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Progettista :
Data :Aprile 2013 Agg.to :
Arch. Carmen Rossomando
ACQUISIZIONE E SISTEMAZIONE
AREA SU VIA VERDI
PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO RS
COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO
RELAZIONE SPECIALISTICA:IMPIANTO ELETTRICO
Committente :
Comune di Pontecagnano Faiano
PROVINCIA DI SALERNOVIA
SAN
ZIO
RAFFA
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VIA
PIE
MO
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VIA FRIULI
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EUROPA
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I
VIA
MAR
CO
NI
VIA
CAR
DU
CC
I
VIA
SABATOPIAZZA
OLIMPIA
VIA
VER
DI
VIA
ITALIA
CORSO
I
UMBERTO
30.5
29.7
31.0
35.0
30.3
33.5
33.9
34.5
34.7
29.8
33.5
34.6
37.0
36.9
37.1
40.1
30.5
34.0
40.3
39.3
38.4
37.5
38.2
38.1
34.9
35.3
35.0
34.0
34.6
37.2
34.8
33.7
23.7
25.4
26.9
28.4
25.1
26.9
29.0
28.0
27.1
27.7
28.7
29.4 29.2
24.4
25.0
25.0
25.8
28.3
40.5
43.141.7
43.6
43.5
39.3
39.0
39.0
37.1
35.8
36.4
35.2
Collaboratore: Arch. Daniela Picciuolo
1
1. PREMESSA
La presente relazione tecnica specialistica riguarda l’impianto di pubblica illuminazione
facente parte dei lavori compresi nel progetto definitivo/esecutivo:
PROGETTAZIONE IN VIA VERDI CON SISTEMAZIONE DI UN’AREA A VERDE PUBBLICO ED UN
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLE STRADE INTERNE PRESSO IL QUARTIERE
RESIDENZIALE “INA CASA”. 1° LOTTO FUNZIONALE
2. IMPIANTO ELETTRICO
2.1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO:
‐ Norma CEI 64 – 8: Impianti elettrici utilizzatori;
‐ Norma CEI 64 – 7: Impianti elettrici d’illuminazione pubblica;
‐ Norma UNI 11248: Illuminazione stradale ‐ Selezione delle categorie illuminotecniche;
‐ Norma UNI EN 13201 parti 2, 3, 4: Illuminazione stradale ‐ requisiti prestazionali,
‐ calcolo delle prestazioni, metodi di misurazione delle prestazioni fotometriche;
‐ Tab. CEI UNEL 35024/1 ‐ 97: Portata dei cavi isol. PVC in regime permanente;
‐ Tab. CEI UNEL 35023 – 70: Cadute di tensione unitarie;
‐ Norma CEI 17 ‐13/1: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per
bassa tensione;
‐ Legge n. 186 dello 01/07/1968: Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature, installazioni e impianti elettrici ed elettronici;
‐ Legge n.37 del 22/01/2008: Norme per la sicurezza degli impianti;
‐ Legge n. 81 del 9/04/2008: Attuazione dell'articolo 1 della legge n. 123 del 2007, in
materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
2.2. CARATTERISTICHE PROGETTUALI
L'opera in questione riguarda la realizzazione dell'impianto elettrico di pubblica
illuminazione per l’intervento di riqualificazione suddetto in Via Verdi. Tale intervento sarà
eseguito nel pieno rispetto delle norme tecniche di riferimento, e di tutte le leggi e decreti
concernenti la perfetta e sicura esecuzione dell’opera, al fine di rendere l’intera opera finita a
regola d'arte. Secondo tale Norma l'impianto sarà del tipo in derivazione, ovvero i centri
2
luminosi dovranno essere derivati dalla linea di alimentazione e risultare in parallelo tra
loro (classificato come gruppo "'B", impianto alimentato in derivazione con tensione nominale
≤ a 1000V in tensione alternata).Il progetto prevede l’installazione di corpi illuminanti lungo
la strada comunale via Verdi, attualmente illuminata con lampade su cavi aerei. Considerata
l’estensione dell’impianto, le linee d’illuminazione sono state divise in più gruppi ed ogni
gruppo costituisce un circuito trifase più neutro. Per ogni circuito trifase deve essere previsto
un interruttore magnetotermico principale onnipolare; a valle di questo, per ogni fase deve
essere previsto un interruttore magnetotermico unipolare che effettua la protezione contro il
sovraccarico, che non sia soggetto a scatti intempestivi all'accensione delle lampade essendo
la corrente nominale In superiore a circa 3 volte la corrente di impiego (Ib) del circuito: la
protezione così realizzata permette di non oscurare completamente la zona per guasto
monofase o bifase. Per quanto riguarda la protezione dai contatti indiretti e guasti a terra,
oltre all’impiego di apparecchiature di classe II, è prevista l’installazione d’interruttore
differenziale a riarmo automatico. In generale avremo la distribuzione dei punti luce su linea
trifase con collegamento ciclico su ogni fase. L'impianto di pubblica illuminazione sarà
realizzato conformemente alle leggi, decreti e norme in precedenza citate. Resta comunque
facoltà della stazione appaltante poter introdurre variazioni dovute a imprevisti o
miglioramenti durante l’esecuzione dell’opera.
