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"Che cos'é un social network" è un'introduzione agli aspetti psico-sociali dei social media. Si basa sui volumi "Psicologia dei Nuovi Media" e "Networked Flow: Comprendere e sviluppare la creatività di rete". Il secondo volume è scaricabile gratuitamente dal sito: http://www.ledonline.it/ledonline/Networked-Flow-Riva.html
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1-1
Psicologia dei Social Network:
la fusione tra reti reali
e reti virtuali (versione 2013)
Prof. Giuseppe Riva
Università Cattolica del Sacro Cuore
www.isocialnetwork.info www.psicologiadeinuovimedia.com
G. Riva, I social network, Il Mulino – http://www.isocialnetwork.info - http://www.psicologiadeinuovimedia.com
Indice Che cos’è un network (Rete) Che cos’è un social network − definizione − la psicologia dei social network: Interrealtà
La funzione psicologica delle reti − Reti e identità: la rete definisce l’identità sociale − Reti e bisogni: reti come empowerment − opportunità e problemi
Social network e reti creative − scoprire le reti in un organizzazione: comunità di pratiche − studiare le reti: social network analysis − come creare reti creative: networked flow
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Parte I: Che cos’è una rete?
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Che cos’è un network (Rete)?
Un insieme di attori collegati tra loro
• Legami/Collegamenti − Conoscenza, fiducia, incontri, amicizia, ecc. − Alleanza, contratto, investmenti, ecc.
Legami • Attori/Nodi − Soggetti − Gruppi, organizzazioni, ecc.
Attori
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Dipendenti di un azienda
Mattsson 2004
< 1 anno 1-5 anni
5-10 anni 10-15 anni > 15 anni
Anzianità
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SEB
Ray-Adams & Sandberg 2000
Dipendenti di aziende diverse
Collegamenti tra le più importanti aziende
svedesi, 2000
??
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Reti di aziende
Dahlin 2007
Nocom Ericsson
Telia
Nokia
TietoEnator
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Ci sono sempre più networks (reti)…
National Innovation Networks
Formal
Networks
Entrepreneurial
Networks
Ego Networks
Regional Networks
Infrastructure Networks
Social Networks
FAS.research
Electronic Networks
Informal Networks
Networks
of Practice
Networked
organization
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Crescita
Tempo
Informazioni e Conoscenza
Capacita di Assorbimento
e ricordo
Cohen & Levinthal 1989
E più informazioni …
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Sempre più informazioni…
> Una settimana di informazioni pubblicate su un giornale
I libri posseduti in una vita da
uno studioso del 18° secolo
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.…sempre più connesse
Nuovi amici
Famiglia Colleghi del mio ufficio
Vecchi amici
Vecchi colleghi
Colleghi di altri uffici
A distanza di un click…
Comunità virtuali
Reti locali
old classmates
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”Nessuno sa tutto, Tutti sanno qualcosa,
La conoscenza sta nell’umanità.”
nei networks.
Lévy 1997
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Parte II: I social network sono una moda?
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I social network sono una moda?
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http://www.youtube.com/watch?v=cgP8WuCXIOQ
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Molti pensano che i SN siano spuntati all’improvviso:
- Il film The Social Network è presentato nel 2010 - In Italia, MySpace prima e Facebook poi diventano
fenomeni di massa a partire dalla fine del 2007
- Twitter nasce nel 2006 - Facebook nasce nel 2004 - MySpace nel 2003 - Friendster nel 2002 - Sixdegrees.com nel 1997
Ma sono il risultato di due trend paralleli
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Ma se non lo sono, come hanno fatto a diventare così importanti?
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Ma se non lo sono, come hanno fatto a diventare così importanti?
