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Per una relazione solidale tra dizione e canto a cura di PAOLO ZEDDA Presentazione del venerdì 4 marzo 2016 CORSO DI ALTA FORMAZIONE in Vocologia Artistica Facoltà di Medicina e Chirurgia C.d.L. in Logopedia [email protected] Direttore: Prof. Angelo Pompilio Referenti Scientifici: Dott. Franco Fussi e Dott.ssa Silvia Magnani

CORSO DI ALTA FORMAZIONE in Vocologia Artistica art/canto diz solidali rav voc 2016... · •Il fonema /k/ (in opposizione a /g/) ed i suoi allofoni : varianti combinatorie [ka ke

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Per una relazione solidale tra dizione e cantoa cura di PAOLO ZEDDA

Presentazione del venerdì 4 marzo 2016

CORSO DI ALTA FORMAZIONE in

Vocologia ArtisticaFacoltà di Medicina e Chirurgia

C.d.L. in [email protected]

Direttore: Prof. Angelo Pompilio Referenti Scientifici: Dott. Franco Fussi e Dott.ssa Silvia Magnani

Argomenti :• L’Ascolto della voce !• Perchè parlerò più di canto classico che moderno o tradizionale?*• Postura, appoggio e dizione…• L’apnea aperta o respirazione profonda…• Fonetica articolatoria• Il ruolo della dizione nel solfeggio vocale e nei « vocalizzi »• Lingua italiana : lingua del canto?• Modi e luoghi articolatori delle consonanti• il fenomeno ritmico prodotto dalla geminazione consonantica :

le « doppie consonanti » (lettere)…• Omorganicità delle articolazioni nasali• Percezione culturale ed estetica delle vocali• Elementi di « dizione lirica » francese

• La necessità di un equilibrio posturaleglobale nel canto,mi incita a ripetere spessoai miei allievi che …

« per una buona dizione bisogna sentirsi aproprio agio sui piedi e sul bacino… »

Vocabolario medico ed artistico!

• (…) Bisogna dunque sapere cosa stiamo vedendo eascoltando, poichè non sempre, sopratutto nellavocalità artistica, ogni cosa è un difettoma può essere un atteggiamento occasionalelegato all’esecuzione del brano (dell’esame)o al modo di emissione durante lo stesso.Perciò dobbiamo chiederci cosa sta facendo/eseguendovocalmente il cantante (il paziente)durante la performance (l’esame).

Franco Fussi

Franco Fussi, La valutazione del cantante, in La voce del cantante, (2005) p. 50.

L’orecchio del canto in pedagogia…

L’ « umore di ascolto » e l’orecchio filtro :Filtro linguistico (spesso inconscio)

(che ha a che fare con l’acquisizione della lingua maternain una variante regionale vocalica o consonantica…)

Filtro culturale (spesso inconscio)(il fatto di aver vissuto in un ambiente « rurale » o « cittadino »

in cui si privilegia la musica pop/olare o quella dotta, o entrambe, ecc…)

Filtro estetico (piuttosto conscio)(legato alla formazione del « gusto » personale)

Filtro emozionale (spesso inconscio?)

(con reazioni emotive conscie ed inconscie all’ascolto di una voce !)

estratti da : Paolo Zedda, L'oreille du chant , Journal de l'AFPC N° 15, ottobre 2008

(…)Quando un cantante passa da un maestro di canto ad un altro,è spesso confrontato a una visione del mondo sonoro e ad una estetica diverse, a seconda della storia personale, culturale ed artistica del pedagogo. (…) :

Per una relazione solidale tra dizione e canto

• Perchè vi parlo di questi argomenti e perchè parlaredi « dizione lirica », e non di dizione « tout court »(Evelina Colorni) ? *

• La lingua cantata funziona comeuna lente d’ingrandimentodei fenomeni articolatori :

• la lingua cantata mette in evidenza le qualità(modi e luoghi articolatori) di quei « fonemi »che permettono la comunicazione di un messaggioparlato o cantato, senza negligere la qualitàdell’emissione vocale, ottimizzando peraltro ilfunzionamento dello strumento vocale.

Per una relazione solidale tra dizione e canto

• La nozione di « varianti » linguistiche e fonetiche :da quelle regionali » (vocaliche e consonantiche)…agli « accenti estetici », fino agli « allofoni » chepermettono di definire il sistema allofonico dellabuona dizione.

• Il concetto di fonema (fonologia) e di allofono(fonetica):

• Il fonema /k/ (in opposizione a /g/) ed i suoiallofoni : varianti combinatorie [ka ke ki ko ku]e varianti libere (dei socioletti e idioletti).La nozione francese di « signature vocale »

Diversità linguistica e fonetica:gli idioletti

• « Le lingue umane mancano di unaunità assoluta già all’interno di unastessa famiglia (…) » *

Pierre-Jean Rousselot,18461846 Saint-ClaudSaint-Claud - 19241924 ParigiParigi. . .

