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Programma RegionaleValutazione degli Esitidegli Interventi Sanitari
26 GIUGNO 2017 - ROMA - REGIONE LAZIOVIA ROSA RAIMONDI GARIBALDI, 7
SALUTE LAZIOSISTEMA SANITARIO REGIONALE
P.Re.Val.E.
SLIDE PER ORDINE DI INTERVENTO:
Marina Davoli ____________________________________________________ pag. -
Direttore Dipartimento epidemiologico SSR Regione Lazio
PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA REGIONALE VALUTAZIONE
DEGLI ESITI DEGLI INTERVENTI SANITARI – 2017
Danilo Fusco _____________________________________________________ pag. -
U.O.C. Epidemiologia Valutativa - Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio
MAPPE SINTETICHE: UNA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL’ASSISTENZA
Patrizia Chierchini ________________________________________________ pag. -
Direttore Area Ospedaliera Asl Roma 1
ESPERIENZA DI AUDIT ASL ROMA1
Andrea Cambieri _________________________________________________ pag. -
Direttore Sanitario, Policlinico A. Gemelli
L’ESPERIENZA DELLA FONDAZIONE POLICLINICO UNIVERSITARIO “A. GEMELLI”
3
4
ACCESSI P.Re.Val.E. 2011 - 2016
Analisi ristrette ai soli PLS con oltre 400 assistitiLa linea tratteggiata rappresenta il valore mediano regionale del Lazio (37.5%)Gli estremi rappresentano il valore massimo e il minimo della distribuzione delle proporzioni
Gli indicatori sviluppati nell’ambito del PReValE rappresentano uno strumento di valutazione a supporto di programmi di auditing clinico ed organizzativo finalizzati al miglioramento dell'efficacia e dell'equitá nel SSN
2269
26002860
5
Frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 2 giorni (struttura di ricovero). Lazio 2009 - 2016
31%
41%49%
54% 53%
FCF: interventi chirurgici entro 2 giorni. Italia 2012
6
FCF: interventi chirurgici entro 2 giorni. Italia 2015
7
Nel 2016:Il 38% (15/40) delle strutture valutate nel PREVALE raggiunge una proporzione di interventi di FCF eseguiti entro 2 giorni dal ricovero pari ad almeno il 60%.
Frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 2 giorni (struttura di ricovero). Lazio 2009 - 2016
Frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 2 giorni (struttura di ricovero). Lazio 2015 - 2016
8
Frattura del collo del femore: intervento
chirurgico entro 2 giorni (struttura
di ricovero)Lazio 2016
Frattura del collo del femore: intervento
chirurgico entro 2 giorni (struttura
di ricovero)Lazio 2016
Nel 2016:Il 38% (15/40) delle strutture valutate nel PREVALE raggiunge una proporzione di interventi di FCF eseguiti entro 2 giorni dal ricovero pari ad almeno il 60%.
9
Frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 2 giorni (struttura di ricovero). Lazio 2009 - 2016
10
Frattura del collo del femore: proporzione di pazienti non operati. Lazio 2016
Frattura del collo del femore: Percentuale di pazienti non operati. Lazio 2016
11
Frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 2 giorni (struttura di ricovero). Lazio 2009 – 2016.
Titolo di studio
Frattura del collo del femore: mortalità a 1 anno. Lazio – 2016.
12
Ospedalizzazione per interventi di sostituzione del ginocchio. Italia 2015
13
Strutture N %
CASA DI CURA S.GIUSEPPE ‐ AREZZO 271 13.0
CASA DI CURA PRIVATA VILLA LETIZIA ‐ L'AQUILA 258 12.4
CENTRO CHIRURGICO TOSCANO SRL ‐ AREZZO 214 10.3
CASA DI CURA RUGANI ‐ MONTERIGGIONI 147 7.0
CASA DI CURA FRATE SOLE SRL ‐ FIGLINE E INCISA VALDARNO 138 6.6
CASA DI CURA PIERANGELI ‐ PESCARA 134 6.4
ALTRE STRUTTURE 926 44.3
TOTALE 2088
14
Intervento di protesi di ginocchio: volume di ricoveri. Lazio 2016
+1000
15
≈400
≈ 300
≈ 200
≈ 130
16
Complication rate (per 100 procedures) for patients undergoing primary knee or hip arthroplasty per hospital, based on Medicare Hospital Compare data measured from 2009 to 2012
Interventi di sostituzione del ginocchio. Associazione tra riammissione a 30
giorni e volume di attività per poli ospedalieri. Italia, 2010, 2015
IC 95%
20152010
17
Intervento di protesi di ginocchio: volume di ricoveri. Lazio 2016
19 strutture su 62 effettuano >=100 interventi
Intervento di protesi di ginocchio: volume di ricoveriSTRUTTURA COMUNE N
Lazio 5999C.C.A. I.C.O.T. LATINA 706Osp.C. S.Carlo Di Nancy ROMA 549Pol.U. Campus Biomedico ROMA 436C.C.A. S.Feliciano ROMA 326Osp. Villa Betania ROMA 324C.C.A. Madonna Delle Grazie VELLETRI 221C.C.A. Concordia Hospital ROMA 196A.O. S.Giovanni Addolorata ROMA 189C.C.A. Villa Valeria ROMA 165Pres. Luigi Di Liegro ROMA 150C.C.A. Ist.Neurotraumatologico GROTTAFERRATA 141C.C.A. Aurelia Hospital ROMA 138A.O.U.U. Umberto I ROMA 135Pol.U. A.Gemelli ROMA 133Pol.U. Columbus ROMA 123C.C.A. Guarnieri ROMA 113Osp. Di Tarquinia TARQUINIA 103Osp.C. Israelitico ROMA 103C.C.A. Citta' Di Roma ROMA 102Osp. CTO Alesini ROMA 100
18
Intervento di protesi di spalla: volume di ricoveri. Lazio
Compared to low volume hospitals (<5, 5–9, or 10–14 procedures annually), patients receiving TSA athigher volume hospitals (15–24 or +25 procedures annually) had significantly lower likelihood of
being discharged toan inpatient medical facility; hospital stay above theoverall median; higher rate of postarthroplasty fracture, blood transfusion and TSA revision
19
Intervento di protesi di spalla: volume di ricoveriLazio 2016
Intervento di protesi di spalla: volume di ricoveriSTRUTTURA COMUNE NLazio 853Pol.U. Campus Biomedico ROMA 97C.C.A. I.C.O.T. LATINA 94Osp. CTO Alesini ROMA 70C.C.A. Concordia Hospital ROMA 53C.C.A. Villa Valeria ROMA 49A.O.U.U. Umberto I ROMA 34A.O. S.Giovanni Addolorata ROMA 33Osp.C. Israelitico ROMA 30A.O. S.Camillo ROMA 28Osp. Villa Betania ROMA 27A.O.U.U. Tor Vergata ROMA 26Osp.C. S.Carlo Di Nancy ROMA 25Osp. S.Eugenio ROMA 22Pol.U. Columbus ROMA 19C.C.A. Guarnieri ROMA 17C.C.A. Aurelia Hospital ROMA 17
Osp. S.Paolo CIVITAVECCHIA 16A.O.U.U. S.Andrea ROMA 16Osp. S.Spirito ROMA 15Osp.C. Cristo Re ROMA 15C.C.A. S.Feliciano ROMA 13C.C.A. Madonna Delle Grazie VELLETRI 12Osp. S.Camillo De Lellis RIETI 11Osp.C. S.Pietro Fatebenefratelli ROMA 10
20
≈80
≈50
ACC/AHA 2008 Performance Measures for Adults With ST‐Elevation and NonST‐Elevation Myocardial InfarctionACC/AHA Circulation 2008;118;2596‐2648
Acute myocardial infarction (AMI) patients with ST‐segment elevation or LBBB on the ECG closest to arrival time receiving primary PCI during the hospital stay with a time from hospital arrival to PCI of 90 minutes or less
Indications for Primary PCI ACC/AHA 2004 STEMI Guidelines (remains in effect)Class IIf immediately available, primary PCI should be performed in patients with STEMI (including true posterior MI) or MI with new or presumably new LBBB who can undergo PCI of the infarct artery within 12 hours of symptom onset, if performed in a timely fashion (balloon inflationwithin 90 minutes of presentation) by persons skilled in the procedure (individuals who perform more than 75 PCI procedures per year). The procedure should be supported by experienced personnel in an appropriate laboratory environment (performs more than 200 PCI procedures per year, of which at least 36 are primary PCI for STEMI, and has cardiac surgery capability). (Level of Evidence: A)
21
FASE ACUTA: STEMI ‐ trattati con PTCA entro 90’ (struttura di ricovero). Lazio 2009‐2016
29%
37%
43% 46%47%
STEMI: % ricoveri con PTCA entro 90 minuti (da accesso nella struttura di ricovero). Lazio 2015 - 2016
22
FASE ACUTA: STEMI ‐ trattati con PTCA entro 90’ (struttura di accesso). Lazio 2009‐2016
22%
28%
32% 35%36%
FASE ACUTA: Valutazione rete cardiologica per i pazienti STEMI. Lazio 2009‐2016
23
FASE ACUTA: STEMI ‐ trattati con PTCA entro 90’ (struttura di accesso). Variabilità per ASL di residenza. Lazio 2009‐2016
STEMI: % ricoveri con PTCA entro 90 minuti (da accesso nella struttura di ricovero) per ASL di residenza.
