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CORSO DI PROGETTAZIONE COSTRUZIONI ED IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA NORMATIVA TECNICA (NTC2008) - LA PROGETTAZIONE DEI SOLAI

CORSO DI PROGETTAZIONE COSTRUZIONI ED IMPIANTI · 2018. 10. 13. · SEZIONE RESISTENTE E LIMITAZIONI DIMENSIONALI APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO

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  • CORSO DI PROGETTAZIONE COSTRUZIONI ED IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    NORMATIVA TECNICA (NTC2008) - LA PROGETTAZIONE DEI SOLAI

  • APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    I solai sono quella parte del sistema costruttivo che ha la funzione di trasferire i carichi gravitazionali alle strutture sottostanti. Nelle zone classificate a rischio sismico i solai consentono la trasmissione delle forze inerziali prodotte dalle accelerazioni sismiche, per fare ciò è richiesta alla soluzione costruttiva una adeguata rigidezza nel proprio piano.

    I solai con struttura in cemento armato possono suddividersi in diversi tipi

    • solai a soletta piena in c.a. gettati in opera• solai a soletta piena in c.a.p. (Tipo spirol)• solai misti con travetti in c.a. e blocchi interposti • solai a lastre tralicciate e blocchi interposti

    SOLAI PER STRUTTURE INTELAIATE IN C.A.

    solaio in c.a. tipo spirol

    solaio nervato in c.a.

    elemento prefabbricato

  • APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    Solai laterocementizi

    + =

    + =

    I solai laterocementizi sono formati da nervature in c.a. (travetti) alternati da speciali blocchi laterizi (pignatte) aventi funzione di alleggerimento. Dal punto di vista costruttivo si individuano tre tipi: a) solai gettati; b) solai a travetti tralicciati; c) solai a travetti precompressi. Il primo tipo, non disponendo di elementi autoportanti, richiede delle onerose opere di banchinaggio e casseratura, i tipi b) e c) a parità di prestazione risultano più economici e rappresentano la soluzione costruttiva più ricorrente.

  • Solai prefabbricati a lastre tralicciate (predalles) APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    solaio a lastre tralicciate

    predalle alleggerita con laterizi

    getto di completamento con interposta rete elettrosaldata

    La soluzione a lastre tralicciate viene generalmente impiegata in solai di grande luce, soggetti a carichi variabili elevati o che necessitano di particolare resistenza al fuoco. La soletta inferiore, spessa da 4 a 6 cm protegge efficacemente le armature dagli incendi, la soluzione si presta per la realizzazione di compartimentazioni anti incendio.

  • SEZIONE RESISTENTE E LIMITAZIONI DIMENSIONALI

    PROF. STEFANO CATASTAAPPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI

    In un solaio laterocementizio la funzione portante è affidata alla sezione in c.a. che si realizza attraverso il getto del conglomerato negli spazi tra i laterizi e la soletta superiore. La geometria che ne risulta è quella di una sezione resistente a T.

    La normativa tecnica italiana NTC2008 prescrive le seguenti limitazioni dimensionali

    H solaio -----> maggiore o tutt'al più uguale a L/25 (L = luce coperta)s (soletta) ----> maggiore o tutt'e al più uguale a 4 cmt (spessore travetto) ------> non inferiore a 8 cm e comunque maggiore di i/8Interasse tra i travetti < 15 x sB < o = L/5 Bl < o = 52 cmHl = H-s

  • APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    Analisi dei carichiL'analisi dei carichi unitari per un solaio si effettua attraverso la procedura vista in precedenza (vedi dispensa "NTC2008 - principi generali"). I carichi unitari devono essere associati all'area di influenza dell'elemento strutturale relativa ad un metro lineare di lunghezza. L'area di influenza risulta: Ai = B x 1,00

    Assunti i valori dei carichi unitari attraverso l'associazione alla area di influenza abbiamo

    G1= Ai x g1 = kN/mG2= Ai x g2 = kN/mQ = Ai x qk = kN/m

    I carichi di progetto Fd necessari alle verifiche degli S.L.U. e degli S.L.E. si determinano attraverso le combinazioni definite al 2.5.3 delle NTC2008

    ....Ai fini delle verifiche degli stati limite si definiscono le seguenti combinazioni delle azioni

    [2.5.1] combinazione fondamentale impiegata per gli SLU

    [2.5.3] combinazione frequente impiegata per gli SLE di tipo reversibile

    [2.5.5] combinazione sismica impiegata per gli SLU e SLE connessi alla azione sismica

  • APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    Definizione del modello di calcolo

    La modellazione di un elemento strutturale è quella fase progettuale in cui si trasferisce il funzionamento reale di un sistema in un modello matematico.

