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IIS Quinto Ennio 1 POF 2015-2016 CLASSICO SCIENTIFICO SCIENTIFICO opzione SCIENZE APPLICATE LINGUISTICO SCIENZE UMANE SCIENZE UMANE opzione ECONOMICO-SOCIALE Corso Roma, 100 73014 Gallipoli (Le) tel. 0833/266165 fax 0833/263592 - sito web: www.liceoquintoennio.gov.it e-mail istituzionale: [email protected] e-mail certificata: [email protected]

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CLASSICO

SCIENTIFICO

SCIENTIFICO opzione SCIENZE APPLICATE

LINGUISTICO

SCIENZE UMANE

SCIENZE UMANE opzione ECONOMICO-SOCIALE

Corso Roma, 100 – 73014 Gallipoli (Le)

tel. 0833/266165 – fax 0833/263592 - sito web: www.liceoquintoennio.gov.it

e-mail istituzionale: [email protected] e-mail certificata: [email protected]

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INTRODUZIONE

Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) trae la sua configurazione giuridica dal D.P.R. 275/99 e costituisce il documento programmatico che illustra l’identità culturale dell’Istituzione scolastica e si configura come un sistema che riconduce ad unità molteplici azioni di diversa natura: elementi procedurali, educativi, curricolari, didattici, organizzativi e gestionali, di partecipazione, di valutazione e di validazione. Interagendo tra di loro ed integrandosi nella loro specificità, questi elementi sono costantemente proiettati verso una visione d’insieme, mai statica e mai definitivamente conclusa, che propone una dimensione di scuola dinamica e flessibile, capace di sintonizzarsi e di interconnettersi con i bisogni formativi degli studenti. Il POF, quindi, definisce e assegna responsabilità, mediante le quali la comunità scolastica si organizza, vive e promuove ricerca e sviluppo. In questa prospettiva, il nostro Istituto pone a fondamento della sua azione lo sviluppo armonico della personalità di ciascun alunno, al quale vengono offerti gli strumenti culturali e metodologici per acquisire piena consapevolezza dei propri mezzi e per elaborare un progetto di vita che gli permetta di sviluppare al massimo grado le sue potenzialità. In particolare, i percorsi liceali mirano alla formazione di un ordinato sistema logico-espressivo, attraverso l'acquisizione di un metodo di studio efficace, che consenta di imparare ad imparare in una prospettiva di formazione permanente. Ciò in considerazione del ruolo strategico, in una società contrassegnata dal valore crescente della conoscenza, di un apprendimento che non si limiti alla formazione scolastica e che accompagni le persone per tutta la durata della vita. La motivazione allo studio, tenuta viva mediante proposte di lavoro capaci di rendere attuali i contenuti delle singole discipline, favorisce l'impegno individuale, la crescita del senso di responsabilità, la volontà di operare - come singoli e come gruppo classe - al fine di costruire un patrimonio coerente di conoscenze, capacità e competenze. Tale patrimonio tende a realizzare l'umanesimo nel suo significato più proprio: una conoscenza che abbia il carattere della scoperta, dell’azione di ricerca, del confronto attivo con i grandi problemi della civiltà occidentale. Elemento qualificante di tutta l’attività didattica ed educativa è la considerazione del valore dell’apprendere, inteso come progetto di costruzione di identità personali ben strutturate, di condivisione di un patrimonio culturale e di consapevole partecipazione al contesto sociale. Le scelte dei percorsi e delle modalità di attuazione sono anche finalizzate ad integrare la scuola con il territorio, cogliendo le opportunità che da esso provengono, nonché a promuovere nei giovani il conseguimento di “attitudini sociali” adeguate alla complessità dei contesti della modernità. Costituiscono parte integrante del P.O.F.:

le programmazioni didattico-disciplinari annuali;

i progetti di attività extracurriculari annuali o a sviluppo triennale;

orario delle lezioni;

ogni attività deliberata in corso d’anno dagli Organi Collegiali competenti;

il Regolamento d’Istituto

il Patto di Corresponsabilità

Regolamento uscite, visite guidate e viaggi d’istruzione

Progetto Orientamento

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SCUOLA E TERRITORIO

Il territorio del comune di Gallipoli, proteso nel mare Ionio, punteggiato nel lungo litorale da località turistiche rinomate come Punta Pizzo, Baia Verde, Rivabella, Lido Conchiglie, delimitato dai comuni di Sannicola, Alezio, Matino, Taviano, riveste un ruolo trainante nello sviluppo turistico del Salento. Per i paesi limitrofi rappresenta un centro di riferimento importane anche dal punto di vista culturale per le istituzioni scolastiche e formative presenti. Ricco di testimonianze storiche, artistiche, letterarie, religiose di riconosciuto valore, custodisce un patrimonio culturale di pregio. Dal 2006 con l’istituzione del Parco naturale regionale di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo è cresciuto anche l’interesse paesaggistico e ambientale. Territorio stimolante per le istituzioni scolastiche che vi operano, in particolare per il nostro Liceo che non manca di utilizzare le risorse culturali: biblioteche, musei, teatri, monumenti, chiese, nonché il paesaggio naturale e agrario circostante, per attività di apprendimento/insegnamento sul campo e per manifestazioni scolastiche.

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

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Identità

Chi siamo

Il Liceo “Quinto Ennio” è l’istituzione scolastica più antica dell’area ionico-salentina. Numerosi documenti rintracciati nell’archivio storico dell’Istituto testimoniano la sua presenza sul territorio dopo l’Unità d’Italia.

Il primo ginnasio comunale nella città di Gallipoli fu fondato nell’ex Seminario vescovile in via De Pace.

Il 20 aprile del 1865, il Consiglio Comunale di Gallipoli delibera di fondare nel Seminario un ginnasio e una scuola tecnica. Il ginnasio nasce, quindi, nel 1866.

Nel 1868 è composto da tre classi e frequentato complessivamente da 24 alunni; nell’anno scolastico 1870-71 sono presenti tutte e cinque le classi, con ventitré ragazzi in tutto.

Nel 1885 la scuola deve chiudere perché, in seguito a una sentenza del Tribunale d’appello di Trani, i locali sono restituiti al Vescovo. La chiusura del ginnasio provoca una manifestazione dei cittadini. La scuola riapre nel 1886, usando come sede l’ex convento di S. Chiara. Nel 1889, il ginnasio di Gallipoli viene dichiarato governativo o regio. Esso, però, è soppresso dal mese di ottobre del 1897 “per ritardati pagamenti dei contributi allo Stato, in dipendenza da transitorie difficoltà finanziarie”. Le istanze presentate dal Municipio per riaprirlo ottengono risposta negativa.

Alcuni studenti del ginnasio soppresso continuano gli studi nelle scuole ginnasiali del Seminario, cui erano ammessi anche alunni laici. Nel 1928, con delibera podestarile del 29 giugno, il Comune decide l’istituzione di una scuola media di tipo unico denominata “Achille Starace”. Già l’anno seguente la delibera viene revocata ed alla scuola media di tipo unico si sostituisce il ginnasio. Le istanze del Comune per la regificazione ottengono una risposta positiva, anche grazie alle sollecitazioni di Achille Starace, ed il Ginnasio comunale diventa governativo nel 1934. L’inaugurazione del Regio Ginnasio XXVIII ottobre avviene il 25 novembre 1934. Il primo Preside è l’umanista Fortunato Capuzzello, che resterà in carica fino al pensionamento, nel 1941. Il R.D. n. 779 del 22 maggio 1939 autorizza la costruzione di una nuova sede a cura del Ministero dei Lavori Pubblici. Il 1° settembre 1946 l’allora preside Nicola Minervini riceve in consegna il piano terra del nuovo edificio in corso Roma, mentre continuano i lavori al primo piano. L’intitolazione “XXVIII ottobre” è revocata nel 1943 e nel ’45, il Collegio dei professori, riunitosi il 6 luglio, delibera di conferire al liceo il nome di “Quinto Ennio”, con l’approvazione della Giunta comunale.

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Il preside Minervini nel 1948 è sostituito da Raffaele Cubaju, che resta in carica fino all’a.s. 1955-56; lo seguono Salvatore De Marini, trasferito a Bari nel 1966, e il prof. Cataldi, a partire dall’a.s. 1966-67. Dall’anno scolastico 1967-68, l’edificio del liceo classico ospita anche il liceo scientifico Tommaso Fiore, che diviene in seguito autonomo e che il Provveditorato trasforma nuovamente in sezione aggregata al liceo classico, col decreto n. 5126/c 20 Div. I del 30 maggio 1997. Oggi l’istituto comprende anche il Liceo delle Scienze umane, annesso al classico all’inizio degli anni ’90, ed il Linguistico, sorto a partire dall’anno scolastico 2010-11, entrambi situati in via Torino. Durante la sua lunghissima attività si sono succeduti, come dirigenti e docenti, uomini e donne illustri che hanno reso famoso e prestigioso l’Istituto, non solo nella realtà locale, ma anche fuori dal tessuto sociale cittadino. Numerosi sono stati gli studenti che hanno ottenuto in competizioni nazionali e internazionali riconoscimenti e premi per i lavori originali prodotti nelle discipline dell’area umanistica e scientifica. Non pochi sono stati i giovani che, dopo aver frequentato brillantemente il Liceo, si sono distinti nell’Università e nella vita professionale in Italia e all’estero. Oggi il “Quinto Ennio” presenta un’ampia offerta formativa ed è l’istituto di istruzione secondaria più grande e frequentato della città di Gallipoli. Dall’analisi sintetica dei dati relativi alle iscrizioni, risulta che gli studenti provengono in prevalenza da Gallipoli, Alezio, Taviano, Sannicola, Galatone, Racale, Melissano, Alliste, Felline, Tuglie, Ugento e Parabita.

Dati scolastici anagrafici

A seguito dell’emanazione del D.P.R. 15 marzo 2010, n° 89, Regolamento recante revisione dell’assetto, organizzativo e didattico dei Licei, l’Istituto propone un’offerta formativa ampia e articolata. Sono attivi i seguenti percorsi liceali:

1. Classico 2. Scientifico 3. Scientifico con opzione Scienze applicate 4. Linguistico 5. Scienze umane 6. Scienze umane con opzione Economico-Sociale

I Licei Classico e Scientifico hanno sede in Corso Roma, n. 100; i Licei Linguistico e delle Scienze umane in via Torino. Questi i dati anagrafici:

Studenti 1042 Classi 48 Docenti 94 Personale ATA 18

Strutture

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Il Liceo “Quinto Ennio” si è dotato negli anni di strutture sempre più efficienti e di tecnologie all’avanguardia, anche grazie ai finanziamenti del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). L’aula magna ha una capienza di 150 posti. È dotata di computer con collegamento Internet, LIM, televisore, videoregistratore e impianto di amplificazione. Sono attivi due laboratori multimediali. I laboratori, dotati di postazioni PC con connessione internet, LIM e sistemi di amplificazione, vengono utilizzati non solo per percorsi relativi alle competenze digitali, ma anche per attività di supporto e approfondimento legate alle varie discipline, in particolare matematiche e linguistiche. Il laboratorio linguistico, composto da 21 postazioni PC e fornito di rete didattica linguistica e corsi di inglese e francese con audio attivo comparativo, è dotato di schermo interattivo a parete di 60 pollici, sistema di ricezione satellitare, mini impianto audio Hi-fi, lettori/registratori VHS e

DVD. È in uso l’attrezzatura per aula digitale mobile con 20 notebook/tablet, e, inoltre, un tavolo interattivo multimediale da 65 pollici su carrello e uno schermo interattivo da 60 pollici su carrello. Pensato in prima istanza come strumento a supporto dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e dello svantaggio in situazione di handicap, ma fruibile per ogni tipo di attività didattica, il tavolo touch-screen interattivo collegato ad un computer integrato, è disponibile per attività di cooperative learning e per problem solving di gruppo. Lo schermo, regolabile in altezza e posizione, può agevolmente diventare un tavolo di lavoro orizzontale, garantendo agli studenti una fruizione ottimale in ogni condizione. Numerose aule sono attrezzate con LIM (lavagne interattive

multimediali) e collegamento Internet. Grazie ai finanziamenti del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), si prevede di fornire tutte le aule del Liceo di LIM da 77 pollici con videoproiettore ad ottica ultracorta, cattedra docente completa di PC e monitor a ribalta, con possibilità di gestire la LIM e aggiornare i registri elettronici, e di ampliare l’uso dei tablet nella didattica curricolare con l’uso tavolette mobili interattive e schermi interattivi con penna collegati alle LIM. Il progetto, presentato e in attesa di approvazione, intende consolidare una innovativa metodologia tramite un totale cambiamento del processo di insegnamento-apprendimento, non più frontale e unidirezionale, ma condiviso e collaborativo. L’uso continuativo e diffuso del computer nelle attività didattiche avrà l’effetto di rompere con la tradizionale idea del laboratorio di Informatica, limitato ad alcune attività, superando la separatezza tra le discipline. L’uso delle tecnologie diventa così parte integrante del sistema formativo; gli studenti utilizzeranno blog, software didattici matematici e geometrici, ambienti di apprendimento, simulazioni real-life e second-life per lo studio di Italiano, Matematica, Storia, Scienze, Lingue Straniere.

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Il laboratorio di Fisica è dotato di una ricca strumentazione scientifica acquisita negli anni e recentemente ampliata. Sono custoditi apparecchi che risalgono ai primi del ‘900. L'attività effettuata consente all’allievo di ripercorrere le varie fasi dell’indagine scientifica, partendo dalla sperimentazione attraverso l'analisi e la valutazione dei dati per giungere alla formulazione della legge fisica. Si svolgono esperienze prevalentemente di gruppo, in cui lo studente ha la possibilità di agire in autonomia, fare scelte, procedere per tentativi ed errori, sviluppare strategie e padroneggiare concetti fondamentali della Fisica.

I laboratori di Scienze e Biotecnologie sono dotati di moderni strumenti (cella per elettroforesi, cappa a flusso laminare, macchina per PCR, microscopi ottici con telecamera digitale) con cui si eseguono esperienze individuali e/o di gruppo tese all’applicazione del metodo scientifico. Nell’ambito delle attività laboratoriali vengono effettuati esperimenti di chimica e biologia e applicate tecniche di microscopia e fotografia scientifica. Si utilizzano “Organismi Modello”, come gli Echinodermi dei quali si effettua la fecondazione in vitro. Vengono sperimentati i protocolli di Chimica forense, che riguardano tutte le tecniche di indagine usate dai RIS. Oggetto di studio è anche il settore della Chimica energetica (produzione di Biodiesel, realizzazione di prototipi di celle fotovoltaiche a sostanza organica). Nell’applicazione di tecniche in Chimica organica si sperimenta la sintesi di farmaci quali l’Aspirina. L’Istituto è dotato di due palestre attrezzate coperte, idonee per competizioni sportive nazionali, e due palestre scoperte, di cui una attrezzata con fossa per il salto in lungo. Possono essere effettuate attività di gruppo e individuali. Gli studenti partecipano ogni anno con brillanti risultati a competizioni di pallavolo, atletica, calcetto e pallacanestro. Grazie ai FESR 2011, è a disposizione dei docenti un ambiente per la formazione permanente e per la ricerca didattica di ultima generazione: un’aula attrezzata con 9 postazioni PC, una LIM multitouch da 77 pollici completa di videoproiettore ad ottica ultracorta, notebook e software per la didattica, document-camera e stampante condivisa.

Servizi

Certificazioni nelle lingue straniere (Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco)

Il Liceo “Quinto Ennio” riconosce la fondamentale importanza dello studio delle lingue straniere e promuove l’apprendimento della lingua inglese per tutti gli studenti e delle lingue inglese, francese, spagnolo e tedesco per gli studenti del Linguistico. Considerando l’importanza che le competenze linguistiche ricoprono nel mondo del lavoro e della formazione superiore, il Liceo ha stipulato accordi con Istituti di formazione ed Enti certificatori, affinché tutti gli studenti possano conseguire le certificazioni in lingua inglese Cambridge ESOL dei livelli previsti (KET,

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PET, First Certificate). Gli studenti del Linguistico seguono, inoltre, percorsi formativi per acquisire le certificazioni DELF e DALF (lingua francese) e DELE (lingua spagnola).

Certificazioni nelle competenze digitali (ECDL)

Il Liceo “Quinto Ennio” è dal 2009 Test Center accreditato da AICA per le certificazioni ECDL. Gli esami sono tenuti con frequenza mensile, a seconda delle richieste. Esaminatori sono alcuni docenti del Liceo. Per l’a.s. 2015/2016 è stato istituito un corso di preparazione per gli esami della Nuova Ecdl Full Standard di 50 ore tenuto da un docente interno e rivolto agli studenti di quarto anno (di tutti gli indirizzi) che ne hanno fatto richiesta.

