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27 ITALIA CER MAGAZINE ITALIA N. 27/2010 • ISSN 1828 1060 • ANNO XIII Cersaie 2010: viaggio nell’Eden ceramico. Un grattacielo made in Italy ad Abu Dhabi. Razionalismo rivisitato. A pranzo nell’antica limonaia. Dal design organico al vintage. Trend Town Trip: Roma, San Paolo, Mosca. ORA SU App Store PER IPad

Cer Magazine Italia n°27

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Cer Magazine Italia n°27

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Cersaie 2010: viaggio nell’Eden ceramico. Un grattacielo made in Italy ad Abu Dhabi.Razionalismo rivisitato. A pranzo nell’anticalimonaia. Dal design organico al vintage.Trend Town Trip: Roma, San Paolo, Mosca.

27/2010

ORA SU App Store

PER IPad

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Oltre 120 collezioni, ciascuna con il suo stile, tutte di qualità italiana, prodotte nel massimo rispetto dell’ambiente. Con i pavimenti ed i rivestimenti di ImolaCeramica ognuno scopre la propria casa.

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CERSAIE 2010 Pad. 36 | Stand A32 - B37

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GUARDARE AVANTI E’NELLA NOSTRA NATURA

Prodotti ceramici di design e produzione al cento per cento

italiani, nel pieno rispetto della natura.

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27/2010 Cer Magazine 3

Central St. Giles, la ceramica colora Cersaie

EDITORIALE

Un pezzo di Londra nel cuore di Bologna, nel segno dell’architettura del Renzo

Piano Building Workshop. Cersaie ospita una mostra su Central St. Giles,

l’edificio inaugurato nel cuore della City, a poche centinaia di metri dal British

Museum e dal Covent Garden. Un progetto importante non solo per il luogo in cui si

trova, nel cuore della metropoli britannica; non solo per la peculiarità cromatica delle sue

facciate esterne, in grado di lacerare rallegrandolo l’uniforme grigio di tanti quartieri cir-

costanti, ma anche per l’originale uso del materiale ceramico quale rivestimento delle su-

perfici esterne ed interne.

Proprio la scelta e l’uso della ceramica da parte del RPBW testimonia, una volta di più, la

qualità ed il valore di un materiale che, dall’intenso blu cobalto della porta di Ishtar in Me-

sopotamia, tanta strada ha fatto, nel tempo e negli usi, in molti edifici del mondo. Un ma-

teriale che meglio di altri resiste al gelo ed all’attacco degli agenti esterni quali lo smog e

gli ossidi corrosivi che deturpano le nostre città; inerte nella sua natura più profonda, ma

in grado di sopportare elevate sollecitazioni meccaniche e chimiche; nato dalla fragile ar-

gilla per diventare, grazie alla tecnologia ed all’innovazione italiana, più duro e resistente

di tanti altri materiali naturali destinati al rivestimento degli ambienti.

Con questa mostra Cersaie rafforza la propria vocazione a palcoscenico principe di eventi

di architettura nel panorama culturale italiano. Un’attitudine importante che, attraverso

‘Costruire Abitare Pensare’, racconta, anno dopo anno, l’evoluzione su scala mondiale dei

molteplici progetti di architettura contemporanea, declinati sempre più spesso attraverso

rivestimenti ceramici italiani.

Andrea Serri

ANDREA SERRI Direttore Editorialedi Cer Magazine Italiaed International

Cer Magazine Italiaè scaricabilegratuitamente daApp Storeper iPad

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25/2009 Cer Magazine 5

Numero 27 - Rivista trimestrale - settembre 2010.

Promosso da

EdizioniEdi.Cer. SpA Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Modenaal n°1454 in data 17-12-1998 - ISSN 1828-1060

Direttore ResponsabileFranco Manfredini

Direttore EditorialeAndrea Serri ([email protected])

RedazioneValentina Candini ([email protected]),Simona Malagoli ([email protected]), Valentina Pellati ([email protected])

Segreteria di redazioneBarbara Maffei ([email protected]), Patrizia Gilioli ([email protected]),

CollaboratoriBarbara Benini, Fabrizio Chyrek, Alessandra Coppa,Katrin Cosseta (Interni), Roberto Faben, Cristina Faedi,Santino Limonta, Benedetto Marzullo (Casamica), Katia Mattioli, Elisa Montalti (Ottagono), Elisa Pincelli, Laura Ragazzola (Casaviva), Livio Salvadori (Casabella), Alfredo Zappa (Costruire),Maria Giulia Zunino (Abitare).

Direzione, redazione, amministrazione:Edi.Cer. SpA Società UnipersonaleViale Monte Santo, 40 - 41049 Sassuolo (Modena) tel. 0536 804 585 - fax 0536 806 510 e-mail: [email protected] cod.fisc. 00853700367

Progetto graficoMagazine - Milano ([email protected])

PubblicitàPool Magazine di Mariarosa MorselliVia Giardini 466 - 41124 ModenaTel. 059 344 455 - Fax 059 344 544 e-mail: [email protected]

StampaArbe Industrie Grafiche - Modena

Chiuso in tipografia il 14/09/2010

La ceramica italiana è in esposizione a

20-24 settembre 2011• www.cersaie.it

L’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato, oltre cheper l’invio della rivista, anche per la spedizione di altreriviste e/o per l’inoltro di proposte di abbonamento. Aisensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/2003 è nel Suo dirittorichiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamentoo la cancellazione dei dati in nostro possesso, che sonocomunque trattati in conformità al “testo unico sullaprivacy”.

In copertina: Residenza privata a Sorni di Lavis (TN).Superfici: Ceramiche Coem SpA.

SOMMARIO

EditorialeCentral St. Giles, la ceramica 3colora Cersaie di Andrea Serri

RubricheNews a cura di Simona Malagoli 6Cataloghi delle aziende 78

EventiCersaie 2010: un viaggio 12nell’Eden ceramico di Cristina Faedi

IntervisteUn grattacielo made in Italy 16ad Abu Dhabi di Alessandra Coppa

Vent’anni al servizio della ceramica 58italiana di Barbara Benini

Interior DesignVetro + Ceramica = una coppia 22perfetta di Laura Ragazzola

Razionalismo rivisitato 26di Benedetto Marzullo

Mercato, Tendenze & TecnicaDal design organico al vintage 32di Elisa Pincelli e Katia Mattioli

Trend Town Trip: Roma, San Paolo, 45Mosca di Fabrizio Chyrek

È la prima casa la molla degli 62acquisti di Roberto Faben

Valore aggiunto 72di Alfredo Zappa

I TA L I A

ArchitetturaDesignocracy Hotel 36di Katrin Cosseta

A pranzo nell’antica limonaia 40di Elisa Montalti

Il regno dello shopping 50di Maria Giulia Zunino

Kempinski Residences & Suites Doha 54di Santino Limonta

Virgin Active Classic a Milano 64di Livio Salvadori

Oltre i non luoghi 68di Alessandra Coppa

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NEWS

CERAMICHE COEM, CERAMICA FIORANESE

Alla presenza del presidente dell’ICE e del console italiano, il giugno scorso èstata inaugurata a Shanghai “Interni”: una nuova sala mostra, prima ed unicanel suo genere, con soli marchi italiani della ceramica, cucine e arredobagno,voluta e realizzata grazie alla reputazione ormai guadagnata dall’Italian Livinganche nella Repubblica Popolare Cinese.

La sfida che Ceramiche Coem eCeramica Fioranese lanciano con la loropartecipazione all’interno della salamostra progettata dall’architettoFrancesco Lucchese, dal concepttotalmente improntato al design italiano,è riuscire a lasciare un’impronta, unsegno dello stile Made in Italy nellacomplicatissima realtà cinese.

Ribadendo il suo interesse per il mondo dell’architettura e le sueproblematiche, Pozzi-Ginori ha sponsorizzato per il secondo annoconsecutivo la terza edizione del PIDA - Premio Internazionale Ischia diArchitettura, nato per evidenziare il ruolo e la responsabilità chel’architettura e l’architetto assumono nel processo di trasformazionedel paesaggio e di costruzione delle politiche di sviluppo. L’evento,tenutosi a Forio il luglio scorso, si è aperto con una convention dedicata aPozzi-Ginori ed una mostra fotografica di Moreno Maggi, a seguire un

dibattito pubblico guidato da StefanoBucci dal titolo Architettura e Felicità, econclusosi con le premiazioni. Quest’annola giuria PIDA ha assegnato: a MorenoMaggi, il Premio per la fotografia

d’architettura; allo Studio BCJ, il Premio Internazionale; allo StudioAntonio Citterio Patricia Viel an Partners, il Premio alla carriera e aStefano Bucci, il Premio per il giornalismo d’architettura.

Sponsor del Premio Internazionale Ischia di Architettura

POZZI-GINORI

Proponendosi come una realtà in evoluzione, attenta alle esigenze del mondodel progetto, Ceramica Fondovalle è impegnata in un’attività di continui in-vestimenti in ricerca, ma anche in sviluppo e potenziamento delle proprietecnologie. Recente è l’acquisto e l’installazione di un nuovo forno Sacmi,unità produttiva da cui è nata la nuova collezione Murano, ed il nuovo sis-tema di decorazione digitale Stone Print, che consente di ottenere la massimadefinizione dell’immagine decorativa, sia su superfici strutturate che non,con una fedele riproduzione di qualsiasi effetto naturale.Grazie a questo atteggiamento, il nuovo anno si trasforma per CeramicaFondovalle in un momento estremamente fecondo e ricco di novità, dive-nendo l’occasione perfetta per posizionarsi in una fascia di mercato semprepiù alta, mediante un prodotto con caratteristiche tecniche ed estetiche ingrado di garantire il massimo delle prestazioni in termini di stile e resistenza.

CERAMICA FONDOVALLECASALGRANDE PADANA

Loges, il sistema per pavimentazioni e percorsi guidaspecificatamente studiato e realizzato da CasalgrandePadana per assicurare una maggiore autonomia e

sicurezza ai disabili visivi nei lorospostamenti, è stato premiato con ilGood Design Award 2009. Il prestigioso riconoscimento,assegnato dal Museum of Architectureand Design del Chicago Athenaeuminsieme all'European Centre forArchitecture Art Design and UrbanStudies, viene conferito a New York,ogni anno, alle aziende che

rappresentano l’eccellenza nell’ambito del design a livellointernazionale, tenendo conto di precisi criteri di giudizioquali innovazione, forma, materiali, funzionalità e utilità.Impresso su piastrelle in grès fine porcellanatoGranitogres, il sistema Loges è un linguaggio speciale,dove gli elementi modulari della pavimentazione sonoarticolati in codici informativi di semplice comprensione,che forniscono indicazioni direzionali e avvisi situazionaliattraverso quattro differenti canali: il senso tattile planare,il senso tattile manuale, l'udito ed il contrasto cromatico.

Loges premiato con il Good Design Award

Ricerca e tecnologia per lo sviluppo

Mantenendo intatta la propria posizione sui mercati mondiali, ABKGroup ha chiuso il 2009, nonostante il persistere della recessioneinternazionale, con un fatturato di oltre 90.000.000,00 di euro, con unmodesto decremento rispetto al 2008. Risultati positivi sono presentatianche dal bilancio consolidato 2009 del Gruppo: un EBTIDA di oltre 8,4milioni di euro, un EBIT di oltre 5 ed un utile netto di circa 1 milione, inmiglioramento rispetto ai dati del bilancio consolidato dell’annoprecedente. Il primo quadrimestre del 2010 è stato chiuso con risultatiallineati a quelli dello stesso periodo del 2009, apprestandosi a confermarele aspettative che il Gruppo di Finale Emilia si è posto ad inizio anno.Investimenti in tecnologia, ricerca e sviluppo commerciale si rivelanoimportanti volani e ottime opportunità per raggiungere a fine 2010 unincremento di fatturato rispetto al 2009.

Fatturato in controtendenzaABK GROUP

Nuova sala mostra a Shanghai

UN’APPLICAZIONEIN AMBITOFERROVIARIO

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ll gruppo Fincibec, in collaborazione con la rivista Ottagono, ringrazia tutti coloro che hanno partecipato alla prima edizione del Quinquennial Tile Award, il premio internazionale dedicato a chi crea spazi di vita. In attesa della seconda edizione, ricordiamo a tutti i professionisti interessati al premio che troveranno informazioni più dettagliate sul sito tileaward.org

1st Kempinski Residences and Suites - Pure Leisure & Wellness Center�����������������

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8 Cer Magazine 27/2010

NEWS

Rivolto ad architetti e progettisti,l’azienda ceramica Brix lancia unconcetto di catalogo del tuttonuovo, che esprime lo spirito auten-tico di ogni prodotto. Una scatola incartone intonso tenuto da un ela-stico contiene diversi elementi checompongono una storia, un set in-terattivo che coinvolge il fruitore eparla di come il progettista ha im-maginato di usare il prodotto, in

quali spazi e con quale atmosfera.La scatola-catalogo creata per Linendi Naoto Fukasawa invita a scoprirecome il designer abbia tratto ispira-zione dal lino bagnato che riveste iltofu, reinterpretando un materialeper sua natura duro e freddo comela ceramica. Ancora più interattivoil set pensato per Zero, superficieideata dal gruppo di ricerca internaBrixdesign che gioca sull’estetica di

un materiale di recupero e delle sueimperfezioni. Ogni catalogo è cor-redato da un manuale d’uso, in cuiimmagini di luoghi e spazi suggeri-scono modalità diverse di interpre-tare il prodotto, declinato ancheall’interno del Brixsystem, l’innova-tivo sistema che organizza l’interagamma Brix incrociando forme ematerie.

Il nuovo concept-catalogo è un racconto per oggetti

BRIX

Attuando una precisa politica aziendale di svilupposostenibile, Cooperativa Ceramica d’Imola haottenuto la registrazione Eco-Management and Audit Scheme(EMAS), un importante riconoscimento a livelloeuropeo relativo ai siti produttivi, volto al continuomiglioramento degli standard di produzione e allasensibilizzazione di tutto il personale sotto il profilodella salvaguardia ambientale. Il sistema EMAS è,infatti, un sistema di adesione volontaria per leimprese che si impegnano a valutare e a migliorare lapropria efficienza ambientale, tramitescelte di acquisto e di gestione piùresponsabili, attraverso l’utilizzoconsapevole dell’aria, dell’acqua, delterritorio, delle materie prime edell’energia.

Registrazione EMAS a tutela dell’ambiente

COOPERATIVA CERAMICA D’IMOLA

ARTCERAM

Uno spazio espositivo di oltre 500 mqricavato dal recupero di un’anticachiesa costruita nel 1577 dai fratiCappuccini è il nuovo showroom diArtceram a Civita Castellana: unluogo suggestivo e pieno di fascinoadiacente agli stabilimenti dell’aziendadove coesistono in un equilibrioperfetto la tradizione e l’innovazione.Due nuovi flagstore in Cina, nellegrandi metropoli Pechino e Shangai,ampliano invece le strategieinternazionali esportando il designceramico in questo grande Paese increscita. Progettati da MeneghelloPaolelli Associati e realizzati inpartnership con Hidra Ceramica,entrambi gli showroom si affaccianocon un’ampia vetrina sull’arteriacommerciale più lussuosa e chic dellacittà, punto di riferimento perarredamento e design: YiShan Road,a Shangai, e Yuan Da Road, aPechino, offrendo ai passanti unaprospettiva completa degli ambientiinterni e dei prodotti, suddivisi in areeespositive da divisori rivestiti inmosaico nero che fanno da contrastoal bianco delle pareti e dellapavimentazione.

Nuovi showroom a Civita Castellana e in Cina

Notevole il successo riscosso daicorsi di formazione per posatori,tecnici professionisti, imprese edili erivenditori avviati lo scorso maggioda Laminam® presso la nuova sededi Fiorano Modenese, volti alla posadella grande e leggera lastraceramica. Gli incontri, articolati in

una parte teorica e in una pratica,durante la quale vengono effettuatedimostrazioni di taglio, foratura eposa in opera, “servono ad illustrarele modalità con cui esaltare al megliotutte le potenzialità e i valoriaggiunti di Laminam”, spiega ilresponsabile dei corsi Massimo

Baroni. La sala espositiva consenteinoltre la visione diretta del riccocampionario di soluzioni grafiche ecromatiche messe a punto dalLaboratorio di Ricerca, constimolanti ed esaustivi esempi di applicazione,accostamento e composizione.

Formazione al passo con l’innovazione LAMINAM

A conferma della volontà di Panariagroup IndustrieCeramiche di continuare ad investire sull’espansione neimercati emergenti ad alto potenziale di sviluppo, nasce lanuova divisione Panariagroup Trade. Con l’obiettivo diguadagnare quote di mercato nelle aree del MedioOriente, del Far East e dell’Oceania, sempre piùimportanti da un punto di vista di consumo di ceramiche,Panariagroup Trade risponde all’esigenza di distribuire inmodo più capillare ed efficace i brand Panaria, Cottod’Este, Lea e Fiordo, attraverso una regia unica a livellocentrale e politiche commerciali più mirate, nel pienorispetto della precisa identità e delle specifiche peculiaritàdi ciascun marchio. La guida della nuova divisione è stataaffidata a Mario Zoboli, dirigente di comprovataesperienza internazionale, cresciuto all’interno diPanariagroup fino ad arrivare a ricoprire la carica diamministratore della controllata portoghese Margres.

