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CAPITOLO 8 LEGGE DI FARADAY

CAPITOLO 8 - Poliba

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CAPITOLO 8

LEGGE DI FARADAY

Page 2: CAPITOLO 8 - Poliba

8.1 Induzione elettromagnetica

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Abbiamo visto nei precedenti come le cariche siano origine sia di campi elettrici chedi campi magnetici. A parte questa connessione tra i due campi a livello di staticaapparentemente non vi รจ nessuna connessione.

Gli esperimenti di Faraday e di Henry misero in evidenza che in situazioni variabili neltempo il collegamento emerge.

LEGGE DI

FARADAY

1ยฐ ESPERIMENTO

Sappiamo che una spira percorsa dacorrente e immersa in un campo magneticoรจ soggetta ad un momento torcente.Proviamo ad immaginare una situazionesimmetrica ovvero una spira (senzacorrente) soggetta a momento torcente edimmersa in campo magnetico. Quando simuove che succede?

Ci dovremmo aspettare una situazione simmetrica ovverocomparirร  una corrente nella spira. Il teorema che spiegaquesta situazione รจ descritto dalla legge di Faraday.

Page 3: CAPITOLO 8 - Poliba

8.1 Induzione elettromagnetica

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Le osservazioni stabiliscono che:

LEGGE DI

FARADAY

โ€ข cโ€™ รจ corrente solo se cโ€™รจ un moto relativo tra spira e magnete;โ€ข un movimento piรน veloce fornisce una corrente piรน intensa;โ€ข il verso della corrente dipende anche dal segno del polo magnetico che si

muove (tra i due poli la situazione si inverte)

Questa corrente che compare nella spira si chiama corrente indotta e attribuiamo lacorrente ad una f.e.m. nel circuito che chiameremo f.e.m. indotta

2ยฐ ESPERIMENTO

Un secondo esperimento riguarda duespire vicine tra loro una delle quali รจcollegata ad un generatore di f.e.m. tramiteun interruttore. Appena colleghiamo laspira, se la corrente รจ variabile con il temposi osserva una f.e.m. indotta sullโ€™altra spira.Viceversa se la corrente รจ stazionaria noncโ€™รจ f.e.m. indotta.

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8.2 Legge dellโ€™induzione di Faraday

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La legge di Faraday spiega le precedenti osservazioni mettendo in relazione laquantitร  di linee di campo (ovvero il flusso) del campo magnetico che attraversano laspira e in particolare la variazione nel tempo di questa quantitร  con la f.e.m. indotta.

LEGGE DI

FARADAY

Definiamo il flusso del campo magnetico attraverso una superficie di area ฮฃ (che รจ

quella di una spira) come ๐“ ๐‘ฉ = ๐šบ๐‘ฉ โˆ™ ๐’…๐šบ . La legge di Faraday afferma che la f.e.m.

indotta in una spira รจ uguale alla derivata temporale, cambiata di segno, del flusso magnetico attraverso la spira.

Legge di Faraday

โ„‡ = โˆ’๐’…๐“ ๐‘ฉ

๐’…๐’•

Questa variazione si puรฒ ottenere in diversi modi che producono sempre una variazione di flusso nel tempo:

โ€ข varia ๐‘ฉ con il tempo;

โ€ข varia lโ€™area della spira o la parte di area immersa in ๐‘ฉ;

โ€ข varia lโ€™orientazione della spira rispetto a ๐‘ฉ.

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8.3 Legge di Lenz

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La corrente indotta dalla spira ha un verso tale che il campo magnetico generato dallastessa corrente indotta si oppone alla variazione di campo magnetico che lโ€™haprodotta.

LEGGE DI

FARADAY

La legge di Lenz รจ quella che motiva il segnomeno, ed รจ dovuta al principio diconservazione dellโ€™energia. Infatti se perassurdo non fosse cosรฌ (ovvero la correnteindotta fosse favorevole) allora il campomagnetico dovuto alla corrente indottasarebbe esattamente parallelo al centrodella spira a quello esterno.

