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L‘altra informazione Periodico di informazione del Fermano - Distribuzione gratuita ANNO 11 - N.1/2013 - 11 GENNAIO Cultura L’importanza di custodire la memoria, tra la Shoah, la resistenza civile e i terremoti 01 15 23 7 Economia In una società in crisi quali prospettive per i portatori di handicap? Luci ed ombre nel territorio Disabilità da superare 8 Ambiente Antenne, emissioni sotto i limiti Cresce la produzione di olio 12 Terra nostra Studenti responsabili 9 Sociale Tra mensa e Caritas 13 Cultura Gezzi e l’essere poeta 18 Cartellone Le sonorità di Frankie Magellano 23 Sport Civitanovese tra alti e bassi Sport A Fermo la piscina “affonda”. Urgono interventi in tempi brevi o una nuova struttura Senza barriere? ORO COMPRO Serietà e professionalità, nell’acquisto di ORO e ARGENTO usato di qualsiasi titolo. L’esperienza trentennale e la professionalità di un’azienda di Vicenza (patria dell’oreficeria) al vostro servizio con discrezione e la massima riservatezza. Condizioni particolari per operatori del settore come: oreficerie, gioiellerie, orafi. Filiale di PEDASO Via Mazzini, 7 - Tel. 0734.937060 Orari delle filiali: 9 - 12.30 e 15 - 19 - Sabato pomeriggio chiuso VALORIZZA IL TUO VALORE VALORIZZA IL TUO VALORE Recupera il metallo prezioso fuori moda, rotto o che semplicemente non ti piace più. PAGAMENTO IMMEDIATO E IN CONTANTI alle più alte quotazioni di mercato. all’uscita dell’Autostrada di Pedaso girate a destra verso San Benedetto del Tronto siamo a 30 mt prima del semaforo PRODUZIONE PELLETTERIA VENDITA CALZATURE PORTO SAN GIORGIO Via Gentili, 9 - Tel. 0734.670943 FERMO C.so Cefalonia, 13 - Tel. 338.8683259 Filiale di MACERATA Uscita Macerata Sud - difronte Palazzo Zenith - Tel. 0733.598399 Filiale di PORTO D’ASCOLI Strada Statale 16 - Via Piave, 19 - Tel. 0735.500934 quasi difronte all’Unicredit Banca NUOVO PUNTO VENDITA Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno. Montegranaro - Fermo - P.S.Elpidio Macerata Est - Macerata Ovest - P. di Montegiorgio LICEO SCIENTIFICO STATALE “T. CALZECCHI ONESTI” FERMO - Via dei Mille n.2 Tel: 0734.224005 - Fax: 0734.224379 PEC [email protected] E-mail [email protected] Liceo Scientifico Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate Liceo Linguistico 9 A scuol perta ore 15.00 - 19.00 DOMENICA 20 GENNAIO 2013 DOMENICA 17 FEBBRAIO 2013

CORRIERE NEWS GENNAIO 2013

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Senza barriere?

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L‘altra informazione

Periodico di informazione del Fermano - Distribuzione gratuita

A N N O 1 1 - N . 1 / 2 0 1 3 - 1 1 G E N N A I O

CulturaL’importanza di custodire la memoria,tra la Shoah, la resistenza civilee i terremoti

01

15

23

7 Economia

In una società in crisi qualiprospettive per i portatori di handicap? Luci ed ombre nel territorio

Disabilità da superare

8 AmbienteAntenne, emissionisotto i limiti

Cresce la produzione di olio

12 Terra nostraStudenti responsabili

9 SocialeTra mensae Caritas

13 CulturaGezzi el’essere poeta

18 CartelloneLe sonorità diFrankie Magellano

23 SportCivitanovesetra alti e bassi

SportA Fermo la piscina “affonda”.Urgono interventi in tempi brevio una nuova struttura

Senza barriere?

OROCOMPRO

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FERMO - Via dei Mille n.2Tel: 0734.224005 - Fax: 0734.224379

PEC [email protected] E-mail [email protected]

Liceo ScientificoLiceo Scientifico opzione Scienze ApplicateLiceo Linguistico

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Ascuolpertaore 15.00 - 19.00

DOMENICA 20 GENNAIO 2013

DOMENICA 17 FEBBRAIO 2013

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11 gennaio 20132Inchiesta/Disabilità

arta rossa vince, carta nera per-de! La vita di questa società della prima crisi del terzo millen-nio sembra una di quelle scene

da film neorealista, dove la speranza è morta. Ti bombardano di angosce da apocalisse biblica per fantomatici super-sassi che ci dovrebbero cadere sulla testa provocando la fine del pianeta. E giù con programmi tivvù apocalittici che profetiz-zano l’imminente estinzione della nostra specie, a causa delle più varie catastrofi naturali o provocate da loschi e potenti figuri che complottano nell’ombra per dominare il mondo e selezionare il genere umano. E tu, che bene non stai, magari con problemi economici che ti stanno facendo litigare anche con tua moglie, hai voglia a cambiare i canali di televisioni magari di proprietà proprio di coloro che il casino dei soldi l’hanno anche creato e, non paghi, si divertono a torturarti predi-cendoti un futuro di disgrazie e cataclismi o si sdegnano perché tu, “choosy” che non sei altro, non te ne stai buono buono a farti togliere sangue, lavoro, speranza. Cavolo, è come stare in un ascensore con un meteoropatico che si indigna con te per il cattivo odore dell’ambiente! In tutto questo maracanà poi ci sono anche quelli che, in più, devono soppor-tare un ulteriore disagio legato a una disabilità con cui debbono fare i conti, loro e le loro famiglie. Sarebbe una tra-gedia comunque, anche se si vivesse in una società ideale; lo è tanto più in una società che non tutela più nessuno e in un sistema che bada solo a menare colpi di scure ai più deboli, alle assistenze, al welfare. Sembrano tempi lontanissimi, e sembra di parlare dell’Arcadia, ma c’era un tempo in cui lo Stato si vantava e si sforzava, in ossequio alla Costituzione

della nostra Repubblica, di rendere la vita almeno vivibile a tutti i suoi cittadini. Ci dicono che la cassa piange, ma il fatto è che assistere deboli e sfortunati non dà guadagno e quindi via: tagliare, sciò, pedalare, raus... Oppure ci prendono per i fondelli, prospettandoci soluzioni che, alla fine, si rivelano solo dei bidoni su cui, oltretutto, qualcuno ci mangia, e non sono certo i legittimi destinatari. Ad esempio: con l’informatica si possono aiutare i disabili? Ottimo: se ci sono fondi europei per finanziare una ricerca, la ditta “C” con la ditta “A”, in partecipazione con l’università di “Z” in Turingia e di “Z” in Italia e la partecipazione del parco tecnologico di “O” che funge da capofila, fanno un fantastico progetto che final-mente promette (sulla carta) ai sordi di sentire e ai ciechi di vedere, le televisioni ne parleranno, tutti faranno la loro bella figura e intascheranno i loro bravi Euro (non virtuali) a ogni stato di avanzamento del progetto (che ovviamente prenderà il nome dalle iniziali di tutti i partecipanti alla cordata…). E la conclusione è scon-tata: alla fine i non vedenti non vedranno risultati, ma sentiranno di essere stati vagamente presi in giro, e i sordi non sentiranno, ma vedranno quanto si può essere cinici speculando sulle disabilità degli altri. Oppure può anche essere che il progetto, pagato con cifre a tanti zeri, magari partorisca davvero qualcosa di realmente innovativo, ma poi tutto resta sulla carta: l’imbroglio vero è che tutti sanno fin dall’inizio che si tratta di un bluff, perché poi per passare dalla teoria alla pratica e riprodurre il progetto su ampia scala servono tanti soldi che non ci sono o che hanno preso altre direzioni. E qui si aprirebbe un altro capitolo, avente ad oggetto il furto continuato perpetrato a scopi personali da loschi figuri nelle pubbliche amministrazioni, ma che ne

parliamo a fare? Quindi torniamo a bomba: senza soldi e, soprattutto, senza una volontà vera, come si fa ad occuparsi di welfare in generale e di disabilità in particolare? E che ci vuole? Si ricorre a quelli che, in “camera caritatis”, vengono considerati i soliti “minchioni” dal cuore buono che met-tono le toppe all’inefficienza colpevole del Pubblico. Quelli che non si lesina di lodare e incensare perché fanno comodo: sono i volontari delle organizzazioni di assistenza; i dipendenti pubblici ancora dotati di coscienza che, tra fatiche di Sisifo, tentano di far funzionare una mac-china sociale che si tiene con lo sputo; sono i tecnici e i dirigenti seri, come quelli

della Provincia di Fermo che, zitti zitti e senza tanto clamore, adeguano tutta la loro parte web alle leggi esistenti per il superamento delle barriere che impedi-scono a persone con handicap di essere cittadini italiani con tutti i diritti che a questo status spetta. E in questa melma di società gestita da arrivisti, direttori, dirigenti, cavalieri, cavalcati, eminenze e commendatori, gli unici ad avere ancora i vestiti puliti, cioè ancora non inzaccherati dagli schizzi di guano puzzolente sono loro: i “minchioni” di cui sopra; i cittadini coscienziosi; i bambini, innocenti per pre-sunzione; Babbo Natale e la mitica Befana (carbone a raffica per quella gentaglia, please!).

di Daniele Maiani

In una società in crisi i problemi dei portatori d’handicap si acuiscono

Parola d’ordine: tutelare… i più forti

Dopo vent’anni dalla legge nazionale contro le barriere architettoniche (Legge 13/89) molti edifici pubblici e privati sono ancora inaccessibili per i disabili. La lista dei luoghi che fanno della vita di un disabile un percorso ad ostacoli è lunga: studi dei medici di base; farmacie sportelli bancari; uffici postali; scuole; univer-sità; musei; palestre; mezzi pubblici; luoghi di lavoro; edifici privati. Giovanni Conte, responsabile settore Barriere Archi-tettoniche per l’Associazione Paraplegici delle Marche nella Consulta Regionale per l’Handicap testimonia che purtroppo la legislazione vigente non è efficace poiché viene ampiamente disattesa. La situazione marchigia-na è simbolo dell’andamento nazionale, difatti l’Italia risulta non menzionata a livello europeo in fatto di acco-glienza di persone con disabilità, surclassata da nazioni come Polonia e Germania (Berlino risulta essere infatti la città più all’avanguardia e più accessibile in assoluto). Le infrazioni più frequenti a discapito dei soggetti svan-taggiati sono le seguenti: parcheggi selvaggi in prossi-mità degli scivoli; occupazione dei parcheggi riservati; auto che sostano sui marciapiedi. Quello che stupisce è che paradossalmente le norme venivano rispettate di

più molti anni fa piuttosto che adesso. Perché questo controsenso? “Negli anni – tiene a precisare Conte – abbiamo sviluppato una sorta di ‘cialtroneria’ nei confronti delle regole. L’uomo, inteso come essere umano, non viene più messo al centro del vivere sociale ma relegato ai margini e di questo se ne accorgono per prime le categorie svantaggiate in quan-to sensibili sensori della società”. Dunque la società si è involuta e con essa l’essere umano. E se questo è lo specchio della società e del nostro tempo, il dubbio, più che fondato, è che invece di parlare di barriere architettoniche non si parli piuttosto di barriere culturali, che non siano la civiltà e la capa-cità di comprendere non il diverso, lo svantaggiato ma l’altro, in quanto essere umano, a mancare. Come viene tutelato tutto ciò dalle istituzioni se le stesse sono le prime a non tenere conto del numero minimo dei posti auto per disabili nei parcheggi? O se chi progetta nuove opere pubbliche dimentica gli accor-gimenti del caso per facilitare l’accesso dei disabili sui marciapiedi? Di fatto significa ignorare e non includere tali soggetti nella società. Nelle Marche la situazione è addirittura d’emergenza,

ancora peggio che nel resto d’Italia, per questo il Consi-glio Regionale delle Marche ha aderito ad un protocollo d’intesa promosso dal difensore civico, Italo Tanoni, per combattere e contrastare le barriere architettoniche, che in parole povere altro non sono che mancanza di rispetto e discriminazione di fondo.Scalini troppo alti, passaggi troppo stretti, pendenze pericolose, superfici dissestate dei marciapiedi, strade inagibili per i disabili, il che fa pensare che non siano accessibili neppure per mamme con passeggini, anziani e pedoni. Come ci ricorda Conte, la definizione di barriera architettonica parla di “ostacoli fisici fonte di disagio per la mobilità di chiunque” non fa riferimento ai soggetti in difficoltà bensì all’essere umano. Questo dovrebbe indurre a riflettere sull’esistenza di un problema esteso alla comunità intera, in fondo può capitare a tutti di tro-varsi nella condizione temporanea di immobilità.Dunque si tratta di migliorare la qualità della vita non solo per i disabili ma per la società tutta e se guardiamo all’orizzonte ci accorgiamo che le barriere architettoniche possono essere un limite anche nostro.

Serena Murri

Per Gianni Conte norme disattese oggi più di ieri

Barriere architettoniche, l’emergenza marchigiana

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11 gennaio 20133

Inchiesta/Disabilità3

“Tu chi sarai?”. “Sarò un commerciante di stoffe”. “E come sarai?”. “Con un animo da artista”. “E come ti vestirai?”. “Coperto di drappi colorati”. “Tu chi sarai?”. “Una barista”. “E cosa penserà questa barista?” “Pen-serà che nessuno le vuole bene e per questo si scolerà tutte le bottiglie che ci sono nel suo bar”. “E tu?” “E tu?” “E tu?”. Comincia sempre così: una ventina di persone in cerchio, a creare da zero, passo dopo passo, quello che, in un paio di settimane, diventerà uno spettacolo teatrale fatto di dialoghi recitati, balli e canzoni. Così, da vent’anni, il Teatro della Comunità porta in scena la vita, i sogni e le fantasie di persone comuni, di ogni età, alcune delle quali con disabilità fisiche e fisiche. “Sul palco – dice Marco Di Stefano, regista ed ideatore del Teatro della Comunità – siamo tutti uguali, accomuna-ti dagli stessi timori prima di andare in scena. Le persone con disabilità hanno però un vantaggio rispetto a quelle ‘normali’: hanno meno inibizioni. Questo le rende più creative e fa sì che si mettano di più in gioco”. I germogli di questo innovativo sistema di integrazione sociale Di Stefano li ha raccolti dal padre che, nei primi anni ’40, durante la sua prigionia in India, creò una com-pagnia teatrale, portando in scena i ricordi, i desideri e le aspettative dei suoi compagni e della gente del posto.

“Mio padre alla fine ha fatto tutt’altro – spiega il regista – ma la sua passione per il teatro di strada l’ha trasmes-sa a me. Così, a neanche 18 anni, a Pisa, ho iniziato il mio percorso. Ero e sono affascinato dai racconti della gente comune, quegli stessi racconti che hanno così tanta difficoltà a trovare spazio nel teatro professionale”.Nel 1983 il Teatro della Comunità arriva nelle Marche. Nasce il Festival di Amandola, che, per 19 anni, viene aperto da uno spettacolo di Di Stefano e dei suoi attori improvvisati. Poi, tra alterne vicende, i rapporti con il Comune si interrompono. Il Teatro della Comunità traslo-ca a Macerata dove, con il tempo, si radica in modo pro-fondo nel territorio. La collaborazione, a partire dal 2002, con l’Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili) permette al Teatro della Comunità di caratterizzarsi in modo più preciso, fino a diventare, un appuntamento annuale fisso e molto atteso dalla popolazione. Un’iniziativa lodevole che, pur non richiedendo grossi sacrifici economici, fatica a ottenere il giusto ricono-scimento da parte delle amministrazioni comunali. “In tante situazioni – afferma Di Stefano – ci si riempie la bocca con la parola disabilità, ma quando si tratta di sostenere progetti di questo tipo spesso ci si tira indietro”. Qualcosa, però, sembra muoversi. Da qualche

anno le Compagnie Teatrali Riunite di Macerata hanno inserito il Teatro della Comunità nella rassegna “Angelo Perugini”. Inoltre, è stato firmato un protocollo di intesa in base al quale, ogni anno, il Teatro della Comunità sarà realizzato a Macerata, Civitanova e Camerino. E il Fermano? “Nonostante il Teatro della Comunità sia nato qui, dopo la lunga esperienza di Amandola, non ho avuto altri contatti con gli amministratori locali. Sarebbe molto bello portare i nostri spettacoli al Tetro dell’Aqui-la”, conclude Di Stefano. La proposta è stato lanciata. Qualcuno la raccoglierà?

Francesca Pasquali www.teatrodellacomunita.com

I materiali da disassemblare glieli fornirà l’Asite. Così come il posto dove lavoreranno. Loro ci metteranno la manualità. Una volta smontate, le varie parti degli apparecchi elettrici ed elettronici verranno rivendute per guadagnarci qualcosa. Passa attraverso il lavoro il percorso di recupero delle persone disagiate nelle coo-perative di tipo B. Più simili ad aziende che a posti dove “parcheggiare” chi soffre di problemi fisici o psichici, da marzo, a Fermo, ne entrerà in attività una nuova. La Ecoama è stata fondata da Psiche 2000, un’associa-zione che opera nel settore della formazione, della pro-mozione sociale e del disagio relazionale e psicologico. La sede legale è a Porto Sant’Elpidio, presso la Casa del Volontariato, quella fisica a Fermo, in contrada San Martino. Nei locali dell’Asite – la società che a Fermo

si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti – persone con vari tipi di disagio mentale lavoreranno fianco a fianco con persone “normali”.“Siamo convinti che la creazione di progetti che mirano al reinserimento di persone problematiche non può pre-scindere dall’attività lavorativa”, dice il vice presidente di Psiche 2000, Giuseppe Verdoni che, insieme alla presidente Angela Pallotti e ad altri membri dell’associa-zione, lo scorso settembre, è stato a Gorizia per appren-dere nuove iniziative nel campo della salute mentale.“Abbiamo verificato – spiega Verdoni – che in Friuli danno molto spazio al privato sociale ed in modo par-ticolare alle cooperative sociali. Le strutture sanitarie si occupano solo dei casi più gravi. Gli altri sono affidati alle cooperative”.

Il viaggio di settembre ha fornito lo spunto per l’organiz-zazione di un convegno aperto al pubblico che si terrà a Fermo, nella Sala dei Ritratti del Palazzo dei Priori, vener-dì 1 febbraio alle ore 15.30. All’incontro parteciperanno, tra gli altri, il direttore generale dell’Ass2 Isontina Marco Bertoli, il direttore del Consorzio di Cooperative Sociali “Il Mosaico” Marco Peronio, il direttore del Dipartimento di Salute Mentale delle Marche Andrea Martini, la coordi-natrice dell’Ambito Sociale XIX Daniela Alessandrini ed il direttore dell’Area Vasta 4 Gianni Genga.“Ci batteremo – conclude Verdoni – per far sì che il modello friulano possa essere applicato in futuro anche nelle Marche”.

