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LICEO CLASSICO ''G. M DETTORI" - CAGLIARI Esame di Stato conclusivo del corso di studi (L.452/97 DPR 323/98 art. 5.2) Documento del Consiglio di Classe a.s. 2012/13 Classe III sez. D

Classe III sez. D - Liceo Statale Dettori - Cagliarianalisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato in relazione agli obiettivi generali e specifi-ci propri di ciascun

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LICEO CLASSICO

''G. M DETTORI" - CAGLIARI

Esame di Stato conclusivo del corso di studi

(L.452/97 – DPR 323/98 art. 5.2)

Documento del Consiglio di Classe

a.s. 2012/13

Classe III sez. D

LICEO DETTORI CAGLIARI DOCUMENTO DEL CONSIGLIO

ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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ESAMI DI STATO

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA III D

(art. 5, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998 n° 323

regolamento applicativo della L. 425/97 e successive modifiche)

ELENCO DEI CANDIDATI

BAIRE FEDERICA CAGLIARI 02/03/1994

CANU LUDOVICA CAGLIARI 03/06/1994

CARTA FIORELLA CAGLIARI 18/03/1993

CORRIDORI SARA CAGLIARI 26/11/1994

DECHICU VIVIANA CAGLIARI 07/05/1994

DEVOTO MARIA CHIARA CAGLIARI 02/03/1994

EZZA FEDERICA CAGLIARI 27/04/1995

FANNI LUCREZIA CAGLIARI 29/12/1994

FRANZESE LAURA CAGLIARI 28/10/1994

GIAGNONI LUCIA ROMA 07/06/1993

LANDER DAVIDE BOSA 29/12/1994

LENZA EDOARDO CAGLIARI 30/03/1995

MANDAS CLAUDIA CAGLIARI 14/12/1994

MARILOTTI LORENZO CAGLIARI 28/03/1995

MELONI ALESSANDRO CAGLIARI 18/06/1994

MULAS VALENTINA CAGLIARI 20/07/1994

MURTAS ANTONIO CAGLIARI 12/10/1994

PELLEGRINI LUCA CAGLIARI 26/07/1994

POLO MICHELA CAGLIARI 27/07/1994

PORCU BIANCA GHILARZA 01/01/1995

SANJUST CARLO CAGLIARI 05/03/1994

SERRA ARIANNA CAGLIARI 16/08/1994

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ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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Premesso che :

1. Gli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore hanno come fine

l'analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato in relazione agli obiettivi generali e specifi-

ci propri di ciascun indirizzo di studi; essi si sostengono al termine del corso di studi della scuola secon-

daria superiore e, per gli istituti professionali e per gli istituti d'arte, al termine dei corsi integrativi.

( Art. 1, LEGGE 10 dicembre 1997, n. 425 ),

2. L'analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato tendono ad accertare le conoscenze ge-

nerali e specifiche, le competenze in quanto possesso di abilità, anche di carattere applicativo, e le capa-

cità elaborative, logiche e critiche acquisite.

(Art. 1, comma 3, D.P.R. 23 luglio, 1998 n. 323 )

3. Il liceo classico e quello scientifico hanno come fine precipuo quello di preparare agli studi universi-

tari.

( art. 191, comma 3, decreto legislativo 16 aprile 1994, n° 257 )

4. L’ordinamento scolastico italiano … per quanto riguarda il contenuto dell’insegnamento e

l’organizzazione del sistema di istruzione, favorisce la cooperazione fra gli stati membri per lo sviluppo

di una istruzione di qualità e della sua dimensione europea

( art. 4, comma 1, decreto legislativo 16 aprile 1994, n° 257 )

5. L’azione educativa e didattica deve proporsi di assecondare e sviluppare la naturale tendenza critica

dei giovani, di stimolarne la creatività, di ampliarne gli interessi, di incoraggiare la ricerca, di promuove-

re la libera discussione;

6. Nell’arco del triennio l’alunno deve giungere alla piena coscienza di sé, delle sue capacità, delle sue

aspirazioni e deve saper disciplinare i suoi interessi;

7. Deve raggiungere il possesso di un patrimonio di conoscenze sicuro e delle abilità logico riflessive,

valide anche in ambiti non scolastici: l’apprendimento di un metodo autonomo di studio, la motivazione

a conoscere sempre di più e sempre meglio, al di là delle discipline propriamente scolastiche; in ultima

analisi, lo studente liceale deve saper decodificare criticamente la realtà.

8. La via da percorrere per raggiungere tali obiettivi passa attraverso una solida e omogenea preparazio-

ne culturale, che pone le proprie fondamenta sulla tradizione umanistica, aperta al progresso scientifico e

agli sviluppi ad esso legati.

Il consiglio di classe ai sensi e per gli effetti dell’articolo 5 comma 2 del D. P. R. 323/’98, vista anche

l'O. M. n° 31 del 4-2-2000, dichiara:

- Di aver potuto disporre della palestra, della biblioteca, dell'aula di proiezione e di diversi sussidi

didattici.

- Che sono stati raggiunti i seguenti traguardi formativi, quali il pieno ed armonico sviluppo della

personalità degli alunni con la promozione delle capacità critiche, del senso di responsabilità e della

creatività individuale e di gruppo. Inoltre, il potenziamento del patrimonio conoscitivo ed il raggiungi-

mento di una formazione culturale omogenea, tenuto conto delle esigenze di ciascun alunno e delle ca-

ratteristiche personali, delle capacità individuali, nell’ambito dell’insegnamento di ciascuna disciplina, ognuna delle quali concorre in ugual misura alla formazione integrale dell’alunno.

- Che sono stati raggiunti i seguenti obiettivi in termini di conoscenze, competenze e capacità nell’insieme

delle varie discipline: il consolidamento dei linguaggi specifici di ciascuna disciplina, lo sviluppo e il po-

tenziamento delle relative metodologie e dell’autonomia di giudizio critico e culturale.

- Che gli obiettivi indicati si intendono raggiunti dai singoli allievi secondo una gradualità e una

specificità individuale che è stata oggetto di valutazione in base ai criteri omogenei di seguito indicati,

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Livelli Conoscenze

A

Capacità

B

Competenze

C

1)Buono-

ottimo

(8-10)

1) Accurate, complete, appro-

fondite, ricche di apporti per-

sonali, organiche, interrelate

all’interno e all’esterno della

disciplina.

1) Rielabora in modo auto-

nomo e personale, effettua

sintesi, analisi e compara-

zioni pertinenti e appropria-

te. Sa raccogliere dati, cerca-

re relazioni, elaborare ipote-

si, argomentare con rigore

logico.

1) Comprende le cause dei

fenomeni, sa effettuare colle-

gamenti nell’ambito della di-

sciplina ed anche multidisci-

plinari. Utilizza un linguag-

gio fluido, preciso e corretto.

Sa utilizzare in modo appro-

priato i modelli interpretativi

specifici.

2)Discreto

(7)

2) Complete e articolate, tali

da consentire una esposizione

orale e scritta chiara, corretta

ed essenziale.

2) Rielabora in modo perso-

nale, effettua analisi e com-

parazioni appropriate. Sa

raccogliere dati, cercare re-

lazioni, argomentare in mo-

do corretto.

2)Utilizza linguaggi specifici

corretti. Sa effettuare colle-

gamenti autonomi

nell’ambito della disciplina;

sa presentare modelli inter-

pretativi adeguati.

3) Suff.

(6)

3) Complete nei contenuti

fondamentali,

3) Sa raccogliere dati, cerca-

re relazioni e argomentare in

modo pertinente.

3) Utilizza in maniera com-

plessiva modelli interpretati-

vi; Effettua collegamenti li-

mitati e usa in modo non ap-

profondito i linguaggi speci-

fici.

4) Mediocre

(5)

4) Quasi complete seppur su-

perficiali

4) Raccoglie le informazioni

senza una propria rielabora-

zione e le sviluppa

con collegamenti e argo-

mentazioni modesti.

4) Sa riferirsi solo parzial-

mente a modelli interpretativi

globali e effettua collega-

menti modesti. Si avvale di

linguaggi specifici imprecisi.

5) Insuff.

(4)

5) Lacunose ed imprecise. 5) Manifesta lacune

nell’organizzare il discorso

5) Utilizza modelli interpre-

tativi in maniera incerta e

frammentaria

6) Scarso

(2-3)

6) Gravi carenze nelle cono-

scenze disciplinari

6)Manifesta gravi difficoltà

nell’organizzare un discorso

specifico.

6) Non utilizza linguaggi

specifici, e modelli interpre-

tativo

Il consiglio di classe ai sensi e per gli effetti dell’articolo 5 comma 2 del D. P. R. 323/’98 dichiara, inol-

tre, che le verifiche sono state concepite come forma di controllo del grado di apprendimento e matura-

zione raggiunta dall’alunno. Lezione e verifica sono state considerate come momenti interdipendenti

dell’attività didattica. Pertanto la verifica è stata effettuata anche con la continua partecipazione degli

alunni sotto forma di intervento spontaneo o di disponibilità e prontezza nella risposta alle sollecitazioni

ed ai coinvolgimenti di qualsiasi tipo, oltre le tradizionali interrogazioni frontali e le verifiche scritte.

Sono state contemplate verifiche sotto forma di elaborato scritto o test, questionario e schedatura anche

per le materie tradizionalmente orali, come elemento sussidiario di verifica, fatta salva l’introduzione di

simulazioni delle differenti tipologie delle prove d’esame, orientate soprattutto verso la tipologia B, cui

si dedicherà maggior peso nelle settimane successive alla stesura del presente documento. Per le simula-

zioni di Terza Prova si è optato per la tipologia B, con cinque materie e due quesiti per ciascuna, accor-

dando ad ogni disciplina un numero totale di 15-16 righe.

Gli studenti che attualmente formano la classe, quindici ragazze e sette ragazzi, provengono soprattutto

dalla V D. In prima liceo la classe era composta da 23 alunni. Due hanno cambiato scuola in prima liceo.

Un terzo alunno, dopo l’anno di scambio culturale in seconda liceo, ha scelto di proseguire gli studi

presso la scuola internazionale americana di Roma. In quest’ultimo anno scolastico si sono inseriti due

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alunni, Sanjust Carlo, che aveva frequentato nello scorso anno scolastico la III F in questo istituto e Car-

ta Fiorella, ritiratasi nel precedente anno scolastico dalla III D per motivi di salute. Inoltre si deve regi-

strare che l’alunno Lander David non ha frequentato la seconda liceo con i compagni attuali, ma è rien-

trato nella classe quest’anno. Durante la seconda liceo anche gli allievi Lenza Edoardo e Porcu Bianca

non erano presenti all’attività didattica perché impegnanti in scambi culturali all’estero, rispettivamente,

in India e in Canada.

