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COMUNITÀ - Natale 2013

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Bollettino parrocchiale Dicembre 2013. Periodico di informazione e cultura cattolica della parrocchia di S. Filastrio in Ludriano.

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COMUNITÀwww.parrocchialudriano.it

Periodico di informazione e cultura cattolicadella parrocchia di S. Filastrio in Ludriano (BS)

Anno XIII n° 39 - Dicembre 2013

A cura di don GIANCARLO ZAVAGLIO

Direzione e Amministrazione:P.zza Vittoria, 425030 Ludriano (BS)Tel. e Fax 030.7090162E-mail: [email protected]

In copertina:Gesù Bambino, parrocchiale di Ludriano.In 2° di copertina:Presepio, parrocchiale di Ludriano.In 4° di copertina:Natale: gioia assicurata.

Impaginazione e stampa:SELESCAN 3 S.n.c. - Servizi per la comunicazione

Via Giordano Colombo, 1/B20063 Cernusco s/n (MI)

Tel. 02.23167663 - Fax [email protected] - www.selescan3.it

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La verità di Betlemme

Le confidenze del Parroco

Ritorna il Natale: operazione dipuro ricordo di un tempo che

fu? Corsa sfrenata di una folla allacaccia del solito regalo? Cucineprese d’assedio per la preparazio-ne del pranzo? Ricerca dell’ultimoabito di moda da sfoggiare dopola Messa di mezzanotte? Oppureintervento di salvezza sempreattuale e sempre in atto? ColNatale il disegno di Dio conosceuna novità. L’Eterno che avevacreato il tempo, ora egli stessoentra di persona nel tempo, supe-rando l’abisso che lo separava danoi, venendo a esistere sulla terra.D’ora in poi Dio farà storia insie-me con noi; la nostra storia - igno-miniosa e gloriosa, pacifica e vio-lenta, piena di speranze e di terri-bili incognite - sarà storia anche dilui. È il piccolo Gesù di Betlemme,la fragile e umanissima appari-zione di Dio, la manifestazionedell’Eterno dentro la nostra storia.Egli sperimenterà il tempo, pro-prio come noi: instabile, sfuggen-te, che logora fisico e spirito. Bisogna riconoscere che il bambi-no del presepio è l’incarnazioneumana di Dio. Noi immaginavamoun Dio vincolato al suo essere infi-nito e incapace di poter esserequalcosa di diverso da se stesso,ma Betlemme ci sconvolge e ci ri-

vela un Dio in libera uscita da sestesso, capace di diventare uomo,senza smettere di essere colui cheera da sempre. Un Dio davveroimprevedibile, senza limite alcuno.Ogni anno, quando la vita èimmersa nel torpore dell’inverno,risuona la lieta notizia: «Il Verbo siè fatto carne; la vita ha preso dimo-ra in mezzo a noi». Cosa vuol direche il Verbo si è fatto carne? Chi loha chiamato? Non abbiamo tempoper riflettere su queste cose. PerDio non c’era posto. Così si ripeteanche oggi la scena di Betlemme.Anche quest’anno dovrà nascerealtrove. Si dice che è venuto persalvarci. Salvarci da che cosa? Inrealtà avremmo bisogno di qualcu-no che mettesse le cose a posto. Cisono guerre conosciute e scono-sciute, instabilità politica, litigiosi-tà diffusa, violenza inaudita sui deboli e i piccoli, corruzione.E se poi ci fermiamo alle nostrecase vediamo le coppie che si sepa-rano, che divorziano perché l’amo-re è venuto meno o, forse, non èmai esistito; figli che vivono unalibertà che sembra più un vuoto divalori che una vera autonomia; gio-vani che attendono invano unposto di lavoro e una casa per spo-sarsi; anziani che soffrono sempredi più il vuoto di una vita che sem-

