Contrabbando Di Confine Sulle Alpi

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Contrabbando sulle alpi

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  • 5/21/2018 Contrabbando Di Confine Sulle Alpi

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    Il Contrabbando al confinealpestre nel XIX e nel XX secolo

    Atti del convegno organizzato dal

    Museo Storico della Guardia di Finanza

    in collaborazione con il Comando Provinciale

    Guardia di Finanza di Como

    Palazzo Terragni

    Como 28-29 maggio 2013

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    Museo Storico della Guardia di FinanzaComitato di Studi Storici

    Roma

    Consulenza e realizzazione tipografica

    B.C. Giuseppe Finocchiaro

    Impaginazione, montaggio e stampa

    a cura della Tipografia della Scuola di Polizia Tributaria

    della Guardia di Finanza

    App.Sc. Francesco Rinaldi

    App.Sc. Nello Corritore

    App.Sc. Natalino Palermo

    App.Sc. Rocco Recupero

    Coordinamento generale

    Gen. C.A. (c.a.) Luciano Luciani

    M.O. Emiliano Stelluti

    Dicembre 2013

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    I

    Hanno partecipato al convegno:

    Relatori:

    Alessandro Lodolini, Procuratore Generale onorario aggiunto

    della Corte di Cassazione, Giudice e poi Sostituto Procuratoredella Repubblica presso il Tribunale di Varese, Giudice presso la

    Corte dAppello di Milano, Presidente Aggiunto della Corte

    dAssise di Varese, Procuratore della Repubblica di Como.

    Durante la carriera si occupato lungamente di procedimenti

    penali per contrabbando alla frontiera italo-svizzera.

    Bruno Buratti, Generale di Divisione, il Capo del III RepartoOperazioni del Comando Generale della Guardia di Finanza. Ha

    frequentato il Master universitario in Diritto Tributario

    dellimpresa presso lUniversit Commerciale Luigi Bocconi di

    Milano. Professore a contratto presso le facolt di giurisprudenza

    dellUniversit di Macerata e di Milano. E autore di alcune

    pubblicazioni in materia di riciclaggio e diritto dei mercati

    finanziari. Membro del Comitato di Sicurezza Finanziaria.

    Fabrizio Vismara, Professore associato presso lUniversit degli

    studi dellInsurbia, sede di Como. Titolare del corso di diritto

    internazionale e del corso di diritto dellUnione europea presso

    lUniversit degli Studi dellInsurbia. Docente di diritto

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    II

    internazionale privato presso la Scuola di specializzazione per leprofessioni legali presso lUniversit degli Studi di Milano. Autore

    di numerose pubblicazioni nellambito del diritto internazionale,

    diritto internazionale privato e processuale, commercio

    internazionale e del diritto dellUnione europea.

    Maurizio Pagnozzi, Colonnello della Guardia di Finanza,

    attualmente Capo Ufficio Storico del Comando Generale delCorpo. Nel corso della carriera ha ricoperto importanti incarichi di

    comando e di staff a Brindisi, Salerno, Roma e Trapani. Ha

    frequentato il 9 Corso Superiore di S.M. presso il Centro Alti

    studi per la Difesa ed ha svolto qualificata attivit di insegnamento

    presso gli Istituti di Istruzione del Corpo. E membro del Consiglio

    di Amministrazione del Museo Storico del Corpo.

    Luciano Luciani, Generale di Corpo dArmata in congedo gi

    Comandante in seconda della Guardia di Finanza, Presidente del

    Museo Storico del Corpo. Ha pubblicato numerose opere di storia

    militare tra le quali Antonio Luigi Norcen, un soldato, un

    finanziere, un comandante ed un geniale innovatore (2008) e

    Leconomia e la finanza di guerra nel secondo conflitto

    mondiale (2007). Master di II livello in Scienze Strategiche. E

    Presidente del Comitato di Studi Storici della Guardia di Finanza e

    membro della Consulta della Commissione italiana di Storia

    Militare.

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    III

    Adriano Bazzocco, dottorando presso lUniversit di Zurigo. Hapartecipato a un progetto del Fondo nazionale svizzero per la

    ricerca scientifica sui profughi in fuga dallItalia verso la Svizzera

    durante gli anni del fascismo. Ha svolto attivit giornalistica e di

    consulenza storica per la realizzazione di esposizioni e

    documentari. Ha pubblicato studi scientifici sulla Svizzera italiana

    durante la Seconda guerra mondiale e sul contrabbando alla

    frontiera tra Italia e Svizzera.

    Gerardo Severino, Capitano, promosso ufficiale per meriti

    eccezionali Direttore del Museo Storico del Corpo e Capo

    Sezione dellUfficio Storico del Comando Generale. E autore di

    numerose pubblicazioni sulla storia della Guardia di Finanza, tra le

    quali Gli aiuti ai profughi ebrei ed ai perseguitati: il ruolo della

    Guardia di Finanza (1943-45) e Storia dei Baschi Verdi. E,

    altres, segretario del Consiglio di Amministrazione del Museo

    Storico della Guardia di Finanza.

    Salvatore Golino, Generale di Divisione in congedo della Guardia

    di Finanza. Nel biennio 1976/1978 ha frequentato il V Corso

    superiore di Polizia Tributaria e nellanno accademico 1992/1993il Centro Alti Studi Difesa. E insegnante a contratto di Diritto

    Penale Tributario al Master di Diritto penale dimpresa presso

    lUniversit Luiss di Roma e insegnante della stessa materia presso

    la Scuola di alta specializzazione per avvocati tributaristi.

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    Collabora con assiduit con riviste specializzate con articoli inmateria tributaria.

    Mauro Michelacci, Generale di Corpo dArmata in congedo,

    durante la carriera ha ricoperto numerosi incarichi presso Reparti

    Territoriali e Nuclei di Polizia Tributaria a Brescia, Lucca, Roma e

    Milano. Ha svolto importanti incarichi di staff al Comando

    Generale. E stato titolare della Legione di Napoli e del ComandoRegionale di Napoli, del Comando Regionale Piemonte, del

    Comando Interregionale dellItalia Sud Occidentale di Napoli e del

    Comando Aeronavale Centrale. Master di II livello di Diritto

    Tributario presso lUniversit Bocconi di Milano.

    Natalino Lecca, Generale di Divisione in congedo, durante la

    carriera ha comandato numerosi reparti in Sicilia, Liguria, LazioToscana ed ha svolto incarichi di polizia tributaria, e di Stato

    Maggiore al Comando Generale per i quali ha conseguito la

    promozione per meriti eccezionali di servizio a maggiore. E

    autore di numerose pubblicazioni sui petroli, sulle frodi

    comunitarie, sullorganizzazione dei mercati agricoli europei e

    sulle frodi alimentari.

    Mauro Saltalamacchia, Maresciallo della Guardia di Finanza in

    servizio presso lUfficio Storico del Comando Generale. Ha

    prestato servizio presso la Legione di Como ed il Nucleo di pt di

    Bologna. E membro del Nucleo di Ricerca per reperire la

    documentazione inerente lopera di salvataggio degli ebrei durante

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    la seconda guerra mondiale ad opera della Guardia di Finanza ecollabora con lUfficio Storico dello S.M. della Difesa

    nellorganizzazione dei Convegni internazionali di storia militare

    della CISM. E autore di pubblicazioni sulla storia della Guardia di

    Finanza.

    Espedito Finizio, Generale di Divisione in congedo della Guardia

    di Finanza, ha ricoperto, durante la carriera, numerosi incarichi dicomando e di Stato Maggiore. In particolare stato a lungo

    Comandante della Legione Allievi e poi Capo dellUfficio Storico

    della Guardia di finanza. E stato direttore del periodico Il

    Finanziere. Ha pubblicato 5 volumi riguardanti aspetti particolari

    della vita del Corpo.

    Rodolfo Mecarelli, Generale di Brigata in congedo della Guardiadi Finanza, ha prestato servizio al comando di reparti territoriali,

    articolazioni di Nuclei Regionali pt e di staff di Puglia, Marche,

    Lombardia. Ha avuto incarichi anche per le missioni del Corpo

    allestero, in Romania ed Albania. Plurilauretao, insegna Diritto

    Tributario presso lUniversit dellInsurbia di Como ed membro

    dellOsservatorio per la Trasparenza e controllo della Provincia di

    Milano.

    Diego Zoia, ricercatore storico, gi insegnante di scuola

    secondaria, segretario comunale e giudice di pace, ha pubblicato

    volumi e saggi sul contrabbando in Valtellina, su statuti e

    regolamenti di numerosi comuni medioevali, su vari argomenti

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    riguardanti le popolazioni rurali della Valtellina in epocamedioevale e moderna. Coordinatore delle operazioni di riordino

    ed inventariazione degli archivi storici di numerosi comuni della

    provincia di Sondrio.

    Enrico Fuselli, insegna Materie letterarie presso lI.I.S. Fabio

    Besta di Orte. Si dedica alla ricerca storica, privilegiando la storia

    della Guardia di Finanza; socio onorario e benemeritodellAssociazione Nazionale Finanzieri dItalia; membro

    dellAssociazione Storica Alta Valle del Tevere e della Societ

    dei Verbanisti. autore di diversi saggi, tra i quali: LA.N.F.I.

    nei 150 anni dellUnit dItalia. Storia dellAssociazione

    Nazionale Finanzieri dItalia (1899-2011) (2011); I picchetti

    della Truppa di Finanza della sezione di Cospaia. La lotta al

    contrabbando al confine con il Granducato di Toscana nel XIXsec. (2012).

    Roberto Mantini, Generale di Divisione in congedo della Guardia

    di Finanza. Durante la carriera ha ricoperto importanti incarichi tra

    i quali il comando della Legione di Milano, del Centro di

    Aviazione di Pratica di mare, del Gruppo Aereo di Roma e della

    Sezione aerea di Intimiano. Presso il Comando Generale stato

    Capo del Reparto Aeronavale e capo dellUfficio Aereo del Corpo.

    Infine, stato Vice Direttore Operativo con funzioni vicarie della

    Direzione Investigativa Antimafia.