2.3. DATI DELL’IMPIANTO
Tipo d'impianto: Impianto elettrico utilizzatore di categoria I, con alimentazione dalla rete
pubblica in bassa tensione;
Punto d'origine: Quadro elettrico generale collegato a contatore elettrico trifase;
Sistema di fornitura: Corrente alternata trifase, a frequenza nominale di 50 Hz;
Tensione nominale: 400 V;
Sistema di distribuzione: tipo TT;
Correnti di corto circuito: i valori della corrente di corto circuito presunta per guasto
monofase nel punto di installazione e fornito dalla Societa elettrofornitrice ed e pari a 4,5KA
(IccFN) e 6KA(Icc3F);
Caduta di tensione ammissibile: dovrà assumere un valore inferiore al 4% tra il punto di
3
origine e l'ultimo utilizzatore.
2.4. DESCRIZIONE GENERALE IMPIANTO CON FORNITURA IN B.T. SISTEMA DI NEUTRO
TT
L'impianto in oggetto rientra, secondo la classificazione delle norme CEI 64‐8 22.1,
nei "Sistemi di I categoria a tensione nominale da oltre 50 V fino a 1000 V c.a., e da oltre 120 V
fino a 1500 Vc.c. ", è quindi attuata la protezione contro i contatti diretti prevista per il
sistema TT . Il sistema è classificato tramite il suo modo di collegamento a terra con due
lettere, che hanno il seguente significato:
Prima lettera. Situazione del sistema rispetto a terra: T collegamento diretto a terra di un
punto ( in genere il neutro ) .
Seconda lettera. Situazione delle masse rispetto a terra: T collegamento a terra.
Secondo la classificazione delle norme CEI il sistema TT e cosi definito: " sistema con un
punto collegato direttamente a terra e le masse dell'impianto collegate ad un impianto di terra
elettricamente indipendente da quello del collegamento a terra del sistema d'alimentazione ".
2.5. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
La protezione contro i contatti indiretti sarà realizzata mediante messa a terra ed
interruzione del guasto come previsto per gli impianti utilizzatori dalla Norma CEI 64‐
8/7. Nei sistemi TT dovrà avvenire l'interruzione dell'alimentazione, in caso di guasto a terra,
mediante interruttori differenziali coordinati in modo che risulti soddisfatta la seguente
condizione: Rt x IOn ≤ 50 dove:
Rt è la somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione delle masse in
Ohm.
IOn è la corrente nominale differenziale che provoca il funzionamento automatico del
dispositivo di protezione magnetotermico differenziale.
2.6. CORRENTE DI CORTO CIRCUITO PRESUNTA
Il valore della corrente di c.c. presunta all’origine dell’impianto sarà fornita dall’ente
distributore della energia elettrica. I dispositivi di protezione da installare sui quadri elettrici
4
sono stati scelti con un potere d’interruzione massimo, Icn (nominale), riferito
rispettivamente alla tensione nominale, superiore al valore di corrente di c.c. presunto nel
punto d’installazione stesso. Tutti i dispositivi di protezione delle linee elettriche a servizio
dell’impianto in oggetto avranno un potere di interruzione nominale massimo (Icn o Icu)
almeno pari a 6 KA per circuiti monofase e 10 KA per circuiti trifase.
2.7. DISPOSITIVI DI MANOVRA E PROTEZIONE E CAVI ELETTRICI
All’inizio dell’impianto è presente un interruttore generale quadripolare la cui apertura
consentirà l’interruzione elettrica e meccanica di tutti i conduttori attivi collegati a valle del
sopra citato dispositivo compreso il conduttore di neutro. Per quanto riguarda la manovra e
protezione da porre all’origine di ognuna delle linee uscenti dal quadro generale si rimanda a
quanto già descritto al punto n. 1 sopra descritto. Nella scelta sarà rispettato lo standard di
qualità di ogni dispositivo o apparecchiatura elettrica. I cavi del circuito 230/400V posati
entro cavidotti interrati avranno tensione nominale non inferiore a 600/1000 V e saranno del
tipo non propaganti l’incendio(CEI 20‐22), inoltre saranno provvisti di una guaina esterna in
aggiunta al proprio isolamento. La sezione minima di fase prevista per i conduttori di rame
isolati per i circuiti di potenza potrà essere di 1,5 mmq.
2.8. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
La protezione contro i contatti diretti sarà del tipo totale, effettuata mediante l’isolamento
delle parti attive. La protezione totale sarà realizzata mediante:
‐Isolamento delle parti attive senza possibilità di rimuovere l’isolamento stesso
‐ Involucri e barriere che assicurino un grado di protezione dalle parti attive ≥ IP
XXB(inaccessibilità al dito di prova articolato Φ=12mm e I=18mm, il quale penetra
completamente ma mantiene una distanza adeguata da parti pericolose). La rimozione di
barriere o involucri a portata di mano dovrà essere effettuata mediante attrezzo (cacciavite,
chiave, ....)
2.9. PROTEZIONE DEI CAVI CONTRO I SOVRACCARICHI
Il dimensionamento dei cavi in base ai rispettivi dispositivi di protezione, è stato eseguito, in
ottemperanza a quanto richiesto dalla norma CEI 64‐8, secondo le seguenti condizioni:
Ib ≤ In ≤ Iz
5
If ≤ 1,45In
dove:
Ib è la corrente d'impiego della conduttura determinata in base al tipo di carico alimentato, In
è la corrente nominale o di regolazione del dispositivo di protezione, Iz è la portata reale in
regime permanente della conduttura, If è la corrente di sicuro funzionamento del dispositivo
di protezione.