Al via la nuova divisione Panariagroup Trade

PANARIAGROUP INDUSTRIE CERAMICHE

LO SHOWROOM DI CIVITA CASTELLANA

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ECO DESIGN SRL SI AVVALE DI UN’ESPERIENZA PLURIENNALE NELLA PRODUZIONE DI MOBILI IN METALLO PER L’ESPOSIZIONE DI CAMPIONATURE CERAMICHE. REALIZZA, NOLEGGIA E ALLESTISCE SPAZI ESPOSITIVI COME STAND PER FIERE, ALLESTIMENTI PER MEETING, SALE MOSTRE AZIENDALI E PRIVATE. GRANDE ATTENZIONE È RIVOLTA ALLE ESIGENZE SPECIFICHE DI OGNI CLIENTE: LE PRODUZIONI DI MOBILI IN SERIE POSSONO ESSERE INTERAMENTE PERSONALIZZATE. IL DESIGN E L’ASSISTENZA TECNICA LA CARATTERIZZANO QUALITATIVAMENTE.

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NEWS

In occasione dell’edizione 2010 del Premio Lucchese, sono stateconsegnate l’aprile scorso sei borse di studio agli studentidell’I.T.I.S. “A. Volta” di Sassuolo che, a conclusione dell’annoscolastico, hanno conseguito il diploma di maturità con il massimodei voti: Luca Bondi, Elia Berselli, Mattia Righi, Davide Stefani, eRoberto Caprara, del liceo scientifico tecnologico, e ManuelCiamaroni, perito tecnico elettronico.Il titolo di quest’edizione del Premio Lucchese è La forza dellacreatività e il valore dell’amicizia, intendendo per creatività la capacitàe la voglia di uscire dagli schemi prefissati, innovando il contestonel quale si opera con la spinta delle proprie idee, e per amicizia ilsupporto fondamentale. Nell’epoca della globalizzazione,l’esigenza di “fare gruppo” si trasforma infatti in un valoreaggiunto per chi sa consolidare, anche sul lavoro, la qualità deirapporti umani.

Gli studenti vincitori delPremio Lucchese 2010

FLOOR GRES

CERAMICA DEL CONCA

Rivestimenti e riscaldamento per il centro polisportivo di Zambrotta

Il difensore della nazionale italiana di cal-cio Gianluca Zambrotta ha scelto i prodot-ti Del Conca per i rivestimenti ed il riscal-damento dei 2.100 metri quadri di super-ficie coperta del centro polisportivo che sta

per realizzare in provincia di Como. Si trat-ta di un progetto di particolare prestigio con-cepito con criteri assolutamente innovativi,per il quale Del Conca ha fornito anche ilsistema di riscaldamento radiante in fibradi carbonio Thermatile® che verrà ali-mentato con pannelli fotovoltaici.Il centro sarà inaugurato nel 2011 e com-prenderà un’area esterna con campi da gio-co dedicati alle più diverse discipline, duepiscine, un’area coperta che comprenderàuna club-house con Spa e centro benessere,uno “spazio family” con ristorante, caf-fetteria e un centro fitness/fisioterapico.

Ad un anno esatto dall’assorbimento di Ceramica Monica ed Eurotiles, Majorca spaprosegue sulla strada dell’espansione industriale e commerciale concludendol’acquisizione della Ceramica Lord. Tale operazione permette al Gruppo diScandiano di acquisire i brand Lord e Tiffany - asset fondamentali di un’aziendache nel 2009 ha realizzato circa 15 milioni di euro - garantendo così di rilevare edintegrare una realtà dinamica, posizionata sulla fascia medio alta del mercato dellapiastrella ceramica e in grado di portare il Gruppo intorno ai 35 milioni di euro altermine di quest’anno. Benchè si tratti di dati preliminari, frutto di previsioni abreve e medio termine, l’acquisizione della Ceramica Lord garantirà al Gruppo,fin da subito, un’importante potenzialità commerciale e di immagine, sia sulmercato italiano che sui mercati internazionali.

MAJORCA

CATALANO

Ceramica Catalano rafforza la propria collaborazionecon Sacmi affidandosi all’azienda imolese per lafornitura di un nuovissimo stampo in resina, voltoalla produzione di un nuovo modello di wc. Grazie aquesta fornitura, Catalano mette a segno un altrotassello fondamentale nel percorso di costanteinnovazione produttiva nel business della ceramicasanitaria, configurando l’impianto come uno tra i piùmoderni e automatizzati al mondo. In segno di buonauspicio, nell’ottica di una relazione futura salda eduratura, Sacmi ha consegnato al presidente MarioRossi dell’azienda viterbese - fondata nel 1967 e oggitra i leader italiani nel sanitario di qualità Made in Italy- una targa commemorativa per la fornitura aCeramica Catalano del 4000º stampo Sacmi.

Acquistata la Ceramica Lord

Produzione all’avanguardia con Sacmi

COTTOVENETO

Passaggio di proprietà per il rilancio del marchio Cottoveneto, lo storico marchio del settoredella ceramica e della pietra naturale, è sta-to acquistato in forma definitiva da un grup-po di primari investitori istituzionali enon, coordinati dalla boutique di investimentomilanese Mid Equity Partners S.p.A.L’amministratore delegato, Gesuino Cossu -noto manager avente alle spalle importan-ti esperienze in aziende manifatturiere - hacreduto, insieme agli altri soci, nel rilanciodel marchio Cottoveneto sin dal principio:“si tratta - spiega lui stesso - di una delle più

prestigiose aziende della realtà veneta, conuna storia e una tradizione di prodotto chemerita di ritornare ad essere protagonistadel mercato”. Per questo, al fine di sviluppare il marchiosia a livello internazionale che nazionale, lanuova proprietà sta investendo e poten-ziando il nuovo management, in particolaresul fronte commerciale; inoltre ha deliber-ato la trasformazione della forma societariada S.r.l. a S.p.A., unitamente a un significativoaumento di capitale.

ENZO D. MULARONI, CEO DEL CONCA, EGIANLUCA ZAMBROTTA

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www.marazzi.it

Collezione Evolutionstone

Cersaie 201028 Settembre - 2 Ottobre

Stand A 52 - B 51Pad/Hall 20

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12 Cer Magazine 27/2010

EVENTI

Il salone internazionale dellaceramica per l’architettura edell’arredobagno, giunto allaventottesima edizione, apre

i battenti dal 28 settembre al 2ottobre 2010 nel quartiere fieri-stico di Bologna. Una manifesta-zione imperdibile per un vastopubblico di architetti, interiordesigner, progettisti, imprese diposa e società di costruzione,provenienti dai cinque continentialla ricerca delle ultime tendenzein fatto di soluzioni abitative. Su uno spazio espositivo di176mila metri quadri, 1.012 im-prese da tutto il mondo - di cuioltre 250 estere - presentano alpubblico la loro offerta. Cinquei settori merceologici: piastrelledi ceramica (495, di cui 198estere); apparecchia-ture igie-

nico-sanitarieed arredamenti per

ambiente bagno (369, di cui 31estere); arredoceramica e cami-netti; attrezzature e materiali perla posa e l’esposizione di pro-dotti ceramici; materie prime eattrezzature per prodotti cera-mici; attività di servizi. Ricco e di alto profilo, anche

Cersaie 2010: un viaggioNELL’EDEN CERAMICO

quest’anno, è il calendario deglieventi. A partire dal convegnoinaugurale dal titolo “Cambio diclima?”, in programma per mar-tedì 28 settembre 2010, alle ore11, nella Sala Europa del Palazzodei Congressi. Protagonisti delconfronto - moderato da MaurizioBeretta - sono il sottosegretario alMinistero dello Sviluppo Eco-nomico Stefano Saglia, il presi-dente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, il vicepresidente di Confindustria Al-berto Bombassei, il professor MarcoFortis dell’Università Cattolica diMilano e il presidente di Confin-dustria Ceramica Franco Manfredini.

La comunicazione al centroUn posto d’onore, al Cersaie2010, per il mondo dell’informa-zione. Martedì 28 settembre alle18 a Palazzo Re Enzo è previstainfatti la conferenza stampa in-ternazionale. A fare gli onori dicasa, il presidente di Confindu-stria Ceramica Franco Manfredini.Con lui, Vittorio Borelli, presi-dente delle Attività promozionalie Fiere dell’Associazione con

di Cristina Faedi

sede a Sassuolo, il direttore ge-nerale di Ice Massimo Mamberti,Gianluca Marvelli, presidente diAssobagno ed Armando Cafiero,direttore generale ConfindustriaCeramica. Nell’occasione vienepresentata la campagna di co-municazione e promozione “Ce-ramic Tiles of Italy. Creativitàinfinita” e si svolge la cerimoniadi consegna del premio interna-zionale “XIV Ceramic Tiles ofItaly Journalism Award”. Secondoappuntamento con la stampa,quello di giovedì 30 settembrealle 10 nella Galleria Architet-tura, dove parlerà il celebre ar-chitetto David Childs, apparte-nente a uno tra i più prestigiosistudi di architettura del mondo,SOM - Skidmore Owings andMerrill LLP.

Lo spazio dell’architetturaSe la creatività in architettura è alcentro dell’incontro-aperitivo del29 settembre con il designer difama mondiale Karim Rashid,anche quest’anno a Cersaie tro-vano ampio spazio le occasioni diapprofondimento e formazionecon “Costruire Abitare Pensare”, laricca rassegna di convegni, semi-nari, incontri ed eventi dedicati almondo dell’architettura, della ce-ramica e dell’edilizia, sempre conun occhio di riguardo alla soste-nibilità. Possibili scenari, punti divista inediti, “visioni” sul pre-sente e sul futuro dell’edilizia - e

In vetrina, come ognianno, il meglio dellaceramica edell’arredobagnomondiale. Numerosi glieventi in programma,dedicati anche allenuove tendenzedell’architettura e deldesign. Ricco equalificato il parterre deirelatori di “Costruire,Abitare, Pensare”.

Rendering della mostra allestita presso l’area 48

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talenti che Confindustria Cera-mica ha voluto rendere protago-nisti dell’elaborazione del logodella manifestazione con il con-corso “Beautiful Ideas”, l’iniziativache ha coinvolto i migliori istitutie università italiane con corsi digrafica, architettura e design eche si è conclusa con la selezionedella Apple Tile - la “mela di ce-ramica” realizzata da AlessandraParodi, studentessa della Facoltàdi Architettura di Genova - qualemigliore rappresentazione del-l’Eden Ceramico. All’interno del Centro ServiziCersaie, giovani designer e archi-tetti si sono esercitati sui temidell’interior con l’esposizione“Design Experience 2010-2011”, lamostra che presenta i miglioriprogetti realizzati nell’ambito deicorsi del Consorzio Politecnicodi Milano POLI.design. Le mostre di Cersaie escono daiconfini della fiera per coinvol-gere l’intera città. Ed è proprio ilmanifesto immagine 2010 chediventa lo spunto per “CersaieDowntown. Le strade del design”,un’“anticipazione” della fiera

realizzata nel cuore di Bologna,dove grandi mele stilizzate di-ventano volumi ricreati con pia-strelle o teche per contenereoggetti dell’arredobagno. Por-tare, ancora una volta, Cersaienel cuore del capoluogo felsineo,coinvolgendo non solo i profes-sionisti ma l’intera cittadinanza,è il presupposto del concorso diidee “Emilia Romagna, urban polisfuture”, realizzato da Confindu-stria Ceramica e Il Resto del Car-lino in collaborazione con ilsocial web Zooppa. Un luogovirtuale dove i lettori ed i mem-bri della community sono chia-mati, partendo dai quartieri, daframmenti del tessuto cittadinoo intere porzioni di città, a pro-porre soluzioni concretamenteapplicabili per disegnare il futurodi città moderne, vitali, tecnolo-gicamente avanzate. Un unicumvisibile attraverso l’omonimamostra allestita nell’area esterna48 di Cersaie.

Cristina Faedi

In alto, Central Saint Giles, LondraRenzo Piano Building Workshop Architects© Michel DenancèAl centro, Time Warner Center, New YorkSOM | © David Sundberg | EstoIn basso, JFK Terminal 4, New YorkSOM | © Jeff Goldberg | Esto

della ceramica in edilizia - sonoaffidate a protagonisti di famamondiale. Diversi i filoni degli in-contri, dall’edilizia e dalla cera-mica in architettura alle semprepiù pressanti implicazioni di ca-rattere ambientale, fino al rapporto tra mutamenti nell’ar -chitettura e più vasti cambia-menti culturali, nelle città comenella società, nel modo di viveregli spazi urbani come nel mododi intendere - e di narrare - lapropria individualità.Numerose anche le mostre, alle-stite sia nell’area della fiera chein città. Protagonisti assoluti del-l’area esterna 48 di Cersaie sa-ranno i “giovani talenti” e il loro“Saper Fare”, nel campo dell’ar-chitettura, della grafica, del de-sign. La prima sezione, FareArchitettura, ospita la mostra delprogetto londinese del CentralSaint Giles, realizzato dal RenzoPiano Building Workshop aLondra: omaggio a un edificiosorprendente, situato proprio nelcuore della City, in grado di va-lorizzare al massimo le potenzia-lità del colore in ceramica. Lasezione ‘Fare Design’ presenta“Ceramic Tiles of Italia Playground.Ispirazione Naturale”, una mostrafrutto delle installazioni in cera-mica realizzate da giovani desi-gner in collaborazione con setteaziende ceramiche allestite in unapposito spazio verde. La terza,‘Fare Grafica’, raccoglie i giovani

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www.sichenia.it - [email protected]

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INTERVISTA

Un grattacielo MADE IN ITALY AD ABU DHABIFPA Franzina Partners Architettura firma negli Emirati Arabiuna torre di 160 metri che verrà interamente realizzatacon prodotti e tecnologie di aziende italiane.

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di Alessandra Coppa

BiografiaFPA (Franzina Partnersarchitettura) è un studio tecnicomultidisciplinare, composto daarchitetti, ingegneri, designer emanager, in grado di offrirel’eccellenza della creativitàitaliana, in un’ampia gamma diservizi, prodotti e nuovi formatdi business nel campodell’architettura dell’ingegneriacivile e dell’allestimento diinterni.FPA, fondato nel 1991, sioccupa di progettazionearchitettonica impiantistica e

strutturale, di interior e industrialdesign, con particolarespecializzazione nel settorealberghiero.FPA ha progettato e diretto larealizzazione di varie strutturealberghiere (per un totale dioltre 3.000 camere) in Europa enell’Estremo Oriente.

I lavori in corso piùsignificativi sono:• il restauro di una villa venetanel Comune di Venezia, inlocalità Malcontenta, lungo la

Riviera del Brenta, che verràtrasformata in un relais 5 stelle,con ristorante;• il restyling con ampliamento(60 camere in più) di un albergo4 stelle ad Abano Terme, connuova area benessere e nuovaarea congressuale;• la ricostruzione, previademolizione, di un complessoimmobiliare di 75.000 mc, a Padova con destinazioned’uso, commerciale, direzionale e residenziale;• la costruzione

di un multifunctional building a Jeddah (Arabia Saudita),costituito da 200 appartamenti,negozi e aree comuni.

StaffArchitetti: Michele Franzina,Alessia Paccagnella, LucaPavanello, Antonella Villanova,Stefano Fantin, MicheleMarchesini, Karina Orellana,Leopoldo Busa, MarcoTomasin, Marylou Hamalian,Nicola Pagnin.

*

Il marchio distintivo del made in Italycampeggia sulla IT Tower negli EmiratiArabi ad Abu Dhabi. Lo studio FPAFranzina Partners Architettura, di Mi-

chele Franzina, ha progettato un edificio atorre alto oltre 160 metri, polifunzionale aprevalente destinazione alberghiera, prontonel 2013. Tutta l’operazione, dall’ideazione,alla progettazione, alla realizzazione, alla ge-stione è affidata alla creatività dei soggetti ita-liani. Costituirà programmaticamenteun’innovazione nel panorama locale per ra-gioni energetiche ed architettoniche. Il pro-getto, dal costo complessivo di 55 milioni dieuro, è interamente italiano, a cominciaredallo studio di architettura padovano FPAche ha dato vita al progetto alla fine del 2008e si occupa sia delle parti progettuali sia delbusiness, inteso come consulenza per il projectfinancing, mentre il committente della ITTower è la società anglo-russa UKR realestate. Il brand made in Italy è impresso dallepiastrelle ai sanitari, dai lampadari alla domo-tica. In questo modo questo progettoesprime le straordinarie potenzialità del con-tract nel senso del concetto di “progettualità”e di “sinergia” che sta alla base per venderenon solo prodotti, ma servizi: non una sem-plice fornitura di mobili ed attrezzature, bensìun sistema complesso di servizi, veri e propriprogetti globali, che contemplano tutto ciòche serve a far funzionare la struttura resi-denziale e gli uffici. Michele Franzina, a capo di uno studio chefinora ha progettato 4 mila camere d’albergo,è uno dei più noti esponenti italiani nel com-parto del contract alberghiero e sta realiz-zando una struttura a Venezia, un relais

gourmand in località Malcontenta che si chia-merà Relais ai Sabbioni e che sarà aperto alpubblico nel febbraio 2011.Qual è la filosofia alla base dei progettirealizzati in campo internazionale dalsuo studio?“La filosofia progettuale del nostro studio sipuò riassumere, in estrema sintesi, in 3 punti:• sperimentazione (ogni progetto non è maila replica dei precedenti. Ogni incarico è l’oc-casione per provare soluzione nuove. Ognisoluzione adottata è prototipica e non stan-dardizzata);• realizzabilità (tutte le soluzioni sono con-cretamente costruibili. Fin dal momento del-l’ideazione il progetto è pensato per esserecostruito. Nella fase di sviluppo, il progettoviene cantierizzato);• rielaborazione continua (le ipotesi proget-tuali come i dettagli esecutivi sono inseriti inun processo di costante ripensamento e adat-tamento, al fine di individuare la soluzionemigliore).Lo studio è attualmente impegnato anche aJeddah (Arabia Saudita), dove stiamo realiz-zando un complesso destinato a 200 servicedapartments.Inoltre siamo stati chiamati per progettareuna struttura alberghiera in Sud Africa eun’altra in Russia”.

