19
Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017

Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

  • Upload
    others

  • View
    2

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017

Page 2: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017

Pagina I

RIPRESA ECONOMIA E PMF

Crescita all'1,5% nel 2018 Boccia «Se facciamo errori rischiamo passi indietro»Sole 24 Ore 14/12/17 P. 1-2 Nicoletta Picchio 1

BANDI CONTRATTI PUBBLICI

Stop ai bandi pubblici a un euroItalia Oggi 14/12/17 P. 1-30 4

LAVORO

Lavoro, nel 2019 370mila posti in piùSole 24 Ore 14/12/17 P. 2 6

RICERCA

L'antenna italiana a caccia di extraterrestriRepubblica 14/12/17 P. 24 Cristina Nadotti 7

RIQUALIFICAZIONE URBANA

Case, verde e welfare Dal bando periferie arrivano 3,8 miliardiSole 24 Ore 14/12/17 P. 21 Gianni Trovati 11

RISCALDAMENTO

Riscaldamento globale: una bufalaItalia Oggi 14/12/17 P. 10 Vaclav Klaus 12

STUDIO E LAVORO

L'Italia esporta medici e (ri)accoglie avvocatiSole 24 Ore 14/12/17 P. 15 Eugenio Bruno 14

Se i laureati non vogliono più svolgere la professioneSole 24 Ore 14/12/17 P. 15 Gianni Trovati 16

Page 3: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

Con industria ® Le nuove stime e il piano per l'Africa

Crescita all'1,5% nel 2018Boccia «Se facciamo erroririschiamo passi indietro»

La crescita prosegue e si raf- CRESCITA E LAVORO , LE STIME CSCforza: il Centro studi Confindu-

stria ha alzato le previsioni del Pil Pil - Variazioni %

per il 2018 portandole all'1,5°io(dall'1,3°io di settembre). Nel 2019

—dovrebbe attestarsiall'12° 0, men-Itre il2017 si chiuderà a+1,5°io. Per ilpresidente di Confindustria, Vin-cenzo Boccia,bisognaproseguiresulla strada delle riforme:«Sefac-ciamoerrori-hadetto-sonosem-prepossibilipassiindietro». Con-findustria ha presentato anche unpiano per lo sviluppo dell'Africa.

BocciarelliePicchio

2017 1,5

2018 1,5

2019 1,2 O

Tasso di disoccupazione - %2017 11,3

2018 10,9

2019 10,5 r

T ssi 4v ,rwlr2 Jc1In025

Ewl

RIPRESA ECONOMIA E PMF Pagina 1

Page 4: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

Le vie della ripresai n111nlerí del centro studi il Icaader di Co ifinrd rstriaPer quest'anno l'incremento del Pil «Non solo aiuti ed export. Bisogna

GLI SCE NARI D EL CS( sarà dell'1,5%. Per il 2019 si stima +1,2% puntare a partnership industriali»

Si rafforza la crescita, +1,5% nel 2018Boccia avanti sulle riforme, se facciamo errori sono sempre possibili passi indietro

Nicoletta Picchio

ROMA

La crescita prosegue e si raf-

forza: il Centro studi di Confin-

dustria ha alzato la previsione

del Pil per il 2o18, portandola al-

l'1,5 (1,3 a settembre). Nel 2019

dovrebbe attestarsi all'1,2%,

mentre il 2017 si chiuderà a +1,5.

«Si conferma l'inversione ditendenza dell'economia. Il paeseha potenzialità interessanti e al-cuni provvedimenti come ilJobsact e il piano Industria 4.0 stannodando effetti sull'economia rea-le». Vincenzo Boccia commentai numeri, le previsioni del Csc el'ultimo dato Istat sullaproduzio-ne industriale che cresce, man-dando un messaggio alla politica:«Bisogna andare avanti su que-sta strada e non smontare le rifor-me. L'economia è ancora debole,se facciamo errori sono semprepossibili passi indietro». Quindi,ha aggiunto il presidente di Con-fmdustria alla fine del seminariodel CsC, «occorre buon senso e

COOPERAZIONE SPINTAIl ministro dell'InternoMinniti: sui migranti noa strategia mordi e fuggi. InAfrica partita decisiva perle sorti dell'Italia dell'Europa

pragmatismo. Evitiamo eccessidi tattiche o di politiche che au-mentano solo il deficit e il debitopubblico del paese e costruiamouna stagione di riforme». Il con-testo è favorevole: lavelocità del-la crescita globale è la più alta dal2010, dice il CsC, l'Italia vi parte-cipa pienamente, solo «incidentidi percorso» potrebbero far «de-ragliare il treno in corsa». Anzi, ilCentro studi ipotizza anche pos-sibili rialzi: l'ultimo periodo 2017potrebbe chiudersi in accelera-zione, aumentando il trascina-mento sul prossimo anno. E po-trebbero migliorare anche i «fat-torifrenanti» che peril CsC sonoil credito, che «non supp ortalari-presa, con la domanda tornata ailivelli pre-crisi, a fronte di un'of-ferta molto selettiva», e gli inve-stimenti pubblici, ancorabassi.

