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CARATTERI DISTRIBUTIVI E MORFOLOGICI DEGLI EDIFICI Prof. Giuseppe Saponaro Conferenza Comandante Vigili del Fuoco Provincia Ferrara Ing. Cristiano Cusin EDIFICI DI GRANDE ALTEZZA 17 dicembre 2010

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CARATTERI DISTRIBUTIVI E MORFOLOGICI DEGLI EDIFICIProf. Giuseppe Saponaro

Conferenza Comandante Vigili del Fuoco Provincia FerraraIng. Cristiano Cusin

EDIFICI DI GRANDE ALTEZZA

17 dicembre 2010

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… …. doverosa precisazione …. doverosa precisazione …

Il presente elaborato è stato pensato solo per il supporto alla lezione dell’Autore e quindi non altro valore che per “memoria” per i discenti presenti alla lezione.

…. ciò che è riportato non potrà essere usato contro di me ….

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non è solo farina del mio non è solo farina del mio sacco!sacco!

ma anche contributi di …..ma anche contributi di …..

• Ing. Matteo Carretto VV.F.-Venezia

• Ing. Girolamo Bentivoglio VV.F.-Venezia

…… e tanti - tanti altri

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anche i grattacieli bruciano

http://maxpiano.altervista.org/globalfakes/911/wtc/altri_incendi

Philadelphia 23 Febbraio 1991

One Meridian Plaza è un grattacielo di 38 piani a Philadelphia, che subì un pauroso incendio. L’incendio iniziò sul 22-esimo piano e continuò per 18 ore su circa 8 piani.

Los Angeles 4 Maggio 1988

Il First Interstate Bank Building di Los Angeles è un grattacielo di 62 piani. L’incendio divampò di notte interessando i piani dal dodicesimo al sedicesimo.

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anche i grattaceli brucianoCaracas 17 Ottobre 2004

Il Parque Central è il più alto grattacielo del sud America ed è un edificio governativo di 56 piani. L’incendio iniziò al 34-esimo piano e si propagò per altri 26 piani divampando per oltre 17 ore.

Il Windsor Building è un edificio di 32 piani. Le fiamme hanno bruciato per quasi un giorno intero i dieci piani superiori dell’edificio.

Madrid 12 Febbraio 2005

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anche i grattaceli brucianoNew York 13 Febbraio 1975

La Torre Nord fù colpita da un incendio quando era ancora vuota. L’incendio fu appiccato da un custode al’undicesimo piano e si propago nei sei piani successivi bruciando per 3 ore.

New York 26 Febbraio 1993

Un furgone-bomba scoppia nel garage sotterraneo fra le due torri sventrando il solaio di quattro piani. Il fumo invade entrambe le torri fino al 93 piano.

New York 11 Settembre 2010

Due aeri si schiantano su entrambe le torri che dopo un incendio di circa un ora e mezza collassano totalmente e velocemente a breve distanza di tempo una dall’altra.

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D.Lvo n° 139/2006 Testo Unico Vigili del Fuoco

Art. 14 comma 1 : La prevenzione incendi e'

affidata alla competenza esclusiva del

Ministero dell'interno, che esercita le

relative attività attraverso il Dipartimento e il

Corpo nazionale.

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D.Lvo n° 139/2006 Testo Unico Vigili del Fuoco

Art. 14 comma 2 : Le attività di prevenzione

incendi di cui al comma 1 sono in particolare:

a) l'elaborazione di norme di prevenzione

incendi;

b) il rilascio del certificato di prevenzione

incendi, di atti di autorizzazione,…………..

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DPR 37/98 Disciplina Procedimenti Prevenzione Incendi

PRESENTAZIONE PROGETTO

ESAME PROGETTO

APPROVAZIONE PROGETTO

REALIZZAZIONE OPERA

PRESENTAZIONE CERTIFICAZIONI-DICHIARAZIONI

SOPRALUOGO

RILASCIO CERTIFICATO PREVENZIONE INCENDI

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DM 16.02.1982 Attività soggette controlli VVF

97 ATTIVITA’97 ATTIVITA’….

87. Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all'ingrosso o al dettaglio con   superficie lorda superiore a 400 mq comprensiva dei servizi e depositi

88. Locali adibiti a depositi di merci e materiali vari con superficie lorda   superiore a 1.000 mq 6

89. Aziende ed uffici nei quali siano occupati oltre 500 addetti.

….