    In una soluzione "a travetti", quale sia l'impianto, la rigidezza flessionale è di tipo mono direzionale ed il comportamento può ricondursi a quello di una trave continua su appoggi fissi che si sviluppa lungo l'asse locale x ed agisce nel piano degli assi locali x-z

    In una soluzione a soletta piena di impianto quadrato le, rigidezze sono simmetriche rispetto alle direzioni individuate dagli assi locali x e y.

  • Nella realtà i vincoli non sono fissi le travi principali terminali, su cui si ancorano i travetti del solaio,posseggono una certa rigidezza torsionale, questo induce sul travetto un momento negativo del quale dovremo tenere conto nelle verifiche e nel dimensionamento delle armature.

    APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    Definizione del modello di calcolo

    lo schema che viene comunemente impiegato per calcolare le strutture di un solaio laterocementizio è quello della trave continua.

  • Combinazioni di carico

    APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    La normativa tecnica impone di valutare le sollecitazioni di progetto considerando tutte le possibili combinazioni di carico, queste si ottengono agendo sui coefficienti.

    Ad ogni combinazione corrisponderanno dei diagrammi di tagl io e momento, la condizione di progetto risulterà dall'inviluppo dei diagrammi assumendo i casi più penalizzanti

    Il diagramma di inviluppo fornisce i momenti di progetto rispetto ai quali possiamo dimensionare e/o verificare le sezioni resistenti

  • Verifica delle sezioni

    APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    I momenti positivi tendono le fibre inferiori e comprimono quelle superiori, la sezione si parzializza con l'asse neutro che la taglia in due parti.La porzione compressa, in genere, assume il profilo di una sezione resistente a T. È possibile utilizzare una una procedura semplificata che consente di considerare la sezione resistente di forma rettangolare.

    In corrispondenza degli appoggi abbiamo una inversione dei momenti (momento negativo). In questo caso la sezione resistente s i r iduce in larghezza ed assume il valore t della larghezza del travetto

  • PROF. STEFANO CATASTAAPPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI

    Verifica delle sezioniIn una trave continua i momenti negativi sono dello stesso ordine di grandezza dei momenti positivi, ne risulta che le sezioni sugli appoggi interni risulteranno in genere non verificate. Per ovviare al problema si aumenta la larghezza della sezione del travetto inserendo una zona piena di cls la cui dimensione si può ricavare graficamente con la procedura che segue

    Si calcola il valore del momento resistente ultimo (MRd) e lo si rappresenta sul diagramma di inviluppo. L'estensione della zona piena si ricava graficamente proiettando le intersezioni tra diagramma e (MRd) sul disegno della carpenteria del solaio.

  • APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    Verifica delle sezioni

    La sezione resistente individuata con la procedura vista in precedenza risulta sollecitata da una azione tagliante VEd ricavabile anch'essa attraverso i grafici. Allo SLU l'espressione formale della sicurezza per le azioni taglianti è

    La normativa tecnica fornisce la formula per calcolare il valore della VRd

    4.1.2.1.3.1 ELEMENTI SENZA ARMATURE TRASVERSALI RESISTENTI AL TAGLIO

    In alternativa ai grafici il valore della VEd può ricavarsi attraverso la similitudine tra i triangoli simili

    VA : (L1-x1) = VEd : (L1-x1-zp)

    Nota: per bw deve intendersi la larghezza t del travetto, per zp deve intendersi la misura della zona piena misurata dall'asse della trave su cui si ancorano i travetti

  • APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    Progetto delle armature

    Per il dimensionamento delle armature si usano le stesse formule viste per le travi in c.a. la disposizione delle barre all'interno dei travetti risponde a criteri di economia e di ottimizzazione delle lavorazioni. In genere, per un solaio del tipo di quello proposto, lo schema di armatura è il seguente

    Ø (mm) 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 25 26 28

    A (cmq) 0,28 0,50 0,79 1,13 1,54 2,01 2,54 3,14 3,80 4,52 4,91 5,31 6,16

    Tabella dei diametri

  • Esempio - modello di calcolo

    APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    Supponiamo di dover calcolare un solaio come in figura, destinato ad uso di civile abitazione

    Adottiamo la soluzione a travetti tipo "bausta" con H= L(max)/25 = 24cm

    Si assume quindi un laterizio Hl=20cm con soletta superiore s=4cm.