L’IT Tower è una torre interamente fir-mata made in Italy, è stata difficile la col-laborazione tra le aziende italiane?“Abbiamo selezionato aziende italiane evo-lute sia dal punto di vista della qualità del pro-dotto che da quello più strettamenteculturale. Pertanto la loro integrazione in un

A sinistra e in alto, il render della torre adestinazione mista che avrà caratteristichedi sostenibilità energetica.Sopra, la pianta articolata del complessoche sarà in prevalenza alberghiero.

Michele Franzina

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INTERVISTA

processo complesso non è stata difficile.Inoltre, molte di queste avevano già avutomodo di collaborare in altre nostre precedentirealizzazioni”.

Avete utilizzato materiali ceramici? “Abbiamo previsto l’uso di materiali ceramiciper pavimenti sopraelevati interni ed esterni,questi ultimi con un nuovo prodotto natodalla joint venture di due aziende, che colla-borano con noi da anni, nonché per i rivesti-menti delle zone umide. Un capitolo a partemeritano i rivestimenti delle minipiscine cheverranno realizzate all’interno delle 300 ca-mere dell’albergo. In questo caso sviluppe-remo anche alcuni pezzi speciali in ceramica”.

Ci parla del progetto e della destinazioned’uso della torre?“Si tratta di un edificio a torre alto oltre 160metri, polifunzionale a prevalente destina-zione alberghiera. Tutta l’operazione avrà ilmarchio distintivo del “made in Italy”. Latorre sorgerà in un’area lungo il water front diAbu Dhabi. Costituirà programmaticamenteun’innovazione nel panorama locale per ra-

gioni energetiche ed architettoniche.Dal punto di vista energetico, la struttura(grazie al nastro a geometria complessa chelo avvolge e lo protegge dall’irraggiamentosolare, all’involucro a doppia pelle e alla di-stribuzione spaziale interna) sarà in grado diinteragire con il clima, sfruttare la ventila-zione naturale degli ambienti, utilizzare fontidi energia rinnovabili, ridurre considerevol-mente i consumi energetici.Dal punto di vista architettonico, il concept siispira al modello della cosiddetta “città verti-cale”: ai piani camere si alterneranno livellidestinati ad altre funzioni, quali uffici, risto-ranti, giardini, piscine, aree congressuali, areebenessere.La torre apparirà come una stratificazione dielementi sovrapposti, denunciando così al-l’esterno la sua articolazione funzionale in-terna.La forma architettonica della torre è la com-binazione di 3 elementi:• un nastro perimetrale, che avrà funzionestrutturale, conterrà tutti i collegamenti ver-ticali (scale, ascensori, montacarichi, monta-vivande, etc.), nonché i cavedi impiantistici.

Partirà orizzontale, formando a quota terrenoil volume che contiene lobby, foyer e centrocongressi, si piegherà divenendo verticalefino alla sommità, formerà la copertura, scen-derà di nuovo verso terra sul lato opposto eterminerà assolvendo alla funzione di basa-mento;• i volumi sospesi da un’estremità all’altra delnastro (40 metri) che contengono i piani de-stinati a camere dell’hotel e le altre funzioni.I solai orizzontali saranno sostenuti da duelunghe travi-pareti. Gli involucri saranno tuttia doppia pelle con frangisole a sezione e in-terasse variabili;• alcune scatole vetrate aggettanti incastratetra i volumi, dedicate ad ospitare funzionispeciali.Ognuno dei 3 elementi sarà compositiva-mente caratterizzato da una geometria di-versa che procederà dal “complesso” al“semplice”:• il nastro, visto il suo valore architettonico,strutturale e funzionale, sarà l’elemento piùarticolato, variabile e contorto. I tagli incli-nati, le superfici oblique e le piegature natu-rali conferiranno all’insieme un effettodinamico e distorsivo, senza che ciò comporticomplicazioni costruttive;• i volumi dei piani camere saranno in piantadei rettangoli regolari 40 x 20 metri;• le scatole vetrate saranno dei semplici pa-rallelepipedi”.

E per quanto riguarda l’interior design?“Il concept della camera tipo vuole superarelo schema tradizionale, che prevede la tradi-zionale sequenza: dressing laterale, bagno ecamera, con il letto addossato ad una paretedivisoria interna. Nel nostro caso, l’asse ordi-natore del progetto di interior design è coin-cidente con il percorso di entrata: l’ingresso

Caratteristiche generaliProgetto: 2008Inizio lavori: 2011Fine lavori prevista: fine 2013Superficie lotto: 22.500 mqSuperficie coperta:38.000 mqAltezza fuori terra: 165 metriNumero piani: 2 interrati + 33 fuori terraCubatura: 170.000 mcHotel: piani 2 interrati + 22 fuoriterra, classificazione 5 stelle,camere 300 (di cui 80 suite),posti letto 600Altre destinazioni: ristoranti,centro congressi (capienza1.000 posti), business center(300 posti), negozi, wellness e fitness center, piscine, giardini pensili.Il pool di aziende italiane:•Elettrobeton di SelvazzanoDentro, Padova (generalcontractor)

•Uniflair di Conselve, Padova(climatizzazione).•Alluser, di Due Carrare,Padova (impiantistica).•Galassia, di Cerchiano, Viterbo(sanitari).•Kronos 2, di FioranoModenese (rivestimenticeramici).

•Uno Contract di Pramaggiore,Venezia (arredamento). •Open Kristallux diCamposampiero, Padova(arredobagno). •Ambiente Ufficio, Padova(arredamento ufficio). •De Majo Illuminazione,Murano, Venezia (illuminazione).

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a tutta altezza in vetro acidato. Nella zonagiorno sono previsti solo due oggetti d’ar-redo, un divano di forma organica e un pa-rallelepipedo che aprendosi diventa unacucina attrezzata per la preparazione e il con-sumo di cibi italiani. Nella zona notte è pre-sente solo un letto “a guscio” e un armadio innicchia di fronte alla zona di filtro per l’ac-cesso al bagno. Il corridoio di distribuzioneai piani camere, lungo 40 metri, è ritmatodalla sporgenza arrotondata delle nicchie deibagni. La regolarità della cadenza è interrottasolo in corrispondenza delle suite. Attraversolunghi tagli luminosi alla base e in sommità, idivisori curvi vengono percepiti staccati dalpavimento e dal soffitto. In tutte le camere,gole luminose perimetrali separano le paretiverticali dal controsoffitto, dipinto di nero,che così appare sospeso. Particolare atten-zione è stata posta al progetto illuminotec-

alla camera avviene in asse alla stessa, il bagnoè diviso in due cellule vetrate (una è riservataalla parte più intima, schermata dal volumedell’armadio accessibile dalla camera, l’altracontiene lavabo e doccia), il letto è collocatoal centro dello spazio; di fronte ad esso è di-sposto il desk. Infine, a ridosso della grandevetrata di facciata trova spazio la mini piscina,la cui acqua ha anche funzione di dissipazionedel calore.Le pareti interne, completamente libere (adeccezione della nicchia entro cui è collocatoil frigo bar e da una cascata formata da unvelo d’acqua), sono caratterizzate da uno spe-ciale trattamento che rende la superficie “in-crespata”, il cui effetto è accentuato dalla luceradente. All’interno delle suite, cui corri-spondono in facciata le scatole vetrate agget-tanti, gli ambienti sono divisi unicamente dalvolume del bagno e da lastre bidimensionali

nico, che si è ispirato al principio dell’inte-grazione nella struttura architettonica di tuttele fonti luminose. Espressamente per questoprogetto è stato sviluppato il design di unnuovo lavabo, dalla concezione innovativa,che prevede la sostituzione della bacinella conun piano inclinato. L’acqua, erogata da unarubinetteria free standing, scivola formando unparaboloide sulla superficie vetrata inclinatae viene raccolta da un profilo metallico ver-niciato di rosso, per essere convogliata versoil sifone nascosto nello spessore del muro.Lateralmente è collocato un pannello in co-rian nero, posato in orizzontale, con funzionidi piano d’appoggio. I due elementi (inclinatoin vetro, orizzontale in corian) sono retti dauna semplice struttura a ponte in acciaioinox”.

Anche gli arredi e gli interni sono stati di-segnati dal suo studio?“L’incarico assegnato al nostro studio pre-vede il concept architettonico, la progetta-zione esecutiva strutturale ed impiantistica,nonché l’interior design e il progetto illumi-notecnico. La grande maggioranza degli ar-redi sono su misura e disegnati dal nostrostudio. Solo alcuni pezzi sono stati selezionatitra quelli a catalogo di note ditte italiane”.

Alessandra Coppa

Nella pagina accanto in alto, la sezionemette in evidenza la stratificazione di elementisovrapposti. A sinistra e sopra, gli internidella camera tipo dove il letto è collocato alcentro, diversamente dalle distribuzioniconsuete.

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Organizzato da EDI.CER. spa Promosso da CONFINDUSTRIA CERAMICA In collaborazione con

Segreteria Operativa: PROMOS srl - P.O. Box 37 - 40050 CENTERGROSS BOLOGNA - Tel. 051.6646000 - Fax 051.862514Ufficio Stampa: EDI.CER. spa - Viale Monte Santo 40 - 41049 SASSUOLO (Modena) - Tel. 0536.804585 - Fax 0536.806510

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INTERIOR DESIGN

Vetro + ceramica =UNA COPPIA PERFETTALo studio di un architetto diventa l’occasione per sperimentare forme e materialiin perfetta sintonia con la natura. Complici grandi vetrate che catturano il paesaggio e una texture ceramica eco-compatibile che riveste l’edificio.

di Laura Ragazzola

Foto Luciano Busani, Progettista Dennis Pisoni, Distributore Ceramicarte, Superfici Ceramiche Coem

Costruita in un piccolo centro resi-denziale tra i vigneti della PianaRotaliana, vicino a Trento, questacasa ospita lo studio professionale

dell’architetto Dennis Pisoni. Il progetto ha dovuto subito fare i conti conla particolare struttura morfologica del sito -un terreno caratterizzato da una pendenza diquasi 45 gradi - e con il diretto contatto conaltri edifici residenziali. Scavato in parte sotto il livello del terreno perassecondarne il forte declivio, l’edificio risultain parte cieco: la sfida progettuale è stataquella di portare luce al suo interno, trasfor-mando ogni singola parete fuoriterra in unasuperficie vetrata. Il risultato? Guardando la casa si ha l’impressione di unatrasparenza quasi totale, interrotta dal gioco

sapiente di superfici piene, rivestite in cera-mica.La forma è compatta - una sorta di cubo “bu-cato” da finestre - ma alleggerita da balconatesfalsate rispetto ai due livelli di sviluppo dellacasa (c’e anche un piano terra adibito a ga-rage).All’ultimo piano si trova lo studio dell’archi-tetto e la sala riunioni, mentre quello sotto-stante ospita il locale tecnico (plotter,stampanti, fotocopiatrici, ecc.) e le posta-zioni-lavoro dei collaboratori, rigorosamenterivolte verso la facciata principale. L’idea diprogetto, infatti, è stata quella di privilegiareal massimo il dialogo con la natura, aprendola casa all’esterno con ampie vetrate. Comeha chiarito il progettista, «anche e, soprat-tutto, un luogo di lavoro può godere di grandi

benefici se vive della luce e del paesaggio cir-costante».Ma il rapporto armonico con il sito naturaleè ulteriormente enfatizzato dalla scelta delmateriale che riveste l’edificio: il grès porcel-lanato della serie T.U. di Ceramiche Coem,che, come un vestito tagliato su misura, ab-braccia tutto il volume del blocco-ufficio. Ci spiega meglio l’architetto: «La ceramica èstata sempre vista come un materiale per ri-vestire i pavimenti o al massimo le pareti deibagni. Credo, invece, in nuovi orizzonti este-tici e d’impiego per il grès porcellanato, comedel resto testimonia il mio progetto. Questa serie ceramica mi è sembrata la sceltaideale, in perfetta sintonia con il vetro: pro-pone, infatti, soluzioni cromatiche e di for-mato esteticamente eleganti ma

Il paesaggio entra letteralmente all’internodell’edificio grazie a porte e finestre con ampiesuperfici vetrate. C’è anche un grande terrazzo chesi proietta sulla pianura coltivata. Il rivestimentoesterno è in gres porcellanato.

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La pendenza del terreno hapermesso di realizzare un pianoseminterrato adibito a garage edue livellli leggermente sfalsati,che ospitano gli uffici. Leggerebalaustre in acciaio lascianolibera la vista sulla natura.

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INTERIOR DESIGN

funzionalmente piene di risorse. Per esem-pio», continua l’architetto, «ha grande resi-stenza agli agenti atmosferici, unacaratteristica fondamentale per un edificiocome quello che ho progettato, privo di unacopertura con tetto a sbalzo. Ma ancora, resiste bene al gelo e all’abrasione,oltre a offrire grande facilità di manuten-zione».Non solo. Il basso indice di rifrazione alla lucedel supporto in grès garantisce massimo iso-lamento termico e un’ottima performanceenergetica: tutte caratteristiche che si sposanoperfettamente con il codice formale e stilistico

Il rivestimento ceramico esternocontinua anche all’interno, lungo laparete a cui è ancorata la scala(sopra). Vengono riproposti lostesso colore e lo stesso formatoper creare una continuità visiva cheazzera il confine fra il dentro e ilfuori. Unica eccezione: l’inseri-mento di “righelli” bianchi checreano un motivo decor (all’estremadestra).Una lastra di cristallo lascia a vistala silhouette a zig-zag della scalad’acciaio che conduce al livello superiore (qui a fianco).

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di questo progetto dalla vocazione ecologica.Senza contare, poi, che già in fase produttivaquesto grès porcellanato si contraddistingueper il recupero di elevati contenuti di mate-riale riciclabile e di acque di scarto.Anche all’interno dell’edificio, ceramica evetro sono la coppia vincente. Un muro dicristallo fa da balaustra trasparente alla scaladi collegamento fra i due livelli, a sua voltaancorata a una parete rivestita con lo stessogrès porcellanato dell’esterno. Unica ecce-zione, l’inserimento di “righelli” ceramicibianchi di cm 60x10 che corrono per tutta lalunghezza della parete. L’assenza di muri di-visori fa in modo che la luce, entrando dalleampie vetrate, possa diffondersi uniforme-mente anche nella parte cieca dell’edificio (èquella che aderisce al terreno in pendenza). Ilcolore chiaro di pareti e plafoni aumentanola luminosità degli ambienti, mentre l’effettometallo chiaro-scuro delle piastrelle del pavi-mento spezza l’eccessiva uniformità croma-tica. Anche nei bagni vince la ceramica, chepropone sulle pareti texture diverse. Specchia nastro corrono lungo i muri dando mas-sima ariosità all’insieme.

Laura Ragazzola, Casaviva

Tutti gli uffici sono rivoltiverso la facciata principaleper poter godere della bellavista sul paesaggio (in altoa sinistra). Schermi vetratisuddividono gli interni e ilcorpo-scala per lasciareche la luce possa fluire li-beramente (qui sopra efoto al centro a sinistra). Texture ceramiche diversenel bagno principale, resopiù luminoso da specchi anastro che corrono lungo lepareti.

Scheda tecnicaSuperfici: Ceramiche Coem, serie T.U. (Tinte Unite)Tipologia e formati prevalenti: grès porcellanato, formato30x60cm, decoro XS, colore Warm WhiteSpecifiche tecniche significative:Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,5% Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): ULA Resistenza all’abrasione profonda (ISO 10545-6): ≤ 175 mm3

Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conformeResistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 35 N/mm2

Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme

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INTERIOR DESIGN

Un cubo abitato. Un’architetturaresidenziale costruita giustappo-nendo solidi in una successionearmonica. Questa, in estrema sin-

tesi, la sensazione che trasmette la villa pro-gettata dallo Studio P-Art a Budapest. Sì,perché la prima impressione che si ha osser-vando l’abitazione realizzata nella capitaleungherese è quella di essere all’interno diun’opera plastica, quasi un esercizio di “geo-metria applicata”. Ogni spazio sembra di-sporsi secondo una scansione modulareprecisa studiata dai progettisti, dall’esternoall’interno: l’impaginazione della facciata, lapartitura delle finestre, l’incastro dei vari lo-cali, l’esibizione della maglia strutturale al-l’interno, le aperture verso l’esterno e anchequelle che mettono in comunicazione glispazi interni. Il tutto, enfatizzato dalla ma-glia bidimensionale delle fughe a pavimentoe a soffitto. Il tema del rigore formale e dellageometria elementare è ricorrente ed è statogià affrontato nell’architettura moderna. Lavilla può essere considerata una versione ri-visitata e attualizzata delle abitazioni e delle

Razionalismo RIVISITATOA Budapest, un’abitazione monofamiliare cheenfatizza il concetto di modulo sia nelle superfici sia nei volumi. Un esercizio di “geometria applicata”per una moderna villa contemporanea.

di Benedetto Marzullo

Progettista P-Art Studio, Distributore Sintesi, Superfici ceramiche Casalgrande Padana, Sanitari Simas

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Nella pagina a fianco, la zona giorno a doppiaaltezza, dove domina il rigore delle finiture e degliarredi, enfatizzato dal bianco assoluto. In questa pagina, sopra e a sinistra, ilrazionale corridoio di distribuzione delle diversezone della villa e la partizione modulare sia apavimento e a soffitto sia sulle pareti perimetrali,interne ed esterne. Qui sopra, un dettaglio della cucina, incastonatanella parete di fondo della zona giorno: anche leante sembrano voler giocare con le linee di fugadi pavimenti e rivestimenti.