Francesca Pasquali www.psiche2000.it

Marco di Stefano e l’esperienza del Teatro della Comunità

Nasce a Fermo una cooperativa che combatte il disagio mentale

Un teatro speciale fatto da gente normale

Il lavoro nobilita (ogni) uomo

Tra le funzioni primarie del World Wide Web c’è sicuramente quella della libera circolazione del sapere e delle informa-zioni. La rete dovrebbe essere universale ma non sempre nella progettazione delle strutture web – come portali, forum, social network – vengono rispettati i parametri di accessibilità riconosciuti a livello globale dall’ente W3C (World Wide Web Consor-tium) e regolamentato a livello nazionale dalla Legge 4/2004 (Legge Stanca). Premesso ciò, oggigiorno, diversi sono gli strumenti e le tecniche per agevolare l’utilizzo del computer da parte dei non

vedenti; tra questi c’è la barra braille, un dispositivo che, opportunamente collegato al pc, riceve degli impulsi che convertono i testi a video direttamente nel sistema braille in blocchi di 10-20-40 caratteri per volta. Molti non vedenti adottano, invece, apparecchiature come lo screen-reader o software che tramite sintetizzatori vocali leggono ciò che è presente nel monitor.Intervistato sull’argomento, il fermano non vedente Gianni Capancioni, ci con-ferma “bisogna innanzitutto dire che, se da una parte la barra braille è utile in quanto non necessita di un siste-

ma audio, bisogna, però, fare i conti con l’aspetto economico. Una barra di 10 caratteri arriva a costare intorno ai 10.000 euro e dunque non risulta esse-re una soluzione vantaggiosa per un uso domestico del computer. Non è una soluzione obsoleta ma sicuramente i sin-tetizzatori vocali, ad esempio io utilizzo il software WinGuido, progettato dall’in-gegnere romano Guido Ruggeri, sono di gran lunga più vantaggiosi e comunque efficienti. Questi software permettono il riconoscimento degli elementi e dei testi presenti sullo schermo del computer o cellulare e ne riproducono vocalmente i contenuti. Con una serie di comandi impartiti dalla tastiera permettono di navigare agevolmente sui siti che rispon-dono ai requisiti di accessibilità”. “Se con il tempo – continua Capancio-ni – i siti internet si sono arricchiti di nuovi contenuti multimediali quali foto, video, animazioni flash, codici captcha, di contro c’è una maggiore difficoltà nell’adeguare tali elementi con i requi-

siti di leggibilità per i sistemi di sintesi vocale. Un esempio pratico è l’utilizzo del mio profilo Facebook, più agevole nella sua versione mobile che in quella graficamente più pesante visualizzabile dal pc. Allo stesso modo, quando ven-gono caricate delle foto, il sistema rileva la sua presenza, ma non inserendo una intestazione, risulta impossibile rece-pirne il contenuto effettivo. In conclu-sione, seppur in una realtà in continuo mutamento come quella di internet, e nonostante il difficile dialogo con le istituzioni, posso comunque dire che il divario tecnologico percepito da me risulta essere minimo”.

Paolo Galletti

Tecnologie e software per un web accessibile e senza barriere

Dal braille allo smartphone

La Legge “Stanca”Legge n. 4 del 9 gennaio 2004 “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”. Con questa legge si riconosce e si tutela il diritto di ciascuna persona di accedere a tutte le forme d’informazione e ai relativi servizi compresi quelli attraverso l’uso di servizi informatici e telematici soprattutto da parte di persone disabili. Per accessibilità s’intende l’erogazione di tali servizi e informazioni fruibili senza discriminazioni per quelle persone che necessitano di tecnologie assistive particolari (ovvero hardware e software che riducendo le condizioni di svantaggio permettano al disabile di accedere alle informazione ed ai servizi). Dalla Legge Stanca in poi, tutti i siti Internet che sono realizzati dalle pubbliche amministrazioni devono rispettare i requisiti di accessibilità previsti.

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11 gennaio 20134

“Aver ricevuto l’attestato di riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, che con esso ha voluto sottolinea-re l’alto valore sportivo e sociale del Campionato del Mondo di Vela Classe 2.4mR da noi organizzato, è motivo di grande orgoglio e sprone a poter fare sempre meglio, sia in campo organizzativo che in campo sportivo”. Tempo di bilanci in casa dell’associazione “Liberi nel vento”, al termine di una stagione che ha visto i velisti sangiorgesi impegnati in diversi fronti, primo fra tutti la rassegna iridata della quale dicevamo in apertura. Per Daniele Malavolta, presidente della stessa, è anche ed ancora tempo di ringraziamenti, visti e considerati gli ottimi risultati ottenuti sia dal punto di vista agonistico che culturale e ricreativo: “Voglio ringraziare il Prefetto della Provincia del Fermano dott.ssa Zarrili, le Amministrazioni Comunali di Fer-mo e Porto San Giorgio, la Federazione Italiana Vela e tutti coloro che hanno creduto nelle nostre iniziative. Sì, è stato un anno molto impegnativo, ma al tempo stesso ricco di grandi soddisfazioni, con la nostra squadra agonistica di sette atleti che, sempre e comunque, si è ben distinta partecipando alle più importanti regate ed ottenendo più che onorevoli risultati”. Ricordiamo, che alle regate di vela classe 2.4mR gli atleti portatori di handicap possono regatare alla pari con i cosiddetti normodotati. Questo, purtroppo, non avviene in altri sport. Come ad esempio il tiro con l’arco. Ne sa qualcosa Manuel De March, infallibile arciere fanese di 17 anni che, affetto dalla sindrome di Down, nonostante un ragguardevole secondo posto conquistato in ambito regionale si è ultimamente visto negare la possibilità di gareggiare con i normodotati: “La Vela è stato sport pioniere nell’abbattere questo tipo di barriere – conclude Malavolta – grazie anche a questo tipo di imbarcazione che ha praticamente annullato la disabilità. Con piccoli accorgimenti è una barca fruibile da tutti e gareggiare senza distinzioni è logica conseguenza alla quale si è arrivati grazie al grande lavo-ro portato avanti dal Comitato Italiano Paralimpico. Che, anche per quanto concerne il Tiro con l’Arco, sono certo essersi attivato in tal senso e pian piano sono sicuro che si raggiungeranno risultati importanti, così come è successo nella Vela. Il processo di cambiamento è già in atto: dobbiamo solo dare tempo al tempo”.

Uberto Frenquellucciwww.liberinelvento.it

Ad un anno dall’inizio della propria attività, per Filippide del Fermano è tempo di fare il punto. Sono dieci i ragazzi affetti da autismo che vengono supportati nelle loro gesta sportive da altrettanti volontari, tra cui la presidente dell’associazione Cinzia Spataro. Due incontri alla settimana, il martedì e venerdì dalle 15.30 alle 17 circa presso il Centro Sportivo “D’Addio” di Santa Caterina a Fer-mo, per un progetto che è decollato grazie ai con-tributi raccolti in occasione dello spettacolo di Neri Marcorè e Claudio Baglioni, tenutosi nel dicembre 2011 al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio.Cinzia, che bilancio può essere fatto di questi primi 12 mesi? “Sicuramente positivo. Abbiamo visto che la risposta dei ragazzi c’è stata, alcuni sono anche migliorati rispetto all’inizio sui tempi di corsa. A Roma, ad esempio, in occasione della gara podistica europea Runforautism tre dei nostri ragazzi hanno fatto i 5 chilometri tutti di corsa. Abbiamo anche creato un sito, nel quale è possibile trovare ogni traccia del nostro lavoro. Certo, ci sono ancora tante cose da fare...”Quali? “Diciamo che finiti i soldi iniziali non sappiamo come andare avanti. Abbiamo fatto le agende per il 2013, ad un prezzo di 10 euro ognuna, ma contiamo di venderne molte di più rispetto a quanto fatto finora.” Sembra una sorta di messaggio per il territorio.“Occorre sostenere in maniera ancora più forte questo tipo di attività per ragazzi che non trovano molte alternative e che hanno invece grandi biso-gni. Vorremmo dare anche un rimborso spese ai volontari, per motivarli ancora di più, e abbiamo intenzione di inserire la figura di un tecnico spor-tivo per migliorare ancora di più la preparazione degli stessi ragazzi.”E invece quanto sono migliorati da un punto di vista

relazionale? “Tanto! Anche quando siamo stati a Roma, si sono comportanti bene. E poi si cono-scono, si cercano tra loro. Certo, incontrarsi due volte a settimana non è tantissimo, ma per quello che possiamo incidere noi in così poco tempo è già tanto. Poi ci sono stati vari compleanni, con inviti reciproci da parte delle famiglie.”La vostra è una realtà territoriale. “I ragazzi ven-gono da Sant’Elpidio a Mare, Porto Sant’Elpidio, Montegiorgio, Fermo, Porto San Giorgio. Per le famiglie è un po’ complicato ed un servizio di tra-sporto aiuterebbe molto ma, come detto, mancano i fondi. Sarebbe bello, però, andare incontro anche a queste esigenze.”A proposito di territorio: qual è lo stato dell’arte sulla disabilità dal tuo punto di vista? “Si fanno tanti tentativi per cercare un inserimento nella cosiddetta normalità, ma restano pochi rispetto al bisogno reale.”È soltanto un problema di risorse? “Non solo. A livello teorico siamo tutti d’accordo con l’integra-zione, poi però, di fatto...”

Andrea Braconi

http://fdf.ilbello.com - www.progettofilippide.it

Inchiesta/DisabilitàL’esperienza di “Liberi nel vento” L’attività di Filippide del Fermano per i ragazzi affetti da autismo

In barca si è tutti uguali Di corsa, verso la normalità

Torniamo su queste pagine per raccontare un fatto alquanto sconcertante: la Corte Costituzionale ha diramato la notizia che è stato accolto il ricorso proposto ed è stata dichiarata incostituzionale la norma che introduceva l'obbligatorietà della mediazione preventiva per tentare la conciliazione delle controversie in materia civilistica, e, di conseguenza, quella rivestirà soltanto carattere facoltativo.

Dobbiamo osservare che in tal modo c'è il possibile rischio che si ritorni al passato, quando quest'ultima era, in quanto tale, scarsamente praticata, anche perché parte dell'avvocatura non ha mai fatto mistero di non gradire che prima di recarsi in Tribunale si fosse obbligati a 'mediare' in via stragiudiziale. Con buona pace di tutti quegli operatori, per lo più rappresentati da moltissimi giovani

avvocati rivoltisi a questa professione per un possibile sbocco lavorativo. In effetti, lo stragrande numero degli addetti all'attività forense ha reso molto gravoso l'ingresso delle nuove leve che continuamente l'università, così come attualmente strutturata, sforna a pieno ritmo senza badare alle conseguenze disastrose cui vanno incontro in particolare i giovani laureati in giurisprudenza.Anche l'aver aperto l'accesso a tutti, indipendentemente dal tipo di titolo di studio – umanistico e tecnico - , ha fatto crescere enormemente il loro numero a evidente scapito del livello culturale che era invece precedentemente mantenuto. Non rimane che sperare in un ravvedimento complessivo in grado di restaurare soprattutto gli interessi dei cittadini a risolvere subito le proprie divergenze senza il tempo e l'impiego di denaro ed altro, richiesti nel processo civile.Sarebbe troppo lungo illustrare le tante ragioni per le quali ci troviamo nella situazione venutasi a creare; lo si potrà fare forse in ulteriori articoli in questo periodico.Per ora, noi di Mediazione Marche invitiamo quanti lo desiderino a telefonarci per avere delucidazioni dirette sull'evolversi delle cose.

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Sede di FermoViale della Carriera,109tel.0734.217365fax.0734.219343

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I mediatori sono i seguenti: dott. Mario Di Carlodott. comm. Renato Torquatiavv. Michele Fabio Tenutaavv. Giampiero Saraconiavv. Ferdinando Morresi dott. Luca Di Carlodott. Comm. Daniele Violoni

MEDIAZIONE MARCHE Sedi:

La mediazione è obbligatoria nelle seguenti controversie: condominio – diritti reali – divisione – successioni ereditarie – patti di famiglia – locazione – comodato – affitto di aziende – risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti – responsabilità medica e diffamazione a mezzo stampa – contratti assicurativi, bancari e finanziari. Si può visitare l’apposito sito: www.mediazionemarche.it che contiene tutti i profili dei nostri mediatori, le rispettive esperienze e competenze acquisite ed ogni altro elemento (con le tabelle delle indennità) richiesto per legge.

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Essere privi di una gamba eppur correre, non poter levarsi in aria eppur lottare per un rimbalzo sul parquet, non scor-gere il bordo della piscina, orizzonte da raggiungere, eppur nuotare verso di esso. Di tutto ciò è capace l’essere umano, quando scopre in sé la forza e la capacità non solo di competere con altri, ma soprattutto di sfidare se stesso, di andare oltre i propri limiti, imposti da natura o destino. In fondo, non è questo il senso più profondo dello sport?Una domanda cui da tempo hanno dato risposta i membri dell’Associazione Sportiva Anthropos, che, a Civitanova e non solo, vedono ogni giorno questi magnifici miracoli della volontà uma-na realizzarsi e con essi compiersi un vero inno all’Uomo, da cui il nome greco dell’associazione, della cui nascita e finalità ci parla il presidente Nelio Piermattei. “L’Anthropos – spiega – è nata nel 1989 con lo scopo di promuovere l’attività sportiva per i portatori di handicap, quando non c’era questa possibilità sul

territorio. Ricordo che, quando arrivai in associazione, nel ‘92, c’erano una ventina di iscritti e solo il nuoto come sport. Nel tempo, siamo cresciuti fino ad arrivare agli attuali 170/180 iscritti all’anno, provenienti da tutte le pro-vince delle Marche, con prevalenza da Macerata e Fermo. Oggi, siamo una realtà consolidata, sia come presenza sul territorio che come tipi di attività, colla-boriamo con istituzioni, scuole, istituti di riabilitazione ed abbiamo guadagnato la fiducia di iscritti e genitori dei ragazzi”.Ma quali sono le attività principali dell’associazione, che per il 2013 ha già in programma l’organizzazione dei Campionati Italiani Indoor di Atletica, a marzo ad Ancona? “Accanto agli eventi formativi e ai convegni che organizziamo sul tema della disabilità (vedi il corso d’aggiornamento per docenti a Macerata, il 17 e 18 gennaio), la nostra attività sportiva è sempre più variegata, per il 30/35% a livello agonistico, con pun-te d’eccellenza, come l’oro di Assunta Legnante alle Paraolimpiadi di Londra.

Facciamo nuoto (a Civitanova, Porto Sant’Elpidio e Loreto) e atletica (a Civi-tanova, Recanati e Potenza Picena) per tutti i tipi di handicap, fisico, intellettivo e visivo. Il calcetto è praticato a Civitanova dai disabili intellettivi; l’equitazione, in collaborazione con ‘Cavalli delle Fonti’, sia da quelli intellettivi che da quelli fisici, come pure le bocce, collaborando con l’Anfass cittadina. In passato, abbiamo promosso anche tennis e ciclismo”.Dietro questo “marchio” d’eccellenza dell’associazionismo, ci sono il lavoro e la passione di persone in carne e ossa, come racconta Piermattei: “C’è un Con-siglio Direttivo, composto dal presidente più 8 consiglieri, di cui 5 sono anche soci-fondatori dell’associazione. Poi ci sono 17 tra tecnici e collaboratori e poi i

volontari (di solito 5-6), che si dedicano soprattutto ad attività d’amministrazione, segreteria ed organizzazione di eventi”.In definitiva, cosa significa per l’Anthro-pos, il termine “disabilità”? “È una parola che col tempo è cambiata, sostituita da altre formule, che non ne hanno mutato il senso. Per noi significa poter dare qualcosa a chi ne ha bisogno e, al contempo, trarne soddisfazioni, sia in ambito sportivo che umano, per la crescita di tanti ragazzini che, passa-ti qui, hanno più facilità d’inserimento sotto tutti gli aspetti. Questa è la vittoria quotidiana e più grande”. Un’invisibi-le medaglia che i ragazzi e le ragazze dell’Anthropos portano sempre al collo.

Simone Accattoliwww.as-anthropos.it

Sei ore di sostegno a settimana. In questa manciata di minuti un ragaz-zino di scuola media con problemi di apprendimento dovrebbe mettersi al pari dei suoi compagni “normali”. Assurdo. Incivile. Soprattutto crudele, se si pensa a come si è arrivati a queste sei ore. Ma andiamo con ordine. A capire come funzionano le cose “dal di dentro” ci ha aiutato Stefania Pro-caccini, insegnante di sostegno alla scuola media di Servigliano. “E’ l’U-mee (Unità multidisciplinare per l’età evolutiva, ndr) – ci spiega – a decide-re, in base al quoziente intellettivo, di quante ore di sostegno scolastico ha bisogno un bambino o un ragazzo. Tan-to più basso risulta il quoziente intel-lettivo, tanto più numerose saranno le ore assegnate. Da qualche anno, però, a causa dei tagli all’istruzione, è stato abbassato il livello minimo necessa-rio per ottenere il sostegno. Questo ha fatto sì che bambini e ragazzi che fino a qualche anno fa si sarebbero visti rico-nosciuto il sostegno, oggi devono farne a meno. Non solo: mentre prima, oltre al quoziente intellettivo, venivano presi in considerazione anche altri fattori, ora tutto si basa su quello”. Un problema non da poco, che ricade pesantemente su bambini e ragazzi con un’intelligenza normale ma con proble-mi di apprendimento. A loro il sostegno non spetta, anche se fanno fatica a leg-gere e scrivere. “Oggi, purtroppo, tan-tissime richieste di sostegno vengono fatte passare per Dsa (Disturbi specifici dell’apprendimento, ndr). Chi insegna si trova perciò a dover fare un lavoro doppio e differenziato, per la classe e per chi ha difficoltà; a predisporre com-

piti diversi da fare a casa e a scuola; a valutare secondo parametri differenti. Senza tener conto del tempo sottratto alla classe che, in questo modo, rischia di restare indietro rispetto al program-ma”, dice la Procaccini.Come utilizzare allora al meglio il poco tempo a disposizione? “Non è facile”, afferma l’insegnante. “In sei ore si rie-sce a fare davvero poco. Inoltre, il fatto che queste ore in genere coincidano con le lezioni di italiano, matematica, inglese e francese non consente di ‘coprire’ altre materie, ugualmente importanti, in cui l’alunno potrebbe avere difficoltà. Sarebbe opportuno aumentare le ore di sostegno soprattutto nei casi di ritardi mentali lievi o medi. Infatti, se in così poco tempo riusciamo a fare grandi progressi, pensate con più ore a disposizione…”.E per i casi più gravi? “Per loro il discor-so è diverso. Quando è possibile si segue una programmazione differenzia-ta rispetto a quella della classe e si cer-ca di potenziare le capacità del bambino o del ragazzo e di farlo integrare con i compagni. A volte, però, la situazione è talmente compromessa che l’insegnan-te si ritrova a fare da infermiera”.Un lavoro difficile che richiede impegno fisico e partecipazione emotiva. “L’in-segnante di sostegno è una specie di filtro tra l’alunno e quello che avvie-ne in classe. All’inizio c’è sempre un momento di diffidenza durante il quale devono essere definiti i ruoli. Superata questa fase, tra insegnante ed alunno si instaura un rapporto davvero speciale”

Francesca Pasquali

Inchiesta/DisabilitàL’Anthropos e l’inserimento dei disabili attraverso l’attività agonistica