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La risposta è duplice Perché i social network sono
l’attuale punto d’arrivo dell’evoluzione del computer: I computer sono passati da strumento di calcolo, a strumento di comunicazione a strumento di knowledge development & management
Perché le reti sono una parte fondamentale dell’esperienza sociale: L’identità sociale è costruita tramite l’adesione/contrapposizione alle regole/schemi dei gruppi
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I SN come punto di arrivo dell’evoluzione del PC
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Social Networks in due minuti…
Guardalo su YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=lt3kT1HkpJk
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Social Networks in pratica…
Twitter: http://www.twitter.com
Creato nel 2006 da Jack Dorsey. Consente il
microblogging tramite messaggi di testo di 140 caratteri visibili a tutti gli
amici (followers).
LinkedIn: http://www.linkedin.com Creato nel 2003 da Reid
Hoffman, viene impiegato principalmente
per networking professionale.
Facebook: http://it-it.facebook.com Creato nel 2004 da Mark
Zuckerberg per gli studenti di Harvard. Offre ai suoi utenti blog, profili personali, gruppi, foto,
musica e video.
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Il bisogno pratico che ha creato i SN: Il problema della fiducia su Internet
Internet E-mail
Come faccio a fidarmi di qualcuno che
non conosco personalmente?
Farci affari?
Iniziare un’amicizia?
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Con i Social Networks (1)…
Amici di Paolo
Paolo Fabrizia
Paolo l’iniziatore della rete si iscrive al servizio e dopo essersi descritto –
sesso, età, interessi, ecc. – invita la sua amica Fabrizia a fare lo stesso…
Fabrizia Paolo
Amici di Paolo
Amici di Fabrizia
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Con i Social Networks (2)…
A questo punto Fabrizia, amica di Paolo, invita Daniela ad iscriversi che a sua
volta invita Marta e Samantha…
Fabrizia Paolo
Amici di Fabrizia
Fabrizia Paolo
Amici di Paolo
Daniela
Marta Samantha
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Con i Social Networks (3)…
L’ i s c r i z i one consente a tu t t i i partecipanti alla rete di consultare i profili degli altri e contattare le persone più interessanti e con interessi simili.
Paolo
Marta Samantha
Per esempio Marta, avendo visto che Paolo frequenta la facoltà di Scienze Politiche, a cui lei vorrebbe iscriversi il prossimo anno, può contattarlo e chiedere informazioni…
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Con i Social Networks (4)…
Paolo
Fabrizia
Daniela Q u e s t o m e c c a n i s m o permette di creare una rete sociale chiusa – possono entrare solo le pe r sone i nv i t a t e - e v i s i b i l e c o m e u n a m a p p a , n e l l a q u a l e n e s s u n o è u n t o t a l e sconosciuto e chiunque è identificabile in quanto «amico» di qualcun altro.
Se voglio avere notizie su un partecipante alla rete oltre a poterlo contattare direttamente posso chiedere di lui all’amico che lo ha fatto iscrivere.
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I Social Network in sintesi…
Definizione: Una piattaforma basata su nuovi media che consente di
• Gestire la propria rete sociale (organizzazione, estensione, esplorazione e confronto);
• Gestire al propria identita sociale (descrizione e definizione).
Caratteristiche: A caratterizzare i social network sono 3 elementi (Boyd & Ellison, 2007)
• Uno spazio virtuale in cui costruire e presentare l’identità;
• La possibilità di creare una lista di altri utenti (rete) con cui entrare in contatto;
• La possibilità di analizzare le caratteristiche della propria rete (connessioni)
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Social Networks in sintesi…
1. Offrono una rete sociale chiusa: tutti i partecipanti sono collegati a qualcun altro che può garantire per lui.
2. Rendono visibile la rete sociale: permettendo di conoscere meglio gli altri e facendo emergere nuove opportunità.
3. Facilitano l’espressione e la condivisione tra i membri: Grazie agli strumenti del Web 2.0 tutti possono esprimersi con facilità e condividere oggetti (file) ed esperienze
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Ma perché i SN sono diventati un fenomeno sociale?
