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Periodico Indipendente - Anno I° - num. 04 - Lunedì 15-10-2012 - CATANZARO - NOCERINA Comune di Catanzaro Assessorato allo Sport CATANZARO CITTA’ SPORTIVA Comune di Catanzaro Assessorato allo Sport CATANZARO CITTA’ SPORTIVA www.ilgiallorossonline.it

catanzaro vs nocerina

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Periodico Indipendente - Anno I° - num. 04 - Lunedì 15-10-2012 - CATANZARO - NOCERINA

Comune di CatanzaroAssessorato allo SportCATANZARO CITTA’ SPORTIVA

Comune di CatanzaroAssessorato allo SportCATANZARO CITTA’ SPORTIVAwww.ilgiallorossonline.it

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La preoccupazione regna purtroppo sovrananell’ambiente giallorosso. Una preoccupazioneche fino ad un paio di settimane fa era ancora

lungi dal manifestarsi, perché nonostante le scon-fitte di Latina e in casa contro il Benevento, la for-mazione giallorossa aveva comunque espressodiscrete prestazioni. Il pari di Pagani, poi, era ser-vito a smorzare i toni delle polemiche ed a smuo-vere la classifica. Le ultime due gare, però, hannolasciato il segno, ci sembra inutile negarlo. ControAndria in casa, ed a Viareggio, i ragazzi di misterCozza hanno denotato una preoccupante involu-zione non solo nel gioco, ma, aspetto più preoccu-pante, anche dal punto di vista caratteriale. E leparole del mister a fine gara in terra toscana, rap-presentano la testimonianza che la preoccupazionenon è solo della tifoseria, ma anche dello stesso tec-nico e conseguentementedella società. Tecnico e so-cietà che hanno forsetroppo frettolosamente di-spensato ottimismo, affer-mando in più occasioni chequesta formazione potevabenissimo puntare ad unpiazzamento in zona playoff. Attenzione: non stiamocriticando nessuno, stiamosoltanto prendendo co-scienza, come tutti, Cozzain primis, che il campio-nato del Catanzaro di que-st’anno sarà un campionatodi sofferenza, con l’obiet-tivo primario che diventa aquesto punto una tran-quilla salvezza, nulla di più.Del resto, ad una societàgiovane come quella delpresidente Cosentino,qualche errore di inespe-

rienza lo si può perdonare, specialmente nel ricordodella magnifica cavalcata dello scorso anno. Societàgiovane dicevamo, e di conseguenza anche un tan-tino ingenua, soprattutto nella convinzione di nonvolersi servire di esperti del mondo del calcio. Suquesto aspetto, lo ammettiamo, siamo stati ingenuianche noi, perché nell’ambiente circolano tantissimimestieranti e alcuni di questi badano soltanto a farespendere inutili risorse alle società, lucrando per-sino sui contratti dei calciatori. E proprio qui a Ca-tanzaro, negli ultimi venti anni, abbiamo purtroppoavuto modo di appurare bene quest’ultimo aspetto.Non facile, quindi, trovare le persone giuste e fidatee comprensibile, di conseguenza, il tentativo di “au-togestirsi”. Tentativo purtroppo rilevatosi poco pro-ducente, ed al quale occorre rimedio, ma senzaaffanni e senza fretta, magari programmando per la

prossima stagione, e consi-derando quella in corso ditransizione. Nientedrammi quindi, stiamo tuttivicini a questo Catanzaroche, nonostante tutto,siamo certi saprà tirarsifuori dai bassifondi dellaclassifica, magari con qual-che nuovo acquisto che ilpresidente Cosentino certonon lesinerà. E questo sem-bra anche il pensiero di An-tonio Barillà,vicecaporedattore del Cor-riere dello Sport e ospiteprestigioso della nostra ru-brica “l’opinione” che, dagrande tifoso giallorosso havoluto regalarci la sua testi-monianza di fiducia ed af-fetto in questo Catanzaro.Gustatevi il suo bellissimopezzo a pagina tredici..

Nessun dramma, per carità di Claudio Pileggi

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Nel calcio, come nella vita, bisogna avere il co-raggio di ammettere i propri errori. Non è maifacile confessare un proprio “fallimento” lavo-

rativo, sentimentale o, semplicemente, sportivo. So-prattutto quando a farlo è Ciccio Cozza. Il tecnicogiallorosso ha un carattere particolare: tosto e te-stardo. Al diavolo de Coubertin e la sua sciocca re-gola di vita “l’importante è partecipare”. Per CiccioCozza l’importante è vincere. E alzi la mano chi nonla pensa come il tecnico delle aquile. Non si parteper perdere, si gioca per vincere. A maggior ragionela pensano così i tifosi del Catanzaro. Dopo anni eanni di umiliazioni non solo sportive, dal mese digiugno dello scorso anno, sembrava che l’incante-simo si fosse interrotto. Sembrava, appunto! Perchéil presidente Cosentino aveva trasformato un bruttovolatile deriso e umiliato, nuovamente in un aquilaimperiale maestosa e vincente. I numeri dello scorsocampionato sono stati strabilianti: 83 punti, 23 vitto-rie, 14 pareggi e soltanto 3 sconfitte (e per giuntatutte in trasferta). All’inizio del campionato di primadivisione nessuno, proprio nessuno, pensava didover disputare un torneo così difficile. Anzi, forsecomplice l’inesperienza della società, si erano fattiben altri proclami. Peccati di gioventù, insomma.Stessi peccati commessi da Ciccio Cozza, che lo ri-cordiamo a tutti, è stato un bravissimo calciatore, mal’allenatore lo ha iniziato a fare proprio lo scorsoanno. Mister, non si offenda, ma è lo scotto del novi-ziato. Perché la seconda divisione dell’anno passatonon è minimamente paragonabile al campionatoodierno. Avellino, Benevento, Perugia, Pisa, Noce-rina ma anche Frosinone, Prato e Gubbio, sembranosquadre e società di serie B. Anzi, a guardare la ca-detteria, questo torneo è una vera e propria B2.Mentre quello dello scorso anno, escluse Catanzaroe Perugia, era una buona D1. Ma non fasciamoci latesta in anticipo. Il Catanzaro di oggi, rispetto aquello degli anni scorsi, è decisamente diverso. E’forte e solido perché ha un grande presidente e una

società che tutti ci invidiano. Guardiamo il bicchieremezzo pieno, le sconfitte quando sono corretta-mente assimilate possono diventare una vera e pro-pria linfa da cui trarre quelle risorse celate osemplicemente inespresse. Ciccio Cozza ha fattobene ad ammettere le proprie colpe. E’ un grandepasso avanti. E’, infatti, la prima volta che, dalloscorso anno, ossia da quando ha iniziato ad allenare,si è reso conto che nella vita, come nello sport, bi-sogna accontentarsi prima di non prenderle e, ma-gari in un secondo momento, di darle pure. Siamocerti che la lezione impartita dal Viareggio di misterCuoghi, possa essere servita. Oggi, quindi, la clas-sica prova del nove. Ad iniziare dall’undici inizialeche scenderà in campo. Sappiamo che mancherannoJuan Martin Ulloa e Alberto Quadri oltre a FedericoEzequiel Bugatti. Ma la rosa del Catanzaro è tal-mente vasta che chi andrà in campo, siamo certi,potrà dare il suo prezioso contributo. Certo, la par-tita di oggi non è facile. La Nocerina dell’ex GaetanoAuteri e dei vari Bruno, Corapi e De Franco ha unorganico di tutto rispetto. Anche se, così come il Ca-tanzaro, sta faticando oltre misura in questo avvio dicampionato. Tuttavia domenica scorsa ha rifilatodue reti al Perugia e si presenterà al “Ceravolo” conpropositi bellicosi. E per uno strano gioco del de-stino, mister Auteri adotta lo stesso modulo di giocoutilizzato finora dall’omologo Cozza. I molossi gio-cheranno con il 3-4-3. Questa la probabile forma-zione ospite: Aldegani, Baldan, Crescenzi, Scardina,Garufo, De Liguori, Bruno, Corapi, Merino, Mazzeoed Evacuo. Il Catanzaro potrebbe partire con un 3-5-2: Pisseri tra i pali; Sirignano al centro della difesacon Mariotti e Borghetti compagni di reparto; ilquintetto di centrocampo formato da Squillace eFiore sulle fasce, Benedetti, Maisto e D’Alessandro;mentre in avanti il duo Fioretti – Masini con Carbonie Cruz pronti ad entrare. Si gioca in notturna e cisarà la diretta tv, due motivi in più per dimostrare atutti di aver imparato la lezione.