L'Italia sta riducendo il diffe-renziale con la Ue, ma il divarioassoluto si allarga, dice il CsC, ilpicco pre-crisi, con una crescitaall'1°io annuo, verrà recuperatonel 2021. L'instabilità politica, an-che se meno ril evantevista lafor-za dell'economia globale, abbas-

sa il potenziale crescita. In Italiale elezioni politiche, secondoil CsC, sono un test molto rile-vante: una «biforcazione tra pro-seguire sul cammino delle rifor-me o non far nulla, che in terminirelativi vuol dire tornare indie-tro». t la preoccupazione diBoc-cia, in vista del voto. La legislatu-ra, come ha detto ieri al seminarioCsC il ministro dell'Inter-no, Marco Minniti, sembra cheduri fino a marzo 2o18.1116 feb-braio si terranno le Assise diConfindustria, un «grande mo-mento di mobilitazione del si-stema industriale da cui derive-rà un'agenda economica di me-dio termine che metteremo adisposizione dei segretari dipartito e di chi si candiderà allaguida del paese. Stiamo facen-do un giro in tutta Italia con lepre-assise», ha detto ieri il pre-sidente di Confindustria, insi-stendo sul rilancio degli inve-stimenti pubblici e su una «sta-gione di semplificazione». Vamessa al centro la questione in-dustriale, in Italia e in Europa.L'industria protagonista anchenell'area del Mediterraneo, conBoccia che ha proiettato l'Italiacome «grande piattaforma traUe e Africa, tra Est e Ovest».

Proprio all'Africa il Centrostudi ha dedicato un approfon-dimento. È una partita decisivaper il futuro dell'Italia e della Ue,ha detto Minniti, spiegando lastrategia del governo: non unapolitica «mordi e fuggi» ma unintervento di «visione, che pun-ti come prospettiva ad un per-corso di immigrazione legalestabilita con i paesi di prove-nienza, sconfiggendo l'illegali-tà», ha detto il ministro, ricor-dando l'accordo conletribùrag-giunto qualche mese fa. «Firma-re quella pace a Roma è un attodi orgoglio del paese», ha sotto-lineato Boccia, che pensa conConfindustria e ConfindustriaAssafrica e Mediterraneo a de-gli accordi dipartenariato indu-striale tra le Pini, «andando ol-tre gli aiuti e l'export e puntandoagli investimenti». Un tema chenon è s olo it aliano, hanno condi-viso sia Boccia che Minniti, maeuropeo. Ed è stato l'impegnodel nostro paese, ha sottolinea-to il presidente di Confindu-stria, che, «con un confrontoserrato» ha spostato l'atteggia-mento della Ue sull'Africa, «davisione emergenziale a visioneeuropea».

91 RIPRODUZIONE RISERVATA

RIPRESA ECONOMIA E PMF Pagina 2

Page 5: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

Le previsioni del CsC

SI CONSOLIDA IL RECUPERO DEL PIL ITALIANOPIL a prezzi costanti. Dati trimestrali destagionalizzati2 Var. % congiunturali (scala sx)

-3

-Miliardi di euro (scala dx) 430

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Dal quarto trimestre 2017: previsioni CSC; Il gap è calcolato rispetto al picco pre-crisi delle risp. variabili

OCCUPATI SOPRA I LIVELLI PRECRISIPil, unità di lavoro equivalenti a tempo pienoe occupati. I trim . 2008=100 Gap

2008-2019

'08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '15 '16 '17 '18 '19

380

Fonte: elaborazione e stime CSC su dati Istat

RIPRESA ECONOMIA E PMF Pagina 3

Page 6: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

Stop ai bandi pubblici a un euroIl Comune di Solarino ha ritirato le delibere per l'efficientamento energeticodelle scuole, che non prevedevano compensi per i professionisti aggiudicatari

I bandi pubblici a compenso zerosono vietati dal Codice degli appal-ti. Su questa base il Comune diSolarino (Siracusa) torna sui suoipassi, ritirando due bandi per l'effi-cientamento energetico di due scuo-le pubbliche che prevedevano ilcompenso di un euro per il profes-sionista aggiudicatario (si veda Ita-liaOggi del 28/11/2017). A darnenotizia il Consiglio nazionale degliarchitetti in un comunicato diffusonella serata di ieri.

Damiani a pag. 30

Bandi contratti pubblici Pagina 4

Page 7: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

La tutela dal codice degli appalti

Bandi ad un euro,due gare annullate

DI MICHELE DAMIANI

Ibandi pubblici a compen-so zero sono vietati dalcodice degli appalti. Suquesta base il comune

di Solarino (Siracusa) tornasui suoi passi, ritirando duebandi per l'efficientamen-to energetico di due scuolepubbliche che prevedevanoil compenso di un euro peril professionista aggiudica-tario (si veda ItaliaOggi del28/11/2017). A darne notiziail Consiglio nazionale degliarchitetti, che ieri ha dif-fuso un comunicato con cuisi spiega che è previsto nelnostro ordinamento «il di-vieto di affidare incarichi diprogettazione i cui importi abase di gara non siano staticalcolati con il «decreto pa-rametri» previsto dal decre-to correttivo del codice degliappalti (dlgs 56/2017)». Suquesta base il Consiglio hachiesto il ritiro degli avvisiemessi dal comune di Sola-rino. Avvisi che, come detto,sono stati ritirati. «Non cisaranno dunque altri casi

Catanzaro, dove la recentesentenza del Consiglio distato ha consentito l'affi-damento della progettazio-ne di un piano regolatore,per un compenso simbolicodi un euro, mortificando ladignità dei professionistied i più elementari prin-cipi della trasparenza» loafferma il Consiglio nazio-nale nella nota emessa ieri.Secondo Giuseppe Cappo-chin, presidente degli ar-chitetti italiani, «casi comequelli di Catanzaro nonpotranno mai più ripetersi.Qualora ciò accadesse sare-mo sempre pronti a ricorrereall'Anac ed alle competentiautorità giudiziarie, affinchèle nuove norme introdottedal decreto correttivo sianoregolarmente applicate dallestazioni appaltanti. Conti-nueremo pertanto a vigila-re», conclude il presidenteCappochin, «fruendo del no-stro Osservatorio nazionalesui servizi di architettura edingegneria, che può contaresulle attività degli ordiniprovinciali».

