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Catalogo ART offside 2011

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La prima edizione di ART offside,progetto promosso dall’AssociazioneCulturale Offside, nasce dall’amoreper l’arte e per le tradizioni culturalidella città di Bologna con il precisointento di realizzare un percorsodi promozione turistica articolatodurante tutto il 2011.

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Offside, in italiano “fuori-gioco”, indica la regola che sanziona la posizione irregolare di un calciatore sul campo di gioco durante un’azione offensiva. L’associazione Culturale Offside vuole espandere funzione e significato in senso metaforico, alludendo non tanto alle dinamiche della gara quanto piuttosto alla “posizione” dei performer nel proprio “campo di gioco”, nello spazio dell’azione estetica.

L’Associazione Culturale Offside si propone di coniugare la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e la pro-mozione delle diverse espressioni della cultura.

Ciò che faremo sarà contemplare eventi e manifestazioni culturali “offside” esibendo una vera attitudine strategica: l’essere fuorigioco, l’assegnare al soggetto esecutore una posizione differente, fuori dai classici schemi.

Vogliamo promuovere il benessere delle comunità locali attraverso la valorizzazio- ne condivisa e partecipata dell’identità culturale, vissuta come elemento fondan-te di ogni attività sociale ed economica.

La cultura è un bene di tutti. Tutti hanno il diritto di conoscerla, di condividerla e di amarla, non è solo qualcosa di astratto, per pochi. L’associazione, coerentemente

Associazione Culturale

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con il suo pensiero, ha adottato progetti per coinvolgere il paese e per stimolarne l’attiva partecipazione concependo le attività culturali come fattore di sviluppo economico e sociale per un territorio.

Uno dei risultati più interessanti dell’Associazione è il progetto ART offside che si propone di far rivivere il patrimonio artistico attraverso una fruizione continuativa e il più possibile allargata a tutte le fasce di pubblico. L’obiettivo primario è, infatti, tentare di riavvicinare il cit-tadino all’arte attraverso vari scenari portando gli abitudinari visitatori dei musei e dei beni culturali diret-tamente a contatto con le opere e gli artisti, ma in insoliti luoghi non convenzionali all’arte come gli hotel o le piazze.

L’Associazione ha già avviato collaborazioni con alcuni operatori turistici, albergatori e ristoratori per migliorare l’accoglienza nell’area bolognese, con le associazioni dei commercianti per difendere e pro-muovere i prodotti locali di qualità. Bologna ha le qualità e le capacità per vivere l’arte in modi nuovi e cre-ativi, tali da ridare linfa vitale ai tanti luoghi di cultura della città.

con il patrocinio di:

si ringraziano:

Agenzia Generale di Vignola

grafica: Tilotta Grozdana

spingendo la porta girevole di un hotel o passeggiando senza pensieri nel centro cittadino. O ancora sedendosi in uno dei ristoranti aderenti, e ordinando uno dei piatti “offside” proposti.Filo conduttore dell’iniziativa sono l’ecosostenibilità e l’emozione.

Inventare qualcosa nel terzo Millennio è molto difficile. Andrea Benetti v’è riuscito, creando un nuovo tipo di pittura, che elabora concettualmente la pittura rupestre, fino a tramutarla in qualcosa di nuovo, pur mantenendone la fres-chezza e l’originale ispirazione mistica. La pittura Neorupestre (presentato il Manifesto alla 53° Biennale di Venezia) è qualcosa di molto colto, supportato da un solido pensiero, che accompa-gna l’armonia delle forme e l’innovativa ricerca su colori, materiali e superfici.

Luca Bracali, con l’esposizione dal titolo Ecosistemi, espone scatti di luoghi inaccessibili e ancora incorrotti del nostro pianeta: eterni ghiacciai, cascate impetuose, vividi sottoboschi e aurore boreali sono la materia di cui fa un uso personale e che interpreta, comprende e rispetta.E vive nei suoi numerosi, ed estremi, viaggi.

Susanna de Paolis con la sua collezio- ne dal titolo Umana Essenza propone con una particolare tecnica di collage, l’abbinamento di motivi ornamentali at-traverso la sovrapposizione di tessiture, trasmettendo le proprie sensazioni, nella convinzione che un quadro viva anche dell’interpretazione e dell’emozione di chi lo guarda. Partendo da fotografie di persone da lei stessa scattate, esprime il suo essere attraverso libere spennellate di colore.

