Upload
ansopbar8312
View
223
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
8/12/2019 Catalogue VIDRO
1/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
2/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
3/30
Ennio ArosioCarlo Santambrogio
8/12/2019 Catalogue VIDRO
4/30
Living the Dream
Simplicity, quando nellatto di dar luogo allabitare, la materia traspare, si fa tramite di valenze estetiche, scena e teatro
di rappresentazione. Carlo Santambrogio ed Ennio Arosio perseguono e concretizzano lintenzione progettuale dove il vetro
inteso protagonista assoluto, esclude la mediazione di supporti che ne inficiano il ruolo primario. Emblematica quellimmagine,
commentano entrambi. Siamo ritratti, in piedi, su una lastra trasparente. Ci troviamo al piano superiore dello showroom di Milano,
in realt calati in una dimensione che annulla la distinzione degli spazi e pone in relazione linterno con lambiente esterno,
il contesto urbano. S che spesso, almeno virtualmente, scompare la linea di confine, e si ha come limpressione di una visione
senza soluzione di continuit. Ecco allora che ci domandiamo quali possano essere le applicazioni pi attinenti al progetto.
E ci rendiamo conto che tutto possibile in Simplicity, tutto realizzabile, purch risponda allattenta interpretazione dellassunto
finalizzata alla soddisfazione di esigenze estetiche. Il giunto in plexiglas consente di connettere, assemblare le lastre per
la definizione di architetture che sono le une lo sviluppo delle altre e si integrano e trovano luogo nei contesti pi disparati.
Il mondo esterno, la natura, il paesaggio, grazie al vetro e allastrazione del vetro, traspaiono nellintimit, nel regno del privato,
e vi giocano liberamente come elementi di ambiente. Da qui il sogno, annota Jean Baudrillard, di vivere in un giardino
in intimit con la natura, sfruttare totalmente il fascino di ogni stagione. Nelle parole di Wim Wenders, la maggior parte degli edifici
che vengono costruiti nelle grandi citt non sono frutto di un sogno Si vedono solo immensi blocchi di cemento, blocchi insulsi.
E ancora Italo Calvino: Le citt invisibili sono un sogno che nasce dal cuore delle citt invivibili. Stupide, obsolete fortezze, quei
blocchi di cemento costituiscono gran parte delle metropoli e megalopoli nel mondo. Anche se in diversi tentativi di contraddire
il proprio gesto fondativo, nelle parole di Gianfranco Maraniello, larchitettura contemporanea giunta a proporre la negazione
del muro stesso, sia realizzando luoghi aperti e talvolta non abitabili, sia modificando e creando ambienti senza circoscrivere
alcuno spazio determinato, o rendendo incerti i confini delle proprie elaborazioni. Conferma Jean Baudrillard: Il vetro
il miracolo di un fluido fisso, di un contenuto contenente che fonda la trasparenza delluno e dellaltro: superamento dunque, primo
imperativo dellambiente Indistruttibile, imputrescibile, incolore, inodore Il vetro veramente un grado zero della materia: come
il vuoto sta allaria, cos il vetro sta alla materia Il vetro fonda una trasparenza senza transizioni: si vede, ma non si pu toccare.
La comunicazione universale e astratta. Racconta Carlo Santambrogio: Nelle aree dismesse, le file di capannoni, serrate
in ranghi, testimoniano tempi ormai lontani, dove gli insediamenti manufatturieri erano ancora presenti nelle circoscrizioni urbane.
Le fabbriche obsolete costituiscono oggi lotti da ripartire in unit di abitazione, i cos detti loft. Chi ne appalta la gestione li promuove
come spazi liberi quando, ristrutturati, secondo i modi pi comuni, cambiano sostanzialmente natura e si presentano organizzati
come condomini. Questo perch impossibile intendere un singolo fabbricato avulso dal contesto dei restanti. Spazio libero non
pu essere dunque quello che i muri delimitano. Quei muri testimoniano una storia che non si pu cambiare e rappresentano
se mai un paesaggio di riferimento, che si deve rispettare e valorizzare. Trovandomi di fronte a uno di questi capannoni ho subito
pensato che non potevo ricavarne unabitazione di tipo tradizionale, n appellarmi ad altre connotazioni illusorie. Dovevo
distaccarmi da quei muri, lasciandoli a cielo aperto, e cercare di entrare in dialogo con la loro storia, magari reinventandola.
Lidea non poteva che essere legata alla trasparenza, al fascino del materiale per eccellenza. Ecco allora il giardino con le piante
e i fiori. Il vetro riflette e integra i colori delle rose, dei gelsomini, degli oleandri, del cielo, delle nuvole che si rincorrono, distingue
le luci dellalba da quelle del tramonto. Tutto questo in citt, privilegio di attimi incommensurabili tra le fila di quei capannoni
di unarea dismessa. Il vetro d forma alle travi portanti, ai pavimenti, al tetto e alle pareti. I gradini della scala rilucono del verde delle
piante. Il sole attraversa le lastre che ritagliano la grande vasca. Incolore, il materiale principe giustifica la concezione della totalit
dellhabitat, della struttura il contenente , degli arredi il contenuto. Macro e micro si integrano in armonica coesione.