Ma una spira percorsa da corrente รจ equivalente ad un dipolomagnetico, quindi in questo caso la spira attirerebbe a se il magneteaccelerandolo e quindi con un aumento di energia cinetica. Se cosรฌfosse avremmo una violazione della conservazione dellโ€™energia.Pertanto nella realtร  la situazione รจ quella in figura

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8.4 Origine della f.e.m. indotta

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Esplicitiamo la legge di Faraday per evidenziare meglio il legame tra ๐‘ฌ๐’Š e ๐‘ฉ:

LEGGE DI

FARADAY

โ„‡๐’Š = โˆ’๐’…๐“ ๐‘ฉ

๐’…๐’•

โ„‡๐’Š = เถป๐‘ช

๐‘ฌ๐’Š โˆ™ ๐’…๐’” = โˆ’๐

๐๐’•เถฑ๐šบ

๐‘ฉ โˆ™ เทž๐’–๐’๐’…๐šบ

dove in base alle considerazioni fatte per il flusso di ๐‘ฉ nel precedente capitolo, ฮฃ รจuna qualunque superficie che si appoggi alla linea C.

Il significato visuale puรฒ esserecompreso da questa figura: lacircuitazione รจ calcolata sulla curva C su

cui troviamo un campo indotto ๐‘ฌ๐’Š, sullasuperficie ฮฃ troviamo un flusso di

campo magnetico ๐‘ฉ legato con il

campo elettrico ๐‘ฌ๐’Š (non conservativo).

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Esercizio 8.1

Supponiamo una spira rettangolare inizialmenteimmersa in una regione con un campo magnetico

๐ costante ed uniforme. Ad un certo momento laspira viene trascinata fuori dalla regione ad unavelocitร  costante ๐ฏ. Qual รจ la forza necessaria amuovere la spira a velocitร  costante?

TEOREMA

AMPERE

Esercizio 8.2

Una spira circolare รจ immersa in una zona in cui รจ presente un campo

magnetico variabile nel tempo ๐‘ฉ ๐’• . Determinare lโ€™espressione del campo

elettrico indotto ๐‘ฌ๐’Š.

Esercizio 8.3

Abbiamo una spira rettangolare di larghezza L = 3 m e altezza H

= 2 m. Il campo magnetico ๐ รจ variabile e non uniforme conespressione B = 4 t2 x2 ed entrante nel foglio. Quali sono moduloe direzione della f.e.m. indotta per t = 0.1 s?

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8.5 Generatore di corrente alternata

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Consideriamo una spira rettangolare che ruoti con velocitร  angolare ฯ‰ attorno ad unasse verticale passante per il suo centro. Allโ€™istante t generico la spira forma un

angolo ฮธ con la direzione del campo magnetico ๐‘ฉ per cui il flusso

LEGGE DI

FARADAY

โ„‡๐’Š = โˆ’๐’…๐“ ๐‘ฉ

๐’…๐’•= ๐Ž๐‘ฉ๐šบ๐’”๐’†๐’(๐Ž๐’•)

๐“ ๐‘ฉ = เถฑ๐šบ

๐‘ฉ โˆ™ เทž๐’–๐’๐’…๐šบ = ๐‘ฉ๐šบ๐’„๐’๐’”๐œฝ = ๐‘ฉ๐šบ๐’„๐’๐’”(๐Ž๐’•)

per cui la f.e.m. indotta dalla sua rotazione รจ

la f.e.m. indotta quindi ha una variazione sinusoidale con una pulsazionecoincidente con la velocitร  angolare.

Page 9: CAPITOLO 8 - Poliba

8.6 Legge di Felici

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Se una spira di resistenza R viene mossa in un campo magnetico in essa scorrecorrente data

LEGGE DI

FARADAY

Se allora vogliamo calcolare la carica che รจ complessivamente fluita nella spira tradue istanti di tempo dobbiamo integrare:

๐’Š =โ„‡

๐‘น= โˆ’

๐Ÿ

๐‘น

๐’…๐“ ๐‘ฉ

๐’…๐’•

๐’’ = เถฑ๐’•๐Ÿ

๐’•๐Ÿ

๐’Š๐’…๐’• = โˆ’๐Ÿ

๐‘นเถฑ๐’•๐Ÿ

๐’•๐Ÿ๐’…๐“ ๐‘ฉ

๐’…๐’•๐’…๐’• = โˆ’

๐Ÿ

๐‘นเถฑ๐’•๐Ÿ

๐’•๐Ÿ

๐’…๐“ ๐‘ฉ =๐šฝ๐Ÿ โˆ’๐šฝ๐Ÿ

๐‘น

relazione che รจ detta legge di Felici. In altre parole la carica che รจ fluitanon dipende dalla specifica legge con cui varia il flusso ma solo dallavariazione complessiva. La legge permette una semplice misura di flussio di campi magnetici.

