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CONSIGLIO COMUNALE DEL 20 OTTOBRE 2017
[Il Segretario comunale procede all'appello per la verifica del numero legale]
Dr. ALFREDO PALUMBO - Segretario Comunale
I presenti sono 15 compreso il Sindaco. Gli assenti al momento sono Bonagurio e
Sinigaglia.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Come scrutatori propongo Zampieri, Cestarollo e Borile.
La Consigliere Sinigaglia è assente giustificata. E’ arrivata questa giustificazione
protocollata al n. 22319 del giorno 20, quindi in data odierna: "Con la presente
comunico la mia impossibilità a partecipare alla seduta odierna del Consiglio comunale
per motivi strettamente personali. Colgo l'occasione per porgere i più cordiali saluti.
Chiara Sinigaglia".
QUESTION TIME
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Prima di partire con l'ordine del giorno, sono arrivate due question time, una del
Consigliere e Assessore Bassal, una del Consigliere Sambinello e un altro atto che poi
chiederò al Consigliere Bassal di che cosa si tratta, perché in effetti nell'oggetto non è
ben precisato, anche se può essere riconducibile a qualcosa che lui stesso ci dirà. Partirei
con la prima question time arrivata in ordine di protocollo ed è quella presentata dal
Consigliere e Assessore dottor Nabeel Bassal.
BASSAL NABEEL - Assessore
Come sapete dalla stampa e da quello che sta succedendo, il disastro che stanno
portando nella Casa di Riposo, anche facendo milioni di mutuo, anche se sono decaduti,
a spese dei poveri anziani inermi, non protetti, della Casa di Riposo, come avete letto
sulla stampa, la Casa di Riposo è stata condannata a pagare 1000 euro perché hanno
sbagliato, hanno fatto un accanimento contro un dipendente. Questo non è che abbia
vinto, perché hanno ritirato la denuncia prima di arrivare al processo ed è costato 1000
euro.
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Il sottoscritto interpella il Sindaco sull'articolo comparso sulla stampa di oggi, la
condanna alla Casa Albergo di pagare 1000 euro per la loro denuncia, poi ritirata, di una
dipendente. Visto che non è la prima volta che accade e conferma quello che da anni sto
dicendo della pericolosità del direttore, che utilizza il suo ruolo per vendette personali
contro dipendenti che hanno il coraggio di contestare la sua pessima gestione e sbagli
amministrativi, sempre purtroppo con l'assenso del Presidente decaduto da quattro mesi
e mezzo, e spiegherò il caso durante la presentazione, domando: visto l'abuso di potere e
l'accanimento del direttore contro i dipendenti sempre con il consenso del Presidente
decaduto, che hanno portato un danno economico alla Casa Albergo (in questo caso
1000 euro), chi deve pagare questa cifra? A mio parere il direttore e il Presidente e non
gli anziani ospiti, che l'unica colpa che hanno è di avere questo direttore e questo
Presidente decaduto.
Secondo: chiedo al Sindaco come autorità e come quello che nomina il CdA della Casa
Albergo, anche se stiamo aspettando da 140 giorni la nomina (è stato battuto il record
nazionale, perché doveva essere fatto entro 30 giorni e siamo a 140 giorni), di
intervenire con il potere e il ruolo che ha presso la Regione per difendere gli anziani
ospiti e i dipendenti.
Grazie per l'ascolto.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
La parola al Sindaco per la risposta.
VIARO LUIGI - Sindaco
I 140 giorni, Consigliere, sono chiaramente una indicazione soggettiva, perché la
scadenza è stata il 31 agosto, quindi eventualmente li contiamo dal bando del 31 di
agosto in poi, ma non è certo il motivo per cui può essere arrivata questa question time
che io devo rispondere. Io a domanda precisa rispondo con risposta precisa. Chi deve
pagare questi 1000 euro della condanna? Se fosse in Comune a Lendinara potrei dirle
che avrei le idee più chiare. Avendo appreso dalla sua question time o dalla sua risposta
questo tipo di problema, non posso fare altro che lunedì verificare o chiedere ai nostri
uffici di verificare l'iter di questa situazione. Dubito però di avere l'autorità e
l'autorevolezza... più l'autorità che l'autorevolezza, perché per autorevolezza
probabilmente riesco anche a capirne qualcosa e a farmi dare qualche indicazione, come
autorità credo di non potere intervenire su un comportamento di un dirigente, del
direttore della Casa Albergo. E` evidente, e parlo scandendo bene le parole, che quello
che è registrato da questa question time è molto grave. Ritengo che ognuno sia
responsabile per quello che dice. Siccome siamo in seduta pubblica, in Consiglio
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comunale, ritengo che qualora persone coinvolte in questo dibattito intervengano verso
il Consiglio comunale per chiedere delucidazioni, è chiaro che il verbale è pubblico e
quindi ognuno sentirà quello che è stato detto. Però mi impegno lunedì a capire
esattamente quello che è successo su questa questione. La risposta che mi daranno
immediatamente la girerò a tutto il Consiglio comunale.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Grazie Sindaco. La parola all'Assessore per sapere se si ritiene soddisfatto della risposta.
BASSAL NABEEL - Assessore
No, no, non sono soddisfatto, forse parzialmente perché si chiede agli uffici, ma agli
uffici l'abbiamo chiesto, non sono nato ieri. E` diritto del Sindaco rivolgersi alla 5^
Commissione per difendere la Casa Albergo da qualsiasi abuso o qualsiasi potere, è un
diritto. Poi il Sindaco dimentica che il Consiglio del CdA è decaduto il 31 maggio, non
il 31 agosto, anche se lui è ragioniere penso che stia sbagliando la matematica. Il 31
maggio è scaduto e non il 31 agosto. E' stato fatto un bando di 60 giorni, dopo 30 giorni
che sono passati prima della nomina. Sono già passati altri 30 più 20, 50 giorni dopo la
seconda... comunque non sono soddisfatto. Penso che presenterò una mozione all'ordine
del giorno, come mio diritto. In più le rispondo che questa è pubblica e se la stampa non
ce l'ha gliela do. Io sono sicuro di quello che dico e delle parole che faccio e non ho
paura che qualcuno la legga, anzi chiederò al Segretario e al Presidente del Consiglio di
mandare il verbale direttamente alla Casa di Riposo, perché sono sicuro di quello che
sto dicendo.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Grazie Assessore. Quindi ha preannunciato una proposta di mozione, attenderemo che la
presenti.
Passiamo al secondo documento, di cui avevo dato cenno prima, che effettivamente
nell'oggetto non si capisce cosa possa essere inteso da parte dell'Assessore Bassal.
L'oggetto non riporta question time, riporta convenzione di vigilanza di Polizia locale
tra i Comuni di Lendinara, Villanova del Ghebbo e Lusia. Successivamente nello
scorrere si leggono alcune diffide. Chiedo al Consigliere Bassal cosa aveva intenzione
con questo atto presentato e protocollato in data di ieri.
BASSAL NABEEL - Assessore
Chiedo scusa di questo malinteso. Mercoledì sera ho inviato un foglio, una question
time, un foglio unico con due allegati e posso mostrare che ho provato più di dieci volte
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a mandarlo e mi sono tornati sempre indietro. Verso le 23.10-23.15 ho mandato la prima
e sono partite, ma non è partita la prima, che è tornata indietro. Sono due question time.
Io mi riferivo alla question time, visto che l'interpellanza non potevo farla perché
altrimenti deve essere discussa la prossima volta. Ho avvisato anche gli uffici. Per me è
una questione time. Se non vuole essere tale perché la posta del Comune ogni tanto la
manda indietro... io ho anche la prova che avevo mandato questo. Se viene accettata
bene, discutiamo. Se non è accattata, non ho nessun problema, la presenterò con il
prossimo ordine del giorno. Non ho nessun problema.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Riporto al Consiglio comunale questa intenzione di recepirla come question time o
meno.
Prima l'intervento del Sindaco e poi chiederò al Consiglio di accettarla come question
time o meno.
VIARO LUIGI - Sindaco
Parlo a favore che parliamo di questo argomento, perché è stato posto. Che sia stato
posto formalmente in maniera non proprio idonea… ma siccome è una domanda
precisa, rispondiamo, non serve rinviare. Sono a favore per trattarlo subito.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
C'è qualcuno che vuole invece parlare contro?
Ritengo che sia accettato dal Consiglio comunale di considerarla question time e quindi
trattarla.
STEFANO BORILE - Consigliere
Chiedo una cosa. Va bene anche a me che venga trattata perché è palese che era una
question time, sono arrivate insieme. Chiedo però, nonostante siano question time, dove
certamente non si può aprire un dibattito con persone esterne alla question time... nella
prima question time sono state fatte delle affermazioni che ritengo molto forti ed
essendo un Capogruppo che si è occupato insieme ad altri Consiglieri della situazione
della Casa di Riposo, desidero fare una dichiarazione, dopo, ma desidero farla.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Non è contemplata dal regolamento una dichiarazione. Quindi se lei vuole proporre
qualcos'altro, dovrà farlo a livello di Capigruppo perché possa entrare nel successivo
Consiglio comunale che faremo.
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Avevo chiesto se qualcuno voleva parlare contro la richiesta dell'Assessore Bassal.
BRONZOLO MATTEO - Consigliere
Un'informazione, perché o le forme valgono per tutti… perché anche la forma di questo
ultimo testo non richiama proprio una question time, ci sono termini come "diffido",
quindi un'azione diretta da parte del Consigliere Bassal, e soprattutto la chiusura, "di
ripristinare la legalità". Si presume che il testo indichi che ci siano delle situazioni
illecite...
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Chiedo scusa, stiamo già trattando la question time. Voglio solo capire se...
BRONZOLO MATTEO - Consigliere
Non è una question time, a mio parere. Questo voglio dire. Quindi dovremmo avere la
possibilità di dibattere questo argomento.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Allora dobbiamo farlo successivamente, perché non è previsto il dibattito su una
question time. Se è considerata una question time va trattata da regolamento come una
question time. Se invece si vuole aprire un'altra cosa che non è una question time,
dovremo rimandarla al prossimo Consiglio comunale.
VIARO LUIGI - Sindaco
La trattiamo come question time e poi se i Consiglieri o qualche Consigliere riterrà che
nell'ambito di questo confronto ci siano cose particolari che meritano di essere
approfondite, ci sarà una seconda puntata, ma fare una chiosa, creare questo alone di
dubbio su una cosa che invece secondo me va spiegata e credo di essere nelle condizioni
di poterla spiegare… trattiamo questo argomento.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
A questo punto anch'io sono favorevole a trattarla. Chiedo comunque al Consiglio
comunale per votazione se trattarla o meno. Chi è a favore di trattarla? La trattiamo, è
trattata come una question time. Di conseguenza, Assessore Bassal, la tratti come una
question time. Quindi il discorso della diffida esula dalla question time. Può dare lettura,
ma ci deve essere una domanda su questa question time.
BASSAL NABEEL - Assessore
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Per non creare confusione potrei anche ritirarla e presentarla come interpellanza, ordine
del giorno o mozione la prossima volta, cosa che farò di sicuro, ho già pronta anche la
relazione.
Per rispondere, se mi consente, Presidente, al Capogruppo Borile, ho già presentato la
mozione precedente, perciò ha la possibilità di discuterla, l'ho già presentata. Può essere
tranquillo che avrà la possibilità di discuterla.
Quello che leggo adesso, che è agli atti con le lettere allegate, è: vista la lettera del
Sindaco di Lusia, Prando Luca, del 25 agosto 2017, protocollo Pec, indirizzata ai
Sindaci di Lendinara e Villanova del Ghebbo e per conoscenza al comandante del corpo
di Polizia locale, che cita: "egregi colleghi, sono a ribadire quanto accordato e discusso
negli incontri del 3 e 11 luglio - e ripeto 3 e 11 luglio - 2017 in merito alla convenzione
di cui all'oggetto", e posso garantirvi che la Giunta non lo sapeva perché partecipavo
fino a due settimana fa. "Chiedo pertanto" - sempre nella lettera di Luca Prando -
"formalmente che il dipendente del Comune di Lusia, Stella Daniele, a partire dal primo
settembre 2017 ritorni ad esercitare il servizio nel territorio di Lusia e svolga in
convenzione un periodo limitato ad un turno settimanale del servizio di pattugliamento,
come da convenzione. Rimane inteso che tale richiesta è limitata ad un periodo
temporale in attesa dell'aggiornamento della convenzione in essere. Si rimane in attesa
di gentile riscontro".
