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Corso di Studio Ingegneria Ambiente, Territorio e Risorse Corso di Corso di GRAFICA COMPUTAZIONALE Prof. Ing. Monica Carfagni Mdl Modulo: Normativa Grafica Computazionale – Prof. Ing. Monica Carfagni 1

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Corso di StudioIngegneria Ambiente, Territorio e

Risorse

Corso di Corso di GRAFICA COMPUTAZIONALE

Prof. Ing. Monica Carfagni

M d l Modulo: Normativa

Grafica Computazionale – Prof. Ing. Monica Carfagni 1

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Le Norme: Obiettivi

Secondo la Direttiva Europea 98/34/CE del 22 giugno 1998: "norma" è laspecifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attivitànormativa per applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non siap pp pobbligatoria e che appartenga ad una delle seguenti categorie:

norma internazionale (ISO)norma europea (EN)norma nazionale (UNI)

L i di d i h d fi i l i i hLe norme, quindi, sono documenti che definiscono le caratteristiche(dimensionali, prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione,ecc.) di un prodotto, processo o servizio, secondo lo stato dell'arte e sono ilis lt t d l l di d i di i li i di s ti i It li l drisultato del lavoro di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo.

ObiettivoConsentire la comunicazione di informazioni tecniche in modo non ambiguoConsentire la comunicazione di informazioni tecniche in modo non ambiguo

Le norme del disegno tecnico costituiscono le regole del linguaggio con cui comunicano gli ingegneri e non solo comunicano gli ingegneri e non solo.

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Le Norme: Organismi

ISO (International Organization for Standardization)è la più importante organizzazione a livello mondiale per la definizione diè la più importante organizzazione a livello mondiale per la definizione dinorme tecniche- Fondata nel 1947, ha il suo quartier generale a Gonevra inSvizzera.Membri dell'ISO sono gli organismi nazionali di standardizzazione di 157Membri dell ISO sono gli organismi nazionali di standardizzazione di 157Paesi del mondo (www.iso.ch).

CEN (European Committee for Standardization )è un ente normativo che ha lo scopo di armonizzare e produrre nome tecniche(EN) in Europa in collaborazione con enti normativi nazionali e sovranazionalipquali per esempio l’ISO.Il CEN, fondato nel 1961, lavora in accordo alle politiche dell‘Unione Europeae dell‘EFTA (Associazione europea di libero scambio) per favorire il liberoscambio, la sicurezza dei lavoratori e dei consumatori, la protezionedell'ambiente, eccetera (www.cen.ue).Gli standard europei prodotti dal CEN sono normalmente armonizzati ed tt ti d i i li i h li l i l‘UNI i It liadattati dai singoli paesi che li accolgono come per esempio l‘UNI in Italia.

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Le Norme: Organismi

UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione)è un‘associazione privata senza scopo di lucro che svolge attività normativaè un associazione privata senza scopo di lucro che svolge attività normativain tutti i settori industriali, commerciali e del ad esclusione di quelloelettrico ed elettrotecnico di competenza del CEI.L'UNI partecipa in rappresentanza dell‘Italia all'attività normativa degliL UNI partecipa in rappresentanza dell Italia all attività normativa degliorganismi internazionali di normazione ISO e CEN.L'UNI fu costituito nel 1921 con la sigla "UNIM", a fronte di esigenze distandardizzazione dell'industria meccanica di allora ma già nel 1928 lastandardizzazione dell industria meccanica di allora, ma già nel 1928 laConfindustria ne promosse l'estensione a tutti i settori industrialidiventando l'attuale UNI (www.unicei.it).I compiti principali dell'UNI sono:I compiti principali dell UNI sono

elaborare nuove norme in collaborazione con tutte le parti interessate;rappresentare l'Italia nelle attività di normazione a livello mondiale

(ISO) ed europeo (CEN) allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle( ) p ( ) p pnorme;

pubblicare e diffondere le norme tecniche ed i prodotti editoriali adesse correlati.

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Le Norme: Organismi

AFNOR (Association Francaise de F ( FNORmarlisation) - Francia

BS (British Standards) – Gran Bretagna

DIN (Deutsches Institut fur Normung) ( g)Germania

ANSI (American National Standards Institute) – Stati UnitiInstitute) – Stati Uniti

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Le Norme: Formato dei fogli da disegno (UNI EN ISO 5457: 2002)

Il disegno originale dovrebbe essere da A3 ad A0 Il disegno originale dovrebbe essere eseguito sul foglio di dimensioni minime

compatibili con le necessarie chiarezza e nitidezza.

solo A4chiarezza e nitidezza.

