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Convegno ''Dida-ca digitale'’ La sfida dell'insegnamento nell'era delle tecnologie della comunicazione
PSICOLOGIA
E NUOVE TECNOLOGIE
APPLICATE ALLA DIDATTICA
Auditorium I.C. Don Milani – Marina di Massa Venerdì 31 gennaio 2014
Raffaella Carla Ragaglini
Illustrazione di Giulio Peranzoni
PRESUPPOSTO DEL CONVEGNO: INCREMENTARE IL SUCCESSO SCOLASTICO DEGLI ALUNNI, ANCHE TRAMITE L'IMPIEGO DI
NUOVE TECNOLOGIE.
INSEGNARE AD ALUNNI NATIVI DIGITALI E CRESCIUTI CON INTERNET CHE UTILIZZANO LE ICT NELLA VITA QUOTIDIANA CI IMPONE DI REIMPOSTARE GLI
INTERVENTI EDUCATIVI E RIMODULARE LE METODOLOGIE UTILIZZATE, DOVENDO FARE I CONTI CON IL CAMBIAMENTO DEI MODELLI COMPORTAMENTALI
GIOVANILI.
PERCHÉ CIÒ AVVENGA OLTRE AL MODIFICARE LE STRUTTURE TECNOLOGICHE ED AMBIENTALI E NECESSARIO RIVEDERE IL RUOLO STESSO DEL FORMATORE.
NON BASTA DOTARE GLI ISTITUTI SCOLASTICI DI LIM, TABLET E COMPUTER, NÉ È SUFFICIENTE DIGITALIZZARE I CONTENUTI SCOLASTICI TRADIZIONALI.
Quali i cambiamenZ, quali i vantaggi,
quali gli svantaggi, quali gli sforzi e le potenzialità
di una dida-ca al passo con le TIC?
Con uno sguardo psicologico …
Skinner: “The science of learning and the art of teaching”, 1954.
TRA I VANTAGGI, Già nel 1954, Skinner segnala l’importanza del rinforzo posi*vo nell’agevolare l’apprendimento.
Secondo lo scienziato, l’insegnante potrebbe talvolta non rivelarsi uno “strumento” efficace nel fornire un Feedback immediato, non riuscendo a garanZre un rinforzo sollecito, frequente e rapido che possa portare ad un acquisizione efficace di conce- (Skinner, 1954), perciò, propose di affidare questo ruolo alle macchine guidate da sequenze di azioni programmate.
La suddivisione degli obie-vi dida-ci in unità (frames) al termine di ognuna delle quali si pongono delle domande per verificare se il discente
ha appreso le nozioni del Frame concluso (Pulcini, 2004).
La possibilità di passare al frame successivo, una volta acquisito col concejo o ripetere il modulo qualora si siano avute delle difficoltà o si voglia rinforzare
l’apprendimento. Si apre lo spazio verso la dida-ca individualizzata, (non ancora personalizzata …),
… “lo studente viene seguito in modo individuale dalla macchina,… l’insegnante viene anche liberato dall’incarico di dover segnare le risposte giuste e sbagliate”
(Skinner, 1954).
Ma … Poiché Skinner proponeva le macchine come sosZtuZ dell’insegnante, le criZche e le contrapposizioni tra coloro che consideravano le macchine un pericolo in quanto capaci di “deumanizzare” il rapporto tra docente e allievo
e i convinZ dell’uZlizzo delle macchine come strumenZ per o-mizzare l’insegnamento, catalizzare l’ajenzione, aumentare la partecipazione, documentare il lavoro svolto … ecc... sono state assai accese.
Purtroppo tali perplessità condizionano tuj’oggi l’accejazione e l’a-vazione verso il correjo inserimento delle nuove tecnologie dida-che nella scuola.
Il correjo inserimento delle nuove tecnologie dida-che nella scuola di oggi, non prevede la sosZtuzione del docente
con il robot o la macchina ma semplicemente la possibilità di affiancarlo
delle migliori risorse dida-che; quelle più vicine ed uZli agli alunni di oggi, non sosZtuZve ma integraZve di quelle
tradizionali.
1800 1900
2000 …
Con l’affiancamento delle tecnologie, l’Insegnante assume sempre di più il ruolo di guida verso
la scoperta del mondo: quello a portata di mano (1800),
quello raggungibile (1900) ed anche quello più lontanto (2000), … altrimenZ non raggiungibile a molZ.
È ovvio presupposto, comunque, che le nuove tecnologie dida-che vadano
uZlizzate nel caso in cui effe-vamente possano apportare un vantaggio
all’esperienza educaZva e non come soluzione
sosZtuZva della mediazione dida-ca.