Vorrei fare notare al Sindaco e al Segretario Comunale sia di Lendinara che di Lusia,
che la convenzione è di competenza del Consiglio comunale che l'ha votata e qualsiasi
modifica deve essere fatta dal Consiglio comunale sovrano, in questo caso. Visto che la
lettera chiede un tipo di organizzazione diversa da quella stabilita e votata da tre
Consigli comunali (Lendinara, Lusia, Villanova del Ghebbo) e non dai Sindaci della
convenzione citata, ripeto che è di competenza dei Consiglieri. La mia domanda è
questa, più che diffidare, possiamo anche cambiare la parola "diffido"... cancello la
parola "diffido", può darsi che sia un po' esagerata, ma è quello che mi è venuto in
mente alla sera scrivendo. Chiedo al Comandante di rispettare la convenzione e il volere
del Consiglio comunale, come di competenza, e non gli ordini del Sindaco. Mi ha detto
lui di persona che è stato un ordine del Sindaco di Lendinara di rispettare questa
richiesta del Sindaco Luca Prando e lui è pronto a testimoniare.
Chiedo al Presidente del Consiglio di fare rispettare i diritti del Consiglio comunale
sovrano, in questo caso, al Segretario Comunale di fare rispettare la legge e le regole.
Penso - non l'ho scritto, ma lo aggiungo - che sia pagato per quello, signor Segretario.
Chiedo al Sindaco di non superare i limiti della sua competenza e di rispettare i diritti e
le competenze del Consiglio comunale.
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Detto questo, chiedo dal primo novembre 2017 che venga ripristinata la legalità, e forse
è anche esagerato, ma non ho trovato altra terminologia, altrimenti, signor Presidente del
Consiglio e Segretario, dovrete portare la convenzione in Consiglio comunale per
decretare la fine della convenzione in questione con il Comune di Lusia o riportare le
modifiche.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Quindi lei intende chiedere al Sindaco in questo momento. Dico bene?
La parola al Sindaco per la risposta.
VIARO LUIGI - Sindaco
E` chiaro che al di là delle modifiche dei termini, la richiesta è stata posta con una
lettera, una comunicazione che è stata protocollata dal Consigliere Bassal e quindi
quella rimane agli atti. Poi le modifiche e le sfumature sui termini le possiamo sempre
cambiare, ma sono quelli i termini.
La convenzione è l'atto di indirizzo del Consiglio comunale, l'atto di indirizzo che mette
insieme Comune di Lendinara, Comune di Lusia, Comune di Villanova, per un servizio
dove il Comune di Lendinara porta il suo organico di Polizia locale, il Comune di Lusia
porta il proprio Vigile, lo conferisce, il Comune di Villanova il proprio Vigile part-time.
Noi abbiamo ottenuto con i tre Comuni un finanziamento e stiamo realizzando l'opera di
videosorveglianza, l'intervento di videosorveglianza. Quindi è un vincolo pressoché, che
mette insieme questi tre Comuni. E` chiaro che la convenzione va rivista, nel senso che
stiamo ragionando... e dov'è che ragioniamo? Non è che ragiona il Sindaco da solo, visto
che ragiona poco il Sindaco Viaro, ragiona insieme al Sindaco di Villanova e di Lusia
perché c'è la conferenza dei Sindaci. Quindi il ruolo del Consiglio comunale è il ruolo di
indirizzo, il ruolo dell'esecutivo poi è la conferenza dei Sindaci. E` nell'ambito della
conferenza dei Sindaci e non della Giunta che si decidono le linee di organizzazione del
servizio, insieme, è chiaro, col comandante. Quindi chiedo al Segretario... secondo me
non c'è niente di abuso e non c'è niente di particolare, è tutto chiaro. Il Vigile di Lusia fa
un servizio che non è maggiore rispetto alle proprie ore; anziché svolgerle però
itinerante sul territorio, le svolge in questo periodo, perché ci è stato chiesto dal Sindaco
Prando che ha determinate problematiche ed è chiaro che il Vigile del Comune proprio
conosce di più le realtà… ha detto: ho bisogno di far svolgere al mio Vigile le ore in
servizi qui a Lusia, un giorno viene in convenzione e cinque giorni o quattro giorni,
quello che è, viene qui a Lusia, ma non fa mezz'ora in più rispetto all'orario che farebbe
comunque in convenzione. Vuol dire che anziché Stocco o qualsiasi altro collega andare
a Lusia al posto del Vigile di Lusia, Stocco farà il servizio su Lendinara o su Villanova e
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Lusia si fa il servizio. Non è che il Consiglio comunale sia stato baipassato, esautorato
dalla capacità di impostazione di indirizzo, però siccome abbiamo anche noi i nostri
dirigenti, chiedo al Segretario di verificare il contenuto della comunicazione fatta dal
Consigliere Bassal, la risposta del Sindaco, condividere con il Comandante Dallagà e
capire se il Sindaco ha abusato, ha avuto un eccesso di zelo o quant'altro e ha in qualche
modo deviato l'indirizzo del Consiglio comunale quando ha approvato la convenzione.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
La parola al Consigliere Bassal, che deve ritenersi soddisfatto o meno.
BASSAL NABEEL - Assessore
Ma come si può essere soddisfatti con una risposta del genere, signor Sindaco? Lei sta
offendendo il Consiglio comunale. Tutti lo sappiamo, la convenzione l'abbiamo letta e
votata, è il Consiglio comunale che deve decidere se farlo. Se il Vigile... e non c'entra
l'orario, se fa 36 ore a Lendinara, Lusia o Villanova, la convenzione è stata fatta per fare
un corpo unico, con un comandante unico, che girano insieme! Se invece il Vigile Stella
lo fa a Lusia, solo a Lusia, tranne un giorno, e grazie al Sindaco Luca Prando per questa
concessione!, significa che non esiste la convenzione! E` semplice, è logico, è
matematico! Altrimenti ci prendiamo in giro!
Secondo: lei ha abusato perché da luglio, da quando lei sa di questo, non ha avvisato il
Consiglio comunale.
Terzo: lei ha detto al Comandante con ordine o senza ordine di rispettare la richiesta di
Luca Prando, costringendolo, a mio parere, ed anche se è un bravo ragazzo, un bravo
uomo, ha sbagliato ad accettare questa richiesta. Questo vuol dire che sancisce la fine
della convenzione con Lusia. Andate a leggerla, sono poche pagine, non ci vuole tanto.
Perciò non sono soddisfatto e presenterò una mozione all'ordine del giorno per la
prossima volta.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Passiamo ora alla terza question time arrivata dal Consigliere Sambinello, che prego di
illustrare.
FEDERICO SAMBINELLO - Consigliere
Il sottoscritto Federico Sambinello, Consigliere comunale, chiede ai sensi del vigente
regolamento comunale di ottenere risposta nel Consiglio comunale del 20 ottobre 2017
alla seguente question time, domanda a risposta immediata: al signor Sindaco Luigi
Viaro, in riferimento al progetto di bike sharing, perché l'Amministrazione da anni
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continua a pubblicizzare sulla stampa l'attivazione imminente senza averne la certezza?
E perché se sono nate delle problematiche, non le ha fatte conoscere tempestivamente ai
cittadini? Cito solo uno tra i numerosi articoli apparsi sulla stampa, quello di Rovigo
Oggi dell'11 luglio 2017, che citava: "una settimana di tempo e finalmente si potrà
partire col progetto di bike sharing, un'ottima iniziativa a Lendinara, dove la presenza da
lungo tempo della bici - stazione, inutilizzata, in piazzale Statuto, costituiva motivo di
polemica e di rammarico per la cittadinanza. Ora le bici sono arrivate e sono già state
testate con esito positivo. E’ questione di giorni prima che sia possibile godere del
servizio. In concreto manca un unico passaggio, la decisione che sarà da prendere in
Giunta sul costo orario".
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
La parola al Sindaco per la risposta.
VIARO LUIGI - Sindaco
La domanda è, Consigliere, molto pertinente, perché è un argomento che crea un po' di
angustia, ed è forse eccessivo, un po' di amarezza anche per noi che facciamo parte della
Giunta, per me come Sindaco ed anche per l'Assessore competente che segue questa
vicenda. Amaramente potremmo dire mal comune mezzo gaudio, con gli altri Comuni
che parzialmente hanno rinunciato a questa iniziativa. Ma non è assolutamente questo il
percorso. Mi sono sintetizzato in tre appunti proprio perché merita di fare
velocissimamente una cronistoria e poi anche dire che dovremmo essere arrivati (uso il
condizionale perché non vorrei sembrare facile nel dire ancora una volta che stiamo per
partire). Il Consvipo aveva predisposto un progetto denominato bike sharing in forma
associata tra i Comuni del Polesine. Il Comune di Lendinara ha aderito a tale progetto
ancora nel 2010 e successivamente confermata l'adesione nel 2012. Il Consvipo ha
assunto l'onere di coordinare l'operato di tutti i Comuni aderenti all'iniziativa sino al
collaudo dell'opera, tanto è vero che il giorno dell'inaugurazione, biciclettata compresa,
c'erano i vertici del Consvipo, e non sto scaricando sul Consvipo, dico solo quello che è
successo perché non tutte le ciambelle riescono col buco neanche a loro. A impianto
ultimato si è riscontrata un'anomalia di carattere tecnico che ha costretto ogni Comune
singolare ad attivarsi per porre in funzione il servizio di bike sharing. A quel punto
siamo stati ad un bivio tutti: o mollare tutto, smantellare tutto o pensare di risolvere in
casa la questione. Pertanto si è reso necessario contattare direttamente la ditta che ha
realizzato l'impianto (noi abbiamo deciso comunque di procedere, vista anche la
collocazione dell'iniziativa) in questione, allo scopo di renderlo funzionante. Detto
impianto è stato oggetto di revisione generale per renderlo operativo in modo autonomo,
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quindi scollegarlo dalla rete, senza ausilio di personale opportunamente formato
(insomma, un po' fai da te). L'intervento ha comportato la realizzazione di un nuovo
sistema, del suo collaudo, la regolamentazione del suo utilizzo, l'acquisto degli apparati
per il relativo funzionamento (soprattutto stiamo parlando delle schedine). Questi ultimi
apparati hanno portato a dovere sostenere un'ulteriore spesa imprevista, ma necessaria
per il funzionamento del sistema, che ad oggi necessita acquisire attraverso specifiche
variazioni di bilancio (sarà fatta martedì la variazione di bilancio, non solo per il bike
sharing, praticamente portiamo martedì in Giunta l'assestamento). Tutto questo ha
diluito i tempi finalizzati all'effettivo utilizzo del sistema bike sharing. Voglio oltretutto
dire che fa ancora più contrasto questa cosa del bike sharing perché è adiacente,
collegata, al parco San Francesco, che è stata un'opera molto più impegnativa rispetto al
fatto di fare funzionare quattro biciclette. Ammettiamo che le due situazioni veramente
presentano luci ed ombre: Parco San Francesco funziona egregiamente, il bike sharing
non funziona ancora. Se lei mi dice, a fine domanda: esattamente, Sindaco, dimmi
quando si avvia questo processo, questa volta dico che facciamo la variazione di
bilancio, comperiamo queste schede e speriamo di riuscire a mettere in movimento
questo tipo di iniziativa. Comunque grazie perché su questo aspetto tutti quanti hanno
detto la loro e qui preferivo essere chiaro e mettere agli atti un documento che richiami
anche degli atteggiamenti, delle date, dei comportamenti, in quanto ogni cittadino può
eventualmente verificarlo.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
La parola al Consigliere Sambinello per dichiararsi soddisfatto o meno.
FEDERICO SAMBINELLO - Consigliere
Non sono soddisfatto, anche se mi ha fatto una cronologia chiara, in quanto la mia
domanda era abbastanza chiara: perché è stata pubblicizzata l'attivazione e non è attivo.
Mi ha già dato risposta alla domanda numero 2, ma la leggo per i cittadini: a questo
punto sa dire ai cittadini lendinaresi una data certa in cui sarà attivo e funzionante tale
servizio? Mi ha già risposto che non ce l'ha.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Concluse le question time, passiamo all'apertura dell'ordine del giorno.
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PUNTO N. 1
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Punto n. 1 all'OdG: Adozione ai sensi dell'Art. 18 della L.R. 11/2004 della variante n. 2
al vigente Piano degli interventi, relativa al territorio comunale.
Ringrazio il dottor Vanin, presente questa stasera, che sarà da supporto al Consiglio
comunale proprio per il primo punto all'ordine del giorno.