Lazio 2009-2016
24
STEMI: % ricoveri con PTCA entro 90 minuti sul totale dei trattati con PTCA entro 12h. Lazio 2009 - 2016
55%60%
67% 68% 68%
STEMI: % ricoveri con PTCA entro 90 minuti sul totale dei trattati con PTCA entro 12h
Lazio 2016
25
STEMI: % ricoveri con PTCA entro 90 minuti sul totale dei trattati con PTCA entro 12h. Lazio 2009 - 2016
Infarto Miocardico Acuto: mortalità a 30 giorni dal primo accesso (struttura di ricovero). Lazio 2009 - 2016
9.8% 9.2% 9.5%8.0% 7.9%
26
Volume di ricoveri per infarto del miocardio. Lazio 2009 - 2016
Volume di ricoveri per infarto del miocardio. Lazio 2009 - 2016
27
Volume di ricoveri per PTCA. Lazio 2016
Nel 2016:- Il 28% (9/32) delle strutture che eseguono PTCA raggiunge la soglia di
almeno 250 PTCA annue (almeno il 30% per STEMI).
Proporzione di PTCA eseguita per condizione diverse dall'Infarto Miocardico Acuto sul totale delle PTCA.
Lazio 2009 - 2016
50.4% 47.5% 45.4% 44.0% 44.0%
28
STEMI - trattati con PTCA entro 90’ (struttura di ricovero). Lazio 2009-2016. Titolo di studio
STEMI - trattati con PTCA entro 90’ (struttura di accesso). Lazio 2009-2016. Titolo di studio
29
IMA - mortalità a 30 giorni (struttura di ricovero). Lazio 2009-2016. Titolo di studio
IMA: proporzioni di ricoveri con visita cardiologica entro 45 giorni dalla dimissione e proporzioni di ricoveri con visita cardiologica + ECG o Holter o test ergometrico o ecocardiogramma entro 180
giorni dalla dimissione. Lazio 01/07/2015 ‐ 30/06/2016
30
IMA: proporzioni di ricoveri con visita cardiologica entro 45 giorni dalla dimissione e proporzioni di ricoveri con visita cardiologica + ECG o Holter o test ergometrico o ecocardiogramma entro 180
giorni dalla dimissione. Lazio 01/07/2015 ‐ 30/06/2016
Strutture con numero di episodi di IMA ≥50 casi annui
By-pass Aortocoronarico: mortalità a 30 giorni. Lazio 2009 - 2016
2.7%2.9% 3.1%
1.8% 2.0%
31
By-pass Aortocoronarico:
mortalità a 30 giorni. Lazio 2015-2016
Volume di ricoveri per valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache.
Lazio 2009 - 2016
32
Valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache: mortalità a 30 giorni. Lazio 2009 - 2016
4.8%
3.1% 3.1 % 3.0 % 2.5 %
Valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache: mortalità a
30 giorni. Lazio 2015 - 2016
33
Parti: proporzione di tagli cesarei primari. Italia 2015
31.5% 30.8% 30.2%27.6%
Proporzione di parti con taglio cesareo primario. Lazio 2009 – 2016
26.8%
34
Proporzione di parti con taglio cesareo primario. Lazio 2015 – 2016
Proporzione di parti con taglio cesareo primario.Lazio 2009 - 2016
35
Proporzione di parti con taglio cesareo primario.Lazio 2009 – 2016. Titolo di studio
Proporzione di parti con taglio
cesareo primario.Lazio 2016
36
Proporzione di parti vaginali in donne con pregresso parto cesareo. Italia 2008 - 2015
84831* 87207*88629*
86704*84589*
80652*78093*
69812*
* Numero di parti con pregresso cesareo
37
Proporzione di parti vaginali in donne con pregresso parto cesareo. Lazio 2009 – 2016
2.2%
2.8%2.9%
3.6%
4.3%
Proporzione di parti vaginali in donne con pregresso parto cesareo. Lazio 2016
38
Proporzione di parti con taglio cesareo primario.Proporzione di parti vaginali in donne con pregresso
parto cesareo. Per tipo struttura. Lazio 2015
Parto: proporzione di parti cesarei primari
Proporzione di parti vaginali in donne con pregresso parto cesareo
Tipo struttura nProporzione
grezzaOR adj p value n
Proporzione grezza
OR adj p value
Pubblico 17880 25.2 0.82 <.0001 3447 2.3 1.22 0.456Teaching 3993 29.7 0.77 <.0001 867 4.8 2.36 0.003Classificato 7616 28.7 0.86 0.001 1505 7.1 3.54 <.0001Privato 4511 29.2 1.00 . 1019 1.8 1.00 .
Parti: volume di ricoveri. Lazio 2016
Nel 2016:- 91% (31/34) delle strutture che eseguono almeno 10 parti all’anno raggiunge
la soglia di 500 parti annui.
46927
39
Volume di parti nelle maternità disattivate nel nuovo assetto della rete perinatale. Lazio 2008 - 2016
Parti: volume di ricoveriSTRUTTURA COMUNE NLazio 46927Osp.C. S.Pietro Fatebenefratelli ROMA 4441Pol.U. A.Gemelli ROMA 4208Osp.C. Fatebenefratelli ROMA 3518Pres. Casilino ROMA 2676A.O. S.Camillo ROMA 2519Osp.C. Cristo Re ROMA 1947C.C.A. Fabia Mater ROMA 1735Osp. G.Grassi ROMA 1699Osp. S.Maria Goretti LATINA 1698A.O.U.U. Umberto I ROMA 1695C.C.A. S.Famiglia ROMA 1633Osp. F.Spaziani FROSINONE 1403A.O. S.Giovanni Addolorata ROMA 1333C.C.A. Citta' Di Roma ROMA 1239Osp. Di Belcolle VITERBO 1200Osp. S.Pertini ROMA 1175Osp. S.Eugenio ROMA 1087P. O. S. Filippo Neri ROMA 993Osp. SS.Trinita' SORA 950Osp. Genzano Di Roma GENZANO DI ROMA 838Osp. S.Giovanni Di Dio FONDI 833Osp. Civile Coniugi Bernardini PALESTRINA 768Osp. S.Scolastica CASSINO 720Osp. S.Giovanni Evengelista TIVOLI 673Osp. S.Spirito ROMA 640Osp. Dono Svizzero FORMIA 628C.C.A. Citta Di Aprilia APRILIA 574Osp.C. G.Vannini ROMA 562Osp. Di Anzio E Nettuno ANZIO 557Osp. Paolo Colombo VELLETRI 534Osp. S.Camillo De Lellis RIETI 528C.C.A. Aurelia Hospital ROMA 439Osp. S.Paolo CIVITAVECCHIA 421
40
Colecistectomia laparoscopica: volume di ricoveri. Lazio 2016
Nel 2016:- 67% (41/61) delle strutture (almeno 10 interventi annui) raggiunge la soglia di
100 interventi annui.
