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Il progetto POVEL - Il coraggio della legalità e l'effetto dominoIl progetto "Una scuola in regola" – Una questione di stileRavenna 14 dicembre 2012, Manuela Battistutta
di Claudio Petronio, 17 anni, giugno 2012 – Cividale del Friuli
La legalità e la non violenza sono alla base di un futuro migliore costruito da chi ha avuto il coraggio di cambiare. Al Civiform un gruppo di 16 ragazzi è stato scelto per partecipare ad una fase del progetto internazionale POVEL all’interno di un programma europeo contro la violenza rivolto alla promozione della legalità nelle scuole. Gli incontri si sono svolti dal 20 gennaio al 9 marzo e si sono conclusi con un momento di condivisione in plenaria. Si è trattato di un corso basato sulla peer education, ossia delle lezioni diverse dalle lezioni frontali scolastiche, incentrate su un rapporto non di gerarchia di ruolo ma di parità all’interno del gruppo. I ragazzi scelti per gli incontri, un paio per classe, provenivano dai diversi settori della scuola (grafico, industriale, ristorazione, panetteria, pasticceria e gelateria, benessere) e soprattutto da diverse classi (prime, seconde e terze). Lo scopo era creare un gruppo unito ma eterogeneo per innescare un meccanismo ben preciso: l’”effetto domino”. Ogni ragazzo, infatti, ha la sua vita sociale che è descrivibile in fasce, quella scolastica, le amicizie, la famiglia e la società. Era proprio questo l’obbiettivo del progetto: espandere a macchia d’olio i principi dal gruppo ristretto alla collettività. In particolare durante gli incontri abbiamo parlato del bullismo e del cyberbullismo mettendone in luce problemi e soluzioni. Assieme a una coppia di psicologi, Massimo Mortella e Giovanna Cadò, è stato stabilito di non diffondere il contenuto degli incontri fino a quando l'idea elaborata non sarebbe stata chiara e capace di colpire chi ci avrebbe ascoltato. Il giorno della plenaria erano presenti tutti i nostri compagni, mentre noi diffondevamo la nostra nuova “corrente di pensiero” giovanile. L'esperienza è risultata positiva e ha riscosso grande successo e partecipazione tra gli studenti. Noi ragazzi “Povel” con l’esperienza della peer education ci siamo portati dentro una grande vittoria: abbiamo sperimentato il vero rispetto.
POVELSperimentazione sul tema del
cyberbullismoCHE COSA ABBIAMO FATTO E COME
MACRO OBIETTIVO: conoscenza e consapevolezza del problema attraverso un percorso formativo/esperienziale che nasce dal confronto tra pari e quindi con gli adulti nell'ottica della prevenzione aggregativa
Formato un gruppo di 16 eterogeneo (genere, classi, settori) ma con caratteristiche definite (empatia-collaborazione, creatività-intuito, critico-riflessivo, leadership)
Attraverso due conduttori nel corso di 7 incontri di 2 ore ciascuno, stimolate le conoscenze sul tema con l'obiettivio di costituire un gruppo forte che diventi interlocutore esperto e contagioso di modelli positivi
L'esperienza raccontata dal gruppo ai compagni di scuola: "problemi e soluzioni"
POVELSperimentazione sul tema
dell'alcolismoCHE COSA STIAMO FACENDO E COME
MACRO OBIETTIVO: conoscenza e consapevolezza del problema attraverso un percorso formativo/esperienziale che nasce dal confronto tra pari e quindi con gli adulti nell'ottica della prevenzione aggregativa
Formato un gruppo di 10 più omogeneo (genere, 2 classi, un settore) ma con caratteristiche definite (empatia-collaborazione, creatività-intuito, critico-riflessivo, leadership…)
Attraverso due conduttori nel corso di 7 incontri di 2 ore ciascuno, stimolate le conoscenze sul tema con l'obiettivo di costituire un gruppo forte che diventi interlocutore esperto e contagioso di modelli positivi ( acquisizione di maggiore consapevolezza) sul tema consumo alcool
Il progetto "Una scuola in regola"