Non so se parte già direttamente il dottor Vanin, poi ci sarà l'intervento del Sindaco
come Assessore all'urbanistica.
La parola al dottor Vanin, che inizia l'illustrazione.
Dr. VANIN
Buonasera a tutto il Consiglio comunale.
L'argomento posto all'ordine del giorno è la variante n. 2 al Piano degli interventi,
strumento urbanistico...
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Chiedo scusa un attimo, è arrivata la Consigliere Bonagurio, giusto per verbalizzare il
suo arrivo. Chiedo scusa ancora, dottor Vanin.
Dr. VANIN
Variante n. 2 al P.I., strumento urbanistico che insieme al Piano di assetto del territorio
gestisce le trasformazioni e il governo del territorio di questo Comune. La variante è una
variante che sta in linea con gli obiettivi della legge urbanistica regionale, la quale ha
pensato ad uno strumento che sia flessibile e che vada incontro alle istanze e alle
esigenze che vengono dal territorio, nello spirito e in coerenza con i criteri generali
fissati a livello di obiettivi dal Piano di assetto del territorio. Questa variante nasce a
seguito di un avviso che il Comune ha pubblicato i primi mesi dell'anno, al quale sono
seguite una serie di richieste da parte dei portatori di interesse, sia cittadini ma anche
tecnici e operatori economici, che hanno presentato delle istanze agli uffici tecnici, le
quali sono state istruite dai tecnici progettisti. Su queste sono stati fatti dei ragionamenti
e degli approfondimenti anche con i cittadini e gli operatori, al fine poi di arrivare ad un
quadro generale e potere confezionare questo quadro generale all'interno della variante.
Questa variante raccoglie le esigenze del territorio, che possiamo riassumere in cinque
temi principali: il primo tema riguarda le modifiche allo zoning puntuale. Si tratta di
rivisitazione dei perimetri delle zone territoriali omogenee, andando ad esempio a
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inserire o individuare nuovi lotti edificabili piuttosto che andando a riclassificare alcune
aree a servizi piuttosto che residenziali.
Un secondo tipo di ragionamento della variante sta sulle situazioni puntuali, che nel
vostro territorio sono delle più variegate. Stiamo parlando di edifici singoli, i quali
possono essere edifici non più funzionali alla conduzione agricola del fondo, per i quali
la variante prevede il recupero del volume ai fini abitativi; in seconda battuta la
regolamentazione di alcune attività produttive piuttosto che la rivisitazione o la
disciplina di alcuni edifici tutelati, che dal punto di vista storico hanno un valore per il
territorio e che vanno governati attraverso alcuni gradi di tutela o gradi di protezione. Vi
è poi un quarto tema che riguarda il recesso delle aree edificabili, e questa è una
componente importante perché come Comune vi consente di restituire più territorio
all'agricoltura e all'ambiente, quindi terreni edificabili che vengono declassati e vengono
riclassificati in zona agricola. Infine vi è un quinto argomento che fa capo al tema
normativo e della regolamentazione comunale. Come tutti ben sappiamo, i ragionamenti
sullo zoning del piano sono spesso associati alle regole per l'utilizzo del territorio.
Alcune di queste richieste fanno riferimento alla revisione o alla modifica di queste
normative. Grosso modo queste richieste sono equilibrate tra di loro e trovano come filo
conduttore il tema del recupero del patrimonio edilizio e parallelamente la tutela del
territorio agricolo. Questi sono i due principali ragionamenti che fa la variante. Andando
a vedere quali sono i numeri di questa variante, abbiamo all'interno della variante più di
una ventina di variazioni urbanistiche che possono riguardare sia ragionamenti di natura
cartografica, che vedremo in queste schede, sia ragionamenti di natura normativa. La
variante complessivamente comporta un incremento modesto di volumetria, si parla di
7500 mt. cubi, come un incremento modesto di superficie coperta, anch'essa 7500 mt.
cubi.
Andrei ora a fare una carrellata delle singole varianti puntuali, andando a illustrare di
che cosa tratta la variante e quali sono gli aspetti peculiari. La variante n. 1: si tratta di
un'area, questa che vediamo perimetrata in rosso nell'ortofoto, ubicata a Lendinara,
vicino alla zona industriale, siamo tra la Regionale 88 e via Aldo Moro. In questo caso
la proposta di variante prevede l'ampliamento della zona produttiva che è finalizzata alla
localizzazione aziendale di un'attività di calzaturificio, in parte a magazzino e in parte a
laboratorio. Considerato che siamo vicini alle residenze, l'ampliamento è subordinato al
mantenimento di una fascia verde di mitigazione, di schermatura paesaggistica con le
residenze adiacenti. Queste schede rappresentano nella parte sinistra la situazione
attuale, quindi il piano vigente, e nell'immagine di destra la proposta di variante che il
Consiglio comunale è chiamato poi a votare.
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La variante puntuale n. 2 riguarda un'area che è a Saguedo, in via Saguedo centro, si
tratta di un'attività ricettiva e turistica che prevede un piccolo ampliamento della zona
edificabile verso nord per consentire la realizzazione di una piccola struttura ricettiva e
turistica che vada a completare il complesso esistente. Si tratta di un'area modesta che
viene ampliata verso nord. E` un'area attaccata al centro urbano, che per altro va a
qualificare il borgo, la frazione, e va nello spirito di rivitalizzare anche l'assetto
socioeconomico di questa frazione.
La variante puntuale n. 3 riguarda un'area che sta immediatamente a ridosso della
tangenziale est, siamo in via Marchefave; riguarda il riconoscimento di un'area come
area agroindustriale, che ben si sposa con i ragionamenti che ha fatto il Pat sul
riconoscimento di un polo produttivo importante per Lendinara e che prevede in linea di
massima la realizzazione di alcune strutture per la conservazione di prodotti e lo
stoccaggio dei prodotti agricoli e vivaistici. Dal punto di vista dell'accessibilità si tratta
di un'area accessibile dalla viabilità territoriale, che in questa proposta di variante viene
riconosciuta come area agroindustriale, consentendo un franco di sicurezza dalla strada
che dovrà essere mantenuto a verde, in modo tale da avere una certa continuità con le
aree adiacenti.
La proposta di variante n. 3 sta nella logica e negli obiettivi della variante anche di
rispondere alle esigenze delle famiglie e in particolare alle domande di nuovi alloggi
familiari e quant'altro. In questo caso la proposta prevede l'individuazione di un piccolo
lotto (siamo in via Sabbioni centro) di 1000 mt. cubi, che vada a completare il tessuto
residenziale esistente.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
E` la 4, è la quarta variazione.
Dr. VANIN
E` la quarta scusate.
La proposta di variante n. 5: siamo i margini del centro urbano, attaccati al centro
urbano, in via Duode. In questo caso si tratta di un'area attualmente agricola, che, come
vediamo dall'ortofoto, è caratterizzata dalla presenza di alcuni edifici residenziali che
vengono riclassificati in zona residenziale, quindi si tratta del recepimento di uno stato
di fatto dei luoghi, consentendo la possibilità di realizzare nel lotto centrale, che è
racchiuso tra le residenze, una volumetria massima di 1200 mt. cubi. Tutte queste
situazioni, nello spirito di restituire un beneficio per il territorio, si portano dietro anche
delle opere pubbliche proporzionali alla dimensione dell'intervento, che possono essere
l'allargamento della strada per migliorare la sicurezza della viabilità, piuttosto che il
14
miglioramento della dotazione di parcheggi sia per le residenze esistenti, sia per l'abitato
posto nelle immediate vicinanze.
La proposta di variante n. 6 riguarda un'area edificabile nel piano attuale, posta in via
Sabbioni Alti. Si tratta di un'area in parte produttiva e in parte residenziale che viene
declassata e restituita alla zona agricola. Questo è un intervento migliorativo che va per
altro incontro al principio del risparmio del consumo di suolo e dell'obiettivo della
Comunità Europea di arrivare ad un consumo di suolo zero al 2050.
Proposta di variante n. 7: anche in questo caso si tratta di un'area a Sabbioni, posta in
adiacenza alla zona agricola. Anche in questo caso la proposta prevede il recesso
dell'area edificabile e la sua riclassificazione in area di verde privato, dove le norme e le
regole del piano prevedono la conservazione del verde pertinenziale, quindi la
conservazione dello stato di fatto dei luoghi.
La proposta di variante n. 8 riguarda un'attività di allevamenti zootecnici ubicata in via
Santa Lucia e in via Bilogna, si tratta di due allevamenti esistenti che avevano
manifestato la volontà formalmente di potersi riorganizzare e in questo modo la variante
prevede da un lato sia una modifica normativa, riconoscendo queste aree di fatto già
esistenti come aree agroindustriali, sia dando la possibilità di una maggiore
riorganizzazione degli edifici esistenti, che poi vengono riconosciuti con un perimetro
ben definito, all'interno del quale loro possono svolgere la propria attività. Si tratta di
attività isolate, che sono poste lontano dal centro urbano e che hanno una propria
regolamentazione. In analogia con il precedente PRG, che già le classificava come aree
agroindustriali, altre aree analogamente a queste sono state riconosciute come attività
agroindustriali. Si tratta di aree già di fatto esistenti che il vecchio PRG riconosceva
come zone di questo tipo.
La variante puntuale n . 9 riguarda un'attività produttiva che opera nel settore delle
costruzioni edili, situata a Ramodipalo e caratterizzata dalla necessità di stoccare i
prodotti edili e stradali. In questo caso la proposta di variante prevede il riconoscimento
dell'area produttiva, che era individuata in zona agricola, senza possibilità di nuova
costruzione. Anche in questo caso è un recepimento dello stato di fatto.
Qui siamo vicino a Rasa...
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Questa è la variante n. 9.
Dr. VANIN
E` la 9, sì.
15
La n. 10: si tratta di un annesso rustico, un edificio abbandonato, che un tempo veniva
utilizzato come fienile e stalla. In questo caso se ne prevede il recupero e la
riconversione ai fini abitativi.
Tutte queste domande stanno nella logica e negli obiettivi dell'Amministrazione di
andare a recuperare patrimonio edilizio in zona agricola, avendo due finalità: consentire
il presidio del territorio, quindi mantenerlo vivo, e dall'altra parte evitare che questo
possa andare a depauperarsi nel tempo.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Possiamo dire dove si trova questo, dottor Vanin?
Dr. VANIN
Siamo a Lendinara in prossimità di via Valli. E` un accesso dalla strada principale.
La n. 11: siamo in pieno centro, in via del Santuario. Si tratta di un'area che è posta
immediatamente a nord del centro storico. E` un'area che il piano attuale classificava
come area servizi. La richiesta prevede il declassamento di questa area e la sua
riclassificazione in area di verde privato, che di fatto, analogamente ad una variante
precedente, consente il mantenimento dell'area pertinenziale a ridosso del centro storico
e quindi il mantenimento del verde permeabile, che va a dare una maggiore qualità al
centro urbano.
La proposta di variante n. 12: anch'essa è posta in un'area centrale, importante per il
paese. Siamo in via Lunga. Riguarda un'area posta all'ingresso del paese e in parte
riguarda anche alcuni edifici storici. In questo caso la proposta prevede la ridistribuzione
dell'area a verde privato, che va a qualificare il compendio di villa Braiola e gli annessi
adiacenti e la riclassificazione della porzione posta immediatamente a sud, in zona C5,
che comprende sia la possibilità di ospitare delle residenze, sia la possibilità di
realizzare dei piccoli negozi che vadano a qualificare il centro, con un indice modesto, si
parla di 0,7 mt. cubi su metro quadro, con l'obbligo in questo caso, trattandosi di un
intervento importante, da parte del privato, che si impegna a migliorare ed adeguare
l'intersezione tra via Lunga e la Regionale 88, adeguare ed allargare via Lunga ed inoltre
realizzare un percorso ciclopedonale su via Lunga che comprenda anche un porticato in
adiacenza ai fabbricati storici ed agli annessi di villa Braiola. In questo caso il tutto si
porta dietro la riqualificazione del compendio di villa Braiola e la realizzazione di
alcune opere pubbliche.
Questa è la situazione attuale, a sinistra, e quella da proposta di Piano. Vediamo che gli
edifici colorati di rosso, la villa e le adiacenze, sono ricompresi nell'area di verde che
viene mantenuta e come tale viene qualificata all'interno dell'intervento.
16
La proposta di variante n. 13: siamo in via Pradespin, si tratta di un'area ubicata in
ambito agricolo e posta a ridosso del fiume Adige. La proposta prevede lo spostamento
dei manufatti esistenti, che sono utilizzati come canile, lo spostamento più a sud al fine
di mantenere un franco di sicurezza dal fiume Adige e quindi garantire un verde di
cerniera e di rispetto del contesto territoriale più prossimo.
