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Programma del corso
I parte• Bisogni, domande e promozione delle risorse• La documentazione professionale• Tra persona e organizzazioni, il lavoro di rete• L’assistente sociale e le organizzazioni
• II parte• Gli strumenti professionali per il lavoro con persone e
famiglie (colloquio, visita domiciliare, lavoro di gruppo)• L’integrazione socio-sanitaria• La dimensione politica del servizio sociale professionale e il
lavoro di comunità• Valutazione e ricerca nel servizio sociale
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Strutturazione del corso
• Il corso si articola sui due semestri:
Lezioni:
1 sem. lunedì e mercoledì ore 10-12
(NO lezione nei giorni: 26 e 31/10; 9/11)
2 semmartedì e giovedì ore 11-13
• È vivamente consigliata la frequenza alle lezioni.
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Prova di esame
• L’esame si svolgerà per tutti in forma scritta e orale.• Allo scritto verrà proposta una domanda per ciascuno dei
testi indicati, e sarà necessario rispondere a tutte ledomande; chi raggiungerà almeno la sufficienza allo scrittosarà ammesso all’orale.
• Gli studenti che frequenteranno almeno il 75% delle lezionipotranno partecipare alle verifiche che verrannoprogrammate (esoneri), una per ognuna delle due parti incui è suddiviso il programma: il primo si terrà nel mese didicembre, il secondo nel mese di maggio.
• Per gli studenti che devono conseguire 5 cfu è necessariauna presenza complessiva ad almeno il 60% delle lezioni, e visarà un unico esonero alla fine del 2 semestre
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I testi d’esame - 1Per tutti gli studenti (frequentanti e non):
BINI L., Documentazione e servizio sociale, Carocci,Roma, 2003 (� sono esonerati dallo studio del volume – e dal
rispondere alla relativa domanda in sede di esame – gli studenti chefrequentano il laboratorio/corso sulla Documentazione professionale o
hanno già sostenuto il relativo esame)
Per l’esame da 9 cfu: capitoli 3,4, 5 e 6
Per l’esame da 5 cfu: capitoli 3,4, e 5
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I testi d’esame - 2
GUI L. (a cura di), Organizzazione e servizio sociale, Carocci, Roma, 2009
Per l’esame da 9 cfu: capitoli da 1 a 7
Per l’esame da 5 cfu: capitoli da 1 a 4
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I testi d’esame - 3
SANICOLA L. Dinamiche di rete e lavoro sociale,
Liguori, Napoli, 2009
Per l’esame da 9 cfu: PARTE I, capitoli da 1 a 6
Per l’esame da 5 cfu: PARTE I, capitoli: 1, 4, 5 e 6
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I testi d’esame - 4
TILLI C., Integrare nella complessità. I servizi socio-
sanitari nel Lazio, Aracne, Roma, 2013
per tutti: 1^ parte
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I testi d’esame - 5
ALLEGRI E., Il servizio sociale di comunità, Carocci,Roma, 2015
Per l’esame da 9 cfu: capitoli da 1 a 4
Per l’esame da 5 cfu: capitoli 2 e 3
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I testi d’esame - 6
DE AMBROGIO U., BERTOTTI T., MERLINI F., L’assistente sociale e la valutazione, Carocci, Roma, 2007
Per l’esame da 9 cfu: capitoli da 1 a 7
Per l’esame da 5 cfu: capitoli da 3 a 7
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Per la parte sugli strumenti professionali (per tutti):
BARTOLOMEI A., PASSERA A.L., L’assistente sociale,Ed. CieRre (testo già utilizzato per l’esame di Metodi1) � pagg. 173-189 (� sono esonerati dallo studio – e dal
rispondere alla relativa domanda in sede di esame – gli studenti che nel 2semestre frequenteranno il Corso su «Tecniche e Strumenti professionali»tenuto dalla Dott.sa Zagaria)
Testo di consultazione: CAMPANINI A. (a cura di),Nuovo Dizionario di Servizio Sociale, Carocci, Roma,2013
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Il ricevimento
• Su appuntamento ([email protected])
• Tendenzialmente, lunedì e mercoledì (da verificare disponibilità stanza ricevimento)
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«La mente umana è come un paracadute ...
funziona solo se è aperta»
(A. Einstein)
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2. LA PROSPETTIVA TRIFOCALE NEL SERVIZIO SOCIALE
(o lo strabismo trivergente …)
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1° fuoco: Le persone e le famiglie
Priorità del rispetto della dignità e del diritto all’autodeterminazione di ogni donna e uomo � non lavoriamo sulle
persone/ utenti/pazienti/clienti/cittadini …
ma con e per loro
Ascolto, apertura, non discriminazione, no al pregiudizio
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2° fuoco: Le organizzazioni
Continua relazione e interfaccia con, dentro e tra le organizzazioni
Organizzazioni come risorsa e vincolo
Rapporto biunivoco tra assistente sociale e organizzazione
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3° fuoco: Le comunità
Lavoro nelle e con le comunità
Promozione di comunità
Le comunità come risorse
NON alternative
MA complementari rispetto a quelle istituzionali
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a. Il bisogno (F. Villa, in Nuovo Dizionario …)
Approcciosociologico
Concezione del bisogno Concezione del benessere
Organico-fisicista
Esigenza bio-psico-fisica Soddisfazione dei bisogni fondamentali
Funzionalista Esigenza bio-psico-socio-culturale Perfetta integrazione nel proprio ruolo sociale
Marxista Carenza di risorse mater. per l’autorealizzazione del sogg.
