45.781 23.163 39.702 41.858 26 52 464 63% 81% 91% 0% 0% 1% 0% 0% 1%Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico
26.368 25.200 30.012 23.881 22.755 28.559 21.904 21.994 27.584 91% 90% 95% 83% 87% 92% 92% 97% 97%
Altri servizi generali 6.714 7.382 7.165 5.092 9.666 7.731 4.580 5.593 6.558 76% 131% 108% 68% 76% 92% 90% 58% 85%Uffici giudiziari 1.115 1.325 1.299 119% 117% 98%Polizia municipale - risorse finalizzate codice della strada
257.242 278.757 315.554 259.949 279.628 306.955 169.508 172.047 167.168 101% 100% 97% 66% 62% 53% 65% 62% 54%
Scuola materna 105.874 120.897 140.000 122.455 141.771 134.362 117.922 134.467 131.144 116% 117% 96% 111% 111% 94% 96% 95% 98%Istruzione elementare 154.937 174.000 209.000 177.577 213.507 223.012 170.461 203.788 216.675 115% 123% 107% 110% 117% 104% 96% 95% 97%Istruzione media 45.190 37.000 39.200 43.422 41.496 35.528 41.620 39.951 34.455 96% 112% 91% 92% 108% 88% 96% 96% 97%Assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri servizi
92.872 71.492 41.057 67.286 63.385 41.404 42.558 41.110 37.791 72% 89% 101% 46% 58% 92% 63% 65% 91%
Biblioteche, musei e pinacoteche 3.615 2.741 2.600 4.083 2.491 2.200 3.703 2.374 1.854 113% 91% 85% 102% 87% 71% 91% 95% 84%Teatri, attività culturali e servizi diversi neo settore culturale
24.107 28.060 36.930 24.619 23.786 38.340 18.250 20.786 27.295 102% 85% 104% 76% 74% 74% 74% 87% 71%
Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
74.112 48.547 43.500 55.162 47.019 42.477 1.774 462 2.735 74% 97% 98% 2% 1% 6% 3% 1% 6%
Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
13.387 4.840 3.240 13.387 4.620 3.420 6.817 4.440 3.240 100% 95% 106% 51% 92% 100% 51% 96% 95%
Viabilità, circolazione stradale e servizi connessiUrbanistica e gestione del territorio 19.161 29.954 9.000 8.237 10.052 9.903 6.507 8.217 9.087 43% 34% 110% 34% 27% 101% 79% 82% 92%Edilizia residenziale pubblica locali e piani di edilizia economica popolare
196.254 124.937 120.000 196.646 122.875 144.266 171.567 106.527 133.350 100% 98% 120% 87% 85% 111% 87% 87% 92%
Servizio smaltimento rifiuti 61.975 37.523 128.142 83.000 37.523 128.142 83.000 37.523 0 134% 100% 100% 134% 100% 0% 100% 100% 0%Asili nido, servizi per l'infanzia e per minori
90.380 219.047 102.000 105.718 224.714 113.434 83.733 185.330 82.217 117% 103% 111% 93% 85% 81% 79% 82% 72%
Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
59.688 72.820 85.600 61.070 86.824 85.293 30.006 54.597 42.342 102% 119% 100% 50% 75% 49% 49% 63% 50%
Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
133.539 142.183 90.649 136.037 143.366 92.136 93.632 116.719 48.007 102% 101% 102% 70% 82% 53% 69% 81% 52%
Servizio necroscopico e cimiteriale 307.292 313.037 503.029 319.731 317.576 494.239 259.227 315.647 489.342 104% 101% 98% 84% 101% 97% 81% 99% 99%Servizi relativi al commercio 258 258 100 199 171 164 110 53 68 77% 66% 164% 43% 21% 68% 55% 31% 41%Farmacie 973.521 847.953 0 925.249 849.698 0 863.905 723.139 0 95% 100% 89% 85% 93% 85%
2 Gestione dei fabbricati 76.098 139.650 104.915 78.993 134.981 104.840 68.659 125.082 101.975 104% 97% 100% 90% 90% 97% 87% 93% 97%Gestione beni diversi 24.809 8.667 8.000 24.851 8.854 8.346 24.448 8.811 8.181 100% 102% 104% 99% 102% 102% 98% 100% 98%
3Interessi su depositi di denaro e valori immobiliari
18.851 19.891 83.979 28.538 40.008 68.950 16.254 16.275 63.003 151% 201% 82% 86% 82% 75% 57% 41% 91%
Interessi su finanziamenti attivi 10.470 12.556 9.656 9.669 9.656 9.656 9.669 0 0 92% 77% 100% 92% 0% 0% 100% 0% 0%5 Proventi diversi 217.667 178.727 236.830 351.502 164.315 236.668 288.342 133.343 205.363 161% 92% 100% 132% 75% 87% 82% 81% 87%
Riepilogo1 Proventi dei servizi pubblici 2.714.740 2.666.414 1.981.059 2.683.996 2.714.943 1.999.226 2.218.400 2.226.533 1.486.705 99% 102% 101% 82% 84% 75% 83% 82% 74%2 Proventi dei beni dell'Ente 100.907 148.317 112.915 103.844 143.835 113.186 93.107 133.893 110.156 103% 97% 100% 92% 90% 98% 90% 93% 97%3 Interessi su anticipazioni e crediti 29.321 32.447 93.635 38.207 49.664 78.606 25.923 16.275 63.003 130% 153% 84% 88% 50% 67% 68% 33% 80%5 Proventi diversi 217.667 178.727 236.830 351.502 164.315 236.668 288.342 133.343 205.363 161% 92% 100% 132% 75% 87% 82% 81% 87%
Totale 3.062.635 3.025.905 2.424.439 3.177.549 3.072.757 2.427.686 2.625.772 2.510.044 1.865.227 104% 102% 100% 86% 83% 77% 83% 82% 77%
Rapporto tra riscossioni e accertamenti (Rc/A)
Tab. 16
IndicatoriTitolo III - Entrate extratributarie - Raffronto tra esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Catg. Descrizione risorsaPrevisioni finali (Sfco) Accertamenti (A) Riscossioni in c/competenza (Rc)
Grado realizzazione entrata (A/Sfco)
Indice di riscossione (Rc/Sfco)
180
AccertamentiRiscossioni in c/competenza
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 20032003/200
12003/200
22002/200
12003/2001 2003/2001
1Segreteria generale, personale e organizzazione
30.471 30.623 28.500 26.708 32.318 25.803 26.291 31.717 25.329 -6% -7% 0% -3% -4%
Ufficio tecnico 36.668 49.163 45.781 23.163 39.702 41.858 26 52 464 25% -7% 34% 81% 1685%Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico
26.368 25.200 30.012 23.881 22.755 28.559 21.904 21.994 27.584 14% 19% -4% 20% 26%
Altri servizi generali 6.714 7.382 7.165 5.092 9.666 7.731 4.580 5.593 6.558 7% -3% 10% 52% 43%Uffici giudiziari 1.115 1.325 1.299 -100% -100% -100% -100%Polizia municipale - risorse finalizzate codice della strada
257.242 278.757 315.554 259.949 279.628 306.955 169.508 172.047 167.168 23% 13% 8% 18% -1%
Scuola materna 105.874 120.897 140.000 122.455 141.771 134.362 117.922 134.467 131.144 32% 16% 14% 10% 11%Istruzione elementare 154.937 174.000 209.000 177.577 213.507 223.012 170.461 203.788 216.675 35% 20% 12% 26% 27%Istruzione media 45.190 37.000 39.200 43.422 41.496 35.528 41.620 39.951 34.455 -13% 6% -18% -18% -17%Assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri servizi
92.872 71.492 41.057 67.286 63.385 41.404 42.558 41.110 37.791 -56% -43% -23% -38% -11%
Biblioteche, musei e pinacoteche 3.615 2.741 2.600 4.083 2.491 2.200 3.703 2.374 1.854 -28% -5% -24% -46% -50%Teatri, attività culturali e servizi diversi neo settore culturale
24.107 28.060 36.930 24.619 23.786 38.340 18.250 20.786 27.295 53% 32% 16% 56% 50%
Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
74.112 48.547 43.500 55.162 47.019 42.477 1.774 462 2.735 -41% -10% -34% -23% 54%
Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
13.387 4.840 3.240 13.387 4.620 3.420 6.817 4.440 3.240 -76% -33% -64% -74% -52%
Viabilità, circolazione stradale e servizi connessiUrbanistica e gestione del territorio 19.161 29.954 9.000 8.237 10.052 9.903 6.507 8.217 9.087 -53% -70% 56% 20% 40%Edilizia residenziale pubblica locali e piani di edilizia economica popolare
196.254 124.937 120.000 196.646 122.875 144.266 171.567 106.527 133.350 -39% -4% -36% -27% -22%
Servizio smaltimento rifiuti 61.975 37.523 128.142 83.000 37.523 128.142 83.000 37.523 0 107% 242% -39% 54% -100%Asili nido, servizi per l'infanzia e per minori
90.380 219.047 102.000 105.718 224.714 113.434 83.733 185.330 82.217 13% -53% 142% 7% -2%
Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
59.688 72.820 85.600 61.070 86.824 85.293 30.006 54.597 42.342 43% 18% 22% 40% 41%
Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
133.539 142.183 90.649 136.037 143.366 92.136 93.632 116.719 48.007 -32% -36% 6% -32% -49%
Servizio necroscopico e cimiteriale 307.292 313.037 503.029 319.731 317.576 494.239 259.227 315.647 489.342 64% 61% 2% 55% 89%Servizi relativi al commercio 258 258 100 199 171 164 110 53 68 -61% -61% 0% -18% -38%Farmacie 973.521 847.953 0 925.249 849.698 0 863.905 723.139 0 -100% -100% -13% -100% -100%
2 Gestione dei fabbricati 76.098 139.650 104.915 78.993 134.981 104.840 68.659 125.082 101.975 38% -25% 84% 33% 49%Gestione beni diversi 24.809 8.667 8.000 24.851 8.854 8.346 24.448 8.811 8.181 -68% -8% -65% -66% -67%
3Interessi su depositi di denaro e valori immobiliari
18.851 19.891 83.979 28.538 40.008 68.950 16.254 16.275 63.003 345% 322% 6% 142% 288%
Interessi su finanziamenti attivi 10.470 12.556 9.656 9.669 9.656 9.656 9.669 0 0 -8% -23% 20% 0% -100%5 Proventi diversi 217.667 178.727 236.830 351.502 164.315 236.668 288.342 133.343 205.363 9% 33% -18% -33% -29%
Riepilogo1 Proventi dei servizi pubblici 2.714.740 2.666.414 1.981.059 2.683.996 2.714.943 1.999.226 2.218.400 2.226.533 1.486.705 -27% -26% -2% -26% -33%2 Proventi dei beni dell'Ente 100.907 148.317 112.915 103.844 143.835 113.186 93.107 133.893 110.156 12% -24% 47% 9% 18%3 Interessi su anticipazioni e crediti 29.321 32.447 93.635 38.207 49.664 78.606 25.923 16.275 63.003 219% 189% 11% 106% 143%5 Proventi diversi 217.667 178.727 236.830 351.502 164.315 236.668 288.342 133.343 205.363 9% 33% -18% -33% -29%
Totale 3.062.635 3.025.905 2.424.439 3.177.549 3.072.757 2.427.686 2.625.772 2.510.044 1.865.227 -21% -20% -1% -24% -29%
Tab. 17
Variazioni storicheTitolo III - Entrate extratributarie - Raffronto tra esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Catg. Descrizione risorsaPrevisioni finali (Sfco) Accertamenti (A) Riscossioni in c/competenza (Rc) Stanziamenti finali
181
Grado realizzazione entrata (A/Sfco)2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
5Proventi da concessioni edilizie e sanzioni urbanistiche
1.549.371 1.481.389 1.029.000 1.558.154 1.662.248 938.854 1.183.929 1.532.627 893.209 101% 112% 91% 76% 103% 87% 76% 92% 95%
Trasferimenti di capitale straordinari da altri soggetti
69.316 8.779 0 70.109 8.664 0 5.796 2.625 0 101% 99% 8% 30% 8% 30%
Riepilogo
5Trasferimenti di capitale da altri soggetti
1.618.687 1.490.168 1.029.000 1.628.263 1.670.912 938.854 1.189.725 1.535.252 893.209 101% 112% 91% 73% 103% 87% 73% 92% 95%
Totale 1.618.687 1.490.168 1.029.000 1.628.263 1.670.912 938.854 1.189.725 1.535.252 893.209 101% 112% 91% 73% 103% 87% 73% 92% 95%
AccertamentiRiscossioni in c/competenza
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2003/2001 2003/2002 2002/2001 2003/2001 2003/2001
5Proventi da concessioni edilizie e sanzioni urbanistiche
1.549.371 1.481.389 1.029.000 1.558.154 1.662.248 938.854 1.183.929 1.532.627 893.209 -34% -31% -4% -40% -25%
Trasferimenti di capitale straordinari da altri soggetti
69.316 8.779 0 70.109 8.664 0 5.796 2.625 0 -100% -100% -87% -100% -100%
Riepilogo
5Trasferimenti di capitale da altri soggetti
1.618.687 1.490.168 1.029.000 1.628.263 1.670.912 938.854 1.189.725 1.535.252 893.209 -36% -31% -8% -42% -25%
Totale 1.618.687 1.490.168 1.029.000 1.628.263 1.670.912 938.854 1.189.725 1.535.252 893.209 -36% -31% -8% -42% -25%
Tab. 19
Titolo IV - Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti - Raffronto tra esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Variazioni storiche
Catg. Descrizione risorsaPrevisioni finali (Sfco) Accertamenti (A) Riscossioni in c/competenza (Rc) Stanziamenti finali
Tab. 18
IndicatoriTitolo IV - Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti - Raffronto tra esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini
del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Catg. Descrizione risorsaPrevisioni finali (Sfco) Accertamenti (A) Riscossioni in c/competenza (Rc) Indice di riscossione (Rc/Sfco)
Rapporto tra riscossioni e accertamenti (Rc/A)
182
ImpegniPagamenti
in c/comp.za
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2003/2001 2003/2002 2002/2001 2003/2001 2003/2001
1 Personale 4.558.431 29,6% 4.681.271 29,3% 4.732.990 30,2% 4.419.740 4.486.165 4.696.472 3.952.685 4.063.698 4.240.546 3,8% 1,1% 2,7% 6,3% 7,3%
2Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime
1.410.444 9,1% 1.148.339 7,2% 537.076 3,4% 1.335.680 1.110.058 500.778 933.056 925.373 341.256 -61,9% -53,2% -18,6% -62,5% -63,4%
3 Prestazioni di servizi 6.290.898 40,8% 6.513.271 40,8% 6.500.524 41,5% 5.969.328 5.973.702 6.199.412 4.040.364 4.313.845 4.547.315 3,3% -0,2% 3,5% 3,9% 12,5%
4 Utilizzo di beni di terzi 195.366 1,3% 206.952 1,3% 166.994 1,1% 189.848 195.642 161.462 171.056 166.065 139.967 -14,5% -19,3% 5,9% -15,0% -18,2%
5 Trasferimenti 2.635.922 17,1% 2.641.504 16,5% 2.822.774 18,0% 2.559.182 2.622.411 2.758.689 1.979.376 1.537.427 1.798.170 7,1% 6,9% 0,2% 7,8% -9,2%
6 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 0,0% 0,0% 0,0%
7 Imposte e tasse 308.754 2,0% 331.858 2,1% 367.514 2,3% 281.225 299.699 334.398 236.665 248.850 307.618 19,0% 10,7% 7,5% 18,9% 30,0%
8 Oneri straordinari della gestione corrente 23.414 0,2% 209.503 1,3% 269.849 1,7% 22.670 204.314 262.609 22.670 81.385 210.986 1052,5% 28,8% 794,8% 1058,4% 830,7%
9 Ammortamenti di esercizio 0 0,0% 231.248 1,4% 276.237 1,8% 0 0 0 0 0 0 19,5%
Totale generale 15.423.229 100,0% 15.963.946 100,0% 15.673.958 100,0% 14.777.673 14.891.991 14.913.820 11.335.872 11.336.643 11.585.858 1,6% -1,8% 3,5% 0,9% 2,2%
Tab. 20
Impegni (I) Pagamenti in c/competenza (Pco)Stanziamenti finali
Titolo I - Spese correnti - Quadro riepilogativo - Raffronto esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)Variazioni storiche
Int. DescrizioneStanziamenti finali (Sfco)
183
ImpegniPagamenti
in c/comp.za
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2003/2001 2003/2002 2002/2001 2003/2001 2003/2001
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
0,0% 0,0% 0,0%
2Segreteria generale, personale e organizzazione
696.877 15,3% 667.181 14,3% 681.014 14,4% 688.519 644.290 666.981 660.782 615.815 635.029 -2,3% 2,1% -4,3% -3,1% -3,9%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
190.208 4,2% 187.651 4,0% 188.366 4,0% 188.654 174.899 187.780 182.871 168.468 179.969 -1,0% 0,4% -1,3% -0,5% -1,6%
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 103.260 2,3% 117.333 2,5% 123.854 2,6% 100.970 111.343 123.484 97.368 107.672 115.849 19,9% 5,6% 13,6% 22,3% 19,0%
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 64.326 1,4% 64.485 1,4% 89.999 1,9% 56.567 59.417 89.535 54.610 57.357 83.993 39,9% 39,6% 0,2% 58,3% 53,8%6 Ufficio Tecnico 358.032 7,9% 359.907 7,7% 358.158 7,6% 352.655 327.284 355.416 336.476 316.717 336.290 0,0% -0,5% 0,5% 0,8% -0,1%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
150.541 3,3% 169.491 3,6% 166.142 3,5% 148.344 163.134 166.090 143.523 157.625 156.212 10,4% -2,0% 12,6% 12,0% 8,8%
8 Altri servizi generali 912.938 20,0% 960.752 20,5% 986.257 20,8% 841.857 918.322 983.000 503.161 618.509 739.152 8,0% 2,7% 5,2% 16,8% 46,9%3 1 Polizia municipale 345.936 7,6% 368.846 7,9% 395.134 8,3% 342.083 361.751 395.061 330.654 349.852 370.037 14,2% 7,1% 6,6% 15,5% 11,9%4 1 Scuola materna 0,0% 0,0% 0,0%
2 Istruzione elementare 0,0% 0,0% 0,0%3 Istruzione media 0,0% 0,0% 0,0%4 Istruzione secondaria superiore 0,0% 0,0% 0,0%
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
137.204 3,0% 136.427 2,9% 145.339 3,1% 133.458 130.976 139.407 128.993 126.528 131.650 5,9% 6,5% -0,6% 4,5% 2,1%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 88.597 1,9% 110.737 2,4% 130.534 2,8% 79.946 107.151 129.185 77.088 103.271 121.167 47,3% 17,9% 25,0% 61,6% 57,2%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
63.209 1,4% 57.225 1,2% 55.480 1,2% 62.601 52.474 54.775 60.669 50.784 51.257 -12,2% -3,0% -9,5% -12,5% -15,5%
6 1 Piscine comunali 0,0% 0,0% 0,0%
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
0,0% 0,0% 0,0%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
22.188 0,5% 22.916 0,5% 25.462 0,5% 21.918 21.883 25.252 21.119 21.122 23.669 14,8% 11,1% 3,3% 15,2% 12,1%
7 1 Servizi turistici 0,0% 0,0% 0,0%
8 1 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 158.991 3,5% 160.115 3,4% 134.145 2,8% 157.716 155.339 132.199 152.702 150.238 122.998 -15,6% -16,2% 0,7% -16,2% -19,5%
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 225.036 4,9% 246.216 5,3% 275.408 5,8% 223.002 240.449 275.299 215.976 232.695 258.323 22,4% 11,9% 9,4% 23,5% 19,6%3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 342.986 7,5% 378.459 8,1% 388.362 8,2% 341.764 365.066 386.838 329.047 352.716 364.821 13,2% 2,6% 10,3% 13,2% 10,9%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
0,0% 0,0% 0,0%
3 Servizi di protezione civile 0,0% 0,0% 0,0%4 Servizio idrico integrato 0,0% 0,0% 0,0%5 Smaltimento rifiuti 0,0% 0,0% 0,0%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
125.914 2,8% 128.733 2,7% 118.898 2,5% 118.865 121.129 118.371 114.921 117.497 111.020 -5,6% -7,6% 2,2% -0,4% -3,4%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 123.619 2,7% 101.874 2,2% 97.637 2,1% 118.349 100.698 96.382 115.067 97.433 90.125 -21,0% -4,2% -17,6% -18,6% -21,7%2 Servizi di prevenzione e riabilitazione 94.801 2,1% 106.813 2,3% 115.755 2,4% 94.462 103.703 115.217 91.244 100.367 108.077 22,1% 8,4% 12,7% 22,0% 18,4%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
0,0% 0,0% 0,0%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
133.372 2,9% 143.040 3,1% 151.251 3,2% 130.010 138.602 150.830 125.761 133.963 141.279 13,4% 5,7% 7,2% 16,0% 12,3%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 46.426 1,0% 49.427 1,1% 51.966 1,1% 45.877 47.121 51.820 44.356 45.672 48.909 11,9% 5,1% 6,5% 13,0% 10,3%11 1 Affissioni e pubblicità 0,0% 0,0% 0,0%
2 Fiere, mercati e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Mattatotio e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%5 Servizi relativi al commercio 52.373 1,1% 53.463 1,1% 53.829 1,1% 52.018 51.041 53.550 50.012 49.380 50.720 2,8% 0,7% 2,1% 2,9% 1,4%6 Servizi relativi all'artigianato 0,0% 0,0% 0,0%7 Servizi relativi all'agricoltura 0,0% 0,0% 0,0%
12 1 Distribuzione gas 0,0% 0,0% 0,0%5 Farmacie 121.597 2,7% 90.180 1,9% 0 0,0% 120.105 90.093 0 116.285 90.017 0 -100,0% -100,0% -25,8% -100,0% -100,0%6 Altri servizi produttivi 0,0% 0,0% 0,0%
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
2.476.182 54,3% 2.526.800 54,0% 2.593.790 54,8% 2.377.566 2.398.689 2.572.286 1.978.791 2.042.163 2.246.494 4,7% 2,7% 2,0% 8,2% 13,5%
3 Funzioni di polizia locale 345.936 7,6% 368.846 7,9% 395.134 8,3% 342.083 361.751 395.061 330.654 349.852 370.037 14,2% 7,1% 6,6% 15,5% 11,9%4 Funzioni di istruzione pubblica 137.204 3,0% 136.427 2,9% 145.339 3,1% 133.458 130.976 139.407 128.993 126.528 131.650 5,9% 6,5% -0,6% 4,5% 2,1%
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 151.806 3,3% 167.962 3,6% 186.014 3,9% 142.547 159.625 183.960 137.757 154.055 172.424 22,5% 10,7% 10,6% 29,1% 25,2%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 22.188 0,5% 22.916 0,5% 25.462 0,5% 21.918 21.883 25.252 21.119 21.122 23.669 14,8% 11,1% 3,3% 15,2% 12,1%7 Funzioni nel campo turistico 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
8 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 384.027 8,4% 406.331 8,7% 409.553 8,7% 380.718 395.788 407.498 368.678 382.933 381.321 6,6% 0,8% 5,8% 7,0% 3,4%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
468.900 10,3% 507.192 10,8% 507.260 10,7% 460.629 486.195 505.209 443.968 470.213 475.841 8,2% 0,0% 8,2% 9,7% 7,2%
10 Funzioni nel settore sociale 398.218 8,7% 401.154 8,6% 416.609 8,8% 388.698 390.124 414.249 376.428 377.435 388.390 4,6% 3,9% 0,7% 6,6% 3,2%11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 52.373 1,1% 53.463 1,1% 53.829 1,1% 52.018 51.041 53.550 50.012 49.380 50.720 2,8% 0,7% 2,1% 2,9% 1,4%12 Funzioni relative ai servizi produttivi 121.597 2,7% 90.180 1,9% 0 0,0% 120.105 90.093 0 116.285 90.017 0 -100,0% -100,0% -25,8% -100,0% -100,0%
Totale generale 4.558.431 100,0% 4.681.271 100,0% 4.732.990 100,0% 4.419.740 4.486.165 4.696.472 3.952.685 4.063.698 4.240.546 3,8% 1,1% 2,7% 6,3% 7,3%
Tab. 20/a
Stanziamenti finaliDescrizione
Stanziamenti finali (Sfco) Impegni (I) Pagamenti in c/competenza (Pco)
Variazioni storicheTitolo I - Spese correnti - intervento 01 - Spese per il personale - Raffronto esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Funz. Serv.
