Carisma Profetico : Una Spiegazione Psicologica del 'Fenomeno Castaneda

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  • 7/28/2019 Carisma Profetico : Una Spiegazione Psicologica del 'Fenomeno Castaneda'

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    fonte http://sustainedaction.org/Italian%20pages/pagine_italiane_introduzione.htm

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    Carisma Profetico : Una Spiegazione Psicologica del 'Fenomeno Castaneda'

    Introduzione di Corey DonovanTraduzione di Nadia Fabbri

    Il libro migliore nel quale mi sia imbattuto finora sull'argomento del narcisismo, guru e sette "Prophetic

    Charisma : Psicologia di Personalit Religiose Rivoluzionarie" (1977) di Len Oakes, psicologo Australiano.

    Il Dr. Oakes, nei primi anni '70, fu membro di un gruppo per un triennio. Successivamente, su invito del leader

    carismatico, si rivolse a studiare il gruppo da vicino per un periodo di diversi anni. In seguito studi un certo

    numero di capi carismatici religiosi e spirituali in Australia e in Nuova Zelanda, assieme ai loro seguaci. La sua

    indagine incluse piccoli controlli e analisi psicologiche standardizzate sia ai leader sia ai loro seguaci. Egli inoltre

    analizz estesamente altri capi politici mondiali dotati di carisma. A mio avviso le sue intuizioni, basate

    sull'esperienza e sul lavoro analitico, sono formidabili, e mi hanno aiutato ad arrivare ad una nuova comprensione

    di ci che ho sperimentato con Castaneda attraverso gli anni passati.

    Una delle intuizioni il "collegamento mancante" del quale sono andato in cerca attraverso la lettura di dozzinedi libri sul narcisismo. Avevo percepito che esistevano elementi - che avevo osservato circa la personalit di

    Castaneda (e questo stato confermato da altri osservatori) - descritti molto bene nella documentazione

    riguardante il disturbo narcisistico della personalit (NPD). Inoltre penso che il materiale "spieghi" abbastanza

    bene il comportamento di "Carol Tiggs" e "Nury Alexander" che io stesso ho notato e/o del quale sono venuto a

    conoscenza. Nel caso di Castaneda, tuttavia, sembrava che esistesse un elemento aggiuntivo: il modo attraverso il

    quale Castaneda si relazionava alle persone, causando in molti di noi un "blocco del giudizio", era qualche cosa di

    "soprannaturale" che non stato pienamente spiegato dalla teoria NPD. Il Dr. Oakes sostiene che le figure

    carismatiche "profetiche" sono differenti, in un paio di caratteristiche fondamentali, dalla maggioranza della

    gente, e chiarisce in quali modi il loro narcisismo assuma sviluppi differenti rispetto ai narcisisti comuni.

    Un'altra intuizione proveniente dal libro, che ho trovato mancante nella maggioranza di trattati sull'argomento,

    riguarda i potenziali benefici dei quali possono godere gli individui che si trovano coinvolti con tali figure

    carismatiche. Tra le cose suggerite dal Dr.Oakes, quella che ho maggiormente notato, una sorta di licenza che

    molto spesso viene data ai seguaci, di sperimentare il proprio "dimenticato" narcisismo.

    L'unico "problema" del libro del Dr. Oakes che contiene molti spunti intuitivi, provenienti dall'osservazione

    olistica, in una prospettiva non accusatoria, talmente articolati, che non ho trovato il sistema di riassumerli in

    maniera concisa. Lo stralcio che seguir (scelto dal Capitolo 2), comunque, spiega la natura del carisma, descrive

    gli sciamani come figure carismatiche e introduce alcune teorie sullo sviluppo del narcisismo :

    Capitolo 2

    Carisma

    Il carisma - ovvero la magnetica abilit di alcune persone di ispirare e guidarne altre, un enigma che molti di noi

    hanno sperimentato, senza, tuttavia, riuscire a spiegarlo. Il concetto sembra intrinsecamente misterioso e

    indefinibile, eppure, il potere di dominare di un Churchill o di un Hitler, ovvio. Cos' allora questa cosa

    chiamata Carisma?