La Nocerina dei tanti ex di Luigi Conforto

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Se lo conosci, non sbagli a defi-nirlo dottor Jekyll e mr. Hyde.Tranquillo, pacato, paziente

nella vita di tutti i giorni, ma un veromastino quando scende in campo.Ciro Sirignano, 27 anni appena com-piuti, è alla sua seconda stagione ingiallorosso. Arrivato lo scorso annoa campionato iniziato (era svinco-lato), non ci ha messo molto a farsiapprezzare dal tecnico e dal pub-blico. Il suo migliore biglietto da vi-sita è stata l’educazione fuori dalcampo e la tecnica di cui è dotato.Una caratteristica, questa, che lo hadesignato ad elemento insostituibiledella linea difensiva nell’undici diFrancesco Cozza. E’ stato uno deiprotagonisti della esaltante promo-zione in Prima divisione. Un contri-buto che non mancherà diriproporre anche nella nuova sta-gione sportiva, appena iniziata.

Qual è il tuo più bel ricordo cal-cistico?Sicuramente la partita di esordio inserie B con la maglia dell’Avellinocontro il Bologna. Ricordo che entrainegli ultimi dieci minuti, ma furonosufficienti. Mi bastò leggere i nomisulle spalle degli avversari per capireche stavo entrando in un calcio im-portante. Marcare gente come Favae Cipriani, solo per citarne qualcuno,è stata una bella emozione. La tua migliore partita disputata?Da quando gioco con il Catanzaro, si-curamente quella contro la Vibonesenella passata stagione. Una partitache abbiamo vinto anche grazie almio gol e che ci permise di toccarela vetta della classifica. Quale, invece, la tua peggiorepartita disputata? Senza dubbioquella contro il Milazzo quando, inuna fase di gioco, ho provocato un ri-gore a nostro sfavore. Una partitache comunque, alla fine, abbiamovinto.Qual è stato il percorso che ti haportato ad essere un calciatore echi ha creduto maggiormente inte? Partendo da quest’ultima domandadevo dire che i miei genitori sonostati quelli che più di altri mi sonostati vicino. Mi sono avvicinato al cal-cio perché mio nonno era allenatoree mio padre è stato un calciatore. Imiei inizi sono uguali a quelli di tanti

altri. I primi calci li ho tirati nelle gio-vanili del mio paese. Poi, però, con ilpassare degli anni, sono riuscito adarrivare ad Avellino. Un passaggio,questo, che ha portato con sé anchequalche rinuncia e qualche sacri-ficio che, per un ragazzo, pote-vano anche essere pesanti. Qual è la rinunciapiù grande che lacarriera ti ha impo-sto?Credo nessuna. Sonoinnamorato di questosport. Nonostantel’età non sono un ra-gazzo al quale piaceuscire tutte le sere. Se dirinunce dobbiamo par-lare, dico che forse nonpoter uscire il sabatosera con gli amici op-pure non poter orga-nizzare le vacanze adagosto, bè, queste po-trebbero essere ri-nunce ma che,comunque, non mipesano e che ven-gono ampiamente ripa-gate dalla professioneche faccio. La critica che ti ha più in-fastidito nella tua car-riera?Forse quando, agli inizi dellacarriera ed a volte giocandoanche fuori ruolo, la gente noncapiva le difficoltà che incontravo.Critiche che, comunque, mi hannoaiutato a crescere calcistica-mente e mi hanno insegnato anon considerarmi mai arri-vato. Cosa hai imparato dallosport?Sicuramente che il collettivo

è una componente fondamentale edimportante. Fare sport, poi, ti aiutaad affrontare la vita in una manierasicuramente diversa da quella dialtri.

Qual è stata la chiave del tuosuccesso: la determina-zione, l'umiltà, la fortuna o… cos’altro? Il successo ancora non credo

di averlo ottenuto. Co-munque la determina-zione credo sia statauna delle chiavi dellamia affermazionecome calciatore.Non dimentico, in-fatti, i periodi in cuianche se non gio-cavo non ho maimollato.C’è una squadracon cui ti piace-

rebbe giocare?No. Sono originariodella provincia di Na-poli e sono contentoquando il Napolivince. A dire ilvero, però, sepotessi gio-care nel Na-poli sarebbedavvero unag r a n d ecosa.

Il successo ancora non credo di averloottenuto. Comunque la determinazionecredo sia stata una delle chiavi della

mia affermazione come calciatore“

di Francesco Iuliano

A tu per tu con... Ciro Sirignano

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CuriositàNome Ciro Oreste cognome Sirignano data di na-scita Pomigliano D’Arco (Na), 1 ottobre 1985 altezza1,81 peso kg 79 segno zodiacale bilancia.

C’è un oggetto che porti sempre con te?Una collanina d’oro che era di mio nonno.Qual è il più bel regalo che ti si potrebbe fare?In tutta onestà, non sono un tipo al quale piace rice-vere regali. Non amo essere al centro dell’attenzione.Però, forse, un regalo bellissimo potrebbe esserequello di avere la mia famiglia un po’ più vicino.Cosa ti fa perdere la pazienza nel modo più as-soluto?L’ipocrisia delle personeChi inviteresti a cena?I miei amici ed i miei compagni di squadraIl tuo incubo ricorrente? Che il mister non mi fa giocare.Hai un sogno ricorrente?No, nessuno.Qual è stato il momento più emozionante dellasua vita? Credo di non aver ancora vissuto un momento cosìemozionante da dover ricordare. Vivo la vita e quelloche mi regala sempre al cento per cento e questo mibasta.Hai altri interessi?Si, mi piace leggere, studio giurisprudenza e mi piacemolto il cinema. Quando posso, guardo sempre un belfilm. Attrice preferita?Anne HathawayUltimo cd comperato?Quello di Tiziano Ferro.Genere musicale preferito?Ascolto tutta la musica ma quello italiano è sicura-mente il genere che preferisco di piùCanti mai sotto la doccia?No.Città italiana preferita?Non ne ho una in particolare.Vacanza ideale?

Sicuramente in villaggio dove vivi in pieno e totalerelax.Un pregio di Ciro Sirignano?Credo di essere umile e determinato. Un difetto?A volte mi accorgo di essere un tantino permaloso.Aggettivo per definirtiCostanteQualità che apprezzi di più in un uomo.L’onestà.Qualità che apprezzi di più in una donnaLa personalità.Sei vanitoso?Non tanto.Quanto tempo passi davanti allo specchio ?Pochissimo.Cosa hai imparato dalla tua famiglia?Tutto. Credo che nella famiglia ci siano le personedalle quali ti puoi fidare ciecamente Sei sposato, fidanzato?Fidanzato con Verdiana. Ti ricordi come l’hai conosciuta?A Roma. Lei è di RomaE’ stato amore a prima vista? Si e no. Ci sono voluti un po’ di corteggiamenti ma,alla fine, ce l’ho fatta.Se la dovessi definire in una parola?Più che definirla devo dire che lei mi dà serenità e, so-prattutto, stabilità.Cosa ti piace di più di leiIl suo modo di essere e di come vive la vita.Cosa non sopporti di leiChe a volte si arrabbia per banalità.Da 1 a 10 quanto conta nella vita:il denaro: 7l’amicizia: 9l’amore: 9la salute:10la famiglia: 10l’onestà: 10la bellezza: 7il sesso: 8

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Periodico sportivo indipendente

Anno I° - n. 04 in attesa di registrazione - Tiratura: 5.000 copie

DIRETTORE RESPONSABILE E COORDINAMENTO GIORNALISTICO

Claudio Pileggi

EDITORELuigi Conforto - info: 333.8247197 - 331.7928935

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀOndacalabra s.n.c. - Via L. Gariano - Catanzaro - Tel. [email protected]

