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Doc.CSG(07)026 Rev. 1 Resoconto sommario
della ventiduesima riunione del 19 dicembre 2007
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CONSIGLIO SCIENTIFICO GENERALE
Resoconto sommario della ventiduesima riunione - Roma, 19 dicembre 2007
La riunione inizia alle ore 11.
Sono presenti i seguenti Membri del Consiglio Scientifico Generale (CSG):
ROSSI Prof. Federico
ANDRETA Prof. Ezio
AIRAGHI Dott. Angelo
BERTOLINO Dott.ssa Antonia
CARRETTA Dott. Ubaldo
CIPOLLINI Prof. Romano
CONSIGLIO Prof. Eduardo
CORRADINI Dott. Danilo
LABRUNA Prof. Luigi
LENCI Dott. Francesco
PEZZOTTI Prof. Giuseppe (Videoconferenza)
SABATINI Prof. Francesco
SANGIOVANNI VINCENTELLI Prof. Alberto
VIOTTI Dott. Angelo
VITALE Prof. Antonio
ZANNOTTI Prof.ssa Francesca
I seguenti Membri hanno preannunciato di non poter essere presenti:
MARINELLI Prof. Augusto
MICHELLONE Ing. Giancarlo
PINCHERA Prof. Aldo
QUADRIO CURZIO Prof. Alberto
TORCHIA Prof.ssa Luisa
Partecipano inoltre alla riunione:
SALBERINI Dott. Giuliano
VENDITTI Ing. Paolo
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Il Prof. Rossi, che presiede la riunione, pone in approvazione la seguente proposta di
OdG, già in precedenza inviata ai componenti del CSG:
Proposta di Ordine del Giorno 1. Approvazione del Resoconto sommario della ventunesima riunione del 7
novembre 2007 (Doc.CSG(07)024)
2. Comunicazioni del Presidente
3. Aggiornamento sulla selezione dei Direttori d’Istituto
4. Aggiornamento sulla Valutazione degli Istituti
5. Ambiti disciplinari
6. Ricerca Spontanea a Tema Libero
7. Aggiornamento sul processo di formulazione del Piano Triennale 2008 - 2010
8. Varie ed eventuali
Il CSG approva la proposta di OdG
------------- o -------------
1. Approvazione del Resoconto sommario della ventunesima riunione del 7 novembre 2007 (Doc.CSG(07)024)
Il CSG approva il resoconto della ventiduesima riunione del 7 novembre 2007
nella versione fatta circolare in riunione (Doc. CSG(07)024) e dà mandato alla
Segreteria Tecnica di curarne la pubblicazione nell’apposita sezione del sito
web del CNR.
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2. Comunicazioni del Presidente
Il Prof. Rossi comunica che il “Comitato di alta consulenza” operante presso il MUR
ha concluso i suoi lavori identificando i tre candidati – Riccardo Cortese, Luciano
Maiani e Francesco Profumo – tra i quali il Ministro dell’Università e della Ricerca
sceglierà la personalità da proporre al Consiglio dei Ministri e al Parlamento per la
nomina a Presidente del CNR.
Fornisce quindi informazioni in merito alla situazione finanziaria del CNR,
sottolineando che, per quanto riguarda l’esercizio 2007, è stato effettuato un taglio di
10 milioni di euro sul trasferimento del fondo ordinario di cui si era già data
comunicazione. Il decreto di riparto prevede ora l’assegnazione all’Ente di 551 milioni
di euro, mentre lo schema di decreto su cui si erano espresse favorevolmente le
competenti Commissioni permanenti di Senato e Camera prevedeva l’assegnazione
di 561 milioni di euro. Dalla lettura del decreto si evince che il taglio è dovuto a
“accantonamenti negativi di bilancio effettuati dal Ministero dell’Economia e delle
Finanze” che hanno prodotto un taglio complessivo sul fondo di finanziamento degli
Enti di oltre 27 milioni di euro.