Il sostegno tra difficoltà e soddisfazioni

Lo sport oltre i limiti

A scuola con un “filtro speciale”

La Giostra

SERVIGLIANO abbigl iamento 0-16

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Era stato evidenziato dal Sindaco Bram-batti nel novembre 2011, in occasione della presentazione delle linee program-matiche al Consiglio comunale. Ed è tutto scritto, nero su bianco, nella relazione di servizio per l’anno 2012 consegnataci dal suo Vice ed Assessore alle Politi-che Sociali Paolo Calcinaro. Dodici mesi durante i quali non sono mancate polemi-che, dure prese di posizione e contrasti anche all’interno della stessa maggio-ranza, ma che hanno visti confermati gli obiettivi prefissati, soprattutto in termini di sostegno alle fasce sociali più deboli.Un elemento sicuramente qualificante del-la programmazione sulle tematiche della disabilità, si legge nel documento, è stata la sperimentazione nel periodo giugno/

settembre di un Centro estivo in cam-pagna, in località Monte Pacini (dove verrà trasferito il Centro Socio Educativo Riabilitativo “San Giuliano”), che ha visto la partecipazione congiunta di 360 minori, di cui 30 disabili, ad una serie di attività e laboratori di educazione alla pari, uniti ad iniziative su agricoltura sociale, pet therapy e ad un vera e propria rete sociale creatasi tra i soggetti partecipanti.Al Corriere News Calcinaro elenca in maniera sintetica le principali attività nella cosiddetta “Area Disabilità”:- espletamento ed aggiudicazione delle gare europee per i principali servizi della disabilità, vale a dire i Centri Socio Educativi Riabilitativi ( “San Giuliano” e “Bottega delle Idee” ), l’Educativa Terri-

toriale (scolastica e domiciliare) ed il Pre-sidio di Riabilitazione Funzionale a ciclo diurno del Centro “Montessori”;- realizzazione e proseguimento degli incon-tri dei gruppi di auto mutuo aiuto rivolti a genitori di minori e giovani/adulti disabili frequentanti i servizi Centro “Montessori”, “San Giuliano”, “La Bottega delle Idee”;- avviata la supervisione degli educatori dei Centri Socio Educativi Riabilitativi “San Giuliano” e “La Bottega delle Idee”, estesa agli educatori dell’Albero dei talenti di Servigliano;- formazione, aggiornamento e sensibiliz-zazione sui temi della disabilità attraverso incontri rivolti non solo agli operatori del settore ma a tutta la cittadinanza (ad esempio la presentazione dei libri “L’au-tismo a Scuola” di Lucio Cottini, “Argo-menti di neuropsichiatria infantile per le professioni d’aiuto” di Milena Cannao e “La crisi in età adolescente” di Giovanna Di Giovanni); - avviati interventi finalizzati a promuo-vere la pratica sportiva da parte delle persone disabili (ad esempio il trasporto assicurato a Filippide del Fermano e l’in-

cremento delle fasce orarie di attività in piscina per i ragazzi dei Centri comunali); - attivazione del progetto “La comunità educante” presso i locali della Ludoteca e del Centro Sociale di Santa Petronilla per favorire l’incontro e la condivisione di spazi, tempi ed esperienze tra minori (disabili e non) attraverso la collaudata metodologia dell’educazione alla pari;- ultima, ma di importanza paritaria alle altre iniziative, è l’organizzazione della terza edizione della Partita della Soli-darietà, svoltasi lo scorso 16 dicembre a Capodarco, con un incontro di calcio a 5 tra formazioni di non vedenti ed un triangolare tra Nazionale Calzaturieri, rappresentativa degli amministratori e la Croce Verde di Fermo.E per il 2013, ci conferma Calcinaro, nonostante un bilancio deficitario e con-tinui tagli perpetrati dal Governo centrale, l’Amministrazione comunale è intenzio-nata a mantenere lo stesso livello di attenzione in questo ambito, incrementan-do - risorse permettendo - interventi ed iniziative mirate.

Andrea Braconi

I tagli senza precedenti a servizi pubblici anche essenziali trasformano sempre più amministratori locali in “maestri for-zati” del rammendo di una coperta sempre più corta. E non fa eccezione il Comune di Civitanova Marche, come spiega il sindaco Tommaso Claudio Corvatta.“I mezzi che possiamo usare per far fronte alle problemati-che delle disabilità – afferma il primo cittadino – sono quelli di un piano urbanistico che verrà incontro a tali esigenze. Finora abbiamo costruito quanto già progettato, vedi i marciapiedi in Viale Matteotti (lungomare nord); mentre adesso stiamo cominciando le nostre progettazioni: in vista c’è la lottizzazione Borghetto, dove si dovrà fare attenzione

alle barriere fisiche ed architettoniche. Riguardo ai servizi sociali, il Comune fornisce assistenza in collaborazione con il servizio sanitario, laddove alla disabilità in sé si uniscano problematiche di tipo economico e sociale, ferma restando la prima risposta in ambito sanitario. Ma, oltre alle barriere architettoniche, noto ancora una scarsa attenzione alle disabilità, in senso generale, nella gestione di attività, spa-zi, esercizi vari, tant’è che recentemente un signore disabile si è lamentato ai nostri uffici, perché gli era impossibile seguire le gare del figlio in una palestra e l’ente ha mostrato subito attenzione al caso.”Sulla questione delle risorse, Corvatta è netto: “Quelle a

nostra disposizione sono assolutamente insufficienti, sia dal punto di vista economico che come risorse umane.” E allora che fare? “Ci sono molte cose in fase di ideazione: stiamo pensando a particolari servizi per i sordi e a modi-fiche al sito internet comunale per ipovedenti, oltre a quanto già detto per la progettazione urbanistica. Tornando all’attenzione generale verso la problematica, fondamen-tale sarà l’opera di sensibilizzazione, che deve partire dal nostro buon esempio, aiutati in tutto ciò dal costante lavoro dell’associazionismo locale, pilastro essenziale con la nostra progettazione per affrontare il tema.”

Simone Accattoli

Sarà un pomeriggio diverso dagli altri, di quelli che si ricordano a lungo, quello che i ragazzi dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della provincia di Macerata vivranno sabato 12 gennaio. Per loro, a partire dalle ore 15, è in programma una giornata dell’Epifania davvero speciale. Presso il museo-laboratorio della Tessitura “La Tela”, a Macerata, potranno sperimentare, attraverso diverse attività multi-sensoriali, l’esperienza della tessitura.Utilizzando soprattutto il tatto e l’olfatto i ragazzi percepiranno la differenza tra le diverse fibre, seguiranno le fasi che portano la fibra a diventare filo, toccheranno e odoreranno vari tipi di pigmenti naturali che già nell’antichità venivano utilizzati per colorare filati e tessuti e, attraverso appositi telai, potranno provare di persona l’esperienza della tessi-tura. Durante il pomeriggio, i giovani ospiti del museo riceveranno alcuni doni preparati appo-sitamente per loro. Inoltre, saranno presentate le attività dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in programma per il 2013.Il laboratorio della Tessitura “La Tela” da alcuni anni è stato inserito dal Comune e dalla Provincia di Macerata e dalla Regione nel novero dei musei marchigiani. All’interno della struttura è stato infatti allestito un percorso museale didattico che consente a persone normodotate e non di conoscere e sperimentare in prima persona la lavorazione della fibra così come veniva eseguita una volta, attraverso l’utilizzo di strumenti antichi.

Serena Murriwww.latela.net - www.uiciechi.it

Inchiesta/Disabilità

Il Vice Sindaco di Fermo Calcinaro e gli interventi del 2012

Il 12 gennaio al Museo della Tessitura

Priorità alle fasce più deboli

Giornata dell’Epifania per i giovani non vedenti

Viale Trento, 63 www.carducci-galilei.it

Il sindaco di Civitanova Corvatta e il lungo lavoro per una città a diverse abilità

AAA risorse cercansi

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Economia/News

Confindustria “fa il pieno” grazie alla nuova convenzione stipulata per dare nuove agevolazioni ai possessori di “ImpresAmica”. La tessera che Confindustria Fermo e le aziende associate hanno consegnato gratuitamente ai propri collaboratori allarga gli orizzonti: ogni titolare della Card potrà richiedere, in maniera gratuita, buoni carburante per sé e per tutta la famiglia. Una doppia partnership è stata siglata dal Presidente del Comitato Piccola industria di Confindustria Fermo, Roberto Cardinali, con due distributori già competitivi sul mercato: la Si Fuel di Monte Urano gestita da Petrolifera Monturanese di Sabbatini Demetrio e Paolo S.a.s. e la IM di Fermo, lungo la strada Provinciale Girola, gestita da Roberto Crescenzi & c. Snc. L’accordo per la tessera prevede che ogni 30 euro di carburante acquistato presso le pompe convenzionate, il buono permetterà di ricevere subito 1 euro di carburante aggiuntivo gratuito. Per richiedere i buoni, i dipendenti dovranno rivolgersi alle proprie aziende che trasmetteranno le richieste a Confindustria Fermo e SIF, società responsabile della distribuzione. Gli imprenditori associati a Confindustria Fermo hanno così l’occasione di premiare e aiutare i propri dipendenti a costo zero e in modo illimitato. Non c’è infatti

un tetto massimo prestabilito per la distribuzione dei buoni e la convenzione è valida tutti i giorni in modalità “servito”. “ImpresaAmica vuole sostenere non solo il reddito delle famiglie, ma anche gli imprenditori del territorio. È per questo che abbiamo scelto come partners i piccoli distributori della Provincia di Fermo - ha affermato il presidente della Piccola Industria Cardinali - Siamo partiti con 2 operatori, ma ci sono già diversi contatti per nuove adesioni. Puntiamo a creare una rete diffusa su tutto il territorio provinciale”.La Card “ImpresAmica” è stata attivata solo da qualche mese ma sta dando già i suoi primi, concreti, risultati. A testimonianza dell’interesse intorno alla tessera ed ai suoi vantaggi esclusivi, ci sono i tanti possessori della Card “ImpresAmica” che si sono registrati attraverso il sito di Confindustria Fermo, nell’area dedicata, per essere aggiornati in tempo reale sulle novità ed accedere alle promozioni speciali. Convenzioni di varia natura che vanno dalle prestazioni sanitarie ai prodotti per bambino, dalla casa all’alimentare. Recentemente sono state attivate nuove agevolazioni e altre sono prossime alla pubblicazione sul sito di Confindustria Fermo, nella pagina dedicata ad ImpresAmica. www.confindustriafermo.it.

Aumenta la produzione di olio d’oliva nelle Marche, che quest’anno salirà a 43.500 quin-tali, il 15 per cento in più dello scorso anno. E’ quanto afferma la Coldiretti regionale sulla base delle previsioni di Ismea che indicano, invece, un calo del 12 per cento a livello nazionale. Nonostante i problemi causati dalle nevicate di febbraio, che hanno azzerato in alcuni casi la produzione nelle zone interne, sulla fascia colinare e costiera si è avuta una superproduzione che ha compensato anche la diminuzione delle rese. “Quest’anno avremo una qualità dell’olio ottima, specie a livello organolettico” confer-ma Pierluca Federici, presidente regionale dell’Aprol, l’associazione produttori olivicoli promossa dalla Coldiretti. Una buona notizia per le circa 22mila aziende marchigiane, che si aggiunge, ricorda il presidente regionale Giannalberto Luzi, al via libera alla legge salva olio venuta prima di Natale. La nuova normativa prevede l’estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine, l’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli, il rafforzamento dei metodi investigativi con le intercet-tazioni, il diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali, il riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo, la fissazione di sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, l’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione a 18 mesi dalla data di imbottigliamento. La superficie in produzione secondo l’ultimo Censimento Istat è di 13.000 ettari. Per quanto riguarda il biologico, la aziende sono 1.000, per una superficie di circa 1.600 ettari. Il valore della produzione olivicola marchigiana è di 20 milioni di euro. Le Marche vantano anche due Dop nel settore olivicolo (Olio di Cartoceto Dop e Oliva Ascolana del Piceno Dop).

Prima di parlare, servono sempre i fatti. E per la Banca del Fermano, inserita nel circui-to delle BCC Credito Cooperativo, i numeri danno ancora più sostanza ad una realtà nata soltanto nel 2007: 1.200 soci, oltre 40 milioni di euro raccolti, credito erogato per 33 milioni (esclusivamente nel territorio) e tanto altro ancora.Per ripercorre una storia breve ma piuttosto intensa e, soprattutto, per guardare al futu-ro immediato, il presidente Andrea Mosca ed il direttore Giancarlo Rossi hanno voluto incontrare la stampa. “Dal 2007 ad oggi – ha ribadito Mosca – abbiamo avuto un rapporto splendido con i nostri 1.200 soci, lavorando insieme e costruendo una bellissima realtà. I passaggi suc-cessivi? Abbiamo bisogno che questa realtà venga conosciuta ancora di più e ragionia-mo su cosa sta diventando la Banca del Fermano per il territorio, nonostante la crisi dei mercati. Abbiamo superato le numerose difficoltà con grandi sacrifici ma sempre con la volontà di sostenere l’imprenditoria locale e le famiglie”.Dal giugno 2010 Giancarlo Rossi ricopre l’incarico di direttore. “Siamo come un pic-colo albero – ha affermato – che può essere fatto crescere in fretta e può morire alla prima gelata, oppure si possono far mettere bene le radici. Perché un albero che cresce con radici solide ha possibilità di svilupparsi. Quindi, in questi due anni abbiamo con-solidato la banca, arrivando ad avere un bilancio in discreto utile nonostante la crisi. E soprattutto non abbiamo chiuso i rubinetti ed abbiamo incrementato la nostra raccolta, in controtendenza rispetto ad altri istituti anche più grandi di noi. Lo sappiamo, siamo una pulce del mercato ma cerchiamo di assistere tutti, limitatamente ai nostri mezzi. Ma tutto questo non basta, perché percepiamo le necessità impellenti: c’è bisogno di servizi bancari e, soprattutto, c’è bisogno di credito. A noi spesso si rivolgono imprese in difficoltà e se ci sono le condizioni, specie verso i piccoli, interveniamo. A questo si aggiunge il progetto Buona Impresa del mondo cooperativo, che stiamo utilizzando per tutte quelle aziende in fase di start up”. (Andrea Braconi)www.fermo.bcc.it

Con delibera della Giunta provinciale di Macerata, sono state prorogate al 25 gennaio le scadenze dei bandi per la concessione di borse di studio per progetti di ricerca presso le imprese della provincia di Macerata (laureati), borse lavoro per la realizzazione di esperienze lavorative da parte di soggetti diplomati appartenenti a categorie svantaggiate e concessione di borse lavoro per la realizzazione di esperienze lavorative da parte di soggetti riconosciuti disabili.I tre bandi avevano scadenza il 21 dicembre; di fatto un mese in più per tutti gli interes-sati per poter formulare le domande di partecipazione e dare ulteriore tempo e modo per elaborare i progetti e ricercare le imprese disponibili.

Fermano/Nuovo accordo con due distributori Marche/Dato in controtendenza

Banca del Fermano/Numeri, credito e progetti

Provincia Macerata/Scadenza il 25 gennaio

Confindustria “fa il pieno” Si produce più olio d’oliva

L’importanza di avere solide radici

Obiettivo lavoro: bandi prorogati

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11 gennaio 20138Ambiente/News

Porto Sant’Elpidio/Dal 2009 il piano comunale

Antenne, emissioni sotto i limiti

FermoVia Don Biagio Cipriani, 14Tel. 0734.228831 - Fax 251031e-mail: [email protected]

Una scuola come luogo di esperienza. Educare vuol dire aiutare qualcuno a porsi davanti a tutto quello che incontra con una domanda, a chiedersi il perché, come è fatto, che senso ha quel che si trova di fronte. Educare signi�ca introdurre il bambino a conoscere la realtà e a scoprire che i “frammenti della vita” sono legati da un signi�cato

Unitarietà della proposta educativaIntrodurre alla realtà signi�ca o�rire una proposta educativa unitaria che si presenti solida, intensa, sicura e, via via che il bambino diventa più grande, veri�cabile.

Gli insegnanti, un riferimento autorevoleL'insegnante è il riferimento costante del bambino che vive la propria esperienza umana e per questo desiderosa di comunicarla rendendo a�ascinante il cammino del bambino e accompagnandolo nei passi quotidiani fatti di gioco, esplorazione, amicizia e conquiste.

In primo piano la persona. Il bambino è “uno” che pensa, che è capace di un giudizio, che prova desideri, che ha attese. Per questo non pensiamo ad un modello di bambino precostituito, ma valorizziamo ogni bambino per quello che realmen-te è, ne sollecitiamo la curiosità sì che l’incontro con la realtà diventi stupore e desiderio di conoscere.

Scuola e famiglia insiemeLa scuola vuole essere un aiuto sistematico alla responsabilità educativa dei genitori, chiamati a coinvol-gersi nella proposta educativa e didattica che hanno scelto per i propri �gli.

È previsto un periodo, concordato con le insegnanti e le famiglie, di ambientamento e inserimento graduale per i bambini di tre anni.

I punti fondamentali del progetto educativo sono:

PROGETTI SPECIFICI COMPRESI NELL'ORARIO CURRICOLARE CHE AMPLIANO L’OFFERTA FORMATIVA TUTTO IL GUSTO DI CRESCERE - Progetto di educazione alimentareCRESCERE IN MOVIMENTO - Attività motoria nella scuola dell'infanziaIMPROVE YOUR ENGLISH - Programma di potenziamento della lingua inglesePROGETTO MUSICA ALLA SCUOLA DELL'INFANZIA  - Fare musica alla Scuola dell'Infanzia

➢➢➢➢

venerdì 18 gennaiodalle ore 16:00 alle ore 18:00 presso l’ Istituto Bambin Gesù di Fermo in via Don Biagio Cipriani n. 14, (adiacente al Ricreatorio San Carlo),

si terrà un Afternoon Tea Party

Sportello informativo

In previsione delle iscrizioni per l’Anno Scolastico 2013/2014,

febbraio 2013 nelle seguenti date

Siamo lieti di illustrarvi personalmentel’opera educativa dell’Istituto Bambin Gesùprevio appuntamento telefonico tel. 0734 228831

Lunedì 4 ore 16,30 - 18.30Mercoledì 13 ore 16.30 - 18,30Venerdì 22 ore 16.30 - 18.30Giovedì 28 ore 14:00 – 16:30

Afternoon Tea Party

IstitutoBambin Gesù

Scuola dell’Infanzia Paritaria - Centro per l’Infanzia

In queste giornate sarà possibile visitare la scuola e conoscere le famiglie dei bambini frequentanti, incontrando le insegnanti e la coordinatrice.