FOTO: Cosimo Simonetta - Marco Nisticò

PROGETTO GRAFICO E REALIZZAZIONEStudiograficomaio - Via Indipendenza, 4 - 88069 Stalettì (CZ)

info: 0961.918427 - 339.2215585

STAMPA: Tipolitografia Boccuto - Catanzaro Tel. 0961.720277

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Il punto di questa settimana non analizzerà, comedi consueto, il resoconto della giornata calcisticaappena trascorsa ma si focalizzerà sulla delicata

situazione in cui versa la nostra squadra.Ma prima di addentrarci nelle problematiche in senoall’Us Catanzaro, occorre fare una dovuta premessa:né la tifoseria, né la carta stampata ha mai preteso(sognato forse ma preteso mai) a tutti i costi un cam-pionato da vertice. Ritengo infatti assolutamentenormale una stagione di assestamento per un soda-lizio nato solo da poco più di un anno e che, in questobreve lasso di tempo, ha già fatto molto sotto tantiaspetti. La delusione per questo disastroso avvio distagione diventa tuttavia legittima quando le ambi-zioni da playoff sono state manifestate, neanchetanto velatamente, da colui che ha avuto l’onere el’onore di scegliere uno per uno i calciatori cheavrebbero dovuto far compiere il salto di qualità allasquadra, ovvero il nostro mister (e DS facente fun-zione) Ciccio Cozza. Purtroppo le parole a volte possono diventare un tre-mendo boomerang per chi le pronuncia e di questo,il tecnico di Cariati deve assumersene la responsa-bilità. Ma al di là della delusione che, come detto, èassolutamente comprensibile(ma che non deve di-ventare un dramma), appare indispensabile e nonpiù differibile la necessità per i giallorossi di dotarsidi una società solida e strutturata in tutti i suoi re-parti. Sin dall’agosto del 2011 il Catanzaro calcio haavuto la fortuna di avere, finalmente, una proprietàsolida, appassionata ed ambiziosa, forse sottol’aspetto economico la più forte della storia delleAquile. Sono passati quindici mesi, però, e della so-cietà, invece, non vi è nemmeno l’ombra. Ora, finchè le cose vanno bene e si vince, tutto passain secondo piano. Tutti sono felici, ed è facile nascon-dere la polvere sotto il tappeto. Ma è evidente che lanostra sia una situazione anomala. Attualmente il Ca-tanzaro “è” il Presidente Cosentino, insieme ad unmister che fa il DS alla inglese(ma qui siamo in Italiadove alle prime sconfitte si manda via l’allenatore),un collaboratore(esterno) di mercato che è Ruggeroe un team manager, Marco Pecora. E stop.Finora il generosissimo presidente, un neofita delmondo del calcio, è stato rassicurato della bontà delprogetto tecnico solamente dalle parole di misterCozza e da quelle di Pecora, che, sebbene sia unapersona degna di stima, fino a sei mesi fa si occupavadella gestione della Gicos, non di una squadra di cal-cio professionistica. Occorre come il pane avere un Direttore Sportivocon competenze e garanzie di affidabilità perché èchiaro che il progetto allenatore-manager è fallito.Ne prenda atto Cosentino(al quale la tifoseria deveeterna gratitudine) e faccia si che Cozza torni a faresolo il tecnico, mansione per la quale ha dimostrato

di esserne assolutamente capace.Al presidente mi permetto inoltre di ricordare chele parabole vincenti di molte altre realtà calcistichenon avrebbero mai visto la luce senza le qualità e lescelte programmatiche di un capace direttore spor-tivo. Solo per menzionarne alcune, la “proprietà”Vrenna a Crotone non avrebbe riscosso tanto suc-cesso se non si fosse legata alle competenze di Ur-sino; a Catania, il presidente Pulvirenti non avrebberiportato in serie A i rossoazzurri dopo 25 anni senzal’ottima programmazione del capace direttore LoMonaco. E di altri esempi ce ne sarebbero a iosa. Cosa fare dunque ora? Finchè queste lacune societarie non saranno col-mate, bisogna vivere necessariamente alla giornata,salvando il salvabile. Senza precorrere i tempi, dicochiaramente che un eventuale esonero(che ora as-solutamente non condividerei), tante volte un tocca-sana per certi ambienti, nel caso del Catanzarofinirebbe per aggravare ancor di più il vuoto socie-tario perché andrebbe ad allontanare l’unica personache si è occupata delle scelte di mercato. Questa èlo stato delle cose fino a che non avremo un Diret-tore Sportivo che possa confrontarsi con il mistersulle questioni tecniche(fun-gendo per certi aspettianche da “parafulmine” neisuoi confronti), e riferirepoi alla proprietà. Gli allena-tori, in Italia, vanno e vengono.Il direttore sportivo resta. Ilprogetto tecnico, triennale oquinquennale che sia, lo sipianifica con un DS, noncon un mister, troppo le-gato ai risultati del mo-mento e, pertanto,potenzialmente semprein bilico. Senza contareche Cozza potrebbe de-cidere di punto in biancodi salutare di colpo la compa-gnia ed approdare in altri lidi,magari per lui più congeniali,lasciando di conseguenza ilprogetto incompiutoGli errori si possono commet-tere, soprattutto quelli di gio-ventù e di inesperienza.L’importante è ripartire sem-pre con più entusiasmo diprima. C’è una salvezza cheallo stato attuale è tutta da con-quistare ed un futuro ancora dadisegnare.Forza Aquile, sempre.

di Emanuele VartoloRiorganizzazione

dei ruoli necessaria

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- Sig. Giovanni Francesco Esposito con punti 6, si aggiudica un biglietto di tribuna laterale.

- Sig. Vincenzo CIAMBRONE con punti 5, si aggiudica il primo premioconsistente in un accessorio tecnico GIVOVA.

- Sig. D’Agostino Angelo con punti 4, si aggiudica il secondo premioconsistente in un biglietto di tribuna laterale.

- Sig Leonardo Nosdeo con 8 punti si aggiudica il primo premioconsistente in un accessorio tecnico GIVOVA.

Ogni settimana saranno proposte tre partite del campionato di prima divisione, delle quali occorrerà ten-tare di indovinare il pronostico (1-X-2) ed il risultato esatto. Se si indovina solo il pronostico sarà asse-gnato 1 punto, se si indovina il risultato esatto saranno assegnati 3 punti. Nel caso si indovinino

entrambi, i punti non si sommano, per cui il punteggio massimo attribuibile per ogni partita è di tre punti.Può anche essere possibile effettuare un pronostico in contraddizione con il risultato esatto (es: X, 1-0).Si procederà quindi alla stesura di una classifica ed al vincitore finale sarà assegnato un abbonamento delsettore “Tribuna Centrale” per il campionato 2013-2014. Sono previsti premi anche per il secondo classificato(“Abbonamento Settore Curva”) ed il terzo (Divisa ufficiale completa US Catanzaro).Premio settimanale: al primo classificato un accessorio tecnico offerto dalla Givova, sponsor ufficiale US Ca-tanzaro; al secondo classificato un biglietto di tribuna laterale offerto dal sig. Nando Capicotto, storico rivenditoredi sciarpe e bandiere giallorosse. Per concorrere occorre collegarsi al sito “www.ilgiallorossonline.it” nellasezione “il concorso” specificando nome e cognome del concorrente, con i dati anagrafici (data e luogo dinascita). Si precisa che può essere inviato un solo pronostico per ogni concorrente e che in caso di parità sarà con-siderato vincitore chi lo avrà inviato per primo.

NB. Si raccomanda di utilizzare sempre lo stesso indirizzo mail.

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Gare del 28-10-2012 PRONOSTICO RISULTATO ESATTO

I pronostici da indovinare questa settimana sono i seguenti:

Classifica parziale per le prime dieci posizioni:

ESI LAB, composta da unteam di Tecnici Qualificati,nasce con l’obiettivo di for-

nire servizi su tutti i problemi chele aziende devono affrontare nelsettore ambientale ed agroali-mentare. Il laboratorio è iscrittonel Registro Regionale dei Labo-ratori di Analisi non annessi alleindustrie alimentari ai fini dell’au-tocontrollo fin dal 2006.Il laboratorio è accreditato AC-

CREdIA in conformitàalla norma UNI CEI ENISO/IEC17025 edopera con sistema diGestione per la Qualitàcertificato UNI EN ISO9001:2008. Strumen-tazione all’avanguardiae costante addestra-mento del personalegarantiscono al clienterapidità, affidabilità deldato analitico e consu-lenza sempre aggior-nata.

