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MERCOLEDÌ 23 NOVEMBRE 2011 ANNO XII - N. 277 REDAZIONE: Via Villari, 50 - 70122 Bari - Tel. 080-5766111 - Fax 080-5275762 Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente www.corrieredelmezzogiorno.it BARI E PUGLIA [email protected] BARI — Il nuovo ospedale a Taranto si farà. La sua realizzazione sarà affidata alla fondazione pugliese «San Raffaele del Mediterraneo», senza il contributo dell’istituto di don Verzé. Lo ha detto Nichi Vendola (foto). La decisione passerà dal Consiglio regionale. A PAGINA 2 BARI — A Monopoli il prossimo 3 dicembre manifestazione per dire un «No festoso e colorato, ma netto, al petrolio in Adriatico». La mobilitazione coinvolgerà istituzioni e cittadini, ha annunciato il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna (foto). A PAGINA 3 Con Confindustria nell’azienda di Palo del Colle All’interno Cultura DE MAGISTRIS & C. FRA TEORIA E PRASSI Sequestrate 186 ville a Barletta indagati in 24 Il San Raffaele sarà tutto pugliese L’ ultima moda del calcio è l’ultras in giacca e cravatta, seduto su una poltrona imbottita di una tribuna vip, mimetizzato da dirigente della sua squadra del cuo- re. L’ha inventata il Barletta, società del campionato di Prima Divisione, senza calcolare l’insufficiente appeal che avrebbe esercitato sulla Questura di Siracusa. Per la cronaca: trenta tifosi biancorossi, al seguito della squa- dra di Cari sconfit- ta domenica scor- sa per 2-0, sono stati identificati dalla Polizia dopo essersi contrab- bandati, su auto- rizzazione del Barletta, per soci, stretti collaboratori e tes- serati della società del presidente Roberto Tatò. Due di loro, peraltro, erano destinatari di un Daspo (provvedi- mento che impedisce l’ingresso agli stadi) scaduto il giorno prima che venisse disputata la partita. Una storia (anche) un po’ comica, che smaschera il solito ingredien- te amarognolo: i club non riescono in alcun modo ad af- francarsi dalle tenaglie di un tifo che, prima di dare, pre- tende. Nella fattispecie persino di passare per classe diri- gente, dopo aver minacciato fisica- mente i propri gio- catori, in ritiro, non più di qual- che settimana fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Spettacoli Cartellone No alle trivelle in mare La protesta a dicembre Bonifica Fibronit «Ritardi per colpa del ministero» Economia di MARCO DEMARCO di CARMEN CARBONARA Decisione in Consiglio regionale Il petrolio in Adriatico di ADRIANA LOGROSCINO Guerra al lavoro nero, aiuti alle imprese agricole di Felice Blasi a pagina 19 IL POPULISMO TAPPABUCHI Non è Palo Alto, è Palo del Colle. «A malapena ci sono strade, acqua e fogna. Malgrado ciò, anche in questo territorio possono nascere delle eccellenze». Lo rivendica con orgoglio Raffaele Fasano, direttore generale di Elettronika, azienda leader nel settore dei trasmettitori e delle reti radio e tv. A PAGINA 15 Daponte A PAGINA 11 di Francesco Mazzotta a pagina 21 di Michela Ventrella a pagina 22 A PAGINA 6 Patto di stabilità: la Regione conferma il tetto alle uscite BARI — Una maestra è indagata per maltrattamenti su minori per aver picchiato e insultato un suo alunno di nove anni, procurando- gli lividi. L’episodio sarebbe acca- duto circa un mese fa in una scuo- la elementare di Gravina, dove una maestra di 52 anni è stata de- nunciata. Stando al racconto del bambino la maestra l’avrebbe puni- to perchè aveva dimenticato a casa il quaderno con i compiti. L’ha quindi - secondo la denuncia - af- ferrato per una guancia e solleva- to, schiaffeggiandolo, e insultando- lo davanti agli altri alunni. Torna- to a casa, il piccolo ha raccontato in lacrime tutto alla mamma che l’ha accompagnato in ospedale do- ve gli sono state riscontrate le le- sioni. Gli inquirenti hanno poi con- vocato e ascoltato gli altri bambini che hanno confermato l’episodio. A PAGINA 9 Damiani Denunciati 30 tifosi del Barletta: si spacciavano, autorizzati, per dirigenti Roberto Costantini, «Tu sei il male» da Laterza di MICHELE PENNETTI Noa: «Mi piace cantare le melodie napoletane» Al Duni di Matera