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CERTIFICAZIONI AMBIENTE Un vino prodotto .'.," . : in. s.i:curezza . .. Sostenibilitambienta/e e standardizzazione sonastrumenti competitivi nellafiliera vitivinico/a. Lo dimostrano i diversi brandchehannorichiesto e ottenuto unaattestazionediqualitaperposizionarsi suImercatoinmodopiu efficace. Per uno sguqrdo qllqrgqto sugli qrgomenti qffronfqtiin questo qrticolo, vi segnqliqmo i seguenti Percorsidi Lelturq: PL-0507-003 {Vino} PL-0407-002 (Lepolitiche di valorizzazio- ne e tutela dei prodotti alimentari tipici) PL-0407-011 (Sicurezza, certificazione e tracciabilitOdella filieraagroalimentare) www.largoconsumo.info/percorsi L e pressioni della concorrenza sui mercati nazionali e intemaziona- Ii e la crescente consapevolezza dei consumatori hanno sottopo- sto negli ultimi anni il settore agroali- mentare a spinte competitive solo appa- rentemente contraddittorie. Queste spinte si sono tradotte, da un lato, in una richiesta di forte standardizzazione del- le caratteristiche rilevanti per la qualita del prodotto, in modo da poter efficace- mente supportare Ie strategie competiti- ve sui mercati globali, e, dall'altro, nel- la richiesta di valorizzare i connotati specifici e distintivi dei prodotti, legati soprattutto alle peculiarita delloro con- testa locale di provenienza (il gusto, la salubrita, le tradizioni culturali, ecc.). Sottoposto come gli altri comparti agroalimentari a queste spinte, il settore vitivinicolo e stato protagonista, nei tempi piu recenti, di strategie che hanno tentato di offrire risposte efficaci in grado di coniugare Ie spinte globali alIa standardizzazio- ne e quelle locali alIa tipicita e al legame con il territorio, attraverso la chiave competitiva della qualita ambientale e dell'attenzione ai te- mi della sostenibiliffi. AI pari di al- tre produzioni alimentari, quella vi- tivinicola genera significativi im- patti sull' ambiente: dai consumi energetici per il funzionamento de- gli impianti (processi termici e meccanici), al rilevante consumo idrico necessario per i processi di lavaggio, fino alIa produzione di ri- fiuti. I produttori del settore si sono 156 di Fabio Iraldo* impegnati negli ultimi anni suI fronte dell'innovazione tecnica e gestionale mirata a migliorare Ie prestazioni am- bientali. Gli interventi adottati hanno in molti casi comportato benefici signifi- cativi anche in termini di efficienza eco- nomica e qualita. Si pensi, per esempio, alIa scelta di alcune cantine di optare per la raccolta nottuma delle uve, con un abbattimento dei consumi energetici necessari alIa lara refrigerazione. LACONNESSIONE CONILTERRITORIO La forte connessione con il territorio puo rappresentare un efficace atout competitivo per rispondere alle nuove sfide competitive. Un elemento impor- tante e la capacita di dimostrare un im- pegno verso la sostenibilita ambientale del contesto locale. La valorizzazione del prodotto diviene cOStsimbiotica con i pili ampi obiettivi di marketing di un territorio caratterizzato dalla vocazione vinicola. Si consideri che Ie principali aree di produzione italiane (quali Chian- ti e Val d' Orcia in Toscana, Langhe e Monferrato piemontesi e molte aree del- IMERCATIDISBOCCOCONSIDERATI STRATEGICI DALLEPRIME50 CANTINEITALIANE:2006 (in %) 40 35 30 25 20 15 10 5 0 StqtiU . G~ r. R"o%-i cq"qcz GiEl,o.oo/1)% 'l)Jfi cretii q q '1)19 '!ll)q Fonte:sondaggio Winenews-Vinitaly l.argo (www.winenews.it) (onsumo LARGOCONSUMOn. 7-8/2007 la Sicilia) sono anche zone a elevato in- teresse naturalistico e, in ragione di cio, stanno investendo decisamente sulla qualita ambientale come leva di marke- ting territoriale e turistico. Esempi inte- ressanti di strategie di valorizzazione che puntano sulla sinergia fra connota- zione vitivinicola e sostenibiliffi del ter- ritorio sono il progetto SpinEco, avviato dalla Provincia di Siena (che fra i propri obiettivi ha quello di migliorare 1'impat- to delle produzione vinicola locale) ov- vero i numerosi Comuni italiani che hanno ottenuto la certificazione ambien- tale guidati dall'obiettivo di valorizzare l' attrattivita eno-turistica del territorio. Notevoli opportunita per dimostrare 1'impegno nei confronti della sostenibi- lita del territorio sono offerte da diverse forme di certificazione a disposizione del produttore vinicolo. Le tendenze di mercato hanno innanzi- tutto orientato molti viticoltori verso Ie certificazioni bio, il cui andamento nel settore negli ultimi anni e stato in linea con il trend generale dell' agricoltura bio- logica. Dopo un periodo di crescita ele- vata, si registra una diminuzione delle superfici coltivate e delle aziende. Va sottolineato che l'Italia e oggi leader eu- ropeo in questo campo, con circa 5.900 viticoltori biologici e 32.000 ettari di su- perficie coltivata ne12005, ma il dato e in decrescita in confronto all' anno prece- dente in cui gli ettari coltivati erano ben 37.800, con una produzione stimata in 320.000 tonnellate di uve. I motivi di ta- le rallentamento sono riconducibili in particolare alIa riduzione dei contributi per l' agricoltura biologic a previsti dai Piani di Sviluppo rurale, aHapersistenza di alti costi all' origine e alla risposta dei mercati non sempre soddisfacente. Per rilanciare la leadership italiana nel biologico, e per incrementare 10svi- luppo e la competitivita della pro- duzione agroalimentare, e stato presentato un disegno di legge che contiene provvedimenti in grado di potenziare Ie capacita di comunica- zione al mercato suI tema della so- stenibilita ambientale del territorio. II disegno di legge prevede, per esempio, l'istituzione di un logo nazionale per le produzioni ottenu- te da agricoltura biologica, la rego- lamentazione dell'utilizzo del ter- mine biologico nella pubblicita dei prodotti e il riconoscimento di di- stretti biologici, aventi in particola- re l'obiettivo di agevolare l'appli- cazione delle norme di certificazio- ne ambientale e territoriale (suI te- ma della certificazione dei prodotti

