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Catalogo ufficiale della mostra fotografica I due Mori a cura de Le vie delle Foto
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I DUE MORIMOSTRA FOTOGRAFICA DI GYULA SALUSINSZKY E PETER GOTHAR
A CURA DE “LE VIE DELLE FOTO”
CATALOGO
SalusinszkyGothar
L’incontro tra i due mori nasce da una lunga e salda amicizia tra due fotografi ungheresi che in comune hanno una grande passione per la fotografia. Peter Gothar (1947) e Gyula Salu-sinszky (1946) percorrono strade diverse per tutta la vita ma riescono ad incontrarsi e realizzare una mostra fotografica che li legherà definitivamente. L’unione di due stili fotografici ben distinti e l’armonia con la quale si collegano gli scatti tra loro è forte ed equilibrata quanto il rapporto di l’amicizia che lega questi due fotografi. Lo spettatore verrà catapultato dentro le immagini come si trattasse di un osservatore silenzioso passante per caso nel momento dello scatto.
L’esposizione dopo aver conquistato Trieste, viene presenta-ta a Milano al Photoshow e darà il via al tour itinerante della mostra fotografica e toccherà città come Bologna, Firenze, Torino per poi chiudersi nuovamente nella città di Milano.
Salusinszky “Sguardi verso il nulla”
Salusinszky “LIbraio lungo la Senna”
Salusinszky “Barbiere d’altri tempi”
Salusinszky “Marais - Paris”
Salusinszky “...con autoritratto”
Salusinszky “Scena di domenica a Molfetta”
Salusinszky “Istanbul finestre sul mondo”
Salusinszky “Londra”
Salusinszky “La stanchezza”
Salusinszky “Un’altra stanchezza”
Salusinszky ”Ultima stanchezza”
Gothar “Riflesso”
Gothar “Dopo le luci del giorno”
Gothar “Scale verso il nulla”
Gothar “Pavimentazioni”
Gothar “ Monopoli”
Gothar “Un Jet”
Gothar “Parigi...ciclista”
Gothar “Alla ricerca di qualcosa”
Gothar “Cane”
Gothar “Alla ricerca di qualcosa”
Gothar “Cane”
Gothar “Non mi prenderete”
Gothar “Sul Danubio con cane”
Gothar “ Spiccare il volo”
Gothar “Sul Danubio con cane”
Gothar “ Spiccare il volo”
Gli scatti di Gothàr sono artistici, foto leggere, che rappresenta-no degli “spostamenti”. Secondo il concetto dell’artista il termine “spostamenti” significa che tra la percezione e l’esecuzione, anche durante la pressione che viene fatta sul pulsante che permette
lo scatto vi è un minimo movimento dei soggetti e attraverso le sue fotografie cerca di rappresentare proprio questa situazione. Le fo-tografie possono sembrare statiche, ma se osservate attentamen-te, si nota uno spostamento appena percepibile.
Salusinszky invece preferisce “inseguire” i movimenti delle persone, cogliere il loro sguardo, attraverso il quale cerca di entra-re “dentro” i suoi personaggi. Immortala-re la gente nel proprio ambiente, aiuta a capire anche le diversità e di conseguenza la necessità e la volontà di convivenza. Sa-lusinszky infatti, si immedesima nella fra-se del grande artista russo del ventesimo secolo, Aleksandr Rodcenko: Non menti-re! Fotografa e fatti fotografare!
Cristallizzare l’uomo non con un ritratto “sintetico”, bensì con una moltitudine di istantanee scattate a ore diverse e in diverse condizio-ni. Dare valore a tutto ciò che è reale e contemporaneo per essere reali e non recitare la parte di esseri umani.
Mostra fotografica a cura de Le vie delle Fotowww.leviedellefoto.it