La proposta di variante n. 14: siamo in via Valdentro. Si tratta di un'area che attualmente
è classificata come area servizi. E` un'area centrale della frazione. La proposta di
variante prevede la sua riclassificazione in zona residenziale di completamento, che è
soggetta ad un intervento edilizio convenzionato, sempre nello spirito di restituire un
benefit al territorio, con obbligo di realizzazione e cessione gratuita del verde nella
misura del 50% della superficie e la possibilità di realizzare una cubatura con un indice
dello 0,5, modesto, per una capacità complessiva di 2100 mt. cubi. In questo caso si va a
dare una maggiore qualità al verde pubblico della frazione.
La proposta di variante n. 15 riguarda una ex stalla in via Treponti, riconosciuta dal
piano con grado di tutela. In questo caso si tratta di una stalla che è stata nel tempo
oggetto di interventi che l'hanno parzialmente compromessa. In questo caso la variante
propone di ridurre il grado di tutela da C ad I, consentendo il recupero mediante anche
ristrutturazione edilizia, quindi rispettando i caratteri originari, ma andando a declassare
il grado di tutela da C ad I.
La n. 16 riguarda un'area già produttiva, che è di proprietà di un'azienda molto
importante nel settore della produzione di riduttori, ad elevata tecnologia. Questo
stabilimento realizzato 30 - 40 anni fa e poi ampliato negli ultimi dieci anni, ha la
necessità per questioni logistiche di avere delle altezze più importanti. In questo caso la
proposta di variante è una proposta normativa che prevede un aumento dell'altezza a 20
mt. per consentire al sistema di immagazzinamento verticale automatizzato legato alla
logistica, di potere lavorare all'interno dell'azienda in maniera efficiente.
La proposta n. 17 riguarda un'area in via Treponti. Si tratta di un'area attualmente
edificabile, che viene declassata e restituita alla zona agricola. La proposta è quella di
recedere dall'area edificabile, che è posta nella parte nord ai margini della zona agricola
e quindi viene riclassificata come tale e la parte compresa all'interno del centro urbano
come zona di verde privato, di verde mantenuto come verde permeabile.
Siamo alla proposta n. 18, si tratta di un'area di proprietà comunale posta in via Valli. La
proposta riguarda il riconoscimento dell'area parcheggio, che è un'area già esistente e la
regolamentazione dell'area verde di proprietà comunale per consentire la realizzazione
di un'area ricreativa per i cani, previa comunque la stipula di una apposita convenzione
con il Comune che precisi le modalità per la gestione del territorio. In questo caso si
riconoscono due servizi o due aree di proprietà comunale come servizi pubblici e
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nell'area verde, che è rappresentata in questa immagine, si dà la possibilità di realizzare
una attività ricreativa che comunque andrà gestita attraverso una convenzione con il
Comune.
La proposta n. 19: si tratta di un'area molto importante posta all'ingresso del paese e
qualificata come area terziaria commerciale; in questo caso nell'area che è già edificabile
nell'attuale Piano degli interventi, si prevede la possibilità di consentire un mix di
funzioni. Considerata la sua posizione strategica e le sue caratteristiche, in quest'area
sono consentite sia funzioni terziarie che commerciali, che vanno a completarsi con
funzioni residenziali. Il tutto a condizione che l'ambito abbia una propria riconoscibilità
e siano riconosciuti nel piano attuativo degli ambiti funzionali che abbiano una propria
autonomia. Questo per ridare una vitalità a questa porzione di territorio all'ingresso del
paese. La proposta di variante lavora sulle destinazioni d'uso, ma non sulla capacità
edificatoria che rimane invariata dall'attuale piano.
L'ultima proposta di variante cartografica è quella che riguarda una attività produttiva in
fase di dismissione, si tratta di un'attività produttiva per la quale la porzione occupata
dallo stabilimento e dalla sua area di pertinenza viene riconvertita ad usi residenziali,
quindi attraverso un intervento di riqualificazione, e la parte retrostante, che
originariamente il piano aveva pensato come ambito di ampliamento dell'attività, viene
invece restituita al territorio agricolo.
Questo è il ragionamento che la variante fa sulle 20 aree che qui abbiamo visto
rappresentate. A queste poi sono accompagnate delle modifiche puntuali alle regole del
piano, che vanno a regolamentare questi tipi di situazioni e altre modifiche fisiologiche
che vanno a precisare o a dettagliare alcuni aspetti sulle altezze dei fabbricati piuttosto
che sulle distanze tra fabbricati, soprattutto in zona agricola. Si vanno a precisare alcune
norme che vanno a completare la variante urbanistica.
Ricordo, e qui chiudo, che il Consiglio comunale è chiamato questa sera ad adottare la
variante, quindi a farla propria, variante che poi verrà depositata e pubblicata per 30
giorni; nei successivi 30 c'è la possibilità da parte dei cittadini e di chiunque ne abbia
interesse, di presentare le osservazioni. Osservazioni che poi verranno valutate e
verranno riportate al Consiglio comunale che si esprimerà sulla bontà o meno delle
osservazioni ed approverà definitivamente la variante.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Volevo agganciarmi a quanto detto dal dottore proprio per confermare l'iter che seguirà
per il Consiglio comunale. Stasera adottiamo il piano, verrà adottato, non voteremo le
singole osservazioni, questo verrà fatto successivamente, quando saranno scaduti i
termini, prima della presentazione e poi delle eventuali osservazioni da parte dei
18
cittadini, di chiunque voglia osservare rispetto al piano. Vi ricordo che stasera voteremo
l'adozione del piano così come è stato descritto dal dottor Vanin.
La parola ora al Sindaco per il suo intervento dal punto di vista dell'Assessore
all'urbanistica.
VIARO LUIGI - Sindaco
Come diceva Fabio Vanin, il nostro urbanista, è chiaro che chi non si è visto coinvolto
su queste modifiche e ha presentato istanza, potrà dai prossimi giorni presentare
osservazioni e quindi il Consiglio comunale passati i 60 giorni, dovrà pronunciarsi
anche eventualmente su quello. Quindi è solo la prima tappa questa sera.
Il fatto che stiamo parlando, se non sbaglio, della terza variante al Piano del Sindaco in
tre anni, significa che nonostante la situazione statica, stagnante dal punto di vista
economico, qualcosa si muove. Su 20, 10 sono interventi, se non sbaglio, che riguardano
attività produttive, piccole, ma anche attività produttive significative. Se non sbaglio,
quella legata alla grossa impresa riguarda circa uno spazio di 10.000 mt., l'interesse è di
costruire 10.000 metri di capannone. Siamo ragionando sul recupero, ma anche,
abbiamo visto, declassamento. Quindi vuol dire che non c'è la corsa solo a dire
gonfiamo, gonfiamo, a parte che la legge regionale non ce lo permetterebbe più, però
stiamo pensando anche al fatto di recuperare zone che non sono state utilizzate.
L'abbiamo visto soprattutto in ambito del centro cittadino, ma anche delle frazioni,
frazioni che sono state nominate tutte e quindi vuol dire che c'è questo equilibrio,
interesse ed attenzione nel concetto di questa comunità, che non è che sia valorizzata
solo dal punto di vista del centro storico, ma è valorizzata nell'insieme dell'entità.
Ci sono delle modifiche e delle regole urbanistiche ed è importante questo perché la
regolamentazione quando è superata, non è a favore dello sviluppo. Quindi è importante
che gli uffici, ma anche sollecitazioni esterne che sono state fatte... il fatto di vedere
regole che possono essere obsolete o considerate ormai anacronistiche dal punto di vista
dell'applicazione, vengono prese in considerazione. Anche questo potrebbe essere uno
strumento per agevolare lo spazio e l'operatività.
Quindi qualità e quantità adeguata al periodo che stiamo vivendo, però sono sprazzi di
indicazione di movimento che erano meritevoli di attenzione. Ribadisco, è inutile andare
a ripetere punto per punto, il lavoro fatto dal nostro tecnico incaricato è un lavoro
completo. Va ribadita una cosa però... dovete portare pazienza, posso essere noioso, ma
è una materia dove se non ci confrontiamo un attimo risulta difficile parlarci. Quello che
voglio esprimere, ed è l'ultimo concetto perché vedo che è meglio essere sintetici, è il
risultato tecnico di un percorso, non è il risultato politico di un percorso. Le domande
che sono state presentate presso gli uffici sono state valutate dal tecnico incaricato; la
19
parte politica inizia questa sera col Consiglio comunale. E` stasera che il Consiglio
comunale deve decidere se mandare avanti questa proposta e tra 60 giorni sarà il
Consiglio comunale sempre che politicamente deciderà, su questioni - e avremo anche
l'argomento successivamente - di ricorsi al Tar o altre cose, perché è chiaro che non
sono smemorato ed è chiaro che le diffide sono fioccate in questi mesi su altri temi e su
temi che non sono presi in considerazione in questo argomento. Il tecnico ha fatto delle
scelte, il tecnico ha preso in considerazione alcune proposte, le ha declinate, definite e
ce le ha proposte così. Questa è la proposta presentata, ma tengo a ribadire, non filtrata
da maggioranza, da gruppi, da quant'altro, è il Consiglio comunale che adesso inizia
questo percorso di confronto e stasera è la prima parte.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
La parola ora al Presidente della 2^ Commissione, Bernardinello, per la lettura del
verbale.
DAVIDE BERNARDINELLO - Consigliere
Ringrazio tutti i presenti e procedo alla lettura del punto 1 dell'ordine del giorno della 2^
Commissione, che è stato trattato il 26 settembre 2017: Adozione ai sensi dell'Art. 18
della L.R. 11/2004 della variante n. 2 al vigente Piano degli interventi, relativa al
territorio comunale.
Il Presidente della 2^ Commissione provvede all'introduzione dell'argomento all'ordine
del giorno. Viene quindi passata la parola al dottor Vanin, tecnico relatore della
variante, il quale dopo un'introduzione generale ha provveduto ad illustrare in linea
tecnica nei dettagli il percorso di formazione di tale variante al piano, soffermandosi ad
esaminare individualmente solamente le istanze ritenute accoglibili in linea tecnica della
proposta, tenuto conto delle nuove disposizioni introdotte dalla legge regionale 6 giugno
2017, n. 14, sul contenimento del consumo del suolo. Dopo ampia ed approfondita
discussione, sentiti i vari interventi e richieste di chiarimento dei commissari presenti, a
cui ha fornito puntuale risposta il dottor Fabio Vanin, la Commissione prende atto
dell'illustrazione tecnica della proposta e si riserva di acquisire ulteriori valutazioni ed
approfondimenti tecnici sulla medesima, propedeutica all'espressione del voto
sull'argomento in Consiglio comunale.
Mi sono dimenticato di dire che erano presenti i Consiglieri Bernardinello, Broccanello,
Bronzolo; Consiglieri assenti: Bonagurio, Ghirardello, Sambinello. Inoltre erano
presenti il Presidente del Consiglio, l'Assessore Valentini, i Consiglieri Zampieri,
Borile, Ferrarese, oltre al tecnico Claudio Gambalunga, responsabile del servizio area
tecnica.
20
Vi ringrazio per l'attenzione.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Apro il dibattito su questo punto all'ordine del giorno. Chi vuole intervenire? C'era
ancora una prenotazione del Presidente Bernardinello, credo sia un refuso di...
DAVIDE BERNARDINELLO - Consigliere
No, no. Posso intervenire?
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Prego Presidente.
DAVIDE BERNARDINELLO - Consigliere
Ho letto il verbale, però siccome ho chiesto...
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Si poteva tenere tranquillamente la parola, comunque.
DAVIDE BERNARDINELLO - Consigliere
Rispetto i ruoli, diversamente da altra gente che fa un po' quello che vuole.
Variante al Piano degli interventi. Innanzitutto voglio dire che apprezzo l'iter che ha
illustrato il Sindaco, mi sembra molto logico, molto ragionevole il fatto di avere accolto
da gennaio, quindi c'è stato ampio spazio per le presentazioni delle proposte; poi è stato
al vaglio degli uffici tecnici, perché mi sembra giusto che in fase di adozione sia il caso
di valutare solo quelle pratiche, quelle varianti che possono andare avanti, sempre
precisando che, come ha già detto, se chi non è stato citato viene a presentare una
modifica o una variante, una osservazione, poi verrà presa in considerazione.