Con Alessandro Ostini ci immergiamo nello scatto di una semplice bollicina e iniziamo a sognare, imparando a cogliere l’attimo attraverso le sue fotografie che rendono immortale una determinata situazione, che mai più si ripeterà, o al-meno, mai si ripeterà uguale. L’istantanea definisce e porta alla conoscenza di tutti il particolare, il segmento che normalmente sfugge ma che costantemente ci circonda permettendoci di vivere “Particolari emozioni”.

Con questo progetto, l’Associazione Culturale Offside spera di riavvicinare i cittadini all’arte, permettendo loro di riap-propriarsi di spazi e insegnandoli a cat-turare il lato artistico del mondo anche in posti inusuali, fuori dall’ordinario. Offside, appunto.

CALENDARIO 18 Marzo > 25 Aprile (Vernissage: 15 Aprile)Susanna de Paolis Umana Essenza presso AC HOTELVia S.Serlio,28 - Bologna

19 Maggio > 27 Giugno (Vernissage: 19 Maggio) Andrea Benetti B.P. Before Presentpresso Grand Hotel Majestic già Baglioni Via Indipendenza, 8 - Bologna

14 Settembre > 1 Ottobre (Vernissage: 14 Settembre)Alessandro Ostini Particolari Emozionipresso Royal Hotel CarltonVia Montebello, 8 - Bologna

10 Ottobre > 24 Ottobre (Conferenza stampa: 10 Ottobre)Luca Bracali Ecosistemi“on the road”Piazza Nettuno - Bologna

La prima edizione di ART offside, progetto promosso dall’Associazione Culturale Offside, nasce dall’amore per l’arte e per le tradizioni culturali della città di Bologna con il preciso intento di realizzare un percorso di promozione turistica articolato durante tutto il 2011.Il progetto si pone come enzima catalizzatore delle diverse modalità di comunicazione amplificandone la suggestione artistica e culturale attraverso location scenografiche ed inconsuete quali hotel, strade e ristoranti, coniugando business e cultura, arte e turismo, opportunità commerciale e visibilità mediatica.

ART offside prevede esposizio- ni artistiche di pittori e fotografi all’interno di hotel che condividono la passione per l’arte e che hanno deciso di aprire le loro porte non solo ai propri clienti ma anche ai cittadini o a semplici curiosi e appassionati. Da marzo a ottobre, infatti, AC Hotel, Grand Hotel Majestic già Baglioni e Royal Hotel Carlton ospiteranno le opere rispettivamente di Su-sanna De Paolis, Andrea Benetti e Alessandro Ostini. Sarà il cuore di Bologna a ospitare la conclusione dell’edizione 2011 di ART offside. In piazza Nettuno verranno posizionate le fotografie di Luca Bracali.Durante tutto l’anno, pertanto, i bolognesi e i turisti potranno av-vicinarsi all’arte semplicemente 32

dare risalto a facciate imponenti. La continuità delle strade e dei 35 chilometri di portici, caratteristica della città, non consente ai palazzi di isolarsi. I secoli d’oro dell’arte bolognese sono il XIV e il XVII. In virtù delle opere realiz-zate in questi secoli Bologna è rimasta tappa del viaggio rituale che tutti gli artisti e gli scrittori romantici, da Füssli a Goethe e Stendhal, intraprendevano dal nord verso Roma. Il primo exploit figurativo di Bologna è dovuto alla cultura cosmopolita che ha alimentato l’università.I monumenti religiosi del gotico, le chiese e i conventi di San Francesco e San Domenico con le tombe dei Glossatori, sono l’espressione di quel rapporto privi-legiato con le regioni del nord che favorirà anche uno sviluppo della pittura e della miniatura nel XIV secolo (antigiottesco e antifiorentino).Anche nel XVII secolo la pittura dei Carracci, di Guido Reni e del Guercino è antibarocca, in opposizione allo stile dominante a Roma. Essa dà origine al culto del classicismo e di Raffaello che garantirà a Bologna una grande fortuna in Francia e Inghilterra. Lo sviluppo dello Studium ha inciso sulla struttura urbana,