Bandi contratti pubblici Pagina 5

Page 8: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

Prospettiva Paese- Rispetto al picco dei 2008

Lavoro, nel 2019370mi1a posti in più

Un andamento che «superale attese». Per il CsC l'occupa-zione è l'unica variabile econo-mica, insieme all'export, adaver superato il picco pre-crisi.Dal 2014 all'autunno 2017 le p er-sone occupate sono aumentatedel 4,1%, +9oomila. E a fine del2019 ci saranno 370mila occu-pati in più rispetto al 2008, unrecupero previsto a politicheinvariate, quindi a condizioneche riforme come iljobs act re-stino immodificate. E uno deglieffetti positivi della ripresa del-l'economia, anche se, avverteil CsC, diretto a Luca Paolazzi,non mancano le preoccupazio-ni: a7,7 milioni di persone man-ca ancora il lavoro, in tutto o inparte. Ed è allarme sui giovani: iltasso di occupazione per chi hatra i 15 e i 34 anni è al 40,5%, datomolto più basso rispetto all'eu-rozona. E prosegue l'emigra-zione: +19,1%io nel 2016 sul 2015,nellafasciatrail8ei39 anni, con25mila laure ati di ogni età che sene sono andati.

Potrebbe crescere più delleattese,ha spiegato Paolazzi,an-che l'export, grazie alla specia-lizzazione italiana che ciporta aconquistare quote di mercato.Gli scambi conl'estero, dopounincremento del 5,2%io nel 2017,aumenteranno del 4,2%io nel2018 e del3,7%io nel 2019. È uno

dei fattori che spinge la crescitaitaliana, sottolineail CsC,insie-me agli investimenti, stimolatidalle politiche governative,dalla dgitalizzazione, che moti-va le imprese a modernizzaregli impianti e cambiare i model-li di business, e dalle politichedella banche centrali, «straor-dinariamente lasche».

Pesa in negativo il fattorecredito, aggravato dai ritardi dipagamento della Pubblica am-ministrazione. Le prospettivepotrebbero ancora migliorare,per una ripartenza degli inve-stimenti pubblici, un migliora-mento del credito bancario,una dinamica maggiore del-l'export, un effetto statisticodel rimbalzo delle scorte.Quanto ai conti pubblici, «pro-seguono lungo il sentiero del ri-sanamento e il debito pubblicoha cominciato aripiegare» scri-ve il CsC. Il deficit scende que-st'anno al 2,1 del Pil, sarà all'1,7nel 2018, per risalire a 1,9 nel2019, previsioni che includonola manovra di bilancio 2018. Ilrapporto debito pubblico-Pilpasserà dal 131,6 di quest'annoal 129,6 del 2019. Sarà compitodella prossima legislatura, scri-ve il CsC, accelerare questopercorso.

N.P.

El RIPRODUZIONE RISERVATA

Lavoro Pagina 6

Page 9: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

Reportage Il Sardinia Radio Telescope

L'antenna italiana .a caccia di extraterrestri

Dalla nostra inviata

CRISTINA NADOTTI , CAGLIARI

I1 grande orecchio puntato verso il cosmo èemozionante. Non è necessario essere unastrofisico per sentirsi ammaliati dalparabolone che svetta tra le colline delGerrei, a 35 chilometri da Cagliari. È lì in

ascolto dal 2013, ma di recente è salito allaribalta quando ha partecipato alle ricerchesuccessive alla captazione delle ondegravitazionali e ha poi seguito gli ultimimomenti della sonda Cassini prima del tuffonell'atmosfera di Saturno lo scorso settembre.E tra poco si metterà alla ricerca di E.T.Il Sardinia Radio Telescope può partecipare aqueste grandi ricerche perché è un «gioielloastronomico», come lo ha definito AndreaPossenti, direttore dell'Osservatorioastronomico di Cagliari, dove converge e vienerielaborata gran parte dei dati raccolti dallaparabola. Le sue dimensioni, ben 64 metri didiametro, sono di alta classifica, ma è nellatecnologia costruttiva che l'Srt primeggia. Lasuperficie attiva della parabola è fatta di tantipannelli, che si muovono e si orientano inmaniera autonoma uno dall'altro, un po' comefanno le orecchie di un gatto attento. Il lavorodi questi pannelli riproiettati sul ricevitoreviene cogestito dall'Istituto nazionale diastrofisica, per l'80 per cento, e dall'AgenziaSpaziale Italiana, che ha a disposizione ilrestante 20 per cento del tempo diosservazione. Mentre le attività di Asi siconcentrano su uno spazio più prossimo allaTerra, la ricerca scientifica condotta da Inafcon Srt si orienta all'indagine dell'interouniverso e per lo studio di oggetti dalle piùsvariate dimensioni e distanze. Per l'antennasarda la straordinaria quotidianità èrappresentata dal monitoraggio di stellepulsar, buchi neri, maser, resti di supernova,radio galassie, ammassi di galassie e nubi digas, fra cui quelle in cui si trovano molecole dausare come traccianti, per capire la formazionedelle stelle e magari i meccanismi chimiciall'origine di forme di vita. Srt si sta poiattrezzando per essere presto inserito nellarete di antenne della rete Seti, cioè il progettomondiale per la ricerca di intelligenzaextraterrestre. Quanto a intelligenze però l'Srtne ha già captate molte. Da quando è entrato infunzione, nel 2013, dopo esperienze all'estero iricercatori sono tornati in Italia, perché

