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Il Cjamp anno 19 - 1° trimestre 1 aprile 2015 - 1 Coniglietti realizzati durante l’attività di legno con compensato e pannolenci. Questo numero viene dato alle stampe in prossimità della Pasqua, certamente verrà consegnato dopo questa ricorrenza. Auguriamo, a tutti, comunque, tutto il bene possibile e anche di più ma senza esagerare altrimenti non ci resta niente per le prossime feste. Ai collaboratori, ai soci, ai volontari a tutti quelli che ci sono vicini. Associazione “La Pannocchia” onlus

Coniglietti realizzati durante l’attività di legno con ... · splendido nonno! 28 gennaio Presentazione della bozza del bilancio 2014 e del Bilancio Preventivo 2015 al Consiglio

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Il Cjamp anno 19 - 1° trimestre

1 aprile 2015 - 1

Coniglietti realizzati durante l’attività di legno con compensato e pannolenci.Questo numero viene dato alle stampe in prossimità della Pasqua, certamente verrà consegnatodopo questa ricorrenza. Auguriamo, a tutti, comunque, tutto il bene possibile e anche di più ma

senza esagerare altrimenti non ci resta niente per le prossime feste.Ai collaboratori, ai soci, ai volontari a tutti quelli che ci sono vicini.

Associazione “La Pannocchia” onlus

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Il Cjamp anno 19 - 1° trimestre

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Trimestrale realizzato a cura dell’associazione "La Pannocchia" onlus, degli operatori e tecnici dellacooperativa FAI del centro residenziale "Una finestra sul futuro - Dopo di noi" e con la collaborazionedegli ospiti del centro.

Hanno collaborato:

Operatori, educatori, volontari e altri:

Allievi della IV C, Banelli Mario consigliere, Basone Marga operatrice, Bertossi Lisetta volontaria,Bianco Elia operatore, Fabris Roberta educatrice, Gremese Claudio volontario, Iacuzzi Marinavolontaria, Marson Alice operatrice, Peresan Alessandro operatore referente, Piani Romina - Operatrice

Ospiti residenziali e diurni:

Alessandro, Andreina D.P., Annalisa, Annarosa, Cristian M., Giacinta, Gianni, Giulio, Iolanda, Lorenzo,Loretta, Maurizio T., Monica Z., Nicoletta, Raffaella, Sabina, Silva Graziella, Simone, Ulisse

Redazione

ContenutoQuesto trimestre 3Cronologia 3Biomusica 5 Biomusica con la IV C 5 Biomusica nella scuola Copernico 5 Cosa pensa la IV C 6Danceability 6 Danceability: Cos’è 6 Danceability secondo noi 7Enrico 8 Enrico alla Pannocchia 8 Enrico da noi 8Residenzialità 9 Mansioni domestiche e convivenza 9 La vita quotidiana in comunità 10 Residenzialità: il mio punto di vista 11Investire in disabilità giova alla comunità 12Uscite 13 Pignarûl a Pozzecco 13

Un pomeriggio all'Archè 14 Uscita al Palmariva 14 Palmariva 15Varie 16 Cara Rete 4 16 Auguri di compleanno Ulisse 16 Il mio inserimento alla Pannocchia 16 La festa di compleanno 16 Sabrina, insegnante di pittura 16 La festa di compleanno 16 Il coniglio 17 Pranzo d’inverno 17Quiz 17Mare invernale 17Persona del mese: Nicoletta 18Pet Terapy 19Soluzioni ai quiz 19Sulla disabilità: aforismi e piccoli pensieri 20Auguri per il compleanno 20

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Il Cjamp anno 19 - 1° trimestre

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01 gennaio Anche quest’anno gli amici del bar“Chej dal poç” di Sedegliano hannoorganizzato una raccoltafondi per i ragazzi disabili.Ai primi giorni dell’anno unvolontario è venuto aconsegnarla, facendocitanti auguri per un futurodi salute e serenità.

02 gennaio Visita alla mostradei presepi a Villa Manin aPassariano. I ragazzidimostrano interesse emanifestano curiositàeducatamente.

06 gennaio Uscita a Pozzeccodi Bertiolo per vedere ilFogaron da cui si traggonoi relativi auspici per l’annoche verrà. Alcuni ragazzi sisono infastiditi con gliscoppi dei petardi; altriguardano i fuochi artificiali con interesse.

07 gennaio Visita all’Outlet di Palmanova peralcuni acquisti personali. I ragazzi sono

spensierati e godono l’uscitaguardando le vetrineilluminate. Annarosa sceglieuna felpa, la paga e poidichiara di non volerla perchénon è sua.25 gennaio Festa di Inverno,organizzata da operatori eragazzi, con menù ben condito:(cotechino con lenticchie!)concordato durante la riunionedel lunedì. Prima del pranzooperatori e ragazzi hannopreparato cartelloni specifici sultema inverno: sciatore sullosfondo di montagne innevate,fiocchi di gelo e Mago Invernoche soffia nubi di tramontana.26 gennaio Come diabitudine, da qualche anno un

amico ha portato un contributo in denaroper celebrare il compleanno della nipotina

Questo trimestre il giornalino, come si puòvedere, è diverso, ci sono foto tutte a colori einiziamo a pubblicare articoli scritti da associati eda persone che desiderano contribuire e hannoargomenti per farlo (un ringraziamento a MarioBanelli per il suo bel contributo a questo numero).Sono aumentati anche gli articoli scritti daglioperatori, che ringrazio per la disponibilità ad unsurplus lavorativo.Un ringraziamento anche a Elia Bianco che haaccettato di seguire la preparazione degli articoli,la definizione della strutturadel giornalino e di cercareottenere dai colleghi articolisu temi che a loro competono(uscite, attività particolari,fatti accaduti al centro).Ringrazio Elia anche per averaccettato di provare arinnovare questapubblicazione.Il desiderio di cambiare il“Cjamp” (il Campo) è natomolto tempo fa.Secondo me il trimestrale nondoveva essere solo unospazio per permettere losfogo della passione letterariadei nostri ospiti, ma doveva

anche avere una funzione utile per le famiglie,affinché queste potessero ricevere informazionisulla vita nel centro residenziale e nel modulodiurno.Volevamo dare informazioni sui problemi e suisuccessi, sui fatti più importanti.Pur ritenendo che leggere il punto di vista e leopinioni degli ospiti residenziali e diurni, nonvolevamo rischiare la pubblicazione di articoli atema, tutti uguali fra loro o qualche volta piùvicini al pensiero dell’operatore che a quello

dell’”autore”.Meglio quindi articoli piùcurati e più selezionati, inostri ragazzi hanno tantebelle idee e pensieri, puòessere faticoso guidarliperchè riescano ad esprimersicome vogliono.La tiratura per il momento èlimitata ma nel tempovorremmo aumentarla.Non sarà facile raggiungeregli obiettivi che ci siamoposti; speriamo comunque difarcela.Claudio volontario

Questo trimestre

Il compleanno di Rosetta

Cronologia

Il Fogaron di Bertiolo

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Il Cjamp anno 19 - 1° trimestre

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down a nome degli undici nipoti. Grazie,splendido nonno!

28 gennaio Presentazione della bozza delbilancio 2014 e del Bilancio Preventivo 2015al Consiglio Direttivo. Il risultato di bilancioè positivo, come ci si aspettava. Vengonoapprovati entrambi all’unanimità per alzatadi mano.

1 febbraio Domenica diCarnevale. Sospesal’uscita al Palmarivaa causa di febbriinfluenzali degliospiti rimandata atempi migliori.

7 febbraio I residenzialisono stati invitatiall’Archè, discotecaparrocchiale, perfesteggiare ilCarnevale tra balli elazzi assieme airagazzi di altricentri. . Un gruppodi coccinelle dai sette punti (rosso e nero)de La Pannocchia hanno utilizzato i costumipronti per le feste carnascialesche delterritorio per fare merenda assieme.

13 febbraio Accredito di un contributo da partedel Comitato Sport, Cultura e Solidarietà diUdine comericonoscimento dellavoro nel socialeeffettuatodall’associazione.

15 febbraio Uscita indiscoteca Palmariva.Alle 14.30 tutti iragazzi erano pronti apartire senza indugiper la metaagognata. Mattia hagoduto a fare il dj pertutto il pomeriggio,supportato dal verodj. Tutti si sonodivertiti a ballare;dopo una brevepausa per un succo difrutta, sono ripartiti tutti con balli e trenini,coinvolgendo anche altre persone presenti.Anche Sabina ha ballato volentieri conestranei e ospiti noti, Attilio ha avviato unasceneggiata, forse per mettersi in mostra,ammettendo alla fine di aver scherzato.

