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Corso di formazione e aggiornamento Direttori di Gara Alpi Centrali Direttori di Gara Alpi Centrali Milano 15 ottobre 2016 A. Rosa

Corso di formazione e aggiornamento Direttori di Gara Alpi ... · • Regolamenti e nozioni di base ... • il servizio di cronometraggio, le procedure per la partenza e per l’arrivo,

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CorsodiformazioneeaggiornamentoDirettoridiGaraAlpiCentrali

DirettoridiGaraAlpiCentraliMilano15ottobre2016 A.

#Rosa#

Ilprogrammadellamattinata

• Regolamentienozionidibase

• IlruolodelDirettorediGara

• Principidiomologazione

• Idefibrillatori

• Levostrerichieste

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» AnnaR.

» MarcoM.

» FedericoS.

» MarcoB.

» Voi…!

Iprincipaliregolamenti

1. Ilprincipaledocumentonormativoperloscidi

fondoèTheInternationalSkiCompetitionRules-ICR,lacuiversioneitalianaèilRegolementoTecnicoFederale–RTF

2. Leprecisazionicheriguardanolegareele

procedureFISIsonocontenutenell’AgendadegliSportInvernali

3. Leprecisazionicheriguardanolegareele

procedureregionalisonoinfinecontenute

nell’AgendaRegionaleDirettoridiGaraAlpiCentrali

Milano15ottobre2016

Sapetedovetrovarli…?

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IlRegolamentoTecnicoFederale

A. Organizzazione

B. Competizionidiscidifondo

C. FormatdigaraD. Competizioneeconcorrenti

E. Nonammessiallapartenza,sanzioni

F. Reclamieappelli

G. Granfondodiscidifondo(garepopolari)H. CompetizioniFONDO/SKIROLL

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Leproceduredipartenza

Lemetodologiedipartenzasonoregolamentate

dalRTFalpuntoC.esono:

• Partenzaacronometro• Partenzainlinea• Partenzaainseguimento• Batterie

RTFda315.2a315.5

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Iformatdigara

IformatdigararegolamentatidalRTFalpuntoD.sono:

• Individualeacronometro• Massstart• Skiathlon• Garaainseguimento• Sprint• Teamsprint• Staffetta

RTFda321a327

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Iformatdigara

InAgendadelloSciatoresonoinvece

regolamentate:

• Gimkana• Gimkanasprint

AgendadelloSciatore2015/20164.3.7e4.3.8

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Alcunistrumentiutili

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1. Lagrigliadipartenzaperlebatteriedellegaresprint

2. IldiagrammadecisionaleperledecisionidiGiuria…

Equestidocumentidovesitrovano…?

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Ildiagrammadecisionale

NON PROCEDERE

GUIDA PER LE DECISIONI DI GIURIA

Ammonizione scritta SQ o sospensione dalla competizione

INFRAZIONE AL REGOLAMENTO

Infrazione al Regolamento o Incidente di Gara ?

INCIDENTE DI GARA

NO o non chiaro SI

Possibile evitarla ? Comportamento alternativo?

NO SI

guadagno/vantaggio per chi ha commesso l'infrazione ?

NO SI

Infrazione intenzionale / comportamento antisportivo?

Uncasofacilefacile

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ChièilDirettorediGara?

IlDirettorediGaraèresponsabilepertuttigliaspettiriguardantilacompetizioneesupervisionaillavorodituttiglialtrifunzionaridigara.

DeveinformarecostantementeilDelegatoTecnicoin

meritoailavoridipreparazioneeaicambiamentiche

potrebberoessereapportati.Devefornireaimembridi

Giurialemappeeiprofilideipercorsi,lamappadello

stadio,ilprogrammacronologico,ecceteraatempo

debito,primadelloroarrivosulsitodigara.

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RTFda302.3.1

Glialtrifunzionaridigara

IFunzionaridigaranominatidalDirettorediGara

sono:

• Segretariodigara• Direttoredipista• Direttoredelserviziodicronometraggioedelaborazionedati

• Direttoredellostadio• Direttoredeicontrolliedellasicurezzaingara

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RTFda302.3.1

Eancora

• Capodelserviziomedico• Volontari

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IlSegretariodigara

IlSegretariodigaraèresponsabiledituttiilavoridi

segreteriariguardantigliaspettitecnicidella

competizione:iscrizioni,riunionedeicapisquadra,verbali,orari,pubblicazionedellelistedipartenzaedeirisultati,reclami.