Busto di Rousselot sulla sua tomba,

al cimitero parigino du Père-Lachaise

(*) estratto della tesi di dottorato di P. J. Rousselot (Paris - 1891), Modifications phonétiques du langage étudiées dans le patois d’une famille de Cellefrouin.

canto classico canto modernodi tradizione colta e di tradizione e trasmissione

trasmissione principalmente scritta principalmente orale

canto contemporaneo musica (dotta) colta di tradizione scritta

che si ispira spesso alle tradizioni orali

canto tradizionale di tradizione e trasmissione orali

le famiglie vocali del XXI° secolo

Il canto è il mondo degli allofoni :varianti linguistiche e fonetiche nel canto tradizionale

• Il proprio del canto tradizionale è la variabilità linguistica efonetica che influisce direttamente sul risultato vocale (stile edemissione!)

• Esiste un « mistero delle voci bulgare » ?• L’uso dei dialetti e delle loro varianti• L’uso dell’onomatopea linguistico/strumentale per accompagnare

monodie e polifonie sacre e profane : il trallallera genovese esardo, il birambai sardo, il fai lila lila (della Ricciulina) , Diridindin din Diridin din din, diridin din di din din… (dell’uva fogarina),ecc…

• Individualità degli interpreti e delle interpretazioni : per esempio legare poetiche in Sardegna (virtuosità nell’improvvisare e nelversificare in dialetto…)

Il canto è il mondo degli allofoni :varianti linguistiche e fonetiche nel canto moderno

• La grande tolleranza linguistica del « canto moderno » :• Interessante promemoria terminologico CCM (USA) e MAA(France)

• Utilizzazione dei socioletti (varianti connotate da esigenzeartistiche di tipo socio-linguistico) in particolare nel repertorio

in inglese e nel rap (come insegnarli?)• Gli « accenti regionali » sono possibili e spesso benvenuti! ;

• Il ruolo dei dialetti (il napoletano ed il corso)e delle lingue minoritarie nel canto moderno

(in Francia per es. il bretone ed il basco)• L’uso dell’onomatopea : dallo scat (bibop) del jazz allo humanbeatbox…attraverso i vari « goganga ghinga » (G. Gaber), ecc…

• Gli idioletti del canto moderno e la « firma vocale »

Il canto è il mondo degli allofoni :varianti linguistiche e fonetiche nel canto classico e «contemporaneo»

• La purezza linguistica ricercata si scontra con gli idioletti delcanto classico, per ragioni tecniche o stilistiche(nell’ascolto guidato : Schipa e Bergonzi)

• Le vocali miste del canto classico• I luoghi e modi articolatori delle consonanti del « belcanto »• L’eccezione storica del dialetto napoletano ed in una piccola parte

del dialetto veneziano in certi repertori del canto classicoitalofono

• Il canto « contemporaneo » di origine dotta, considerato da molticome facente parte del repertorio di musicisti e cantanti con unasolida formazione classica, è invece aperto ad esperienzelinguistiche spesso stravaganti, onomatopeiche, ecc…

Onomatopee del canto classico

• Il celebre (ed intuitivamente tecnico?) rossiniano« laranlallera »,

• di provenienza tradizionale/popolare (i trallallera, liguri osardi, per esempio!), è un vero e proprio « gioielloarticolatorio » che permette delle risonanze conseguenti adun uso efficace del linguaggio, in una ginnastica articolatoriache può facilitare il funzionamento dello strumento vocale.

Gioachino ROSSINI1792, Pesaro

1868, Paris

Onomatopee in una melodia delle Vocales d’aujourd’huiMoman (2009) di Jonathan Zwaenepoel

Jonathan Zwaenepoël nato nel 1984

Onomatopee nelle melodie « dotte » delle Vocales d’aujourd’huiMoman (2009) di Jonathan Zwaenepoel

Jonathan Zwaenepoël nato nel 1984

(Il « baby formant » ?)