ESI LAB S.r.l. - Gruppo ESISUd

Via Lucrezia della Valle, 84

88100 Catanzaro

Tel. 0961/753902 - Fax 0961/752340

NOCERINA - pAGANESE

CAStAGNA ARNALDO 10

NOSDEO LEONARDO 9

BItONtI LuIGI 7

D'AGOStINO ANGELO 7

CAStAGNA ALBERtO 6

ESpOSItO GIOVANNI F.SCO 6

VARONE ANGELO 6

CIAMBRONE FRANCESCO 5

DE SIENA FEDERICO 5

LA MANNA FLAVIO, LAMANNA CARLO, ORLANDuCCIO MAttEO, tRApASSO ADELE; 5

SORRENtO - BENEVENtO

VIAREGGIO - AVELLINO

CONCORRENTE PUNTI

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3 -

3 -

5 -

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8 -

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di Carlo Talarico

CATANZARO

Giovanni TOMICalciatore - 31 dicembre 2008 Il Domani

Giuseppe COSENTINOPresidente 5 gennaio 2012 www.tuttolegapro.com

Non sono un professore masoltanto un allievo, sperosolo, alla fine, di essere pro-mosso

“ “ Questa città non merita di essere umiliataulteriormente“ “

RESTO DEL MONDO

Eugenio FASCETTI - Allenatore

Io alla Juve? Piùfacile che nevi-chi a ferragostoa Salerno

“ “

Carletto MAZZONE - Allenatore

Questa volta ab-biamo avuto unpizzico di puntinipuntini

“ “

Silvio BERLUSCONI - Presidente

Sacchi? Certo chel’ho cercato. Vo-levo sapere checura ha fatto peri capelli

“ “

In campo sembravamo turisti.

Con la differenza che per

entrare allo stadio non

abbiamo pagato il biglietto

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Capita, quando si scrive per mestiere, di se-guire l’istinto e trasgredire le consegne:grandi storie di coraggio e rabbia, oppure,

come stavolta, piccole storie di cuore. L’input ècommentare l’ultimo risultato e introdurre lanuova partita, però non sono novanta minuti aorientare giudizi e rivelare emozioni. Una vittoria,in assoluto, non attenua la grinta della rincorsa, euna sconfitta non cancella la fiducia, così, come seil calendario fosse sospeso, prevalgono riflessionidi più ampio respiro.La Prima Divisione è una galera se si consideranole tradizioni antiche, è una conquista se si riepi-loga l’ultimo tratto di cammino: promesse disat-tese e cadute rovinose prima dell’ultima, felicestagione. Per questo la nuova dimensione va af-frontata con pazienza, nella consapevolezza di dif-ficoltà comprensibili e di qualità che richiedonotempo per emergere, e per questo il progetto devevalicare verdetti che possono spacciare illusioni ofomentare processi: organizzazione e strutturasono quelle del salto, garanzia di un futuro impor-tante. Anche gli errori vanno messi in conto, per-ché il blasone non smalizia i neofiti.L’input svapora, ma non c’è supponenza né anar-chia. Semplicemente, il legame con la squadraprescinde dalle contingenze, dalle fortune e dagliesami: è profondo com’era (e come sarà al ritorno,perché sognare è bello) in serie A, egualmente in-tenso nelle stagioni orgogliose e in quelle tristi,

fatto di sovrapposizioni - mai paragoni ingom-branti - tra calciatori di ieri e oggi, di foto ingiallitee diavolerie moderne che recapitano ovunque pal-pitazioni e gol. L’input è già disatteso quando il ri-sultato di Viareggio si dipana: raggiunge lo stadiodi Siena in cui Serse Cosmi strepita e MassimoCarrera sorride, lampeggia sul cellulare mentreSeba Giovinco scivola via e tu, inviato dietro laJuve, pensi al fratello che ha infilzato i “tuoi” ra-gazzi. Cambia nulla, nell’opinione che hai dentro:basta adattare i principi di tifoso sincero a unasconfitta amara che dilata il momento buio. Prete-stuoso motivarla con gli episodi negativi, perchéle lacune affiorano e sarebbe insensato ignorarle,opportuno delegare il rilancio a chi ha riportatoin alto la squadra, senza inciampare nella memo-ria corta e nella volubilità critica del calcio. E sedettami tattici e brillantezza imporranno tempo esacrifici, grinta e cuore possono anticipare lasvolta. A cominciare da questa gara con la Noce-rina...

* Antonio Barillà, 47 anni, lametino, è vicecaporedattoredel Corriere dello Sport. prima firma sulla Juventus, haseguito due Mondiali e un Europeo, avendo la fortuna diraccontare tra l’altro la fiaba azzurra di Germania 2006.prima di approdare al quotidiano romano, ha lavoratoper tuttosport e La Stampa.

Pazienza e fiduciain un progetto importante

di Antonio Barillà *

La curva giallorossa nel giorno della promozione

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Fabrizio tunno

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Fabrizio Tunno: un tifoso prestato al basket

di Dora Dardano

Il tifoso di oggi è un tifoso speciale, il caro amicoFabrizio Tunno. Educazione e compostezza simescolano ad una laurea in Economia e ad un

talento raro dando vita ad un professionista comepochi. La stagione scorsa la sua Planet ha chiusoal 4° posto (a gara 3 col Monteroni che è stata lasquadra promossa) un campionato sorprendentenel quale non partiva da favorita. Per il campionatoche si è appena aperto (ieri contro il Paternò) Fa-brizio cambia veste, da coach a direttore tecnico:“Da questa stagione non sarò più in panchina. Miaspetta un lavoro più complesso sia dal punto divista della progettazione tecnica, che da quello dellacrescita dei ragazzi del settore giovanile, l’obiettivomaggiore della società. Quella di introdurre ragazzidel settore giovani in prima squadra è una realtàche già esiste, infatti già nella scorsa stagione ab-biamo introdotto Scuderi, Carella, Zofrea, Ippolitoe Battaglia che si sono rivelate pedine importantis-sime”. Ringraziando la Società per il ruolo presti-gioso riservatogli ci ricorda che è DanieleChiarella il nuovo allenatore e che il nuovo gironeche la Planet dovrà affrontare sarà contro squadresiciliane, non più come il precedente contro pu-gliesi e campane. Sarà ancora Andrea Cattani il ca-pitano di una squadra sempre più giovane. Maprima di passare all’argomento calcio mi chiedocome mai Fabrizio si sia trovato tra i due canestri:“Nello sport ci sono sempre stato fin da ragazzinoportando avanti sia il calcio giocato che il basket epoi grazie ad alcune persone che mi hanno spintoho fatto l’allenatore tra la serie C e la B. Ho lavoratocon tecnici importantissimi e non posso non citare

Mario De Sisti e Gianni Benedetto che sicuramentenella mia formazione sono stati personaggi fonda-mentali”. Spesso le partite in casa della Planet Ba-sket Catanzaro coincidono con quelle delleaquile, e per chi segue entrambi gli sport non èfacile godersi la fine dell’una e arrivare in tempoall’inizio della partita dell’altra, motivo per cuianche Fabrizio spesso è costretto a perdersi lesfide al “Ceravolo”, ma nonostante questo è prepa-ratissimo sulle vicende calcistiche di Catanzaro.“La programmazione è importante e la Società cheha fatto bene la scorsa stagione si sta muovendoanche per il settore giovanile che era ormai trascu-rato da molti anni. Oggi una società che vuole giocare a questi livellied ambire a promozioni in categorie superiori nonpuò permettersi di non investire e lavorare sul set-tore giovanile che è conseguente di sopravvivenzanel calcio. Inoltre l’attuale società e il tecnico si sonorivelati intelligenti e lungimiranti nel confermaregran parte del vecchio organico, perfezionandolocon Fioretti, capocannoniere della precedente sta-gione. Di certo da qui ai prossimi mesi sarannofatti degli interventi dov’è necessario, e se verrannomantenute queste premesse e soprattutto se la so-cietà si dimostrerà all’altezza (come infatti è statafino ad oggi) penso che il Catanzaro farà un cam-pionato importante”. Il campionato è lungo e i pro-nostici difficili, ma Fabrizio per la partita di oggispera in un 2 a 1, e voi? Dite la vostra partecipandoal concorso su www.ilgiallorossonline.it e magarila prossima partita la vedrete dalla tribuna indos-sando un accessorio tecnico Givova.