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RTFda302.3.2

Ufficiogare

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Ildirettoredipista

IlDirettoredipistaèresponsabiledellapreparazione

(battitura,segnaleticaerecinzioni),deltracciatodigara,dell’areatest,deltracciatodiriscaldamentoedell’allestimentoeposizionamentoappropriatodei

pannelliedellestrutturepubblicitarie.

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RTFda302.3.3

Lapreparazionedellapistaedellostadio

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Lasicurezzaprimaditutto!

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Lasicurezzaprimaditutto!

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Approfondimento:tecnicaclassicaecurve

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Approfondimento:tecnicaclassicaecurve

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Ilserviziomedicoedisoccorso

L’organizzatoredevepredisporreilsoccorsodiprimo

interventoerecuperolungolapistae:

• garantirelapresenzadiunmezzodisoccorso

(ambulanza)ediunmedicoinprossimitàdellostadio;

• predisporreilsoccorsodiprimointerventoerecupero

lungolapista;

• garantirecheilsoccorsodiprimointerventosiain

contattoconlapiùvicinastrutturaospedaliera.

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Agendadeglisportinvernali2015/2016punti1.6e4.22

Ilserviziodicrometraggioedelaborazionedati

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Cosaserveallesquadre

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Parcheggi

Ulteriori parcheggi

Sistemazione alberghiera Dove preparare gli sci

(locali o spazi)

Pista di riscaldamento e test sci

Dove cambiarsi, scaldarsi, rifocillarsi

Mappe e informazioni su dove si trova cosa

Programma dettagliato con gli orari

IlruolodelDirettorediGara

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ComitatoOrganizzatoreeGiuria

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Dire%ore'di'Gara'Comitato'Organizzatore' Giuria'

ComposizionedellaGiurianellegareFISI

• NellagareFISIlaGiuriaècosìcomposta:

– DirettorediGara– DelegatoTecnico(presiedelaGiuria)– AssistentealDelegatoTecnico

TuttiimembridiGiuriadevonoesseretesseratiFISI,Il

DelegatoTecnicoèunGiudicediGara;mentreilsuo

assistentepuòessereancheunallievoGiudicediGara

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LaGiuria

IllavorodeldellaGiuriainiziaconla

designazioneeterminadopolavalutazionedei

reclamielapubblicazionedeirisultatiufficiali.

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CosafalaGiuriaprimadellagara

LaGiuriaverificachetutteleoperazionivenganoperfezionatecosìcomeprevisto

dairegolamentiapartiredallastesuradelprogrammadellegareedallaverifica

delleiscrizioni,perfezionatadalSegretariodiGara.

FraicompitidellaGiuriaprimadellagaratroviamo:

• laverificadellacoperturaassicurativadelCO,dellapistaedellasua

omologazione;

• laverificaelaco-programmazionedellapreparazionedellapista,anchein

relazioneallecondizionidellaneve,lavalutazionedellabattitura,

dell’equipaggiamentoperlabattitura,degliapripista,nonchéladefinizionedi

eventualipianidiemergenzalegatiacondizionimeteorologicheestreme;za

• laverificadellesegnalazioni,deidispositividisicurezza,deirifornimenti;

• laverificadellasistemazionedellesquadreedellestrutturealororiservate,

perlasciolinatura,perlaprovaeperilriscaldamento,itrasportiei

parcheggi;

• laverificadellostadio,deipuntidiinformazioni,dellospeakeraggio.

RTF303.4-Estrattoesintesi1/3

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CosafalaGiuriaprimadellagara

Eancora,primadellagara,laGiuriaentranelmeritoeverifica:

• ilserviziomedicoediprimosoccorso,ladisponibilitàdellestruttureedel

personaledisupportonelcasodieventualicontrolliantidoping;

• l’ubicazione,l’organizzazioneeilfunzionamentodell’ufficiogare;

• lariunionedeicapisquadraelecondizionidisvolgimentodellastessa

(comeilluogo,gliorari,l’ordinedelgiorno,leinformazioniperle

squadre);

• ilserviziodicronometraggio,leprocedureperlapartenzaeperl’arrivo,il

fotofinish,ilsistemadicronometraggioprincipaleedibackup,ilserviziodi

elaborazionedati,lacompilazionedegliordinidipartenza;

• icontrolli;

• lecondizionidilavorodellaGiuria;

• lecondizionidisicurezzaelagestionedelpubblico;

• lepremiazioni,lagestionedeimedia.