Durante quest’ultimo anno scolastico si è interrotta la continuità didattica in Latino e Greco per

l’avvicendamento tra la prof.ssa Piredda, collocata in quiescenza, e la prof.ssa Serio, già docente della

classe nel ginnasio. Inoltre, durante la seconda liceo, la continuità è stata interrotta in Matematica e Fisi-

ca, dal mese di novembre sino alla fine dell’anno scolastico, a causa dell’assenza per motivi di salute

della prof.ssa Carla Casu. In quest’ultima fase della preparazione prossima all’esame, dal 13 maggio, la

prof.ssa Pusceddu ha dovuto assentarsi per motivi di salute, sostituita sino alla fine di maggio dalla

prof.ssa Debora Cara.

La classe ha avuto diverse opportunità di arricchimento del percorso scolastico, in particolare conferen-

ze, proiezioni e, soprattutto, i viaggi di istruzione programmati, in prima liceo, a Firenze e, in terza liceo,

a Parigi. Inoltre la classe ha partecipato a tutte le attività di orientamento proposte.

COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

ROBERTO PIREDDA

PAOLA PUSCEDDU

ANGELA SERIO

FRANCESCO FRANCO

CARLA CASU

ANTONIA CADDEO

CATERINA GIUA

BIANCA OBINO

EUGENIA MARICA

Cagliari, 15 maggio 2013

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RELAZIONI DIDATTICO CURRICOLARI

DEI SINGOLI DOCENTI

MATERIA: RELIGIONE

INSEGNANTE: ROBERTO PIREDDA

VALUTAZIONE GENERALE DELLA CLASSE

All’ora di religione partecipa la quasi totalità del numero complessivo degli alunni della III D e la fre-

quenza è ottima. Il cammino scolastico precedente a quest’ultimo anno del liceo è, per quanto riguarda la

religione cattolica, sicuramente buono, sia per la tipologia e il livello di approfondimento degli argomen-

ti trattati che per l’interesse mostrato dagli alunni.

Quest’anno gli alunni che frequentano l’ora di religione hanno mostrato un vivo interesse per la materia

e un’eccellente disposizione all’approfondimento. Buona parte degli alunni ha evidenziato anche capaci-

tà ottime di analisi del fatto religioso sia da un punto di vista storico-biblico che antropologico-

filosofico.

Il gruppo-classe ha mostrato un’apprezzabile maturità umana e una spiccata capacità di analisi dei pro-

blemi trattati permettendo un significativo approfondimento personale della materia.

Il programma svolto ha rappresentato una ripresa più approfondita e ampia di tematiche già in parte svol-

te negli anni precedenti e ha privilegiato tre direttrici fondamentali: l’aspetto etico e antropologico del

messaggio cristiano; la chiarificazione dei contenuti essenziali e fondanti della proposta di fede cattolica;

i fondamenti razionali del fatto cristiano.

Testo: Bocchini S., Religione e religioni, Bologna, EDB, 2005.

NB: Oltre il testo indicato, il lavoro in classe era costantemente integrato da schede sui vari argomenti

curate dal docente.

PROGRAMMA

Il dibattito odierno sulla religiosità;

L’accoglienza del fatto religioso nel mondo contemporaneo;

La figura di Gesù nel pensiero contemporaneo;

La storicità della figura di Gesù;

Figure e scenari della vita della Chiesa nel mondo contemporaneo;

Il significato antropologico dell’esperienza della conversione;

Il progetto di vita e le scelte personali;

Il valore e il significato della realtà della chiesa dentro la rivelazione cristiana;

La percezione personale del fatto cristiano;

Elementi di bioetica;

La legge naturale;

Il rapporto tra etica e fede cristiana.

METODO

Sono state utilizzate diverse metodologie a seconda degli argomenti:

- lezioni frontali di presentazione dei contenuti da parte del docente;

- presentazione di una problematica a partire dal testo di un esperto;

- questionari di diverso tipo per verificare la percezione di un tema da parte degli alunni;

- analisi di testi letterari con riferimenti alla tematica religiosa trattata;

- utilizzo di filmati e materiali multimediali;

- dialogo e confronto libero in classe.

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VERIFICA E VALUTAZIONE

È stata fatta globalmente tenendo conto dei lavori scritti effettuati in classe, della profondità e

pertinenza degli interventi fatti durante le lezioni e i dibattiti, del grado di interesse e partecipazione atti-

va nel corso delle lezioni.

MATERIA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

INSEGNANTE: PAOLA PUSCEDDU

La classe si presenta come gruppo ben affiatato e sempre disponibile al dialogo e al confronto. Nel corso

del triennio gli alunni hanno manifestato impegno costante e interesse vivo per le proposte didattiche,

realizzando significativi e continui progressi. Un gruppo di alunni, dotato di buone capacità di riflessione

e senso critico, si è distinto per il livello di conoscenze e competenze linguistico-letterarie ricco di appro-

fondimenti personali e di ricerca. Complessivamente la classe ha vissuto l’esperienza scolastica in ma-

niera serena e responsabile maturando esiti, seppur a livelli diversi, positivi.

Lo studio è stato condotto in modo da poter seguire lo svolgimento dei movimenti letterari ed il loro rap-

porto, quando possibile, con le letterature straniere e con la storia della filosofia e dell’arte.

Ogni argomento dopo la presentazione storica è stato affrontato attraverso la lettura diretta del testo

d’autore, condotta il più possibile in classe, fatta eccezione, per i romanzi. Da questa è stato fatto scaturi-

re il discorso letterario e la sua organizzazione. La finalità prima di questo lavoro è stata la ricostruzione

dell’itinerario percorso dall’autore e la comprensione del suo apporto al problema esistenziale, questa in

un secondo momento è stata messa in rapporto alla problematica dei giorni nostri. Un interesse particola-

re è stato dedicato al ripasso e all’approfondimento delle modalità d’esecuzione della prova scritta di ita-

liano.

FINALITÀ GENERALI

-Fornire competenze espressive e comunicative, quali la proprietà del linguaggio, padronanza dei diversi

piani espressivi, correttezza morfo-sintattica e l’uso corretto della lingua.

-Affinare la sensibilità culturale attraverso l’acquisizione di una reale capacità di valutazione critica e

rielaborazione anche personale dei messaggi letti.

OBIETTIVI DISCIPLINARI

-Saper comunicare esprimendosi in modo appropriato a livello orale e scritto.

-Saper decifrare, capire, interpretare ed analizzare un testo poetico e narrativo.

-Conoscenza della storia letteraria nel suo sviluppo storico, economica, socio-politico.

-Sviluppo dell’interesse per le grandi opere letterarie ed il piacere della lettura.

-Sviluppo della sensibilità critica.

-Sviluppo della capacità di individuare l’ideologia dell’autore, i modelli, le fonti ed il ruolo e le funzioni.

METODOLOGIA

Per il raggiungimento dei suddetti obiettivi nella trattazione dei vari argomenti ed autori, si è ritenuta

fondamentale la lettura diretta dei testi collocati nell’ambito di una cornice storico- letteraria e del loro

contesto come messaggi elaborati in un particolare momento storico, economico, sociale.

La lettura dei testi ha avuto come momento centrale la parafrasi critica, volta a mettere in evidenza gli

aspetti più significativi della lingua e dello stile.

VERIFICHE E VALUTAZIONE

La docente ha proceduto alla verifica dei risultati dell’apprendimento intesi come conoscenze acquisite,

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competenze, capacità di analisi e di sintesi, crescita culturale e capacità di giudizio critico, tenendo conto

dei ritmi di apprendimento e di maturazione dei singoli studenti. Le verifiche sono state finalizzate a mi-

gliorare la qualità dei processi di apprendimento e a valorizzare le potenzialità degli alunni. Con la tra-

sparenza dei criteri e l’informazione costante sugli esiti si è voluto responsabilizzare i comportamenti e

creare un clima di fiducia, più favorevole al superamento delle difficoltà. Sono stati utilizzati nella misu-

razione della valutazione i criteri generali indicati nella parte introduttiva del Documento e, come stru-

mento le verifiche numerose e di varia tipologia sia scritte che orali.

PROGRAMMA

Testi in adozione :

G. Ferroni, A. Cortellessa, I. Pantani, S. Tatti: L'esperienza letteraria in Italia, Einaudi Scuola

D. Alighieri: Paradiso, S. Jacomuzzi A, Sughera, Sei

1) La letteratura dell’età napoleonica

Introduzione storica, gli intellettuali e la cultura

Il neoclassicismo

Gli storici e gli scrittori politici

2) Vincenzo Monti: profilo letterario

3) Ugo Foscolo

La vita, l’animo e le concezioni

Le ultime lettere di Jacopo Ortis

Lettura integrale

Le “Odi”: caratteri generali

I “Sonetti”

Alla sera

A Zacinto

In morte del fratello Giovanni

Foscolo e la politica, l’estetica e la poetica. Una figura nuova di intellettuale e scrittore militante

“I Sepolcri”: vv. 1-90; 151-185; 280-295;”

la “Notizia intorno a Didimo Chierico”,

Foscolo e il Romanticismo italiano.

4) Il Romanticismo

Caratteri generali, il contesto storico, Romanticismo e Illuminismo, la nuova concezione della realtà, il

Romanticismo e la poesia, immagini del Romanticismo europeo

La polemica classico-romantica in Italia

I manifesti romantici

Madame de Stäel: “Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni”

“La lettera semiseria di Crisostomo”del Berchet”

Foscolo, Leopardi e Manzoni e il Romanticismo

“Un classicista irregolare” Giacomo Leopardi

5) Alessandro Manzoni

La vita

Le idee del Manzoni, gli scritti morali e storici

La poetica: il vero. Manzoni e il Romanticismo

La “Lettera”allo Chauvet sulle unità di tempo e di luogo nella tragedia

La “Lettera sul Romanticismo”

“Gli Inni Sacri”: contenuti e struttura

La Pentecoste

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La lirica storica e patriottica: contenuti, Marzo 1821

Tragedie: riflessione sul testo, funzione della storia, poetica tragica manzoniana

“Il Conte di Carmagnola”: contenuti, la funzione del Coro

“L’Adelchi”: la trama, i problemi storiografici, il ruolo della massa, vero storico e vero poetico, “Coro

dell’atto III”

“I Promessi Sposi”: genesi e struttura dell’opera, il sistema dei personaggi, protagonisti e antagonisti,

problemi linguistici, tecniche narrative: la presenza del narratore

Lettura integrale del romanzo

6) Giacomo Leopardi

La vita

La concezione del Leopardi

Il “Pessimismo Storico”

Il “Pessimismo Cosmico”

Il “Pessimismo Agonistico”

Dalla” filosofia” alla testimonianza

“Lo Zibaldone”

La teoria del piacere

Poetica del vago e dell’indefinito

“Le Operette morali”

Cantico del gallo silvestre

Dialogo della Natura e di un Islandese

Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie

“I Canti”: caratteri generali, tre tempi della poesia leopardiana

L’infinito

Canto notturno di un pastore errante dell’Asia

La ginestra: vv. 1-135; 237-317.