Proporzione di colecistectomie laparoscopiche con degenza post-operatoria inferiore a 3 giorni. Lazio 2009 - 2016
57%61% 67% 72%
Nel 2016:- Il 73% (32/44) delle strutture valutate nel PREVALE raggiunge la soglia del 70% di colecistectomie laparoscopiche dimesse entro 3 giorni dall’intervento.
76%
41
Proporzione di colecistectomie laparoscopiche con degenza post-operatoria inferiore a 3 giorni. Lazio 2009 - 2016
Nel 2016:- Il 73% (32/44) delle strutture valutate nel PREVALE raggiunge la soglia del 70% di colecistectomie laparoscopiche dimesse entro 3 giorni dall’intervento.
Proporzione di colecistectomie laparoscopiche con degenza post-operatoria inferiore a 3 giorni. Lazio 2016
Nel 2016:- Il 73% (32/44) delle strutture valutate nel PREVALE raggiunge la soglia del 70% di colecistectomie laparoscopiche dimesse entro 3 giorni dall’intervento.
42
Intervento chirurgico per TM mammella: volume di ricoveriLazio 2009 - 2016
Nel 2016: - Il 28% (17/60) delle strutture che eseguono interventi chirurgici per TM mammella
raggiunge la soglia di 150 interventi annui.- Il 47% (17/36) delle strutture (almeno 10 interventi annui) raggiunge la soglia di 150
interventi annui.
Intervento chirurgico per TM mammella: volume di ricoveriLazio 2016
Nel 2016: - Il 28% (17/60) delle strutture che eseguono interventi chirurgici per TM mammella
raggiunge la soglia di 150 interventi annui.- Il 47% (17/36) delle strutture (almeno 10 interventi annui) raggiunge la soglia di 150
interventi annui.
43
INTERVENTO CHIRURGICO PER TM MAMMELLA: VOLUME DI RICOVERI LAZIO 2009-2016
5589 55675262
5591 5860 5850 60526358
44
Intervento per TM alla mammella: totale interventi per ASL di residenza e proporzione di interventi effettuati in strutture all’ interno della propria ASL di
residenza. 2013 vs 2016
45
Rete regionale TM mammellaArea di Roma: strutture nelle quali non è previsto un centro di senologia.
Rete regionale TM mammellaRoma H.
** La riorganizzazione della rete ospedaliera prevede che diventi Polo oncologico aziendale, assorbendo l'attività chirurgica degli altri presidi aziendali e la dotazione di PL oncologici dei PO di Ariccia e di Albano.
46
Rete regionale TM mammellaASL Latina
* Centro di Senologia
Intervento chirurgico per TM mammella: %intervento ricostruzione o inserzione di espansore nel ricovero
indice per intervento chirurgico demolitivoLazio 2009 - 2016
46% 48% 47% 48%54%
47
Intervento chirurgico per TM mammella: %intervento ricostruzione o inserzione di espansore nel ricovero indice per intervento chirurgico demolitivo. Lazio 2016
Proporzione di nuovi interventi di resezione entro 120 giorni da un intervento chirurgico conservativo per
tumore maligno della mammella. Lazio 2009 - 2016
10.3%9.2% 9.1% 8.5%
6.7%
48
Proporzione di nuovi interventi di resezione entro 120 giorni da un intervento chirurgico conservativo per tumore maligno della mammella. Lazio 2016
INTERVENTO CHIRURGICO PER TM MAMMELLA: VOLUME DI RICOVERI LAZIO 2009-2016
5589 55675262
5591 5860 5850 60526358
49
PROPORZIONE DI MAMMOGRAFIE EFFETTUATE ENTRO 18 MESI DALLA DATA DI DIMISSIONE PER INTERVENTO CHIRURGICO PER TUMORE MALIGNO ALLA MAMMELLA
PROPORZIONE DI MAMMOGRAFIE EFFETTUATE ENTRO 18 MESI DALLA DATA DI DIMISSIONE PER INTERVENTO CHIRURGICO PER
TUMORE MALIGNO ALLA MAMMELLA – Breast units - 2014
50
PROPORZIONE DI FOLLOW-UP INTENSIVO ENTRO 12 MESI DALLA DATA DI DIMISSIONE PER INTERVENTO CHIRURGICO PER TUMORE MALIGNO ALLA MAMMELLA
22,5 22,7 21 20,3 20,121,4 20,7
0
10
20
30
40
50
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
PROPORZIONE DI FOLLOW-UP INTENSIVO ENTRO 12 MESI DALLA DATA DI DIMISSIONE PER INTERVENTO CHIRURGICO PER TUMORE
MALIGNO ALLA MAMMELLA – Breast unit – LAZIO 2015
51
TERRITORIALE
DIABETE-Ospedalizzazioni per complica
breve terminelungo termineamputazioni arti infbreve e lungo termine
-Parametri biochimici/metabolice visite specialistiche
52
Il TreeMap: una valutazione sintetica della qualità dell’assistenza
53
- Verifica qualità dei dati
- Audit clinico organizzativi
54
Danilo Fusco
Mappe sintetiche: una valutazione della qualità dell’assistenza
55
56
Le 7 aree cliniche• cardiocircolatorio;
• nervoso;
• respiratorio;
• chirurgia generale;
• chirurgia oncologica;
• gravidanza e parto;
• osteomuscolare.
A ciascuna area clinica è stato attribuito un peso sulla basedei volumi di attività della struttura ospedaliera in esame.
QUOTE DI ATTIVITÀ EROGATA AREA CLINICA GRAVIDANZA, PARTO E PUERPERIO370 – 371 C Parto cesareo con/senza CC372 – 373 M Parto vaginale con/senza CC374 C Parto vaginale con sterilizzazione 375 C Parto vaginale con altro intervento exc ster.376 M Diagnosi relative a post-parto/aborto no ic377 C Diagnosi relative a postparto/post aborto ic378 M Gravidanza ectopica379 M Minaccia di aborto380 M Aborto senza dilatazione e raschiamento381 C Aborto con dilatazione e raschiamento382 M Falso travaglio…………
Attività gravidanza e partoMolto alto Alto Medio Basso Molto basso
Totale Attività 7 aree21.8%
57
La valutazione delle aree cliniche; fasi
• selezione degli indicatori maggiormenterappresentativi dell’area clinica;
• attribuzione a ciascuno degli indicatori selezionatidi un peso proporzionale alla rilevanza e allavalidità dell’indicatore all’interno dell’area;
• punteggio per indicatore: definizione di unmassimo di 5 classi di valutazione mediantel’utilizzo del metodo “natural breaks” in base alrisultato dell’indicatore;
• punteggio per area clinica: media ponderata deipunteggi dei singoli indicatori.
Pesi e punteggi degli indicatori: cardiocircolatorio
Nel caso in cui il range di variazione dell’indicatore fosse molto ristretto, sono state utilizzate meno di 5classi di valutazione, per evitare di ottenere classi troppo omogenee e perdere potere discriminante.