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    Virgilio Ilari, allievo di Mario Talamanca, assistente e poiprofessore associato di storia del diritto romano nelle universit di

    Roma Sapienza e di Macerata dal 1972 al 1990, poi chiamato da

    Gianfranco Miglio alla Facolt di Scienze Politiche dellUniversit

    Cattolica di Milano; fino al 2010 stato professore associato di

    storia delle istituzioni militari. Ha collaborato con lUfficio Storico

    dello SME, con lIstituto Affari Internazionali. stato consulente

    del Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS) ed ha collaboratocon il Centro Alti Studi per la Difesa (CASD). Ha pubblicato

    numerosi lavori insieme ad insigni storici militari come Ferruccio

    Botti, Antonio Sema e Piero Crociani. stato tra i fondatori della

    Societ Italiana di Storia Militare, della quale presidente dal

    2004 al 2008 e di nuovo dal 2010.

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    INDICE

    Indirizzo di saluto del Gen. C.A. Vincenzo Delle FemmineComandante Interregionale della Guardia di Finanza perlItalia Nord Occidentale ........................................................................1

    Introduzione ai lavori del Gen. C.A. Luciano LucianiPresidente del Museo Storicoe del Comitato di Studi Storicidella Guardia di Finanza ........................................................................ 5

    Relazione introduttiva del Dott. Alessandro Lodolini .........................9

    Gen. D. Bruno BurattiIl contrabbando alla frontiera terrestre oggi ..........................................19

    Prof. Fabrizio VismaraContrasto al fenomeno del contrabbando nel diritto italiano esvizzero .................................................................................................... 41

    Col. Maurizio PagnozziIl contrabbando sulla frontiera terrestre nel XIX secolo ........................ 491. Il contrabbando nel 1800: Violazione doganale o anche di

    Polizia? ............................................................................................. 49

    2. Le dinamiche del contrabbando ....................................................... 533. Il Regno di Sardegna (1792 1859) ................................................ 554. Ducato Di Milano, Repubblica Cisalpina, Repubblica Italiana

    e Regno dItalia (1792 1814) ........................................................ 685. Il Regno del Lombardo Veneto (1815 1859) ............................. 766. Il contrabbando sui laghi .................................................................. 807. Il Regno dItalia (1861 1900) ........................................................ 878. Conclusioni ....................................................................................... 97

    Gen. C.A. Luciano Luciani ................................................................. 101Il contrabbando alla frontiera terrestre nel XX secolo ......................... 101

    1. Generalit ....................................................................................... 1012. I protagonisti del fenomeno ............................................................ 1033. Geografia del contrabbando ........................................................... 1084. I risultati dell' azione repressiva della Guardia di Finanza ............. 1155. Conclusioni ..................................................................................... 118

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    X

    Dott. Adriano Bazzocco

    Latteggiamento della Confederazione Svizzera nei confronti delcontrabbando alla frontiera con lItalia ............................................... 1211. Inquadramento giuridico e amministrativo .................................... 1232. Preparativi di unoperazione .......................................................... 1253. Quantificazione .............................................................................. 1264. Attriti, irritazioni, conflitti .............................................................. 1295. Rilevanza economica per la Svizzera ............................................. 131

    Cap. Gerardo Severino

    Lo schieramento della Guardia di Finanzaal confine alpestre nei

    primi cento anni dallUnit dItalia ...................................................... 133

    1. Il 1861 ed i nuovi confini nazionali ............................................... 1332. Lordinamento e lo schieramento operativo della Guardia

    Doganale del Regno dItalia (1862 1881) ................................... 1393. Dalla riforma del 1881 alla nascita dei Comandi di Legione

    (1881 1906) ................................................................................. 1474. Gli ultimi sessantanni (1900 1961) ............................................ 149

    Gen. D. Salvatore GolinoLuso delle armi nel servizio anticontrabbando ....................................1551. Premessa ......................................................................................... 1552. Precedenti storici ............................................................................ 156

    3. Il contesto socio-economico ........................................................... 1614. Lentit del fenomeno del contrabbando ........................................ 1625. Le finalit della legge n. 100/1958 ................................................. 1646. Il testo della legge e le reazioni in Parlamento ............................... 167

    Gen. C.A. Mauro Michelacci

    Il contrabbando di caff al confine alpestre .........................................1731. Premessa ......................................................................................... 1732. Le cause e gli strumenti del contrabbando ..................................... 1753. Il contrabbando di caff .................................................................. 1764. Conclusioni ..................................................................................... 193

    Gen. D. Natalino LeccaLa vita dei Finanzieri nei Distaccamenti di montagna ......................... 1971. Il distaccamento del Giovo ............................................................. 2022. Il dormitorio ................................................................................... 2073. Lo svolgimento del servizio ........................................................... 2094. Lattivit di servizio ...................................................................... 2115. La vita in distaccamento ................................................................. 215

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    XI

    Maresciallo Ord. Mauro Saltalamacchia

    Leditoria e la pubblicistica sul contrabbando .....................................2211. Premessa ......................................................................................... 2212. Introduzione ................................................................................... 2233. Periodo napoleonico, Restaurazione, Risorgimento ...................... 2274. DallUnit dItalia alla prima guerra mondiale .............................. 2305. Dal primo dopoguerra alla fine della seconda guerra

    mondiale ......................................................................................... 2336. Dal secondo dopoguerra alla fine del contrabbando

    romantico ...................................................................................... 2367. Dalla seconda met degli anni 70 alla fine del XX Secolo ........... 2398. Editoria e pubblicistica della Guardia di Finanza sulla

    tematica del contrabbando .............................................................. 242Bibliografia ragionata ............................................................................ 249

    Gen. D. Espedito FinizioUn contrabbandiere daltri tempiLouis Mandrin (1725-1755) ...........271

    Gen. B. Rodolfo MecarelliRete di confine .......................................................................................2771. Il servizio anticontrabbando nelle cronache dei secoli scorsi ........ 283Ricerche e bibliografia .......................................................................... 293

    Dott. Diego Zoia

    Il contrabbando tra Valtellina e Svizzera durante le due guerremondiali ................................................................................................. 2951. Qualche notizia sul periodo del primo conflitto mondiale ............. 2952. I primi anni della Seconda Guerra Mondiale ................................. 2993. Dopo larmistizio ............................................................................ 3044. Lespatrio degli Ebrei e di altri gruppi di persone ......................... 3095. Le merci contrabbandate ................................................................ 3106. I sacerdoti ....................................................................................... 311

    Prof. Enrico Fuselli

    I caduti ed i decorati della Guardia di Finanza nella lotta alcontrabbando ......................................................................................... 3151. I rapporti con le popolazioni delle zone di confine ........................ 3152. Le condizioni operative .................................................................. 3203. I caduti ............................................................................................ 3284. I decorati ......................................................................................... 335

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    XII

    Gen. D. Roberto Mantini

    Limpegno degli elicotteri nel servizio anticontrabbando alconfine terrestre ....................................................................................3391. Precedenti storici ............................................................................ 3392. La prima Sezione Aerea di montagna ........................................... 3453. Come si sviluppa il Servizio Aereo e la vigilanza al confine

    terrestre ........................................................................................... 3474. Cenni sui risultati operativi ............................................................ 350

    Prof. Virgilio Ilari

    Conclusioni ............................................................................................355

    Rassegna stampa .................................................................................... 367

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    XIII

    Palazzo Terragni

    Il palazzo sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di

    Como, ove si svolto il convegno sul contrabbando al confinealpestre. E lutopistico sogno razionale di Giuseppe Terragni.

    Costruito nel 1932-36, lopera pi importante dellarchitetto

    comasco e forse una delle maggiori realizzazioni dellarchitettura

    italiana del XX secolo. Rigoroso, ma anche lirico nella sua bianca e

    nitida astrazione, ledificio basato su un attento studio di piani

    intersecanti e superfici correlate da rapporti matematici. Nellimpianto,

    che riprende coscientemente limpostazione della domus romana, concortile centrale, un parallelepipedo movimentato su ciascuno dei

    quattro lati da aperture di dimensioni differenti, anche se inscritte nel

    medesimo schema modulare: spicca in particolare la facciata

    principale dove a una griglia aperta di travi e pilastri che occupa i tre

    quarti dello spazio si affianca una superficie piana e levigata, destinata

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    XIV

    ad accogliere lastre di ferro smaltate, che tuttavia non vennero maiapplicate. Oggi si ammira in particolare la corte coperta e la suggestiva

    loggia dellultimo piano da dove Terragni sembra aver voluto

    instaurare un affascinante dialogo urbanistico con i volumi delle

    absidi e della cupola del prospicente Duomo di Como.

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    INDIRIZZO DI SALUTO

    Gen. C.A. Vincenzo Delle Femmine

    Comandante Interregionale della Guardia di Finanza

    per lItalia Nord Occidentale

    Autorit, gentili ospiti, desidero, innanzitutto, porgere a tutti voi, a

    nome della Guardia di Finanza e mio personale, il pi cordiale saluto e

    ringraziamento per essere intervenuti al convegno sul tema "Il

    contrabbando al confine alpestre nei secoli XIX e XX", ospitato in

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    questo prestigioso edificio, costruito dal famoso architetto GiuseppeTerragni nel 1936 ed ora sede del Comando Provinciale di Como.

    Rivolgo un particolare ringraziamento al Presidente del Museo

    Storico, Generale Luciano Luciani, per essersi reso promotore

    dell'iniziativa, che ha il merito di esaltare la storia della Guardia di

    finanza ed il suo impegno a favore della collettivit.

    Studiare questo insidioso fenomeno illecito, spesso sottovalutato nella

    sua portata e pericolosit, sia per il tessuto sociale che per il sistemaeconomico, significa ripercorrere la storia stessa del Corpo, fin dalle

    sue origini.

    Da quando, nel lontano 1774, Vittorio Amedeo III di Savoia istitu la

    Legione Truppe Leggere, con la missione di combattere il dilagante

    contrabbando lungo il c.d. "cordone doganale", che interessava buona

    parte della frontiera con la Francia e con la Svizzera.

