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Il cittadino ripensa il volto di Catania

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PER UNA PROVINCIA ED UNA CITTA’ PIU’ PARTECIPATE

L’indagine dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis, promossa dagli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri

della Provincia di Catania, svela (con quasi il 90% delle adesioni) un’istanza profonda e vibrante di partecipazione

dei cittadini ai processi di trasformazione della città e del territorio. Parallelamente, si manifesta corposa la richiesta

che gli enti locali informino la cittadinanza più compiutamente sulle scelte urbanistiche, di programmazione e

riqualificazione delle città: il dato accomuna la stragrande maggioranza della popolazione locale (92%).

Nelle sedi istituzionali in cui si decide il futuro delle infrastrutture e dell’urbanistica catanesi, i cittadini vorrebbero

essere rappresentati ed ascoltati. Per quanto complesse per il grande pubblico si rivelino le dinamiche della

“democrazia urbana”, gli intervistati rivelano in merito un interesse non solo astratto ma anche una potenziale

spinta operativa: la popolazione si dichiara pronta a partecipare alla definizione di scelte condivise per il governo del

territorio, coerenti con le istanze della comunità ma parimenti rispettose dei poteri decisionali ascritti alle

istituzioni. Spontaneamente però i catanesi sollevano in proposito sconfortato scetticismo.

Se convince gli intervistati l’ipotesi di ascolto dei cittadini per la definizione delle scelte infrastrutturali ed

urbanistiche da realizzare nei quartieri dove vivono, l’identificazione di un soggetto o di un interlocutore che li

rappresenti divide il campione: nelle sedi istituzionali in cui si decide il futuro delle infrastrutture e dell’urbanistica

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– secondo la ricerca dell’Istituto Demòpolis - i cittadini vorrebbero essere rappresentati, in misura preponderante,

dalla voce dei comitati di quartiere (60%); in seconda battuta, gli intervistati segnalano quali loro potenziali

portavoce gli architetti e gli ingegneri, quali esperti sensibilizzati sull’interesse collettivo (47%).

Il dato rilevato sollecita un processo di apertura degli ordini professionali alla cittadinanza ed alle istanze delle

comunità locali, nonché una ulteriore responsabilizzazione di architetti ed ingegneri, rispetto alle comunità locali, in

merito alle scelte urbanistiche e di definizione del volto dalle città.

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SE IL CITTADINO RIPENSA IL VOLTO DI CATANIA

Voglia di democrazia urbana e di coinvolgimento nelle scelte del governo locale. L’indagine condotta dall’Istituto

Nazionale di Ricerche Demòpolis, su iniziativa degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri della Provincia di

Catania, rivela una richiesta di partecipazione dei cittadini ai processi di trasformazione della città di Catania e del

suo territorio: quasi un bisogno di voler contribuire a ripensare il volto del capoluogo etneo.

Hanno le idee chiare i catanesi. Valutano positivamente, sia pur senza particolare entusiasmo, le azioni di

riqualificazione del centro storico e le iniziative realizzate, in tema di viabilità, sulla circonvallazione e sui principali

assi viari. Bocciano invece le politiche ambientali e gli interventi realizzati per il trasporto pubblico, segnalando la

limitata attuale utilità della metropolitana.

Promuovono a pieni voti l’impatto visivo e la funzionalità della nuova struttura dell’aeroporto internazionale

Fontanarossa, mentre si schierano, con una maggioranza di oltre i due terzi, per la costruzione di un nuovo stadio

per il Catania in un’area dedicata fuori dal centro della Città.

I cittadini tracciano anche l’agenda degli interventi prioritari per le nuove Amministrazioni del Comune e della

Provincia. Per il 67% dei catanesi, intervistati dall’Istituto Demopolis, sono la sicurezza delle infrastrutture viarie e la

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tenuta del manto stradale gli investimenti più urgenti. A seguire, viene segnalata la carenza di aree di parcheggio e la

necessità di investire sul completamento della metropolitana cittadina fino alle periferie e all’aeroporto.

Il doppio campione, comunale e provinciale, rivela sostanziali difformità nelle istanze avanzate alle amministrazioni

locali. La sicurezza delle infrastrutture viarie e la tenuta del manto stradale, nonché la mancanza di parcheggi, sono

preoccupazioni avvertite e segnalate in misura preponderante dai cittadini di Catania rispetto agli abitanti della

provincia. Diversamente, quanti non vivono nel capoluogo etneo si dimostrano più interessati dei catanesi al

progetto di prosecuzione della metropolitana fino alle periferie. Più sensibili rispetto alla media sulla possibilità di

fruire di una compiuta metropolitana cittadina si rivelano gli under 35. Un terzo del campione segnala infine

l’opportunità di proseguire nell’azione di riqualificazione dei quartieri del centro storico di Catania.