    L'interasse è di 50cm, t=12cm

    Assumiamo un pacchetto di finitura di 10cm con pavimento in ceramica ed intonaco all'intradossoL'incidenza delle partizioni per mq viene assunta in 1,60kN/mq

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    Esempio - analisi dei carichi

    g1 - peso permanente proprio dell'elemento strutturale

    Descrizione N.parti Volume kN/mc Tot

    Soletta strutturale in c.a. 1 0,04 1 1 25 1 kN/mc

    Travetti 2 0,12 0,20 1 25 1,2 kN/mc

    Laterizi 2 0,38 0,20 1 8 1,22 kN/mc

    g1= 3,42 kN/mc

    g2- peso permanente portato

    Descrizione N.parti Volume kN/mc Tot

    Pavimento in ceramica 1 0,02 1 1 18 0,36 kN/mcMassetto per impianti

    1 0,08 1 1 14 1,12 kN/mc

    Intonaco 1 0,02 1 1 18 0,36 kN/mc

    g2= 1,84 kN/mc

    g2T- peso permanente portato dovuto alle partizioni: 1,60kN/mq

    q1k- carichi variabili (abitazione): 2,00kN/mq q2k- carichi variabili (balconi e terrazzi): 4,00kN/mq

  • Esempio - combinazioni dei carichiAPPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    G1= Ai x g1 = 0,5x3,42= 1,71kN/mG2= Ai x g2 = 0,5x1,84= 0,92kN/mG2T= Ai x g2T = 0,5x1,6= 0,8kN/mQ1= Ai x q1 = 0,5x2,00= 1,00kN/mQ2= Ai x q2 = 0,5x4,00= 2,00kN/m

    Abbiamo tre combinazioni di carico, i valori del carico su ogni campata si calcolano applicando gli opportuni coefficienti di combinazione alla formula [2.5.1]

    Comb.1p1*= 1,3*(1,71)+1,5*(0,92)+1,5*(2)=6,6kN/mp1= 1,0*(1,71)+1,0*(0,92+0,80)+0*(2)=3,43kN/mp2 = 1,3*(1,71)+1,5*(0,92+0,80)+1,5*(2)=6,3kN/m

    Comb.2p1*= 1,0*(1,71)+1,0*(0,92)+0*(2)=2,63kN/mp1 = 1,3*(1,71)+1,5*(0,92+0,80)+1,5*(2)=6,3kN/mp2 = 1,0*(1,71)+1,0*(0,92+0,80)+0*(2)=3,43kN/m

    Comb.3p1*= 1,0*(1,71)+1,0*(0,92)+0*(2)=2,63kN/mp1 = 1,3*(1,71)+1,5*(0,92+0,80)+1,5*(2)=6,3kN/mp2 = 1,3*(1,71)+1,5*(0,92+0,80)+1,5*(2)=6,3kN/m

    Risolviamo le combinazioni con le procedure viste in precedenza

    1) calcolo manuale2) foglio di calcolo automatico

  • APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    Esempio - soluzione Comb.2

    Applichiamo l'equazione dei tre momenti

    Tratto (A-B) Tratto (B-C)

    VA VB' VB'' VC'

    -3,37 + 0,56 - 0,56

    -37,8 + 18,9 + 18,9 -19,42 + 3,88 + 3,88

    -19,42 - 3,24 + 3,24 -17,15 - 8,57 + 8,57

    TOTALE 16,22 21,58 12,45 4,69

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    Esempio - soluzione Comb.2

  • Esempio - soluzione mediante foglio di calcoloAPPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    Esempio - combinazione 1