22 febbraio Visita a Lignano (Terrazza a Mare)ospiti dei Rotary Club di Lignano, san Vito eCodroipo per accordi per la Mostra“Diversamente Arte” che sarà allestita conopere artistiche eseguite dai ragazzi disabilie aperta ai primi di giugno.

26 febbraio Accredito da parte della dittaEdalucci che ha provveduto a vendererottami metallici raccolti per noi da LuiginoZoratto. Grazie infinite per la tua bontà.

03 marzo Gli ospiti residenziali de LaPannocchia hanno festeggiato il compleannodi Annarosa e Giulio in pizzeria “Al Platanodi Morsano di Strada” con gli operatori di

turno ed altri volontari. Dopoaver mangiato i baci di pizzaofferti da Giulio, si è gustatala torta di Annarosa. Rientropoi a casa, stanchi e felici.7 marzo Serata dibeneficenza organizzatadall’associazione MusicaMiaa favore dell’associazioneFabiola onlus. Il nostro “pastpresident”, su richiesta delpresidente Teghil, haillustrato i problemi e ledifficoltà della gestione delDopo di Noi con i ragazzidisabili. Per il prossimo anno

si sta facendo un pensierino per organizzareuna serata a nostro favore.

8 marzo Festa della Donna, anche senza lamimosa per le signore.

15 marzo Assemblea Ordinaria dei soci per lapresentazione e approvazione del Bilancio

Consuntivo 2014 ePreventivo 2015. sonointervenute alcune Autoritàche ci hanno fatto tanticomplimenti per il nostrolavoro15 marzo Spettacoloteatrale “Biancaneve e inani” presso l’Auditorium diCodroipo. Lo spettacolo èstato presentato dai genitoridella scuola materna diCodroipo. È stato moltodivertente ed ha tenuto tutticon il fiato sospeso, ma conil sorriso sulle labbra, finoalla fine. Musiche veramentecoinvolgenti.17 marzo Visita dei capi

dell’AAS n.3 per conoscere la nostra realtà,dare e chiedere chiarimenti per il futuro.Compleanno di Andrea Dose, direttore delCentro, che ha portato due tortebuonissime per festeggiare assieme airagazzi. Auguri e grazie per tutta la tuadisponibilità e simpatia.

21 marzo Inizia la Primavera e compleanno diSonia. Auguri, carissima.

Lisetta Volontaria

La terrazza a Mare di Lignano Sabbiadorodove ci sarà la Mostra “Diversamente Arte”

Debora al Palmariva.Vi sembra che si diverta?

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Il Cjamp anno 19 - 1° trimestre

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Biomusica con la IV CA inizio 2015 sono stati organizzati dieci incontri diBiomusica presso la scuola primaria “A. Fabris” diCodroipo.La Biomusica è un nuovo ramo della Musicoterapiache utilizza antiche conoscenze dell'influenza che ilsuono ha sulle persone. E' una disciplina dicarattere evolutivo e metodo integrativo che agiscesugli aspetti emozionali, fisiologici ed energeticidell'individuo, e viene praticata attraverso tecnicheludiche, di respirazione, di movimento, dirilassamento attivo ed emissioni di suoni.Per questi incontri sono stati coinvolti sei ospitidell'associazione “La Pannocchia” e gli alunni dellaclasse IV C. La classe, essendo composta da ventialunni, è stata divisa in due gruppi per permettereall'operatore in Biomusica di seguire tutti ipartecipanti e ogni gruppo ha quindi svolto un ciclocompleto di cinque incontri.

Gli ospiti, che dal canto loro svolgono sedute diBiomusica da anni, hanno funto da insegnanti pergli alunni mostrando loro stessi ai bambini comesvolgere giochi ed esercizi. Questa è stata grandefonte di orgoglio per i nostri ospiti.Il progetto ha rappresentato un esempio di buoneprassi di inclusione sociale in un servizio ad altavalenza educativa come la scuola.Si è creata un’occasione unica di incontro escambio che ha coinvolto le realtà del territorioavvalendosi di un'attività che ha creato lecondizioni ideali per la costruzione di relazionipositive; ha posto inoltre l’accento non sullacondizione di disagio ma sulla ricerca di unbenessere comune grazie a esperienze reali epartecipative.Di seguito alcune testimonianze degli alunni e degliospiti coinvolti nel progetto.Roberta Fabris – Educatrice

Biomusica

Biomusica nella scuolaCopernico

Quando andiamo a fare biomusica nelle scuolepartiamo con il pulmino tutti contenti.Quando arriviamo i ragazzini sono felici di vederci,mettiamo la musica e iniziamo gli esercizi tuttiquanti insieme.A me piace più di tutto il vulcano dell'ombelico chemi diverte tanto.Quando abbiamo finito torniamo tutti in strutturacontenti.Annarosa

Io, Cristian Maiero, Monica, Annarosa e Lorenzofacciamo biomusica con Roberta ogni lunedìmattina. Roberta ci fa muovere e dire delle cosetutti assieme: serve a imparare a parlare bene congli altri senza litigare.Non serve urlare per parlare: Roberta ce lo dicesempre.Cristian Maiero fa biomusica solo durante le festeperchè altrimenti, al mattino, è a scuola.La musica la porta Roberta, ci dice di ascoltarla congli occhi chiusi, ma non è facile.Il volume parte piano e poi diventa sempre piùforte.Ogni volta che Biomusica finisce mi sento calma etranquilla allora vado a sedermi sulla poltrona perleggere il giornale.Annalisa

Biomusica nella scuola Copernico di Codroipo èun'attività che si fa assieme ai bambini della quartaclasse elementare.

I bambini interrompono la lezione per venire danoi, ospiti della Pannocchia a fare quest'attività.Guidati dall'educatrice Roberta, questi bambiniprima di tutto si divertono molto a fare due giochi epoi gli esercizi: "L'aquila rompe il guscio" e "Ilvulcano dell'ombelico".La mia partecipazione è molto importante perRoberta e lo sono anche quelle di Lorenzo,Alessandro, Annarosa, Annalisa e con l'aiuto dellatirocinante Silvia.Le prove di Biomusica si fanno al Venerdìpomeriggio sempre con Roberta e Silvia ed èun'attività che si fa anche il Martedì pomeriggio.Andreina D.P.

Bello! I bambini ti comprano, mi coinvolgono tantocon il loro essere bambini.Era bello "fare" con loro, hanno sempre argomentinuovi che magari non c'entrano ma ti trasmettonovoglia di fare.Il loro pensiero è da piccoli ma sembrano piùgrandi della loro età.Agli incontri di Biomusica noi insegnavamo loro afare gli esercizi, ma, già dalla prima volta, lorosapevano fare meglio di noi.Mi dispiace molto non continuare perchè era un'orache serviva tanto a me.Mi facevano pensare al mio bambino perchè ibambini sono un po' di tutti.I bambini ti donano e ti trasmettono tanto anche senon sei la loro mamma o il loro papà o un amico.Monica Z.

Mi piace tanto fare quest’attività con i bambini delleelementari, che sono bravi.Facciamo degli esercizi che hanno dei nomi:Vulcano, l’Aquila e altri che non ricordo.

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Danceability: Cos’è

La Danceability è una tecnica che permette apersone abili e disabili di incontrarsi per danzareassieme e lo fa attraverso un percorso di ricercaindividuale che sfrutta le abilità fisiche edespressive di ognuno. Lo scopo è quello di rendereaccessibile il linguaggio della danza a tutte lepersone interessate che intraprendono questopercorso senza preclusioni di età, di esperienza odi condizione fisica o mentale. La danza si sviluppaattraverso la tecnica dell'improvvisazione, basatasulla consapevolezza di sé, sulla relazione e lafiducia reciproca. Si possono fare nuove esperienzecon le proprie diverse abilità nel muoversi con glialtri andando oltre i limiti a cui si è abituati.

La meravigliosa tecnica della Danceability è statasperimentata anche a “La Pannocchia”. I primi dueincontri, tenutisi a gennaio e febbraio, sono stati diprova e l'intero gruppo di ospiti ha potuto

sperimentare il metodo in due trance. In base alleosservazioni degli operatori e delle professioniste èstato poi deciso il gruppo definitivo che avrebbepartecipato all'attività e dal 17 febbraio è iniziato ilciclo d'incontri che porterà, in un futuro non troppolontano, alla realizzazione di uno spettacolo daproporre a genitori e volontari.