Il CSG esprime viva preoccupazione per la situazione finanziaria dell’Ente e
decide di emettere in proposito il Comunicato riportato in Allegato 1.
Il Vice Presidente annuncia quindi che è in corso con i Sindacati un confronto per
l’elaborazione di una proposta da portare in CdA sulla programmazione
quinquennale relativa ad assunzioni di giovani ricercatori, progressioni di carriera e
stabilizzazioni. In proposito, conferma che chiederà al CSG di proporre i criteri di
ripartizione tra i singoli Istituti dei posti relativi alle assunzioni, tenendo anche conto
dell’avanzamento dei lavori del Panel Generale di valutazione degli Istituti medesimi.
Tali criteri, sentiti i Direttori di Dipartimento, saranno successivamente portati
all’attenzione del CdA.
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3. Aggiornamento sulla selezione dei Direttori di Istituto
Il Vice Presidente segnala che si è conclusa la procedura concorsuale relativa alla
direzione di sedici Istituti e che i relativi atti saranno sottoposti all’approvazione del
Consiglio di Amministrazione (CDA) convocato per il successivo 20 dicembre. Nella
medesima occasione il CDA si pronuncerà in merito al formale avvio della procedura
concorsuale relativa agli ultimi 13 Istituti.
Il CSG conferma il proprio parere positivo sulla procedura adottata.
Il Vice Presidente segnala anche che si è tuttora in attesa di ricevere tutti i pareri
richiesti ai competenti Ministeri relativamente ai quesiti di natura interpretativa
formulati dal CNR riguardo ai limiti di età in applicazione del decreto Bersani-Visco.
Rispondendo infine ad un intervento della Prof.ssa Zannotti – inteso a non
considerare il tempo pieno per Direttori di piccoli Istituti aventi frequente interazione
con le Università – il Vice Presidente rileva che in proposito debba adottarsi quanto
contemplato dalla vigente legislazione in materia.
4. Aggiornamento sulla valutazione degli Istituti
L’Ing. Venditti riferisce sullo sviluppo delle attività del Panel Generale di Valutazione
degli Istituti del CNR, evidenziando che esso ha condotto finora ai seguenti principali
risultati:
individuazione degli Istituti che saranno valutati da ciascuno dei previsti 29
Panel d’Area;
predisposizione di un “Questionario” unificato che ciascuno dei 29 Panel
d’Area dovrà utilizzare per procedere alla valutazione dei singoli Istituti;
individuazione preliminare del numero di membri di ciascun Panel d’Area. I
relativi nominativi dovrebbero essere precisati nel mese di gennaio 2008.
Carretta, ricordando l’approvazione della Legge 165/2007 ("Delega al Governo in
materia di riordino degli enti di ricerca"), esprime perplessità circa il proseguimento di
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un processo di valutazione degli Istituti ormai privo di un assegnato modello di
organizzazione e funzionamento della rete scientifica.
Come ovvia conseguenza, risulta immotivata qualunque scelta di parametri per la
valutazione benchmark di qualunque Istituto, poiché non esiste, oggi, la possibilità di
orientare il “riordino” della rete scientifica esistente.
Carretta si riserva comunque di tornare più compiutamente sull’argomento in
occasione delle prossime sedute.
Il CSG raccomanda che i Panel d’Area abbiano, nel corso della loro attività, un
ampio diretto contatto con il personale operante presso gli Istituti e ribadisce
che il processo di valutazione debba basarsi, oltre che su informazioni
attingibili dal sistema informatico del CNR, anche in modo particolare su
contatti diretti dei PDA con la comunità scientifica da attivarsi con visite in situ
negli Istituti.
In merito alla valutazione degli Istituti, il Vice Presidente comunica che, onde
assicurare una informativa omogenea, completa e tempestiva al Panel Generale ed
ai costituendi Panel di Area, solleciterà immediatamente tutte le competenti strutture
operative dell’Ente ad aggiornare in tempi brevi i dati contenuti nel sistema
informatico dell’Ente (SIGLA, Procedura gestionale Dipartimenti; Procedura
gestionale Istituti).