    Altri Stati preunitari seguirono l'esempio del Regno di Sardegna,istituendo Corpi armati, militari o civili, destinati primariamente al

    controllo delle merci in entrata ed in uscita dai rispettivi confini ma

    anche, in alcune situazioni contingenti, impiegati nel concorso alla

    difesa politico - militare dei propri territori.

    Con l'Unit d'Italia, il fenomeno del contrabbando crebbe di intensit

    per l'aumento del prelievo doganale e per il proliferare di vere e

    proprie organizzazioni di contrabbandieri, in grado di tessere e gestire

    le fila di cospicui traffici illeciti.

    Le merci contraffatte, introdotte attraverso la linea doganale, potevano

    viaggiare in tutta la penisola e raggiungere anche i mercati pi remoti,

    con evidente danno per l'erario ed effetti distorsivi sulla concorrenza.

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    Oggi il contrabbando, che per lungo tempo stato ammantato di unalone di falso romanticismo, sottacendo, spesso, tante tragiche vicende

    che hanno causato centinaia di vittime tra finanzieri e contrabbandieri,

    ha finalmente gettato la maschera, appalesandosi alla societ civile per

    quello che sempre stato: uno dei principali business delle

    organizzazioni criminali, nel cui contesto pochi "capi" beneficiano di

    ingenti profitti, a scapito di un'ampia manovalanza che rischia la vita

    ed il carcere per pochi spiccioli.Attualmente, la lotta al contrabbando, in primis nel settore dei

    tabacchi lavorati esteri, vede la Guardia di finanza, nella sua

    connotazione di polizia economico-finanziaria, impegnata:

    - in primo luogo, per la tutela delle entrate, in quanto il

    contrabbando sottrae ingenti risorse al bilancio nazionale ed a

    quello dell'unione europea, in termini di evasione di diritti

    doganali e di accise;- in secondo luogo, per la tutela dei mercati e dell'economia,

    minacciati dai patrimoni illecitamente accumulati dalle consorterie

    criminali, destinati ad essere riciclati e reimpiegati nel circuito

    finanziario e produttivo legale.

    L'attivit contrabbandiera, abbandonando le forme tradizionali che per

    secoli l'hanno caratterizzata (dei quali i cosiddetti "spalloni"

    costituiscono la pi nota testimonianza), divenuta, nel tempo, unavera e propria "impresa multinazionale", contro la quale non sono pi

    sufficienti le strategie di contrasto fondate unicamente sulla

    individuazione dei carichi di merce introdotti illegalmente e sulla

    cattura dei soggetti coinvolti.

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    Occorre che ad esse si accompagni un'azione mirata a colpire i beni ele disponibilit finanziarie illecitamente acquisiti e reinvestiti in Italia

    ed all'estero, attraverso il miglioramento, anche sul piano normativo,

    dellacooperazione internazionale.

    Permettetemi, infine, una breve digressione, per ricordare i numerosi

    perseguitati - per motivi politici e razziali - che i finanzieri aiutarono a

    far espatriare verso la Svizzera nel corso della seconda guerra

    mondiale, proprio attraverso quella rete di confine che, sul finire delXIX secolo, era stata eretta per porre un freno al contrabbando.

    Molti di questi eroi con le fiamme gialle pagarono con la vita le loro

    azioni umanitarie, poich accusati dai nazisti, ironia della sorte, di

    essere stati loro stessi "contrabbandieri di uomini".

    La storia ha, cos, dimostrato il grande valore dei finanzieri che, nei

    momenti pi critici e nelle condizioni pi avverse, hanno agito nel

    giusto, a tutela non solo delle casse erariali ma anche dei dirittifondamentali dell'uomo.

    Concludo questo mio indirizzo di saluto sottolineando l'importanza

    delle tematiche che saranno affrontate nel corso del convegno, le cui

    relazioni costituiscono un sapiente mix di passato ed attualit, assai

    utile per delineare le prospettive future della lotta al contrabbando.

    Vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro buon lavoro!

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    INTRODUZIONE AI LAVORI

    Gen. C.A. Luciano Luciani

    Presidente del Museo Storico

    e del Comitato di Studi Storici della Guardia di Finanza

    Le giornate di studio, che ora iniziano, concludono un percorso

    decennale durante il quale stato investigato, sotto il profilo storico il

    contrabbando extraispettivo, quello cio perpetrato da uomini che a

    piedi o con mezzi meccanici o battelli di ogni tipo attraversavano lefrontiera terrestre o marittima con carichi di merci sottoposte a dazio

    doganale, forzando la vigilanza della Guardia di finanza.

    Esso si differenzia da quello intraispettivo, cio dal passaggio di merci

    gravate da dazio attraverso i canali autorizzati accompagnate da

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    documentazione falsa attestante stati di fatto diversi da quelli reali, inmodo da godere di esenzioni o trattamenti agevolati.

    Il contrabbando, fin verso il primo terzo del XX secolo stata la

    forma di evasione fiscale che maggiormente incideva sulle entrate

    erariali, provocando legittime preoccupazioni alle autorit

    governative. Lo Stato molto si attendeva dall attivit repressiva della

    Guardia doganale e poi, dal 1881, dalla Guardia di finanza. Per tutti i

    primi settantanni dallunit dItalia ogni provvedimento legislativotendente ad incrementare le entrati fiscali era accompagnati da studi e

    relative disposizioni di legge che cercavano di migliorare

    lorganizzazione, lorganico ed il trattamento dei finanzieri, e questo a

    dimostrazione dellimportanza del loro ruolo nellamministrazione

    dello Stato.

    Il contrabbando, come forma di evasione, a partire dalla fine della 2^

    guerra mondiale, inizi a incidere percentualmente sempre meno sultotale delle entrate erariali, e ci in relazione al crescere del

    rendimento delle imposte indirette ed indirette, che alla fine degli anni

    80 del secolo scorso rappresentavano oltre il 75% del gettito

    tributario.

    Il colpo di grazia al contrabbando extraispettivo al confine alpestre fu

    poi dato dalla crisi petrolifera innescata dalla guerra arabo israeliana

    del Kippur, dal 1973, che provoc un fortissimo disallineamento

    valutario per effetto del quale il valore del franco svizzero rispetto alla

    lira italiana sal a tali livelli che rese antieconomico lacquisto delle

    merci da contrabbandare, acquisto che veniva effettuato nella

    Confederazione Elvetica.

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    Sopravvisse per qualche anno il contrabbando di caff, ma anche essodivenne ben presto antieconomico e fu abbandonato.

    Il 1975 pu quindi considerarsi l anno conclusivo di un ciclo

    plurisecolare che vide gli uomini delle zone di confine sfidare la legge

    ed i rigori della montagna per ottenere guadagni che consentissero

    loro di godere di migliori condizioni di vita.

    Gli illustri relatori che si avvicenderanno in queste due giornate, che

    ringrazio per il loro impegno, daranno un quadro dinsieme di unfenomeno, il contrabbando al confine terrestre, che da accadimento

    investigato dai criminologhi divenuto fenomeno oggetto di studi

    storici.

    questo lo scopo che il Museo Storico della Guardia di finanza,

    attraverso il suo comitato di Studi Storici, si era ripromesso allinizio

    del ciclo di convegni, scopo che ritengo sar raggiunto con pienezza di

    risultati.

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    Relazione introduttiva

    Dott. Alessandro Lodolini

    Nella mia lunga carriera di magistrato, ho lavorato spesso con militari

    ed ufficiali di ogni grado della Guardia di Finanza, tuttiprofessionalmente preparati, con i quali sono rimasto legato da

    sentimenti di sincera stima sviluppatisi, nel tempo, nei confronti di

    alcuni di loro, in vera amicizia tuttora viva e sentita. Probabilmente

    questa la ragione, ma credo non la sola, che ha indotto gli

    organizzatori di questo incontro a scegliere la mia persona quale

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    autore di una breve e libera relazione introduttiva al presenteconvegno.

    Avendo letto il programma dei lavori e gli argomenti specifici

    assegnati ai relatori che mi seguiranno, limiter il mio intervento ad

    una sintetica trattazione del contrabbando da un punto di vista

    fenomenologico, storico e sociale trascurando ogni accenno alle

    fattispecie penali che lo definiscono ed alla sua attuale disciplina

    giuridica penale ed amministrativa.Il contrabbando contemporaneo al formarsi dei primi gruppi sociali

    organizzati. La sua nascita e il suo sviluppo sono da collocare in un

    tempo immediatamente successivo alla avvertita necessit da parte di

    singole comunit, divenute poi stati, di perseguire, con preferenza, gli

    interessi comuni rispetto a quelli particolari e di tutelare i reciproci

    scambi commerciali, con norme vincolanti che introducessero divieti e

    limiti al commercio di quei beni, siano essi materiali o non materiali,aventi, in un dato momento storico, un condiviso valore economico.

    Si assistito cos ad un parallelo procedere: da un lato di sistemi

    giuridici sanzionatori statali con norme eventi efficacia erga omnes e

    dallaltro di sistemi contra legem dotatisi di norme, formatesi nel

    tempo attraverso lesperienza del delinquere, non scritte ma pur

    sempre vincolanti per il perseguimento di interessi di gruppi pi o

    meno numerosi di persone.

    I due sistemi sono stati e sempre saranno in contrasto, spesso aspro e

    forte, tra di loro, con vittorie e sconfitte reciproche in una battaglia, tra

    guardie e ladri, che non vedr mai la supremazia o la sconfitta

    delluno sullaltro perch forti sono i contrapposti interessi economici

    ed anche finanziari in gioco.

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    Invero, molto evidenti e grandemente appetibili sono i guadagni indenaro contante o in beni economici di diversa natura che sono

    sempre derivati dallimportazione o dallesportazione di merce in

    violazione delle norme statuali con lausilio di mezzi, di uomini e di

    tecniche per vincere i controlli istituiti dagli stati che, al fine di

    contrastare il fenomeno criminoso, si sono avvalsi da parte loro di

    specializzati corpi militari di polizia tributaria. Questi, con la

    collaborazione di altre forze anticrimine, hanno spesso vittoriosamentecondotto una battaglia, con luso anche di armi, trasformatasi talvolta

    in una vera guerra, contro i contrabbandieri dando inizio ad una

    storia, in alcuni contesti con risvolti anche umani ma in seguito quasi

    esclusivamente criminale, del contrabbando di cui, in relazione

    allaspetto italiano, si parler pi avanti nel convegno.