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bra inutile e priva di significato.Di fronte a queste situazioni con-crete, siamo chiamati a riflettere,ad assumere le nostre responsabili-tà, a riscoprire il senso autenticodella vita. Che cosa ha da dirciquesto Natale? C’è un messaggioper noi da parte di questo Dio-Bambino che ci presenta in modocosì sconcertante e dal qualesarebbe bene lasciarci tutti scon-certare? Dio si presenterà semprecome l’inaspettato; non comeColui che ci sistema, ma comeColui che rompe le nostre sistema-zioni, Colui che viene come noinon prevediamo. E’ un Dio che cisorprende e che ci sorprenderà.Un Dio che ci si aspetterebbe ditrovare tra i buoni, tra i santi, tra lagente di preghiera e invece si tro-verà a mangiare e bere con i pec-catori. Un Dio che ci sorprendecon questa attitudine poco preve-dibile, poco seria per il Dio che ciimmaginiamo. E ancora un Dioinaspettato, che non si presenta sualcun trono, in potenza e in mae-

stà, ma si rivela povero, irricono-scibile sconosciuto e in fila con ipeccatori a farsi battezzare dalBattista. Dio potremmo cercarloovunque, ma mai ci si potrebbeimmaginare di trovarlo sulla croce;lì l’uomo non lo cercherà mai, per-ché la croce è il luogo della male-dizione, e invece egli si lascia tro-vare lì. E quindi un Dio che ci sor-prende, e pretende che noi, di riflesso, si cambi.È scomodo fin da Natale fare que-ste considerazioni. Al ricco Eglidomanda di diventare povero,all’adultera offre la pace e non ilgiudizio dei farisei; a Pietro che loha tradito non domanda riparazio-ne, ma amore; anche a Giuda dà ilbacio dell’amicizia, e lo dichiaraamico, non con ironia, ma con tri-stezza profonda. Questa è la conti-nua sorpresa alla quale ci preparail Signore. È un Dio, quindi, che sipresenta esattamente all’oppostodelle attese che noi avanziamoverso di lui e che scombina le pre-tese che noi abbiamo nei suoi con-

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fronti. Convertirsi fin da Natale,allora, significa lasciarsi prenderedalla sorpresa di Dio; non lasciarsitentare di declassare Dio dentro lenostre sistemazioni, non fare diDio il garante delle nostre tradizio-ni. È un Dio che ci costringe per-manentemente al dubbio su noistessi, così da metterci nella situa-zione dell’insicurezza: rispetto anoi, evidentemente, non certorispetto a lui. Dio reclama il dirittodi sorprenderci; egli è semprealtrove da dove noi immaginiamoche sia; non accetta le regole chenoi gli imponiamo, ma avanza sudi noi la pretesa delle proprieregole. Occorre accettare che que-sto nostro Dio, fin da Natale cisconcerti; abbia il diritto di scom-binare la nostra vita, di mettere ilsuo disordine dentro di noi, cioèdi provocarci, così da mettere inquestione il nostro pensare, ilnostro vivere e il nostro decidere.Bisogna patire la tentazione di libe-rarci di Dio: finché non ci inquietain questo modo, rischia di essere ilDio dell’abitudine, il Dio previsto, ilDio che non ci sorprende più.Allora bisogna che questo Diodiventi in qualche modo “faticoso”,così esigente, da essere pieno di pre-tese nei nostri confronti. Solo inquel momento la nostra fede comin-cerà ad essere onesta, quandocomincerà ad avere dubbi: vuol direche Dio ci sta inquietando, altro chebelle luminarie e consumismi vari.Il Natale porta una realtà carica diprofezia: Dio ci visita per una deci-

sione seria, non semplicementeper una celebrazione, una ricor-renza, un ricordo, una tradizione.Il Natale è da vivere anzituttocome un incontro, non con ungiorno, una cerimonia, una tappa,ma con una persona: la persona diNostro Signore Gesù Cristo. E lodiciamo in modo quasi sommesso,per non violare, nella presunzionedelle parole, la grandezza che dichiariamo.Del resto l’incontro non chiedesemplicemente stupore e meravi-glia per il fatto che Dio ha violatola distanza tra Lui e l’uomo.L’incontro con Dio che è venuto inmezzo agli uomini è perché accada una decisione. Il Dio che ci visitanel bambino inerme della grotta èun Dio che come abbiamo visto, èpieno di pretese nei nostri con-fronti: ci chiede di dichiararci a favore o contro di lui.Il Natale dei cristiani non è l’in-contro con un Dio qualsiasi, dalquale si può passare oltre, come sepotesse non lasciare segno; è unincontro di cui scopriamo, nel Vangelo, esigenze senza fine. Natale allora è nascere e cresceresulla linea di Cristo, attendendo ilgiorno felice quando questa cresci-ta sarà compiuta pienamente.Allora «Dio sarà tutto in tutti» (1Cor.15,28) mediante l’umanitàrecepita di Cristo e della sua operache salva, perché «Egli sia tutto in tutti» (Col.3,11).