Laboratorio di giornalismo

Gli studenti, grazie al Progetto laboratorio di giornalismo, vivono durante l’anno un confronto diretto con i mass media, in particolare con la lettura del quotidiano in classe; inoltre progettano e realizzano la propria testata, che si intitola “Il Saltimbanco”. Tutti gli alunni dell’Istituto mettono a frutto le proprie competenze grafiche e informatiche, raccolgono e selezionano articoli scritti durante l’anno, organizzano e impaginano il materiale.

Laboratorio di Storia

Da alcuni anni è stato attivato un laboratorio di Storia, finalizzato a valorizzare l’insegnamento/apprendimento della disciplina mediante la metodologia della ricerca con l’uso diretto delle fonti. Attualmente è in corso, insieme agli alunni, la scansione digitale della documentazione presente nell’Archivio storico del Liceo. Una parte di risultati del lavoro di digitalizzazione è fruibile sul sito dell’istituto (www.liceoquintoennio.gov.it) al link “Liceo contenitore della memoria storica - Le riviste del ventennio fascista”.

Gruppo Musicale d’Istituto

Il Liceo “Quinto Ennio” ha un Gruppo Musicale d’Istituto costituito da studenti che amano la musica e/o frequentano il Conservatorio musicale. Il GMI allieta gli eventi organizzati dalla scuola, partecipa a manifestazioni ed eventi nel territorio, promuove incontri di ascolto e di esecuzione, valorizzando il linguaggio musicale come strumento di espressione e di comunicazione.

Servizio Sociale Scolastico

Da alcuni anni è attivo nel nostro Istituto un Servizio Sociale Scolastico che costituisce una importante risorsa a supporto di studenti, docenti e genitori. Ha come obiettivi fondamentali: accrescere il livello di informazione sui sevizi di aiuto e di counseling presenti nel territorio (Consultorio, Sert) e prevenire il disagio, la devianza e i comportamenti dipendenti. La presenza di una assistente sociale della Provincia, anche nel periodo estivo, garantisce agli studenti e alle

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famiglie ascolto, consulenza riservata, orientamento.

Attività sportive

Gli studenti del nostro Liceo hanno la possibilità di svolgere tutte le specialità dell’atletica, pallavolo, basket, calcio, ginnastica artistica. Gli atleti del Gruppo Sportivo partecipano a tornei interni e ai Giochi Sportivi Studenteschi. Il Progetto “Scacchi a scuola” consente agli studenti di praticare il gioco degli scacchi e partecipare a tornei interni ed esterni.

Collaborazione con l’Università del Salento e incontri con la partecipazione di esperti

Il Liceo opera in stretta collaborazione con le altre istituzioni scolastiche e formative del territorio per fornire agli studenti sempre nuove occasioni di conoscenza e di ricerca e un ampio e ricco ventaglio di opportunità anche sul piano dell’orientamento. Durante ogni anno scolastico sono organizzati interessanti cicli di seminari, incontri e conferenze relativi a differenti percorsi formativi: letterari, scientifici, economici, giuridici, storico/filosofici, estetici (suono e musica) e della cultura dello sport, grazie in particolare, alla partecipazione di docenti, ricercatori e professionisti delle Università del Salento e di Bari e dell’ARTI Puglia.

Visite guidate e viaggi di istruzione

Per il primo e secondo biennio sono previste visite guidate da effettuarsi nell’arco di una giornata scolastica; Per tutte le classi a conclusione di un progetto o per la partecipazione a concorsi possono essere previsti viaggi di istruzione con più di un pernottamento; Per le ultime classi la durata del viaggio potrà essere di una settimana, con itinerari anche in paesi stranieri. L’Istituto intrattiene rapporti con gli Uffici del Senato e della Camera dei Deputati per l’organizzazione di visite guidate.

Attività di orientamento

L’orientamento in entrata e nel corso del quinquennio intende far conoscere l’Istituto e agevolare il passaggio dalla scuola secondaria di I grado al biennio per consentire un proficuo inserimento o un eventuale riorientamento all’interno dei curricoli. L’istituto realizza per gli alunni delle scuole secondarie di I grado, che si apprestano a scegliere il proprio percorso di studi:

- Open Day: giornata di incontro tra l’istituzione scolastica e le famiglie per conoscere i percorsi di studio e i docenti;

- Mostra di Scienze, Tecnologia e documenti d’archivio, per far conoscere le strumentazioni antiche e moderne in dotazione e in uso nell’istituto;

- partecipazione di gruppi di studenti delle scuole secondarie di I grado alle lezioni in classe; - partecipazione ad esperienze nei laboratori di Informatica, Fisica, e Scienze; - incontri con le classi terminali presso le scuole secondarie di I grado.

Sono anche previste delle giornate di accoglienza per le famiglie, che possono visitare la scuola e conoscere i futuri docenti dei propri figli per aiutarli ad operare una scelta ancor più consapevole e serena.

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Per gli studenti del Liceo, l’istituto prevede attività di orientamento in uscita, che mirano a favorire l’orientamento scolastico e professionale in vista della scelta del percorso di istruzione superiore e dell’inserimento nel mondo del lavoro. Le attività di orientamento stimolano i giovani alla conoscenza del mondo e delle possibilità offerte per una scelta consapevole e matura. In tal senso alcuni studenti delle classi terminali sono coinvolti in manifestazioni, incontri e stage come:

- orientamento Campus Editori, presso il Salone dello Studente di Bari; - Test med, informazioni e test per le facoltà di Medicina e Chirurgia; - LIUC Università Carlo Cattaneo per le facoltà di Economia, Ingegneria, Giurisprudenza; - stage in studi professionali (avvocati, commercialisti, medici, veterinari, psicologi,

ingegneri, architetti, agronomi), in laboratori di analisi o in nosocomi; - incontri con l’Università del Salento: seminari, laboratori presso i Dipartimenti

dell’Università, soprattutto il Dipartimento di Fisica; - incontri con rappresentanti delle Accademie e delle Forze armate. - incontri con ex-allievi.

Percorsi formativi di logica (preparazione test)

Il Liceo “Q. Ennio” attiva percorsi formativi incentrati sulle principali e più frequenti tipologie di quiz di ragionamento logico, utili per gli studenti che si dovranno cimentare con prove concorsuali, con test per l’ammissione a corsi universitari a numero programmato. L’attività proposta contribuirà a connotare il liceo come una realtà socialmente strutturata dove lo studente si possa sentire parte di un contesto e di un ambiente attento alle sue esigenze di apprendimento e alle sue prospettive di successo.

PROGETTO EDUCATIVO

Il Liceo favorisce lo sviluppo armonico e integrale della persona e fornisce ai giovani solide conoscenze e competenze.

Obiettivi formativi trasversali programmati dal Collegio:

- acquisire conoscenze e competenze che consentano all’alunno di operare scelte consapevoli e di orientarsi autonomamente;

- sviluppare le capacità di analisi, valutazione e rielaborazione del sapere; - esercitare un maturo senso critico rispetto ai problemi della società contemporanea; - potenziare l’intelligenza creativa e la capacità di mantenere la propria mente sempre aperta

e disponibile a soluzioni nuove ed originali; - sviluppare la capacità di adattamento e di flessibilità nel far fronte a nuovi problemi, al fine

di rispondere in maniera adeguata alle richieste della società e del mondo del lavoro; - essere cittadini consapevoli dei doveri di solidarietà economica, sociale e politica, in una

prospettiva europea e mondiale.

Competenze chiave di cittadinanza da maturare al termine dei percorsi liceali:

- acquisire un metodo di studio e di lavoro - imparare ad imparare; - saper utilizzare le conoscenze apprese nelle singole discipline per creare nuovi elementi

utili nei diversi ambiti – progettare; - comprendere e saper utilizzare il linguaggio specifico delle discipline – comunicare; - saper svolgere lavori di gruppo interagendo con i propri compagni – collaborare e

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partecipare; - acquisire il senso di responsabilità e di rispetto per le regole – agire in modo

autonomo e responsabile; - saper risolvere i problemi anche di natura didattica e fronteggiare situazioni di difficoltà

– risolvere problemi; - individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e

relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari – individuare collegamenti e relazioni;

- conoscere e comprendere i contenuti delle discipline e la loro importanza per la propria crescita intellettuale – acquisire ed interpretare l’informazione.

La nostra mission, come si rileva dagli obiettivi sopra esposti, si basa sul riconoscimento del ruolo strategico, in una società contrassegnata dal valore crescente della conoscenza, di un apprendimento che non si limiti alla formazione scolastica e che accompagni le persone per tutta la durata della vita e sulla necessità di attività formative finalizzate anche al conseguimento di “attitudini sociali” adeguate alla complessità dei contesti della modernità. Una particolare enfasi viene inoltre posta sulla necessità di sviluppare contesti e metodi efficaci di insegnamento e di apprendimento e di garantire a tutti un facile accesso ad informazioni e ad un orientamento di qualità sulle opportunità di istruzione e formazione. In questo contesto, la scuola e i docenti tutti attuano intenzionalmente strategie che partono dal presupposto di una competenza digitale già spontaneamente acquisita dagli allievi negli apprendimenti informali dell’extrascolastico, ma con l’obiettivo di acquisire quegli elementi di consapevolezza critica insiti nel concetto di competenza e frutto di formali itinerari di istruzione. Si intende così direzionare le energie e le abilità spontaneamente maturate dagli studenti, rendendo l’esperienza formativa estremamente coinvolgente e accrescendo la motivazione e il grado di partecipazione al processo formativo. Le Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 2006 sull’educazione permanente sostengono l’importanza di un uso critico delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, presupponendo la consapevolezza e la conoscenza del loro ruolo nei diversi contesti di lavoro, studio, comunicazione. Lo scopo è quello di dotare gli studenti degli strumenti atti alla rappresentazione e soluzione di problemi per la costruzione condivisa e collaborativa della conoscenza e un approccio critico alle informazioni di ogni contesto.

Valori

I principi fondamentali

Il Liceo “Quinto Ennio” assume a base della sua Carta dei Servizi gli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana, improntando la sua attività ai seguenti principi:

Uguaglianza

È garantita un’assoluta uguaglianza di diritti contro ogni discriminazione e ogni stereotipo – sociale, politico, economico o culturale - che limitino la libertà e la piena realizzazione delle persone. Il comportamento di ogni componente è ispirato a questo principio e orientato a rimuovere gli ostacoli che impediscono l’esercizio di una effettiva parità, tutelando in particolar modo le situazioni più svantaggiate.

Imparzialità e regolarità

Vengono garantite l’imparzialità e la regolarità del servizio e delle attività educative.

Accoglienza e integrazione

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Il Liceo accoglie genitori ed alunni e promuove la ricerca e l’attuazione di interventi mirati all’inserimento e all’integrazione di questi ultimi, soprattutto nella delicata fase di ingresso alle classi iniziali. Rivolge particolare attenzione alle situazioni di difficoltà dovute a motivi familiari, di salute o derivanti da condizioni di disabilità, assicurando condizioni di pari opportunità per il successo formativo.

Diritto di scelta, obbligo di istruzione, frequenza e successo formativo

Nel rispetto della libertà dell’utenza di scegliere fra le diverse istituzioni che erogano il servizio scolastico, intende assicurare agli studenti un regolare compimento del corso di studi. Per questo, oltre a vigilare sulla regolarità della frequenza, in costante collaborazione con le famiglie, adotta opportuni strumenti per monitorare con regolarità l’andamento dei risultati e si adopera per prevenire l’insuccesso e l’abbandono scolastico con adeguati e tempestivi interventi educativi e didattici. Si impegna in particolar modo contro la dispersione scolastica, esercitando una costante azione di orientamento, nonché un costante supporto didattico attraverso corsi di sostegno e di recupero attivati fin dall’inizio dell’anno scolastico.

Partecipazione, efficienza e trasparenza

Nella consapevolezza che la partecipazione ed il coinvolgimento diretto sono la migliore condizione per la realizzazione di risultati ottimali, il Liceo si avvale della responsabile collaborazione di tutte le sue componenti: docenti, personale ATA, rappresentanze dei genitori e degli studenti. In questa prospettiva, si propone come centro di promozione culturale, sociale e civile, sviluppando attività integrative e consentendo l’uso degli edifici scolastici e delle attrezzature, fuori dall’orario del servizio scolastico, al fine di rendere la scuola una “comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le dimensioni”, come prevede lo Statuto delle studentesse e degli studenti. A tutti è garantita, inoltre, un’informazione chiara e tempestiva, in un sistema procedurale semplice e snello.

Rapporti umani, decoro, pulizia, gentilezza, agibilità

Nella consapevolezza della rilevanza didattica e formativa che i comportamenti del personale e il decoro degli ambienti assumono in vista del cosiddetto curriculum implicito degli alunni – oltre che della tutela della salute dei luoghi di lavoro sancita dalle norme - il Liceo si impegna ad assicurare gentilezza e disponibilità nei rapporti umani, pulizia e decoro degli ambienti e piena agibilità degli stessi. Il Dirigente riceve i genitori dal lunedì al sabato in orario antimeridiano e, previo appuntamento, in orario pomeridiano.

Il profilo educativo, culturale e professionale dello studente liceale

“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. (art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei…”). Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico:

lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;

la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;

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l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte;

l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche;

la pratica dell’argomentazione e del confronto;

la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;

l’uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. Si tratta di un elenco orientativo, volto a fissare alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo la pratica didattica è in grado di integrare e sviluppare. La progettazione delle istituzioni scolastiche, attraverso il confronto tra le componenti della comunità educante, il territorio, le reti formali e informali, che trova il suo naturale sbocco nel Piano dell’offerta formativa; la libertà dell’insegnante e la sua capacità di adottare metodologie adeguate alle classi e ai singoli studenti sono decisive ai fini del successo formativo. Il sistema dei licei consente allo studente di raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni, in parte specifici dei distinti percorsi. La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica; logico argomentativa; linguistica e comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica.

Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali

A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno:

1. Area metodologica

Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.

Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.

Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.

2. Area logico-argomentativa

Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.

Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni.

Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione.

3. Area linguistica e comunicativa

Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: o dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e

morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;

o saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale;

o curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti. Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze

comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di

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Riferimento. Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre

lingue moderne e antiche. Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare

ricerca, comunicare.

4. Area storico umanistica

Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini.

Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri.

Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea.

Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.

Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.

Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.

Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive.

Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue.

5. Area scientifica, matematica e tecnologica

Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.

Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.

Inclusione degli alunni con disabilità

Il Liceo “Quinto Ennio” accoglie la disabilità come risorsa e arricchimento umano e ne promuove l’apprendimento e l’inclusione con attività, metodologie e strumenti adeguati al fine di garantire il diritto allo studio.

In accordo con le indicazioni delle ASL e delle famiglie si realizzano, per l’alunno diversamente

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abile, attività integrate con le risorse del territorio e attività interdisciplinari in forme laboratoriali al fine di perseguire i seguenti obiettivi educativi e didattici:

Obiettivi educativi

Promuovere l’accoglienza e l’inserimento nella classe.

Promuovere l’autonomia, l’inserimento sociale e la partecipazione.

Obiettivi didattici

Promuovere l’acquisizione di competenze comunicative ed espressive.

Stimolare la motivazione all’acquisizione di nuove conoscenze.

Tipi di programmazione in relazione alla tipologia di handicap

1) Semplificata:

Obiettivi comuni alla classe

Valutazione secondo i criteri seguiti per tutti gli studenti

Diploma alla fine del quinquennio

2) Differenziata:

PDP (Piano Didattico Personalizzato)

Attestato di credito formativo

DSA e BES

Particolare attenzione è riservata anche agli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali. In ottemperanza alla Legge 8 ottobre 2010, nº 170,alle Linee Guida allegate al Decreto Ministeriale 12 luglio 2011,che riconosce come disturbi specifici dell’apprendimento la dislessia, la disgrafia, la disortografia, la discalculia, il Liceo “Q. Ennio”, per gli alunni con DSA, mette in atto interventi didattici individualizzati e personalizzati; utilizza strumenti compensativi didattici e tecnologici che facilitano l’acquisizione di abilità e competenze; applica misure dispensative sulla base dei bisogni educativi specifici; promuove il successo formativo e garantisce il diritto allo studio. In ottemperanza alla direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 il nostro Istituto pone adeguata attenzione anche agli alunni con BES, ossia a quegli alunni che, pur non avendo una disabilità certificata, hanno bisogno di strategie di insegnamento/apprendimento speciali a causa di uno svantaggio sociale, economico, culturale, linguistico, ambientale. Per tutti realizza processi e percorsi di insegnamento/apprendimento finalizzati all’inclusione reale delle differenze e alla rimozione della discriminazione e dell’emarginazione. Con il coinvolgimento dei docenti del Consiglio di classe, della famiglia e dei servizi territoriali sociosanitari, culturali, si attivano processi relazionali finalizzati alla valorizzazione della persona e al consolidamento dell’autostima, promuovendo il ruolo attivo degli alunni attraverso l’apprendimento cooperativo e il tutoring. Sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche, si elabora un Piano Educativo Individualizzato, vero e proprio “Progetto di vita”, dal momento che persegue azioni necessarie per la prospettiva futura.

