Prof.ssa Valentina Martino

A.A. 2018-2019

COMUNICAZIONE

PER IL MANAGEMENT D’IMPRESA

Editoria aziendale dalla carta al web.

Corporate book, house organ, magazine

a cura di Valentina Martino

L’editoria aziendale:

caratteristiche distintive

L’editore delle pubblicazioni è l’organizzazione stessa, che può eventualmente delegarne la realizzazione (in toto o per alcune fasi) ad agenzie/professionisti esterni;

Comprende una pluralità di media aziendali («owned media»), non legati a formati prestabiliti;

I prodotti editoriali – a carattere informativo o di approfondimento – possono rivolgersi a una molteplicità di pubblici strategici dell’organizzazione.

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a. Monografie aziendali

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Il fenomeno

dei libri aziendali

Libri editi per iniziativa di Organizzazioni ben identificabili, singole o associate, per fini

istituzionali o comunque indipendenti dalla mission aziendale (es. culturali);

Caratterizzati da molteplici generi, finalità, soluzioni creative e distributive,

difficilmente riconducibili a una formula univoca;

Identificano oggi un fiorente mercato editoriale, ancorché un filone comunicativo

sui generis e fra i meno studiati.

18/04/2019

Fonte: Martino, 2019.

L’impresa

si racconta…

Il libro è uno strumento atto a supportare la comunicazione corporate, piuttosto che la promozione di beni e servizi.

Può ripercorrere in modo biografico la storia e il profilo di un’organizzazione (o brand/prodotto),oppure concentrarsi su temi specifici:

vicende particolari della storia aziendale; vicende legate a personaggi di rilievo; prodotto e attività legate al business; attività sociali e culturali promosse dall’azienda; progetti per il presente e per il futuro.

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L’unicità dell’oggetto cartaceo

Nonostante i mutamenti cui la pubblicazione di libri è soggetta grazie allo sviluppo tecnologico, è possibile affermare che lo strumento cartaceo mantiene la sua autorità, legata a:

prestigio ed eleganza dell’oggetto fisico;

durevolezza del valore materiale, destinato ad arricchire nel tempo il “patrimonio” aziendale;

esclusività della distribuzione (gratuita o a pagamento), appannaggio di speciali target.

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La distribuzione

Spesso la tiratura è limitata, in quanto rivolta a pubblici in genere mirati e selezionati;

La maggior parte dei volumi è fuori commercio e la distribuzione è curata direttamente dall’organizzazione; per valorizzarne l’esclusività, le copie possono essere numerate, edite da prestigiose casi editrici, redatte da giornalisti e scrittori o illustrate da creativi di fama;

In altri casi, le opere sono distribuite nei normali canali editoriali e riportano un prezzo di copertina;

Raramente si rende possibile consultare e/o scaricare tali opere dal sito web aziendale.

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Pubblici

di riferimento

Collaboratori, ai quali si voglia proporre una visione dell’identità aziendale, per renderli parte di una storia e di una cultura condivise;

Pubblici delle RP aziendali (azionisti, partner, clientela di prestigio, appassionati, collezionisti etc.);

Pubblici specializzati e professionali (es. studenti, studiosi, addetti ai lavori, istituzioni culturali etc.), interessati a conoscere la storia e l’attività aziendale.

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<www.monografieimpresa.it>

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Una «biblioteca delle aziende»

alla Sapienza

(2012) creazione dell’Osservatorio Monografie d’Impresa (OMI) nel Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona

(2018) partnership con la Sapienza per la creazione di una collezione specialistica di letteratura aziendale nella sede della Biblioteca di Comunicazione e Ricerca Sociale

perconservare e promuovere, nelle sue molteplici espressioni, il patrimonio librario promosso da Imprese e Organizzazioni, valorizzandone la dimensione strategica, professionale e, soprattutto, culturale

b. House organ

aziendali

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House organ e

«giornalismo d’impresa»

L’house organ è il giornale aziendale, a carattere periodico, che viene stampato e fatto circolare in un’organizzazione e/o spedito agli associati, prevedendo in alcuni casi ulteriori occasioni distributive.

È realizzato con lo scopo di favorire:

la circolazione delle informazioni all’interno di un’organizzazione;

il dialogo e l’ascolto fra le diverse componenti aziendali;

l’interesse dei collaboratori e di altri pubblici strategici per temi di attualità e cultura rilevanti per un’organizzazione.