Attenzione alla salute del cittadino mantenendo un servizio di alto livello. Lavorando su questi due binari il Comune di Porto Sant’Elpidio nel 2009 si è dotato del piano antenne. E i risultati si vedono. “L’Arpam ha controllato le emissioni delle antenne telefoniche presenti in città e – spiega il sindaco Mario Andrenacci – le ha promosse entrambe. Sono abbondantemente sotto i limiti di legge di emissione”. Quando nel 2009 è stato predisposto il regolamento, l’Amministrazione si è dotata di precisi parametri che fanno riferimento alla legge regionale. E a quei parametri il soggetto privato gestore dell’antenna deve attenersi. La misurazione dei livelli di inquinamento elettromagnetico delle antenne di due operatori telefonici è stata effettuata dall’Arpam provinciale prima di Natale. Partendo dall’A14, su cui incide l’antenna, i rilevamenti sono stati effettuati in diverse zone della città: “Tutti i livelli di campo elettrico misurati e ottenuti come media su un intervallo di sei minuti risultano – spiega l’Arpam nella relazione tecnica – ampiamente inferiori al limite di esposizione di 20 V/m. Così come non c’è stato superamento del valore di atten-zione di 6 V/m”. Nello specifico, il dato chiave è quello dei limiti di esposizione: le due antenne, insieme, misurano 0,05 rispetto a 20 che sarebbe il valore massimo. Qualità e servizio garantito. “Quando abbiamo pensato il piano, ci siamo dotati di uno strumento che ci permettesse di non subire il privato. Oggi possiamo concer-tare con l’azienda che vuole investire sul territorio il dove e il come. La mappatura eseguita dagli uffici tecnici del Comune – prosegue Andrenacci – ha creato aree adatte in punti strategici della città che garantiscono il servizio senza mettere in discussione la salute”.I controlli dell’Arpam sono periodici: un anno fa l’antenna che insiste sull’A14 aveva le stesse emissioni, a dimostrazione anche di una corretta manutenzione che il Comune esige. “Quando un anno fa si è verificato il caso di un’antenna non autorizzata, scoperta durante dei controlli, ci siamo immediatamente attivati. La ditta – conclude il sindaco – in un primo momento si rifiutò di intervenire. Dopo diversi solleciti agimmo, interrompendo il servizio. Alla fine, con gli avvocati al tavolo delle trattative, ma solo per chiarire gli aspetti tecnici, la ditta ha pagato quanto dovuto in termini di canoni di affitto e ha provveduto a sanare la posizione da un punto di vista di campi elettromagnetici. Il tutto, voglio precisarlo, per gli scrupolosi controlli e perché l’antenna era stata istallata senza tenere conto del piano antenne”.

Brevi

Sant’Elpidio a MareCostituita la commissione mensa

SocialeContro la sindrome da gioco d’azzardo

ServiglianoRiapre il Multisala Moderno

FermanoEcco il Piano Faunistico Venatorio Il Consiglio provinciale ha approvato all’u-nanimità il Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Fermo. Si tratta di uno strumento di programmazione, con validità quinquennale, che garantisce la tutela e la gestione della fauna. La Provincia di Fermo, nelle Marche, è stata la seconda, in ordine temporale, dopo quella di Ancona, a dotarsi di un Piano Faunistico Venatorio. In base al Piano, gli Istituti protetti sono passati da 21 a 18, di cui: 2 Oasi faunisti-che, 10 ZRC (Zone di ripopolamento e cat-tura), 2 Centri pubblici di riproduzione della selvaggina, 3 ZAC (Zone di addestramento per cani) e un’Azienda faunistica venatoria.

E’ stata formalizzata, con delibera del-la giunta comunale di Sant’Elpidio a Mare, la costituzione della commissio-ne mensa che vanta una componente in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, una rappresentanza dei plessi scolastici e rappresentanti dei genitori. “La Commissione Mensa è stata pensata per favorire la partecipazione dei rappre-sentanti dei genitori alla gestione del ser-vizio – osserva l’Assessore alla Pubblica Istruzione Monia Tomassini – e riteniamo che sia importante avere un rapporto di collaborazione anche in questo contesto in modo da vigilare sullo svolgimento del servizio mensa che si rivolge, in partico-lare, agli alunni più giovani, quelli delle scuole per l’infanzia”.

Dopo quasi due anni di silenzio il cinema di Servigliano ha ripreso recentemente la sua attività.Con la nuova gestione il Multisala Moderno è aperto tutti i giorni, tranne il martedì e il mercoledì. Tutte le anteprime verranno proiettate il giovedì.Tel. 0734.710808

Dal 1° gennaio 2013 i gestori di sale da gioco e di esercizi in cui vi sia offerta di giochi pubblici, scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, devo-no esporre all’ingresso e all’interno dei locali, il materiale informativo predisposto dalle aziende sanitarie locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio di ser-vizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinseri-mento sociale delle persone con patologie correlate al gioco d’azzardo patologico.

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11 gennaio 20139

Dallo scorso 16 dicembre è attivo a Civitanova Marche il nuovo Servizio Mensa Cittadina e il nuovo Centro Caritas in via Fiume, n° 1, presso i locali della Parrocchia di Cristo Re. L’intervento di riordino strutturale ed organizzativo della Caritas di Civitano-va, voluto direttamente dall’Arcivesco-vo di Fermo, S. E. Mons. Luigi Conti, è completato con l’apertura dei nuovi spazi per la distribuzione degli ali-menti e di indumenti nella Parrocchia di San Gabriele.La città di Civitanova ha così nuova-mente un servizio concreto di carità cristiana, frutto della volontà dell’Arci-vescovo, dei parroci della città e della

collaborazione di numerosi volontari che mettono e metteranno nuovamente a disposizione, con amore e vera gratu-ità, il proprio tempo e i propri talenti al servizio dei più deboli e dei poveri. Rappresenta, dunque, un importante investimento economico da parte della comunità cristiana, ma soprattutto un progetto di prossimità e di amicizia verso le persone in difficoltà, segnan-do una tappa essenziale nel cammino verso una fraternità cristiana concreta, coltivata con spirito di carità e di giusti-zia, in modo che quanti sono stati resi poveri e tuttora sono emarginati possa-no trovare il pieno riconoscimento della loro dignità e dei loro diritti.

I Servizi Sociali del Comune hanno previsto in Bilancio 20.500 euro come cofinanziamento per partecipare al Ban-do della Provincia di Macerata per il sostegno al reddito delle famiglie relative all’anno 2012.L’erogazione del contributo, fino ad una misura di 700 euro a famiglia, sarà con-cesso con le seguenti finalità: sostegno al reddito di 300 euro elevabile a 400 per i residenti nei Comuni aderenti nella Pro-vincia; sostegno all’attività sportiva dei figli, al servizio di trasporto scolastico, al servizio mensa, e al rimborso dell’im-posta Rc auto, fino alla misura massima di 100 euro, elevabile a 300 euro per i residenti dei Comuni aderenti.Destinatari del provvedimento sono le famiglie residenti in modo continua-tivo, da almeno 5 anni dalla data di pubblicazione del bando, nel territorio

della provincia di Macerata, con figli a carico, naturali, adottivi o in affido fino a 26 anni di età non compiuti e a carico (ai fini Irpef). Le famiglie devono avere una attestazione Isee non superiore a 15 mila euro.La domanda va inviata alla Provincia di Macerata entro le ore 12 del 31 genna-io 2013. Il bando e relativo modulo di domanda potranno essere scaricati dal sito del Comune di Civitanova e dal sito http://istituzionale.provincia.mc.it. “L’Amministrazione comunale – afferma l’assessore ai Servizi Sociali Antonella Sglavo – vuole sostenere le famiglie in questo momento di crisi. Abbiamo messo a disposizione questo finanziamento con il quale i residenti possono avere un discreto contributo per fronteggiare soprattutto spese ine-renti alla vita quotidiana dei figli”.

Sociale/NewsCivitanova Marche/Nuovi Mensa e Centro Caritas Civitanova Marche/Domande entro il 31 gennaio

In aiuto dei più deboli Contributi per le famiglie

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BreveSant’Elpidio a MarePista di atletica entro il 2013Nuova pista di atletica presso il campo sportivo “Montevidoni” entro il 2013: è questa la promessa dell’amministrazione comunale di Sant’Elpidio a Mare. Il 12 dicembre è arrivato il parere favorevole espresso dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera sul progetto definitivo delle opere in oggetto e, visto che il Comitato Provinciale del CONI con sede in Ascoli Piceno ha rilasciato il parere favorevole al progetto definitivo, ricevuto al protocollo generale dell’Ente in data 13 dicembre, la giunta comunale ha provveduto ad approvare il progetto definitivo dell’opera per un intervento quantificato in 185.000,00 euro. Opera la cui realizzazione sarà finanziata mediante istituzione di un mutuo presso l’Istituto per il Credito Sportivo.

Breve

Verrà recuperato giovedì 24 gennaio, alle ore 20.30 presso il Cobà Beach Restaurant sul Lungomare Gramsci di Porto San Giorgio, l’appuntamento della Slow Food - Condotta del Fermano denominato “Champagne in compagnia!”. Il menù prevede crudi sfilettati al profumo di olii monovarietali (accompa-gnato da R&L Legras Blanc de blanc Grand

Cru), pacchero di Gragnano al profumo di triglia (con Pierre Paillard Tradition Grand Cru), tonno scottato con julienne di verdure (con Gatinois Reserve Grand Cru) e mousse. Prezzo 42 euro per i soci, 45 euro per i non soci (prenotazione obbligatoria).tel. [email protected]

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11 gennaio 201310

(Polo Nord. Casa di Babbo Natale. Atmosfera fuori del tempo)

Befana: Permesso, cumbà, ci stai?Vabbu Natà: Ce staco, ce staco… Chi d’è? Ah, sci tu? Ciao, commà…Befana: Te disturbo? Sci finito a rmette le renne? Vabbu Natà: So’ finito, so’ finito de stramàlle ammo’. E tu, già sci rmisto la scopa? Befana: Avòja! Quist’annu so’ fatto prima e mango era jornu che già m’ero reppujiata.Vabbu Natà: Pure tu? Pure io. Quist’annu ciavéo poca robba da con-zegnà. Chi lo sa perché?Befana: Saccio un gorbu. Sarrà che

‘st’annu la posta è stata poca e perciò ciavéo poche richieste de regali.Vabbu Natà: Pure tu? Pure io. De solito ‘rrìa certi carghi de letterine che non me vasta lu tembu pe’ lèggele tutte. Imméce ‘st’annu m’ha chiesto solo sciapatelle, e pure poche.Befana: Pure a te? Pure a me. Anzi, sai che te dico? Me sa che la jen-te se d’è rincojonita: penza che più che atro, imméce de li regali, sai che m’ha chiesto? Lo carbò!Vabbu Natà: Lo carbò?! E che gorbu ce fa?Befana: Saccio muto. Anzi, lo saccio: m’ha scritto che co’ ‘llu sboccu de san-go de vollette de lo gasse che je ‘rrìa, ‘mmocco’ de carbo’ je facea còmmedo pe’ scallasse.

Vabbu Natà: ‘Ngorbu! Ad’è ridotti por-bio male, ‘ss’umani! Addè che ce pen-zo, pure a me m’ha mannato a chiede cose strane. Befana: E a me lo dici? Penza che chidù cià avuto lu coraggiu de chiede-me de faje rrizzà… lu… lu… pilu! ‘Ssi zozzo’!Vabbu Natà: Ma no, che sci capito! Sarrìa lu Pil, overoscìa lu Prodottu internu lordu!Befana: Lordu?! Pegghio me sento! Che te dicéo? Ad’è tutti zozzo’!Vabbu Natà: Ma vanne ‘mbo’, ad’è rob-ba d’economia, ‘gnorande! Devi da sapé che lu Pil non se rrizza se lu sprèdde non se ‘bbassa!Befana: Pure! Addè a ‘sse zozzerie je sse mintùa “economia”?! Po’ che gorbu sarìa ‘ssu… sprèdde?Vabbu Natà: Me pare d’avé sintito a dì che d’è ‘na cosa ch’ha ‘nventato ‘lli margutti de todeschi pe’ méttela llà a lu culu a l’italiani…Befana: ‘N’atra ‘òta?! Allora quissi cià lu vizziu! Vabbu Natà: Che, non ce lo sai? Pe’ l’umani è stato sembre cuscì: va male? Vaca pegghio!Befana: Scine, non è mai contenti… Però pròa a dije se vurrìa rtornà arrète: te dirìa tutti de no. Vabbu Natà: Ciai ragio’… Se lagna se lagna, ma po’ spera sem-bre che lo mejo deve ‘ngora da vinì… ‘Ddè che cce penzo, ‘ssu discorzu non m’è nou…Befana: Mango a me…

(una luce accecante avvolge Babbo Natale e la Befana e quando si dis-solve sono diventati il Venditore di Almanacchi e il Passeggere del Dia-logo di Leopardi) Venditore: Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signo-re, almanacchi?Passeggere: Almanacchi per l’anno nuovo?Venditore: Sì signore.

Passeggere: Credete che sarà felice quest’anno nuovo?Venditore: O illustrissimo, sì, certo.Passeggere: Come quest’anno passato?Venditore: Più più assai.Passeggere: Non vi piacerebb’egli che l’anno nuovo fosse come qualcuno di questi anni ultimi?Venditore: Signor no, non mi piacerebbe.Passeggere: Ma se aveste a rifare la vita che avete fatta né più né meno, con tutti i piaceri e i dispiaceri che ave-te passati?Venditore: Cotesto non vorrei.Passeggere: Così vorrei ancor io se avessi a rivivere e così tutti. Ma que-sto è segno che il caso, fino a tutto quest’anno ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascuno è d’opinione che sia stato più il male che gli è toc-cato che il bene. Quella vita ch’è una cosa bella, non è la vita che si cono-sce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll’anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si prin-cipierà la vita felice. Non è vero?Venditore: Speriamo.Passeggere: Dunque mostratemi l’al-manacco più bello che avete.Venditore: Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.Passeggere: Ecco trenta soldi.Venditore: Grazie, illustrissimo: a rive-derla. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi.(cala il sipario)

Terra nostra/Newsdi Loredana Tomassini

Discorzu tra Vabbu Natale e la Vefana (atto unico)

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Laboratorio Riconosciuto dalla Regione Marche D.G.R. n.1041 del 18/07/2011 n. registro 2

Direzione e Laboratorio

ANALISI CHIMICHE E MICROBIOLOGICHE

Fermo/Interventi durante le festività natalizie

Lavori di manutenzione nelle scuole della cittàL’Amministrazione Comunale fermana è intervenuta nella manutenzione ordinaria di alcune strutture scolastiche durante le festività natalizie. Le scuole interessate dagli interventi, una per plesso scolastico, sono le secondarie di primo grado: la sede distaccata di Capodarco della media Fracassetti, la scuola Leonardo Da Vinci e la Ugo Betti. Negli edifici si è provveduto ad effettuare principalmente lavori di imbiancatura delle aule. Alla scuola Betti gli interventi hanno interessato l’androne dell’ingresso fino al primo piano, l’aula magna, i bagni e la palestra. A Capodarco, oltre alle aule, sono state ritinteggiati gli androni del piano terra e del primo piano e i bagni. Alla Leonardo Da Vinci sono stati imbiancati il corridoio e sei aule. “Approfittando della chiusura per la pausa festiva – ha spiegato Luigi Montanini, Assessore ai Lavori Pubblici – abbiamo rivolto la nostra attenzione alle scuole intervenendo, dopo un incontro con i Dirigenti, dove era più necessario al fine di soddisfare le diverse esigenze. Gli interventi di manutenzione nelle scuole sono stati coniugati con gli impegni per la riuscita delle tante iniziative natalizie”.

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a cura di Loredana Tomassini

La Repubblica delle BananeStorie di ordinaria amministrazione

Terra nostra/News

Azienda Informa/Il DoposcuolaDa otto anni un punto di riferimento per gli studentiIl Doposcuola, sito in via Medaglie d’Oro a Fermo, da otto anni, offre assistenza quotidiana allo studio a studenti delle scuole elementari, medie, superiori e universitari. Gli operatori sono altamente qualificati e di lunga esperienza. L’offerta didattica è ampia. Vengono curate diverse aree: umanistica (comprensiva di latino e greco), linguistica (inglese, francese, spagnolo), economico-giuridica (diritto, economia aziendale, matematica finanziaria), tecnico scientifica (matematica,fisica,chimica,costruzioni, estimo, topografia, architettura, meccanica, impianti, tecnologia, disegno, sistemi, informatica,elettronica, elettrotecnica..). Ad ogni ragazzo viene proposto un piano personalizzato per acquisire e migliorare il proprio metodo di studio, per potenziare le capacità cognitive e di apprendimento nelle singole materie. Su richiesta si effettuano consulenze private per la valutazione e il trattamento delle difficoltà e disturbi dell’ap-prendimento, valutazioni aspetti motivazionali,relazionali, psicologici, consulenza genitoriale con la figura professionale del pedagogista clinico. Si offre inoltre aiuto per la preparazione degli esami di maturità e licenza media, realizzazione di tesine e assistenza per gli studenti che devono affrontare i test di ammissione alle facoltà universitarie. Il Doposcuola è aperto tutti i giorni, anche il sabato! Con possibilità di conve-nienti abbonamenti mensili a partire da 4,5€/h per studenti delle elementari e medie e 7€/h per studenti delle superiori. Dopo il grande successo dei corsi base di Cake Design dal 27 gennaio verranno organizzati corsi per imparare l’arte di decorare dolci insieme ai vostri figli. Un’attività dove la creatività e la precisione dei grandi viaggiano pari passo con la fantasia dei bimbi. Inoltre il 2 e 9 febbraio due incontri a tema per realizzare dolci regali per San Valentino! Sono aperte le iscrizioni! Seguiteci anche nella nostra pagina facebook. - Info: 328.0373303 o [email protected].