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Quell'inossidabile gemellaggio

di Aurelio Fulciniti

I capitani di Catanzaro e Nocerina al centro del campo in occasione dell’ultimo incontro al Ceravolo, play off 2003

Quando si parla di una partita da giocare controla Nocerina viene sempre in mente il gemel-laggio, uno dei più duraturi della storia giallo-

rossa - e anche di quella dei molossi, probabilmente- e però non tutti - soprattutto fra le nuove genera-zioni di tifosi - sanno come e quando è nato questoincrollabile sodalizio fra tifoserie. Certo, in questigiorni, si parla più di due calciatori ex giallorossi edoggi nelle file dei rossoneri campani, AlessandroBruno e Francesco Corapi, verso i quali il pubblicogiallorosso cova ampi e per la maggior parte più chegiustificati motivi di risentimento. I due personagginon troveranno certo una bella accoglienza - a li-vello “sonoro”, innanzitutto - in primis nel ricordodella partita persa per 4-0 nel 2010 nella finale play-off contro l’Atletico Roma. Perdere una finale inquel modo contro una formazione senza tifosi cheperaltro neanche esiste più è una macchia nei sup-porter giallorossi e dovrebbe esserlo anche nei gio-catori che entrarono in campo. Sicuramente oggimolti calciatori di allora provano disinteresse perquella sconfitta, considerata come un episodio chefa parte né più né meno della loro carriera, ma nellostesso tempo oggi bussano a quattrini per preten-dere denaro che avrebbero dovuto ottenere da benaltre persone. E ci fermiamo qui, perché è meglionon andare oltre…Preferiamo parlare di storia. E quindi del gemellag-gio fra Catanzaro e Nocerina. E le cronache ci rac-contano che nacque da una vendetta, anzi, da unaripicca per usare un termine più elegante. È fu unavendetta sportiva che servì poi a salvare quasi sicu-ramente la vita a tanti tifosi nocerini. I fatti che pre-cedettero il gemellaggio ebbero un’arenad’eccezione: lo stadio “Cibali” di Catania, oggi “An-gelo Massimino”. Il 30 gennaio 1977, quattordice-sima giornata del campionato di Serie A e penultimadi andata, si gioca in campo neutro - causa una squa-

lifica di due giornate per incidenti nella gara controinterna contro il Torino - l’incontro Catanzaro-Milan. Con grande sorpresa, i giallorossi trovanouno stadio gremito da catanesi venuti a tifare Milan.Un affronto. Il Catanzaro vinse per 1-0 (bel gol della“meteora” Sperotto al 13’). Il pubblico giallorosso“abbozza” ma ha lunga memoria, e promette al-l’epoca di non dimenticare. E così fu. Nella stagione 1976/77 il Catanzaro retro-cederà in Serie B ma anche il Catania finirà in SerieC. Il 18 giugno 1978, con i giallorossi di nuovo inSerie A, al “Comunale” si disputa lo spareggio perla promozione in cadetteria fra Nocerina e Catania,arrivate alla pari in testa al proprio girone, con 52punti. Allo stadio arrivano in cinquemila da NoceraInferiore e in 12.000 da Catania. Ma ci sono anche itifosi del Catanzaro. E sono tutti coi fratelli nocerini.La vendetta si è consumata, dunque. Arbitra il si-gnor Benedetti di Roma e il Catania passa in van-taggio dopo solo sei minuti con Bortot. Ma irossoneri pareggiano su rigore, trasformato dal cen-travanti Bozzi al 31’. Nel secondo tempo, al 60’ il di-fensore molosso Spada porta in vantaggio laNocerina. E il risultato non cambierà più. Al terminedella gara gli “sportivissimi” catanesi scatenerannouna sorta di guerriglia. E qualcuno tirerà fuori ad-dirittura delle armi, improprie o meno. E spuntafuori qualche coltello. Una vergogna, con i tifosi ros-soneri che per fortuna verranno accolti nei portonidelle case. Una circostanza che i tifosi della Noce-rina non hanno mai dimenticato, e ancora oggi uncatanzarese che arriva a Nocera in trasferta troveràsempre qualcuno ad accoglierlo o finanche ad ospi-tarlo a tavola. Quel giorno del 1978, con tutta pro-babilità, l’umanità dei catanzaresi contribuì a salvaredelle vite o quantomeno ad evitare fatti ancora piùgravi. A conferma che il catanzarese, se rispettatoper come merita, è sempre uno dei migliori.

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i addentriamo in un ambito un pò atipico,insolito, che viene visto dai più comescelta “bizzarra” o, quanto meno, singo-

lare. Ma si tratta di un luogo comune da sfatare,

al giorno d’oggi. Ci riferiamo all’attività intra-

presa dal dottor Domenico, un professionista cheha avuto l’idea di aprire una nuova attività com-

merciale “sui generis”, ma in ogni caso non così

“sconosciuta”: ci riferiamo a “Note Piccanti”, il

Sexy Shop di cui è titolare, sito in via Mario

Greco, 129. La peculiarità sta nel fatto che è to-

talmente privilegiata la privacy del cliente, po-

tendo contare sul suo anonimato 24 ore su 24,

grazie al particolare “distributore automatico”.

Vediamo di capirne di più. Può sintetizzarci il percorso professionale che

l’ha portata ad aprire questa nuova attivitàin Catanzaro? Di cosa si occupava prima di

ciò? Sono un ragazzo del 1966 e, prima di tutto, unprofessionista (un dottore commercialista); il

mio bagaglio professionale è lungo e variegato:

ho fatto attività di studio a Catanzaro già dal

1992 e poi, dal 1997, a Roma, fino al 2000, anno

nel quale mi sono spostato a Taranto dove mi

sono dedicato a tempo pieno ad un primario

gruppo commerciale che opera nella grande di-

stribuzione. Gruppo del quale sono diventato

azionista, in seguito e, per alcune società, am-

ministratore. Quindi, conosco bene i problemi di

un imprenditore che operi nel commercio, di

qualunque natura.Secondo lei, in quanto micro-imprenditore,

dato il periodo che rasenta il minimo storico,

cosa occorrerebbe fare, prima di tutto, per ri-

lanciare il commercio e l’economia nel Centro

Storico?Non ho “ricette” per la soluzione della crisi nella

nostra città come in qualunque altra: è certo chele famiglie si ritrovano a far fronte con debiti,

avendo sempre meno liquidità da spendere e, di

conseguenza, le aziende registrano sempre meno

fatturati, scontrandosi con la indisponibilità degli

Istituti di Credito che, in quanto aziende, sono

quindi votate al profitto. Forse occorrerebbe una

banca statale che non debba rispondere agli

azionisti.Ritornando al suo settore, che target di clien-

tela ritiene di ritagliarsi? Ci informi sugli

orari di apertura e di fruibilità.Ho scelto di aprire questo punto vendita a Ca-

tanzaro perché amo la città dove ho vissuto l'in-

fanzia e la prima gioventù e desidero essereparte del tessuto commerciale: lo faccio con una

attività "innovativa" e "disinibita" lo ammetto,

che possa fungere da strumento per la soddisfa-

zione di uno dei primari bisogni dell'essereumano.In cosa consiste esattamente l’utilizzo aperto

al pubblico del distributore disponibile nel suo

esercizio?Il punto vendita ritengo sia affascinante nella

struttura e nell'ambientazione, completamenteautomatico (quindi anonimo) e senza personaleal quale dover manifestare quasi sempre con im-

barazzo i propri gusti e desideri della sfera ero-

tica: nei distributori c'è praticamente tutto

quello che occorre per stimolare o realizzareogni fantasia, ma possiamo soddisfare eventuali

richieste che possono essere espresse nella cas-

setta dei suggerimenti nel punto vendita o sulla

pagina Facebook "Note Piccanti" e a breve giro

l'anonimo richiedente troverà in uno dei distri-

butori del negozio l'articolo richiesto. In sintesi, che risposta attende da questa suaattività?Essendo aperto 24 ore su 24, tutti i giorni, è fa-

cile acquistare: funziona come un comune distri-

butore automatico di sigarette e comunque basta

seguire le indicazioni e si aprirà un mondo che ci

permetterà di rendere più “piccanti” i nostri de-

sideri... Mi piace pensare di “vendere sogni”!

C

Note Piccanti Via Mario Greco, 129 - 88100 CATANZARO

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02/09/2012 06/01/20131ª GIORNAtA

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16/09/2012 20/01/20133ª GIORNAtA

AvELLINO - PAGANESE

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FROSINONE - ANDRIA BAT

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23/09/2012 03/02/20134ª GIORNAtA

ANDRIA BAT - PERUGIA

BARLETTA - NOCERINA

BENEvENTO - AvELLINO

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LATINA - SORRENTO

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30/09/2012 10/02/20135ª GIORNAtA

AvELLINO - BARLETTA

CARRARESE - BENEvENTO

CATANzARO - ANDRIA BAT

FROSINONE - NOCERINA

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07/10/2012 17/02/20136ª GIORNAtA

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GUBBIO - BENEvENTO

NOCERINA - PERUGIA

PISA - CARRARESE

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14/10/2012 03/03/20137ª GIORNAtA

AvELLINO - PERUGIA

BENEvENTO - ANDRIA BAT

CARRARESE - PRATO

CATANzARO - NOCERINA

GUBBIO - BARLETTA

LATINA - FROSINONE

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28/10/2012 10/03/20138ª GIORNAtA

ANDRIA BAT - LATINA

FROSINONE - BARLETTA

NOCERINA - PAGANESE

PERUGIA - CARRARESE

PISA - CATANzARO

PRATO - GUBBIO

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04/11/2012 17/03/2013 9ª GIORNAtA