94. Edifici destinati a civile abitazione con altezza in gronda superiore a 24 metri

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DPR 37/98 Disciplina Procedimenti Prevenzione Incendi

ELABORAZIONE PROGETTO ????

REALIZZAZIONE OPERA

REDAZIONE ASSEVERAZIONI DI TECNICI ABILITATI

PRESENTAZIONE SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA’

EVENTUALE SUCCESSIVO SOPPRALLUOGO VERIFICA

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MERCATO COMUNE MERCATO COMUNE EUROPEOEUROPEO

OBIETTIVOOBIETTIVO

Eliminazione delle barriere agli scambi

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DIRETTIVE PRODOTTODIRETTIVE PRODOTTOnuovo approccio - art. 100A

DIRETTIVEDirettive prodotto

Ex art. 100A

fissano i

REQUISITI ESSENZIALI

DOCUMENTI INTERPRETATIVI

danno forma concreta ai requisiti

REQUISITI DI PRESTAZIONE

NORMA EUROPEA

ENIndicazioni tecniche per ottenere e verificare i requisiti essenziali

REGOLA TECNICA

singoli paesispecificazioni tecniche per

l’impiego in base alle prestazioni

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DIRETTIVE PRODOTTODIRETTIVE PRODOTTOnuovo approccio - Art. 100A

ESEMPIESEMPI

• DIRETTIVA PRODOTTI DA COSTRUZIONE

• DIRETTIVA MACCHINE

• DIRETTIVA RECIPIENTI A PRESSIONE (PET)

• DIRETTIVA COMPATIBILITA’ ELETTROMAGNETICA

• DIRETTIVA ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)

• DIRETTIVA GIOCATTOLI

• DIRETTIVA …….

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DIRETTIVA PRODOTTIDIRETTIVA PRODOTTIDA COSTRUZIONEDA COSTRUZIONE

Direttiva 89/106/CEEDirettiva 89/106/CEE

Recepita con D.P.R. n° 246/93Recepita con D.P.R. n° 246/93

““MATERIALE O PRODOTTO DA COSTRUZIONE” MATERIALE O PRODOTTO DA COSTRUZIONE”

Ogni prodotto fabbricato al fine di essere

incorporato o assemblato in modo permanente

negli edifici e nelle opere di ingegneria civile.

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DIRETTIVA PRODOTTIDIRETTIVA PRODOTTIDA COSTRUZIONEDA COSTRUZIONE

Direttiva 89/106/CEEDirettiva 89/106/CEE““REQUISITI ESSENZIALI” REQUISITI ESSENZIALI”

1. Resistenza meccanica

2. Sicurezza in caso d’incendio

3. Igiene, salute, e ambiente

4. Sicurezza per l’uso

5. Protezione contro il rumore

6. Risparmio energetico e ritenzione del calore.

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DIRETTIVE PRODOTTODIRETTIVE PRODOTTOnuovo approccio - Art. 100A

DIRETTIVEDirettive prodotto

Ex art. 100A

fissano i

REQUISITI ESSENZIALI

DOCUMENTI INTERPRETATIVI

danno forma concreta ai requisiti

REQUISITI DI PRESTAZIONE

NORMA EUROPEA

ENIndicazioni tecniche per ottenere e verificare i requisiti essenziali

REGOLA TECNICA

singoli paesispecificazioni tecniche per

l’impiego in base alle prestazioni

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DIRETTIVE PRODOTTODIRETTIVE PRODOTTOnuovo approccio - Art. 100A

DOCUMENTI INTERPRETATIVI

• Danno forma concreta ai requisiti essenziali

• Armonizzano la terminologia e i concetti

tecnici di base

• Indicano le categorie o i livelli di

prestazione per ciascun requisito

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Documento Interpretativo n° 2Documento Interpretativo n° 2“SICUREZZA IN CASO D’INCENDIO” “SICUREZZA IN CASO D’INCENDIO”