RTF303.4-Estrattoesintesi2/3

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CosafalaGiuriaduranteedopolagara

• Decideselacompetizionepuòiniziaresecondoilprogramma,decidenelmerito

disostituzionieiscrizioniinritardo;

• scegliesespostarelazonadiriscaldamentoelazonatest;

• decideseribatterelapista,riprogrammaregliapripista,utilizzarelepattuglie;

• informalesquadresulledecisioni;monitoralosvolgimentodellacompetizione;

• giudicatutteleinfrazioni,anchequellerelativeaimarchicommerciali,nonché

lepartenzeinritardodovuteacausediforzamaggiore;

• giudicaireclamivalidi;

• documentaledecisioniallegandoleprove,cosìdapoterleutilizzareincasodi

reclamo;

• controllailcronometraggio,irisultati,lapenalitàdellagaraedichiarale

classificheufficiali;

• vigilasullatrasmissionedeidatiallaFederazioneecontrollacheirisultati

venganopubblicatisulsitodellaFederazione.

RTF303.4-Estrattoesintesi3/3

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LaGiuria

LaGiuriadecideinoltrenelmeritodiognicaso

noncontemplatoneiregolamenti.

RTF303.3.2-Estratto

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PrincipidiOmologazione

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CORSO NAZIONALE OMOLOGATORISCI FONDO – 2° MODULO

24 settembre 2016 – Predazzo (TN)

F.I.S.I.Fe d e ra z i o n e I ta l i a n a S p o r t I nve r n a l i

COMMISSIONE GIUDICI DI GARA E OMOLOGAZIONE PISTE

Relatore: Dott. Ing. Pietro Vanzo

LaGiuria

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F.I.S.I.Fe d e ra z i o n e I ta l i a n a S p o r t I nve r n a l i

COMMISSIONE GIUDICI DI GARA E OMOLOGAZIONE PISTE

PISTE PER LO SCI DI FONDO AGONISTICHE

CARATTERISTICHE GENERALI

Una pista dovrebbe essere tracciata nel modo più naturale possibile, al fine di evitarequalsiasi monotonia, con tratti ondulati, salite e discese.I punti essenziali per la progettazione di una pista dovrebbero osservare i seguenticriteri:• Mettere alla prova lo sciatore sotto l’aspetto tecnico, tattico e fisico;• Fornire un grado di difficoltà corrispondente al livello della competizione;• Essere tracciata in maniera da limitare al minimo l’impatto ambientale;• Fornire passaggi graduali tra le varie tecniche dello sciatore;• Essere sicura in caso di scarso innevamento o neve ghiacciata;• Avere una distribuzione del terreno approssimativamente pari a:

1/3 salita – 1/3 discesa – 1/3 terreno ondulato.

F.I.S.I.Fe d e ra z i o n e I ta l i a n a S p o r t I nve r n a l i

COMMISSIONE GIUDICI DI GARA E OMOLOGAZIONE PISTE

PISTE PER LO SCI DI FONDO AGONISTICHE

CARATTERISTICHE GENERALI

Una pista dovrebbe essere tracciata nel modo più naturale possibile, al fine di evitarequalsiasi monotonia, con tratti ondulati, salite e discese.I punti essenziali per la progettazione di una pista dovrebbero osservare i seguenticriteri:• Mettere alla prova lo sciatore sotto l’aspetto tecnico, tattico e fisico;• Fornire un grado di difficoltà corrispondente al livello della competizione;• Essere tracciata in maniera da limitare al minimo l’impatto ambientale;• Fornire passaggi graduali tra le varie tecniche dello sciatore;• Essere sicura in caso di scarso innevamento o neve ghiacciata;• Avere una distribuzione del terreno approssimativamente pari a:

1/3 salita – 1/3 discesa – 1/3 terreno ondulato.

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COMMISSIONE GIUDICI DI GARA E OMOLOGAZIONE PISTE

PISTE PER LO SCI DI FONDO AGONISTICHE

Lo stadio, è un insieme di settorirecintati e demarcati, adeguata-mente controllati in modo dacostituire un’unità funzionale.