Piano annuale per l’inclusività

Al fine di realizzare una didattica realmente inclusiva, il nostro Istituto progetta in maniera

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condivisa un Piano Annuale per l’Inclusività che miri al successo formativo di ogni suo alunno. Si tratta di dare a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità per disegnare un progetto di vita, attuando così un’azione formativa individualizzata. Infatti la recente circolare ministeriale del 27 giugno 2013 precisa che “il P.A.I. non è […] un “documento” per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni”. La didattica personalizzata, anche sulla base di quanto indicato dagli ultimi riferimenti normativi, calibra l’offerta didattica sulla specificità ed unicità dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo; si può favorire, così, l’accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno e lo sviluppo consapevole dei propri talenti. Volendo, dunque, che il tema dell’inclusività non si riduca a mera prassi compilativa finalizzata alla stesura del PAI e, al contrario, credendo nel valore della didattica realmente inclusiva, nel presente anno scolastico, come richiesto anche dalla CM n° 8 del 6 marzo 2013, si intende dar vita alla seguente analisi dei punti di forza e di criticità dell’Istituto e alle seguenti azioni per l’incremento dell’inclusività.

1. Costituzione del Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI)

In ottemperanza a quanto definito nella Circolare Ministeriale n°8 del 6/03/2013, il gruppo risulta costituito dai docenti curriculari delle classi degli alunni, dai docenti di sostegno a tempo indeterminato o determinato in servizio, dai genitori e dall’équipe psicopedagogica. Il gruppo si riunirà periodicamente operando al fine di porre in essere quanto ritenuto necessario realizzare nel corso dell’anno scolastico in base ai bisogni rilevati e alle condizioni esistenti. Tale Gruppo di lavoro assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) e svolge le seguenti funzioni:

rilevazione dei BES presenti nella scuola;

raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;

focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze;

elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).

A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo. Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola – ovvero, secondo la previsione dell’art. 50 della L.35/2012, alle reti di scuole -, il Gruppo provvederà ad un adattamento del Piano, sulla base del quale il Dirigente scolastico procederà all’assegnazione definitiva delle risorse, sempre in termini “funzionali”. A tal punto i singoli GLHO completeranno la redazione del PEI per gli alunni con disabilità di ciascuna classe, tenendo conto di quanto indicato nelle Linee guida del 4 agosto 2009. Inoltre il Gruppo di lavoro per l’inclusione costituisce l’interfaccia della rete dei CTS e dei servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.). Dal punto di vista organizzativo, il Gruppo si riunirà nei tempi e nei modi che maggiormente si

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confanno alle esigenze della scuola, ossia in orario di servizio ovvero in orari aggiuntivi o funzionali (come previsto dagli artt. 28 e 29 del CCNL 2006/2009), prevedendo l’impegno nella contrattazione integrativa di istituto.

2. Personalizzazione della didattica da parte dei Consigli di classe

Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata – le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. In questa nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non sarà inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA; esso è bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente didattico-strumentale. È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico (o da un docente da questi specificamente delegato), dai docenti e dalla famiglia. Nel caso in cui sia necessario trattare dati sensibili per finalità istituzionali, si avrà cura di includere nel PDP apposita autorizzazione da parte della famiglia. Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe motiverà opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al fine di evitare contenzioso.

3. Organizzazione percorsi di formazione e aggiornamento del personale

Il gruppo ritiene opportuno rivolgere nel corso dell’anno scolastico percorsi di formazione e aggiornamento rivolti a tutto il personale dell’Istituto e aperti anche ai docenti delle scuole medie e ai genitori.

4. Adozione di strategie di valutazione connesse con prassi inclusive

Avvalendosi dell’approccio fondato sul modello ICF dell’OMS, il gruppo ritiene utile predisporre e sottoporre alle classi I e IV per le quali i dati del fascicolo Scuola in chiaro riferiti al precedente anno scolastico avevano fatto registrare elevati tassi di studenti in uscita un semplice questionario che prenda spunto dall’Index per l’inclusione a cui rimanda la CM n. 8.

5. Attività che coinvolgano gli alunni con BES

Al fine si integrare sempre più gli alunni con BES all’interno dell’Istituto e promuovere la loro espressività in tutte le sue forme, si intende organizzare durante l’anno scolastico attività teatrali in collaborazione con enti di volontariato presenti sul territorio che coinvolgano anche e soprattutto gli alunni con BES o che presentano disagi relazionali o difficoltà nella comunicazione. In particolare, si propone la nascita di un coro di Istituto che si esibirà a fine anno scolastico.

6. Attenzione alle fasi che scandiscono la transizione dalla scuola Media alla scuola Superiore e dalla scuola Superiore all’università/formazione post secondaria/mondo del lavoro

Il gruppo ritiene importante potenziare i momenti di accoglienza utili alla costruzione di un

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percorso di continuità tra la scuola secondaria inferiore e il nostro Istituto, operando scelte attente in fase di programmazione delle attività di accoglienza all’interno dei singoli consigli di classe di settembre. Si ritiene altrettanto importante e utile accompagnare gli studenti creando percorsi ed occasioni che consentano il raccordo con le realtà formative/lavorative a conclusione del percorso di studi. Si segnalano in particolare le attività di stage svolte dalle classi quinte presso alcune delle Facoltà dell’Università del Salento, le visite nelle giornate di open day, sempre presso l’Università del Salento e lo sportello didattico-orientativo gestito dal prof. Umberto Marsella. Si auspica che siano ripetute e potenziate le iniziative svolte nel precedente anno scolastico, come le azioni C1 e C2 all’interno del piano integrato 2007/2013.

In questa nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non sarà inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA; esso è bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente didattico strumentale. È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico (o da un docente da questi specificamente delegato), dai docenti e dalla famiglia. Nel caso in cui sia necessario trattare dati sensibili per finalità istituzionali, si avrà cura di includere nel PDP apposita autorizzazione da parte della famiglia. Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe motiverà opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al fine di evitare contenzioso. Come previsto dalla Circolare Ministeriale n°8 del 6/03/2013, all’inizio dell’anno scolastico il Gruppo propone al Collegio dei Docenti una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere, che confluiscono nel presente Piano annuale per l’inclusività. Al termine dell’anno scolastico, il Collegio procede alla verifica dei risultati raggiunti.

Articolazione dei percorsi di studio

I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.

Liceo Classico

Il liceo classico, grazie allo studio della cultura classica e della cultura umanistica, favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e del mondo contemporaneo. Potenzia quel metodo di studio analitico fondamentale per affrontare qualsiasi percorso formativo futuro. Riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, apre allo studente ampia possibilità di scelta grazie alle competenze logiche (di ambito linguistico, matematico e scientifico) consolidate per tutto il quinquennio.

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Quadro orario

Piano degli studi

Orario settimanale 1° biennio 2° biennio 5° anno

1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana

4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4

Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3

Lingua e cultura straniera

3 3 3 3 3

Storia 3 3 3

Storia e geografia 3 3

Filosofia 3 3 3

Matematica * 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali ** 2 2 2 2 2

Storia dell’arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive

2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale 27 27 31 31 31 * Con Informatica al primo biennio** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

Nota: È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche.

Liceo Scientifico

Il percorso del liceo scientifico favorisce l'acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della Matematica, della Fisica e delle Scienze naturali. Tende a sviluppare le conoscenze e le abilità necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica. Grazie all’approfondimento delle discipline matematico-fisico-scientifiche e filosofiche, consente agli studenti di affrontare qualsiasi percorso universitario o professionale.

Quadro orario

Piano degli studi

Orario settimanale 1° biennio 2° biennio

5° anno

1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e geografia 3 3

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Storia 2 2 2

Filosofia 3 3 3

Matematica * 5 5 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali ** 2 2 3 3 3

Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale 27 27 30 30 30 * Con Informatica al primo biennio** Biologia, Chimica, Scienze della Terra Nota: È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche.

Liceo Scientifico con opzione Scienze applicate

Presso il nostro Istituto è attivo il Liceo scientifico con opzione Scienze applicate. L'opzione Scienze Applicate del Liceo Scientifico si caratterizza. L’opzione Scienze Applicate del Liceo Scientifico si caratterizza per: - la presenza in tutti gli anni di corso di Informatica come materia autonoma e intesa non

limitatamente all'uso di software applicativo, ma come studio dei linguaggi di tipo logico-formale, degli algoritmi, della programmazione, dei sistemi, al fine di poter utilizzare con consapevolezza e padronanza strumenti di calcolo automatico per la risoluzione di problemi;

- un maggior numero di ore di Scienze (Chimica, Biologia, Scienze della Terra), che consente l'utilizzo sistematico del laboratorio, al fine di acquisire una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali;

- l'assenza di Lingua e cultura latina. L’indirizzo consente agli studenti di affrontare qualsiasi percorso universitario o professionale.

Quadro orario

Piano degli studi

Orario settimanale 1° biennio 2° biennio 5° anno

1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana

4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera

3 3 3 3 3

Storia e geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica 5 4 4 4 4

Informatica 2 2 2 2 2

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali ** 3 4 5 5 5

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Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive

2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale 27 27 30 30 30 *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra. Nota: È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche.

Liceo Linguistico

Il liceo linguistico privilegia lo studio delle lingue straniere (Inglese, Francese e Spagnolo, Tedesco) con un approccio di tipo comunicativo. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l'Italiano. È l'indirizzo di studi più indicato per coloro i quali vogliono acquisire una competenza comunicativa spendibile subito o nel prosieguo degli studi universitari. Infatti l’ampiezza dell’offerta formativa dell’indirizzo consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie e non solo a quelle linguistiche.

Quadro orario

Piano degli studi

Orario settimanale 1° biennio 2° biennio 5° anno

1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 2 2

Lingua e cultura straniera 1*

Inglese 4 4 3 3 3

Lingua e cultura straniera 2*

Francese 3 3 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3*

Spagnolo/Tedesco 3 3 4 4 4

Storia e geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica ** 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali *** 2 2 2 2 2

Storia dell’arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale 27 27 30 30 30 * Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua.** Con Informatica al primo biennio.*** Biologia, Chimica, Scienze

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della Terra.

Lo studio delle tre lingue straniere è così strutturato: Prima lingua: Inglese , seconda lingua: Francese, terza lingua: Spagnolo o Tedesco.

Liceo delle Scienze umane

Il liceo delle Scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell'identità personale e delle relazioni umane e sociali e affronta tematiche di ambito antropologico, sociologico e filosofico-pedagogico. Mira all’acquisizione di una professionalità di base per attività educative e per l’inserimento nel mondo del lavoro nel campo delle Scienze umane e nel settore terziario sociale. Consente agli studenti di affrontare qualsiasi percorso universitario o professionale.

Quadro orario

Piano degli studi

Orario settimanale 1° biennio 2° biennio 5° anno

1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana

4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 3 3 2 2 2

Storia e geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 3 3 3

Scienze umane * 4 4 5 5 5

Diritto ed economia 2 2

Lingua e cultura straniera

3 3 3 3 3

Matematica ** 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali *** 2 2 2 2 2

Storia dell’arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive

2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale 27 27 30 30 30 * Psicologia, Antropologia, Pedagogia e Sociologia.** con Informatica al primo biennio.*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra. Nota: È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche.

Liceo delle Scienze umane con opzione Economico-Sociale

Nell’ambito delle Scienze umane, l'opzione economico-sociale fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali. Prepara lo studente a svolgere attività relative al settore amministrativo e nel settore terziario sociale. Consente agli studenti di affrontare qualsiasi percorso universitario o professionale.

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Quadro orario

Piano degli studi

Orario settimanale 1° biennio 2° biennio 5° anno

1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana

4 4 4 4 4

Storia e geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica ** 3 3 3 3 3

Fisica 2 2 2

Scienze umane * 3 3 3 3 3

Diritto ed economia politica

3 3 3 3 3

Lingua e cultura straniera 1

3 3 3 3 3

Lingua e cultura straniera 2

3 3 3 3 3

Scienze naturali *** 2 2

Storia dell’arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive

2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale 27 27 30 30 30 *Antropologia, Metodologia della ricerca, Psicologia e Sociologia **Con Informatica al primo biennio. ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra. Nota: È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche.

Prove INVALSI

Con la Direttiva 67 del 30 luglio 2010, il MIUR ha stabilito che l’Invalsi provvede, sulla base delle indicazioni di cui alla direttiva triennale n. 74 del 15 settembre 2008, alla valutazione degli apprendimenti e alla redazione di un “Rapporto annuale sui risultati degli apprendimenti”. In particolare, ai fini della valutazione, la rilevazione considererà l’italiano e la matematica e riguarderà gli studenti della seconda e quinta classe della scuola secondaria di II grado. Al fine di un’adeguata preparazione degli studenti del primo biennio allo svolgimento della prova, oltre alle esercitazioni previste in orario curriculare all’interno delle ore delle singole discipline coinvolte, si programmeranno delle simulazioni di prove Invalsi nel corso dell’anno scolastico, destinate agli studenti delle classi seconde, secondo i tempi e le modalità previste dall’Invalsi nella prova nazionale.

Certificazione delle competenze

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Il DM 27 gennaio 2010 n. 9 prevede l’obbligatorietà della certificazione delle competenze di base a partire dall’anno scolastico 2010/2011. Tenuto conto che la circ. 3477 del 20 aprile 2010 sottolinea l’opportunità di predisporre in merito delle prove di accertamento, il nostro Istituto ha previsto la seguente organizzazione: Per le classi prime:

nel corso dell’anno scolastico ed in ambito disciplinare, sarà opportuno effettuare esercitazioni con risoluzione di quesiti proposti nelle prove INVALSI ed OCSE-PISA.

Per le classi seconde: sarà prevista la somministrazione di prove per l’accertamento delle competenze di base in preparazione di quella ufficiale a conclusione dell’anno scolastico, con la tempistica e le modalità adottate per le simulazioni della Terza Prova dell’Esame di Stato.

La valutazione di tali prove concorrerà, con la media dei voti registrata in sede di scrutinio finale, alla determinazione del livello raggiunto dallo studente relativamente alle competenze specifiche dei diversi assi culturali. Tali prove saranno elaborate dai singoli Consigli di Classe, tenuto conto degli assi culturali e delle relative competenze di base, con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza, e secondo il modello delle prove OCSE-PISA messo a disposizione dal compendio INVALSI (reperibile al sito www.invalsi.it). (Per ciascun livello da valutare viene dato uno stimolo, un quesito, mediante testi verbali e testi grafici (illustrazioni) seguito da 4 – 5 item, domande a risposta chiusa (del tipo vero/falso o multipla) e domande a risposta aperta – con risultato univoco oppure con la descrizione di procedimenti o la formulazione di una giustificazione). Avranno una durata di 120/150 minuti e comprenderanno, relativamente al tempo fissato per lo svolgimento delle stesse, dalle 20 alle 25 domande, così articolate: Ai fini della correzione, per ogni domanda sarà specificata la risposta corretta e definito il punteggio da attribuire in caso di risposta non data, errata, parziale o corretta. Il punteggio totale ottenuto verrà convertito in uno dei livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun asse (livello BASE/INTERMEDIO/AVANZATO). In riferimento agli assi culturali, le discipline coinvolte sono le seguenti: Asse culturale Disciplina/e. Per quel che riguarda la valutazione relativa al livello “Altri linguaggi” nel corso dell’a.s. i docenti del C.d.C. potranno concordare l’elaborazione da parte del singolo alunno di un prodotto multimediale (o più di uno) – possibilmente di natura interdisciplinare – che attesterà il livello di competenza raggiunto in tale ambito.