OBIETTIVIOBIETTIVI

1. Garantire per un periodo di tempo determinato la capacità portante dell’opera.

2. Limitare la produzione e la propagazione del fuoco e del fumo all’interno dell’opera.

3. Limitare la propagazione del fuoco alle opere vicine.

4. Permettere agli occupanti di lasciare l’opera o di essere soccorsi.

5. Prendere in considerazione la sicurezza delle squadre di soccorso.

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DIRETTIVE PRODOTTODIRETTIVE PRODOTTOnuovo approccio - Art. 100A

DIRETTIVEDirettive prodotto

Ex art. 100A

fissano i

REQUISITI ESSENZIALI

DOCUMENTI INTERPRETATIVI

danno forma concreta ai requisiti

REQUISITI DI PRESTAZIONE

NORMA EUROPEA

ENIndicazioni tecniche per ottenere e verificare i requisiti essenziali

REGOLA TECNICA

singoli paesispecificazioni tecniche per

l’impiego in base alle prestazioni

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DIRETTIVE PRODOTTODIRETTIVE PRODOTTOnuovo approccio - Art. 100A

a norma EN Presunzione di conformità alla direttiva e ai requisiti essenziali di sicurezza

non a norma EN Necessità di dimostrazione della

conformità ai requisiti essenziali

a norma EN Presunzione di conformità alla direttiva e ai requisiti essenziali di sicurezza

non a norma EN Necessità di dimostrazione della

conformità ai requisiti essenziali

Conformità

ai RES

Conformità

ai RES

Marchiatura

CE

Marchiatura

CE

Idoneità

impiego

Idoneità

impiego

immissione

sul mercato

immissione

sul mercato

Impiego

secondo regola tecnica

Impiego

secondo regola tecnica

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NORME TECNICHENORME TECNICHEobbligo per ogni paese di recepire obbligo per ogni paese di recepire

le norme armonizzate dal CENle norme armonizzate dal CEN

a norma EN Presunzione di conformità alla direttiva e ai requisiti essenziali di sicurezza

non a norma EN Necessità di dimostrazione della

conformità ai requisiti essenziali

a norma EN Presunzione di conformità alla direttiva e ai requisiti essenziali di sicurezza

non a norma EN Necessità di dimostrazione della

conformità ai requisiti essenziali

ESEMPIOESEMPIO

MANIGLIONI ANTIPANICO

UNI EN 179 dispositivi per uscite d’emergenza azionati mediante maniglia a leva o piastra a spinta

UNI EN 1125 dispositivi antipanico per uscite di sicurezza azionati mediante una barra orizzontale

ESEMPIOESEMPIO

MANIGLIONI ANTIPANICO

UNI EN 179 dispositivi per uscite d’emergenza azionati mediante maniglia a leva o piastra a spinta

UNI EN 1125 dispositivi antipanico per uscite di sicurezza azionati mediante una barra orizzontale

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DIRETTIVE PRODOTTODIRETTIVE PRODOTTOnuovo approccio - Art. 100A

DIRETTIVEDirettive prodotto

Ex art. 100A

fissano i

REQUISITI ESSENZIALI

DOCUMENTI INTERPRETATIVI

danno forma concreta ai requisiti

REQUISITI DI PRESTAZIONE

NORMA EUROPEA

ENIndicazioni tecniche per ottenere e verificare i requisiti essenziali

REGOLA TECNICA

singoli paesispecificazioni tecniche per

l’impiego in base alle prestazioni

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REGOLA TECNICAREGOLA TECNICA

ESEMPIOESEMPIO

D.M. 03.11.2004D.M. 03.11.2004

Disposizioni relative all’installazione ed alla manutenzione dei dispositivi per l’apertura delle porte lungo le vie d’esodo, relativamente alla sicurezza antincendio