Gli ospiti sono molto coinvolti e questo lo si ènotato sin da subito. Lascia a bocca aperta vederela loro spontaneità e il loro coinvolgimento mentreeseguono movimenti semplici, facendoli diventaredanza e quindi, arte.

Essendo molto rilevante il numero di persone abiliall'interno del gruppo sono state coinvoltenell’attività di Danceability anche delle volontarieche hanno dato la loro preziosa disponibilità aseguire questo progetto affiancando gli operatori.

Roberta Fabris – Educatrice

Giochiamo con la palla, esercizi per il respiro epronunciamo delle vocali, muoviamo i polsi.Ci mettiamo in cerchio e ci mischiamo ai bambini eci teniamo per mano.Quest’attività mi fa stare bene.Alessandro B.

In quest’attività impariamo a conoscerci con ibambini delle scuole elementari.Facciamo degli esercizi usando le mani, le braccia,le gambe.

Oggi abbiamo usato anche la palla.Roberta ci ha insegnato a respirare bene e a essererilassati.Sono molto contento di partecipare, i bambini chefanno l’attività con noi ora, sono birichini ma bravi.Oggi abbiamo fatto un esercizio nuovo usando lebraccia e i bambini si buttavano per terra ed unoera proprio peperino ed era vestito di giallo.Dopo aver fatto l’attività mi sento bene, rilassato.Lorenzo

Danceability

Cosa pensa la IV CMi è piaciuto andare il lunedì a fare Biomusica emi è piaciuto anche stare conquelli della Pannocchia.Mi sono divertita a fare i giochi eanche gli esercizi, è stata unesperienza indimenticabile. Viringrazio da Alice.

Cari ragazzi della Pannocchia miè piaciuta questa esperienza evorrei ripeterla il prossimo anno.Mi sono piaciuti i giochi e misono rilassata molto.

Quando andavo a Biomusica misembrava di andare su unanuvola che viaggia.In quest’esperienza ho imparatoa rilassarmi quando ne hobisogno e mi sono piaciuti moltoi giochi proposti da Robertaperché non si stava solo seduti, ci si muoveva.

Ho conosciuto nuove persone come Jessica, Silva,Roberta, Annarosa, Annalisa, Lorenzo,Alessandro, Monica e Andreina.

Grazie.

L’incontro di Biomusica mi è piaciuto.

Mi è piaciuta questa esperienza, gliesercizi erano molto belli e anche igiochi.La prima volta, quando ho sentitoparlare di questa lezione, credevo didover suonare gli strumenti musicali.Mi ha fatto piacere conoscere nuovepersone.

Cari ragazzi della Pannocchia, mi èpiaciuto molto l’incontro e mipiacerebbe incontrarvi e rifarlo. Mi èpiaciuto soprattutto l’ultimo esercizio.Mi sono rilassata e avevo più energia.Tanti saluti Silvia!

Disegno di Manuel IV C

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Il Cjamp anno 19 - 1° trimestre

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Danceability secondo noiNell'attività ci sono: Roberta, Minet, la musica, iiltappeto. Ascoltiamo i CD che mi piacciono molto.Giriamo intorno alla stanza. Facciamo finta di farele fotografie.Voglio continuare quest'attività.Nicoletta

Minet ci fa rilassare maanche correre. Ci famettere il mantello e cifa muovere a piedi.A me piace questaattività perchè si gioca.Facciamo il gioco deltelefono.Durante l'attività pensoa cose belle.Ulisse

Danceability mi piacetanto perchè mi piacela danza.Balliamo insieme,camminiamo per tuttala stanza; ascoltiamomusica bella e delicata.Facciamo esercizi acoppie con le braccia.Usiamo i cerchi, lecoperte, ci stendiamo sui tappetini per chiudere gliocchi.Questo mi rilassa e mi piace.Ci sono Minet e Roberta che sono brave. Ci sonoanche: Sabina, Romina, Valentina, Ulisse, Silva edaltri. Mi trovo bene con gli altri del gruppo, i qualisono miei amici.È una danza simile a quella africana.Alessandro

Danceability si fa il Martedì. Siusano le braccia in alto; ci siabbraccia. Mi piace.Si fanno in piedi gli esercizi conMinet. Si usano le gambe permuoverle a ritmo.Annarosa

L'attività con Minet e la Roberta mipiace.Facciamo del balletto con le mani;mettiamo le mani sullo stomaco eanche sulla gola. Abbiamo messoguanti bianchi e ballato.Non abbiamo cantato.C'è la musica che a me piace.Silva

Nel mese di Gennaio, ho iniziato l'attività"Danceability".

Con Roberta, Romina e Minette e i ragazzi dellacomunità la Pannocchia, abbiamo ballato con lamusica e il movimento col corpo.Fin qua mi sento "libera" e leggera.Mi è piaciuto, però alla fine mi girava la testa e mibruciava lo stomaco, forse perchè quel pomeriggio,a merenda, avevo mangiato un'arancia.Mi abituo col tempo e tutto andrà meglio, è

stupenda questaDanceability.Oggi ho avvisato Roberta,l'educatrice, che non misento di fare l'attività, acausa dell’influenza che hoavuto e del mal distomaco che brucia.Spero col cuore di riuscirela prossima volta, grazieancora.Con affettoIolanda

Mi piace Danceabilityperche mi piace la musicae mi rilasso.Ho provato una lezionesola ma già mi piace cosìtanto che la farei ognigiorno.L'insegnante è brava edisponibile.

Ci fa fare anche degli esercizi in gruppo, in cerchiooppure di contatto tra noi.Quando vado a casa mi sento stanco e mi appisoloperchè la musica mi ha rilassato proprio tanto.Racconto quello che abbiamo fatto a mia mammaper farle capire quanto mi sono divertito.Simone

Il giorno Martedì 17 febbraio abbiamo iniziato afare Danceability, hoconosciuto una ragazza dinome Minet e abbiamoindossato i calzetti antiscivoloe abbiamo fatto tantiesercizi, anche camminato.Abbiamo fatto esercizi con lebraccia e giocato insieme adAnnarosa con il foulard, acoppie.A questa attivitàpartecipano:Mattia,Alessandro, Iolanda,Annarosa, Sabina, Silva,Romina, Roberta, Valentina.

A me piace tanto fare Danceability perchè è unabellissima attività e mi rende contenta.Alla fine ci stendiamo sui tappeti e ci rilassiamo, estiamo tranquilli ascoltando Minet che ci insegna gliesercizi da fare.Raffaella

Una seduta di Danceability. Da sinistra: Valentinatirocinante, Roberta e Minette (di schiena),

istruttrice della cooperativa sociale FAI

Disegno di Giulia, IV C

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Enrico da noiEnrico è un po' birichino, mi fa dispetti.Qualche volta va a spasso con l'operatore.Si toglie gli occhiali; mi piace quando fa il bravo equando va sul materasso verde e salta.Lui mi vuole bene e tantevolte cantiamo ancheinsieme.Ulisse

Enrico è un ragazzo che giàavevo visto l'anno scorso almare con i Volontaricodroipesi quando siamoandati al soggiorno diLignano per una settimanae abbiamo alloggiato “AllaConchiglia”.Alla Pannocchia vieneaccompagnato dal papàper un paio d'ore.Appassionato di musica inparticolare gli piace lachitarra che fa finta disuonare con le mani.Alessandro Blaseottoquando lo vede scappaperchè Enrico lo chiamaper stargli sempre vicino.Enrico è un grande amicoper tutti noi: viene qui perimparare a stare da solo,ma anche per imparare astare in compagnia.Spero di poterlo aiutare a essere indipendente: io loposso fare standogli vicino e distraendolo neimomenti difficili.Andreina D.P.

Enrico è un bel giovane, un ragazzo vivace come loè Mattia: sono due terremoti!Ogni tanto esagera con i dispetti ma a parte quellosembra una persona con cui poter parlare.E' molto giovane avrà 23 o 24 anni e ha tempo perimparare tante cose.

Se posso dargli un mio consiglio èquesto: dovrebbe imparare adascoltare gli operatori e a non fare“orecchie da mercante”.Lo ho visto una sola volta e avreipiacere di conoscerlo meglio.Penso che con la pazienza sipotrebbe riuscire a ragionare con luie a cambiare un po' le cose,specialmente nei momenti in cui èpiù agitato.Gli auguro che si possa trovare benequi e che diventi amico di tutti noi.Loretta

Enrico è un ragazzo nuovo cheviene alla Pannocchia da qualchemese: è molto esuberante, però èsimpatico.Gli piace ballare e muovere la manisu e giù.Gli piace stare con tutti noi e a volteballiamo insieme, anche se io nonposso ballare.Mi piace come si muove, mi faridere e lo vedo sempre felicequando è insieme agli altri.Monica

A Enrico piace tanto la musica. Gli piace anchetanto ballare.Fa tanti dispetti sd Alessandro e a Ulisse perché èun tipo allegro.Gli piace tanto anche uscire e andare in giro con lamacchina assieme agli operatori.