Don Giancarlo

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S. Natale 2013 - Capodanno 2014

Auguri!

Don Giancarlo

Auguri

Sul palmo della sua mano

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La strada ti venga sempre dinanzi,e il vento soffi alle tue spallee la rugiada bagni l’erbasu cui poggi i passi.

E il sorriso brilli sul tuo voltoe il cielo ti copra di benedizioni.

Possa una mano amicatergere le tue lacrimenel momento del dolore.

Possa il Signore Iddiotenerti sul palmo della manofino al nostro prossimo incontro.

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La Chiesa in cammino

“Lumen fidei” (La luce dellafede) è la prima enciclica

di Papa Francesco, scritta in granparte da Papa Ratzinger, fattapropria e completata dal suo suc-cessore.L’incontro con Cristo, il lasciarsiafferrare e guidare dal suo amoreallarga l’orizzonte dell’esistenza, ledona una speranza solida che non delude. La fede fa scoprire una grandechiamata, la vocazione all’amo-re, e assicura che questo amore èaffidabile, che vale la pena diconsegnarsi ad esso, perché ilsuo fondamento si trova nellafedeltà di Dio, più forte di ogni nostra fragilità.Parole di grande bellezza che sileggono al paragrafo 53 della Lumen fidei.

Suddivisa in quattro capitoli,più un’introduzione e una con-clusione, la lettera - spiega lostesso Pontefice - si aggiungealle encicliche di BenedettoXVI sulla carità e sulla speran-za e assume il “prezioso lavoro”compiuto dal Papa emerito, cheaveva già quasi completato l’en-ciclica.

L’introduzione

L’introduzione illustra le motivazio-ni poste alla base del documento.Innazitutto, recuperare il caratteredi luce proprio della fede, capaced’illuminare tutta l’esistenza del-l’uomo, di aiutarlo a distinguere ilbene dal male, in particolare inun’epoca - come quella moderna -in cui il credere si oppone al cerca-re e la fede è vista come un’illusio-ne, un “salto nel vuoto” che impe-disce la libertà dell’uomo. In secon-do luogo, l’enciclica vuole rinvigo-rire la percezione dell’ampiezzadegli orizzonti che la fede apre perconfessarla in unità e integrità. “Chi crede, vede”, scrive il Papa.

Il primo capitolo

“Abbiamo creduto all’amore” è iltitolo del primo capitolo in cui ilPontefice si sofferma sulla figuradi Gesù, Mediatore che ci apre auna verità più grande di noi, mani-festazione di quell’amore di Dioche è il fondamento della fede. Inquanto risorto, Cristo è “testimoneaffidabile”, “degno di fede”. Mac’è un “aspetto decisivo” dellafede in Gesù: “La partecipazione

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Lumen fidei

Prima enciclica di Papa Francesco

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al suo modo di vedere”. Usandoun’analogia, il Papa spiega che,come nella vita quotidiana ci affi-diamo a “persone che conosconole cose meglio di noi” - l’architetto,il farmacista, l’avvocato, - così perla fede necessitiamo di qualcunoche sia affidabile ed esperto “nellecose di Dio” e Gesù è “colui che cispiega Dio”. La fede, poi, “non èun fatto privato”, ma è destinata a diventare annuncio.