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Le origini

fine ’800/inizio ‘900: fra le prime pionieristiche esperienze di stampa aziendale in Italia, si segnalano “La Riviera Ligure di Ponente” della Ditta P. Sasso (1895) e la “Rivista Fiat” (1913).

anni ’20: si assiste a una significativa fioritura degli organi di stampa aziendale, soprattutto per iniziativa di grandi imprese produttrici di beni di consumo e servizi (Sip, Marzotto, Rinascente etc.).

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L’evoluzione del settore

secondo dopoguerra-anni ‘60: il boom e economico e la crescente attenzione per le relazioni interne e sindacali concorrono a un vero e proprio exploit del fenomeno, con l’aumento sia delle testate che delle tirature, parallelamente alla specializzazione delle formule editoriali.

Nel 1955 nasce l’ASAI (Associazione della stampa aziendale italiana), in seguito denominata ASCAI (Associazione per lo Sviluppo della Comunicazione Aziendale in Italia): <www.ascai.it>.

anni ’70: la crisi economica e l’inasprirsi delle relazioni sindacali rallentano lo sviluppo dei giornali aziendali, percepiti come la “voce del padrone”.

anni ’80 – oggi: riprende lo sviluppo del settore, insieme al suo riposizionamento innescato dal digitale.

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«Rivista Fiat»

La storia dei moderni house organ comincia, in Italia, con l’uscita nel 1913 del primo numero della “Rivista Fiat”.

Riprese le pubblicazioni nel 1923-27, la “Rivista Fiat” consolida la propria funzione di comunicazione interna e l’attenzione per temi di cronaca, costume e letteratura.

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Olivetti:

«Tecnica ed Organizzazione»

La rivista, che interrompe le uscite durante la guerra, può essere considerata uno dei frutti più maturi della cultura organizzativa che fino dagli anni ‘30 del Novecento caratterizzò la Olivetti di Ivrea.

Non a caso, il titolo prescelto esalta lo scopo di contribuire a un’armonica organizzazione aziendale, creando spirito di corpo.

Durata: 1937 - 1944 (prima serie); 1950 - 1958 (seconda serie)

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«Pirelli.

Rivista di informazione e di tecnica»

Rivista illustrata e a colori, nata con l’intento di saldare la cultura tecnico-scientifica e quella umanistica.

Distribuita in vendita nella edicole o spedita per abbonamento.

Dal 1948 al 1972.

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Finmeccanica:

«Civiltà delle Macchine»

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• Azienda: Finmeccanica, Gruppo IRI

• Durata: 1953 (a. I) - 1979 (a. XXVII)

• Periodicità: Bimestrale

• Distribuzione: Abbonamenti Omaggi ai

soci e ai clienti delle aziende del gruppo

• Direttore: Leonardo Sinisgalli, Francesco

D'Arcaisart

Nasce per raccontare la civiltà tecnologica,

attraverso il dialogo tra il versante

umanistico e scientifico dei saperi. Un ruolo

determinante è affidato ai poeti e agli

artisti, ai quali si chiede di intervenire o

di visitare le fabbriche per riportarne

cronache d’autore.

Il “format” e

le regole di genere

L’house organ è una pubblicazione “sulla vita dell’impresa e nell’impresa” (Corvi, 2007):

di proprietà dell’azienda, che ne esercita un controllo completo;

a periodicità regolare;

identificata da un titolo che rinvia all’azienda e da un apparato redazionale stabile;

che offre uno spazio per la diffusione di notizie di interesse per l’organizzazione, dal contenuto tanto più generico quanto più ampio è il pubblico a cui ci si rivolge;

rivolta a tutti i dipendenti e spesso anche a pubblici extra-aziendali;

che esprime una comunicazione “verticale”, aperta tuttavia a contributi del management, dei dipendenti e oggi, sempre più, anche di esperti e utenti esterni;

oggi generalmente scaricabile e consultabile on line.

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House organ aziendali oggi

Pagina 21Fonte: Ascai/Università Cattolica, Dalla carta al web.

L’editoria aziendale in Italia, 2015 (tot.: 107 aziende).

Il 55% dei periodici aziendali combina all’edizione cartacea quella on line;

Oltre metà dei periodici on line (55%) è nata direttamente sul web,

soprattutto dopo il 2010 (81,8%);

La frequenza di diffusione dei periodici solo cartacei è bimestrale o

trimestrale (68,8%).

La frequenza di diffusione dei periodici solo on line è quotidiana (20%) e

settimanale (15%).

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