Enrico esibisce uno dei suoi sorrisidisarmanti

EnricoEnrico alla Pannocchia

Dal mese di ottobre del 2014 è arrivato allaPannocchia un nuovo utente. Il suo nome è Enricoed è il più giovane fra tutti i ragazzi. Frequenta ilcentro tutti i pomeriggi dalle 16.30 alle 20.30eccetto il giovedì e si ferma qualche fine settimanaa dormire in struttura.Durante i pomeriggi Enrico partecipa a varieattività assieme agli altri ragazzi. Ogni mercoledìad esempio si fa coccolare dagli operatori durantel’attività “Cura di sé”, spesso fa il ‘‘Laboratoriounico’’ dove costruisce, assembla o colora oggettidi vario tipo e in più ha partecipato a “Danceability”con Minette e Roberta, all’attività di “Yoga” dellavolontaria Elena, così come ha suonato i tamburidurante ‘‘Drum Circle’’ insieme al maestro Stefano.

Enrico ha ben presto imparato a conoscere e farsiconoscere da tutti gli ospiti e operatori. Abbiamotutti scoperto i suoi gusti e le sue passioni, primafra tutte la musica. Infatti, ogni sera dopo cena,ama divertirsi ballando e cantando a squarcia golale sue canzoni preferite assieme agli altri. Oltre allamusica, Enrico è un bravissimo giocatore di “Uno”e ama moltissimo giocare a nascondino. Inoltre,tutti quanti conosciamo ormai anche i suoi gusticulinari: adora pasta e riso ed è anche moltogoloso di cioccolata!Enrico è un ragazzo molto energico e a partequalche dispetto ad alcuni degli ospiti, sa esseredavvero dolce ed affettuoso ed è impossibile nonaffezionarsi a lui.

Marina Iacuzzi – volontaria

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Il Cjamp anno 19 - 1° trimestre

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Fabrizio

Enrico è simpatico, fa ridere.L’ho conosciuto da poco.Lui balla, canta e salta: è un ragazzo allegro, dicompagnia ed è elettrizzante!Mi sono fatto quest’idea di lui: un ragazzoesclusivo.Maurizio

Ad Enrico piace la musica. Quando balla èsorridente ed è contento e agita le mani.Fa dispetti ad Alessandro e anche a Ulisse: è fattocosì.Si mette in poltrona mettendo su i piedi e quandoviene a prenderlo il papà si arrabbia perchè vuolerestare qui.Giacinta

Mansioni domestiche econvivenza

Aspetti della vita residenziale: mansionidomestiche, struttura residenziale vista come casa– convivenza fra gli ospiti

Per capire meglio che cos’è “la Pannocchia”, nientevale più dei pensieri di chi ci abita dentro e di chi lafrequenta.Incuriositi, siamo andati a chiedere a chi la conoscebene, così da poter raccontare anche a chi non ci èmai entrato e leggerà questo giornalino.Iniziamo con Alessandro che vive qui da anni e ciracconta:«Quando una persona entra alla Pannocchia vieneaccolta in un posto colorato,perché tutto attorno ci sonoi nostri lavoretti, dalmosaico alla pittura, dallegno ai cartelloni cheraccontano chi siamo noi esoprattutto quanto siamobravi!È una casa grande dovetutti noi contribuiamo adarci una mano, peresempio la mattina ciaiutiamo a fare i letti, apranzo apparecchiamo letavole (sotto l’occhiosempre attento dellaAnnarosa che controlla tuttoquello che facciamo insala!), sparecchiamo eaiutiamo anche gli operatoriin cucina a turno, ognigiorno.Poi però, dopo i lavori dicasa, ci si diverte tanto con le attività; a me peresempio piace lavorare il legno perché sto sempreattento ad ogni dettaglio e sono contento del miorisultato».Andreina, che frequenta invece la struttura solo lamattina, ci dice:«La Pannocchia per me è un centro di accoglienzadiurna che mi permette di stare a contatto con lepersone che già ci vivono dentro tutti i giorni, èstato un fulmine a ciel sereno, dentro c’è la felicitàe la sento anche dentro di me e ci vogliamo tuttitanto bene.

Mi sento guidata, quando sono qui, grazie aglioperatori che ci accompagnano in tutte le nostreattività quotidiane».«È una grande casa, – ci dice Raffaella – una casacalda ed accogliente, dove viviamo la nostra vita incompagnia e per questo sono molto contenta, quiho stretto amicizia con più persone, dove insieme cidivertiamo e svolgiamo i lavori quotidiani grazieanche agli operatori che ci aiutano sempre, quandone abbiamo bisogno.Insieme siamo tutti una grande famiglia e anche senon andiamo fra noi sempre d’accordo, cerchiamopoi di fare pace perché ci vogliamo tutti bene. A mepiacciono tanto anche i momenti in cui sto sola agirare con la mia bicicletta nel cortile, cosa che ora,con la belle giornate, faccio spesso!».(Raffaella vive alla Pannocchia da poco più di un

anno)Infine Simone, anche luifrequenta la Pannocchiasolo la mattina, ciracconta che: «LaPannocchia è una casache accoglie i ragazzi chenon hanno i genitori, maanche chi li ha. Qui ioposso liberare le miepassioni, che sonolavorare al computer(visto che mi piacerebbeun giorno diventareprogrammatore) e fare laginnastica, che aiuta amuoversi meglio, assiemeai miei compagni instruttura.Un momento che a mepiace molto, è quando cisediamo a tavola amangiare, perché poi

quando c’è il caffè, a fine pasto, ci raccontiamo unsacco di storie fra di noi.È bastata una domanda semplice fatta ai quattroragazzi che qui hanno portato i loro pensieri, percapire realmente l’importanza di questa struttura,ovvero: “Che cos’è la Pannocchia?”.Senza indugi e con quattro sorrisi, la risposta piùbella è stata :“È casa mia”.

Alessandro, Andreina, Raffaella, Simone e AliceMarson operatrice

Residenzialità

Sullo sfondo il tabellone del “Menagedomestico” dei residenziali.

In primo piano due ammalati fanno i“fumenti” per curare i loro malanni.

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Il Cjamp anno 19 - 1° trimestre

1 aprile 2015 - 10

Riflettendo sul delicato passaggio che unapersona si trova a compiere nel momento in cui ècostretta a passare da una vita in famiglia, lapropria famiglia, ad una vita in struttura, puòcapitare che, una vota inserita in questo nuovocontesto, si ritrovi a vivere e a sperimentaredelle situazioni di "vita in albergo" in cui a curaree a pensare a tutte le attività domestichequotidiane ci pensino gli operatori; circostanzache può portare la persona stessa a perdere lasensazione abituale di abitare in una casa.Alla pannocchia però si è sempre cercato, nelmodulo residenziale, di far vivere gli ospitiesattamente come all’interno di una casa.Naturalmente esistono diverse "problematiche"da superare, dalle mansioni domestiche, allacondivisione degli spazi, alla convivenza stessafra gli ospiti.Nato come gruppo appartamento con un numeroristretto di utenti, la facilità alla convivenza e alladivisione degli spazi, al tempo, era molto piùsemplice. Gli ospitisi sentivano partedella "famiglia" edessendoci anchemeno regole esternec'era maggiorfacilità a renderlipartecipi alle diversemansioni, dal far damangiare, allepulizie. Abitando orain una struttura glispazi si sonoampliati, ma alcontempo èaumentato anche ilnumero deiconviventi. Suglispazi e sullaconvivenza degliospiti gli equilibri sicreano da soli, aseconda dei caratteri e delle esigenze. Durante lagiornata, tra attività, uscite e docce, gli abitantidella Pannocchia sono costantemente occupati; ilmomento aggregante, invece, è quello della sera,quando, dopo cena, tutti si riuniscono davantialla tv per le ultime ore da trascorrere insiemeprima di andare a dormire. E con tre televisionidisposte in tre diversi spazi gli utenti si dividonoin libertà a seconda di cosa vogliono vedere. Glioperatori intervengono solo in alcune situazioni epiù che altro per evitare atteggiamenti chepossono produrre o procurare tensione reciproca.Un lavoro maggiore viene fatto per le mansionidomestiche: alla mattina tutti gli ospiti sonotenuti a sistemare le proprie camere rifacendo iletti e riordinando gli abiti stirati dagli operatori

durante il turno di notte. Chi lo fa in autonomia,chi con l'aiuto dell'operatore, sono operazioni chevengono effettuate con regolarità eresponsabilità da parte di tutti. Durante lagiornata, nel modulo diurno, gli utenti sioccupano di apparecchiare e sparecchiare la salada pranzo; chi, a turno, sarà tenuto a svolgerequeste mansioni, è cosa che viene decisa insiemedurante l'accoglienza mattutina. A volte puòcapitare che, a causa dell'assenza della signoradelle pulizie, se qualche ospite non vuole o nonse la sente di partecipare a nessuna delle attivitàquotidiane programmate, questo possa aiutarel'operatore nella pulizia della zona notte.Le più "pesanti" sono le attività serali: dopo unalunga giornata, al rientro dai centri esterni emagari dopo aver svolto diverse attivitàpomeridiane, la voglia di operare alle mansionidomestiche non sempre c’è da parte di tutti. Echi fa il furbetto, chi scappa con altre scuse, chifa finta di dimenticarsene, a volte, lo si trova.

