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Chimica Analitica dei Processi Industriali
Corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale
Università degli Studi di Padova
Anno accademico 2014-2015
Controllo di Processo mediante FT-IR
Andrea Tapparo
Università degli Studi di Padova
Dipartimento di Scienze Chimiche Via Marzolo 1, 35131 Padova; [email protected]
La spettroscopia IR
Dl = 0.78 - 1000 µm
Ds = 12800 - 10 cm-1
medio IR: Ds = 4000 - 200 cm-1
Come in tutte le spettroscopie, le informazioni analitiche di uno spettro IR
sono sia qualitative che quantitative.
L’analisi quantitativa è tuttavia limitata dagli sfavorevoli valori di S/N,
perlopiù derivanti dalla bassa intensità delle sorgenti impiegate.
La tecnica FT-IR porta ad un sensibile incremento di S/N.
Spettrofotometro IR dispersivo (a doppio raggio)
Esempio: sono compatibili i moduli di questa strumentazione IR?
Chopper genera un segnale modulato, fmod=13 Hz;
Rivelatore a termocoppia, tr=35 ms; amplificatore del segnale, Df=1Hz;
Registratore su carta, tr=1 s a fondo scala.
Se il chopper è simmetrico, l’impulso dura
Da confrontare con tr=35 ms del rivelatore.
Sorgente e rivelatore del segnale sono compatibili in termini di tr.
Se si desidera un Ds=5 cm-1, la velocità di scansione dovrà essere compatibile con tr
del modulo che risponde più lentamente:
Dt
Per memoria: Rivelatori impiegati in spettrofotometria
Fonte: Strobel, Heineman. Chemical instrumentation: a systematic approach. 3rd edition - Wiley
Per memoria: Rivelatori IR
Fonte: Willard et al. Instrumental methods of analysis. 7th edition - Wadsworth
Per memoria: Rivelatori UV-Vis
Fonte: Strobel, Heineman. Chemical instrumentation: a systematic approach. 3rd edition - Wiley
Per memoria: amplificatori operazionali del segnale
Fonte: Willard et al. Instrumental methods of analysis.
7th edition - Wadsworth
Gli amplificatori possono operare sia su
segnali DC che in AC. In generale,
fout=fin, anche se vi potranno essere
sfasamenti o valori di f multipli (Vout=Vin2).
Gli amplificatori saranno tuttavia sempre
caratterizzati da un proprio valore di Df e
pertanto da un corrispondente tr.
Si tenga presente che, nella maggior parte dei casi, in spettrofotometria l’informazione analitica è
rappresentata dall’ampiezza del segnale. Se i segnali sono modulati, V(t) = Vpicco cos t
Veff = Vrms = 0.707 Vpicco P = Vrms2/R
S : sorgente R : rivelatore F : specchio fisso M : specchio mobile D : divisore di fascio
F
M
D
S
R
d0
d
spettrofotometro FT-IR Interferometro di Michelson
Interferometro di Michelson (1)
Supponiamo di inviare all’interferometro una radiazione monocromatica di lunghezza d’onda l (frequenza f = c /l). Indicando con v la velocità dello specchio mobile si ha
d = d0 + v ·t Quando la differenza di cammino fra i due percorsi è pari ad un numero intero di lunghezze d’onda
2·(d - d0 ) = 2·v ·t = m · l
si ha un massimo di interferenza. Il tempo t necessario per passare da un massimo di interferenza al successivo è
lt
=2 v
e la frequenza del segnale ottenuto è
= 2 v s
dove f è la frequenza della radiazione incidente e s il numero d’onda.
1
t l
2 2= = =s
v vf f
c
Definendo la differenza tra i due percorsi
della razione elettromagnetica
d = OM1O-OM2O = 2d = funz(t)
l’interferenza sarà max positiva quando
d = m l, d è un multiplo di l
l’interferenza sarà max negativa quando
d = (m+1/2) l, d è un semi-multiplo di l
Operando con luce monocromatica si
ottiene un segnale alternato, con 1 definita
componente in frequenza che dipenderà
da l.
Operando con luce policromatica si ottiene
un interferogramma, che contiene tutte le
componenti in frequenza derivanti dalle
varie l della radiazione incidente.