A nord di Cagliari,la struttura che scruta

lo spazio profondotra onde gravitazionali,pulsar, rischio asteroidi

e lontani esopianeti

IL REPORTAGE FOTOGRAFICO

É DI ALESSANDRO TOSCANO PER LA REPUBBLICA

0 50km

Sulle collinedel GerreiNella foto grande inalto, l'Srt inosservazionenotturna. Accanto,la posizionedei radiotelescopionel sud estdella Sardegna

Ricerca Pagina 7

Page 10: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

trovano all'Oac di Cagliari i laboratori migliori.Circa il 70 per cento sono sardi, alcuni hannopotuto usufruire delle borse di studio "masterand back" odi altri programmi di sviluppodella ricerca siglati fra l'Inaf e la RegioneSardegna, che è tra i primi finanziatori di Srt, inun territorio dove il termine antenna evocaservitù militari e sfregi all'ambiente. Per questoc'è chi, come Silvia Casu, si divide tra l'attivitàdi ricerca astrochimica e quella didivulgazione. «Dobbiamo alla comunitàspiegazioni scientifiche e politiche - dice Casu- il nostro è un progetto imponente, con unimpatto anche visivo, perciò raccontiamoperché è qui e a cosa serve. Il radiotelescopionon è pericoloso perché non emette segnali enon è un progetto militare». All'inizio qualcheperplessità c'è stata, perché nell'area di Srt iltasso di disoccupazione è molto più elevatodella media nazionale, e il progetto occupapersonale molto specializzato. «Abbiamotrasformato la fase di costruzione in unmomento di incontro e confronto con lapopolazione dei nove comuni del Gerrei -spiega Casu - alcuni cominciano a capire che cisono delle opportunità, pur se perfino tra gliastronomi e gli ingegneri il numero di precari èelevatissimo e anche chi ha ruoli dicoordinamento e sviluppo non ha un postofisso. Il radiotelescopio non sarà il risolutoredei problemi occupazionali del Gerrei, ma èun'ottima occasione di sviluppo economico,una volta capite le sue potenzialità».La riprova di quanto afferma Casu si ha nellasala di comando ai piedi del granderadiotelescopio, dove Pasqualino Marongiu,perito meccanico, racconta di come realizzanella sua officina parti che servono a farfunzionare i ricevitori. Perché alla fine, quandoil grande orecchio si ferma, lo si stabilizza conun blocco fisico, un po' come si fa con un cuneosotto la ruota di un camion.©R IPR ODUZIO NE RISERVATA

I numeri

SRT

II Sardinia Radio Telescopeè uno strumento che ricevele onde elettromagneticheprovenienti da vari oggettinell'universo, le convertein segnale e poiin immagine

Diametro parabola64 metri

È fatto di acciaio e alluminio

Peso 3000 tonnellate

Costo circa 60milionidi euro

È il più avanzato in Europadal punto di vista tecnologicoperché la sua parabola è fattadi "superficie attiva",cioè di pannelli orientabiliin modo da correggeredistorsioni dovutea temperatura,gravità e vento

I suoi obiettivi di ricerca sonostelle pulsar , buchi neri, maser,resti di supernova , radio-galassie,ammassi di galassie,nubi di gas , lampi gamma,ricerca di segnaliintelligenti di tipoextraterrestre(progetto SETI) -:

Ha partecipato alle ricerchesuccessive alla captazionedelle onde gravitazionalie ha seguito gli ultimi momentidella sonda Cassini lo scorso15 settembre

Ricerca Pagina 8

Page 11: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

Tecnologia avanzata Scienza e divulgazioneAl centro: un gruppo di operai al lavoro In alto a sinistra e sotto a destra, modellinisulla parabola dei radiotelescopio perla didattica. Sopra, una classe in visita.per la manutenzione dei pannelli In basso, Silvia Casu, astrochimicache si possono orientare singolarmente e responsabile della divulgazione

Ricerca Pagina 9

Page 12: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

.1 . ,irmk #

"' . • r- i_

n ., -

iA ^

q qk

`Y.

..,41 2.

_ .ri ,

_' . .. .. .- '

_

Vti

... .

.-.. . - - _

.. . .