5. Ambiti disciplinari
Viene distribuita copia della documentazione trasmessa dal Dott. Di Bitetto, Direttore
dell’Ufficio di Programmazione Operativa del CNR, a conclusione dell’istruttoria
relativa al previsto aggiornamento degli Ambiti disciplinari (lettera di trasmissione in
Allegato 2).
Il CSG conferisce al Gruppo di Lavoro presieduto dal Prof. Cipollini il mandato
di esaminare la documentazione e di riportare il proprio parere in occasione
della prossima riunione.
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6. Ricerca Spontanea a Tema Libero
Il Prof. Cipollini comunica che a seguito del mandato ricevuto nel corso della
precedente riunione, il Gruppo di Lavoro da lui coordinato ha completato il
supplemento di istruttoria finalizzato a dirimere le situazioni di ex aequo fra le
proposte di RSTL presentate nel 2005 e finanziabili nel 2008. Esaminata la
documentazione messa a disposizione dall’Ufficio Programmazione Operativa ed
acquisite ulteriori dirette informazioni e chiarimenti da parte dei rappresentanti di tale
Ufficio, il Gruppo di Lavoro è pervenuto alla formulazione della proposta riportata in
Allegato 3.
Il CSG fa propria la proposta del Gruppo di Lavoro e dà mandato alla Segreteria
Tecnica di inoltrarla – per i conseguenti adempimenti – all’Ufficio
Programmazione Operativa, previa acquisizione con procedura scritta
dell’approvazione, da parte dei membri presenti del CSG, del relativo stralcio di
verbale.
Il Dott. Corradini pone all’attenzione la questione delle proposte di RSTL inserite nei
Piani di Gestione (PDG) 2005 e/o 2006 che sono state considerate finanziate con le
risorse a queste attribuite dai Direttori degli Istituti, per cui nel prospetto trasmesso ai
responsabili le risorse assegnate a tali RSTL risultano essere zero o nettamente
inferiori a quanto richiesto. Osserva che i responsabili di queste RSTL avrebbero
dovuto ricevere, unitamente alla generica comunicazione loro inviata dal DG f.f.,
informazioni trasparenti sui criteri sopra accennati e sull’ammontare delle risorse
attribuite alle loro proposte nei PDG. Ritiene che le informazioni che attengono alla
funzione di gestione contabile propria dei Direttori di Istituto non possano essere in
alcun modo considerate materia riservata, come sostenuto dall’Ufficio
Programmazione Operativa, per non rendere disponibile ad un Organo dell’Ente, il
CSG, informazioni relative alle risorse attribuite dai Direttori alle RSTL nei Piani di
Gestione (e-mail da Segreteria Direzione Centrale Supporto alla Programmazione e
alle Infrastrutture del 29 novembre 2007).
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Il CSG formula il parere che – in considerazione dei compiti ad esso affidati dal
Presidente in materia di RSTL ai sensi dell’Art. 42, comma 5 del Regolamento
di Organizzazione e funzionamento del CNR – il CSG stesso deve poter
disporre di tutti i dati utili per l’assolvimento di tale compito. Raccomanda
quindi che tali dati siano resi disponibili, per essere tuttavia trattati secondo le
procedure di classificazione previste per il sistema SIGLA.
7. Aggiornamento sul processo di formulazione del Piano Triennale 2008-
2010
Interviene il Dott. Fabrizio Tuzi, Direttore della Direzione Centrale Supporto
alla Programmazione e alle Infrastrutture, il quale preannuncia che una prima bozza
di documento di aggiornamento del Piano Triennale sarà resa disponibile ai Membri
del CSG prima della loro prossima riunione.