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Risposta: I social network rispondono ai nostri bisogni
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Parte III: Psicologia dei Social Network
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Le reti sono fondamentali… Henri Tajfel (1919 – 1982) postula identifica il Gruppo/Rete come luogo di nascita dell’Identità Sociale:
Identificazione: L’identità è costruita tramite l’adesione alle regole/schemi dei gruppi e
Confronto Sociale: L’identità è costruita tramite il confronto tra il proprio gruppo e “l’altro”
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Ma se non ho una Rete o non sono soddisfatto di quella in cui sono?
Vorrei cercarne un altra ma questo ha un costo:
Il tempo Il rifiuto La delusione L’accettazione Il cambiamento
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Empowerment - Allargare i miei confini
«potenziamento» «responsabilizzazione»
Il processo di ampliamento (attraverso il miglior uso delle proprie risorse attuali o potenziali acquisibili) delle possibilità/opportunità che il soggetto può praticare e rendere operative e tra le quali può quindi scegliere (Bruscaglioni 1994, 12)
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Provare/Cambiare con il minor rischio
possibile
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Empowerment: I bisogni soddisfatti dai social network
Bisogni di sicurezza: Le persone con cui comunico sono solo “amici” e non estranei. Posso scegliere chi è un “amico”, controllare che cosa racconta di sé e commentarlo.
Bisogni associativi: Con questi “amici” posso comunicare e scambiare opinioni, risorse applicazioni.
Bisogno di stima: Io posso scegliere gli amici ma anche gli altri possono farlo => se tanti mi hanno scelto come amico allora “valgo”
Bisogno di autorealizzazione: Posso raccontare me stesso (dove sono e cosa faccio) come voglio e sicuramente c’è qualcuno dei miei “amici” che mi ascolta.
Risolvono bisogni complementari che possono essere collocati su due assi (Supporto Sociale e Costruzione del Sé)
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Fiducia e reciprocità sono gli elementi
critici per lo scambio di conoscenza in
una rete…
Empowerment - Dalle reti reali alle reti virtuali...
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I bisogni soddisfatti dai social network
Bisogni di sicurezza: Le persone con cui comunico sono solo “amici” e non estranei. Posso scegliere chi è un “amico”, controllare che cosa racconta di sé e commentarlo.
Bisogni associativi: Con questi “amici” posso comunicare e scambiare opinioni, risorse applicazioni.
Bisogno di stima: Io posso scegliere gli amici ma anche gli altri possono farlo => se tanti mi hanno scelto come amico allora “valgo”
Bisogno di autorealizzazione: Posso raccontare me stesso (dove sono e cosa faccio) come voglio e sicuramente c’è qualcuno dei miei “amici” che mi ascolta.
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La Psicologia dei Social Network I SN Risolvono bisogni complementari: che possono essere
collocati su due assi (Supporto Sociale e Costruzione del Sé)
Offerta di Supporto (uso il social network per aiutare gli altri)
Ricerca di Supporto (uso il social network
per trovare aiuto/risorse)
Vouyerismo/Lurking (uso il social network per conoscere il sé
dell’altro)
Espressione di sé (uso il social network
per esprimere il mio sé)
Locus of control interno
Locus of control esterno
Fuoco verso il Sé
Fuoco verso l’Altro
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Una definizione psico-sociale di SN…
Definizione: Una piattaforma basata su nuovi media che consente di
• Gestire la propria rete sociale (organizzazione, estensione, esplorazione e confronto);
• Gestire al propria identita sociale (descrizione e definizione).
Caratteristiche: A caratterizzare i social network sono 3 elementi (Boyd & Ellison, 2007)
• Uno spazio virtuale in cui costruire e presentare l’identità;
• La possibilità di creare una lista di altri utenti (rete) con cui entrare in contatto;
• La possibilità di analizzare le caratteristiche della propria rete (connessioni)
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La Psicologia dei Social Network
I social network permettono per la prima volta la creazione di reti sociali ibride – contemporaneamente costituite da legami virtuali e da legami reali – dando vita a un nuovo spazio sociale l’«interrealtà» molto più malleabile e dinamico delle reti sociali precedenti.