l’Arlecchino con Soleri Schiaffi perché aveva dimenticato il quaderno A PAGINA 15 Pelillo: non toccheremo le tasse BARI — «Le tasse non si toccano». Parola dell’assessore al Bilancio, Michele Pelillo, si è infilato ieri pomeriggio nella riunione di giunta regionale. Ciò significa che non ci saran- no inasprimenti fiscali pur nel clima di pesante incertezza finanziaria. Ma anche che è inutile attendersi riduzione dei tributi, dopo l’innalzamento dell’Irpef a luglio scorso. L’ese- cutivo regionale ha deciso che sarà rispettato il Patto di stabi- lità dando così il via libera al reclutamento di personale. A PAGINA 2 L’ultrà? Ora siede in tribuna vip I n tempi di chiusura oli- garchica delle demo- crazie liberali, una cer- ta dose di populismo può essere più utile che dannosa. Zuccotti Park, a Wall Street, docet. Un Ro- berto Saviano che parla agli occupanti newyorkesi, che difende la meritocrazia e che denuncia l’invadenza dei poteri criminali, potreb- be mai essere di ostacolo al- la creazione di un mondo migliore? Ma quali sono, oggi, i lea- der populisti? E perché è ra- ro trovare chi si autodefini- sce tale? De Magistris, ad esempio, lo è? Chiederselo non è ozioso se si conside- ra che più la definizione di un leader è giusta, meglio si riesce a leggerne gli atti e a capirne i comportamenti. Una volta Bassolino si auto- definì riformista ed è forse proprio qui, nello scarto tra la realtà e la percezione di sé, la ragione del suo fal- limento. Rosa Russo Iervoli- no credeva invece di essere popolare, nel senso di ama- ta dal popolo, e anche nel suo caso l’errore è stato fa- tale. E allora? Sì, de Magistris è sicuramente un populi- sta. Ma resta da capire che tipo di populismo è il suo, giacché parliamo di un fe- nomeno politico ma anche «polittico»: nel senso di va- go, indeterminato, mutevo- le da paese a paese e di sta- gione in stagione, come cer- to si sapeva ma ancor di più si capisce leggendo un recente e denso saggio di Franco Crispino (Populi- smo, indicazioni di lettura Luigi Pellegrini editore). A parte il populismo sto- rico, quello russo e america- no; a parte i Peron, i Getúlio Vargas o i Le Pen; e a parte il poujadismo, il powellismo, il qualunqui- smo e il leghismo; a parte tutto questo, ci sono poi il populismo movimento e il populismo regime, il popu- lismo atteggiamento e il po- pulismo retorico, il populi- smo protestatario e quello identitario, il populismo modernista e il populismo tradizione. La verità, come dice Pierre André Taguieff, è che «il populismo fa par- te della storia delle avventu- re e delle disavventure del- la democrazia, che esso sembra seguire come un’ombra». Ed è questa un’altra ragione per cui un atteggiamento banalmente sospettoso nei suoi con- fronti non ci porterebbe da nessuna parte. In questa chiave, de Ma- gistris, a differenza di altri leader e di altri sindaci co- me Vendola e Emiliano in Puglia o De Luca a Salerno, è sicuramente un populista perché ha caratteristiche che altri non hanno. La sua apparizione sulla scena po- litica costituisce l’altra fac- cia di un vuoto assoluto, co- sì come, per altri versi, è stata quella di Achille Lau- ro in una Napoli repubblica- na con i repubblicani in mi- noranza; o quella di Bossi in un Nord privo di rappre- sentanza. Il populismo è, in- somma, un fenomeno di transizione in epoche di rotture storiche o sociali. E il vuoto da colmare ne costi- tuisce il dato costante. Gli altri leader hanno co- munque un grande partito alle spalle, de Magistris no. Gli altri rappresentano l’al- ternativa agli sconfitti, de Magistris è l’alternativa al- l’alternativa. De Luca e Emi- liano, che pure sono spes- so in polemica con il loro partito di provenienza, so- no ancorati all’esperienza amministrativa, de Magi- stris la trascende. CONTINUA A PAGINA 3 © RIPRODUZIONE RISERVATA di FRANCESCO STRIPPOLI di LORENA SARACINO Alunno malmenato maestra denunciata L’assessore al Bilancio annuncia che per il 2012 non sono previsti aumenti né di accise né di Irpef Elettronika, 33 anni di eccellenza (quasi) senza strade, fogne e acqua Codice cliente: 191591