    L'idea di un potere o di un talento suscitato dal divino, antica quanto il genere umano. La storia pi anticasopravvissuta, il Poema di Gilgamesh, racconta di un re guerriero, in parte uomo ed in parte divinit, che va alla

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    ricerca del segreto della vita eterna. Dopo molte avventure nelle terre degli dei, proprio nel momento in cui sta

    ottenendo ci che cerca, questo gli sfugge dalle mani all'ultimo momento. Egli ritorna a casa convinto della

    futilit di tale ricerca, con la consapevolezza che "l'elemento centrale della mia vita la mia morte" (Kopp

    1972,31; Heidel 1968).

    Il termine "carisma" deriva da Charis - una dea Greca - che personifica grazia, bellezza, purezza e altruismo. Il

    possesso di queste facolt conosciuto come carisma. [Nota a pi di pagina: il termine greco charizesthai e

    significa favore o dono di origine divina. Pare che i Greci non abbiano associato tale termine ad un tipo di

    leadership sul quale Platone scrisse nella sua Gorgias, sebbene essi fossero ben consapevoli del rapsodico

    "dionisiaco" aspetto della vita; Platone fu membro dell'arcano culto del Giardino delle Delizie. Secondo

    Aristotele il megalopsychos era l'uomo nobile che si arrischia a vivere in solitudine nella segreta adorazione della

    propria anima. I Romani chiamavano facilitas il potere carismatico dell'eroe e credevano che esso derivasse dagli

    dei.]

    Consuetudini successive derivano da San Paolo, il quale lo vide come un favore di benevolenza da parte di Dio:

    "A qualcuno - attraverso lo Spirito - stato attribuito il messaggio della saggezza; a qualcun altro, sempre per

    mezzo dello stesso Spirito, il messaggio della conoscenza; per un altro c' un dono di fede; ad un altro ancora

    stata concesso il potere di guarire, o poteri miracolosi, a qualcun altro virt profetiche" (1 Lettere ai Corinzi

    (12:8-10).

    La forma di carisma maggiormente primitiva si trova nello sciamanesimo. Questa la religione dei piccoli gruppi

    tribali e dello stregone. Lo sciamano - " colui che eccitato, scatenato, elevato" (Lindholm 1990,158) - diventamaestro delle "tecniche dell'estasi" (Eliade 1964). Generalmente lui ( o lei, in quanto il 10 per cento delle donne

    diventano sciamane; (Lindholm 1990, 163) identificato come uno dal "cuore oscurato." Lo sciamano non

    psicotico ma in un certo senso disturbato - la "malattia di Dio," come dicono i Koreani (La Barre 1980,58) -

    mostra infatti comportamenti peculiari fin dalla nascita e sperimenta possessioni da parte di spiriti, trance, e

    attacchi epilettici durante la giovinezza. Un tale giovane si colloca come apprendista di uno sciamano anziano il

    quale lo addestra alle pratiche occulte. Successivamente alla chiamata da parte di uno spirito o divinit,

    l'apprendista si ritira nel deserto o in una foresta per meditare in solitudine, spesso passando attraverso qualche

    genere di test spirituale, come ad esempio un viaggio agli inferi. L'addestramento termina in una rinascita

    spirituale dalla quale lo sciamano emerge con una forza interiore ed una misteriosa ed inquietante sensibilit; con

    un'intensit emozionale e un certo distacco. Cos trasformato, il "laureato" sciamano ritorna dalla sua trib

    reclamando il proprio posto come stregone (Kopp 1972, 31 - 32).

    In tal modo lo sciamano un "guaritore ferito": ha conquistato una malattia ed ha imparato ad usarla comeveicolo per il beneficio di altri. Lui o lei in grado di esplorare regni sacri e di fare da mediatore con lo spirito del

    mondo a favore della trib (Ellwood and Partin 1988,12). In aggiunta, poi, ci sono abilit farmacologiche, di

    guarigione e il dominio degli stati di trance. Lo sciamano presiede le cerimonie, rituali religiosi, e crisi della trib.