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INTERIOR DESIGN

case monofamigliari razionaliste, dalle villeinternazionali di Le Corbusier alle realizza-zioni nostrane di Giuseppe Terragni. I ri-mandi all’architettura dei primi decenni delsecolo scorso sono molteplici. A partire dallapianta e dallo sviluppo a doppia altezza dellazona giorno, con una sorta di sospensionesu “pilotis” dei locali soprastanti. L’impiantorazionalista del progetto è sottolineato anchedall’uso geometrico e monocromatico del ri-vestimento ceramico di Casalgrande Padana,in meditato contrasto con il cemento armatolasciato volutamente a vista a soffitto e lungole pareti perimetrali. Applicato seguendo unpreciso schema di posa, il grès porcellanatoasseconda le linee e gli elementi guida che di-segnano lo spazio, esaltando il concetto dimodulo. Il bianco domina in maniera asso-luta. Il colore-non-colore omogeneo dellepareti e del piano della pavimentazione, pro-

Nella foto grande, il soggiorno gode dellasensazione spaziale offerta dal volume doppio; il bianco è assoluto. Perfino i divani sembranoessere candide sculture geometriche chefuoriescono dalla maglia della pavimentazione.In basso, un particolare del bagno con isanitari che sembrano dei solidi geometrici e ilcorridoio al piano superiore.

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Scheda tecnicaSuperfici: Casalgrande Padana, serie Marmogres (Linea Granitogres) Tipologia e formati prevalenti: grès fine porcellanato, formato 60x60 cm, colore Cala-catta grigioSpecifiche tecniche significative:Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,1% Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): nessuna alterazione Resistenza all’abrasione profonda (ISO 10545-6): altaResistenza alle macchie (ISO 10545-14): conformeResistenza al gelo (ISO 10545-12): conformeResistenza alla flessione (ISO 10545-4): 50÷60 N/mm2

Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conformeResistenza al cavillo (ISO 10545-11): conformeResistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conformeSanitari: Simas, serie Frozen

posta in lastre di grandi dimensioni, mette inrelazione i vari ambienti domestici, senza so-luzione di continuità. Ma, andiamo con or-dine e analizziamo la distribuzione internadella villa. Il rigore formale dell’involucro èriproposto con coerenza nella semplicitàcompositiva dell’architettura d’interni. Unasemplicità solo apparente, frutto di un at-tento studio delle proporzioni e del layout.All’interno, il volume è diviso nettamente indue parti: una, come dicevamo, a doppia al-tezza, per la zona giorno; un’altra che ospitacucina e servizi, al piano inferiore, e la zonanotte, con le camere e i bagni, a quello supe-riore. Il soggiorno gode della sensazione spa-ziale offerta dal volume doppio; come nelresto dell’abitazione, il bianco è assoluto, sianelle finiture sia negli arredi. Perfino i divanisembrano essere sculture geometriche bian-che che fuoriescono dalla maglia ortogonale

della pavimentazione. Anche per la zonapranzo-cucina, attigua ma già nella parte adaltezza normale, sono stati scelti mobili, ta-volo e sedie dai toni candidi. In particolare,la cucina è quasi invisibile, allestita seguendo,anzi enfatizzando il modulo geometrico bi-dimensionale: qui, le ante giocano con lefughe e sembrano pannelli, creando l’illu-sione di una parete di fondo realizzata conpiastrelle di grande formato. A lato della cu-cina, un ampio corridoio di distribuzione

mette in relazione la zona giorno con i re-stanti spazi della casa. Le vaste finestrature -vere e proprie pareti vetrate - illuminano lospazio sia al piano inferiore sia a quello su-periore, aggettante sulla zona giorno attra-verso una finestra-balconata interna. Moltoaccurato, infine, anche lo studio dell’illumi-nazione artificiale interna, con faretti incas-sati e a sospensione di derivazione indu-striale, tanto belli quanto efficaci.

Benedetto Marzullo, Casamica

La zona soggiorno-pranzo ricavatanella parte ad altezza normale delpiano inferiore. Il disegno della cucinae il gioco delle fughe del pavimentoesaltano il concetto di modulo.

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Ceramic Tiles of Italy è un marchio depositato di Edi.Cer. Spa, società controllata da Confindustria Ceramica (Associazione dell’Industria Ceramica Italiana). Edi.Cer. Spa è l’organizzatore di Cersaie, Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno - Bologna, 20-24 settembre 2011 - www.cersaie.itEdi.Cer. Spa - viale Monte Santo, 40 - 41049 Sassuolo (MO) - tel. 0536 804585 - fax 0536 806510

www.laceramicaitaliana.it

L'industria italiana delle piastrelle di ceramica contrassegna con il marchio Ceramic Tiles of Italy quei materiali caratterizzati da un elevato design in grado di qualificare gli spazi dell'abitare, frutto di moderne tecnologie che producono nel massimo rispetto dell'ambiente, con una grande attenzione alla sicurezza sul posto di lavoro, alla costante ricerca dell'ottimizzazione delle risorse impiegate, secondo i più elevati standard prestazionali. Prodotto in Italia, attento all'ambiente.

Prodotto in Italia, garanzia di eccellenza.

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EVOLUTION by Terri Pecora

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TENDENZE

“Un design (una composizione, un’opera d’architet-tura, una sedia, un mobile) può essere definito or-ganico se vi è in esso un’armonica organizzazionedelle parti nel tutto, secondo la struttura, il mate-

riale e l’uso. Entro questa definizione non c’è posto per vani orna-mentali e superfluità. La parte della bellezza vi è perciò non menogrande, nella scelta ideale del materiale, nella finezza visuale e nellarazionale eleganza delle cose che servono l’uso.”Così si leggeva nel catalogo newyorkese della mostra Organic Designrealizzata al MOMA nel 1941. È con questa citazione che si comincia a parlare per la prima voltanella storia del design di “design organico”, Questa definizione puòessere tradotta da tre semplici frasi che sintetizzano il lavoro di pro-gettisti internazionali del calibro di Ross Lovegrove e Ron Arad: Ele-ganza di forme, minimo impiego di materiali e perfetta funzionalità.Le forme sono morbide, arrotondate, essenziali, pure.

Dal design organico AL VINTAGE

Contaminazione di stili, eleganzadi forme, minimo impiego dimateriali e perfetta funzionalità

di Elisa Pincelli e Katia Mattioli - www.tikfarm.it

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1) Touch di GSG ceramiche, vascafree standing in pietra luce, bocchedi erogazione in ceramica disponibiliin 12 colori.2) Goccia di Gessi, design ProsperoRasulo. Lavabo in gres e rubinetteriadi nuova concezione ispirati allaforma fluida e naturale dell’acqua.3) Albero di Flaminia, designMassimiliano Abati. Sistema docciacomposto da piastrelle quadrate inceramica che permettonocomposizioni quadrate e rettangolari.

4) Magnum di Ideal Standard, design: Ideal Standard R&D.Box doccia in vetro temperato conspeciale struttura senza telaio,dimensioni fino a 180x90cm5) Plano di Falerii, design FedericoTombolini. Collezione composta da 13piatti doccia in ceramica h.6 cm; lapendenza per il deflusso dell’acqua el’antiscivolo sono gli elementi distintivi.6) Relais di Ceramica Globo, vasca freestanding realizzata inPietraluce – composto che conferiscebrillantezza, resistenza, impermeabilitàal prodotto. dimensioni 189x80xh61cm7) LIF.ST di Hatria,piatti doccia disponibili in ceramica oin Heavycril®, dimensioni fino a160cm, design ultra moderno espessori minimi, piletta integrata neldesign del piatto.

PROGETTARE I DETTAGLIL’ambiente bagno, dove forma e funzione devono necessariamentecoesistere, è terreno fertile per i progettisti che colgono la sfida diottimizzare la funzione senza trascurare l’estetica e se fino a pochianni fa il restyling del bagno era una prerogativa di vasi, bidet e lavabi,ora le aziende curano nei minimi particolari anche elementi pura-mente funzionali come miscelatori, sifoni, tappi per le colonne discarico che diventano complementari al progetto bagno pur mante-nendo la loro razionalità. Talvolta diventano oggetti multitasking concui poter interagire costantemente, che attirano i nostri sensi, stimo-lano la nostra curiosità e generano emozioni: da guardare, toccare, an-nusare.

SPESSORI SOTTILI PER LA “PORCELLANA MODERNA”La sperimentazione non ha limiti, variano le forme: si passa da quellepiù naturali ed evocative a quelle più totemiche e razionali che con-feriscono pulizia all’ambiente, variano i materiali: alla ceramica si af-fiancano pietre e resine brillanti, ma il denominatore comune rimanela voglia di emozionare e di creare un ambiente etereo e leggero. Va-sche e docce infatti, sempre più generose nelle dimensioni e confor-tevoli, poste a centro stanza come elemento di riferimento perl’ambiente bagno, tendono a scomparire nella loro semplicità: glispessori delle vasche sono sempre più sottili e l’eleganza è tale da ri-cordare le porcellane, i piatti doccia sono a filo con il pavimento, i cri-stalli in vetro temperato sempre più leggeri e l’assenza del telaio li fasembrare quasi sospesi nel vuoto, possiamo dire addio al vecchioconcetto di “box doccia” relegato ad occupare una nicchia soffocatae nascosta dello spazio più intimo della casa.

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FUORI SCALA O DIMENSIONI MINIME: IL LAVABO PROTAGONISTACosì come vasche e docce anche i lavabi seguono lo stesso trend ediventano i veri e propri protagonisti del bagno contemporaneo: va-riano le dimensioni e si assottigliano gli spessori grazie a nuove tec-nologie che consentono di aumentare l’imponenza dei prodotti,sottolineando il design, ma al tempo stesso enfatizzando la legge-rezza e la pulizia: eterei, sottili, dai profili arrotondati e gentili masenza rinunciare alla capienza e alla praticità. Aumentano le profondità e le altezze e si abbassano i piani di ap-poggio, questa versatilità nella scelta degli spessori e delle quote con-ferisce una libertà progettuale senza precedenti ad architetti edesigners che danno prova della loro creatività associando alla fun-zione lavabo le forme più insolite e decontestualizzate come pen-tole, tazzine da caffè, fogli di carta arrotolati su se stessi, ecc. spessoquesti lavabi così ironici e insoliti racchiudono in sé una duplice fun-zione: quella di lavamani e quella di porta salviette integrato senza di-menticare la “funzione ornamentale” e di arredo.

L’AVANGUARDIA DEL PASSATODall’inizio del secolo ai giorni nostri, l’architettura, il design, la modahanno attraversato fasi e tendenze ben definite, forme classiche sisono alternate a quelle più razionali e minimali, i pieni hanno lasciatolo spazio ai vuoti, forme squadrate hanno sostituito le più tondeg-gianti, il bianco assoluto ha soppiantato l’oro e i forzati preziosismidel passato. Ma, come nella moda, anche nel design stiamo vivendoun periodo caratterizzato dalla contaminazione degli stili: non c’èuno stile predominante ma una mescolanza di gusti, culture, tradi-zioni e informazioni tra luogo e luogo, tra presente e passato.Così anche nel design si comincia a parlare di “vintage”, di forme delpassato che vengono riprese e reinterpretate dai progettisti e che pos-sono trovare una collocazione stilistica anche accanto ad oggetti mo-dernissimi, ogni azienda propone a catalogo prodotti così detti “ditendenza” e prodotti retrò che reinterpretano in chiave più o menomoderna il bagno classico.Ci sono collezioni che replicano fedelmente le linee classiche adat-tando semplicemente le dimensioni dei sanitari alle attuali esigenzedi spazio minimo imposte dall’edilizia residenziale proponendo va-

11) Lavabo a forma di tazzina di Artceram, design Meneghello Paolelli Associatirealizzato in livingtec® nei colori bianco o bianco e nero. Dimensioni 50x69x80h(versione centro stanza) e 50x69x40h (da appoggio).12) Normal di AXA, design di R. Adolini. Sanitari di piccole dimensioni inabbinamento ai lavabi dell’omonima linea Normal presentata da White Stone13) Serie IN di Boxdocce2B, box angolare con porta a battente, apertura esternae fisso in linea, chiusura magnetica, cristallo temperato da 6 mm.

8) Mister di Hidra, designMeneghello Paolelli Associati.

Mister è il degno compagno diMiss, un lavabo centro stanzaelegante e ben proporzionato.9) Electra di Ceramica Tecla

lavabo a sospensione , dimensioni 80x45cm

10) Velis di Catalano, design CDC Catalano 2010, lavabo a

sospensione ispirato ad una vela,ampio e sottile piano multifunzione

ad un elegante catino ellittico,dimensioni 100x80 cm.

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TENDENZE

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rianti colori e texture per rinnovarne il sapore; altre che enfatizzanolo stile classico con l’introduzione di elementi come le cassette in ce-ramica e gli inserti in ottone che richiamano la “belle epoque”, altreancora che traggono ispirazione conservando alcuni elementi classicicome il doppio bordo decorativo sulle fasce degli elementi introdu-cendo una forma nuova, semi-squadrata, che si presta ad essere in-serita in qualunque contesto, dal più tradizionale al piùmetropolitano.C’è un ritorno al passato, alle origini, alla natura, per un eleganzasenza tempo destinata a durare negli anni. La sperimentazione tec-nologica avanza ma le forme che i designers privilegiano sono quelletradizionali e rassicuranti che prendono spunto da ciò che cono-sciamo e che ci circonda, che vengono via via reinterpretati o enfa-tizzati dall’occhio creativo del progettista.

Elisa Pincelli e Katia Mattioli

14) Normal di White Stone, design R. Adolini. Si affiancano ai tradizionali lavamanile tre nuove misure: 60, 80 e 100 cm,profondità 45 cm. Realizzati in Vitreous China,qui nella versione da appoggio.15) Midas di GalassiaStruttura portalavabo in legno laccato biancolucido con basamento in metallo abbinato allavabo ciotola M2 da 54 cm.

16) Evolution di Simas,design Terri Pecora. Un richiamo al vintage: laforma semisquadrata e ildoppio bordo decorativosulle fasce degli elementirichiamano gli anni ’30 e’40.17) Easy 02 di PozziGinori, design AntonioCitterio e SergioBrioschi. L’interacollezione è caratteriz -zata da una volumetrialeggera con gli angoliarrotondati, bacinicapienti e ampi piani diappoggio.

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18) Retrò di Kerasan. Si ispira al fascino della“Belle Epoque” il vaso (38,5x59x41h) dotato dicassetta alta supportata da un tubo in ottone,con un effetto “old fashion”.19) Texture di Olympia Ceramica, rielaborazionein chiave moderna del vaso monoblocco e bidetdella linea classica “impero”

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ARCHITETTURA

Designocracy HOTEL

A Brema, in Germania, un budget hotel firmatoKarim Rashid si propone come esempio di“designocracy”: un progetto di designdemocratico che realizza un’esperienzaestetica e sensoriale accessibile a tutti.

Foto Prizehotel Management Group, Progettista Karim Rashid, Distributore WernerDoellmann, Superfici Ceramiche Refin, Adesivi Mapei

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Il Prizeotel nasce da un investimento mo-derato: 1,5 milioni di euro per proget-tare e allestire uno spazio di 3200 mq,comprendente un atrio con area reception,

due lounge bar e 150 camere. La sfida, affermail progettista, era “creare un concept intelli-gente ed economico, allo stesso tempo pia-cevole e suggestivo. Il design ha consentitodi ottimizzare le scelte e l’uso di materiali earredi per ottenere il massimo impatto visivocon il minimo investimento, riuscendo ad of-frire al cliente un’esperienza temporaneasemplice e divertente, per soli 59 euro anotte”.L’albergo dispiega un repertorio esemplaredel lessico progettuale di Rashid: spazi fluidi,colori accesi e positivi, arredi dai volumimorbidi, giochi grafici e fantasie di texture,mix materici come un continuo invito tattile.A partire dalla zona reception, luogo ad altopotere comunicativo. Dietro al bancone invetro campeggia una parete in ceramica daisinuosi e luminosi grafismi, a creare un ef-fetto tapisserie vagamente Seventies. È unadelle due proposte personalizzate create daCeramiche Refin su disegno di Rashid, inesclusiva per questo progetto. Le lastre ingrès porcellanato 60x60 riportano una gra-fica a linee ondulate creando sulla superficieun movimento continuo, a infondere dina-mismo allo spazio. Una texture particolare, in-terpretata in due versioni cromatiche – lineeverdi su fondo nero (a parete) e linee argen-

tate su fondo bianco (a pavimento) – che de-clinano l’inconfondibile esuberanza di segnodel designer. Quella stessa esuberanza checonnota anche la collezione di piastrelleR+evolution, da lui disegnata nel 2008 perDesignTaleStudio (il laboratorio creativo delmarchio), posata in alcuni bagni dell’albergo:“le piastrelle sono servite ad aggiungere co-lore e personalità grafica ai semplici bagni: ilpattern rompe l’uniformità della superficie eguida lo sguardo attraverso la stanza”. I trattifluidi sembrano passare, come per naturaleespansione ritmica, dalle superfici ceramicheai tappeti colorati dell’area lounge, conti-nuando lungo il sinuoso divano verde dellalobby per proseguire sulla moquette dei cor-

ridoi ai vari piani che, assieme al pattern on-dulato, reca impressi anche i numeri dellestanze. Il che, ancora una volta, dimostra laversatilità estetica e funzionale della cera-mica, perfettamente in grado di partecipare,in concerto con altri materiali di diversa con-sistenza, come resine e carte da parati qui uti-lizzate, alla definizione globale di un progettodi interior design. La scelta di fondo ha pre-cise motivazioni tecniche, svela Rashid: “hoscelto materiali performativi, di facile manu-tenzione, che invecchino bene e rispondanoagli alti standard energetici tedeschi che pri-vilegiano l’aspetto del riciclo; ecco perché holargamente usato ceramica e rivestimenti tes-sili”.