AvELLINO - SORRENTO

BARLETTA - ANDRIA BAT

BENEvENTO - PRATO

CATANzARO - FROSINONE

GUBBIO - vIAREGGIO

LATINA - PERUGIA

PAGANESE - CARRARESE

PISA - NOCERINA

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11/11/2012 24/03/201310ª GIORNAtA

BENEvENTO - PAGANESE

CARRARESE - GUBBIO

FROSINONE - PISA

NOCERINA - AvELLINO

PERUGIA - CATANzARO

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18/11/2012 07/04/2013 11ª GIORNAtA

ANDRIA BAT - CARRARESE

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CATANzARO - PRATO

LATINA - BENEvENTO

NOCERINA - vIAREGGIO

PERUGIA - FROSINONE

PISA - SORRENTO

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02/12/2012 14/04/201312ª GIORNAtA

AvELLINO - LATINA

BENEvENTO - FROSINONE

CARRARESE - CATANzARO

GUBBIO - NOCERINA

PAGANESE - ANDRIA BAT

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SORRENTO - PERUGIA

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09/12/2012 28/04/201313ª GIORNAtA

ANDRIA BAT - AvELLINO

BARLETTA - CARRARESE

CATANzARO - SORRENTO

FROSINONE - PAGANESE

LATINA - GUBBIO

NOCERINA - BENEvENTO

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16/12/2012 05/05/201314ª GIORNAtA

AvELLINO - CATANzARO

BENEvENTO - PISA

CARRARESE - NOCERINA

GUBBIO - ANDRIA BAT

PAGANESE - LATINA

PRATO - PERUGIA

SORRENTO - FROSINONE

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22/12/2012 12/05/201315ª GIORNAtA

ANDRIA BAT - PRATO

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CATANzARO - GUBBIO

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LATINA - CARRARESE

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Page 23: catanzaro vs nocerina

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MARCAtORI

4 REtI: Magnaghi S. (Viareggio), Perez L. (Pisa).3 REtI: Altinier C. (Benevento), Barraco D. (Latina), Castaldo L. (Avellino), Favasuli F. (Pisa), Politano M. (Perugia), Tulli G. (Pisa).2 REtI: Aurelio S. (Frosinone), Biancolino R. (Avellino), Carboni S. (Catanzaro), Cottafava M. (Latina), Dezi J. (Barletta), Fernandez M. (Paganese),Fioretti G. (Catanzaro), Gerevini G. (Viareggio), Germinale D. (Benevento), Innocenti R. (Andria), Kolawole Oyelola A. (Latina), La Mantia A. (Bar-letta), La Rosa F. (Andria), Mazzeo F. (Nocerina), Napoli A. (Prato), Scarpa F. (Paganese), Galabinov A. (Gubbio).1 REtE: Barberis A. (Pisa), Barbuti R. (Barletta), Bottone D. (Frosinone), Calamai M. (Viareggio), Carrus D. (Frosinone), Catania E. (Avellino), Ce-saretti C. (Frosinone), Ciofani D. (Perugia), Corsetti C. (Sorrento), Corvesi A. (Prato), Cruz Pereira S. (Catanzaro), De Agostini M. (Prato), De An-gelis G. (Avellino), Di Tacchio F. (Perugia), Evacuo F. (Nocerina), Ganci M. (Frosinone), Garufo D. (Nocerina), Ghinassi T. (Prato), Giovinco G.(Viareggio), Girardi D. (Paganese), Gucher R. (Frosinone), Lanteri L. (Andria), Mancosu M. (Benevento), Mancuso L. (Carrarese), Marchi E. (Be-nevento), Mascolo G. (Andria), Merini M. (Carrarese), Merino R. (Nocerina), Montini M. (Benevento), Negro M. (Nocerina), Papasidero M. (Ca-tanzaro), Pedrelli I. (Benevento), Pellegrini E. (Viareggio), Rantier J. (Perugia), Rizzo L. (Pisa), Rogero R. (Frosinone), Sandreani A. (Gubbio),Scardina F. (Gubbio), Silva Reis D. (Prato), Simoncelli D. (Barletta), Sorbo F. (Viareggio), Tortolano E. (Latina), Tortori L. (Paganese), Tozzi BorsoiR. (Perugia), Zanetti P. (Sorrento).

top 11 della 6ª giornata

RUOLO CALCIATORE CLUB vOTO M/v GOAL STAG. MIGLIORE STAGIONE

Port. Koprivec Perugia 7 6,5 2009/2010, Gallipoli serie B 11 presenzedif. Cottafava Latina 7 7 1 2005/2006 Treviso serie A 27 presenzedif. Ghinassi Prato 7 6,5 1 2008/2009 Pistoiese 1° divisione 25 presenzedif. Pellegrini Viareggio 7 6,5 1 2010/2011 Pavia 1° divisione 11 presenzeCent. Buscè Pisa 7 6,5 0 2006/2007 Empoli Serie A 35 presenze 4 goalCent. Bottone Frosinone 7 6,5 1 2007/2008 Torino serie A 8 presenze 1 goalCent. Tortolano Latina 7,5 6,75 1 2011/2012 Latina 1° divisione 13 presenze 3 goalCent. Gucher Frosinone 7 6,5 1 KAPFENBERG (AUT) Serie A 21 presenze 1 goalAtt. Giovinco Viareggio 7,5 6,5 1 2011/2012 Carrarese 1° divisione 25 presenze 1 goalAtt. Tulli Pisa 7,5 6,5 3 2010/2011 Vicenza serie B 18 presenze 1 goalAtt. Evacuo Nocerina 7 6,5 1 2007/2008 Frosinone serie B 40 presenze 13 goalAll. Cuoghi Viareggio 7 6,75 1998/1999 Messina, Promozione in C1

LA CLASSIFICA

SquAdRE

in CASA FuORi CASA  tOtALi GOL RiGORi

Casa Fuori tot. RF RC

G V n p G V n p G V n p R S R S R S t R t Rpunti

Frosinone 12 4 3 1 0 2 1 0 1 6 4 1 1 7 4 1 1 8 5 1 1 4 4

Latina 12 2 2 0 0 4 2 1 1 6 4 1 1 2 0 6 5 8 5 1 1 1 1

Pisa 11 3 2 1 0 3 1 1 1 6 3 2 1 8 4 4 4 12 8 3 3 1 1

viareggio 11 4 2 2 0 2 1 0 1 6 3 2 1 7 4 3 3 10 7 0 0 4 4

Avellino 11 3 1 2 0 3 2 0 1 6 3 2 1 3 2 4 3 7 5 4 3 0 0

Gubbio 10 3 3 0 0 3 0 1 2 6 3 1 2 4 1 0 3 4 4 2 2 1 1

Benevento 9 2 1 0 1 4 2 0 2 6 3 0 3 3 2 6 4 9 6 1 1 2 2

Prato 9 3 1 1 1 3 1 2 0 6 2 3 1 2 2 4 2 6 4 2 2 1 1

Perugia 9 3 2 0 1 3 1 1 1 6 3 1 2 5 3 2 3 7 6 0 0 1 1

Paganese 8 3 2 1 0 3 0 1 2 6 2 2 2 3 0 3 5 6 5 1 1 1 1

Nocerina 7 3 1 1 1 3 0 3 0 6 1 4 1 4 3 2 2 6 5 1 1 0 0

Andria 6 3 1 2 0 3 0 2 1 6 1 4 1 3 2 3 4 6 6 1 1 1 1

Catanzaro 5 3 1 1 1 3 0 1 2 6 1 2 3 5 5 1 4 6 9 1 1 1 1

Sorrento 4 3 1 1 1 3 0 0 3 6 1 1 4 2 2 0 4 2 6 0 0 0 0

Barletta 2 3 0 1 2 3 0 1 2 6 0 2 4 1 4 5 7 6 11 1 1 2 1

Carrarese 0 3 0 0 3 3 0 0 3 6 0 0 6 1 7 1 6 2 13 1 1 0 0

Legenda: C=In casa T=Totale R=Gol fatti S=Golsubiti RF=Rigori a favore RC=Rigori contro

Page 24: catanzaro vs nocerina

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Partite andata Ris. Marcatori