Per rispettare la prima condizione sono state impiegate sezioni di cavo la cui portata effettiva
Iz è superiore od uguale alla corrente nominale In del dispositivo di protezione, la quale è a
sua volta superiore od uguale alla corrente d'impiego Ib del circuito alimentato. Per quanto
riguarda il rispetto della seconda condizione, avendo a che fare, nel caso in esame, con
interruttori automatici, non è stata necessaria nessuna verifica, in quanto la corrente di sicuro
funzionamento If è: 1,45In per interruttori per uso domestico e similare conformi alla norma
CEI 23‐3. Dove non inequivocabilmente specificato, la scelta dei conduttori e dei cavi dovrà
essere concordata con la D.L..
2.10. VERIFICA DEL VALORE DI ENERGIA SPECIFICA PASSANTE
Le sezioni dei cavi, indicate negli elaborati di progetto, sono state scelte in modo da risultare
protette sia in caso di corto circuito massimo ad inizio linea, che in caso di corto circuito
minimo al termine di essa, contro il rischio di danneggiamento dovuto agli effetti dell'energia
specifica passante I2T lasciata transitare dal dispositivo di protezione, ovvero è stata
rispettata la seguente relazione: K2 x S2 ≥ A2 x s.
Dove:
K è un coefficiente funzione del materiale di cui e costituito il conduttore:
115 per i conduttori in rame isolati in PVC.
135 per i conduttori in rame isolati con gomma ordinaria o butilica.
143 per i conduttori in rame isolati con gomma etilenpropilenica (EPR) e polietilene
reticolato (XLPE ).
S la sezione del conduttore.
6
A2 x s la sollecitazione termica specifica lasciata passare dall' interruttore di protezione.
2.11. IMPIANTO DI MESSA A TERRA
Sistema di neutro TT.
L’impianto di terra sarà realizzato mediante conduttore di rame isolato in PVC giallo/verde di
sezione 16 mmq e posato dentro al cavidotto corrugato interrato. Il nuovo impianto di terra
sarà costituito da tanti dispersori a croce in acciaio zincato infissi nel terreno in
corrispondenza dei pozzetti e ciascuno di essi sarà collegato mediante il conduttore di terra
alla rete di terra generale. Le derivazioni di collegamento tra il conduttore di terra generale ed
il conduttore di terra equipotenziale del circuito d'illuminazione, saranno eseguite entro i
pozzetti. L'impianto di terra è di fondamentale importanza perché permette la realizzazione
della"protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione"; per realizzare la
protezione contro i contatti indiretti, pertanto dovrà essere realizzato e verificato, prima della
messa in esercizio dell'impianto stesso, secondo la regola dell'arte.
2.12. RESISTENZA D'ISOLAMENTO VERSO TERRA
Al termine della realizzazione dell'impianto elettrico a servizio della pubblica illuminazione in
oggetto, e prima della messa in servizio dello stesso, la Ditta installatrice dovrà eseguire tutte
le verifiche richieste dalla norma CEI 64‐8, mediante strumentazione idonea, per accertarne la
conformità. Tra le misure richieste dovrà essere eseguita quella relativa alla resistenza di
isolamento. Il risultato di tale misura dovrà essere compatibile con il valore dato dalla
seguente formula: 2Uo / (L+N) (MU).
Dove:
Uo e la tensione nominale verso terra in chiloVolt, con un minimo di 1kV;
L è la lunghezza complessiva della linea in chilometri, un minimo di 1km;
N è il numero degli apparecchi di illuminazione presenti nel sistema elettrico.
2.13. DISTANZE DI RISPETTO DEI CAVI INTERRATI
Le tubazioni devono essere poste in tubazioni ad una profondità minima di 60 cm e segnalate
tramite nastro monitore posto ad almeno 10 cm sopra e per tutta la lunghezza. Dove non
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possibile per la presenza di esistenti manufatti, saranno comunque posati alla massima
profondità possibile. Non sono poste condizioni particolari per incroci con cavi di energia ma i
punti di attraversamento dovranno essere tali da mantenere possibilmente una distanza di 15
cm tra le tubazioni. Per gli attraversamenti di tubazioni metalliche non contenenti materiali
infiammabili si prescrive una distanza minima di 50 cm o 30 cm nel caso si interponga tra i
tubi una soletta di calcestruzzo o materiale isolante; nel caso di parallelismi è richiesta una
distanza di almeno 30cm. Per gli attraversamenti di tubazioni metalliche contenenti materiali
infiammabili il DM 24/11/1984, prescrive una distanza minima di 50 cm o 30 cm nel caso si
interponga tra i tubi una soletta di calcestruzzo o materiale isolante, nel caso di parallelismi e
richiesta una distanza di almeno 50 cm.
2.14. QUADRO ELETTRICO GENERALE
Il quadro elettrico generale dovrà essere realizzato con carpenteria da esterno in vetroresina,
per posa su basamento e delle dimensioni tali al contenimento di tutte le apparecchiature di
telegestione, telecontrollo, riduzione di potenza, interruttori differenziali e/o magnetotermici,
contattori ecc. oltre a tutte le apparecchiature dedicate alla videosorveglianza. Dovrà essere
redatto il progetto esecutivo dettagliato da sottoporre all’approvazione della stazione
appaltante.