7) L’età del Realismo

Caratteri generali

Fra Romanticismo e istanze realistiche

Il Positivismo

Panorama letterario del secondo ottocento: le poetiche della lirica, della narrativa, il problema della lin-

gua, la Scapigliatura

8) Il Verismo

Il Naturalismo francese

Poetica del Verismo italiano

Narratori veristi

9) Giovanni Verga

La vita e le opere, l’impersonalità nella descrizione del mondo. Produzione pre - verista: il periodo mila-

nese.

Un’affermazione di poetica: “Fantasticheria” Lettura integrale e schedatura di un romanzo tra: I Malavoglia, Mastro Don Gesualdo

10) Letteratura del Novecento

Il diffondersi dell’irrazionalismo, la fuga dal reale, la ricerca del mistero, la nuova funzione dell’arte

11) Il Decadentismo italiano

12) Il Simbolismo francese: caratteri generali

C. Baudelaire, “Corrispondenze”

13) Giovanni Pascoli

La vita: tra il “nido” e la poesia

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La poetica del fanciullo e l’ideologia piccolo-borghese

“Myricae e Canti di Castelvecchio”: il simbolismo naturale e il mito della famiglia

Il gelsomino notturno

Da i Poemetti “Digitale purpurea”.

14) Gabriele D’Annunzio

L’ideologia e la poetica

La poesia: esperimenti vari tra classicismo mondano, protagonismo erotico e nazionalismo

La scoperta del “Superuomo” di Nietzesche

“Il Piacere”: lettura integrale e schedatura

Le Laudi: caratteri generali

Da Alcyone: La pioggia nel Pineto

15) Italo Svevo

Vita e opere

“La Coscienza di Zeno”: lettura integrale

Romanzo e Antiromanzo

16) La lirica del primo novecento

I Crepuscolari

Sergio Corazzino

Desolazione del povero poeta sentimentale

Da Piccolo libro inutile

Guido Gozzano

Totò Merùmeni

17) Luigi Pirandello

Vita e opere

Il pensiero, la poetica dell’umorismo, il “sentimento del contrario”

Il Romanzo psicologico

“Il fu Mattia Pascal”: lettura integrale

“I quaderni di Serafino Gubbio operatore”

Gli esordi teatrali ed il Metateatro

“Sei personaggi in cerca d’autore”

18) L’Ermetismo

Giuseppe Ungaretti

Da L’Allegria:

Mattina

Soldati

In memoria

Veglia

19) Umberto Saba

Il Canzoniere: caratteri generali

Da Casa e Campagna: A mia moglie

Da Trieste e una donna:

Città vecchia

Da Meditteranee:

Ulisse

20) Eugenio Montale: cenni biografici e principali raccolte poetiche

Lettura e analisi di:

“Non chiederci la parola”

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“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”

“Spesso il male di vivere ho incontrato”

21) Dante Alighieri

Paradiso:struttura e ordinamento morale

Lettura e commento dei seguenti canti :I- III-VI- XI- XVII- XXXIII

Riferimento ai Canti I, VI dell’Inferno e del Purgatorio

Letture critiche:

Erich Auerbach

L’interpretazione figurale

Charles S. Singleton

L’allegoria di Dante

MATERIE: LINGUA E LETTERATURA LATINA E GRECA

INSEGNANTE: ANGELA SERIO

TESTI IN ADOZIONE:

Latino: Giovanna Garbarino, Opera, Letteratura, testi, cultura latina, vol. 3, Paravia

N. Bellito, I. Cavallari, Templum Latinitatis, Principato.

Greco: D. Del Corno, “La letteratura greca - Storia e testi”, vol.3/4, Principato

Euripide, “Medea”, a cura di Angelo M. Buongiovanni, Paravia

Lisia, “Per l’uccisione di Eratostene”, a cura di R. Randazzo, Collana Traditio Dante Alighieri

G. Grasso,Kosmos, versioni greche per il triennio su percorsi modulari, Ed. Palumbo

Gli alunni della III D costituiscono un gruppo abbastanza unito e solidale che, quasi nella sua totalità, ha

condiviso il processo educativo e di crescita culturale fin dalla quarta ginnasio; inoltre, anche se suben-

trata solo nel corrente a.s. alla prof.ssa Piredda, collocata in quiescenza, l’insegnante è legata alla classe

da una seppur parziale continuità didattica poiché nel primo anno è stata docente di Italiano, Latino,

Greco, Storia e Geografia, mentre nel secondo solo di Italiano e Latino. Si ritiene che questa circostanza

sia stata positiva poiché ha consentito di realizzare una valutazione dei singoli alunni considerando an-

che l’evoluzione che ciascuno di essi ha vissuto, sia sul piano relazionale sia su quello scolastico.

Per quanto concerne gli obiettivi legati all’aspetto orale delle discipline, si può affermare che la risposta

della classe sia stata abbastanza positiva e che, pur in presenza di inevitabili disomogeneità, il livello di

preparazione raggiunto può considerarsi mediamente soddisfacente; alcuni alunni, sostenuti da particola-

ri capacità e motivazioni personali, hanno anche dimostrato di saper approfondire e rielaborare, talvolta

in maniera autonoma, diversi aspetti delle materie.

In generale la classe ha mostrato interesse per le discipline, in particolare per lo studio della letteratura e

dei testi classici in cui ha saputo cogliere momenti importanti di riflessione e riconoscere il significato

profondo insito nello studio delle discipline classiche. Pertanto, sebbene gli obiettivi di traduzione non si possano considerare pienamente raggiunti, risultano tali quelli relativi alla conoscenza della storia lette-

raria e dello studio dei classici.

Infine, per quanto concerne lo svolgimento dei programmi, si evidenzia che nel periodo compreso tra fi-

ne gennaio e marzo l’attività didattica ha risentito delle assenze, seppur discontinue, dell’insegnante do-

vute a gravi motivi di famiglia. A seguito di ciò si è potuto dedicare uno spazio più esiguo alla trattazio-

ne e all’approfondimento di alcuni argomenti.

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OBIETTIVI DIDATTICI CONSEGUITI IN ORDINE ALLE:

CONOSCENZE

Conoscere lo sviluppo della storia della letteratura latina e greca, delle opere e delle tematiche dei

principali autori, collocati sullo sfondo del periodo storico e culturale in cui operarono.

COMPETENZE

Analizzare un testo, riconoscendone gli aspetti formali e contenutistici ed il rapporto con la tradizio-

ne.

Esporre i concetti della letteratura in modo sufficientemente corretto, chiaro e funzionale al contesto

ed alla situazione di comunicazione.

Tradurre i testi con proprietà di linguaggio, non come meccanica applicazione di regole.

Individuare e discutere i problemi mediante argomentazioni convincenti dei concetti studiati.

Rielaborare criticamente ed in modo personale i dati acquisiti.

CAPACITÀ

Individuare autonomamente i dati richiesti ed i concetti-chiave e dedurne le conseguenze.

Operare confronti indicando analogie e differenze.

Esprimere giudizi motivati corredati da riflessioni critiche, personali ed originali.

Interpretare un testo non solo mediante capacità intuitiva, ma anche come strumento di conoscenza

di testi e autori.

METODO DI INSEGNAMENTO; MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO

Gli argomenti di letteratura sono stati presentati attraverso lezioni prevalentemente frontali, che hanno

fornito agli allievi un quadro generale dell’autore o del genere letterario oggetto di studio e nello stesso

tempo ne hanno messo a fuoco i nuclei tematici più importanti. Le lezioni sono state accompagnate dalla

lettura di brani antologici (in traduzione italiana) presenti nel testo di letteratura. I testi di classici propo-

sti sono stati letti, tradotti e commentati in classe; l’analisi non si è limitata agli aspetti propriamente lin-

guistici del testo (grammaticali, sintattici, stilistici ed eventualmente metrici), occasione continua per

consolidare l’apparato di conoscenze morfo-sintattiche degli allievi, ma ha cercato di mettere in luce an-

che i possibili collegamenti interdisciplinari e i riferimenti di natura culturale. Si è proceduto al raffor-

zamento delle conoscenze linguistiche anche attraverso l’esercizio di traduzione sia a scuola che a casa.

CRITERI DI VALUTAZIONE E STRUMENTI DI VERIFICA

I principali strumenti di valutazione sono state le tradizionali interrogazioni orali, volte ad accertare la

conoscenza dei contenuti e la capacità di esposizione, a cui si sono affiancati periodici accertamenti

scritti (test su vari aspetti del programma di autori/letteratura e una simulazione di terza prova con tipo-

logia B), unitamente alle prove di traduzione quadrimestrali (compiti in classe).

CRITERI DI VALUTAZIONE

Hanno costituito oggetto della valutazione:

la capacità autonoma di interpretazione del testo

le conoscenze acquisite

la proprietà espressiva l’efficacia del metodo di studio

l’autonoma elaborazione dei contenuti culturali

la capacità di effettuare opportuni collegamenti all’interno delle discipline

l’attitudine ad un confronto critico e flessibile

Il livello di sufficienza corrisponde a una conoscenza degli argomenti nelle loro linee essenziali,

alla capacità di operare, in modo semplice, collegamenti con le altre discipline e ad una accettabile

capacità di sintesi, supportate da un uso abbastanza chiaro e scorrevole del linguaggio.

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ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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PROGRAMMA DI LATINO

La dinastia giulio-claudia. Vita culturale e attività letteraria nell’età giulio-claudia

Fedro Dati biografici. Il modello e il genere “favola”. I contenuti e le caratteristiche dell’opera.

Testo in traduzione: Appendix Perottina,13

La prosa nella prima età imperiale

La storiografia: Velleio Patercolo

Tra storiografia e retorica: Valerio Massimo

Tra storiografia e romanzo: Curzio Rufo

Seneca Dati biografici e opere

Dialogi (caratteristiche, i dialoghi di impianto consolatorio, i dialoghi –trattati)

Trattati (De clementia)

Epistulae ad Lucilium (caratteristiche, contenuti e tematiche)

Lo stile della prosa senecana

Tragedie: Medea, Fedra e Tieste (caratteristiche e stile)

L’Apokolokyntosis

Testi in traduzione:

Molti non sanno usare il tempo (De brevitate vitae, 12, 1-7; 13, 1-3)

Quanta inquietudine negli uomini (De tranquillitate animi, 2,6-11;13-15)

La libertà dell’animo (Epistulae ad Lucilium,104,13-17)

Gli umili compiti degli schiavi (Epistulae ad Lucilium, 47, 5-9)

L’epica: Lucano

Dati biografici. Il Bellum civile (fonti, contenuto, caratteristiche, rapporti con l’epos virgiliano, perso-

naggi)

Testi in traduzione:

I ritratti di Cesare e Pompeo (Bellum Civile, I, vv. 129 – 157)

Il discorso di Catone (Bellum Civile,II, vv. 284 – 325)

Una scena di necromanzia (Bellum Civile, VI, vv. 719 -735; 750 – 774)

La satira: Persio

Dati biografici.La poetica della satira. Forma e stile

Testi in traduzione:

Un genere contro corrente: la satira (Satira, I, vv. 1 – 21; 41 – 56; 114 – 125)

Petronio

Questione Petroniana. Il Satyricon (questione del genere letterario e influenze, il realismo petroniano,

stile e linguaggio) Il romanzo: breve excursus sul genere.