Il secondo capitolo

Nel secondo capitolo, “se non cre-derete, non comprenderete”, ilPapa scrive: “La fede senza veritànon salva. Resta una bella fiaba, laproiezione dei nostri desideri di felicità”.Ed oggi, data “la crisi di verità incui viviamo”, è più che mai neces-sario richiamare questo legame,perché la cultura contemporaneatende ad accettare solo le veritàdella tecnologia, ciò che l’uomoriesce a costruire e misurare con lascienza e che è “vero perché fun-

ziona”, oppure le verità del singo-lo valide solo per l’individuo e nona servizio del bene comune. Ciòcomporta però il “grande oblio delmondo contemporaneo” che - avantaggio del relativismo e temen-do il fanatismo - dimentica ladomanda sulla verità, sull’originedi tutto, la domanda su Dio. LaLumen fidei sottolinea, poi, il lega-me tra fede e amore, inteso come ilgrande amore di Dio che ci tra-sforma interiormente e ci donaocchi nuovi per vedere la realtà.A questo punto, il Papa apreun’ampia riflessione sul “dialogotra fede e ragione”. La fede non èintransigente, il credente non èarrogante. Al contrario, la veritàrende umili e porta alla convivenzae al rispetto dell’altro. Ne derivache la fede porta al dialogo in tutti i campi.

Il terzo capitolo

Il terzo capitolo, “vi trasmettoquello che ho ricevuto”, è incen-trato sull’importanza dell’evange-

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Papa Francesco con il Papa emerito Benedetto XVI

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lizzazione: chi si è aperto all’amoredi Dio, non può tenere questodono per sé, scrive il Papa, ricor-dando la catena ininterrotta deitestimoni della fede. Ciò comportail legame tra fede e memoria per-ché l’amore di Dio mantiene unititutti i tempi e ci rende contempo-ranei a Gesù. Inoltre, diventa“impossibile credere da soli”, per-ché la fede apre l’io al “noi” eavviene sempre “all’interno dellacomunione della Chiesa”. Per que-sto, “chi crede non è mai solo”.C’è un “mezzo speciale” con cui lafede può trasmettersi: i sacramenti.

Il quarto capitolo

Il quarto capitolo, “Dio preparaper loro una città” spiega il legametra la fede e il bene comune. Lafede, infatti, rende salvi i vincolifra gli uomini e si pone al servizioconcreto della giustizia, del dirittoe della pace. Ecco perché essa nonallontana dal mondo e non è estra-nea all’impegno concreto dell’uo-mo contemporaneo. L’enciclica sisofferma, poi, sugli ambiti illumi-nati dalla fede: la famiglia fondatasul matrimonio, i giovani, i rappor-ti sociali, la natura, la sofferenza e la morte.All’uomo che soffre, Dio offre lasua presenza che accompagna, cheapre un varco di luce nelle tene-bre. In questo senso, la fede è con-

giunta alla speranza. Alla fine dellaLumen fidei, il Papa invita a guar-dare a Maria, “icona perfetta” della fede.

L’invocazione finaledel Papa a Maria

L’enciclica Lumen fidei si conclu-de con una preghiera alla Madre di Dio. Eccone il testo:

Aiuta, o Madre, la nostra fede!Apri il nostro ascolto alla Parola.perché riconosciamo la voce di Dio e la Sua chiamata.Sveglia in noi il desiderio di seguirei Suoi passi, uscendo dalla nostraterra e accogliendo la sua promessa.Aiutaci a lasciarci toccare dal suoamore, perché possiamo toccarlo con la fede.Aiutaci ad affidarci pienamente aLui, a credere nel Suo amore,soprattutto nei momenti di tribola-zione e di croce, quando la nostrafede è chiamata a maturare.Semina nella nostra fede la gioia del Risorto.Ricordaci che chi crede non è mai solo.Insegnaci a guardare con gli occhi diGesù, affinché Egli sia luce sul nostro cammino.E che questa luce della fede crescasempre in noi, finché arrivi quel gior-no senza tramonto, che è lo stessoCristo, il Figlio tuo, nostro Signore!

