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“Uso di grafica 3D per la
creazione di filmati”
La grafica in 3D può essere un ottimo supporto per la ricostruzione
di eventi storici o di ambienti in filmati didattici e non solo.
Flavia Busatta
Vaso maya costruito con
grafica 3D
La battaglia di Bloody Mourning Scout
1755
• Il contesto: nel settembre del 1755 truppe
provinciali al comando di sir William
Johnson marciarono contro i forti francesi
sul lago George, con loro circa 200 alleati
irochesi al comando del capo Hendrick.
• Truppe francesi al comando del barone de
Dieskau tesero un’imboscata agli inglesi
che si dirigevano verso Ft. Edward.
• Subito prima dello scontro un indiano delle missioni canadesi avvertì un suo parente, che era tra i mohawk di Hendrick, dell’agguato. Scoperti, i francesi fecero scattare la trappola.
• Capo Hendrick ebbe il cavallo ucciso dal fuoco della fucileria e, rimasto intrappolato sotto la carcassa, fu poi finito a colpi di tomahawk.
• La sua morte fu una dura perdita per il partito filoinglese tra gli irochesi.
Il problema della ricostruzione
scenica• Un filmato deve, per sua
natura, possedere delle scene in movimento, cosa non sempre raggiungibile se non con grande dispendio di mezzi.
• Ricostruzioni con soggetti in carne e ossa solo spesso impossibili anche per il degrado fisico dei luoghi in cui gli eventi si svolsero.
Videoclip e copyright
• Uno strumento molto usato dai produttori di documentari storici o di docu-fiction è lo sfruttamento di riprese (videoclip) tratte da film in costume già prodotti.
• Il risultato non è spesso dei migliori in quanto lo scopo del film era lo spettacolo e non la fedeltà storica.
• Non parliamo poi dei diritti di autore che spesso sono astronomici.
Clonare dei videoclip
• Un ulteriore problema dell’uso di tali videoclip, specialmente se non sono semi ignoti B-movies, è il riconoscere attori famosi. Tutto il discorso del film documentario diventa evanescente.
• Un esempio di ciò l’ho visto con l’utilizzo di videoclip da l’”Odissea” RAI con Bekhim Femiu nel documentario sui “Veneti” del Museo Nazionale di Este.
• Peggio se il videoclip provenisse da un film di serie A tipo “Gladiator” o “The Patriot”.
Camuffamento di videoclip
• Un modo per ovviare i problemi derivanti dall’uso di videoclip da film commerciali sta nel “camuffarle”, una tecnica spesso usata da majors come History Channel o Discovery Channel.
• Questo escamotage permette, in parte, di aggirare i diritti d’autore, se il film non è famoso e il videoclip copiato non è facilmente riconoscibile.
Animazione
• Oggi la tecnologia informatica permette di sfruttare software di animazione per ottenere risultati accettabili, quando non di eccezione.
• Non occorre citare qui capolavori di effetti speciali e computer grafica come “Il Signore degli Anelli” o “Ice Age” per rendere evidente questa realtà.
Interno eseguito interamente al
computer con “Carrara”.
Animazione e budget costi
• I software necessari e le macchine per realizzarli sono oggi a disposizione non solo degli studios multimiliardari, ma anche di chiunque voglia produrre la maggior parte di questi effetti “a casa” e con un budget limitato.
Software 3D
• Software 3D come “Bryce”, “Maya”, “Carrara”, “Cinema 4D”, “Poser” e i programmi di grafica 3D come “Autocad”, “Amapi”, “Studio Max3D” “Shade” solo per citarne alcuni, sono alla portata di chiunque, anche di un impiegato statale! Anche le macchine per realizzare i prodotti, compresi i computer a doppio processore, sono ormai accessibili.
Paesaggio fantastico eseguito interamente al
computer con Carrara e Transponder.