    Lo sciamano imprevedibile e impavido, incaricato in virt di personali ottenimenti spirituali - suoi "psicologici

    voltaggi" (La Barre 1980,52) - possiede poteri misteriosi, soprannaturali, pericolosi. Il turbamento peculiare dello

    sciamano e l'allenamento gli permettono di "perforare la vanit della formale saggezza del gruppo" (Kopp

    1972,5) e diagnosticarne le avversit e prescrivere cure sociali per i membri. L'antropologo Weston La Barre

    descrive "l'inquietante, soprannaturale onniscienza e il grande potere del carisma che fluisce dallo sciamano come

    un'irresistibile forza soprannaturale, e dice che essa deriva dall'abilit di scorgere i desideri/fantasie inconsce dei

    suoi protetti, aggiungendo inoltre che lo sciamano " cos profondamente giusto in quanto egli localizza con

    esattezza quei desideri" (La Barre 1980,275). E' questo il potere che lo sciamano si procura da se stesso, ed per

    questo che egli cos temuto anzich amato.

    L'uso moderno del termine "carisma" deriva da Max Weber (1864-1920), uno dei fondatori della sociologia. [nota

    a pi di pagina omessa] Weber utilizz entrambi i fattori, economico e sociale, per spiegare la societ. Egli vide la

    civilizzazione occidentale avanzare sempre pi verso la razionalizzazione di tutti gli aspetti della vita. Egli pens

    che tale razionalizzazione, faceva della vita moderna una "gabbia di ferro", convertendo l'esistenza quotidiana in

    una meccanica, alienata, insignificante routine. Weber credeva anche che le idee - specialmente quelle religiose -

    potessero influenzare profondamente la societ, e pertanto non potevano essere semplicemente congedate come

    funzioni che sottostanno ai processi sociali (Jones and Anservitz 1975,1908). Una fonte di idee nuove, la

    periodica comparsa di profeti carismatici.

    Weber definisce il carisma come "una certa qualit della personalit di un singolo personaggio, dotato di una

    virt, per la quale egli considerato straordinario e dotato di eccezionali poteri soprannaturali, sovrumani...[che]

    sono ritenuti di origine divina." Weber aggiunge, inoltre, che i discepoli del leader - coloro che lo vedono come

    un essere divino - rappresentano una fonte per il suo potere e per il suo talento personale, dal momento che senza

    di loro il leader sarebbe una nullit (Weber 1968a,241-42).

    Descrivendo le molteplici esperienze carismatiche, Weber parl di flusso ininterrotto dal "puro" carisma a quello

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    "abituale" (di routine N.d.T.). il puro carisma raro (Weber 1968a,1002) e solitamente reputato tale solo

    all'inizio del movimento sociale, quando una "comunit carismatica" si coalizza attorno al leader. Questa

    comunit caratterizzata dalla fiducia nei talenti del suo leader, da un intenso legame emozionale dei seguaci

    verso il proprio leader, dal supporto finanziario da parte di simpatizzanti, dal rigetto delle normali attivit

    lavorative e dall'allontanamento dal mondo nel suo complesso (Schweitzer 1984,18; Weber 1968a,33). Il puro

    carisma perci personale ed basato sul contatto faccia a faccia e su un sentimento di fiducia, dovere ed amore

    da parte dei seguaci (Schweitzer 1964,364). Dall'altra parte del flusso, il carisma "routinizzato" descrive quelloche accade quando succede che il carisma del leader finemente dissipato fra tutti i seguaci che agiscono in sua

    vece, generalmente dopo la morte del leader stesso. Il carisma pu sopravvivere per molte generazioni ed essere

    la base di uno stabile ordine sociale, ed essendo conservativo, non pu essere una forza per cambiamenti sociali

    (Miyahara 1983,370).