progetto triennale (2010-2013)sviluppato con co-finaziamento ente territoriale "Ambito distrettuale del Cividalese" – Piano di zona "Scuola aperta, scuola integrata"
progetto che riguarda la gestione degli aspetti comportamentali e disciplinari e vuole promuovere lo star bene a scuola
nato dallo sviluppo originale e in proprio di una prassi condivisa all'interno di Effepi, grazie al coordinamento scientifico del dott. Roberto Gilardi
ATTUALMENTE COIVOLGE 530 ALLIEVI (9 CLASSI PRIME, 9 SECONDE, 10 TERZE E 1 QUARTA)SETTORI: RISTORAZIONE, AGROALIMENTARE, BENESSERE, GRAFICA, INDUSTRIALE
Il progetto "Una scuola in regola"
IL PROBLEMA che cosa c'era
gestione inefficace degli aspetti comportamentali e disciplinari sistema esclusivamente sanzionatorio frustrazione e insuccesso dei formatori sanzioni incongruenti rispetto alla tipologia delle infrazioni mancato benessere
Il progetto "Una scuola in regola"
IL PROBLEMA che cosa mancava
un sistema di premialità condivisoriconoscimento del SAPER ESSERE quindi non solo dei comportamenti virtuosi ma anche degli aspetti legati per es. alla partecipazione, all’organizzazione del lavoro, alle competenze relazionali (quelle competenze che l’OMS individua come “Life Skills”)
Il progetto "Una scuola in regola"
LA SOLUZIONE ADOTTATA
Il progetto individua e raggruppa nella nuova definizione di “Stile personale e relazionale” un insieme complesso di competenze che solo in parte identificano la vecchia voce “comportamento/condotta”. Con Stile personale e relazionale dell’allievo, infatti, si intendono:a.il comportamento in rapporto alle norme della vita sociale e scolasticab. l’atteggiamento nei confronti del processo formativo, dei coetanei e del mondo adulto in genere.
Come si misura lo Stile personale e relazionale
Lo Stile personale e relazionale sostituisce la vecchia voce “comportamento” nella scheda valutativa dell’allievo e viene misurato attraverso lo strumento della Patente a punti.
Una questione di stile
In pratica cosa succede?
Ad inizio anno ciascun allievo ha una dotazione di punti prestabilita. Questa dotazione può subire incrementi o decrementi in funzione a:
a.il rispetto delle norme individuate (20 articoli con l’indicazione
delle rispettive sanzioni: a ciascuna infrazione corrisponde una decurtazione Punti patente)b. il fattore motivazionale che comprende quattro aree scelte e cioè Partecipazione, Attitudine alla relazione, Organizzazione e Approccio al lavoroc. la frequenza
Le novità di questo sistema sperimentale
ANOMALIE interventi rieducativi
Periodicamente le situazioni che vedono particolari anomalie in termini negativi ricevono interventi educativi o rieducativi attraverso l’operato della Commissione Educativa.
ANDAMENTO POSITIVO sistema premiante
Le anomalie negative possono sfociare, nei casi più gravi, anche nell’allontanamento dal Centro, mentre l’andamento positivo sopra la norma innesca menzioni, benefit e facilitazioni differenti a seconda dell’eccellenza rilevata.
Lo Stile è condizione necessaria per l'acquisizione del "sapere" e del "saper fare"
Ricerca, progettazione e
"Una scuola in regola" si basa sui seguenti fattori interconnessi:
un sistema premiante e non solo sanzionatorio;un sistema sanzionatorio con l’elaborazione di un progetto educativo “ad personam” elaborato in modo congruente, cioè in stretta relazione con l’oggetto della trasgressione, da una Commissione Educativa con l’ allievo e la famiglia.
Obiettivo a lungo termine del progetto "Una scuola in regola"
ASPETTO EDUCATIVO
Che cosa? accompagnamento continuo e guidato
dell’allievo finalizzato alla maturazione di una motivazione
interiore, non legata cioè ad azioni “esterne” di tipo premiante o
sanzionatorio ma frutto dell’elaborazione di un sistema di
solidi valori personali
Come? attraverso un modulo
di 12 ore annuali in aula con gli allievi, gestito da uno staff formati ad hoc