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Le Norme: Squadratura dei fogli da disegno (UNI EN ISO 5457: 2002)

F m t A4Formato A4

Formati da A3 ad A0

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Le Norme: Formati allungati (UNI EN ISO 5457: 2002)

I formati allungati dovrebbero preferibilmente essere evitati ma, se ènecessario il loro utilizzo, devono essere ottenuti combinando la dimensionedel lato corto di un formato A (ad esempio A2) con la dimensione del latodel lato corto di un formato A (ad esempio A2) con la dimensione del latolungo di un altro formato A di dimensioni maggiori (ad esempio A1): ne risultaun nuovo formato con l’abbreviazione A2.1.

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Le Norme: Centratura e Sistema di Coordinate (UNI EN ISO 5457: 2002)

Per facilitare il posizionamento del disegno, per la sua riproduzione, si devonoprevedere quattro segni di centratura mentre, per agevolare l’individuazionesul disegno di particolari o revisioni, i fogli devono essere dotati di unsistema di coordinate.Le divisioni (lunghezza pari a 50 mm) sono contrassegnate con letteremaiuscole in direzione verticale e con numeri in direzione orizzontale.P il f A4 il i di di è ll l l l iPer il formato A4 il sistema di coordinate è collocato solo sul lato superioree su quello destro.

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Le Norme: Piegatura dei fogli (UNI 938: 1981)

Questa norma stabilisce le regole per la piegatura dei fogli allo scopo di ottenere la presentazione degli stessi, a piegatura ultimata, in formato A4.

Senza lembo di attacco

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Le Norme: Piegatura dei fogli (UNI 938: 1981)

Con lembo di attacco

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Le Norme: Riquadro delle iscrizioni (UNI EN ISO 7200:2007 )

Zona del foglio per disegno tecnico graficamente strutturata e predispostaper contenere le informazioni relative alla identificazione, interpretazione egestione del disegno.g g

Campi di dati di identificazione nel riquadro delle iscrizioniNome del campoM obbligatorio/ O Facoltativo

M/O Contenutog

Proprietario legale M Nome, marchio e/o logo della società o impresa che detiene la proprietà del documento.

Numero di identificazione M Numero di identificazione unico nell’ambito dell’organizzazione.g

Indice di revisione O Indica lo stato di revisione del documento utilizzando lettere, combinazione di lettere o numeri.

Data di edizione M Data della prima pubblicazione del documento o di ogni successiva versione.

Numero della parte/foglio M Numero da assegnare ad ogni parte/foglio.Numero di parti/fogli O Numero totale di parti/fogli.Codice della lingua O Per la gestione delle versioni in lingua diverse. Utilizzare i

codici previsti dalla ISO 639 2002codici previsti dalla ISO 639-2002.Campi di dati descrittivi nel riquadro delle iscrizioni

Titolo M Contenuto del documento.Sottotitolo O Può essere utilizzato per fornire ulteriori informazioni sul

t t d l di

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contento del disegno.

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Le Norme: Riquadro delle iscrizioni (UNI EN ISO 7200:2007 )

Esempio: riquadro delle iscrizioni.Repartoresponsabile

Riferimento tecnico.---------------

Tipo di documento---------------

Stadio del documento---------------

-------------Proprietario legale Autore

---------------Titolo,sottotitolo----------

--------------------

Verificato da Rev. Data di Lingua Parte------------------------- ---- edizione

--------IT 1/5

Esempio: riquadro delle iscrizioni con i campi del nome della persona in una“riga aggiuntiva. Questa modifica amplia lo spazio nel campo “Proprietario

legale” e aggiunge una zona per altre informazioni nell’angolo superioredestro.

Reparto responsabile-------------

Riferimentotecnico-----------

Autore-------------

Verificato da-------------

Tipo di documento Stadio del documentoProprietario legale Disegno di

sottoinsiemePubblicato

Titolo, sottotitolo----------------

--------------------Rev. Data di edizione Lingua Parte

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---------------- --- ---------- IT 1/5

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Le Norme: Tipi di linea (EN ISO 128-20: 2002)

Tipi fondamentali

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Le Norme: Tipi di linea (EN ISO 128-24:2002)

Linee utilizzate nei disegni di meccanica e di ingegneria industriale

N. Descrizione e Rappresentazione

01.1 CONTINUA FINE

CONTINUA FINE IRREGOLARE

CONTINUA FINE CON ZIG-ZAG

01 2 CONTINUA GROSSA01.2 CONTINUA GROSSA

02.1 A TRATTI FINE

02.2 A TRATTI GROSSA

04.1 MISTA FINE A PUNTO E TRATTO LUNGO

04.2 MISTA GROSSA A PUNTO E TRATTO LUNGO

05.1 MISTA FINE A DUE PUNTI E TRATTO LUNGO

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Le Norme: Grossezza delle linee (EN ISO 128-24: 2002)