184
ImpegniPagamenti
in c/comp.za
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2003/2001 2003/2002 2002/2001 2003/2001 2003/2001
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
11.285 0,8% 15.506 1,4% 14.119 2,6% 11.150 13.518 8.822 3.004 9.052 6.203 25,1% -8,9% 37,4% -20,9% 106,5%
2 Segreteria generale, personale e organizzazione 18.587 1,3% 17.127 1,5% 14.827 2,8% 16.083 15.248 14.641 12.199 13.437 10.318 -20,2% -13,4% -7,9% -9,0% -15,4%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
12.137 0,9% 9.115 0,8% 9.650 1,8% 11.792 8.978 9.150 7.949 8.439 5.474 -20,5% 5,9% -24,9% -22,4% -31,1%
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 8.522 0,6% 7.050 0,6% 6.763 1,3% 8.474 7.050 6.762 5.092 6.956 4.071 -20,6% -4,1% -17,3% -20,2% -20,1%
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 0,0% 0,0% 0,0%6 Ufficio Tecnico 33.286 2,4% 28.792 2,5% 29.319 5,5% 33.104 26.806 28.331 23.498 15.678 17.055 -11,9% 1,8% -13,5% -14,4% -27,4%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
15.674 1,1% 13.867 1,2% 12.770 2,4% 15.251 13.828 12.437 12.498 10.594 8.280 -18,5% -7,9% -11,5% -18,5% -33,7%
8 Altri servizi generali 40.800 2,9% 39.550 3,4% 36.922 6,9% 38.194 36.953 31.986 17.362 20.352 21.108 -9,5% -6,6% -3,1% -16,3% 21,6%3 1 Polizia municipale 29.696 2,1% 28.452 2,5% 26.447 4,9% 27.977 25.271 25.909 7.906 6.670 18.260 -10,9% -7,0% -4,2% -7,4% 131,0%4 1 Scuola materna 12.911 0,9% 14.616 1,3% 13.500 2,5% 12.911 12.002 13.299 7.563 6.215 10.056 4,6% -7,6% 13,2% 3,0% 33,0%
2 Istruzione elementare 63.266 4,5% 65.904 5,7% 62.475 11,6% 61.017 61.482 58.044 38.910 44.593 41.220 -1,3% -5,2% 4,2% -4,9% 5,9%3 Istruzione media 5.165 0,4% 4.157 0,4% 5.083 0,9% 5.165 4.157 4.541 2.655 2.582 1.999 -1,6% 22,3% -19,5% -12,1% -24,7%4 Istruzione secondaria superiore 0,0% 0,0% 0,0%
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
19.574 1,4% 17.239 1,5% 17.944 3,3% 16.107 15.377 16.340 7.835 4.206 9.453 -8,3% 4,1% -11,9% 1,4% 20,7%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 34.861 2,5% 26.701 2,3% 16.392 3,1% 33.886 23.890 15.253 24.083 16.600 11.288 -53,0% -38,6% -23,4% -55,0% -53,1%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
6.456 0,5% 5.203 0,5% 4.574 0,9% 5.913 4.341 4.342 3.077 807 2.712 -29,2% -12,1% -19,4% -26,6% -11,9%
6 1 Piscine comunali 0,0% 0,0% 0,0%
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
24.273 1,7% 12.938 1,1% 16.000 3,0% 24.256 12.938 16.000 18.172 5.346 6.807 -34,1% 23,7% -46,7% -34,0% -62,5%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
11.362 0,8% 13.329 1,2% 11.752 2,2% 10.823 12.628 11.621 9.429 10.248 10.531 3,4% -11,8% 17,3% 7,4% 11,7%
7 1 Servizi turistici 2.582 0,2% 0,0% 0,0% -100,0%
8 1 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 116.346 8,2% 96.002 8,4% 94.451 17,6% 116.321 93.355 84.458 50.730 86.587 66.978 -18,8% -1,6% -17,5% -27,4% 32,0%
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 36.289 2,6% 27.340 2,4% 27.856 5,2% 36.229 27.186 26.766 26.848 25.136 23.282 -23,2% 1,9% -24,7% -26,1% -13,3%3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 10.329 0,7% 10.329 0,9% 0 0,0% 10.329 0 0 0 -100,0% -100,0% 0,0%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 19.367 1,4% 12.351 1,1% 13.762 2,6% 17.272 11.414 13.659 6.166 239 4.200 -28,9% 11,4% -36,2% -20,9% -31,9%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
5.165 0,4% 9.069 0,8% 9.900 1,8% 5.165 9.068 9.869 1.035 5.164 7.362 91,7% 9,2% 75,6% 91,1% 611,3%
3 Servizi di protezione civile 0,0% 0,0% 0,0%4 Servizio idrico integrato 0,0% 0,0% 0,0%5 Smaltimento rifiuti 0,0% 0,0% 0,0%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
13.815 1,0% 10.651 0,9% 12.965 2,4% 12.986 10.367 12.104 9.704 5.939 7.619 -6,2% 21,7% -22,9% -6,8% -21,5%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 37.443 2,7% 31.715 2,8% 29.992 5,6% 32.070 24.862 27.044 17.760 14.160 17.745 -19,9% -5,4% -15,3% -15,7% -0,1%2 Servizi di prevenzione e riabilitazione 1.239 0,1% 2.066 0,2% 1.000 0,2% 1.239 2.023 1.000 1.239 992 0 -19,3% -51,6% 66,7% -19,3% -100,0%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
4.110 0,3% 1.033 0,1% 1.000 0,2% 4.110 1.023 1.000 2.819 100 1.000 -75,7% -3,2% -74,9% -75,7% -64,5%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
22.414 1,6% 18.942 1,6% 19.900 3,7% 18.441 17.088 19.771 11.567 6.811 11.792 -11,2% 5,1% -15,5% 7,2% 1,9%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 30.631 2,2% 24.768 2,2% 24.934 4,6% 29.989 24.717 24.850 24.429 20.026 15.345 -18,6% 0,7% -19,1% -17,1% -37,2%11 1 Affissioni e pubblicità 0,0% 0,0% 0,0%
2 Fiere, mercati eservizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Mattatotio e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%5 Servizi relativi al commercio 3.099 0,2% 3.150 0,3% 2.779 0,5% 3.076 3.150 2.779 1.036 0 1.098 -10,3% -11,8% 1,6% -9,7% 6,0%6 Servizi relativi all'artigianato 0,0% 0,0% 0,0%7 Servizi relativi all'agricoltura 0,0% 0,0% 0,0%
12 1 Distribuzione gas 0,0% 0,0% 0,0%5 Farmacie 759.760 53,9% 581.377 50,6% 0 0,0% 726.679 581.009 0 578.491 578.444 0 -100,0% -100,0% -23,5% -100,0% -100,0%6 Altri servizi produttivi 0,0% 0,0% 0,0%
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
140.291 9,9% 131.007 11,4% 124.370 23,2% 134.048 122.381 112.129 81.602 84.508 72.509 -11,3% -5,1% -6,6% -16,4% -11,1%
3 Funzioni di polizia locale 29.696 2,1% 28.452 2,5% 26.447 4,9% 27.977 25.271 25.909 7.906 6.670 18.260 -10,9% -7,0% -4,2% -7,4% 131,0%4 Funzioni di istruzione pubblica 100.916 7,2% 101.916 8,9% 99.002 18,4% 95.200 93.018 92.224 56.963 57.596 62.728 -1,9% -2,9% 1,0% -3,1% 10,1%
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 41.317 2,9% 31.904 2,8% 20.966 3,9% 39.799 28.231 19.595 27.160 17.407 14.000 -49,3% -34,3% -22,8% -50,8% -48,5%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 35.635 2,5% 26.267 2,3% 27.752 5,2% 35.079 25.566 27.621 27.601 15.594 17.338 -22,1% 5,7% -26,3% -21,3% -37,2%7 Funzioni nel campo turistico 2.582 0,2% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0 -100,0% -100,0%
8 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 162.964 11,6% 133.671 11,6% 122.307 22,8% 152.550 130.870 111.224 77.578 111.723 90.260 -24,9% -8,5% -18,0% -27,1% 16,3%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
38.347 2,7% 32.071 2,8% 36.627 6,8% 35.423 30.849 35.632 16.905 11.342 19.181 -4,5% 14,2% -16,4% 0,6% 13,5%
10 Funzioni nel settore sociale 95.837 6,8% 78.524 6,8% 76.826 14,3% 85.849 69.713 73.665 57.814 42.089 45.882 -19,8% -2,2% -18,1% -14,2% -20,6%11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 3.099 0,2% 3.150 0,3% 2.779 0,5% 3.076 3.150 2.779 1.036 0 1.098 -10,3% -11,8% 1,6% -9,7% 6,0%12 Funzioni relative ai servizi produttivi 759.760 53,9% 581.377 50,6% 0 0,0% 726.679 581.009 0 578.491 578.444 0 -100,0% -100,0% -23,5% -100,0% -100,0%
Totale generale 1.410.444 100,0% 1.148.339 100,0% 537.076 100,0% 1.335.680 1.110.058 500.778 933.056 925.373 341.256 -61,9% -53,2% -18,6% -62,5% -63,4%
Funz. Serv.
Tab. 20/b
Stanziamenti finaliDescrizione
Stanziamenti finali (Sfco) Impegni (I)Pagamenti in c/competenza
(Pco)
Variazioni storicheTitolo I - Spese correnti - intervento 02 - Spese per acquisto di beni di consumo e/o materie prime - Raffronto esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
185
ImpegniPagamenti
in c/comp.za
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2003/2001 2003/2002 2002/2001 2003/2001 2003/2001
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
226.312 3,6% 234.030 3,6% 206.448 3,2% 221.388 228.022 197.666 162.395 154.685 137.427 -8,8% -11,8% 3,4% -10,7% -15,4%
2Segreteria generale, personale e organizzazione
34.732 0,6% 47.922 0,7% 57.578 0,9% 29.313 39.163 48.333 22.667 32.401 36.915 65,8% 20,1% 38,0% 64,9% 62,9%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
25.056 0,4% 21.547 0,3% 11.956 0,2% 15.295 14.515 6.742 11.068 8.825 5.098 -52,3% -44,5% -14,0% -55,9% -53,9%
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 129.178 2,1% 118.766 1,8% 126.194 1,9% 125.997 100.925 116.760 52.183 47.687 56.602 -2,3% 6,3% -8,1% -7,3% 8,5%
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 0,0% 56.540 0,9% 52.059 0,8% 46.708 43.904 35.680 34.520 -7,9%6 Ufficio Tecnico 136.100 2,2% 135.195 2,1% 153.282 2,4% 129.913 125.588 142.598 70.394 84.624 104.952 12,6% 13,4% -0,7% 9,8% 49,1%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
24.211 0,4% 29.628 0,5% 33.632 0,5% 21.144 22.794 29.393 9.252 10.071 18.332 38,9% 13,5% 22,4% 39,0% 98,1%
8 Altri servizi generali 520.520 8,3% 551.190 8,5% 589.557 9,1% 496.858 499.215 559.167 366.691 378.991 400.233 13,3% 7,0% 5,9% 12,5% 9,1%3 1 Polizia municipale 29.954 0,5% 35.105 0,5% 35.805 0,6% 27.925 32.075 33.573 18.401 21.747 19.811 19,5% 2,0% 17,2% 20,2% 7,7%4 1 Scuola materna 217.275 3,5% 242.272 3,7% 244.758 3,8% 212.464 204.118 223.899 117.320 138.033 144.985 12,6% 1,0% 11,5% 5,4% 23,6%
2 Istruzione elementare 429.481 6,8% 513.613 7,9% 509.596 7,8% 399.073 425.679 482.031 198.778 293.559 322.359 18,7% -0,8% 19,6% 20,8% 62,2%3 Istruzione media 169.105 2,7% 176.570 2,7% 143.030 2,2% 156.928 124.381 134.965 81.308 88.112 96.062 -15,4% -19,0% 4,4% -14,0% 18,1%4 Istruzione secondaria superiore 0,0% 0,0% 0,0%
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
150.869 2,4% 138.364 2,1% 137.261 2,1% 138.865 130.080 129.710 94.685 90.853 92.942 -9,0% -0,8% -8,3% -6,6% -1,8%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 136.948 2,2% 119.103 1,8% 113.180 1,7% 118.286 104.050 107.481 74.669 47.633 70.320 -17,4% -5,0% -13,0% -9,1% -5,8%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
174.069 2,8% 163.149 2,5% 260.358 4,0% 145.121 150.123 243.241 97.377 88.323 206.441 49,6% 59,6% -6,3% 67,6% 112,0%
6 1 Piscine comunali 0,0% 0,0% 0,0%
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
115.871 1,8% 111.370 1,7% 106.089 1,6% 115.871 78.614 97.266 60.867 59.464 81.465 -8,4% -4,7% -3,9% -16,1% 33,8%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
18.231 0,3% 31.021 0,5% 17.078 0,3% 15.935 28.622 15.618 14.320 21.723 13.720 -6,3% -44,9% 70,2% -2,0% -4,2%
7 1 Servizi turistici 0 0,0% 7.747 0,1% 2.356 0,0% 0 0 2.356 0 0 2.356 -69,6%
8 1 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 244.589 3,9% 173.474 2,7% 190.957 2,9% 234.225 173.461 190.695 89.031 119.930 93.805 -21,9% 10,1% -29,1% -18,6% 5,4%
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 247.567 3,9% 220.337 3,4% 213.812 3,3% 247.567 195.137 191.931 191.700 169.052 176.429 -13,6% -3,0% -11,0% -22,5% -8,0%3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 149.261 2,4% 110.634 1,7% 45.650 0,7% 82.121 109.382 45.650 58.805 24.647 24.466 -69,4% -58,7% -25,9% -44,4% -58,4%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 120.591 1,9% 70.617 1,1% 81.139 1,2% 111.183 60.514 75.164 43.846 38.174 40.733 -32,7% 14,9% -41,4% -32,4% -7,1%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
22.827 0,4% 3.922 0,1% 4.050 0,1% 22.727 3.922 3.199 7.203 1.389 640 -82,3% 3,3% -82,8% -85,9% -91,1%
3 Servizi di protezione civile 0,0% 0,0% 0,0%4 Servizio idrico integrato 1.085 0,0% 1.136 0,0% 1.300 0,0% 1.085 746 889 482 490 781 19,8% 14,4% 4,7% -18,1% 62,0%5 Smaltimento rifiuti 1.422.637 22,6% 1.404.763 21,6% 1.433.611 22,1% 1.422.637 1.404.763 1.433.611 1.355.498 1.384.583 1.431.744 0,8% 2,1% -1,3% 0,8% 5,6%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
128.091 2,0% 140.315 2,2% 133.705 2,1% 113.829 136.152 128.187 91.819 77.317 86.220 4,4% -4,7% 9,5% 12,6% -6,1%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 204.110 3,2% 239.003 3,7% 246.437 3,8% 185.362 218.412 230.049 117.463 161.384 147.170 20,7% 3,1% 17,1% 24,1% 25,3%2 Servizi di prevenzione e riabilitazione 318.514 5,1% 468.446 7,2% 444.018 6,8% 318.510 461.869 431.103 46.419 112.275 112.668 39,4% -5,2% 47,1% 35,3% 142,7%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
371.332 5,9% 456.733 7,0% 458.697 7,1% 360.877 395.584 437.644 262.387 272.352 301.385 23,5% 0,4% 23,0% 21,3% 14,9%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
230.636 3,7% 233.534 3,6% 172.821 2,7% 209.827 212.939 150.796 176.237 179.050 110.221 -25,1% -26,0% 1,3% -28,1% -37,5%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 254.811 4,1% 216.115 3,3% 244.465 3,8% 254.399 208.440 239.432 135.318 154.788 171.024 -4,1% 13,1% -15,2% -5,9% 26,4%11 1 Affissioni e pubblicità 15.494 0,2% 19.280 0,3% 19.000 0,3% 15.494 19.280 16.673 0 980 0 22,6% -1,5% 24,4% 7,6%
2 Fiere, mercato e servizi connessi 0,0% 0,0% 300 0,0% 288 2883 Mattatotio e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%5 Servizi relativi al commercio 5.877 0,1% 6.187 0,1% 10.345 0,2% 5.676 5.001 9.398 4.237 4.302 5.201 76,0% 67,2% 5,3% 65,6% 22,8%6 Servizi relativi all'artigianato 0,0% 0,0% 0,0%7 Servizi relativi all'agricoltura 0,0% 0,0% 0,0%
12 1 Distribuzione gas 0,0% 0,0% 0,0%5 Farmacie 15.564 0,2% 15.643 0,2% 0 0,0% 13.433 13.428 0 7.544 10.721 0 -100,0% -100,0% 0,5% -100,0% -100,0%6 Altri servizi produttivi 0,0% 0,0% 0,0%
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
1.096.109 17,4% 1.194.818 18,3% 1.230.706 18,9% 1.039.908 1.076.930 1.144.563 694.650 752.964 794.079 12,3% 3,0% 9,0% 10,1% 14,3%
3 Funzioni di polizia locale 29.954 0,5% 35.105 0,5% 35.805 0,6% 27.925 32.075 33.573 18.401 21.747 19.811 19,5% 2,0% 17,2% 20,2% 7,7%4 Funzioni di istruzione pubblica 966.730 15,4% 1.070.819 16,4% 1.034.645 15,9% 907.330 884.258 970.605 492.091 610.557 656.348 7,0% -3,4% 10,8% 7,0% 33,4%
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 311.017 4,9% 282.252 4,3% 373.538 5,7% 263.407 254.173 350.722 172.046 135.956 276.761 20,1% 32,3% -9,2% 33,1% 60,9%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 134.102 2,1% 142.391 2,2% 123.167 1,9% 131.806 107.236 112.884 75.187 81.187 95.185 -8,2% -13,5% 6,2% -14,4% 26,6%7 Funzioni nel campo turistico 0 0,0% 7.747 0,1% 2.356 0,0% 0 0 2.356 0 0 2.356 -69,6%
8 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 641.417 10,2% 504.445 7,7% 450.419 6,9% 563.913 477.980 428.276 339.536 313.629 294.700 -29,8% -10,7% -21,4% -24,1% -13,2%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
1.695.231 26,9% 1.620.753 24,9% 1.653.805 25,4% 1.671.461 1.606.097 1.641.050 1.498.848 1.501.953 1.560.118 -2,4% 2,0% -4,4% -1,8% 4,1%
10 Funzioni nel settore sociale 1.379.403 21,9% 1.613.831 24,8% 1.566.438 24,1% 1.328.975 1.497.244 1.489.024 737.824 879.849 842.468 13,6% -2,9% 17,0% 12,0% 14,2%11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 21.371 0,3% 25.467 0,4% 29.645 0,5% 21.170 24.281 26.359 4.237 5.282 5.489 38,7% 16,4% 19,2% 24,5% 29,5%12 Funzioni relative ai servizi produttivi 15.564 0,2% 15.643 0,2% 0 0,0% 13.433 13.428 0 7.544 10.721 0 -100,0% -100,0% 0,5% -100,0% -100,0%
Totale generale 6.290.898 100,0% 6.513.271 100,0% 6.500.524 100,0% 5.969.328 5.973.702 6.199.412 4.040.364 4.313.845 4.547.315 3,3% -0,2% 3,5% 3,9% 12,5%
Funz. Serv.
