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Andrea Lami e Michela Rogoracon il contributo dei colleghi del CNR IRSA di Verbania
CNR Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA)Verbania Pallanza
http://www.ise.cnr.it
I laghi montani, specchi dei cambiamenti globali
Personale: Vi lavorano circa 50 persone (tempo indeterminato e determinato, borsisti, assegnisti, laureandi e dottorandi) nei settori scientifico, tecnico e amministrativo
Infrastrutture: Laboratori (chimica, biologia, microbiologia)
Biblioteca (libri, riviste, miscellanea)
Imbarcazioni
Strumentazione per campionamenti e misure in campo
L’Istituto di Ricerca sulle Acque – sede VerbaniaConsiglio Nazionale delle Ricerche
Principali ambienti studiati in Italia…
Laghi profondi subalpini
(Maggiore, Orta, Lugano,
Como, Iseo, Garda)
Laghi alpini d’alta quota
Laghi vulcanici
dell’Italia Centrale
Inoltre:
Altri laghi minori e corsi d’acqua
Deposizioni atmosferiche sull’arco alpino e in più di
20 aree forestali
Le montagne “catturano” acqua dall’atmosferae la accumulano sotto forma di neve e ghiaccio, che vanno ad alimentare corsi d’acqua e laghi
Water towers
Metà della popolazione mondiale dipendedalle montagne per l’acqua potabile o per l’energia idrolettrica
Laghi di montagna
Laghi di pianura
Condizioni
meteo-climatiche
«estreme»
Reti trofiche semplificate
Disturbo antropico
limitato o indiretto
Variabilità meteo-climatica
meno accentuata e
mitigata dal lago stesso
Varie forme di
disturbo antropico
Reti trofiche complesse
Effetti per lo più indiretti
Interazione con altri fattori
Lag temporale nelle risposte
CAMBIAMENTI
CLIMATICI
Effetti sia diretti che indiretti
Laghi come indicatori
Energia
solare
Produttori
Consumatori
1° ordine
Consumatori
2° ordine
Bioriduttori
Sali
minerali
e acqua
La catena alimentare in un lago alpino
Le attività di ricerca
1951 - 1983: i laghi alpini come laboratori naturali per verificare teorie ecologiche e per studi biogeografici
1984 - oggi: i laghi alpini come indicatori per studiare la risposta alle pressioni antropiche
1938 – 1951: utilizzo dei laghi alpini per capire le connessioni tra lago e bacino imbrifero
Non interessati da disturbo antropico diretto (e.g. scarichi urbani ed industriali, agricoltura)
Soggetti alla deposizione di inquinanti atmosferici trasportati con le masse d’aria dalle zone industrializzate/urbanizzate
Indicatori dei cambiamenti globali,come la deposizione di inquinanti atmosferici
(composti acidificanti e a azoto)e le variazioni climatiche
I laghi alpini come indicatori
Soggetti a condizioni climatiche estreme, fortemente influenzati dalle caratteristiche dei bacini imbriferi (pendenza, copertura litologica, idrologia)
Le ricerche CNR IRSA, Verbania
Caratteristiche chimiche (e biologiche) dei laghi dagli anni ‘70 – ‘80
Chimica delle deposizioni atmosferiche dagli anni ‘70-‘80
Dati meteo da stazioni ARPA Piemonte e ENEL
Laghi
Deposizioni
Laghi Paione
Alpe Devero
Cristallina
Laghi
Boden
Laghi Cristallina
Variabili
Chimica delle acque
Sedimenti
Chimica delle
precipitazioni
Parametri
fisico-chimici
e idrologici
Benthos
Zooplancton
Diatomee
Cosa succede sulle Alpi?