2.15. CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’IMPIANTO
‐ Alimentazione B.T. fornitura trifase, in derivazione dall’impianto elettrico esistente in Via
Verdi.
‐ Sistema TT
‐ Tensione nominale 440/230 V
‐ Frequenza: 50 Hz
‐ Massima corrente di c.c. presunta F/F nel punto di allaccio: 6 KA
2.16. TIPOLOGIA IMPIANTISTICA
L’impianto d’illuminazione pubblica in esame è da considerarsi un ampliamento di quello
esistente, in derivazione dall’impianto di illuminazione pubblica esistente sulla Via Verdi.
Verrà inoltre realizzata, completamente ex novo, la predisposizione della pubblica
illuminazione lungo il tratto di ingresso all’area del parco verde in Via Verdi, comprendente
pozzetti di derivazione con chiusino carrabile e un tratto di cavidotto in tubi corrugati PEAD a
parete doppia/tripla.
L’impianto in ampliamento, allacciato alla Via Verdi, sarà realizzato tutto con
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componenti di classe II pertanto non saranno necessari impianto di terra e interruttori
differenziali:
• L’apparecchio d’illuminazione sarà di classe II;
• La morsettiera di derivazione sul palo sarà di classe II;
• i cavi saranno del tipo con guaina con tensione d’isolamento 0,6/1 kV(unipolari
FG7R, multipolari FG7OR);
• le apparecchiature di comando, manovra e protezione dell’impianto saranno
contenute entro armadio stradale in resina privo di masse;
• le muffole di giunzione all’interno dei pozzetti alla base del palo saranno anch’esse
di classe II.
2.17. CORPI ILLUMINANTI
Attualmente il quartiere oggetto dell’intervento è illuminato da lampade sospese su fili. La
scelta dei nuovi elementi quali corpi d’illuminazione, è di due tipologie di lampade su pali. La
prima riguarda l’illuminazione prevista lungo il marciapiede confinante con il parco a verde
pubblico; l’altra è la stessa adottata dalla Pubblica Amministrazione e già in uso, per
l’illuminazione del centro urbano.
1)Pali con sistema d’illuminazione a luce diretta, H mt 10,00, finalizzato all’impiego di
sorgenti luminose con LED di potenza. Installazione su pali a testapalo, con bracci laterali o su
pali a frusta con attacco di diametro o 46/60/76mm. Vano ottico realizzato in pressofusione
di alluminio; bracci realizzati in tubolare di acciaio zincato a caldo: vetro di chiusura sodico
calcico spessore 5 mm siliconato alla cornice che chiude il vano LED tramite cerniera e 2 viti.
Riflettori in alluminio silver, viti esterne in acciaio inox, fotocellula crepuscolare.
3)Palo artistico riproducente modelli d'epoca, di prodotto da azienda certificata UNI EN ISO
9001, composto da un palo in acciaio rastremato a macchina costituito da un fusto in acciaio
zincato a caldo di spessore 4 mm ed altezza fuori terra di mt 7.00 . Il palo sarà infisso nel
terreno per 600 mm mediante un plinto di fondazione in calcestruzzo. Il braccio è in acciaio
zincato e verniciato con attacco per il corpo illuminante e pigna finale in ghisa, finemente
lavorata.
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2.18. CRITERI DI PROGETTAZIONE
I criteri usati per la progettazione sono stati i seguenti.
Per determinare la tipologia delle apparecchiature illuminanti da installare e la loro
interdistanza media si è effettuato il calcolo illuminotecnico e sulla base delle correnti di
impiego relative al numero di lampade previste, sono state dimensionate le condutture e le
apparecchiature di protezione e manovra, prevedendo comunque una eventuale espansione
dell’impianto di illuminazione pubblica sull’area.
La zona di studio considerata per il calcolo illuminotecnico è quella del viale a prevalente
uso pedonale.
Con riferimento alla Norma UNI 11248, la categoria illuminotecnica di riferimento è S4.
cui corrispondono, in base alla norma UNI 13201, i seguenti requisiti illuminotecnici :
E’ stato scelto un apparecchio illuminante su palo, specifico per arredo urbano, con una
lampada a LED; è stato effettuato il calcolo illuminotecnico per la verifica delle prestazioni
illuminotecniche richieste. La scelta della distribuzione elettrica ha cercato di equilibrare le
correnti sulle tre fasi per ridurre le correnti d’impiego, e di conseguenza le portate degli
interruttori e le sezioni dei cavi.
Il dimensionamento delle linee è stato effettuato determinando le potenze assorbite dalle
utenze, e calcolando le correnti di impiego nei vari tratti delle linee.
Per il dimensionamento si sono considerate:
‐ il valore della caduta di tensione, ricavato dalle tabelle CEI UNEL in funzione
della lunghezza del cavo e della corrente d’impiego, per limitare la caduta di tensione in
modo tale che la caduta di tensione totale dal punto di fornitura risulti inferiore al 5%.
‐ le portate nominali dei cavi, ricavati dalle tabelle CEI UNEL, che tengono conto
del valore della massima temperatura ambiente di progetto e delle effettive condizioni di
posa;
‐ Il coordinamento tra le caratteristiche della conduttura e quelle del relativo
dispositivo di protezione, per quanto riguarda le correnti d’impiego e le correnti di
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cortocircuito presunte.