Tab. 20/c
Stanziamenti finaliDescrizione
Stanziamenti finali (Sfco) Impegni (I) Pagamenti in c/competenza (Pco)
Variazioni storicheTitolo I - Spese correnti - intervento 03 - Spese per prestazioni di servizio - Raffronto esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
186
ImpegniPagamenti
in c/comp.za
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2003/2001 2003/2002 2002/2001 2003/2001 2003/2001
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
0,0% 0,0% 0,0%
2Segreteria generale, personale e organizzazione
7.993 4,1% 6.595 3,2% 15.630 9,4% 7.993 6.595 15.598 7.515 5.665 12.630 95,5% 137,0% -17,5% 95,1% 68,1%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
5.813 3,0% 8.700 4,2% 12.350 7,4% 5.813 8.700 12.350 5.813 8.700 12.350 112,5% 42,0% 49,7% 112,5% 112,5%
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 3.627 1,9% 3.102 1,5% 5.874 3,5% 3.627 3.102 5.874 3.627 3.102 5.874 62,0% 89,4% -14,5% 62,0% 62,0%
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 0,0% 0,0% 0,0%6 Ufficio Tecnico 0,0% 0,0% 0,0%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
5.289 2,7% 4.689 2,3% 4.760 2,9% 3.997 4.596 4.410 3.997 4.596 4.410 -10,0% 1,5% -11,3% 10,3% 10,3%
8 Altri servizi generali 105.296 53,9% 118.269 57,1% 72.559 43,5% 103.408 115.802 70.865 90.938 90.909 55.371 -31,1% -38,6% 12,3% -31,5% -39,1%3 1 Polizia municipale 7.912 4,0% 6.916 3,3% 6.777 4,1% 7.616 6.835 5.904 5.863 4.161 5.714 -14,3% -2,0% -12,6% -22,5% -2,5%4 1 Scuola materna 0,0% 0,0% 0,0%
2 Istruzione elementare 7.949 4,1% 8.104 3,9% 8.200 4,9% 7.949 8.104 8.177 7.949 8.104 8.177 3,2% 1,2% 1,9% 2,9% 2,9%3 Istruzione media 0,0% 0,0% 0,0%4 Istruzione secondaria superiore 0,0% 0,0% 0,0%
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
0,0% 0,0% 0,0%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 0,0% 0,0% 0,0%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
9.554 4,9% 10.588 5,1% 10.579 6,3% 9.296 10.588 9.296 6.972 10.588 6.972 10,7% -0,1% 10,8% 0,0% 0,0%
6 1 Piscine comunali 0,0% 0,0% 0,0%
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
0,0% 0,0% 0,0%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
0,0% 0,0% 0,0%
7 1 Servizi turistici 0,0% 0,0% 0,0%
8 1 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 1.797 0,9% 1.992 1,0% 1.992 1,2% 1.797 1.992 1.992 1.797 1.992 1.992 10,9% 0,0% 10,9% 10,9% 10,9%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
0,0% 0,0% 0,0%
3 Servizi di protezione civile 0,0% 0,0% 0,0%4 Servizio idrico integrato 0,0% 0,0% 0,0%5 Smaltimento rifiuti 0,0% 0,0% 0,0%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
0,0% 0,0% 0,0%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 0,0% 0,0% 0,0%2 Servizi di prevenzione e riabilitazione 0,0% 0,0% 0,0%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
0,0% 0,0% 0,0%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
35.106 18,0% 33.359 16,1% 27.250 16,3% 35.067 27.671 26.306 33.300 26.591 25.787 -22,4% -18,3% -5,0% -25,0% -22,6%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 0,0% 0,0% 0,0%11 1 Affissioni e pubblicità 0,0% 0,0% 0,0%
2 Fiere, mercato e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Mattatotio e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%5 Servizi relativi al commercio 899 0,5% 1.023 0,5% 1.023 0,6% 899 1.023 690 899 1.023 690 13,8% 0,0% 13,8% -23,2% -23,2%6 Servizi relativi all'artigianato 0,0% 0,0% 0,0%7 Servizi relativi all'agricoltura 0,0% 0,0% 0,0%
12 1 Distribuzione gas 1.549 0,8% 1.549 0,7% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0 -100,0% -100,0% 0,0%5 Farmacie 2.582 1,3% 2.066 1,0% 0 0,0% 2.386 634 0 2.386 634 0 -100,0% -100,0% -20,0% -100,0% -100,0%6 Altri servizi produttivi 0,0% 0,0% 0,0%
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
128.018 65,5% 141.355 68,3% 111.173 66,6% 124.838 138.795 109.097 111.890 112.972 90.635 -13,2% -21,4% 10,4% -12,6% -19,0%
3 Funzioni di polizia locale 7.912 4,0% 6.916 3,3% 6.777 4,1% 7.616 6.835 5.904 5.863 4.161 5.714 -14,3% -2,0% -12,6% -22,5% -2,5%4 Funzioni di istruzione pubblica 7.949 4,1% 8.104 3,9% 8.200 4,9% 7.949 8.104 8.177 7.949 8.104 8.177 3,2% 1,2% 1,9% 2,9% 2,9%
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 9.554 4,9% 10.588 5,1% 10.579 6,3% 9.296 10.588 9.296 6.972 10.588 6.972 10,7% -0,1% 10,8% 0,0% 0,0%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 07 Funzioni nel campo turistico 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
8 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
1.797 0,9% 1.992 1,0% 1.992 1,2% 1.797 1.992 1.992 1.797 1.992 1.992 10,9% 0,0% 10,9% 10,9% 10,9%
10 Funzioni nel settore sociale 35.106 18,0% 33.359 16,1% 27.250 16,3% 35.067 27.671 26.306 33.300 26.591 25.787 -22,4% -18,3% -5,0% -25,0% -22,6%11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 899 0,5% 1.023 0,5% 1.023 0,6% 899 1.023 690 899 1.023 690 13,8% 0,0% 13,8% -23,2% -23,2%12 Funzioni relative ai servizi produttivi 4.131 2,1% 3.615 1,7% 0 0,0% 2.386 634 0 2.386 634 0 -100,0% -100,0% -12,5% -100,0% -100,0%
Totale generale 195.366 100,0% 206.952 100,0% 166.994 100,0% 189.848 195.642 161.462 171.056 166.065 139.967 -14,5% -19,3% 5,9% -15,0% -18,2%
Tab. 20/d
Stanziamenti finaliDescrizione
Stanziamenti finali (Sfco) Impegni (I)Pagamenti in c/competenza
(Pco)
Variazioni storicheTitolo I - Spese correnti - intervento 04 - Spese per utilizzo di beni di terzi - Raffronto esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Funz. Serv.
187
ImpegniPagamenti
in c/comp.za
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2003/2001 2003/2002 2002/2001 2003/2001 2003/2001
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
0,0% 0,0% 0,0%
2 Segreteria generale, personale e organizzazione 17.043 0,6% 14.918 0,6% 12.391 0,4% 10.910 14.918 12.133 10.095 14.014 11.829 -27,3% -16,9% -12,5% 11,2% 17,2%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
0,0% 0,0% 0,0%
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 105.719 4,0% 78.630 3,0% 133.900 4,7% 93.936 74.760 128.865 14.955 600 32.292 26,7% 70,3% -25,6% 37,2% 115,9%
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 0,0% 0,0% 0,0%6 Ufficio Tecnico 0,0% 0,0% 0,0%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
3.070 0,1% 3.073 0,1% 3.170 0,1% 2.731 2.616 2.855 1.984 1.873 2.218 3,3% 3,2% 0,1% 4,5% 11,8%
8 Altri servizi generali 12.199 0,5% 9.300 0,4% 11.013 0,4% 10.618 8.406 8.656 6.303 8.406 8.176 -9,7% 18,4% -23,8% -18,5% 29,7%3 1 Polizia municipale 0,0% 0,0% 1.310 0,0% 1.310 1.3104 1 Scuola materna 120.593 4,6% 149.446 5,7% 155.915 5,5% 120.593 149.446 155.915 120.183 148.946 153.415 29,3% 4,3% 23,9% 29,3% 27,7%
2 Istruzione elementare 0,0% 0,0% 4.672 0,2% 4.672 4.6723 Istruzione media 0,0% 0,0% 0,0%4 Istruzione secondaria superiore 0,0% 0,0% 0,0%
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
96.252 3,7% 92.816 3,5% 92.437 3,3% 92.868 90.967 72.433 59.994 62.927 43.758 -4,0% -0,4% -3,6% -22,0% -27,1%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 0,0% 0,0% 2.600 0,1% 2.600 0
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
21.443 0,8% 30.392 1,2% 22.564 0,8% 21.443 28.350 22.564 10.598 13.973 16.484 5,2% -25,8% 41,7% 5,2% 55,5%
6 1 Piscine comunali 0,0% 0,0% 0,0%
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
0,0% 0,0% 0,0%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
96.074 3,6% 94.815 3,6% 108.203 3,8% 85.024 89.794 107.879 18.218 10.441 39.400 12,6% 14,1% -1,3% 26,9% 116,3%
7 1 Servizi turistici 0,0% 4.494 0,2% 0 0,0% 4.494 0 0 0
8 1 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 0 0,0% 0,0% 0,0% 0 0
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 276 0,0% 0,0% 0,0% 276 276 -100,0% #DIV/0! -100,0% -100,0% -100,0%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 24.015 0,9% 0,0% 0,0% 24.015 24.015 -100,0% #DIV/0! -100,0% -100,0% -100,0%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
0,0% 0,0% 0,0%
3 Servizi di protezione civile 15.494 0,6% 2.925 0,1% 5.000 0,2% 15.494 2.925 260 15.494 258 260 -67,7% 70,9% -81,1% -98,3% -98,3%4 Servizio idrico integrato 0,0% 0,0% 0,0%5 Smaltimento rifiuti 1.061.515 40,3% 1.080.181 40,9% 1.125.780 39,9% 1.029.723 1.080.181 1.125.279 901.756 454.993 649.695 6,1% 4,2% 1,8% 9,3% -28,0%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
10.329 0,4% 10.329 0,4% 10.000 0,4% 10.329 10.329 9.000 10.329 0 0 -3,2% -3,2% 0,0% -12,9% -100,0%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 4.648 0,2% 775 0,0% 780 0,0% 4.648 775 780 4.648 775 780 -83,2% 0,6% -83,3% -83,2% -83,2%2 Servizi di prevenzione e riabilitazione 0,0% 0,0% 0,0%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
0,0% 0,0% 0,0%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
1.006.107 38,2% 1.032.115 39,1% 1.098.779 38,9% 997.507 1.028.169 1.070.228 746.625 788.231 803.821 9,2% 6,5% 2,6% 7,3% 7,7%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 0,0% 0,0% 0,0%11 1 Affissioni e pubblicità 0,0% 0,0% 0,0%
2 Fiere, mercato e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Mattatotio e servizi connessi 14.019 0,5% 12.159 0,5% 12.157 0,4% 14.019 12.157 12.157 14.019 12.157 12.157 -13,3% 0,0% -13,3% -13,3% -13,3%5 Servizi relativi al commercio 20.670 0,8% 19.713 0,7% 16.680 0,6% 18.592 18.701 15.680 15.494 15.701 15.680 -19,3% -15,4% -4,6% -15,7% 1,2%6 Servizi relativi all'artigianato 0,0% 0,0% 0,0%7 Servizi relativi all'agricoltura 6.456 0,2% 5.423 0,2% 5.423 0,2% 6.456 5.423 5.423 4.390 4.132 2.223 -16,0% 0,0% -16,0% -16,0% -49,4%
12 1 Distribuzione gas 0,0% 0,0% 0,0%5 Farmacie 0,0% 0,0% 0,0%6 Altri servizi produttivi 0,0% 0,0% 0,0%
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
138.031 5,2% 105.921 4,0% 160.474 5,7% 118.195 100.700 152.509 33.337 24.893 54.515 16,3% 51,5% -23,3% 29,0% 63,5%
3 Funzioni di polizia locale 0 0,0% 0 0,0% 1.310 0,0% 0 0 1.310 0 0 1.3104 Funzioni di istruzione pubblica 216.845 8,2% 242.262 9,2% 253.024 9,0% 213.461 240.413 233.020 180.177 211.873 201.845 16,7% 4,4% 11,7% 9,2% 12,0%
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 21.443 0,8% 30.392 1,2% 25.164 0,9% 21.443 28.350 25.164 10.598 13.973 16.484 17,4% -17,2% 41,7% 17,4% 55,5%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 96.074 3,6% 94.815 3,6% 108.203 3,8% 85.024 89.794 107.879 18.218 10.441 39.400 12,6% 14,1% -1,3% 26,9% 116,3%7 Funzioni nel campo turistico 0 0,0% 4.494 0,2% 0 0,0% 0 4.494 0 0 0 0 -100,0%
8 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 276 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 276 0 0 276 0 0 -100,0% -100,0% -100,0% -100,0%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
1.111.353 42,2% 1.093.435 41,4% 1.140.780 40,4% 1.079.561 1.093.435 1.134.539 951.594 455.251 649.955 2,6% 4,3% -1,6% 5,1% -31,7%
10 Funzioni nel settore sociale 1.010.755 38,3% 1.032.890 39,1% 1.099.559 39,0% 1.002.155 1.028.944 1.071.008 751.273 789.006 804.601 8,8% 6,5% 2,2% 6,9% 7,1%11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 41.145 1,6% 37.295 1,4% 34.260 1,2% 39.067 36.281 33.260 33.903 31.990 30.060 -16,7% -8,1% -9,4% -14,9% -11,3%12 Funzioni relative ai servizi produttivi 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
Totale generale 2.635.922 100,0% 2.641.504 100,0% 2.822.774 100,0% 2.559.182 2.622.411 2.758.689 1.979.376 1.537.427 1.798.170 7,1% 6,9% 0,2% 7,8% -9,2%
Tab. 20/e
Titolo I - Spese correnti - intervento 05 - Spese per trasferimenti - Raffronto esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)Variazioni storiche
Funz. Serv.Stanziamenti finali
Pagamenti in c/competenza (Pco)Descrizione
Stanziamenti finali (Sfco) Impegni (I)
188
ImpegniPagamenti
in c/comp.za
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2003/2001 2003/2002 2002/2001 2003/2001 2003/2001
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
0,0% 0,0% 0,0%
2Segreteria generale, personale e organizzazione
38.211 12,4% 38.796 11,7% 44.726 12,2% 38.132 36.728 43.311 33.161 31.453 41.089 17,1% 15,3% 1,5% 13,6% 23,9%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
12.502 4,0% 13.499 4,1% 15.737 4,3% 12.189 12.774 15.228 10.451 10.846 14.705 25,9% 16,6% 8,0% 24,9% 40,7%
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 16.389 5,3% 33.218 10,0% 48.522 13,2% 16.389 32.747 31.402 15.267 25.912 28.508 196,1% 46,1% 102,7% 91,6% 86,7%
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 3.962 1,3% 4.405 1,3% 5.794 1,6% 3.839 3.859 5.794 3.193 3.206 5.485 46,2% 31,5% 11,2% 50,9% 71,8%6 Ufficio Tecnico 23.970 7,8% 25.466 7,7% 26.592 7,2% 23.913 23.164 26.592 20.280 19.848 24.881 10,9% 4,4% 6,2% 11,2% 22,7%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
10.192 3,3% 10.582 3,2% 13.241 3,6% 10.192 10.465 12.174 8.733 8.734 11.374 29,9% 25,1% 3,8% 19,4% 30,2%
8 Altri servizi generali 96.384 31,2% 95.524 28,8% 96.418 26,2% 74.823 74.838 84.938 59.826 60.412 73.554 0,0% 0,9% -0,9% 13,5% 22,9%3 1 Polizia municipale 23.475 7,6% 24.049 7,2% 27.795 7,6% 22.631 23.999 26.644 18.922 20.121 24.966 18,4% 15,6% 2,4% 17,7% 31,9%4 1 Scuola materna 0,0% 0,0% 0,0%
2 Istruzione elementare 0,0% 0,0% 0,0%3 Istruzione media 0,0% 0,0% 0,0%4 Istruzione secondaria superiore 0,0% 0,0% 0,0%
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
0,0% 0,0% 0,0%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 5.357 1,7% 7.222 2,2% 8.088 2,2% 5.213 6.923 8.616 4.415 5.710 8.078 51,0% 12,0% 34,8% 65,3% 83,0%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
0,0% 2.853 0,9% 3.511 1,0% 2.752 3.511 2.244 3.483 23,1%
6 1 Piscine comunali 0,0% 0,0% 0,0%
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
0,0% 0,0% 0,0%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
0,0% 1.424 0,4% 1.683 0,5% 1.127 1.683 996 1.580 18,2%
7 1 Servizi turistici 0,0% 0,0% 0,0%
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
11.180 3,6% 10.844 3,3% 9.440 2,6% 11.180 10.719 8.965 9.604 9.082 8.349 -15,6% -12,9% -3,0% -19,8% -13,1%
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 14.916 4,8% 16.155 4,9% 17.635 4,8% 14.916 15.789 17.635 12.794 13.390 16.764 18,2% 9,2% 8,3% 18,2% 31,0%3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 23.576 7,6% 26.577 8,0% 27.841 7,6% 23.215 25.268 27.730 19.737 21.318 26.135 18,1% 4,8% 12,7% 19,4% 32,4%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
0,0% 0,0% 0,0%
3 Servizi di protezione civile 0,0% 0,0% 0,0%4 Servizio idrico integrato 0,0% 0,0% 0,0%5 Smaltimento rifiuti 0,0% 0,0% 0,0%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
8.373 2,7% 5.341 1,6% 5.130 1,4% 6.110 4.409 5.070 5.899 3.636 4.577 -38,7% -4,0% -36,2% -17,0% -22,4%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 0,0% 500 0,2% 0,0% 0 02 Servizi di prevenzione e riabilitazione 0,0% 0,0% 0,0%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
0,0% 0,0% 0,0%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
7.610 2,5% 9.335 2,8% 9.719 2,6% 7.435 8.728 9.593 6.405 7.378 8.962 27,7% 4,1% 22,7% 29,0% 39,9%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 2.591 0,8% 1.940 0,6% 1.907 0,5% 2.130 1.609 1.827 1.922 1.292 1.631 -26,4% -1,7% -25,1% -14,2% -15,1%11 1 Affissioni e pubblicità 0,0% 0,0% 0,0%
2 Fiere, mercato e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Mattatotio e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%5 Servizi relativi al commercio 3.869 1,3% 3.715 1,1% 3.735 1,0% 3.742 3.466 3.685 3.089 2.937 3.497 -3,5% 0,5% -4,0% -1,5% 13,2%6 Servizi relativi all'artigianato 0,0% 0,0% 0,0%7 Servizi relativi all'agricoltura 0,0% 0,0% 0,0%
12 1 Distribuzione gas 0,0% 0,0% 0,0%5 Farmacie 6.197 2,0% 413 0,1% 0,0% 5.176 335 2.967 335 -100,0% -100,0% -93,3% -100,0% -100,0%6 Altri servizi produttivi 0,0% 0,0% 0,0%
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
201.610 65,3% 221.490 66,7% 251.030 68,3% 179.477 194.575 219.439 150.911 160.411 199.596 24,5% 13,3% 9,9% 22,3% 32,3%
3 Funzioni di polizia locale 23.475 7,6% 24.049 7,2% 27.795 7,6% 22.631 23.999 26.644 18.922 20.121 24.966 18,4% 15,6% 2,4% 17,7% 31,9%4 Funzioni di istruzione pubblica 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 5.357 1,7% 10.075 3,0% 11.599 3,2% 5.213 9.675 12.127 4.415 7.954 11.561 116,5% 15,1% 88,1% 132,6% 161,9%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 0 0,0% 1.424 0,4% 1.683 0,5% 0 1.127 1.683 0 996 1.580 18,2%7 Funzioni nel campo turistico 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
26.096 8,5% 26.999 8,1% 27.075 7,4% 26.096 26.508 26.600 22.398 22.472 25.113 3,8% 0,3% 3,5% 1,9% 12,1%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
31.949 10,3% 31.918 9,6% 32.971 9,0% 29.325 29.677 32.800 25.636 24.954 30.712 3,2% 3,3% -0,1% 11,8% 19,8%
10 Funzioni nel settore sociale 10.201 3,3% 11.775 3,5% 11.626 3,2% 9.565 10.337 11.420 8.327 8.670 10.593 14,0% -1,3% 15,4% 19,4% 27,2%11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 3.869 1,3% 3.715 1,1% 3.735 1,0% 3.742 3.466 3.685 3.089 2.937 3.497 -3,5% 0,5% -4,0% -1,5% 13,2%12 Funzioni relative ai servizi produttivi 6.197 2,0% 413 0,1% 0 0,0% 5.176 335 0 2.967 335 0 -100,0% -100,0% -93,3% -100,0% -100,0%
Totale generale 308.754 100,0% 331.858 100,0% 367.514 100,0% 281.225 299.699 334.398 236.665 248.850 307.618 19,0% 10,7% 7,5% 18,9% 30,0%
Tab. 20/f
Titolo I - Spese correnti - intervento 07 - Spese per imposte e tasse - Raffronto esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)Variazioni storiche
Funz. Serv.Stanziamenti finali
DescrizioneStanziamenti finali (Sfco) Impegni (I)
Pagamenti in c/competenza (Pco)
189
ImpegniPagamenti
in c/comp.za
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2003/2001 2003/2002 2002/2001 2003/2001 2003/2001
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
0,0% 4.649 2,2% 0 0,0% 4.649 0 0 0 -100,0%
2Segreteria generale, personale e organizzazione
0,0% 12.202 5,8% 0 0,0% 12.202 0 0 0 -100,0%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
0,0% 0,0% 0,0% #DIV/0!