    Allorigine di questa trasformazione in peius del contrabbando vi

    laumento costante dei reati in dipendenza degli ingenti vantaggieconomici che ne sono conseguiti per gli autori; la prospettiva,

    pertanto, dei lucrosi affari condotti con successo, nonostante la

    presenza di efficaci forze di polizia di contrasto, ha comportato

    lintervento di gruppi di persone titolari di cospicui interessi

    economici e lintervento di personaggi ed organizzazioni, a livello

    mondiale, capaci di investire ingenti capitali e muovere i mezzi

    materiali ed umani necessari ed idonei al conseguimento dei fini

    perseguiti.

    E sempre pi frequente imbattersi, nel corso delle indagini, in vere e

    proprie organizzazioni anche di grandi dimensioni, di rilevanza

    nazionale ed internazionale, dedite ad attivit illegali, quali il

    contrabbando, allinterno delle quali, sovente, per rendere pi

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    difficoltosa lidentificazione dei partecipanti, si agisce per gruppidistinti al fine di impedire le reciproche conoscenze personali e

    perfino lincontro tra venditori e compratori prevedendo allinterno,

    divisioni di competenze e di mansioni tra gli aderenti: grossisti, autisti,

    addetti al carico, magazzinieri, spalloni ecc.

    Un esempio di queste organizzazioni in chiaro-scuro sono quelle che

    assumono la forma di societ di prestanomi fiduciarie le quali

    acquistano la merce da aziende estere produttrici per rivenderla nelmercato interno con copertura commerciale fittizia, false fatturazioni,

    nomi di fantasia provvedendo nel contempo ad accendere conti

    fiduciari allestero per il buon fine dei contratti conclusi.

    Seguendo la mutevole realt, anche le fattispecie penali contestate

    sono cambiate: ecco le associazioni a delinquere con finalit di

    contrabbando pi pericolose del concorso di persone nel reato, per

    lindeterminatezza del programma criminoso e per la stabilit epermanenza nel tempo del programma stesso.

    Anche le rotte del contrabbando, come impongono gli interessi delle

    organizzazioni criminali, seguono ora non solo itinerari nazionali ma

    anche europei e addirittura mondiali siano essi di terra, di mare o di

    cielo come richiede il valore in crescendo degli affari, quantificabile

    in milioni di euro, soprattutto nel campo delle sigarette, dei preziosi,

    delloro e del denaro.

    Si assiste, cos, ad una continua evoluzione della criminalit che si

    modella in associazioni sempre pi complesse capaci di gareggiare,

    quanto ad impiego di capitali, uomini e mezzi, con le grandi

    associazioni criminali internazionali protagoniste, sin dai tempi delle

    guerre delloppio, del traffico di droga.

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    Questa evoluzione nel tempo della criminalit ha consentito il sorgeregraduale di una contrapposizione tra economia legale ed economia

    illegale allinterno della quale le motivazioni del traffico illecito

    vanno individuate nei vantaggi economici che ne sono derivati per i

    protagonisti e per il territorio in cui costoro operavano. Questi

    vantaggi di natura illegale hanno sempre pi favorito lespandersi del

    fenomeno del contrabbando e la penetrazione dei gruppi criminali in

    sfere di mercato con investimenti di denaro cospicui. Ci haconsentito lacquisizione di mezzi e di propriet in grado di facilitare

    la conduzione dei traffici illeciti con interventi al ribasso sui prezzi dei

    beni al fine di conseguire un apprezzabile guadagno risultante dalla

    differenza tra il prezzo legale e quello illegalmente imposto e

    praticato.

    Abbiamo visto che il contrabbando ha una storia universale legata

    allesistenza dei confini che in tutto il mondo ancora dividono gli stati;tuttavia, anche l dove, come in Europa, i confini hanno perso di

    importanza, il fenomeno non stato eliminato ma anzi in crescendo.

    Restringendo il campo di esame al tema del convegno, bisogna dire

    che il contrabbando, nei secoli XIX e XX, sempre stato, a seconda

    dei periodi, pi o meno fiorente tra gli stati confinanti con le alpi,

    specialmente con la vicina Svizzera, senza mai conoscere soste,

    neppure in presenza di conflitti armati, come nel corso delle due

    ultime guerre mondiali, ed ha senzaltro contribuito, nello stesso

    periodo, allo sviluppo di uneconomia di guerra che ha arricchito

    pochi e impoverito molti per mezzo soprattutto dellillecito

    commercio di beni di prima necessit al fine di soddisfare le esigenze

    di vita di popolazioni spesso prive di redditi se non addirittura di cibo.

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    In quei territori che si andavano ad impoverire per la diminuzionedella ricchezza causata dalla scarsit di strutture economiche

    produttive e dal progressivo spopolamento per emigrazione, anche in

    tempo di pace la pratica del contrabbando ha dato un contributo non

    trascurabile nel far nascere e mantenere uneconomia che, seppure in

    maniera illegale, era in grado di fornire il necessario per vivere.

    Quella del contrabbando una frontiera che divide ma nello stesso

    tempo unisce: crea collaborazioni transfrontaliere a causa di unlegame solidale nato per motivi di carattere economico ed umano

    paragonabile ad un filtro che lascia passare alcune cose ed altre no e

    che suscita uno scambio vicendevole di commerci tra una frontiera e

    laltra anche pluridirezionale.

    Non bisogna dimenticare che la storia del contrabbando non stata

    scritta soltanto dalle persone direttamente interessate al traffico

    illecito: nei territori ove si praticava, lintera popolazione vi hapartecipato spesso attivamente, fornendo assistenza logistica, aiuti

    materiali e personali, altre volte passivamente, con condotte

    conniventi proprie di chi sa ma non parla tanto da far ritenere a molti

    che il contrabbando fosse diventato un fenomeno sociale e come tale

    dovesse essere esaminato e studiato.

    Protagonisti di questo periodo sono stati gli spalloni che hanno scritto

    una storia sempre faticosa, a volte generosa e spesso violenta, e che

    sono stati annoverati tra i principali attori del contrabbando nei

    territori alpini. Erano uomini del luogo, spesso stimati dagli stessi

    ticinesi per quanto riguarda il confine elvetico, che, sfidando la

    sorveglianza delle guardie delluna e dellaltra frontiera e scalando

    sentieri spesso difficili ed impervi di montagna, destate e dinverno,

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    con la neve e di notte, portavano a spalla, le loro bricolle. Ciascunabricolla poteva arrivare a pesare 35/40 Kg. di generi alimentari, oltre a

    caff, tabacco ed altro per rispondere alle richieste di una domanda

    sempre presente; ci fa comprendere le ragioni per le quali il

    contrabbando, nel corso della storia, in queste zone, non ha mai

    conosciuto soste perch ha saputo sempre adeguare con il passare

    degli anni, le sue dinamiche alle richieste del territorio.

    Basti pensare alla sempre pi variegata fantasia nelluso dei mezzi ditrasporto e di nascondimento della merce, ai numerosi mercati ed alle

    mutevoli esigenze della domanda. Esempi eccellenti di

    nascondimento, specialmente nel campo dei trasferimenti di denaro,

    oro e preziosi in Svizzera , sono quelli in cui gli spalloni si fingono

    turisti alla guida di autovetture munite di doppi fondi o portando

    addosso ben nascoste capienti panciere.

    Il contrabbando di confine come quello tra lItalia e la Svizzera allafine degli anni sessanta si snoda attraverso una lotta di violenti

    contrasti tra contrabbandieri e guardie incaricate della sorveglianza,

    lotta che stata contrassegnata, per la verit, anche da momenti di

    buoni rapporti. I buoni rapporti sono coincisi con i periodi in cui gli

    spalloni lavoravano per bisogni personali e delle loro famiglie e non

    per amore esclusivo del denaro e della ricchezza; si instaurava di fatto

    tra spalloni e guardie di confine una collaborazione per effetto della

    quale queste ultime fingevano di non vedere o sequestravano soltanto

    una parte della merce contrabbandata. Cera sempre lappostamento

    dei finanzieri seguito dallarrivo degli spalloni che utilizzavano le

    aperture gi esistenti nella rete di confine; quindi seguiva

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    lintimazioneAltmolla delle guardie a lasciare le bricolle e la fugadei contrabbandieri con labbandono sul terreno di parte della merce.

    Ricordo di aver avuto come giovane magistrato al tribunale di Varese,

    tra la fine degli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta, esperienze

    di questo genere nei numerosi processi per contrabbando specialmente

    di sigarette estere conosciute con lappellativo di bionde. In ogni

    udienza si celebravano di media tre o quattro processi di t.l.e. (tabacco

    lavorato estero) importato dalla vicina Svizzera ed in ciascuno di essiil racconto dei fatti era quasi identico.

    Unarea di romanticismo, aveva avvolto per un certo tempo questo

    tipo di contrabbando che aveva dato vita ad una forma di

    collaborazione extrafrontaliera vantaggiosa sia per gli svizzeri che

    vendevano merce sia per gli spalloni che ne ricavavano un reddito

    anche se misero, collaborazione non avvertita come illegale specie

    dove erano state istituite tasse o forme di monopoli non condivisedalle popolazioni. E un contrabbando che era nato, quindi, anche

    come reazione allo stato centrale che aveva emanato norme restrittive

    o proibitive non condivise.

    Con il passar del tempo anche questo tipo di contrabbando lentamente

    ha mutato pelle esplodendo sul piano quantitativo e qualitativo fino ad

    assumere sempre pi un carattere industriale in grado di muovere

    cifre enormi di mercato con introiti elevatissimi. Era inevitabile di

    conseguenza che, anche a causa dellaumento del valore del franco

    svizzero, iniziasse a diminuire nel tempo il lavoro degli spalloni

    lavoro che per continuato battendo altre strade e rotte ed

    utilizzando mezzi di trasporto pi potenti per assumere sempre pi la

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    caratteristica di traffico dominato da organizzazioni criminaliinternazionali.