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Come il padre ha mandato me,anch’io mando voi

Èuscita il 4 settembre la nuovalettera pastorale del vescovo

Monari: “Come il Padre ha man-dato me, anch’io mando voi”.Una Chiesa in missione, estrover-sa; una Chiesa che ama come amaGesù; una Chiesa che vive lacomunione come prassi; unaChiesa che annuncia il vangelo piùcon l’amore e l’unità nella diversi-tà che con la rigidità di una dog-matica preconcetta.

È la Chiesa in missione che ilVescovo Luciano Monari presentanella sua lettera pastorale, che haper titolo “Come il Padre ha man-dato me, anch’io mando voi” (Gv.20,21). Una lettera, la quarta delsuo episcopato bresciano, cheribadisce e declina uno stile dievangelizzazione evangelico cheabbiamo, ormai, imparato a cono-scere e ad apprezzare. Ma oltre icontenuti che avremo modo diapprofondire, quali provocazionipossiamo raccogliere da questoatto magistrale del Vescovo?Anzitutto il legame profondo cheunisce la missione ecclesiale con laParola di Dio, l’Eucaristia e la vita

della comunità cristiana (le tre let-tere precedenti). Non possiamoannunciare Cristo a compartimen-ti stagni.Siamo chiamati a un’unità delnostro essere che ci fa al tempostesso uditori, commensali, fratelli e testimoni.Per questo la parte teologica dellalettera non è scontata, ci aiuta asentire viva la chiamata di Gesù atrasformare tutta la nostra vitasulla sua, in ascolto dello SpiritoSanto per mostrare al mondo il volto del Padre.Per questo i discepoli sono man-dati, per rendere vivo quello stessoamore che viene nelle Trinità. E seci sentiamo amati, forse sapremoamare con lo stesso amore il mondo e gli uomini.In secondo luogo il Vescovo pro-voca la Chiesa bresciana ad averegrande cura di come vivere l’amo-re e la comunione.È un tema ricorrente per Monariche insiste su uno stile di relazioniche non sia solo frutto di un’alchi-mia psicologica, ma di un cammi-no virtuoso di conversione perma-nente.

Lettera pastorale del Vescovo Luciano per l’anno 2013 - 2014

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Che per il Vescovo il “gareggiarenello stimarci a vicenda” sia piùpastoralmente efficace di tante ini-ziative pastorali? Forse.In ogni caso pare che abbiamoancora molta strada da fare. Nonmancano, poi, indicazioni concre-te per la vita delle parrocchie el’impegno per l’evangelizzazione:missioni popolari, itinerari catecu-menali, centri di ascolto...Resta il dubbio, però, su cosapotrebbe significare rileggere tuttala nostra pastorale dal punto divista di un criterio prioritario dievangelizzazione come l’amore diDio e non solo la trasmissione deicontenuti della fede o la ripetizio-ne di una prassi ecclesiale tradizio-nale e consolidata.In altri termini: cosa dice questaprospettiva al nostro modo di fareoratorio o iniziazione cristiana, ainostri modi di vivere la festa piut-tosto che i sacramenti, al gestire lestrutture o i soldi personali e quel-li delle parrocchie?Una missione centrata sull’amore ela comunione, sbilanciata sulle“periferie assistenziali” e ritmata“dall’odore delle pecore” potreb-be innestare scelte ecclesiali e pastorali inedite.In questo senso, per la nostra dio-cesi, l’esperienza di tanti missiona-ri ad gentes bresciani potrebbedivenire una risorsa e uno stimoloal confronto da non trascurare.

Infine l’apertura alla società e al mondo.Il Vescovo non entra nello specifi-co degli ambienti della vita, se diquello familiare o di altri ambientisociali, ma apre a una declinazionedella missione dell’amore e dellacomunione secondo lo spirito delle beatitudini.Come dirlo nel lavoro, nella poli-tica, nell’economia resta unasfida da giocare non tanto sul filodella strenua difesa dei valori cri-stiani, ma più sul versante dellacoerenza della vita dei testimoni del Vangelo.