Vanno considerati:• Orientamento• Dimensioni

Deve comprendere:• Zona partenze• Zona di cambio• Zona di arrivo• Zona test• Zona riscaldamento

STADIO

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COMMISSIONE GIUDICI DI GARA E OMOLOGAZIONE PISTE

SICUREZZA SULLE PISTE DA SCI DI FONDO

PERICOLO

Nella realizzazione di una pista da fondo si dovrebbe cercare di eliminare ognipericolo fin dalla sua ideazione. La pista può avere alti contenuti tecnici senzapresentare pericoli particolari.Il raggio delle curve in discesa dovrebbe tener conto della prevedibile velocitàd’entrata in condizione di neve trasformata e fredda.Per i tracciati sciistici un'altra garanzia di sicurezza è la larghezza del piano sciabile.Tuttavia, nonostante tutti gli accorgimenti presi in sede di progettazione, a voltesituazioni di pericolo persistono su molte piste per cui è necessario procedereall’eliminazione di tali anomale situazioni con apposite misure di sicurezza.

E’ necessario innanzi tutto contraddistinguere le due tipologie di pericolo che sipossono incontrare sui percorsi sciistici: pericolo tipico e pericolo atipico.

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COMMISSIONE GIUDICI DI GARA E OMOLOGAZIONE PISTE

SICUREZZA SULLE PISTE DA SCI DI FONDO

PERICOLO TIPICO

Il pericolo tipico è quel pericolo che lo sciatore è conscio che può trovare e quindiin parte accetta, sui percorsi sciistici dal momento che pratica proprio quella dataattività a diretto contatto con la natura. Pericoli tipici sono ostacoli naturali ( es.alberi, rocce) posti sul bordo pista, altri sciatori fermi ed in movimento, nevi“difficili” non segnalate o prevedibili, velocità, attrezzatura propria e suaregolazione e preparazione. La pratica agonistica dello sci di fondo comunque, adifferenza dello sci da discesa dove è richiesta la completa eliminazione anche deipericoli tipici naturali, accetta alcune fattispecie tipologiche di tale tipo di rischio

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SICUREZZA SULLE PISTE DA SCI DI FONDO

PERICOLO ATIPICO

Il pericolo atipico è quel pericolo che può presentarsi lungo una pista causato danegligenza ed imperizia del gestore o preparatore della pista, o per cause naturalinon prevedibili. Pericoli atipici sono ad esempio protezioni carenti a ridosso dielementi di insidia, apprestamenti di sicurezza inadeguati, inaffidabili o installaticon incuria (predisposti non secondo "la miglior scienza ed esperienza delmomento storico e dello specifico settore"), tracciatura poco attenta dei binari perla tecnica classica, valanghe, rampe o scarpate con insidie (massi, ceppaie), mezzibattipista o motoslitte in movimento, ostacoli non visibili, imprevedibili e nonsegnalati.

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SICUREZZA SULLE PISTE DA SCI DI FONDO

APPRESTAMENTI DI SICUREZZA

Come è noto, il concorrente di una gara di sci ha il diritto di effettuare lacompetizione concentrato sul gesto atletico, senza preoccuparsi di eventualipericoli presenti sul percorso. Spetta proprio all’omologatore, in prima battuta,cercare di eliminare tutte le insidie che eventualmente si presentano sul tracciatosciistico per mezzo di precise prescrizioni di sicurezza. Sul verbale di ispezione,pertanto, dovranno essere evidenziati inequivocabilmente sia il posizionamento esia la tipologia degli apprestamenti da mettere in essere in occasioni di eventiagonistici.

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SICUREZZA SULLE PISTE DA SCI DI FONDO