CERTIFICAZIONI AMBIENTE Un vino prodotto pdf/LargoConsumo7-8.2007.pdf · 2007. 9. 17. · confrontabile al consumatore il consu-mo di risorse naturali ed energetiche, Ie emissioni

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Page 1: CERTIFICAZIONI AMBIENTE Un vino prodotto pdf/LargoConsumo7-8.2007.pdf · 2007. 9. 17. · confrontabile al consumatore il consu-mo di risorse naturali ed energetiche, Ie emissioni

CERTIFICAZIONI AMBIENTE

Un vino prodotto.'.," . : in. s.i:curezza .. .

Sostenibilitaambienta/ee standardizzazionesonastrumenticompetitivinellafilieravitivinico/a.Lodimostranoi diversibrandchehannorichiestoe ottenuto

unaattestazionedi qualitaperposizionarsisuImercatoinmodopiu efficace.

Per uno sguqrdo qllqrgqto sugli qrgomentiqffronfqtiin questo qrticolo,vi segnqliqmo iseguenti Percorsidi Lelturq:PL-0507-003 {Vino}PL-0407-002 (Lepolitiche di valorizzazio-ne e tutela dei prodotti alimentari tipici)PL-0407-011 (Sicurezza, certificazione etracciabilitOdella filiera agroalimentare)www.largoconsumo.info/percorsi

Le pressioni della concorrenza suimercati nazionali e intemaziona-Ii e la crescente consapevolezzadei consumatori hanno sottopo-

sto negli ultimi anni il settore agroali-mentare a spinte competitive solo appa-rentemente contraddittorie. Questespinte si sono tradotte, da un lato, in unarichiesta di forte standardizzazione del-le caratteristiche rilevanti per la qualitadel prodotto, in modo da poter efficace-mente supportare Ie strategie competiti-ve sui mercati globali, e, dall'altro, nel-la richiesta di valorizzare i connotatispecifici e distintivi dei prodotti, legatisoprattutto alle peculiarita delloro con-testa locale di provenienza (il gusto, lasalubrita, le tradizioni culturali, ecc.).