CATANzARO - BARLETTA 4-3 Carboni (2), Fioretti, Cruz

LATINA - CATANzARO 1-0 Barraco

CATANzARO - BENEvENTO 1-2 Papasidero

PAGANESE - CATANzARO 0-0

CATANzARO - ANDRIA 0-0

vIAREGGIO - CATANzARO 3-1 Fioretti

CATANzARO - NOCERINA - -

PISA - CATANzARO - -

CATANzARO - FROSINONE - -

PERUGIA - CATANzARO - -

CATANzARO - PRATO - -

CARRARESE - CATANzARO - -

CATANzARO - SORRENTO - -

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BARLETTA - CATANzARO - -

CATANzARO - LATINA - -

BENEvENTO - CATANzARO - -

CATANzARO - PAGANESE - -

ANDRIA - CATANzARO - -

CATANzARO - vIAREGGIO - -

NOCERINA - CATANzARO - -

CATANzARO - PISA - -

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Quando AngeloMammì è annun-ciato come acquisto

del Catanzaro, in citta’davvero non lo cono-sceva nessuno.All’epoca, non era dimoda la conferenzastampa, non esistevanositi internet o diavoleriedel genere. La notiziaesce direttamente suigiornali, punto e basta,per poi passare da boccain bocca. Non è alto (unmetro e 72), non è ne uncorazziere e nemmenoun granatiere (pesa 70kg.) , sembra piu’ un geo-metra del catasto o un’impiegato da scrivania, non certo un“Bomber”. Sorride poco, lo sguardo timido ma la serietàscolpita in volto. Certo Angelo non impressionò molto gliaddetti ai lavori dell’U.S. Catanzaro……. cosa poteva farequesto Mammi’? Uno sconosciuto, veniva da due campio-nati a Lecce con pochissimi goal all’attivo, non aveva maigiocato in serie B… ed in pre campionato non eracerto sembrato un fulmine di guerra. Per scoprireAngelo Mammì è stato necessario assisterealla prima di campionato, il popolo giallo-rosso era molto curioso di vedere sulcampo la squadra, dopo la salvezzastentata nel campionato precedente ele dichiarazioni di Gianni Seghedoniche esaltava questo nuovo progetto.Era la prima giornata del campionato1970/71, Catanzaro – Novara ; questa laformazione scesa in campo: Pozzani, Banelli,Massari, Benedetto, Silipo, Busatta, Gori, Franzon,Mammi’, Bertuccioli e Braca. Il Catanzaro in avvio dipartita stenta un pò, ma esce fuori alla distanza ed al41° si porta in vantaggio con il funambolico Gori. Ilraddoppio arriva nella ripresa, un “capolavoro di tec-nica, freddezza e potenza”, cross dalla sinistra di Ber-tuccioli, Mammì, freddo, addirittura glaciale, stoppadi petto e con una spettacolare “giravolta” insacca sottol’incrocio dei pali. Per Angelo è il primo goal in cam-pionato e il suo primo goal in serie B, un gesto tecnicotalmente bello da incoronarlo “idolo” del “Militare”.Mammì ha conquistato i tifosi che lo amano e lo so-stengono in ogni partita e lui non delude mai i suoi ti-fosi, lotta sempre, non si tira mai indietro e non lasciamai niente di intentato, non si arrende mai!

Angelo Mammi e’ statol’eroe della bellissima fa-vola del nostro calcio, halegato indelebilmente ilsuo nome ai colori Giallo-rossi scrivendone la pa-gine più belle, dallastorica partita di Napoli(Bari – Catanzaro 0-1) si-glando quello che e’ statoil goal più importante delcalcio catanzarese e si-glando quello che ha pie-gato l’invincibileJuventus sul Campo delvecchio “Militare”. Pur-troppo i sogni, come talisono destinati a finire,lontano da Catanzaro, in

un paio di anni Angelo cade nell’anonimato. Ma nel cuoredei giallorossi e di tutti quelli che lo hanno conosciuto, oc-cuperà sempre un posto in prima fila! Angelo Mammi’muore a Pagani il 17 settembre del 2000 a soli 57 anni.

Enzo Minicelli

Un sorriso a capo chino: “Sono Angelo Mammì”

Angelo Mammì è stato il vento:

una brezza che respiri una volta sola.

e che uguale non tornerà più.

Angelo Mammì è stato un sogno diverso da qualsiasi altro.

Angelo Mammì è stato come il destino

per una città, per la sua gente.

Più di ogni campione acclamato venuto dopo di lui.

quel destino che conosci beffardo, spesso crudele,

ma che qualche volta, almeno una volta,

ti regala il momento, l’attimo fuggente, l’illusione.

Angelo Mammì oggi è un ricordo prezioso,

sperduto in qualche cassetto, che non lo trovi più,

ma sai di avere e da qualche parte deve pur esserci...

questo pensiero dedicato a Mammì

da Adriano Macchione editore del libro:

“Quel numero 9 (Angelo Mammì) e i suoi compagni”

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ERicorre quest'anno il sessantesimo an-niverasrio dalla fondazione della So-cietà Ciclistica Catanzaro, istituita nel

1952 da Filippo Tallerigo. Società illustre, laprima in Calabria, che conta oggi 25 iscritti,non solo atleti, ma anche appassionati di unadisciplina sportiva che sembra essere appan-naggio di pochi. La mancanza di piste cicla-bili presenti sul territorio locale, unita ad unaridotta partecipazione dei giovani, sicura-mente non incentivati dalle famiglie a prati-care uno sport considerato pericoloso, fannosì che molti nella provincia disconoscano lapresenza di una società che opera sul territo-rio da così tanto tempo, e che vede nel figliodi Filippo Tallerigo il suo degno continuatore:“non è solo la mancanza di strutture cherende difficoltoso operare, soprattutto lescuole dovrebbero fornire maggiori informa-zioni a quegli studenti interessati a praticareuna disciplina sportiva che tempra non soloil fisico, ma anche il carattere. I vari mezzi dilocomozione a disposizione distolgono l'at-tenzione degli adolescenti dalla bicicletta chealtrove è tra i più diffusi per coprire le brevidistanze, anche se è pur vero che l'assolutamancanza di piste ciclabili, non alimenta uninteresse di rilievo nei confronti del cicli-smo”.Chapeau, dunque a quegli atleti di Catanzaroche, pur tra mille difficoltà, riescono a parte-cipare a competizioni federali di spessore,quali la Maratona delle Dolomiti, la 9 Colli oanche a chi si è cimentato nella Parigi-Brest-Parigi, su una distanza di circa 1200Km. Sport duro il ciclismo, sport per gentedisposta al sacrificio ed alla fatica, spessobersagliato dai casi di doping che hanno in-vestito campioni di livello internazio-

nale.....”ma il doping esiste in ogni sport,purtroppo, e a noi non resta altro che contra-starlo con ogni mezzo, anche se sicuramentelo sforzo richiesto è maggiore, visto che la fa-tica si diluisce in tempi molto lunghi.”Correre significa pedalare per ore, con qua-lunque condizione atmosferica e su qualun-que percorso; verrebbe da dire “only thebraves”, ed in effetti ci vuole un gran coraggioper montare su un sellino magari anche a ri-schio della propria vita, per il gusto di sentirel'acido lattico nelle gambe e la fatica che rie-sci a vincere dopo allenamenti estenuanti. Il ciclismo da noi si pratica anche tra milledifficoltà organizzative, non fruisce di alcuntipo di sostegno, se non quello di chi credein uno sport che ha regalato campioni dellospessore di Girardengo, i mitici duelli diCoppi e Bartali, uomini della levatura diMario Cipolllini e dello sfortunatissimo mamai dimenticatoMarco Pantani.Nomi altisonanti,nomi che hannosegnato impor-tanti pagine distoria spor-tiva...nomi chenon hanno riem-pito i rotocalchianche per i loroingaggi milio-nari.. “chi pedalalo fa perché amapedalare, anchea costo di sacri-fici notevoli. Danoi non è possi-bile allenarsi e

praticare questo sport con il sostegno distrutture adeguate...molti atleti sono stati co-stretti a cambiare città, per fruire di impiantie sponsor di ogni genere. Logisticamente èdifficile, ma spesso non vi sono alternative!”Non c'è molto da aggiungere...Il ciclismo inCalabria ha decisamente bisogno di im-pulso.... “Ci siamo resi conto che non ab-biamo neanche un conto bancario a cui farepervenire eventuali finanziamenti!!” Gente semplice i ciclisti, in linea con gliideali di una disciplina che impone di abbas-sare la testa e faticare, proseguire fino al tra-guardo e scattare in una volata che solo inpochi riescono a concludere. In 60 anni ilmondo è cambiato, ma si va ancora in bici-cletta su due ruote....e ogni vittoria ha il sa-pore del sudore che cola sulla schienamentre scali una montagna e poi un'altra edancora un'altra.

