20
CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso di fotoni Tipo di misura Informazione Flusso, energia, posizione, tempo, ... Classificazione principale

CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

CONTATORI

contano singoli fotoni di una certa energia

DETECTOR PER RAGGI X

Scelta

INTEGRATORI

generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso di fotoni

Tipo di misura Informazione

Flusso, energia, posizione, tempo, ...

Classificazione principale

Page 2: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso
Page 3: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Rivelatori integratori

non misuriamo il singolo impulso, quindi non abbiamo una risoluzione energetica, ma misuriamo una corrente

• Viene misurata la corrente mediata su un tempo caratteristico T (0.1 – 0.5 s):

Page 4: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Rivelatori contatori• Viene rivelato il singolo impulso

• Se = RC (tempo di scarica del circuito RC) >> tc (tempo tipico di produzione della carica) l’andamento della tensione V(t) sarà:

Page 5: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Posso fare un’istogramma delle varie ampiezze degli impulsi Spettro in energia

Page 6: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Principio di funzionamento

Per energie E < 50 KeV il processo primario su cui si basano i detector per raggi X è l’assorbimento

Cu K

Cu29

NM

KL

Cu29

NM

KL

Cu K photon

Auger electron

Primary X-ray photon

Excited system

Cu29

NM

K L

e- photoelectron

Processo primario Processi secondari

Page 7: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Assorbimento in un un gas coppie ioni + elettroni

Assorbimento in un semiconduttore coppie elettroni + lacune

Assorbimento in un materiale scintillatore fotoelettrone da un fotocatodo

Processi primari in tre tipi di detector

Page 8: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Rivelatori a gas

Gas

Anodo

Catodo

Finestra trasparente ai Raggi x

-+

h 0

+

-

Fotoelettrone di energia: bEhE 0

bE Energia di legame del fotoelettone

Ione positivo

Schema di principio

Questi dispositivi sono stati tra i primi utilizzati per la rivelazione di particelle.Essi sfruttano la ionizzazione prodotta dal passaggio di un fotone in un gas;in tale processo un elettrone viene rimosso da un atomo o da una molecola in modo da creare una coppia elettrone - ione positivo.

Page 9: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Rivelatori a gas

Gas

Anodo

Catodo

Finestra trasparente ai Raggi x

-+

h 0

+

-

Fotoelettrone di energia: bEhE 0

bE Energia di legame del fotoelettone

Ione positivo

Un gas è un mezzo naturale per la raccolta della ionizzazione provocata dalla radiazione, grazie

alla grande mobilità che in esso hanno ioni ed elettroni.

Esistono diverse configurazioni per i rivelatori a gas, ma in ogni caso essi sono costituiti da un contenitore

riempito con un gas facilmente ionizzabile, e poi vi sono almeno altri due componenti: un catodo e un

anodo. 

Page 10: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Gas

Anodo

Catodo

Finestra trasparente ai Raggi x

-+

h 0

+

-

Fotoelettrone di energia: bEhE 0

bE Energia di legame del fotoelettone

Ione positivo

Il numero medio di coppie create è proporzionale all'energia depositata dal fotone X.

Sotto l'azione del campo elettrico, gli elettroni vengono accelerati verso l'anodo e gli ioni verso il catodo.

Numero di coppie elettrone-ione prodotte: iV

EN

Potenziale di ionizzazione efficace, cioè un valor medio tra i potenziali di ionizzazione di più elettroni dello stesso atomo

iV

Rivelatori a gas

Page 11: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Il segnale in uscita dipende dal potenziale applicato

Nella regione A non tutte le cariche prodotte vengono raccolte in quanto, a causa del piccolo

valore del campo elettrico, il processo di ricombinazione delle varie coppie ione-elettrone è

notevole.

E>E

A anodoC catodo

Rivelatori a gas

Page 12: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Nella regione B, chiamata regione di saturazione o camera a ionizzazione, gli effetti della

ricombinazione diventano trascurabili e la carica raccolta è tutta quella prodotta.

Gli elettroni vengono raccolti dall’anodo; gli ioni, che hanno una mobilità molto minore, vengono raccolti

al catodo.

La camera di ionizzazione è usualmente utilizzata come integratore: si misura la corrente generata.

E>E

A anodoC catodo

Rivelatori a gas

Page 13: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Nelle regioni C e D il campo elettrico è sufficientemente intenso da far acquistare agli elettroni

primari prodotti energia cinetica sufficiente a ionizzare gli atomi del gas producendo una

moltiplicazione a valanga di ioni.

La ionizzazione secondaria è ancora strettamente dipendente da quella primaria ed è in questa regione che lavorano i contatori proporzionali.

E>E

A anodoC catodo

Rivelatori a gas

Page 14: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Nella regione E, detta di Geiger-Muller, la carica raccolta non è più proporzionale alla ionizzazione primaria.

Nella regione F non è più possibile nessun tipo di rivelazione: l'impulso in uscita non dipende più dalla radiazione incidente, poiché avviene una scarica in presenza o meno di radiazione.