Psicologia Teorie dell’apprendimento
Dida-ca
Sc. informaZche TIC
Seguono alcuni risultaZ di ricerche condoje nel campo dell’applicazione delle nuove tecnologie nella dida-ca delle scienze e proposZ alcuni esempi di applicazioni delle TIC alla dida-ca, in parZcolar modo scienZfica ed ambientale …
Da oltre una decina d’anni si è verificato come le TIC in generale (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione), ed Internet in parZcolare,
possiedono le potenzialità per migliorare l’apprendimento ed faciliZno soprajujo quello
delle scienze (DfES,2002).
Friedler, Nachmias, Songer, 1989 Le capacità di ragionamento scientifico si sono rivelate maggiori utilizzando un curriculum basato sull’utilizzo del computer.
Hounshell, Hill, 1989 In un corso di biologia di una scuola superiore in cui ci si è avvalsi dell’uso del computer si sono ottenuti dei risultati migliori e un atteggiamento più positivo nei confronti della materia.
Shute, Bonar, 1986 I programmi informatici specializzati aiutano a sviluppare abilità di indagine e allo stesso tempo ad aumentare le conoscenze scientifiche, anche quando inizialmente vi sono forti idee errate.
QUALI RISORSE DUNQUE POSSIBILI TRAMITE LE TIC ?
IPERTESTO Imprescindibile per organizzare e gesZre le informazioni con modalità che favoriscono le capacità metacogniZve
negli studenZ (Bajagia, 2003)
LE SIMULAZIONI Le simulazioni eliminano gli aspe- meccanici del processo di apprendimento e
gli errori sperimentali, aumentando allo stesso tempo l’impajo visivo degli esperimenZ:
quesZ fajori portano ad un aumento della comprensione scienZfica, (Huppert e al. 2002).
L’intera-vità delle simulazioni permeje di fare previsioni, testare ipotesi e ricevere un feedback immediato, aiutando così gli studenZ a sviluppare abilità
di indagine e di pensiero (La Velle e al. 2003).
WWW ed I MOTORI DI RICERCA Consentono l’accesso ad una mole enorme di risorse ed informazioni, altrimenZ non reperibili (con tempi rido- e conoscenza delle fonZ).
ANIMAZIONI Le animazioni permejono un livello di intera-vità basso ma uZlizzando disegni, immagini irreali e simboliche sono strumenZ potenZ per rendere più acca-vanZ e comprensibili immagini altrimenZ staZche. Le animazioni hanno un potere moZvazionale sul discente e risultano uZli per dimostrare conce-, accentuare dejagli o aspe- di fenomeni complessi.
LE RETI INFORMATICHE Facilitano la comunicazione e lo scambio, presupposto per la realizzazione dell’apprendimento collaboraZvo tra docenZ,
docente e discente, scuole, isZtuzioni e realtà diverse, …
I FOGLI ELETTRONICI UZlissimi nella tabulazione, classificazione, analisi e rappresentazione di daZ sperimentali o di ricerca. Nella dida-ca delle scienze Oakes (1997) suggerì un approccio che combinasse il metodo dedu-vo con l’abilità di creare grafici, in modo da permejere agli studenZ di scoprire le leggi della natura tramite osservazioni e deduzioni, piujosto che facendo imparare a memoria delle formule e inserendo daZ in esse.
LE BANCHE DATI Le banche contengono DATI ORGANIZZATI
permejendo ai fruitori di navigare liberamente scegliendo le risorse di cui avvalersi per un
progejo, ma evitando il rischio del “sovraccarico cogniZvo” che può portare al disorientamento del discente.
LE MAPPE CONCETTUALI Le mappe concejuali sono uno strumento uZle per organizzare la conoscenza relaZva a diversi conce-, mejendo in evidenza le relazioni che intercorrono tra elemenZ diversi del medesimo fenomeno. Esistono numerosi sorware free che ne consentono la costruzione.
Oltre alla quesZone: economica,
strujurale, gesZonale, … tra gli aspe- criZci dell’introduzione delle TIC nella dida-ca
troviamo quelli umani, quali: il turbamento dovuto alle paure dell’innovazione, il Zmore per la salute, la visione che il docente può avere della dida-ca stessa.
Oggi siamo qui per trovare, dunque, soluzioni che: 1 -‐ LIMITINO L’USO MASSIVO DI TIC, NELL’OTTICA DELLA SOSTITUZIONE DEL DOCENTE E DELL’ESPERIENZA DIRETTA; 2 – ENTRARE NELL’OTTICA DI UTILIZZARE LE TIC COME STRUMENTO DI AMPLIFICAZIONE DELLE CONOSCENZE DIRETTE ED INDIRETTE. 3 – CONOSCERE MODALITÀ EFFICACI DI “UTILIZZO DELLE TIC IN DID...”
Perciò:
Forse anche noi potremo pensare che… pian piano, per fortuna, i nostri alunni ci stanno addestrato ad insegnargli come per loro è più facile imparare!
Grazie e buon lavoro!