Testi in traduzione:

L’ingresso di Trimalchione (Satyricon, 32 – 34)

Presentazione dei padroni di casa (Satyricon, 37,1 – 38,5)

Il testamento di Trimalchione (Satyricon, 71,1 – 8; 11-12)

La matrona di Efeso (Satyricon, 110,6 – 112,8)

La dinastia flavia. Vita culturale e attività letteraria nell’età dei Flavi

Valerio Flacco Dati biografici. Gli Argonautica (caratteristiche, contenuto, rapporti con le “Argonautiche” di Apollonio

Rodio e con l’ “Eneide” di Virgilio, personaggio di Giasone)

Testo in traduzione:

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Medea preda della passione (6,657-680)

L’epigramma: Marziale

Dati biografici. La poetica.

Testi in traduzione:

Obiettivo primario: piacere al lettore! (Epigrammata, IX, 81)

Libro o libretto (Epigrammata, X,1)

La scelta dell’epigramma (Epigrammata, X, 4)

Fabulla (Epigrammata,VIII, 79)

Quintiliano Dati biografici. L’Istitutio oratoria. La decadenza dell’oratoria secondo Quintiliano.

Testi in traduzione:

Severo giudizio su Seneca (Institutio oratoria, X,1,125-131)

La teoria dell’imitazione come emulazione (Institutio oratoria, X,2,4-10)

Vita culturale e attività letteraria nell’età di Traiano e di Adriano

La satira: Giovenale

Dati biografici. La Poetica. Le Satire dell’indignatio. Il secondo Giovenale. Espressionismo, forma e sti-

le.

Testi in traduzione:

Perché scrivere satire? (Satira VI, vv.1-87)

Quanto vale un “quintiliano”? (Satira VII, vv. 178-178 passim)

L’invettiva contro le donne (Satira VI, vv. 231-241; 246-267; 434-456)

Tacito

Dati biografici. L’Agricola. La Germania. Il progetto storiografico di Tacito: le Historiae e gli Annales.

Il Dialogus de oratoribus.

Testi in traduzione:

Denuncia dell’imperialismo romano nel discorso di un capo barbaro (Agricola, 30, 1-4)

Il suicidio di Seneca (Annales, XV,62-64)

Testi tradotti:

Seneca E’ davvero breve il tempo della vita? (De brevitate vitae,1;2, 1-4)

Solo il tempo ci appartiene (Epistulae ad Lucilium, 1)

Passato senza prospettiva (Epistulae ad Lucilium, 49, 2-3)

Come trattare gli schiavi (Epistulae ad Lucilium, 47, 1-4)

I “veri” schiavi (Epistulae ad Lucilium, 47, 10-21)

Tacito Il fallito tentativo di omicidio in mare (Annales, XIV,3,1-3; 5,1-3)

La stella di Seneca comincia a tramontare (Annales, XIV,52,1-4;53,1-2)

Virgilio Didone innamorata (Eneide, IV,vv.1-30) Un dialogo impossibile (Eneide, IV,vv.296-361)

Sono state poste le basi per la trattazione dei seguenti argomenti (che avverrà qualora le condizioni lo

consentano): Apuleio, Svetonio.

PROGRAMMA DI GRECO

Lineamenti di storia dalla fine della Guerra del Peloponneso alla morte di Alessandro Magno

Il genere oratorio: l’origine dell’oratoria. I tre generi dell’oratoria (genere giudiziario, epidittico e delibe-

rative; caratteristiche dell’oratoria giudiziaria del V-IV secolo a.C.)

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Lisia La vita e l’opera

Testi in traduzione:

Un episodio di violenza politica (Contro Eratostene, 4– 26)

Isocrate Biografia e opere:

Testi in traduzione:

I vantaggi della giustizia (Sulla pace 28-35)

Una consapevole autobiografia ( Panatenaico 1-15; 26-34)

Demostene Biografia e opere:

Testi in traduzione:

Ammonimento agli Ateniesi (Filippica II, 1 – 12)

Fierezza di un protagonista della politica (Per la corona 199-210)

Dal teatro politico al teatro “borghese”. Caratteristiche della commedia “di mezzo”. Le caratteristiche

della commedia nuova. Il contesto politico e il pubblico.

Menandro

La vita e le opere: Duskoloj, Epitrepontej, Samia, Aspij,Perikeiromenh

La tecnica drammatica e i personaggi. Il messaggio morale. Lingua e stile.

La Grecia nel periodo dell’Ellenismo

Callimaco La vita e le opere. La poesia in esametri. Gli Aitia e le opere minori. L’arte e la fortuna.

Testi in traduzione:

Il prologo dei Telchini (Aitia I, fr.1, 1-40 Pfeiffer)

Aconzio e Cidippe (Aitia III, fr.75,1-57)

Non amo la poesia comune… (Epigramma 28)

Apollonio Rodio La vita e l’opera. Dall’epica dell’aedo all’epica del letterato. L’arte.

Testi in traduzione:

La passione di Medea (Argonautiche III, 442-470; 616- 672; 744- 824)

Teocrito La vita e le opere. Genesi e poetica degli Idilli. L’arte e la fortuna di Teocrito.

Testi in traduzione:

Le Talisie (vv. 15-20; 27-41; 43-50; 126-127; 132-147)

Polibio

La vita e l’opera. Il programma storiografico. L’anakuklwsij e la teoria costituzionale.

Testi in traduzione:

Il logoj tripolitikoj (Storie, VI, 3-4,6)

La costituzione di Roma (Storie, VI,11,11-14,12 )

Origine del romanzo antico. Caratteri letterari del romanzo greco.

Sono state poste le basi per la trattazione dei seguenti argomenti (che avverrà qualora le condizioni lo

consentano): Plutarco e Luciano.

Testi in traduzione:

Introduzione alla Medea di Euripide

Traduzione, analisi e commento dei seguenti passi della Medea:

(con lettura metrica del trimetro giambico)

- v. 1- 48 (Prologo)

- v. 214-270 (Primo episodio)

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- v. 410-445 (Primo stasimo)

- v. 446-521 (Secondo episodio)

- v. 1021-1080 (Quinto episodio)

Introduzione all’orazione Per l’uccisione di Eratostene di Lisia

Traduzione, analisi e commento dei seguenti paragrafi dell’orazione: 1-28

MATERIE: FILOSOFIA STORIA ED ED. CIV.

INSEGNANTE: FRANCESCO FRANCO

La classe ha evidenziato interesse e impegno costanti nel corso del triennio e ha manifestato forti moti-

vazioni allo studio. Tutto questo ha incoraggiato l’insegnante a procedere con attività non consuete nello

studio del pensiero filosofico occidentale. Infatti, in prima liceo una parte dell’anno scolastico era stato

speso per sviluppare un parallelismo critico di ampio respiro sui rapporti tra il pensiero di Platone e il

pensiero di Kant. Nel corso di circa due mei sono state presentate le concezioni della conoscenza e

l’ideale scientifico di entrambi gli autori e si è provveduto a mostrare analogie e differenze tra la dialetti-

ca di Platone e quella di Kant, così come si è approfondito criticamente il modello delle dialettica tra-

scendentale rispetto alla metafisica platonica. Il lavoro ha avuto ottimi riscontri sul piano

dell’assimilazione critica e ha consentito di svolgere ampie parti del programma successivo con metodo-

logie analoghe, alla ricerca di riscontri teoretici nel pensiero antico e ripercussioni nell’ambito della mo-

dernità.

CONOSCENZE

Adeguata padronanza delle linee inerenti lo sviluppo storico del Novecento, correlando le differenti que-

stioni analizzate dal punto di vista politico, economico, sociale e culturale. Comprensione critica delle

differenti interpretazioni proposte. Analisi ed esposizione critica delle principali tematiche filosofiche

con riferimento ai modelli e alle varie correnti dell’Ottocento e del Novecento; esame critico degli aspet-

ti teoretici più dibattuti nello sviluppo di ciascuna filosofia e delle ripercussioni che hanno avuto nella ri-

cezione all’interno del dibattito attuale.

CAPACITÀ E COMPETENZE

Alla luce di quanto espresso in sede di collegio dei docenti e visti i criteri adottati dal consiglio di classe,

si ritiene che le capacità e le competenze, in seno alle due discipline in oggetto, possano essere così indi-

viduate: capacità di analisi e sintesi; capacità di rielaborazione personale e di argomentazione critica; va-

lutazione e collegamento tra diversi ambiti storici e filosofici sia in senso diacronico sia in senso sincro-

nico, con riferimenti anche ad altri ambiti disciplinari; padronanza critica dei principali canoni storiogra-

fici sia in ambito storico sia in ambito filosofico; capacità di interpretazione dei differenti modelli critici

e teorici proposti.

METODO

L’insegnamento di entrambe le discipline è stato svolto utilizzando lezioni frontali aperte alle questioni

poste dagli studenti, anche con la sollecitazione all’intervento e al dialogo.

Si è fatto inoltre ricorso a temi di approfondimento, manuali e strumenti bibliografico-critici. Ma, soprat-

tutto, si è utilizzato lo strumento informatico e la rete con l’utilizzo di un sito come supporto per le le-

zioni, dove sono stati raccolti materiali vari su diversi temi e autori per completare o approfondire i temi

trattati. Il materiale integrativo utilizzato è stato scaricato dagli alunni ed è stato oggetto di analisi didat-

tica e di verifica.

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ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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VERIFICHE

Sono state utilizzate verifiche verbali tradizionali, atte a valutare le capacità concettuali, argomentative

ed espositive, oltre che l’acquisizione dei contenuti. Le verifiche sono state effettuate anche con la conti-

nua partecipazione degli alunni sotto forma di intervento spontaneo o di disponibilità e prontezza nella

risposta alle sollecitazioni.

Nel corso dell’anno si sono realizzate verifiche formative e sommative sia orali che scritte, quest’ultime

sotto forma di prove strutturate a simulazione della terza prova d’esame, soprattutto orientate verso la ti-

pologia B.

Dopo il 15 maggio si effettueranno una serie di verifiche orali accentuando, laddove sia possibile, gli

aspetti interdisciplinari degli argomenti in esame, in vista del colloquio orale, e eventualmente ulteriori

prove scritte della tipologia B.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Partendo da quanto già affermato circa gli obiettivi, le conoscenze, le capacità, le competenze, il metodo,

la valutazione ha teso a mettere in evidenza tutti gli aspetti rilevati, secondo quanto concertato in sede di

programmazione dal consiglio di classe stesso.

OBIETTIVI

In filosofia, pur avendo affrontato l’idealismo tedesco, è stato possibile addentrarsi in alcune correnti del

pensiero del novecento come programmato.

In storia, si è riusciti a concludere il programma con l’analisi della situazione mondiale nel secondo do-

poguerra e particolarmente di quella italiana. La risposta della classe, in linea di massima è stata adegua-

ta alle aspettative.