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8.7 Autoinduzione

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Qualunque circuito C percorso da corrente produce un campo magnetico ๐‘ฉ che si puรฒdedurre utilizzando la legge di Ampere-Laplace. Il flusso di questo campo รจovviamente anche concatenato a sรฉ stesso, per cui in questi casi si parla di autoflussoe quindi sarร  dato da:

LEGGE DI

FARADAY

๐“ ๐‘ฉ = เถฑ๐œฎ

๐‘ฉ โˆ™ เทž๐’–๐’๐’…๐œฎ = เถฑ๐œฎ

๐๐ŸŽ๐’Š

๐Ÿ’๐…เถป๐’…๐’” ร— เทž๐’–๐’“๐’“๐Ÿ

โˆ™ เทž๐’–๐’๐’…๐œฎ

dove ฮฃ รจ una qualunque superficie (aperta) che abbia C come contorno.

Di conseguenza ๐“ ๐‘ฉ รจ dipendente dalla i del circuito per cui possiamo scrivere

complessivamente:๐“ ๐‘ฉ = ๐‘ณ๐’Š

ed L viene detto il coefficiente di autoinduzione o induttanza.Notare che nel calcolo di L se la spira ha N avvolgimenti il flusso vamoltiplicato per N.

Lโ€™unitร  di misura dellโ€™induttanza nel SI รจ il Henry (H) per cui

๐Ÿ ๐‘ฏ =๐Ÿ๐‘พ๐’†๐’ƒ๐’†๐’“

๐Ÿ ๐‘จ๐’Ž๐’‘๐’†๐’“๐’†

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8.8 Induttanza di un solenoide

11LEGGE DI

FARADAY

Per un solenoide il campo magnetico ๐‘ฉ รจ diretto lungo lโ€™asse e vale in modulo

๐‘ฉ = ๐๐ŸŽ๐’๐’Š

Supponendo che sia composto da N spire, detta ๐šบla sua sezione trasversale e l la sua lunghezza

complessiva, il flusso del campo magnetico ๐‘ฉ sarร pari al flusso di una singola spira moltiplicato perle N spire

๐‘ต๐“ ๐‘ฉ = ๐‘ต๐‘ฉ๐šบ = ๐’๐’ ๐๐ŸŽ๐’๐’Š๐šบ = ๐‘ณ๐’Š

๐‘ณ

Induttanza di un solenoide

๐‘ณ = ๐๐ŸŽ๐’๐Ÿ๐’๐šบ

Lโ€™induttanza dipende solo dalle caratteristiche geometrichedel solenoide

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8.9 Circuiti RL

12LEGGE DI

FARADAY

Quando la corrente in un circuito non รจ costante, si ha una variazione nel tempodellโ€™autoflusso del campo magnetico, e quindi nel circuito compare una f.e.m. indottagovernata dalla legge di Faraday-Lenz:

โ„‡๐‘ณ = โˆ’๐’…๐“ ๐‘ฉ

๐’…๐’•= โˆ’๐‘ณ

๐’…๐’Š

๐’…๐’•

Il dispositivo che possiede un valore di L รจ detto induttore.Un prototipo di questo รจ il solenoide ed il simbolo dellโ€™induttore

Un circuito RL sarร  composto dauna resistenza R e da un induttoreL in serie con una batteria.Supponiamo di inserire uninterruttore che, alla sua chiusura,consente il passaggio dellacorrente nella maglia.

Page 13: CAPITOLO 8 - Poliba

8.9 Circuiti RL

13LEGGE DI

FARADAY

Nel circuito abbiamo inizialmente lโ€™interruttorestaccato, quindi i = 0. Appena colleghiamo tramitelโ€™interruttore, il circuito R-L, la corrente aumenta elโ€™induttanza risponde con una f.e.m. autoindotta โ„‡๐ฟ.