Asse culturale Disciplina/e

Asse dei linguaggi Italiano Lingua straniera Altri linguaggi

Asse matematico Matematica Asse scientifico-tecnologico Scienze naturali, Scienze motorie Asse storico-sociale Storia, Scienze umane, Diritto ed economia, Religione

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Insegnamenti opzionali

L’IIS “Quinto Ennio” aderendo a quanto previsto dal comma 28 art.1 della legge 107/2015 introduce insegnamenti opzionali in tutte le classi del secondo biennio e dell’ultimo anno, utilizzando, a tal fine, sino ad un massimo del 20 % del monte ore annuali di almeno una disciplina. L’Istituto, ampliando così il quadro dell’offerta formativa, intende rispondere meglio alle esigenze formative degli studenti con l’intento di perseguire i seguenti obbiettivi:

fornire maggiori elementi di orientamento importanti per una più consapevole scelta del corso di studi universitario;

acquisire contenuti formativi che potranno integrare i percorsi previsti nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro (comma 33-43 art.1 legge 107/2015);

potenziare le competenze che potranno risultare importanti e spendibili nelle future esperienze lavorative, come descritto nel comma 7 della l.107/2015.

Tali insegnamenti costituiranno parte integrante del curriculum dello studente che, valutato anche nell’ambito dell’esame di stato (comma 30) ne caratterizzerà il profilo “associandolo ad un’identità digitale anche ai fini dell’orientamento e dell’accesso al mondo del lavoro”. La scuola provvede, da parte sua, ad inserire il curriculum dello studente nel portale unico in ottemperanza alla normativa vigente.

Alternanza scuola-lavoro

L’ IIS “Quinto Ennio” progetta e attua percorsi di alternanza scuola-lavoro a norma del Decreto Legislativo n. 77/2005 e della Legge n. 107/2015, finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi (art.1,commi 33/43):

a. attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica;

b. arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;

c. favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

d. realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, nei processi formativi;

e. correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile, si articolano in periodi di formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, hanno una durata complessiva di 200 ore nel triennio, suddivise in 70 ore in terza classe, 70 ore in quarta classe, 60 ore in quinta classe. Le fasi di apprendimento mediante esperienze di lavoro si possono svolgere anche durante la sospensione delle attività didattiche. I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro sono progettati nel rispetto dello sviluppo personale e culturale degli studenti e sono coerenti con gli obiettivi formativi dei diversi percorsi liceali; per i soggetti disabili, sono dimensionati in modo da promuoverne l'autonomia anche ai fini dell'inserimento nel mondo del lavoro. I percorsi in alternanza sono attuati sulla base di apposite convenzioni con:

imprese del territorio e rispettive associazioni di rappresentanza;

Camera di commercio, industria, artigianato, agricoltura;

enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore;

ordini professionali;

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musei e gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali;

enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale;

enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI. La scuola svolge attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro mediante l'organizzazione di corsi rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Il docente tutor interno, designato dalla scuola tra coloro che, avendone fatto richiesta, possiedono titoli documentabili e certificabili, svolge il ruolo di assistenza e guida degli studenti che seguono percorsi in alternanza e verifica, con la collaborazione del tutor esterno, il corretto svolgimento del percorso in alternanza. Il tutor formativo esterno, designato dai soggetti disponibili ad accogliere gli studenti, favorisce l'inserimento dello studente nel contesto operativo, lo assiste nel percorso di formazione sul lavoro e fornisce all'istituzione scolastica o formativa ogni elemento atto a verificare e valutare le attività dello studente e l'efficacia dei processi formativi. L'istituzione scolastica, tenuto conto delle indicazioni fornite dal tutor formativo esterno, valuta gli apprendimenti degli studenti in alternanza e certifica le competenze da essi acquisite, che costituiscono crediti, sia ai fini della prosecuzione del percorso scolastico o formativo per il conseguimento del diploma, sia per gli eventuali passaggi tra i sistemi ivi compresa l'eventuale transizione nei percorsi di apprendistato. I percorsi in alternanza sono definiti e programmati all'interno del piano dell'offerta formativa e sono proposti alle famiglie e agli studenti in tempi e con modalità idonei a garantirne la piena fruizione.

CLIL (Content and Language Integrated Learning)

Nell’ambito dell’attuazione della legge della Riforma, l’Istituto promuove l’apprendimento delle lingue straniere anche attraverso la modalità CLIL. Il metodo consiste nel dedicare parte dell’orario settimanale all’apprendimento di materie o di moduli specifici tramite un’altra lingua, integrando così l’apprendimento della lingua straniera con altre discipline. Il CLIL permette ai giovani di usare una lingua in modo naturale. In una classe CLIL si hanno due obiettivi principali:

uno relativo al contenuto curricolare o tematico,

l’altro collegato alla lingua. È per questo motivo che il CLIL talvolta assume forma di educazione a doppia finalità.

La promozione delle Eccellenze

Il programma nazionale di promozione delle eccellenze ha l’obiettivo di valorizzare il merito e i risultati conseguiti dagli studenti delle scuole secondarie superiori, statali e paritarie, nel corso dell'anno scolastico. Il riconoscimento delle eccellenze avviene attraverso iniziative di confronto e di competizione, nazionali e internazionali. È, altresì, individuata come eccellenza, la votazione di 100 con l'attribuzione della lode ottenuta dagli studenti agli esami di Stato conclusivi dei corsi di studi di istruzione superiore. Per valorizzare le eccellenze, il nostro Istituto si impegna a coinvolgere i propri studenti in percorsi di studio di elevata qualità e di offrire loro occasioni per approfondire la preparazione individuale e il confronto con altre realtà scolastiche, nazionali e internazionali. Tra le iniziative più significative possiamo citare:

a) la partecipazione alle Olimpiadi di Italiano, di Matematica, Fisica, Chimica, Scienze della Terra, Biologia;

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b) i “Certamina” in Lingue classiche e Filosofia; c) partecipazione al Piano Lauree Scientifiche (PLS) Fisica e Chimica.

Il progetto Piano Lauree Scientifiche permette agli allievi di acquisire una conoscenza più approfondita degli argomenti trattati a scuola, di comprendere come procede la ricerca nell’Università e avere un’idea più chiara del collegamento tra il percorso formativo e le opportunità di lavoro. Gli studenti, infatti, hanno occasione di approfondire temi, problemi e procedimenti caratteristici dei saperi scientifici. Sia nella fase di progettazione in collaborazione con i docenti universitari, sia in quella di approfondimento teorico e attività laboratoriale, sia nel lavoro di rielaborazione, gli studenti coinvolti nel progetto sviluppano le capacità di cooperative learning e potenziano il loro interesse per le materie scientifiche. Importante è l’opportunità che viene data a coloro che frequentano i laboratori PLS di acquisire, dopo aver superato il test finale, crediti universitari. Il PLS di Fisica, svolto presso il Dipartimento di Fisica dell’Università del Salento, propone laboratori di ottica, elettromagnetismo e circuiti, fisica ambientale, fisica moderna e astrofisica. Dopo una trattazione teorica tenuta da docenti universitari, si realizzano, in collaborazione con i docenti della scuola, esperienze laboratoriali di differente grado di difficoltà. Il PLS di Chimica, svolto presso il Dipartimento di chimica dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di BARI, propone tematiche molto attuali come Fotocatalisi e Nanotecnologie, Archeometria, Chimica Organica dei coloranti, Chimica ed Energia, Chimica Forense, etc. La collaborazione con l’Università coinvolge anche la facoltà di Scienze Biotecnologiche. È significativa la partecipazione al progetto “R.E.S. CHIMICA – Ricerca Educazione Sperimentazione chimica.

d) partecipazione a Masterclass Internazionali di Fisica delle particelle. Lo scopo è quello di mostrare agli studenti dell’ultimo anno come lavorano i Fisici delle particelle elementari che fanno ricerca al CERN. Gli studenti, dopo alcune lezioni propedeutiche, sono invitati ad effettuare misure di produzione di particelle, analizzando al computer dati reali raccolti dagli esperimenti ATLAS, CMS e ALICE. I risultati vengono successivamente discussi in una videoconferenza (moderata in inglese dai colleghi del CERN) con circa seimila studenti di 23 paesi europei ed americani.

Organizzazione del recupero

Uno degli obiettivi prioritari che l’Istituzione scolastica si pone è “il potenziamento dell’organizzazione del recupero” degli alunni con livelli di apprendimento inferiori alla sufficienza al fine di una graduale riduzione della percentuali dei debiti formativi e delle non ammissioni alla classe successiva. Per sollecitare e affiancare l’indispensabile attività di studio autonomo che ogni studente è chiamato a svolgere, si promuovono: 1. lo sportello didattico che permette di intervenire in maniera immediata e rapida sulle

criticità manifestate dal discente. 2. il corso di recupero che interviene sulle lacune accumulate dall’alunno per metodo di studio

sbagliato o mai concretizzato.

Valutazione e Autovalutazione d’Istituto

Autovalutazione di Istituto

La Scuola mette in atto un processo continuo di autovalutazione al fine di innalzare la qualità del suo servizio di istruzione e formazione.

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Tra gli strumenti di valutazione dell’offerta formativa, un posto preminente occupano i risultati delle rilevazioni degli apprendimenti INVALSI. I risultati di dette rilevazioni vengono analizzati e discussi in sede collegiale e dipartimentale e gli obiettivi di tutte le discipline sono rivisti periodicamente per modulare le adeguate strategie di intervento e adeguarli agli standard richiesti. I docenti partecipano inoltre a seminari di formazione e sensibilizzazione relativi alle indagini internazionali OCSE-PISA sugli interventi di formazione e sulla valutazione nei processi di apprendimento con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio scolastico, elevando le competenze e le capacità di apprendere degli studenti, e per acquisire competenze necessarie a guidare e preparare gli studenti alle rilevazioni.

RAV e Piano di Miglioramento

Le istituzioni scolastiche sono state chiamate a sviluppare, nell’anno scolastico 2014-2015, un’attività di analisi e di valutazione interna partendo da dati ed informazioni secondo il percorso delineato dal Rapporto di autovalutazione (RAV). La procedura di autovalutazione in esame è parte integrante della politica europea dell’Istruzione che sulla scia delle Raccomandazioni Europee per l'attuazione di un Sistema di valutazione, finalizzato a definire un modello di valutazione delle scuole in grado di rilevare gli assetti organizzativi e le pratiche didattiche, favorisca un migliore apprendimento degli studenti. Terminata la compilazione del RAV in ogni sua parte si è attivata la funzione “pubblica il RAV”, che ha permesso di renderlo disponibile nell’apposita sezione di “Scuola in chiaro” dedicata alla Valutazione. Con la chiusura e la pubblicazione del RAV si è aperta la fase di formulazione e attuazione del piano di miglioramento. A partire dall'inizio dell'anno scolastico 2015/16 tutte le scuole sono tenute a pianificare un percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV. Il miglioramento è un percorso di pianificazione e sviluppo di azioni che prende le mosse dalle priorità indicate nel RAV. Tale processo non va considerato in modo statico, ma in termini dinamici in quanto si basa sul coinvolgimento di tutta la comunità scolastica e fa leva sulle modalità organizzative gestionali e didattiche messe in atto dalla scuola utilizzando tutti gli spazi di autonomia a disposizione. Un buon piano di miglioramento :

- indica chiaramente i risultati attesi e l’arco temporale di riferimento (breve periodo: un anno scolastico; lungo periodo: 2/3 anni scolastici);

- articola in forma osservabile e/o misurabile le azioni da intraprendere, in modo che possano essere oggetto di monitoraggio costante o almeno periodico;

- definisce operativamente in modo chiaro le attività su cui si intende agire ed i soggetti coinvolti.

Al termine del processo di autovalutazione, il nostro istituto ha definito in questo modo il proprio Piano di Miglioramento, individuando le priorità, i traguardi e i processi di attuazione attraverso i quali raggiungere gli obiettivi prefissati.

Priorità Traguardi Descrizione del

traguardo

Competenze chiave e di

cittadinanza

Miglioramento della capacità degli studenti di osservare le regole e di

contribuire attivamente e pro positivamente alla vita della comunità.

Progettazione del curricolo delle competenze chiave e di cittadinanza e

Aumentare almeno di un punto la percentuale di

alunni con voto di comportamento 9 e 10.

Costruzione di un curricolo di istituto

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predisposizione e applicazione di strumenti per la verifica e valutazione.

relativo alle competenze chiave e di cittadinanza.

Risultati a distanza

Monitoraggio degli esiti negli studi universitari o dell'inserimento nel

mondo del lavoro.

Strutturazione di rapporti di cooperazione e sinergie tra l'istituto

scolastico, l'università, le realtà produttive e di servizi del territorio.

Strutturazione di una banca dati attraverso

sistemi di monitoraggio.

Accordi formalizzati con soggetti rappresentanti

del territorio (convenzioni, protocollo

d'intesa, accordi di programma).

Area di processo

Descrizione dell’obiettivo di processo

Curricolo, progettazione e

valutazione

Individuazione delle competenze chiave da verificare e valutare in relazione all'età degli studenti.

Individuazione dei comportamenti che è opportuno osservare e rilevare con relative tecniche e strumenti.

Ambiente di apprendimento

Potenziamento dei processi di educazione alla legalità attraverso una progettazione specifica.

Tutoraggio, classi aperte per livelli di apprendimento, interventi individualizzati

Attività laboratoriali, disciplinari e trasversali

Continuità e orientamento

Strutturazione di un sistema di raccolta degli "out-come" degli studenti diplomati

Elaborazione di un percorso di orientamento strutturato e sistematico.

Incontri di informazione/formazione con gli studenti e le famiglie sulle scelte degli studi universitari in prospettiva delle

opportunità di lavoro

Sviluppo e valorizzazione delle risorse

umane

Formalizzazione di un gruppo di lavoro per l'orientamento e l'integrazione con il territorio

Integrazione con il territorio e

rapporti con le famiglie

Realizzazione di stage, di collegamenti o di esperienze con università e mondo del lavoro

La Valutazione

La valutazione si esplica in rapporto funzionale con l’attività di programmazione e assume carattere formativo e orientativo, in quanto concorre ad adeguare il percorso didattico alle esigenze degli alunni. Pertanto essa rappresenta un’azione continua di riflessione sulla coerenza e le capacità d’uso delle conoscenze in contesti di apprendimento significativo e sulla capacità dell’alunno di concentrarsi sui percorsi necessari per risolvere i problemi. Il processo valutativo consta di tre momenti, tutti ugualmente importanti. Il primo ha funzione diagnostica e prognostica della sequenza educativo-didattica da predisporre; il secondo, in

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itinere, consente interventi di correzione della sequenza e tiene conto dei progressi dell’alunno; il terzo è quello sommativo, al termine della sequenza, e fornisce i riscontri necessari tra i traguardi previsti e quelli effettivamente raggiunti dall’alunno. La funzione formativa della valutazione sarà in particolare orientata a favorire una didattica personalizzata, in grado di attivare meccanismi di compensazione delle carenze riscontrate, al fine di impedire che il cumulo di deficit porti all’insuccesso. A tale scopo si riconosce la necessità di una rilevazione che avvenga non solo nelle forme dell’interrogazione tradizionale, ma anche attraverso il dialogo e la discussione organizzata. È importante l’univocità di comportamenti e di intenti tra i docenti, al fine di assicurare omogeneità nei criteri di valutazione dei processi e degli esiti formativi. A tal fine, vengono qui di seguito riportati i principi generali a cui ogni docente deve richiamarsi:

- valorizzare le risposte positive degli alunni; - attribuire alla valutazione negativa una valenza di provvisorietà, lasciando intravedere

all’alunno la possibilità di recupero; - educare l’alunno all’autovalutazione; - incoraggiare l’alunno ad evidenziare errori ed incertezze, poiché solo riflettendo sui propri

errori si può potenziare il proprio percorso di apprendimento; - far conoscere agli alunni i criteri di valutazione, affinché ne comprendano la valenza

formativa e non selettiva; - abituare l’alunno a verifiche scritte ed orali, affinché sia reso capace di riflettere sulle

diverse abilità e competenze che richiedono; - basare la valutazione su prove i cui risultati siano misurabili e su osservazioni sistematiche; - informare la famiglia sugli esiti della valutazione per ottenere, in caso di situazioni

problematiche, aiuto e confronto. I principi generali sopra esposti rappresentano gli indicatori di qualità del processo valutativo, orientato a valutare gli alunni in funzione del progresso individuale. L'osservazione costante del processo di apprendimento degli alunni consente di avere un quadro chiaro ed obiettivo del raggiungimento delle competenze di base, anche in un'ottica trasversale, e mira alla definizione quantitativa e qualitativa di che cosa ciascun allievo ha acquisito in ordine:

- ai percorsi disciplinari e interdisciplinari attuati; - al comportamento in situazione; - alle competenze personali maturate e testimoniate in precise situazioni di compito.