8. Varie ed eventuali
Viene acquisita agli atti del CSG copia dei seguenti documenti:
a) documento inviato dal Direttore del Dipartimento “Patrimonio Culturale”,
Prof.ssa Maria Mautone, concernente Considerazioni e proposte relative a tale
Dipartimento (Allegato 4);
b) lettera di ricercatori dell’IBPM concernente le proposte di Ricerca Spontanea a
Tema Libero (Allegato 5).
La riunione termina alle ore 13,30.
Allegato 1
al Doc. CSG(07)026 Rev. 1
Comunicato del CSG
relativo alle risorse finanziarie del CNR
COMUNICATO DEL CONSIGLIO SCIENTIFICO GENERALE DEL CNR
In tempi brevi il Governo provvederà – coinvolgendo i Consigli Scientifici degli Enti –
al riordino degli statuti e degli organi di governo degli Enti Pubblici Nazionali di
Ricerca vigilati dal MUR “allo scopo di promuovere, sostenere, rilanciare e
razionalizzare le attività nel settore della ricerca e di garantire autonomia,
trasparenza ed efficienza” (Disegno di Legge 1214B di delega al Governo in materia
di riordino degli enti di ricerca).
Il Consiglio Scientifico Generale del CNR (CSG) non può non domandarsi com’è
conciliabile “rilanciare e razionalizzare le attività nel settore della ricerca” con gli
ulteriori tagli recentemente apportati ai finanziamenti per l’Università e gli Enti di
Ricerca.
Sono anni che il ruolo decisivo che la produzione di conoscenze e la ricerca
scientifica svolgono per lo sviluppo economico e culturale del Paese viene
solennemente riconosciuto nei programmi di Governo, e sono anni che queste
dichiarazioni vengono contraddette nei fatti da tagli dei fondi destinati al sistema
ricerca.
La situazione attuale è tale da imporre al CSG di mettere in evidenza, che,
indipendentemente da dove i tagli vengono effettuati, se la ricerca non diventerà
davvero una “esigenza nazionale” e se non saranno stanziate adeguate risorse
finanziarie ed umane, si sperpererà uno straordinario patrimonio culturale e
professionale e si relegherà definitivamente il nostro Paese in un ruolo subordinato.
Il CNR ha dato nel passato contributi importanti alla produzione di conoscenze,
creando così le condizioni per lo sviluppo culturale e tecnologicamente innovativo del
Paese. Se potrà continuare a farlo nel futuro dipenderà dalle scelte che saranno
adottate dal Governo.
Roma, 19 dicembre 2007
Allegato 2
al Doc. CSG(07)026 Rev. 1
Lettera di trasmissione della relazione predisposta
dall’Ufficio Programmazione Operativa del CNR
relativamente a Area/Ambiti disciplinari
Allegato 3
al Doc. CSG(07)026 Rev. 1
Proposta del CSG in merito alle situazioni di ex aequo
di proposte di RSTL finanziabili nel 2008
Allegato 4
al Doc. CSG(07)026 Rev. 1
Considerazioni e proposte relative
al Dipartimento Patrimonio Culturale
CONSIDERAZIONI E PROPOSTE DEL DIPARTIMENTO PATRIMONIO CULTURALE Durante la Conferenza del Dipartimento Patrimonio Culturale del CNR, svoltasi il 25 ottobre scorso, sono emersi tre ambiti principali che necessitano urgentemente un’azione incisiva dell’Ente:
1. Le politiche sul personale 2. I criteri di valutazione dei prodotti della ricerca 3. I finanziamenti
1. Le politiche sul personale Introduzione Aggiornando i dati disponibili al 2007, sembra del tutto probabile che al CNR l'età media del personale abbia superato la soglia dei 50 anni. Molto alta risulta la percentuale del personale non inserito in ruoli di ricerca (3500 ricercatori vs. 3400 amministrativi o assimilati), in netto contrasto con la struttura del personale di analoghi Enti di ricerca esteri. La politica delle assunzioni al CNR negli ultimi dieci anni è stata caratterizzata da una totale mancanza di pianificazione. Le assunzioni sono state decise in modo episodico, imprevedibile e a strappi: quasi nulla nella seconda metà degli anni '90, un piccolo