Se nelle comunità virtuali precedenti ai social network, il mondo reale e quello virtuale entravano raramente in contatto e comunque solo per esplicita volontà dei soggetti interagenti, nei social network questo avviene sempre e anche se i soggetti coinvolti non lo vogliono o non ne sono consapevoli.
Un esempio a questo proposito è il fenomeno del tagging (etichettare) con cui nei
social network è possibile associare a un «amico», senza che lui lo voglia, un’immagine in cui lui è presente o una nota di testo a lui riferita.
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La Psicologia dei Social Network
A caraterizzare l’ «interrealtà» è la fusione delle identità sociali: nel social network sono contemporaneamente amico, studente, docente, figlio, padre.
Se nelle comunità precedenti ai social network, i soggetti tendevano ad assumere una specifica identità sociale e i comportamenti che questa implicava, nei social network le identità sociali convergono anche se i soggetti coinvolti non lo vogliono o non ne sono consapevoli.
Problema: non posso comportarmi e comunicare con il mio capo/insegnante allo
stesso modo con cui comunico con i miei amici (etichetta e regole formali) Opportunità: si riducono i vincoli contestuali (ma non scompaiono) facilitando
l’emergere dell’identità personale (true self)
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Parte III: Le due facce dei Social Network
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Gestione della Rete Sociale Opportunità
I social network permettono per la prima volta la creazione di reti sociali ibride – contemporaneamente costituite da legami virtuali e da legami reali – dando vita a un nuovo spazio sociale l’«interrealtà» molto più malleabile e dinamico delle reti sociali precedenti.
Se i legami forti rafforzano l’individuo, i legami deboli permettono di allargare la sua
rete agendo da ponte verso nuovi soggetti. Ma viste le risorse scarse a nostra disposizione, tendiamo a focalizzarci di più sui legami forti che su quelli deboli. E ciò limita la possibilità di trovare nuove opportunità di relazione.
I social network, unendo reale e virtuale non distinguono tra legami forti e deboli.
Ciò permette di creare una relazione continua e a costo zero tra noi e i nostri legami deboli che un giorno potrebbe esserci utile.
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Gestione della Rete Sociale: Problema
Se nelle comunità virtuali precedenti ai social network, il mondo reale e quello virtuale entravano raramente in contatto e comunque solo per esplicita volontà dei soggetti interagenti, nei social network questo avviene sempre e anche se i soggetti coinvolti non lo vogliono o non ne sono consapevoli.
Un esempio a questo proposito è il fenomeno del tagging (etichettare) con
cui nei social network è possibile associare a un «amico», senza che lui lo voglia, un’immagine in cui lui è presente o una nota di testo a lui riferita. Non potendo distinguere tra legami forti e deboli, questi e i loro comportamenti sono entrambi visibili nella mia rete => Cyberbullismo
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Gestione dell’identità sociale
A caraterizzare l’ «interrealtà» è la fusione delle identità sociali: nel social network sono contemporaneamente amico, studente, docente, figlio, padre.
Se nelle comunità precedenti ai social network, i soggetti tendevano ad assumere una specifica identità sociale e i comportamenti che questa implicava, nei social network le identità sociali convergono anche se i soggetti coinvolti non lo vogliono o non ne sono consapevoli.
Problema: non posso comportarmi e comunicare con il mio capo/insegnante allo
stesso modo con cui comunico con i miei amici (etichetta e regole formali) Opportunità: si riducono i vincoli contestuali (ma non scompaiono) facilitando
l’emergere dell’identità personale (true self)
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Primo paradosso dei Social Network
Se io posso facilmente usare i SN per intervenire sulla mia identità sociale (impression management) è vero che anche l’intervento esterno può modificare più facilmente il modo in cui gli altri percepiscono la mia identità (reputation management).