Per il dimensionamento delle protezioni contro il sovraccarico e il corto circuito si è
proceduto come di seguito descritto.
‐ Il potere d’interruzione del dispositivo (Icn), è stato scelto dalla corrente di cortocircuito
massima della linea (Icc),
‐ E’ stato verificato che l’energia passante del dispositivo scelto, in regime di cortocircuito,
fosse minore della massima sopportabile dal cavo, mediante comparazione delle curve
caratteristiche.
‐ Per la protezione contro il sovraccarico, la corrente nominale In e la corrente
d’intervento della protezione termica If sono state scelte in relazione alla corrente
d’impiego Ib e alla portata del cavo Iz, in modo da soddisfare la seguente relazione:
Ib ≤ In ≤ Iz ; If ≤1,45 Iz
La corrente nominale del dispositivo sarà almeno pari a tre volte la corrente nominale del
circuito, in modo da evitare scatti intempestivi, per la sovracorrente all’atto dell’accensione
delle lampade.
La protezione dai contatti diretti avverrà mediante l’isolamento delle parti attive e la
protezione mediante involucri e barriere.
La protezione dai contatti indiretti, avverrà con l’utilizzo di componenti di classe II.
2.19. MATERIALI E COMPONENTI
I materiali e i componenti d’impianto dovranno rispondere ai requisiti di autoestinguenza,
e dotati, nei casi applicabili, del Marchio Italiano di qualità (IMQ), o di altro marchio di
conformità ad un pase CEE, e dovranno inoltre essere conformi alle direttive europee
(marchio CE).
Dovranno essere utilizzati conduttori in rame isolati in gomma, con guaina in PVC, con
tensione di prova 0,6/1kV, e sigla di designazione FG7R /FG7OR.
Dovranno essere utilizzati tubi corrugati in PEAD, a parete doppia corrugata esterna, liscia
interna, conformi alle norme CEI 23‐39, CEI 23‐46 ed EN‐50086 ‐ tipo 450 N, posati a una
profondità di 0,5 m.
Il progettista
Arch. Carmen Rossomando
11
IMPIANTO E CALCOLO ILLUMINOTECNICO AREA PARCO
Impianto Via Verdi ‐ Pontecagnano Faiano
1 Dati punti luce ‐ composizione
1 Composizione corpo illuminante(Wow tipo IGuzzini)
‐ Palo rastremato stepped realizzato in acciaio zincato a caldo 70 micron, come da normativa
UNI EN ISO 1461 (EN40‐5), con successivo trattamento superficiale di verniciatura acrilica a
polvere texturizzata. La zincatura prevede l’operazione di agitatura, in modo da impedire
l’accumulo di sali di zinco al suo interno. Il palo è costituito da due spezzoni cilindrici; è in
acciaio EN10025‐S355JR (ex Fe510 UNI7070); il primo cilindro ha diametro 194 mm,
spessore 3 mm e lunghezza 4200 mm, mentre il secondo cilindro ha diametro 121 mm,
spessore 4 mm e altezza 5800 mm. L’asola per la portella è dimensionata 310x95 mm, ad
altezza 1000 mm dal terreno, idonea per il montaggio della morsettiera a due fusibili. Portella
realizzata a filo, in fusione di alluminio; ad essa è correlata la relativa chiave, triangolare
grande (9 mm lato chiave) per portella. La chiusura è assicurata tramite una guarnizione di
tenuta antiusura che si adatta alle irregolarità superficiali del palo. La portella è montata per
mezzo di una contropiastra, fissata all’interno al palo tramite saldatura a punti. Internamente
al palo è saldato un gancio metallico, atto a supportare la morsettiera. Esso è costituito da un
tondino metallico, di diametro 4 mm, ripiegato due volte di dimensioni 40x26 mm. Il palo
presenta 4 fori passanti, con inserti filettati in acciaio inox per permettere il fissaggio del
tirante. Nella parte superiore è presente una piastra metallica in acciaio zincato, saldata, con
tre fori M8 posti a 120°, adibita al fissaggio del testa/palo a filo. All’estremità superiore del
palo è installato un tappo di chiusura realizzato in policarbonato (siliconato dall’utente). Il
palo è idoneo per resistere all’azione dinamica del vento, in conformità alle normative vigenti
descritte nel Decreto Ministeriale del 16/01/96.
‐ Braccio con flangia tubolare di acciaio zincatura a caldo e sottoposto a fosfocromatazione,
doppia mano di fondo, passivazione a 120° C, verniciatura liquida grigia testurizzata RAL
9007, cottura a 150° C. Braccio completo di tirante in acciaio inox, fissaggio al palo tramite
due viti M6.
‐braccio intermedio realizzato in acciaio, zincatura a caldo e sottoposto a fosfocromatazione,
doppia mano di fondo, passivazione a 120° C, verniciatura liquida grigia testurizzata RAL
9007, cottura a 150° C.
12
‐ Contro/flangia realizzata in acciaio zincatura a caldo e sottoposto a fosfocromatazione,
doppia mano di fondo, passivazione a 120° C, verniciatura liquida grigia testurizzata RAL
9007, cottura a 150° C.