PIETRO VENTO

direttore Istituto Demopolis

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VOGLIA DI INFORMAZIONE E DI COINVOLGIMENTO NELLE SCELTE

Piacerebbe molto, ai catanesi, poter contribuire al miglioramento del quartiere in cui vivono. Sarebbero rinvigoriti

dall’ipotesi di essere consultati sugli interventi urbanistici di cui saranno i principali destinatari, di collaborare con

gli enti locali per disegnare il futuro del territorio in cui vivono. Ci sperano i cittadini ma, cinicamente, in molti

temono si tratti di pura utopia.

Procedendo dall’analisi del giudizio espresso dai cittadini sulle scelte urbanistiche adottate in provincia nell’ultimo

decennio, l’indagine dell’Istituto di ricerche Demopolis, promossa dagli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri,

svela un diffuso malessere sociale, segnalato e lamentato spontaneamente dagli intervistati: una profonda crisi del

patto di fiducia che dovrebbe saldare cittadinanza ed istituzioni.

Eppure, la popolazione esprime ancora una profonda richiesta di informazione e partecipazione. Sull’opportunità

che le istituzioni coinvolgano i cittadini nelle scelte di governo del territorio, il consenso degli intervistati è

trasversale e sfiora il 90% delle adesioni. Fra i laureati il dato sale al 95%: l’interesse per esperimenti di

valorizzazione del contributo degli abitanti allo sviluppo della città ottiene infatti, nei segmenti più istruiti della

popolazione, un consenso plebiscitario.

Sulle scelte urbanistiche i cittadini confessano di essere poco al corrente (raggiunge l’85% la quota degli

impreparati), e oltre 9 su 10 chiedono di essere maggiormente informati dagli enti locali sugli interventi

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infrastrutturali in programma nei quartieri in cui vivono. Fra i più adeguati strumenti di informazione, gli

intervistati segnalano, al 70%, spazi predisposti ad hoc dalle istituzioni sulle emittenti televisive e sul quotidiano

locale (66%).

Se l’ipotesi di ascolto dei cittadini per la definizione delle scelte urbanistiche da realizzare nei quartieri dove vivono

convince gli intervistati, l’identificazione di un soggetto o di un interlocutore che li rappresenti divide il campione:

nelle sedi istituzionali in cui si decide il futuro delle infrastrutture catanesi, 6 cittadini su 10 vorrebbero essere

rappresentati, in misura preponderante, dalla voce dei comitati di quartiere; in seconda battuta, il 47% degli

intervistati identifica i potenziali portavoce della cittadinanza negli architetti e negli ingegneri, purché informati e

sensibilizzati sulle istanze della comunità locale.

Ed una richiesta, fra le tante, l’indagine identifica con evidenza nella provincia di Catania: restituire credibilità e

fiducia ai processi di governo e programmazione del territorio. Magari, per cominciare, ascoltando le comunità locali

e le loro proposte di miglioramento della qualità urbana, azione primaria per riattivare il senso di appartenenza dei

cittadini ai luoghi che abitano, conoscono e che potrebbero migliorare.

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NOTA INFORMATIVA E METODOLOGICA

L’indagine è stata realizzata dall’Istituto Nazionale di Ricerche DEMOPOLIS, specializzato nell’analisi dell’opinione

pubblica, nelle indagini demoscopiche e nelle ricerche sociali, politiche ed istituzionali, per conto degli Ordini degli

Architetti e degli Ingegneri della Provincia di Catania.

La ricerca, diretta da Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Sabrina Titone, è stata condotta

con metodologia CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) dal 3 all’8 giugno 2008.

CAMPIONE DELL’INDAGINE DEMOSCOPICA

È stato intervistato un campione di 1.224 cittadini, rappresentativo dell’universo della popolazione maggiorenne

residente in provincia di Catania, stratificato per sesso, classi di età, livello di istruzione, ampiezza demografica del

comune ed area di residenza.

È stato effettuato un apposito sovra-campionamento del Comune capoluogo nel quale sono stati intervistati 600

cittadini maggiorenni.

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SINTESI GRAFICA DEI RISULTATI

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ANALISI DEI DATI

Voglia di democrazia urbana

Sull’opportunità che le istituzioni informino e coinvolgano i cittadini nelle scelte di governo del territorio, il consenso degli

intervistati è unanime e trasversale, senza differenziazioni di rilievo fra capoluogo e provincia.