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Secondo paradosso dei Social Network
Se nei social network posso più facilmente cambiare la mia identità virtuale (personal branding) è vero anche che, seguendo le tracce lasciate dalle diverse identità virtuali, è più facile per altri ricostruire la nostra identità reale (gestione della privacy)
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Le opportunità dei social network
Consentono di avere un ruolo centrale nella definizione e nella condivisione della nostra identità sociale (personal branding);
Permettono e supportano il processo di seduzione (cyberseduction) e la nascita/mantentimento di relazioni interpersonali;
Consentono alle aziende di comprendere e comunicare efficacemente con i propri clienti;
Consentono di mantenere contatti anche persone con cui si hanno legami deboli e che in alcuni casi non si hanno mai incontrato.
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Il lato oscuro dei social network Faci l i tano l ’emergere di comportameni
disfunzionali (dal cambiamento di identità allo s ta l k i ng , a l l a v i o l a z i one e a l l ’ abuso dell’informazion).
Favoriscono lo sviluppo di un’«identità fluida», potenziamente destabilizzante per i più giovani.
Facilitano l’analfabetismo emotivo sostituendo la fisicità del corpo con quella del medium.
Possono portare a un sovraccarico informativo (information overload).
Possono generare vere e proprie forme di dipendenza.
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Parte V: Il futuro dei Social Network
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Il futuro dei social network Se i SN rappresentano l’attuale punto d’arrivo dell’evoluzione del PC che cosa ci sarà dopo?
Dal computer agli altri media: i social network diventano crossmediali;
Dalla bacheca alla realtà aumentata/virtuale: i social network diventano veri luoghi;
Dall’amicizia alla vera amicizia: la diversificazione delle modalità di relazione mediata.
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Il futuro dei social network
Dal computer agli altri media: i social network diventano crossmediali.
Il primo medium a essere toccato da questo processo è stato il telefono cellulare: geolocalizzazione
Il passo successivo è la conquista della televisione: commentare insieme e influenzare i contenuti dei programmi della TV
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Il futuro dei social network
Dalla bacheca alla realtà aumentata/virtuale: i social network diventano veri luoghi
Il primo passo, grazie allo spostamento sul cellulare, è l’integrazione dei dati sociali in un sistema di realtà aumentata (Tagwhat).
Il passo successivo sarà la trasformazione dei SN in Second Life sociali (Cyworld)=> Evoluzione del social gaming (Farmville)
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http://www.youtube.com/watch?v=DNtpWm_6Dqk
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Il futuro dei social network Dall’amicizia alla vera amicizia: la
diversificazione delle modalità di relazione mediata.
Visto che gli “amici virtuali” sono tutti uguali, l’utente inizia a differenziarli usando SN differenti: Facebook generalista, Linkedin lavoro, Path per legami forti ecc.
Il punto d’arrivo sarà la distinzione tra “amico stretto”, “amico” e “conoscente” con privilegi differenti.
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Parte IV: Le reti creative
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Le reti creative
Se si analizza la storia dell’innovazione in diversi domini – scienza, arte, politica, letteratura - è possibile scoprire che la maggior parte dei grandi creativi faceva parte di comunità di intellettuali con cui condividevano intuizioni e scoperte. Al centro di queste reti creative si posizionano leader carismatici e visionari, che hanno la capacità di sintonizzarsi con i tempi e la cultura in cui vivono. Le persone che circondano questi leader formano la rete creativa che li aiuta a sviluppare e diffondere le loro innovazioni => senza rete le nuove idee non nascono e si diffondono
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Incontro
Scambio
Conoscenza
Valore
La forza dei Social Networks… Diventa possibile costituire delle reti creative in base ai propri interessi o aree di business, aggregando ad esse altri utenti e stringendo contatti di amicizia o di affari.