Bologna, città d’arte incoraggiando una serie di inizia-tive che hanno dato una fisionomia particolare alla cittadella universi-taria. Citiamo i collegi studenteschi (per esempio il celebre Collegio di Spagna, fondato nel 1367), la sede dello Studium voluta dal papa Pio IV (il palazzo dell’Archiginnasio, dove sorge lo stupendo Teatro Anatomico secentesco in legno d’abete), il palazzo del Cardinale Poggi, dove fu trasferito lo Studium in età napo-leonica, la torre dello Osservatorio innalzata nel 1712 quale simbolo della nuova cultura scientifica, proiettata a livello urbano. Ma oc-corre ricordare anche le torri di età medievale, il complesso delle chiese di Santo Stefano, la maestosa basilica di San Petronio che domi-na la piazza principale della città, dove sorge il Palazzo Comunale e attorno alla quale ruota la dinamica vita di Bolo-gna, avvolta dai profumi provenienti dai piccoli e grandi mercati rionali, scandita dal susseguirsi di eventi culturali di livello internazionale e impreziosita dal lusso di esclusive boutiques. Quello che si vive a Bologna è un fascino

senza tempo: i palazzi raccontano una storia molto antica; le chiese gotiche, i musei e le opere d’arte svelano una ricchezza secolare, la sua gastronomia apprezzata in tutto il mondo rivela il suo spirito esuberante.Bastano pochi passi sotto gli immanca-bili portici oppure all’ombra delle Due Torri per rimanere affascinati dal cuore antico e avvolgente di Bologna.

La città di Bologna conserva le tracce delle civiltà del passato e l’impronta dello splendore medievale. Visitata as-siduamente dagli scrittori romantici, cel-ebre per l’arte e la culinaria, è animata da una cultura cosmopolita alimentata dalla presenza dell’Università.Sotto molte antiche case bolognesi, di struttura medievale si possono ancora trovare le fondazioni della città romana che risale al II secolo a.C. In certe case si trovano tracce di abitazioni che datano all’età del ferro.Nel VI secolo a.C. Bologna fu una delle più importanti città etrusche della Padania e fu nota come Felsina. Nel IV secolo a.C. fu occupata dai Galli Boi e nei secoli seguenti arrivarono i romani che mutarono il nome in Bononia.Nel suggestivo centro storico, definito dall’Unesco il più grande del mondo, si elevano palazzi medievali e chiese ricche di opere d’arte, che testimoniano la rilevanza culturale che la città ebbe nel corso dei secoli. Bologna è la sede della più antica Università del mondo e, dal lontano 1088, è polo d’attrazione in-ternazionale per intellettuali e studenti. Bologna non ha piazze costruite per

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A N D R E A B E N E T T I

Cavallo con tori Olio e hennè su tela,

cm 70 x 50(2010)

con copie firmate e numerate, intitolato “Esplorazione inconsueta all’interno della velocità”, in cui egli formula, e rap-presenta con dodici dipinti su tela, delle tesi molto interessanti sulla velocità.

[...] Nella mostra “B.P. Before Present” il tempo che cominceremo a scandire sarà quello che attraverso una lettura contemporanea indagherà i tre cardini della pittura NEOrupestre di Andrea Benetti.“Prima del presente, B.P.” come scala temporale che in alcune discipline sci-entifiche specifica quando accaddero gli eventi nel passato. Una datazione che ha come punto di partenza l’anno 1950 e che fissa il continuo e incessante mutamento dell’attualità. [...] Danzando tra resine e colle, acrilici e pigmenti, tra oli ed hennè, le tele di An-drea Benetti prendono corpo e ci danno le chiavi di lettura per poter compren-dere al meglio quanto di remoto ci sia nell’oggi. [...] Una forte voglia di ritorno alla semplicità fa di B.P un racconto di riflessione, un passaggio obbligato, una certezza in una società incerta che deve scardinare i suoi canoni per poter ritornare ad essere libera.

Brano tratto dal testo critico di Simona Gavioli - Curatrice d’arte

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Andrea Benetti, nato a Bologna nel 1964, da diversi anni esprime con suc-cesso le proprie idee e la propria pittura, nell’ambito dell’arte contemporanea. Ol-tre ad avere esposto in luoghi di grande prestigio, sono ormai una decina i musei e le importanti collezioni nazionali ed internazionali, che ospitano le sue opere in permanenza. Nel 2006, ha ideato il Manifesto dell’Arte Neorupestre, presentato successiva-mente alla 53. Biennale di Venezia, nel padiglione “Natura e sogni”, presso l’università Ca’ Foscari, con una pub-blicazione edita da Umberto Allemandi. Nel luglio 2010, è stato invitato ad esporre alla LXI edizione del Premio Michetti, la blasonata rassegna inter-nazionale di arte contemporanea, che si svolge dal 1947, nel Museo Michetti. Nel novembre 2010, la pittura Neorup-estre di Benetti è approdata a Palazzo Taverna (Roma), nella sede degli Archivi Legali Amedeo Modigliani, accanto alle opere di Andy Warhol, Amedeo Modigli-ani, Giorgio De Chirico, Keith Haring, Mario Schifano, Max Jacobs, Carlo Corsi, Jules Pascin, Guido Cadorin... in occasione della mostra intitolata “Portraits d’artistes”, curata da Christian Parisot, presidente degli Archivi Modigli-ani, e da Pierfrancesco Pensosi, con la presentazione alla stampa di Vittorio Sgarbi. Sempre nel 2009, Andrea Benetti ha realizzato un libro da collezionismo,