Don Adriano Bianchi

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Sua Ecc.za Mons. Luciano Monari

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DICEMBRE

Domenica 1 1a di AvventoS.S. Messe orario festivoOre 11.00: S. Messa e presentazione dei bambini del Gruppo Betlemme

Venerdì 6 Ore 19.30: RosarioOre 20.00: S. Messa

Domenica 8 Solennità dell’Immacolata ConcezioneS.S. Messe orario festivoOre 11.00: S. Messa solenneOre 18.00: Rosario

Domenica 15 3a di AvventoS.S. Messe orario festivo

Venerdì 20 Comunione agli ammalati in preparazione al NataleOre 18.30: S. Messa

Domenica 22 4a di AvventoS.S. Messe orario festivoOre 11.00: S. Messa e benedizione delle statuine di Gesù bambino

Calendario liturgico

La Comunità

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Martedì 24 S. Messa ore 9.00Ore 9.00 - 12.00 • 15.00 - 19.00 confessioni, è presente il Sacerdote forestieroOre 24.00: S. Messa nella nascita del Signore

Mercoledì 25 Solennità del Santo NataleS.S. Messe orario festivoOre 11.00: S. Messa solenne

Giovedì 26 S. StefanoS.S. Messe orario festivo

Domenica 29 Festa della famiglia di Gesù, Maria e GiuseppeS.S. Messe orario festivoOre 11.00: S. Messa e celebrazione degli anniversari di matrimonio

Martedì 31 Ore 18.30: S. Messa, funzione del ringraziamento, canto del Te Deum

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Raffaello Sanzio, Adorazione dei Magi, pinacoteca vaticana

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GENNAIO 2014

Mercoledì 1 Ottava del NataleMaria SantissimaGiornata della paceS.S. Messe ore 11.00 e 18.30 (È sospesa la Messa delle ore 8.00)

Venerdì 3 Comunione ammalatiOre 19.30: RosarioOre 20.00: S. Messa

Domenica 5 S.S. Messe orario festivo

Lunedì 6 Festa dell’Epifania del SignoreGiornata dell’infanzia missionariaS.S. Messe ore 8.00, 11.00 e 16.00Ore 16.00: Processione dalla canonica alla chiesa con la Sacra Famiglia, e i magiS. Messa, bacio a Gesù Bambino, consegna dell’offerta per l’infanzia missionaria, premiazioni dei presepi

Domenica 12 Battesimo di GesùS.S. Messe orario festivoOre 11.00: S. Messa con i genitori ed i bambini battezzati nell’anno precedente

Domenica 19 S.S. Messe orario festivo

Domenica 26 S.S. Messe orario festivo

• Settimana per l’unità dei cristiani18 -25 gennaio

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Catechesi per i bambini

Catechista Giorno Ora

Gruppo Betlemme:

Zenucchi Simona Domenica 09.30Deprà Lia

Gruppo Nazaret:

Garda NadiaDomenica 09.30

Capelli Marina

Gruppo Cafarnao:

Piccinali Maddalena Domenica 09.30

Gruppo Gerusalemme:

Piemonti Andreina Domenica 09.30

Gruppo Emmaus:

Bettoni Daniela Domenica 09.30

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Catechesi per i ragazzi

Catechista Giorno Ora

Gruppo Antiocchia:

Ragazzi Laura Domenica 09.30

Fassoli Davide Domenica 09.30Sarro Luca

Padri della Casa di Nazaret Tempi forti

Don Giancarlo Giovedì 20.30

Don Giancarlo Domenica 15.30

Catechesi per le catechiste

Catechesi per gli adolescenti e i giovani

Catechesi preadolescenti

Catechesi per i genitori

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Festa patronale di S.Filastrio