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 0,0% 79.824 38,1% 17.527 6,5% 75.397 17.527 31.235 17.527 -78,0%
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 0,0% 0,0% 0,0%6 Ufficio Tecnico 0,0% 0,0% 15.583 5,8% 15.583 15.583
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
1.033 4,4% 12.729 6,1% 84.676 31,4% 558 12.503 79.820 558 0 77.330 8097,1% 565,2% 1132,2% 14204,7% 13758,4%
8 Altri servizi generali 18.053 77,1% 43.852 20,9% 151.404 56,1% 17.784 43.832 149.679 17.784 10.220 100.546 738,7% 245,3% 142,9% 741,6% 465,4%3 1 Polizia municipale 0,0% 13.643 6,5% 0 0,0% 13.643 0 0 0 -100,0%4 1 Scuola materna 0,0% 516 0,2% 500 0,2% 0 0 0 0 -3,1%
2 Istruzione elementare 0,0% 0,0% 0,0%3 Istruzione media 0,0% 0,0% 0,0%4 Istruzione secondaria superiore 0,0% 0,0% 0,0%
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
0,0% 0,0% 0,0%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 0,0% 118 0,1% 0 0,0% 118 0 0 0 -100,0%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
0,0% 0,0% 0,0%
6 1 Piscine comunali 0,0% 0,0% 0,0%
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
0,0% 0,0% 0,0%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
0,0% 0,0% 0,0%
7 1 Servizi turistici 0,0% 0,0% 0,0%
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
0,0% 13.034 6,2% 0 0,0% 13.034 0 10.994 0 -100,0%
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 0,0% 3.427 1,6% 0,0% 3.427 3.427
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
0,0% 0,0% 0,0%
3 Servizi di protezione civile 0,0% 0,0% 159 0,1% 0 04 Servizio idrico integrato 0,0% 0,0% 0,0%5 Smaltimento rifiuti 0,0% 0,0% 0,0%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
0,0% 5.269 2,5% 0,0% 5.269 5.269 -100,0%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 4.328 18,5% 0,0% 0,0% 4.328 4.328 -100,0% -100,0% -100,0% -100,0%2 Servizi di prevenzione e riabilitazione 0,0% 0,0% 0,0%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
0,0% 5.240 2,5% 0,0% 5.240 5.240 -100,0%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
0,0% 15.000 7,2% 0,0% 15.000 15.000 -100,0%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 0,0% 0,0% 0,0%11 1 Affissioni e pubblicità 0,0% 0,0% 0,0%
2 Fiere, mercato e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Mattatotio e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%5 Servizi relativi al commercio 0,0% 0,0% 0,0%6 Servizi relativi all'artigianato 0,0% 0,0% 0,0%7 Servizi relativi all'agricoltura 0,0% 0,0% 0,0%
12 1 Distribuzione gas 0,0% 0,0% 0,0%5 Farmacie 0,0% 0,0% 0,0%6 Altri servizi produttivi 0,0% 0,0% 0,0%
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
19.086 81,5% 153.256 73,2% 269.190 99,8% 18.342 148.583 262.609 18.342 41.455 210.986 1310,4% 75,6% 703,0% 1331,7% 1050,3%
3 Funzioni di polizia locale 0 0,0% 13.643 6,5% 0 0,0% 0 13.643 0 0 0 0 -100,0%4 Funzioni di istruzione pubblica 0 0,0% 516 0,2% 500 0,2% 0 0 0 0 0 0 -3,1%
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 0 0,0% 118 0,1% 0 0,0% 0 118 0 0 0 0 -100,0%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 07 Funzioni nel campo turistico 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
0 0,0% 13.034 6,2% 0 0,0% 0 13.034 0 0 10.994 0 -100,0%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
0 0,0% 8.696 4,2% 159 0,1% 0 8.696 0 0 8.696 0 -98,2%
10 Funzioni nel settore sociale 4.328 18,5% 20.240 9,7% 0 0,0% 4.328 20.240 0 4.328 20.240 0 -100,0% -100,0% 367,7% -100,0% -100,0%11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 012 Funzioni relative ai servizi produttivi 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
Totale generale 23.414 100,0% 209.503 100,0% 269.849 100,0% 22.670 204.314 262.609 22.670 81.385 210.986 1052,5% 28,8% 794,8% 1058,4% 830,7%
Tab. 20/g
Titolo I - Spese correnti - intervento 08 - Spese per oneri straordinari della gestione corrente - Raffronto esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)Variazioni storiche
Funz. Serv.Stanziamenti finali
Pagamenti in c/competenza (Pco)Descrizione
Stanziamenti finali (Sfco) Impegni (I)
190
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1 Personale 4.558.431 29,6% 4.681.271 29,3% 4.732.990 30,2% 4.419.740 4.486.165 4.696.472 3.952.685 4.063.698 4.240.546 97,0% 95,8% 99,2% 86,7% 86,8% 89,6%
2Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime
1.410.444 9,1% 1.148.339 7,2% 537.076 3,4% 1.335.680 1.110.058 500.778 933.056 925.373 341.256 94,7% 96,7% 93,2% 66,2% 80,6% 63,5%
3 Prestazioni di servizi 6.290.898 40,8% 6.513.271 40,8% 6.500.524 41,5% 5.969.328 5.973.702 6.199.412 4.040.364 4.313.845 4.547.315 94,9% 91,7% 95,4% 64,2% 66,2% 70,0%
4 Utilizzo di beni di terzi 195.366 1,3% 206.952 1,3% 166.994 1,1% 189.848 195.642 161.462 171.056 166.065 139.967 97,2% 94,5% 96,7% 87,6% 80,2% 83,8%
5 Trasferimenti 2.635.922 17,1% 2.641.504 16,5% 2.822.774 18,0% 2.559.182 2.622.411 2.758.689 1.979.376 1.537.427 1.798.170 97,1% 99,3% 97,7% 75,1% 58,2% 63,7%
6 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 0,0% 0,0% 0,0%
7 Imposte e tasse 308.754 2,0% 331.858 2,1% 367.514 2,3% 281.225 299.699 334.398 236.665 248.850 307.618 91,1% 90,3% 91,0% 76,7% 75,0% 83,7%
8 Oneri straordinari della gestione corrente 23.414 0,2% 209.503 1,3% 269.849 1,7% 22.670 204.314 262.609 22.670 81.385 210.986 96,8% 97,5% 97,3% 96,8% 38,8% 78,2%
9 Ammortamenti di esercizio 0 0,0% 231.248 1,4% 276.237 1,8% 0 0 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Totale generale 15.423.229 100,0% 15.963.946 100,0% 15.673.958 100,0% 14.777.673 14.891.991 14.913.820 11.335.872 11.336.643 11.585.858 95,8% 93,3% 95,2% 73,5% 71,0% 73,9%
Tab. 21
Titolo I - Spese correnti - Quadro riepilogativo - Raffronto esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)Indicatori
Int. DescrizioneStanziamenti finali (Sfco) Impegni (I) Pagamenti in c/competenza (Pco)
Capacità d'impegno Capacità di pagamento
191
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
0,0% 0,0% 0,0%
2Segreteria generale, personale e organizzazione
696.877 15,3% 667.181 14,3% 681.014 14,4% 688.519 644.290 666.981 660.782 615.815 635.029 98,8% 96,6% 97,9% 94,8% 92,3% 93,2%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
190.208 4,2% 187.651 4,0% 188.366 4,0% 188.654 174.899 187.780 182.871 168.468 179.969 99,2% 93,2% 99,7% 96,1% 89,8% 95,5%
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 103.260 2,3% 117.333 2,5% 123.854 2,6% 100.970 111.343 123.484 97.368 107.672 115.849 97,8% 94,9% 99,7% 94,3% 91,8% 93,5%
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 64.326 1,4% 64.485 1,4% 89.999 1,9% 56.567 59.417 89.535 54.610 57.357 83.993 87,9% 92,1% 99,5% 84,9% 88,9% 93,3%6 Ufficio Tecnico 358.032 7,9% 359.907 7,7% 358.158 7,6% 352.655 327.284 355.416 336.476 316.717 336.290 98,5% 90,9% 99,2% 94,0% 88,0% 93,9%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
150.541 3,3% 169.491 3,6% 166.142 3,5% 148.344 163.134 166.090 143.523 157.625 156.212 98,5% 96,2% 100,0% 95,3% 93,0% 94,0%
8 Altri servizi generali 912.938 20,0% 960.752 20,5% 986.257 20,8% 841.857 918.322 983.000 503.161 618.509 739.152 92,2% 95,6% 99,7% 55,1% 64,4% 74,9%3 1 Polizia municipale 345.936 7,6% 368.846 7,9% 395.134 8,3% 342.083 361.751 395.061 330.654 349.852 370.037 98,9% 98,1% 100,0% 95,6% 94,9% 93,6%4 1 Scuola materna 0,0% 0,0% 0,0%
2 Istruzione elementare 0,0% 0,0% 0,0%3 Istruzione media 0,0% 0,0% 0,0%4 Istruzione secondaria superiore 0,0% 0,0% 0,0%
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
137.204 3,0% 136.427 2,9% 145.339 3,1% 133.458 130.976 139.407 128.993 126.528 131.650 97,3% 96,0% 95,9% 94,0% 92,7% 90,6%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 88.597 1,9% 110.737 2,4% 130.534 2,8% 79.946 107.151 129.185 77.088 103.271 121.167 90,2% 96,8% 99,0% 87,0% 93,3% 92,8%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
63.209 1,4% 57.225 1,2% 55.480 1,2% 62.601 52.474 54.775 60.669 50.784 51.257 99,0% 91,7% 98,7% 96,0% 88,7% 92,4%
6 1 Piscine comunali 0,0% 0,0% 0,0%
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
0,0% 0,0% 0,0%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
22.188 0,5% 22.916 0,5% 25.462 0,5% 21.918 21.883 25.252 21.119 21.122 23.669 98,8% 95,5% 99,2% 95,2% 92,2% 93,0%
7 1 Servizi turistici 0,0% 0,0% 0,0%
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
158.991 3,5% 160.115 3,4% 134.145 2,8% 157.716 155.339 132.199 152.702 150.238 122.998 99,2% 97,0% 98,5% 96,0% 93,8% 91,7%
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 225.036 4,9% 246.216 5,3% 275.408 5,8% 223.002 240.449 275.299 215.976 232.695 258.323 99,1% 97,7% 100,0% 96,0% 94,5% 93,8%3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 342.986 7,5% 378.459 8,1% 388.362 8,2% 341.764 365.066 386.838 329.047 352.716 364.821 99,6% 96,5% 99,6% 95,9% 93,2% 93,9%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
0,0% 0,0% 0,0%
3 Servizi di protezione civile 0,0% 0,0% 0,0%4 Servizio idrico integrato 0,0% 0,0% 0,0%5 Smaltimento rifiuti 0,0% 0,0% 0,0%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
125.914 2,8% 128.733 2,7% 118.898 2,5% 118.865 121.129 118.371 114.921 117.497 111.020 94,4% 94,1% 99,6% 91,3% 91,3% 93,4%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 123.619 2,7% 101.874 2,2% 97.637 2,1% 118.349 100.698 96.382 115.067 97.433 90.125 95,7% 98,8% 98,7% 93,1% 95,6% 92,3%2 Servizi di prevenzione e riabilitazione 94.801 2,1% 106.813 2,3% 115.755 2,4% 94.462 103.703 115.217 91.244 100.367 108.077 99,6% 97,1% 99,5% 96,2% 94,0% 93,4%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
0,0% 0,0% 0,0%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
133.372 2,9% 143.040 3,1% 151.251 3,2% 130.010 138.602 150.830 125.761 133.963 141.279 97,5% 96,9% 99,7% 94,3% 93,7% 93,4%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 46.426 1,0% 49.427 1,1% 51.966 1,1% 45.877 47.121 51.820 44.356 45.672 48.909 98,8% 95,3% 99,7% 95,5% 92,4% 94,1%11 1 Affissioni e pubblicità 0,0% 0,0% 0,0%
2 Fiere, mercati e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Mattatotio e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%5 Servizi relativi al commercio 52.373 1,1% 53.463 1,1% 53.829 1,1% 52.018 51.041 53.550 50.012 49.380 50.720 99,3% 95,5% 99,5% 95,5% 92,4% 94,2%6 Servizi relativi all'artigianato 0,0% 0,0% 0,0%7 Servizi relativi all'agricoltura 0,0% 0,0% 0,0%
12 1 Distribuzione gas 0,0% 0,0% 0,0%5 Farmacie 121.597 2,7% 90.180 1,9% 0 0,0% 120.105 90.093 0 116.285 90.017 0 98,8% 99,9% 95,6% 99,8%6 Altri servizi produttivi 0,0% 0,0% 0,0%
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
2.476.182 54,3% 2.526.800 54,0% 2.593.790 54,8% 2.377.566 2.398.689 2.572.286 1.978.791 2.042.163 2.246.494 96,0% 94,9% 99,2% 79,9% 80,8% 86,6%
3 Funzioni di polizia locale 345.936 7,6% 368.846 7,9% 395.134 8,3% 342.083 361.751 395.061 330.654 349.852 370.037 98,9% 98,1% 100,0% 95,6% 94,9% 93,6%4 Funzioni di istruzione pubblica 137.204 3,0% 136.427 2,9% 145.339 3,1% 133.458 130.976 139.407 128.993 126.528 131.650 97,3% 96,0% 95,9% 94,0% 92,7% 90,6%
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 151.806 3,3% 167.962 3,6% 186.014 3,9% 142.547 159.625 183.960 137.757 154.055 172.424 93,9% 95,0% 98,9% 90,7% 91,7% 92,7%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 22.188 0,5% 22.916 0,5% 25.462 0,5% 21.918 21.883 25.252 21.119 21.122 23.669 98,8% 95,5% 99,2% 95,2% 92,2% 93,0%7 Funzioni nel campo turistico 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
384.027 8,4% 406.331 8,7% 409.553 8,7% 380.718 395.788 407.498 368.678 382.933 381.321 99,1% 97,4% 99,5% 96,0% 94,2% 93,1%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
468.900 10,3% 507.192 10,8% 507.260 10,7% 460.629 486.195 505.209 443.968 470.213 475.841 98,2% 95,9% 99,6% 94,7% 92,7% 93,8%
10 Funzioni nel settore sociale 398.218 8,7% 401.154 8,6% 416.609 8,8% 388.698 390.124 414.249 376.428 377.435 388.390 97,6% 97,3% 99,4% 94,5% 94,1% 93,2%11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 52.373 1,1% 53.463 1,1% 53.829 1,1% 52.018 51.041 53.550 50.012 49.380 50.720 99,3% 95,5% 99,5% 95,5% 92,4% 94,2%12 Funzioni relative ai servizi produttivi 121.597 2,7% 90.180 1,9% 0 0,0% 120.105 90.093 0 116.285 90.017 0 98,8% 99,9% 95,6% 99,8%
Totale generale 4.558.431 100,0% 4.681.271 100,0% 4.732.990 100,0% 4.419.740 4.486.165 4.696.472 3.952.685 4.063.698 4.240.546 97,0% 95,8% 99,2% 86,7% 86,8% 89,6%
Funz. Serv.