Così è stato creato uncartellone/mansionariocondiviso dagli ospitidove, a turno, tutti sonocoinvoltinell’apparecchiare,sparecchiare, pulire lasala, preparare itovaglioli, aiutare glioperatori in cucina oaiutarli in lavanderia.L'operatore controllache gli ospiti partecipinoalle attività e che lefacciano in manieraprecisa a seconda dellespecifiche e personalicapacità e possibilità. E'difficile dare lasensazione di ‘’casa’’ inun ambiente condivisoda 14 ospiti: di norma,

a venir sentito come lo spazio di vita piùpersonale e intimo, è la propria camera da letto,più o meno da curare o personalizzare. Tuttequeste attività, comunque, aiutano a rendereogni ospite partecipe della vita di comunità, siaper quanto riguarda gli spazi che per le situazionicomuni. Com’è poi normale che sia, alcuni ospiti‘‘odiano’’ partecipare alle mansioni serali,mentre, al contrario, ce ne sono altri che sonofelicissimi di potervi partecipare perchè questo fasentire loro responsabilizzati e integratinell’armonia e nella dinamicità che ogni casa,ogni nucleo familiare ha al proprio interno .

Alessandro Peresan – Operatore referente

Il giardino, sul retro, dopo le pulizie di Primavera.

La vita quotidiana in comunità

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Il Cjamp anno 19 - 1° trimestre

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Lavoro alla Pannocchia dal settembre 2002 eoggi mi sento, professionalmente parlando,abbastanza matura ed equilibrata.L’aspetto legato alla residenzialità, nel miolavoro, è quello che più mi piace e stimola maanche, allo stesso tempo, quello che mi mettepiù spesso in crisi, mi fa pensare e riflettere.Residenzialità è una parola che spesso suscitatimore e/o pietà perché si presta ad essereinterpretata in diverse maniere ed è al contempocontenitore di molteplici significati: questofraintendimento avviene soprattutto quandoviene presa in considerazione al di fuori delnostro lavoro. Spesso ad esempio, discutendo diquesto argomento, mi sento rispondere…‘Poverini’, riferito agli utenti che vivonoall’interno di una struttura protetta.Vorrei invece dare a questo concetto una lucediversa, e porre i riflettori su altri aspetti che nefanno parte e che non sempre vengono tenuti inconsiderazione.Oggi, dopo aver svolto il mio percorso personalee professionale, sento questa parola come moltopreziosa: vorrei infattiassociarla alla parolaOpportunità, intesacome risorsa, opossibilità. Sonotermini, questi, chehanno molto incomune fra loro.L’opportunità è quellache hanno i ragazziospiti di avere unavita dignitosa quandonon ci sono possibilitàdiverse ; l’opportunitàper gli anziani genitoridi vivere con unpiccolo pensiero inmeno e una sicurezzain più; l’opportunità disollievo per gli stessigenitori che hannodiritto e possonosentire il bisogno dispazi; l’opportunitàche hanno i ragazzi residenti della struttura,anche se solo brevi e occasionali, di fare e vivereesperienze altrimenti impossibili per loro.Per quanto riguarda la parte più operativa checoncerne il mio operare, devo dire che lavorarecon gli ospiti residenziali, per tutto all’anno,rappresenta una continua sfida personale. Credoche l’intento dell’Associazione La Pannocchia cosìcome il fine della struttura, intento e fine che iocondivido, sia fondamentalmente quello di nonsostituirsi alle rispettive famiglie di origine bensì

di offrire uno spazio aperto a ognuno degli ospitiche abita questa casa e di garantire loro il dirittoe la possibilità di esprimere la propriaindividualità nel rispetto del mondo che ognunosi era creato prima dell’ingresso in struttura.In questo ultimo periodo, dopo molticambiamenti, percepisco un intento comune nelprocedere ed è stimolante lavorare in questomodo.Inevitabilmente collegato alla residenzialità, dalmio punto di vista di operatrice, vi è l’aspettodella Quotidianità: questa è la cosa che più amodel mio lavoro. Dopo tanti anni sento che conogni ospite si è creato un legame particolare ediverso che segue le individualità di ognuno, unlegame che ci unisce e che offre moltissimesoddisfazioni ogni qualvolta lo si riesce a vivere.Ci sono momenti spensierati, momenti moltoduri, momenti di risate o pianti, momenti dirabbia, di coccole e di chiacchiere, momenti diintime condivisioni, pasti, vacanze, giorni belli ebrutti, amori, dispiaceri, gioie, nascite, morti… epoi caffè, passeggiate, giornali, colori, musiche,

odori, abbracci,sorrisi, giorni,notti, feste…c’è un mondointero nellaResidenzialità,il mio mondoed il nostromondo.E ancora, cisarebbe poitutto un altroaspetto, chemagariapprofondirò inseguito, legatoallaresidenzialità eall’altra facciadella suamedaglia:ossia laquestione dicome questa

venga vissuta dagli stessi ospiti in prima personarispetto ad esempio alla propria famiglia diorigine, e di come le medesime famiglie vivano,percepiscano e affrontino a livello emotivo laresidenzialità dei propri cari. Ma dicevo, c’è untempo per tutto, e avremo modo di affrontarequesto tema e parlarne con più calma in unprossimo futuro.

Romina Piani - Operatrice

Residenzialità: il mio punto di vista

Altro scorcio del giardino, sempre dopo le puliziestraordinarie di quest’anno.

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Il Cjamp anno 19 - 1° trimestre

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La professione che scelsi (l’insegnamento) e lapassione politica mi hanno condotto a frequentarein modo privilegiato, con una certa assiduità econtinuità, il mondo scolastico e quello dellesolidarietà sociali.

L’età che ho raggiuntomi permette di ricordarecome fino agli inizi deglianni ’80 solo la scuolaelementare fosse ingrado, in qualche modo,di rapportarsi alladisabilità, non ponendosigli altri ordini di istruzioneneppure la questione. E larisposta era la “scuolaspeciale” che consistevain classi separate,sterilizzate, distinte dallenormali, nelle qualivenivano accolti in viaesclusiva bambinihandicappati che eranoaccuditi da maestrealtrettanto speciali: aCodroipo, nel nuovoplesso di via Friuli.

Solo a partire daquegli anni, grazie a opportuni investimenti, fuavviato a Medea unbiennio di specializzazionein grado di offrire agliinsegnanti volenterosi unplus di formazione e disaperi specifici. Nellarealtà, per lungo tempo,tali corsi costituirono pergli iscritti un purgatorioper accedereall’insegnamento aibambini disabili al terminedel quale, mediante ilconseguimento di unpunteggio aggiuntivo, sisarebbe aperto lorol’accesso all’insegnamentocurricolare.

Tali esodi eranomotivati dallaconsiderazione diffusa chequel tipo di insegnantifosse classificabile comedi serie B; quella convinzione, dettatadall’ignoranza, si estese alla scuola media esuperiore, quando si rese necessario prevedernela loro presenza. Sulle prime, infatti, giovanicolleghi, erano costretti ad entrare e uscire diclasse in classe, attenti prevalentemente a non

disturbare la lezione, sotto l’occhio supponente espesso infastidito dell’insegnante tradizionale.