PROGRAMMA DI STORIA

Testo adottato: A. LEPRE- C. PETRACCONE, La storia, Zanichelli, vol.3

La seconda rivoluzione industriale: il connubio scienza, tecnica e industria; la nazionalizzazione della

produzione (taylorismo e fordismo) e lo sviluppo del mercato di massa; sviluppo economico e squilibri

sociali; il protezionismo e la nascita di vari soggetti industriali; questione sociale e organizzazioni nel

mondo operaio; nazionalismo e sviluppo della borghesia; lo sviluppo del colonialismo europeo; la cre-

scita degli Stati Uniti e il ruolo centrale nello sviluppo economico del primo Novecento.

La Prima Guerra Mondiale: cause, carattere totale, fronti, dalla guerra lampo alla guerra di trincea;

l’Italia dalla neutralità all’intervento; la svolta del ’17; la conclusione della guerra e i trattati di pace; la

nuova carta geo-politica dell’Europa; i Quattordici punti di Wilson; la Rivoluzione bolscevica in Russia

e le Tesi di Aprile di Lenin.

L’Europa post bellica e il caso italiano: Francia, Inghilterra e Germania: la repubblica di Weimar;

l’Italia nell’immediato dopoguerra; le elezioni del 1919 in Italia e la nascita del movimento fascista; lo

squadrismo fascista; dalla marcia su Roma al delitto Matteotti; il regime fascista in Italia; l’oratoria mus-

soliniana e la propaganda fascista: i mezzi di comunicazione di massa durante il fascismo; scuola e fasci-

smo: la Riforma Gentile; i Patti Lateranensi; la politica economica dell’Italia fascista; la politica estera del fascismo; i rapporti tra Mussolini e Hitler; l’antifascismo e i limiti del totalitarismo in Italia; la crisi

economica del ’29 negli Stati Uniti e in Europa. Il New Deal di Roosvelt.

Il Nazionalsocialismo e il Terzo Reich in Germania: l’ideologia e il regime nazionalsocialista.

La situazione internazionale alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale: fascismo e modelli autoritari

in Europa e nel mondo; la Spagna dalla repubblica alla dittatura franchista: la guerra civile.

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ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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La Seconda Guerra Mondiale: lo scoppio della guerra e la nascita dei blocchi; l’intervento dell’Italia e la

“guerra parallela”; il predominio tedesco; l’intervento degli Stati Uniti; l’Europa occupata; la svolta del

1942-43; gli accordi delle conferenze di Teheran e Yalta; la campagna d’Italia; la Resistenza italiana;

l’ultima fase del conflitto; gli esiti della guerra;

La Guerra fredda e la cortina di ferro: Lo sviluppo dei due blocchi; le conseguenze in Europa; la Ger-

mania divisa.

La situazione italiana nel secondo dopoguerra: La fine della Monarchia; la nascita della Repubblica; le

ripercussioni della Guerra fredda sulle elezioni del ’48.

PROGRAMMA DI FILOSOFIA

Testo adottato: S. VERONESE, G. CAPPELLO, E. CHIARI, Dai presofisti ai postmoderni, III, Canova.

Fichte: l’interpretazione attuale della Dottrina della scienza alla luce del principio dello streben : il prin-

cipio pratico dell’io. L'intuizione intellettuale e il rapporto tra idealismo e realismo. Gli approfondimenti

a partire dal 1801. Schelling: l’io trascendentale e la filosofia della natura. Il sistema dell'idealismo trascendentale; il signi-

ficato dell’arte. La filosofia dell’identità. La fase critica: il tema del male e della libertà e la critica ad

Hegel. Gli sviluppi della maturità: la filosofia della mitologia e la filosofia della rivelazione.

Hegel: gli scritti teologici giovanili. Gli scritti del periodo di Jena e la Fenomenologia dello Spirito. La

storicità del comprendere: l'assoluto e il vero come vita; la dialettica e la struttura della riflessione. Le

tappe dello spirito; analisi dello spirito oggettivo e dello spirito assoluto. La filosofia della storia.

Destra e sinistra hegeliana

Feuerbach: l’alienazione religiosa e la nuova filosofia dell’avvenire

Marx: filosofia e rivoluzione (la critica della filosofia, la storia come storia di lotta di classi); la critica

alla filosofia hegeliana, alla sinistra hegeliana e a Feuerbach; la critica dell’economia politica; la critica

dei socialisti utopisti; la concezione materialistica della storia; l’analisi dell’ideologia; il Capitale. Il ma-

terialismo dialettico di Engels.

Schopenhauer: la volontà e la condizione umana; le vie della liberazione umana.

Kierkegaard: il singolo e l’esistenza come libertà e possibilità; l’analisi esistenziale: angoscia e dispera-

zione; i tre stadi dell’esistenza.

Comte: la legge dei tre stadi e i compiti della filosofia; la nascita della scienza sociale e la classificazione

delle scienze.

Nietzsche: lo sviluppo del pensiero; il tragico: dionisiaco e apollineo; la critica della storia; la critica del-

la metafisica e dei valori; l’eterno ritorno e l’Oltre-uomo.

Il dibattito sulle scienze: il dibattito sul Convenzionalismo in Francia: Duhem e Poincaré. Dai modelli

Neopositivisi alla liberalizzazione della scienza: il falsificazionismo di Popper.

Lo storicismo tedesco: le origini neokantiane del problema metodologico. Dilthey e lo sviluppo del me-

todo storico, la riflessione sull’ermeneutica e il mondo della vita; Weber: la sociologia comprendente e

l’etica della responsabilità; Simmel: la sociologia, la filosofia della vita. Spengler: il tramonto

dell’occidente

L’esistenzialismo: le origini della rinascita kierkegaardiana tedesca; Heidegger: il problema dell’essere e

il Dasein; l’analitica esistenziale di “Essere e Tempo”; la svolta: l’evento e il linguaggio nell’itinerario

dell’essere.

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MATERIE: MATEMATICA E FISICA

INSEGNANTE: CARLA CASU

PROGRAMMA DI MATEMATICA

trigonometria

Testo: Ferrauto “ Lezioni di trigonometria piana” Dante Alighieri.

a) Misurazione degli archi circolari e degli angoli. Archi circolari orientati. Misura angolare di un

arco circolare. Sistema sessagesimale. Unità radiante.

b) Funzioni goniometriche. Seno e coseno di un angolo orientato. Proprietà delle funzioni seno e

coseno. Prima relazione fondamentale della trigonometria. Sinusoide e cosinusoide. Tangente e cotan-

gente di un angolo orientato. Variazione della tangente e della cotangente. Seconda e terza relazione

fondamentale della goniometria. Tangentoide e cotangentoide. Funzioni goniometriche di angoli mag-

giori di un angolo giro. Periodicità del seno, del coseno, della tangente e della cotangente. Secante e co-

secante di un angolo. Quarta e quinta relazione fondamentale della goniometria. Espressioni di tutte le

funzioni goniometriche di un dato angolo mediante una sola di esse. Funzioni goniometriche di alcuni

angoli notevoli: /10, 2/5, /6, /3, /4. c) Regole pratiche per la determinazione delle relazioni tra le funzioni goniometriche di particolari

coppie di archi. Archi associati. Riduzione al primo quadrante.

d) Formule goniometriche. Formule di sottrazione, di addizione, di duplicazione, di bisezione (rela-

tive alle funzioni seno, coseno, tangente e cotangente).

e) Identità ed equazioni goniometriche. Generalità sulle equazioni goniometriche. Equazioni go-

niometriche elementari. Equazioni lineari in senx e cosx. Risoluzione grafica dell’equazione lineare

completa in seno e coseno. Equazioni omogenee. Equazioni riducibili ad omogenee di grado pari.

f) Relazioni tra gli elementi di un triangolo rettangolo. Risoluzione dei triangoli rettangoli.

g) Relazioni tra gli elementi di un triangolo qualunque. Teoremi dei seni, delle proiezioni, del cose-

no. Risoluzione dei triangoli qualunque.

h) Applicazione della trigonometria alla geometria. Area di un triangolo, note le misure di due lati e

quella dell’angolo tra essi compreso. Area di un parallelogramma in funzione delle misure di due lati

consecutivi e del seno dell’angolo compreso. Area di un quadrilatero in funzione delle misure delle due

diagonali e del seno di uno degli angoli da queste formati. Misura del raggio della circonferenza circo-

scritta ad un triangolo, noti la misura di un lato ed il seno dell’angolo opposto. Teorema della corda.

funzioni esponenziali e logaritmiche Testo: Dodero-Baroncini-Manfredi “Lineamenti di matematica” modulo k Ghisetti e Corvi

Proprietà e rappresentazione grafica di entrambe le funzioni. Risoluzione delle equazioni esponenziali

riconducibili alla forma canonica. Logaritmi decimali e logaritmi naturali. Proprietà dei logaritmi. Cam-

biamento di base. Equazioni esponenziali risolubili con i logaritmi. Equazioni logaritmiche e condizione

di accettabilità delle soluzioni.

PROGRAMMA DI FISICA

Testo: Amaldi “ Corso di Fisica” VI edizione Zanichelli.

impulso e quantità di moto.

Impulso di una forza e quantità di moto di un corpo. Teorema dell’impulso. Principio di conservazione

della quantità di moto.

termometria e calorimetria.

Definizione operativa dello stato termico; temperatura, misura della temperatura mediante il termometro

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ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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a liquido. Temperatura assoluta e scala Kelvin. Dilatazione lineare. Dilatazione superficiale e cubica dei

solidi. Dilatazione dei liquidi. Sviluppo storico del concetto di calore. Calore e sua misura. Calori speci-

fici. Cenni sulla propagazione del calore.

termodinamica

Principio di equivalenza: il calore diventa una forma di energia. Lavoro in una trasformazione. Primo

principio della termodinamica. Secondo principio della termodinamica. Trasformazione di calore in la-

voro. Enunciato di Kelvin. Trasformazioni reversibili ed irreversibili. Rendimento e ciclo di Carnot.

Enunciato di Clausius. Disuguaglianza di Clausius. Entropia e disordine. L’entropia di un sistema isola-

to. Il quarto enunciato del secondo principio.

carica elettrica. legge di coulomb.

Corpi elettrizzati e loro interazioni. Elettroscopio. Induzione elettrostatica. Interpretazione dei fenomeni

di elettrizzazione. Principio di conservazione della carica elettrica. Legge di Coulomb. La costante die-

lettrica relativa. Distribuzione della carica elettrica sulla superficie dei conduttori.

il campo elettrostatico.

Concetto di campo elettrico. Il campo elettrostatico di una carica puntiforme. Il vettore campo elettrico e

sua rappresentazione. Il campo elettrico di alcune particolari distribuzioni di cariche. Distribuzione delle

cariche sulla superficie di un conduttore. Lavoro del campo elettrico. Calcolo dell’energia potenziale

elettrica. La circuitazione del campo elettrico. Potenziale elettrico. Potenziale e moto delle cariche. Su-

perfici equipotenziali. Campo e potenziale in un conduttore in equilibrio elettrostatico. Potenziale di un

conduttore sferico. Teorema di Coulomb. Capacità di un conduttore. Condensatori. Calcolo della capa-

cità di un condensatore. Effetto di un dielettrico sulla capacità di un condensatore. Sistemi di condensa-

tori: collegamenti in serie ed in parallelo.

la conduzione nei solidi.