ciclo di assunzioni nel 2000, quindi un buco pressoché completo fino al 2007. Il CNR non è neppure in grado di rimettere in circolo le posizioni che ogni anno si perdono per i pensionamenti (circa 150 l'anno). Anche rimettere a bando in modo regolare e continuo solo il 50% di tali uscite sarebbe forse una soluzione non completa, ma sicuramente epocale. Grazie alla notevole capacità dei ricercatori dell'Ente di acquisire finanziamenti esterni su bandi competitivi, il CNR ha continuato ad attrarre personale di ricerca giovane e a formarlo anche in anni di azzeramento del finanziamento interno delle attività di ricerca. Non a caso, abbiamo ad oggi 700 ricercatori a contratto e circa 1000 dottorandi (quindi in rapporto 1:2 col personale ricercatore di ruolo) attivi al CNR. Ma l'Ente non riesce in molti casi a stabilizzare o prolungare la presenza dei migliori, ossia di personale su cui sono stati fatti significativi investimenti (tempo e denaro investiti nella formazione) di cui non si riesce a fare tesoro. I piani di assunzione
E' necessario definire un piano di assunzioni certo e a medio termine: in analogia alle realtà straniere, le assunzioni potrebbero focalizzarssi su settori disciplinari di frontiera/espansione/impatto, cercando al contempo di evitare di destinare risorse a settori in cui non sia già presente sufficiente esperienza nell'Ente. Evitando l’erogazione di finanziamenti a pioggia, i progetti (definiti in conseguenza di un processo virtuoso di selezione competitiva e di successiva validazione periodica, secondo criteri internazionali) potrebbero essere la chiave per governare un processo di suddivisione delle risorse guidato da criteri scientifici. È necessario ridurre l'età media dei ricercatori e selettivamente far entrare nell'Ente chi ha lavorato con successo per anni, investendo i migliori anni della sua vita. Ovviamente, un'ulteriore sanatoria ope legis sarebbe assolutamente non auspicabile. In un mondo ideale, si dovrebbero poter selezionare solo i migliori e i meritevoli. La “stabilizzazione dei precari” potrebbe essere un'insperata boccata d'ossigeno, ma come applicarla?
• sarebbe auspicabile evitare una implementazione che si basi su puri criteri “sindacali” (anzianità in ruolo maggiore del minimo richiesto);
• bisognerebbe definire, al di là dell’idoneità definita in base ai criteri predetti,
anche dei criteri di merito che permettano di dare priorità ai più meritevoli, scelti sulla base di una valutazione di tipo scientifico.
• all'interno del pool di stabilizzabili vi è sia personale di ricerca sia
amministrativo; sarebbe importante se nell'attuale situazione di criticità del personale di ricerca del CNR, si potesse dare un qualche grado di priorità ai candidati “aspiranti ricercatori”.
Specificità del Dipartimento Patrimonio Culturale Il DPC ha una sua specificità forte, in quanto raccoglie numerose linee di ricerca di frontiera che si appoggiano ad ambiti disciplinari e competenze molto differenziate, tra le quali si iscrivono figure professionali di contatto tra ambito umanistico e ambito scientifico (archeometri, informatici e architetti dei beni culturali, chimici con specializzazione sul restauro conservativo, etc.). L'assunzione di figure di questo tipo dovrebbe essere prioritaria per il nostro dipartimento e potrebbe costituire un discrimine importante rispetto al mondo dell'università. 2. I criteri di valutazione dei prodotti di ricerca Già nell'ottobre 2006 il Dipartimento ha istituito una Commissione con il compito di indagare sistemi e procedure di valutazione adottati in Italia e all'estero, e di fornire elementi utili alla valutazione dell'attività di ricerca degli istituti sia afferenti sia partecipanti al Dipartimento.