A sinistra: un dettaglio dell’involucroesterno dell’edificio e il banconereception, connotato da una parete inceramica con texture creata ad hoc daKarim Rashid. A destra: il lounge bar.

di Katrin Cosseta

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ARCHITETTURA

Scheda tecnicaSuperfici: Ceramiche Refin, Visual (edizione limitata, personalizzata per il cliente) e DesignTaleStudio,R+evolution. Design: Karim Rashid.Tipologia e formati prevalenti: grès porcellanato, 60x60 cm, colori carbon-green e white-silver.Decoro R+evolution Wall 2a, formato 30,5x91,5 cm.Specifiche tecniche significative: Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): 0,2% - Resistenza al-l’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme - Resistenza all’abrasione profonda (ISO 10545-6): con-forme - Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): classe 5 - Resistenza al gelo (ISO 10545-12):conforme - Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): conforme - Resistenza alla scivolosità (DIN51130): R9 - Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conformeAdesivi: Mapei

In alto: l’area lounge, con un dettaglio delpavimento in ceramica le cui linee fluidesono riprese dal tappeto multicolore, e ilcorridoio di disimpegno alle stanze. Inbasso: una camera-tipo che offre unadesign-experience per soli 59 euro a notte.

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Ricchezza visiva e tattile di materiali, espritgrafici, forti contrappunti cromatici sono gliespedienti usati dal progettista newyorkeseper infondere carattere a uno spazio piutto-sto uniforme. Le aree comuni a piano terra siarticolano in un open space a sviluppo longi-tudinale, dove il bianco assoluto della sala dapranzo è acceso da pareti verde acido, e unvolto femminile riprodotto a intera parete in-combe sulle poltrone relax tondeggianti e ar-gentate. Le stanze sono semplici, bianchecon vivaci note di colore (verdi le porte e ilpavimento, porpora le lampade e le sedute),con arredi ridotti al minimo indispensabile.Ma tutto è pensato fin nel minimo dettaglio,dalla musica creata (Rashid è anche un notodj) o selezionata dal designer allo shampoo,

dal logo alle uniformi dello staff, dal sito webdell’hotel al sistema TV che consente alcliente di provvedere in stanza al check out. Il progetto del Prizeotel è stato premiato al-l’edizione 2010 della Ceramic Tiles of ItalyDesign Competition nella categoria architet-tura commerciale. Un hotel da premio, dun-que. Di nome e di fatto.

Katrin Cosseta, Interni

In alto: una vista generale della lobby.Sotto, da sinistra: la dining-room,rigorosamente bianca, una sala dabagno dai colori sgargianti, una stanzadisegnata all’insegna di una funzionalitàessenziale e accattivante.

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ARCHITETTURA

A pranzo NELL’ANTICA LIMONAIA

L’ex orangerie della villa tardo settecentesca nel comune di Rovellasca (CO), un tempo di proprietà dei marchesi Crivelli,apre le sue sale al pubblico come ristorante.

Foto Enrico Lunardi, Progettista Natalia Boccato, Progettista della struttura Giovanni Colmegna, Distributore Caimi, Superfici Tagina Ceramiche d’Arte

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La trasformazione di usi e costuminella città odierna porta frequente-mente alla “metamorfosi” di spazie manufatti un tempo legati ad altre

esigenze con una loro generale rifunziona-lizzazione in senso contemporaneo. Questofenomeno sta sempre più coinvolgendoanche le antiche limonaie (chiamate anche“giardini di inverno” o, in francese, “oran-gerie”), serre o a volte spazi chiusi annessialle ville padronali che servivano per acco-gliere agrumi e altre piante da frutto e orna-mentali durante il periodo invernale. Questilocali erano quindi progettati per mantenereuna temperatura costante e temperata e tal-volta venivano collegati, attraverso piccoleaperture, ai vani della stalla così da sfruttarneil riscaldamento dell’aria. Questa interessantetipologia di edificio ha visto ultimamente di-verse operazioni di ristrutturazione e ricon-versione, soprattutto nel settore ricettivograzie alle caratteristiche di flessibilità e pia-cevolezza degli ambienti interni e al collega-mento con i giardini esterni. Questo èaccaduto anche nel caso dell’ex limonaia diVilla Crivelli, una costruzione del tardo ’700posta vicino al centro storico del comune diRovellasca, in provincia di Como. La struttura, per anni dismessa e priva di unadestinazione specifica, ha rischiato il degradototale prima di un radicale intervento di re-cupero con trasformazione ad attività di ri-storazione, consona al manufatto storico ein grado di mettere in evidenza gli spazi ori-ginari con i loro particolari elementi archi-tettonici.La limonaia è stata così sottoposta ad un’ac-curata e lunga operazione di restauro, durataquattro anni e completata nell’aprile 2005, adopera dell’architetto Natalia Boccato, che si

è occupata del recupero della struttura origi-naria e dell’addizione di un nuovo volume.La riconversione a ristorante ha visto quindila sistemazione del giardino di circa 200 mqcome spazio ricettivo all’aperto nel periodoprimaverile-autunnale e la configurazione ditre sale di differente utilizzo e capienza, i cuinomi ricordano il precedente uso. La limo-naia era costituita infatti da due ali, una adi-bita a ricovero invernale per le piante in vaso,l’altra di dimensioni più contenute, a depo-sito delle attrezzature da giardino. La Sala Li-moni, nella limonaia originaria, è oggi usataprevalentemente per le cerimonie ed è ingrado di ospitare fino a 170 ospiti, mentre laSala Aranci, il vecchio deposito, presenta unacapienza massima di 80 ospiti. Nel sottotettodell’edificio è stata inoltre ricavato un altrovano più intimo e riservato, la Sala Rossa.

Perfettamente simmetrico, l’edificio princi-pale propone al suo interno un susseguirsi disale con il soffitto a volta per un’altezza dicirca sei metri al colmo. Le strutture portantiverticali sono costituite da murature in mat-toni di cotto intonacate mentre la coperturaè a falde in struttura lignea con manto finalein coppi. Tra la limonera e lo storico muro diconfine su via Volta era collocato inoltre unvecchio magazzino, demolito e interamentericostruito secondo i caratteri tipologici econ i materiali identificativi del luogo così daospitare i servizi, la cucina e il bar del risto-rante, in prossimità dell’ingresso sulla strada.Questo corpo di nuova progettazione, postosu due piani, presenta anche un livello inter-rato con servizi, spogliatoi, depositi e cellefrigorifere, ricavato dopo un’attenta opera diconsolidamento del muro di confine su via

di Elisa Montalti

Sotto un pergolato in ferro e vetro è statoricavato, sul muro di confine lungo via Volta,un ingresso pedonale; la pavimentazione inlastre di pietra di Luserna conduce al bar ealla zona di filtro che collega le due alidell’ex limonaia, oggi adibite a sale dapranzo con affaccio sul giardino.

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ARCHITETTURA

La pavimentazione interna ècomposta, in parte, da moduliquadrati con decori girali chedisegnano una cornice lungo ilperimetro delle sale.

Il colore “categge” riprende le tonalità e lesfumature del cotto rustico, ben adattandosi alrestauro di tipo conservativo, ai materiali originali,agli infissi e agli arredi scelti per il ristorante. Lo schema di posa prevede diversi formati abbinatitra loro in modo tale da configurare cornici, soglie edelimitare le sale da pranzo.

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Volta. Questo è stato così interamente con-servato, ad eccezione di una parte che è stataabbattuta per permettere l’accessibilità dallastrada attraverso un ingresso pedonale pro-tetto. Il progetto ha cercato quindi il mas-simo rispetto nei confronti della strutturaoriginaria così come dei materiali edilizi, se-lezionati se in linea con quelli dell’epoca.Questa filosofia ha ispirato anche la sceltadella nuova pavimentazione interna: si è in-fatti optato per la collezione “Terrae de Tar-

sina” di Tagina Ceramiche d’Arte, nel parti-colare colore Categge. Le tonalità del cotto,le proprietà “rustiche”, le caratteristiche este-tiche (che rimandano idealmente ad un’at-tenta abilità artigiana) configurano così ilpiano di calpestio, composto da moduli didiversi formati e impreziosito da “decori gi-rali” che disegnano una cornice lungo il pe-rimetro delle sale.

Elisa Montalti, Ottagono

Nel disegno della pavimentazione imoduli sono stati posati in diagonaleall’interno delle campate e a posadritta sotto agli archi di collegamentotra le diverse stanze, in modo dacreare una sorta di soglia che siripete con una certa scansione,rafforzando, anche sul pianoorizzontale, il susseguirsi delle sale.

Scheda tecnicaSuperfici: Tagina Ceramiche d’Arte, serie Terrae de TarsinaTipologia e formati prevalenti: grès porcellanato smaltato ad alto spessore (12 mm),formati 8,37x35 - 17,25x17,25 - 17,25x35 - 35x35 cm, colore CateggeSpecifiche tecniche significative:Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,2%Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme Resistenza all’abrasione della superficie (ISO 10545-7): PEI IVResistenza al gelo (ISO 10545-12): conformeResistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 35,54 N/mm2

Resistenza alla scivolosità (DIN 51097): classe A+B+CResistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme

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TENDENZE

Il “giro del mondo in 80 città”, che ha portato Cer Magazine Italia aBologna, Amsterdam, Amburgo, Johannesburg, Kyoto, Chicago,

si appresta ora a scoprire la bella vita di Roma, i colori accesi el’energia latina di San Paolo, il lusso ricercato di Mosca.

di Fabrizio Chyrek - www.chyrek.com

TREND TOWN

TRIP:Roma,

San Paolo, Mosca

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TENDENZE

SUPERFICI CERAMICHE DI:CASALGRANDE PADANA, UNICOM STARKER, MARAZZI, MONOCIBEC

ROMA

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SUPERFICI CERAMICHE DI:VERDE 1999, TAGINA, REFIN, LAFAENZA

LAVABO E PIATTO DOCCIA: SIMASMATERIALI PER POSA E STUCCATURA: MAPEI

SAN PAOLO

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TENDENZE

SUPERFICI CERAMICHE DI:SAIME SAN PROSPERO, PASTORELLI, RONDINE GROUP, PHORMA

MOSCA

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1. CASALGRANDE PADANA, LOFT2. UNICOM STARKER, LE CERE3. MARAZZI, MATERIE4. MONOCIBEC, BRASS METAL

SI RINGRAZIA:MOBILUCE (Casinalbo-MO)PAUL’S BOUTIQUE(www.paulsboutique.it)VISUALPRO PHOTO STUDIO(www.visualpro.it)

1. SAIME SAN PROSPERO, JET-SET2. PASTORELLI, OPERA ORO3. RONDINE GROUP,

I MARMI DI RONDINE, DECORO NEOCLASSIC BLACK

4. PHORMA, MAGNETICA

1. VERDE1999, TT120 PROGETTO 2 GOLD

2. TAGINA, JOE - MAPEI, KERAPOXYDESIGN E MAPEGLITTER

3. REFIN, R+EVOLUTION4. LAFAENZA, ALICUDI5. SIMAS, ACQUA SPACE FLOW

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con la partecipazione di: Fondazione Renzo Piano

David Childs SOM - Skidmore Owings & Merrill, Mario Botta, Enzo Mari, MVRDV,

Francesco Dal Co, Karim Rashid, Fulvio Irace

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ARCHITETTURA

Il regno DELLO SHOPPING Ad Austin, il Barton Creek Square riunisce più di 180 spazicommerciali dedicati ai brand americani più prestigiosi: Lea Ceramiche contribuisce a firmarne il nuovo look.

Foto Matteo Serri,Progettista Arrowstreet, Distributore Nasco Stone & Tile, Superfici Lea Ceramiche

Il suo nome Barton Creek Square rendeomaggio al corso d’acqua che, durantela sua corsa di più di 60 km per raggiun-gere il lago dove si congiunge con il più

noto Colorado river, crea ai margini della ca-pitale texana una zona naturalistica ricca difauna e flora autoctone, un paesaggio riccodi laghi che offre indimenticabili emozioniper chi ama la canoa o il kayak.Posto al bordo sud di tale zona, tra la MoPacExpressway (che collega a Dallas e ForthWorth) e il Loop 360, è il più grande shop-ping mall di Austin e un vero punto di rife-rimento urbano, raggiungibile in soli 7minuti di macchina dal cuore della città.Creato all’inizio degli anni Novanta secondoil modello allora imperante che prevedevasolo l’offerta di boutique e spazi commer-ciali legati all’abbigliamento, di recente haampliato la sua superficie con la NordstromWing in modo da poter includere quei serviziormai sempre più richiesti dal cliente con-temporaneo: nuovi bar e ristoranti legati acucine differenti, un cinema multisala, lus-suose spa, centri bancari e di grafica digitale,

saloni di parrucchiere e punti vendita di ali-mentari, tecnologia (tra cui l’unico AppleStore della città) e ottica.Con più di 500.000 visitatori nel 2006 e unaprevisione di raggiungere i 600.000 entro il2012 , il Barton Creek Square è il fiore al-l’occhiello tra i 10 shopping mall che ilSimon Property Group (uno dei maggiorigruppi statunitensi di real estate, con più di380 proprietà e 5000 dipendenti nel mondo)possiede ad Austin. Gran parte del successo è legato al progettodegli interni firmato da Arrowstreet, lo stu-dio di architettura e design con sede a So-merville (Massachussetts) che “nel suolavoro basato sui 250 anni di esperienza deisuoi soci punta a valorizzare gli spazi (com-

di Maria Giulia Zunino

A destra, uno scorcio del Barton CreekSquare ad Austin, Texas. Il centrocommerciale riunisce l’eccellenza

americana nel campo dell’abbigliamento,della ristorazione e della tecnologia.

È situato ai margini di una straordinaria areanaturalistica, a 7 minuti dal centro città.

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merciali, ma non solo) attraverso propostecreative e spesso immaginifiche, capaci difarne emergere le potenzialità e l’energia”. Ne è derivato una sorta di paesaggio urbanoche trova i suoi punti di forza negli spazi diconnessione, interpretati non più solo comearee di transito, ma piuttosto come luoghi diincontro e di sosta, declinati in chiave sce-nografica. Le scultoree scale pedonali, le rampe mobili,gli ampi percorsi che si aprono in piazze “al-l’italiana” delimitate da portici di dimensionie forme diverse, le balconate che offronoviste panoramiche sull’interno, godono disuperfici generose e di abbondante luce na-turale.La luce si diffonde morbidamente sul mate-riale scelto per tutta la pavimentazione che,ancora una volta, esprime l’eccellenza ita-

Sotto, la piccola piazza d’ingresso allo shoppingcenter. In basso, una delle piazze interneconnotate dal perimetro porticato che varianocontinuamente i percorsi, creando un paesaggiourbano.

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ARCHITETTURA

Scheda tecnicaSuperfici: Lea Ceramiche, serie Stonehenge (Savanna) e Tecnoquartz (Silver)Tipologia e formati prevalenti: gres porcellanato tutta massaSpecifiche tecniche significative: Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,04%Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme Resistenza all’abrasione profonda (ISO 10545-6): ≤ 145 mm3

Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conformeResistenza al gelo (ISO 10545-12): conformeResistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 50 N/mm2

Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conformeResistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme

Sopra, il rivestimento delle scale pedonali che collegano lepiazze interne alla balconata con il secondo piano di negoziè in grès porcellanato. Sotto, l’innesto di una scala di formascultorea nel contesto di una piazza.

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liana. È realizzata con “Tecnoquartz” e “Sto-nehenge”, due collezioni prodotte da LeaCeramiche, belle ed eleganti come le pietrenaturali di tante città italiane. Nella declinazione Silver, chiara e luminosa,le piastrelle “Tecnoquartz” rivestono le particentrali, sottoposte a traffico più alto, e, persottolineare le variazioni spaziali, sono po-sate in una grande varietà di disegni creatidall’abbinamento dei formati 30x30 e 20x30.Nel morbido colore Savanna e nel formato

60x60, le piastrelle “Stonehenge” (che nelnome alludono alla forza e al fascino delle“pietre sospese” dell’omonimo straordinariosito celtico) punteggiano alcune parti centralie disegnano lo stacco tra la zona ad alto traf-fico e l’ingresso ai negozi. “La loro qualità estetica è uno dei valori ag-giunti del progetto”, sottolineano gli archi-tetti, sostenuti dai visitatori che sul sito delBarton Creek Square commentano congrande soddisfazione il decoro innovativo e

il fascino della ceramica che ricorda la pietra. “Ma all’estetica”, aggiungono “questi pro-dotti in gres porcellanato con tecnologiatutta massa (e doppia pressatura nel caso diTecnoquartz) aggiungono maggior resi-stenza e inalterabilità nel tempo. Senza di-menticare che sono antimacchia, antiscivolo,inassorbenti e molto facili da pulire: tutti fat-tori indispensabili nei luoghi pubblici di pre-stigio”.