La corrente elettrica nei conduttori metallici. Leggi di Ohm. Forza elettromotrice e differenza di poten-

ziale. Resistenze in serie ed in parallelo. Principi di Kirchoff. Strumenti di misura: amperometro e volt-

metro. Effetto Joule e sue applicazioni.

INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNTI

In Matematica sono stati raggiunti i seguenti obiettivi in termini di

Conoscenze: dei contenuti (vedere elenco dettagliato degli argomenti del programma), del calcolo alge-

brico, del metodo scientifico.

Competenze: saper elaborare dati e saper argomentare un procedimento di dimostrazione.

Capacità: logiche, deduttive, di analisi e di sintesi.

In Fisica sono stati raggiunti i seguenti obiettivi in termini di

Conoscenze: dei contenuti (vedere elenco dettagliato degli argomenti del programma), del metodo

scientifico, formalizzazione matematica dei concetti fisici, interpretazione fisica delle leggi.

Competenze: saper argomentare un fenomeno fisico; corretta acquisizione del linguaggio formale.

Capacità: capacità logiche, deduttive e induttive di collegamento; capacità di analisi.

METODO DI LAVORO L’insegnamento di entrambe le discipline è stato svolto utilizzando sia la lezione frontale sia la lezione

dialogata.

Il programma ministeriale di matematica nelle sue linee generali è stato portato a termine. In fisica

l’esiguità dei contenuti affrontati è dovuta sia alle numerose e prolungate interruzioni dell’attività dida t-

tica sia all’incompletezza del programma svolto nella classe seconda e portato a termine nel corrente an-

no scolastico.

ATTIVITÀ INTEGRATIVE

Per gli allievi che hanno manifestato un incompleto raggiungimento degli obiettivi didattici o in genera-

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ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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le per rafforzare l’acquisizione di contenuti per i quali la classe o parte di essa ha mostrato maggiori dif-

ficoltà, sono state attuate delle pause didattiche rispetto ai nuovi contenuti, durante le quali gli allievi so-

no stati impegnati a svolgere esercitazioni ed applicazioni in riferimento ai contenuti da rafforzare, che

hanno coinvolto l’intera classe con interventi individuali alla lavagna e/o al posto.

VERIFICHE E VALUTAZIONI

La verifica serve come forma di controllo del grado di apprendimento e di maturazione critica raggiunto

dall’alunno, oltre che come occasione per ribadire concetti risultati poco chiari o non sufficientemente

approfonditi: in conseguenza di ciò considero lezione e verifica momenti dell’attività didattica non di-

stinti ma interdipendenti. Come principali strumenti di giudizio ho adottato sia le verifiche orali che

quelle scritte. Relativamente alla matematica in queste ultime ho richiesto la risoluzione di equazioni e di

triangoli. Per quanto riguarda la fisica ho formulato le verifiche scritte sotto forma di quesiti a risposta

singola o multipla. Fermo restando che le valutazioni positive degli scritti devono avere un riscontro nel-

le verifiche orali, darò senz’altro rilevanza maggiore a queste ultime, in quanto ritengo che consentano al

ragazzo di evidenziare meglio le proprie capacità di analisi e la padronanza dei contenuti.

Ho escluso dalla programmazione didattica della fisica lo svolgimento dei problemi.

Alla valutazione finale contribuiranno anche altri elementi di giudizio raccolti nel corso dell’anno, quali

la partecipazione attiva al dialogo scolastico e l’assiduità nello svolgere gli esercizi assegnati a casa.

MATERIA: GEOGRAFIA GENERALE

INSEGNANTE: ANTONIA CADDEO

La Classe III D si è caratterizzata nella partecipazione attiva al dialogo educativo, dimostrando serietà

interesse e soprattutto curiosità nell’apprendere nuove tematiche riguardanti il “Sistema universo- terra”.

L’impegno e i risultati si sono rivelati più che positivi; solo per qualche caso il risultato non è pienamen-

te soddisfacente evidenziato da un impegno superficiale, spesso discontinuo, con evidente mediocrità e

insicurezza nell’utilizzo del linguaggio specifico scientifico. Per un limitato gruppo di alunni si è regi-

strato un discreto impegno e un grado di preparazione soddisfacente. Si sono evidenziati casi di eccel-

lenza in cui capacità e l’assiduità nello studio sono stati sempre presenti.

OBIETTIVI

Per il percorso didattico si sono seguiti i criteri stabiliti nella programmazione comune dei docenti della

stessa disciplina:

-Avviare gli studenti al metodo scientifico tramite l’osservazione dei fenomeni naturali;

-Conseguire un valido metodo di studio;

-Acquisire capacità di indirizzarsi e organizzare argomentazioni con validi collegamenti;

-L’uso corretto della terminologia scientifica;

Per quanto riguarda gli obiettivi relativi alle conoscenze, competenze, capacità si è definito quanto se-

gue:

CONOSCENZE

- localizzare il sistema terra nello spazio e nel tempo e individuare le tappe

fondamentali della sua evoluzione

- riconoscere cause e conseguenze dei principali fenomeni osservabili nell’universo

- riconoscere le cause responsabili dei fenomeni endogeni terrestri e coglierne il carattere sistemico

- conoscere ed esporre le principali leggi e teorie riguardanti i fenomeni naturali

LICEO DETTORI CAGLIARI DOCUMENTO DEL CONSIGLIO

ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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- sviluppare atteggiamenti consapevoli sull’importanza della tutela ambientale

- conoscere ed esporre in modo critico i principali parametri fisici dell’atmosfera e le loro interazioni.

COMPETENZE

- saper leggere un testo sviluppando capacità di comprensione e riflessione.

- saper esporre oralmente con buona padronanza della lingua italiana concetti e termini scientifici

- saper esporre in forma organizzata, fluida, selezionando strumenti e lessico specifico

CAPACITÀ

-saper argomentare e sostenere un colloquio.

METODOLOGIE

L’attività didattica svolta si è centrata sulla trattazione di temi atti a suscitare interesse, applicazione e

responsabilità. Si sono svolte lezioni teoriche sia di tipo frontale che di tipo interattivo, con l’utilizzo di

strumenti multimediali, seguite da interventi dialogati. Durante l’anno scolastico si sono costituiti dei

gruppi, formati da 3 o 4 alunni che, alla fine di ogni unità didattica trattata, hanno rielaborato e relazio-

nato con una presentazione in Power Point. Pur non avendo attuato dei “fermi didattici”, si è sempre ef-

fettuato una rilettura degli argomenti, evidenziandone soprattutto i collegamenti.

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Sono state utilizzate tipologie di verifiche diversificate, sia orali che scritte ( prove oggettive, semistruttu-

rate, questionari a risposta aperta) in previsione alla preparazione della terza prova d’esame di stato. .

CONTENUTI

Il programma di Geografia, nel terzo anno del liceo Classico, risulta essere molto vasto e complesso,

pertanto sono state effettuate delle scelte finalizzate a dare agli allievi le conoscenze di base necessarie

per affrontare le tematiche riguardanti lo sviluppo del sistema "Universo –Terra”.

Nella prima parte, dell’anno, si sono richiamati alcuni concetti di fisica e di chimica, con l’obiettivo di

fornire le conoscenze e le competenze per affrontare agevolmente lo studio successivo. Gli allievi hanno

mostrato evidenti capacità a seguire il percorso logico-deduttivo rielaborando a livello personale i con-

cetti acquisiti.

Pertanto il programma è stato svolto secondo gli schemi tradizionali, senza particolari occasioni di ap-

profondimento oltre i minimi essenziali.

MATERIALI DIDATTICI

Testo in adozione: T. Cavattoni- F. Fantini- S. Monesi –S. Piazzino - Dall’Universo al Pianeta azzur-

ro – Ed. Italo Bovolenta

Presentazioni Power-Point

Riviste

Attività di laboratorio

PROGRAMMA

LA TERRA NEL SISTEMA SOLARE E NELL’UNIVERSO

Origine ed evoluzione dell’Universo: ipotesi a confronto

Le Stelle

Il Sistema Solare e il Sole

Il pianeta Terra

L’Orientamento

La Luna e il sistema Terra–Luna

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ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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LA TERRA SOLIDA

La composizione della Terra

Le rocce

Fenomeni vulcanici

Fenomeni sismici

L’interno della Terra

L’espansione dei fondali oceanici

La tettonica delle placche

Atmosfera

MATERIA: INGLESE

INSEGNANTE: BIANCA OBINO

OBIETTIVI

Il primo e più importante obiettivo dei cinque anni di studio della lingua inglese è lo sviluppo della com-

petenza comunicativa sia a livello orale sia a livello scritto e cioè:

-a livello orale: la capacità di interagire con persone di madrelingua inglese o con stranieri in lingua in-

glese, prendendo parte a conversazioni e discussioni su qualsiasi argomento, sia inerente la propria vita,

sia di attualità con un patrimonio lessicale sufficientemente vario e preciso che comprenda una termino-

logia anche specifica, con sicurezza e disinvoltura;

-a livello scritto: la capacità di comprendere testi di vario genere: personali (lettere), testi di attualità, te-

sti letterari e di produrre a loro volta testi personali, brevi paragrafi o composizioni su argomenti di at-

tualità o letteratura.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I criteri adottati per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi in quest’ultimo anno di corso, in

termini di conoscenze, capacità e competenze, sono i seguenti: Si attribuisce un giudizio di mediocre

quando, sebbene l’alunno conosca le regole apprese nei cinque anni di corso, emergono incertezze

grammaticali e sintattiche che rendono talvolta poco corretta e non del tutto precisa l’espressione. Il pa-

trimonio lessicale limitato ostacola un’autonoma e libera espressione del proprio pensiero al di là di

semplici situazioni di vita quotidiana. Di conseguenza l’esposizione, sia in conversazioni su temi di at-

tualità, sia nei commenti di opere letterarie, diventa lenta e difficoltosa. Ugualmente lenta e difficoltosa è

l’interpretazione dei testi. Le conoscenze dei contenuti non sono complete.

Consegue un giudizio di sufficiente chi dimostra di conoscere le regole grammaticali essenziali e una

terminologia basilare perché si possa verificare una comunicazione riguardante non solo questioni della

vita di tutti i giorni ma anche argomenti di attualità o considerazioni e commenti su opere letterarie. Ha

la capacità di comprendere testi di vario genere cogliendo almeno il significato globale e trovando le in-

formazioni principali che gli vengono richieste, ma compiendo ancora di tanto in tanto qualche errore non grave di interpretazione e mostrando di non cogliere i dettagli. Ha la capacità di riutilizzare strutture

e vocaboli essenziali conosciuti in contesti nuovi parlando e scrivendo con proprietà grammaticale e les-

sicale. Si possono ancora verificare incertezze nell’uso di qualche struttura che non pregiudicano co-

munque il significato. Il patrimonio lessicale non è vario e i vocaboli utilizzati non sempre esprimono

con precisione l’idea o il concetto da comunicare. Ignorando le espressioni più precise, dirette e adatte

alla circostanza, lo studente utilizza ancora espressioni alternative, più semplici e più vaghe e talvolta

frasi più lunghe (comunemente definite “giri di parole”). E’ in grado di esporre il proprio pensiero in

modo semplificato. Le conoscenze dei contenuti sono complete ma essenziali.