MOLTO
ALTO ALTO MEDIO BASSO
MOLTO
BASSO
Indicatore Peso (%) 1 2 3 4 5Infarto Miocardico Acuto: mortalita' a 30 giorni 30 % ≤ 6 6 –l 8 8 –l 12 12 –l 14 > 14
Infarto Miocardico Acuto: % trattati con PTCA entro 2 giorni 15 % ≥ 60 45 l– 60 35 l– 45 25 l– 35 < 25
Scompenso cardiaco congestizio: mortalita' a 30 giorni 10 % ≤ 6 6 –l 9 9 –l 14 14 –l 18 > 18
By‐pass Aortocoronarico: mortalita' a 30 giorni 20 % ≤ 1.5 1.5 –l 4 > 4
Valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache:
mortalita' a 30 giorni15 % ≤ 1.5 1.5 –l 4 > 4
Riparazione di aneurisma non rotto dell' aorta addominale:
mortalita' a 30 giorni10 % ≤ 1 1 –l 3 > 3
58
Ictus ischemico: mortalita' a 30 giorni 75 % ≤ 8 8 –l 10 10 –l 14 14 –l 16 > 16
Intervento chirurgico per T cerebrale: mortalita' a 30 giorni
dall'intervento di craniotomia25 % ≤ 1.5 1.5 –l 3.5 3.5 –l 5 > 5
BPCO riacutizzata: mortalita' a 30 giorni 100 % ≤ 5 5 –l 7 7 –l 12 12 –l 16 > 16
Colecistectomia laparoscopica: % ricoveri con degenza post‐
operatoria < 3 giorni50 % ≥ 80 70 l– 80 60 l– 70 50 l– 60 < 50
Colecistectomia laparoscopica: % interventi in reparti con
volume di attivita > 90 casi50 % =100 80 l– 100 50 l– 80 30 l– 50 < 30
MOLTO
ALTO ALTO MEDIO BASSO
MOLTO
BASSO
Indicatore Peso (%) 1 2 3 4 5
Pesi e punteggi degli indicatori: nervoso, respiratorio, chir. generale
Intervento chirurgico per TM mammella: % interventi in
reparti con volume di attivita' > 135 casi33 % =100 80 l– 100 50 l– 80 30 l– 50 < 30
Proporzione di nuovi interventi di resezione entro 120
giorni da un intervento chirurgico conservativo per tumore
maligno
17 % ≤ 5 5 –l 8 8 –l 12 12 –l 18 > 18
Intervento chirurgico per TM polmone: mortalita' a 30
giorni17 % ≤ 0.5 0.5 –l 3 > 3
Intervento chirurgico per TM stomaco: mortalita' a 30 giorni 8 % ≤ 2 2 –l 4 4 –l 7 7 –l 10 > 10
Intervento chirurgico per TM colon: mortalita' a 30 giorni 25 % ≤ 1 1 –l 3 3 –l 6 6 –l 8 > 8
MOLTO
ALTO ALTO MEDIO BASSO
MOLTO
BASSO
Indicatore Peso (%) 1 2 3 4 5
Pesi e punteggi degli indicatori: chir. oncologica
59
Proporzione di parti con taglio cesareo primario 80 % ≤ 15 15 –l 25 25 –l 30 30 –l 35 > 35
Parti naturali: proporzione di complicanze durante il parto
e il puerperio 10 % ≤ 0.20 0.20 –l 0.70 > 0.70
Parti cesarei: proporzione di complicanze durante il parto e
il puerperio10 % ≤ 0.30 0.30 –l 1.2 > 1.2
Frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 2
giorni90 % ≥ 70 60 l– 70 50 l– 60 40 l– 50 < 40
Frattura della Tibia e Perone: tempi di attesa per
intervento chirurgico10 gg < 2 2 l– 4 4 l– 6 6 l– 8 ≥ 8
MOLTO
ALTO ALTO MEDIO BASSO
MOLTO
BASSO
Indicatore Peso (%) 1 2 3 4 5
Pesi e punteggi degli indicatori: gravidanza e parto, osteomuscolare
Il volume di attività come filtro “a priori”
Per gli indicatori che riguardano il parto, la colecistectomia egli interventi sulla mammella, il volume di attività è statoutilizzato come criterio principale di valutazione: alle strutturecon un volume di attività inferiore al valore soglia predefinito èstata attribuita la classe di valutazione più bassa,indipendentemente dal valore dell’indicatore.
60
Il volume di attività: le soglie ministeriali DM70
Molto alto Alto Medio Basso Molto basso
61
Applicazione criteri del piano di efficientamento e riqualificazione strutture ospedaliere (excl. NA) del Lazio
PNE ed. 2016N° a re e va luta te
N° Strutture ospe da lie re
% Attività va luta ta
T utte a ree di live llo 1 e 2
T utte a ree di live llo 4 e 5
Piano Riqua lifica zione
0 53 0,0 0
1 17 45,6 5 9 5
2 14 45,6 2 3 6
3 11 62,3 1 0 3
4 10 70,4 0 0 2
5 3 86,0 0 1 3
6 9 92,0 0 0 4
7 16 97,0 0 0 7
T ota le 133 40,9 8 13 30
PReValE ed. 2017N° a ree va luta te
N° Strutture ospeda lie re
% Attività va luta ta
T utte a ree di live llo 1 e 2
T utte a re e di live llo 4 e 5
Pia no Riqua lificazione
0 61
1 17 46,6 6 7 3
2 7 44,6 0 1 2
3 9 61,3 3 0 1
4 8 68,4 0 0 5
5 3 87,0 0 0 2
6 8 91,0 0 0 3
7 19 98,0 0 0 7
T ota le 132 41,9 9 8 23
62
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
A.O. S. Camillo‐Forlanini ‐ RomaA.O. S. Camillo‐Forlanini ‐ Roma
A.O. S. Giovanni Addolorata ‐ RomaA.O. S. Giovanni Addolorata ‐ Roma
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
63
Pol. U. A. Gemelli ‐ RomaPol. U. A. Gemelli ‐ Roma
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
A.O.U.U. Umberto I ‐ RomaA.O.U.U. Umberto I ‐ Roma
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
64
A.O.U.U. Umberto I ‐ RomaA.O.U.U. Umberto I ‐ Roma
A.O.U.U. S. Andrea ‐ RomaA.O.U.U. S. Andrea ‐ Roma
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
65
A.O.U.U. S. Andrea ‐ RomaA.O.U.U. S. Andrea ‐ Roma
A.O.U.U. Tor Vergata ‐ RomaA.O.U.U. Tor Vergata ‐ Roma
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
66
Osp. S. Camillo De Lellis ‐ RietiOsp. S. Camillo De Lellis ‐ Rieti
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
Osp. S. Maria Goretti ‐ LatinaOsp. S. Maria Goretti ‐ Latina
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
67
Osp. F. Spaziani ‐ FrosinoneOsp. F. Spaziani ‐ Frosinone
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
Osp. F. Spaziani ‐ FrosinoneOsp. F. Spaziani ‐ Frosinone
68
Osp. Belcolle ‐ ViterboOsp. Belcolle ‐ Viterbo
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
Osp. S. Pertini ‐ RomaOsp. S. Pertini ‐ Roma
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
69
Pres. Pol. Casilino ‐ RomaPres. Pol. Casilino ‐ Roma
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
Osp. S. Eugenio ‐ RomaOsp. S. Eugenio ‐ Roma
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
70
Pol. U. Campus Biomedico ‐ RomaPol. U. Campus Biomedico ‐ Roma
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
Osp. S. Spirito ‐ RomaOsp. S. Spirito ‐ Roma
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
71
Osp. S. Filippo Neri ‐ RomaOsp. S. Filippo Neri ‐ Roma
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
Osp. S. Giovanni Evangelista ‐ TivoliOsp. S. Giovanni Evangelista ‐ Tivoli