Tempesta e fortunale, come ècapitato in pieno luglio nella

Bassa, possono spezzare le fogliedel granoturco, ma non fermare letradizioni. Il caldo soffocante puòindurre alla fuga e alla ricerca difrescure ma difficilmente inter-rompe l'attaccamento alle proprieradici: per questo a Ludriano an-che quest'anno, dopo la bufera cheha recato gran danno alle campa-gne della zona e pur con la canico-la della stagione, la festa patronaledi San Filastrio, uno dei grandiVescovi di Brescia nei primi secolidella sua storia cristiana, si è ripe-tuta con la sentita partecipazionedi sempre, domenica 21 luglio. E lapopolazione, dopo la Messa solen-ne, arricchita dal contributo delcoro locale, ha seguito con devo-zione, preghiere, canti e le melodiedella Banda di Roccafranca il tra-gitto processionale che ha toccatole vie del paese, seguendo la statua del santo patrono. La festa quest'anno è stata segnatada una novità. La celebrazioneeucaristica solitamente era presie-

duta da un Vescovo o Arcivescovoo, comunque, da qualche illustrePrelato che poteva avere con Ludriano un qualche legame.Quest'anno è stato lo stesso par-roco don Giancarlo a presiederemessa e processione. Con un risul-tato sorprendente: la festa non haperso in solennità e nel contempoha acquistato in intimità, fami-liarità, comunione, riflessione. Infatti il parroco di Ludriano, atredici anni dal suo ingresso inpaese, ha voluto parlare alla suagente, apertis verbis et toto corde:vale a dire con parole chiare e contanta affettuosa cordialità. Haricordato che la parrocchia deveessere una casa per tutti, dai piùpiccoli agli anziani; per vicini elontani, per chi ha una forte prati-ca cristiana e per chi è in questopiù debole. La parrocchia è unacasa con le porte aperte. É un tettosotto il quale ci si trova bene e cisi vuol bene. Ma soprattutto laparrocchia è il luogo dove si co-munica la fede, la si vive e la si testimonia.

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Il messaggio di don Giancarlo,quindi, è stato chiaro nella festapatronale nell'Anno della fede: sela fede è una luce che illuminatutta la nostra vita, è nella parroc-chia che questa luce ci è donata ed

è nella parrocchia che la luce dellafede si trasforma in opere di bene,di amore per la crescita spirituale di tutti.

Mons. Gabriele Filippini

Ponziani Loverini, S. Filastrio, parrocchiale di Ludriano

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Verbale del Consiglio Pastorale Parrocchiale

Regolarmente convocato, si èriunito il 10 ottobre, alle ore

20.30, in chiesa, il C.P.P. Dopo lacelebrazione della S. Messa, incanonica, è stato letto ed approva-to il verbale del 18 giugno 2013.All'ordine del giorno.1. L'enciclica Lumen Fidei. IlParroco presenta la prima encicli-ca di Papa Francesco. Un'enciclicache è un autentico passaggio diconsegne tra il Papa emeritoBenedetto XVI e il Pontefice incarica. L'opera quasi pronta almomento della rinuncia al pontifi-cato da parte di Papa Ratzinger,è stata completata da ulterioricontributi del suo successore,diventando così, di fatto, la primaenciclica scritta a quattro mani da due Papi.2. Presentazione e discussione delPiano Pastorale Parrocchiale. Si approva ad unanimità.3. Purtroppo nel mese di lugliodue fulmini di enorme potenza,percepiti anche nei paesi vicini,hanno colpito il campanile di-struggendo completamente il qua-dro e l'impianto elettrico delle

campane. Si è provveduto a rinno-vare e mettere a norma tutto l'im-pianto elettrico. L'intervento èstato realizzato nel mese di settem-bre ed il preventivo è di 20.000euro. Il risarcimento dell'Assi-curazione e le offerte libere per ora non bastano a coprire la spesa.Con la preghiera e la benedizione,alle ore 22.40, si conclude il C.P.P.

Piemonti Denise - Segretaria

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5, 6, 7, 12, 13, 14 luglio 2013: festa dell'Oratorio

Album parrocchiale

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Page 21: COMUNITÀ - Natale 2013

29 luglio - 9 agosto 2013: secondo grest parrocchiale

10 - 28 giugno 2013: primo grest parrocchiale

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13 agosto 2013: S. Messa in ricordo di Andrea

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Page 23: COMUNITÀ - Natale 2013

23 agosto 2013: inaugurazione del campo di pallavolo realizzato dai coetanei di Andrea

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26 agosto - 1 settembre 2013: alcuni momenti della settimana sportiva e ricreativaall'oratorio

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Calcio: una grande passione per piccoli e grandi