Maria Giulia Zunino, Abitare

In questa pagina, alcuni dettagli del sistema deipercorsi (circa 7000 mq) rivestito con piastrelle ingrès porcellanato a tutta massa, sia nelle zonecentrali ad alto traffico che nelle aree d’accessoai negozi, che formano le fasce laterali chedanno continuità all’insieme.

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ARCHITETTURA

Kempinski Residences & SUITES DOHALusso non urlato, comfort straordinario, eleganza, servizi di eccellenza e privacy si fondono nella nuova struttura

Foto Murtada Al Masri, Progettazione esterni Arab Engineering Bureau, Progettazione interni Giampiero Peia eMarta Nasazzi (Peia Associati), Distributore Gulf Ceramic, Superfici ceramiche Naxos

Il Qatar, piccolo emirato politicamentestabile, grazie all’accortaamministrazione delle sue enormiriserve di gas naturale e alle progressive

aperture all’occidente, continua a registrareelevati tassi di crescita economica. Massicciinvestimenti nelle grandi infrastrutture, nellosport e nella cultura generano flussi diturismo internazionale, leisure e business, dielite. Condizioni che hanno indotto ilGruppo Kempinski, nel mondo sinonimo dihotel di lusso, ad entrare nel mercatosiglando un contratto di gestione della torre-residence recentemente costruita daAlfardan Group Qatar. Immerso nel cuoredi West Bay, distretto degli affari di Doha, ilKempinski Residences & Suites, con i suoi62 piani e 270 metri di altezza la più altacostruzione dell’emirato, costituisce il nuovolandmark cittadino. Sulle quattro facciateesterne della moderna costruzione a piantaquadrata linee bianche verticali tratteggianorettangoli, affiancati a racchiudere motivi

di Santino Limonta

arabici e mediorientali. L’immaginecomplessiva è di gusto qatariano. Laprogettazione integrata di tutti gli internidella sorprendente struttura (concept,dettagli costruttivi, coordinamentoprogettuale, direzione artistica, arredo,finiture) è stata curata dallo studio diarchitettura milanese Peia Associati.L’approccio stilistico è quello occidentalecontemporaneo mediato con i peculiari trattidistintivi della cultura locale. Un modusoperandi, radicato nel dna dello studio, tesoad attribuire una “identità” al costruito,evitando la pedissequa riproposizione di quelfastidioso “International style” uguale inogni parte del mondo. Così nella halld’ingresso l’esaltazione del tema del cortilearabo “sahn”, con la fontana centrale e tuttointorno (a diversi livelli) le finestre“mushrabiya” (grate in legno tornito chepermettono di vedere senza essere visti), ètemperata dall’utilizzo di acciaio verniciatobianco e di sistemi di illuminazione ad alta

Nell’immagine a sinistral’accesso agli spogliatoimaschili dalla piscina che sitrova all’interno del PureLeisure & Wellness Centre. A destra, un particolare dellazona bordo piscina adibita asolarium.

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Sopra, la visionepanoramica della piscinasottolinea il grandecontributo per il risultatoestetico complessivo datodalle lastre in materialeceramico utilizzate perrivestirne interamente lepareti. In basso a sinistra,la piscina e la zona solariumviste da angolazione diversa.In basso a destra,particolare dell’accesso allazona adulti.

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ARCHITETTURA

tecnologia, originanti comunque posterior -mente ombre ad effetto “mushrabiya”. Laricerca di equilibrio fra lusso, stile europeo etradizioni locali si ripete, con temi diversi, intutti gli ambienti pubblici del residence enelle 370 suites da cui si godono vistemozzafiato delle acque del Golfo Persico. Lasuperficie varia dai 63-91 metri quadri per lesuites con una camera da letto, ai 150 mediper le due camere, ai 183-191 per tre camere,fino ai 410 e 545 metri quadri delle TriplexSky Villa di quattro camere e ai 1050 metriquadri delle Duplex Sky Villa di 6 cameredegli ultimi due piani, con soffitti a doppiaaltezza e ascensori privati. Gli ospiti godonodi accesso esclusivo al Pure Leisure &Wellness Centre dotato di due piscinecoperte di 25 metri, palestra con attrezzaturedi ultima generazione, spa e altri servizi perla cura del corpo. Per i più piccoli ilKempinski Kids Club assicura varie attività.Nell’area spa e piscine i progettisti sentivanola particolare esigenza di rievocare latradizione degli Hammam mediorientali edelle terme classiche, ambienti in cuiabbondavano marmi e materiali lapidei. Nelcontempo temevano i problemi dimanutenzione che questi materiali pongono.Da qui la scelta di utilizzare a parete leceramiche di Naxos, collezione Marble Hill,colore Sculptur e fascia Black Hill nelformato 32,5x97,7 cm, lastre in tutto simili almarmo naturale dal punto di vista estetico.Per soddisfare i piaceri del palato, la brasserieeuropea Aroma è aperta sette giorno su setteper colazioni, pranzi e cene. IlContemporary Lounge & Bar propone le

Qui a fianco nell’immagine grande, in primo pianola elaborata fontana che accoglie gli ospiti accantoall’ingresso del ristorante, al piano terra. Nelle fotopiccole in basso: a sinistra, particolare di uno deipassaggi che dalla piscina portano agli spogliatoi,alla zona massaggi e al centro benessere; a destra, le zone adibite a solarium sonoattrezzate con lettini. Evidentissimo sulle paretil’effetto marmo generato dai materiali ceramici.

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migliori bevande internazionali, oltre ad unaricca selezione di tè e caffè in una rilassanteatmosfera musicale. Alla Gourmet House sipossono acquistare prelibatezze di tutto ilmondo e prodotti artigianali di qualità.Mentre nella Health Lounge@Pure, situatanell’area wellness, sono serviti succhi difrutta fresca e di verdure, tè ghiacciati ecocktail a base di proteine naturali. Il tuttoin puro stile Kempinski.

Santino Limonta

Scheda tecnicaSuperfici ceramiche: Naxos, Serie Marble HillTipologia e formati prevalenti: monoporosa pasta bianca, colore Sculpur, formati 32,5x32,5 - 32,5x97,7 cm e decoro Fascia Black Hill 32,5x97,7 cmSpecifiche tecniche significative:Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): conforme Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conformeResistenza alla flessione (ISO 10545-4): conformeResistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme

Tutte le immagini piccole in alto mostrano accessi epassaggi della piscina alle altre zone del Pure Leisure &Wellness Centre. Nell’immagine grande qui sotto lareception dell’area benessere. Le lastre in materialeceramico, oltre che sulle pareti della piscina sono stateposate anche su pavimenti e rivestimenti delle zonespogliatoi, del centro massaggi e del centro benessere.

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INTERVISTA

Vent’anni al servizio dellaCERAMICA ITALIANA

La priorità dell’azienda, ricorda l’amministratoreBruno Rizzardi, è la ricerca del miglior connubio tramateriali innovativi e di qualità e prezzi competitivi.Ferma restando un’offerta ampia ed esaustiva.

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di Barbara Benini

Bruno RizzardiBruno Rizzardi è l’amministratoreunico di Cammi Ceramiche, aziendadi elevato profilo per il settore ediledella Lombardia. Ecco i suoi numeri.

6 dipendenti1,5 milioni di fatturato250 mq di spazio espositivo

*

Un’esperienza quasi ventennale, unforte radicamento sul territorio el’attenzione costante alla qualitàdi materiali e servizi. Lungo que-

ste tre direttrici si è costruita e consolidatal’attività di Cammi Ceramiche, società delbresciano nata nel 1995. Una realtà che neltempo ha saputo diventare un punto di rife-rimento per privati e imprese edili in grado dioffrire materiali di qualità e servizi puntualied efficaci coniugandoli con il fondamentalevalore aggiunto della competitività. “La prio-rità di Cammi Ceramiche - spiega l’ammini-stratore unico, Bruno Rizzardi - è semprestata la ricerca del connubio fra l’esigenza direperire materiali innovativi e di qualità conla necessità di mantenere prezzi competitivi,il tutto in conformità con gli standard rag-giunti e consolidati nel corso della storia del-l’azienda”.I clienti di Cammi Ceramiche sono preva-lentemente privati, anche se non mancaun’affezionata ed ampia fetta di clientela ap-partenente al settore professionale. “I nostriclienti, specialmente i privati – spiega Riz-zardi - si distinguono per gusti molto diversi

e le loro richieste spaziano su prodotti chevanno dal legno al gres porcellanato lucido ospazzolato, ai formati sempre più grandi. Nelgres porcellanato, sia levigato che spazzolatosta prendendo sempre più piede il formato60x60. Il resto della nostra clientela, circa il40%, è composta da imprenditori che co-struiscono appartamenti da vendere, per cuile loro richieste sono senz’altro di un tonoinferiore, sia dal lato economico che qualita-tivo. Non è senza dubbio il solo prezzo cheindirizza le loro scelte, ma sicuramente, ne èil fattore predominante”.Accanto alla competitività dei prezzi, i pro-dotti commercializzati rappresentano unodei punti di forza di questa società. Preva-lentemente made in Italy, spaziano dalla ce-ramica al legno, dal marmo al cotto, daivinilici ai laminati. “Nel nostro show-room -continua Rizzardi - riusciamo ad esporre eproporre tutti quei materiali che, in percen-tuali diverse, sono alla base della nostra com-mercializzazione, compreso, in misura menorilevante, l’arredo bagno. La nostra aziendaè da sempre alla ricerca di prodotti all’avan-guardia e, soprattutto in questo difficile pe-riodo, riteniamo indispensabile privilegiare ifornitori italiani, dando particolare rilievo aquelle ditte che da sempre si sono distinteper serietà e coerenza e che rappresentanoper noi una garanzia certa di continuità e si-curezza”.Alcuni imprescindibili punti fermi, dunque,che rendano possibile rispondere in modoadeguato alle esigenze dei clienti e a gusti incostante via di trasformazione, definiti dalsusseguirsi delle mode ma anche dalle con-

Nella pagina a fianco, l’ingresso dell’ampioshowroom di Cammi Ceramiche, a Gottolengo(BS). Con i suoi 250 metri quadrati di spazioespositivo, l’azienda è in grado di proporre allapropria clientela una pluralità di prodotti per ogniesigenza costruttiva. Sopra a destra, lo staff diCammi Ceramiche. Da sinistra, Attilio Tomasoni,addetto al magazzino, Ida Zecchina, segretaria eaddetta alle vendite, Marco Rizzardi, impiegatotecnico e addetto alle vendite.

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INTERVISTA

tingenze socio-economiche. Parallelamentealla qualità dei prodotti, quindi, l’aziendapone da sempre grande e particolare atten-zione ai servizi. A partire dagli spazi esposi-tivi e fin dall’inaugurazione di quello storicodi Gottolengo, in provincia di Brescia. Unoshow room pensato e realizzato in modo taleda poter valorizzare al massimo l’estetica deiprodotti attraverso l’utilizzo di sistemi espo-sitivi funzionali e in grado di creare un am-biente famigliare ed accogliente. “Le esigenze dei clienti si sono naturalmenteevolute nel tempo e richieste sempre più di-sparate sono all’ordine del giorno - dice l’am-ministratore - Noi cerchiamo di rispondere atutto questo assecondando, ma allo stessotempo interpretando gusti e bisogni della

clientela, non solo nelle esposizioni che pro-poniamo ma anche, più in generale, nei ser-vizi che offriamo. Siamo convinti che sianecessario attuare un servizio sempre più al-l’avanguardia, con personale qualificato, chesappia accogliere ed indirizzare i clienti, chesappia valorizzare i prodotti e che, infine,sappia disporre di tecniche di posa adeguate.La nostra fonte di ispirazione e di stimolo èil mercato stesso, oggi molto compresso. E’proprio il mercato che ci sprona a non tra-scurare le più disparate opportunità di la-voro, cercando di affinare maggiormente siale tecniche di vendita che di posa dei mate-riali. Siamo convinti che il futuro del nostrolavoro sarà sempre più improntato al servi-zio e, a questo proposito, i nostri tecnici

sono assiduamente presenti sui cantieri, instretta collaborazione con i clienti per sug-gerimenti e risoluzione dei problemi in corsod’opera”.Esigenze disparate e in continua evoluzione,dunque, E questa resta la strategia adottataanche davanti alla crisi. “Oggi, come sempre,la bacchetta magica che risolva i probleminon esiste - spiega Rizzardi -. Ciò che esiste,invece, è la volontà e la risolutezza ad ope-rare seriamente, concentrandosi, ora più chemai, sulle problematiche giornaliere, cer-cando di superarle con la professionalità e ladisponibilità, qualità sempre più indispensa-bili per operare in questo momento storico”.

Barbara Benini

I principali marchi italiani in vendita presso CammiALFALUX CERAMICHE CASALGRANDE PADANACENTURYCESI CERAMICA DI SIRONEIL PALAGIOKRONOS 2 CERAMICHELARIAMONOCIBECNAXOSRONDINESAIME SAN PROSPERO SIRETAGINA CERAMICHE D'ARTE

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MERCATO

È LA PRIMA CASAla molla degli acquisti

Dopo la stagnazione dovuta allacrisi, nel mercato delle compra-vendite di immobili di civile abita-zione, s’iniziano ad intravedere

segni di effervescenza. È l’elemento salienteche emerge dall’indagine 2010 di Tecno-borsa, “Le famiglie italiane e il mercato im-mobiliare”, che attraverso interviste ad uncampione significativo di 2.200 famiglie,stratificate per età, composizione del nucleo,area geografica e ampiezza del Comune diresidenza, traccia un identikit del comporta-mento degli italiani sul mercato immobiliarenegli ultimi due anni (2008-2009) e profilaprevisioni per il 2009 e il 2010. Il 4,1% delle famiglie italiane prevede di por-tare a termine almeno una transazione im-mobiliare, intesa sia come compravendita siacome locazione, nel biennio 2010-2011. Lefamiglie più attive, da questo punto di vista,sono coppie giovani senza figli, con buon li-vello culturale, e stranieri. Questa efferve-scenza presenta i livelli maggiori nei piccoliComuni del Nord-Est. Il 2,3% delle famigliepensa, inoltre, di acquistare un immobile neiprossimi due anni, dove la maggior propen-sione si riscontra nei nuclei familiari con ca-pofamiglia di età dai 25 ai 34 anni, figlipiccoli, buono status economico ed elevatolivello culturale, fattori, questi, che contrad-distinguono anche gli stranieri. Il fattore cau-sale che connota la maggior parte dellefamiglie (54,9%) che intendono acquistareuna casa, è la ricerca dell’abitazione in cui vi-vere, mentre il 17,6% lo fa per investimentoe il 15,7% per fornire un alloggio ai parentiprossimi, in primis i figli. Se si analizza iltrend dal punto di vista dell’offerta, l’1,1%delle famiglie intende vendere almeno unimmobile tra il 2010 e il 2011, un valore che

manifesta una diminuzione, legata alla con-trazione dei prezzi degli immobili e al dif-fuso atteggiamento di attesa. Il 56% di chiintende mettere sul mercato l’immobile diproprietà dichiara di volerlo fare per acqui-stare una nuova e più idonea abitazione doverisiedere, magari più ampia e con comfortpiù adeguati. Secondo l’Agenzia del territorio, dal 2006 al2009 le transazioni si sono ridotte, in Italia,dalle 854mila del 2006 alle 609mila del 2009,con una flessione di quasi il 30%, «comun-que meno grave - puntualizza RaimondoSoria, presidente di Tecnoborsa - rispetto ad altriPaesi europei e agli Usa». Nonostante questoevidente segno di rallentamento, legato aduna maggior prudenza e alla diminuzionedella liquidità, si osservano interessanti cam-biamenti negli orientamenti delle famiglie.Tra il 2008 e il 2009, la quota di coloro chehanno sostituito l’abitazione principale si èduplicata rispetto al 2006. Si è anche am-pliata la quantità di famiglie disposte ad ac-quistare immobili per investimento, il cuinumero è raddoppiato negli ultimi tre anni.Un altro fenomeno rilevante è l’aumentoconsiderevole dei movimenti nel mercatodelle locazioni, per la prima volta in contro-tendenza dal 2004, dopo 6 anni di trend de-crescente. Nel biennio 2008-2009, il 12,9% delle fami-glie italiane intervistate ha effettuato almenouna transazione, acquistando, vendendo,prendendo o concedendo in locazione unimmobile. Questo valore rimane stazionario,e manifesta un calo solo rispetto al 2004. Lefamiglie più attive sono quelle i cui figli vi-vono ancora con i genitori, il cui capofami-glia ha tra i 35 e i 64 anni, con unaprofessione che garantisce un buon livello di

Secondo l’agenzia del Territorio, il mercato immobiliare negli ultimi tre anniè stato connotato da interessanti cambiamenti nei comportamenti dellefamiglie. Raddoppiata la quota di chi sostituisce l’abitazione.di Roberto Faben

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stata il Nord-Est, mentre meno dinamico, ri-spetto al passato, si è rivelato il Nord-Ovest. Sono leggermente diminuite le vendite delleabitazioni principali (molto spesso per sosti-tuirle) e il fenomeno si è presentato più in-tenso nei Comuni piccoli e medi (al di sottodei 250mila abitanti) del Sud, prevalente-mente rappresentato da famiglie numerosecon capofamiglia tra i 44 e i 64 anni, con sta-tus economico medio-alto. Aumentano invece le vendite di secondecase, che, se destinate alle vacanze, sonostate vendute prevalentemente da pensio-nati, residenti nel Centro Italia. Il 4% dellefamiglie intervistate ha preso in affittoun’abitazione, il 6,9% l’ha invece destinataalla locazione, con maggior vivacità neigrandi Comuni del Nord-Ovest, del Sud edelle Isole.