    Lungo questo flusso si configurano varianti di magico profetico carisma. Il carisma magico legato allo sciamano

    o allo stregone il quale "permanentemente nutrito con carisma (Weber 1968a,401). Tale carisma pi che altro

    conservativo e supporta le usanze della trib. Il carisma profetico si presenta in societ pi complesse e aderisce

    al profeta che manifesta una missione o una dottrina politica radicale. Questa forma di carisma conduce a

    rivoluzioni e cambiamenti sociali. Weber considera il profeta come un prototipo per altre specie di capi

    carismatici. (Schweitzer 1984,32).

    Weber aggiunge a questo due componenti cruciali. Primo, il carisma fondamentalmente un concetto religioso e,

    anche se il suo uso non necessita della nozione del coinvolgimento con il divino, nondimeno rimane una forma dienergia dello spirito orientata verso ideali spirituali. Secondo, il processo carismatico un eccitamento

    emozionale intenso e di grande pathos: la dottrina carismatica rivoluziona le persone dal loro interno. Quindi, il

    carisma un potere spirituale rivoluzionario.

    Il profeta carismatico sostiene la sua autorit per mezzo della forza pura della propria personalit. Egli punta ad

    una qualche missione fuori o al di l del proprio se che egli personifica. La sua missione riguarda il cambiamento

    radicale dei valori correnti. Prima di ricevere la sua chiamata, il leader deve avere in se stesso i germi del carisma

    (Weber 1968a, 400), ma successivamente egli mantiene il potere esclusivamente mettendo alla prova la sua

    potenza nella vita. Per essere un profeta egli deve compiere miracoli (Weber 1946,248-49).

    Weber si chiese se il carisma potesse sorgere da qualche forma di malattia mentale, ma elimin tale nozione

    (Weber 1968a,499). Egli parl invece di un "grippaggio emozionale" originato nell'inconscio del leader e che

    conduce a tre "straordinarie" emozioni: estasi, euforia e passione politica. Tali passioni suscitano sentimenti simili

    anche in altre persone le quali diventano seguaci (Weber 1968b, 273, 274); pi grande l'intensit delle emozionie della fede nella chiamata, maggiore sar il fascino del leader e pi deciso il suo seguito (Weber 1968a, 539).

    Weber, inoltre, associ una specifica vocazione per ogni emozione straordinaria. La prima comprende due tipi di

    leader - lo sciamano e il profeta "esemplare" - i quali usano l'estasi come strumento di salvezza e di auto

    deificazione. Per produrre l'estasi essi possono usare alcool e altre droghe, musica e danze, sessualit o alcune

    combinazioni di queste: orge, insomma (Weber 1968b, 273). Essi possono anche provocare attacchi isterici o

    epilettici (Weber 1968b,273). Questo pu sembrare un disturbo mentale o possessione.

    La seconda vocazione quella che Weber chiama profeta "etico". Questo genere di leader usa forme di euforia

    pi blande, come una fantastica mistica illuminazione e conversione religiosa, in modo da creare un reame di

    perfetta beatitudine attorno al globo terrestre, depurato cos dall'odio, dalla paura e dalle necessit (Schweitzer

    1984, 35; Weber 1968a, 527; 1968b, 274). Tale profeta possiede una missione etica divina ed un cos formidabile

    rilascio orgiastico che effettivamente impedisce la sistematica ristrutturazione etica della vita che egli richiede

    (Weber 1968a, 274). Per lui, la meta della santificazione un comportamento etico orientato al di l del mondo e

    la sua mira non diventare Dio bens esserne lo strumento ed in tal modo "inondarsi" di essenza divina. (Weber

    1968b, 275).

    La terza vocazione quella del politico, associata alla passione politica. Gli esempi comprendono Churchill,

    Gandhi e Hitler. Un personaggio politico carismatico in grado di suscitare le passioni dei seguaci e dirigerle

    verso fini sia divini che diabolici.