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
72
Osp. S. Giovanni Evangelista ‐ TivoliOsp. S. Giovanni Evangelista ‐ Tivoli
Osp. G. B. Grassi ‐ RomaOsp. G. B. Grassi ‐ Roma
Programma Nazionale Esiti – ed. 2016Programma Regionale Valutazione degli Esiti degli Interventi Sanitari ‐ ed. 2017
73
Audit PNE 2015 (dati 2014)
• Infarto Miocardico Acuto: mortalità a 30 giorni• Scompenso cardiaco congestizio: mortalità a 30 giorni • Proporzione di parti con taglio cesareo primario• Frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 2
giorni• Colecistectomia laparoscopica• BPCO riacutizzata: mortalità a 30 giorni • Ictus ischemico: mortalità a 30 giorni• Prop di nuovi interventi di resezione entro 120 gg da
intervento ch conservativo per TM della mammella• Prop di interventi di ricostruzione nel ric indice per
intervento ch demolitivo per T invasivo della mammella
Risultati audit PNE 2015
Risultati definitiviN=239
Riscontro errori di codificaConferma corretta codificaConferma risultato PNE
28%
11%
61%
Scompenso
45%
31%
17%
7%Miscodifica diagnosi
Conferma risultato PNE
Sottocodifica fattori dirischio
Mancata codifica criteridi esclusione
24%
28%32%
16%
BPCO
43%
24%
19%
14%
ICTUS
74
Audit PNE 2015: LAZIO
39 strutture67 audit richiesti 49 audit eseguiti
73%
Miscodifica diagnosi
36 casi inclusi nella coorte per errore nella codifica della diagnosi principale (di cui 18 esiti)
Scompenso cardiaco: alta mortalità a 30 gg. Osp. S. Giovanni Evangelista di Tivoli
75
Ictus ischemico: alta mortalità a 30 gg. Osp. Civile S.S. Trinità di Sora
11 casi erroneamente inclusi nella coorte per mancata codifica di alcuni criteri di esclusione (TM, disturbi psichici)
Tumore maligno della mammella: alta proporzione di reinterventi a 120 gg. A.O.U.U. Tor Vergata di Roma
16 reinterventi inclusi nella coorte per errore di codifica della procedura
76
Audit 2016: LAZIO
55 strutture123 audit
SDO 2015
49 strutture100 audit
SDO 2016
77
Progetto P.Re.Val.E 2017‐Due Esperienze di
AUDIT:Esperienza di Audit Asl Roma1
Patrizia Chierchini
Direttore Area Ospedaliera Asl Roma 1
Area OspedalieraS.Filippo Neri‐S.Andrea, S.Spirito‐NRM,
Oftalmico, Centro S.Anna
78
Aree cliniche del progetto P.Re.Val.E
CIRCOLATORIO
OSTEMUSCOLARE
RESPIRATORIO
GRAVIDANZA
CHIRURGIA GENERALE
NERVOSO
CH ONCOLOGICA
N‐Indicatori xSTD qualità
6
2
2
3
2
2
5
SCA‐STEMI trattati con PCA <90’
Frattura collo‐femore intervento Ch<48h
Proporzione di parti con TC primario
Indicatori prescelti x AUDIT da SFN e SSP
SCA‐STEMI trattati con PCA <90’
S.Spirito S.filippo Neri
UOC Cardiologia‐UticEmodinamica‐Dir. Dott. Ricci
UOC Cardiologia ‐UticDir.ff Dott. ColivicchiUOC Emodinamica Dir. Dott. Speciale
Frattura collo‐femore intervento Ch<48h UOC Ortopedia e Traumatologia‐Dir Prof.. Falez
UOC Ortopedia e Traumatologia‐Dirff Dott.Passi
Proporzione di parti con TC primario
UOC Ostetricia e Ginecologia‐
Dir. Prof. Scotto di Palumbo
UOC Ostetricia e Ginecologia‐
Dir. Dott. Saccucci
79
INDICATORI P.Re.Val.E tempo dipendenti
SCA‐STEMI trattati con PCA <90’
ESPERIENZA S.FILIPPO NERI
80
Casi di SCA‐STEMI trattati con PCI entro 90 minuti –Struttura di Ricovero
PS SANTO SPIRITOUOC CARDIOLOGIA
OSP. SAN CARLO(PS/MEDICINA)
OSP. FBF(PS/UTIC/CARDIO)
OSP. SAN CAMILLO(CARDIOCHIRURGIA)
POSTO LETTO CARDIOLOGICO INHOLDING AREA
2015 83 Pz2016 61 PzI sem. 2017 33 Pz
2015 77 Pz (60 Back transfer)2016 145 Pz (120 Back transfer)I sem. 2017 74 Pz (69 Back transfer)
ESPERIENZA S.SPIRITO
81
INTERVENTI ORGANIZZATIVI RETE OSP: SANTO SPIRITO
• Formalizzazione Percorsi Invio ( e Back Transfer) Pazienti con Centri SPOKE
82
INTERVENTI ORGANIZZATIVI RETE OSP: SANTO SPIRITO
• Formalizzazione Percorsi Invio ( e Back Transfer) Pazienti con Centri SPOKE• Condivisione Percorsi Diagnostico Terapeutici Interni Sindromi Coronariche Acute
83
84
INTERVENTI ORGANIZZATIVI RETE OSP: SANTO SPIRITO
• Formalizzazione Percorsi Invio ( e Back Transfer) Pazienti con Centri SPOKE• Condivisione Percorsi Diagnostico Terapeutici Interni Sindromi Coronariche Acute• Avvio TELEMED Condivisione Percorso Pronta Risposta Paziente STEMI‐TELEMED
85
INTERVENTI ORGANIZZATIVI RETE OSP: SANTO SPIRITO
• Formalizzazione Percorsi Invio ( e Back Transfer) Pazienti con Centri SPOKE• Condivisione Percorsi Diagnostico Terapeutici Interni Sindromi Coronariche Acute• Avvio TELEMED Condivisione Percorso Pronta Risposta Paziente STEMI‐TELEMED• Formazione e Audit Interni e con centri Spoke
86
87
96%
AUDIT 114 cartelle DP –STEMI – Osp S.Spirito anno 2013
88
ESITO AUDIT 114 cartelle DP –STEMI – Osp S.Spirito anno 2013
Conclusioni
• La Regione Lazio nell’ambito delle Reti tempo dipendenti ha definito INDICATORI di appropriatezza dei PDT che debbono essere oggetto di AUDIT (interna, o di microrete)
• L’attività di Audit rappresenta uno degli strumenti più importanti dei clinici per migliorare gli esiti
• E’ una attività spesso interdisciplinare impegnativa e di impatto sul lavoro quotidiano e deve essere considerata parte integrante dell’esercizio della professione
• L’Azienda dovrebbe riconoscere, attraverso gli strumenti propri della programmazione e del budgeting l’attività di Audit che deve comunque essere supportata dal DEP
• La corretta documentazione del lavoro svolto dai clinici è elemento essenziale sia perché l’attività di Audit sia efficace ma ancor più per la validità degli indicatori del P.Re.Val.E
89
PRESENTAZIONE DEI DATI PREVALE LAZIO – 26 GIUGNO 2017
L’esperienza della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli”
90
91
92
93
Il Policlinico Gemelli, in linea con il DM 70/2015 e i diversi Decreti Regionali via viaemanati in tema di governo delle reti ospedaliere che introducevano criteri quali‐quantitativi per la valutazione delle performance assistenziali relativamente ai principaliproblemi di salute, utilizza da tempo criteri analoghi per monitorare la qualità delle cureerogate e canalizzare la propria attività assistenziale convogliando il trattamento di alcunepatologie verso UOC specifiche.