Sottoposto come gli altri compartiagroalimentari a queste spinte, il settorevitivinicolo e stato protagonista,nei tempi piu recenti, di strategieche hanno tentato di offrire risposteefficaci in grado di coniugare Iespinte globali alIa standardizzazio-ne e quelle locali alIa tipicita e allegame con il territorio, attraversola chiave competitiva della qualitaambientale e dell'attenzione ai te-mi della sostenibiliffi. AI pari di al-tre produzioni alimentari, quella vi-tivinicola genera significativi im-patti sull' ambiente: dai consumienergetici per il funzionamento de-gli impianti (processi termici emeccanici), al rilevante consumoidrico necessario per i processi dilavaggio, fino alIa produzione di ri-fiuti. I produttori del settore si sono

156

di Fabio Iraldo*

impegnati negli ultimi anni suI frontedell'innovazione tecnica e gestionalemirata a migliorare Ie prestazioni am-bientali. Gli interventi adottati hanno inmolti casi comportato benefici signifi-cativi anche in termini di efficienza eco-nomica e qualita. Si pensi, per esempio,alIa scelta di alcune cantine di optareper la raccolta nottuma delle uve, conun abbattimento dei consumi energeticinecessari alIa lara refrigerazione.

LACONNESSIONECONILTERRITORIOLa forte connessione con il territorio

puo rappresentare un efficace atoutcompetitivo per rispondere alle nuovesfide competitive. Un elemento impor-tante e la capacita di dimostrare un im-pegno verso la sostenibilita ambientaledel contesto locale. La valorizzazionedel prodotto diviene cOStsimbiotica coni pili ampi obiettivi di marketing di unterritorio caratterizzato dalla vocazionevinicola. Si consideri che Ie principaliaree di produzione italiane (quali Chian-ti e Val d' Orcia in Toscana, Langhe eMonferrato piemontesi e molte aree del-

I MERCATIDI SBOCCOCONSIDERATISTRATEGICIDALLEPRIME50 CANTINEITALIANE:2006 (in %)

40

35

30

25

20

15

10

5

0

StqtiU .G~ r. R"o%-i cq"qcz GiEl,o.oo/1)%'l)Jfi cretii q q '1)19

'!ll)q

Fonte:sondaggioWinenews-Vinitaly l.argo(www.winenews.it) (onsumo

LARGOCONSUMOn. 7-8/2007

la Sicilia) sono anche zone a elevato in-teresse naturalistico e, in ragione di cio,stanno investendo decisamente sullaqualita ambientale come leva di marke-ting territoriale e turistico. Esempi inte-ressanti di strategie di valorizzazioneche puntano sulla sinergia fra connota-zione vitivinicola e sostenibiliffi del ter-ritorio sono il progetto SpinEco, avviatodalla Provincia di Siena (che fra i propriobiettivi ha quello di migliorare 1'impat-to delle produzione vinicola locale) ov-vero i numerosi Comuni italiani chehanno ottenuto la certificazione ambien-tale guidati dall'obiettivo di valorizzarel' attrattivita eno-turistica del territorio.Notevoli opportunita per dimostrare1'impegno nei confronti della sostenibi-lita del territorio sono offerte da diverseforme di certificazione a disposizionedel produttore vinicolo.

Le tendenze di mercato hanno innanzi-tutto orientato molti viticoltori verso Iecertificazioni bio, il cui andamento nelsettore negli ultimi anni e stato in lineacon il trend generale dell' agricoltura bio-logica. Dopo un periodo di crescita ele-vata, si registra una diminuzione dellesuperfici coltivate e delle aziende. Vasottolineato che l'Italia e oggi leader eu-ropeo in questo campo, con circa 5.900viticoltori biologici e 32.000 ettari di su-perficie coltivata ne12005, ma il dato e indecrescita in confronto all' anno prece-dente in cui gli ettari coltivati erano ben37.800, con una produzione stimata in320.000 tonnellate di uve. I motivi di ta-le rallentamento sono riconducibili inparticolare alIa riduzione dei contributiper l' agricoltura biologic a previsti daiPiani di Sviluppo rurale, aHapersistenzadi alti costi all' origine e alla risposta deimercati non sempre soddisfacente.