A tal fine si utilizzano le seguenti tipologie di prove: - prove non strutturate: dialogo, discussione in gruppo, produzioni personali; - prove semistrutturate: questionari a risposta aperta, compilazione di tabelle, creazione e lettura di mappe; - prove strutturate: questionari a risposta multipla, a completamento, a correzione d'errore, di corrispondenza, a risposta vero/falso.

Per quanto concerne la valutazione degli alunni diversamente abili, si prenderanno in considerazione i progressi compiuti dall’alunno in rapporto all’acquisizione delle autonomie personali relazionali e cognitive, valutate in relazione alle potenzialità individuali.

Indicatori di valutazione per le osservazioni sistematiche

Situazione di partenza

Lacunosa Incerta Sufficiente Consistente Solida

E D C B A

Attenzione partecipazione Passiva Marginale

E D

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Costante Attenta Profonda

C B A

Impegno

Scarso Discontinuo Essenziale Adeguato Rigoroso

E D C B A

Metodo di studio

Inefficace Incerto Valido ma essenziale Proficuo Autonomo ed efficace

E D C B A

Frequenza

Saltuaria Irregolare Con qualche discontinuità Regolare Assidua

E D C B A

Il Collegio dei docenti ha elaborato dei criteri generali di valutazione per conferire omogeneità ai processi di valutazione in tutte le discipline. Il grado di conseguimento di conoscenze, abilità e competenze viene distinto in livelli numerici, rispondenti ai voti da 1 a 10. La tabella che segue declina i descrittori per ogni livello di voto.

Voto

Conoscenza

Scarsa Mancato raggiungimento degli obiettivi 1-3

Limitata Raggiungimento incompleto o parziale 4-5

Sufficiente Raggiungimento degli obiettivi minimi 6

Approfondita Sicuro raggiungimento degli obiettivi 7-8

Rigorosa Pieno e sicuro raggiungimento degli obiettivi 9-10

Comprensione

Difficoltosa Mancato raggiungimento degli obiettivi 1-3

Approssimativa Raggiungimento incompleto o parziale 4-5

Adeguata Raggiungimento degli obiettivi minimi 6

Sicura Sicuro raggiungimento degli obiettivi 7-8

Completa Pieno e sicuro raggiungimento degli obiettivi 9-10

Esposizione

Confusa e frammentaria

Mancato raggiungimento degli obiettivi 1-3

Imprecisa Raggiungimento incompleto o parziale 4-5

Essenziale Raggiungimento degli obiettivi minimi 6

Organica Sicuro raggiungimento degli obiettivi 7-8

Chiara ed esauriente

Pieno e sicuro raggiungimento degli obiettivi 9-10

Rielaborazione Inconsistente Mancato raggiungimento degli obiettivi 1-3

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Disordinata Raggiungimento incompleto o parziale 4-5

Coerente Raggiungimento degli obiettivi minimi 6

Documentata e critica

Sicuro raggiungimento degli obiettivi 7-8

Creativa Pieno e sicuro raggiungimento degli obiettivi 9-10

Voto Livello Giudizio sintetico

1-3 Mancato

raggiungimento degli obiettivi

L’alunno presenta gravi lacune, con difficoltà di tipo logico, linguistico e metodologico. Utilizza in modo non

appropriato le conoscenze acquisite. Non sa applicare i processi di analisi e sintesi e mostra scarsa proprietà di

linguaggio.

4-5 Raggiungimento

incompleto o parziale

L’alunno presenta conoscenze frammentarie in più discipline e le utilizza in modo superficiale e non pertinente.

Ha difficoltà nel condurre analisi e nell’affrontare le tematiche proposte.

Usa un linguaggio a volte confuso e approssimativo.

6 Raggiungimento

degli obiettivi minimi

L’alunno presenta conoscenze degli elementi basilari ed essenziali. Opera collegamenti semplici, ma pertinenti,

all’interno delle informazioni acquisite. Mostra una parziale capacità di analisi e sintesi. Usa un linguaggio accettabile.

7-8 Sicuro

raggiungimento degli obiettivi

L’alunno presenta conoscenze sicure, arricchite da significativi contributi personali. Sa affrontare percorsi tematici anche complessi, cogliendone i collegamenti significativi. Usa un linguaggio chiaro e appropriato.

9-10 Pieno e sicuro

raggiungimento degli obiettivi

L’alunno presenta conoscenze ampie e sicure, approfondite con apporti originali e autonomi. Ha capacità di affrontare

le diverse tematiche autonomamente, con rigore di analisi e sintesi. Costruisce percorsi critici su basi plurime e

interdisciplinare. Usa un linguaggio ricco e articolato, puntuale nell’uso della terminologia specifica.

Griglia di valutazione del colloquio

VOTO COMPETENZE CAPACITÀ CONOSCENZE

1-2 Non è in grado di

articolare un sia pur minimo discorso

Non ha alcuna capacità di rielaborazione

Non risponde ad alcun quesito

3 Esposizione carente nella proprietà lessicale e nella

fluidità del discorso

Non effettua alcun collegamento logico

Conoscenza quasi nulla dei contenuti

4 Espone in modo

scorretto e frammentario

L’analisi dei contenuti è confusa, i collegamenti

degli argomenti non sempre corretti, anche se

guidato

Conoscenza inesatta e carente

5 Esposizione scorretta

con lessico inappropriato

Scarsa capacità di analisi, opera pochi collegamenti

e solo se guidato

Conoscenza parziale e confusa dei contenuti

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6 Espone in modo

semplice e scolastico

L’analisi e la sintesi sono elementari, i

collegamenti essenziali

Conoscenza di base dei contenuti disciplinari

7 Espone correttamente con lessico quasi del

tutto appropriato

È capace di creare collegamenti

dimostrando di avere essenziali capacità critiche e discrete

capacità di analisi e sintesi

Ha conoscenze sostanzialmente

complete dei contenuti

8 Espone correttamente

con uso degli strumenti linguistici appropriato

È capace di fare collegamenti critici e

pertinenti ed ha buone capacità di analisi e

sintesi

Sicura conoscenza degli argomenti disciplinari

9

Esposizione ricca ed accurata con uso sicuro

degli strumenti linguistici specifici

Rielaborazione critica ed autonoma dei contenuti,

autonome capacità di analisi e sintesi

Conoscenza completa ed approfondita degli

argomenti

10 Esposizione ricercata e

creativa, lessico appropriato e personale

Rielaborazione critica e personale degli

argomenti, capacità di fare collegamenti tra le varie discipline, analisi approfondite e sintesi complete ed efficaci

Conoscenza completa critica con

approfondimenti personali

Il voto di comportamento

La valutazione del comportamento contribuisce alla valutazione complessiva dell’alunno e pertanto determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato. La valutazione del comportamento si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Come precisato dal Regolamento di Istituto, affinché si possa procedere alla valutazione finale, lo studente deve avere una frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato (art. 14, comma 7 del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122). Le eventuali deroghe riguardano assenze per motivi religiosi (nel giorno di sabato, ad es., per ebrei ed avventisti), per la pratica di attività sportive o per gravi motivi di salute.

Griglia di valutazione del comportamento

Voto Indicatori Descrittori

5 SCORRETTO

Comportamento Rispetto del regolamento Uso delle strutture

- Comportamento irrispettoso ed arrogante nei confronti di docenti, compagni, ATA

- Viola il regolamento e subisce sanzioni gravi (allontanamento oltre i 15 gg.)

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- Non rispetta gli ambienti

Frequenza Partecipazione al dialogo educativo Rispetto delle consegne

- Frequenti ritardi o assenze non giustificate

- Assenza di interesse e di partecipazione al dialogo educativo

- Disturbo durante le lezioni - Non rispetto delle consegne

6 POCO CORRETTO

Comportamento Rispetto del regolamento Uso delle strutture

- Comportamento poco corretto verso compagni, docenti e ATA

- Subisce sanzioni lievi per violazioni del regolamento.

- Talvolta non rispetta gli ambienti

Frequenza Partecipazione al dialogo educativo Rispetto delle consegne

- Ritardi e assenze saltuarie e strategiche, giustificate irregolarmente

- Scarso interesse al dialogo educativo - Passivo durante le lezioni - Discontinuo nel rispetto delle

consegne

7 NON SEMPRE CORRETTO

Comportamento Rispetto del regolamento Uso delle strutture

- Comportamento non sempre corretto verso compagni, docenti, ATA

- Riceve frequenti richiami verbali e qualche avvertimento scritto

- Non accurato utilizzo degli ambienti scolastici

Frequenza Partecipazione al dialogo educativo Rispetto delle consegne

- Sporadiche assenze anche strategiche non sempre giustificate con tempestività

- Segue in modo poco propositivo e collabora poco all’attività didattica

- Talvolta non rispetta le consegne

8 VIVACE MA CORRETTO

Comportamento Rispetto del regolamento Uso delle strutture

- Comportamento sostanzialmente corretto con compagni, docenti, ATA

- Rispetta il regolamento anche se sporadicamente riceve reclami verbali

- È attento all’uso dei locali scolastici Frequenza Partecipazione al dialogo educativo Rispetto delle consegne

- Frequenta con regolarità e giustifica puntualmente

- Segue con discreta partecipazione e collabora alle proposte didattiche

- Generalmente rispetta le consegne

9 CORRETTO E RESPONSABILE

Comportamento Rispetto del regolamento Uso delle strutture

- Comportamento corretto con tutti gli operatori scolastici

- Rispetta con naturalezza il regolamento

- Rispetta le strutture

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Frequenza Partecipazione al dialogo educativo Rispetto delle consegne

- Frequenta con assiduità le lezioni e giustifica regolarmente

- E’ interessato alle attività didattiche e partecipa con interesse al dialogo educativo

- L’impegno nello studio è costante

10 RESPONSABILE E PROPOSITIVO

Comportamento Rispetto del regolamento Uso delle strutture

- Rispetta gli altri e collabora con i compagni ed i docenti

- Rispetta diligentemente il regolamento d’istituto

- Rispetta ed ha cura delle strutture scolastiche

Frequenza Partecipazione al dialogo educativo Rispetto delle consegne

- Frequenta con regolarità le lezioni e rispetta l’orario di ingresso e di uscita, giustifica tempestivamente

- Dimostra atteggiamento propositivo e collaborativo con i docenti ed i compagni nelle attività scolastiche ed extrascolastiche

- L’impegno nello studio è costante, critico ed approfondito

Criteri generali di ammissione alla classe successiva

La valutazione finale tiene conto: - dei livelli di apprendimento; - del processo di apprendimento; - del comportamento scolastico inteso come interesse e partecipazione al dialogo educativo

e come rispetto del Regolamento di Istituto. I criteri che ne scaturiscono sono i seguenti:

- Il giudizio positivo o negativo in sede di scrutinio finale terrà conto della valutazione complessiva dei seguenti elementi: interesse, partecipazione al lavoro scolastico, attitudini, capacità, comportamento, livelli di conoscenza dei contenuti propri delle singole discipline, competenza nella comprensione e nell’uso dei linguaggi specifici, assiduità nel perseguire risultati migliori e positivi e valutazione delle cause che hanno determinato l’eventuale mancato apprendimento.

- I Consigli di classe si esprimeranno, in caso di insufficienze in una o più discipline, in merito alla possibilità per uno studente di avere successo nella classe successiva.

- È ammesso alla classe successiva l’alunno che ha conseguito una valutazione sufficiente in tutte le discipline

- Non è ammesso alla classe successiva l’alunno che ,nello scrutinio finale,presenti delle carenze gravi che non possono essere colmate né con interventi integrativi né con lo studio autonomo,in applicazione alle vigenti disposizioni in materia di scrutini ed esami nella scuola secondaria superiore. Al fine di favorire un’azione valutativa coerente e omogenea a tutti i Consigli di classe, si stabiliscono i seguenti parametri di riferimento da porre in relazione alla specifica situazione di ciascun alunno: - valutazione minore o uguale a 2 insufficienze: GIUDIZIO SOSPESO; -3 insufficienze non gravi(voto 5) o fino ad un massimo di due insufficienze gravi(voto da 1 a 4) e una non grave(voto 5): GIUDIZIO SOSPESO; -3 insufficienze con voti da 1 a 4: NON AMMESSO

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-Più di 3 insufficienze: NON AMMESSO Per quanto concerne il recupero dei debiti formativi, spetta al Collegio dei docenti:

- definire i criteri didattico-metodologici per predisporre le attività di recupero determinando i tempi, la durata, i modelli didattico-metodologici, le forme di verifica dei risultati, i criteri di valutazione, le modalità di comunicazione alle famiglie;

- definire i criteri per la composizione dei gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico- educativi di sostegno e recupero;

- individuare i docenti cui affidare le attività di sostegno e di recupero; - stabilire il calendario delle verifiche.

A termine del primo biennio, inoltre, come previsto dal Decreto 22/08/2007, n. 139 e D.M. 27/01/2010, la “Certificazione delle competenze di base” attesta il conseguimento delle competenze chiave per l’apprendimento permanente. Tenuto conto della unitarietà didattico-formativa del primo biennio, nella valutazione delle classi prime si terrà conto in particolare della dinamica del rendimento,se cioè l’alunno ha progredito rispetto ai livelli di partenza, e della possibilità di una maturazione delle capacità nell’arco di tempo complessivo,in queste classi,a volte numerose,più problematiche per la forte discontinuità rispetto alla scuola secondaria di primo grado,la non ammissione può essere preludio di abbandono scolastico e quindi il Consiglio di classe dovrà valutare con attenzione le singole situazioni,analizzando l’evoluzione degli studenti nel corso dell’anno scolastico.

La sospensione del giudizio

In base alle indicazioni contenute nell’O.M. 92/2007, la sospensione del giudizio viene deliberata dal Consiglio di classe, nello scrutinio di giugno, nei confronti di quegli allievi che non abbiano raggiunto in una o più discipline i livelli minimi di preparazione per poter accedere alla frequenza della classe successiva e presentino dunque valutazioni insufficienti. A tali studenti e alle loro famiglie viene data chiara e tempestiva comunicazione formale riguardo alle materie con giudizio sospeso e alle forme di recupero da mettere in atto nel corso dei mesi estivi. Per gli allievi con giudizio sospeso si procede, secondo il calendario deliberato e comunicato, all’integrazione dello scrutinio finale, onde deliberare la loro ammissione o non ammissione alla frequenza della classe successiva, dopo che hanno sostenuto prove scritte e orali nelle materie valutate insufficienti, secondo il calendario stabilito dalla Scuola. Per fornire agli allievi gli strumenti con cui prevenire o superare la sospensione del giudizio, il Consiglio di classe ricorre alle attività di recupero, curricolare e/o extracurricolare, anche durante l’estate, che si affiancano all’indispensabile attività di studio personale autonomo che ogni studente è chiamato a svolgere. Le famiglie si impegnano a far rispettare i percorsi di lavoro indicati. Il nostro Liceo adotta i seguenti criteri didattico-metodologici da utilizzare durante l’espletamento dei corsi di sostegno e di recupero: 1) utilizzo di modalità di insegnamento volte a far acquisire agli studenti una metodologia di

studio autonoma e sicura; 2) predisposizione di compiti differenziati per ciascuno studente nel rispetto delle sue

peculiarità e dei suoi bisogni; 3) focalizzazione sui nuclei fondanti di ciascuna disciplina Le attività di recupero e sostegno saranno concentrate su quelle aree disciplinari in cui sono presenti un maggior numero di valutazioni insufficienti e che sono caratterizzanti dell’indirizzo di studi. In merito alle modalità di organizzazione e realizzazione delle attività di recupero si sono stabiliti i seguenti criteri:

- per il Liceo scientifico, attività di sostegno in Matematica e Scienze; - per il Liceo classico, attività di sostegno in Latino e Greco, Matematica e Scienze;

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- per il Liceo Linguistico, attività di sostegno in Matematica e Scienze; - per il Liceo Psico-pedagogico e delle Scienze Umane, attività di sostegno in Scienze Umane,

Inglese, Matematica e Scienze. Tali percorsi di sostegno e di recupero sono attivati a partire dal mese di novembre di ogni anno scolastico e dopo il primo quadrimestre. Alla fine dell’anno scolastico, vengono attivati corsi di recupero nelle discipline in cui si registra il maggior numero di debiti formativi.