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Certo che a Porto San Giorgio sono dei draghi: pensate che su un territorio comunale di quattro chilometri, che si snoda più che altro lungo la costa, riescono a “rentostàcce” (il dialetto rende meglio l’idea) ben 11 mila auto-mobili. Arraffo la calcolatrice e faccio la divisione. La rifaccio. Eh, sì, incredibile ma vero: i sangiorgesi riescono a par-cheggiare in 0,36 centimetri a testa! Sì, vabbè, poi con le strade a doppio par-cheggio, i marciapiedi, gli anfratti ecce-tera, il numero dei posteggi possibili e impossibili, inclusi i vietati, aumenta, però è un bel record lo stesso. Eppoi i Fermani hanno il coraggio di lamen-tarsi che non possono posteggiare in Piazza, con tutti i maxi parcheggi a due passi dal Centro! Ingrati! E anche un po’ ottusi. Ma torniamo a lu Portu: paese ameno e pianeggiante che invita alle due ruote, nel senso di biciclette. E le biciclette ci sono, con annessi pedalatori: una razza impavida, un po’ incosciente e neces-sariamente fatalista che, ogni volta che inforca il biciclo, si fa il segno della croce o si tocca dove gli pare meglio perché non sa se torna a casa intatta. Perché provatevi voi a zigzagare in mezzo all’esuberante traffico cittadino, o lungo i bordi micidiali della Nazionale. Oltretutto, fatti oggetto delle peggio maledizioni degli automobilisti che se li trovano davanti: una vitaccia, quella del ciclista sangiorgese. Il quale, oltre ad appartenere ad una razza impavida, è anche ingenuo e boccalone: già sogna-va le annunciate piste ciclabili dove poter pedalare in sicurezza. Ma vanne ‘mbo’, come te vène penzato! A chiarire le idee è arrivata la mazzata dell’assessore Talamonti: ragazzi, nien-te da fare, dove cavolo le facciamo le piste ciclabili con tutto ‘sto casino di macchine? E sì che pure lui è un peda-latore incallito, tanto che in bicicletta ci va pure a lavorare: chissà se anche lui, prima di affrontare l’ardimentoso viag-gio, si tocca qua e là. E gli piange il cuo-re dover affossare le speranze dei citta-dini a due ruote, ma tant’è: per fare le piste ciclabili bisognerebbe ridisegnare l’intera mappa parcheggiabile cittadina, ovvero segare selvaggiamente i luoghi di sosta delle auto per ricavare lungo le vie piste degne di questo nome, sicure,

con i cordoli e rispettose del codice della strada. E siccome quelli delle quattro ruote sono una razza rognosa, incazzosa ed elettoralmente vendicati-va, meglio non contrariarli. Dice: ma non si possono trovare altri posti dove sistemare le macchine? Certo: basterebbe costruire 25 campi da calcio (tanti ce ne vorrebbero per 11 mila auto) e ficcarle lì. Un po’ improbabile, no? E quindi, cari miei, per il momento resta in piedi solo il progetto della pista ciclabile sul lun-gomare, sperando che non salti pure quello. Circa gli altri, resteranno un sogno benché, a suo tempo, fosse sta-to approvato dalla giunta comunale il progetto esecutivo per la realizzazione nientepopodimenoche di un sistema di percorsi ciclopedonali. Il discorso parte da lontano: è del 2005 un progetto preliminare che prevedeva la costruzione di due piste ciclabili in collina, uno da Rocca Tiepolo, l’ospeda-le, l’Hotel Bellavista ed un altro tra San-ta Vittoria e Monte Cacciù (Caccione, per i puristi). Non sarà anche che, fatti i conti, l’operazione sarebbe costata uno sbocco di sangue? Si parlò di 448.500 euro chiesti a Mamma Regione che presumibilmente si sbellicò dalle risa (e mica è scema, i soldi se li tiene per l’Anconetano). Però, nel 2010, ha benevolmente promesso di sganciare un gruzzoletto di 188.482 euro pre-vio presentazione dei progetti esecutivi necessari a incassare concretamente il conquibus. A questo punto, l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno rive-dere il progetto originario, privilegiando un percorso pianeggiante: Porto San Giorgio è o non è a vocazione turistica e balneare? E allora, variante: la pista si fa solo per 950 metri lineari sul lungo-mare Gramsci Nord. D’altra parte, sic stantibus rebus ed esclusa l’ipotesi (per certi versi accattivante) di abbattere qua e là palazzi, palazzine e palazzoni, oggettivamente la “bicipolitana” a Porto San Giorgio appare una pura utopia e tale resterà, amen. Pedalatori, se volete pedalare sfogatevi col pedalò. A proposito, Porto San Giorgio conta circa 16 mila abitanti: se le auto sono 11 mila, a che cavolo di età prendono la patente ‘ssi magnamugnitti?

Breve

Vista la Delibera di Giunta Municipale di Civitanova Marche n. 416 del 06.11.2012, dallo scorso 11 dicembre è stato riattivato il servizio di visure al pubblico presso il Settore 6° - Urbanistica (via Marinetti, 4 – Civitanova Marche). Ai sensi della Legge n. 44 del 26.04.2012 il servizio è a pagamento.

Gli orari di apertura dello sportello sono i seguenti: lunedì dalle ore 10,30 alle ore 13; martedì dalle ore 10,30 alle ore 13 e dalle ore 15,30 alle 17,30; mercoledì dalle ore 10,30 alle ore 13; giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30, venerdì dalle ore 10,30 alle ore 13.

Civitanova Marche Sportello catastale autogestito

Breve

Sulla base degli indirizzi forniti dalla Giunta Comunale di Civitanova, l’Ufficio Personale ha disposto, dallo scorso mese di dicem-bre, la chiusura al pubblico degli uffici al terzo piano del Palazzo Municipale di piaz-za XX Settembre, nella mattina del marte-dì, tenuto conto dell’apertura pomeridiana nella stessa giornata. Viene stabilito, inoltre, l’ampliamento delle

fasce orarie antimeridiane di apertura al pubblico dei Servizi Demografici del Capo-luogo e della Delegazione della Città Alta, secondo il seguente schema: lunedì 9.30-13.30; martedì 9.30-13.30 e 15.30-17.30; mercoledì 9.30-13.30; giovedì 9.30-13.30 e 15.30–17.30; venerdì 9.30-13.30.

Civitanova Marche Uffici comunali, modifiche degli orari

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11 gennaio 201312

Tra i regali ricevuti della festività natalizie e di fine anno, il meno gradito e più indesi-derato è sicuramente l’aumento di peso, fino a due chili secondo Coldiretti, per chi non ha saputo o potuto rinunciare al tour de force almentare di queste due settimane. Tra pranzi e cene, sono state assunte in media 15mila-20mila chilocalorie in più per l’effetto combinato del maggior consumo di cibi calorici abbinato a bevande alcoliche e della rinuncia ad alimenti fondamentali come frutta e verdura. Ad aggravare la situazione il fatto che l’abbuffata natalizia è stata anche accompa-gnata spesso dalla sospensione delle attività sportive e da una maggiore sedentarietà con le lunghe soste a tavola con parenti e amici che hanno ridotto il movimento fisico e favorito l’accumulo di peso. Con l’inizio del nuovo anno, anche per non dovere correre il rischio di cambiare taglia e di rifare il guardaroba, la dieta diventa un obiettivo ineludibile per molti cittadini. Ed è sempre l’alimentazione, oltre alla ripresa dell’attività fisica, a venirci in aiuto. Per rimettersi in forma occorre non pensare a drastici digiuni e a “salti del pasto”, ma adottare una dieta a base di cibi leggeri, ricca di frutta e verdura con il consumo di molta acqua.

Dopo l’apertura, nel 2010 in Corso Italia, di una nuova sede del Centro per l’Impiego, è in arrivo un ulteriore potenziamento strutturale nella media Valtenna da parte del Settore Politiche del Lavoro e Formazione Professionale della Provincia di Fermo. Il presidente della Provincia, Fabrizio Cesetti, ed il sindaco di Montegiorgio, Armando Benedetti, hanno infatti firmato un protocollo d’intesa che prevede l’allestimento di una sala formativa multimediale permanente all’interno dell’edificio comunale. Il protocollo impegna il Comune a mettere gratuitamente a disposizione il locale, facendosi carico delle opere necessarie per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Da parte sua, la Provincia provvederà all’allestimento dell’aula, in particolare per quanto riguarda arredi e strumentazione informatica. Appena pronta il locale ospiterà un corso di videoterminalista per persone disabili, le cui prove di selezione sono state effettuate prima di Natale. La sala sarà anche a disposizione delle aziende e consentirà lo svolgimento di attività formative finalizzate all’accesso o al reinserimento nel mercato del lavoro.

La Consulta Provinciale degli Studen-ti ha decretato i suoi rappresentan-ti, il diciassettenne fermano Rodolfo Moreschi (foto) e il sedicenne Andrea Ruggeri, entrambi frequentanti il Liceo T.C Onesti di Fermo. La Consulta è un organismo di rappresentanza studente-sca, presente in tutte e 110 le province italiane, e ha a disposizione un fondo stanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione che può essere speso solo su delibera dell’Assemblea degli Stu-denti che la compongono. Quest’ultima è composta da due rappresentanti per ogni plesso scolastico della provincia con mandato biennale. “Entro a far parte della consulta

quest’anno – ha detto Rodolfo – con una lista Federazione degli Studenti, un’associazione studentesca nata da poco sul territorio ma tra le più attive, che cerca di portare avanti gli idea-li di partecipazione, conoscenza e di riconoscimento del ruolo primario dell’istituzione scolastica, in modo apartitico ma assolutamente politico. Noi non facciamo appunto ‘la politica dei partiti’, ma ‘la politica delle scelte quotidiane’, della presa di coscienza, anche nel momento in cui uno studente si candida ad un ruolo di rappresentan-za, si ha a che fare con un atto politico. Di questo organo sono stato eletto Pre-sidente. Insieme agli altri membri, si è deciso di portare avanti un programma con punti concreti, tenendo sempre

conto delle limitazioni imposte dall’or-gano stesso. Il primo punto riguarda la raccolta differenziata e la riduzio-ne degli sprechi attraverso interventi materiali ma, innanzi tutto, attraverso la sensibilizzazione delle persone, perché nel momento in cui si prende coscienza di un problema si è a metà strada dal risolverlo. Di fondamentale importanza sarà la maggiore attenzione rivolta ai viaggi di studio all’estero. Infatti, in un mondo dove conoscere l’inglese sta diventando sempre più importante, penso sia essenziale apprendere la lin-gua straniera all’estero poiché è l’unico modo per imparare a parlarla agevol-mente. Consequenzialmente, tramite un organo quale la Consulta, uno fra i miei propositi sarà quello di sponsorizzare

le varie opportunità presenti sul ter-ritorio e cercare di crearne di nuove mi sembra quasi un dovere. Un altro traguardo da raggiungere sarà quello della ‘Giornata dell’ Arte ’ e della Cre-atività’, evento spesso organizzato da diverse Consulte in tutta Italia”.

Terra nostra/NewsFermano/Rodolfo Moreschi e Andrea Ruggeri sono i prescelti

Marche/I dati della Coldiretti fanno riflettere

Montegiorgio/Frutto di un accordo tra Comune e Provincia

I nuovi rappresentati della Consulta Provinciale degli Studenti

Due chili in più da smaltirecon la fine delle feste

In arrivo una sala formativa multimediale permanente

di Federica Balestrini

Breve

Il 20 gennaio in Piazza a Montottone torna la tradizionale Festa di Sant’Antonio Abate. In mattinata, dalle ore 11, benedizione degli animali con distribuzione del pane benedet-to, colazione con pesce fritto e vendita dei

dolci “pupi de massa”. Nel pomeriggio dopo la celebrazione della S. Messa e processione, alle ore 16.30 presso il palasport comunale, festa con balli e musica e distribuzione gra-tuita dei tipici frittillitti e vino rosso.

Montottone Tradizionale Festa di Sant’Antonio Abate

Dott. Marco De RobertisBiologo Nutrizionista, Specialista in “Scienze dell’alimentazione e della Nutrizione Umana”Dottorato di ricerca in “Obesità e patologie correlate”, Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università Politecnica delle Marche

Il Dott. De Robertis riceve a Porto San Giorgio, Fermo, Marina di AltidonaTel. 3205742382 - [email protected]

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Le nostre più antiche pratiche culinarie nascondono spesso e volentieri una saggezza popolare che però, con il passare degli anni, stiamo trascurando sempre di più e che talvolta recuperiamo solo durante le festività poiché la tradizione ce lo suggerisce.Ci preoccupiamo così, ad ogni Capodanno, di non far mancare mai sulle nostre tavole le tradizionali Lenticchie, simbolo di fortuna e ricchezza, ma solitamente destiniamo ai legumi ben poco spazio nella nostra alimentazione quotidiana. Eppure il loro consumo, secondo le più recenti linee guida, dovrebbe essere frequente, con un minimo di una volta a settimana, fino ad arrivare a 3-4 volte nei soggetti obesi o diabetici.Fin dall’antichità, i legumi hanno svolto un ruolo centrale nell’alimentazione di molte popolazioni grazie al loro prezioso contenuto energetico ed alla capacità di resistere, se essiccati, a lunghi periodi di conservazione.Diverse sono le caratteristiche nutrizionali che donano virtuosità a questo peculiare gruppo di vegetali: elevato contenuto proteico, la buona componente glucidica, una frazione lipidica modesta e la presenza di notevoli quantità di fibra alimentare. Sembra ormai un dato di fatto che questa particolare ricchezza in fibra, oltre a favorire peristalsi e regolarità intestinale, sia in grado di influire positivamente sul senso di sazietà, così come sul metabolismo dei grassi e dei carboidrati: la fibra è in grado infatti di ridurre i livelli del così detto colesterolo “cattivo” nel sangue e di rallentare la velocità con cui il nostro organismo assorbe gli zuccheri contenuti in un pasto. Caratteristiche che rendono i legumi adatti non solo a chi ha problemi di Diabete Mellito, ipercolesterolemia o sovrappeso, ma anche a tutti coloro che vogliono prevenire queste patologie metaboliche e mantenersi in salute.Per riprenderci dagli stravizi culinari delle festività dunque, il consiglio è quello di evitare assolutamente diete drastiche o fai da te. Servirà piuttosto recuperare quella semplicità di una volta nella scelta delle pietanze, preferendo prodotti vegetali (frutta, verdura, legumi, cereali integrali, olio extra vergine d’oliva) ed animali (carni magre, pesce, latticini freschi) che appartengono da sempre al nostro modello “mediterraneo”, ovviamente senza trascurare la ripresa di una quotidiana e moderata attività fisica.

In forma dopo le feste con i legumi

Breve

Sono aumentate del 3 per cento le imprese marchigiane guidate da giovani con meno di trent’anni. E’ quanto emerge da un’analisi prodotta da Movimprese (relativa al terzo trimestre del 2012), realizzata in occasione della divulgazione dei dati Istat sulla crescita del tasso di disoccupazione giovanile a livello nazionale, arrivato, a novembre, al 37,1 per cento. In controtendenza rispetto all’andamento record della disoccupazione giovanile, nelle Marche aumentano dunque, nei diversi settori economici, le imprese individuali condotte da under 30. Si tratta di realtà che puntano spesso sull’innovazione e sulla creatività nonostante le difficoltà nella realizzazione di investimenti a causa degli ostacoli nell’accesso al credito. In Italia le imprese guidate da under 30 sono in tutto 5.500.

Marche In crescita le imprese guidate da under 30

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Massimo Gezzi è nato a Sant’Elpidio a Mare nel 1976. È laureato in Lettere Moder-ne presso l’Università di Bologna con una tesi sulla poesia di Bartolo Cattafi che vinse il Premio Montale 2002. E qui già si capisce che trattasi di genio precoce. Anzi, precocissimo dato che, a domanda (quando, Massimo Gezzi, ha sentito l’im-pellenza della scrittura poetica?) risponde: “Dalle elementari, poi la cosa è scomparsa per molto tempo ed è ripresa attorno ai 23 anni”. Insomma, da piccolo la poesia è sta-ta come una malattia esantematica, ma già era nel suo DNA. Dopodiché, girata la boa dell’acne giovanile, ci ha dato dentro con uno studio matto, ma non disperatissimo: perciò non gli è venuta la gobba leopardia-na, anche se ce lo immaginiamo legato alla sedia come l’Alfieri. D’altra parte, quando uno ha un curriculum come il suo, il sospetto che sia un tipo alla “tormento ed estasi” viene spontaneo. Proviamo a (necessariamente) sintetizzare: come studioso si è occupato soprattutto di Bartolo Cattafi, Paolo Volponi, Giovanni Raboni, Antonio Porta, Eugenio Montale e le forme del diario nella poesia contempo-ranea. Collabora alle pagine culturali de “il Manifesto” e a diverse riviste letterarie, tra le quali Nuovi Argomenti e Poesia. Come poeta ha pubblicato le raccolte Il mare a destra (2004) e L’attimo dopo (2009), più la plaquette trilingue In altre forme/En d’autres formes/In andere Formen (2011) con poesie

in italiano, francese e tedesco. È incluso nel Nono quaderno italiano, a cura di Franco Buffoni, e nell’antologia Nuovi poeti italiani, curata da Paolo Zublena. È tradotto in ingle-se, spagnolo, francese, tedesco, albanese e croato. Naturalmente, facendo incetta via via di prestigiosi premi letterari. Basta così? Macché: svolge attività di traduttore letterario dall’inglese per grandi case editrici e si procaccia il cibo insegnando Letteratura Italiana all’Università di Berna. Eh, sì, perché anche Massimo Gezzi è un cervello in fuga per necessità, non è che sia scappato in Svizzera per non pagare le tasse. Anzi, lui tornerebbe volentieri, tanto che attualmente ha sospeso l’attività creativa per dedicarsi a quella burocratica: “Sto facendo concorsi dappertutto, ci ho provato in tutti i modi a tornare, ma il lavoro in Italia adesso è un miraggio. Porto sempre con me una grossa amarezza per il fatto che gente come me molto spesso non ha la possibilità di lavora-re nel luogo in cui è nata e vorrebbe vivere. Pazienza”. Pazienza un cavolo, Italia ingrata, cinica e bara. Vabbè, ma proprio sicuro sicuro che un Massimo Gezzi così visceralmente poeta non poèti perché vittima di un qualche tormento esistenziale? Non so più quale cantautore cimiteriale disse: “Scrivo solo canzoni tristi perché quando sono allegro esco”. E Massimo Gezzi? “Io no! E’ uno stereotipo quello del poeta triste. Io credo che la poesia sia un atto riflessivo, quindi tristezza o altri sentimenti vengono dopo, sono subordinati alla riflessione. E’ vero,

la scrittura è sempre legata all’emozione e al sentimento, ma più che un atto emotivo soprattutto è una necessità di riflessione in versi e coniuga appunto la dimensione della riflessione a quella dell’espressione di sé. Quindi direi che è l’espressione di una necessità di pensare, però è un po’ para-dossale perché chi scrive versi riesce forse a pensare solo in quella forma lì”. Oh, vivaddio! Finalmente un poeta che non si autocinge di alloro e riesce ad essere aperto alla vita, agli altri, ad essere estro-verso, autoironico, socievole. Però, da stu-dente, mi sa tanto che eri un secchione… “Bè, andavo bene…”; e i tuoi compagni come ti consideravano? “Bè, penso… un secchione! Ma ero una persona molto allegra!”; e quali altre passioni hai nella vita? “Mah…, lo sport, ho giocato a pal-lavolo per anni, mi piace molto la musica, il cinema. Sono appassionato di calcio…”. Insomma, pare convinto di essere normale, per quanto un poeta possa esserlo (insi-nuazione maligna)… “No, no – si affretta a ribadire - Oggi il poeta è una persona esat-tamente uguale agli altri, e solo se è consa-pevole di questo può essere un buon poeta. Se ci si crede esseri diversi, superiori, si è cattivi poeti. Io sono solo una persona che crede che la scrittura sia ancora una cosa importante e quindi ci scommette”. E ci scommette a prescindere: in primis, dal vil danaro, perché con la poesia, ahimè, non ci si mangia. Oggi, a mangiare con la carta (cartaccia) stampata sono gli improvvisati autori di

romanzetti o di ricettari di bassa cucina. Ma Massimo Gezzi, sia lode al merito, ci ride su: “La poesia uno la fa perché lo deve fare, non perché ci sia un fine secondo!”. Lo deve fare: quindi la poesia è un’impellenza dell’anima, dell’intelletto? “Dell’intelletto…, mi piace come definizione. E’ una specie di necessità del sentimento e dell’intelletto insieme ed è un’arte che unisce una dimen-sione riflessiva a una anche musicale. For-se è l’arte che apparentemente è più sem-plice, ma in realtà è quella più complessa e complicata e per me è stata proprio una necessità”. E, a proposito di musica e di musicalità della poesia, proprio a questo si deve la collaborazione di Massimo Gezzi con Roberto Zecchini, musicista e chitarri-sta di valore: performances affascinanti in cui l’uno mette la parola poetica e l’altro la musica e che presto si concretizzeranno in un DVD che, siamo certi, sarà imperdibile. Nel frattempo, Massimo Gezzi continua il suo nomadismo obbligato tra la Marca e l’Elvezia; tra azzurri orizzonti salmastri e verdi diorami silvestri. Nell’attesa di un vagheggiato ritorno stabile. E “regressus”, e cioè “ritorno”, è parola già di per sé carica di attese e di poesia…

Cultura/NewsPiccola galleria degli “eccellenti” nostraniMassimo Gezzi e la necessità di essere poetadi Loredana Tomassini

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Cultura/News

La Provincia di Fermo ha presentato lo scorso 22 dicembre il cd “Voci e suoni per Matacotta”, dedicato al poeta e giornalista di origine fermana Franco Matacotta. Coinvolti il Presidente della “Visioni Service” Sergio Soldani, Gaia Dellisanti, Davide Soldani, il Direttore del Conservatorio “Pergolesi” di Fermo Massimo Mazzoni e il fisarmonicista Cristian Riganelli.“Il Cd è nato da una mia proposta personale di due anni fa. – spiega Soldani - Essendo un lavoro sperimentale, si è voluto anzitutto mettere in evidenza i versi di un poeta come Franco Matacotta che, dopo Leopardi, è il più grande poeta delle Marche, inspiegabilmente maltrattato da Fermo e dalla fermanità in genere. Nel lavoro è stato coinvolto il direttore del Conservatorio Massimo Mazzoni insieme al fisarmonicista Cristian Riganelli che ha saputo intervenire con musiche tradizionali ebraiche,

particolarmente adatte alla pregnanza e alla purezza lirica di Matacotta”. Le declamazioni dei versi tratti dai vari volumi, sono esclusivamente a cura di Sergio Soldani mentre le declamazioni di alcuni brani narrativi del noto romanzo di Matacotta “La lepre bianca” sono stati affidati ai giovani attori Gaia Delli Santi e Davide Soldani. “Di questi tempi di teatro dalle circuitazioni imposte e di tagli selvaggi alla cultura, - conclude Soldani - un lavoro che negli anni ’60 sarebbe stato di ordinaria amministrazione diventa un evento di alta sperimentalità per il ritorno al teatro vero e non alle pastoie burocratiche e clientelari nel quale è caduto il mondo del teatro, soprattutto in provincia”.Sulla reperibilità del CD, contattare la Provincia di Fermo, al numero telefonico 0734.232246 e chiedere della Dott.ssa Manuela Bua.