Applicando la seconda legge di Kirchhoff alla maglia:

โ„‡ + โ„‡๐‘ณ = ๐‘น๐’Š

Poichรฉ abbiamo visto che โ„‡๐‘ณ = โˆ’๐‘ณ๐’…๐’Š

๐’…๐’•: โ„‡ โˆ’ ๐‘ณ

๐’…๐’Š

๐’…๐’•โˆ’ ๐‘น๐’Š = ๐ŸŽ

che รจ unโ€™equazione differenziale simile a quella del circuito RC. La soluzione รจ

๐’Š ๐’• =โ„‡

๐‘น๐Ÿ โˆ’ ๐’†โˆ’

๐‘น๐‘ณ๐’•

โ„‡

๐‘น

La corrente parte da un valore nullo per arrivare lentamente alvalore a regime. Una volta raggiunto il valore di regime, il circuitodiventa puramente resistivo.

la costante ฯ„ =๐‘ณ

๐‘นรจ detta costante di tempo induttiva

Page 14: CAPITOLO 8 - Poliba

8.9 Circuiti RL

14LEGGE DI

FARADAY

โ„‡ = ๐‘ณ๐’…๐’Š

๐’…๐’•+ ๐‘น๐’Š

Lโ€™equazione della maglia:

si puรฒ utilizzare per vedere la potenza erogata: infatti moltiplichiamo ambo i membriper la corrente i otteniamo

๐‘ท = โ„‡๐’Š = ๐‘ณ๐’Š๐’…๐’Š

๐’…๐’•+ ๐‘น๐’Š๐Ÿ = ๐‘ท๐‘ณ + ๐‘ท๐‘น

Quindi la potenza immagazzinata nellโ€™induttore sarร 

๐‘ท๐‘ณ = ๐‘ณ๐’Š๐’…๐’Š

๐’…๐’•pertanto lโ€™energia immagazzinata ๐‘ˆ๐ฟ sarร 

๐‘ท๐‘ณ =๐’…๐‘ˆ๐ฟ๐’…๐’•

๐’…๐‘ˆ๐ฟ = ๐‘ท๐‘ณ๐’…๐’• = ๐‘ณ๐’Š๐’…๐’Š

da cui:

Page 15: CAPITOLO 8 - Poliba

8.9 Circuiti RL

15LEGGE DI

FARADAY

Se integriamo sullโ€™intero processo (da i = 0 al valore finale di i) si ottiene che

๐‘ˆ๐ฟ = เถฑ๐ŸŽ

๐’Š

๐’…๐‘ˆ๐ฟ = เถฑ๐ŸŽ

๐’Š

๐‘ณ๐’Š๐’…๐‘– =๐Ÿ

๐Ÿ๐‘ณ๐’Š๐Ÿ

che รจ lโ€™energia immagazzinata nellโ€™induttore e necessaria a creare il campomagnetico al suo interno. Dal momento che nei solenoidi il campo magnetico รจinterno al solenoide, possiamo trovare lโ€™espressione della densitร  di energia.Sostituendo lโ€™espressione trovata per lโ€™induttanza :

๐‘ณ = ๐๐ŸŽ๐’๐Ÿ๐’๐šบ

e quella per il campo magnetico di un solenoide:

๐‘ฉ = ๐๐ŸŽ๐’๐’Š

La densitร  di energia allโ€™interno di un solenoide รจ pari a:

๐‘ข๐ฟ =๐‘ˆ๐ฟ๐’๐šบ

=๐Ÿ

๐Ÿ๐’๐šบ๐๐ŸŽ๐’

๐Ÿ๐’๐šบ๐‘ฉ๐Ÿ

๐’๐Ÿ๐๐ŸŽ๐Ÿ =

๐‘ฉ๐Ÿ

๐Ÿ๐๐ŸŽ

Page 16: CAPITOLO 8 - Poliba

8.10 Legge di Ampere-Maxwell

16LEGGE DI

FARADAY

Nel vuoto, il campo magnetico ๐‘ฉ obbedisce alla legge di Ampere:

con ic la corrente concatenata alla linea C su cui รจ calcolata la circuitazione di ๐‘ฉ:

เถป๐‘ช

๐‘ฉ โˆ™ ๐’…๐’” =๐๐ŸŽ๐’Š๐’„

Abbiamo visto che una situazione limite avviene nel circuito RC quando si carica ilcondensatore, situazione per la quale abbiamo visto รจ necessario definire la correntedi spostamento

๐’Š๐’” = ๐œบ๐ŸŽ๐’…๐“ ๐‘ฌ

๐’…๐’•

Mettendo insieme questa considerazione si arriva alla legge di Ampere-Maxwell:

เถป๐‘ช

๐‘ฉ โˆ™ ๐’…๐’” =๐๐ŸŽ ๐’Š๐’„ + ๐œบ๐ŸŽ๐’…๐“ ๐‘ฌ

๐’…๐’•

che stabilisce come i campi magnetici possano essere prodottisia da correnti di conduzione che da variazioni temporali diflusso di campo elettrico.