Scrutini intermedi e finali: criteri

Scrutini intermedi

Ai sensi del combinato disposto del D.M. n. 80 del 3.10.07 e della O.M. n. 92 del 5.11.07, durante lo scrutinio intermedio il Consiglio di classe individua:

- gli studenti che devono frequentare le attività di sostegno o di recupero; - gli studenti in grado di recuperare durante le ore di lezione;

Scrutini finali

Per quanto riguarda lo svolgimento degli scrutini finali, il Consiglio di classe osserva i seguenti criteri:

- Dichiara promossi alla classe successiva gli alunni che riportino voto non inferiore ai 6/10 in ciascuna disciplina;

- dichiara promossi alla classe successiva gli alunni che presentino delle carenze non gravi in una o in più discipline, che non pregiudicano la preparazione complessiva.

- Dichiara la sospensione del giudizio per gli studenti che presentino non più di tre insufficienze con valutazione non superiore a quattro. Le famiglie saranno tempestivamente informate degli esiti dello scrutinio, delle carenze presentate, del voto proposto, della data di inizio delle attività di recupero programmate e del calendario della verifiche finali. Nei mesi giugno e di luglio la Scuola attiverà corsi di recupero in alcune discipline, secondo le indicazioni del Collegio e gli esiti degli scrutini finali. Per tutte le discipline in cui si è registrata l’insufficienza – anche per le discipline per le quali non vengono attuati corsi di recupero e si richiede studio autonomo durante i mesi estivi - l’alunno dovrà sostenere prove di verifica scritte e/o orali a seguito delle quali il Consiglio delibererà, entro il 31 agosto, l’ammissione alla classe successiva con l’assegnazione del credito scolastico per il triennio o l’eventuale non promozione. Della delibera di Consiglio saranno tempestivamente informate le famiglie.

- Dichiara non promossi gli alunni per i quali non viene ravvisata alcuna possibilità di recupero, per il notevole divario tra la preparazione riscontrata e quella richiesta per l’avanzamento curriculare.

Criteri di assegnazione del credito scolastico e del credito formativo

Ai fini dell’attribuzione del credito scolastico per gli alunni del triennio, i Consigli di classe utilizzeranno la tabella allegata al D.M. n. 99/2009 che di seguito si riporta: Tabella A (sostituisce la tabella prevista dall’art. 11, comma 2 del DPR 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal DM n. 42/2007).

Media dei voti Credito scolastico (punti) I anno II anno III anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6

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7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9<M≤10 7-8 7-8 8-9

NOTA: M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.

Al fine dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media dei voti. La media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico è fondamentale ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un univo voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. La valutazione della frequenza e dei ritardi è espressa sulla base dei parametri riportati nella tabella riportata in appendice. Agli alunni che raggiungono una media aritmetica con frazione uguale o superiore a 0.70 viene assegnato il punteggio massimo previsto dalla banda; in caso contrario si fa riferimento agli elementi contenuti nella tabella allegata relativi alla frequenza, alle attività integrative, all’I.R.C. e al credito formativo. Gli alunni che non hanno riportato nello scrutinio finale dell’ultimo anno di corso, una valutazione sufficiente in tutte le discipline non potranno essere ammessi a sostenere gli esami. Per l’attribuzione del credito formativo, si terrà conto della coerenza delle attività svolte dagli alunni con gli obiettivi educativi e formativi generali del corso di studi liceali, nonché con quelli dell'indirizzo. Il credito formativo potrà essere riconosciuto solo se riferito ad esperienze realizzate nell'ultimo triennio. Considerate le tabelle previste dalla normativa, il punteggio massimo sarà pari a 0,20 punti. Le esperienze dovranno essere adeguatamente documentate e accompagnate da una breve descrizione esplicativa dell'esperienza stessa.

Ammissione agli esami di stato

In riferimento al DPR 22 Giugno 2009 n° 122, Art. 6 (Ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo dell’istruzione): Sono ammessi all’Esame di Stato gli alunni che nello scrutinio finale conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina (o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente) e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi.

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Il documento del consiglio di classe

II documento finale illustra il percorso formativo della classe nell'ultimo anno di corso. La sua struttura prevede:

Composizione del Consiglio di Classe;

Composizione della classe;

Presentazione della classe e suo excursus storico;

Esperienze curricolari ed extracurricolari realizzate con la classe;

Breve profilo dell'indirizzo di studio (con definizione di conoscenze, competenze e capacità);

Percorso formativo della classe (per ogni disciplina sono indicati: gli obiettivi raggiunti in media dalla classe in termini di conoscenze, competenze e capacità; i contenuti disciplinari; le metodologie applicate; gli strumenti; i sussidi e i testi adottati; i tempi di realizzazione dei percorsi; le modalità di verifica; il numero e le tipologie di prove; i criteri di valutazione adottati);

Percorsi pluridisciplinari;

Criteri per l'attribuzione del credito scolastico

A proposito del credito scolastico i docenti, per l'individuazione del punteggio, utilizzano la seguente tabella:

CLASSE 3a

Calcolo del punteggio dovuto alla frequenza, attività integrative, I.R.C., credito formativo (Punteggio totale da attribuire MAX punti 1).

Frequenza (n° assenze*, ritardi, uscite anticipate)

Punteggio MAX punti 0.40

ASSENZE

- gg. 20 0.20

- gg. 20 ** 0.10

- gg. 20 *** 0.00

- gg. 20 0.00

-RITARDI - 5 0.10

- 5 0.00

- USCITE ANTICIPATE

- 5 0.10

- 5 0.00

Impegno ed interesse nella partecipazione al dialogo educativo

MAX punti 0.10

COSTANTE - 0.10

MODESTO 0.00

Impegno ed interesse nella partecipazione alle attività complementari ed integrative

MAX punti 0.20

COSTANTE 0.20

MODESTO 0.10

SCARSO 0.00

Interesse e profitto - SI 0.10

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nell'I.R.C.

MAX punti 0.10 - NO 0.00

Credito formativo

MAX punti 0.20

ATTIVITÀ ENTE DURATA PUNTI

TOTALE CREDITO FORMATIVO

PUNTEGGIO TOTALE

* Il Consiglio di Classe terrà autonomamente conto di casi particolari (motivi di salute, gravi motivi di famiglia, ecc.)

** con una sola assenza collettiva arbitraria *** con più di una assenza collettiva arbitraria Calcolo del credito scolastico

Punteggio di cui alla lettera A

Media

a.s.

Intervallo di riferimento

Banda di oscillazione

Viene assegnato il valore massimo della banda di oscillazione:

a) in presenza di frazione di

media dei voti 0.70; b) quando la somma della

frazione della media e del punteggio di cui alla lettera A

è 0.70.

M=6 3-4

6M7 4-5

7M8 5-6

8<M ≤ 9 6-7

9M10 7-8

Credito assegnato punti

CLASSE 4a

Calcolo del punteggio dovuto alla frequenza, attività integrative, I.R.C., credito formativo (Punteggio totale da attribuire MAX punti 1).

Frequenza (n°assenze*, ritardi, uscite anticipate)

Punteggio MAX punti 0.40

ASSENZE

- gg. 20 0.20

- gg. 20 ** 0.10

- gg. 20 ***

0.00

- gg. 20 0.00

RITARDI

- 5 0.10

- 5 0.00

USCITE ANTICIPATE

- 5 0.10

- 5 0.00

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Impegno ed interesse nella partecipazione al dialogo educativo MAX punti 0.10

- COSTANTE 0.10

- MODESTO 0.00

Impegno ed interesse nella partecipazione alle attività complementari ed integrative

MAX punti 0.20

- COSTANTE 0.20

- MODESTO 0.10

- SCARSO 0.00

Interesse e profitto nell'I.R.C. MAX punti 0.10

- SI 0.10

- NO 0.00

Credito formativo

MAX punti 0.20

ATTIVITÀ

ENTE DURATA PUNTI

TOTALE CREDITO FORMATIVO

PUNTEGGIO TOTALE

* Il Consiglio di Classe terrà autonomamente conto di casi particolari (motivi di salute, gravi motivi di famiglia, ecc.)

** con una sola assenza collettiva arbitraria *** con più di una assenza collettiva arbitraria Calcolo del credito scolastico

Punteggio di cui alla lettera A

Media Intervallo di riferimento

Banda di oscillazione

Viene assegnato il valore massimo della banda di oscillazione:

a) in presenza di frazione di

media dei voti 0.70;

b) quando la somma della frazione della media e del

M = 6 3-4

6 M 7 4-5

7 M 8 5-6

8 M 9 6-7

9 M 10 7-8

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Credito assegnato punti

punteggio di cui alla lettera A è

0.70.

CLASSE 5a

Calcolo del punteggio dovuto alla frequenza, attività integrative, I.R.C., credito formativo (Punteggio totale da attribuire MAX punti 1).

Frequenza (n°assenze*, ritardi, uscite anticipate)

Punteggio MAX punti 0.40

ASSENZE

- gg. 20 0.20

- gg. 20 **

0.10

- gg. 20 ***

0.00

- gg. 20 0.00

RITARDI

- 5 0.10

- 5 0.00

USCITE ANTICIPATE

- 5 0.10

- 5 0.00

Impegno ed interesse nella partecipazione al dialogo educativo MAX punti 0.10

- COSTANTE 0.10

- MODESTO 0.00

Impegno ed interesse nella partecipazione alle attività complementari ed integrative

MAX punti 0.20

- COSTANTE 0.20

- MODESTO 0.10

- SCARSO 0.00

Interesse e profitto nell'I.R.C. MAX punti 0.10

- SI 0.10

- NO 0.00

Credito formativo

MAX punti 0.20

ATTIVITÀ ENTE DURATA PUNTI

TOTALE CREDITO FORMATIVO

PUNTEGGIO TOTALE

* Il Consiglio di Classe terrà autonomamente conto di casi particolari (motivi di salute, gravi motivi di famiglia, ecc.)

** con una sola assenza collettiva arbitraria *** con più di una assenza collettiva arbitraria

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Calcolo del credito scolastico

Punteggio di cui alla lettera A

Media

Media

dei voti

Banda di oscillazione

Viene assegnato il valore massimo della banda di oscillazione:

c) in presenza di frazione di media

dei voti 0.70; d) quando la somma della frazione

della media e del punteggio di cui

alla lettera A è 0.70.

M = 6 4-5

6 M 7 5-6

7 M 8 6-7

8 M 9 7-8

9 M 10 8-9

Credito assegnato punti

Giudizio di ammissione e/ o di eccellenza

L'alunno_________________ in sede di scrutinio finale è Ammesso all'esame di Stato.

* (non possono essere ammessi agli esami gli alunni che in sede di scrutinio finale non abbiano conseguito la media del 6 in ogni materia )

Valgono, in ogni caso, le norme fissate dal Superiore Ministero o apposito atto legislativo di modifica.

Per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentano debiti formativi, il Consiglio di Classe rinvia la formulazione del giudizio entro l’inizio dell’anno scolastico successivo e procede, per gli alunni del terzo e del quarto anno, all’attribuzione del punteggio di credito scolastico.

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AREA ORGANIZZATIVA

Funzioni strumentali

Le Funzioni strumentali, ai sensi dell’art. 33 del CCNL 2006/09, sono identificate con delibera del Collegio dei docenti in coerenza con il POF. Per l’anno scolastico 2015-2016, sono state individuate e attribuite le seguenti aree di intervento:

alla Prof.ssa TAU Giovanna la Funzione Strumentale relativa all’Area di progettazione, coordinamento, verifica attività relative al Piano di Miglioramento e alla valutazione d’Istituto;

al Prof. PALUMBO Pietro la Funzione Strumentale relativa all’Area di progettazione, coordinamento, verifica attività di alternanza scuola-lavoro, rapporti con il territorio;

alla Prof.ssa CARROZZA Carmina la Funzione Strumentale relativa all’Area di Coordinamento, gestione, verifica POF annuale e triennale, cura della documentazione didattica d’Istituto;

al Prof. STEA Giancarlo la Funzione Strumentale relativa all’Area di Coordinamento Orientamento in ingresso e in uscita, coordinamento attività relative all’orientamento previste dal Piano di Miglioramento;

al Prof.ssa MUCI Maria Rosaria la Funzione Strumentale relativa all’Area di Coordinamento e verifica insegnamenti opzionali degli studenti;

al Prof. PROVENZANO Giuseppe la Funzione Strumentale relativa all’Area Gestione laboratori area tecnologica, sito web, coordinamento attività relative al Piano Nazionale Scuola digitale,

Compiti del Consiglio di classe

- Attuare un efficace coordinamento didattico, partendo dall’analisi e dalla riflessione sui dati di partenza e su quelli che si rilevano lungo il processo di insegnamento/apprendimento.

- Definire gli obiettivi educativi e didattici. - Curare l’attuazione dei percorsi formativi, verificandone l’efficacia e l’efficienza. - Esprimersi sulle modalità di attuazione delle attività di personalizzazione dei percorsi e

delle attività integrative (interventi di riequilibrio, attività integrative e compensative/debiti e crediti formativi/approfondimento) in vista degli standard di apprendimento da far conseguire a ciascun alunno.

- Confrontare e discutere modelli didattici innovativi e originali approcci metodologici. - Esprimersi sul numero e sulla tipologia delle prove. - Concordare i tempi delle verifiche. - Razionalizzare il carico di lavoro, evitando l’accumulo delle verifiche e del lavoro domestico

degli alunni. - Uniformare i parametri e i criteri di valutazione. - Realizzare e raccordare curricoli flessibili e tuttavia organici nei quali siano assicurati

accoglienza, continuità.

Compiti del Coordinatore di classe

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POF 2015-2016

- Favorire i rapporti di intesa e di collaborazione all’interno del Consiglio di classe. - Promuovere rapporti di intesa con altri Consigli di classe per attivare iniziative comuni e

per garantire la continuità nel passaggio dal biennio al triennio. - Individuare e segnala alla Presidenza e agli uffici di Segreteria i casi di allievi che effettuino

un rilevante numero di ritardi e/o di assenze e frequentino saltuariamente le lezioni. - Rilevare le situazioni negative nel profitto al fine di consentire al Consiglio di classe di

focalizzare meglio i casi che necessitano di interventi didattici educativi integrativi. - Coordinare le proposte di attivazione dei corsi di sostegno e recupero. - Curare l’inserimento di comunicazioni alla famiglia su Scuolanext.

Compiti dei Dipartimenti

I Dipartimenti sono costituiti dai docenti di una medesima disciplina o di un’ “Area disciplinare” e hanno il compito di:

- Concordare scelte comuni circa il valore formativo e le scelte didattico - metodologiche di un preciso sapere disciplinare.

- Programmare attività di formazione e aggiornamento in servizio, acquisti finalizzati alle attività previste nel POF, stages, viaggi e uscite didattiche.

- Dare indicazioni ai Consigli di classe per la predisposizione delle attività di sostegno e di recupero.

- Dare indicazioni ai Consigli di classe e al Collegio in merito alla scelta dei libri di testo e dei sussidi didattici.

Assegnazione dei docenti alle classi

Il D.S. procederà all'assegnazione dei docenti alle classi tenuto conto dei criteri generali definiti dal Consiglio d'Istituto e delle proposte formulate dal Collegio dei docenti. Il Consiglio d'Istituto definisce i seguenti criteri:

- necessità di articolazione delle cattedre su 18 ore settimanali; - continuità didattica; al criterio della continuità didattica si può derogare in caso di richiesta

da parte del docente interessato o per esigenze didattico-organizzative. In ordine alle proposte da parte del Collegio dei docenti, si fa riferimento alla delibera n. 4 del 1 settembre 2015 .

Formazione delle classi

La formazione delle classi rispetterà i seguenti criteri: - consentire alle famiglie di scegliere tra gli indirizzi; - raggruppare gli studenti, se il loro numero è ridotto, in base al luogo di provenienza; - tenere conto della lingua straniera studiata; - tenere conto di particolari richieste degli studenti e delle famiglie, legate a particolari

situazioni emerse durante il percorso di studio.

Comunicazione con le famiglie: ricevimento genitori e servizi web

Le famiglie possono consultare il sito dell’Istituto e verificare i dati scolastici più significativi dei propri figli attraverso il servizio ScuolaNext. Ogni famiglia, infatti, ritira la password e il nome

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utente forniti ai genitori o ai tutori. Si possono così ottenere con la massima semplicità numerosi servizi quali:

- notizie su assenze/ritardi/permessi e giustificazioni; - dati sull'andamento generale del profitto; - voti delle valutazioni intermedie; - tabelloni dei voti degli scrutini finali; - orario delle lezioni delle classi; - adozioni dei libri di testo; - con le funzioni di posta elettronica di Scuolanext, i genitori possono inoltre facilmente inviare richieste alla Scuola e ricevere le comunicazioni che il dirigente scolastico e/o i docenti ritengono opportuno inviare alla singola famiglia o a gruppi di famiglie. Il tutto con la massima semplicità e rapidità.