. . _ . .. .,..+

. "

. _ ___-_ + • /

- . . __" • n ' /_

Ricerca Pagina 10

Page 13: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

Riqualificazione urbana . Lunedì la firma degli ultimi 96 progetti

Case, verde e welfareDal bando periferiearrivano 3,8 miliardiIl 75% degli interventi realizzato entro 3 anniGianni TrovatiROMA

Valgono 3,8 miliardi i progettidi recupero e riqualificazione ur-bana messi in moto dal bando pe-riferie avviato due anni fa. Il pro-getto è quello lanciato dal gover-no Renzi per tradurre in pratical'invito al "rammendo urbano", ècompletato dall'Esecutivo Genti-Ioni con la firma delle ultime deli-bere Cipe. I progetti, che riguar-dano in tutto 445 Comuni nelle 13Città metropolitane, sono tutti fi-nanziati: lunedì prossimo aPalaz-zo Chigi si firmeranno le ultime96 convenzioni, che completanoil quadro delle procedure neces-sarie a passare ai fatti. Il 31% deiprogetti punta ad arrivare al tra-guardo entro due anni, il 44°x"viaggia su un cronoprogramma ditre anni e quindi solo un piano suquattro prevede tempi più lunghi.

Il quadro delle regole è nazio-nale, ma ètoccato ai territori deci-derne la declinazione pratica, inun ventaglio di obiettivi che van-no dalla riqualificazione degliedifici scolastici alle bonifiche diaree e immobili dismessi, dal mi-glioramento del trasporto localeagli interventi sul welfare o sumusei,biblioteche e strutture cul-turali in genere.

A Bari, per fare un esempio, 41milioni arrivati dal bando e ac-compagnati da 6o milioni di fi-nanziamenti aggiuntivipubblici eprivati hanno acceso decine di in-terventi, che nel capoluogo e neiComuni della provincia hannol'obiettivo di riqualificare n piaz-ze, aprire 17 parchi polifunzionali,n aree sportive, rafforzare illumi-nazione e sicurezza in 17 centri e

così via. A Milano i fondi vanno alrecupero degli scali ferroviari maanche alla creazione diuna nuovarete integrata di servizi sociali, aFirenze l'attenzione punta sullescuole mentre a Napoli passa dalbando la riqualificazione del-l'area di Scampia con l'abbatti-mento delle vele ora in program-ma per il prossimo anno.

Non solo infrastrutture, in-somma e non solo «periferie» insenso geografico, perché gli in-terventi possono guardare ancheai centri storici quando è lì la si-

K, C.; DA R111Dopo le convenzioni60 giorni di tempoperi progetti definitiviControlli ogni sei mesisull'avanzamento dei lavori

tuazione di disagio economico esociale. E i numeri provano a in-vertire la rotta in una dinamicadegliinvestimentilocali che dopogli anni della gelata prodotta dallacrisi e dai vincoli di finanza pub-blica non sono finora riusciti a ri-salire la china.

Da questo punto di vista,

l'aspetto più importante messo in

luce dal censimento è l'effetto le-

va prodotto dal programma na-

zionale sulle periferie. 11 finanzia-

mento statale pluriennale, realiz-

zato in due tranche sulla spinta

dell'ondatà di progetti arrivata

dalle città, vale 2,1 miliardi (di cui

8oo milioni finanziati dal fondo

coesione 2014-2020). Ma in molti

casi ha attivato cofinanziamenti

aggiuntivi da parte dei Comuni espinta dai privati fino a portare ilconto a quota 3,8 miliardi.

Solo il23%io dei progetti presen-tati è definitivo o esecutivo, men-tre ilresto è allafase preliminare odello studio di fattibilità. La ri-chiesta delle amministrazioni lo-cali di ammettere al programmaanche questi ultimi è stata forte, ein effetti il quadro è destinato aevolversi a breve: dalla registra-zione della convenzione in Cortedeicontileregoledannoinfatti6ogiorni ditempo per passare alpro-getto definitivo o esecutivo.

Dopo la firma che lunedì darà ilvia all'ampia maggioranza deiprogetti (le 96 convenzioni com-pletano il quadro aggiungendosiall e 24già avviate) tutta lamacchi-na dovrà passare all'azione, inunascansione che sarà sottoposta acontrolli semestrali sul rispettodegli stati di attuazione. Ma so-prattutto i numeri spingono i sin-daci dell'Anci a chiedere a granvoce la replica di un meccanismoche sembraingrado dirivitalizza-re il quadro sofferente degli inve-stimenti locali. Sulla stessa lineaovviamente c'è Palazzo Chigi,che con il segretario generale Pa-olo Aquilanti annuncia l'avviooperativo delle procedure per di-stribuire fra 135 Comuni i 213 mi-lioni del progetto «aree degrada-te». E, per una volta, non c'è unproblema di finanza pubblica,perché a nuovi interventi sui ter-ritori potrebbe essere destinatauna quota del piano pluriennalediinvestimenti avviato conla leg-ge di bilancio dell'anno scorso.

[email protected]

91 E] PRODU Z NE RISERVATA

Riqualificazione urbana Pagina 11

Page 14: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

Lo ha detto a Parigi l áclav Klaus, ex presicie1lle della Repubblica ceca pcrseguiIaIo dal Pcc

Riscaldamento globale: una bufalaE una teoria che non accetta di essere dimostrata

Discorso tenuto al contro-vertice dell 'Association desClimato-réalistes al MuséeSocial , Parigi , in contrap-posizione con la conferenzainternazionale convocata daEmmanuel Macron per solle-citare l'applicazione dell'Ac-cordo di Parigi del 2015.