O
IA
Interferometro di Michelson (2)
Con una radiazione monocromatica, il
segnale che emerge dal beam splitter è
R, riflettanza del beam splitter
T, trasmittanza del beam splitter
I, intensità della sorgente
s=1/l, numero d’onda
d(t) = OM1O-OM2O = 2d(t)
Se ipotizziamo che R=T=0.5
La componete variabile del segnale vale
Dalla definizione di assorbanza possiamo
definire la componente variabile del segnale
che giunge al rivelatore, dopo l’assorbimento
Se G è il fattore di risposta del rivelatore,
incluso il guadagno del circuito di
amplificazione del segnale, si ha
ovvero, la risposta del rivelatore è
O
IA
Ia Is R
S
Isorg
Poiché lo specchio si muove a v costante
e d(t) = 2d(t)
si ha v = d/t = d/2t
ovvero d(t) = 2vt
Il segnale acquisito al rivelatore vale
La frequenza di questo segnale è
Con una radiazione policromatica si avrà:
ovvero, ogni componente (si) della radiazione IR sarà caratterizzata da
una propria frequenza di modulazione
(fmod) i = 2 si v
Esempio: v = 0.3 cm/s, s = 1000 cm-1: fmod = 600 Hz
O
IA
Ia Is R
S
L’interferogramma , F(t), viene registrato preimpostando i parametri dello
spettro IR finale, F(s): smin– smax , Ds.
Questi parametri determinano la frequenza di campionamento e la velocità di
acquisizione, ovvero i tempi di analisi e la risoluzione dello spettro finale.
La risoluzione spettrale dipende dallo spostamento massimo dello specchio
mobile
Ds = 1/dmax = 1/2dmax (cm-1)
quindi, per ottenere uno spettro con Ds=2 cm-1: dmax=0.5 cm, dmax=0.25 cm
per ottenere uno spettro con Ds=0.2 cm-1: dmax=5 cm, dmax=2.5 cm
Lo spettro IR finale sarà costituito da M punti, M=(smax–smin)/Ds
pertanto, per uno spettro finale nell’intervallo 4000-500 cm-1 e Ds = 2 cm-1
M = (4000-500)/2 = 1750 punti
se Ds = 0.2 cm-1, M = 17500 punti
Che caratteristiche deve avere l’interferogramma da qui si ottiene un tale
spettro IR?
Innanzi tutto l’interferogramma deve essere acquisito con la corretta fcamp
ricordando il teorema di Nyquist: fcamp 2 fmax
la massima componente in frequenza del segnale che costituisce
l’interferogramma (v=0.1 cm/s) è: fmax = 2 smax v = 2 4000 0.1 = 800 Hz
quindi fcamp 2 fmax = 1600 Hz
da cui si ricava Dtcamp = 1/fcamp = 0.625 ms
con un movimento dello specchio d = 2.5 cm (per ottenere Ds=0.2 cm-1) ed
una velocità v = 0.1 cm/s, il tempo di acquisizione dell’interferogramma è
tacq = d/v = 2.5/0.1 = 25 s
e sarà costituito da N = tacq/Dtcamp = 25/(0.625 10-3) = 40000 punti
L’interferogramma così acquisito consentirà, dopo FT, di ottenere lo spettro
IR costituito da 17500 punti: 4000-500 cm-1 con Ds = 0.2 cm-1.
CONTROLLO DELLE EMISSIONI GASSOSE
DEL TERMOUTILIZZATORE DI BRESCIA
(dott.ssa Claudia Mora)
La composizione media tipica dei RSU è:
• carta e cartone 35%
• materie plastiche 22%
• materiale organico, tessili, legno 33%
• inerti, metalli, vetro, ecc. 10%
Si produce:
• vapore – energia elettrica
• calore - teleriscaldamento
• ceneri/residui incombusti
• polveri – PM
• emissioni in atmosfera
Analisi fumi all’uscita della caldaia 1) Sonda di prelievo 2) Primo sistema di filtrazione grossolana; 3) Valvola di non ritorno per il retrolavaggio del filtro; 4) Tubazione in teflon termostatata a 180°C; 5) Forno termostatato a 180°C; 6) Valvola di non ritorno; 7) Pompa a membrana; 8) Filtro da 0.05 micron; 9) Sistema di controllo della portata; 10) Valvola di non ritorno per l’introduzione dell’aria di auto calibrazione dello strumento; 11) Spettrofotometro FTIR; 12) FID per la rivelazione del carbonio totale, sistema non introdotto in tale modulo, ma solo nella strumentazione di controllo delle emissioni a camino; 13) Analizzatore elettrochimico di ossigeno. 14) Sistema di trattamento dell’aria prelevata dall’esterno, costituito da setacci molecolari, che diminuiscono il contenuto di umidità e di CO2 dell’aria prelevata.