    Usando il carisma per spiegare sia cambiamenti sociali che i leader eroici, Weber non intendeva meramente

    inventare un termine accademico. Egli, piuttosto, vide il carisma come il simbolo della forza della vita, incarnata

    nel carisma stesso, "la spinta della linfa dell'albero e del sangue nelle vene, " un potere elementare o demoniaco

    (Dow 1978). Attraverso l'unione dell'estasi con il carisma - essendo al di l della ragione e dell'auto controllo -

    Weber enfatizz lo sganciamento dalle limitazioni sociali, psicologiche ed economiche. Il leader un modello di

    liberazione e di potere divino che rende possibile la libert. I discepoli non si arrendono alla persona del leader

    ma al potere da lui manifestato, perci se il potere abbandona il leader, i discepoli abbandoneranno lui.

    Arrendendosi al leader, i seguaci ottengono la libert dalla routine, dalle consuetudini e - sempre attraverso di lui

    - dalle loro sofferenze emotive. Egli il loro Dio, non nel senso etico o convenzionale, ma in un modo istintivo e

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    primordiale. L'estasi deriva dalla distruzione delle inibizioni, dal potere libero dalle preoccupazioni e

    dall'abbandono della morale convenzionale. Il carisma l'emozionante forza della vita opposta alla legge, alla

    conformit, alla repressione e alla desolazione di una vita ordinaria.

    Weber perci si avvicina alla teoria di Freud sulla societ (Freud 1930) nella quale la repressione reputata

    necessaria per la vita civilizzata. Allo schema base di Freud, Weber aggiunge l'elemento Dionisiaco del carisma,

    generalmente attraverso un leader che attrae i seguaci verso una nuova vita, una nuova visione e una nuova libert

    nel momento in cui la societ crolla, oppure diventa troppo repressiva da tollerarsi. La tensione fra liberazione e

    restrizione, fra il grido della pi intima natura di un individuo e la domanda del gruppo sociale, il nocciolo della

    teoria di Weber. Il carisma "rifiuta ordini esterni," "trasforma ogni valore," e impone "l'abbandono del fedele allo

    straordinario e all'incredibile; a ci che alieno alle regole e alla tradizione e che, pertanto, visto come divino

    " (Weber 1968a, 1115-17). Il fremito della passione per la libert, per l'abbandono delle restrizioni - incluse le

    limitazioni della propria coscienza - pu essere latente in ognuno di noi. Weber, tuttavia, non esalt il carisma

    come soluzione al vuoto emozionale del conformismo. Egli vide il suo valore (del carisma N.d.T.) come

    strumento utile ai progressi sociali anche se pensava che esso fosse troppo selvaggio, irrazionale e pericoloso,

    affinch potesse guidare un leader responsabile e condurre ad un ordine sociale stabile. Il carisma pu solamente

    essere la scintilla rivoluzionaria - "il processo originario" - e niente pi. Valutando il carisma, Weber cerc un

    sistema per combinare la grazia del carisma con l'etica della responsabilit. Egli concluse invitando i suoi studenti

    a testare e a esplorare da soli i valori fondamentali dell'impegno con esso (Down 1978).

    Malgrado il lavoro di Weber, il carisma rimase un concetto misterioso, perfino mistico, finch Heinz Kohut edaltri teorici psicoanalitici iniziarono a studiarlo in una serie di articoli e libri pubblicati durante gli anni '70 -

    descritti da uno scrittore come "sbalorditivamente indecifrabili,"- [ Nota a pi di pagina : "Malcom 1980, 136.

    Vedi Kohut 1959, 1960, 1966, 1971, 1972, 1976, 1977, 1980, 1985. Esistono dei problemi con la teoria di Kohut ,

    specialmente nel contesto di questo studio. Ad esempio, egli usava il termine "vera religione"- termine che ben

    pochi teologici potevano accettare - e che egli non definisce pienamente. Inoltre, la metapsicologia di Kohut si

    riferisce pi che altro alla ricostruzione di ipotetici stati primitivi dell'ego (Hanty e Masson 1976). In ogni caso, le

    osservazioni fatte da Kohut, sono accurate. Attraverso i suoi voluminosi scritti sul narcisismo, egli descrisse cos

    tanti comportamenti tipici della guida carismatica che la connessione potenzialmente inconfutabile."] Kohut

    emerse come leader dell'avanguardia psicoanalitica la quale riorganizz la moderna psicoanalisi (Sass 1988). E'

    stato detto - con le parole di Sartre e Beckett che il contributo di Kohut "rappresenta il coinvolgimento della

    psicoanalisi con l' "essere e il non essere; con la moderna emotivit e la 'crisi dell'autorit' (Little 1980, 15).