Nel centenario della nascita di Joyce Lussu, l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Fermo - oltre ad aver dedicato alla scrittrice marchigiana una giornata di studio all’interno del Premio “Paolo Volponi” tenutosi nel mese di novembre - ha fornito dietro donazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo una copia del volume “Opere Scelte” dedicato alla stessa Lussu ad ogni Istituto Superiore e biblioteca del circuito Bibliosip.La prefazione del libro, pubblicato nel 2008 per “il lavoro editoriale”, è stata curata da Silvia Ballestra, personaggio di spicco del panorama letterario italiano e diretta confidente

dell’autrice, che è riuscita a far percepire tutta la sua ammirazione e l’affetto per quella che considera una vera e proprio guida professionale e maestra di vita.“Joyce Lussu è stata un’artista e una figura di grande rilevanza - dichiara Giuseppe Buondonno, Assessore alla Cultura della Provincia - sia sotto il profilo etico che per quanto riguarda le battaglie per la libertà delle donne. Abbiamo ritenuto importante, perciò, donare alle scuole e alle biblioteche del nostro territorio questo volume della Fondazione Carifermo che racchiude le sue migliori opere e che riconferma una straordinaria autenticità nella narrazione di una storia condivisa”.

Fermano/Presentato il CD dedicato al poeta

Fermano/Iniziativa della Provincia

Voci e suoni per Matacotta

Libro su Joyce Lussua scuole e biblioteche

BreveSant’Elpidio a MareDonati al Comune sette volumi su Andrea BacciLa Biblioteca Comunale di Sant’Elpidio a Mare si arricchisce di una prestigiosa collezione su Andrea Bacci che è stata donata all’Ente Comunale donata dall’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba a seguito della presenza del Sindaco al 243° capitolo dell’Ordine dedicato all’illustre concittadino nel mese di settembre. Una collezione stampata in sole due-mila copie, rigorosamente numerate, e composta da sette volumi contenenti i testi originali ed una traduzione in italiano dell’opera “Storia naturale dei vini”, un trattato sui vini d’Italia e dei conviti degli antichi in sette libri con l’aggiunta di notizie sui vini artificiali e sulle cervogie, sui vini del Reno, della Gallia, della Spagna e di tutta l’Europa e su ogni uso del vino.

“Chi non ricorda il proprio passato è destinato a riviverlo” si legge all’interno del campo di concentramento di Dachau, nel sud della Germania. Una frase che custodisce pienamente il significato del Giorno della Memoria, istituito con Legge n.211 del 20 luglio 2000. Legge il cui articolo 1 recita testualmente: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.I territori fermano e civitanovese, in tutte le sue componenti, ha sempre offerto un ricco cartellone, rivolto sia alle scuole che ai cittadini. Ed anche per il 2013 numerosi saranno gli incontri per ricordare pagine di una storia che non può e non deve essere dimenticata (il programma completo su www.corrierenews.it).Ma il 2013 sarà anche l’anno dell’apertura del Centro di Documentazione Storica ed Aula Didattica sulla Shoah, il razzismo, la resistenza civile e la storia del Novecento, allestito presso l’ex stazione ferroviaria di Servigliano. Un progetto fortemente voluto dall’Assessore alla Cultura della Provincia di Fermo Giuseppe Buondonno, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Marche e del Comune di Servigliano.“Stiamo lavorando per l’inaugurazione della struttura che racconterà non solo la Shoah ma tutta la storia del campo di concentramento e di internamento profughi - sottolinea Buondonno - e Servigliano ospiterà un importante appuntamento per il Giorno della Memo-ria, come da consolidata tradizione. L’aula, che verrà gestita dall’Associazione Casa della Memoria e dall’Istituto fermano per la Storia per il Movimento di Liberazione delle Marche, svolgerà una costante attività didattica e formativa, inserita all’interno di una rete europea dei luoghi della memoria”.

L’Aquila. Onna. Paganica. Bazzano. Volti. Macerie. Impalcature. Fino alla solitudine di bottiglie, frigoriferi e di un pianoforte a coda. E’ il mondo dentro “Campi di polve-re” (124 pagine, 20 euro), il libro realizzato da cinque fotografi fermani a sostegno di Tenda Amica, un’associazione fondata dopo il terremoto del 6 aprile 2009 dagli abitanti del Progetto C.A.S.E. a Bazzano, piccola fra-zione del capoluogo di provincia abruzzese.Nell’autunno del 2011 Noris Cocci, Gian-franco Mancini, Emanuele Zoppo Martel-lini, Marco Matteucci e Dante Pangrazi hanno visitato luoghi che, per mesi, hanno riempito i palinsesti di tutti i media nazionali. Per poi finire nel dimenticatoio, come tutte le tragedie di questo Paese ipocrita. Finite anche le passerelle di presidenti, ministri e parlamentari. Restano spente le luci ed il silenzio di quei luoghi comincia a fare paura.Per questo, entrando nel cuore di storie pro-fonde, la fotografia si trasforma in una voce capace di lanciare un messaggio inequivo-cabile: c’è una comunità da ricostruire, non soltanto case, aziende e palazzi. E c’è un

tessuto sociale logorato da scelte propagandi-stiche, come la realizzazione di new town prive di punti di aggregazione. Noris, Gianfranco, Emanuele, Marco e Dante, accompagnati dagli stessi cittadini aquilani, hanno dato una loro lettura a questo dolore, realizzando immagini di una forza espressiva straordinaria. Un’espe-rienza che lascia però anche tanti interrogativi: come è possibile che ancora oggi si continuino a commettere errori su errori? Perchè l’uomo non riesce a prendere coscienza della propria fragilità e si ostina a rimanere nudo di fronte agli eventi, che sia un terremoto o un’alluvio-ne? E chi sono i responsabili di un’inerzia che si protrae da quasi 4 anni?La pubblicazione - promossa dall’Associa-zione Club “L’Altraitalia” di Montegranaro e patrocinata dalla Provincia di Fermo e dal Comune de L’Aquila - è stata realizzata grazie al sostegno del Comune di Montegranaro, della Camera di Commercio di Fermo, dell’Or-dine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Fermo, della Fototeca Provin-ciale con sede ad Altidona. (Andrea Braconi)http://campidipolvere.wix.com/book

Provincia/Riflessioni ed iniziative per il 27 gennaio Fotografia/Un libro realizzato da cinque fermani

Nei luoghi dove la memoria resiste Le ferite del terremoto, ancora vive

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Feste popolari

Tutto è pronto a Montelparo per accogliere l’ennesima edi-zione della tradizionale Sagra del Baccalà che attira ogni anno nel bel borgo della Val-daso migliaia di appassionati e buongustai. Davvero particolare è la storia di questa manifestazione che affonda le sue radici addirit-tura agli inizi del ‘700, quan-do un devastante terremoto distrusse il convento dei Frati Agostiniani. Una volta ristrutturato il convento, grazie anche alla partecipazione di numerosi abitanti, il Padre priore volle ringraziare l’intera cittadinanza con una memorabile mangiata di baccalà, che si ripete ogni anno con una straordinaria partecipazione. Nel corso degli anni questa tradizione ha abbondantemente varcato i confini montel-paresi e il paese viene preso letteralmente d’assalto, tanto da indurre gli organizzatori a triplicare le serate. Nel 2013 l’appuntamento è per le giornate del 18, 19 e 20 gennaio alla Palestra di Viale Marconi.La ricetta è tenuta rigorosamente segreta ma due cose sono certe: il baccalà è cotto al forno e viene ricoperto a fine cottura da olio extravergine e prezzemolo. La quantità di baccalà servito è davvero impressionante, basti pensare che viene ordinato a quintali direttamente in Canada della qualità più pregiata, il famoso gaspè. Attenzione: se siete appassionati e golosi di baccalà è consigliabile acquistare i biglietti presso il Bar Enzo di Montelparo in Largo Marconi 1, prima di recarsi alla sagra, perché sono talmente tante le persone che andare a Montelparo all’ultimo momento può significare rimanere a bocca asciutta.

MontelparoBaccalà da gustare

Cartellone/News

Sagre e Feste18, 19, 20 GennaioSagra del baccalàMONTELPARO Palestra, Viale Marconi

20 Gennaio DomenicaFesteggiamenti di S. Antonio AbateGROTTAZZOLINA Piazza Umberto I ore 9Tel. Comune 0734.631443

Festa di Sant’Antonio Abatefunzioni religiose, distribuzione dei pani benedetti, momenti ricreativi e gastronomiciMONTE URANO Quartiere Tenna e Quartiere San Pietro Tel. Comune 0734.848723

Festa di Sant’Antonio Abatedalle ore 11 benedizione in Piazza degli ani-mali con distribuzione del pane benedetto, vendita dei tradizionali ”pupi de massa”, colazione e pesce fritto. Dalle ore 16.30, Palazzetto dello sport, festa in musica, tombolata, frittillitti e vino rossoMONTOTTONE Tel. Comune 0734.775135

Mostre Mercato27 Gennaio DomenicaArtigiana...ndo vaiMercatino di antiquariato, modernariato, col-lezionismo, artigianato artistico, oggettistica varia e tipicità alimentariCIVITANOVA MARCHE Piazza XX Settembre 8-20Tel. 377.5061522 - 333.6949131

2, 3, 4 FebbraioCibariaattrezzature per la ristorazione e gastronomia, workshop, gare di cucina e degustazioniCIVITANOVA MARCHE Ente fiera 9-19www.cibariafiera.it

Mostre d’ArteVololiberocollettiva d’arteCIVITANOVA MARCHE Spazio E.ArtOrario: Orario: dal mercoledì alla domenica 17.30-20.30 Dal 16 Dicembre al 20 GennaioTel. 0733.817194 - 393.5134305 www.eartcultura.org

Omaggio a Mariacollettiva d’arteCIVITANOVA MARCHE Bar centraleOrario: Orario: feriale 17.30-20; festivo 10-12.30 e 17.30-20 fino al 20 Gennaio

Intantoll mercato coperto degli artistimostra di arti visive, esposizioni e performances artistiche. 3^ edizione. FERMO Ex mercato copertoFino al 20 gennaioTel. 333.8700369 - 338.2975266

Prospero è il ventostoria ragionata della marineria attraverso i modelli di Riccardo Alocco. Orario: lunedì, mercoledì e venerdì 9-12.30 e 15.30-18.30; martedì e giovedì 9-12.30; sabato 15.30-18; domenica e festivi 15.30-19FERMO Villa Vitali - Fino al 31 GennaioTel. Comune 0734.284345

AGENDA www.corriereproposte.itGli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola e on line

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Cartellone/News

Rassegna internazionale di arte sacraPORTO SANT’ELPIDIO Villa BaruchelloOrario: Orario: feriale 15-19.30; festivi 10-12 e 15-20. Fino al 13 GennaioTel. Comune 0734.908263

Musica Classica12 Gennaio SabatoCivitanova Classica - Piano festival”Largo al factotum” con Elio (voce) e Roberto Prasseda (pianoforte)CIVITANOVA MARCHE Teatro Rossini ore 21.15Tel. 0733.812936 www.civitanovaclassica.it

13 Gennaio DomenicaTrio Lennon”Quando i Beatles mettono il frac”FERMO Sala dei Ritratti ore 17Tel. 347.6529970 Concerti di San Roccocon il M° Adrian VasilacheMONTE URANO Chiesa San Rocco ore 17Tel. Comune 0734.848723

14 Gennaio LunedìConcerto Orchestra e Coro ”G. B. Pergolesi”. Inaugurazione Anno Accademico del Conservatorio di MusicaFERMO Teatro dell’Aquila ore 21Tel. 0734.284295

18 Gennaio VenerdìOrchestra e coro”G. B. Pergolesi”. Inaugurazione anno acca-demico Conservatorio di musicaFERMO Teatro dell’Aquila ore 21Tel. 347.6529970

20 Gennaio DomenicaConcerti di San RoccoTribuna dei giovani solisti con Andrea Santarelli (pianoforte) e Giulia Polzoni (violino)MONTE URANO Chiesa San Rocco ore 17Tel. Comune 0734.848723

27 Gennaio DomenicaTrio blockcon Maurizio Baglini (pianoforte), Federico Paci (clarinetto) e Silvia Chiesa (violoncello)FERMO Sala dei Ritratti ore 17Tel. 347.6529970

Quartetto Maffeicon Salvatore Seminara (chitarra). Musiche di Webern, Castelnuovo-Tedesco, SostakovicMONTECOSARO Teatro delle Logge ore 17Tel. 0733.230777 www.appassionataonline.it

Concerti di San Roccocon il M° Adrian VasilacheMONTE URANO Chiesa San Rocco ore 17Tel. Comune 0734.848723

3 Febbraio DomenicaConcertocon Ioana Cristina Goicea (violino) e Andrei Banciu (pianoforte)FERMO Sala dei Ritratti ore 17Tel. 347.6529970

Orchestra Filarmonica Marchigianacon Francesco Di Rosa (oboe solista) e Alessio Allegrini (direttore). Musiche di Salieri, Strauss e Mendelssohn. 18^ Stagione ConcertisticaMONTEGRANARO Teatro La Perla ore 17.15Tel. 0734.890554

AGENDA www.corriereproposte.itGli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola e on line

www.arcimboldocucinaevino.it

SAN TOMMASO DI FERMOContrada Paludi, 357Tel. 0734.640720 - 347.8189306

Lunedì 11 febbraio 2013

Affettati misti e formaggi

Bruschetta al lardo di Colonnata

Polentine grigliate al ragù di salsiccia

Chitarra speck e radicchio

Arista al forno con patate

Dolci di Carnevale e spumante

Acqua e vinoCaffè

Musica, Karaoke e balli

con Luca Donzelli

L edì 11 febbraio 2013Festa di CarnevaleGiovedì 14 febbraio 2013Cena a lume di candela

Invito al tavolo con Vol Au Vent degli Innamorati e calice di prosecco MillesimatoInsalata di mare con julienne di verdureCocktail di gamberetticon abbraccio di crostinoCuoricini di polenta al sapore di mareRavioli dell’amore agli scampi e limoneTronchetto amoroso di salmonesul letto di verdureDolce “Respiro degli Innamorati”SpumanteAcqua e calice di vino - CaffèAvremmo il piacere di offrire la cenaalla coppia più fortunata tramite un’estrazione.

Avremmo il piacere di offrire la cena

alla coppia più fortunata tramite un’estrazione.

Giovedì 14 febbraio 2013GioCC

San ValentinoGiovedì 14 febbraio 2013

Cena a lume di candela

Invito al tavolo

con Vol Au Vent degli Innamorati

e calice di prosecco Millesimato

Trittico di spiedini “lui e lei” con

affettati e formaggi sul letto di rucola

Cuoricini di polenta con crema di porcini

Ravioli dell’amore con verdure julienne

Tronchetto amoroso di filetto di maiale

con patate

Dolce “Respiro degli Innamorati”

Spumante

Acqua e calice di vino - Caffè

Giovedì 14 febbraio 2013l

San Valentino

Cena e Dopocena 25 Euro

Menù Bimbi 10 Euro(Anche In Maschera!!!!!!!!)