I docenti hanno un orario di ricevimento settimanale a disposizione dei genitori, preferibilmente previo appuntamento, pubblicato nel sito e comunicato ai genitori tramite gli studenti stessi.

Regolamento Assenze Alunni (D.P.R. 122/09)

Articolo 1. Frequenza regolare

Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere agli impegni di studio.

Articolo 2. Orario annuale personalizzato

Per l’accesso alla valutazione finale di ogni studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Il monte ore annuale scolastico è calcolato moltiplicando il numero di ore di lezione settimanale previste dal piano di studi per la singola classe per il numero di settimane di scuola che convenzionalmente viene fissato a trentatrè. Per l’anno scolastico 2015/2016 il limite minimo di ore di frequenza per la validità dell’anno scolastico, nel quadro dell’orario annuale personalizzato, ai fini della validità dell’anno scolastico, è fissato secondo la seguente tabella:

Numero minimo di ore di lezione

Numero massimo di ore di assenza

Primo biennio 669 222 Secondo biennio Liceo Classico 768 255 Secondo biennio tutti gli altri Licei 743 247 Quinto anno Liceo Classico 768 255 Quinto anno tutti gli altri Licei 743 247

Vanno escluse dal computo delle assenze:

a partecipazione ad attività culturali e formative approvate dagli organi collegiali della scuola (campionati studenteschi, progetti didattici inseriti nel POF e/o approvati dal Consiglio di classe, attività di orientamento, ecc.),

attività didattica extrascolastica (uscite didattiche, viaggi e visite di istruzione,scambi culturali, ecc.),

la partecipazione a stage e percorsi di alternanza scuola lavoro,

la partecipazione ad esami di certificazione esterna o a concorsi,

donazioni di sangue

partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.,

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adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987).

In tutti questi casi sul registro di classe e su quello personale del docente verrà annotata la motivazione della mancata presenza in aula. Per gli alunni che, in ospedale o luoghi di cura, seguono momenti formativi sulla base di appositi programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola di appartenenza, tali periodi rientrano a pieno titolo nel tempo scuola (art. 11 DPR 122/09).

Articolo 3. Calcolo della percentuale di assenze

Sono computate come ore di assenza secondo il numero delle ore giornaliere effettive:

assenze per malattia,

assenze per motivi familiari,

astensione dalle lezioni (scioperi degli studenti) e dalle assemblee di Istituto,

mancata partecipazione alle attività organizzate in orario curricolare. Tutte le assenze, incluse le entrate e le uscite fuori orario, vengono annotate dal Docente sul Registro di Classe e sul Registro personale e sono sommate a fine anno. Il numero di ore totale di assenza effettuate dallo studente nell’a.s. sarà quindi raffrontato all’orario complessivo annuale delle lezioni. L’esito complessivo del raffronto deve collocarsi nel limite del 25%. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, tenuto conto delle deroghe riconosciute ai sensi del successivo art. 4, comporta la non validità dell’anno scolastico e la conseguente esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale.

Articolo 4. Tipologie di assenze documentate e continuative ammesse alla deroga

Al principio della frequenza obbligatoria di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato di lezione sono possibili deroghe funzionali ad assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio dei consigli di classe con specifica delibera motivata, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Sulla base di quanto disposto nell’art. 14, comma 7 del DPR 122/2009, si considerano assenze continuative che possono consentire di derogare ai limiti sopra riportati:

motivi di salute documentati da apposita certificazione medica;

assenze per ricovero ospedaliero o in casa di cura, documentato con certificato di ricovero e di dimissione e successivo periodo di convalescenza prescritto all’atto della dimissione e convalidato da un medico del SSN;

assenze continuative di 5 giorni o più giorni motivate da patologie che impediscano la frequenza scolastica, certificate da un medico del SSN;

assenze ricorrenti per grave malattia documentata con certificato di un medico del SSN attestante la gravità della patologia;

visite specialistiche ospedaliere e day hospital (anche riferita ad un giorno);

motivi personali e/o famigliari:

allontanamenti temporanei disposti dall’autorità giudiziaria;

assenze di più giorni per testimonianza o altri procedimenti giudiziari;

gravi patologie e lutti certificati dei componenti del nucleo famigliare entro il II grado fino ad un massimo di 5 giorni;

esclusività di assistenza per familiari invalidi in situazione di gravità (legge 104/92,art.3,comma 3);

separazione dei genitori in coincidenza con l’assenza;

rientro nel paese di origine per motivi legali;

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motivi sportivi, artistici e di studio documentati:

assenze o uscite anticipate per attività sportiva debitamente richieste e certificate dall’Associazione Sportiva di appartenenza e comunque richieste dal genitore;

assenze per lezioni o esami presso il Conservatorio Statale. Non viene fatta rientrare nel computo complessivo delle assenze la tardiva iscrizione non causata da inadempienza dei genitori degli studenti. Tutte le motivazioni devono essere preventivamente, o comunque tempestivamente documentate.

Regolamento attuativo dello statuto delle studentesse e degli studenti

(DPR del 21 novembre 2007, n. 235 "Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria")

Art.1 - Premesse

Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare: ogni Consiglio di Classe potrà, in autonomia, deliberare di non applicare al singolo caso le norme generali, inquadrando tale decisione in una strategia di recupero o inserimento più generale. La successione delle sanzioni non é, né deve essere automatica: mancanze lievi possono rimanere oggetto di sanzioni leggere anche se reiterate; mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati. La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurare la comprensione e quindi l'efficacia. Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori della scuola ma che siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte ripercussione nell'ambiente scolastico. La convocazione dei genitori non deve configurarsi come sanzione disciplinare ma come mezzo di informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero: tale atto dovrà essere compiuto a livello preventivo, quando possibile, dal singolo docente o dal Consiglio di classe.

Art.2 - Natura e classificazione delle sanzioni o degli interventi educativi correttivi

S1. Richiamo verbale. S2. Consegna da svolgere in classe. S3. Consegna da svolgere a casa. S4. Invito alla riflessione guidata sotto l'assistenza di un docente. S5. Ammonizione scritta sul diario dello studente. S6. Ammonizione scritta sul registro di classe e riportata sul diario. S7. Sospensione dalle lezioni con obbligo di frequenza fino a tre giorni. S8. Sanzioni che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità

scolastica per un periodo non superiore a 15 giorni (Art.4 - Comma 8). Tale sanzione - adottata dal Consiglio di Classe - è comminata soltanto in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari derivanti dalla violazione dei doveri di cui all’art. 3 del D.P.R. n.249/98.

Durante il suddetto periodo di allontanamento è previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica.

S9. Sanzioni che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni (Art. 4 – Comma 9).

Le suddette sanzioni sono adottate dal Consiglio d’istituto, se ricorrono due condizioni,

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entrambe necessarie: 1) devono essere stati commessi “reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana

(ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento);

2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello Statuto. In tal caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si precisa che l’iniziativa disciplinare di cui deve farsi carico la scuola può essere assunta in presenza di fatti tali da configurare una fattispecie astratta di reato prevista dalla normativa penale.

Tali fatti devono risultare verosimilmente e ragionevolmente accaduti indipendentemente dagli autonomi e necessari accertamenti che, anche sui medesimi fatti, saranno svolti dalla magistratura inquirente e definitivamente acclarati con successiva sentenza del giudice penale.

Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove - in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria - un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.

S10. Sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico ( Art. 4 - comma 9bis): L’irrogazione di tale sanzione, da parte del Consiglio d’Istituto, è prevista alle seguenti condizioni, tutte congiuntamente ricorrenti: 1) devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale; 2) non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico; Con riferimento alle sanzioni di cui ai punti C (Sanzioni che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni) e D (Sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico),occorrerà evitare che l’applicazione di tali sanzioni determini, quale effetto implicito, il superamento dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. Per questa ragione dovrà essere prestata una specifica e preventiva attenzione allo scopo di verificare che il periodo di giorni per i quali si vuole disporre l’allontanamento dello studente non comporti automaticamente, per gli effetti delle norme di carattere generale, il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio.

S11. Sanzioni che comportano l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi (Art. 4 comma 9 bis e 9 ter)

Nei casi più gravi di quelli già indicati al punto D ed al ricorrere delle stesse condizioni ivi indicate, il Consiglio d’istituto può disporre l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi (Comma 9 bis).

È importante sottolineare che le sanzioni disciplinari di cui ai punti B (Sanzioni che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a15 giorni),C, D ed E (Sanzioni che comportano l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’Esame di Stato conclusivo del corso di studi) possono essere irrogate soltanto previa verifica, da parte dell’istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente (Comma 9 ter).

Art.3 - Soggetti competenti ad infliggere la sanzione:

Il singolo docente può irrogare le sanzioni da S1 a S6.

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Il Dirigente Scolastico o un suo delegato può irrogare le sanzioni da S1 a S7. Il Consiglio di classe può irrogare le sanzioni da S1 a S8: viene convocato d’urgenza dal Dirigente Scolastico in base al tipo di mancanza o su richiesta della maggioranza dei componenti il Consiglio di classe (esclusi i rappresentanti dei genitori). Il Consiglio d’Istituto può irrogare la sanzione S9 e S 10 e viene convocato dal Dirigente Scolastico su richiesta dei Consiglio di classe. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

Art.4 - Modalità di irrogazione delle sanzioni

Prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le proprie ragioni:

verbalmente per le sanzioni da S1 a S7;

verbalmente o per iscritto ed in presenza dei genitori, se possibile, per S8 , S9 e S10. Nei casi previsti dal presente articolo i genitori dello studente devono essere prontamente avvisati tramite lettera raccomandata a mano o fonogramma o telegramma. In essi si dovrà comunicare la data e l'ora di riunione dell'organo collegiale nonché l'invito ai genitori ad assistere il proprio figlio nell'esposizione delle proprie ragioni. Se i genitori e lo studente, pur correttamente avvisati, non parteciperanno alla riunione, il Consiglio di classe e/o il Consiglio d’Istituto procederà basandosi sugli atti e sulle testimonianze in proprio possesso. Nel caso in cui i genitori avviseranno che non possono essere presenti, il Dirigente Scolastico potrà nominare un tutore che assolverà la funzione dei genitori ed assisterà lo studente. Gli organi collegiali sanzionano senza la presenza dello studente e dei suoi genitori né dell'eventuale tutore. La sospensione può prevedere, invece dell'allontanamento da tutte le attività scolastiche:

l'obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche;

l'obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche ad eccezione di alcune;

l'obbligo di frequenza solo per alcune attività scolastiche;

la non partecipazione ad attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola come visite, viaggi esimili.

Su proposta del Consiglio di classe può essere offerta allo studente la possibilità di convertire la sospensione con attività in favore della comunità scolastica. In caso di sanzione con sospensione se ne dovrà dare comunicazione scritta ai genitori, a cura del Dirigente Scolastico, in essa dovrà essere specificata la motivazione e la data o le date a cui si riferisce il provvedimento. La sanzione disciplinare, inoltre, deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa (art. 3 L. 241/1990). Più la sanzione è grave e più sarà necessario il rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione medesima. Nel caso di sanzioni che comportano l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico, l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di stato, occorrerà anche esplicitare i motivi per cui “non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico”. Di norma, (si rinvia in proposito alle disposizioni sull’autonomia scolastica) le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera dello studente, vanno inserite nel suo fascicolo personale e, come quest’ultimo, seguono lo studente in occasione di trasferimento da una scuola ad un’altra o di passaggio da un grado all’altro di scuola. Infatti, le sanzioni disciplinari non sono considerati dati sensibili, a meno che nel testo della sanzione non si faccia riferimento a dati sensibili che riguardano altre persone coinvolte nei fatti che hanno dato luogo alla sanzione stessa (es. violenza sessuale). In tali circostanze si applica il principio

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dell’indispensabilità del trattamento dei dati sensibili che porta ad operare con “omissis” sull’identità delle persone coinvolte e comunque nel necessario rispetto del D.Lgs. n. 196 del 2003 e del DM 306/2007. Ai fini comunque di non creare pregiudizi nei confronti dello studente che opera il passaggio all’altra scuola si suggerisce una doverosa riservatezza circa i fatti che hanno visto coinvolto lo studente. Va sottolineato, inoltre, che il cambiamento di scuola non pone fine ad un procedimento disciplinare iniziato, ma esso segue il suo iter fino alla conclusione. In presenza di atti di teppismo o bullismo saranno informati i servizi sociali territoriali per attivare un percorso educativo di recupero.

Art.5 - Corrispondenza - Mancanze - Sanzioni

-Ritardi ripetuti da S1 a S6 -Ripetute assenze saltuarie da S1 a S6 -Assenze periodiche da S1 a S6 -Assenze o ritardi non giustificati da S1 a S6 -Mancanza del materiale occorrente da S1 a S6 -Non rispetto delle consegne a casa da S1 a S5 -Non rispetto delle consegne a scuola da S1 a S7 -Disturbo delle attività didattiche da S1 a S7 -Linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri da S1 a S8 -Violenze psicologiche verso gli altri da S5 a S11 -Violenze fisiche verso gli altri da S5 a S11 -Uso dei cellulari S5 a S 8 -Uso di videocamere S8 a S11 -Atti di teppismo, di razzismo, di xenofobia, di bullismo S9 a S11 -Casi di recidiva di atti meno gravi S10 -Casi di recidiva di atti gravi S11 -Reati e compromissione dell'incolumità delle persone S11 Quando la mancanza si riferisce agli oggetti o alla pulizia dell'ambiente lo studente dovrà porvi rimedio riparando o ripagando il danno e/o provvedendo alla pulizia e ciò in orario extrascolastico o durante la ricreazione. Nel caso di danni a persone/cose potrà essere considerata responsabile la famiglia dello studente che ha prodotto il danno, così come previsto nel Patto educativo di corresponsabilità.

Art.6 - Organo di garanzia e impugnazioni

Per quanto attiene all’impugnazione (Art. 5) delle suddette sanzioni disciplinari le modifiche introdotte dal regolamento in questione sono finalizzate a garantire da un lato “il diritto di difesa” degli studenti e, dall’altro, la snellezza e rapidità del procedimento, che deve svolgersi e concludersi alla luce di quanto previsto, della Legge 7 agosto 1990, n. 241. Va rammentato, infatti, che il procedimento disciplinare verso gli alunni è azione di natura amministrativa, per cui il procedimento che si mette in atto costituisce procedimento amministrativo, al quale si applica la normativa introdotta dalla Legge n. 241/90 e successive modificazioni, in tema di avvio del procedimento, formalizzazione dell’istruttoria, obbligo di conclusione espressa, obbligo di motivazione e termine. Il sistema di impugnazioni delineato dall’art. 5 del D.P.R. non incide automaticamente sull’esecutività della sanzione disciplinare eventualmente irrogata, stante il principio generale che vuole dotati di esecutività gli atti amministrativi pur non definitivi: la sanzione potrà essere eseguita pur in pendenza del procedimento di impugnazione, salvo quanto diversamente stabilito nel regolamento di istituto. Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori, studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione ad un apposito Organo di Garanzia interno alla scuola. L'Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, che lo presiede, un

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docente (più uno supplente) designato dal consiglio d’Istituto, da un genitore e da un alunno. I rappresentanti di classe dei genitori, eletti nelle elezioni annuali, procederanno su apposita convocazione all’elezione del rappresentante dei genitori in seno all’Organo di Garanzia. I rappresentanti di classe degli studenti, eletti nelle elezioni annuali, procederanno su apposita convocazione all’elezione del rappresentante degli studenti in seno all’Organo di Garanzia. In tale contesto il numero degli eletti dovrà essere doppio rispetto alla componente. Il candidato che avrà ottenuto il numero minore di voti fungerà da membro supplente. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, da parte dei genitori all'Organo di Garanzia interno che decide in via definitiva.

Regolamento dell’organo di garanzia

1) L'organo di Garanzia interno all'istituto, previsto dall'art. 5, commi 2 e 3 dello Statuto delle studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente regolamento.

2) L'Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nel conflitto che sorga all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli studenti.

3) La convocazione dell'Organo di garanzia spetta al Presidente, che provvede a designare, di volta involta, il segretario verbalizzante. L'avviso di convocazione va fatto pervenire al membri dell'Organo, per iscritto, almeno 3 giorni prima della seduta.

4) Per la validità della seduta è richiesta la presenza di tutti i componenti in prima convocazione; della metà più uno dei componenti nella seconda e successive convocazioni. Il membro, impedito ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell'Organo di Garanzia, possibilmente per iscritto, prima della seduta la motivazione giustificativa dell'assenza.