ESEMPIOESEMPIO

D.M. 03.11.2004D.M. 03.11.2004

Disposizioni relative all’installazione ed alla manutenzione dei dispositivi per l’apertura delle porte lungo le vie d’esodo, relativamente alla sicurezza antincendio

attività di A

Nessun obbligo

attività di A

Nessun obbligo

attività di B

UNI EN 179

attività di B

UNI EN 179

attività di C

UNI EN 1125

attività di C

UNI EN 1125

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D.M. 03.11.2004D.M. 03.11.2004

Attività di A -- Nessun obbligo

- Attività non soggette CPI (DM 16.2.1982) e non individuate dal datore di lavoro in analisi rischi ex DL 81/08 e DM 10.3.98

- Attività soggette CPI non aperte al pubblico e porta utilizzata da meno di 10 persone

Attività di A -- Nessun obbligo

- Attività non soggette CPI (DM 16.2.1982) e non individuate dal datore di lavoro in analisi rischi ex DL 81/08 e DM 10.3.98

- Attività soggette CPI non aperte al pubblico e porta utilizzata da meno di 10 persone

Attività di B – UNI EN 179

- Attività aperta al pubblico e porta utilizzata da meno di 10 persone

- Attività non aperta al pubblico e porta utilizzada da >9 e <26 persone

Attività di B – UNI EN 179

- Attività aperta al pubblico e porta utilizzata da meno di 10 persone

- Attività non aperta al pubblico e porta utilizzada da >9 e <26 persone

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Comando VF Ferrara Ing. C. CUSIN 28

D.M. 03.11.2004D.M. 03.11.2004

Attività di C – UNI EN 1125

- Attività aperta al pubblico e porta utilizzata da >9 persone

- Attività non aperta al pubblico e porta utilizzada da >25 persone

- Locali con pericolo d’esplosione o rischi specifici d’incendio con più di 5 addetti

Attività di C – UNI EN 1125

- Attività aperta al pubblico e porta utilizzata da >9 persone

- Attività non aperta al pubblico e porta utilizzada da >25 persone

- Locali con pericolo d’esplosione o rischi specifici d’incendio con più di 5 addetti

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Comando VF Ferrara Ing. C. CUSIN 29

D.M. 03.11.2004D.M. 03.11.2004

ALTRI OBBLIGHI

PRODUTTOREPRODUTTORE

- Apporre marchio - Fornire istruzioni

INSTALLATORE

- Eseguire corretta installazione - Rilasciare dichiarazione

TITOLARE ATTIVITA’

- Conservare dichiarazione - Corretta manutenzione

- Annotazione registro

ALTRI OBBLIGHI

PRODUTTOREPRODUTTORE

- Apporre marchio - Fornire istruzioni

INSTALLATORE

- Eseguire corretta installazione - Rilasciare dichiarazione

TITOLARE ATTIVITA’

- Conservare dichiarazione - Corretta manutenzione

- Annotazione registro

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DIRETTIVE PRODOTTODIRETTIVE PRODOTTOnuovo approccio - Art. 100A

DIRETTIVEDirettive prodotto

Ex art. 100A

fissano i

REQUISITI ESSENZIALI

DOCUMENTI INTERPRETATIVI

danno forma concreta ai requisiti

REQUISITI DI PRESTAZIONE

NORMA EUROPEA

ENIndicazioni tecniche per ottenere e verificare i requisiti essenziali

REGOLA TECNICA

singoli paesispecificazioni tecniche per

l’impiego in base alle prestazioni

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Comando VF Ferrara Ing. C. CUSIN 31

conformità

alla norma

conformità

alla norma

NORME TECNICHENORME TECNICHEobbligo per ogni paese di recepire obbligo per ogni paese di recepire

le norme armonizzate dal CENle norme armonizzate dal CEN

Conformità

ai RES

Conformità

ai RES

Attestazione conformità Fabbricante

Organismo di certificazione

Attestazione conformità Fabbricante

Organismo di certificazione

Marchiatura

CE

Marchiatura

CE

Idoneità

impiego

Idoneità

impiego

immissione

sul mercato

immissione

sul mercato

Impiego

secondo regola tecnica

Impiego

secondo regola tecnica

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Comando VF Ferrara Ing. C. CUSIN 32

… … in una parolain una parola

su che cosa si basa su che cosa si basa

il mio lavoro ?il mio lavoro ?