Sono abbastanza soddisfatto, perché ho visto che si rispettano le esigenze familiari del
nostro territorio, sempre rispettando il consumo del suolo, perché c'è stata un'operazione
- forse mi sono perso - che era stata detta in Commissione, cioè che alla fine il tutto
viene a compensare, il nuovo spazio di area edilizia viene compensato ampiamente da
quanto viene recuperato per i cambiamenti da edilizio ad agricolo. Questo migliora
l'efficienza del nostro Piano degli interventi. Poi si migliora l'efficienza anche del polo
commerciale. Ricordiamo che un aumento del polo commerciale c'è: c'è gente, per
fortuna, che vuole investire nel nostro territorio, piccole realtà per la maggior parte, però
ci sono anche grosse realtà che vanno a investire e portano lavoro e, oltre al lavoro, se
qualcuno si ferma a Lendinara, c'è la possibilità di avere nuove residenze.
21
Volevo fare un'osservazione riguardo all'area 12, quella che abbiamo già evidenziato in
sede di Commissione. Parlo dell'incrocio che c'è fra via Lunga e la statale, di fronte alla
caserma. Quell'area a destra è un'area verde purtroppo un po' trasandata, lasciata andare
negli ultimi tempi, però penso che come me, molti lendinaresi siano affezionati anche
solo al valore paesaggistico che localmente si dà alla villa che sta dietro. Ho fiducia di
quanto è stato definito dall'accordo che è stato siglato tra il Comune e il proprietario e se
l'area verrà acquistata, passerà questo accordo e sarà a garanzia del tipo di interventi che
si andranno a realizzare. Volevo chiedere al tecnico quali sono le forme di garanzia
perché venga tutelato, anche se non ci sono, mi sembra sia stato detto, vincoli
paesaggistici, cioè se c'è un limite di altezza, per esempio, perché non vorrei che si
formasse una cortina di edifici per esempio ad uso commerciale. Per carità, ben
vengano, anche se ultimamente tutti gli insediamenti commerciali vanno a finire sulla
regionale e nel centro purtroppo... così è, non si può neanche vincolare uno che vuole
acquistare un'area in quella zona e dirgli no, tu vieni in centro, perché democraticamente
è giusto che possa scegliere.
Volevo fare presente che di fronte c'è anche la nostra caserma. Se noi andiamo a
valorizzare quell'area, potrebbe essere a vantaggio anche della caserma. Ci sono un po' i
pro e i contro. Vorrei che ci fosse un po' di chiarimento su questo punto.
Per quanto riguarda un altro punto critico che era stato evidenziato in Commissione, mi
sembra ci sia quello dell'intervento vicino all'Adige, ma dopo chiarimenti avuti dagli
uffici tecnici, mi sembra di capire che anche se c'è un'ordinanza di messa in ripristino,
attuale, del sito, non si tratta di sanatoria, ma si dà la possibilità ad una persona che ha
sbagliato... se ha fatto questa domanda, ammette anche di avere sbagliato e se vuole
continuare ad avere questo insediamento lo può fare, gli si dà la possibilità, si crea un
bollino in quell'area; non si potrebbe comunque fare, anche se non è un capannone, una
copertura, un tunnel, penso sia, un qualcosa di rimovibile, però è giusto che lo faccia
rispettando le normative vigente, quelle normative che tutelano la fascia paesaggistica
del sito, della fascia aderente all'Adige.
Ho visto un altro punto critico che era emerso, che era quello che è a Valdentro, dove c'è
il ponte. Analizzando ciò che Vanin ha scritto in modo molto chiaro nella scheda, il
fatto che il Comune dia la possibilità ai proprietari di realizzare 2100 mt., mi sembra,
sono tre edifici di media dimensione e lasciare il 50% dell'area a verde è una cosa molto
fattibile, che mi piace.
Lascio la parola e ringrazio ancora per l'attenzione.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
La parola a chi vuole intervenire.
22
Passiamo subito al chiarimento richiesto dal Consigliere Bernardinello. La parola al
dottor Vanin.
Dr. VANIN
Mi pare che le questioni sollevate riguardino tre varianti puntuali. Andiamo in ordine
cronologico, la prima è la variante puntuale 12, si tratta dell'area attaccata al centro, che
sta tra la regionale e via Lunga. In questo caso una delle condizioni per potere
intervenire su quest'area è la bassa densità, la bassa edificabilità, tanto è vero che l'indice
in quest'area è di 0,7 mt. cubi su metro quadro, quando gli indici medi del vostro
territorio stanno attorno all'1 mt. cubo, 1,2, 1,5 su metro quadro. Questo è un primo
elemento che dà atto che quest'area è un'area che va pensata e organizzata in maniera
razionale e sulla quale è necessario controllare sia le quantità che le tipologie edilizie.
In seconda battuta mi preme sottolineare che questo intervento si porta dietro due
finalità principali: la qualificazione del compendio di villa Braiola, quindi non solo il
recupero della villa e delle sue adiacenze, ma anche la sistemazione dell'area verde
scoperta e in seconda battuta il tema delle opere pubbliche legate a quest'ambito, che
danno garanzia all'Amministrazione che questi interventi verranno fatti in sede di
attuazione del piano: innanzitutto risolvere l'incrocio che c'è tra la regionale e via Lunga,
che vede da un lato la caserma, dall'altro quest'area. Quindi si dovrà risolvere il
problema dell'intersezione della viabilità. In seconda battuta si risolve il problema della
sicurezza su via Lunga. La sezione oggi di questa strada è una sezione relativamente
stretta, per la quale si richiede al privato di allargarla e oltre tutto di qualificarla
attraverso la realizzazione di un percorso ciclopedonale che vada ad agganciarsi ad una
delle adiacenze e attraverso un porticato dare una maggiore qualità a tutto il compendio.
In questo senso le caratteristiche da un lato sono la bassa densità, la riqualificazione del
compendio della villa e il tema delle opere pubbliche. Sono questi tre gli elementi che
vanno a qualificare l'area.
Per quanto riguarda l'intervento vicino all'Adige, in questo senso la variante traduce un
obiettivo e un'istanza di messa in pristino andando ad allontanare l'edificio dal corso
d'acqua ed andando a qualificare il suo intorno attraverso l'implementazione di una
barriera verde, in maniera che questo edificio sia mascherato dal contesto adiacente.
In terza battuta l'area di via Valdentro. I ragionamenti su quest'area si sposano con quelli
dell'area di via Lunga. Si tratta di due ambiti che hanno caratteristiche diverse, ma qual è
il comun denominatore? In primo luogo la densità. In questo caso siamo in una frazione,
siamo in un'area abbastanza delicata, abbiamo un indice di 0,5 mt. cubi su metro quadro
contro l'1 metro cubo su metro quadro medio del paese. In seconda battuta il 50% della
superficie territoriale verrà ceduto all'Amministrazione per andare a qualificare un'area
23
verde già esistente e per andare a dare una maggiore visibilità a un'area verde per i
cittadini che vivono la frazione. In questo senso il tema da un lato dell'opera pubblica e
della riqualificazione e recupero sono i comuni denominatori di questi tre interventi.
FEDERICO SAMBINELLO - Consigliere
Avevo chiesto la parola prima dell'intervento. Comunque ne approfitto. Un paio di
perplessità erano le stesse del collega Bernardinello. Il punto 12 mi lascia un po'
perplesso. Poi c'è il punto 8, quello dei polli, che è un progetto sul quale la mia opinione
è già conosciuta, non è contraria ad un ampliamento dei polli, ma con certe regole. Ad
oggi con un progetto, dare il via così... ho analizzato il progetto presentato dalla ditta, è
un progetto solo di costruzione e di ampliamento dei polli, non c'è nessuna salvaguardia
per i cittadini e per i confinanti. Lei dice aperta campagna, però ho analizzato con
Google, adesso non vorrei sbagliare qualche centinaia di metri, ma da Cavazzana, che
non è Lendinara, ma è sempre un centro abitato, siamo sui 700 mt., 600 in linea d'aria;
dalla Basilica del Pilastrello e dalla Casa Albergo mi sembra ci sia 1 km. e 200 mt., il
centro è a 2 km., ci sono case a 2-300 mt., zona Bacinello ed altre zone. Non mi sembra
aperta campagna, forse quando era stato fabbricato anni fa. Quindi cos'è che si vuole?
Non è che non si voglia far fare l'attività, però non ho visto nel progetto a rafforzamento
dell'ampliamento quelle tecniche per poterlo insediare aggiornato ai giorni nostri, dove
le case gli sono andate attorno, lo hanno circondato le case nel frattempo. Nell'integrità,
sono pochi i punti che a mio avviso hanno delle criticità, però sono quelli che mi
faranno astenere da un voto complessivo.
L'ultima cosa, e chiudo: non vorrei avere sbagliato il punto 5 o il punto 3, sul consumo
del suolo, mi sembrava in centro quell'abitazione al punto 5, se non sbaglio... si
rimarcava il consumo di suolo entro il 2050. Non lo so, con tutte le case che abbiamo da
ristrutturare, se necessita anche... però è un mio parere personale, non sarà contrario
perché farei la differenza con molti altri che non erano verso il centro, erano magari
dislocati nella periferia. Quindi non è che mi voglia mettere contro quel signore che non
so chi sia, era solo un ragionamento per il consumo del suolo. Andrei nei futuri piani a
incentivare le ristrutturazioni dei locali, sia commerciali che abitativi, in quanto ce ne
sono a decine, basta fare un giro anche in via Pietro Nenni, e chiudo, mi scusi, per
vedere appartamenti chiusi ormai da 10-15 anni.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Altri interventi?
Vogliamo dare un ulteriore chiarimento e così serve anche a tutto il Consiglio
comunale? Prego dottor Vanin
24
Dr. VANIN
Per rispondere alle domande più che pertinenti del Consigliere Sambinello, e chiedo
scusa se forse prima mi sono spiegato male o mi sono spiegato in parte: rispetto alla
questione allevamento, credo che questa proposta di variante sia migliorativa per il
territorio. Questo perché? Perché nell'ipotesi attuale non abbiamo disegnato un
perimetro attorno al quale queste attività sopravvivano, con il rischio che queste attività
si possano allargare. In questa seconda proposta di variante abbiamo definito un
perimetro, quindi abbiamo contenuto l'attività dandogli la possibilità di andarsi a
qualificare. In questo senso l'obiettivo qual è? L'obiettivo è di consentire il
mantenimento di queste attività sul territorio, ma allo stesso tempo quello di
circoscriverle attraverso un perimetro ben definito e specifico. Questo per quanto
riguarda la variante n. 8.
Rispetto invece alla questione del consumo di suolo, in questo senso l'area di cui stiamo
parlando, che vediamo qui rappresentata, è un'area che è adiacente al centro urbano, è
servita dalla viabilità, si tratta di tre abitazioni esistenti, che dal punto di vista dello stato
di fatto non mi consumano suolo. Quest'area risulta come un'area interclusa, che dal
punto di vista dell'utilizzo del suolo ha perso la vocazione agricola e la qualificazione di
tutto questo compendio porterà come beneficio al Comune la realizzazione di una
decina di parcheggi lungo strada che possono andare a garantire una maggiore
qualificazione di questa, ma anche a qualificare o a migliorare la dotazione di parcheggi
di tutto l'abitato che sta immediatamente dall'altra parte di via Duode. Questo è il
ragionamento.
E` comprensibile la sua valutazione. D'altra parte c'è l'esigenza anche di restituire al
territorio alcune opere pubbliche, che possono essere l'allargamento della strada per
migliorare la sicurezza, qualche parcheggio in più, perché si pone sempre questa
problematica nelle parti del centro urbano, piuttosto che andare a migliorare la
dotazione di verde per le frazioni. Queste sono le tre casistiche principali.
Negli interventi più importanti, come quello della variante 12, via Lunga - Regionale 88,
considerata la dimensione dell'intervento, ancorché modesta, visto l'indice di 0,7, si
porta dietro un pacchetto di opere pubbliche più importante, quindi la risoluzione anche
di opere o di problemi di natura viabilistica.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Grazie dottor Vanin, molto chiaro, credo sia stato utile questo suo approfondimento
anche per tutti i Consiglieri.
Altri interventi?
25
BASSAL NABEEL - Consigliere
Grazie dottor Vanin anche per la sua ottima presentazione. Naturalmente sono
favorevole, non solo perché l'ha presentato bene, ma lo conoscevo già.