DI VÁCLAV KI.Aus*

Avendo fatto perso-nalmente esperienzadell'economia pia-nificata di Stato e

dei tentativi di organizzarel'intera società con direttivedall'alto, mi sento in dovere diavvertire contro le argomen-tazioni ed ambizioni di coloroche credono alla dottrina delriscaldamento globale, moltosimili a quelle che sentivamoquando vivevamo sotto il re-gime comunista. La dottrinadel riscaldamento globale èun arrogante insieme di cre-denze, se non addirittura unareligione, che mette a repen-taglio la libertà e la prospe-rità del genere umano. Essavive indipendentemente dallascienza climatica. Le sue di-spute non riguardano le tem-perature, esse fanno porte del«conflitto delle ideologie».

Non sono d'accordo conil cosiddetto consensus

proclamato riguardo a que-sta questione da parte degliallarmisti del riscaldamentoglobale. Il vero consensus èmolto piccolo. Gli scienziati(e tutti gli esseri umani ra-zionali) concordano che letemperature si sono alzatenegli ultimi due secoli e chele attività umane potrebberoaver influito in qualche modo:tutto qui. E evidente che sia ledimensioni del riscaldamentosia le sue cause continuano aessere oggetto di accesi dibat-titi. A questo riguardo nonesiste assolutamente alcunconsensus.

I politici che hanno fir-mato due anni fa l'Accordodi Parigi, o non sono consa-pevoli della sua mancanzadi basi scientifiche, o ne sonoconsapevoli ma hanno firma-to comunque perché era utileai loro interessi personali opolitici. Forse c'entrano en-trambi i motivi: l'ignoranza ela disonestà.

I politici hanno capito chegiocare la carta del riscalda-mento globale è un gioco faci-le, almeno a breve o medio ter-mine. E, come Keynes, sannoche, a lungo termine, saremotutti morti. Il problema è chei politici non considerano leconseguenze a lungo terminedelle politiche che si basano

su questa dottrina.La dottrina del riscalda-

mento globale si può sinte-tizzare come segue:

1. Comincia con l ' affer-mazione che esiste un ri-scaldamento indiscusso eindiscutibile , confermato em-piricamente , statisticamentesignificativo , globale e nonlocale;

2. Continua sostenendo chela sequenza temporale delletemperature globali dimostraun trend crescente che domi-na le loro componenti ciclichee random. Questo trend si dàper non-lineare , forse espo-nenziale;

3. Il trend viene dichiaratopericoloso per la gente (agliocchi degli ambientalisti«soft») e per il pianeta (dagliambientalisti «deep»);

4. La crescita delle tem-perature medie globali èpostulata come fenomenopuramente o maggiormentecausato dall 'uomo attribuibi-le alle crescenti emissioni diCot dalle attività industrialie dall'uso dei combustibilifossili;

5. Si pone in premessa unagrandissima sensibilità delletemperature globali a varia-zioni anche piccole nella con-centrazione di Cot nell'atmo-sfera;

6. Gli attuali aumenti ditemperatura si possono ribal-tare con una riduzione radi-cale delle emissioni di Cot,che andrebbero organizzatedalle istituzioni della «globalgovernante». Si dimentica-no di dirci che questo non èpossibile senza minare la de-mocrazia, l'indipendenza deisingoli paesi, la libertà uma-na, la prosperità economica ela possibilità di eliminare lapovertà nel mondo.

Io non credo a nemmenouno di questi sei articoli difede e sono felice di non esse-re il solo. Ci sono molti natu-ralisti e anche molti sociologi,e soprattutto molti economi-sti, che non ci credono nean-che loro. Il problema è che gliscienziati veri (o almeno, lamaggior parte di loro) fannoscienza e non sono dispostia farsi coinvolgere nella di-scussione pubblica di questadottrina.

Come cambiare? Temoche la scienza stessa non lofarà. La Dottrina del Riscal-damento Globale non si basasulla scienza. Di conseguen-za il dibattito scientifico nonlo può delegittimare. Temoanche che un cambiamentodecisivo non potrà avvenirein base a nuovi dati empiri-ci. È evidente che gli attuali

Riscaldamento Pagina 12

Page 15: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

dati sulle temperature nonconfermano né i punti di vi-sta allarmisti e apocalitticidei credenti nella Dottrinadel Riscaldamento Globalené le loro ipotesi quasi-scien-tifiche intorno all'esclusivitàdel rapporto fra Cot e tem-perature. Com'è noto, i datistatistici non mostrano unriscaldamento globale per i18 anni intercorsi fra il 1998e il 2015.

Né ci sarà di aiuto ap-profondire sempre di piùgli aspetti tecnici, perché aisostenitori della Dottrinadel Riscaldamento Globalenon interessano. Le loro ideesono le idee di ideologi, non discienziati o climatologi. Dati eteorie, per quanto sofisticati,non cambieranno i loro puntidi vista. Lo stesso vale per ladimensione economica di que-sto dibattito. Se qualcuno vuo-le ridurre se non addiritturaeliminare le emissioni di Cotdeve o aspettarsi una rivolu-zione nell'efficienza economi-ca (che determina l'intensitàdelle emissioni) oppure undeclino economico mondiale.Non è possibile nessun'altraalternativa.