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Comando VF Ferrara Ing. C. CUSIN 33

COMBUSTIONE:

• Reazione chimica tra due sostanze;

• Reazione esotermica;

• Reazione di ossido riduzione;

• Reazione tra un combustibile (che si ossida) ed un comburente (che si riduce);

• Reazione con elevata velocità di reazione;

• Reazione che comporta sviluppo di calore, fiamma, gas, fumo.

FUOCO

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Comando VF Ferrara Ing. C. CUSIN 34

FUOCO

• L’incendio è un Fuoco NON CONTROLLATO, NELLO SPAZIO E NEL TEMPO.

• L'incendio presenta caratteristiche tali da rendere deducibile, in via normale ed alla stregua di norme d'esperienza, il pericolo per l'incolumità pubblica per proporzione, violenza, possibilità di sviluppo o difficoltà di spegnimento.

INCENDIO

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condizioni per INIZIOINIZIO combustione

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Comando VF Ferrara Ing. C. CUSIN 36

TERMICHE• Trasmissione del

calore• Fiamme libere• Reazioni chimiche• Faville• ……

MECCANICHE• Attrito• …….

ELETTRICHE• Scariche

atmosferiche• Sovracorrenti• Falsi contatti• …….

LE SORGENTI D’INNESCO

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Comando VF Ferrara Ing. C. CUSIN 37

PREVENZIONE INCENDIprevenire l’incendio

MATERIALE MATERIALE INCOMBUSTIBILEINCOMBUSTIBILE

INERTIZZAZIONEINERTIZZAZIONEELIMINAZIONI ELIMINAZIONI FONTI D’INNESCOFONTI D’INNESCO

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condizioni per MANTENIMENTOMANTENIMENTO combustione

*O*

*OH

H* + O2autocatalisi

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Comando VF Ferrara Ing. C. CUSIN 39

condizioni per MANTENIMENTOMANTENIMENTO combustione

*O*

*OH

H* + O2autocatalisi

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Comando VF Ferrara Ing. C. CUSIN 40

PRODOTTI COMBUSTIONEPRODOTTI COMBUSTIONE

CALORECALORE

LUCELUCEFUMOFUMO

GAS GAS TOSSICITOSSICI

esaurimento esaurimento COMBURENTECOMBURENTE

esaurimento esaurimento COMBUSTIBILECOMBUSTIBILE

Variazione CARATTERISTICHE MATERIALIVariazione CARATTERISTICHE MATERIALI

In particolare le MECCANICHEIn particolare le MECCANICHE

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PREVENZIONE INCENDI

PREVENZIONE

propriamente detta

prevengo prevengo l’incendiol’incendio

ne riduco la ne riduco la frequenzafrequenza

PROTEZIONE

ne riduco i dannine riduco i danni

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DIVIETO DI FUMARE

UTILIZZO CORRETTO

IMPIANTI

PREVENZIONE dell’INCENDIO

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Comando VF Ferrara Ing. C. CUSIN 43

*O*

*OH

H* + O2

autocatalisi

PROTEZIONE dall’INCENDIOestinzione

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EVACUAZIONE DEL FUMO E CALORE

ESODO OCCUPANTI

PROTEZIONE dall’INCENDIO

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Comando VF Ferrara Ing. C. CUSIN 45

Ignizione

Propagazione

Incendio generalizzato Estinzione

Flash-over (o incendio generalizzato)

Tempo

Temperatura1000

500

SVILUPPO DELL’INCENDIO

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Ignizione

Propagazione

Incendio generalizzato Estinzione

Flash-over (o incendio generalizzato)

Tempo

Temperatura

1000

500

MORTE OCCUPANTIMORTE OCCUPANTI DANNI STRUTTURE - CROLLIDANNI STRUTTURE - CROLLI

PERICOLO PER SQUADRE DI SOCCORSOPERICOLO PER SQUADRE DI SOCCORSO

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DIRETTIVEDirettive prodotto

Ex art. 100A

fissano i

REQUISITI ESSENZIALI

DOCUMENTI INTERPRETATIVI

danno forma concreta ai requisiti

REQUISITI DI PRESTAZIONE

NORMA EUROPEA

ENIndicazioni tecniche per ottenere e verificare i requisiti essenziali

REGOLA TECNICA

singoli paesispecificazioni tecniche per

l’impiego in base alle prestazioni

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Documento Interpretativo n° 2Documento Interpretativo n° 2“SICUREZZA IN CASO D’INCENDIO” “SICUREZZA IN CASO D’INCENDIO”