L’interesse per esperimenti di democrazia urbana si rivela ancora più marcato nel segmento di popolazione più istruito: fra i

laureati, infatti, il consenso sale al 95%.

Gli investimenti prioritari per Catania: l’opinione dei cittadini

Con il 67% delle segnalazioni, è la sicurezza delle infrastrutture viarie e la tenuta del manto stradale la richiesta più urgente

inoltrata dai cittadini alle amministrazioni locali del capoluogo e della provincia di Catania.

A seguire, gli intervistati indicano la carenza di aree di parcheggio (46% delle segnalazioni, con citazioni spontanee

sull’opportunità che i parcheggi non siano tutti a pagamento) e la necessità di investire sul completamento della

metropolitana cittadina fino alle periferie e all’aeroporto (41%).

Il doppio campione, comunale e provinciale, rivela sostanziali difformità nelle istanze indirizzate alle amministrazioni locali.

La sicurezza delle infrastrutture viarie e la tenuta del manto stradale, nonché la mancanza di parcheggi sono preoccupazioni

avvertite in misura preponderante dai cittadini di Catania rispetto agli abitanti della provincia.

Diversamente, quanti non vivono nel capoluogo etneo si dimostrano più interessati dei catanesi al progetto di prosecuzione

della metropolitana fino alle periferie. Più sensibili rispetto alla media sulla possibilità di fruire di una compiuta

metropolitana cittadina si rivelano gli under 35 ed i laureati.

Un terzo del campione segnala infine l’opportunità di proseguire nell’azione di riqualificazione dei quartieri del centro

storico.

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Un voto al centro storico

Sostanzialmente “promossi” dai cittadini, sebbene senza particolari entusiasmi, gli interventi di riqualificazione del centro

storico di Catania realizzati nell’ultimo decennio.

Il volto della città, fra tradizione ed avanguardia

Per futuri interventi urbanistici, i cittadini invitano le amministrazioni locali ad impiegare e garantire uno stile tradizionale,

in coerenza con lo stile storico-architettonico di Catania. La valutazione è condivisa da circa i due terzi del campione

intervistato.

L’analisi disaggregata per fasce d’età rivela sostanziali, ma prevedibili discrepanze: l’adesione ad un potenziale stile

d’avanguardia si incrementa in misura inversamente proporzionale al crescere dell’età. La preferenza minima per uno stile

moderno si riscontra fra gli over 54 (con il 16% delle segnalazioni), mentre i più propensi ad interventi urbanistici nel segno

della discontinuità si rivelano i giovani (al 44%), che comunque aderiscono in misura preponderante, in linea con il dato

medio, ad uno stile tradizionale.

Il nuovo aeroporto Fontanarossa nel giudizio dei catanesi

Promosso a pieni voti il nuovo aeroporto internazionale Fontanarossa. Il 51% del campione si spinge perfino ad attribuire una

valutazione superiore al “7” alla nuova infrastruttura. Inferiore al 20% la percentuale degli insoddisfatti.

L’aeroporto piace particolarmente agli abitanti del capoluogo ed ai laureati.

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Trasporto pubblico: metropolitana e circumetnea

Bocciati senza appello gli interventi realizzati in tema di trasporto pubblico nella provincia di Catania nell’ultimo decennio.

Una valutazione moderatamente positiva viene espressa da appena il 16% degli intervistati, con i catanesi marginalmente più

critici rispetto ai cittadini della provincia. Nel sub-campione dei laureati la bocciatura di metropolitana e circumetnea sfiora il

90% delle segnalazioni.

Spontaneamente, i cittadini lamentano la limitata utilità attuale della metropolitana, a causa del minimo numero di fermate e

della percezione di pericolosità del mezzo pubblico, ancora poco frequentato e presidiato, e, di conseguenza, evitato per

timore dalla popolazione più adulta e non considerato quale valida alternativa per la mobilità cittadina.

Un voto alla viabilità

Le iniziative realizzate in tema di viabilità extraurbana nell’ultimo decennio convincono i cittadini, sebbene non siano ancora

pienamente risolti i problemi di mobilità intorno al capoluogo etneo. I cittadini residenti in provincia si rivelano più

soddisfatti dei catanesi, sebbene con limitati margini di scostamento. La qualità degli interventi convince particolarmente il

sub-campione di intervistati over 55.

Il giudizio sulle politiche ambientali

Tutto da rifare, a Catania e provincia, in tema di raccolta differenziata ed efficienza energetica degli edifici. Una valutazione

positiva viene espressa da appena il 6% del campione.