* Presidentedella Repubblica Cecanel decennio 2003-2012

Riscaldamento Pagina 13

Page 16: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

La mobilità, Boom di ingressi pure per gli odontoiatri

L'Italia esporta medicie (ri)accoglie avvocatidi Eugenio Bruno

Altro che santi, poeti e navigato-ri. Vista dall'estero l'Italia deiprofessionisti è sempre più unPaese di medici, infermieri e ar-

chitetti. Sono queste infatti le figure pro-fessionali che nell'ultimo anno rilevatocon completezza dall'Anvur (il 2015, ndr)hanno lasciato la penisola per cercarefortuna oltreconfine. Soprattutto in Sviz-zera e Regno Unito. Mentre il percorsoinverso lo hanno compiuto gli avvocati egli odontoiatri. La conferma giunge da uncapitolo ad hoc dello studio realizzatodall'Agenzia nazionale divalutazione delsistema universitario e della ricerca epresentato martedì a Roma.

Nell'esaminare la mobilità in ingresso ein uscita dei professionisti il paper si sof-ferma sugli ultimi sei anni sebbene i datidel 2016 siano solo parziali. E lo fa operan-do una prima distinzione tra itrasferimen-ti stabili e quelli occasionali. Se è vero chequesti ultimi contengono i casi più curiosi- come i3.8o8 maestridiscie le 1.699 guideturistiche che hanno scelto il Belpaese peresercitare unaprestazione temporanea- èindubbio che sono molto di più i primi adare il polso dell'import/export di figureprofessionali da e con l'estero.

Dai dati emerge che nel periodo 2010-2016 sono 7.591 i laureati italiani in medici-na che sono emigrati. Seguiti da 5.334 in-fermieri, i.oio odontoiatri, 973 docenti discuola secondaria e 710 farmacisti. Infer-mieri (3.303) e odontoiatri (2.143) che oc-cupano anche le prime due piazze dellaclassifica delle immigrazioni. Alle lorospalle si piazzano gli avvocati che hannoperò la meglio (o la peggio a seconda deipuntidivista) nel saldo (+ 1.8o8) tra entrate

e uscite delle professioni ordinistiche.Gli specialisti nelle materie legali sono

anche uno dei4 sottogruppi- insieme a in-fermieri, odontoiatri e camici bianchi -esaminati dal rapporto, che evidenzia co-me il loro Paese di provenienza più ricor-rente sia stata finora la Spagna. Un datoche non sorprende più di tanto e che inclu-de i tanti nostri connazionali che dopoaverpreso lalaurea in Italia sono diventatiabogados nella penisola iberica salvo ri-tornare a esercitare la professione da noi.In terra spagnola è sufficiente frequentareun master (anche online) e superare unquiz a risposta multipla per prendere il ti-tolo senza tutta la trafila italiana di prove

IMPORT/EXPORTEmigrano stabilmente ancheinfermieri, farmacisti e architetti.Boom di contratti brevi inveceper guide turistichee maestri di sci stranieri

scritte e orali per l'esame di avvocato. Unfenomeno che la stretta dell'anno scorsovoluta dal Guardasigilli Andrea Orlandopotrebbe avere almeno in parte attenuato.

Passando alle esportazioni degno di no-ta appare infine il caso delle professionimediche e infermieristiche. In entrambi icasile destinazionipiù gettonate sono sta-te il Regno Unito e la Svizzera. Una sceltache l'Anvur ha motivato con il binomiomigliori opportunità di lavoro/stipendipiù alti. E che - come tutte le discipline or-dinistiche - potrebbe ora subire un con-traccolpo per l'effetto Brexit.

ORI PRO OU ZIO NE RISERVATA

studio e lavoro Pagina 14

Page 17: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

Il fenomeno

Saldo migratorio 2016-2010 dei professionisti fra chi entra e chi esce dall'ItaliaIn numero assoluto

e £-W 2 oß 0A A M ffi

Avvocato Odontoiatra Ingegnerecivile

Architetto Psicologo Veterinario Farmacista Infermiere Medico

+1.808+1.133

-190 -214 -324 -342 -529

-2.031

6.028

Fonte: elaborazione Anvur su dati European Commission

studio e lavoro Pagina 15

Page 18: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

Studio & carriereIL RAPPORTO DELL'ANVUR

In percentuale . Trai[ 2010 e il 2015si registra un calo del 9,5%

nell'accesso agli esamidi Stato organizzati nelle

università per l'accesso agli albi

9 Il modello. Nelle professioni sanitarie i corsi di laurea,5 e il tirocinio hanno un peso di fatto equivalente nel curriculum

Se i laureati non voglionopiù svolgere la professionePiù attrattività per scelte alternative, spesso in aziendadi Gianni Trovati

Meno commercialisti, architetti eingegneri industriali, e più inge-gneri civili, farmacisti e veterina-ri. Cambia il mondo dei nuovi

professionisti, che accedono agli albi attra-verso gli esami di Stato organizzati dalle uni-versità. E le dinamiche offrono un termome-tro fedele dell'appeal che le varie professioniordinistiche esercitano sui giovani in arrivonel mondo del lavoro.

A mettere in fila i numeri, nel primo rap-porto sulle «Professioni nell'università», èl'Anvur, l'agenzia nazionale di valutazionedel sistema universitario. Lo studio offre unprimo carotaggio sul tema, e punta a offrireun quadro di dati puntuale ai nuovi tentatividi far andare abraccetto gli studi universitaricon la formazione professionale. Il modello,evocato sia dal presidente Anvur AndreaGraziosi sia da Gaetano Manfredi, che guidala conferenza dei rettori, è quello delle pro-fessioni sanitarie, dove i corsi di laurea e il ti-rocinio hanno un peso di fatto equivalentenel curriculum che porta al titolo. Ma questaidea di base, nelle intenzioni, può essere re-plicata su altri settori e in altri livelli.