Tr

Do

30 euro

ai

25 euro

Musica

Frankie Magellano è un musicista dominato e prigioniero dell’orgia poetica linguistica del bizarre musicale, grande osatore nell’affiancare colombe e maiali. Sposa la musica sul palco del teatro, crea e coniuga le due cose lasciando ad ognuna di loro la libertà di tradirsi a vicenda per non stancarsi mai uno dell’altra. Nato nel 1971 a Correggio, compone la sua musica, la fa suonare e se la canta, costruisce musica che gli piace, che gli dà la sensazione di essere portato in giro nel mondo, in certi posti, quei posti che con buona probabilità non vedrà ma, misera consolazione per chi ama viaggiare.Ama da sempre quella sensazione che il teatro può dare alla musica o viceversa, il senso del dramma nella canzone, della deficienza, di un grottesco surreale momento che veste solo gli abiti, appunto, di un momento, quello della canzone che come una recita, una seconda vita, viene eseguita al fine solo del piacere. La sua musica, non etichettabile e impossibile da confinare all’interno di una misera parola, è un grog dagli ingredienti unici, un mix tra Tom Waits, il migliore De Andrè e una versione ruvida di Paolo Conte. Una musica da avan-teatro, da gustare davanti e dietro le quinte. Insieme a Pippo Bartolotta (piano), Andrea Moretti (contrabbasso), Paolo Giglioli (chitarre) e Michele Mazzieri (batteria), Frankie Magellano presenterà venerdì 25 gennaio al TAM Club di Grottazzolina, a partire dalle ore 21.30, il suo ultimo album “Adulterio e Porcherie” (ingresso 10 euro, ridotto 8 euro).tel. 338.4321643 – www.tamfactory.net

Metti una sera Elio, senza le Storie Tese, aggirarsi con passo deciso sul palco del teatro Rossini di Civitanova Marche, in un mondo di cabalette rappate, di Figari ironici, di Don Giovanni beffardi e impuniti, di swing dolenti, a raccontare amori perduti e ritrovati, nell’infinita lotta di classe combattuta a colpi di genio e disincantata ironia. Niente di eversivo! Siamo nel mondo di Mozart, Rossini, Verdi, Wagner e Kurt Weill. “Largo al factotum”, esperimento già benedetto dal successo, è il concerto spettacolo che Civitanova Classica propone al suo pubblico sabato 12 gennaio alle ore 21,15 e che vede Elio irriverente mattatore insieme al pianista sperimentatore Roberto Prosseda. Tel. 0733.812936www.civitanovaclassica.it

GrottazzolinaFrankie Magellano e la sua musica senza etichette

Civitanova MarcheMetti una sera Elio…

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Cartellone/News

Musica Leggera11 Gennaio VenerdìBandabardò tributeCIVITANOVA MARCHE Maggawww.magga.it

Le rimmelPORTO SANT’ELPIDIO Sunrise, Via Trieste Tel. 348.8353885

13 Gennaio DomenicaTrio Lennon”Quando i Beatles mettono il frac”FERMO Sala dei Ritratti ore 17Tel. 347.6529970

18 Gennaio VenerdìJamiroquai tributeCIVITANOVA MARCHE Maggawww.magga.it

19 Gennaio SabatoAnna BelleFERMO Locanda San Rocco Tel. 335.8758072

25 Gennaio VenerdìSons from the wooda Jethro Tull affairCIVITANOVA MARCHE Blues biker’s club Tel. 0733.1941507

Gli amici dello zio pecosCIVITANOVA MARCHE Maggawww.magga.it

26 Gennaio SabatoEspressioni bandCIVITANOVA MARCHE Maggawww.magga.it

Eva mon amourFERMO Friends pub Tel. 0734.227423

Dino FumarettoFERMO Locanda San Rocco Tel. 335.8758072

28 Gennaio LunedìFabio ConcatoCIVITANOVA MARCHE Teatro Rossini ore 21.15Tel. 333.8352912

Teatro e Danza11 Gennaio VenerdìLos Hermanos Macanacon Enrique e Guillermo De Fazio. A cura della Compagnia Argentina di TangoCIVITANOVA MARCHE Teatro Rossini ore 21.15Tel. 0733.812936 - 071.2072439 www.civitanovadanza.it

Un mare di nuvolescritto da Paola Minaccioni e Saverio Raimondo. Con Paola Minaccioni e Awa Ly. Regia di Michele TruglioPORTO SANT’ELPIDIO Teatro delle Api ore 21.15www.amat.marche.it

AGENDA www.corriereproposte.itGli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola e on line

Eventi

Teatro

Si presenta ricco e variegato il calendario della stagione culturale di Monte Urano. Cornice delle iniziativa in programma il cine-teatro Arlecchino. Ad aprire il cartellone musicale, organizzato dal Comune in collaborazione con TAM tutta un’altra musica, giovedì 21 febbraio, il concerto di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti “Banda Larga”. Sabato 23 marzo jazz e fusion con The Yel-lowjackets, mentre giovedì 11 aprile sarà la volta di Adriano Viterbini e di Mama Marjas & Little Axe. Venerdì 26 aprile ancora jazz con la Gegè Telesforo Nu Joy Band. Giovedì 23 maggio sul palco dell’Arlecchino arriverà Max Gazzè. Il cantautore romano sarà accompagnato al pianoforte da Rita Marcotulli e alla batteria da Roberto Gatto. Gli spettacoli inizieranno alle ore 21.15. Ai bambini e ai ragazzi delle scuole elementari e medie saranno dedicati due appuntamenti del Teatro ragazzi. Martedì 15 gennaio alle ore 10 andrà in scena “Lo scavo meraviglioso” con la Compagnia Teatri Comunicanti; lunedì 11 marzo, sempre alle 10, “Hansel e Gretel”. La Favola dei fratelli Grimm sarà rappresentata dalla compagnia Teatro Verde di Roma.Quattro gli appuntamenti con le risate. Giovedì 7 e venerdì 8 febbraio alle 21.30 l’atteso ritorno della “Corrida de Mundurà… genitori allo sbaraglio”, a cura dell’associazione Studio Danza. La comicità nostrana sarà garantita della presenza di Piero Massimo Macchini che giovedì 14 febbraio alle 21.30 farà conoscere a tutti il suo Complesso di “Edipo in Tour” e di Giorgio Mon-tanini che giovedì 21 marzo, sempre alle 21.30, racconterà la vita di “Un uomo qualunque”.Tel. 0734.84871 – www.comune.monteurano.fm.it

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PedasoIn scena “Tête a tête, passioni stonate” con Veronica PivettiAl via sabato 9 febbraio alle 21.15 la stagione teatrale pedasina che quest’anno verrà inau-gurata con uno spettacolo che racconta con parole e musica l’amore, organizzato dall’as-sessorato alla cultura in collaborazione con l’Amat. “Un innovativo esordio per la nostra stagione teatrale – dice l’assessore alla Cultura Paolo Concetti – che punta sulla qualità culturale e su un nome di spicco del panorama artistico nazionale come quello di Veronica Pivetti, interprete poliedrica e volto di innumerevoli serie televisive.” Da Biancaneve a Kurt Weil, passando per Jannacci e Doris Day, con l’aggiunta di qualche romanità di Nilla Pizza, la pièce è una conversazione musicale sull’amore fatta di parole cantate, strofe parlate, sen-timenti bisbigliati, arringhe appassionate in cui si ride e si piange a ritmo di baci e ceffoni.

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Cartellone/News

12 Gennaio SabatoCose dell’atru munnuregia di Angelo Ciuccarelli. A cura della Filodrammatica FirmumMONTECOSARO Teatro delle Logge ore 21Tel. 0733.560731 - 560728

13 Gennaio DomenicaSe ’rvenesse llu poru Antòa cura della Compagnia Gli InsolitiPORTO SANT’ELPIDIO La Piccola ore 17.30Tel. 320.3873396

15 Gennaio MartedìA piedi nudi nel parcodi Neil Simon. Con Gaia de Lurentiis, Stefano Artissunch e Valeria Ciangottini. Regia di Stefano ArtissunchSANT’ELPIDIO A MARE Teatro Cicconi ore 21.15Tel. Comune 0734.8196372 - 407 www.semteatri.it

18 Gennaio VenerdìIl borghese gentiluomodi Molière. Con Massimo Venturiello e ToscaMONTEGIORGIO Teatro Alaleona ore 21Tel. 0735.736302 - 0734.952067

19 Gennaio SabatoCyrano De Bergeracdi Edmond Rostand. Con Alessandro PreziosiFERMO Teatro dell’Aquila ore 21Tel. 0734.284295

Chi ce capisce è brauregia di Giancarlo Salvucci e Antonina Scaduto. A cura del Gruppo Leonina (Ripe San Ginesio)MONTECOSARO Teatro delle Logge ore 21Tel. 0733.560731 - 560728

Sarto per signoraSANT’ELPIDIO A MARE Teatro Cicconi ore 21.15Tel. Comune 0734.8196372 - 407 www.semteatri.it

20 Gennaio DomenicaCyrano De Bergeracdi Edmond RostandCon Alessandro PreziosiFERMO Teatro dell’Aquila ore 17Tel. 0734.284295

22 Gennaio MartedìLi romani in Russiaracconto di una guerra a millanta mila miglia. Con Simone CristicchiMONTEGRANARO Cine Teatro La Perla ore 21www.amat.marche.it

24 Gennaio GiovedìThe Arena Lovecon il Balletto di Roma, Consorzio Nazionale del Balletto. Direzione artistica di Walter Zappolini. Coreografie di Michele Pogliani, Giorgio Mancini, Giorgio Madia, Mauro Astolfi, Milena ZulloFERMO Teatro dell’Aquila ore 21Tel. 0734.284295 www.amat.marche.it

26 Gennaio SabatoSe r’venesse ’llu poru Antòregia di Primo Sacchini. A cura del Gruppo L’inzoliti (Casette d’Ete)MONTECOSARO Teatro delle Logge ore 21Tel. 0733.560731 - 560728

27 Gennaio DomenicaVito de Cassiàe ”Un Bobi a due Bubi”A cura del GTM di MontegranaroMONTEGRANARO Auditorium Officina delle Arti ore 21Tel. Comune 0734.89791

28 Gennaio LunedìUn hombre de tangoomaggio ad Astor Piazzolla dell’EnsembleVuelvo al SurSANT’ELPIDIO A MARE Auditorium Giusti ore 21.30Tel. Comune 0734.8196372 - 407

31 Gennaio GiovedìAssoluzione di un amoredi Jean Coti. Con Francesca Tosoni e Stefano TosoniPORTO SAN GIORGIO Teatro comunale ore 21.15Tel. 0734.680256 - 338.4321643

1 Febbraio VenerdìBallatada Wyslawa SzymborskaDi e con Licia MagliettaCIVITANOVA MARCHE Teatro Cecchetti ore 21Tel. 0733.812936 www.amat.marche.it

2 Febbraio SabatoUn tram che si chiama desideriodi Tennessee Williams. Con Laura Marinoni e Vinicio Marchioni. Regia di Antonio LatellaFERMO Teatro dell’Aquila ore 21Tel. 0734.284295

Il paese degli onestiregia di Lorenzo RoscioliA cura della Compagnia Quinta Dimensione (Porto San Giorgio)MONTECOSARO Teatro delle Logge ore 21Tel. 0733.560731 - 560728

3 Febbraio DomenicaUn tram che si chiama desideriodi Tennessee Williams. Con Laura Marinoni e Vinicio Marchioni. Regia di Antonio LatellaFERMO Teatro dell’Aquila ore 17Tel. 0734.284295

7 Febbraio GiovedìScugnizzaa cura della Compagnia Italiana di OperettaMONTEGIORGIO Teatro Alaleona ore 21Tel. 0735.736302 - 0734.952067

Teatro Ragazzi13 Gennaio DomenicaLa bella e la bestiaa cura del Teatro del CanguroCIVITANOVA MARCHE Teatro Annibal Caro ore 17Tel. 071.82805

Parcopinocchioa cura del Teatro Prova (Bergamo). Domeniche da favola, 1^ edizioneFERMO Teatro dell’Aquila ore 17Tel. 0734.284295

La storia di Pierino e il lupoa cura del TIB Teatro (Belluno). Domenica a Teatro 16^ edizionePORTO SAN GIORGIO Teatro comunale ore 17Tel. 0734.902107 - 680256 www.eventiculturali.org

AGENDA www.corriereproposte.itGli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola e on line

Teatro e danza

Uno spettacolo unico, quello che ci attende al teatro Rossini di CIvitanova Marche l’11 gennaio, il tango ballato dai fratelli Macana (Enrique e Guillermo De Fazio) - considerati una delle coppie di ballerini più talentuose del panorama “tanguero” internazionale, richiestissimi per film e spettacoli in tutto il mondo - con una compagnia di eccellenti danzatori. Capelli impomatati, completo scuro che rievoca un’atmosfera Anni Quaranta e una tale abilità nel tango da riuscire a interpretare al meglio il ballo più sensuale del mondo, questi sono i fratelli Macana. Il significato del loro nome d’arte “Macana”, deriva dal gergo popolare di Buenos Aires e significa gioioso. Los Hermanos Macana, nati e cresciuti a Buenos Aires, rievocano le origini del tango come i “compadritos” (i guappi dell’epoca) che, per carenza di donne, erano costretti ad allenarsi e ballare tra di loro, mostrando le loro abilità. L’originalità del loro stile li consacra come una coppia unica capace di miscelare talento, divertimento ed energia, tanto da essere invitati dal famoso ballerino Mikhail Baryshnikov a partecipare al Festival delle Arti a Sarasota USA.

Arriva al Teatro dell’Aquila di Fermo il “Cyrano De Bergerac” diretto ed interpretato da Alessandro Preziosi. L’appunta-mento è per sabato 19 gennaio alle ore 21 e per domenica 20 alle ore 17.Scrive Preziosi: “Dal connubio di dignità e incapacità di ama-re ho cercato di prendere le mosse credendo che il Cyrano de Bergerac sia una commedia sulla “inadeguatezza” e sulla epicità sentimentale delle grandi personalità rispetto al comune sentire dell’amore, dell’amicizia e in genere rispetto alla coerenza con la quale compiere la più giusta per sé e per i propri valori. Un perso-naggio che può agire liberamente per perseguire il suo sogno di essere amato attraverso qualunque mezzo. In questo gioco d’amore, ho fornito a Cyrano una messa in scena che permettesse di muovere come un burattinaio i personaggi fino a darci l’illusione di una storia scritta all’impronta solo per noi pubblico; così nell’adattamento del testo ho cercato di far coesistere la prosa e la poesia relegando i versi ad un gioco risolutivo di certe que-stioni e cercando di dare respiro alla dimensione poetica del testo”. Tel. 0734.284295

Civitanova MarcheIl tango di “Los Hermanos Macana”

FermoAlessandro Preziosi fa “Cyrano”

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11 gennaio 201321

Cartellone/News

19 Gennaio SabatoLa favola in corpolaboratorio didattico su fiabe e storie fantasticheSANT’ELPIDIO A MARE Biblioteca A. Santori dalle ore 16

20 Gennaio DomenicaStoria di un palloncinoa cura di Stilema Unoteatro (Torino)A teatro insieme 24^ edizionePORTO SANT’ELPIDIO Teatro delle Api ore 17.15Tel. 0734.902107 www.eventiculturali.org

O quanti belli coloria cura dei Teatro ComunicantiPOTENZA PICENA Teatro Mugellini ore 17.30Tel. 0733.679260 www.eventiculturali.org

Betty l’apettaa cura dell’Ambaradan Teatro (Bologna)SERVIGLIANO Teatro comunale ore 17Tel. 339.8394620 - 347.4060569

27 Gennaio DomenicaMostrya cura degli ”Eccentrici Dadarò”CIVITANOVA MARCHE Teatro Annibal Caro ore 17Tel. 071.82805

Artù e Merlinoa cura dell’Elsinor Teatro Stabile d’Inno-vazione. Con Stefano Braschi e Andrea Soffiantini. Regia di Carlo RossiMONTEGIORGIO Teatro Alaleona ore 17Tel. Comune 0734.952067

Lo scavo meravigliosoa cura dei Teatri ComunicantiDomenica a Teatro 16^ edizionePORTO SAN GIORGIOTeatro comunale ore 17Tel. 0734.902107 - 680256 www.eventiculturali.org

3 Febbraio DomenicaOcchio Pinocchioa cura del Teatro Eidos (Benevento)A teatro insieme 24^ edizionePORTO SANT’ELPIDIO Teatro delle Api ore 17.15Tel. 0734.902107 www.eventiculturali.org

Il giro del mondoa cura del Teatro dell’Aventino (Chieti)SERVIGLIANO Teatro comunale ore 17Tel. 0734.902107 - 339.8394620

Altri Eventi12 Gennaio SabatoConversazioni sull’Artea cura del maestro Pierluigi SaviniFERMO Buc Machinery ore 16

Conversazioni sul teatro”Le professioni teatrali e la loro organizza-zione” - Relatore Prof. Luigi Maria MusatiFERMO Teatro dell’Aquila, Sala Rollina ore 18

19 Gennaio SabatoConversazioni sull’Artea cura del maestro Pierluigi SaviniFERMO Buc Machinery ore 16

Conversazioni sul teatro”L’analisi del testo teatrale: il testo come partitura” - Relatore Prof. Luigi Maria MusatiFERMO Teatro dell’Aquila, Sala Rollina ore 18

24 Gennaio GiovedìI giovedì dell’arte”Primavera e le altre: simboli e misteri neo-platonici di Sandro Botticelli” incontro con Cesare CatàPORTO SAN GIORGIO Teatro comunale ore 17Tel. 0734.680256 - 338.4321643

26 Gennaio SabatoIl palco, la parola”Tra le braccia femminili della follia: il Padre di August Strindberg”. Interventi didattici a cura di Cesare Catà e Luigi Maria MusatiPORTO SAN GIORGIO Teatro comunale ore 17Tel. 0734.680256 - 338.4321643

AGENDA www.corriereproposte.itGli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola e on line

Teatro ragazzi

Cinema

Cresce il progetto “Ti Porto al Cinema”, ideato da Andrea Cardarelli. E si arricchisce di una nuovo tassello. “Visioni differenti” è il titolo della rassegna cinematografica partita il 6 gennaio a Porto Sant’Elpidio. Le proiezioni – tutti film indipendenti in prima visione nazionale, che usciranno in con-temporanea nelle sale cinematografiche – si tengono nella sala polivalente “La Pic-cola” (ex scalo merci) alle ore 17.30 e alle ore 21.15. Il secondo appuntamento è per il 17 febbraio con “Vietato morire” di Teo Takahashi (previsto un intervento sul tema della tossicodipendenza). Il 17 marzo sarà la volta di “W Zappatore” di Massimiliano Verdesca; il 21 aprile di “Bomber” di Paul Cotter (in programma un intervento a cura dell’Istituto di Storia del Movimento di Liberazione); il 19 maggio di “Beket” di Davide Manuli (con letture di brani a cura

di Gaia Delli Santi). A chiudere la rasse-gna, il 9 giugno, sarà “P.O.E. – Poetry Of Eerie” (autori vari). A conclusione del film interverrà la prof.ssa Isabella Beato.La rassegna “Visioni differenti” è realizzata dal Circolo del Cinema “Metropolis” in collaborazione con Emporio Sound. Proseguono intanto le proiezioni al Tea-tro comunale di Porto San Giorgio (ore 21.15). Il 15 gennaio appuntamento con “La guerra è dichiarata” di Valerie Donzelli (interverrà la giornalista Romina Coccia); il 29 gennaio con “Il mundial dimenticato” di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni (i registi saranno presenti alla proiezione); il 5 febbraio con “Gigante” di Adrian Biniez (interverrà Simone Paglia-lunga); il 12 febbraio con “Sette opere di misericordia” di Gianluca e Massimiliano De Serio (interverrà Andrea Cardarelli).

FermanoLa qualità non conosce crisi

Per avere un panorama esaustivo delle manifestazioni nelle Marche invitiamo i nostri lettori ad acquistare il mensile di cultura e turismo delle Marche “Corriere Proposte” disponi-bile in edicola o a connettersi al sito internet: www.corriereproposte.it

Gli altri eventi...