OBIETTIVIOBIETTIVI

1. Garantire per un periodo di tempo determinato la capacità portante dell’opera.

2. Limitare la produzione e la propagazione del fuoco e del fumo all’interno dell’opera.

3. Limitare la propagazione del fuoco alle opere vicine.

4. Permettere agli occupanti di lasciare l’opera o di essere soccorsi.

5. Prendere in considerazione la sicurezza delle squadre di soccorso.

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Comando VF Ferrara Ing. C. CUSIN 49

- D.M. 16 maggio 1987 n. 246- D.M. 16 maggio 1987 n. 246

Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione.

Guida Tecnica su: Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili

- Let. Circ. Prot. n. 0005643 del 31/03/2010- Let. Circ. Prot. n. 0005643 del 31/03/2010

Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per i vani degli impianti di sollevamento ubicati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi

- D. M. 15 Settembre 2005- D. M. 15 Settembre 2005

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DM 16.02.1982 Attività soggette controlli VVF

97 ATTIVITA’97 ATTIVITA’….

87. Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all'ingrosso o al dettaglio con   superficie lorda superiore a 400 mq comprensiva dei servizi e depositi

88. Locali adibiti a depositi di merci e materiali vari con superficie lorda   superiore a 1.000 mq 6

89. Aziende ed uffici nei quali siano occupati oltre 500 addetti.

….

94. Edifici destinati a civile abitazione con altezza in gronda superiore a 24 metri

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altre regole tecniche specifiche per le diverse attivitàaltre regole tecniche specifiche per le diverse attività

- Uffici

- Alberghi

- Autorimesse

- Locali Pubblico Spettacolo

- Attività Commerciali

- Impianti Termici

- Impianti Condizionamento

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regole tecniche generaliregole tecniche generali

- RESISTENZA AL FUOCO

- REAZIONE AL FUOCO

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NORMATIVA VIGENTE di riferimento ai fini della

resistenza al fuoco

D.M. 16/02/2007Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi 

D.M. 9/03/2007

Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni soggette

al controllo del Corpo Nazionale dei VVF

D.M. 9/05/2007

Direttive per l'approccio ingegneristico alla sicurezza

antincendio

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Attitudine di un elemento da costruzione (componente

o struttura) a conservare, secondo un programma

termico prestabilito e per un tempo determinato, in

tutto o in parte determinate prestazioni

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D.M. 9/03/2007

una delle fondamentali strategie di protezione da perseguire per garantire un adeguato livello di sicurezza della costruzione in condizioni di incendio. Essa riguarda la capacità portante in caso di incendio, per una struttura, per una parte della struttura o per un elemento strutturale nonché la capacità di compartimentazione rispetto all’incendio per gli elementi di separazione sia strutturali, come muri e solai, sia non strutturali, come porte e tramezzi.

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NORMATIVA VIGENTE di riferimento ai fini della reazione al fuoco

DM 10/03/2005 s.m.i.

Classi di reazione al fuoco per i prodotti da costruzione da impiegarsi nelle opere per le quali e' prescritto il requisito

della sicurezza in caso d'incendio. DM 15/03/2005 s.m.i.

Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo

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Grado di partecipazione di un

materiale combustibile al fuoco al

quale è sottoposto.

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DM 10/03/2005 s.m.i.

Quando la condizione di uso finale di un prodotto da costruzione è tale da contribuire alla generazione e alla propagazione del fuoco e del fumo all’interno del locale d’origine (oppure in un’area definita), il prodotto va classificato in base alla sua reazione al fuoco, secondo il sistema di classificazione di cui alle seguenti tabelle 1, 2 e 3.

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grandezze misurate nelle prove di reazione al fuoco

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