Tab. 21/a
Capacità d'impegno Capacità di pagamento Descrizione
Stanziamenti finali (Sfco) Impegni (I)Pagamenti in c/competenza
(Pco)
IndicatoriTitolo I - Spese correnti - intervento 01 - Spese per il personale - Raffronto esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
192
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
11.285 0,8% 15.506 1,4% 14.119 2,6% 11.150 13.518 8.822 3.004 9.052 6.203 98,8% 87,2% 62,5% 26,6% 58,4% 43,9%
2Segreteria generale, personale e organizzazione
18.587 1,3% 17.127 1,5% 14.827 2,8% 16.083 15.248 14.641 12.199 13.437 10.318 86,5% 89,0% 98,7% 65,6% 78,5% 69,6%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
12.137 0,9% 9.115 0,8% 9.650 1,8% 11.792 8.978 9.150 7.949 8.439 5.474 97,2% 98,5% 94,8% 65,5% 92,6% 56,7%
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 8.522 0,6% 7.050 0,6% 6.763 1,3% 8.474 7.050 6.762 5.092 6.956 4.071 99,4% 100,0% 100,0% 59,8% 98,7% 60,2%
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 0,0% 0,0% 0,0%6 Ufficio Tecnico 33.286 2,4% 28.792 2,5% 29.319 5,5% 33.104 26.806 28.331 23.498 15.678 17.055 99,5% 93,1% 96,6% 70,6% 54,5% 58,2%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
15.674 1,1% 13.867 1,2% 12.770 2,4% 15.251 13.828 12.437 12.498 10.594 8.280 97,3% 99,7% 97,4% 79,7% 76,4% 64,8%
8 Altri servizi generali 40.800 2,9% 39.550 3,4% 36.922 6,9% 38.194 36.953 31.986 17.362 20.352 21.108 93,6% 93,4% 86,6% 42,6% 51,5% 57,2%3 1 Polizia municipale 29.696 2,1% 28.452 2,5% 26.447 4,9% 27.977 25.271 25.909 7.906 6.670 18.260 94,2% 88,8% 98,0% 26,6% 23,4% 69,0%4 1 Scuola materna 12.911 0,9% 14.616 1,3% 13.500 2,5% 12.911 12.002 13.299 7.563 6.215 10.056 100,0% 82,1% 98,5% 58,6% 42,5% 74,5%
2 Istruzione elementare 63.266 4,5% 65.904 5,7% 62.475 11,6% 61.017 61.482 58.044 38.910 44.593 41.220 96,4% 93,3% 92,9% 61,5% 67,7% 66,0%3 Istruzione media 5.165 0,4% 4.157 0,4% 5.083 0,9% 5.165 4.157 4.541 2.655 2.582 1.999 100,0% 100,0% 89,3% 51,4% 62,1% 39,3%4 Istruzione secondaria superiore 0,0% 0,0% 0,0%
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
19.574 1,4% 17.239 1,5% 17.944 3,3% 16.107 15.377 16.340 7.835 4.206 9.453 82,3% 89,2% 91,1% 40,0% 24,4% 52,7%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 34.861 2,5% 26.701 2,3% 16.392 3,1% 33.886 23.890 15.253 24.083 16.600 11.288 97,2% 89,5% 93,1% 69,1% 62,2% 68,9%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
6.456 0,5% 5.203 0,5% 4.574 0,9% 5.913 4.341 4.342 3.077 807 2.712 91,6% 83,4% 94,9% 47,7% 15,5% 59,3%
6 1 Piscine comunali 0,0% 0,0% 0,0%
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
24.273 1,7% 12.938 1,1% 16.000 3,0% 24.256 12.938 16.000 18.172 5.346 6.807 99,9% 100,0% 100,0% 74,9% 41,3% 42,5%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
11.362 0,8% 13.329 1,2% 11.752 2,2% 10.823 12.628 11.621 9.429 10.248 10.531 95,3% 94,7% 98,9% 83,0% 76,9% 89,6%
7 1 Servizi turistici 2.582 0,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
116.346 8,2% 96.002 8,4% 94.451 17,6% 116.321 93.355 84.458 50.730 86.587 66.978 100,0% 97,2% 89,4% 43,6% 90,2% 70,9%
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 36.289 2,6% 27.340 2,4% 27.856 5,2% 36.229 27.186 26.766 26.848 25.136 23.282 99,8% 99,4% 96,1% 74,0% 91,9% 83,6%3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 10.329 0,7% 10.329 0,9% 0 0,0% 10.329 0 0 0 0,0% 100,0% 0,0% 0,0%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 19.367 1,4% 12.351 1,1% 13.762 2,6% 17.272 11.414 13.659 6.166 239 4.200 89,2% 92,4% 99,3% 31,8% 1,9% 30,5%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
5.165 0,4% 9.069 0,8% 9.900 1,8% 5.165 9.068 9.869 1.035 5.164 7.362 100,0% 100,0% 99,7% 20,0% 56,9% 74,4%
3 Servizi di protezione civile 0,0% 0,0% 0,0%4 Servizio idrico integrato 0,0% 0,0% 0,0%5 Smaltimento rifiuti 0,0% 0,0% 0,0%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
13.815 1,0% 10.651 0,9% 12.965 2,4% 12.986 10.367 12.104 9.704 5.939 7.619 94,0% 97,3% 93,4% 70,2% 55,8% 58,8%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 37.443 2,7% 31.715 2,8% 29.992 5,6% 32.070 24.862 27.044 17.760 14.160 17.745 85,7% 78,4% 90,2% 47,4% 44,6% 59,2%2 Servizi di prevenzione e riabilitazione 1.239 0,1% 2.066 0,2% 1.000 0,2% 1.239 2.023 1.000 1.239 992 0 100,0% 97,9% 100,0% 100,0% 48,0% 0,0%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
4.110 0,3% 1.033 0,1% 1.000 0,2% 4.110 1.023 1.000 2.819 100 1.000 100,0% 99,0% 100,0% 68,6% 9,7% 100,0%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
22.414 1,6% 18.942 1,6% 19.900 3,7% 18.441 17.088 19.771 11.567 6.811 11.792 82,3% 90,2% 99,4% 51,6% 36,0% 59,3%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 30.631 2,2% 24.768 2,2% 24.934 4,6% 29.989 24.717 24.850 24.429 20.026 15.345 97,9% 99,8% 99,7% 79,8% 80,9% 61,5%11 1 Affissioni e pubblicità 0,0% 0,0% 0,0%
2 Fiere, mercati eservizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Mattatotio e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%5 Servizi relativi al commercio 3.099 0,2% 3.150 0,3% 2.779 0,5% 3.076 3.150 2.779 1.036 0 1.098 99,3% 100,0% 100,0% 33,4% 0,0% 39,5%6 Servizi relativi all'artigianato 0,0% 0,0% 0,0%7 Servizi relativi all'agricoltura 0,0% 0,0% 0,0%
12 1 Distribuzione gas 0,0% 0,0% 0,0%5 Farmacie 759.760 53,9% 581.377 50,6% 0 0,0% 726.679 581.009 0 578.491 578.444 0 95,6% 99,9% #DIV/0! 76,1% 99,5%6 Altri servizi produttivi 0,0% 0,0% 0,0%
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
140.291 9,9% 131.007 11,4% 124.370 23,2% 134.048 122.381 112.129 81.602 84.508 72.509 95,5% 93,4% 90,2% 58,2% 64,5% 58,3%
3 Funzioni di polizia locale 29.696 2,1% 28.452 2,5% 26.447 4,9% 27.977 25.271 25.909 7.906 6.670 18.260 94,2% 88,8% 98,0% 26,6% 23,4% 69,0%4 Funzioni di istruzione pubblica 100.916 7,2% 101.916 8,9% 99.002 18,4% 95.200 93.018 92.224 56.963 57.596 62.728 94,3% 91,3% 93,2% 56,4% 56,5% 63,4%
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 41.317 2,9% 31.904 2,8% 20.966 3,9% 39.799 28.231 19.595 27.160 17.407 14.000 96,3% 88,5% 93,5% 65,7% 54,6% 66,8%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 35.635 2,5% 26.267 2,3% 27.752 5,2% 35.079 25.566 27.621 27.601 15.594 17.338 98,4% 97,3% 99,5% 77,5% 59,4% 62,5%7 Funzioni nel campo turistico 2.582 0,2% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0 0,0%
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
162.964 11,6% 133.671 11,6% 122.307 22,8% 152.550 130.870 111.224 77.578 111.723 90.260 93,6% 97,9% 90,9% 47,6% 83,6% 73,8%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
38.347 2,7% 32.071 2,8% 36.627 6,8% 35.423 30.849 35.632 16.905 11.342 19.181 92,4% 96,2% 97,3% 44,1% 35,4% 52,4%
10 Funzioni nel settore sociale 95.837 6,8% 78.524 6,8% 76.826 14,3% 85.849 69.713 73.665 57.814 42.089 45.882 89,6% 88,8% 95,9% 60,3% 53,6% 59,7%11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 3.099 0,2% 3.150 0,3% 2.779 0,5% 3.076 3.150 2.779 1.036 0 1.098 99,3% 100,0% 100,0% 33,4% 0,0% 39,5%12 Funzioni relative ai servizi produttivi 759.760 53,9% 581.377 50,6% 0 0,0% 726.679 581.009 0 578.491 578.444 0 95,6% 99,9% 76,1% 99,5%
Totale generale 1.410.444 100,0% 1.148.339 100,0% 537.076 100,0% 1.335.680 1.110.058 500.778 933.056 925.373 341.256 94,7% 96,7% 93,2% 66,2% 80,6% 63,5%
Tab. 21/b
Indicatori
Funz. Serv.Capacità d'impegno Capacità di pagamento
Pagamenti in c/competenza (Pco)Descrizione
Stanziamenti finali (Sfco) Impegni (I)
Titolo I - Spese correnti - intervento 02 - Spese per acquisto di beni di consumo e/o materie prime - Raffronto esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
193
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
226.312 3,6% 234.030 3,6% 206.448 3,2% 221.388 228.022 197.666 162.395 154.685 137.427 97,8% 97,4% 95,7% 71,8% 66,1% 66,6%
2Segreteria generale, personale e organizzazione
34.732 0,6% 47.922 0,7% 57.578 0,9% 29.313 39.163 48.333 22.667 32.401 36.915 84,4% 81,7% 83,9% 65,3% 67,6% 64,1%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
25.056 0,4% 21.547 0,3% 11.956 0,2% 15.295 14.515 6.742 11.068 8.825 5.098 61,0% 67,4% 56,4% 44,2% 41,0% 42,6%
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 129.178 2,1% 118.766 1,8% 126.194 1,9% 125.997 100.925 116.760 52.183 47.687 56.602 97,5% 85,0% 92,5% 40,4% 40,2% 44,9%
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 0,0% 56.540 0,9% 52.059 0,8% 46.708 43.904 35.680 34.520 82,6% 84,3% 63,1% 66,3%6 Ufficio Tecnico 136.100 2,2% 135.195 2,1% 153.282 2,4% 129.913 125.588 142.598 70.394 84.624 104.952 95,5% 92,9% 93,0% 51,7% 62,6% 68,5%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
24.211 0,4% 29.628 0,5% 33.632 0,5% 21.144 22.794 29.393 9.252 10.071 18.332 87,3% 76,9% 87,4% 38,2% 34,0% 54,5%
8 Altri servizi generali 520.520 8,3% 551.190 8,5% 589.557 9,1% 496.858 499.215 559.167 366.691 378.991 400.233 95,5% 90,6% 94,8% 70,4% 68,8% 67,9%3 1 Polizia municipale 29.954 0,5% 35.105 0,5% 35.805 0,6% 27.925 32.075 33.573 18.401 21.747 19.811 93,2% 91,4% 93,8% 61,4% 61,9% 55,3%4 1 Scuola materna 217.275 3,5% 242.272 3,7% 244.758 3,8% 212.464 204.118 223.899 117.320 138.033 144.985 97,8% 84,3% 91,5% 54,0% 57,0% 59,2%
2 Istruzione elementare 429.481 6,8% 513.613 7,9% 509.596 7,8% 399.073 425.679 482.031 198.778 293.559 322.359 92,9% 82,9% 94,6% 46,3% 57,2% 63,3%3 Istruzione media 169.105 2,7% 176.570 2,7% 143.030 2,2% 156.928 124.381 134.965 81.308 88.112 96.062 92,8% 70,4% 94,4% 48,1% 49,9% 67,2%4 Istruzione secondaria superiore 0,0% 0,0% 0,0%
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
150.869 2,4% 138.364 2,1% 137.261 2,1% 138.865 130.080 129.710 94.685 90.853 92.942 92,0% 94,0% 94,5% 62,8% 65,7% 67,7%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 136.948 2,2% 119.103 1,8% 113.180 1,7% 118.286 104.050 107.481 74.669 47.633 70.320 86,4% 87,4% 95,0% 54,5% 40,0% 62,1%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
174.069 2,8% 163.149 2,5% 260.358 4,0% 145.121 150.123 243.241 97.377 88.323 206.441 83,4% 92,0% 93,4% 55,9% 54,1% 79,3%
6 1 Piscine comunali 0,0% 0,0% 0,0%
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
115.871 1,8% 111.370 1,7% 106.089 1,6% 115.871 78.614 97.266 60.867 59.464 81.465 100,0% 70,6% 91,7% 52,5% 53,4% 76,8%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
18.231 0,3% 31.021 0,5% 17.078 0,3% 15.935 28.622 15.618 14.320 21.723 13.720 87,4% 92,3% 91,5% 78,5% 70,0% 80,3%
7 1 Servizi turistici 0 0,0% 7.747 0,1% 2.356 0,0% 0 0 2.356 0 0 2.356 0,0% 100,0% 0,0% 100,0%
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
244.589 3,9% 173.474 2,7% 190.957 2,9% 234.225 173.461 190.695 89.031 119.930 93.805 95,8% 100,0% 99,9% 36,4% 69,1% 49,1%
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 247.567 3,9% 220.337 3,4% 213.812 3,3% 247.567 195.137 191.931 191.700 169.052 176.429 100,0% 88,6% 89,8% 77,4% 76,7% 82,5%3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 149.261 2,4% 110.634 1,7% 45.650 0,7% 82.121 109.382 45.650 58.805 24.647 24.466 55,0% 98,9% 100,0% 39,4% 22,3% 53,6%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 120.591 1,9% 70.617 1,1% 81.139 1,2% 111.183 60.514 75.164 43.846 38.174 40.733 92,2% 85,7% 92,6% 36,4% 54,1% 50,2%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
22.827 0,4% 3.922 0,1% 4.050 0,1% 22.727 3.922 3.199 7.203 1.389 640 99,6% 100,0% 79,0% 31,6% 35,4% 15,8%
3 Servizi di protezione civile 0,0% 0,0% 0,0%4 Servizio idrico integrato 1.085 0,0% 1.136 0,0% 1.300 0,0% 1.085 746 889 482 490 781 100,0% 65,7% 68,4% 44,4% 43,1% 60,1%5 Smaltimento rifiuti 1.422.637 22,6% 1.404.763 21,6% 1.433.611 22,1% 1.422.637 1.404.763 1.433.611 1.355.498 1.384.583 1.431.744 100,0% 100,0% 100,0% 95,3% 98,6% 99,9%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
128.091 2,0% 140.315 2,2% 133.705 2,1% 113.829 136.152 128.187 91.819 77.317 86.220 88,9% 97,0% 95,9% 71,7% 55,1% 64,5%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 204.110 3,2% 239.003 3,7% 246.437 3,8% 185.362 218.412 230.049 117.463 161.384 147.170 90,8% 91,4% 93,4% 57,5% 67,5% 59,7%2 Servizi di prevenzione e riabilitazione 318.514 5,1% 468.446 7,2% 444.018 6,8% 318.510 461.869 431.103 46.419 112.275 112.668 100,0% 98,6% 97,1% 14,6% 24,0% 25,4%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
371.332 5,9% 456.733 7,0% 458.697 7,1% 360.877 395.584 437.644 262.387 272.352 301.385 97,2% 86,6% 95,4% 70,7% 59,6% 65,7%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
230.636 3,7% 233.534 3,6% 172.821 2,7% 209.827 212.939 150.796 176.237 179.050 110.221 91,0% 91,2% 87,3% 76,4% 76,7% 63,8%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 254.811 4,1% 216.115 3,3% 244.465 3,8% 254.399 208.440 239.432 135.318 154.788 171.024 99,8% 96,4% 97,9% 53,1% 71,6% 70,0%11 1 Affissioni e pubblicità 15.494 0,2% 19.280 0,3% 19.000 0,3% 15.494 19.280 16.673 0 980 0 100,0% 100,0% 87,8% 0,0% 5,1% 0,0%
2 Fiere, mercato e servizi connessi 0,0% 0,0% 300 0,0% 288 288 96,0% 96,0%3 Mattatotio e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%5 Servizi relativi al commercio 5.877 0,1% 6.187 0,1% 10.345 0,2% 5.676 5.001 9.398 4.237 4.302 5.201 96,6% 80,8% 90,8% 72,1% 69,5% 50,3%6 Servizi relativi all'artigianato 0,0% 0,0% 0,0%7 Servizi relativi all'agricoltura 0,0% 0,0% 0,0%
12 1 Distribuzione gas 0,0% 0,0% 0,0%5 Farmacie 15.564 0,2% 15.643 0,2% 0 0,0% 13.433 13.428 0 7.544 10.721 0 86,3% 85,8% #DIV/0! 48,5% 68,5%6 Altri servizi produttivi 0,0% 0,0% 0,0%
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
1.096.109 17,4% 1.194.818 18,3% 1.230.706 18,9% 1.039.908 1.076.930 1.144.563 694.650 752.964 794.079 94,9% 90,1% 93,0% 63,4% 63,0% 64,5%
3 Funzioni di polizia locale 29.954 0,5% 35.105 0,5% 35.805 0,6% 27.925 32.075 33.573 18.401 21.747 19.811 93,2% 91,4% 93,8% 61,4% 61,9% 55,3%4 Funzioni di istruzione pubblica 966.730 15,4% 1.070.819 16,4% 1.034.645 15,9% 907.330 884.258 970.605 492.091 610.557 656.348 93,9% 82,6% 93,8% 50,9% 57,0% 63,4%
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 311.017 4,9% 282.252 4,3% 373.538 5,7% 263.407 254.173 350.722 172.046 135.956 276.761 84,7% 90,1% 93,9% 55,3% 48,2% 74,1%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 134.102 2,1% 142.391 2,2% 123.167 1,9% 131.806 107.236 112.884 75.187 81.187 95.185 98,3% 75,3% 91,7% 56,1% 57,0% 77,3%7 Funzioni nel campo turistico 0 0,0% 7.747 0,1% 2.356 0,0% 0 0 2.356 0 0 2.356 0,0% 100,0% 0,0% 100,0%
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
641.417 10,2% 504.445 7,7% 450.419 6,9% 563.913 477.980 428.276 339.536 313.629 294.700 87,9% 94,8% 95,1% 52,9% 62,2% 65,4%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
1.695.231 26,9% 1.620.753 24,9% 1.653.805 25,4% 1.671.461 1.606.097 1.641.050 1.498.848 1.501.953 1.560.118 98,6% 99,1% 99,2% 88,4% 92,7% 94,3%
10 Funzioni nel settore sociale 1.379.403 21,9% 1.613.831 24,8% 1.566.438 24,1% 1.328.975 1.497.244 1.489.024 737.824 879.849 842.468 96,3% 92,8% 95,1% 53,5% 54,5% 53,8%11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 21.371 0,3% 25.467 0,4% 29.645 0,5% 21.170 24.281 26.359 4.237 5.282 5.489 99,1% 95,3% 88,9% 19,8% 20,7% 18,5%12 Funzioni relative ai servizi produttivi 15.564 0,2% 15.643 0,2% 0 0,0% 13.433 13.428 0 7.544 10.721 0 86,3% 85,8% 48,5% 68,5%
Totale generale 6.290.898 100,0% 6.513.271 100,0% 6.500.524 100,0% 5.969.328 5.973.702 6.199.412 4.040.364 4.313.845 4.547.315 94,9% 91,7% 95,4% 64,2% 66,2% 70,0%
Tab. 21/c
Indicatori
Funz. Serv.Capacità d'impegno Capacità di pagamento
Pagamenti in c/competenza (Pco)Descrizione
Stanziamenti finali (Sfco) Impegni (I)
Titolo I - Spese correnti - intervento 03 - Spese per prestazioni di servizio - Raffronto esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
194
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
0,0% 0,0% 0,0%
2Segreteria generale, personale e organizzazione
7.993 4,1% 6.595 3,2% 15.630 9,4% 7.993 6.595 15.598 7.515 5.665 12.630 100,0% 100,0% 99,8% 94,0% 85,9% 80,8%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
5.813 3,0% 8.700 4,2% 12.350 7,4% 5.813 8.700 12.350 5.813 8.700 12.350 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 3.627 1,9% 3.102 1,5% 5.874 3,5% 3.627 3.102 5.874 3.627 3.102 5.874 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 0,0% 0,0% 0,0%6 Ufficio Tecnico 0,0% 0,0% 0,0%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
5.289 2,7% 4.689 2,3% 4.760 2,9% 3.997 4.596 4.410 3.997 4.596 4.410 75,6% 98,0% 92,6% 75,6% 98,0% 92,6%
8 Altri servizi generali 105.296 53,9% 118.269 57,1% 72.559 43,5% 103.408 115.802 70.865 90.938 90.909 55.371 98,2% 97,9% 97,7% 86,4% 76,9% 76,3%3 1 Polizia municipale 7.912 4,0% 6.916 3,3% 6.777 4,1% 7.616 6.835 5.904 5.863 4.161 5.714 96,3% 98,8% 87,1% 74,1% 60,2% 84,3%4 1 Scuola materna 0,0% 0,0% 0,0%
2 Istruzione elementare 7.949 4,1% 8.104 3,9% 8.200 4,9% 7.949 8.104 8.177 7.949 8.104 8.177 100,0% 100,0% 99,7% 100,0% 100,0% 99,7%3 Istruzione media 0,0% 0,0% 0,0%4 Istruzione secondaria superiore 0,0% 0,0% 0,0%
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
0,0% 0,0% 0,0%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 0,0% 0,0% 0,0%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
9.554 4,9% 10.588 5,1% 10.579 6,3% 9.296 10.588 9.296 6.972 10.588 6.972 97,3% 100,0% 87,9% 73,0% 100,0% 65,9%
6 1 Piscine comunali 0,0% 0,0% 0,0%
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
0,0% 0,0% 0,0%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
0,0% 0,0% 0,0%
7 1 Servizi turistici 0,0% 0,0% 0,0%
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
0,0% 0,0% 0,0%
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 1.797 0,9% 1.992 1,0% 1.992 1,2% 1.797 1.992 1.992 1.797 1.992 1.992 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
0,0% 0,0% 0,0%
3 Servizi di protezione civile 0,0% 0,0% 0,0%4 Servizio idrico integrato 0,0% 0,0% 0,0%5 Smaltimento rifiuti 0,0% 0,0% 0,0%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
0,0% 0,0% 0,0%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 0,0% 0,0% 0,0%2 Servizi di prevenzione e riabilitazione 0,0% 0,0% 0,0%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
0,0% 0,0% 0,0%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