Animazione per il videoclip della
Battaglia di Bloody Mourning Scout
• Il problema
consisteva nel
ricreare con grafica
3D i “protagonisti”
dell’azione in modo
accurato nei dettagli e
accettabile nella resa.
• Il fondale prescelto
una foto del sito in cui
avvenne l’episodio.
L’effettiva “scena dell’imboscata” sul
Historic Site presso il Lago George,
N.Y., USA.
I protagonisti
• Per prima cosa è
necessario trovare una
vasta documentazione
sul personaggio/i e il
periodo storico.
• A tal proposito vi sono
oggetti di musei,
stampe dell’epoca, e
ottime riviste
specializzate.Il capo Hendrick in una stampa
dell’epoca.
Creare il “personaggio”
• Per creare il personaggio si può usare un buon programma 3D, non eccessivamente costoso come Poser 6 di CuriousLabs.
• Il vantaggio sta anche nel fatto che vi è una vasta comunità on line che fornisce plug-in e altri strumenti freeware o shareware.
Personalizzare il
“manichino”
• E’ importante
personalizzare il
manichino.
• La mia scelta è
stata di farlo con
caratteristiche
“Native-American”
cercando di ricreare
l’età (Hendrick era
sulla sessantina) e
lo sfregio sulla
guancia.
Il risultato “grezzo”
• Ecco un primo risultato grezzo.
• Il lavoro sulle Texture e le Transparency Maps, unito al lavoro sul “costume”, renderà il manichino più accettabile come ipotetico Hendrick.
• Se si disponesse di “foto” o sculture (fronte/profilo) il programma crea una “maschera” facciale quasi esatta.
Rendere più realistico il personaggio
• Cominciamo a “vestire il manichino”.
• Con i leggins,
• con i mocassini, il tricorno, le penna d’aquila, altri oggetti come corno per la polvere
• e diamogli un fucile a pietra focaia.
Il “character” Hendrick è quasi
pronto
• Per rendere efficace il
“character” si sono
riprodotti i tatuaggi
riprodotti nei famosi
affreschi dei “4 re” in
visita alla regina Anna
nel 1710.
• Il tricorno è abbellito
da spille in argento
fotografate nei musei.
Inserire il luogo originale come
quinta di scena
• I personaggi vengono inseriti sul luogo del “delitto”, avendo cura di far coincidere il piano dell’orizzonte dei personaggi, per evitare l’effetto “svolazzamento” e con la prospettiva di campo della foto 2D.
Si provano le inquadrature
• Si provano varie inquadrature e rendering.
• Si inseriscono le luci e le ombre appropriate.
• Si studiano i movimenti delle varie “cameras” (Front, Dolly, Main, Right, Left, Top, Posing..
Ciak, si gira
• Una volta stabilite le
posizioni di inizio e
fine scena si controlla
che non ci siano errori
attraverso programmi
di preview che danno
un rendering veloce
della scena.
La scena ha due “luci” da studio e non un’unica
luce diffusa verticale “solare” , il cappello inoltre
penetra in testa durante l’animazione.
Tempi di rendering del prodotto
finito
• Il problema maggiore sono i tempi
di rendering che sono abbastanza
lunghi. Il videoclip che avete visto
prendeva un tempo di rendering di
8 ore, ma se si lascia la macchina
accesa di notte al mattino si ha il
risultato con la colazione!
• La cosa migliore è fare
piccolissime videoclip (es. uno per
movimento: standing, wounded
horse, dead horse, ecc.) in modo
da controllare i tempi di resa e
l’inquadratura aumentando il la
drammaticità del prodotto finale.
Altri “set”…
• Altri set sono possibili: il mercato offre ad esempio manichini con character “maya”, “azteco”, ecc. che ovviamente vanno rielaborati per togliere gli effetti fantasy.
• Vi sono anche strutture architettoniche assemblabili basate su monumenti reali che possono essere usati per ricostruzioni di siti in 3D.
fine