Per rilanciare la leadership italiananel biologico, e per incrementare 10svi-

luppo e la competitivita della pro-duzione agroalimentare, e statopresentato un disegno di legge checontiene provvedimenti in grado dipotenziare Ie capacita di comunica-zione al mercato suI tema della so-stenibilita ambientale del territorio.II disegno di legge prevede, peresempio, l'istituzione di un logonazionale per le produzioni ottenu-te da agricoltura biologica, la rego-lamentazione dell'utilizzo del ter-mine biologico nella pubblicita deiprodotti e il riconoscimento di di-stretti biologici, aventi in particola-re l'obiettivo di agevolare l'appli-cazione delle norme di certificazio-ne ambientale e territoriale (suI te-ma della certificazione dei prodotti

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rAMBIENTE

biologici, cerca i titoli "La qualita chedisorienta", "Biologico: controllori sot-to controllo" e "Negozi bio con certifi-cato" su www.largoconsumoinforma-tionsystem.info). Altre forme di certifi-cazione stanno ottenendo un successoragguardevole in termini di diffusionenel settore vitivinicolo, prima fra tutte lacertificazione Iso 14001. Partita in sordi-na alIa fine degli anni Novanta, oggi que-sta certificazione e stata ottenuta da ben94 aziende operanti nel settore della pro-duzione vinicola in Italia, fra cui e foltala rappresentanza delle cantine del SudItalia, e in particolare, delle piu note caseproduttrici siciliane: Duca di Salaparu-ta, Firriato, Feudi Arancio, Calatrasi,Dc;mnafugata. Quest' ultima, in partico-lare, si distingue per aver ottenuto anchela registrazione Emas, autorevole rico-noscimento della Commissione europea,che si caratterizza per alcune peculiarita:per ottenerla un' azienda e chiamata a va-lutare e gestire i propri aspetti ambienta-Ii diretti (con particolare attenzione al-I' ambiente locale) ed indiretti.

I BENEFICllNDOlTlDAEMASMolti sono i benefici competitivi lega-

ti aHa scelta di adottare Emas, percepitidal management di Donnafugata: il per-corso di registrazione e stato infatti pre-ceduto e costellato da iniziative e da in-terventi tecnici che hanno consentito ilraggiungimento di traguardi ambientali(e di risparmio economico) di rilievo:daH'installazione di un impianto fotovol-taico da 18 Kw per la produzione dienergia pulita, finalizzato a soddisfare il30% del fabbisogno energetico dellacantina di vinificazione Contessa Entel-lina, allo sviluppo di un nuovo mono-blocco di riempimento dotato di una la-vabottiglie che ha consentito di ridurre ilconsumo dell'acqua di lavaggio da 50 a18 hI per giomata di produzione. Nell'e-sperienza di Donnafugata, tuttavia, nep-pure una certificazione autorevole comeEmas e ancora riuscita a raggiungere l' 0-biettivo di attirare l'attenzione di merca-ti finali e intermedi, ritenuti ancora deci-samente immaturi (sulla certificazioneEmas, cerca i titoli "In viaggio versoEmas III" e "Presente e futuro di Emas eIso 14001" su www.1argoconsumoinfor-mationsystem.info). Proprio per ottenereun riscontro piu immediato dai c1ientie,quindi, per poter avere a disposizioneuno strumento in grado di sensibilizzarlidirettamente e orientame piu efficace-mente Ie scelte d'acquisto, la filiera ~

LARGOCONSUMOn.7-8/2007 157

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AMBIENTE

vitivinicola sta orientandosi verso una

certificazione ambientale pili legata alIadimensione del prodotto: l'Epd T" Envi-

,,ronmenFa,h.pr<i>dqctde~'lar.ation." A tal pioposito, e significativa l' espe-rienza del Consorzio interprovincialevini (Civ&Civ). Con 1.983 produttoriassociati e oltre 2.300 ettari di vigneto, ilCiv&Civ e una delle principali aziendevitivinicole nazionali. Da anni, Ie azien-de consorziate hanno orientato Ie pro-prie strategie verso sistemi di produzio-ne vitivinicola a ridotto impatto ambien-tale. Le cantine di Castelvetro e di Mo-dena, inoltre, sono certificate Iso 14001.La decisione di puntare su una certifica-zione innovativa come l'Epd e quindicoerente con la storia aziendale e, inparticolare, nasce dall' esigenza di co-municare in modo chiaro e facilmentefruibile l'impegno di Civ&Civ ai consu-matori, in modo da renderli pili consa-pevoli dei vantaggi ambientali che carat-terizzano il prodotto Lambrusco Gra-sparossa Righi doc e 10distinguono dal-la concorrenza. In pratica, con l'Epdvengono comunicati in modo tangibile econfrontabile al consumatore il consu-mo di risorse naturali ed energetiche, Ieemissioni inquinanti e la produzione dirifiuti relativamente alle attivita di colti-vazione, vendemmia, pigiatura, vinifi-cazione, imbottigliamento e trasporto.