A questo fine, sono stati, negli anni, attuati interventi ad hoc in grado di favorire lariorganizzazione dell’offerta ospedaliera coerentemente con gli obiettivi individuati,interventi che hanno compreso la rimodulazione dei posti letto, delle sedute operatorie,degli spazi ambulatoriali ecc…
P.Re.Val.E e… «P.Re.Val.E like»
A fianco degli indicatori individuati dal programma P.Re.Val.E., ne sono stati presi inconsiderazione altri che seguono le stesse logiche seppure privi della vista di “rete”, chesolo la Regione può avere, fornendo comunque alla Direzione dell’Ospedale uno strumentodi valutazione a supporto di programmi di auditing clinico ed organizzativo finalizzati almiglioramento dell'efficacia e dell'equità della performance assistenziale.
94
Utilizzo dei dati del Programma Nazionale Esiti (PNE) e del Programma Regionale Valutazione Esiti (PReValE)
Miglioramento continuo della qualità dell’assistenza
1. Finalità strategiche
2. Monitoraggio della performance (Audit)
3. Selezione ed implementazione di nuovi percorsi clinico‐assistenziali
Utilizzo dei dati del Programma Nazionale Esiti (PNE) e del Programma Regionale Valutazione Esiti (PReValE)
Finalità strategiche
Processo di Budget annuale, per Aree ClinicheProcesso di attribuzione degli obiettivi individuali (MBO)Ridefinizione di alcuni asset organizzativi
95
Direzione Governo Clinico – UOC Percorsi Clinici
96
Ruolo nella definizione degli obiettivi di Budget e MBO
Da qualche anno, e per alcune UOC specifiche (in particolare di area cardiovascolare,ortopedica ed ostetrica), tali indicatori sono stati utilizzati:
• nella definizione degli obiettivi di budget delle UOC
• nella definizione dei criteri di valutazione delle performance dei singoli professionisti(MBO).
Inoltre, tali indicatori, con il supporto di referenti regionali, sono stati ricalcolati in mododa valutare le performance non solo sulla base dei target regionali, ma ancherimodulandone gli obiettivi sulla base di criteri interni.
PROCESSO DI BUDGET 2017
POLO SCIENZE GASTROENTEROLOGICHE ED ENDOCRINO‐METABOLICHE
Area Chirurgica Addominale
97
PROCESSO DI BUDGET 2017 – ANALISI QUALITA’
BENCHMARKING A LIVELLO NAZIONALE
INDICATORI PROGRAMMA NAZIONALE ESITI (PNE)
Programma Nazionale Esiti (PNE) Metodologia – Processo di budget 2017, Analisi Qualità
• I dati del Programma Nazionale Esiti (PNE) rappresentano un riferimento metodologico robusto e forniscono informazioni sulle performance assistenziali di tutte le strutture ospedaliere, relativamente ai principali problemi di salute.
• Riportiamo, sia per volumi che per indicatori di processo/esito, il posizionamento della Fondazione nel triennio 2013‐2014‐2015 rispetto alle dieci più performanti strutture italiane. Sono stati presi in considerazione le strutture nazionali (Policlinici Universitari, Aziende Ospedaliere, Aziende Miste ed IRCCCS) con più di 1.000 plcensiti dal Ministero della Salute. Di volta in volta, la nostra Fondazione può comparire tra le prime 10 strutture o al di fuori di queste.
• Nota metodologica: Il PNE (che ha un focus sul SSN), a differenza del PReValEinclude nel computo i ricoveri dei pazienti non residenti nella Regione Lazio. Inoltre, limitatamente ai dati sulla mortalità, PNE e PReValE considerano intervalli di tempo differenti. Per ogni indicatore è riportato un rinvio alla corrispondente scheda metodologica.
98
AREA CHIRURGICA ADDOMINALE/AREA ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL METABOLISMOTENDENZIALE INDICATORI PNE ‐ Pol.U. A. Gemelli (1/2)
1 Colecistectomia totale: volume di ricoveri2 Colecistectomia laparotomica: volume di ricoveri3 Colecistectomia laparoscopica: volume di ricoveri4 Colecistectomia laparoscopica in regime ordinario: volume di ricoveri5 Colecistectomia laparoscopica: proporzione di ricoveri con degenza post‐operatoria inferiore a 3 giorni
6 Colecistectomia laparoscopica in regime ordinario: complicanze a 30 giorni (su base biennale)
7 Colecistectomia laparoscopica in regime ordinario: altro intervento a 30 giorni (su base biennale)
8 Colecistectomia laparoscopica in regime day surgery: volume di ricoveri9 Colecistectomia laparoscopica: proporzione di ricoveri in day surgery10 Intervento chirurgico per TM tiroide: volume di ricoveri11 Intervento chirurgico per TM esofago: volume di ricoveri12 Intervento chirurgico per TM stomaco: volume di ricoveri13 Intervento chirurgico per TM stomaco: mortalità a 30 giorni (su base triennale)
14 Intervento chirurgico per TM fegato: volume di ricoveri15 Intervento chirurgico per TM fegato: mortalità a 30 giorni (su base triennale)
16 Intervento chirurgico per TM pancreas: volume di ricoveri17 Intervento chirurgico per TM pancreas: mortalità a 30 giorni (su base triennale)18 Intervento chirurgico per TM colecisti: volume di ricoveri19 Intervento chirurgico per TM colon: volume di ricoveri20 Intervento chirurgico per TM colon: mortalità a 30 giorni (su base biennale)21 Intervento chirurgico per TM retto: volume di interventi22 Intervento chirurgico per TM retto: mortalità a 30 giorni (su base triennale)23 Intervento chirurgico di legatura o stripping di vene: volume di ricoveri24 Emorragia non varicosa del tratto intestinale superiore: mortalità a 30 giorni (su base quadriennale)
AREA CHIRURGICA ADDOMINALE/AREA ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL METABOLISMOTENDENZIALE INDICATORI PNE ‐ Pol.U. A. Gemelli (2/2)
17,79%
8,70%
20,41% 20,59%
‐1,28%‐5,51%
‐21,60%
26,09%
15,52%
‐1,40%
11,11%
‐7,27%
36,18%
‐1,50%
‐45,65%
‐1,67%
27,66%
0,00%
19,16%
‐56,39%
39,53%
‐16,40%
‐80,92%
3,21%
Δ% '13‐'15
1
2
5
3 4
6
7
8
9
10
11
12
13
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
14
N.B. La numerazione fa riferimento agli indicatori di cui alla precedente diapositiva
99
Intervento chirurgico per TM colon: volume di ricoveri
Protocollo: http://95.110.213.190/PNEedizione16_p/risultati/protocolli/pro_104.pdf
297287
57
282
247
229
246253
235
205
189
286
365
71
293
243
280
213
267
231
213
175
346 342
84
338
288
255
234
205
187178
146
0
50
100
150
200
250
300
350
400
A.O.U.U. S. G.Battista
Molinette‐Torino
Pol.U. A. Gemelli‐Roma
Pol.U. ComplessoIntegrato
Columbus‐Roma
A.O.U.U. Pisana‐Pisa
A.O.U.U. diBologna‐Bologna
A.O.U.U. Careggi‐Firenze
A.O.SSNConsorziale
Policlinico‐Bari
IRCCSpub S.Martino‐Genova
A.O.SSNPoliclinico
Umberto I‐Roma
A.O. di Padova‐Padova
A.O.U.U. diParma‐Parma
2013 2014 2015
PROCESSO DI BUDGET 2017 – ANALISI QUALITA’
BENCHMARKING A LIVELLO REGIONALEINDICATORI PROGRAMMA REGIONALE VALUTAZIONE ESITI (PREVALE)
100
Programma Regionale Valutazione Esiti (PReValE)Metodologia – Processo di budget 2017, Analisi Qualità
• Attraverso i dati del Programma Regionale Valutazione Esiti (P.Re.Val.E) della Regione Lazio riportiamo i dati con una metodologia sovrapponibile a quella del PNE su un numero minore di indicatori. In questo caso non è ovviamente possibileconfrontarci con le strutture nazionali, ma possiamo farlo (2013‐2014‐2015 e su stima per il 2016) con le strutture omologhe del Lazio e della ASL RM1 in particolare.