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La forza dei Social Networks…
A caratterizzare i Social Network è il potere
moltiplicativo offerto dall’uso condiviso dei nuovi media:
Secondo la legge di Reed,
usando in gruppo i nuovi media i vantaggi che il singolo o il
gruppo può ottenere sono più che proporzionali.
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La forza dei Social Networks…
Legge di Reed:
Quando una rete ha lo scopo di diffondere qualcosa che ha un valore per le persone,
come nel caso di una rete televisiva, il valore dei servizi è lineare.
Se la rete consente transazioni tra nodi
individuali, il valore aumenta al quadrato.
Quando la stessa rete include la possibilità che gli individui formino gruppi, il valore è
invece esponenziale (pp. 106-107).
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Sostenere le reti creative:
La forza dei Social Networks… A livello individuale − Maggiore efficacia − Maggiore possibilità di espressione − Maggiore opportunità di lavoro − Salari più alti − Maggior numero di relazioni − Maggiore influenza
A livello di organizzazione − Apprendimento organizzativo − Aumento dell’innovazione − Aumento della produttività − Minore ricambio dipendenti
Dipinto di Idahlia Stanley
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I limiti dei Social Networks…
La partecipazione richiede impegno e motivazione: Senza la produzione di contenuti e lo scambio di informazioni la rete si ferma in fretta.
Lo scambio deve essere reciproco: senza uno scambio reciproco la rete si ferma in fretta.
Lo status dei partecipanti deve essere equilibrato: altrimenti alcune persone avranno troppi contatti e altri troppo pochi bloccando la rete.
Il Network tende ad uscire dal virtuale: prima o poi la rete entra nella vita reale dei suoi utenti.
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Non tutti i nodi sono uguali…
Collo di bottiglia
Teigland 1998
Alto potenziale
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Quando il Network non funziona…
Azienda di Telecom, ieri
Supporto della rete informale e aumento
produttività
Mancanza di comunicazione e interazione tra le divisioni
Azienda di Telecom, oggi
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Non basta aumentare i gli incontri, formali e
informali… CRAL aziendale, giornalino aziendale, televisione
aziendale
Rafforzare la rete in un’organizzazione…
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Rafforzare la rete in un’organizzazione…
Struttura formale Struttura informale
Teigland et al. 2005
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Scoprire le reti in un organizzazione…
Struttura informale
Teigland et al. 2005
Comunità di Pratiche =
I membri di un’organizzazione, mediante l’esperienza comune, arrivano a condividere una cultura, un proprio linguaggio e un modo di esprimersi: una comunità di pratiche. E’ nella comunità di pratiche “dispersa” nella rete che si trovano le competenze dell’organizzazione
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Far emergere le comunità di pratiche…
Prima Dopo
1. Identificare le reti
2. Analizzarne la struttura
3. Aumentare la coesione
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…Creando una Rete Virtuale su una Rete Reale.
Ning: http://www.ning.com
Creata nel 2005 da Marc Andreessen. Consente ai
suoi membri di creare una propria rete sociale. E’ disponibile in versione gratuita (con Ads) o a
pagamento
Ning trasforma l’utente dal ruolo passivo di ospite a quello attivo di “padrone di casa”,amministratore. Ning permette di controllare con semplicità i diversi aspetti relativi alle funzionalità applicative: le procedure di registrazione, l’accesso, l’inserimento dei contenuti, la moderazione. Ning ha un flessibile ed intuitivo sistema di amministrazione degli eventi, dei gruppi, dei membri, implementa delle politiche di sicurezza ed autentificazione/autorizzazione. Tiene traccia di tutte le attività.
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Usando la Social Network Analysis…
La Social Network Analysis (analisi delle reti sociali) è l’analisi e la misurazione delle relazioni e dei flussi che si instaurano tra persone, gruppi e organizzazioni.