    Vorrei terminare con una considerazione che a prima vista appare

    estranea al tema della mia relazione introduttiva ma che in realt

    rientra nelleterno interrogativo della legittimit di una norma che

    vieti determinate condotte perch ritenute illecite, in un determinato

    momento storico, mentre tali non sono avvertite dai suoi destinatari.

    Non esiste sempre un nesso indissolubile tra norma e comune sentire.Non vi dubbio che le norme sul contrabbando vanno ad incidere su

    di una realt non sempre oggettivamente antigiuridica ma anzi in

    genere lecita ed essenziale per leconomia degli stati, quale lo

    scambio di merci o di altri beni attraverso le frontiere. V di pi: di

    frequente la diversit di disciplina sulla stessa materia fa s che una

    stessa condotta sia vietata da uno stato e consentita da un altro.

    Esiste una strada che si pu percorrere per raggiungere epossibilmente far proprio lideale della giustizia e far s che questo

    ideale possa realizzarsi nei rapporti tra gli uomini ed ivi regnare?

    Due sono, a mio avviso, le carreggiate che formano questa strada: la

    giustizia e la verit. La giustizia da sola non sufficiente per cui

    necessaria anche la individuazione della verit e solo quando i due

    concetti coincideranno si avr una giustizia vera.

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    Gen. D. Bruno Buratti

    Il contrabbando alla frontiera terrestre oggi

    Il termine contrabbando proviene da contra bandum o bannum

    e indica unazione compiuta in violazione di unimposizione di legge,un bando appunto, strumento in antichit usato per diffondere un

    decreto, una legge o un ordine, a suon di tromba dal banditore.

    Si tratta, dunque, di una condotta criminosa, finalizzata alla

    introduzione di merci o beni nel territorio di uno Stato e in violazione

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    delle prescrizioni poste a tutela del pagamento dei cd. diritti diconfine o doganali.

    Questa la definizione riconosciuta, ancora oggi, nel nostro

    ordinamento dal Testo Unico sulle Leggi Doganali, in linea con la

    definizione comunitaria.

    Nel Dizionario Storico della Svizzera1, Paese tradizionalmente

    prediletto dal contrabbando terrestre e alpestre, il significato

    individuato principalmente da un punto di vista economico: ilcontrabbandiere supera delle barriere create per ragioni fiscali o di

    politica economica, sfruttando cos a suo vantaggio i divari di prezzo

    naturali o artificiali fra diversi spazi economici. Ci comporta un

    riequilibrio dei prezzi favorevole sia al venditore che all'acquirente.

    Al contrario di quanto avviene nell'U.E., in Svizzera il contrabbando

    non generalmente considerato un'azione criminosa, ma viene

    perseguito nell'ambito del diritto penale fiscale.Cesare Beccaria definisce il contrabbandocomeun vero delitto che

    offende il sovrano e la nazione, ma la di lui pena non dev'essere

    infamante, perch commesso non produce infamia nella pubblica

    opinione.

    Nel periodo di espansione dellImpero romano il contrabbando

    avveniva in maniera piuttosto violenta, motivo per cui gli stationarii2

    e iportitores3furono affiancati da distaccamenti militari che potessero

    impedire, con la forza, eventuali condotte di contrabbando.

    1 Cfr. www.hls-dhs-dss.ch.2 Nel periodo dellImpero, la statiorappresentava una postazione di difesa, anche

    militare, una postazione di controllo, un punto di osservazione soggettoallautorit di ufficiali dell'esercito romano.

    3 Al tempo, le varie gabelle imposte ai sudditi delle provincie dellImperocomprendevano diritti diversi quali dazi, pedaggi, affitti di luoghi pubblici,

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    Nel Medioevo il fenomeno conobbe una forte propagazione nellanostra penisola. Anche in conseguenza della pregnante influenza

    arabo-islamica, si diffusero termini quali dogana (diwani,

    letteralmente il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni

    di Stato, ma anche divano) e tariffa (tarifa, letteralmente

    informazione o notificazione), e nacquero gli istituti del manifesto di

    bordo e dei depositi doganali.

    In questo periodo nascono e si diffondono pure le franchigie, come nelcaso di fiere o mercati particolari, soprattutto gestiti da istituzioni

    religiose.

    Degna di menzione una previsione contenuta nelle leggi dello Stato

    pontificio, nel periodo pre-unitario, cio quella della delazione:

    chiunque avesse aiutato a individuare e smascherare episodi di

    contrabbando entro una giornata dallavvenimento del fatto, sarebbe

    stato premiato con cento scudi oltre che con la garanziadellanonimato!

    Con lunificazione, il neo-Stato italiano fu costretto a ritoccare in

    aumento le tariffe doganali, in un primo momento in misura moderata,

    ma dopo linizio della guerra con lAustria (1866) in maniera pi

    consistente, con conseguente incremento esponenziale dei fenomeni di

    contrabbando, soprattutto lungo i confini settentrionali.

    Gi allora il Corpo della Regia Guardia di Finanza (denominazione

    assunta con Legge 8 aprile 1881, n. 149) si dimostrava determinante

    per la tutela degli interessi finanziari dello Stato soprattutto al confine

    mercati e altri, e la loro riscossione era data in appalto a ricchi imprenditori, i cd.publicani o telonai, i quali pagavano al procuratore della Provincia una certasomma, di cui si rifacevano con la riscossione di una determinata partita digabelle: gli impiegati dipendenti da questi appaltatori generali erano gliexactores o portitores, appunto.

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    italo-svizzero, se si pensa che il gettito delle imposte doganali passdai 100 milioni di lire del 1872 ai 208 milioni del 1884.

    La situazione del contrabbando nel primo quarto di secolo dallUnit

    dItalia, tuttavia, viene ben descritta nella relazione di

    accompagnamento al disegno di legge che diminuiva il prezzo del sale

    e alcune imposte nonch prevedeva il miglioramento nelle carriere

    della Guardia di Finanza per rendere pi appetibili arruolamenti e

    rafferma4

    . Nel documento, infatti, si rileva che nella seconda metdellOttocento il contrabbando continuava ad imperversare non

    soltanto lungo i confini terrestri settentrionali ma anche sul mare,

    agevolato da un litorale esteso e frastagliato dove la vigilanza riusciva

    difficilissima.

    Nei primi anni del XX secolo il fenomeno continuava a diffondersi via

    terra, soprattutto nellarea lombarda, al confine con la Svizzera,

    territorio che conosce le storie di contrabbando forse pi note, intensee drammatiche.

    Regioni e territori quali Valle d'Aosta, Ossola, Valtellina e molte altre

    assistevano al passaggio quasi quotidiano dei famosi spalloni

    ovvero sfrostt che portavano, in grosse quanto ingombranti

    bricolle, merce di vario genere e in entrambi i sensi di marcia: caff

    dalla Svizzera verso lItalia; riso, soprattutto durante la seconda guerra

    mondiale, dallItalia verso la Svizzera, ma anche calzature, biciclette,

    copertoni di auto, per ritornarvi carichi di zucchero, caff e

    saccarina. E poi, al termine della guerra, sigarette: ogni bricolla

    4 Cfr. disegno di legge presentato dal Governo avente per oggetto Dichiarazionedel prezzo del sale e dellimposta sui terreni, e relativi provvedimenti finanziari.Tornata del 25 novembre 1885. Atti parlamentari, n. 373, custoditi pressolArchivio Storico del Museo della Guardia di finanza ASMSGF).

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    arrivava a contenere fino a 749 pacchetti, non gi 750 perchaltrimenti scattava larresto!

    Questo fenomeno non sembrava non provocare alcun sentimento di

    censura, in quanto pi che un crimine appariva come una sorta di

    maniera per sbarcare il lunario, un fenomeno sociale, soprattutto in

    periodi di miseria e di fame. Un famoso proverbio lombardo ricorda

    che a f cuntrabnd se perd al sach e tutt quant che, in italiano,

    suona pi o meno: a contrabbandare si perde il sacco e tutto quantoin esso contenuto, cio il carico.

    Nel gergo dei contrabbandieri, al sach (sacco) era la bricolla mentre

    "and cul sach", andare col sacco, era sinonimo di contrabbandiere o

    contrabbandare.

    Sempre in questi anni si diffondono, specialmente nelle zone lungo

    larco alpino della penisola, ingegnosi sistemi di trasporto della merce

    e curiose metodologie di contrabbando e si verificano eventi, spessotragici, che accomunano finanzieri e contrabbandieri.

    Si afferma limpiego dei canipar sfrus (per frodare), che venivano

    addestrati in cascinali e fattorie nei pressi del confine lombardo-

    elvetico, affamati e bastonati da una persona travestita da finanziere;

    successivamente, venivano trasferiti in Italia per essere accuditi e

    abbondantemente nutriti, per poi essere riportati in Svizzera,

    nuovamente bastonati. Da qui, ritornavano in Italia, carichi di merce

    di contrabbando (non pi di 10 Kg per volta), facendo ben attenzione

    alla presenza delle divise delle fiamme gialle sul loro cammino!

    Altrettanto peculiare stato lutilizzo del sigaro del Ceresio, un

    piccolo, rudimentale sommergibile, con trazione a pedali, usato per

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    trasportare merce di contrabbando attraverso il lago di Como fino aglianni '50 e scoperto a Porlezza(CO) nel 1948.

    Nel secondo dopoguerra le forti innovazioni legislative connesse, in

    particolare, alle nuove disposizioni del settore doganale, tanto pi

    severe poich necessarie per aiutare la crescita e la ripresa di un Paese

    devastato dalla guerra, rappresentano una con-causa del

    peggioramento del fenomeno.

    Uno spaccato in questo senso, soprattutto nellarea del territorio dellaprovincia di Sondrio e zone limitrofe, rinvenibile in un articolo di

    Diego Zoia, intitolato Commercio minore e contrabbando5 , nel

    quale si legge che si arriv gradatamente ad un evidente

    snaturamento delle tradizionali forme di esplicazione dell'attivit

    contrabbandiera: ad una vera e propria esplosione del fenomeno

    sotto il profilo quantitativo si accompagn una grave degenerazione

    delle sue caratteristiche. Nel solo 1965, secondo dati ufficiali, vennerodenunciate per contrabbando, in provincia 1339 persone e sequestrati

    212.000 kg di caff e 18.500 kg di tabacchi lavorati, oltre a 109

    automezzi..