La commissione alla fine dei suoi lavori nel maggio 2007 ha prodotto un documento, Criteri e procedure di valutazione della ricerca e degli Istituti del Dipartimento Patrimonio Culturale, trasmesso al Consiglio Scientifico Generale del quale sembra che sia stato tenuto conto nei più recenti documenti prodotti dall'Ente in tema di valutazione. Con la promulgazione, nel maggio del 2007, dei due documenti Obiettivi, modalità e criteri per la valutazione degli istituti del CNR e Il sistema di classificazione delle competenze disciplinari al CNR l'Ente ha mostrato la volontà di creare un sistema di valutazione complesso, articolato in più livelli e esercitato da più organismi. In particolare si può notare che:
• È stato introdotto il criterio delle discipline multiple come aree speciali, tra le quali è adesso compresa Scienze e tecnologie dei beni culturali (che a sua volta comprende aree disciplinari di secondo livello).
• Nel documento sul Sistema di classificazione delle competenze disciplinari del
CNR, i parametri dell'ISI (Institute for Scientific Information), fino al maggio 2007 usati dall'Ente anche per la valutazione delle discipline umanistiche, viene per la prima volta definito incompleto, e non assumibile neanche per confronto a livello di classificazione di aree e discipline. Tale presa di posizione, che mostra di far proprie le obiezioni avanzate a tale sistema nel documento della commissione dipartimentale, fa ben sperare per una valutazione equilibrata delle discipline umanistiche.
• L'istituzione nel 2005 di un albo di esperti CNR, tramite il quale vengono
censite le competenze interne all'Ente sulla base del sistema di classificazione adottato, potrebbe essere il primo passo verso una maggiore trasparenza in tema di formazione delle commissioni per il reclutamento e per l'avanzamento delle carriere. In particolare sarebbe auspicabile che vengano stabiliti e resi noti dei criteri precisi per la formazione delle commissioni, e che l'albo degli esperti CNR confluisca anche nei database di esperti dell'ANVUR, l'Agenzia Nazionale di Valutazione per l'Università e la Ricerca, favorendo il processo equiparazione tra ricercatori CNR e mondo dell'università.
3. I finanziamenti Introduzione La situazione del finanziamento delle strutture di ricerca da Fondi di Finanziamento Ordinario è in costante diminuzione dal 2001 e da quanto sembra non vi è nell’immediato l’intenzione riportare questa voce come essenziale e strategica per la ricerca degli Istituti del CNR. In questa situazione i Dipartimenti possono coordinare ben poco, visto che la possibilità di coordinamento e di iniziativa è strettamente legata all'erogazione di denaro necessaria per l’attuazione dei progetti.
Il fatto che, comunque, il sistema della ricerca sia fortemente impegnato e abbia successo nel reperimento dei fondi al di fuori dell’Ente, porta a riflettere sui alcuni dei rischi connessi al finanziamento esterno:
• l’eterodirezione della ricerca: attraverso delta minimi finanziati rispetto ai costi delle strutture e dei ricercatori, gli interlocutori esterni non devono sentirsi in grado di dirigere e guidare completamente le attività di ricerca;
• i rischi di moral hazard: una compressione impropria delle spese di gestione
per ritagliare deboli margini di finanziamento per la ricerca condanna inevitabilmente le strutture ad un progressivo decadimento del patrimonio immobiliare e infrastrutturale sin qui accumulato.
La proposta fatta di concentrare in un’unica voce di spesa le spese generali a disposizione dei Direttori appare rischiosa, poiché aumenterebbe i rischi di moral hazard suddetti e rappresenterebbe un’implicita dichiarazione dell'accettazione della logica di finanziamento delle ricerche solo da fonti esterne, con grave danno per quelle ricerche che, pur avendo investimenti in strutture e conoscenze rilevanti dell'Ente, hanno minor accesso a fonti di finanziamento esterne. La valutazione dei finanziamenti da erogare al Dipartimento va fatta sulla base delle commesse afferenti, che includono sia i ricercatori afferenti sia quelli partecipanti. Si tratta di un’operazione facilmente attuabile tramite SIGLA. Ogni altro tipo di valutazione delle capacità che il Dipartimento Patrimonio Culturale ha avuto, ha e avrà di ottenere finanziamenti e di essere competitivo a livello nazionale e internazionale è riduttiva.