    Kohut studi una serie di pazienti con turbe complicate conosciute con il nome di disordini narcisistici. Mentre li

    studiava, not similitudini fra i suoi pazienti e i leader carismatici. Kohut prefer usare il termine 'personalit' -

    carismatiche - anzich 'leader'. Molti suoi pazienti, pur non essendo dei leader carismatici - alcuni di loro erano a

    mala pena in grado di gestirsi - ne possedevano molte delle caratteristiche.

    Che cosa not fra i suoi pazienti da indurlo a vederli come leader carismatici? Inizialmente egli osserv che

    quando essi si presentavano in terapia, mostravano una notevole auto fiducia in se stessi e una straordinaria

    mancanza di incertezze. Spesso erano parecchio intelligenti e percettivi. Kohut racconta di come un paziente

    diagnostic una sua ( di Kohut) deficienza mentre erano in terapia. Inoltre essi potevano essere molto persuasivi e

    'accusativi'. Tali sforzi evidenti, li rendevano un gruppo abbastanza peculiare. Essi non si presentavano in terapia

    demoralizzati o ansiosi come la maggioranza dei pazienti.

    Col tempo, per, questa facciata di competenza diventava instabile. La loro fiducia iniziava ad assumere un

    carattere di vanit presuntuosa ed un senso di invincibilit sempliciotta. Durante le loro conversazioni si

    manifestavano fantasie grandiose e non realistiche attraversate da lampi di esibizionismo. La loro auto fiducia e le

    certezze erano cos precarie che essi difficilmente erano in grado di ammettere l'esistenza di una lacuna nella loro

    conoscenza; il bisogno di apparire forti non permetteva loro di chiedere aiuto, assistenza o consigli. Erano

    riluttanti alla terapia, ma erano stati forzati a farlo a causa di qualche azione fraudolenta o di alcuni

    comportamenti sessuali perversi.

    Con il progredire della terapia, questi pazienti diventavano sempre pi ipocondriaci, non realisti e auto

    commiseranti. Pi Kohut si avvicinava al centro dei loro disturbi, pi le loro reazioni diventavano catastrofiche.

    Essi rivelavano inoltre pochissima coscienza e la quasi totale mancanza del senso di colpa. Le loro relazioni

    interpersonali erano caratterizzate dal senso che gli altri erano mere estensioni dei loro propri ego (dei pazienti).

    Talvolta queste relazioni erano ridotte all'ascendente di un individuo, che era tutto ci che era rimasto in una

    realt altrimenti vacua.

    In conclusione, questi pazienti sembravano essere sia felici sia in buona salute ma, quando l'indagine su di loro

    veniva approfondita, essi rivelavano un vuoto profondo, un vuoto che coesisteva funzionalmente alla

    superficialit della loro salute e saggezza. Essi sembravano essere in grado di conciliare questo paradosso - e altre

    contraddizioni - a causa di una qualit "tutto o niente" della loro personalit. Tale caratteristica era cos impegnata

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    nello sforzo di apparire forte tanto da rovesciare fuori tutta la consapevolezza del loro vuoto pi profondo. Il loro

    auto controllo e auto assorbimento, assieme a un comportamento sociale sicuro di s, li rendeva affascinanti agli

    occhi degli altri i quali sembravano interessarsi ad alcune parti di se stessi che riconoscevano in queste figure.

    Fu proprio questo processo "riflettente" - nel quale una figura potente vede gli altri come parti di se stesso, mentre

    gli altri vedono loro stessi in lei - che condusse Kohut a spiegare il carisma come una forma di narcisismo.