‐ Apparecchio d’illuminazione per esterni con ottica asimmetrica a luce diretta, finalizzato
all’impiego di sorgenti luminose con led di potenza. Vano ottico realizzato in pressofusione di
alluminio, sottoposta a fosfocromatazione, doppia mano di fondo, passivazione a 120° C,
verniciatura liquida grigia RAL 9007, cottura a 150° C; possibilità di regolazione, anche
tramite scala graduata, dell’inclinazione rispetto al manto stradale di ± 20°(a step di 5°) nel
montaggio a testa/palo e +5°/‐20° (a step di 5°) nel montaggio laterale. Vetro di chiusura
sodico‐calcico spessore 5 mm. Il vetro fissato alla cornice chiude il vano led che è fissato al
vano componenti, tramite cerniera e 2 viti. L’ alto grado IP67 è garantito dalla guarnizione
siliconica 60 Shore interposta tra i due elementi. Completo di circuito con led monocromatici
di potenza nel colore Warm White, riflettori in alluminio silver. Sostituibilità vano led
direttamente sul posto. Possibilità di sostituire in laboratorio i led a gruppi da 6/12. Gruppo
di alimentazione collegato con connettori a innesto rapido, asportabile tramite clip. Driver con
sistema automatico di controllo della temperatura interna. Driver con quattro profili di
funzionamento differenti senza ausilio di controlli esterni, profili (1_2_3) fissi al 100%
corrispondenti a tre differenti livelli di lumen output, e profilo (4) con riconoscimento della
mezzanotte con lumen output riferito al profilo 1. Profili selezionabili tramite micro
interruttori (possibilità di realizzare cicli di funzionamento personalizzati mediante software
dedicato). Alimentatore elettronico selv 220‐240Vac 50/60Hz. Gruppo alimentazione
sostituibile. Il vano ottico è fissato all’attacco applique o testa/palo tramite due viti di
serraggio, due grani di sicurezza ne facilitano il montaggio. Il flusso luminoso emesso
nell’emisfero superiore del Sistema in posizione orizzontale è nullo (in conformità alle più
restrittive norme contro l’inquinamento luminoso). Tutte le viti esterne utilizzate sono in
acciaio inox.
Led Life Time con flusso residuo a 90% (L90): 83.000 h a Ta 25°C e 57.0000 h a Ta 40°C
(Profilo 1).
Led Life Time con flusso residuo a 80% (L80): 100.000 h a Ta 25°C e 100.000 h a Ta 40°C.
(Profilo 1).
13
‐ Apparecchio d’illuminazione per esterni con ottica stradale a luce diretta, finalizzato
all’impiego di sorgenti luminose con led di potenza. Vano ottico realizzato in pressofusione di
alluminio, sottoposta a fosfocromatazione, doppia mano di fondo, passivazione a 120° C,
verniciatura liquida grigia RAL 9007, cottura a 150° C; possibilità di regolazione, anche
tramite scala graduata, dell’inclinazione rispetto al manto stradale di ± 20°(a step di 5°) nel
montaggio a testa/palo e+5°/‐20° (a step di 5°) nel montaggio laterale. Vetro di chiusura
sodico‐calcico spessore 5 mm. Il vetro fissato alla cornice chiude il vano led che è fissato al
vano componenti tramite cerniera e 2 viti. L’alto grado IP66 è garantito dalla guarnizione
siliconica 60 Shore interposta tra i due elementi. Completo di circuito con led monocromatici
di potenza nel colore Neutral White (4000K), riflettori in alluminio silver. Gruppo led
sostituibile. Gruppo di alimentazione, collegato con connettori ad innesto rapido, asportabile
tramite clip. Driver con sistema automatico di controllo della temperatura interna. Driver con
quattro profili di funzionamento, profili fissi al 100% con tre differenti livelli di lumen output
e profilo con riconoscimento della mezzanotte. Profili selezionabili tramite micro interruttori
(possibilità di realizzare cicli di funzionamento personalizzati mediante software dedicato).
Alimentatore elettronico selv 220‐240Vac 50/60Hz. Gruppo alimentazione sostituibile. Il
vano ottico è fissato all’attacco applique o testa/palo tramite due viti di serraggio, due grani di
sicurezza ne facilitano il montaggio. Il flusso luminoso emesso nell’emisfero superiore del
Sistema in posizione orizzontale è nullo (in conformità alle più restrittive norme contro
l’inquinamento luminoso). Tutte le viti esterne utilizzate sono in acciaio inox.
Led Life Time con flusso residuo a 90% (L90): 90.000 h a Ta 25°C e 65.0000 h a Ta 40°C
(Profilo 1).
Led Life Time con flusso residuo a 80% (L80): 100.000 h a Ta 25°C e 100.000 h a Ta 40°C.
(Profilo 1).
‐ Palo interrato L=11000 d=120/194 mm H= 10000 mm ‐ Grigio
‐ Braccio ø120mm Lunghezza 1500 mm ‐ Grigio
‐ Flangia intermedia ø120mm ‐ Grigio
Altezza braccio intermedio (m): H = 6 m da terra
‐ Controflangia ø120mm ‐ Grigio
‐ Sistema da palo ‐ Vano ottico corpo grande ‐ 8420m 104,2W (Profile 1‐4) ‐ 9710lm 125,9W
(Profile 2) ‐ 10920lm 147,3W (Profile 3) ‐ Warm White ‐ ottica A60 ‐ Grigio
‐ Sistema da palo ‐ Vano ottico corpo piccolo ‐ 5700lm 54,4W ‐ 6620lm 65,9W ‐ 7240lm 74,6W
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‐ Neutral White ‐ ottica stradale ST1 ‐ Grigio
‐ Lampada Profile 2
‐ Lampada Profile 1
Posizionamento punto luce per :
Composizione Posizione Rotazione
x[m] y[m] z[m] Z[°] C0[°] C90[°]
Wow (subLum 1 1x113W) : 0.000 2.056 9.518 0 5 0
Wow (subLum 2 1x48W) : 0.000 ‐0.745 6.000 180 0 0
La posizione corrisponde al centro luminoso del punto luce.
