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CODIFICA DELLE INFORMAZIONI

CODIFICA DELLE INFORMAZIONI. Nel linguaggio naturale Le informazioni possono essere: Numeriche Alfabetiche Alfanumeriche

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CODIFICA DELLE INFORMAZIONI

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Nel linguaggio naturale

Le informazioni

possono essere:

• Numeriche

• Alfabetiche

• Alfanumeriche

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Nel linguaggio informatico

Le informazioni devono essere elaborate dando loro una rappresentazione

simbolica idonea chiamata codifica

Il sistema dei simboli usati si chiama codice

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Linguaggio binario

Le cifre binarie sono gli elementi fondamentali della tecnica dei calcolatori

elettronici e prendono il nome di bit

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I codici

Il codice del calcolatore è l’insieme delle configurazioni binarie usate dalla

macchina per rappresentare i caratteri

L’insieme dei caratteri che possono essere codificati è chiamato repertorio

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Per costruire un codice che converta in forma binaria ogni carattere del linguaggio

naturale è necessario stabilire una corrispondenza biunivoca tra ciascun

carattere e una particolare configurazione binaria

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Codice ASCII

In questo codice ogni carattere viene rappresentato con otto bit e quindi può

rappresentare 256 caratteri

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BYTE

Un gruppo di 8 bit prende il nome di byte

Con un byte si possono rappresentare:

• Una lettera dell’alfabeto

• Una cifra numerica

• Un segno speciale

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Caratteri non stampabili

33 dei caratteri del repertorio del codice ASCII non sono stampabili e vengono

impiegati per segnalare condizioni particolari

(per esempio eot che individua la fine del testo)

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Codice UNICODEAl mondo esistono alfabeti diversi da quello latino

per “forma del carattere” o per complessità.

Per questi diversi alfabeti si è creato un codice di rappresentazione che comprende

universalmente tutti i caratteri possibili:

l’ UNICODE

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Codice UNICODE

Il codice UNICODE con i suoi 2 byte di rappresentazione può descrivere ben

65.536 caratteri diversi

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UNICODE in evoluzione

Attualmente lo standard Unicode non rappresenta ancora tutti i caratteri in uso

nel mondo. Essendo ancora in evoluzione, si prefigge di coprire tutti i caratteri

rappresentabili.

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LA COMPRESSIONE DEI DATI

La compressione dati è una tecnica

utilizzata in ambito informatico per la

riduzione della quantità di bit necessari alla

rappresentazione in forma digitale di un'informazione.

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Tecniche di compressione

Le tecniche di compressione dati si dividono in due grandi categorie:

• compressione dati lossy: comprime i dati attraverso un processo con perdita d’ informazione che sfrutta le

ridondanze nell'utilizzo dei dati;

• compressione dati lossless: comprime i dati attraverso un processo senza perdita d'informazione che sfrutta le

ridondanze nella codifica del dato

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Compressione dati lossless

Le tecniche senza perdita consentono di preservare l'informazione originale in ogni sua parte. È l'unica via possibile quando si devono

comprimere file di testo, programmi, documenti, database, schemi elettrici ecc.

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ZIP

Un esempio è il formato ZIP, il quale consente di archiviare o trasmettere uno o più file

risparmiando sulle risorse necessarie (spazio su disco o tempo di trasmissione). Al momento in

cui vengono recuperati i file dallo ZIP (decompressione) questi risultano indistinguibili

dagli originali.

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GIF e PNG

Un altro esempio di caso in cui viene usata la compressione senza perdita è quello delle

immagini non fotografiche. Per questo scopo esistono formati come il GIF o PNG. L'immagine compressa con uno di questi formati mantiene esattamente l'aspetto originale fino al dettaglio

più insignificante.

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Compressione dati lossy

Le tecniche con perdita di informazione permettono anche delle compressioni molto spinte, quindi un grande risparmio di risorse, a discapito però della qualità

dell'immagine o dell'audio che si è voluto comprimere. Generalmente queste tecniche si usano per comprimere i file multimediali. Pur mantenendo minima la perdita di

qualità, il risparmio rispetto ad una compressione lossless sulla stessa informazione è sempre

decisamente apprezzabile.

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Esempi compressioni lossy

Le informazioni multimediali come audio o video, in origine sono troppo grandi per essere agevolmente

trasmesse o memorizzate, quindi si può preferire avere una piccola riduzione della qualità ma nel

contempo file molto più leggeri. Alcuni esempi sono: la compressione di immagini in formato JPEG,

largamente usata in fotografia digitale e sul Web, la compressione video in formato XviD oppure la

compressione audio in formato MP3.

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