Questa tecnica si basa su un approccio quantitativo-relazionale che ha come proprio fuoco d’analisi non il singolo soggetto e i suoi comportamenti, ma l’insieme di relazioni espresse da un gruppo.
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Usando la Social Network Analysis…
Principale oggetto d’analisi sono i dati relazionali misurabili attraverso «scambi»: flussi di materiali o di informazioni. Ciò consente di applicare ai dati raccolti la Teoria dei Grafi e di descrivere la struttura delle interazioni tramite indici di tipo strutturale (densità, inclusione, connettività, equivalenza strutturale, centralità e centralizzazione, coesione). L’analisi viene effettuata applicando complessi algoritmi matematici ai dati relazionali, per cui è consigliabile l’utilizzo di appositi software come Cyram Netminer o Ucinet.
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Per supportare il networked flow.
Il “Networked Flow” è un processo di rete che permette agli individui di raggiungere vette creative che non sarebbero stati in grado di raggiungere da soli e in cui il risultato finale non può essere ricavato semplicemente dalla somma dell’apporto dei singoli. La realizzazione di questa esperienza richiede l’instaurarsi di una “group mind”, di uno stato di fiducia, condivisione ed empatia in cui le azioni dell’individuo e del gruppo si armonizzano cristallizzandosi in artefatti cognitivi (idee, teorie, oggetti, metodi, tecnologie, prodotti artistici).
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Per supportare il networked flow. Condizione necessaria ma non sufficiente per la generazione del “networked flow” è un elevato livello di “presenza”: Un soggetto è presente in un gruppo se al suo interno è in grado di mettere in pratica le proprie intenzioni (presenza) e comprendere quelle degli altri membri (presenza sociale).
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Per supportare il networked flow. Quando i membri del gruppo raggiungono un livello elevato di presenza, il passaggio al “networked flow” legato a tre fattori: • i membri del gruppo devono condividere gli stessi obiettivi e le stesse emozioni (elevata presenza sociale); • i membri del gruppo devono sperimentare una situazione di liminalità, di stare per; • i membri del gruppo devono identificare nell’attività comune lo strumento per uscire da tale situazione. Quando questo avviene, il risultato dell’attività del gruppo è la creazione di nuovi artefatti (memi): nuovi prodotti, nuovi concetti, nuove idee.
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Per saperne di più Scarica il volume
gratuito in PDF: “Networked Flow:
Comprendere e Sviluppare la Creatività
di Rete” :
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Compra i volumi: “I social Network” e
“Psicologia dei Nuovi Media”
http://www.ledonline.it/ledonline/Networked-Flow-Riva.html
Compra il volume in inglese “Networked Flow:
Towards an understanding of
creative networks” :
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Per approfondire (in Inglese). Volumi
− Barabási, Linked: The New Science of Networks. Perseus, 2002 − Castells, The Rise of the Network Society. Blackwell, 2000 − Cross & Parker, The Hidden Power of Social Networks. Harvard Business
School, 2004 − Gladwell, The Tipping Point. Abacus, 2001 − Scott, Social Network Analysis. Sage, 2000 − Teigland, Knowledge Networking, SSE, 2003 − Teten & Allen, The Virtual Handshake. Creative Commons, 2007
Siti − Giancarlo Oriani, www.informalorg.eu − Stephen Bird, people.bu.edu/sbird − Steve Borgatti, www.socialnetworkanalysis.com − Rob Cross, www.robcross.org − International Network for Social Network Analysis http://www.insna.org/ − David Krackhardt, www.andrew.cmu.edu/user/krack/index.shtml − Valdis Krebs, www.orgnet.com − Fredrik Liljeros, www.sociology.su.se/home/Liljeros/index.html − James Moody, www.soc.duke.edu/~jmoody77/presentations/index.htm − Barry Wellman, www.chass.utoronto.ca/~wellman/