    La migliore e tangibile testimonianza del contrabbando fra Italia e

    Svizzera, particolarmente attraverso il territorio alpino, rappresentata

    forse dalla necessit, avvertita dalle Autorit doganali ai primi del

    Novecento, di installare, sulla linea di confine italo-elvetico, una rete

    di protezione fiscale.

    Un documento, dato a Milano il 24 febbraio 1955, a firma del Tenente

    Colonnello della Guardia di Finanza Luigi Pagliaro che, nel descrivere

    5 Lintervento rinvenibile in Mondo popolare in Lombardia Sondrio e il suoterritorio (Milano, Silvana editoriale, 1955).

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    finalit e caratteristiche del manufatto, evidenzia che lungo la linea diconfine laddove il terreno di facile percorribilit, stata costruita,

    quale difesa passiva anticontrabbando da circa cinquantanni, una

    rete metallica alta oltre quattro metri applicata su pali e munita di

    campanelli che suonano ad ogni soffiar di vento e non soltanto

    quando la rete viene tagliata dai contrabbandieri.

    LUfficiale, consapevole della gravit assunta dal fenomeno negli anni

    Cinquanta, suggerisce ai suoi Superiori una ingegnosa alternativa:espropriare, lungo la linea di confine una striscia di terreno,

    profonda in media una dozzina di metri, su cui far crescere delle

    piante fitte e spinose, entro cui si dovrebbero estendere grovigli di filo

    spinato che non abbisognano di manutenzione. In altre parole, in

    luogo di una difesa passiva lineare come un rete metallica, dovrebbe

    adottarsi una difesa sufficientemente profonda, massiccia, irta di

    ostacoli, se del caso disseminata da mine a scoppio deprimente e nonmortale, che dovrebbe essere superata con notevoli difficolt da parte

    dei contrabbandieri.

    Ai giorni nostri, il fenomeno del contrabbando, soprattutto di tabacchi

    lavorati esteri, assume i caratteri principalmente del contrabbando

    intra-ispettivo, che si realizza mediante tentativi di introduzione di

    merce e prodotti attraverso i varchi doganali.

    Diversamente, il contrabbando extra-ispettivo si commette tentando

    di introdurre merce estera sottraendola ai previsti controlli doganali, al

    di fuori degli spazi doganali e dei relativi varchi.

    Il contrabbando dei tabacchi lavorati esteri ha visto il Corpo compiere

    uno sforzo operativo e organizzativo senza precedenti.

    Ma perch proprio i tabacchi lavorati esteri?

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    Una ricerca svolta dal Censis nellottobre 2011 evidenzia che,nellultimo ventennio, il gettito fiscale da tabacchi aumentato

    costantemente, raddoppiando il valore in termini reali, passando da

    1,34 euro a pacchetto a 2,86 euro, contribuendo nel 2011 alle finanze

    pubbliche italiane con circa 14 miliardi di euro.

    Di questi, oltre 10,5 mld. quali accise e oltre 3 mld. di IVA, tributi che

    incidono complessivamente per quasi il 76% sul prezzo di vendita al

    pubblico dei tabacchi.I traffici illeciti di sigarette costituiscono per la criminalit organizzata

    importanti opportunit di arricchimento, in ragione degli ingenti

    profitti che consentono di accumulare e dei bassi costi e limitati rischi

    che comportano rispetto agli altri tipi di traffici illeciti.

    Il fenomeno del contrabbando di TLE investe, oggi, la maggior parte

    dei Paesi dellUnione Europea, alcuni della fascia mediterranea

    (Francia, Italia, Spagna), altri dellEuropa continentale (Regno Unito,Olanda, Germania e Belgio); per questi ultimi, il mare Mediterraneo

    costituisce il canale dingresso preferenziale.

    Oggi, rispetto al passato, lItalia interessata dal fenomeno del

    contrabbando di tabacchi soprattutto quale area di transito del

    commercio illegale verso gli altri Stati dellUnione Europea, dove la

    tassazione sensibilmente pi elevata.

    Gli spalloni di oggi giungono in aeroporto, soprattutto a Milano

    Malpensa, con zaini, borsoni e valigie con qualche centinaio di

    pacchetti di sigarette nascosti, del tipo cheap white (o illicit white)

    nuova frontiera del consumo di tabacchi lavorati esteri.

    Si tratta di sigarette legittimamente prodotte nei Paesi di provenienza

    (Russia, Emirati Arabi Uniti e Ucraina), ma irregolarmente introdotte

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    nel territorio comunitario, non essendo commercializzabilinellUnione Europea e si collocano nella fascia di prezzo pi

    popolare.

    Fra esse i marchi maggiormente sequestrati in Italia risultano essere

    Jin ling, Gold Classic, Raquel, Capital, Marble, MG

    American Blend, Cooper, Miami, Five Stars, Affair Perfect

    Blue, Pioneer.

    Questa tipologia di T.L.E., assolutamente economica quindi appetibileper il consumatore, oggi rappresenta la stragrande maggioranza dei

    sequestri condotta sul territorio nazionale: oltre il 72% del totale del

    sequestrato nel 2012; soltanto nel 2009, lincidenza era di poco pi del

    38%.

    La loro diffusione , evidentemente, connessa alla situazione di

    perdurante crisi che ha creato problemi di disponibilit finanziarie

    anche nei consumatori finali, i quali possono essere stati indotti adalimentare una domanda di prodotti a pi basso costo, anche su

    mercati clandestini.

    Dallanalisi degli itinerari e delle modalit attuative del contrabbando,

    condotta sulla base dei risultati delle operazioni dei Reparti del Corpo,

    si conferma la tendenza, da parte dei contrabbandieri, a diversificare le

    rotte e le basi logistiche.

    Le principali aree di provenienza delle sigarette illegali sequestrate in

    Italia sono la Grecia e gli Emirati Arabi Uniti che, tuttavia devono

    essere considerate principalmente aree di stoccaggio dei carichi.

    Le destinazioni pi ricercate sono i Paesi che rappresentano un

    mercato pi remunerativo dellItalia, come la Gran Bretagna, la

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    Francia, lOlanda, la Germania e il Belgio, dove esiste un elevatolivello di tassazione sui tabacchi.

    Secondo i dati diffusi dalla Commissione Europea6, un pacchetto di

    sigarette pu costare in media 1,63 euro in Lituania, mentre in Irlanda,

    dove si raggiungono i livelli di tassazione pi elevati, 9,10 euro, con

    una differenza del 458%.

    Un medesimo pacchetto di Marlboro costa 2,56 euro in Lituania, 4

    euro in Grecia, 5 euro in Italia, mentre in Irlanda 9,10 euro.La maggior parte dei tabacchi lavorati esteri sottoposti a sequestro

    viene introdotta nel territorio comunitario attraverso gli ordinari varchi

    doganali, e occultata allinterno di container, autotreni e altre

    tipologie di veicoli, accompagnati da documentazione doganale

    attestante differenti categorie merceologiche o destinazioni doganali

    fittizie.

    Sigarette illegali sono oggetto di sequestro anche su furgoni o autobusprovenienti dal confine terrestre nord-orientale, modalit di trasporto

    del t.l.e. registrata, negli ultimi tempi, con sempre maggiore

    frequenza.

    In particolare, la strategia delle organizzazioni dellest europeo

    sembra sempre pi orientarsi verso una parcellizzazione dei carichi di

    sigarette e un impiego massiccio di automobili per il loro trasporto.

    La mappatura di tali sequestri delinea i flussi e le rotte terrestri che,

    dai Paesi est europei e balcanici, si estendono ai confini orientali del

    Paese (Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige), fino alle

    6 Fonte: European Commission Directorate General Taxation and CustomsUnion Tax Policy, Excise Duty Tables Part III Manifactured tobacco March2009.

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    principali piazze di consumo della Campania, della Lombardia, delPiemonte, dellEmilia Romagna e del Lazio.

    In particolare, sul territorio sono risultate attive numerose

    organizzazioni contrabbandiere composte da russi, georgiani,

    bielorussi e polacchi, alla continua ricerca di nuovi mercati di sbocco.

    In tale scenario, si sono oramai inseriti e perfettamente integrati

    soggetti campani.

    Lo scenario del contrabbando inciso, in maniera preoccupante,anche dalla contraffazione di sigarette: secondo i dati forniti

    dallAmministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato lincidenza

    delle sigarette contraffatte sul totale di quelle sequestrate, pari in

    Italia al 39%.

    Una grossa fetta delle sigarette contraffatte sottoposte a sequestro in

    Italia sono prodotte in Cina.

    Ma la Cina non ha il monopolio essendo state individuate fabbrichedi sigarette contraffatte anche in Belgio, Lituania, Polonia e

    Slovacchia da cui il prodotto, ancora una volta per via di terra,

    giungeva in Italia.

    La strategia di contrasto attuata attraverso un dispositivo integrato

    composto da presidi di vigilanza statica presso tutti i porti, aeroporti e

    valichi di confine, supportati da servizi di vigilanza dinamica in

    prossimit e nelle adiacenze di queste strutture.

    A tali attivit allinterno degli spazi doganali, la Guardia di finanza

    affianca il controllo economico del territorio, del mare e dello spazio

    aereo, che essa assicura, in totale autonomia.

    Importanti sono poi le investigazioni finalizzate a colpire le

    organizzazioni che in Italia e allestero gestiscono i traffici illeciti di

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    tabacchi lavorati esteri, a ricostruire i relativi flussi finanziari e aindividuare e sequestrare gli illeciti profitti conseguiti.

    In questo contesto assai preziosa lattivit condotta dai Gruppi

    Investigativi sulla Criminalit Organizzata (G.I.C.O.) dei Nuclei di

    Polizia Tributaria.

    Le competenze dei GG.I.C.O., quali strutture referenti delle Direzioni

    Distrettuali Antimafia, riguardano i reati la cui cognizione

    demandata alle medesime DD.D.A. ai sensi dellart. 51 comma 3-bisc.p.p. tra cui lassociazione per delinquere finalizzata al contrabbando

    e alla contraffazione di tabacchi lavorati esteri.