Piena liberazione dai bisogni
Radicale Iatrogenesi medica e soc. e cronicizzazione dei bisogni
NO alle Istituzioni totaliSI alla comunità
Fenomenologico
Esigenza di comunicazione piena tra i soggetti
Pienezza di senso nei rapporti umani
Personologico Il bis. ha diverse componenti che vanno ricondotte all’unitarietà della persona
Il benessere «totale» è irraggiungibile � Ben. relativo
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Caratteristiche del bisogno (E. Neve, Il Servizio sociale)
SOGGETTIVITA’
• Non esiste il bisogno senza il soggetto• Ognuno vive in modo soggettivo i
propri bisogni e vi dà i propri significati
GLOBALITA’
Unitarietà delle persone Vs
specializzazione e parcellizzazione dellerisposte?
STORICITA’• Cambia la Storia a livello macro
• Cambiano le storie a livello micro
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Il bisogno è di complessa definizione …
• perché molti sono i fattori che lodeterminano (interni ed esterni …)
• per le caratteristiche di soggettività,globalità e storicità (occorrerebbeconoscere davvero le persone e il loropunto di osservazione …)
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… in definitiva però …
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BISOGNO
Segnala una mancanza/un
limite
MA ANCHE
è la scintilla che mette in moto aspirazioni, speranze, ambizioni, desideri
b. Il problema
«questione la cui soluzione incerta implica la possibilità di una alternativa»
o, anche,
«caso complicato o situazione difficile da affrontare e risolvere»
(Zingarelli)
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… il problem solving …
è una delle attività più praticate da ognuno di noi …
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MA
di quali problemi si occupa il Servizio Sociale ?
Il problema è un segnale o sintomo di disagio nella relazione tra la persona e il suo
ambiente di vita
�La rottura di un equilibrio precedente
� NON coincide con la persona!!!
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«Categorie» di problemi (F. Ferrario, Le dimensioni dell’intervento sociale)
• Fasi della vita o stadi di sviluppo
• Acquisizione di status particolari (malattia,disoccupazione, …)
• Istanze diverse provenienti dall’esterno, legate avolte anche al rapporto con le istituzioni
• Eventi improvvisi e imprevisti
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c. La domanda
Consiste in un quesito o una richiesta.
Nel Servizio Sociale si possono analizzare ledomande secondo diverse tipologie:
• Domande dirette/indirette
• Domande individuali/collettive
• Domande espresse/latenti
De Sandre le distingue in:
• Domanda tecnica
• Domanda socialeC. Tilli - Metodi 2_Intro 2016/17 35
ATTENZIONE!
La domanda che arriva al professionista NON coincide automaticamente né con il bisogno
né con il problema
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in particolare, la domanda … (M. Dellavalle, in Nuovo Dizionario)
• È influenzabile da errori percettivi rispetto alservizio/professionista
• È influenzabile da un momento di disorientamentoconseguente ad un evento spiazzante
• Può tendere a non delineare un bisogno o unproblema, ma una richiesta di prestazione,attraverso processi di induzione che tendono acurvare la domanda sulla base dell’offerta/immagineche il servizio offre di sè
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d. Le risorse (F. Ferrario, idem; E. Neve, idem)
1. Le risorse della PERSONA:
� Il suo SISTEMA COGNITIVO
� Le sue caratteristiche EMOTIVO-ESPRESSIVE
� Le sue COMPETENZE OPERATIVE
� I suoi MODI DI ATTIVARSI
� Le sue CAPACITA’ (capabilities, A. Sen)
�desideri … voglia di fare … di non rinunciare …
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2. Le risorse dell’AMBIENTE («naturali»
o «sociali»):
� I diversi SOGGETTI (persone e gruppi) con cui la persona è collegata e in relazione
� I BENI MATERIALI e IMMATERIALI che vi sono disponibili
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� conoscenze
� competenze
� abilità
� creatività
� capacità di CONNESSIONE …
� in quel territorio …
� su quel tipo di
problematiche …
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3. Le risorse del PROFESSIONISTA:
4. Le risorse del SERVIZIO/del SISTEMA DEI SERVIZI («formali»):
� strutturali e organizzative
� finanziarie
� umane
� normative
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… i DIRITTI …
«tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritto»
(Dichiarazione dei diritti dell’uomo, art. 1)
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… e il DIRITTO …
Diritti esigibili (… un po’ più o un
po’ meno …)Livelli garantiti(… dove? …per chi? …)
Vincoli (di bilancio … amministrativi …
trasparenza …)
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… e il DIRITTO …
Opportunità … (qualche esempio …)
• L. 75/58 – «Legge Merlin»• L. 180/78 (abolizione manicomi)• D.P.R. 448/88 – (processo penale per
minorenni)• L. 104/92 – (Legge-quadro disabili)• L. 285/97 – «Promozione dei diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza»
Vedere
le risorse della persona…� Guardare al positivo nella persona
… e quando la persona deve mostrare solo la
difficoltà?
… e quando la persona deve manifestare solo
aspetti positivi?
Tra responsabilità … peso emotivo … scarsità di tempo …
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Reperire le risorse …
�nell’ambiente …
�nei servizi …
� con le persone, e non «per» loro
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Attivare le risorse allo stato potenziale …
� nella persona
� nell’ambiente
� nell’organizzazione
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Sviluppare le risorse …
� a livello qualitativo e quantitativo
� nelle persone, favorire l’autonomia
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Trasformare le risorse …
(a volte, le risorse - … la famiglia … i servizi …- costituiscono più un problema che unarisorsa …)
�Attivando le capacità personali
�Rendendo effettivamente disponibili lerisorse ambientali e dei servizi …
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Demolire le risorse ???
• Accentuando l’analisi delle difficoltà della persona, che si sente indagata per le sue inadeguatezze …
• Più il soggetto viene aiutato, più c’è il rischio che si senta incapace di fare da solo …
• Standardizzazione e deja vù …
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