Domenica 13 gennaio alle ore 17, presso il Teatro dell’Aquila di Fermo, per la stagione di teatro per ragazzi e famiglie, va in scena “Parcopinocchio – Il diritto di essere bambino”, spettacolo adatto ad una fascia d’età dai 4 anni in su, portato in scena dalla Compagnia “Il Teatro Prova” di Bergamo.“Parcopinocchio” evoca un luogo piacevole e accogliente come il parco in cui ogni bambino può giocare e trovarsi con gli altri. E proprio come Pinocchio crescere attraverso sbagli, bugie, divertimenti, sgridate, medicine, fatiche e soprattutto affetto. Il testo riscritto e allestito in chiave giocosa e comica da Silvia Barbieri abbina i personaggi del famoso romanzo di Collodi ai Diritti dei Bambini: Pinocchio è infatti la prima firma che compare sulla Carta a tutela dei Diritti dei Bambini dell’UNICEF, che patrocina lo spettacolo rivendicando la tutela e la cura del mondo dell’infanzia da parte degli adulti. In una girandola di apparizioni e siparietti, il pub-blico-bambino, assisterà ad una giostra di incontri e coinvolgimenti teatralizzati, nella famosa storia di Pinocchio. Con il burattino entrerà nel Gran teatro dei burattini di Mangiafuoco, verrà adescato dal Gatto e dalla Volpe, ascolterà le noiose raccomandazioni del Grillo Parlante, sarà curato dalla Fata Turchina, verrà difeso per finta dal Gorilla Giudice, canterà scanzonato con Lucignolo, verrà rapito dall’Omino di Burro e portato nel Paese dei Balocchi.Tel. 0734.284295

Fermo “Parcopinocchio” per sognare

Ambientata ai nostri giorni “Artù e Merlino” la storia del mago e del suo re (o viceversa) e situata per la precisione in una casa di riposo dove Merlino trascorre la sua vecchiaia, non perde per questo il suo fascino che è quello delle antiche imprese leggendarie, del coraggio necessario per raccogliere la sfida della vita e della forza d’animo che occorre per affrontare il nemico dove meno te lo aspetti. Artù, uomo pieno di impegni e gravose responsabilità, recatosi a trovare l’antico maestro, colui che in definitiva lo ha creato sovrano, si trova davanti un povero vecchio che sembra aver smarrito l’acutezza di un tempo. Sembra, ma sembrare non è essere, come direbbe Merlino. Il vecchio mago nonostante le tristi apparenze, anzi proprio in virtù di quelle, non ha finito di insegnare al suo allievo e così, grazie ad un ragazzo scelto tra il pubblico, il re sarà costretto a ripercorrere ironicamente la sua storia e la sua giovinezza per comprendere più profondamente il suo vero destino e il senso del suo lavoro. E’ una storia per ragazzi che riguarda tutti noi, che riguarda la nostra attualità, il nostro mondo che reputa inutile la vecchiaia e dove a volte sembra che nessuno abbia il diritto o la possibilità di insegnare ancora qualcosa. Sembra ma, come direbbe Merlino, sembrare non è essere.Appuntamento al Teatro Alaleona di Montegiorgio domenica 27 gennaio alle ore 17.Tel. 0734.952067 – 0735.736302

Montegiorgio Artù e Merlino

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Basket/Vittoria contro Pesaro che vale doppio

Sport/News

Finale d’anno col botto per la Sutor

L’anno appena concluso verrà ricordato negli annali come un anno di forte crisi economica, che ha avuto delle naturali ricadute anche nel mondo dello sport, dove l’apporto degli imprenditori del

territorio è fondamentale. Nonostante il periodo di vacche magre, le squadre e gli atleti fermani si sono fatti apprezzare nei campionati svolti ed in corso e nelle gare in cui hanno gareggiato. Nel calcio

la Fermana ha ancora una volta sfiorato la promozione in serie D perdendo la finale dei play off contro il Tolentino, i canarini dopo un’estate a dir poco tribo-lata con molti dubbi sulle reali intenzioni della proprietà toscana, attualmente è al 3° posto, ma è arrivata la soddisfazione della vittoria della Coppa Italia di catego-ria, che è un’opportunità per poter con-quistare la serie D anche non vincendo il torneo di Eccellenza. Nel basket l’eccellenza del territorio in procinto di tornare la prossima stagione a Porto San Giorgio, è senza ombra di dubbio la Sutor Montegranaro. La tenacia della dirigenza calzaturiera è più forte dei venti di crisi e di alcuni mancati spon-sor, cosicché, i presupposti per rimanere nel massimo campionato nazionale, ci sono tutti. Nel volley femminile la miglior espressione del territorio è senza ombra di dubbio l’Azzurra Casette d’Ete, per la società griffata Stampi Italia il manteni-mento della serie B 1 è sempre l’obiettivo principale, per una frazione è un risultato di grande rilievo, ricordando anche, che qualche anno fa l’Azzurra conquistò il diritto a disputare la serie A 2 femminile. Per quanto concerne gli atleti fermani che si sono messi in bella evidenza, un ruolo di primissimo piano spetta al sedicenne tennista sangiorgese Gianlu-igi Quinzi (foto), già campione europeo under 14, che si è aggiudicato fra gli altri, il prestigioso trofeo “Bonfiglio” a Milano, considerato un vero e pro-prio campionato mondiale riservato agli under 18. Il tennista allievo di Nick Bollettieri ha confermato di avere tutte le carte in regola per poter continua-re ad ottenere risultati eccellenti anche crescendo, chissà se l’erede di Panatta atteso da oltre 30 anni per avere un tennista azzurro ai vertici del tennis mon-diale, non sia proprio un giovane della provincia fermana? Bellissima e carica di

significati sportivi ed extrasportivi è stata l’avventura del giovane velocista grottese Riccardo Scendoni alle paraolimpiadi di Londra. Ebbene, aver gareggiato allo Stadio Olimpico londinese nei 100, 200 e 400 metri, sfidando anche atleti di fama internazionale come Oscar Pistorius, è stata sicuramente una grande soddisfa-zione per l’atleta fermano che è da un paio d’anni che ha iniziato a correre con la protesi, al tempo stesso è un punto di partenza verso le altre competizioni europee ed internazionali dei prossimi anni, dove Scendoni potrà svolgere un ruolo da sicuro protagonista. Chi ha partecipato alle Olimpiadi di Lon-dra è stato il ginnasta sangiorgese Paolo Ottavi, l’unico atleta fermano impegna-to nella massima competizione sportiva internazionale. Il ginnasta cresciuto nel-la storica società rivierasca della nardi Juventus è riuscito nell’obiettivo di con-quistare la finale individuale, dove si è classificato al 22° posto. Le possibilità per Ottavi vista la sua giovane età di parteci-pare anche alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro, sono sicuramente tante, così come quelle di migliorare ulteriormente le sue già buone ed importanti prestazioni.

Endrio Ubaldi

Sport/Il 2012 nel Fermano

Ottimi risultati, nonostante la crisi

Il 2012 appena terminato è stato un anno sicuramente difficile per la Sutor Montegranaro, alle prese con la crisi economica che coinvolge tante imprese del territorio e con il più che razionale e ragionevole taglio del budget per la squadra. Ebbene, nonostante le tante difficoltà dovute anche al trasferimento a Ancona, la società veregrense è riuscita a salvarsi nello scorso torneo di serie A, guadagnando il diritto a disputare per la settima stagione consecutiva il massimo campionato cestistico nazionale. L’estate scorsa è arrivata la notizia del mancato rinnovo della sponsorizzazione da parte della Fabi Shoes, con le naturali difficoltà nel trovare un altro partner principale, tanto è vero che, ad oggi manca il main sponsor, e sulle canottiere gialloblù compare lo sponsor etico della “Lega del Filo d’Oro”. Nonostante ciò, la dirigenza calzaturiera si è come al solito rimboccata le maniche, cercando di allestire un roster competitivo per rimanere in serie A e chiamando sulla panchina l’ex coach della Nazionale Carlo Recalcati. Dopo le inevitabili difficoltà iniziali sono arrivate le prime vittorie e proprio nell’ultima giornata del 2012 è arrivata la splendida e meritatissima vittoria nel derby di Pesaro al BPA palas pesarese, con un netto 93-78 che vale dop-pio, essendo anche la Scovolini Banca delle Marche una

concorrente nella lotta per la salvezza. La sesta vittoria in 6 confronti a Pesaro ha fatto della Sutor l’autentica bestia nera dei biancorossi, che, anche alla luce dell’ultimo turno di campionato che ha visto i veregrensi e i pesaresi entrambi sconfitti, sono sempre più ultimi con appena 4 punti, preceduti in classifica da Biella a 6, mentre la Sutor è salita a 8 ed è in compagnia di Avellino e Cremona. Con-siderato che retrocederà una squadra soltanto in Legadue e che nello scontro diretto c’è stato un + 15, il vantaggio della Sutor nei confronti di Pesaro è di fatto di 6 punti, e ciò induce a guardare con moderato ottimismo il 2013 e l’obiettivo della salvezza, da conquistare il più presto possibile, anche grazie al ritorno dell’ex capitano giallo-blù Valerio Amoroso, subito decisivo nelle partite finora disputate. Per le altre squadre cestistiche del fermano i rispettivi tornei stanno riservando luci ed ombre. Molto bene finora la Poderosa Dino Bigioni Shoes Mon-tegranaro nel torneo di Divisione Nazionale B, dove la squadra giallonera al suo primo anno è al 2° posto con interessanti prospettive e con un ruolino di marcia molto positivo, che l’ha portata all’attenzione di tutti gli addetti ai lavori, l’obiettivo dei play off per è sicuramente alla portata della squadra di coach Bianchi. Situazione sicuramente

meno bella in casa dei “cugini” della Supernova Officine Creative, i montegranaresi al loro terzo campionato di B, stano incontrando più difficoltà del previsto, ed il penulti-mo posto desta molte preoccupazioni in casa bianconera, al tempo stesso, rimanendo tutto il girone di ritorno da giocare e considerando l’esperienza di alcuni giocatori veregrensi, le possibilità di guadagnare nelle prossime giornate delle preziose posizioni e di allontanarsi dalle zone pericolose, ci sono sicuramente. Nella Divisione Nazionale C l’Ecoelpidiense Porto Sant’Elpidio attual-mente è al 5° posto in piena zona play off, sebbene resta il rimorso per aver ceduto di appena 4 punti nell’ultima gior-nata del 2012 a Bologna in casa della Castiglione Murri, in caso di vittoria la squadra biancoazzurra avrebbe aggan-ciato gli emiliani al 2° posto, mentre ora sono distanziati di 4 lunghezze. In casa della Sangio Porto San Giorgio dopo un’estate caratterizzata dell’obbligato ridimensionamento, la situazione è abbastanza positiva con appena 2 punti in meno dei “cugini” dell’Ecoelpidiense ed una bella vittoria ottenuta nell’ultima partita contro il Pisaurum Pesaro. La salvezza è sicuramente alla portata della compagine sangiorgese, che non si preclude nemmeno dei sogni in chiave play off. (Endrio Ubaldi)

Avis Comunale di Fermo - Fermo - Via Sant’Andrea, 21Tel. 0734.229200 - Cell. 338.3347558

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“Dall’ultima volta che ci siamo sentiti, e sono trascorsi un paio di anni, nella sua gravità la situazione è rimasta pra-ticamente la stessa”. La constatazione, amara e realistica al tempo stesso, è di Maurizio Mazzaferro Alberti, Presidente dell’ ASD Nuoto Onda Azzurra Fermo, ed è da mettere in relazione allo stato della Piscina comunale cittadina, sita in Largo Teodori, dotata di una vasca principale di dimensioni 25x16,60 ml, profondità cm 180 circa (completa di tribuna per il pubblico) e di una vasca propedeutica di dimensioni 5x6 ml circa. Assolutamente insufficiente per far fronte alle innume-revoli richieste di fruizione provenienti da tutto il territorio fermano ed attualmente in uno stato di degrado tale da aver quasi fiaccato la voglia di lottare dello stesso Alberti. Il che, per chi ben conosce dedi-zione, passione e carattere che da sempre animano lo stesso, è tutto un dire. “Lo stato di degrado è molto avanzato - prosegue il massimo dirigente dell’Onda Azzurra - Nel recente passato, dopo ave-re appreso che i Sindaci dei Comuni di Ponzano di Fermo, Grottazzolina, Monte Giberto e Fermo hanno inviato una lette-ra al presidente della Regione Gian Mario Spacca per chiedere che le royalties, derivanti dallo sfruttamento del giaci-mento di gas metano di Capparuccia, vengano restituite al nostro territorio per la realizzazione di opere utili alla collet-tività, ho proposto alle Amministrazioni locali che parte di questi fondi regionali potessero essere utilizzati per la realiz-zazione di una nuova piscina interco-munale. Vista la scarsità e lo stato degli impianti natatori nella nostra Provincia, ho ritenuto che questa proposta dovesse essere verificata dalle varie amministra-zioni, anche con il coinvolgimento di altri Comuni quali Monte Urano, Montegra-naro ed altri che potrebbero partecipare a questa iniziativa con una propria quota parte dell’intero investimento che si pre-vede di realizzare. Ricordo, che la piscina è l’unico impianto sportivo che può

essere frequentato da tutte le fasce della popolazione: dalle mamme in gravidanza ai bambini, dagli adulti ai portatori di handicap, dagli sportivi agonisti a quelli amatoriali ed anche da coloro che hanno necessità di riabilitazione attraverso il nuoto. Per una adeguata fruibilità del-la stessa, potrebbe essere collocata in una zona baricentrica rispetto ai Comu-ni coinvolti, e ritengo che l’ubicazione più idonea possa essere in prossimità della zona industriale Girola. Sarebbe l’occasione per far sì che tutti gli ammi-nistratori coinvolti si siedano attorno ad un tavolo per trovare il modo di portare avanti un progetto intercomunale, di grande interesse e che non riguardi il ristretto bacino dei rispettivi Comuni di appartenenza: un salto di qualità per l’intera collettività che, pur nel rispetto delle singole autonomie, cerca di trovare soluzioni e collaborazioni per progetti impegnativi. Ma, al momento…”. Restando nella struttura fermana, possi-bile che nulla si muova? “Il Vice Sindaco ed Assessore allo Sport del Comune di Fermo, Paolo Calcinaro, si sta dando mol-to da fare. Ha chiesto una stima dei lavori da svolgere. Ma vale la pena spendere una cifra così cospicua? L’unica certezza è che stiamo correndo il rischio di rima-nere senza piscina. Siamo a gennaio ed il bando degli attuali gestori scade a luglio”. Bisogna fare in fretta quindi, anche perché i problemi sono seri: “Quando piove, pio-ve anche dentro. In parte, ciò è dovuto alla condensa, ma in diversi punti dovreb-bero esserci crepe nel tetto. E’ stato fatto un sopralluogo con dirigenti e tecnici del Comune: a me i risultati non hanno sor-preso…loro sono usciti molto impres-sionati”. E adesso? “Abbiamo segnalato i nomi di alcuni tecnici che potrebbero velocizzare l’eventuale inizio e realizza-zione dei lavori, ma di più non possiamo fare e…potremmo anche lasciar perdere l’attività. Così fatta è una palla al piede e non ci permette di portarla avanti con il massimo della serietà che da sempre ci

contraddistingue. Anche gli utenti normali incontrano mille difficoltà. Ma nonostante tutto non sto constatando grande volontà di risolvere il problema”. Soluzioni? “Mi sto battendo in tutte le maniere, anche se attualmente sono demotivato. Nelle dichiarazioni dell’Amministrazione, relati-ve al piano di finanziamento per il 2013,

della piscina che 30 anni fa la Cassa di Risparmio di Fermo donò alla cittadinanza non v’è traccia. Eppure basterebbe un po’ di coraggio, di volontà e di determinazio-ne: realizzarne una nuova, intercomunale, e dalle ceneri di quella attuale realizzare un’area fabbricabile molto appetibile”.

Uberto Frenquelucci

“Una stagione un po’ strana”. Così la definisce Umberto Antonelli, presidente della Civitanovese Calcio, al giro di boa di un campionato di serie D, che ha visto la truppa di mister Cornacchini navigare con i venti spesso sfavorevoli, nelle agitate acque del girone F, imbattendosi in spiacevoli tempeste o rimanendo spesso arenata all’ultimo sforzo, come nel caso del sentitissimo derby contro la Maceratese. I rossoblù si sono poi rimboccati le maniche, risalendo un po’ le correnti fino ad una posizione di medio-bassa classi-fica, che li costringe ancora a navigare a vista.“Rispetto alle aspettative siamo senz’altro in ritardo, ma stiamo tentando di rimetterci sulla giusta strada”, ammette patron Antonelli, che passa poi ad analizzare le possibili cause di questa stagione così complicata, a tratti indecifrabile: “I motivi, in questi casi, sono sempre da ricercare su più fronti. Quando si inizia male, è molto difficile rimettersi in sesto. A mio avviso, non siamo riusciti a completare adeguatmente il mercato ed alcuni giovani in ruoli chiave hanno un po’ deluso, soprattutto a centrocampo credo sia mancato qualcosa. Poi ci si è messa anche la sfortuna, con diverse partite

perse all’ultimo minuto, che di certo non hanno aiutato l’aspetto psicologico. Da questo punto di vista, l’arrivo di Mattia Biso è stato importante, perché ha personalità, esperienza ed è ancora un giocatore vero; anche qui, però, il caso ha voluto che si fermasse per infortunio”.Il positivo e il negativo di questa prima parte di stagione, ovvero cosa il presidente salva e cosa invece butta giù dalla metaforica torre? “Di positivo c’è il fatto che abbia-mo raddrizzato un po’ la rotta e dovremmo continuare su questa strada, magari con quella continuità che ci è mancata nel girone d’andata. Ripongo fiducia in elementi come Biso, Covelli... Butterei via, invece, gli ultimi 5 minuti di molte partite, vedi il derby con la Maceratese o le sfide con Renato Curi, Olimpia Agnonese e così via. Metà delle partite le abbiamo perse così, ma è vero che la fortuna bisogna cercarsela, darle una mano. Mi auguro, inoltre, che gli arbitraggi nel girone di ritorno siano più all’altezza del campionato. Ciò non toglie che noi dovremo comunque dare il massimo”.Antonelli chiude, infine, con un messaggio ai supporter rossoblù, che è anche un augurio per il 2013 da poco ini-

ziato: “Ai tifosi per questo nuovo anno chiedo di essere vicini alla squadra, perché ci potranno essere sorprese positive ed insieme potremo toglierci qualche soddisfa-zione, recuperando una serie di posizioni in classifica”. Fino addirittura ai play-off? “Beh, la speranza è l’ultima a morire. È un campionato lungo e difficile, ma è chiaro che, se gli altri davanti non ci aspettano, sarà dura per noi raggiungerli, viste le notevoli distanze in classifica. Ma il nostro impegno sarà quello di fare tutto il possibile per alimentare questa speranza”. Quel sentimento che alla ciurma, in un mare piuttosto burrascoso, non deve mai mancare. (Simone Accattoli)

Calcio/La complicata stagione della Civitanovese raccontata da patron Antonelli

Rossoblù tra rimpianti e speranze

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Prossima uscita venerdì 8 febbraio 2013

ANNO 11 - n.1 - 11 gennaio 2013

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Editore: Edizioni Fisal, Dir.Responsabile: Alessandro SabbatiniP.R.:Patrizia Scaloni Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti PompaVignette: Daniele Ripani, Stampa: Bieffe industria grafica - RecanatiRedazione: Paolo Galletti, Francesca PasqualiHanno collaborato alla redazione di questo numero: Federica Balestrini, Andrea Braconi, Mariateresa Ferroni, Uberto Frenquellucci,Daniele Maiani, Carmela Marani, Serena Murri, Loredana Tomassini, Endrio UbaldiDir. Amministrativo: Gianfranco SabbatiniWebmaster: Aranea (tel. 0734.776001)

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