35.106 18,0% 33.359 16,1% 27.250 16,3% 35.067 27.671 26.306 33.300 26.591 25.787 99,9% 82,9% 96,5% 94,9% 79,7% 94,6%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 0,0% 0,0% 0,0%11 1 Affissioni e pubblicità 0,0% 0,0% 0,0%
2 Fiere, mercato e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Mattatotio e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%5 Servizi relativi al commercio 899 0,5% 1.023 0,5% 1.023 0,6% 899 1.023 690 899 1.023 690 100,0% 100,0% 67,4% 100,0% 100,0% 67,4%6 Servizi relativi all'artigianato 0,0% 0,0% 0,0%7 Servizi relativi all'agricoltura 0,0% 0,0% 0,0%
12 1 Distribuzione gas 1.549 0,8% 1.549 0,7% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%5 Farmacie 2.582 1,3% 2.066 1,0% 0 0,0% 2.386 634 0 2.386 634 0 92,4% 30,7% 92,4% 30,7%6 Altri servizi produttivi 0,0% 0,0% 0,0%
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
128.018 65,5% 141.355 68,3% 111.173 66,6% 124.838 138.795 109.097 111.890 112.972 90.635 97,5% 98,2% 98,1% 87,4% 79,9% 81,5%
3 Funzioni di polizia locale 7.912 4,0% 6.916 3,3% 6.777 4,1% 7.616 6.835 5.904 5.863 4.161 5.714 96,3% 98,8% 87,1% 74,1% 60,2% 84,3%4 Funzioni di istruzione pubblica 7.949 4,1% 8.104 3,9% 8.200 4,9% 7.949 8.104 8.177 7.949 8.104 8.177 100,0% 100,0% 99,7% 100,0% 100,0% 99,7%
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 9.554 4,9% 10.588 5,1% 10.579 6,3% 9.296 10.588 9.296 6.972 10.588 6.972 97,3% 100,0% 87,9% 73,0% 100,0% 65,9%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 07 Funzioni nel campo turistico 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
1.797 0,9% 1.992 1,0% 1.992 1,2% 1.797 1.992 1.992 1.797 1.992 1.992 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
10 Funzioni nel settore sociale 35.106 18,0% 33.359 16,1% 27.250 16,3% 35.067 27.671 26.306 33.300 26.591 25.787 99,9% 82,9% 96,5% 94,9% 79,7% 94,6%11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 899 0,5% 1.023 0,5% 1.023 0,6% 899 1.023 690 899 1.023 690 100,0% 100,0% 67,4% 100,0% 100,0% 67,4%12 Funzioni relative ai servizi produttivi 4.131 2,1% 3.615 1,7% 0 0,0% 2.386 634 0 2.386 634 0 57,8% 17,5% 57,8% 17,5%
Totale generale 195.366 100,0% 206.952 100,0% 166.994 100,0% 189.848 195.642 161.462 171.056 166.065 139.967 97,2% 94,5% 96,7% 87,6% 80,2% 83,8%
Impegni (I)Pagamenti in
c/competenza (Pco)
Tab. 21/d
Titolo I - Spese correnti - intervento 04 - Spese per utilizzo di beni di terzi - Raffronto esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)Indicatori
Funz. Serv.Capacità d'impegno Capacità di pagamento
DescrizioneStanziamenti finali (Sfco)
195
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
0,0% 0,0% 0,0%
2Segreteria generale, personale e organizzazione
17.043 0,6% 14.918 0,6% 12.391 0,4% 10.910 14.918 12.133 10.095 14.014 11.829 64,0% 100,0% 97,9% 59,2% 93,9% 95,5%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
0,0% 0,0% 0,0%
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 105.719 4,0% 78.630 3,0% 133.900 4,7% 93.936 74.760 128.865 14.955 600 32.292 88,9% 95,1% 96,2% 14,1% 0,8% 24,1%
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 0,0% 0,0% 0,0%6 Ufficio Tecnico 0,0% 0,0% 0,0%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
3.070 0,1% 3.073 0,1% 3.170 0,1% 2.731 2.616 2.855 1.984 1.873 2.218 89,0% 85,1% 90,1% 64,6% 61,0% 70,0%
8 Altri servizi generali 12.199 0,5% 9.300 0,4% 11.013 0,4% 10.618 8.406 8.656 6.303 8.406 8.176 87,0% 90,4% 78,6% 51,7% 90,4% 74,2%3 1 Polizia municipale 0,0% 0,0% 1.310 0,0% 1.310 1.310 100,0%4 1 Scuola materna 120.593 4,6% 149.446 5,7% 155.915 5,5% 120.593 149.446 155.915 120.183 148.946 153.415 100,0% 100,0% 100,0% 99,7% 99,7% 98,4%
2 Istruzione elementare 0,0% 0,0% 4.672 0,2% 4.672 4.672 100,0% 100,0%3 Istruzione media 0,0% 0,0% 0,0%4 Istruzione secondaria superiore 0,0% 0,0% 0,0%
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
96.252 3,7% 92.816 3,5% 92.437 3,3% 92.868 90.967 72.433 59.994 62.927 43.758 96,5% 98,0% 78,4% 62,3% 67,8% 47,3%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 0,0% 0,0% 2.600 0,1% 2.600 0 100,0% 0,0%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
21.443 0,8% 30.392 1,2% 22.564 0,8% 21.443 28.350 22.564 10.598 13.973 16.484 100,0% 93,3% 100,0% 49,4% 46,0% 73,1%
6 1 Piscine comunali 0,0% 0,0% 0,0%
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
0,0% 0,0% 0,0%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
96.074 3,6% 94.815 3,6% 108.203 3,8% 85.024 89.794 107.879 18.218 10.441 39.400 88,5% 94,7% 99,7% 19,0% 11,0% 36,4%
7 1 Servizi turistici 0,0% 4.494 0,2% 0 0,0% 4.494 0 0 0 100,0% 0,0%
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
0 0,0% 0,0% 0,0% 0 0
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 276 0,0% 0,0% 0,0% 276 276 100,0% 100,0%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 24.015 0,9% 0,0% 0,0% 24.015 24.015 100,0% 100,0%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
0,0% 0,0% 0,0%
3 Servizi di protezione civile 15.494 0,6% 2.925 0,1% 5.000 0,2% 15.494 2.925 260 15.494 258 260 100,0% 100,0% 5,2% 100,0% 8,8% 5,2%4 Servizio idrico integrato 0,0% 0,0% 0,0%5 Smaltimento rifiuti 1.061.515 40,3% 1.080.181 40,9% 1.125.780 39,9% 1.029.723 1.080.181 1.125.279 901.756 454.993 649.695 97,0% 100,0% 100,0% 84,9% 42,1% 57,7%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
10.329 0,4% 10.329 0,4% 10.000 0,4% 10.329 10.329 9.000 10.329 0 0 100,0% 100,0% 90,0% 100,0% 0,0% 0,0%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 4.648 0,2% 775 0,0% 780 0,0% 4.648 775 780 4.648 775 780 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%2 Servizi di prevenzione e riabilitazione 0,0% 0,0% 0,0%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
0,0% 0,0% 0,0%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
1.006.107 38,2% 1.032.115 39,1% 1.098.779 38,9% 997.507 1.028.169 1.070.228 746.625 788.231 803.821 99,1% 99,6% 97,4% 74,2% 76,4% 73,2%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 0,0% 0,0% 0,0%11 1 Affissioni e pubblicità 0,0% 0,0% 0,0%
2 Fiere, mercato e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Mattatotio e servizi connessi 14.019 0,5% 12.159 0,5% 12.157 0,4% 14.019 12.157 12.157 14.019 12.157 12.157 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%5 Servizi relativi al commercio 20.670 0,8% 19.713 0,7% 16.680 0,6% 18.592 18.701 15.680 15.494 15.701 15.680 89,9% 94,9% 94,0% 75,0% 79,6% 94,0%6 Servizi relativi all'artigianato 0,0% 0,0% 0,0%7 Servizi relativi all'agricoltura 6.456 0,2% 5.423 0,2% 5.423 0,2% 6.456 5.423 5.423 4.390 4.132 2.223 100,0% 100,0% 100,0% 68,0% 76,2% 41,0%
12 1 Distribuzione gas 0,0% 0,0% 0,0%5 Farmacie 0,0% 0,0% 0,0%6 Altri servizi produttivi 0,0% 0,0% 0,0%
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
138.031 5,2% 105.921 4,0% 160.474 5,7% 118.195 100.700 152.509 33.337 24.893 54.515 85,6% 95,1% 95,0% 24,2% 23,5% 34,0%
3 Funzioni di polizia locale 0 0,0% 0 0,0% 1.310 0,0% 0 0 1.310 0 0 1.310 100,0% 100,0%4 Funzioni di istruzione pubblica 216.845 8,2% 242.262 9,2% 253.024 9,0% 213.461 240.413 233.020 180.177 211.873 201.845 98,4% 99,2% 92,1% 83,1% 87,5% 79,8%
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 21.443 0,8% 30.392 1,2% 25.164 0,9% 21.443 28.350 25.164 10.598 13.973 16.484 100,0% 93,3% 100,0% 49,4% 46,0% 65,5%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 96.074 3,6% 94.815 3,6% 108.203 3,8% 85.024 89.794 107.879 18.218 10.441 39.400 88,5% 94,7% 99,7% 19,0% 11,0% 36,4%7 Funzioni nel campo turistico 0 0,0% 4.494 0,2% 0 0,0% 0 4.494 0 0 0 0 100,0% 0,0%
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
276 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 276 0 0 276 0 0 100,0% 100,0%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
1.111.353 42,2% 1.093.435 41,4% 1.140.780 40,4% 1.079.561 1.093.435 1.134.539 951.594 455.251 649.955 97,1% 100,0% 99,5% 85,6% 41,6% 57,0%
10 Funzioni nel settore sociale 1.010.755 38,3% 1.032.890 39,1% 1.099.559 39,0% 1.002.155 1.028.944 1.071.008 751.273 789.006 804.601 99,1% 99,6% 97,4% 74,3% 76,4% 73,2%11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 41.145 1,6% 37.295 1,4% 34.260 1,2% 39.067 36.281 33.260 33.903 31.990 30.060 94,9% 97,3% 97,1% 82,4% 85,8% 87,7%12 Funzioni relative ai servizi produttivi 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
Totale generale 2.635.922 100,0% 2.641.504 100,0% 2.822.774 100,0% 2.559.182 2.622.411 2.758.689 1.979.376 1.537.427 1.798.170 97,1% 99,3% 97,7% 75,1% 58,2% 63,7%
Tab. 21/e
Indicatori
Funz. Serv.Capacità d'impegno Capacità di pagamento
Pagamenti in c/competenza (Pco)Descrizione
Stanziamenti finali (Sfco) Impegni (I)
Titolo I - Spese correnti - intervento 05 - Spese per trasferimenti - Raffronto esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
196
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
0,0% 0,0% 0,0%
2Segreteria generale, personale e organizzazione
38.211 12,4% 38.796 11,7% 44.726 12,2% 38.132 36.728 43.311 33.161 31.453 41.089 99,8% 94,7% 96,8% 86,8% 81,1% 91,9%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
12.502 4,0% 13.499 4,1% 15.737 4,3% 12.189 12.774 15.228 10.451 10.846 14.705 97,5% 94,6% 96,8% 83,6% 80,3% 93,4%
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 16.389 5,3% 33.218 10,0% 48.522 13,2% 16.389 32.747 31.402 15.267 25.912 28.508 100,0% 98,6% 64,7% 93,2% 78,0% 58,8%
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 3.962 1,3% 4.405 1,3% 5.794 1,6% 3.839 3.859 5.794 3.193 3.206 5.485 96,9% 87,6% 100,0% 80,6% 72,8% 94,7%6 Ufficio Tecnico 23.970 7,8% 25.466 7,7% 26.592 7,2% 23.913 23.164 26.592 20.280 19.848 24.881 99,8% 91,0% 100,0% 84,6% 77,9% 93,6%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
10.192 3,3% 10.582 3,2% 13.241 3,6% 10.192 10.465 12.174 8.733 8.734 11.374 100,0% 98,9% 91,9% 85,7% 82,5% 85,9%
8 Altri servizi generali 96.384 31,2% 95.524 28,8% 96.418 26,2% 74.823 74.838 84.938 59.826 60.412 73.554 77,6% 78,3% 88,1% 62,1% 63,2% 76,3%3 1 Polizia municipale 23.475 7,6% 24.049 7,2% 27.795 7,6% 22.631 23.999 26.644 18.922 20.121 24.966 96,4% 99,8% 95,9% 80,6% 83,7% 89,8%4 1 Scuola materna 0,0% 0,0% 0,0%
2 Istruzione elementare 0,0% 0,0% 0,0%3 Istruzione media 0,0% 0,0% 0,0%4 Istruzione secondaria superiore 0,0% 0,0% 0,0%
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
0,0% 0,0% 0,0%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 5.357 1,7% 7.222 2,2% 8.088 2,2% 5.213 6.923 8.616 4.415 5.710 8.078 97,3% 95,9% 106,5% 82,4% 79,1% 99,9%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
0,0% 2.853 0,9% 3.511 1,0% 2.752 3.511 2.244 3.483 #DIV/0! 96,5% 100,0% #DIV/0! 78,7% 99,2%
6 1 Piscine comunali 0,0% 0,0% 0,0%
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
0,0% 0,0% 0,0%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
0,0% 1.424 0,4% 1.683 0,5% 1.127 1.683 996 1.580 79,1% 100,0% 69,9% 93,9%
7 1 Servizi turistici 0,0% 0,0% 0,0%
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
11.180 3,6% 10.844 3,3% 9.440 2,6% 11.180 10.719 8.965 9.604 9.082 8.349 100,0% 98,8% 95,0% 85,9% 83,8% 88,4%
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 14.916 4,8% 16.155 4,9% 17.635 4,8% 14.916 15.789 17.635 12.794 13.390 16.764 100,0% 97,7% 100,0% 85,8% 82,9% 95,1%3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 23.576 7,6% 26.577 8,0% 27.841 7,6% 23.215 25.268 27.730 19.737 21.318 26.135 98,5% 95,1% 99,6% 83,7% 80,2% 93,9%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
0,0% 0,0% 0,0%
3 Servizi di protezione civile 0,0% 0,0% 0,0%4 Servizio idrico integrato 0,0% 0,0% 0,0%5 Smaltimento rifiuti 0,0% 0,0% 0,0%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
8.373 2,7% 5.341 1,6% 5.130 1,4% 6.110 4.409 5.070 5.899 3.636 4.577 73,0% 82,6% 98,8% 70,5% 68,1% 89,2%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 0,0% 500 0,2% 0,0% 0 0 0,0% 0,0%2 Servizi di prevenzione e riabilitazione 0,0% 0,0% 0,0%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
0,0% 0,0% 0,0%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
7.610 2,5% 9.335 2,8% 9.719 2,6% 7.435 8.728 9.593 6.405 7.378 8.962 97,7% 93,5% 98,7% 84,2% 79,0% 92,2%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 2.591 0,8% 1.940 0,6% 1.907 0,5% 2.130 1.609 1.827 1.922 1.292 1.631 82,2% 82,9% 95,8% 74,2% 66,6% 85,5%11 1 Affissioni e pubblicità 0,0% 0,0% 0,0%
2 Fiere, mercato e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Mattatoio e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%5 Servizi relativi al commercio 3.869 1,3% 3.715 1,1% 3.735 1,0% 3.742 3.466 3.685 3.089 2.937 3.497 96,7% 93,3% 98,7% 79,8% 79,1% 93,6%6 Servizi relativi all'artigianato 0,0% 0,0% 0,0%7 Servizi relativi all'agricoltura 0,0% 0,0% 0,0%
12 1 Distribuzione gas 0,0% 0,0% 0,0%5 Farmacie 6.197 2,0% 413 0,1% 0,0% 5.176 335 2.967 335 83,5% 81,1% 47,9% 81,1%6 Altri servizi produttivi 0,0% 0,0% 0,0%
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
201.610 65,3% 221.490 66,7% 251.030 68,3% 179.477 194.575 219.439 150.911 160.411 199.596 89,0% 87,8% 87,4% 74,9% 72,4% 79,5%
3 Funzioni di polizia locale 23.475 7,6% 24.049 7,2% 27.795 7,6% 22.631 23.999 26.644 18.922 20.121 24.966 96,4% 99,8% 95,9% 80,6% 83,7% 89,8%4 Funzioni di istruzione pubblica 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 5.357 1,7% 10.075 3,0% 11.599 3,2% 5.213 9.675 12.127 4.415 7.954 11.561 97,3% 96,0% 104,6% 82,4% 78,9% 99,7%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 0 0,0% 1.424 0,4% 1.683 0,5% 0 1.127 1.683 0 996 1.580 79,1% 100,0% 69,9% 93,9%7 Funzioni nel campo turistico 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
26.096 8,5% 26.999 8,1% 27.075 7,4% 26.096 26.508 26.600 22.398 22.472 25.113 100,0% 98,2% 98,2% 85,8% 83,2% 92,8%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
31.949 10,3% 31.918 9,6% 32.971 9,0% 29.325 29.677 32.800 25.636 24.954 30.712 91,8% 93,0% 99,5% 80,2% 78,2% 93,1%
10 Funzioni nel settore sociale 10.201 3,3% 11.775 3,5% 11.626 3,2% 9.565 10.337 11.420 8.327 8.670 10.593 93,8% 87,8% 98,2% 81,6% 73,6% 91,1%11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 3.869 1,3% 3.715 1,1% 3.735 1,0% 3.742 3.466 3.685 3.089 2.937 3.497 96,7% 93,3% 98,7% 79,8% 79,1% 93,6%12 Funzioni relative ai servizi produttivi 6.197 2,0% 413 0,1% 0 0,0% 5.176 335 0 2.967 335 0 83,5% 81,1% 47,9% 81,1%
Totale generale 308.754 100,0% 331.858 100,0% 367.514 100,0% 281.225 299.699 334.398 236.665 248.850 307.618 91,1% 90,3% 91,0% 76,7% 75,0% 83,7%
Impegni (I)Pagamenti in
c/competenza (Pco)
Tab. 21/f
Titolo I - Spese correnti - intervento 07 - Spese per imposte e tasse - Raffronto esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)Indicatori
Funz. Serv.Capacità d'impegno Capacità di pagamento
DescrizioneStanziamenti finali (Sfco)
197
2001% sul totale
2002% sul totale
2003% sul totale
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
0,0% 4.649 2,2% 0 0,0% 4.649 0 0 0 100,0% 0,0%
2Segreteria generale, personale e organizzazione
0,0% 12.202 5,8% 0 0,0% 12.202 0 0 0 100,0% 0,0%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
0,0% 0,0% 0,0%
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 0,0% 79.824 38,1% 17.527 6,5% 75.397 17.527 31.235 17.527 94,5% 100,0% 39,1% 100,0%
5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 0,0% 0,0% 0,0%6 Ufficio Tecnico 0,0% 0,0% 15.583 5,8% 15.583 15.583 100,0% 100,0%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
1.033 4,4% 12.729 6,1% 84.676 31,4% 558 12.503 79.820 558 0 77.330 54,0% 98,2% 94,3% 54,0% 0,0% 91,3%
8 Altri servizi generali 18.053 77,1% 43.852 20,9% 151.404 56,1% 17.784 43.832 149.679 17.784 10.220 100.546 98,5% 100,0% 98,9% 98,5% 23,3% 66,4%3 1 Polizia municipale 0,0% 13.643 6,5% 0 0,0% 13.643 0 0 0 100,0% 0,0%4 1 Scuola materna 0,0% 516 0,2% 500 0,2% 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
2 Istruzione elementare 0,0% 0,0% 0,0%3 Istruzione media 0,0% 0,0% 0,0%4 Istruzione secondaria superiore 0,0% 0,0% 0,0%
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
0,0% 0,0% 0,0%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 0,0% 118 0,1% 0 0,0% 118 0 0 0 100,0% 0,0%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
0,0% 0,0% 0,0%
6 1 Piscine comunali 0,0% 0,0% 0,0%
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
0,0% 0,0% 0,0%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
0,0% 0,0% 0,0%
7 1 Servizi turistici 0,0% 0,0% 0,0%
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
0,0% 13.034 6,2% 0 0,0% 13.034 0 10.994 0 100,0% 84,3%
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 0,0% 3.427 1,6% 0,0% 3.427 3.427 100,0% 100,0%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
0,0% 0,0% 0,0%
3 Servizi di protezione civile 0,0% 0,0% 159 0,1% 0 0 0,0% 0,0%4 Servizio idrico integrato 0,0% 0,0% 0,0%5 Smaltimento rifiuti 0,0% 0,0% 0,0%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
0,0% 5.269 2,5% 0,0% 5.269 5.269 100,0% 100,0%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 4.328 18,5% 0,0% 0,0% 4.328 4.328 100,0% 100,0%2 Servizi di prevenzione e riabilitazione 0,0% 0,0% 0,0%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
0,0% 5.240 2,5% 0,0% 5.240 5.240 100,0% 100,0%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
0,0% 15.000 7,2% 0,0% 15.000 15.000 100,0% 100,0%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 0,0% 0,0% 0,0%11 1 Affissioni e pubblicità 0,0% 0,0% 0,0%
2 Fiere, mercato e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%3 Mattatoio e servizi connessi 0,0% 0,0% 0,0%5 Servizi relativi al commercio 0,0% 0,0% 0,0%6 Servizi relativi all'artigianato 0,0% 0,0% 0,0%7 Servizi relativi all'agricoltura 0,0% 0,0% 0,0%
12 1 Distribuzione gas 0,0% 0,0% 0,0%5 Farmacie 0,0% 0,0% 0,0%6 Altri servizi produttivi 0,0% 0,0% 0,0%
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
19.086 81,5% 153.256 73,2% 269.190 99,8% 18.342 148.583 262.609 18.342 41.455 210.986 96,1% 97,0% 97,6% 96,1% 27,0% 78,4%
3 Funzioni di polizia locale 0 0,0% 13.643 6,5% 0 0,0% 0 13.643 0 0 0 0 100,0% 0,0%4 Funzioni di istruzione pubblica 0 0,0% 516 0,2% 500 0,2% 0 0 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 0 0,0% 118 0,1% 0 0,0% 0 118 0 0 0 0 100,0% 0,0%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 07 Funzioni nel campo turistico 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