Roberto Faben

reddito. Dal punto di vista geografico, la do-manda delle famiglie ha manifestato mag-giore vitalità nelle aree dei grandi Comuni(più di 250mila abitanti), nel Nord-est e nelSud. Il 3,5% delle famiglie intervistate ha ac-quistato un immobile negli ultimi due annie, a comprare casa, sono state soprattutto fa-miglie mature con figli e/o appartenenti anuclei famigliari in crescita (coppie giovanisenza figli o con figli piccoli), con livello cul-turale trasversale e buona situazione di red-dito. Le famiglie più attive sono quelle cherisiedono nei grandi Comuni nel Centro delpaese. Il 71,1% di chi ha comprato casa, loha fatto per l’abitazione in cui vivere, moti-vazione sempre molto presente anche nelleprecedenti rilevazioni di Tecnoborsa ma che,in questa, ha raggiunto il picco più elevato.Dunque, con la crisi, la decisione di acqui-stare un’abitazione, magari cambiando quellagià posseduta, rappresenta sempre un rifu-gio in tempi di grave insicurezza finanziaria.Rispetto al 2006-2007, è raddoppiata laquota di chi ha acquistato una casa per mo-tivi d’investimento, raggiungendo l’11,8%, ilvalore più alto dal 2004, elemento questoche conferma la fiducia riposta in un inve-stimento ritenuto più solido rispetto ad altritipi d’investimenti finanziari, quantunquegravato da tasse e imposte. Viceversa, è scesala percentuale di chi ha comprato una se-conda casa, sia per vacanze sia per parentiprossimi (nella maggior parte dei casi i figli),una scelta intrapresa dal 7,9% di chi ha con-cluso una compravendita. Fra coloro che hanno acquistato l’abitazioneprincipale, il requisito che ha inciso mag-giormente sulla scelta della casa in cui vivereè stato la dimensione più idonea alle esi-genze della famiglia (72,2%), valore più cheraddoppiato rispetto alle indagini precedenti:molto rilievo è dato dagli italiani al comfort,alla qualità delle finiture e alla presenza diterrazzi, considerati come importanti spazidi contatto con l’ambiente esterno. Nel biennio 2008-2009 gli appartamenti piùrichiesti hanno continuato ad essere quellimedi (71-100 metri quadrati), seguiti daquelli medio-grandi (101-140 metri qua-drati), e dai medio-piccoli (50-70 metri qua-drati). Al quarto posto troviamo quelligrandi (oltre 140 metri quadrati), mentre imeno richiesti sono stati quelli molto piccoli(fino a 49 metri quadrati). La superficiemedia delle abitazioni acquistate è, come inpassato, di circa 100 metri quadrati. Anche

rispetto alle caratteristiche socio-demografi-che e al profilo del capofamiglia, la situa-zione è rimasta sostanzialmente immutata:gli appartamenti medio-piccoli sono quellipreferiti da persone tra i 45 e i 54 anni chevivono da soli; quelli medi sono scelti dapersone dai 45 ai 54 anni ma senza figli ocon figli grandi, mentre le case grandi sonoacquistate da giovani-adulti dai 35 ai 44 annicon figli piccoli che hanno raggiunto unacerta stabilità economica. Il 42,1% di chi ha acquistato un’abitazioneha preferito una casa di nuova costruzione,il 32,9% ha scelto case abitabili, mentre ilresto ha optato per case ristrutturate o da ri-strutturare. Per quel che riguarda le dota-zioni presenti negli immobili acquistatinell’ultimo biennio, ai primi posti troviamola presenza di box-posto auto (60,5%),ascensore condominiale (57,9%), terrazza-balcone (48,7%). Resta pressoché inalterato,rispetto alla ricerca Tecnoborsa del 2008, illivello di soddisfazione per la casa dove gliitaliani abitano. Oltre il 70% si ritiene grati-ficato, mentre il livello più basso di soddi-sfazione si ha per le dotazioni, le finiture e ilcomfort. Il 2,7% delle famiglie intervistateha venduto casa tra il 2008 e il 2009, per-centuale superiore alla rilevazione prece-dente (1,1%), e a venderle sono statesoprattutto coppie di età compresa fra i 35 ei 44 anni e coppie mature (65-74 anni); rela-tivamente bassa la vendita fra i single e fa-miglie molto numerose. L’area più attiva è

LE RAGIONI DELL’ACQUISTO DEGLI IMMOBILI IN ITALIA. Confronto indagini 2004-2006-2008-2010 (val. %)

Fonte: Centro Studi sull’Economia Immobiliare – CSEI Tecnoborsa

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INTERIOR DESIGN

Virgin Active Classic A MILANOUn villaggio fitnessesclusivo eraffinato, pensatoper un benessereallargato a nuovefunzionalità.

di Livio Salvadori

Foto Luciano Busani, Progetto Studio Franco Scaglia, Superfici ceramiche Floor Gres, Casa dolce casa, Rex Sanitari Flaminia, NIC design

Virgin Active, società del gruppoVirgin che opera nel settore delwellness a diversi livelli, ha intro-dotto anche nel nostro paese il

concetto di villaggio fitness associato a unavisione del benessere di nuova concezione,che propone una serie di servizi all inclusive.Presente in Italia con 18 centri - tutti dotatidi palestra, sale per corsi, piscina, area relaxcon sauna, bagno turco e idromassaggio, per-sonal trainer, bar, ristorante e parcheggio -,Virgin Active propone soluzioni differen-ziate: alcuni club si rivolgono alla famiglia esono dotati di un’area bambini dove i socipossono affidare a personale competente ipropri figli per tutta la durata del loro alle-namento; altri club - in particolare quelli si-tuati nel centro delle città e definiti UrbanClub - sono pensati, invece, per le esigenzedelle persone che lavorano in ufficio.Il Virgin Active recentemente inaugurato aMilano è l’unico Club Classic d’Italia: un vil-laggio fitness a numero chiuso che, oltre alle

dotazioni standard, offre ai propri soci altriservizi esclusivi, come la business lounge conarea Wi-Fi, gli spogliatoi con armadietti per-sonalizzati, la terrazza con vasca idromas-saggio e il valet parking.Localizzato in un’area strategica della città,dove da tempo sono in atto numerosi inter-venti di nuova costruzione e iniziative di ri-qualificazione urbana, il nuovo centro è statoricavato dalla ristrutturazione di un’analogastruttura esistente, completamente riproget-tata dal competente Studio Franco Scaglia,che vanta una vasta esperienza e un elevatolivello di specializzazione in questo settore.Ciò nonostante non è stata un’impresa af-fatto semplice.“Si tratta certamente del progetto di Wel-lness Club più impegnativo mai realizzato dalmio studio” afferma l’architetto Franco Sca-glia. “La complessità strutturale del fabbri-cato (un piano terra e due piani interrati) hamolto complicato la fase di organizzazionedel layout, che è stato aggiornato continua-

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mente fino ad arrivare a 15 versioni diverse.Inoltre, trattandosi del primo Club Classic diVirgin Active in Italia (il livello più alto deiClub della catena inglese) abbiamo dovutoreinventare il rapporto fra spazi e funzioni,naturalmente sempre in sintonia con il com-mittente”.Nello sviluppo del progetto, la piscina harappresentato il vincolo strutturale più im-portante, in quanto, essendo preesistente,non poteva essere spostata, ma solo ridise-gnata; di conseguenza, tutte le aree bagnate(spa) sono state posizionate al livello inter-rato più basso, con qualche difficoltà nei col-legamenti verticali.Sul piano dell’interior design e dell’immaginecomplessiva del villaggio, la richiesta dellacommittenza è stata molto precisa: ricercaree realizzare il giusto equilibrio tra la filosofiaVirgin e la valorizzazione degli elementi diesclusività rappresentati, da una parte, dallalocalizzazione in una zona della città (CorsoComo) particolarmente vivace e dinamica, e

A sinistra, l’ingresso del villaggio fitness e la zonareception, qualificata da tonalità rilassanti. Sotto, l’ambiente della piscina si caratterizza perl’accurato progetto dei materiali di rivestimento.

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66 Cer Magazine 27/2010

INTERIOR DESIGN

dall’altra, dal passato di prestigio del prece-dente centro (Club Conti) a cui dare conti-nuità.In questa prospettiva, i progettisti hanno po-tuto sperimentare soluzioni inedite come ledue diverse tipologie di spogliatoio, il salottoriservato e, soprattutto, il Virgin Café, ilprimo di questo genere: uno spazio esclusivoche si affaccia su via Tocqueville, concepitonon solo come ristorante riservato al Club,ma anche come locale in grado di rimanereaperto fino a tarda notte, in piena sintoniacon le abitudini della zona. Altri serviziesclusivi, come parrucchiere, lavanderia e

Completamente pavimentate e rivestite conmateriali ceramici, sia le zone conspecifiche destinazioni funzionali che le areedi transito e di servizio sono trattate conuguale cura e attenzione per ogni dettaglio.

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Day spa, completano la dotazione che que-sto Club offre ai propri soci.In fase progettuale, la selezione dei materialidi finitura ha avuto un ruolo fondamentale ela scelta di utilizzare la ceramica per la mag-gior parte delle superfici è risultata premiantesia a livello estetico e compositivo, sia sulpiano delle prestazioni tecniche e funzionali.Fatta esclusione per le vasche della piscina edell’idromassaggio, che sono in pietra, tuttele zone umide e gli spogliatoi, così come lapalestra e gli spazi di servizio sono stati pa-vimentati e rivestiti con piastrelle in cera-mica, combinando diverse serie dei marchiFloor Gres, Rex e Casa dolce casa - tutti diFlorim - ed utilizzando collezioni che nellatexture evocano anche il legno.

Livio Salvadori, Casabella

L’accurata combinazione divarie serie ceramiche,utilizzate in formati diversi,con finiture e disegni diposa differenziati, consentedi personalizzare ogniambiente, pur mantenendouna visione d’insiemeomogenea e coerente.

Scheda tecnicaSuperfici ceramiche: Floor Gres, Casa dolce casa, RexTipologia: grès porcellanato, vetro, pasta biancaSpecifiche prodotti:Floor Gres: Basic Vancouver 30x30; Chromtech Cool 2.0 30x30 e30x60; Techne Ls Vancouver 12 mm 20x20.Casa dolce casa: Belgique Tan Finish e Belgique Dark Finish 10x120 e20x120 Strutturato, Belgique Gray Finish 20x120 strutturato; CuoioMelanzana 10x60 e 60x60 rettificato, 15x15.Rex, Logica 30x60 Antracite; Pierres Pierre de Santarems 20x60strutturato; Pierre de Wallonie 60x60 strutturato, Pierre de Wallonie20x60 strutturato; Extra Light Square Oyster; Capitonné Bianco 20x20.Sanitari: Flaminia, lavabo colonna centro stanza Monowash e lavaboAcqualight. Design: Giulio Cappellini e Roberto Colomba.NIC design, lavabo Onda 42.

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ARCHITETTURA

Sembra che i cosiddetti non luoghi- così definiti da Marc Augè - sisiano evoluti, che non siano piùsolo una semplice negazione dei

luoghi, qualcosa che esiste per sottrazione.I grandi centri commerciali, le aree indu-striali, i cinema multisala, così come anchegli aeroporti stanno diventando le inediteporte d’ingresso delle nostre città, un’occa-sione di rilettura progettuale del nostro pae-saggio. Non sono solo oggetti ingombranti eanonimi da rimuovere con snobismo, masono alcune delle poche occasioni che l’ar-chitettura italiana ha ancora di lavorare suscala territoriale e di costruire i suoi nuovilandmark.Gli aeroporti, come il nuovo terminal diOlbia, dunque, possono acquisire nel tempoun’identità storica e diventare luoghi d’in-contro e relazioni umane, con una loro indi-vidualità e densità simbolica, tanto da poterdiventare generatori di luoghi, diventare unluogo concreto dell’utopia togliendosi final-mente di dosso l’accusa di essere uno spazionon risolto.

Oltre i NON LUOGHIL’ampliamento del Terminal di Aviazione Generaledel nuovo aeroporto di Olbia integra funzionalità edesclusività con particolare riguardo per l’impattoambientale, utilizzando materiali locali e naturali.

di Alessandra Coppa

Foto Tiziano Canu, Progettisti Erregi, DL2A, Archigroup, Superfici ceramiche Cercom

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La struttura dell’aeroporto si articola sutre livelli e comprende diversi servizi.L’area bimbi, il ristorante, le aree diattesa e i bagni sono rese omogeneeda rigorose scelte cromatiche e dallaposa di un unico rivestimento ceramicoper la pavimentazione.

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70 Cer Magazine 27/2010

ARCHITETTURA

Il Nuovo Terminal di Aviazione Generale diOlbia combina la funzionalità tipica di un’ae-rostazione, la raffinatezza di un edificio dirappresentanza e l’eleganza di un club esclu-sivo, presentando caratteristiche architetto-niche originali e armoniose che ben siintegrano con il territorio circostante, grazieanche all’uso di materiali locali e di vegeta-zione tipica della Sardegna.I lavori di ampliamento e rifacimento deivecchi locali, su progetto dell’architetto Wil-lem Brower e dello studio tecnico Geo-gramma erano iniziati nel 2000.L’aerostazione è stata ampliata e inauguratail 27 giugno 2009 dal gruppo di progetta-zione Erregi, DL2A e Archigroup, fino araggiungere 42.000 mq, triplo della superfi-cierispetto alla vecchia struttura. È dotata di

Le ampie aree di transito sono garantitedall’usura grazie alla scelta del grèsporcellanato che unisce caratteristichetecniche ed estetiche.

Il grande formato della pavimentazionedilata la percezione spaziale coneleganza e raffinatezza.

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Scheda tecnicaSuperfici ceramiche: Cercom, serie HabitaTipologia e formati prevalenti: grès porcellanato a tutta massa, formati 30x60 e 60x60 cm,colori bianco e peceSpecifiche tecniche significative: Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): 0,05% Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): classe UA-ULA-UHAResistenza all’abrasione profonda (ISO 10545-6): ≤ 175 mm3

Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): classe 5Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conformeResistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 35 N/mm2

Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conformeResistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme

40 banchi check-in, 15 uscite, 5 pontili mo-bili (fingers), un ampio centro commerciale di2.200 mq con negozi e servizi ed è destinataad accogliere 4.500.000 passeggeri all’anno. L’architettura è elegante e moderna; una par-ticolare attenzione è stata dedicata allo studiodella più armonica integrazione tra la strut-tura e il paesaggio sardo (il progetto di inse-rimento e di impatto ambientale è diArchigroup) al fine di valorizzare al massimole peculiarità del territorio e per offrire l’op-portunità al passeggero e al visitatore di tra-scorrere l’attesa nel modo migliore e con ilmassimo dei comfort.La struttura si articola su tre livelli: un pianoterra di 2.000 mq, dove si trovano uffici espazi operativi, aree di attesa per passeggeried equipaggi, caffetteria e spazi commerciali;un primo piano di 1.100 mq, che ospita arearelax per equipaggi e servizi complementari(tra cui anche un centro benessere, un risto-rante, un business center, il nuovo spaziomuseale, il collegamento wi-fi, le sale mee-ting, il servizio per la prenotazione di auto, dialberghi, di limousine, di elicotteri); un pianointerrato di 2.200 mq, destinato a spogliatoi

e servizi per il personale, locali tecnologici,depositi e laboratori vari. La nuova strutturaè dotata di un separato edificio per il ceri-moniale e per l’accoglienza di alte autorità eCapi di Stato.La scelta dei pavimenti e dei rivestimenti in-terni in ceramica è ricaduta su Habita di Cer-com, azienda del Gruppo Serenissima CirIndustrie Ceramiche. I rivestimenti esternirealizzati invece con granito San Giacomoestratto in cave locali, sono stati selezionatitra più proposte, considerando il fattore este-

tico, qualitativo ed in particolare la prove-nienza, nell’intento di impiegare quante piùrisorse economiche possibili recuperate nelterritorio stesso. La scelta del grès porcellanato è dovuta alfatto che si tratta di un materiale con elevatequalità estetiche e tecniche, quindi partico-larmente indicato per il transito frequente ri-spettando l’ambiente al massimo conl’utilizzo esclusivo di prodotti certificati.

Alessandra Coppa

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TECNICA

Aparità di materiale ceramico, tipologia, formato e finitura, ci sono pavimentazioni e ri-vestimenti di grande impatto, capaci di contribuire in maniera determinante alla qualitàarchitettonica, altri che passano totalmente inosservati. Cosa fa la differenza? La qualitàdel progetto. Banale penserete, assolutamente no.