    Gli altri Reparti non dotati di G.I.C.O. svolgono attivit dindagine per

    il contrasto al contrabbando/contraffazione di t.l.e. con riferimento ai

    contesti caratterizzati da minore complessit.

    Il raccordo investigativo in ambito nazionale in materia di

    contrabbando di tabacchi svolto dal Nucleo Speciale Spesa Pubblicae Repressione Frodi Comunitarie, unitamente al Servizio Centrale

    Investigazione Criminalit Organizzata (S.C.I.C.O.).

    Tutte le attivit svolte e le informazioni acquisite dai Reparti del

    Corpo che attengono allanalisi operativa nel comparto del

    contrabbando di merci in genere e di tabacchi lavorati sono pertanto

    comunicate al Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi

    Comunitarie.

    Le stesse informazioni sono, nel contempo, trasmesse anche allo

    S.C.I.C.O. per consentire a questultimo, in attuazione dellart. 12 del

    D.L. 13 maggio 1991, n. 152, di svolgere i compiti di raccordo

    informativo, analisi, supporto tecnico-logistico e operativo

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    relativamente alle attivit investigative concernenti i traffici inargomento.

    In ragione della transnazionalit assunta dai fenomeni illeciti, con

    sempre maggiore frequenza emerge la necessit, nellambito delle

    indagini condotte dai Reparti del Corpo, di ricorrere a strumenti di

    cooperazione internazionale, nelle tre distinte forme della

    cooperazione amministrativa, di polizia e di intelligence.

    Sul punto bene sin da subito precisare che solo le prime due forme dicooperazione trovano fondamento in previsioni normative e

    convenzionali che forniscono la base giuridica per lo scambio di

    informazioni.

    Con riguardo alla cooperazione informale o dintelligence, nel cui

    ambito i dati vengono scambiati in forma riservata e confidenziale, il

    Corpo intrattiene rapporti con organismi ed entit di molteplici Paesi

    anche extracomunitari.La cooperazione dintelligence viene privilegiata laddove non siano

    disponibili strumenti giuridici; gli elementi cos ottenuti vengono

    utilizzati esclusivamente per orientare lattivit dindagine.

    Nella prospettiva di rafforzare i rapporti bilaterali con i principali

    collaterali esteri, la Guardia di Finanza ha stipulato Protocolli tecnici

    dintesa con la Guardia Civil spagnola, il Ministero

    dellAmministrazione e dellInterno romeno, il Central Board of

    Excise & Customs indiano, lAlcohol and Tabacco Tax and Trade

    Bureaudegli Stati Uniti dAmerica e con lAmministrazione Federale

    delle Entrate dellArgentina.

    Sono stati anche definiti un Piano di misure congiunte con il

    Servizio Federale Doganale della Federazione Russa e un Piano

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    dazione per la cooperazione contro le violazioni delle leggi doganalicon il Customs & Excise Departmentdi Hong Kong.

    Nel quadro della cooperazione internazionale un importante ruolo

    anche ricoperto dalla rete di 19 ufficiali fra Esperti presso le

    rappresentanze diplomatiche e Ufficiali di collegamento distaccati

    allestero.

    Lesperienza operativa maturata dai Reparti del Corpo ha posto in

    evidenza tuttavia che il contrabbando non riguarda soltanto i tabacchilavorati esteri ma anche altri prodotti oggetto di commercializzazione

    nonch, soprattutto, la valuta e i preziosi.

    Uno dei fenomeni che crea maggiori danni allErario nazionale e

    comunitario e che vede Dogana e Guardia di Finanza costantemente

    impegnate, la sotto-fatturazione del valore delle merci allatto

    dellimportazione.

    Il criterio in base al quale viene determinato il valore in dogana quello del valore della transazione cio il prezzo effettivamente

    pagato o da pagare che risulta dalla documentazione prodotta

    allAutorit doganale.

    Di norma, le mendaci dichiarazioni di valore vengono realizzate con:

    la presentazione in Dogana di una fattura falsa recante importi o

    quantit inferiori a quelli reali;

    lomissione dellindicazione delle spese che concorrono alla

    determinazione della base imponibile (spese di trasporto,

    commissioni, diritti di licenza ecc.)

    Nelle indagini condotte nel settore, oltre al contrabbando e

    allevasione fiscale, possono essere contestate le violazioni previste in

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    tema di riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilit di provenienzaillecita, oppure di contraffazione.

    Con riferimento al controllo transfrontaliero di valuta, lesperienza

    operativa del Corpo continua a segnalare casi di esportazioni illecite

    perpetrate per finalit di sottrazione di ricchezza imponibile oltre che a

    scopo di riciclaggio di proventi illeciti.

    In questo ambito, la dimensione del contrabbando per via di terra

    sicuramente peculiare.Dai risultati operativi del 2012 emerge che, avuto riguardo agli

    importi dei trasferimenti di valuta al seguito non dichiarati, la Svizzera

    il primo Paese, con 52,8 milioni di euro accertati, per

    movimentazioni in entrata nel territorio nazionale nonch, con 6,6

    milioni di euro accertati, il secondo per movimentazioni in uscita dal

    territorio nazionale (dopo la Cina, con i suoi 7,2 milioni di euro).

    Nel settore dei traffici transfrontalieri di valuta lattivit di serviziodemandata alla Guardia di finanza finalizzata essenzialmente a:

    controllare la regolarit dei flussi valutari, sia in entrata che in

    uscita dal territorio dello Stato;

    verbalizzare le eventuali infrazioni riscontrate;

    rilevare qualsiasi elemento utile per risalire ad eventuali casi di

    riciclaggio, o di traffici fraudolenti, connessi ai trasferimenti di

    capitali da e verso lestero; acquisire indizi tracce su flussi di capitali non dichiarati allatto del

    trasferimento allestero e/o di rientro in Italia, ai fini dei successivi

    approfondimenti economico e finanziari e pi in particolare di

    quelli di natura fiscale.

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    La dimensione transnazionale dei fenomeni illeciti connessi ai massicitrasferimenti illegali di valuta, si pu considerare logica conseguenza

    dellabbattimento dei confini e delle opportunit offerte dalla

    internazionalizzazione dei mercati, che se da un lato offrono

    prospettive di sviluppo alle iniziative economiche lecite, dallaltro

    consentono alle organizzazioni delinquenziali di ampliare lo spettro

    delle attivit illecite proiettando i loro interessi su aree territoriali

    sempre pi vaste.In una telefonata intercettata nel novembre 1989, nei giorni

    immediatamente successivi alla caduta del muro di Berlino, un

    affiliato alla mafia siciliana che si trovava nella parte occidentale della

    citt tedesca chiedeva istruzioni al proprio capo su cosa fare in quel

    clima di cambiamenti epocali.

    Linterlocutore senza esitazione gli raccomandava:

    Tu vai ad Est e compra.Che cosa devo comprare?, ribatteva linviato della mafia in terra

    teutonica.

    Non importa, qualsiasi cosa, pizzerie, discoteche, alberghi,

    limportante che compri.

    Gli stratagemmi adottati dai cosiddetti cash courier sono i pi

    disparati: non tramonta lutilizzo di auto modificate per sfruttare

    cavit e doppio fondi nellabitacolo e nella carrozzeria, dove si

    possono nascondere da alcune centinaia di migliaia di euro, fino a

    qualche milione, a seconda del taglio delle banconote.

    In un servizio svolto dal Gruppo di Ponte Chiasso al confine italo-

    svizzero stato individuato un soggetto che tentava di superare la

    frontiera a bordo della propria auto con 393 mila euro occultati

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    allinterno di un vano ricavato sotto la leva del cambio, assicurato daunapertura meccanica, in cui i militari rinvenivano banconote da 100,

    200 ma, soprattutto, 500 euro.

    La maggior delle banconote da 500 euro circolanti in Italia (si parla di

    una quota pari ai 4/5 del totale) sarebbe allocata in tre aree

    geografiche ben definite: i comuni a ridosso del confine italo-svizzero,

    la provincia di Forl e il tri-veneto, ovvero le tre rampe di fuga

    terrestre dei capitali dal nostro territorio, cos come del loro rientroclandestino in Italia.

    Una valigetta 24 ore pu contenere fino a 6 milioni di euro in

    banconote di questo taglio.

    I sistemi di occultamento di valuta tuttavia sono molteplici.

    Uno dei pi collaudati il ricorso al cosiddetto fenomeno della

    polverizzazione dei trasferimenti, attraverso la ripartizione delle

    provviste in capo a pi passeggeri, allo scopo di non eccedere il limitequantitativo stabilito dalla legge.

    Frequente risulta il trasporto di denaro sulla persona (scarpe, calzini,

    slip, reggiseno, legati alla vita, in mezzo ai biglietti da viaggio, nella

    carta di imbarco e/o nei documenti portati a mano) ovvero il trasporto

    nel bagaglio al seguito o gi stivato a bordo degli autoveicoli,

    allinterno dei naturali vani quali cassetti, braccioli e schienali

    portaoggetti oppure in appositi doppifondi creati ad hoc, o ancora in

    pacchi di biscotti, cioccolata, pasta ed altri generi alimentari, libri o

    portafoto.

    Un metodo riscontrato in molti casi nei confronti di soggetti detnia

    cinese consiste nel celare denaro contante allinterno di sigarette,

    preventivamente svuotate del tabacco.

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    Non mancano nella quotidianit operativa episodi curiosi, comequello di un cittadino svizzero fermato alla dogana di Brogeda, con a

    bordo dellauto 100 mila euro in contanti.

    Dopo il sequestro del 50% della somma non dichiarata, l'uomo ha

    chiesto di poter tornare indietro. Un'ora dopo si ripresentato al

    confine: pensando di passare indenne invece stato nuovamente

    fermato per un controllo e gli sono stati trovati, questa volta, 26mila

    euro in contanti, nello stesso nascondiglio a bordo della vettura;questa volta ha pagato la multa e proseguito il viaggio.