Nei disegni di meccanica e di ingegneria industriale sono di regola utilizzate due grossezze delle linee.Il rapporto tra le grossezze dovrebbe essere 1:2pp g

Grossezza delle linee per la linea N°01.2 - 02.2 – 04.2 01.1 – 02.1 – 04.1 – 05.1

0.25 0.130.35 0.180.5 0.250.7 0.351 0 51 0.5

1.4 0.72 1

Le grandezze delle linee devono essere scelte in funzione del tipo, grandezza e scala del disegno e delle esigenze di riproduzione.g g g p

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Le Norme: Incroci delle linee e linee sovrapposte (EN ISO 128-24: 2002)I tipi di linee da 02 a 06 e da 08 a 15 dovrebbero preferibilmente incrociarsi con l’incontro dei tratti.

Precedenza Precedenza tra linee

sovrapposte01 201.202.104.105.105.101.1

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Le Norme: Applicazioni dei tipi di linea (EN ISO 128-24: 2002)

01.1.1 Linee di intersezione

01.1.2 Linee di misura

Linea continua fine

intersezione fittizie

misura

01.1.3 Linee di riferimento 01.1.4 Linee di richiamo

01.1.5 Tratteggi 01.1.6 Contorni di sezioni ribaltate

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Le Norme: Applicazioni dei tipi di linea (EN ISO 128-24: 2002)

01.1.7 Assi brevi 01.1.8 Fondi di filettatura

Linea continua fine

01.1.9 Origine ed estremità di linee di misura

01.1.10 Diagonali indicanti superfici pianedi misura piane

01.1.11 Spigoli fittizi e linee

01.1.12 Identificazionedettagli

di piegatura

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Le Norme: Applicazioni dei tipi di linea (EN ISO 128-24: 2002)

01.1.13 Indicazione dettagli

01.1.14 Linee di definizione

Linea continua fine

dettagli ripetitivi

definizione elementi conici

01.1.15 Collocazione lamierini

01.1.16 Linee di proiezionelamierinisottili

(es. trasformatore)

01.1.17 Linee di griglia 01.1.18 Limite di viste e sezioni non coincidenti

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Le Norme: Applicazioni dei tipi di linea (EN ISO 128-24: 2002)

Linea continua grossa01.2.1 Spigoli in vista 01.2.2 Contorni in vista

01.2.3 Creste di filettature 01.2.6 Schemi di strutture di carpenteria metallicacarpenteria metallica

01.2.4 Termine filettatura

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Le Norme: Applicazioni dei tipi di linea (EN ISO 128-24: 2002)

02.1.1 Spigoli nascosti

02.1.2 Contorni nascosti

Linea a tratti fine

nascosti

02.2.1 Indicazioni di superfici con particolari trattamenti

Linea a tratti grossa

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Le Norme: Applicazioni dei tipi di linea (EN ISO 128-24: 2002)Linea mista fine a punto e tratto lungo04.1.1 Assi di simmetria 04.1.2 Tracce di piani di simmetria

04.1.3 Circonferenze primitive ingranaggi

04.1.4 Circonferenze su cui si trovanoingranaggi trovanoassi di fori

Linea grossa a punto e tratto lungo04.2.1 Indicazioni di porzioni di

superfici con particolari 04.2.2 Posizione di piani

di taglio e superfici con particolari trattamenti

di taglio e di sezione

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Le Norme: Applicazioni dei tipi di linea (EN ISO 128-24: 2002)

05.1.1 Contorni di pezzi adiacenti 05.1.2 Posizioni estreme di parti mobili

Linea mista fine a due punti e tratto lungo

mobili

05.1.3 Assi o luoghi baricentrici 05.1.4 Contorni prima della lavorazionelavorazione

05.1.5 Parti situate anteriormente

05.1.8 Riquadriindicativi

al piano di sezione

di zone particolari

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Le Norme: Scale di rappresentazione (UNI EN ISO 5455: 1998)

Scala: rapporto tra la dimensione lineare di un elemento di un oggetto rappresentata nel disegno e la stessa dimensione del’oggetto reale.

Scale raccomandateCategoria Scale raccomandateScala di ingrandimento

50:15:1

20:12:1

10:1

Scala al naturale 1:1Scala di riduzione

1:21:201:200

1:51:501:500

1:101:1001:10001:200

1:20001:5001:5000

1:10001:10000

Esempio la scala 1:2 significa che le dimensioni del disegno sono stateottenute dimezzando quelle reali, mentre la scala 5:1 significa che ledimensioni del disegno risultano dall’avere ingrandito 5 volte quelle reali.

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