Corriere della Sera: "Viaggio nelle Imprese di Confindustria"

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Page 1: Corriere della Sera: "Viaggio nelle Imprese di Confindustria"

MERCOLEDÌ 23 NOVEMBRE 2011 ANNO XII - N. 277 REDAZIONE: Via Villari, 50 - 70122 Bari - Tel. 080-5766111 - Fax 080-5275762 Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente

www.corrieredelmezzogiorno.it BARI E PUGLIA [email protected]

BARI — Il nuovo ospedale aTaranto si farà. La suarealizzazione sarà affidata allafondazione pugliese «SanRaffaele del Mediterraneo»,senza il contributo dell’istitutodi don Verzé. Lo ha detto NichiVendola (foto). La decisionepasserà dal Consiglio regionale.

A PAGINA 2

BARI — A Monopoli il prossimo3 dicembre manifestazione perdire un «No festoso e colorato,ma netto, al petrolio inAdriatico». La mobilitazionecoinvolgerà istituzioni ecittadini, ha annunciato ilpresidente del Consiglioregionale Onofrio Introna (foto).

A PAGINA 3

Con Confindustria nell’azienda di Palo del Colle

All’interno

Cultura

DEMAGISTRIS&C. FRATEORIAEPRASSI

Sequestrate186 ville a Barlettaindagati in 24

Il San Raffaelesarà tutto pugliese

L’ ultima moda del calcio è l’ultras in giacca e cravatta,seduto su una poltrona imbottita di una tribuna

vip, mimetizzato da dirigente della sua squadra del cuo-re. L’ha inventata il Barletta, società del campionato diPrima Divisione, senza calcolare l’insufficiente appealche avrebbe esercitato sulla Questura di Siracusa. Per lacronaca: trenta tifosi biancorossi, al seguito della squa-dra di Cari sconfit-ta domenica scor-sa per 2-0, sonostati identificatidalla Polizia dopoessersi contrab-bandati, su auto-

rizzazione del Barletta, per soci, stretti collaboratori e tes-serati della società del presidente Roberto Tatò. Due diloro, peraltro, erano destinatari di un Daspo (provvedi-mento che impedisce l’ingresso agli stadi) scaduto ilgiorno prima che venisse disputata la partita. Una storia(anche) un po’ comica, che smaschera il solito ingredien-te amarognolo: i club non riescono in alcun modo ad af-francarsi dalle tenaglie di un tifo che, prima di dare, pre-tende. Nella fattispecie persino di passare per classe diri-

gente, dopo averminacciato fisica-mente i propri gio-catori, in ritiro,non più di qual-che settimana fa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Spettacoli Cartellone

No alle trivelle in mareLa protesta a dicembre

Bonifica Fibronit«Ritardi per colpadel ministero»

Economia

diMARCO DEMARCO

di CARMEN CARBONARA

Decisione in Consiglio regionale Il petrolio in Adriatico

di ADRIANA LOGROSCINO

Guerra al lavoro nero,aiuti alle imprese agricole

di Felice Blasia pagina 19

IL POPULISMOTAPPABUCHI

Non è Palo Alto, è Palo del Colle. «A malapena ci sono strade, acqua e fogna.Malgrado ciò, anche in questo territorio possono nascere delle eccellenze». Lorivendica con orgoglio Raffaele Fasano, direttore generale di Elettronika, aziendaleader nel settore dei trasmettitori e delle reti radio e tv. A PAGINA 15 Daponte A PAGINA 11

di Francesco Mazzottaa pagina 21

di Michela Ventrellaa pagina 22

A PAGINA 6

Patto di stabilità: la Regione conferma il tetto alle uscite

BARI — Una maestra è indagataper maltrattamenti su minori peraver picchiato e insultato un suoalunno di nove anni, procurando-gli lividi. L’episodio sarebbe acca-duto circa un mese fa in una scuo-la elementare di Gravina, doveuna maestra di 52 anni è stata de-nunciata. Stando al racconto delbambino la maestra l’avrebbe puni-to perchè aveva dimenticato a casail quaderno con i compiti. L’haquindi - secondo la denuncia - af-ferrato per una guancia e solleva-to, schiaffeggiandolo, e insultando-lo davanti agli altri alunni. Torna-to a casa, il piccolo ha raccontatoin lacrime tutto alla mamma chel’ha accompagnato in ospedale do-ve gli sono state riscontrate le le-sioni. Gli inquirenti hanno poi con-vocato e ascoltato gli altri bambiniche hanno confermato l’episodio.