Su queste pagine abbiamo più volte insistito come tra i materiali da pavimentazione e rivestimentoche coniugano al meglio contenuti estetici e tecnologici, la ceramica italianaoccupi indiscutibilmente una posizione di primo piano. Non solo per le ele-vate prestazioni misurate e certificate grazie a una completa normativa, maanche per le caratteristiche intrinseche al processo produttivo che consen-tono di sintetizzare in una sola piastrella qualità molto differenti. Il tuttocombinato a prestazioni di funzionalità e durabilità che le consentono disvolgere correttamente anche la propria funzione tecnica. Un prodotto so-stenibile, il cui impatto nell’arco del ciclo di vita (dall’estrazione delle ma-terie prime, alla produzione industriale, fino alla demolizione e allo

smaltimento delle macerie) è stato drasticamente ridotto negli anni grazie a un’intensa attività diinnovazione tecnologica e impiantistica promossa dai produttori Italiani, tra i primi a livello eu-ropeo ad aderire all’Emas (Eco Management and Auditing Scheme) e a fregiarsi delle ceratifica-zioni Ecolabel e Leed.Sulle qualità della materia prima dunque non si discute, ma ogni progettista deve anche essere co-

VALORE AGGIUNTOIl contributo del progetto nella realizzazionedi rivestimenti ceramici per l’architettura

di Alfredo Zappa

IL RUOLO DEL PROGETTISTA NON DEVELIMITARSI ALLA SOLA SCELTA ESTETICA;ANCHE LE ASPETTATIVE TECNICHE DEVONO ESSERE SODDISFATTE.

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sciente che ciascun materiale va prescritto, finalizzato e messo in opera a regola d’arte, in modoche le aspettative estetiche e tecniche vengano pienamente soddisfatte. Il suo ruolo, dunque, nonpuò fermarsi semplicemente alla scelta o andare poco oltre.

Un salto culturaleInnovazione nella ricerca espressiva in architettura, evoluzione delle tecniche costruttive, defini-zione di obiettivi alternativi sia a livello formale che prestazionale, ecosostenibilità, efficienza ener-getica, proposta continua di nuovi materiali ecomponenti, spingono tutti gli operatori del settoreverso un continuo aggiornamento, mentre la com-plessità dei temi e la crescita degli ambiti di specia-lizzazione sollecitano una maggiore integrazione trale competenze, sia a livello progettuale sia di orga-nizzazione di cantiere e corretta messa in opera.Ecco perché, se da un lato il settore punta decisa-mente verso l’innovazione di prodotto e dei processi di produzione, dall’altro un contributo de-terminate deve venire dall’universo della progettazione e dal modo di costruire. Oggi più che mai,bisogna pensare, approfondire e risolvere in sede di progetto, così come finalizzare e tradurre aregola d’arte in fase di messa in opera, quanto sia in grado di assicurare valore aggiunto ai fini nonsolo della qualità architettonica ma anche del benessere ambientale, del comfort abitativo, delle so-luzioni che facilitano la manutenzione e la conservazione in efficienza dei manufatti. Un approc-cio che vale tanto per l’intera costruzione, quanto per i singoli ambiti. Il progetto del sistema dipiastrellatura non si sottrae a questa regola e parafrasando JFK potremmo suggerire agli addettiai lavori di provare una volta tanto a invertire l’ordine dei fattori ponendosi la questione: “Primadi chiedermi cosa può fare la piastrella per me, cosa posso fare io per la piastrella?”.Quello che fino a ieri poteva essere sufficiente, oggi non lo è più ed è giunto il tempo di compiereun salto culturale. Prescrivere che i requisiti generici vengano rispettati, attraverso la realizzazionedi una superficie planare e armoniosa, priva di avvallamenti o scompensi tra gli elementi, scanditada fughe ben eseguite, sicura per i fruitori, durevole e in grado di non deteriorarsi a seguito dellesollecitazioni di esercizio è certamente importante, ma bisogna andare oltre.

Aspetti strutturaliPer elaborare correttamente un progetto di piastrellatura è necessario conoscere e valutare unaserie di dati fondamentali. In primo luogo le caratteristiche strutturali dell’edificio, sia esso rea-lizzato ex novo, sia in caso di ristrutturazione. Da un lato bisogna analizzare gli aspetti legati allecaratteristiche meccaniche e di elasticità della struttura, che come noto sono enormemente diffe-renti tra un sistema costruttivo in cemento armato, in legno o in acciaio e tanto più in caso di ibri-dazione tra i materiali stessi. Così come sono differenti le risposte di una partizione interna inforati di laterizio, in blocchi cementizi alleggeriti o in lastre di cartongesso. Il comportamento intermini di deformazione prevedibile nelle reali condizioni di carico, così come le vibrazioni o i mo-vimenti generati da sollecitazioni dinamiche, o quant’altro, vanno analizzati con attenzione e, ovenecessario, compensati adottando soluzioni note (irrigidimenti, armature, rinforzi del massetto,strati desolidarizzanti eccetera), in considerazione del fatto che la maggior parte delle piastrellesono estremamente rigide e quindi quasi indeformabili.Sempre a livello strutturale bisogna considerare le deformazioni a cui possono andare soggetti imoderni pacchetti a complessa stratificazione, come ad esempio quelli degli involucri esterni. Par-ticolare attenzione va riservata alle sollecitazioni termiche di facciata dei vari elementi (rivesti-mento ceramico compreso), che devono essere liberi di muoversi per assorbire le dilatazionidimensionali indotte dall’irraggiamento solare o dalle notevoli escursioni termiche stagionali. Nonultimi gli aspetti legati ai tempi di maturazione di determinati materiali (calcestruzzo in primis) eai ritiri irreversibili ad essi collegati, così come all’eventuale presenza di giunti strutturali di ritiro-flessione o dilatazione, che solitamente coinvolgono anche lo strato di rivestimento ceramico equindi possono incidere sulla finitura estetica.

IL PROGETTO DELLA PIASTRELLATURA ÈUNO STRUMENTO FONDAMENTALE DIVERIFICA ARCHITETTONICA E CONTROLLODELLE SOLUZIONI DI DETTAGLIO

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TECNICA

L’arte della fugaAltro elemento da valutare nel progetto sono le caratteristiche della superficieda piastrellare e l’eventuale necessità di prevedere l’applicazione sul massetto o direttamente sullastruttura portante di strati di livellamento o regolarizzazione, cicli di pretrattamento e quant’altro,tenendo conto che lo stato e la granulometria della superficie influenza la scelta dell’adesivo, cosìcome determinate tipologie di piastrelle richiedono supporti con specifiche caratteristiche.La destinazione d’uso e le condizioni ambientali di esercizio della piastrellatura, così come le ca-ratteristiche dei materiali ceramici che sono stati scelti, completano il quadro delle informazioninecessarie al progettista per sviluppare correttamente il suo lavoro in termini di scelta, composi-zione e dimensionamento delle tecniche e dei prodotti di posa, mediante adesivi, malte o ancoraggia secco di facciata.Come noto, per la messa in opera si può fare affidamento su una gamma piut-tosto ampia di materiali frutto di un intensa attività di ricerca, che consentono di realizzare pia-strellature ad alte prestazioni e affidabilità anche in ambienti e strutture particolari.Discorso analogo vale per la scelta, il dimensionamento e l’orientamento delle fughe tra le pia-strelle, un aspetto che non coinvolge unicamente il fattore estetico, ma ha anche importanti e prio-ritarie ricadute in termini tecnici ed economici. Infatti, se da un lato la posa a giunto unito esaltala continuità della superficie ceramica, quella a giunto aperto rappresenta una scelta obbligata nelcaso di piastrelle formate per estrusione perché consente di controllare meglio le loro caratteri-stiche dimensionali, ma al tempo stesso risulta più laboriosa, richiede più tempo e quindi è più co-stosa. Ma ci sono anche altre considerazioni che meritano attenzione. Ad esempio accostaredirettamente le piastrelle una all’altra genera superfici di rivestimento molto più rigide e in gradodi rispondere con meno efficacia all’eventuale elasticità strutturale e alle relative tensioni indotte,col rischio di distacchi o fessurazioni. Per contro la posa a giunto aperto non solo garantisce unarisposta migliore in tutti questi casi, ma rende anche meno influenti eventuali differenze dimen-sionali e di spessore. Una caratteristica apprezzabile non solo con i citati pavimenti estrusi, maanche nel caso di lastre di elevato formato che, se non correttamente messe in opera, possono ge-nerare microgradinature tra i giunti accostati delle singole piastrelle, con fastidiosi risultati al cal-pestio e durante le operazioni di pulizia. E ancora, la fuga continua e rettilinea in entrambe ledirezioni del piano, offre una maggiore risposta elastica, mentre quella spezzata da piastrelle sfal-sate è decisamente più rigida. Nonostante questi rischi, in Italia la posa a giunto unito è tra le piùdiffuse, mentre all’estero (Germania, Francia, Inghilterra, Stati Uniti ecc.) le normative prescrivonoesplicitamente il giunto aperto.

La forza del disegnoUn’ultima notazione riguarda il disegno. Produrre tavole di piastrellatura rappresenta non solouno strumento di verifica architettonica di grande efficacia, ma anche un ausilio fondamentaleper la corretta messa in opera, attraverso specifiche di posa, soluzioni di dettaglio e raccomanda-zioni per quanto riguarda la stratificazione dei sottofondi, anche in chiave di isolamento acustico.Grazie alle tavole si possono evidenziare i nodi critici in anticipo evitando improvvisazioni e ri-tardi in corso d’opera. Esprimere un computo metrico decisamente più preciso e quindi econo-micamente efficace, fattore determinante quando si affrontano grandi superfici. Si possono gestirecon estrema precisione la griglia generale di posa, le decorazioni, l’accostamento di formati dif-ferenti e gli eventuali inserti, così come far capitare le piastrelle tagliate dove desiderato e nondove imprevedibilmente e malauguratamente accade. Inoltre, solo attraverso il coordinamento di-mensionale del rivestimento ceramico con le altre dotazioni previste negli ambienti di posa (im-pianti elettrici e di illuminazione, apparecchiature idrauliche, serramenti, elettrodomestici, arredie altre dotazioni fisse), di cui il progettista è l’unico ad avere una visione completa a monte, sipossono raggiungere la precisione esecutiva, il controllo e la cura del dettaglio capaci di trasfor-mare, indipendentemente dalla scala di intervento, un lavoro sui generis in un opera d’architettura.

Alfredo Zappa, Costruire

Il manualeper sceglierePer operare una scelta consapevolesulla base dei criteri tecnici,segnaliamo:

Come e perché - Le piastrelle diceramica italiane, guidaall’acquisto, guida all’impiego, di Giorgio Timellini e CarloPalmonari, Edizioni Edi.Cer SpA(www.italiatiles.com)

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CLIPTILE,pavimento in ceramicaad aggancio automatico

La ricerca dei materiali ceramici più per-formanti dà vita ad un prodotto esclusivoper caratteri stiche tecniche e qualitàestetica. ClipTile è il sistema per pia-strelle in grès porcellanato sia a tuttospessore che smaltato che, grazie all’in-novativo telaio plastico con aggancio au-tomatico di precisione, permette unaposa in opera a regola d’arte con pochi esemplici passaggi. Un sistema veloce,versatile, elegante per i pavimenti degliambienti domestici e commerciali. L’esclusività di ClipTile sta nelsuo sistema di aggancioautomatico conprecisionemeccanica: uno

speciale telaio plastico consente il facileincastro delle piastrelle, per una posa asecco della pavimentazione, senzal’utilizzo di colle o stucchi, subito prontaall’uso. Un pavimento con tecnologia ClipTile èun pavimento sempre riutilizzabile:proprio per il suo sistema ad aggancio eper la sua tecnica di posa funzionale eveloce, ClipTile si presta per esserefacilmente impiegato sia per nuove

pavimentazioni che per leristrutturazioni.

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FINCIBEC premia i vincitori della 1a edizione diThe Quinquennial Tile AwardLa creatività in tutte le sue espressioni,applicata al materiale ceramico nei diversiambiti di intervento (residenziale, pubblico,industria/commercio) è stata la veraprotagonista della prima edizione di TheQuinquennial Tile Award, il premiointernazionale indetto dal GruppoFincibec, produttore mondiale dipavimenti e rivestimenti ceramici, incollaborazione con Ottagono. Numerosi i progetti iscritti al concorso,realizzati in tre continenti (a testimonianzadell’internazionalità dell’iniziativa) nelquinquennio tra gennaio 2005 e dicembre2009 con i materiali ceramici delle treaziende del Gruppo Fincibec: Century,Monocibec, e Naxos.Al primo posto il KempinskiResidences and Suites a Doha, inQatar, progetto di Giampiero Peia e MartaNasazzi, Peia Associati, iscritto al premioda Murtada Al Masri. Nell’area PureLeisure & Wellness Center sono stateimpiegate lastre Naxos: Marble Hill nelcolore Sculptur, Black Hill, e Shahrazadserie Kilim.Al secondo posto Villa Ghilardi, a SanNazzaro Sesia (NO), di Nicola Ghilardi cheha utilizzato Mayerling e Rivalta, GrandiDimore di Monocibec. Al terzo posto,MonoBathRoom, a Varsavia, di MarekKostykiewicz che impiega la serie M.onodi Monocibec nella tonalità GraphiteMetal. Al quarto posto la MediatekaMokra a Mokrá-Horákov, nellaRepubblica Ceca, progetto di PeterHovorák e Radim Licka (DimenseArchitects) iscritta al premio da VlastimilKratky, che utilizza in esterno la serieDiscovery di Century, colore Rapanui.

Al quinto posto il progetto di restaurodella Contrada della Giraffa a Siena,iscritto da David Lucchesi, con Galapagosdella serie Discovery di Century. Per lapremiazione Fincibec, in collaborazionecon Ottagono, ha organizzato una serata

evento riservata alla clientela, che si terrà il28 settembre a partire dalle ore 19,00presso B-e20 Gallery a Bologna.In preparazione la seconda edizione diThe Quinquennial Tile Award. Per informazioni: www.tileaward.org

1. Mediateca Mokra. La scalinata esterna è statarivestita con la serie Discovery, di Century.

2. L’area Pure Leisure & Wellness Center del KempinskiResidences and Suites di Doha, dove risalta la

lucentezza delle grandi lastre Naxos Marble Hill.

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RUBRICHE

CATALOGHI DELLE AZIENDE

1. CATALOGO 11Area IndustrieFormato: 21x29,7 cmPagine: 132Foto: oltre 100www.areaindustrie.it

2. CATALOGO GENERALE 2010CercolFormato: 21x29,7 cmPagine: 136www.cercol.it

3. CATALOGO GENERALE 2010Del ConcaFormato: 20x27 cmPagine: 472www.delconca.com

4. CATALOGO 2011EcodesignFormato: 21x29,7www.ecodesignsrl.it

5. CRETE DI PIAN DELLA FORNACEGardenia OrchideaFormato: 30,5x30,5 cmPagine: 52Foto: 117www.gardenia.it

6. COLLECTIONLaFaenzaCeramicaFormato: 25,8X33 cmPagine: 75Foto: 33www.beeitalian.it www.lafaenzaceramica.it

7. RAMAGEMaison SicheniaFormato: 30x30 cmPagine: 32Foto: 16www.sichenia.it

8. PRODOTTI PER CERAMICA E MATERIALI LAPIDEI

MapeiFormato: 21x29,5 cmPagine: 84Foto: 100www.mapei.it

9. DOTSMarazziFormato: 25x25 cmPagine: 36Foto: 26www.marazzi.it

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COLLECTIONCollezione in evoluzione

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Per richiedere informazioni e copie dei cataloghi, inviare unaemail a: [email protected]

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INDICE PUBBLICITÀ

10. CATALOGO GENERALE2010 MonocibecFormato: 23x29,7 cmPagine: 192Foto: 70 ambientazioni +500 minimaliwww.monocibec.it

11. I LEGNIPhormaFormato: 30x30 cmPagine: 28Foto: 14www.phormasrl.it

12. COMPOSITE 2010RefinFormato: 24x30 cmPagine: 224Foto: 45www.refin.it

13. CATALOGO GENERALE2010-2011Saime SanprosperoFormato: 21X29,7 cmPagine: 292Foto: 100www.saimespr.com

14. CATALOGO GENERALE2010SimasFormato: 23x29 cmPagine: 416Foto: 245www.simas.it

15. JOETaginaFormato: 20x20 cmPagine: 36Foto: 30www.tagina.it

16. QUARZITEUnicom StarkerFormato: 20x20 cmPagine: 32Foto: 24www.unicomstarker.com

Area Industrie – p. 4 – www.areaindustrie.itCercol – p. 61 – www.cercol.itDel Conca/Faetano – p. 2 - www.delconca.comEco Design – p. 9 – www.ecodesignsrl.itFincibec – p. 7 - www.fincibec.itGardenia Orchidea – p. 75 - www.gardenia.itImolaCeramica – copertina - www.imolaceramica.itMapei – copertina - www.mapei.itMarazzi – p. 11 – www.marazzi.it

Phorma – copertina – www.phormasrl.it Refin – p. 1 - www.refin.itSaime Sanprospero / Alfalux – p. 80 - www.saimespr.com -www.alfaceramiche.comSichenia – p. 15 – www.sichenia.itSimas – p. 31 – www.simas.itTagina – p.44 - www.tagina.itUnicom Starker – p. 21 - www.unicomstarker.com

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