Vorrei fare una domanda un po' più politica. Noi abbiamo sempre detto che sono state
presentate, mi pare, e l'ha detto anche l'Assessore competente, 40 o 42 richieste. Lei ne
ha presentate 20. Io le chiedo, e so già la risposta, che sia messo agli atti per chi non lo
sa e così lo viene a sapere e sia messo a verbale il perché ne sono state presentate solo
20 e dove sono finite le altre 20. Grazie. Le chiedo questo.
Sono contento che qualche Consigliere cominci a credere che bisogna rispettare le
regole.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Diamo una risposta come abbiamo fatto prima.
Dr. VANIN
La legge che ha introdotto questa logica della doppia strumentazione, da un lato il Piano
di assetto del territorio e il Piano degli interventi, precisa anche quali sono i contenuti
degli strumenti urbanistici. In questo caso il Consiglio comunale, nel caso di
rivisitazione dello strumento urbanistico, sia esso Piano degli interventi o sue varianti,
che cosa va ad adottare o ad approvare? Va ad adottare o ad approvare le proposte di
variazione urbanistica di alcune aree, alcuni edifici e quant'altro. A seguito dell'avviso,
sono state presentate una quarantina di richieste che poi, in realtà, sono meno, perché
alcune richieste sono state ripresentate più volte, di cui circa due terzi sono state accolte
e un terzo è stato respinto per ragioni di natura tecnica, o per la non coerenza con la
pianificazione urbanistica o per la non coerenza con la pianificazione territoriale o la
legislazione vigente. Alcune di queste meritavano degli approfondimenti maggiori e
potrebbero essere riconsiderate in sede di osservazioni. Quindi le casistiche sono
diverse. Il motivo per cui non le trovate rappresentate questa sera è perché non sono
oggetto di questo Consiglio comunale, non sono ricomprese in questa variante e tuttavia
queste potranno essere ripresentate sottoforma di osservazione da parte dei cittadini o
dei portatori di interessi.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Altri interventi?
26
Se non ci sono altri interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto. Il Consigliere
Sambinello già nel suo intervento aveva dato un'espressione di voto, quindi non so se
vuole ripeterla o teniamo buona quella che era nel suo intervento.
STEFANO BORILE - Consigliere
Ci sono state alcune posizioni che mi lasciano un po' perplesso. Quindi darò un voto di
astensione, in attesa di vedere se ci saranno dei commenti, delle osservazioni su queste
posizioni. Quindi mi riservo poi di dare il voto favorevole o meno tra 60 giorni.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Altri interventi per dichiarazione di voto?
GHIRARDELLO CLAUDIO - Consigliere
Il mio sarà un voto favorevole perché ritengo che questa variante, e vedremo poi anche
le osservazioni, in questo preciso momento abbia il giusto equilibrio, ha un equilibrio
giusto nel dare ed avere del terreno agricolo, ci sono terreni che rientrano, terreni che
escono, ma c'è un equilibrio in questo senso. Ci sono zone in cui si dà la possibilità di
ampliare attività e sono zone idonee, secondo il mio parere, e questo darà sicuramente
possibilità anche di aumentare i posti di lavoro ed anche a Lendinara darà un grosso
beneficio. C'è un'attenzione al verde, lo vediamo per esempio in uno dei punti che sono
stati discussi ultimamente, nella zona di Valdentro in modo particolare, dove c'è una
zona dove si può costruire ed è residenziale, ma un 50% di quell'area è destinata a verde
e a verde pubblico. Tra l'altro è una zona molto importante perché è una zona dove
insiste la pista ciclabile Adige Po. E` importantissimo, è una zona molto bella ed è una
zona vissuta anche. Credo che tutte queste cose siano importanti e diano un valore
maggiore al nostro territorio. Per questo il mio parere è positivo.
BASSAL NABEEL - Consigliere
Avevo già detto che sono favorevole a queste 20, però vorrei, se mi permette, dottor
Vanin, visto che ci conosciamo da anni e qualche confidenza me la prendo e poi se non
è d'accordo me lo dice... vorrei solo fare riflettere sulla legge regionale di giugno, che lei
ha citato prima, e io sono andato a leggerla anche con tecnici: non parla della
percentuale di terreno agricolo. Perciò ancora la Regione non ha deciso, ma deciderà.
Vorrei che lei nelle osservazioni che verranno, almeno da qualcuno che è stato escluso,
guardasse attentamente, perché al momento non c'è nessuna legge o disposizione
regionale che metta la percentuale di terreno agricolo nel territorio di ogni Comune, in
questo caso il nostro Comune di Lendinara. Seconda cosa: di guardare caso mai se
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questa area agricola veramente era area agricola o no. Spero che lei di fronte a questa
mia piccola richiesta di osservazione, e non metto in dubbio la sua capacità e il fatto che
lei sia abbastanza obiettivo, dia qualche attenzione maggiore su queste due cose.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Altri interventi per dichiarazione di voto?
Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione il punto n. 1 all'ordine del giorno:
Adozione ai sensi dell'Art. 18 della L.R. 11/2004 della variante n. 2 al vigente Piano
degli interventi, relativa al territorio comunale.
Chi è a favore? Chi si astiene? Consigliere Borile e Consigliere Sambinello. Chi è
contrario? Nessuno.
Il Piano viene adottato.
Ringrazio ancora il dottor Vanin per essere stato a disposizione dei Consiglieri. Credo
che il lavoro sia stato importante ed anche i suoi interventi sono stati assolutamente utili
per comprendere meglio quanto era stato presentato nel punto all'ordine del giorno.
Quindi ringraziamo il dottor Vanin che ormai, come dicevo all'inizio, è un habitué e
conosce a menadito il territorio comunale. Quindi è un Consigliere aggiunto!
28
PUNTO N. 2
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Punto n. 2 all'OdG: Approvazione verbali sedute del Consiglio comunale del 14 e 29
settembre 2017, ai sensi dell'Art. 63 del vigente regolamento per il funzionamento del
Consiglio comunale.
Preso atto che i verbali integrali delle sedute consiliari dei giorni 14 e 29 settembre
2017, così come redatti dalla ditta incaricata della stenotipia, sono stati depositati
rispettivamente il giorno 20 settembre e il giorno 3 ottobre 2017 presso l'Ufficio di
Segreteria a disposizione dei Consiglieri comunali affinché questi potessero prenderne
visione e proporre eventuali osservazioni ai sensi del comma 1 dell'art. 63 del
Regolamento.
Accertato che non è pervenuta all'Ufficio di Presidenza alcuna osservazione scritta in
merito ai suddetti verbali circa eventuali proposte di rettifica o di precisazione.
Il sottoscritto Presidente del Consiglio dà per letti ed approvati i verbali di cui sopra, ai
sensi dell'art. 63 del vigente Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale.
29
PUNTO N. 3
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Punto n. 3 all'OdG: Comunicazione deliberazioni di Giunta municipale n. 211/2017 e n.
218/2017 che dispongono il prelievo dal fondo di riserva ordinario.
La parola al Sindaco per l'illustrazione.
VIARO LUIGI - Sindaco
Sono tre gli aspetti da approfondire. Sappiamo che il fondo di riserva serve, come dice il
termine, a recuperare le disponibilità e le risorse che si rendono necessarie quando nel
bilancio corrente non sono previste disponibilità per alcune iniziative che si vogliono
supportare. C'è un prelievo di 720 euro per il concerto che si è tenuto a settembre in
occasione del Settembre Lendinarese e nella fattispecie per quanto riguarda
l'incoronazione della nostra Madonna Nera. 720 euro perché il concerto che è stato fatto
al Santuario non era previsto tra le attività che volevamo supportare. In particolare vado
invece su un'altra questione che è collegata all'argomento che abbiamo appena trattato,
quello dell'urbanistica. Si è parlato, non si è specificatamente citata la questione dell'area
di Pradespin, che secondo alcuni amici l'Amministrazione comunale avrebbe già
definito da mesi di trasformarla in area da destinare alla pista di enduro. Come avete
visto, abbiamo testé approvato la variante al Piano del Sindaco, non mi sembra che tra le
variazioni fatte nella variante ci sia anche questo tipo di opera trasformata. Si è detto
molto su questo e devo solo fare la comunicazione, avremo sicuramente mille altre
occasioni per intervenire su questo argomento. Sta di fatto che ci siamo costituiti come
Giunta, come Amministrazione abbiamo deciso di presentarci davanti al Tar del Veneto
nella causa promossa (la seduta è pubblica ed è pubblica la delibera) dal signor Gioli
Paolo. Abbiamo individuato il legale a cui affidare la nostra difesa. Perché abbiamo
fatto questo? Poi è chiaro che su queste questioni ci sono anche Consiglieri che hanno
necessità di fare dei chiarimenti. Perché abbiamo fatto questo, dicevo: non perché un
cittadino non possa presentare un ricorso al Tar, ma lo ha presentato sull'azione che ha
fatto l'ufficio urbanistica, che ha presentato una ordinanza di ripristino di un'area dove
era evidenziato un abuso. Il ripristino è stato eseguito, a detta dell'ufficio urbanistica,
non del sottoscritto, nella separazione dei ruoli, è stato effettuato come era stato
ordinato. Il signor Gioli ha presentato invece ricorso, prima diffida ad eseguirlo - in
maniera soggettiva secondo lui - in maniera completa, cosa che sembra non essere stata
fatta. Di fronte alla affermazione, sottolineatura dell'ufficio che dice che invece le cose
sono state fatte secondo le indicazioni, ha presentato ricorso al Tar. Nella motivazione
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per cui ha presentato ricorso al Tar, ha scritto l'avvocato, il legale che rappresenta il
signor Gioli, che l'ufficio è stato non dico di manica larga, questa è la mia sintesi, però
ha permesso un ripristino abbastanza ampio, abbastanza alla leggera, non fatto secondo
le regole che secondo lui andavano eseguite. Perché? Perché c'è una premessa ed è
questo il motivo del ricorso nostro, che non si può lasciare correre questa cosa. Lui dice:
l'avete fatto così perché tanto sapete che concedete la variante al Piano del Sindaco,
quindi è inutile che sistemino, che ripristinino tutto come prima, perché tanto voi tra
qualche settimana darete questa cosa. Siccome questa indicazione colpisce chiaramente,
lede il comportamento, l'atteggiamento, la correttezza di un pubblico amministratore, se
è vero quello dice il signor Gioli ci sono delle conseguenze di un certo tipo, ma se non è
vero, è chiaro che noi dobbiamo difendere anche l'immagine del nostro comportamento
e delle scelte. Che siano dell'ufficio le scelte o che siano del Sindaco, l'Amministrazione
è unica, non ci sono due Amministrazioni. Quindi abbiamo dovuto incaricare un tecnico
a garanzia della tranquillità di questa Amministrazione e intanto 6000 euro se ne vanno
su questa cosa, ma d'altronde non si poteva fare diversamente.
Altri soldini che vanno e che hanno un prelievo dal fondo di riserva sono quelli legati al
piano del colore. Questa è una storia che parte nel 2009, qualche anno fa. L'ufficio
urbanistica dell'epoca, il capoufficio incaricava un tecnico di redigere il piano...
INTERVENTO DI..
[Fuori microfono - non comprensibile]
VIARO LUIGI - Sindaco
Io le sto illustrando, dopo di che... tanto è una comunicazione, dopo Consigliere, lei... io
mi fermo anche, se volete.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Trattiamo solo la prima...
VIARO LUIGI - Sindaco
Non ho mica un disco, basta fermarsi, non c'è problema. Mi fermo all'illustrazione di
questo e la trattiamo dopo.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
La parola ora al vice Presidente della 1^ Commissione per la lettura del verbale
relativamente alla prima comunicazione all'ordine del giorno.
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BROCCANELLO ELVIDIO - Consigliere
Do lettura del verbale n. 35 della 1^ Commissione consiliare permanente politiche
amministrative.
In data 17 ottobre 2017 alle ore 18.30 nella sede municipale si è riunita la 1^
Commissione consiliare politiche amministrative per discutere le seguenti proposte di
deliberazione consiliare: n. 67/2017 ad oggetto "comunicazione delibere di Giunta n.
211/2017 e n. 218/2017, che dispongono il prelievo dal fondo di riserva.
All'inizio della seduta risultano presenti Broccanello Elvidio, Bonagurio Anna e
Masiero Lorenza. Assenti giustificati Zampieri Maddalena e Ferrarese Guglielmo.
Partecipano inoltre il Sindaco Luigi Viaro, l'Assessore Bassal, il Consigliere Sambinello
e il responsabile del servizio finanziario Lorenzo Lucchiari.