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subLum 1 (tipo Wow)
Dati punti luce Sorgenti:
Rendimento punto luce :100% Quantità : 1
Rendimento punto luce :77.12 lm/W Nome : Profile 2 Classificazione : A20 ↓100.0% ↑0.0% Potenza : 113 W
CIE Flux Codes :14 48 89 100 100 Temp. Di Colore : 3000
Reattore/Alimentatore : Flusso luminoso : 9710 lm Potenza del sistema :125.9 W
Lunghezza :310 mm Larghezza : 400 mm
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subLum 2 (tipo Wow)
Dati punti luce Sorgenti:
Rendimento punto luce: 100% Quantità: 1 Rendimento punto luce: 104.78 lm/W Nome: Profile 1
Classificazione: A30 ↓100.0% ↑0.0% Potenza: 48 W
CIE Flux Codes: 35 72 97 100 100 Temp. Di Colore: 4000 Reattore/Alimentatore: Flusso luminoso: 5700 Im
Potenza del sistema: 54.4 W Lunghezza: 310 mm
Larghezza: 310 mm
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‐ Palo rastremato stepped realizzato in acciaio zincato a caldo 70 micron, come da normativa
UNI EN ISO 1461 (EN40‐5), con successivo trattamento superficiale di verniciatura acrilica a
polvere texturizzata. La zincatura prevede l’operazione di agitatura, in modo da impedire
l’accumulo di sali di zinco al suo interno. Il palo è costituito da due spezzoni cilindrici; è in
acciaio EN10025‐S355JR (ex Fe510 UNI7070); il primo cilindro ha diametro 194 mm,
spessore 3 mm e lunghezza 4200 mm, mentre il secondo cilindro ha diametro 121 mm,
spessore 4 mm e altezza 5800 mm. L’asola per la portella è dimensiona a 310x95 mm, ad
altezza 1000 mm dal terreno, idonea per il montaggio della morsettiera a due fusibili. Il palo
permette l’installazione di morsettiere italiane/francesi/spagnole, inglesi (con adattatore in
legno da ordinare separatamente) e tedesche/svizzere (con guida DIN da ordinare
separatamente). Portella realizzata a filo, in fusione di alluminio; ad essa è correlata la relativa
chiave, triangolare grande (9 mm lato chiave) per portella. La chiusura è assicurata tramite
una guarnizione di tenuta antinvecchiante che si adatta alle irregolarità superficiali del palo.
La portella è montata per mezzo di una contropiastra, fissata all’interno al palo tramite
saldatura a punti. Internamente al palo è saldato un gancio metallico, atto a supportare la
morsettiera. Esso è costituito da un tondino metallico, di diametro 4 mm, ripiegato due volte
di dimensioni 40x26 mm. Il palo presenta quattro fori passanti, con inserti filettati in acciaio
inox per permettere il fissaggio del tirante. Nella parte superiore è presente una piastra
metallica in acciaio zincato, saldata, con tre fori M8 posti a 120°, adibita al fissaggio del
testa/palo a filo. All’estremità superiore del palo è installato un tappo di chiusura realizzato in
policarbonato (siliconato dall’utente). Il palo è idoneo per resistere alla spinta dinamica del
vento, in conformità alle normative vigenti descritte nel Decreto Ministeriale del 16/01/96.
‐ Tubolare in acciaio, zincatura a caldo e sottoposto a fosfocromatazione, doppia mano di
fondo, passivazione a 120° C, verniciatura liquida grigia testurizzata RAL 9007, cottura a 150°
C. Braccio completo di tirante in acciaio inox, fissaggio al palo tramite 2 viti M6
‐ Apparecchio d’illuminazione per esterni con ottica asimmetrica a luce diretta, finalizzato
all’impiego di sorgenti luminose con led di potenza. Vano ottico realizzato in pressofusione di
alluminio, sottoposta a fosfocromatazione, doppia mano di fondo, passivazione a 120° C,
verniciatura liquida grigia RAL 9007, cottura a 150° C; possibilità di regolazione, anche
tramite scala graduata, dell’inclinazione rispetto al manto stradale di ± 20°(a step di 5°) nel
montaggio a testa/palo e+5°/‐20° (a step di 5°) nel montaggio laterale. Vetro di chiusura
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sodico‐calcico spessore 5 mm. Il vetro fissato alla cornice chiude il vano led che è fissato al
vano componenti tramite cerniera e 2 viti. L’alto grado IP67 è garantito dalla guarnizione
siliconica 60 Shore interposta tra i due elementi. Completo di circuito con led monocromatici
di potenza nel colore Warm White, riflettori in alluminio silver. Sostituibilità vano led
direttamente sul posto. Possibilità di sostituire in laboratorio i led a gruppi da 6/12. Gruppo
di alimentazione collegato con connettori ad innesto rapido, asportabile tramite clip . Driver
con sistema automatico di controllo della temperatura interna. Driver con quattro profili di
funzionamento differenti senza ausilio di controlli esterni, profili (1_2_3) fissi al 100%
corrispondenti a tre differenti livelli di lumen output e profilo(4) con riconoscimento della
mezzanotte con lumen output riferito al profilo 1. Profili selezionabili tramite micro
interruttori (possibilità di realizzare cicli di funzionamento personalizzati mediante software
dedicato). Alimentatore elettronico selv 220‐240Vac 50/60Hz. Gruppo alimentazione
sostituibile. Il vano ottico è fissato all’attacco applique o testa/palo tramite due viti di
serraggio, due grani di sicurezza ne facilitano il montaggio. Il flusso luminoso emesso
nell’emisfero superiore del Sistema in posizione orizzontale è nullo (in conformità alle più
restrittive norme contro l’inquinamento luminoso). Tutte le viti esterne utilizzate sono in
acciaio inox.