I vincitori del torneo in ricordo di Andrea

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Page 26: COMUNITÀ - Natale 2013

2,4,5 settembre 2013: pellegrinaggio parrocchiale a Roma

Un grande dono: Loretta e Roberto con il Papa Francesco

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Il gruppo davanti alla fontana dell'aquila nei giardini vaticani

Sul sagrato della Basilica di Santa Maria Maggiore con Mons. Vittorio Formenti

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13 ottobre 2013: festa della Beata Vergine Maria del Rosario

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Anagrafe parrocchiale

Sono entrati a far parte della Chiesacon il Sacramento del Battesimo:• Cecchi Alessandro, di Massimiliano e Giambra Manuela.• Rigosa Luca, di Giorgio e Giambra Arnalda.• Podestà Leonardo, di Nicola e Alessandrini Laura.• Peluchetti Mattia, di Simone e Zenucchi Marina.• Gaibotti Erwin, di Ronnie e Roncaletti Lidia Angela.• Gabriele Nicola Ferrari, di Michele e Brusegan Alessandra.

Hanno pronunciato il loro “si” davanti all’altare:• Tiraboschi Elena e Gaibotti Cristiano.• Bellini Maria e Fontana Nicola.

Sono entrati nella dimensione dell’eternità:• Piemonti Severina, di anni 89.• Pisati Angela, di anni 91.

Piemonti SeverinaN. 25.05.1924M. 24.08.2013

Pisati AngelaN. 05.02.1922M. 01.09.2013

Nella pace del Signore

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SommarioLE CONFIDENZE DEL PARROCO - La verità di Betlemme pag. 01

AUGURI - Sul palmo della sua mano pag. 04

LA CHIESA IN CAMMINO- Lumen fidei: prima enciclica di Papa Francesco pag. 05- Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi pag. 08

LA COMUNITÀ- Calendario Liturgico pag. 10- Catechesi pag. 13- Festa patronale di S.Filastrio pag. 15- Verbale del Consiglio Pastorale Parrocchiale pag. 17

ALBUM PARROCCHIALE- 5, 6, 7, 12, 13, 14 luglio 2013: festa dell'Oratorio pag. 18- 10 - 28 giugno 2013: primo grest parrocchiale pag. 19- 29 luglio - 9 agosto 2013: secondo grest parrocchiale pag. 19- 13 agosto 2013: S. Messa in ricordo di Andrea pag. 20- 23 agosto 2013: inaugurazione del campo di pallavolo

realizzato dai coetanei di Andrea pag. 21- 26 agosto - 1 settembre 2013: alcuni momenti

della settimana sportiva e ricreativa all'oratorio pag. 22- Calcio: una grande passione per piccoli e grandi pag. 23- I vincitori del torneo in ricordo di Andrea pag. 23- 2,4,5 settembre 2013: pellegrinaggio parrocchiale a Roma pag. 24- Un grande dono: Loretta e Roberto con il Papa Francesco pag. 24- Il gruppo davanti alla fontana dell'aquila nei giardini vaticani pag. 25- Sul sagrato della Basilica di Santa Maria Maggiore

con Mons. Vittorio Formenti pag. 25- 13 ottobre 2013: festa della Beata Vergine Maria del Rosario pag. 26

ANAGRAFE PARROCCHIALE pag. 27

Page 31: COMUNITÀ - Natale 2013

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Page 32: COMUNITÀ - Natale 2013

Natale: gioia assicurata

Le stelle dicembrine trattengono il respiro,

incede la notte rischiarata da schegge di luna:

è terminato il tempo di sventure e guerre,

svaniscono memorie di attese inascoltate.

Avanzano i sogni di un mondo rinnovato

lasciando trasparire lembi di un cielo colorato

che vince le paure di tanti cuori stanchi.

Vibra nell’aria e ci sfiora una speranza,

s’avverte il canto di un’aurora francescana:

torna il Natale, per dirci che il Bambino

ci porta il sorriso, risveglia in noi la gioia,

ed ancor ci rasserena invitandoci all’Amore.

Mons. Vittorio Formenti