Nel giro di pochi anni, tuttavia, grazie a quegliinvestimenti formativi e a quelli emotivi di tantiprofessionisti e genitori, non solo è emersa una

leva di insegnanti diserie A1, spesso in gradodi muoversi a 360 gradifra discipline ecompetenzemultiprofessionali, ma laloro maggiorqualificazione è divenutaincontestabilmente unarisorsa e motivo diemulazione professionaleda parte degli insegnantidisciplinari, perché essiavevano inteso che quellenuove attenzionipotevano essereestensibili e riproducibili avantaggio dell’interautenza scolastica.

Siccome la redazionedel giornalino,sollecitandomi a esporrequalche riflessione sul

tema: “la disabilità come risorsa, perché èimportante investire”, miha opportunamenteraccomandato di esserebreve, faccio solo qualchecenno ad altre esperienzevissute intorno allaquestione.

Sempre a cavallo deglianni ’80 un Consorziopubblico – il Campp –investì con lungimiranzasulla ricerca e laformazione, dando vitaal “Centro Itard”,ospitando e diffondendo ilpensiero, tra gli altri, deiprofessori Cornoldi,Meazzini, Canevaro.Quando nel ’96 ilmovimento dei sindaci(che favorì ilconcepimento della leggeregionale 41) spazzò via

quell’esperienza guidata da Elvino Grion, perconsegnarne la gestione ad una tecnocraziasanitaria, nessuno di noi si ricordò di renderemerito a quella conduzione per aver creatosensibilità, innovazione, dibattito in misura maipiù eguagliata. I centri occupazionali (CEFP) che

Investire in disabilità giova alla comunità

Sta per iniziare il pranzo del 24 marzo, lehostess operatrici sono pronte a scodellareuna magnifica pastasciutta. Con un sorriso

così invitante, come si fa a dire di no?

Un ritratto del … capo Jessica

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UscitePignarûl a Pozzecco

Un’uscita che di certo ricorderemo quest'anno,sarà il giorno della befana, sicuramente quella del6 gennaio, verso le 18.00.Armati di giacche, berretti e sciarpe, siamo andatia Pozzecco, precisamentenell'area del campo sportivo aguardare la povera befana chein questa giornata non se lapassa proprio bene.Arrivati a destinazione ci hannoaccolto calorosamente con unabella tazza di cioccolatofumante, un vero toccasana ,visto che la temperatura cosìbassa ci faceva battere i denti.Rifocillati e scaldati, dopoqualche chiacchiera fattainsieme, è arrivato il momentotanto atteso: l'accensione delpignarûl.Degli uomini, con torce di fuoco, hanno dato il viaa tanti piccoli falò alla base della piramide fatta di

rami d'albero e pezzi di legno, maestosa inaltezza e larghezza, in pochi minuti ci ha fattorimanere accecati dalla sua imponente bellezzacon fiamme altissime che ci hanno incantato con iloro movimenti.Poco ci sono piaciuti, invece, i botti che facevano

scoppiettare gli uomini del paese ...tradizione sì ma noi ci siamo presi diquegli spaventi!Soprattutto Giacinta a cui questogenere di cose non piace proprio.Tutti con il naso all'insù abbiamoguadato un bel po' questo fuoco chetanto ha dato spettacolo, felici diessere davanti a una delle nostretradizioni più particolari, per poilasciarlo ardere.Venuta l'ora siamo rincasati con lasperanza che sia l'inizio piacevole diun anno pieno di serenità e bellenotizie.

Marson Alice operatrice

allora furono realizzati nelle varie cittadinefriulane furono, ad esempio, successivamenteassunti a modello, ben oltre la mera funzioneaccuditiva, per realizzare i centri diurni peranziani.

A distanza di vent’anni, senza un moto diriconoscenza – e lo dico anche autocriticamente –la società regionaleraccoglie ancora ifrutti sociali di unasemina condotta insolitudine.

Seppure su undifferente versante,quando l’IRESprodusse opportunistudi, ricerche eprogetti lanciando loslogan “dasvantaggiati adimprenditori” perpromuovere lacreazione dicooperative sociali ditipo B, in Provincia diUdine creammo unfondo etico rotativoe realizzammo una riserva sugli appalti(prevista dalla legge 381) e dirottando miliardi dilire in commesse a quelle nascenti cooperative.Dignità derivante dal posto di lavoro, nuoveimprenditorialità e maggior coesione socialedelle comunità furono gli straordinari risultatipalpabili che quegli investimenti restituirono

all’intera società come risorsa che nessunapolitica attiva del lavoro è riuscita ancora ademulare. Recuperare la memoria di questeesperienze potrebbe risultare utile anche per ilfuturo…

Su un ulteriore fronte, l’aver progettato lafigura dell’educatore professionale e l’aver

preteso un’evoluzione neltradizionale approccio deiservizi sociali (campo sulquale da qualche annol’innovazione si èripiegata in unaconiugazioneprevalentemente verbale)ha creato un’ineditafonte di lavoro,prevalentementegiovanile. Tutto ciò haconcorso a innalzarerapidamente l’aspettativadi vita delle personesvantaggiate, ha resopossibili e maturi iprincipio della legge162/98 che si è poirivelata una risorsa e un

modello anche per dimensionare i serviziresidenziali per anziani a favore di tutta lapopolazione.

Se questo vi sembra poco…

Mario Banelli consigliere

Un ritratto di … due capi che lavorano:Jessica e Alessandro

Abbiamo le nostre artiste!

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Uscita al PalmarivaIl giorno 15 febbraio 2015 gli ospiti residenzialidell’associazione La Pannocchia, assiemead altri ragazzi esterni, volontari eoperatori si sono recati alla discotecaPalmariva per trascorrere un divertentepomeriggio in compagnia.Tutti i ragazzi hanno avuto modo diessere partecipi, anche chi per muoversiusufruisce abitualmente di unacarrozzina; alcuni ragazzi del gruppohanno interagito e ballato con personenuove non facenti parte del gruppo.A metà pomeriggio abbiamo potutoristorarci con delle bevande e con icrostoli offerti dalla discoteca.I ragazzi hanno ricevuto una calorosaaccoglienza da parte del Dj che li haringraziati della presenza, offrendo anchel’ascolto di alcune canzoni da ballare ingruppo.Tutti, nessuno escluso, hanno mostratomolto entusiasmo e di essersi divertitinell’aver trascorso un pomeriggiocolorato e diverso dal solito.Marga Basone operatrice

Un pomeriggio all'ArchèSabato 7 febbraio alle ore tre del pomeriggio cisiamo vestiti da cocinella e siamo andati con ilpulmino fino alladiscoteca dell'Archè.Quando siamoarrivati in discotecasiamo subito andatitutti a ballare.Ho incontrato la miaamica Elisabetta consua sorella che sichiama Annarita edopo aver ballatoabbiamo fattomerenda con paninifarciti, biscotti,sfogliatine, patatinee bevuto Coca Cola.Abbiamo ballato laMaccarena e fatto iltrenino.Io in discoteca misono tanto divertita,ho rivisto dopotanto tempo iVolontari Codroipesi e la festa è durata fino alle 5e 30 di sera.Ho conosciuto Anna Cescon, fidanzata di Gianlucae il fratello di Giorgio.

A sera siamo rientrati in struttura e ci siamo tolti leali di cocinella che sembravano uno zainetto.Insieme a noi è venuta anche la tirocinante che sichiama Marina e abbiamo passato una giornata

bellissima.Raffaella

Nel pomeriggio diCarnevale il GruppoVolontari Codroipesi hainvitato le associazioni:Il Mosaico, LaPannocchia, e altricentri a passare unpomeriggio all'Archè,discoteca parrocchiale,vestiti in maschera diogni tipo.Io ero vestita da Zorro.Ballavo a suon dimusica anni '60 con ilsig. Gianpiero.Divertimento assicuratoe poi una merendaofferta dai volontari,gustosi panini alprosciutto, biscotti e

bibite.I volontari sono molto attivi anche nel fare festefuori Codroipo come i compleanni passati sulTagliamento di Turrida e altre feste.

Andreina D.P

Festa d’Inverno. Se facciamo un’altro centroricordatemi di ordinare tavoli quadrati,

Uno dei prodotti in ceramica di Manuela.La bellezza è dovuta solo al forno?

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1 aprile 2015 - 15

PalmarivaSiamo andati il 15 febbraio. Abbiamo ballatoscatenati "YMCA" (ndr: canzone del gruppomusicale Village People).Ci hanno offerto la merenda composta da crostoli.Abbiamo fatto balli e bevuto aranciata.