Il Presidente, constatata la presenza del numero legale, passa la parola al Sindaco per
l'esposizione dei vari punti. Dopo ampia ed approfondita illustrazione dei vari aspetti
inerenti gli argomenti all'ordine del giorno da parte del Sindaco, si apre il dibattito con
interventi da parte dei Consiglieri presenti. Il punto 1 non prevede nessuna votazione.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Ricordo che non va votata, è una comunicazione, però sulla comunicazione si può
intervenire. Chi vuole intervenire su questa comunicazione?
STEFANO BORILE - Consigliere
Non me ne voglia, Sindaco, ho chiesto di potere trattare le due cose in modo separato
perché essendo due punti all'ordine del giorno, il punto 3 e il punto 4, ed essendo
proprio divisi da programma, almeno anche gli interventi possono essere più mirati.
Come ho già avuto modo di dire in Commissione, sulla questione della delibera 211,
ossia quella che prevede il prelievo per spese legali per circa 7700 euro, la cosa per me,
come Consigliere comunale, è stata un po' una sorpresa, in quanto trattandosi
dell'argomento relativo a questa pista da motocross, che, come abbiamo visto, non è
all'interno dei 20 punti, delle variazioni, essendo un argomento che già è arrivato in
Consiglio comunale come discussione, perché ne abbiamo già parlato e già era stato
espresso il desiderio da parte del sottoscritto, come ricordo bene anche del Consigliere
Sambinello, di essere informati tempestivamente su tutta la posizione ed essendoci stata
una consulta ad hoc su questo argomento, per me è stata una novità quella di avere
saputo che c'era una diffida da parte di un cittadino nei confronti dell'ordinanza emessa
da parte del funzionario dell'ufficio tecnico. Questa diffida era indirizzata, da un accesso
agli atti, a lei, Sindaco, e al funzionario. Questo è un anello che era già presente prima
della consulta fatta a Saguedo. Io non ero presente quella sera, ero da quelli che
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volevano il Ceta, però da informazioni non mi sembra che sia uscito l'argomento diffida.
Poi che sia stato opportuno o meno, questo lascio a lei deciderlo. Questa cosa, avendo
chiesto di essere tempestivamente informato, mi avrebbe fatto piacere saperla, anche
perché la presenza di una diffida magari può permettere di mettere in atto, chessò, una
serie di azioni che non in solitudine o comunque non lasciate solo agli uffici (è ovvio
che l'ufficio è tenuto poi a rispondere), magari si potevano evitare o trovare qualche
strada alternativa per non arrivare ad un ricorso al Tar, perché è stato successivo alla
diffida, e ci troviamo stasera a dovere prendere atto, perché non votiamo, che la Giunta
ha deliberato di utilizzare 7700 euro, che evidentemente non si fermeranno qui perché è
palese che le cose andranno avanti.
Diciamo che c'è un po' di amarezza da parte del sottoscritto di non avere ricevuto,
nonostante l'avessi chiesto, una informazione tempestiva. E` ovvio che lei non mi può
mandare una copia di tutte le diffide che arrivano in Comune, è evidente, e immagino
che ne arriveranno, però nel caso specifico, visto che lo avevo chiesto, mi avrebbe fatto
piacere essere informato.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Sindaco, prego, per controbattere.
VIARO LUIGI - Sindaco
Più che controbattere, è per arricchire il confronto. Diffide su questo argomento,
Consigliere Borile, ne sono arrivate diverse da soggetti diversi. Diciamo che è un
calvario piuttosto ricco di diffide, perché non so neanche quante siano sul percorso, da
quando abbiamo iniziato i primi confronti e quant'altro. Io francamente non ci ho
nemmeno pensato. La posta la vedo e quando c'è scritto "solo al Sindaco", nemmeno gli
uffici sono complici in negativo di questo. Non so se considerarla una svista o proprio
nemmeno è sfiorato il pensiero di potere arrivare a questo. Eventualmente da questo suo
intervento prendo atto che su tematiche che possono in proiezione interessare il
Consiglio comunale, potremmo anche darne comunicazione a tutti i Consiglieri. Poi
diventa macchinoso, non diventa macchinoso? Le competenze, i ruoli... per me le
competenze e i ruoli se serve, più che per snellire, anche se c'è un aggravio, se serve per
il dibattito e per fare in modo che i Consiglieri siano nelle competenze e nelle capacità
di potere confrontarsi sulle cose, va benissimo. Il fatto che io non abbia dato valore al
collegamento diretto è dimostrato dal fatto dell'incontro in frazione, in consulta, non ho
citato questa cosa perché reputo che siano due cose diverse, è unilaterale, la diffida è un
atto unilaterale fatto da un cittadino, come parlavamo anche in Commissione, un
cittadino che effettivamente non confina proprio, però sarà il Tar che dirà. Il fatto del
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ricorso è proprio sulla affermazione, sul concetto, sull'idea di malafede degli
amministratori. Dico questo perché viene anche registrato, cioè una persona che ti dice:
tu hai mosso, praticamente... vi ricordate le prime Commissioni le accuse fatte. Capisco
che uno possa avere anche il calore, l'emozione di sentirsi coinvolto in un tema, ma
prima di arrivare a fare certe affermazioni... è chiaro che poi su questo tema tra 60 giorni
dovremo confrontarci, perché è inevitabile che qualcuno ci farà osservazioni su questo
in un modo o nell'altro. Il fatto di essere in mezzo al guado e di dovere decidere o in un
modo o nell'altro e qualsiasi scelta tu andrai a fare comunque sei soggetto ad una
pressione, perché di fatto se tu autorizzi una cosa sei criticato da chi non voleva
l'autorizzazione, se non l'autorizzi, è chiaro che tu stai togliendo un diritto, forse, che
qualcuno si aspetta, perché alla fine il diritto di uno termina dove inizia il diritto
dell'altro... quindi il ricorso era inevitabile, il ricorso su un'azione unilaterale di un
cittadino che precisa delle accuse ben definite, era inevitabile perché se tu non ti presenti
al dibattito al Tar, e io non posso andare al Tar, deve andarci solo il legale... vi dico,
francamente, che su questa questione ci andrei volentieri a spiegare anche, come ho
chiesto in altre situazioni, in altre diffide, ma evidentemente anche la legge ha un
proprio percorso, non è che ti diano spazio e che puoi andare a reclamare. Sei un
amministratore pubblico e sei soggetto anche a questo tipo di pressioni eventualmente.
Però su un'azione unilaterale di un cittadino che ti fa precise accuse, il non presentarsi
significava l'ammissione di questo comportamento. Quindi il fatto di doverti presentare
è automatico, è scontato.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Stiamo ancora trattando la prima comunicazione all'ordine del giorno. Se c'è qualcun
altro che vuole intervenire su questa comunicazione, prego.
Ritengo chiusa la discussione sulla comunicazione all'ordine del giorno al punto n. 3.
34
PUNTO N. 4
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Punto n. 4 all'OdG: Comunicazione deliberazione di Giunta municipale n. 205 del 26
settembre 2017 che dispone il prelievo dal fondo rischi per spese legali.
VIARO LUIGI - Sindaco
Riprendiamo l'illustrazione, stiamo parlando del piano colore, un incarico che parte
addirittura dal 2006, non 2009. Nel 2006, 11 anni fa, il capoufficio urbanistica incarica
un tecnico di collaborare nella redazione del piano del colore. Il tecnico ci lavora,
presenta il piano, l'ufficio non lo accetta o non lo considera lavoro completo. Dopo un
po' di tempo il tecnico chiede il pagamento di quanto dovuto. L'Amministrazione non
paga perché dice che l'incarico non è andato a buon fine per mancata accettazione
dell'ufficio urbanistica e il tecnico che vanta questo credito il 24 aprile 2009 notifica
all'ente il decreto ingiuntivo n. 426 emesso dal Tribunale di Rovigo per il mancato
pagamento. E lì inizia un ping-pong giudiziario che porta successivamente la causa
civile, in primo grado, tra il Comune di Lendinara e l'ingegnere incaricato, che si
conclude con sentenza del Tribunale di Rovigo n. 70 del 2016 che viene pubblicata poi
il 28 gennaio 2016 e notificata all'ente un anno e un mese dopo, il 14 febbraio 2017, con
la quale viene rigettata l'opposizione del Comune e confermato il decreto ingiuntivo
emesso dal Tribunale di Rovigo. Dal 2009 abbiamo notizia praticamente nel 2017.
Intanto sono maturati, oltre a quanto dovuto, i 7500 euro, le spese per quanto riguarda il
processo ed altre cose, insomma si arriva ad un importo totale di 15.755 euro. 7500 sono
già in bilancio perché era l'importo di quanto potenzialmente dovuto, il resto, 8260, non
era in bilancio, c'è nel fondo spese, è un fondo generico, fondo rischi, e preleviamo
questa eccedenza che serve per compensare e pagare il tutto. Perché paghiamo? Non è
che si concluda qui l'operazione, però intanto paghiamo perché altrimenti qualcuno
potrebbe venirci a prendere il Segretario un giorno o l'altro, a pagamento di quanto
dovuto! Quindi la comunicazione riguarda questo ulteriore prelievo per questo motivo.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Anche questa comunicazione è passata in 1^ Commissione. La parola al vice Presidente
della Commissione, Broccanello.
BROCCANELLO ELVIDIO - Consigliere
35
Sempre dando seguito al verbale n. 35 della 1^ Commissione consiliare politiche
amministrative, cito il punto n. 2: n. 68/2017 ad oggetto "Comunicazione deliberazione
di Giunta municipale n. 205 del 26 settembre 2017 che dispone il prelievo dal fondo
rischi per spese legali".
Alla trattazione del punto n. 2 all'ordine del giorno entra il Consigliere Borile alle ore
18.55, era giustificato per problemi personali. Ora i presenti sono 4.
Al termine della discussione del punto n. 2, ore 19.18, esce il Consigliere Masiero
Lorenza, per cui i presenti risultano n. 3.
Dopo ampia ed approfondita illustrazione dei vari aspetti inerenti l'argomento all'ordine
del giorno da parte del Sindaco, si apre il dibattito con gli interventi da parte dei
Consiglieri presenti.
I punti 1 e 2, come già detto, trattandosi di comunicazioni al Consiglio, non sono
soggetti a votazione.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Sulle comunicazioni è possibile intervenire da parte dei Consiglieri. Qualcuno vuole
intervenire? Se nessuno interviene, ritengo chiusa la discussione oppure gli interventi
possibili per quanto riguarda il punto n. 4.
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PUNTO N. 5
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Punto n. 5 all'OdG: Bilancio consolidato 2016 - Individuazione degli enti e società da
includere nel gruppo amministrazione pubblica del Comune di Lendinara e nel
perimetro di consolidamento. Dichiarazione di non consolidamento.
La parola al Sindaco per l'illustrazione del punto.
VIARO LUIGI - Sindaco
Per un attimo torno alla mia professione. Bilancio consolidato: cos'è? E` l'insieme dei
bilanci delle società che costituiscono un gruppo. Nella fattispecie per noi Comune se
avessimo delle partecipazioni superiori al 10%, comunque significative in altre società,
dovremmo di fatto prendere il bilancio del Comune, il bilancio delle società e fare un
unico bilancio, metterlo insieme. Quello è il bilancio consolidato. Chiaramente non lo
dico per offendere la preparazione e l'intelligenza dei Consiglieri, lo dico solo per
presentare l'argomento e fare in modo che poi ci sia anche una premessa nella
comunicazione che sto facendo e nel voto con la delibera. Per legge dobbiamo
pronunciarci su questo, dobbiamo fare un passaggio in Consiglio comunale.
Praticamente la delibera dice che il Comune di Lendinara non deve provvedere al
bilancio consolidato in quanto non si trova nelle condizioni di potere e doverlo fare,
perché non c'è la condizione, non c'è la condizione di avere quote di partecipazione
significative che lo rendono necessario.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
La parola ancora al vice Presidente della 1^ Commissione Broccanello per la lettura del
verbale.
BROCCANELLO ELVIDIO - Consigliere
Sempre nell'incontro del 17 ottobre della 1^ Commissione al punto 3 cita: n. 70/2017
oggetto "Bilancio consolidato 2016 - Individuazione degli enti e società da includere nel
gruppo amministrazione pubblica del Comune di Lendinara e nel perimetro di
consolidamento. Dichiarazione di non consolidamento".
Sul punto 3 l'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 3, favorevoli 2
(Broccanello e Bonagurio), astenuto Borile.
All'esito dell'ordine del giorno, la Commissione si chiude alle ore 19.33.
37
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Chiedo scusa, ho capito bene, astenuto? Se può ripetere...