A PAGINA 9 Damiani

Denunciati 30 tifosi del Barletta: si spacciavano, autorizzati, per dirigenti

Roberto Costantini,«Tu sei il male» da Laterza

diMICHELE PENNETTI

Noa: «Mi piace cantarele melodie napoletane»

Al Duni di Materal’Arlecchino con Soleri

Schiaffi perché aveva dimenticato il quaderno

A PAGINA 15

Pelillo: non toccheremo le tasse

BARI — «Le tasse non si toccano». Parola dell’assessore alBilancio, Michele Pelillo, si è infilato ieri pomeriggio nellariunione di giunta regionale. Ciò significa che non ci saran-no inasprimenti fiscali pur nel clima di pesante incertezzafinanziaria. Ma anche che è inutile attendersi riduzione deitributi, dopo l’innalzamento dell’Irpef a luglio scorso. L’ese-cutivo regionale ha deciso che sarà rispettato il Patto di stabi-lità dando così il via libera al reclutamento di personale.

A PAGINA 2

L’ultrà? Ora siede in tribuna vip

In tempi di chiusura oli-garchica delle demo-crazie liberali, una cer-ta dose di populismo

può essere più utile chedannosa. Zuccotti Park, aWall Street, docet. Un Ro-berto Saviano che parla aglioccupanti newyorkesi, chedifende la meritocrazia eche denuncia l’invadenzadei poteri criminali, potreb-bemai essere di ostacolo al-la creazione di un mondomigliore?Ma quali sono, oggi, i lea-

der populisti? E perché è ra-ro trovare chi si autodefini-sce tale? De Magistris, adesempio, lo è? Chiederselonon è ozioso se si conside-ra che più la definizione diun leader è giusta, megliosi riesce a leggerne gli atti ea capirne i comportamenti.Una volta Bassolino si auto-definì riformista ed è forseproprio qui, nello scartotra la realtà e la percezionedi sé, la ragione del suo fal-limento. Rosa Russo Iervoli-no credeva invece di esserepopolare, nel senso di ama-ta dal popolo, e anche nelsuo caso l’errore è stato fa-tale.E allora? Sì, de Magistris

è sicuramente un populi-sta. Ma resta da capire chetipo di populismo è il suo,giacché parliamo di un fe-nomeno politico ma anche«polittico»: nel senso di va-go, indeterminato, mutevo-le da paese a paese e di sta-gione in stagione, come cer-to si sapeva ma ancor dipiù si capisce leggendo unrecente e denso saggio diFranco Crispino (Populi-smo, indicazioni di letturaLuigi Pellegrini editore).A parte il populismo sto-

rico, quello russo e america-no; a par te i Peron, iGetúlio Vargas o i Le Pen; ea parte il poujadismo, ilpowellismo, il qualunqui-smo e il leghismo; a parte

tutto questo, ci sono poi ilpopulismo movimento e ilpopulismo regime, il popu-lismo atteggiamento e il po-pulismo retorico, il populi-smo protestatario e quelloidentitario, il populismomodernista e il populismotradizione. La verità, comedice Pierre André Taguieff,è che «il populismo fa par-te della storia delle avventu-re e delle disavventure del-la democrazia, che essosembra seguire comeun’ombra». Ed è questaun’altra ragione per cui unatteggiamento banalmentesospettoso nei suoi con-fronti non ci porterebbe danessuna parte.In questa chiave, de Ma-

gistris, a differenza di altrileader e di altri sindaci co-me Vendola e Emiliano inPuglia o De Luca a Salerno,è sicuramente un populistaperché ha caratteristicheche altri non hanno. La suaapparizione sulla scena po-litica costituisce l’altra fac-cia di un vuoto assoluto, co-sì come, per altri versi, èstata quella di Achille Lau-ro in una Napoli repubblica-na con i repubblicani in mi-noranza; o quella di Bossiin un Nord privo di rappre-sentanza. Il populismo è, in-somma, un fenomeno ditransizione in epoche dirotture storiche o sociali. Eil vuoto da colmare ne costi-tuisce il dato costante.Gli altri leader hanno co-

munque un grande partitoalle spalle, de Magistris no.Gli altri rappresentano l’al-ternativa agli sconfitti, deMagistris è l’alternativa al-l’alternativa. De Luca e Emi-liano, che pure sono spes-so in polemica con il loropartito di provenienza, so-no ancorati all’esperienzaamministrativa, de Magi-stris la trascende.

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Alunnomalmenato

maestra denunciata

L’assessore al Bilancio annuncia che per il 2012 non sono previsti aumenti né di accise né di Irpef

Elettronika, 33 anni di eccellenza(quasi) senza strade, fogne e acqua

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