Annarosa

Il giorno Domenica 15febbraio alle ore 2 delpomeriggio siamoandati con il pulminofino a Fossalta diPortogruaro.Quando siamo entratiin discoteca abbiamofatto i biglietti e doposiamo andati a ballaremusica anni '80.Lì ho conosciuto Laurala cugina di Romina eabbiamo ballato: unmovimento sexy.Io mi sono vestita dacocinella e avevo e aliattaccate come unozainetto. Poi abbiamofatto merenda, cihanno offerto i crostolie bevuto succo di frutta.C'erano anche i volontari: Marina, Beatrice,Domenico e gli operatori: Roberta e Marga.Io mi sono tanto divertita e Mattia è salito sul palcoe ha fatto il Dj.I balli si vedevano nel video. Mi sono tantoscatenata e anch'io sono salita sul palco.Abbiamo fatto il trenino e dopoabbiamo ballato a coppie.Per me è stata una giornatabellissima!Raffaella

Domenica 15 febbraio, noidella Pannocchia verso le15.30, con due furgoni e unamacchina siamo andati alPalmariva per ballare tuttiinsieme e io ho ballato con leoperatrici Roberta e Marga e ilmio amico Paolo ha ballatotanto ed era tutto sudato.Mi sono divertito tanto, ed èstato bello perché c'era ancheil Dj che metteva la musica eabbiamo anche bevuto unsucco di frutta.Finito di ballare verso le ore 18:00, siamo saliti sulfurgone e in macchina e siamo tornati allapannocchia per mangiare la pizza tutti quantiassieme.

Cristian M.

Sono arrivata in struttura alle due del pomeriggio,con papà.Siamo partiti con vari pulmini: uno guidato dalvolontario Domenico, Roberta con un'altro pulmino,Marga con il pulmino della FAI e altri ragazzi conMarina che guidava l’Agila.

Al Palmariva Attilioballava seduto,muovendo una gambasola.Sono stata contentaperchè ero felice diballare.Mattia ha fatto ilmatto, ha fatto il Djcon il vero Dj sedutovicino.C'era anche Andreinache ha ballato bene.Tutti hanno ballato,anche i volontari e glioperatori.Simone era felice diballare per mano conuna ragazza biondaconosciuta li.C' era tanta gente ditutte le età.Io avevo una maglia

d'oro.Siamo rientrati alle 7 di sera.In struttura hanno cenato con la pizza.Io, invece, sono tornata a casa con papà.Annalisa

Quindici Febbraio è arrivato il momento dell'uscitaalla discoteca Palmariva.Un'uscita fatta di emozioni perentrare in contatto con lamusica che piace ai giovani emeno giovani.Luci, suoni e tanta voglia diballare a piacimento.Grazie al Dj Max e a Mattia,che ha fatto il Dj anche lui, ilpomeriggio è passato velocecome il vento.Muoversi, la voglia di ballare,attraverso la musica fapensare, e sembra come divolare felici.All'andata è stata dura perchènon trovavamo la strada,invece il ritorno è stato piùfavorevole perchè ormai

avevamo imparato.Speriamo di poter fare, presto, un'altra uscita indiscoteca.Andreina D.P.

Giacinta con Marina Iacuzzi in laboratorio(neolaureata: complimenti)

Cani e gatti: piccoli oggetti inceramica.

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VarieCara Rete 4

Cara Rete 4 io sono Giulio, sono una persona maturache vive a Codroipo da parecchi anni.Vi scrivo per dire che al pomeriggio, nella mia casadi Mortegliano,vedevo sempre"Sentieri" e mipiaceva tanto.Se rifate ancora"Sentieri" io sareicontento perchèc'erano moltepersone a cuipiaceva molto.Trascorrevo le miegiornate vedendo latelevisione quindi mipiacerebbe rivederele vecchie puntateche guardavoinsieme a mia mamma, nella bella e grande casa diMortegliano.Io ho deciso di fare questa lettera a nome di tutte lepersone a cui piaceva "Sentieri".Se avete l'occasione di comprarlo dall'America sareimolto felice, così lo posso rivedere anch'io.Giulio

Auguri dicompleanno Ulisse

Caro Ulisse ti faccio tantiauguri di buon compleanno!Ti scrivo un poesia:

Vai, vai in quel paesello cosìcalmo e così bello.

Ulisse in montagna, Piani diLuzza tu vedrai

e salutarmelo dovrai.

Raffaella

Il mio inserimentoalla Pannocchia

Mi chiamo: Iolanda. Dall'ultimasettimana di dicembre hoincominciato a venire nellaComunità la "Pannocchia".Ero venuta con la miaeducatrice Antonella, mi haaccompagnato lei un giornoalle 12.00 e poi mi hariportato a casa.L'operatrice Del Negro mi hariconosciuta subito, io no.La settimana dopo l'horiconosciuta.

Tanto tempo fa avevamo lavorato insieme.Il direttore Andrea mi ha presentato i ragazzi dellaPannocchia e anche il referente operatoreAlessandro mi ha poi presentato tutti.Ho continuato col mese di Gennaio venendo alla

Pannocchia una volta allasettimana; al momento.Faccio fatica ad aprirmi con iragazzi, a volte sono timida.Devo abituarmi anche se nonè facile.Ho provato a parlare conqualcuno dei ragazzi ma nonsapendo ancora come sichiamano tutti, a volte capitache non mi rispondano.Visto che porto le protesiauricolari non sento moltobene e leggo sulle labbra.Spero che quando parlo aglialtri mi capiscano comunque.

Conoscevo già: Alessandro Blaseotto, Mattia, Lorettae Giacinta.Mi è piaciuto molto andare al mercato di Codroipo,coi ragazzi, gli operatori e la volontaria Jessica.Siamo andati a bere il caffè al bar e poi siamotornati alla Pannocchia per l'ora di pranzo.

Iolanda

Sabrina,insegnante di

pitturaIl mio quadro è finito ed èmolto bello: questo quadrome lo tengo, parla delbaseball.Sabrina è una maestramolto simpatica che ci safare nella pittura.A me piace pitturare, cosìcome faceva mio papàquando era in pensione.Spero anch’io di fare comefaceva il mio papà.Giulio

La festa dicompleanno

Facciamo la festa dicompleanno quando sicompiono gli anni, quandoun operatore o un ragazzoancora non li avevacompiuti.Di solito facciamo una mini-festa con un biscotto a testae un bicchiere di Fanta.

Un nuovo oggetto: le croci in mosaico di formaregolare. Prodotte per prima comunione.

Un momento della preparazione della “Festad’Inverno”. Senz’altro Lucia (l’operatrice)

sapeva quello che faceva perchèdall’espressione divertito-sorpresa degliaiutanti la festa non poteva che riuscire!

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Sabina

Il coniglioUn giorno la Lucia mi haportato il suo coniglio e iol'ho preso in braccio, si èaddormentato sul miobraccio e io gli ho fattomille carezze.Per me è stata unaemozione: quando saròvecchio vorrei un conigliodomestico da coccolare epulire: a Natale ho ricevutoun libro dalla Signora Ritache mi è piaciuto molto,specialmente perché cisono dentro tanti conigli.Giulio

Pranzo d'invernoNoi della Pannocchia alpranzo d'Inverno eravamoin compagnia e abbiamomangiato come prima cosala polenta col cotechino, poic'erano anche gli antipastie tante altre cose prelibateche mi piacevano.Ci siamo divertiti tanto inallegria e in compagnia ditutti i ragazzi che hannofesteggiato qui l'invernonuovo.Questo era il nostro menu:- antipasti: wurstel- primo : brovada conpolenta- secondo: cotechino- dolce: aranceGiulio

1) Tutti gli scalatori sono indomitiNessun indomito è pavidoDunque (una sola è la conclusionecorretta del ragionamento):a) Chi è pavido non dovrebbe tentaredi scalare alte vetteb) Alcuni scalatori sono pavidic) Alcuni pavidi sono indomitid) Nessun pavido è indomitoe) Nessuno scalatore è pavido

2) Si può dirimere (indicare l’opzione NONpertinente):a) una liteb) una controversiac) un conflittod) una causae) un processo

3) Quale parola va inserita all’interno delle parentesi, inquanto ha significato affine ad entrambe quelle proposte?

INTRIGO (. . . . .) MAGLIA 4) Quale lettera va inserita al posto del punto interrogativo?

M A I R O O S ?

5) Individuare, tra quelli proposti, il termine checorrisponde alla seguente definizione: “chi auspica ilritorno a regimi e metodi politici autoritari; perestensione: fortemente conservatore”.

a) Rivoluzionariob) Reazionarioc) Monarchicod) Nostalgicoe) Imperialista

Claudio volontario (Soluzioni a pagina19)

Ulisse come ogni anno ha festeggiato il suocompleanno. Ormai sono più di 25 per

gamba.