Un inquinamento che arriva da lontano
Gli inquinanti, emessi in aree fortemente antropizzate, possono viaggiare per km insieme alle masse d’aria, raggiungendo le aree remote, e venire qui ridepositati
attraverso le deposizioni (“Long-range Transboundary Air Pollution”)
Oggi le piogge non sono piu’ “acide”, ma rappresentano comunque un veicolo di altri inquinanti (composti azotati, metalli pesanti, microinquinanti organici) agli ecosistemi, soprattutto in aree remote
L’acidificazione e la ripresa dei laghi alpini: una storia di successo
I cambiamenti climatici sulle Alpi
Le variazioni termiche sulle Alpi sono molto più marcate rispetto a quelle a scala globale ed emisferica e si prevede che il riscaldamento climatico nei prossimi decenni sia più intenso nelle regioni di montagna rispetto alle aree di bassa quota (IPCC, 2001)
NASA’s Scientific Visualization Studio
Temperature change (1951-1980 baseline)
1880-1900
2014-2018
Laghi come sentinelle dei cambiamenti climatici
Riscaldamento delle acque
Eutrofizzazione
Riduzione di livello e superficie
Fioriture algali
Biodiversità
ProduttivitàDurata della copertura
ghiacciata
Fattori climatici : 1. TEMPERATURA
Cat Berro, D., L. Mercalli, P. L. Bertolotto, R. Mosello, M. Rogora. 2014. Il clima dell’Ossola Superiore. Nimbus 72: 46-129.
-1.5
-1.0
-0.5
0.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
192
9
193
5
194
1
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7
195
3
195
9
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5
197
1
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7
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3
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9
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5
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1
200
7
201
3
Ossola Superiore - Indice di anomalia termica (SAI) annuale dal 1929 al 2015
Fattori: 2. Neve al suolo
Cat Berro, D., L. Mercalli, P.L. Bertolotto, R. Mosello, M. Rogora. 2014. Il clima dell’Ossola Superiore. Nimbus 72: 46-129.
-2.0
-1.0
0.0
1.0
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4.0
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0
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0
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0
200
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0
201
5
Ossola Superiore - Indice di anomalia spessore medio neve al suolo (SAI) dal 1929-30 al 2015-16
-2.5
-2.0
-1.5
-1.0
-0.5
0.0
0.5
1.0
1.5
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0
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0
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0
199
5
200
0
200
5
201
0
Ossola Superiore - Indice di anomalia durata neve al suolo (SAI) dal 1929-30 al 2013-14
Effetti del cambiamento climatico
Formazione di nuovi laghi in areerecentemente deglacializzate(laghi epi e periglaciali)
Scomparsi molti dei laghi alle quote più basse (< 2500 m) per aumento dell’evaporazione
Comparsa di molti nuovi laghi alle quote più elevate (>2900 m) a seguito del ritiro dei ghiacciai
I “nuovi” laghi sono di natura effimera, ovvero destinati a loro volta a scomparire
(scala 1: 300.000)
Salerno et al. 2014. Global and Planetary Change
2. Aumento di volume ed eventuale instabilità dei laghi
http://www.nimbus.it/ghiacciai/2001/010902rocciamel.htm
Rocciamelone - 1985 2000
GLOFGlacial Lake Outburst Flood
Effimero
Locce
3. Cambiamenti nella composizione chimica delle acque Laghi Boden
La degradazione della criosfera (nevai, ghiacciai, permafrost) è un’altra conseguenza del riscaldamento climatico, che a sua volta può avere effetti sui laghi
Laghi e ghiacciai
2009
f.: G. A. Tartari
Il ritiro dei ghiacciai porta alla formazione di nuovi laghi, in evoluzione e a volte instabili, con potenziali rischi per il fondovalle (es. Lago Effimero)
f.: P. Silvestri
1966
I laghi esistenti possono subire modificazioni morfometriche e chimiche, con potenziali effetti sulle biocenosi
Lago Gemelli di Ban
1979
2013
Laghi e ghiacciai
Lago delle Locce
0
400
800
1200
1600
2000
2400
2800
Lago delle Locce
Ca Mg Na K NH4 HCO3 SO4 NO3 Cl
set 1982 set 2002 set 2015
µeq L-1
17 µS cm-127 µS cm-1
68 µS cm-1
ott 2016
132 µS cm-1
4. Effetti sulla biodiversità
Il riscaldamento climatico può portare a modificazioni nella composizione in specie e alla scomparsa di specie sensibili
Le condizioni “estreme” dei laghi d’alta quota selezionano specie adattate a vivere in questi ambienti
I macroinvertertebrati come indicatori
Lago Bianco del Gavia
Effetti indiretti
Mediante thermistor con data-logger si possono monitorare temperatura e livello del lago e valutare la lunghezza del periodo di copertura ghiacciata e la sua relazione con i parametri meteorologici
0
2
4
6
8
10
12
14
16
14/08/14 13/10/14 12/12/14 10/02/15 11/04/15 10/06/15 09/08/15 08/10/15
Te
mp
era
tura
(°C
)
Fondo 10-11 m 5-6 m 1-2 m
Lago Paione Superiore
Diminuzionecopertura di neve
al suolo
Degrado del permafrost
Arretramentoghiacciai
↑ weathering
Effetti sullebiocenosi
Cambiamenti nella composizione chimica
Riduzione coperturaghiacciata
Effetti «a catena»
Qualche conclusione
Nonostante la collocazione “remota”, le acque in alta quota non sono esenti dagli effetti dell’inquinamento, derivante dal trasporto a lungo raggio, e dei cambiamenti climatici
Per conoscere e proteggere questi ecosistemi fragili sono necessari studi a lungo termine!