Page 17: CAPITOLO 8 - Poliba

8.11 Equazioni di Maxwell

17LEGGE DI

FARADAY

Ragionando proprio sulla simmetria matematica delle equazioni ad uno scambio dei

campi ๐‘ฌ con ๐‘ฉ, Maxwell intuรฌ lโ€™esistenza delle equazioni che completavano ladescrizione dei fenomeni elettro-magnetici estendendole alle situazioni dinamichenel tempo. Le equazioni di Maxwell in forma integrale sono le seguenti:

Legge di Gauss per ๐‘ฌ

Legge di Gauss per ๐‘ฉ

Legge di Faraday เถป๐‘ช

๐‘ฌ โˆ™ ๐’…๐’” = โˆ’๐’…๐“ ๐‘ฉ

๐’…๐’•

เถปฮฃ

๐‘ฉ โˆ™ เทž๐’–๐’๐’…๐šบ = 0

เถปฮฃ

๐‘ฌ โˆ™ เทž๐’–๐’๐’…๐šบ =๐‘ž

๐œ€0

Legge di Ampere-Maxwell เถป๐‘ช

๐‘ฉ โˆ™ ๐’…๐’” = ๐๐ŸŽ ๐’Š๐’„ + ๐œบ๐ŸŽ๐’…๐“ ๐‘ฌ

๐’…๐’•

Page 18: CAPITOLO 8 - Poliba

8.11 Equazioni di Maxwell

18LEGGE DI

FARADAY

La simmetria delle equazioni รจ ancora piรน evidente quando consideriamo lasituazione nel vuoto, in assenza di sorgenti fisiche, ovvero di cariche e correnti diconduzione (q = 0, ic = 0):

Legge di Gauss per ๐‘ฌ

Legge di Gauss per ๐‘ฉ

Legge di Faraday เถป๐‘ช

๐‘ฌ โˆ™ ๐’…๐’” = โˆ’๐’…๐“ ๐‘ฉ

๐’…๐’•

เถปฮฃ

๐‘ฉ โˆ™ เทž๐’–๐’๐’…๐šบ = 0

เถปฮฃ

๐‘ฌ โˆ™ เทž๐’–๐’๐’…๐šบ = 0

Legge di Ampere-Maxwell เถป๐‘ช

๐‘ฉ โˆ™ ๐’…๐’” =๐๐ŸŽ๐œบ๐ŸŽ๐’…๐“ ๐‘ฌ

๐’…๐’•

Page 19: CAPITOLO 8 - Poliba

8.11 Equazioni di Maxwell

19LEGGE DI

FARADAY

Risolvendole, si ottiene la legge con cui i campi ๐‘ฌ e ๐‘ฉ si propagano nel vuoto.La soluzione รจ descritta da unโ€™onda che trasporta con sรจ i campi elettrici e magnetici.Parleremo pertanto di onda elettromagnetica la quale (per il solo fatto di avere i campi elettrici e magnetici) trasporta energia. Dalla soluzione di queste equazioni si puรฒ determinare la velocitร  di propagazione dellโ€™onda elettromagnetica nel vuoto e questa risulta pari a:

๐‘ฃ =1

๐๐ŸŽ๐œบ๐ŸŽ=

1

1.2566 โˆ™ 10โˆ’6๐‘š โˆ™ ๐‘˜๐‘”๐‘ 2๐ด2

โˆ™ 8.854 โˆ™ 10โˆ’12๐‘ 4๐ด2

๐‘š3๐‘˜๐‘”

= 299792๐‘š

๐‘ 

che รจ la velocitร  di propagazione della luce nel vuoto c.

Dalla risoluzione delle equazioni di Maxwell si derivano le relazioni tra i

campi ๐‘ฌ e ๐‘ฉ e le leggi dellโ€™ottica, che costituiscono le basi della teoria ondulatoria della luce.