    Per fronteggiare questa nova frontiera del contrabbando, ormai da

    qualche anno, la Guardia di finanza si dotata, sullesempio di altri

    Paesi, di cani specializzati nella ricerca di valuta.

    Si tratta di cani di razza Labrador, specializzati nel riconoscere

    allolfatto i segnali della presenza di carte filigranate e inchiostri

    impiegati per la stampa di banconote, grazie a corsi di addestramentomutuati dallesperienza della polizia britannica.

    Dopo un primo periodo di sperimentazione, le prime 7 unit sono

    pienamente operative presso gli Aeroporti di Malpensa, Fiumicino,

    Napoli, Venezia e Torino, nonch ai valichi lombardi con la Svizzera.

    Nel complesso, i risultati del Corpo nel settore sono in ascesa se si

    considera che nel 2012 limporto complessivo della valuta intercettata

    aumentato del 14,5% passando da un valore di 100,3 milioni di euro

    registrato nel 2011 a 114,9 milioni di euro lo scorso anno. A fronte di

    tale incremento, nel 2012 limporto di denaro contante sequestrato

    stato pari a 6,4 milioni di euro (nel 2011 era stato di 959 mila euro)

    con un incremento di circa il 560 %, mentre lammontare delle

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    oblazioni ricevute risultato pari a 2,6 milioni di euro (nel 2011 erano1,56 milioni di euro).

    Se questa dunque la dimensione del fenomeno di illecita

    esportazione, occorre muoversi lungo due linee direttrici.

    La prima finalizzata a migliorare e ampliare il patrimonio

    informativo del Corpo utilizzato per lanalisi di intelligence

    nellattivit operativa, acquisendo informazioni sulla frequenza ed

    entit di operazioni di trasferimento al seguito di capitali, al fine divalutarne la compatibilit con il profilo reddituale del soggetto in

    questione. Lincrocio di tali risultanze consentir di sviluppare in

    modo selettivo approfondimenti investigativi mirati di polizia

    economica e finanziaria, facendo emergere fenomeni di riciclaggio di

    proventi illeciti, ricchezze non dichiarate al fisco ovvero, pi in

    generale, larea del sommerso che notoriamente inquina i circuiti

    legali delleconomia del nostro Paese.La seconda linea dindirizzo quella di potenziare al massimo lo

    scambio di esperienze e informazioni con i collaterali esteri.

    Altra forma di contrabbando, in netto incremento negli ultimi anni,

    riguarda loro e i preziosi in genere e pu trovare motivazioni di fondo

    nel particolare momento di crisi economico-finanziaria.

    Infatti il prezzo delloro sale nei momenti di difficolt delle borse e

    intorno al metallo giallo possono innescarsi sistemi di speculazione: si

    pensi che dal 2007 (periodo pre-crisi) al 2012 stato registrato un

    incremento mediodel prezzo delloro superiore al 200%.

    Altro fattore rappresentato dal bisogno immediato di liquidit e dalle

    difficili condizioni di accesso al credito che hanno spinto categorie di

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    imprenditori (ma non solo) a preferire la vendita diretta del propriooro piuttosto che rivolgersi al sistema bancario.

    Il fenomeno risulta prevalentemente concentrato in corrispondenza di

    valichi di frontiera di terra, ma riguarda anche gli scali portuali e

    aeroportuali.

    Nel periodo 2010-ottobre 2012 sono stati sequestrati i seguenti

    quantitativi di metalli preziosi:

    kg 1.507 di argento non lavorato;

    kg 197,95 di oro non lavorato;

    n. 3.021 monete doro e dargento;

    n. 3.753 orologi doro;

    contestualmente, sono stati denunciati complessivamente 460 soggetti

    di cui 150 tratti in arresto.

    Anche riguardo al contrabbando di oro, loccultamento in vani e

    scomparti realizzati a bordo dei veicoli resta un sistema di trasportomolto diffuso, come dimostra lesito di un controllo doganale condotto

    dai finanzieri del Gruppo di Ponte Chiasso i quali, attraverso lo

    smontaggio del sedile anteriore di unautovettura, rinvenivano un

    doppio-fondo, ricavato sotto il pianale del veicolo e accessibile

    tramite uno sportello meccanico, completamente nascosto alla vista,

    azionabile con una piccola leva nascosta nella struttura del sedile.

    Allinterno del doppio-fondo venivano rinvenuti plichi, avvolti incarta da giornale e nastro adesivo e racchiusi a loro volta in sacchi di

    stoffa, recanti al loro interno verghe di oro massiccio, superiore ai

    18 kt per un peso complessivo di kg. 49,830, per un valore superiore

    ai 2 milioni di Euro.

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    Dinanzi a tale scenario, la Guardia di Finanza si pone comeimprescindibile presidio di legalit, in quanto impegnata in prima

    linea nel contrasto a manifestazioni di criminalit economica, di cui il

    contrabbando, in tutte le sue forme, costituisce una modalit

    particolarmente insidiosa, il cui contrasto da sempre considerato una

    priorit istituzionale, al pari della lotta allevasione fiscale.

    Al riguardo, appare fondamentale la capacit del Corpo di

    approfondire i contesti investigativi in modo da affrontare in manieratrasversale tutte le possibili implicazioni dordine economico-

    finanziario connesse, valorizzando nel modo pi efficace gli strumenti

    normativi e operativi di cui dispone e adottando le pi appropriate

    tecniche investigative tipiche di un approccio di polizia.

    Ci rende il Corpo un unicumnel sistema di prevenzione e controllo,

    ponendolo come importante presidio della sicurezza economico

    finanziaria del nostro Paese.In questa prospettiva, la Guardia di Finanza proseguir, con sempre

    maggiore convinzione e determinazione, nellazione di contrasto al

    contrabbando per garantire Erario, consumatori, imprese oneste e

    operatori economici che rispettano le regole.

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    Prof. Fabrizio Vismara

    Contrasto al fenomeno del contrabbando

    nel diritto italiano e svizzero

    Il fenomeno del contrabbando costituisce oggetto di studio sotto

    diversi profili. L'analisi pu, infatti, essere condotta sul piano

    terminologico, storico, economico o giuridico. Sul piano storico

    sufficiente ricordare come linteresse al contrasto del fenomeno del

    contrabbando sia risalente. Gi infatti nel XV secolo risulta che

    condotte rientranti nella nozione di contrabbando fossero oggetto di

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    previsioni sanzionatorie.Sul piano economico, il contrabbando legato al controllo dei flussi di

    ricchezza attraverso le frontiere e costituisce il riflesso dellesercizio

    del potere sovrano sul territorio. La configurabilit del fenomeno

    quindi connessa alla definizione delle regole che disciplinano

    lattraversamento delle frontiere.

    La rilevanza del fenomeno del contrabbando altres legata alla

    preservazione degli interessi economici degli Stati, alla cui protezione,in termini preventivi e repressivi, finalizzato limpianto normativo

    sia in relazione alle forme di accertamento, sia in relazione alle scelte

    sanzionatorie. Tuttavia, lattivit degli Stati volta allimposizione dei

    dazi di confine pu sottendere non solo ragioni legate allinteresse

    finanziario, allacquisizione di entrate, ma anche ragioni di carattere

    politico, economico e sanitario. Pi precisamente, il contrasto al

    fenomeno del contrabbando pu riguardare la tutela di interessi nonstrettamente economici. Ci si riferisce, in particolare, al contrabbando

    economico che contraddistingue la violazione di divieti economici di

    importazione e di esportazione, non necessariamente connessi con il

    contrabbando doganale.

    Sul piano definitorio, il termine "contrabbando" assume una valenza

    generale, denotando fattispecie illecite che possono assumere caratteri

    diversi tra loro, assimilabili per lilliceit della condotta ed il

    pregiudizio, attuale o potenziale, agli interessi dello Stato. Nel

    contrabbando doganale, in particolare, l'interesse leso quello dello

    Stato alla riscossione dei diritti di confine, tali essendo, secondo

    quanto previsto dal Testo Unico delle leggi in materia doganale, i dazi

    di importazione e quelli di esportazione, i prelievi e le altre

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    imposizioni all'importazione o all'esportazione previste dairegolamenti comunitari e dalle relative norme di applicazione. Tale

    nozione include altres, per quanto concerne le merci in importazione,

    i diritti di monopolio, le sovrimposte di confine ed ogni altra imposta

    o sovrimposta di consumo a favore dello Stato.

    Il mutare dei contesti politici ed economici ha tuttavia influenzato i

    fenomeni inerenti e collegati al contrabbando. Pu ricordarsi, al

    riguardo, la creazione di unioni doganali o di zone economicheesclusive ed il loro impatto sulla regolamentazione dei flussi di

    ricchezza attraverso i confini degli Stati ad esse appartenenti. Si

    consideri, in particolare, listituzione di ununione doganale da parte

    della Comunit Economica Europea, poi divenuta Comunit Europea

    ed ora Unione Europea, con la conseguente istituzione di una tariffa

    doganale esterna comune e labbattimento delle frontiere interne tra

    gli stati membri.Nella prospettiva definitoria i commentatori hanno osservato, peraltro

    anche con riferimento alla disciplina contenuta nella gi vigente legge

    doganale del 1940, che il termine contrabbando racchiude una

    pluralit di fattispecie, tutte legate dal comune denominatore di

    identificare comportamenti illeciti connessi mediante la violazione

    delle norme in materia doganale.

    I profili giuridici del fenomeno del contrabbando possono essere

    utilmente presi in considerazione anche in una prospettiva comparata,

    attraverso il raffronto tra regole adottate da diversi ordinamenti

    giuridici per contrastare quelle condotte illecite che ne costituiscono

    espressione.

    Le regole rilevanti a tal fine risultano essere sia quelle propriamente

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    sanzionatorie, che colpiscono con finalit repressive o preventive, laviolazione di disposizioni in materia doganale, sia quelle riguardanti

    l'accertamento delle condotte illecite e gli strumenti di cui dispongono

    le competenti Autorit.

    L'analisi comparata assume peraltro peculiare interesse laddove si

    tratti di confrontare gli strumenti adottati per contrastare il fenomeno

    del contrabbando da parte di Stati confinanti.

    Sul piano normativo