LICEO DETTORI CAGLIARI DOCUMENTO DEL CONSIGLIO

ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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Consegue un giudizio di discreto/buono lo studente che si esprime in modo grammaticalmente corretto e

utilizza strutture e terminologia più complesse e varie. Comprende testi di vario genere cogliendo tutte le

informazioni che l’autore ci vuole dare. Possiede la competenza comunicativa richiesta per esprimersi,

nelle maggior parte dei casi , in modo appropriato alle diverse situazioni. Le scelte lessicali sono chiare e

precise, adatte alla circostanza e agli argomenti trattati. E’ in grado di rielaborare quanto appreso in clas-

se in modo autonomo e di impostare un discorso discretamente articolato.

Raggiunge l’ottimo lo studente che dimostra di conoscere e ha la capacità di mettere in pratica tutte le

regole grammaticali incontrate a livello intermedio, possiede un lessico ricco, vario e preciso che non

manca mai di utilizzare con grande sicurezza e disinvoltura in qualsiasi tipo di comunicazione. Possiede

una piena competenza comunicativa che gli consente la scelta corretta di espressioni e di registro appro-

priati ad ogni circostanza. Comprende testi di vario genere cogliendo anche i dettagli e le sfumature di

significato. Le conoscenze dei contenuti sono accurate, complete e approfondite ed espone il proprio

pensiero con un discorso ben articolato ed organizzato.

Si può dire che la classe abbia raggiunto mediamente un livello quasi discreto e alcuni studenti hanno

conseguito risultati tra il buono e l'ottimo.

METODI

Per quanto concerne lo studio della letteratura inglese il metodo da me scelto dipende dall’obiettivo ge-

nerale che mi sono posta per i cinque anni di studio e cioè lo sviluppo negli alunni della capacità di leg-

gere, comprendere, commentare ed apprezzare un testo letterario cogliendone i tratti più significativi e

inquadrandolo quindi nella produzione letteraria dell’autore. Procedendo per temi,abbiamo preso in

esame opere appartenenti a periodi storico-letterari diversi ma che potevano essere collegate da un tema

comune. Ad esempio, il primo tema affrontato è stato: la donna, l'amore e i conflitti sociali. All'interno di

questo tema abbiamo esaminato tre romanzi: “Pride and Prejudice” di J.Austen, “Wuthering Heights” di

E.Bronte e “Tess of the D'Urbervilles” di T.Hardy,mettendo in evidenza i modi diversi di trattare il tema,

la presentazione dei personaggi, la diversa visione della vita e/o della società a loro contemporanea, la

tecnica narrativa. L’inserimento nel contesto storico-letterario del periodo è stato trattato solo quando

strettamente collegato ai testi letti, ad esempio leggendo Dickens e la sua denuncia delle terribili condi-

zioni di vita nelle “workhouses”, specialmente per i bambini, era fondamentale presentare la rivoluzione

industriale in Inghilterra. Così come leggendo Virginia Woolf e James Joyce, era necessario fare riferi-

mento al modernismo. Le osservazioni che nascono dalla lettura e comprensione dei testi vengono di-

scusse in classe e agli studenti viene poi richiesto di rielaborare ed esporre con parole proprie le notizie

più importanti fornite dal testo di letteratura in adozione sull’opera dell’autore esaminato, confermate ed

integrate dall’analisi dei testi, riportando quindi ciò che è scaturito dal dialogo in classe. Poiché l’accento

è stato posto soprattutto sul potenziamento delle capacità espressive degli alunni, l’inquadramento stori-

co e sociale scaturisce eventualmente, come già specificato, dal commento sulle opere analizzate, ma

agli alunni non viene chiesto di parlare in inglese di un periodo storico, né tanto meno di trattarlo nello

scritto, a meno che non ci siano dei riferimenti nei testi analizzati o comunque nella produzione letteraria

dell’autore. Gli alunni acquisiscono così una conoscenza di fondo della situazione storica e sociale in cui

operano i vari autori e la dimostrano nell’analisi degli autori e delle loro opere e nel confronto tra opere

di scrittori appartenenti ad epoche diverse. Per sviluppare la capacità di lettura autonoma è stata anche proposta la lettura di brani lunghi senza fornire alcuna spiegazione agli studenti né prima né durante la

lettura, ma invitandoli a capire il significato globale del brano e a dedurre il significato per lo meno ap-

prossimativo delle parole sconosciute dagli elementi a loro noti. Per acquisire la competenza comunica-

tiva, le abilità linguistiche degli alunni sono state da me curate anche con la lettura, l’analisi e il com-

mento della raccolta di poesie di Emily Dickinson “Words and Images”. Il testo presenta molti spunti di

discussione, condotta prima oralmente e poi ripresa nelle prove scritte. Il testo di lingua “New English

File Upper-intermediate”, presentando brani e dialoghi di lingua quotidiana, è stato utilizzato per amplia-

LICEO DETTORI CAGLIARI DOCUMENTO DEL CONSIGLIO

ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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re e consolidare le loro conoscenze grammaticali, le funzioni comunicative, il patrimonio lessicale e le

espressioni idiomatiche.

E' anche stato proposto un articolo tratto dal sito della BBC “BBC Learning”, presentato da una alunna

alla classe e accompagnato da un glossario dei termini che sarebbero potuti risultare di difficile com-

prensione per gli studenti, e utilizzato come punto di partenza per commenti e discussioni.

Nelle varie attività di pratica linguistica proposte in classe è stato privilegiato il lavoro di coppia o di

gruppo, che consente a tutti di esercitarsi simultaneamente e permette anche ai più timidi ed insicuri di

acquistare coraggio e parlare in inglese. In alternativa è stato sollecitato l’intervento degli alunni indivi-

dualmente, ad esempio nella fase di presentazione di nuovi argomenti o nelle discussioni, nella fase di

verifica o ancora in altri momenti dell’attività didattica in cui interveniva l’esperienza personale degli

stessi. La lezione è stata sempre frutto di un’interazione docente-alunni.

VERIFICHE

Le verifiche orali e scritte comprendevano verifiche di lingua (grammatica e uso della lingua), colloqui,

analisi dei testi ,discussioni e domande scritte e orali su argomenti relativi ai brani di letteratura e ai testi

di lettura e lingua, brevi composizioni.

PROGRAMMA

Dal libro di testo “Quick Steps into the World of Literature”” e da fotocopie di altri testi di letteratura :

tema: la donna, l'amore e i conflitti sociali.

J.Austen: brano tratto da “Pride and Prejudice”

E.Bronte: brano tratto da “Wuthering Heights”

T.Hardy: brano tratto da “Tess of the D'Urbervilles”

tema: relazione tra arte e vita, l'artista e il mondo.

E.Dickinson: “I'm Nobody! Who are You?”, “I Died for Beauty - but Was Scarce”

tema: denuncia sociale e denuncia politica:

C.Dickens:brano tratto da “Oliver Twist”.

G.Orwell: brano tratto da “1984”.

tema: la guerra.

E.Hemingway: brano tratto da “A Farewell to Arms”

Indirect Interior Monologue and Stream of Consciousness Technique:

V.Woolf: estratto da “Mrs.Dalloway”

prossimamente verrà presentato

J:Joyce: brano tratto dal racconto“The Dead” da “Dubliners”

verrà letto inoltre

W.Golding: brano tratto da “Lord of the Flies”.

Dal libro di testo “Words and Images”:

le seguenti poesie di E. Dickinson: Poem n. 1 “A Word is dead”

Poem n.2 “ Sweet is the Swamp with its secrets”

Poem n. 3 “If I can stop one Heart from Breaking”

Poem n.4 “There is no Frigate like a Book”

Poem n. 5 “Experiment to me”

Poem n.7 “Water is taught by thirst”

Poem n. 8 “It's all I have to bring today”

Poem n. 9 “The Brain is wider than the Sky”

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ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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Poem n. 10 “Alter! When the Hills do”

Da “New English File Upper-intermediate” :

Unit 1 a, b, c

colloquial English

What do you remember? Revise and Check.

Unit 2 a, b, c

colloquial English.

Si prevede anche la presentazione e lo studio della Unit 3 a

MATERIA: STORIA DELL’ARTE

INSEGNANTE: CATERINA GIUA

OBIETTIVI CONSEGUITI

La docente di storia dell’arte è titolare della cattedra di questa disciplina dalla seconda liceo: Nel corso

di questi due anni gli alunni hanno dimostrato interesse per la materia, partecipando attivamente

all’attività didattica; corretti e costanti nello studio, in alcuni casi non si sono limitati al solo studio del

libro di testo ma hanno intrapreso percorsi di approfondimento, evidenziando uno studio non finalizzato

alle sole verifiche.

la classe ha raggiunto le seguenti capacità:

cogliere in maniera essenziale il contesto storico-culturale in cui si colloca l’opera d’arte;

analizzare l’opera d’arte nelle sue componenti iconografiche/iconologiche, formali e stilistiche;

riconoscere le modalità secondo le quali gli artisti utilizzano e modificano le tradizioni nell’uso del

linguaggio espressivo;

usare il lessico specifico della disciplina.

METODO DI INSEGNAMENTO, MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO

In generale dopo una prima breve introduzione, proposta come attività frontale, relativa al contesto cul-

turale in cui si colloca una nuova corrente artistica o in cui l’artista opera, si è proceduto all’analisi di

opere ritenute significative ed emblematiche. L’analisi è stata operata con una lezione di tipo frontale e/o

dialogato e si è incentrata sull’aspetto iconografico e poi in particolar modo su quello formale-stilistico:

brevi cenni biografici sono stati dati ad alcuni autori in cui il nesso vita e opere è inscindibile, come ad

esempio nel caso di Van Gogh. L’analisi degli autori e delle correnti è stata condotta attraverso la proie-

zione di presentazioni di slides in Power Point.