Esemplare la composizione del luogo cucina. Immateriale nella parvenza, paesaggio nel paesaggio, riflette il bagliore della
fiamma, il verde dellortaglia, il rosa dei crostacei, il rosso delle carni. Il gioco di trasparenze eccita i sensi, palesa nelloccasione cibo,
gratificante materializzazione del desiderio, il conseguimento dello stile di vita pi esclusivo. Una casa, scrive Frank Lloyd
Wright, non deve mai essere su una collina o su qualsiasi altra cosa. Deve essere della collina, appartenerle, in modo tale
che collina e casa possano vivere insieme, ciascuna delle due pi felice per merito dellaltra. In ogni dove, deve appartene-
re al dove. Pertanto, se la casa del bosco, il bosco della casa. Non gioco di parole, bens conferma dellattinenza delle due
rappresentazioni, luna naturale, laltra artificiale. Ricordati, afferma Ludwig Wittgenstein, dellimpressione che suscita la buo-
na architettura, che quella di esprimere un pensiero. Viene voglia addirittura di accompagnarla con un gesto. Il gesto di impal-
care, un gesto altamente musicale. La buona architettura buona musica. Racconta Carlo Santambrogio: Per vivere il bosco
di giorno, di notte, con il sole, con la pioggia, con il vento, con il ghiaccio, con la neve, per realizzare il sogno di fare del bosco la casa per abitare
il bosco. Una casa che non pu essere loggetto collocabile in ogni dove, piuttosto il luogo dellincantamento, della meraviglia, dello
stupore. Tre i piani di sviluppo in verticale, per una visione a trecentosessanta gradi. Risalendo i gradini trasparenti si ha come limpressione
di arrampicare gli alberi sino alla sommit. Nella casa dove il bosco di casa, l acqua picchietta la pelle come pioggia che scroscia
a primavera, nello spazio antistante la doccia, la dormeuse nellombra del sole caldo dellestate, il profumo di autunno nei funghi sulla
tavola, linverno nel buio repentino che sorprende il giorno. La natura di scena nel teatro delle trasparenze, dove neve, ghiaccio, pioggia
e sole si alternano alla ribalta. Chi vi abita, agisce la scena, ne vive e ne partecipa lemozione. Il suo comportamento pi quello dellattore
che dello spettatore. Altra casa quella del mare, dove, nelle parole di Rudyard Kipling, comprendere e godere profondamente il fascino
dellaspro coro delle onde le cui cime si frangono luna dietro l altra in un susseguirsi incessante di colpi secchi come uno schianto: la fret-
ta del vento che si precipita fischiando entro ogni spazio vuoto, e aduna in greggi le ombre azzurre e porporine delle nuvole: lo splendido
levarsi del sole nellaurora di fiamma. E ancora Carlo Santambrogio: La casa del mare si allunga sul promontorio, non aderisce,
appare come sospesa. Lintera struttura riflette il suolo roccioso. Sotto le lastre che compongono il pavimento gioca il ven-
to che sa di salso e risuona del grido dei gabbiani. La roccia ha senso di appiglio, di sicurezza. E qui lapprodo il primo
riferimento del contesto, mentre il mare visione sconfinata. Chi vive la casa del mare riposa in porto e sogna di salpare.
Entrambi trasparenti, un grande letto campeggia accanto a una libreria, dove persino i libri raccontano del mare. Ch, e a parlare
ancora Kipling, non c persona che possa veder questo spettacolo ora per ora durante lunghi giorni, senza rimaner colpita.
Decio G. R. Carugati
8/12/2019 Catalogue VIDRO
5/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
6/30
La casa del bosco poggia su terra cheha odore di sole e di pioggia.
Erge lo sviluppo delle sue trasparenze
sino ad affacciare la sommit delle
fronde di alberi secolari.
The woodland house rests on land with
the scent of sun and rain.
It erects the development of its tran-
sparencies till it looks onto the tops of
the branches of ancient trees.
8/12/2019 Catalogue VIDRO
7/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
8/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
9/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
10/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
11/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
12/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
13/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
14/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
15/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
16/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
17/30
La casa del mare abita il paesaggio.
Testimone dellavvicendamento
dei fenomeni naturali, ne avverte
i contrasti, riflette e integra nelle
trasparenze la collera e la calma
degli elementi.
The house of the sea lives the landscape.
It bears witness to the succession
of natural phenomena, responsive
to their contrasts, reflecting and
integrating into its transparencies
the anger and peace of the elements.
8/12/2019 Catalogue VIDRO
18/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
19/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
20/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
21/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
22/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
23/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
24/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
25/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
26/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
27/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
28/30
8/12/2019 Catalogue VIDRO
29/30
adleir
8/12/2019 Catalogue VIDRO
30/30
francesco sforza 1420122 milano
t +39 02 76020788www.santambrogiomilano.it
renderbyD.
Ruppolo
|traduzione
diRichard
Sa