Luoghi e modi articolatoridelle consonanti del

« buoncanto » italiano

Onomatopeetecniche

Luoghi e modi articolatori delle consonanti del buoncanto italianoOnomatopee tecniche del riscaldamento vocale

• Vocalizzi ed esercizi di canto :• brrr, zzzzz, hummings, ecc… Come farli?• Vari tipi di « hummings » (moïto) : [ŋ] et il « lapin » [ɱ ] (per facilitare la

retropulsione mandibolare dei coristi dilettanti!)…• [ŋa] [ŋe] [ŋi] [ŋo] [ŋu]• in varie lingue : sangue, sangen, singing• e gli an…che , en…comio, in…cludi on…cologico, un…quam• Diversi scioglioliongua tecnici Elisabeth Grümmer :• Morbidezza della mascella e mobilità della punta della lingua :• 88 88 88 55 55 33 33 11• Vinivene vini/vono vini/vana vini/vini• 88 88 88 55 55 33 33 11• Lana lana lana lana, lana lana lana lana• 88 88 88 77 77 66 66 55 55 44 44 33 33 22 22 11• Vinivene vini/vono vini/vana vini/vini Vini/vene vini/vono vini/vana vini/vini• 8 7 6 5 4 3 2 1

Dinen dinen dinen dinen dinen dinen dinen dinen

Nasalizzazioni e consonanti nasali

Il luogo articolatorio oro-nasale

Cantiamo i suonie non le « lettere » delle nostre lingue!

Parliamo… e cantiamo i suoni …e non le « lettere » delle nostre lingue!

Pronunciamo :

IN BOCCA AL LUPO…

…o ?

Origine fonetica dell’alfa-beto• La fonetica ci ricorda la necessità di• Distinguere le lettere dai suoni• Cantiamo le lingue orali e non le

lingue scritte:sacralità della scrittura!

• Lʼalfabeto greco e lʼIPA(fonemi ed allofoni)

• Platone, Walter Jackson Onge lʼoralità secondaria …

Immagine estratta da http://www.histoire-pour-tous.fr/dossiers/85-antiquite/3946-histoire-et-alphabet-lepigraphie-grecque.html

Walter Jackson Ong ( 1912 - 2003)

Allievo di Marshall Mc Luhan , il gesuita,W. J. Ong nel 1978 fu eletto president of the

Modern Language Association of America.Ha pubblicato tra lʼaltro Orality and Literacy

nel 1982, tradotto in italiano col titolo di« Oralità e scrittura » (…)

pubblicato da IlMulino,Bologna,1986.DeipdfsonodisponibilisulWEB

Trascrizioni IPA dell’Italiano :omorganicità delle articolazioni nasali

Estratto dal Manuale di pronuncia italiana di Luciano Canepari (1992) Zanichelli, p.55/56Dopo avere presentato i tre fonemi « momentanei » abituali [n] nano , [m] mimo, [ ɲ] gnocchi , Luciano Canepari precisa che :(…)Come realizzazioni fonetiche, però, le nasali hanno altre importanti articolazioni ,che non sono distintive, ma automatiche perchè dovute ad assimilazione allaconsonante che le segue sia all’interno di parola che nella frase. Qui ci pareinteressante mostrare il fenomeno in connessione con la preposizione con /kon/ :

trascrizione trascrizione trascrizione fonemica : fonemica : fonetica :

Negli anni ’60 Carlo Tagliavini scriveva nel suo celebremanuale di dizione la Corretta Pronuncia Italiana :

• (…) In italiano, dinanzi a consonanti nasali(specialmente complicate ed in ogni modotautosillabiche, cioè facenti parte della stessasillaba) le vocali assumono una leggera sfumaturanasale che, in qualche caso, può anche assorbirela consonante nasale ; per esempio, in parolecome : tonfo, ronfo, tondo, ecc… , la realtàfonetica è piuttosto: tõfo, rõfo , tõdo, con un odecisamente nasale che assorbe in sè tutta o granparte della consonante nasale tautosillabica.(…)

Carlo Tagliavini, (1965), La corretta pronuncia dell’Italiano, p. 2 (con 26 microsolchi C.E.B. a 33 giri).

Nasalizzazioni in Italiano

Nasalizzazioni (continue, rilassate) Consonanti nasali

(momentanee, tese)

Nasalizzazioni

+ consonante nasale Senza trasformazione Con « trasformazione »

Mare, siamo Somma, dimmi Umberto, compito,

[m] : non posso, in piedi,

un bicchiere, Don Pasquale

Nave, sano Sonno, inni

Intenso, senza,

[M]: invidia, inferno,

in vita, non farlo

Sogno, apnea, amnesia Non mi va, con me

(Le n si pronunciano

come con una doppia m)

Pancia, mangia [N]: Sangue, lungo,

anche, cinque,

non godo, in gola, un canto

Restituzione « orale » delle lettere!1) Mamma mi dai un bicchiere d’acqua per favore ?2) La minestra non mi piace !3) Sono stanco di stare in piedi !!4) Non vengo!5) Si metta in fila, per piacere!

Extraits de : Paolo Zedda , Le posture fonetiche del buoncanto (2010), in "La Voce del cantante" (a cura di Franco Fussi), volume sesto, Omega edizioni