    (A-B) L1 (B-C) L2

    6 5

    VA VB' VB'' VC

    MA MB

    8,45 1,41 -1,41 15,06 3,01 -3,01

    p1 p2

    3,43 10,29 10,29 6,30 15,75 15,75

    MB MC

    15,06 -2,51 2,51 0,00 0,00 0,00

    9,19 11,39 18,76 12,74

    s1 1,6 s2 0

    F1 0 F2 0

    p1* 6,6 p2* 0

    Num 331,41 X1 2,68 M+(A-B)

    3,86

    Denom

    22 MB 15,06 X2 2,02 M+(B-C)

    12,88

    Esempio - combinazione 3

    (A-B) L1 (B-C) L2

    6 5

    VA VB' VB'' VC

    MA MB

    3,37 0,56 -0,56 23,49 4,70 -4,70

    p1 p2

    6,30 18,90 18,90 6,30 15,75 15,75

    MB MC

    23,49 -3,92 3,92 0,00 0,00 0,00

    15,55 22,25 20,45 11,05

    s1 1,6 s2 0

    F1 0 F2 0

    p1* 2,63 p2* 0

    Num 516,88 X1 2,47 M+(A-B)

    15,81

    Denom

    22 MB 23,49 X2 1,75 M+(B-C)

    9,69

  • APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    Esempio - diagrammi di inviluppo delle sollecitazioni

    Assumiamo C25/30 - per cui abbiamo una r = 0,62

    Al momento positivo la verifica è positiva essendo:

    -----> d = 0,62*RadQ(17510000/500)= 116 < di 210mm

    Al momento negativo la verifica non è soddisfatta essendo:

    -----> (120*(210)^2) / 0,62^2 = 13766909,47Nmm

    MRd =- 13,77kNm

  • APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    Esempio - soluzione mediante foglio di calcolo

    Inserendo delle zone piene di cls in sostituzione dei laterizi di alleggerimento si allarga la sezione resistente con B=50cm. La soluzione della Xo si trova per via grafica attraverso l'uso di diagrammi rappresentati in scala. La soluzione, per motivi pratici, in genere è arrotondata alla dimensione del laterizio (25cm)

    Considerando una trave 30x60 si può aggiungere una zona piena di 20cm per lato. La soluzione trovata, se verificata al taglio, può fornire un ulteriore criterio di verifica della zona piena che può essere utilizzato in alternativa a quello grafico.

    Il valore della VEd di verifica si calcola attraverso la similitudine tra triangoli. Con riferimento al diagramma del taglio abbiamo nel tratto A-B

    22,5 : 3,53 = VEd : 3,18 ------> VEd = 20kN

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    Esempio - verifica al taglio

    Per applicare la formula delle NTC2008 per sezioni non armate al taglio dobbiamo preliminarmente definire il valore della armatura longitudinale.Applichiamo la formula:

    -----> As = 23490000/(0,9*210*391)= 318mmq - (adottiamo 2Ø16)

    Verifica:

    -------->

    Calcoliamo il resto delle armature

    -----> As = 17510000/(0,9*210*391)= 237mmq - (adottiamo 2Ø14)

    -----> As = 12880000/(0,9*210*391)= 174mmq - (adottiamo 2Ø14)

    -----> As = 11250000/(0,9*210*391)= 152mmq - (adottiamo 1Ø16)

    -----> As = 8450000/(0,9*210*391)= 114mmq - (adottiamo 1Ø14)

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    Esempio - rappresentazione grafica

  • APPUNTI DAL CORSO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI PROF. STEFANO CATASTA

    Esempio - verifica mediante software Vca SLU

    È possibile scaricare gratuitamente dalla rete il software Vca SLU che consente di effettuare verifiche di sezioni in c.a.

    A.M. Michetti, appunti dal corso di tecnica delle costruzioni - a.a.1991-1992 Univ. "LaSapienza - RomaV.Nunziata, Teoria e pratica delle strutture in cemento armato - Flaccovio editore - 2004 - PalermoF.Biasoli, Il progetto esecutivo degli edifici in c.a. - quaderni tecnici auto c.a. - www.euroconcrete.itS.Catasta, statica delle sezioni in c.a. agli S.L.con le NTC2008 - dispensa a.s. 2010-2011

    Riferimenti

    http://www.euroconcrete.it