0 0,0% 13.034 6,2% 0 0,0% 0 13.034 0 0 10.994 0 100,0% 84,3%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
0 0,0% 8.696 4,2% 159 0,1% 0 8.696 0 0 8.696 0 100,0% 0,0% 100,0% 0,0%
10 Funzioni nel settore sociale 4.328 18,5% 20.240 9,7% 0 0,0% 4.328 20.240 0 4.328 20.240 0 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 012 Funzioni relative ai servizi produttivi 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0 0 0 0 0
Totale generale 23.414 100,0% 209.503 100,0% 269.849 100,0% 22.670 204.314 262.609 22.670 81.385 210.986 96,8% 97,5% 97,3% 96,8% 38,8% 78,2%
Tab. 21/g
Indicatori
Funz. Serv.Capacità d'impegno Capacità di pagamento
Pagamenti in c/competenza (Pco)Descrizione
Stanziamenti finali (Sfco) Impegni (I)
Titolo I - Spese correnti - intervento 08 - Spese per oneri straordinari della gestione corrente - Raffronto esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
198
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
I 1 ICI 3.150.387 3.460.261 3.950.000 3.189.896 3.420.872 3.800.000 1,3% -1,1% -3,8%ICIAP 7.747 7.747 15.000 28.988 33.000 17.013 274,2% 326,0% 13,4%Imposta comunale sulla pubblicità 123.950 129.114 130.000 129.114 122.000 115.000 4,2% -5,5% -11,5%Addizionale comunale sul consumo dell'energia elettrica
269.975 290.915 7,8%
Altre imposte 1.120.763 1.397.274 4.310.761 1.212.124 4.181.015 4.219.506 8,2% 199,2% -2,1%Addizionale IRPEF 1.230.428 1.154.715 -6,2%
2 TOSAP 175.595 170.431 213.300 170.431 180.431 201.900 -2,9% 5,9% -5,3%TARSU 2.014.182 2.260.790 2.505.000 2.010.097 2.326.734 2.648.595 -0,2% 2,9% 5,7%Addizionale erariale sulla tassa smaltimento rifiuti
201.418 226.079 231.400 198.207 229.682 233.294 -1,6% 1,6% 0,8%
Tassa di concessione su atti e provvedimenti comunali
0 0 0
Altre tasse 516 1.549 1.300 1.136 1.549 2.082 120,0% 0,0% 60,2%
3Altri tributi speciali ed entrate tributarie proprie
0 0 0 0 0 0
6.794.559 7.653.245 12.857.164 6.939.993 10.495.283 12.683.020 2,1% 37,1% -1,4%
III 1Segreteria generale, personale e organizzazione
32.537 30.987 57.516 30.471 30.623 28.500 -6,3% -1,2% -50,4%
Ufficio tecnico 41.833 49.580 71.181 36.668 49.163 45.781 -12,3% -0,8% -35,7%Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico
28.147 26.081 31.900 26.368 25.200 30.012 -6,3% -3,4% -5,9%
Altri servizi generali 4.648 6.714 7.565 6.714 7.382 7.165 44,4% 9,9% -5,3%Uffici giudiziari 516 1.115 115,9%Polizia municipale - risorse finalizzate codice della strada
236.537 289.732 309.582 257.242 278.757 315.554 8,8% -3,8% 1,9%
Scuola materna 111.038 155.970 140.000 105.874 120.897 140.000 -4,7% -22,5% 0,0%Istruzione elementare 154.937 145.641 209.000 154.937 174.000 209.000 0,0% 19,5% 0,0%Istruzione media 45.190 46.481 39.200 45.190 37.000 39.200 0,0% -20,4% 0,0%Assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri servizi
98.127 92.962 64.221 92.872 71.492 41.057 -5,4% -23,1% -36,1%
Biblioteche, musei e pinacoteche 6.972 2.840 2.600 3.615 2.741 2.600 -48,2% -3,5% 0,0%Teatri, attività culturali e servizi diversi neo settore culturale
26.598 44.086 45.000 24.107 28.060 36.930 -9,4% -36,4% -17,9%
Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
89.347 48.547 49.000 74.112 48.547 43.500 -17,1% 0,0% -11,2%
Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
13.428 5.000 13.387 4.840 3.240 -64,0% -35,2%
Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
103.291 120.000 -100,0% -100,0%
Urbanistica e gestione del territorio 70.755 29.954 9.000 19.161 29.954 9.000 -72,9% 0,0% 0,0%Edilizia residenziale pubblica locali e piani di edilizia economica popolare
144.608 154.937 120.000 196.254 124.937 120.000 35,7% -19,4% 0,0%
Servizio smaltimento rifiuti 268.558 59.909 56.726 61.975 37.523 128.142 -76,9% -37,4% 125,9%Asili nido, servizi per l'infanzia e per minori
82.633 188.250 107.000 90.380 219.047 102.000 9,4% 16,4% -4,7%
Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
50.613 72.820 72.600 59.688 72.820 85.600 17,9% 0,0% 17,9%
Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
134.578 178.611 70.280 133.539 142.183 90.649 -0,8% -20,4% 29,0%
Servizio necroscopico e cimiteriale 294.380 299.545 465.029 307.292 313.037 503.029 4,4% 4,5% 8,2%Servizi relativi al commercio 103 258 100 258 258 100 149,8% 0,0% 0,0%Farmacie 467.393 503.545 973.521 847.953 0 108,3% 68,4%
2 Gestione dei fabbricati 59.393 73.853 107.000 76.098 139.650 104.915 28,1% 89,1% -1,9%Gestione beni diversi 10.329 6.507 6.980 24.809 8.667 8.000 140,2% 33,2% 14,6%
3Interessi su depositi di denaro e valori immobiliari
2.634 19.109 23.000 18.851 19.891 83.979 615,7% 4,1% 265,1%
Interessi su finanziamenti attivi 10.470 12.556 12.556 10.470 12.556 9.656 0,0% 0,0% -23,1%5 Proventi diversi 98.602 221.829 136.600 217.667 178.727 236.830 120,8% -19,4% 73,4%
2.674.767 2.774.732 2.338.636 3.062.635 3.025.905 2.424.439 14,5% 9,1% 3,7%
IV 5Proventi da concessioni edilizie e sanzioni urbanistiche
1.275.649 1.198.180 1.245.000 1.549.371 1.481.389 1.029.000 21,5% 23,6% -17,3%
Trasferimenti di capitale straordinari da altri soggetti
387.343 413.165 413.165 69.316 8.779 0 -82,1% -97,9% -100,0%
1.662.991 1.611.345 1.658.165 1.618.687 1.490.168 1.029.000 -2,7% -7,5% -37,9%
11.132.317 12.039.322 16.853.965 11.621.315 15.011.356 16.136.459 4,4% 24,7% -4,3%TOTALE GENERALE
Totale Titolo I
Totale Titolo III
Totale Titolo IV
Stanziamenti iniziali (Sico) Stanziamenti finali (Sfco)Indice di variazione (Sfco-
Sico)/Sico
Tab. 22
Entrate - Titoli I - II - III - IV - Raffronto degli esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità - Rapporto previsione e consuntivo (in Euro)
Tit. Cat. Descrizione risorsa
199
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 20031 Personale 4.280.811 4.511.463 4.789.256 4.558.431 4.681.271 4.732.990 6,5% 3,8% -1,2%
2Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime
1.000.487 1.018.695 550.307 1.410.444 1.148.339 537.076 41,0% 12,7% -2,4%
3 Prestazioni di servizi 6.096.196 6.369.223 6.630.606 6.290.898 6.513.271 6.500.524 3,2% 2,3% -2,0%4 Utilizzo di beni di terzi 319.312 211.292 152.604 196.366 206.952 166.994 -38,5% -2,1% 9,4%5 Trasferimenti 2.519.034 2.521.283 2.677.913 2.635.922 2.641.504 2.822.774 4,6% 4,8% 5,4%
6 Interessi passivi e oneri finanziari diversi
7 Imposte e tasse 297.573 317.680 358.223 308.754 331.858 367.514 3,8% 4,5% 2,6%
8 Oneri straordinari della gestione corrente 1.033 3.097 182.180 23.414 209.503 269.849 2166,6% 6664,7% 48,1%
9 Ammortamenti di esercizio 0 0 0 0 231.248 276.237
Totale generale 14.514.446 14.952.733 15.341.089 15.424.229 15.963.946 15.673.958 6,3% 6,8% 2,2%
Tab. 23
Indice variazione spese (Sfco-Sico)/Sico
Titolo I - Spese correnti - Quadro riepilogativo - Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001-2002-2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Int. DescrizionePrevisioni iniziali (Sico) Stanziamenti finali (Sfco)
200
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
2Segreteria generale, personale e organizzazione
635.133 735.086 690.942 696.877 667.181 681.014 9,7% -9,2% -1,4%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
182.966 195.096 190.270 190.208 187.651 188.366 4,0% -3,8% -1,0%
4Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali
103.217 116.733 128.038 103.260 117.333 123.854 0,0% 0,5% -3,3%
5Gestione dei beni demaniali e patrimoniali
64.042 54.716 84.701 64.326 64.485 89.999 0,4% 17,9% 6,3%
6 Ufficio Tecnico 322.095 351.837 322.444 358.032 359.907 358.158 11,2% 2,3% 11,1%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
138.842 142.199 147.023 150.541 169.491 166.142 8,4% 19,2% 13,0%
8 Altri servizi generali 861.077 839.718 1.108.246 912.938 960.752 986.257 6,0% 14,4% -11,0%3 1 Polizia municipale 325.796 363.906 387.623 345.936 368.846 395.134 6,2% 1,4% 1,9%4 1 Scuola materna 0 0 0
2 Istruzione elementare 0 0 03 Istruzione media4 Istruzione secondaria superiore
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
132.582 131.243 141.820 137.204 136.427 145.339 3,5% 3,9% 2,5%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 112.060 98.329 111.779 88.597 110.737 130.534 -20,9% 12,6% 16,8%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
50.209 56.725 52.378 63.209 57.225 55.480 25,9% 0,9% 5,9%
6 1 Piscine comunali
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
21.241 21.491 23.688 22.188 22.916 25.462 4,5% 6,6% 7,5%
7 1 Servizi turistici
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
152.189 159.745 164.501 158.991 160.115 134.145 4,5% 0,2% -18,5%
2Illuminazione pubblica e servizi connessi
215.671 233.766 264.351 225.036 246.216 275.408 4,3% 5,3% 4,2%
3Trasporti pubblici locali e servizi connessi
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 330.770 329.139 379.769 342.986 378.459 388.362 3,7% 15,0% 2,3%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
3 Servizi di protezione civile4 Servizio idrico integrato5 Smaltimento rifiuti
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
113.934 118.020 120.916 125.914 128.733 118.898 10,5% 9,1% -1,7%
10 1Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori
119.350 101.874 101.875 123.619 101.874 97.637 3,6% 0,0% -4,2%
2Servizi di prevenzione e riabilitazione
103.540 105.265 108.586 94.801 106.813 115.755 -8,4% 1,5% 6,6%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
129.667 141.240 160.686 133.372 143.040 151.251 2,9% 1,3% -5,9%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 43.610 45.227 48.934 46.426 49.427 51.966 6,5% 9,3% 6,2%
11 1 Affissioni e pubblicità2 Fiere, mercati e servizi connessi3 Mattatoio e servizi connessi5 Servizi relativi al commercio 49.525 50.463 50.686 52.373 53.463 53.829 5,7% 5,9% 6,2%6 Servizi relativi all'artigianato7 Servizi relativi all'agricoltura
12 1 Distribuzione gas5 Farmacie 73.294 119.645 0 121.597 90.180 0 65,9% -24,6%6 Altri servizi produttivi
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
2.307.373 2.435.385 2.671.664 2.476.182 2.526.800 2.593.790 7,3% 3,8% -2,9%
3 Funzioni di polizia locale 325.796 363.906 387.623 345.936 368.846 395.134 6,2% 1,4% 1,9%4 Funzioni di istruzione pubblica 132.582 131.243 141.820 137.204 136.427 145.339 3,5% 3,9% 2,5%
5Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
162.269 155.054 164.157 151.806 167.962 186.014 -6,4% 8,3% 13,3%
6Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
21.241 21.491 23.688 22.188 22.916 25.462 4,5% 6,6% 7,5%
7 Funzioni nel campo turistico 0 0 0 0 0 0
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
367.860 393.511 428.852 384.027 406.331 409.553 4,4% 3,3% -4,5%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
444.704 447.159 500.685 468.900 507.192 507.260 5,4% 13,4% 1,3%
10 Funzioni nel settore sociale 396.166 393.606 420.081 398.218 401.154 416.609 0,5% 1,9% -0,8%
11Funzioni nel campo dello sviluppo economico
49.525 50.463 50.686 52.373 53.463 53.829 5,7% 5,9% 6,2%
12 Funzioni relative ai servizi produttivi 73.294 119.645 0 121.597 90.180 0 65,9% -24,6%
Totale generale 4.280.811 4.511.463 4.789.256 4.558.431 4.681.271 4.732.990 6,5% 3,8% -1,2%
Tab. 23/a
Indice variazione spese (Sfco-Sico)/Sico
Titolo I - Spese correnti - int. 01 - Spese per il personale - Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Funz. DescrizioneServ.Previsioni iniziali (Sico) Stanziamenti definitivi (Sfco)
201
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
10.587 15.520 14.219 11.285 15.506 14.119 6,6% -0,1% -0,7%
2Segreteria generale, personale e organizzazione
18.592 17.482 17.460 18.587 17.127 14.827 0,0% -2,0% -15,1%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
9.813 9.115 10.000 12.137 9.115 9.650 23,7% 0,0% -3,5%
4Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali
8.522 7.050 6.963 8.522 7.050 6.763 0,0% 0,0% -2,9%
5Gestione dei beni demaniali e patrimoniali
6 Ufficio Tecnico 31.917 26.329 30.691 33.286 28.792 29.319 4,3% 9,4% -4,5%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
15.674 13.867 13.220 15.674 13.867 12.770 0,0% 0,0% -3,4%
8 Altri servizi generali 34.603 38.383 35.756 40.800 39.550 36.922 17,9% 3,0% 3,3%3 1 Polizia municipale 29.696 28.503 28.817 29.696 28.452 26.447 0,0% -0,2% -8,2%4 1 Scuola materna 15.855 14.616 13.500 12.911 14.616 13.500 -18,6% 0,0% 0,0%
2 Istruzione elementare 68.379 68.369 68.000 63.266 65.904 62.475 -7,5% -3,6% -8,1%3 Istruzione media 5.165 5.190 5.083 5.165 4.157 5.083 0,0% -19,9% 0,0%4 Istruzione secondaria superiore
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
19.574 19.481 18.844 19.574 17.239 17.944 0,0% -11,5% -4,8%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 36.152 28.250 17.617 34.861 26.701 16.392 -3,6% -5,5% -7,0%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
8.780 5.203 4.574 6.456 5.203 4.574 -26,5% 0,0% 0,0%
6 1 Piscine comunali
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
24.273 13.428 16.000 24.273 12.938 16.000 0,0% -3,6% 0,0%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
9.554 10.329 10.800 11.362 13.329 11.752 18,9% 29,0% 8,8%
7 1 Servizi turistici 2.582 7.747 2.582 0,0% -100,0%
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
116.093 133.187 91.600 116.346 96.002 94.451 0,2% -27,9% 3,1%
2Illuminazione pubblica e servizi connessi
36.036 35.995 27.600 36.289 27.340 27.856 0,7% -24,0% 0,9%
3Trasporti pubblici locali e servizi connessi
10.329 10.329 0 10.329 10.329 0 0,0% 0,0%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 19.367 14.933 12.262 19.367 12.351 13.762 0,0% -17,3% 12,2%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
5.165 9.069 8.900 5.165 9.069 9.900 0,0% 0,0% 11,2%
3 Servizi di protezione civile 04 Servizio idrico integrato5 Smaltimento rifiuti
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
14.745 11.236 12.850 13.815 10.651 12.965 -6,3% -5,2% 0,9%
10 1Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori
33.311 23.127 32.060 37.443 31.715 29.992 12,4% 37,1% -6,5%
2Servizi di prevenzione e riabilitazione
2.582 2.066 2.200 1.239 2.066 1.000 -52,0% 0,0% -54,5%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
6.714 1.033 2.000 4.110 1.033 1.000 -38,8% 0,0% -50,0%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
23.189 23.127 21.550 22.414 18.942 19.900 -3,3% -18,1% -7,7%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 27.863 27.930 24.712 30.631 24.768 24.934 9,9% -11,3% 0,9%
11 1 Affissioni e pubblicità2 Fiere, mercati e servizi connessi3 Mattatoio e servizi connessi5 Servizi relativi al commercio 3.099 3.667 3.029 3.099 3.150 2.779 0,0% -14,1% -8,3%6 Servizi relativi all'artigianato7 Servizi relativi all'agricoltura
12 1 Distribuzione gas5 Farmacie 352.275 394.134 0 759.760 581.377 0 115,7% 47,5%6 Altri servizi produttivi
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
129.708 127.746 128.309 140.291 131.007 124.370 8,2% 2,6% -3,1%
3 Funzioni di polizia locale 29.696 28.503 28.817 29.696 28.452 26.447 0,0% -0,2% -8,2%4 Funzioni di istruzione pubblica 108.972 107.656 105.427 100.916 101.916 99.002 -7,4% -5,3% -6,1%
5Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
44.932 33.453 22.191 41.317 31.904 20.966 -8,0% -4,6% -5,5%
6Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
33.828 23.757 26.800 35.635 26.267 27.752 5,3% 10,6% 3,6%
7 Funzioni nel campo turistico 2.582 7.747 0 2.582 0 0 0,0% -100,0%
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
162.458 179.511 119.200 162.964 133.671 122.307 0,3% -25,5% 2,6%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
39.277 35.238 34.012 38.347 32.071 36.627 -2,4% -9,0% 7,7%
10 Funzioni nel settore sociale 93.659 77.283 82.522 95.837 78.524 76.826 2,3% 1,6% -6,9%
11Funzioni nel campo dello sviluppo economico
3.099 3.667 3.029 3.099 3.150 2.779 0,0% -14,1% -8,3%
12 Funzioni relative ai servizi produttivi 352.275 394.134 0 759.760 581.377 0 115,7% 47,5%
Totale generale 1.000.487 1.018.695 550.307 1.410.444 1.148.339 537.076 41,0% 12,7% -2,4%
Tab. 23/b
Titolo I - Spese correnti - int. 02 - Spese per acquisto di beni di consumo e/o di materie prime - Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Indice variazione spese (Sfco-Sico)/SicoFunz. Serv. Descrizione
Previsioni iniziali (Sico) Stanziamenti definitivi (Sfco)
202
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
225.320 240.101 233.278 226.312 234.030 206.448 0,4% -2,5% -11,5%
2Segreteria generale, personale e organizzazione
29.727 48.068 46.847 34.732 47.922 57.578 16,8% -0,3% 22,9%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
30.922 24.709 11.636 25.056 21.547 11.956 -19,0% -12,8% 2,8%
4Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali
71.619 92.639 125.118 129.178 118.766 126.194 80,4% 28,2% 0,9%
5Gestione dei beni demaniali e patrimoniali
36.724 65.177 54.166 56.540 52.059 -100,0% -13,3% -3,9%
6 Ufficio Tecnico 132.954 145.871 153.599 136.100 135.195 153.282 2,4% -7,3% -0,2%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
24.211 5.289 31.249 24.211 29.628 33.632 0,0% 460,2% 7,6%
8 Altri servizi generali 494.476 508.064 544.129 520.520 551.190 589.557 5,3% 8,5% 8,3%3 1 Polizia municipale 29.420 35.825 38.011 29.954 35.105 35.805 1,8% -2,0% -5,8%4 1 Scuola materna 221.325 255.411 288.579 217.275 242.272 244.758 -1,8% -5,1% -15,2%
2 Istruzione elementare 453.078 524.689 574.244 429.481 513.613 509.596 -5,2% -2,1% -11,3%3 Istruzione media 182.668 193.772 183.889 169.105 176.570 143.030 -7,4% -8,9% -22,2%4 Istruzione secondaria superiore
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
150.709 148.390 153.162 150.869 138.364 137.261 0,1% -6,8% -10,4%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 128.884 129.189 117.502 136.948 119.103 113.180 6,3% -7,8% -3,7%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
182.022 153.703 151.157 174.069 163.149 260.358 -4,4% 6,1% 72,2%
6 1 Piscine comunali
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
115.871 113.062 114.089 115.871 111.370 106.089 0,0% -1,5% -7,0%
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
6.611 16.940 16.313 18.231 31.021 17.078 175,8% 83,1% 4,7%
7 1 Servizi turistici 0 3.000 0 7.747 2.356 -21,5%
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
223.256 227.823 196.964 244.589 173.474 190.957 9,6% -23,9% -3,0%