• Infine, come sancito dal DM 70/2015, l’accreditamento delle singole UOC (e non dell’intera struttura) è legato anche all’ottemperanza di definiti standard di volume e di performance. Per questo motivo tale standard è, ove applicabile, indicato come standard esterno.
• Nota metodologica: il PReValE, che ha un focus sul SSR, esclude dal computo dei ricoveri i pazienti non residenti nella Regione Lazio. Inoltre, limitatamente ai dati sulla mortalità, PNE e PReValE considerano intervalli di tempo differenti. Per ogni indicatore è riportato un rinvio alla corrispondente scheda metodologica.
Volume di interventi chirurgici per TM colon (reparti preminenti)
Protocollo: http://95.110.213.190/PNEedizione16_p/risultati/protocolli/pro_104.pdf
133
74
21 2333
143
78
26 2316
0
20
40
60
80
100
120
140
160
Chirurgia generale ‐reparto 16 ‐ Pol.U. A.
Gemelli
Chirurgia generale ‐reparto 20 ‐ Pol.U. A.
Gemelli
Medicina generale ‐reparto 14 ‐ Pol.U. A.
Gemelli
Oncologia ‐ reparto 07 ‐Pol.U. A. Gemelli
Chirurgia generale ‐reparto 27 ‐ Pol.U. A.
Gemelli
2014 2015
48
21
45
35
0
10
20
30
40
50
60
Chirurgia generale ‐ reparto 8 ‐ Pol.U. Complesso Integrato Columbus Chirurgia generale ‐ reparto 11 ‐ Pol.U. Complesso Integrato Columbus
2014 2015
101
Parti: volume di ricoveri
Protocollo: http://95.110.213.190/prevale2016/Main/protocolli/pro_127.pdf
4.373
3.300
0
3.175
1.910
1.594
1.971
1.604
1.012
651580
4.339
3.824
1
3.034
1.964
1.7571.825
1.484
1.115
655 595
4.449
4.012
0
2.794
2.022
1.8131.741
1.441
906
656558
4.242
3.996
0
2.452
1.8681.706
1.528
1.232
844
576
366
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
4.000
4.500
5.000
Osp.C. S.PietroFatebenefratelli
Pol.U. A.Gemelli Pol.U.Columbus
A.O. S.Camillo Osp.C. Cristo Re A.O.U.U.Umberto I
C.C.A.S.Famiglia
A.O. S.GiovanniAddolorata
P. O. S. FilippoNeri
Osp. S.Spirito C.C.A. AureliaHospital
2013 2014 2015 2016*
(il dato 2016= 3.996 era frutto di una stima; il dato reale è stato 4.302)
Utilizzo dei dati del Programma Nazionale Esiti (PNE) e del Programma Regionale Valutazione Esiti (PReValE)
Miglioramento continuo della qualità dell’assistenza
1. Finalità strategiche
2. Monitoraggio della performance (Audit)
3. Implementazione di nuovi Percorsi clinico‐assistenziali
102
Ortogeriatria: un esempio di “focused care” center
Codice argento >11
Altri esempi…
•Gastroenterologia + Endoscopia Digestiva Chirurgica•Pneumologia + Chirurgia Toracica•Liver Unit (medica) + Trapianti di Fegato•Breast Unit•NEMO (mal. neuromuscolari) + Neuropsichiatria Infantile / Neurologia•Traumatologia + Chirurgia d’Urgenza•Polo di day surgery e chirurgia ambulatoriale centralizzato (21 pl)•Polo di degenza centralizzato chirurgia week&one day (65 pl)
103
PERCORSO POLMONE
UNITÀ OPERATIVE/STRUTTURE COINVOLTE NEL PCA TUMORE DEL POLMONEChirurgia Toracica Anestesia, TIPO e terapia del doloreOncologia Medica Pronto Soccorso, Rianimazione e Terapia IntensivaRadioterapia Medicina d’UrgenzaPneumologia SITRA e DITRAMedicina Interna Centrale di Continuità assistenzialeRadiodiagnostica Cure palliative domiciliari e HospiceIstologia e Citodiagnosi Medicina Nucleare
Anatomia Patologica Macroscopica
Utilizzo dei dati del Programma Nazionale Esiti (PNE) e del Programma Regionale Valutazione Esiti (PReValE)
1. Monitoraggio della performance
Realizzazione di audit clinici
104
Ictus ischemico: volume di ricoveri
Protocollo: http://95.110.213.190/PNEed15/risultati/protocolli/pro_125.pdf
759
600
517
445425
465
380407 412
495
798
566
508 507
468 464 458 454438 434
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
IRCCSpub S.Martino‐Genova
A.O.U.U. diParma‐Parma
A.O.U.U. diBologna‐Bologna
A.O.SSNPoliclinico
Umberto I‐Roma
Osp. SpedaliCivili‐Brescia
Osp. Ca'Foncello‐Treviso
FondazionePol.U. A.
Gemelli‐Roma
A.O.U.U. Careggi‐Firenze
A.O.U.U.Policlinico TorVergata‐Roma
A.O.U.U. Sede diUdine‐Udine
2013 2014
Ictus ischemico: mortalità a 30 giorni
Protocollo: http://95.110.213.190/PNEed15/risultati/protocolli/pro_18.pdf
6,93
9,139,52
7,46
4,66
8,87
10,21
11,3211,69
9,17
6,11 6,19
7,978,22 8,23 8,32
8,76
9,80 9,86 9,87
0,00
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
12,00
14,00
A.O. MaurizianoUmberto I‐Torino
A.O. di Padova‐Padova
Osp. SpedaliCivili‐Brescia
A.O.U.U. diParma‐Parma
A.O.U.U. S. G.Battista
Molinette‐Torino
Osp. Ca'Foncello‐Treviso
IRCCSpub S.Martino‐Genova
FondazionePol.U. A.