Golf (scena IX)Olio e hennè e pigmenti su tela,

cm 70 x 50(2010)

Evoluzioni aeree II Olio e pigmenti su tela, cm 80 x 60 (2010)

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Sensazioni colorate Olio e cacao e acrilico su tela,cm 80 x 60(2010)10

A L E S S A N D R O O S T I N Ipiù definita dell’immagine generale che l’occhio percepisce.[…]Quasi lo paragonerei ai pittori simbolisti come Moreau: il particolare del reale diventa opera d’arte e si realizza in forma estetica, in culto della bellezza, in moduli inimitabili di preziosa ricercatezza.La sua non è una fuga decadente dalla realtà, ma è una ricerca costante ed elaborata per entrare in una realtà che non ritengo affatto azzardato dire che trasforma e trasfigura in arte vera e propria. […] Tutt’altro: il suo è un indagare assoluto e preciso di ciò che è alla portata del campo visivo, di quello che magari l’occhio superficialmente registra ma che non viene poi memorizzato ed elaborato in maniera raziocinante. Insomma il fotografo non ci porta alla scoperta di un altro mondo ma del mondo che attraver-siamo continuamente e che lui, con la sapienza del tecnico e con la sensibilità dell’artista, integra nella completezza di ciò che tanto la natura quanto la mano dell’uomo o la casualità hanno creatocompletamente; quindi l’affresco nella sua totalità. […]

Tratto da una recensione di Gregorio Rossi - Critico d’arte e storico dell’arte

Al mondo si è presentato come fotografo sportivo, abbandonando quasi subito questo campo in seguito ai suoi primi viaggi: in Africa nel ‘77 e successivi spostamenti negli Stati Uniti, in Brasile e in giro per l’Europa. In seguito il suo interesse viene interamente assorbito dal reportage, dove poter inseguire le bellezze del mondo e delle sue genti nelle forme più estreme ed intense.La sua natura poliedrica insieme alla grande passione per la fotografia, lo hanno comunque portato a sperimentarne tutti i campi: dalle fotografie di scena alla mac-ro, dalla fotografia di moda allo still life. È diventato, così, una figura professionale con esperienze trasversali in molti settori: dallo spettacolo e intrattenimento al set-tore pubblicitario e del marketing. È stato direttore artistico e, spesso, fotografo di diverse pubblicazioni e libri ed ha curato la realizzazione di spot pubblicitari e l’organizzazione di grandi manifestazioni.

[…] Alessandro Ostini ritrae quello che ad un primo approccio visivo può sembrare il fantastico, ma quando un artista ci dà una serie di immagini dalle quali deve scaturire un discorso articolato è neces-sario chiarire il discorso che il fotografo fa con le sue foto.Sono frammenti che, appena visionati mi sono sembrati sconnessi e sparsi, soprattutto irriconoscibili; inrealtà Ostini fotografa una verità ancora

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Gravitazione cm 50 x 79 (2008)

Originecm 83 x 120

(1998)

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Venuscm 78 x 126 (2006)

Sogni cm 100 x 61

(2008)

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L U C A B R A C A L INato il 12 aprile 1965, Luca Bracali ha iniziato ad occuparsi di fotografia e giornalismo dal 1986, segnando l’inizio di una carriera che oggi lo identifica fra i più attivi viaggiatori italiani con 124 paesi visitati in venti anni di reportage. Comincia a scattare spinto dalla volontà di soddisfare e dar forma al suo principale interesse: il viaggio. Accom-pagnato dalla sua macchina fotografica ha ripreso colori ed emozioni di terre emozionanti ed estreme: dalle aride steppe della Mongolia si spinge fino alle isole Svalbard, dal delta dell’Okavango arriva fino allo Yukon, dalle San Blass passa all’Antartide. Ha pubblicato “Storia illustrata di Pistoia” (2005), “I Colori Del Viaggio” (2006), “Orvieto Fotografia” (2006 e re-censito da National Geographic), “Artic Sun On My Path” (2008), “SOS Pianeta Terra” (2010) ed è autore di numerosi servizi pubblicati su riviste di viaggi, cultura e turismo. Vincitore di tre premi internazionali legati alla fotografia e al reportage, Luca Bracali è molto legato a tematiche ambientali relative allo scio-glimento dei ghiacci e al riscaldamento globale.