5) In caso di incompatibilità (es. qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo stesso soggetto che ha irrogato la sanzione) il soggetto interessato sarà sostituito dal membro supplente.

6) Ha il dovere di astensione lo studente sanzionato o un suo genitore, qualora facciano parte dell’Organo di garanzia.

7) Ciascun membro dell'Organo di garanzia ha diritto di parola e di voto; l'espressione del voto è palese. Non è prevista l'astensione. In caso di parità prevale il voto dei Presidente.

8) L'Organo di garanzia, in forza del disposto di cui all'art. 5, dello Statuto delle studentesse e degli studenti, è chiamato ad esprimersi sui ricorsi degli allievi contro le sanzioni disciplinari diverse dal temporaneo allontanamento dalla Comunità scolastica.

9) Qualora l'avente diritto avanzi ricorso (che deve essere presentato per iscritto), il Presidente dell'Organo di garanzia, preso atto dell'istanza inoltrata, dovrà convocare mediante lettera i componenti l'organo non oltre 15 giorni dalla presentazione dei ricorso medesimo.

10) Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente assumere tutti gli elementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo, finalizzato alla puntuale considerazione dell'oggetto all'ordine dei giorno.

11) L'esito del ricorso va comunicato per iscritto all'interessato.

I Regolamenti

Le regole generali cui si devono attenere gli allievi sono contenute nel Regolamento di Istituto. Il rispetto delle regole, nell’ambito di una più generale e preventiva condivisione di obiettivi e strumenti didattici, è considerato essenziale elemento di giudizio dell’allievo, soprattutto per quanto attiene alle caratteristiche del “sapere essere”, obiettivo fondamentale delle programmazioni educative generali di classe. Il Liceo ispira la sua attività didattica e la sua organizzazione interna ai criteri contenuti nel Patto educativo di corresponsabilità, ossia nella dichiarazione che rende esplicita e partecipata

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l’azione della scuola, orientandola alla migliore riuscita del progetto educativo condiviso.

Il Patto educativo di corresponsabilità

Tenuto conto di quanto previsto dalla C.M. del 31 luglio ’08 (ogg: D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007. Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 2008 n. 249), il Consiglio d’istituto, organo in cui sono rappresentate le diverse componenti della comunità scolastica, provvederà ad elaborare il patto educativo di corresponsabilità e, in caso di necessità, a modificarlo o ad integrarlo, sulla base della richiesta dell’intero Consiglio medesimo o di una sua componente. L’integrazione o la modifica saranno apportate all’unanimità o a maggioranza. Il Patto sarà presentato e condiviso in occasione delle assemblee di studenti e genitori. Per i genitori che non dovessero essere presenti alle assemblee, il Patto sarà trasmesso a casa e restituito alla Scuola per il tramite dell’alunno.

Premessa Il presente patto educativo di corresponsabilità, previsto dal D. P. R. n. 235 del 21 novembre 2007, definisce in maniera sintetica, dettagliata e condivisa, diritti e doveri nel rapporto tra questa istituzione scolastica autonoma, gli studenti e le famiglie. La sottoscrizione del Patto implica il rispetto dello statuto delle studentesse e degli studenti (D. P. R. 235/07 e D.P.R. n. n. 249 del 24 giugno 1998), del Regolamento d’Istituto, del POF. Questi documenti sono letti e analizzati nelle prime due settimane dell’anno scolastico, sono affissi all’Albo e disponibili per la consultazione. Il patto di corresponsabilità è stato redatto tenendo presente, inoltre, la normativa d i seguito indicata, alla quale si rinvia integralmente per quanto non previsto nel presente documento: D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 (Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e il bullismo); D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 (Linee di indirizzo ed indicazioni in maniera di utilizzo del “telefono cellulari” e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti); C.M. prot. N. 3602/P0 del 31/07/08, dalla quale viene ripreso quanto segue: “l’introduzione del Patto di corresponsabilità si inserisce all’interno di una serie di interventi di carattere normativo e amministrativo attraverso i quali si sono voluti richiamare ruoli e responsabilità di ciascuna componente della comunità scolastica: docenti, dirigenti scolastici, studenti e, da ultimo, genitori. Al fine di consentire all’istituzione scolastica di realizzare con successo le finalità formative cui è istituzionalmente preposta, ciascun soggetto è tenuto ad adempiere correttamente ai doveri sanciti dallo Statuto degli studenti e delle studentesse, in particolare quelli contemplati dagli artt. 3 e 4 del D.P.R. 24 giugno 1998,n. 249 come modificato ed integrato dal D.P. R. 21 novembre 2007 n. 235; il personale docente quelli attinenti alla deontologia professionale enucleati dalla legge e dai contratti collettivi nazionali di lavoro. L’inosservanza di tali doveri comporterà, per gli studenti, l’applicazione delle sanzioni disciplinari secondo il sistema che è stato sopra illustrato, per il personale scolastico, l’esercizio rigoroso, tempestivo ed efficace del potere disciplinare anche alla luce di quanto previsto dalla più recente normativa (si veda, in particolare, la circolare n. 72 del 19 dicembre 2006 del M.P.I. – Procedimenti e sanzioni disciplinari nel comparto scuola. Linee di indirizzo generali – e l’art. 2 comma 1 del D.L. 7 settembre 2007 n. 147, convertito, con modificazioni, nella Legge 25 ottobre 2007 n. 176). Con particolare riferimento alla responsabilità civile che può insorgere a carico dei genitori, soprattutto in presenza di gravi episodi di violenza, di bullismo o di vandalismo, per eventuali danni causati dai figli a persone o cose durante il periodo di svolgimento delle attività didattiche , si ritiene opportuno far presente che i genitori, in sede di giudizio civile, potranno essere ritenuti direttamente responsabili dell’accaduto, anche a prescindere dalla sottoscrizione del Patto di corresponsabilità, ove venga dimostrato che non abbiano impartito ai figli un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti.

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Tale responsabilità, riconducibile ad una colpa in educando, potrà concorrere con le gravi responsabilità che possono configurarsi anche a carico del personale scolastico, per colpa in vigilando, ove sia stato omesso il necessario e fondamentale dovere di sorveglianza nei confronti degli studenti. (…) Infatti i doveri di educazione dei figli e le connesse responsabilità, non vengono meno per il solo fatto che il minore sia affidato alla vigilanza di altri (art.2048 c.c., il relazione all’art. 147 c. c.). La responsabilità del genitore (art. 2048, primo comma, c.c.) e quello del “precettore” (art. 2048, secondo comma c.c. ) per il fatto commesso da un minore affidato alla vigilanza di questo ultimo, non sono infatti tra loro alternative, giacché l’affidamento di un minore alla custodia di terzi, se solleva il genitore dalla presunzione di “ culpa in vigilando”, non lo solleva da quella di “ culpa in educando”, rimanendo comunque i genitori tenuti a dimostrare, per liberarsi da responsabilità per il fatto compiuto dal minore pur quando si trovi sotto la vigilanza di terzi, di aver impartito al minore stesso una educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti (Cass. Sez. III, 21.09.2000, n. 12501: 28.11.1998,n. 11984).

Patto Educativo di Corresponsabilità

1. La scuola è il luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio (art.1 - D.P.R.249/98)”. Questa Istituzione scolastica, in piena sintonia con quanto stabilito dal regolamento delle studentesse e degli studenti, ha deliberato il seguente Patto educativo di corresponsabilità. Il rispetto di tale patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico.

I docenti si impegnano a: rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi, e i ritmi

propri di ciascuna persona intesa nella sua irripetibilità, singolarità e unicità; rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti all’interno di un ambiente educativo

di apprendimento sereno e partecipativo;

sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione; promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre lo studente

nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili; comunicare le valutazioni delle prove scritte, grafiche e orali tramite il libretto

personale dello studente o altre forme; esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche scritte, orali e di laboratorio;

esplicitare i criteri di valutazione; favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di

dialogo e di collaborazione educativa finalizza a favorire il pieno sviluppo dello studente. I genitori si impegnano a:

conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo, collaborando con i docenti;

sostenere e controllare i propri figli ne rispetto degli impegni scolastici;

informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell’andamento scolastico dello studente;

vigilare sulla costante frequenza;

giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro;

vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola;

non chiedere uscite anticipate se non per giustificati motivi;

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invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi. La violazione di tale disposizione comporterà il ritiro temporaneo del cellulare se usato durante le ore di lezione e/o il deferimento alle autorità competenti nel caso in cui lo studente utilizzasse dispositivi per riprese non autorizzate e comunque, lesive dell’immagine della scuola e della dignità degli operatori scolastici (Regolamento d’Istituto)

intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e con il consiglio di classe nei casi di scarso profitto e /o indisciplina;

tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti;

siglare le valutazioni relative alle prove scritte, grafiche e orali riportate nel libretto personale dello studente;

Lo studente si impegna a:

prendere coscienza dei personali diritti e doveri e a rispettare persone, ambienti e attrezzature;

presentarsi con puntualità alle lezioni;

spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione (C.M.15/3/07);

tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il Personale della scuola e dei compagni;

seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze;

usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera;

evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio della scuola. Gli alunni dovranno risarcire il danno prodotto con le modalità stabilite dalla scuola;

lasciare l’aula solo se autorizzato dal docente;

rispettare i beni mobili e immobili della scuola. Il genitore e l’alunno, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrivono, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente patto di corresponsabilità che è parte integrante del Regolamento d’Istituto.

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INDICE

INTRODUZIONE _________________________________________ 2

SCUOLA E TERRITORIO ____________________________________ 3

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA ____________________________ 3

IDENTITÀ __________________________________________________ 4 Chi siamo ____________________________________________________________ 4 Dati scolastici anagrafici _________________________________________________ 5

STRUTTURE _________________________________________________ 5 SERVIZI ___________________________________________________ 7

Certificazioni nelle lingue straniere (Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco) ______________ 7 Certificazioni nelle competenze digitali (ECDL) __________________________________ 8 Laboratorio di giornalismo ________________________________________________ 8 Laboratorio di Storia ____________________________________________________ 8 Gruppo Musicale d’Istituto ________________________________________________ 8 Servizio Sociale Scolastico _________________________________________________ 8 Attività sportive________________________________________________________ 9 Collaborazione con l’Università del Salento e incontri con la partecipazione di esperti ________ 9 Visite guidate e viaggi di istruzione __________________________________________ 9 Attività di orientamento __________________________________________________ 9 Percorsi formativi di logica (preparazione test) _________________________________ 10

PROGETTO EDUCATIVO __________________________________ 10

Obiettivi formativi trasversali programmati dal Collegio: __________________________ 10 Competenze chiave di cittadinanza da maturare al termine dei percorsi liceali: ___________ 10

VALORI ____________________________________________________ 11 I principi fondamentali __________________________________________________ 11

Uguaglianza _______________________________________________________________ 11 Imparzialità e regolarità ______________________________________________________ 11 Accoglienza e integrazione _____________________________________________________ 11 Diritto di scelta, obbligo di istruzione, frequenza e successo formativo _______________________ 12 Partecipazione, efficienza e trasparenza ____________________________________________ 12 Rapporti umani, decoro, pulizia, gentilezza, agibilità ___________________________________ 12

IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE LICEALE ____ 12 Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali _________________________ 13

1. Area metodologica _________________________________________________________ 13 2. Area logico-argomentativa ___________________________________________________ 13 3. Area linguistica e comunicativa ________________________________________________ 13 4. Area storico umanistica _____________________________________________________ 14 5. Area scientifica, matematica e tecnologica _________________________________________ 14

INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ _____________________________ 14 Obiettivi educativi _____________________________________________________ 15 Obiettivi didattici ______________________________________________________ 15 Tipi di programmazione in relazione alla tipologia di handicap ______________________ 15

1) Semplificata: _____________________________________________________________ 15 2) Differenziata: ____________________________________________________________ 15

DSA e BES __________________________________________________________ 15 Piano annuale per l’inclusività _____________________________________________ 15

1. Costituzione del Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) ________________________________ 16 2. Personalizzazione della didattica da parte dei Consigli di classe __________________________ 17 3. Organizzazione percorsi di formazione e aggiornamento del personale _____________________ 17 4. Adozione di strategie di valutazione connesse con prassi inclusive ________________________ 17

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5. Attività che coinvolgano gli alunni con BES ________________________________________ 17 6. Attenzione alle fasi che scandiscono la transizione dalla scuola Media alla scuola Superiore e dalla scuola Superiore all’università/formazione post secondaria/mondo del lavoro _________________ 17

ARTICOLAZIONE DEI PERCORSI DI STUDIO ______________________________ 18 Liceo Classico ________________________________________________________ 18

Quadro orario ______________________________________________________________ 19 Liceo Scientifico _______________________________________________________ 19

Quadro orario ______________________________________________________________ 19 Liceo Scientifico con opzione Scienze applicate __________________________________ 20

Quadro orario ______________________________________________________________20 Liceo Linguistico ______________________________________________________ 21

Quadro orario ______________________________________________________________ 21 Liceo delle Scienze umane ________________________________________________ 22

Quadro orario ______________________________________________________________ 22 Liceo delle Scienze umane con opzione Economico-Sociale _________________________ 22

Quadro orario ______________________________________________________________ 23 PROVE INVALSI ____________________________________________ 23 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE _______________________________ 23 INSEGNAMENTI OPZIONALI _______________________________________ 27 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO _____________________________________ 27 CLIL (CONTENT AND LANGUAGE INTEGRATED LEARNING) __________________ 28 LA PROMOZIONE DELLE ECCELLENZE ________________________________ 28 ORGANIZZAZIONE DEL RECUPERO __________________________________ 29 VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO _________________________ 29

Autovalutazione di Istituto _______________________________________________ 29 RAV e Piano di Miglioramento _____________________________________________ 30

LA VALUTAZIONE _____________________________________________ 31 INDICATORI DI VALUTAZIONE PER LE OSSERVAZIONI SISTEMATICHE _____________ 32

Griglia di valutazione del colloquio __________________________________________ 34 IL VOTO DI COMPORTAMENTO ______________________________________ 35

Griglia di valutazione del comportamento _____________________________________ 35 CRITERI GENERALI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA _________________ 37 LA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO ____________________________________ 38 SCRUTINI INTERMEDI E FINALI: CRITERI ______________________________ 39

Scrutini intermedi _____________________________________________________ 39 Scrutini finali ________________________________________________________ 39

Criteri di assegnazione del credito scolastico e del credito formativo ________________________ 39 Ammissione agli esami di stato ____________________________________________ 40

Il documento del consiglio di classe _______________________________________________ 41 Criteri per l'attribuzione del credito scolastico __________________________________ 41

CLASSE 3a ________________________________________________________________ 41 CLASSE 4a ________________________________________________________________ 42 CLASSE 5a ________________________________________________________________ 44

Giudizio di ammissione e/ o di eccellenza _____________________________________ 45

AREA ORGANIZZATIVA ___________________________________ 46

FUNZIONI STRUMENTALI ________________________________________ 46 COMPITI DEL CONSIGLIO DI CLASSE _________________________________ 46 COMPITI DEL COORDINATORE DI CLASSE ______________________________ 46 COMPITI DEI DIPARTIMENTI_______________________________________ 47 ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI ______________________________ 47 FORMAZIONE DELLE CLASSI _______________________________________ 47 COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE: RICEVIMENTO GENITORI E SERVIZI WEB ________ 47

REGOLAMENTO ASSENZE ALUNNI (D.P.R. 122/09) _______________________ 48 Articolo 1. Frequenza regolare ___________________________________________________ 48 Articolo 2. Orario annuale personalizzato ___________________________________________ 48

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Articolo 3. Calcolo della percentuale di assenze _______________________________________ 49 Articolo 4. Tipologie di assenze documentate e continuative ammesse alla deroga _______________ 49

REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI __ 50 Art.1 - Premesse _____________________________________________________________ 50 Art.2 - Natura e classificazione delle sanzioni o degli interventi educativi correttivi ______________ 50 Art.3 - Soggetti competenti ad infliggere la sanzione: ___________________________________ 51 Art.4 - Modalità di irrogazione delle sanzioni ________________________________________ 52 Art.5 - Corrispondenza - Mancanze - Sanzioni ________________________________________ 53 Art.6 - Organo di garanzia e impugnazioni __________________________________________ 53

REGOLAMENTO DELL’ORGANO DI GARANZIA ____________________________ 54 I REGOLAMENTI _____________________________________________ 54 IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ ___________________________ 55

Patto Educativo di Corresponsabilità ________________________________________ 56