Gemelli‐Roma
A.O.U.U. Sede diUdine‐Udine
A.O.U.U. diBologna‐Bologna
2013 2014
105
Ictus ischemico: riammissioni ospedaliere a 30 giorni
Protocollo: http://95.110.213.190/PNEed15/risultati/protocolli/pro_19.pdf
10,38
6,70
5,02
5,79
4,80
6,65
4,70
6,08
5,425,59
7,38
3,97
4,524,69
4,94 4,96
6,116,33
6,72 6,76 6,89
7,43
0,00
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
12,00
Osp. Ca' GrandaNiguarda‐Milano
A.O. MaurizianoUmberto I‐Torino
A.O.U.U. S. G.Battista
Molinette‐Torino
A.O.SSN P.Giaccone‐Palermo
Osp. Spedali Civili‐Brescia
A.O. di Padova‐Padova
A.O.U.U. S.Andrea‐Roma
A.O.U.U. diParma‐Parma
Osp. Ca' Foncello‐Treviso
A.O.U.U. OspedaleCivile Maggiore‐
Verona
Fondazione Pol.U.A. Gemelli‐Roma
2013 2014
Policlinico “A. Gemelli”
AO “Sant’Andrea”
BelcolleViterbo
S. Camillo De Lellis
Rieti
San Filippo Neri
San Pietro FBF
San Paolo Civitavecchia
Aurelia Hospital
Cristo RePadre Pio
BraccianoCivitacastellana Tarquinia
UTN II
UTN I
TNV/Pse
PS
Stroke Unit attive
«Servizio trombolisi»
Tromb. Endovasc. H24
Riorganizzazione della rete assistenziale Ictus Cerebrale Acuto
2014
106
Policlinico Gemelli
62 trombolisi
Sant’Andrea: 23 trombolisi
San Filippo12 trombolisi
97 trombolisi sistemiche
2014
Policlinico “A. Gemelli”
AO “Sant’Andrea”
BelcolleViterbo
S. Camillo De Lellis
Rieti
San Filippo Neri
San Pietro FBF
San Paolo Civitavecchia
Aurelia Hospital
Cristo RePadre Pio
BraccianoCivitacastellana Tarquinia
UTN II
UTN I
TNV/Pse
PS
Stroke Unit attive
«Servizio trombolisi»
Tromb. Endovasc. H24
Riorganizzazione della rete assistenziale Ictus Cerebrale Acuto2016
107
Policlinico Gemelli‐ TL sistemiche: 59
‐ TL sistemiche + endovascolare: 23‐ Endovascolare: 12
Sant’Andrea: TL sistemiche: 50Endovascolare: 7
San FilippoTL sistemiche: 8Endovascolare: 0
Belcolle Viterbo: TL sistemiche: 15Endovascolare: 0
San Camillo De Lellis RietiTL sistemiche: 12Endovascolare: 0
135 trombolisi sistemiche201623 sistemiche + endovascolari
19 endovascolari
L’entità del fenomeno: ricoveri per ictus ischemico presso il Policlinico «A. Gemelli»
Tutti i ricoveri per acuti con diagnosi principale di ictus ischemico (codici ICD‐9‐CM 433.x1, 434.x1, 436) avvenuti in strutture della regione Lazio, con dimissione dal 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2014, esclusi i ricoveri con diagnosi di ictus emorragico (codici ICD‐9‐CM 430, 431, 432.X in qualsiasi campo diagnosi);
108
Confronto dati 2013 vs 2016
455
Ricoveri PS con diagnosi principale 433‐434
214Stroke Unit
118Neurologia
47Medicina
38Geriatria
15Rianimazione
12Osservazione Breve
4Chirurgia Vascolare
3UTIC
368 2013 2016
+24%
185
27
87
25
6
23
4
3
+16%
‐54%
+152%
+250%
‐48%
+0%
+0%
+437%
Percorso ictus intraospedaliero … AGGIORNAMENTO
109
Utilizzo dei dati del Programma Nazionale Esiti (PNE) e del Programma Regionale Valutazione Esiti (PReValE)
Miglioramento continuo della qualità dell’assistenza
1. Finalità strategiche
2. Monitoraggio della performance (Audit)
3. Implementazione di nuovi Percorsi clinico‐assistenziali
Stato dell’arte della realizzazione dei Percorsi Clinico‐Assistenziali nella Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli
110
Selezionare i problemi di salute
Problema di
salute
Volume
casistica
Necessità
approccio
multidisciplina
re
Posizionament
o rispetto
indicatori
nazionali/
regionali di
outcome
Domanda di
assistenza per
problema di
salute (dati
epidemiologici)
Frammentazion
e processo
assistenziale
Interesse
scientifico
Interesse
strategico
La multi-criteria decision analysis ha ilvantaggio di far emergere e valutare il trade-off tra vari criteri riuscendo a stabilirel’importanza relativa degli stessi in modo taleda garantire la valutazione degli interventiconsiderati
Matrice delle performance
AREA NEUROSCIENZEPercorsi clinico-assistenziali da attivare nell’anno XXXX
PCAVOLUME
CASISTICA
NECESSITA'
APPROCCIO
MULTIDISCIP
LINARE
POSIZIONAM
ENTO
RISPETTO
AGLI
INDICATORI
NAZIONALI/R
EGIONALI DI
OUTCOME
DOMANDA DI
ASSISTENZA
PER IL
PROBLEMA
DI SALUTE
(FABBISOGN
O
POTENZIALE,
DATI
EPIDEMIOLO
GICI)
FRAMMENTA
ZIONE DEL
PROCESSO
ASSISTENZIAL
E
INTERESSE
SCIENTIFICO
INTERESSE
STRATEGICOPUNTEGGIO
PARKINSON 3 2 nd 3 1 3 3 15
DEMENZA 3 2 nd 3 2 2 3 15
MIASTENIA GRAVIS 2 2 nd 3 0 1 3 11
EPILESSIA DEL BAMBINO 3 0 nd 3 1 0 3 10
MALATTIE NEUROMUSCOLARI E
MIOPATIE3 2 nd 3 1 1 0 10
CHIRURGIA DEI NERVI
PERIFERICI0 1 nd 2 3 0 3 9
RITARDO MENTALE 2 2 nd 1 1 3 0 9
DISTURBI DEL SONNO 0 2 nd 2 3 2 0 9
MALATTIE INFIAMMATORIE DEL
SNC1 1 nd 2 1 2 0 7
NEUROPATIE 1 1 nd 2 1 2 0 7
CHIRURGIA MIDOLLARE 3 0 nd 3 1 0 0 7
CEFALEA 0 2 nd 2 0 1 0 5
EPILESSIA DELL'ADULTO 0 0 nd 3 0 1 0 4
111
Sviluppi futuri e prospettive
• Collaborazione con il DEP Lazio, anche al fine di individuarenuovi ambiti di valutazione (ad es. TM ovaio,…)
• Supporto analitico e decisionale in una logica di filiera, all’interno delle Reti oncologiche Regionali (TM Mammella,Colon‐Retto e Polmone)
•La prospettiva “value based”
Il PCA in una prospettiva “value based”
112
Gli indicatori sono dei parametri di tipo quantitativo che vengonocalcolati dall’analisi dei dati raccolti nella popolazione di pazienti afferenti al PCA.
Da una attenta analisi degli indicatori, è possibile identificare i punti deboli del percorso e mettere in atto le opportune manovre correttive.
Ma gli indicatori hanno anche la funzione di consentire di valutare il raggiungimento degli obiettivi preposti e il “valore” di salute creato lungo l’intera filiera.
Indicatori dello stato di saluteraggiunto•Sopravvivenza•Grado di funzionalità•Recupero dello stato originale disalute
Indicatori di processo•Eventi avversi, complicazioni•Esperienza•Tempo necessario per il recuperodello stato di salute
Indicatori di sostenibilità dellostato di salute•Conseguenze a lungo terminedella terapia•Sostenibilità a lungo termine dellostato di salute
113
Sono stati identificati indicatori in grado di misurare:A. Ingresso e presa in carico (Facilità della paziente ad entrare e fluire nel PCA)B. Articolazione organizzativa e continuità assistenziale (Passaggio in carico dentro
l'organizzazione o tra livelli istituzionali)C. Efficienza gestionale organizzativa (Indicatori di processo, nella dimensione
dei costi, delle tecnologie impiegate e dei TAT)D. Utilizzo ottimale delle risorse (Complicanze, mortalità, con indicatori
proxy di outcome. È compresa l'appropriatezza organizzativa: accessi impropri, ricoveri ripetuti,…)
E. Qualità dell’assistenza (Indagini sulla qualità di vita, reclami,…)F. Sviluppo (sviluppo tecnologico, capacità di finanziamento/trial clinici,
innovazioni tecnologiche, formazione clinici, ricerca)
INDICATORI VISTI DAL PAZIENTECapacità del PCA di rispondere tempestivamente al bisogno
assistenzialeMortalità
Qualità del servizio percepita
INDICATORI VISTI DALL’AZIENDA
Efficienza aziendale(Degenza Media, Tempi,
Codifiche)
INDICATORI VISTI DAL TERRITORIO
Comunicazioni con il territorio (Centrale Operativa, Rete,
Teleconsulto, MMG, Strutture di riabilitazione)
INDICATORI VISTI DAL PAZIENTECapacità del PCA di rispondere tempestivamente al bisogno
assistenzialeMortalità
Qualità del servizio percepita
114
INDICATORI VISTI DALL’AZIENDA
Efficienza aziendale(Degenza Media, Tempi,
Codifiche)
INDICATORI VISTI DAL TERRITORIO
Comunicazioni con il territorio (Centrale Operativa, Rete,
Teleconsulto, MMG, Strutture di riabilitazione)
115