Le garanzie sugli impatti ambientali,in un settore come quello vitivinicolo,devono peraltro riguardare l'intera filie-ra produttiva e non possono prescinde-re dalle componenti fondamentali delprodotto "bottiglia di vino". Sarebbeinfatti controproducente focalizzarsisull'eccellenza ecologic a del vino of-ferto ai clienti (per esempio attraversouna certificazione biologic a 0 ambien-tale) e sottovalutare l'impatto dell'invo-lucro in cui essoVlene commer-cializzato. Unacomponente apotenziale im-patto ambienta-Ie, per esempio,e il tappo.

La considere-vole maturazio-ne dei gusti edelle preferen-ze del cliente fi-nale, verso unconsumo piliconsapevole divini pregiati, haalim~ntat<? u~a

I

Fonte: sondaggio Winenews-VinitalymaggIOreDchie- (www.winenews.it)sta di tappi di al-

:rJ 158

ta e altissima qualita, fino a comprender-vi aspetti legati alIa genuinita delle pro-duzioni e allegame delle coltivazioni conil proprio territorio. II settore di produ-zione dei tappi ha colto queste sollecita-zioni come opportunita per rafforzare lacompetitivita di prodotti come i tappi insughero che, al contrario dei pili innova-tivi tappi in polimeri plastici, sono in gra-do di associare alle elevate prestazioni Iegaranzie circa il rispetto dell'ambiente.Sulla base di queste premesse, la Com-pany Cork ha ottenuto, prima aziendanel proprio settore, I'Epd per i propri tap-pi di sughero, valorizzando con questacertificazione un prodotto che ben si pre-sta a coniugare la qualita tradizionale conquella ambientale. Infatti il sughero e unamateria prima sostenibile per definizionee la sua coltivazione richiede una bassis-sima intensita di consumo di risorse na-turali, i suoi scarti sono pressoche nulli(per fabbricare altri tappi agglomerati,per l' auto-produzione di energia, in edili-zia, ecc.) e il prodotto, una volta utilizza-to, ha un elevatissimo grado di biodegra-dabilita (anche in ragione della sua ido-neita per l'uso alimentare).

A fronte della vitalita della filieravitivi-nicola nell' ambito delle strategie di com-petitivita ambientale, ci si potrebbe infineinterrogare sui riscontri che in prospettivaqueste potrebbero ottenere suI mercato.Sulla base di alcuni dati strutturalidel set-tore, si possono delineare scenari favore-voli. Da un lato, si pu6 considerare che01-tre i160% della produzione vinicolaitalia-na e orientato all' export e, in particolare,imercati di sbocco ritenuti strategici sonoanche quelli in cui la sensibilita del con-sumatore nei confronti dei temi ecologi-ci e pili elevata. DalI' altro, se si conside-ranDi canali di vendita preferiti dai pro-duttori vinicoli, emerge come quelli

prioritari sianorappresentati daquegli interme-diari commer-ciali che hannoorientato Ie pro-prie sce~te.di ap-provvlglOna-mento verso cri-teri di preferen-za ambientali (sipensi aIle espe-rienze nel setto-re della ristora-zione 0 alle stra-tegie ambientalidella gdo italia-na ed estera).

I CANAl!DI VENDITACONSIDERATIPRIORITARIDALLEPRIME 50 CANTINE

ITALIANE:2006 (in %)50

45

40

35

30

25

20

15

10

5

0

45

Hotel,ristoranti Enoteche Grandee catering e wine bar distribuzione

Venditadiretta

LargoConsumo

LARGOCONSUMOn.7-8/2007

* lefe-Bocconi