Le variazioni climatiche avranno un ruolo sempre più importante nei prossimi decenni nell’ecologia di questi ambienti, con effetti sia diretti che indiretti
Il lungo termine…. La paleolimnologia nello studio dei laghiP. Guilizzoni, A. Lami, A. Marchetto, S. Musazzi
Che cos’e la paleolimnologia?
La paleolimnologia è la branca della limnologia che si occupa dello
studio e dell’analisi dei sedimenti lacustri attraverso il prelievo di carote
di sedimento.
ChironomidiChironomidiChironomidiChironomidi
Temperatura dellTemperatura dell’’acquaacquaFluttuazioni di livelloFluttuazioni di livelloCondizioni troficheCondizioni trofiche
Sostanza organicaSostanza organicaN, P, CaCON, P, CaCO33
Silice Silice biogenicabiogenica
Utilizzo dei Utilizzo dei proxyproxy--recordrecord
Apporti clasticiApporti clasticiMetalliMetalli
Condizioni troficheCondizioni trofiche
BiodiversitBiodiversitààCondizioni troficheCondizioni trofiche
CladoceriCladoceriCladoceriCladoceri
Fluttuazioni dei ghiacciaiFluttuazioni dei ghiacciaiErosioneErosione
pHpHFosforoFosforoSalinitSalinitàà
Produzione primariaProduzione primariaIntensitIntensitàà radiazione UVradiazione UVCondizioni di ossigenazioneCondizioni di ossigenazione
25 m 113 m 120m148 m59 m
PigmentiPigmentiPigmentiPigmenti
DiatomeeDiatomeeDiatomeeDiatomee
Carote Lago MaggioreCarote Lago Maggiore
Profonditàdell'acqua
Waterdepth
Questi sono alcuni dei parametri, in questo caso biologici e chimici, i cosiddetti proxy-record, tratti da diverse
discipline, la cui minore o maggiore presenza nel sedimento indica particolari condizioni ambientali, fisiche,
chimiche del lago e la loro evoluzione nel corso del tempo.
Proxy-record
0
4
8
12
16
20
24
28
32
36
40
44
48
52
56
60
64
68
72
76
80
84
Depth
(cm
)
0.3 0.6
Sed
imen
t. ra
te
1.3 1.6
Wet D
ensity
50 100
H2O
10 20
Organ
ic m
atter
0.8 1.0
430:41
0
150 300
CD
2 4
TC
0 300 600
b-Caroten
350 700
Ech
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one
150 300
Zea
xanthin
150 300
Can
taxa
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100 200
Myx
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500 1000
Osc
illax
anthin
30 60
Diadino
xanthin
200 400
Fuc
oxan
thin
200 400
Diatoxa
nthin
200 400
Allo
xanthin
200 400
Lutein
15 30
Astax
anthin
7.0 8.5
TC-pH
15 30
TC-T
P
0
4
8
12
16
20
24
28
32
36
40
44
48
52
56
60
64
68
72
76
80
84
Age (
years
D.C
.)
1935
1981
2011
2005
1998
1988
19671971
1963
19001861
nmoli g LOI-1% fw % dwg cm-3g cm-2 y-1 mg L-1mg gLOI-1
Geochemistry and pigments proxies
Il Lago Ledro (Trentino) e la sua evoluzione secolare ricostruita dai sedimenti