2Illuminazione pubblica e servizi connessi
260.861 248.899 223.677 247.567 220.337 213.812 -5,1% -11,5% -4,4%
3Trasporti pubblici locali e servizi connessi
67.139 111.114 45.650 149.261 110.634 45.650 122,3% -0,4% 0,0%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 103.103 62.305 91.345 120.591 70.617 81.139 17,0% 13,3% -11,2%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
15.494 9.813 4.050 22.827 3.922 4.050 47,3% -60,0% 0,0%
3 Servizi di protezione civile 04 Servizio idrico integrato 1.085 1.136 1.300 1.085 1.136 1.300 0,0% 0,0% 0,0%5 Smaltimento rifiuti 1.355.498 1.404.763 1.433.611 1.422.637 1.404.763 1.433.611 5,0% 0,0% 0,0%
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
129.853 144.403 127.925 128.091 140.315 133.705 -1,4% -2,8% 4,5%
10 1Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori
196.434 242.415 250.755 204.110 239.003 246.437 3,9% -1,4% -1,7%
2Servizi di prevenzione e riabilitazione
318.514 471.386 464.529 318.514 468.446 444.018 0,0% -0,6% -4,4%
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
382.953 197.104 504.487 371.332 456.733 458.697 -3,0% 131,7% -9,1%
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
277.764 311.815 186.840 230.636 233.534 172.821 -17,0% -25,1% -7,5%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 218.487 213.809 232.965 254.811 216.115 244.465 16,6% 1,1% 4,9%
11 1 Affissioni e pubblicità 14.874 5.165 20.300 15.494 19.280 19.000 4,2% 273,3% -6,4%2 Fiere, mercati e servizi connessi 3003 Mattatoio e servizi connessi5 Servizi relativi al commercio 6.264 5.851 6.240 5.877 6.187 10.345 -6,2% 5,7% 65,8%6 Servizi relativi all'artigianato7 Servizi relativi all'agricoltura
12 1 Distribuzione gas5 Farmacie 8.075 10.523 0 15.564 15.643 0 92,7% 48,7%6 Altri servizi produttivi
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
1.045.953 1.129.918 1.200.022 1.096.109 1.194.818 1.230.706 4,8% 5,7% 2,6%
3 Funzioni di polizia locale 29.420 35.825 38.011 29.954 35.105 35.805 1,8% -2,0% -5,8%4 Funzioni di istruzione pubblica 1.007.779 1.122.262 1.199.874 966.730 1.070.819 1.034.645 -4,1% -4,6% -13,8%
5Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
310.907 282.892 268.659 311.017 282.252 373.538 0,0% -0,2% 39,0%
6Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
122.482 130.002 130.402 134.102 142.391 123.167 9,5% 9,5% -5,5%
7 Funzioni nel campo turistico 0 0 3.000 0 7.747 2.356 -21,5%
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
551.257 587.836 466.291 641.417 504.445 450.419 16,4% -14,2% -3,4%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
1.605.033 1.622.420 1.658.231 1.695.231 1.620.753 1.653.805 5,6% -0,1% -0,3%
10 Funzioni nel settore sociale 1.394.152 1.436.529 1.639.576 1.379.403 1.613.831 1.566.438 -1,1% 12,3% -4,5%
11Funzioni nel campo dello sviluppo economico
21.138 11.016 26.540 21.371 25.467 29.645 1,1% 131,2% 11,7%
12 Funzioni relative ai servizi produttivi 8.075 10.523 0 15.564 15.643 0 92,7% 48,7%
Totale generale 6.096.196 6.369.223 6.630.606 6.290.898 6.513.271 6.500.524 3,2% 2,3% -2,0%
Tab. 23/c
Titolo I - Spese correnti - int. 03 - Spese per prestazioni di servizi - Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Indice variazione spese (Sfco-Sico)/SicoFunz. Serv. Descrizione
Previsioni iniziali (Sico) Stanziamenti definitivi (Sfco)
203
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
2Segreteria generale, personale e organizzazione
7.050 6.585 23.040 7.993 6.595 15.630 13,4% 0,2% -32,2%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
5.813 9.174 9.000 5.813 8.700 12.350 0,0% -5,2% 37,2%
4Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali
5.165 5.252 6.000 3.627 3.102 5.874 -29,8% -40,9% -2,1%
5Gestione dei beni demaniali e patrimoniali
6 Ufficio Tecnico
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
6.972 5.289 5.460 5.289 4.689 4.760 -24,1% -11,3% -12,8%
8 Altri servizi generali 104.474 118.940 43.671 105.296 118.269 72.559 0,8% -0,6% 66,1%3 1 Polizia municipale 8.780 8.780 8.781 7.912 6.916 6.777 -9,9% -21,2% -22,8%4 1 Scuola materna
2 Istruzione elementare 8.263 8.315 9.000 7.949 8.104 8.200 -3,8% -2,5% -8,9%3 Istruzione media4 Istruzione secondaria superiore
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
102.620 -100,0%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
10.329 3.099 10.579 9.554 10.588 10.579 -7,5% 241,7% 0,0%
6 1 Piscine comunali
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
7 1 Servizi turistici
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
2Illuminazione pubblica e servizi connessi
3Trasporti pubblici locali e servizi connessi
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 1.797 1.797 2.100 1.797 1.992 1.992 0,0% 10,9% -5,1%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
3 Servizi di protezione civile 04 Servizio idrico integrato5 Smaltimento rifiuti
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
10 1Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori
2Servizi di prevenzione e riabilitazione
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
53.298 39.509 33.950 35.106 33.359 27.250 -34,1% -15,6% -19,7%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale
11 1 Affissioni e pubblicità2 Fiere, mercati e servizi connessi3 Mattatoio e servizi connessi5 Servizi relativi al commercio 620 937 1.023 899 1.023 1.023 45,1% 9,2% 0,0%6 Servizi relativi all'artigianato7 Servizi relativi all'agricoltura
12 1 Distribuzione gas 1.549 1.549 0 1.549 1.549 0 0,0% 0,0%5 Farmacie 2.582 2.066 0 2.582 2.066 0 0,0% 0,0%6 Altri servizi produttivi
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
129.473 145.240 87.171 128.018 141.355 111.173 -1,1% -2,7% 27,5%
3 Funzioni di polizia locale 8.780 8.780 8.781 7.912 6.916 6.777 -9,9% -21,2% -22,8%4 Funzioni di istruzione pubblica 110.883 8.315 9.000 7.949 8.104 8.200 -92,8% -2,5% -8,9%
5Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
10.329 3.099 10.579 9.554 10.588 10.579 -7,5% 241,7% 0,0%
6Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
0 0 0 0 0 0
7 Funzioni nel campo turistico 0 0 0 0 0 0
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
0 0 0 0 0 0
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
1.797 1.797 2.100 1.797 1.992 1.992 0,0% 10,9% -5,1%
10 Funzioni nel settore sociale 53.298 39.509 33.950 35.106 33.359 27.250 -34,1% -15,6% -19,7%
11Funzioni nel campo dello sviluppo economico
620 937 1.023 899 1.023 1.023 45,1% 9,2% 0,0%
12 Funzioni relative ai servizi produttivi 4.132 3.615 0 4.131 3.615 0 0,0% 0,0%
Totale generale 319.312 211.292 152.604 195.366 206.952 166.994 -38,8% -2,1% 9,4%
Tab. 23/d
Titolo I - Spese correnti - int. 04 - Spese per utilizzo di beni di terzi - Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Indice variazione spese (Sfco-Sico)/SicoFunz. Serv. Descrizione
Previsioni iniziali (Sico) Stanziamenti definitivi (Sfco)
204
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 20031 1 Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
2 Segreteria generale, personale e organizzazione 17.043 12.911 18.700 17.043 14.918 12.391 0,0% 15,5% -33,7%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 79.276 79.276 114.000 105.719 78.630 133.900 33,4% -0,8% 17,5%5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 0 0 06 Ufficio Tecnico
7 Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico 3.305 3.073 3.170 3.070 3.073 3.170 -7,1% 0,0% 0,0%
8 Altri servizi generali 7.964 10.185 9.433 12.199 9.300 11.013 53,2% -8,7% 16,7%3 1 Polizia municipale 413 516 517 1.310 -100,0% -100,0% 153,4%4 1 Scuola materna 142.542 148.946 153.415 120.593 149.446 155.915 -15,4% 0,3% 1,6%
2 Istruzione elementare 4.6723 Istruzione media4 Istruzione secondaria superiore5 Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi 102.620 68.962 85.668 96.252 92.816 92.437 -6,2% 34,6% 7,9%
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 2.600
2 Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale 17.312 17.479 17.860 21.443 30.392 22.564 23,9% 73,9% 26,3%
6 1 Piscine comunali 0 0 02 Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti3 Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo 103.291 77.469 111.000 96.074 94.815 108.203 -7,0% 22,4% -2,5%
7 1 Servizi turistici 0 0 4.494 08 1 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 7.747 7.747 0 0 -100,0% -100,0%
2 Illuminazione pubblica e servizi connessi3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi 67.139 0 0 276 -99,6%
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 0 0 24.015
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
3 Servizi di protezione civile 15.494 0 5.000 15.494 2.925 5.000 0,0% 0,0%4 Servizio idrico integrato5 Smaltimento rifiuti 928.662 1.072.681 1.125.780 1.061.515 1.080.181 1.125.780 14,3% 0,7% 0,0%6 Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde 10.329 10.329 10.000 10.329 10.329 10.000 0,0% 0,0% 0,0%
10 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori 7.230 775 780 4.648 775 780 -35,7% 0,0% 0,0%2 Servizi di prevenzione e riabilitazione3 Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
976.129 976.639 986.487 1.006.107 1.032.115 1.098.779 3,1% 5,7% 11,4%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale11 1 Affissioni e pubblicità
2 Fiere, mercati e servizi connessi3 Mattatoio e servizi connessi 11.879 12.159 14.000 14.019 12.159 12.157 18,0% 0,0% -13,2%5 Servizi relativi al commercio 16.527 16.713 16.680 20.670 19.713 16.680 25,1% 18,0% 0,0%6 Servizi relativi all'artigianato 0 0 07 Servizi relativi all'agricoltura 4.132 5.423 5.423 6.456 5.423 5.423 56,3% 0,0% 0,0%
12 1 Distribuzione gas5 Farmacie6 Altri servizi produttivi
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
107.588 105.445 145.303 138.031 105.921 160.474 28,3% 0,5% 10,4%
3 Funzioni di polizia locale 413 516 517 0 0 1.310 -100,0% -100,0% 153,4%4 Funzioni di istruzione pubblica 245.162 217.908 239.083 216.845 242.262 253.024 -11,6% 11,2% 5,8%
5 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 17.312 17.479 17.860 21.443 30.392 25.164 23,9% 73,9% 40,9%
6 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 103.291 77.469 111.000 96.074 94.815 108.203 -7,0% 22,4% -2,5%7 Funzioni nel campo turistico 0 0 0 0 4.494 0
8 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 74.886 7.747 0 276 0 0 -99,6% -100,0%
9 Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 954.485 1.083.010 1.140.780 1.111.353 1.093.435 1.140.780 16,4% 1,0% 0,0%
10 Funzioni nel settore sociale 983.360 977.414 987.267 1.010.755 1.032.890 1.099.559 2,8% 5,7% 11,4%
11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 32.537 34.295 36.103 41.145 37.295 34.260 26,5% 8,7% -5,1%
12 Funzioni relative ai servizi produttivi 0 0 0 0 0 0
Totale generale 2.519.034 2.521.283 2.677.913 2.635.922 2.641.504 2.822.774 4,6% 4,8% 5,4%
Tab. 23/e
Titolo I - Spese correnti - int. 05 - Spese per trasferimenti - Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Indice variazione spese (Sfco-Sico)/SicoFunz. Serv. Descrizione
Previsioni iniziali (Sico) Stanziamenti definitivi (Sfco)
205
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
2Segreteria generale, personale e organizzazione
36.601 46.200 47.276 38.211 38.796 44.726 4,4% -16,0% -5,4%
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
11.489 12.939 14.128 12.502 13.499 15.737 8,8% 4,3% 11,4%
4Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali
15.748 16.034 33.478 16.389 33.218 48.522 4,1% 107,2% 44,9%
5Gestione dei beni demaniali e patrimoniali
4.103 3.597 5.535 3.962 4.405 5.794 -3,4% 22,5% 4,7%
6 Ufficio Tecnico 21.629 23.041 23.251 23.970 25.466 26.592 10,8% 10,5% 14,4%
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
9.112 9.363 9.843 10.192 10.582 13.241 11,9% 13,0% 34,5%
8 Altri servizi generali 102.312 104.738 107.453 96.384 95.524 96.418 -5,8% -8,8% -10,3%3 1 Polizia municipale 21.495 23.999 25.574 23.475 24.049 27.795 9,2% 0,2% 8,7%4 1 Scuola materna 0 0 0
2 Istruzione elementare 0 0 03 Istruzione media4 Istruzione secondaria superiore
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
0 0 0
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 6.098 6.492 7.317 5.357 7.222 8.088 -12,2% 11,2% 10,5%
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
0 0 3.406 2.853 3.511 3,1%
6 1 Piscine comunali
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
0 0 1.577 1.424 1.683 6,7%
7 1 Servizi turistici
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
9.942 10.419 10.760 11.180 10.844 9.440 12,5% 4,1% -12,3%
2Illuminazione pubblica e servizi connessi
13.435 14.775 16.951 14.916 16.155 17.635 11,0% 9,3% 4,0%
3Trasporti pubblici locali e servizi connessi
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 21.765 21.716 27.192 23.576 26.577 27.841 8,3% 22,4% 2,4%
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
3 Servizi di protezione civile4 Servizio idrico integrato5 Smaltimento rifiuti
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
7.740 7.729 7.945 8.373 5.341 5.130 8,2% -30,9% -35,4%
10 1Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori
0 0 0 500
2Servizi di prevenzione e riabilitazione
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
7.662 9.335 10.310 7.610 9.335 9.719 -0,7% 0,0% -5,7%
5 Servizio necroscopico e cimiteriale 2.585 2.925 2.881 2.591 1.940 1.907 0,2% -33,7% -33,8%
11 1 Affissioni e pubblicità2 Fiere, mercati e servizi connessi3 Mattatotio e servizi connessi5 Servizi relativi al commercio 3.274 3.345 3.346 3.869 3.715 3.735 18,2% 11,1% 11,6%6 Servizi relativi all'artigianato7 Servizi relativi all'agricoltura
12 1 Distribuzione gas5 Farmacie 2.582 1.033 0 6.197 413 140,0% -60,0%6 Altri servizi produttivi
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
200.995 215.912 240.964 201.610 221.490 251.030 0,3% 2,6% 4,2%
3 Funzioni di polizia locale 21.495 23.999 25.574 23.475 24.049 27.795 9,2% 0,2% 8,7%4 Funzioni di istruzione pubblica 0 0 0 0 0 0
5Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
6.098 6.492 10.723 5.357 10.075 11.599 -12,2% 55,2% 8,2%
6Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
0 0 1.577 0 1.424 1.683 6,7%
7 Funzioni nel campo turistico 0 0 0 0 0 0
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
23.376 25.194 27.711 26.096 26.999 27.075 11,6% 7,2% -2,3%
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
29.506 29.445 35.137 31.949 31.918 32.971 8,3% 8,4% -6,2%
10 Funzioni nel settore sociale 10.247 12.260 13.191 10.201 11.775 11.626 -0,4% -4,0% -11,9%
11Funzioni nel campo dello sviluppo economico
3.274 3.345 3.346 3.869 3.715 3.735 18,2% 11,1% 11,6%
12 Funzioni relative ai servizi produttivi 2.582 1.033 0 6.197 413 0 140,0% -60,0%
Totale generale 297.573 317.680 358.223 308.754 331.858 367.514 3,8% 4,5% 2,6%
Tab. 23/f
Titolo I - Spese correnti - int. 07 - Spese per imposte e tasse - Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Indice variazione spese (Sfco-Sico)/SicoFunz. Serv. Descrizione
Previsioni iniziali (Sico) Stanziamenti definitivi (Sfco)
206
2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003
1 1Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
0 4.649 0
2Segreteria generale, personale e organizzazione
0 12.202 0
3Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione
4Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali
0 79.824 17.527
5Gestione dei beni demaniali e patrimoniali
6 Ufficio Tecnico 15.583
7Anagrafe, Stato civile, Elettorale, Leva e servizio statistico
1.033 1.549 152.180 1.033 12.729 84.676 0,0% 721,8% -44,4%
8 Altri servizi generali 0 15.000 18.053 43.852 151.404 909,4%3 1 Polizia municipale 0 13.643 04 1 Scuola materna 516 516 500 0,0%
2 Istruzione elementare 516 -100,0%3 Istruzione media 516 -100,0%4 Istruzione secondaria superiore
5Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi
5 1 Biblioteche, musei e pinacoteche 0 118 0
2Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
6 1 Piscine comunali
2Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti
3Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
7 1 Servizi turistici
8 1Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi
0 13.034 0
2Illuminazione pubblica e servizi connessi
3Trasporti pubblici locali e servizi connessi
9 1 Urbanistica e gestione del territorio 0 3.427
2Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
3 Servizi di protezione civile 1594 Servizio idrico integrato5 Smaltimento rifiuti
6Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde
15.000 5.269 -100,0%
10 1Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori
0 0 4.328
2Servizi di prevenzione e riabilitazione
3Strutture residenziali e di ricovero per gli anziani
0 5.240
4Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
0 15.000
5 Servizio necroscopico e cimiteriale
11 1 Affissioni e pubblicità2 Fiere, mercati e servizi connessi3 Mattatotio e servizi connessi5 Servizi relativi al commercio6 Servizi relativi all'artigianato7 Servizi relativi all'agricoltura
12 1 Distribuzione gas5 Farmacie6 Altri servizi produttivi
Riepilogo
1Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo
1.033 1.549 167.180 19.086 153.256 269.190 1747,8% 9793,9% 61,0%
3 Funzioni di polizia locale 0 0 0 0 13.643 04 Funzioni di istruzione pubblica 0 1.548 0 0 516 500 -66,7%
5Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
0 0 0 0 118 0
6Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
0 0 0 0 0 0
7 Funzioni nel campo turistico 0 0 0 0 0 0
8Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
0 0 0 0 13.034 0
9Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
0 0 15.000 0 8.696 159
10 Funzioni nel settore sociale 0 0 0 4.328 20.240 0
11Funzioni nel campo dello sviluppo economico
0 0 0 0 0 0
12 Funzioni relative ai servizi produttivi 0 0 0 0 0 0
Totale generale 1.033 3.097 182.180 23.414 209.503 269.849 2166,8% 6664,7% 48,1%
Tab. 23/g
Titolo I - Spese correnti - int. 08 - Spese per oneri straordinari della gestione corrente - Raffronto previsione e consuntivo esercizi 2001 - 2002 - 2003 ai fini del rispetto del patto di stabilità (in Euro)
Indice variazione spese (Sfco-Sico)/SicoFunz. Serv. Descrizione
Previsioni iniziali (Sico) Stanziamenti definitivi (Sfco)
207