I dati del Rapporto, si diceva, interessanoda vicino il mondo delle professioni oltre aquello dell'università.Per capirlo è sufficien-te mettere insieme due fenomeni misuratidall'Anvursullabase delle rilevazioni dell'uf-ficio di statistica del ministero.

Il primo guarda al numero di studenti chescelgonole classi di laurea magistrale o acido

unico indispensabili per chi punta a un alboprofessionale. Questa prima mossa dell'inda-gine non mostra scossoni particolari: aquesticorsi era iscritto nel 2016/2o17 il 79,6% dellapopolazione universitaria, contro l'81,8% re-gistrato nel 2008/2009: una flessione del2,2%, che però può essere archiviata comeoscillazione congiunturale (i laureati in que-ste classi, il 74,6% del totale, sono nello stessoperiodo cresciuti di due punti percentuali,grazie alla gobba di iscrizioni negli anni cen-trali del periodo considerato).

IL SOLa laurea in ingegneriadell'informazione apre le portedi un settore in forte espansionema, in 5 anni, i candidati all'esamedi Stato sono crollati del 62,8%.........................................................................................................

Questo quadro dipartenza rende ancorpiùsignificativo il-9,5%io che tra 2010 e 2015 si regi-stra nell'accesso agli esami di Stato organiz-zati nelle università per l'accesso agli albi. Insintesi: gli studenti siiscrivono alle lauree cheportano alle professioni, ma dopo il titoloscelgono sempre più frequentemente stradediverse da quelle che passano dagli ordini.

Questa crisi delle vocazioni riguarda lamaggioranza delle categorie. Caso per casopuò avere spiegazioni diverse, che però sipossono riassumere conla maggiore attratti-vità raggiunta da scelte alternative, spesso in

azienda, rispetto alla libera professione tradi-zionale. Piccolo nei numeri, ma efficace nellasostanza, è il caso di ingegneria dell'informa-zione. Questa laurea apre le porte di uno deisettori più forti sul piano occupazionale, manegliultimi cinque annimonitoratii candida-ti all'esame di Stato sono crollati del 62,8%.Segno, evidente, del fatto che le prospettivein azienda accendono aspirazioni più forti ri-spetto a quelle del titolo professionale.

Mutatis mutandis, le stesse tendenze sipossono nascondere dietro alle dinamicheregistrate in professioni più "grandi" sulpiano numerico. È il caso in particolare deidottori commercialisti, che hanno vistoscendere di un quarto in cinque anni le fileall'ingresso dell'albo; e un quadro simile ar-riva dagli architetti (-22,8% di iscrizioni agliesami di Stato). Ai commercialisti tocca an-che il record negativo degli insuccessi al-l'esame: la promozione arriva al 48,2% deicandidati, contro il 79,3% della media com-plessiva alzata dai tassi quasi totalitari disuccesso dell'area medica.

La frenata dei nuovi ingressi non escludenemmeno le professioni che hanno un esamedi Stato organizzato dal Miur fuori dalle uni-versità: questo panorama è dominato dagliavvocati, fra i quali l'accesso all'esame segnaun -15,6% (in questo caso il confronto è fra2011 e 2016). In senso opposto viaggiano solocategorie come i farmacisti, a cui itentativi diliberalizzazione del mercato offrono spaziprofessionali aggiuntivi.

[email protected]

91 RIPRO D OZIO N E RISERVATA

studio e lavoro Pagina 16

Page 19: Centro Studi C.N.I. 14 dicembre 2017...findustria ha presentato anche un piano per lo sviluppo dell'Africa. BocciarelliePicchio 2017 1,5 2018 1,5 2019 1,2 O Tasso di disoccupazione

II confronto

La variazione % 2015-2010 di esaminati

specialista......................................................................................

Ingegnere civilee ambientale

.............................................................Agronomoe forestale junior

Farmacista

Veterinario...............................................

Biologo...............................................

Medico-chirurgo...............................................

Biologo junior

Psicologo......................................................................................

Dottore agronomoe dottore forestale

......................................................................................

Assistente sociale

Pianificatore territoriale

+168,7.................

+100.................

+84,4....................

+55,9....................

+44,6....................

+30,2

+29,2....................

+25,9

+16,8..................

+14,5...............+8,7................

+5,4

Ingegnere industriale................................................................................................

Conservatore beniarchitettonici ed ambientali

................................................................................................

Architetto..................................................................

Chimico...................................................................

Dottore commercialista......................................................................................................

Psicologo servizialla persona e alla comunità

Odontoiatra..................................................................................................

Ingegnere civilee ambientale junior

Tecnologo alimentare

Chimico junior........................................................

Pianificatore junior........................................................

Architetto junior

Ingegnere dell'informazionejunior

......................................................................................................Psicologo contesti socialiorganizzativi, lavoro

......................................................................................................

Fonte: elab. Anvur su dati Miur

-20 5, 0

-22,2

-22,8 e0

-23,4

8-24 4,

00

-27,80

-31 9, 8-32,8 0

-35,80

-40,7 6o

-41,7 8

FOTOGRAMMA

..i _1xi I iEsame di Stato . Peri commercialisti record negativo degli insuccessi all'esame: la promozione arriva a[48,2%dei candidati, contro la media del79,3%

studio e lavoro Pagina 17