APPRESTAMENTI DI SICUREZZA

Reti tipo «A»La rete fissa di contenimento, raramente usata nel fondo,convenzionalmente chiamata di tipo "A", ha lo scopo di contenerel’atleta caduto sul sedime della pista, senza consentire di passareoltre in quanto a protezione di un pericolo (scarpata, roccia, ecc.). E’una infrastruttura di tipo fisso costituita da una strutturanormalmente metallica che sostiene una rete in materiale plastico(PE-polietiliene). Vi sono diverse conformazioni della struttura disostegno (pali a C, pali a traliccio, pennoni inclinati, ecc.),l’importante è che permettano alla rete un “gioco” o “franco” di circa5 m al fine di assorbire la velocità dell’atleta in caduta avvolgendo lostesso senza andare a sbattere contro la struttura di sostegno.Per fare questo la rete alle estremità superiore ed inferiore e collegata alla struttura mediante dei cordini intrefolo d’acciaio fissi e dei cordini sempre d’acciaio installati a “greca”. Il collegamento tra il cordino fisso e quelloa “greca” deve avvenire mediante sistemi scorrevoli (moschettoni, anelli, ecc,) in modo che sia consentito loscorrimento di uno sull’altro. La rete è in polietilene, normalmente con maglia 5x5 cm (esistono anche 7x7 o10x10), con treccia da 5 mm di diametro e colore rosso o azzurro, altezza normalmente 4 m (possibili anchealtezze maggiori). Importante è che il cordino a terra sia posizionato in modo che la rete protegga anche la basedei pali metallici di sostegno. Sulla parte inferiore della rete andrebbe posizionato un telo di scorrimento.

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SICUREZZA SULLE PISTE DA SCI DI FONDO

APPRESTAMENTI DI SICUREZZA

Reti tipo «B»Una rete che può trovare impiego nel fondo è larete di sicurezza comunemente conosciuta comedi tipo "B". Tale rete è del tipo mobile, di altezzadi metri 2, viene montata su sostegni flessibili inmateriale antischeggia (policarbonato, PVC ecc.),generalmente di diametro. 35 mm., con interassemax di 1,5 metri, fissati nella neve compatta percirca 50 cm. o, qualora lo scarso innevamentonon lo permettesse, fissate direttamente nelterreno o in apposite boccole appositamentepredisposte. Normalmente l'effetto richiesto atale tipo di rete è assorbente e solo in minimaparte deviatorio. L'effetto prodotto, comunque,varia secondo il posizionamento delle retirispetto alla prevedibile traiettoria di caduta.

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SICUREZZA SULLE PISTE DA SCI DI FONDO

APPRESTAMENTI DI SICUREZZA

Parapetti Durante la stagione di esercizio di una pista i parapetti posti sui ponti, sovrappassi, ecc.,devono essere realizzati, anche in modo provvisorio, in maniera tale da avere un'altezza noninferiore a m. 1,3 fuori neve, e non presentare in basso aperture laterali per circa 50-70 cm.sopra il piano sciabile. Se il parapetto è posto su un tratto di pista con pendenza sostenuta oalla fine di un tale tratto, dovrebbe essere preceduto da alari di invito ad imbuto, posti a 45°rispetto l’asse della pista. Tali apprestamenti, generalmente, sono protetti con materassi.

Telo deviatorio o di scorrimentoTutte le reti di sicurezza, nella parte bassa fuori neve, generalmente sono dotate di telodeviatorio o di scorrimento. Tale telo, di altezza di circa 1 metro, realizzato per lo più inmateriale antistrappo, dovrebbe essere previsto soprattutto alla base delle reti fisse di tipo“A”, tipo “B” e “verticale”. Va da sé che la funzione del telo deviatorio può essere sostituita dauna rete a maglie fittissime tale da impedire allo sci di infilarsi nelle maglie della reteprincipale. La base del telo deve avere collocazione sempre al di sotto del livello del pianosciabile innevato.

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COMMISSIONE GIUDICI DI GARA E OMOLOGAZIONE PISTE

SICUREZZA SULLE PISTE DA SCI DI FONDO

APPRESTAMENTI DI SICUREZZA

Materiale cedevole a cuscinetto - materassiPer materiale cedevole si intendono le protezioni costituite dagli usuali materassini muniti diun'alta capacità di assorbimento agli urti e la massima resistenza ai tagli e all'acqua. Ilmateriale assorbente, posto all'interno di tali materassi, deve presentare una densità elevatache, ad esempio, per la gommapiuma può variare dai 20 ai 25 kg/mc. Tutti questi sistemi siutilizzano per proteggere ostacoli inamovibili posti ai margini del piano sciabile.

Rete di tipo «C» o transenna di delimitazioneLe reti o transenne con finalità di delimitazione non sono allestite propriamente in funzionedella sicurezza, normalmente sono poste sul percorso sciistico per materializzare i tracciati,per delimitare zone specifiche specialmente all’interno dello stadio, confluenze ecc. Per la lororealizzazione non sono richieste particolari caratteristiche tecniche o tecnologiche se non lapraticità di montaggio.