E>E

A anodoC catodo

Rivelatori a gas

Page 15: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Contatori Geiger-Müller

Operano nella regione E della curva segnale d'uscita-potenziale in un rivelatore a gas.

Al crescere della tensione anodo-catodo la moltiplicazione a valanga diviene generalizzata e non dipende più dall’energia del fotone assorbito.

Basta una sola coppia primaria per dar luogo ad una scarica a valanga completa e quindi l'ampiezza dell'impulso in uscita non è più una misura della ionizzazione primaria: in questi dispositivi la carica raccolta è indipendente dalla ionizzazione primaria.

Infatti oltre alla ionizzazione si hanno fenomeni quali l'eccitazione seguita da emissione di luce visibile e ultravioletta. Una piccola parte di tali fotoni dà luogo ad emissione di fotoelettroni che generano nuova ionizzazione, tramite il processo della moltiplicazione a valanga.

Un contatore Geiger può essere utilizzato come contatore di radiazione e non in esperimenti di spettroscopia.

Rivelatori a gas

Page 16: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Gli scintillatoriAlcuni materiali presentano la proprietà conosciuta come luminescenza.

Questo fenomeno consiste nell'assorbimento dell'energia di una radiazione e nella riemissione di questa sotto forma di luce visibile.

L'emissione di luce avviene dopo un tempo caratteristico tc dall'assorbimento della radiazione;

In particolare se il processo cessa al cessare della causa eccitatrice, cioè tra assorbimento e riemissione c'è solo l'intervallo di tempo necessario per la transizione atomica (tc< 10-8s) il processo viene chiamato fluorescenza;

se invece lo stato di eccitazione è metastabile, la luminescenza persiste, cioè la riemissione è ritardata e in tal caso il processo è detto fosforescenza.

scintillatori

Nei contatori di scintillazioni vengono contati i fotoni emessi da alcune sostanze luminescenti, come i cristalli di NaI contenenti piccole quantità di Tallio (1-3 %) eccitati per bombardamento con raggi X.

Page 17: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

NaI(Tl)

Tl è un drogante che crea i “Centri di colore” in cui e- e h+ si ricombinano

E=hv

Tl

Vis

scintillatori

La struttura regolare del cristallo NaI forma delle

bande energetiche separate da una banda

proibita.

VB, banda di valenza (l'ultima banda occupata)

CB banda di conduzione (la prima banda vuota)

"band gap“: Ec – Ev

I fotoni X da rivelare cedono energia ali elettroni

che vengono eccitati passando dalla banda di

valenza a quella di conduzione, formando una

coppia elettrone-lacuna.

Con l’aggiunta di “impurità” (Tallio) la struttura a

banda è modificata perché si formano livelli

energetici nella banda proibita del cristallo, che

rappresentano dei centri di attivazione dove c’è la

maggiore probabilità di ricombinazione tra le

lacune nella banda di valenza e gli elettroni nella

banda di conduzione.

SENZA IMPURITA’ NON CI SAREBBE

LUMINESCENZA

Page 18: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Un rivelatore a scintillazione è costituito da un cristallo scintillatore, generalmente a forma di cilindro, con una delle basi rivolta verso il catodo di un fotomoltiplicatore. Il numero di fotoni raccolti dal fotomoltiplicatore, trasformati in impulsi elettrici, amplificati e conteggiati, è proporzionale all’energia delle radiazioni incidenti.

scintillatori

I fotomoltiplicatori sono dei dispositivi capaci di convertire un segnale luminoso in un segnale elettrico. 

Costituenti del fotomoltiplicatore:            1.  fotocatodo            2. moltiplicatore di elettroni

Page 19: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

scintillatori

Il fotocatodo converte la

luce incidente in

corrente di elettroni

sfruttando l'effetto

fotoelettrico.

Esso è  costituito da una 

sostanza fotoemittente

depositata in

sottilissimo strato sulla

parete interna della

finestra di ingresso del

fotomoltiplicatore.

L'efficienza di

conversione fotoelettrica

varia fortemente con la

frequenza della luce

incidente e con la

struttura del materiale

Page 20: CONTATORI contano singoli fotoni di una certa energia DETECTOR PER RAGGI X Scelta INTEGRATORI generano segnali la cui ampiezza è proporzionale al flusso

Moltiplicatore di elettroni viene posizionato subito dopo il fotocatodo e ha la funzione di amplificare la debole fotocorrente da questo proveniente, in modo tale da ottenere all'anodo una corrente misurabile. Esso è costituito da una serie di elettrodi, mantenuti a diverso potenziale in modo da accelerare e guidare gli elettroni lungo il moltiplicatore; tali elettrodi sono chiamati dinodi ed è in essi che avviene l'emissione secondaria di elettroni. Il guadagno che si ha in ciascun elettrodo è conosciuto come fattore di emissione secondaria, d.

scintillatori