In realtà – precisano gli intervistati – le politiche ambientali sono ancora da introdurre. Anche per questa ragione, la

valutazione dei cittadini è drastica, con i catanesi ed il sub-campione di laureati più critici e preoccupati in tema rispetto alla

media degli intervistati.

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Quale stadio per il futuro del Catania

Costruire una nuova infrastruttura sportiva in un’area dedicata fuori dal centro della città. È questa l’indicazione, netta e

vibrante, dei cittadini intervistati.

L’analisi disaggregata per area di residenza rivela sostanziali differenze: i catanesi aderiscono al progetto di un nuovo stadio

con convinzione ed in misura ampiamente superiore rispetto ai residenti in provincia. Quanti non vivono nel capoluogo

etneo, conoscendo marginalmente le problematiche connesse alle domeniche calcistiche catanesi, stentano ad esprimere una

valutazione: fra i residenti in provincia, la percentuale degli indecisi supera il 25%.

Interventi contro le morti bianche

Aumentare i controlli per prevenire gli incidenti nei cantieri di lavoro. È la richiesta plebiscitaria dei cittadini, con oltre l’80%

delle segnalazioni.

Accanto alla promozione di una cultura della sicurezza ed all’inasprimento delle pene, non irrilevante risulta l’invito del 20%

degli intervistati a rafforzare il ruolo di ingegneri ed architetti. L’interesse per una migliore valorizzazione, in tema di

sicurezza, dei professionisti si rivela considerevole nelle fasce d’età più alte: fra gli over-55, l’importanza della funzione di

ingegneri ed architetti per prevenire gli incidenti nei cantieri di lavoro viene segnalata da oltre il 40% del campione.

Una cabina di regia per i musei della provincia di Catania

Convince l’ipotesi di istituzione di un’authority provinciale che coordini il sistema museale, anche per incentivare lo sviluppo

turistico della provincia. Si rivela alta (16%), tuttavia, la percentuale di quanti non riescono ad esprimere una valutazione in

proposito.

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Forte domanda di comunicazione istituzionale

Trasversale e quasi unanime si rivela la domanda di informazione istituzionale espressa dai cittadini, che riconoscono, senza

sostanziali differenze fra i diversi segmenti del campione, di essere poco informati in tema urbanistico, e richiedono con

compattezza di essere edotti dagli enti locali sugli interventi infrastrutturali in programma nei quartieri dove vivono.

Fra gli abitanti del capoluogo etneo, la domanda di informazione istituzionale è ancor più diffusa che in provincia, dove

mantiene comunque percentuali da plebiscito: a Catania, chiede di essere maggiormente informato dalle istituzioni il 95%

della cittadinanza.

Quali canali per l’informazione dei cittadini

È attraverso la tv che i cittadini vorrebbero prevalentemente essere informati sulle iniziative degli enti locali in tema di

urbanistica e di infrastrutture.

Il 70% degli intervistati identifica in rubriche televisive pensate ad hoc il miglior modo per informare la cittadinanza. Due

terzi del campione suggerisce inoltre spazi di informazione istituzionale sul quotidiano.

Dall’analisi dei dati disaggregata per fasce d’età emergono intuibili disomogeneità: a prediligere portali internet dedicati,

quale mezzo di informazione istituzionale, sono prevalentemente i giovani, e l’interesse per la Rete si incrementa in misura

inversamente proporzionale al crescere dell’età.

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Urbanistica partecipata?

Convince gli intervistati l’ipotesi di ascoltare i cittadini sulle scelte infrastrutturali ed urbanistiche da realizzare nei quartieri

dove vivono.

Il dato è, in buona misura, trasversalmente confermato anche nell’analisi disaggregata per area di residenza ed età degli

intervistati. Comprensibilmente, si rivela non irrilevante (quasi un intervistato su 10) la percentuale di quanti non riescono a

prendere posizione sul tema, ancora poco noto per il grande pubblico. A sorpresa, invece, il più ampio – sebbene comunque

contenuto – margine di contrarietà ad esperimenti di urbanistica partecipata si riscontra nel segmento dei laureati.

La Città partecipata

Nelle sedi istituzionali in cui si decide il futuro delle infrastrutture e dell’urbanistica catanesi, i cittadini vorrebbero essere

rappresentati, in misura preponderante, dalla voce dei comitati di quartiere. In seconda battuta, gli intervistati segnalano

quali loro potenziali portavoce gli architetti e gli ingegneri, quali esperti sensibilizzati sull’interesse collettivo. Il dato, già di

rilievo, si rivela più marcato nel segmento dei laureati.