STRUMENTI DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione periodica e formativa tende ad ottenere una quantità di informazioni atte a comprendere

la metodologia di studio, la maturazione progressiva, la padronanza o le lacune nel processo di appren-dimento del discente al fine di vagliare se la condotta educativa didattica necessita di correttivi pertinen-

ti. Sono oggetto di valutazione, sulla base della distinzione fra obiettivi minimi, medi e massimi, le seguenti

conoscenze, capacità e abilità:

(obiettivi minimi)

conoscenza specifica di stili, correnti e singole personalità del campo artistico;

capacità di fornire una descrizione delle opere d’arte affrontate;

LICEO DETTORI CAGLIARI DOCUMENTO DEL CONSIGLIO

ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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correttezza e la specificità terminologica adottata nella descrizione;

capacità di analizzare un'opera o un fatto artistico dal punto di vista stilistico;

capacità di contestualizzare opportunamente l’opera d’arte, la personalità artistica, il movimento,

la tendenza;

correttezza dei dati storici indicati; (obiettivi intermedi) in aggiunta a quanto sopra indicato:

capacità di analizzare l'opera d'arte in termini iconologici, evidenziandone i significati evidenti e quelli non immediatamente riconoscibili;

conoscenza dei principali aspetti specifici relativi alle tecniche di produzione delle opere d'arte;

capacità di creare opportuni collegamenti fra opere o fra personalità artistiche diverse;

pertinenza delle considerazioni svolte a proposito delle singole opere o delle tendenze artistiche; (obiettivi massimi) in aggiunta a quanto sopra indicato:

capacità di approfondimento personale degli argomenti trattati;

capacità di rielaborazione personale di quanto appreso e la relativa indipendenza dal testo scola-

stico adottato (superamento di un'impostazione solamente mnemonica dell'analisi);

capacità di individuare i nodi problematici connessi all'opera d'arte o alla tendenza artistica af-frontata, nonché la capacità di superare un approccio solamente descrittivo all'opera d'arte.

Inoltre è oggetto di valutazione il grado di sicurezza e di fluidità espositiva;

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA

Le prove hanno avuto come obiettivo di verificare le capacità di analisi, espressive e argomentative sia

in forma scritta che orale:

• verifiche scritte della conoscenza di dati e contenuti del programma

• interrogazioni orali tradizionali

• simulazione della terza prova prevista dall'Esame di Stato

Libro di testo: L’Arte tra noi, vol. 4 e 5 ed. Bruno mondatori

PROGRAMMA L'arte neoclassica

• J. L.David.

• A. Canova.

Preromanticismo e Romanticismo

• La pittura visionaria e fantastica del sublime: Goya, Friedrich.

• Il paesaggio sublime e pittoresco: Turner e Constable.

• Il Romanticismo francese: Gericault e Delacroix.

L'età del Realismo e dell'Impressionismo

• Il Realismo in Francia – la scuola di Barbizon – Corot, Millet, Courbet

• La denuncia sociale di Daumier - Opere: Il vagone di terza classe.

• La riscoperta del vero in Italia, i Macchiaioli

• Manet e gli impressionisti, Monet, Degas, Renoir

Postimpressionismo

• Cézanne e il rapporto con la futura pittura cubista –

• Il Neoimpressionismo di Seurat

• V. Van Gogh e i rapporti con l'Espressionismo

• P. Gauguin e il gruppo dei Nabis

• Il Simbolismo

• Divisionismo

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ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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• Le Secessioni di Monaco, Vienna e di Berlino

Le Avanguardie artistiche in Europa

• Espressionismo: Il gruppo dei Fauves – Matisse,

• Espressionismo: Il gruppo Die Brucke – Kirchner

• Cubismo: Picasso e Braque -

• Picasso oltre il Cubismo

• Futurismo

• Astrattismo

• Dadaismo

• Surrealismo

• Metafisica

MATERIE: EDUCAZIONE FISICA

INSEGNANTE: MARICA EUGENIA

La classe nel corso dell’anno scolastico ha partecipato con interesse e impegno verso tutte le attività pro-

grammate, tenendo un comportamento sempre corretto e responsabile. Il gruppo presenta competenze

ginnico-sportive molto diversificate; ciò ha fatto sì che alcuni studenti nel corso dell’anno si siano dimo-

strati più collaborativi e propositivi raggiungendo in alcuni casi degli ottimi risultati , altri con una buona

e costante applicazione, dei risultati buoni.

Alcuni ragazzi hanno partecipato alle attività sportive dell’Istituto.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONSEGUITI

CONOSCENZE

Esercizi a carico naturale e aggiuntivo

Esercizi di opposizione e resistenza

Esercizi con piccoli e grandi attrezzi

Esercizi di controllo tonico e della respirazione

Esercizi con varietà di ampiezza e di ritmo, in condizioni spazio temporali diversificate

Esercizi di equilibrio in condizioni dinamiche complesse

Regolamento tecnico dei giochi di squadra affrontati

Attività di arbitraggio

Le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni

Igiene alimentare per mantenere un buon stato di salute.

CAPACITÀ

Tollerare un sovraccarico

Vincere resistenze rappresentate dal carico naturale o da un leggero sovraccarico

Compiere azioni semplici o complesse nel più breve tempo possibile Avere disponibilità e controllo segmentario

Realizzare movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni spazio–temporali

Attuare movimenti complessi in forma economica in situazioni variabili.

Svolgere compiti motori in situazioni inusuali tali che richiedano la conquista, il mantenimento ed il re-

cupero dell’equilibrio Eseguire i fondamentali dei giochi di squadra proposti e i gesti tecnici delle discipline affrontate

LICEO DETTORI CAGLIARI DOCUMENTO DEL CONSIGLIO

ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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COMPETENZE

La classe conosce e pratica nei vari ruoli, alcune discipline individuali ed alcuni sport di squadra.

Esegue esercizi completi con piccoli e ai grandi attrezzi

Gli alunni esprimono con il corpo ed il movimento, in funzione di una comunicazione interpersonale.

Organizzano le conoscenze acquisite per realizzare progetti autonomi e di gruppo.

Sono in grado di mettere in pratica le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni.

Conoscono le norme per praticare una sana alimentazione e per prevenire i disturbi legati ad abitudini

scorrette.

Sono in grado di assistere in maniera critica a competizioni delle principali discipline sportive.

METODOLOGIE

Per quanto riguarda i criteri metodologici è stato privilegiato il metodo della ricerca del gesto motorio

corretto e la scoperta di nuove e personali rielaborazioni da parte degli allievi. Un valido aiuto è stato da-

to dalla discussione preordinata che ha sollecitato i ragazzi ad esprimersi e a comunicare in un linguag-

gio abbastanza chiaro e preciso. La successione di sforzi e di carichi ha sempre rispettato le leggi fisiolo-

giche con incremento progressivo delle esercitazioni dal facile al difficile e dal semplice al complesso.

L’approccio utilizzato è stato quello del metodo globale, limitando gli interventi di tipo analitico alle si-

tuazioni di maggior complessità o quando si sono presentate particolari difficoltà da parte di singoli

alunni. E’ stata garantita a ciascun alunno la possibilità di trarre giovamento dall’attività motoria, di par-

tecipare alla vita di gruppo ed intendere l’agonismo come impegno per dare il meglio di se stessi nel

confronto con gli altri. Infine nel corso dell’anno scolastico tutti gli alunni sono stati invitati a seguire

uno stile di vita attivo, a praticare un’attività sportiva in armonia con il loro livello di sviluppo motorio, a

portare l’attenzione sui gesti che favoriscono il mantenimento di un buono stato di salute. Sono state uti-

lizzate prevalentemente lezioni pratiche, con esercitazioni individuali, di coppia e di gruppo; lezioni

frontali; lavori di gruppo e assegnazione di compiti.

ATTREZZATURE

Tutti gli attrezzi a disposizione nelle palestre della sede di Via Cugia e Via Rolando.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Le verifiche si sono basate sulla continua osservazione del grado di apprendimento motorio e tecnico

degli alunni. La valutazione sommativa è stata espressa in decimi ed ha tenuto conto dei giudizi ottenuti

in tutte le attività dove si è verificato:

la partecipazione attiva e l’impegno nelle attività pratiche;

l’incremento o il decremento delle abilità cognitive e motorie di partenza;

il rispetto delle regole di gioco e di quelle educative e comportamentali;

le conoscenze acquisite in ambito motorio e sportivo;

le abilità raggiunte in ambito motorio e sportivo;

l’atteggiamento mantenuto nel corso delle lezioni: responsabile, motivato, rispettoso, collaborati-vo, rinunciatario, passivo, provocatorio;

l’eventuale mancanza dell’abbigliamento sportivo con la conseguente mancanza di partecipazio-ne a svolgere l’attività motoria e sportiva;

la partecipazione alle attività sportive.

CONTENUTI

La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espres-

sive Conoscenza del proprio corpo e della sua funzionalità.

LICEO DETTORI CAGLIARI DOCUMENTO DEL CONSIGLIO

ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 DELLA CLASSE III D

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Ampliamento delle capacità condizionali e coordinative: per questa finalità i mezzi sono stati la corsa

continua con distanze variate e progressivamente allungate; esercizi con piccoli attrezzi e grandi attrezzi;

esercitazioni di ginnastica aerobica individuali e di gruppo.

Per migliorare la forza e la velocità si sono utilizzate la corsa veloce su varie distanze, la corsa balzata;

gli esercizi e andature tecniche per la corsa; esercizi a carico naturale, esercizi di opposizione e resisten-

za. Realizzazione in modo autonomo di percorsi per lo sviluppo delle capacità coordinative e condizio-

nali con l’ausilio anche di attrezzi .

Lavoro autonomo ed in gruppo per dimostrare di saper gestire le tecniche acquisite-comprendere e pro-

durre in modo consapevole i messaggi non verbali leggendo e decodificando i propri messaggi corporei

e quelli altrui.

Esercitazioni condotte con grandi e piccoli attrezzi, codificati e non codificati; esercizi a corpo libero di

controllo tonico e della respirazione; esercizi con varietà di ampiezza e di ritmo, in condizioni spazio-

temporali diversificate; esercizi di equilibrio, in condizioni dinamiche complesse e di volo; elementi di

pre-acrobatica. attività espressive; ideazione, progettazione e realizzazione di attività finalizzate.

Lo sport, le regole e il fair play

Pratica degli sport individuali e di squadra privilegiando la componente educativa

Per il conseguimento di questi fini si è operato attraverso l’organizzazione di esercitazioni collettive o di

piccoli gruppi, organizzazione di attività di arbitraggio e giuria negli sport individuali e di squadra prati-

cati, al fine di affrontare il confronto agonistico con il rispetto delle regole del vero fair play.

Sperimentare nello sport i diversi ruoli e le relative responsabilità: arbitraggio, giuria spirito di collabo-

razione, organizzazione di mini tornei di Pallavolo, Pallacanestro, Pallatamburello, Calcetto, Badminton,

Tennistavolo

Tali attività sono state incrementate nell’ambito dei tornei inter-classe e, successivamente, nelle varie fa-

si dei Giochi Sportivi Studenteschi con caratteristiche tecnico-tattiche e metodologiche degli sport prati-

cati

Salute, benessere, sicurezza e prevenzione

Si è colta ogni occasione, nell’ambito delle lezioni pratiche, per fornire informazioni su: i comportamenti

efficaci e adeguati da adottare in caso di infortuni; l’importanza dell’attività motoria e di una sana abitu-

dine alimentare; gli aspetti essenziali relativi ai pericoli derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti.

Mettere in pratica norme di comportamento adeguate al fine della prevenzione degli infortuni

Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico

Si è colta ogni occasione, nell’ambito delle lezioni pratiche, per fornire informazioni su comportamenti

responsabili nei confronti del comune patrimonio ambientale