BROCCANELLO ELVIDIO - Consigliere
I presenti e votanti erano 3, favorevoli 2 (Broccanello e Bonagurio), astenuto Borile.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Apro il dibattito su questo punto all'ordine del giorno.
Qualche Consigliere vuole intervenire? Se non ci sono interventi, passiamo alle
dichiarazioni di voto. Qualcuno vuole intervenire per dichiarazione di voto?
Pongo in votazione il punto n. 5 all'ordine del giorno: Bilancio consolidato 2016 -
Individuazione degli enti e società da includere nel gruppo amministrazione pubblica
del Comune di Lendinara e nel perimetro di consolidamento. Dichiarazione di non
consolidamento.
Chi è a favore? Unanimità. Il Consiglio approva.
Abbiamo bisogno dell'immediata eseguibilità. Chi è a favore? Unanimità anche per
l'immediata eseguibilità.
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PUNTO N. 6
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Punto n. 6 all'OdG: Atto di indirizzo per la realizzazione di un museo del Presepe
polesano nel territorio del Comune di Lendinara.
La parola al Sindaco per l'illustrazione.
VIARO LUIGI - Sindaco
Il tema del Presepe, mostra dei Presepi, è un tema che coinvolge la città in quanto è
partita in sordina questa iniziativa diversi anni fa, poi si è consolidata fino ad ottenere
dei risultati importanti, importanti perché in questa azione di attivismo e attività che si
fa per portare gente e visitatori verso la nostra comunità, pur non essendo un centro
turistico il Polesine, non è una zona legata a flussi turistici, però la realtà della mostra
dei Presepi porta in città nel mese di dicembre e di gennaio diversi pullman, una bella
visitazione o comunque una attrattiva importante.
In questo momento perché veniamo in Consiglio comunale? Veniamo in Consiglio
comunale non per fare impegni di spesa o chiedere al Consiglio di pronunciarsi in
maniera definitiva su questa questione, ma perché dove attualmente c'è questa iniziativa
legata ai presepi, in questo momento ha terminato il contratto, il rapporto tra chi
organizza, l'associazione che organizza questa iniziativa con la proprietà che ha questo
immobile e la proprietà ha tentato di coinvolgere l'Amministrazione comunale. E` chiaro
che noi non possiamo prendere in maniera unilaterale impegni con la proprietà perché
l'iter procedurale - qualcuno non lo ha ben chiaro - è quello di arrivare, se vogliamo
avere una sede definitiva, attingendo dalle risorse patrimoniali cittadine, quindi qualche
residenza o qualche realtà, qualche spazio da privato, dobbiamo arrivare attraverso un
bando, quindi fare tutto un percorso. Allora si tratta adesso di avviare un iter di
interesse, una manifestazione di interesse; temporaneamente l'Amministrazione, se il
Consiglio comunale dà l'incarico alla Giunta di muoversi su questo contesto, tenterà di
arrivare ad un accordo provvisorio con questi privati. E` chiaro che la mostra Presepi per
smantellarla e spostarla, per fargli fare il trasloco, ha bisogno di mesi e mesi di lavoro.
Quindi andremo a pregiudicare, se non facciamo questa azione in questo momento, il
lavoro e soprattutto metteremo a rischio, anzi condanneremo il gruppo organizzativo a
non fare la mostra presepi per questo 2017. E` chiaro che l'Amministrazione deve capire
che tipo di percorso seguire. Ragionando a livello di Giunta abbiamo detto: ma perché
non pensare di trasformare la difficoltà in una potenzialità e quindi pensare di ragionare
di avere il museo del Presepe in città? Qualcuno dirà: è la città dei musei! E` anche la
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città che deve caratterizzarsi per una certa votazione e quella della ricettività, della
visitazione e dei percorsi visitativi in città mi sembra che qualcosa di risultato stiano
dando. L'idea è quella di chiedere al Consiglio comunale di avviare un percorso che nel
breve dia la possibilità di continuare questa attività dov'è; nel medio, quindi nell'arco di
un paio d'anni, vedere se ci sono delle risorse, iniziative, finanziamenti. Abbiamo fatto
un sondaggio, abbiamo già verificato e a livello nazionale e non solo ci sono spazi, ci
sono spazi anche a livello regionale per avere bandi a cui potere partecipare ed attingere
per avere spazio, per pensare ad una struttura, ad una sede di una esposizione
continuativa e non solo occasionale del Presepe. Si potrebbe pensare addirittura, senza
arricchire troppo la presentazione e divagare, a dei laboratori vicini alla mostra, vicini al
museo, laboratori dove si insegna o si mostra come fare questo tipo di attività, come
esercitare questa passione.
E` un atto di indirizzo, Presidente e colleghi Consiglieri, non è una delibera che va a
vincolare fondi in bilancio. Poi la Giunta valuterà e vedrà i termini di un ipotetico
accordo provvisorio, temporaneo, con i proprietari per garantire l'edizione di quest'anno
e poi nel proseguo pensare che tipo di taglio e impostazione dare per un assestamento ed
una sede definitiva per quanto concerne questa che riteniamo non la prima attività
lendinarese, ma sia per la passione che i volontari ci mettono, gli appassionati, sia per la
risposta, mi sembra che ogni anno ci sia un crescendo di attenzione.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Ha detto bene il Sindaco qualche istante fa, è un atto di indirizzo. Come avete potuto
notare, nella delibera non c'è nemmeno il parere tecnico proprio perché non va a
impegnare fondi del bilancio.
La parola ai Consiglieri. L'argomento, proprio perché è un atto di indirizzo, non è
transitato per la Commissione consiliare. La parola ai Consiglieri, se vogliono
intervenire su questo punto all'ordine del giorno.
GHIRARDELLO CLAUDIO - Consigliere
Ho ascoltato quello che dovrebbe essere il percorso esposto dal Sindaco in questo senso
e lo condivido, condivido - vorrei dire fra virgolette - la necessità, quasi, di trovare la
soluzione per fare anche quest'anno questa mostra di Presepi, una mostra che
artisticamente è molto importante, ma soprattutto che porta a Lendinara tante persone e
tante famiglie, non solo della nostra zona, ma anche da zone molto lontane. E` un
qualcosa che sarebbe veramente un peccato perdere nel nostro paese perché accoglie
queste persone, tra l'altro con una mostra così caratteristica, e credo che nel nostro
perimetro vicino difficilmente si trovi. E` importante che la soluzione sia anche una
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soluzione adatta e sia una soluzione che abbia tutte le caratteristiche della sicurezza per
chi opera all'interno di questa mostra, ma soprattutto per chi va a visitarla. Dopo di che
il passaggio successivo, come ha detto il Sindaco, sarà quello di trovare una soluzione
fissa, permanente, dove questa mostra possa restare negli anni, magari essere anche
migliorata e dare la possibilità ancora di migliorare la locazione, possibilmente. Questo
sarà il compito dell'Amministrazione.
Già dico che do il mio parere positivo per andare avanti.
STEFANO BORILE - Consigliere
E` un argomento importante, nonostante non ci sia un parere degli uffici o comunque
non sia passato per la Commissione, perché intanto ha a che fare con la passione delle
persone e quando c'è un hobby e c'è una passione vuol dire che ci sono persone che
dedicano tempo. Credo che solo per questo vada seguito e vada rispettato,
indipendentemente poi dall'oggetto di cui stiamo parlando, che siano trenini oppure
soldatini o dei Presepi. E` un argomento anche legato alla religiosità, perché abbiamo a
che fare con rappresentazioni della Natività, quindi legate alla nostra tradizione
lendinarese.
Direi che trovo corretto questo atto di indirizzo, trovo corretto che ci sia un impegno da
parte del Consiglio comunale e, oserei dire di più, se non ci fosse questo atto e il
tentativo di fare in modo che per questo Natale i Presepi si possano visitare, poi si
rischia veramente che le cose si chiudano, un po' come le sedi, si chiude la sede per un
anno e poi non si apre più o qualche festa si chiude e non si fa più. Quindi ben venga
tutto l'impegno. Direi di più, mi auguro che ci possa essere all'orizzonte un progetto che
possa vedere o lo spostamento o una sistemazione che sia definitiva e che permetta,
essendo definitiva, di essere anche molto più pubblicizzata nei confronti di altri paesi,
città e magari si può pensare che diventi anche una risorsa importante per Lendinara.
Ovviamente sono favorevole a questo tipo di atto di indirizzo.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Altri interventi?
BRONZOLO MATTEO - Consigliere
Anch'io voglio sottolineare e confermare l'appoggio a questo incarico che possa andare a
buon fine, ma voglio anche parlare di un aspetto particolare, perché sentendo il
ragionamento sull'ambito, cioè c'è un'associazione, c'è gente che ha della passione,
questo sì, sicuramente siamo anche in un paese dove le passioni sono vissute in maniera
viva, ci sono molte associazioni, quindi non vedo un motivo per precludere un percorso
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a questo tipo di realtà. Volevo però sottolineare l'aspetto simbolico. In una società dove
stiamo perdendo sempre più valori sociali, comunitari, a maggior ragione io
personalmente cristiano ritengo che occorra spingere sulla simbologia che rappresenta la
Natività e che rappresenta il Presepe, quindi quello che può essere tutto l'ambito che
anche questa Amministrazione fa durante i giorni quotidiani, cioè i temi legati alla
famiglia, i temi per cercare di legare l'individuo che ha la necessità di avere quella luce
che sia il faro che lo possa portare a riscoprire questi valori. Ogni anno vado a trovare
gli amici del Presepe e devo dire che anche girando in altri ambiti, quello di Lendinara è
veramente fatto bene e merita la visita da parte di gente esterna a Lendinara. Quindi
assolutamente andare avanti su questo percorso, avete tutto il mio appoggio.
DAVIDE BERNARDINELLO - Consigliere
Sono pienamente d'accordo con quanto appena riferito dal Consigliere Bronzolo, non si
tratta di soldatini, si tratta di un simbolo della nostra religione cristiana. Per cui è giusto.
E` un valore aggiunto al fatto che la nostra città è una città ospitale anche dal punto di
vista religioso. Tra l'altro a me è capitato più volte di incontrare gente magari in
momenti in cui nella piazza non c'era nessuno e mi chiedevano: siamo venuti qua, non
sappiamo la via. Venivano da fuori e chiedevano di andare a visitare il museo.
Approvo la proposta di continuare a mantenere questa iniziativa, anzi aumentiamo la
pubblicità anche presso le scuole, invitando anche le scuole dei Comuni vicini a visitare
nel periodo prenatalizio i nostri Presepi. Il fatto di fare dei laboratori per la scuola è
un'idea secondo me eccezionale perché potrebbe avere un futuro anche più interessante
della sola visita al Presepe. Mi complimento, c'è un valore perché negli anni ha acquisito
una completezza tale che non se ne vedono in giro di così completi.
Quindi ben venga l'iniziativa.
RENZO DAINESE - Presidente del Consiglio
Aggiungo anch'io un mio personale parere. Concordo con quanto è stato detto dai
colleghi Consiglieri. Vorrei porre l'accento anche sull'atto di indirizzo verso il museo del
Presepe. Credo sia fondamentale, sia lo step che possa valorizzare ancora di più questa
iniziativa, perché può diventare qualcosa di permanente e visto il successo che ha
ottenuto in questi anni, (ormai è una tradizione che a Lendinara ci sia il Presepe), il fatto
che diventi permanente può anche dare quella svolta, in modo tale che si frequenti
questa sede anche in periodi che non siano solo quelli natalizi.
Ben venga e pongo l'accento su questo atto di indirizzo per farlo diventare un museo con
sede permanente.
Ci sono altri interventi? Sennò passiamo alle dichiarazioni di voto.
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Per dichiarazione di voto chi vuole intervenire?
Non ci sono dichiarazioni di voto. Pongo in votazione l'atto di indirizzo per la
realizzazione del museo del Presepe polesano nel territorio del Comune di Lendinara. E`
il punto 6 all'ordine del giorno.
Chi è a favore? Unanimità.
Con questo punto 6 all'ordine del giorno abbiamo concluso i lavori del Consiglio
comunale. Vi do la buonanotte a la buona cena.
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INDICE DEI PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO
QUESTION TIME ...................................................................................... 1
PUNTO N. 1 ............................................................................................... 11
PUNTO N. 2 ............................................................................................... 28
PUNTO N. 3 ............................................................................................... 29
PUNTO N. 4 ............................................................................................... 34
PUNTO N. 5 ............................................................................................... 36
PUNTO N. 6 ............................................................................................... 38