Il compianto presidente Filippo tallerico

Sessanta annisul sellino

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Un signore, Piero Mirabelli, un atleta,un grande amante dello sport, quellovero, quello fatto di sacrifici e rinunce,

col sorriso, con un ardore negli occhi immu-tato nel tempo....Anni, tanti anni trascorsi a coltivare il sognodi promuovere l'atletica a Catanzaro...“L'as-sociazione sportiva dilettantistica FiammaAtletica Catanzaro è nata nel 1971, con loscopo di avviare i giovani alla pratica del-l'atletica leggera e seguirli nella loro evolu-zione”...I ragazzi si differenziano infatti a secondadella fascia d'età cui appartengono, e ven-gono scelti all'interno delle istituzioni scola-stiche, per poi coltivare e consentire loro dimigliorare le proprie attitudini personali; ra-gazzi disposti a sacrifici inauditi per gareg-giare, visto che Catanzaro detiene il tristerecord di avere un campo scuola non omolo-gato per le gare....“Anche per le gare provin-ciali dobbiamo andare a Reggio Calabria o aCosenza, o ancora a Castrovillari o Siderno,per quanto in zona ci siano ben sei strutture,nesssuna di queste omologata”.Non è facile operare in queste condizioni: gliallenamenti possono essere effettuate pressoil campo scuola....“di cui abbiamo la ge-stione, anche se questa è completamente anostro carico, con un aggravio di spesa nonindifferente, tant'è che stiamo pensando adaltre soluzioni, per continuare a stimolarel'atletica nella provincia, senza caricarci dioneri ulteriori”.Una struttura che presenta , infatti, notevolicosti di gestione i quali, in aggiunta a quellida sostenere ogni volta che si presenta la ne-cessità di affrontare delle gare, hanno reso lapratica di determinate discipline un'impresa

titanica: “Stiamo cercando di raccogliere3000 firme, per effettuare una petizione conla quale chiediamo al nostro Sindaco di ado-perarsi per l'omologazione di un impianto chenon aspetta altro da ormai troppo tempo.Ogni spesa è completamente a carico nostro,ogni gara è una trasferta e non c'è da meravi-gliarsi se siamo rimasti in pochi a credere an-cora nella pratica dell'atletica leggera aCatanzaro. I giovani sono demotivati, gli ope-ratori non ricevono quelle gratificazioni cheinvece meriterebbero”.La Fiamma negli anni anni ha prodottoimportanti risultati: il giovaneMarco Elia è campione re-gionale assoluto e, a Co-senza, ha da pocomigliorato il propriorecord personale;Luigi Falvo è cam-pione italiano diMaratonina, ma haanche preso parteai campionati mon-diali juniores a NewYork, con la nazionaleitaliana, così come ilgiovane Michele Gioffrè,anche lui nella rosa della na-zionale italiana.Campioni, dunque, ragazzi come tanti, per iquali lo sport è essenzialmente regola di vita.Del resto non potrebbe essere diversamentecon un Presidente come Piero Mirabelli: di-gnità e rispetto, affetto per i ragazzi che dasempre accompagna ad ogni manifestazione,con lo stesso entusiasmo di un ragazzino conancora tanti sogni da realizzare.Un signore dicevamo, signore nell'animo e

nel cuore, a cui gli atleti devono molto e nesono consapevoli. Per quanto disagiati, soloin pochi hanno deciso di abbandonare lepiste polverose e “non omologate” del cir-condario, troppo forte l'affetto che li lega aquest'uomo d'altri tempi, che finanzia le atti-vità con il proprio, anche se, ci ha confes-sato.....“qualche sponsor ci servirebbe!!!” Eppure non chiede niente, Piero Mirabelli,niente che non sia già un diritto acquisito eche vorrebbe gli fosse solo riconosciuto ecioè la possibilità di seguire i suoi ragazzi

con qualche difficoltà in meno, dandoloro la possibilità di gareggiare

dinanzi al pubblico di casa,per renderlo fiero dei lorosacrifici.Nessun dubbio sulfatto che lo scopoprincipale dellaFiamma sia questo;chi la sostiene in-carna pienamente ivalori alla base dellosport, e noi pos-

siamo tranquillamenteaffermare che non vi sia

alcun dubbio sulla capa-cità di quest'uomo di riuscire

a mantenere il rispetto dei massimiideali sportivi, non solo attuabili, ma attuali,con un esempio costante di attaccamento aduna pettorina che non sia solo un numero,ma soprattutto un cuore pulsante e capace diregalare emozioni rare che solo lo sport veroè in grado di manifestare nella sua unicità.

Gea Brescia

Il signoredell’atletica

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Sembrerebbe che i ragazzi delle giovanili delCatanzaro fatichino a decollare, eppure comesi dice, sò ragazzi, lasciamoli lavorare!!!! Non

sono tanti i punti acquisiti dai ragazzi di Spader,Procopio e Teti nei rispettivi campionati, ma bastaassistere ai loro incontri per comprendere quantospesso il punteggio finale possa rivelarsi incle-mente e mostrarsi poco rispondente alla qualità digioco espresso. Domenica eravamo al Curto dilido a seguire i giovanissimi di Mister Teti. Partitabella, vibrante si direbbe, e tale è stata fino alla fine:si è perso di misura, ma i ragazzi, compresi tra il’97 ed il ’98, hanno saputo imprimere all'incontroun’impronta importante. “Dico sempre che il risul-tato non conta, se la qualità del gioco è visibile” hariferito mister Teti a fine partita, un mister giovane,vicino ai problemi di ragazzi che giocano a palloneper divertirsi e per fare divertire.E domenica cisiamo divertiti, quando hanno rimontato una retesegnata quasi subito, quando hanno cercato di an-dare in vantaggio e come spesso succede nellosport, quando sei il più bravo, sono gli altri che tipassano davanti. Ad onor del vero bisogna ricono-scere, e sicuramente non corriamo il rischio di es-sere tacciati di eccessivo campanilismo, chel'incontro è stato un pò pregiudicato dalle espul-sioni, una per parte, a cui si è aggiunta poi quelladi Mister Teti che ,a fine incontro, cercava ancoradi capire il motivo di quelrosso che lo aveva visto co-stretto a lasciare il campoanzitempo. Impareranno isuoi ragazzi ad essere piùscaltri, più “cattivi”, piùconvinti nel perseguire unrisultato che fino alla finepuò mutare...perché unapartita finisce solo dopo itre fischi dell'arbitro. I gio-vanissimi sono una rosaampia, 26 ragazzi, che sicu-

ramente presentano qualche difficoltà di gestione,ma tutti sono là per fare bene, per dare il megliodel meglio. Magari se si desse la possibilità a chili sostiene ogni domenica di assistere agli incontriin modo più agevole non sarebbe male, visto che ilCurto (unico campo in sintetico della zona), nonpuò contare dell'agibilità per i suoi spalti, ma delresto, anche gli altri impianti, primo tra tutti quellodi Calabricata avrebbero bisogno di essere risiste-mati. E' voce comune, infatti, che molti necessitinodi di qualche ritocco....ergo, facciamoci un pensie-rino!!! Del resto la prossima volta che ci capiterà diincontrare il Pres. Cosentino e Mister CiccioCozza, accanto ai quali abbiamo assistito all'incon-tro, ci piacerebbe farlo su una tribuna degna di que-sto nome. Per la cronaca al presidente piaceCatanzaro...“è bella piazza ma anche esigente....chedovrebbe fidarsi di più di un uomo che sta inve-stendo tanto per riportare il Catanzaro in auge, atesta bassa, senza farsi intimorire e facendo diver-tire i tifosi”. Gli episodi purtroppo,finora, hanno se-gnato negativamente il percorso delle Aquile, manulla è ancora perso. Magari Cozza non sta facendoil campionato che avrebbe voluto fare...“ma il Ca-tanzaro è stato costruito per fare bene, non sonoprevisti rincalzi, perchè la squadra è competitiva edeve avere il tempo di crescere....”. A noi non restaaltro che sostenere una società i cui sforzi sono co-

munque palesi e basta ve-dere i suoi allievi, di ognicategoria, e la dirigenza on-nipresente, per compren-dere che la società staprogettando grandi tra-guardi...ma non vuole nean-che che i suoi diventinocastelli di sabbia, pronti asgretolarsi e a scomparireda quei contesti da cui pertroppo tempo si è rimastiassenti.

Work in progress di Gea Brescia

I Giovanissimi del Catanzaro (classi 1998-1999)

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GRAFICA

BOCCUTO