Allegato 5
al Doc. CSG(07)026 Rev. 1
Lettera di ricercatori dell’IBPM concernente
le proposte di Ricerca Spontanea a Tema Libero
Proposte RSTL avviate in via provvisoria alla valutazione in attesa di determinazioni in merito al comma 5 art. 39 del Regolamento di Organizzazione e Funzionamento, IBPM-CNR 71 Sc. biologiche BIOLOGIA E PATOLOGIA MOLECOLARI. ELENA BECCARI Interazione di bacilli sporigeni con ife fungine per studiare i fattori diffusibili coinvolti nella formazione di micorrize su radici di piante superiori. Per la genetica molecolare dei tartufi c'è collaborazione con il gruppo del Prof. S. Ottonello a Parma e con E. Selker, Oregon University Eugene USA. 132 Sc. biologiche BIOLOGIA E PATOLOGIA MOLECOLARI. ELISA CAFFARELLI Identificazione di molecole inibitrici dell'attività' di XENDO U, l'omologo cellulare di una proteina essenziale per la replicazione e trascrizione dei coronavirus La ricerca siavvarrà della collaborazione con il Dipartimento di Studi Farmaceutici dell'Università "La Sapienza" di Roma 385 Sc. biologiche BIOLOGIA E PATOLOGIA MOLECOLARI. PATRIZIA FILETICI Un nuovo inibitore delle acetiltrasferrasi istoniche con proprietà citostatiche, antifungine ed antivirali Dip. Di Studi Farmaceutici, Dip. di Genetica e Biologia molecolare,Università La Sapienza di Roma. Scuola normale Superiore di Pisa; Dip. di Biochimica e Biologia molecolare, Università di Parma; Indiana University School of Medicine, US 476 Sc. biologiche BIOLOGIA E PATOLOGIA MOLECOLARI. NIKOLAJ JUNAKOVIC Rapporti tra elementi trasponibili e genoma ospite in drosophila melanogaster P. Dimitri, Università di Roma" La Sapienza"; R.Caizzi, Istituto di Genetica Università di Bari; W. Miller, University of Vienna; E. Lerat, Universitède Lyon; I. C. Terzian, Ecole Pratiquedes Hautes Etudes, Paris. 502 Sc. biologiche BIOLOGIA E PATOLOGIA MOLECOLARI PATRIZIA LAVIA Studio della trascrittasi inversa endogena come nuovo regolatore della proliferazione e trasformazione cellulare Dr. Corrado Spadafora (Istituto Superiore di Sanità, Roma); studi funzionali e molecolari del ruolo dell’RT nella proliferazione embriogenale e neoplastica; Dr. Elisabetta Mattei (Istituto di Neurobiologia e Medicina Molecolare – CNR, Roma ); modelli animal; Prof. Paola Sinibaldi-
Vallebona (Dip. di Medicina Sperimentale e Scienze Biochimiche, Università degli Studi di Roma 'Tor Vergata', Incarico di Ricerca presso l'Istituto di Neurobiologia e Medicina Molecolare - CNR, Roma ); studio della trasformazione e proliferazione cellulare nel melanoma; Prof. Gianluca Sbardella (Dip. di Scienze Farmaceutiche, Universita' di Salerno); progettazione di farmaci; Prof. Antonello Mai (Dip. di Studi Farmaceutici, Università di Roma "La Sapienza"); progettazione di farmaci; Dr. Gerald Schumann (Paul Ehrlich Institut, Langen, Germany); produzione di anticorpi; Dr. Genrich Tolstonog (Max-Planck-Institut of Cell Biology, Ladenburg, Germany);
produzione di anticorpi