Le foto di reportage di Luca Bracali ci portano in luoghi leggendari sparsi per tutto il pianeta, spesso difficilissimi da visitare.Sono immagini che documentano la varietà dei paesaggi e delle forme di vita che rendono la terra affascinante, misteriosa, fragile. Ma oltre a restituirci le impronte delle realtà che tantissimi di noi non vivranno mai in diretta, il fotografo ce le fa sentire belle, com-moventi nella loro poesia, qualche volta tragiche per il senso di sfinimento che non dissimulano per via delle infinite picconate portate dall’uomo.Luca Bracali fa dunque della foto di reportage naturalistico un’esperienza estetica. Alla funzione di documen-tazione del reale sovrappone gli effetti che un pò frettolosamente definiamo artistici. Questa magia è il risultato di un encomiabile controllo del mezzo fo-tografico e dell’attitudine a confrontarsi con i valori visuali tipici della grande pittura di ogni tempo. Le sue immagini ci fanno sembrare paesaggi impossibili come parte di noi stessi; i suoi mondi ci suggeriscono le nuove alleanze che l’uomo deve trovare con il pianeta che lo ha accolto. Così procede Bracali, dal reale alla rappresentazione, dalla rap-presentazione alla magia, dalla magia al messaggio etico della bellezza.

Prof. Lambert Cantoni- docente al Polimoda di Firenze, giornalista ed esperto di comunicazione

Of Flesh and Icecm 160X100

(2009)

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Living borderline cm 160X100 (2008)

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The Dreamer cm 160X100

(2008)

SUSANNA DE PAOLISQuando siamo davanti ai lavori di Susanna de Paolis ci troviamo di fronte a dei nuovi parametri. È come se ci trovassimo a considerare nuovamente la nostra posizione rispetto a noi stessi ed agli altri, sia nel comportamento del nostro corpo, sia del nostro più profondo io.Veniamo proiettati oltre il nostro fisico e, come dire, al di là della nostra pelle. Ci sembra di sentirci ripetere attraverso questi corpi pensanti, attraversati da una crepa di sofferente esperienza, che la nostra storia è la stessa di milioni di altri.E poi un volto, che viene attraversato da segni antropologici, da colori diafani ed intercambiabili, come se volessero rac-contarci che provengono da uno stesso campo di energia magnetica. Una es-senza umana rapportata all’esperienza individuale che allo stesso tempo è lo specchio di una moltitudine di vite.

Dell’Umana Essenza - L’anima attra-versa il corpo – di Giorgio Granozio

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Vissuta a Roma, dove ha frequen-tato il Liceo Artistico e conseguito la Laurea in Architettura, da alcuni anni si è trasferita a Bologna dove vive e lavora.Da sempre la accompagna l’interesse per il disegno, la pittura e qualsiasi attività artistica e creativa.In passato ha affiancato il lavoro di architetto anche con la realizzazione di decorazioni artistiche per la casa, come mosaici realizzati con fram-menti di mattonelle o murales per interni. Negli ultimi anni si riavvici-nata alla pittura in senso stretto, ma sempre mantenendo l’interesse per il frammento, per la sovrapposizione di tessiture e l’abbinamento di motivi ornamentali che ripropone nei suoi quadri con una particolare tecnica di collage. Il labirinto della psiche nelle sue opere si trasforma in qualcosa di istintivo che è pronto ad essere riportato su una tela. Nei lavori più recenti l’utilizzo dell’immagine fotogra-fica, rielaborata e reinterpretata, è il pretesto e la premessa di una intensa espressività emozionale. Ha partecipato a diverse collettive e altre iniziative artistiche.A Marzo 2008 ha presentato una sua personale di pittura a Bologna, dedi-cata alle Donne, in collaborazione con il Comune di Bologna, nella sala di Villa Mazzacorati.

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The silent guardian cm 160X100 (2008)

Giovane Essenza 3 (1 di 4)Rielaborazione fotografica,

tempera su cartacm 41 x 93

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L’abbraccio 1 (1 di 3)Rielaborazione fotografica,tempera su cartacm 58 x 80 (2011)22

Spirali 2 (1 di 4)Rielaborazione fotografica,

tempera su cartacm 35 x 45

(2011) 25

Quale (2 di 4) (sarà quale si sarà fatto)Rielaborazione fotografica,tempera su cartacm 71 x 93 (2011)24

Associazione Culturale Offside

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