Led Life Time con flusso residuo a 90% (L90):83.000 h a Ta 25°C e 57.0000h a Ta 40°C
(Profilo 1).
Led Life Time con flusso residuo a 80% (L80):100.000 h a Ta 25°C e 100.000 h a Ta 40°C
(Profilo 1).
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‐ Palo interrato L=11000 d=120/194 mm H= 10000 mm ‐ Grigio
‐ Braccio ø120mm Lunghezza 1500 mm ‐ Grigio ‐ Controflangia ø120mm ‐ Grigio
‐ Sistema da palo ‐ Vano ottico corpo grande ‐ 8420m 104,2W (Profile 1‐4) ‐ 9710lm 125,9W
(Profile 2) ‐ 10920lm 147,3W (Profile 3) ‐ Warm White ‐ ottica A60 ‐ Grigio
LM91 ‐ Lampada Profile 2
Dati punti luce Sorgenti:
Rendimento punto luce : 100% Quantità : 1
Rendimento punto luce : 77.12 lm/W Nome : Profile 2 Classificazione : A20 ↓100.0% ↑0.0% Potenza : 113 W
CIE Flux Codes : 14 48 89 100 100 Temp. Di Colore : 3000
Reattore/Alimentatore : Flusso luminoso : 9710 lm Potenza del sistema : 125.9 W
Lunghezza : 807 mm
Larghezza : 505 mm
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2 Impianto esterno - Led 2.1 Descrizione, Impianto esterno - Led 2.1.1 Pianta
21
2 Impianto esterno - Led 2.2 Riepilogo, Impianto esterno - Led 2.2.1 Panoramica risultato, Superficie utile
Generale
Algoritmo di calcolo utilizzato: Percentuale indiretta media Altezza area di valutazione 0.00 m
Fattore di manut. 0.80
Flusso luminoso totale di tutte le lampade 75360 lm Potenza totale 918.6 W
Potenza totale per superficie (1961.42 m2) 0.47 W/m2 (2.38 W/m2/100lx) Illuminamento
Illuminamento medio Em 19.7 lx
Illuminamento minimo Emin 4.3 lx Illuminamento massimo Emax 34.4 lx
Uniformità g1 Emin/Em 1:4.57 (0.22) Uniformità g2 Emin/Emax 1:7.99 (0.13)
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1 3 Codice: Composizione
Nome punto luce : Wow con : 1 x subLum 1
Sorgenti : 1 x Profile 2 113 W / 9710 lm con : 1 x subLum 2
Sorgenti : 1 x Profile 1 48 W / 5700 lm
2 Impianto esterno - Led 2.2 Riepilogo, Impianto esterno - Led 2.2.1 Panoramica risultato, Superficie utile 1
2 3 Codice: Composizione
Nome punto luce : Wow
Sorgenti : 1 x Profile 2 113 W / 9710 lm
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2 Impianto esterno - Led 2.3 Risultati calcolo, Impianto esterno - Led 2.3.1 Tabella, Superficie utile 1 (E)
Altezza del piano di riferimento : 0.00 m Parte1
Illuminamento medio Em : 19.7 lx Illuminamento minimo Emin : 4.3 lx
Illuminamento massimo Emax : 34.4 lx
Uniformità g1 Emin/Em : 1 : 4.57 (0.22) Uniformità g2 Emin/Emax : 1 : 7.99 (0.13)
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2 Impianto esterno - Led 2.3 Risultati calcolo, Impianto esterno - Led 2.3.1 Tabella, Superficie utile 1 (E)
Parte2
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2.3 Risultati calcolo, Impianto esterno - Led 2.3.2 Rappresentazione isolinee, Superficie utile 1 (E)
Altezza del piano di riferimento: 0.00 m Illuminamento medio Em : 19.7 lx
Illuminamento minimo Emin : 4.3 lx
Illuminamento massimo Emax : 34.4 lx Uniformità g1 Emin/Em : 1 : 4.57 (0.22)
Uniformità g2 Emin/Emax : 1 : 7.99 (0.13)
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2.3 Risultati calcolo, Impianto esterno - Led 2.3.3 Luminanza 3D Vista 1
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28
29
30
31
32
33
34
35
Salerno Aprile 2013 Il progettista
Arch. Carmen Rossomando