Sento il rumore raspantedelle onde che flagellano i pali,

coperte di schiuma.Il mare, selvaggio,

riflette il cielo,simile a lastre d’ardesia

grigie e verdi.La spiaggia, bagnata,

non è dorata né luminosa.Le dune, inesistenti d’estate,

sono da per tutto,sottolineate da buchi enormiscavati dal vento e dal mare.

Si attende la primaveraper livellare le dune

con ruspe e scavatrici,restituendo alla spiaggia

l’aspetto curato di sempre.Però oggi,

Il vento soffia addosso alla gente,gonfia le bandiere,

batte su ogni superficie espostae frusta i gonfaloni colorati.

Impossibile far volare gli aquiloni.

Lisetta 07 2015

Mare invernaleQuiz

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Persona del mese: Nicoletta

Nicoletta è una ragazza molto buona e gentile contutti.Mi chiede sempre come va a casa, come sto e tuttoil resto.

Io le rispondo tutto bene e che non c'è male.Nicoletta è una ragazza che sta sempre incompagnia con tutti.Gianni

Nicoletta è tanto simpatica.E' una ragazza non tanto alta, generalmente siveste con vestiti scuri, non porta gli occhiali, usasempre dei bellissimiorecchini e delle bellecollane.Secondo me ha un belcarattere, però bisognasaperla prendere.Io vado molto d'accordocon lei.Quando siamo insiemeparliamo molto eguardiamo tanti libri.Ogni mercoledì va acasa e rientra il giovedì.Io e Simone con tutti glialtri ragazzi del pulminoandiamo a Talmassons aprenderla.Loretta

Nicoletta è una donnabravissima che abita quialla Pannocchia.

Lei va a scuola al CSRE e torna al pomeriggio per lamerenda assieme a noi.Nicoletta scrive spesso dei numeri sui fogli ed èsempre tranquilla.Legge i giornali ed è contenta di stare qua.Lei e Silva si fanno i dispetti però poi fanno pace.Nicoletta cena sempre con noi. Mi sta simpaticaperchéandiamod'accordo esiamo amici.Alessandro

Nicoletta èuna ragazzabella.É grande,bionda; abitaqui allaPannocchia edanche aTalmassons.Va al CSREcon laRaffaella. IlMercoledì vaa casa consua sorella.Facciamodisegni assieme. Mi è simpatica.Qualche volta piange se le faccio dispetti, però poifacciamo sempre la paceSilva

Nicoletta è una ragazza che vive aTalmassons.Si arrabbia spesso, però poi le passa.Sa ricamare bene. Mi sta simpatica.Guardiamo spesso la TV assieme la sera.Ulisse

Nicoletta è una mia compagna. Vive aTalmassons.Siamo andate a Messa con Romina e poi albar. Mi sta simpatica.Mangiamo assieme e Nicoletta sta conRaffaella e Giacinta.È brava a fare la cucina.Annarosa

Nico Degano è una persona ottima, brava,però quando si impunta: si arrabbia.Le piace stare assieme a Raffaella e Giacinta.Le piace il ricamo, fare le attività inlaboratorio e uscire.È una persona buona e sa aiutare gli altri.Lorenzo M.

Nicoletta, con un gande sorriso,imita Pinocchio con un cono gelato

Nicoletta sorride con facilità e,come si vede, i sorrisi sono

smaglianti

Nicoletta si aggiorna sui prezzidei supermercati

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Il Cjamp anno 19 - 1° trimestre

1 aprile 2015 - 19

17

1) Risposta e). Nota che la d) non è,ovviamente, falsa, alla luce del ragionamento,piuttosto non ne rappresenta la conclusione, inquanto la si ricava dalla seconda premessa (larelazione che tale premessa descrive è infattibiunivoca).

2) “Dirimere” significa porre fine a qualcosa,risolvendola. Chiaramente in nessun senso si può“dirimere” un processo e).

3) “trama”.

4) Le lettere formano la parola “sommario”.Manca la lettera M.

5) La risposta corretta è la b)

Soluzioni ai quiz

Pet TerapyIl giorno sabato alle 5 del pomeriggio si è svoltal'attività pet terapy che si è tenuta nella veranda. Ipartecipanti che hanno fatto questa attività cani sichiamano: Giacinta, Cristian, Nicoletta, io, Ulisse eFabrizio e abbiamo fatto 10 incontri insieme. I canidi Ornella invece si chiamano Beauty e Asia e sonodi razza Terranova. A fare insieme questa attivitàha partecipato anche la volontaria di nomeValentina.A me aver partecipato a questa attività è piaciutotantissimo, ho fatto tanti percorsi e poi io eNicoletta abbiamofatto la pace. Lei eramolto gelosa perchèio parlavo solo conla mia amicaGiacinta, così siarrabbiavatantissimo. L'attivitàcani durava dalle 5alle ore 6.Asia e Beautyvenivano assieme aLorenzo, il marito diOrnella a fare questaattività assieme atutti gli altri. Mi sonodavvero tantodivertita.Raffaella

Ornella viene a fareattività con i suoidue cani neri: una sichiama Beauty el'altra Asia.A me piaccionotanto, mi leccano lafaccia, mi leccano le mani, mi leccano il naso edopo devo farmi la doccia...... Ornella mi faspazzolare Beauty, è bella, io l'accarezzo sempre.I cani corrono in giro per il giardino e dopo Ornellava a prendere l'acqua e gli dà da bere e poi liriporta a casa.

Graziella

A me l'attività cani mi è piaciuta moltissimo perchéci sono i due cani:Asia e Beauty e abbiamo unaoperatrice che si chiama Ornella e suo maritoLorenzo.

Quando ce li portano, loro venivano e io andavo aprendergli l'acqua fresca.Ai ragazzi che non hanno fatto l'attività cani gliinsegnavo un po' di ordini come ad esempio "il

ponte", ilcomando"mano" o quellodi "seduto".Poi io andavo almercato equando tornavoindietro glidicevo bravo econ la manoaperta gli davoun pezzettino diwurstel.Ornella mi haanche detto chequando c'è unapartita di calcioda guardare inTV di andare achiamareGiacinta così davedere lapartita di calcioinsieme.A mepiacerebbe fareancora attività

cani ma sono disposto a smettere per dare lapossibilità di farla anche agli altri ragazzi che nonhanno ancora mai potuto farla.

Cristian

Ornella, l’operatrice che guida la Pet Therapy, in unmomento dell’attività con Raffaella

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Costituzione Italiana, Art. 3:Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sonouguali davanti alla legge, senza distinzione disesso, di razza, di lingua, di religione, di opinionipolitiche, di condizioni personali o sociali.È compito della repubblica rimuovere gli ostacoli diordine economico esociale che limitando difatto la libertà el'uguaglianza deicittadini, impediscono ilpieno sviluppo dellapersona umana el'effettiva partecipazionedi tutti i lavoratoriall'organizzazionepolitica, economica esociale del paese.

Costituzione italiana,Art. 11:tutti hanno diritto dimanifestare liberamenteil proprio pensiero con laparola, lo scritto e ognialtro mezzo didiffusione.La stampa non puòessere soggetta adautorizzazioni o censure.

Johann Wolfang GoetheTrattate un essere umano per quello che è erimarrà quello che è.trattare un essere umano per quello che puòessere, e diventerà quello che può e deve essere.

Paolo CoelhoÈ grave essere diversi?È grave sforzarsi di essere uguali: provocanevrosi, psicosi, paranoie.È grave voler essere uguali, perche questo

significa forzare la natura,significa andare contro leleggi di Dio che, in tutti iboschi e le foreste delmondo, non ha creato unasola foglia identica all'altra.

Albert EinsteinCi sono due modi di viverela vita. Uno è pensare cheniente è un miracolo. L'altroè pensare che ogni cosa èun miracolo.

Mahatma GandhiDobbiamo diventare ilcambiamento che vogliamovedere.

Oscar WildeNessuno può essere liberose costretto ad essere simileagli altri.

Un saggioSiamo tutti sensibili: alcuni dalla vita in su, altridalla vita in giù.

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Arrivederci al prossimo numerowww.lapannocchia.org - [email protected]

L’ultra-novantenne Firmina, zia dellaoperatrice Rosa. Riceve ogni anno la visita

dei nostri ragazzi che travano, per lamerenda, una torta che lei stessa prepara.