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COMMISSIONE GIUDICI DI GARA E OMOLOGAZIONE PISTE

NOVITA’ E PARTICOLARITA’ REGOLAMENTARI

FORMAT GARA SU PISTE NON OMOLOGATE

Agenda degli Sport Invernali 2015/2016 (con precisazioni)

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Idefibrillatori

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Idefibrillatori

Linee Guida in applicazione della normativa sulla dotazione ed utilizzo dei Defibrillatori in ambito sportivo

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Idefibrillatori

La Legge e i Defibrillatori(art. 5 D.M. 20/07/2013)

• Le società sportive dilettantistiche devono dotarsi entro il 30 novembre 2016 di defibrillatorisemiautomatici.

• L'onere della dotazione del defibrillatore semiautomatico e della sua manutenzione è a carico dellasocietà'.

• Le società' singole o associate possono demandare l'onere della dotazione e della manutenzione deldefibrillatore semiautomatico al gestore dell'impianto attraverso un accordo che definisca anche leresponsabilità' in ordine all'uso e alla gestione.

• Le Linee guida stabiliscono le modalità' di gestione dei defibrillatori semiautomatici da parte dellesocietà' sportive professionistiche e dilettantistiche.

• Il CONI, nell'ambito della propria autonomia, adotta protocolli di Pronto soccorso sportivo defibrillato(PSS-D), della Federazione Medico Sportiva Italiana.

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Idefibrillatori

Modalità organizzative• Attività agonistica: si intende una gara inserita in calendario federale (internazionale, nazionale o

regionale), su pista omologata e con giudice di gara designato FISI.• In tali manifestazioni l’obbligo di dotazione del DAE, e del personale di primo soccorso è di spettanza

della Società Organizzatrice della gara.• Nelle gare a dislivello, entrambi dovranno trovarsi alla partenza di gara ed essere collegati via radio o

telefono con la direzione di gara, per assicurare l’immediata attivazione del soccorso. La collocazione amonte è derogabile solo se sia disponibile un mezzo a motore (es. motoslitta) per un più rapidoraggiungimento del luogo ove sia necessario intervenire. La disponibilità del mezzo a motore è altresìauspicabile in tutti i tipi di gara.

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Idefibrillatori

• L’obbligo di dotazione del DAE può essere osservato anche mediante lo strumento convenzionale conil gestore dell’impianto, fermo restando che l’apparecchiatura dovrà essere disponibile sul campo digara con le modalità sopra definite.

• Attività di allenamento: si intende la simulazione di un percorso di gara su pista riservata nel rispettodelle disposizioni di cui all’Art. 4, comma 2, della Legge 24 dicembre 2003, n. 363 "Norme in materiadi sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo".

• Anche in questo caso si raccomanda alle società, in alternativa alla dotazione e manutenzione di unproprio DAE, di convenzionarsi con il gestore dell’impianto per la disponibilità del DAE, mentre saràobbligo della medesima assicurare in situ la presenza di almeno un operatore certificato PSS-D.

• E’ da ritenersi esclusa da obblighi formali di Legge, la semplice attività addestrativa in campo libero.

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Idefibrillatori

Responsabilità• La società' è responsabile della presenza e del regolare funzionamento del dispositivo.• I DAE devono essere mantenuti in condizioni di operatività'; la batteria deve possedere carica

sufficiente a garantirne il funzionamento; le piastre adesive devono essere sostituite alla scadenza.• Deve essere identificato un referente incaricato di verificarne regolarmente l'operatività'.• La presenza di una persona formata all'utilizzo del defibrillatore deve essere garantita nel corso delle

gare e degli allenamenti.• L'attività' di soccorso non rappresenta per il personale formato un obbligo legale che è previsto

soltanto per il personale sanitario.

IlrefertodelDelegatoTecnicoFISIhttp://www.fisi.org/images/federazione/documenti/giudici/REFERTO_FONDO_Ott_2013.pdf

Conilreferto,ilDTvalutatuttigliaspettidella

manifestazioneevidenziatiinprecedenzae

trasmetteallafederazioneinformazioniedati

indispensabiliallavalidazionedellecompetizioni.

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Buonlavoro!

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