Spettrometro a trasformata di Fourier con interferometro di Michelson
Cella di misura
La concentrazione delle sostanze da rivelare
è in taluni casi estremamente ridotta
(mg/Nm3) e impone l’adozione di uno
strumento che abbia un limite di rivelabilità
soddisfacente. Al fine di rispondere a tale
necessità, lo strumento si dota di una cella
di lunghezza geometrica pari a 30 cm, ma
che grazie a un sistema di riflessione riesce
a raggiungere la lunghezza ottica di 1 m.
Misura dei componenti la miscela gassosa a camino
Sistema Advance Cemas FTIR NT (New Technology). Esso si compone di:
• Spettrometro IR a trasformata di Fourier, BOMEM 9200;
• Sensore allo zirconio per la misura dell’ossigeno;
• MultiFID E17 per la misura del Carbonio Organico Totale;
• Sistema di misura della polveri Durag 300.
Per la misura in continuo di CO, NO, NO2, SO2, HCl, NH3 e H2O ci si avvale dello FTIR
BOMEM 9200.
La cella di misura è una cella di White: grazie ad un sistema a multiriflessione (24 riflessioni
interne alla cella), si ottiene da una cella di lunghezza geometrica di 30 cm un cammino ottico
di 6.4m:
FTIR LOD (limit of detection)
(mg/m3)
MINIMUM
MEASURING
RANGE(mg/m3)
LOD MINIMUM
MEASURING RANGE
(ppm)
SO2 0.27 0-75 0.09 0-25
NO 1.65 0-200 1.24 0-150
NO2 0.451 0-40 0.20 0-20
CH4 0-100 0-150
N2O 0.25 0-50 0.13 0-25
NH3 0.20 0-15 0.27 0-20
HCl 0.26 0-15 0.10 0-10
HF 0.12 0-5 0.13 0-5
CO 0.23 0-75 0.18 0-60
H20 0.01%vol 0-40%Vol
CO2 0.01%vol 0-30% Vol
ALTRE ANALISI:
SENSORE
OSSIGENO: O2
0.20%vol 0-25%Vol
FID: TOC 0.3(mg/m3) 0-15 mg/m3
Monitoraggio online dell’emissione di solventi utilizzando un analizzatore open path FT-IR. Dott. Simone Magnani
Sensor module Type: Michelson type patented ROCKSOLIDTM interferometer Size: 400mm x 360mm x 270mm Weight: 18 kg Power supply: 24 V Power consumption: 40W (average), 80 W (maximum) Data interface: Ethernet connection Optics Field of View (FOV): 30 mrad (1.7°) with 4:1 telescope: 7.5 mrad (0.43°) Optical throughput: 0.0082 sr cm2 f-number: 0.9 Entrance window: ZnSe Beam splitter: ZnSe or KBr Detector: DLATGS detector, Liquid nitrogen cooled MCT detector or closed cycle cryo-cooled MCT detector Spectral resolution: dv = 1 cm-1 (0.5 cm-1 optional) Scan speed: 8 double sided forward backward interferograms per second At Δv = 4 cm-1: 8 spectra /s 32 spectra /s with split of interferograms NEDT* for a single spectrum: 0.02 K at Tb = 30°C and v = 1000 cm-1 NESR* for a single spectrum: 0.033 mW / (m2 sr cm-1) at Tb = 30°C and v = 1000 cm-1 Spectral range: v = 700 - 8000 cm-1